Gera Lario: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Gera Lario
|
|Didascalia =
|Bandiera =Gera_Lario-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Como
|Amministratore locale = Oscar Mella
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 12-6-2022
|Data istituzione =
|
|Sottodivisioni = Sant'Agata, Trivio Fuentes, Ponte del Passo, Cinque case<ref>
[https://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/gera_lario.pdf Comune di Gera Lario - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Colico]] ([[Provincia di Lecco|LC]]), [[Dubino]] ([[Provincia di Sondrio|SO]]), [[Montemezzo]], [[Piantedo]] (SO), [[Sorico]], [[Trezzone]], [[Vercana]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2355
|Nome abitanti = geresi
|Patrono = santi Vincenzo e Gaudenzio
|Festivo = 22 gennaio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Gera Lario (province of Como, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Gera Lario nella provincia di Como
}}
'''Gera Lario''' (''Gera'' in [[dialetto comasco]], <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ˈdʒera/|lmo}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Como]] in [[Lombardia]]. Fa parte della [[Comunità montana Valli del Lario e del Ceresio]] ed è attraversato dal [[torrente San Vincenzo]], sul quale è anche presente una centrale elettrica.
== Storia ==
La zona era frequentata dai [[Storia romana|romani]]. Lo attestano una necropoli scoperta presso la frazione di Sant'Agata e il ritrovamento, presso la chiesa di San Vincenzo, di un mosaico risalente al [[II secolo|duecento]] e di un architrave di un tempio dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]]<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 234}}.</ref>. Su quest'ultimo reperto è presente un'iscrizione commemorativa di un voto fatto alla predetta divinità da parte della popolazione preromana degli ''Auneuniates''.<ref name=":02223">{{Cita|AA.VV.|p. 129|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref> Da Gera passava inoltre la ''[[via Regina]]'', [[Strade romane|strada romana]] che collegava il porto fluviale di ''Cremona'' (la moderna [[Cremona]]) con ''Clavenna'' ([[Chiavenna]]) passando da ''[[Mediolanum]]'' ([[Milano]]).
Sotto il profilo religioso, il territorio di Gera fece parte della pieve di [[Olonio]] fino al 1444, anno in cui la sede plebana fu trasferita a Sorico.<ref name=":06" />
Sempre inserito della [[pieve di Sorico]] sia da un punto di vista religioso (dal [[1587]] sede di una [[parrocchia]]<ref name=":0" />) sia da quello politico-amministrativo (all'interno del [[Ducato di Milano]]), nel [[1644]] il territorio di Gera è attestato all'interno del feudo delle Tre Pievi ([[Pieve di Sorico|Sorico]]-[[Pieve di Gravedona|Gravedona]]-[[Pieve di Dongo|Dongo]]), concesso alla famiglia [[Gallio (famiglia)|Gallio]] dal [[1580]] fin'oltre la metà del XVIII secolo<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001327/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gera, sec. XVII - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>.
Inserito nella stessa pieve fino alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]]<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001334/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gera, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>, nel [[1751]] il comune di Gera comprendeva già il cassinaggio di Sant'Agata,<ref name=":2" /> collocato.
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]] datato [[1807]] sancì l'aggregamento dei comuni di [[Montemezzo]], [[Sorico]] e [[Trezzone]] a quello di Gera, che cinque anni più tardi venne a comprendere anche il soppresso comune di [[Bugiallo]].<ref name=":4">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001335/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gera, 1798 - 1815 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref> Tutte le decisioni del periodo napoleonico furono tuttavia abrogate con la [[Restaurazione]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001426/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Sorico, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001445/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Trezzone, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001375/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Montemezzo, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001298/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Bugiallo, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>
Nel [[1929]] il comune di Gera cambiò la propria denominazione in "Gera Lario" ([[Regio decreto-legge|R.D.]] 13 maggio 1929, n. 954).<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3051017/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gera Lario, 1859 - [1971] – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>
L'8 agosto [[1951]] Gera Lario fu colpita da un'alluvione che provocò la morte di 17 persone<ref name=":0" />.
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi il 3 dicembre 2001.
{{citazione|[[Troncato]]: il primo, di argento, alle tre croci scorciate, ordinate [[in banda]], di rosso; il secondo, di rosso, al leone illeopardito, d'oro, sostenuto dalla pianura di azzurro, fluttuosa d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Le tre croci rosse in campo argento ricordano che Gera Lario era annesso al territorio delle Tre Pievi; il leone è ripreso dall'[[Arma (araldica)|arma]] della famiglia Gallio, feudatari locali, di cui fu membro il cardinale [[Tolomeo Gallio]]<ref>Blasone della [[Gallio (famiglia)|famiglia Gallio]]: ''Troncato: nel 1º d'argento, al leone illeopardito al naturale, accostato da due rami fogliati di verde, incurvati e affrontati; nel 2º d'argento, a tre bande di rosso, ordinate in fascia; il tutto abbassato sotto il capo d'oro, caricato di un'aquila di nero, coronata d'oro.''</ref>; la pianura di azzurro, con riflessi argentati, rappresenta il lago su cui si affaccia il paese.
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa di San Vincenzo ====
[[File:Gera Lario Chiesa di San Vincenzo.jpg|sinistra|miniatura|Chiesa di San Vincenzo, antica parrocchiale]]
La [[Chiesa di San Vincenzo (Gera Lario)|chiesa di San Vincenzo]] (XV secolo) fu realizzata sulla base di una chiesa [[Romanico lombardo|romanica]]<ref name=":05222222">{{cita|Belloni et al.|p. 136}}.</ref> dell'XI-XII secolo, a sua volta edificata laddove in età romana si trovavano un tempietto dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]]<ref name=":06" /> e una villa.<ref name=":062">{{cita|TCI|p. 154|TCI03|titolo=Le province di Como e Lecco [...]}}.</ref><ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.comune.geralario.co.it/c013107/zf/index.php/storia-comune|titolo=Comune di Gera Lario|accesso=2020-05-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00420/?view=luoghi&offset=1&hid=2.895&sort=sort_int|titolo=Chiesa di S. Vincenzo - complesso, Statale Regina - Gera Lario (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.romanicomo.it/geralario.htm|titolo=RomaniCOMO|accesso=2020-05-04|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200815013213/https://www.romanicomo.it/geralario.htm|urlmorto=sì}}</ref> Al periodo romano risale un pavimento con decorazione a mosaico<ref name=":05222222" /><ref name=":622">{{Cita|TCI|p. 334|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref> (nell'area battesimale)<ref name=":06232322">{{cita|Bartolini|p. 271}}.</ref> oltre a una stele funebre del III-IV secolo inglobata nello stipite di sinistra.<ref name=":062" />
Resti delle colonne che sorreggevano la navata dell'edificio romanico sono visibili ancora oggi, al di sotto del piano di calpestio dell'attuale navata.<ref name=":06232322" />
Nonostante sia sempre stata dotata di un proprio fonte battesimale, la chiesa di San Vincenzo risultò alle dipendenze della [[pieve]] di [[Olonio]] fino al [[1444]], anno dell'istituzione di [[Sorico]] a [[Pieve di Sorico|capopieve]].<ref name=":06" />
Nel corso del Quattrocento, l'orientamento della chiesa venne modificato<ref name=":622" />: fino ad allora, quello che oggi è il lato destro dell'edificio ospitava infatti l'abside della primitiva chiesa romanica.<ref name=":062" /> Agli interventi intrapresi durante il XV secolo si deve l'aspetto dell'attuale [[facciata a capanna]] per costruire la quale vennero reimpiegate alcune lapidi romane e alcune [[Formella|formelle]] marmoree del [[Età carolingia|periodo carolingio]].<ref name=":622" />
Alla prima metà del [[XVI secolo|Cinquecento]]<ref name=":0522222233">{{cita|Zastrow|p. 74}}.</ref> risalgono invece gli affreschi di scuola lombarda conservati all'interno della chiesa.<ref name=":06" /> Una prima serie di questi affreschi, situata sulle pareti e sui pilastri della navata, raffigura tre dei quattro principali [[Dottore della Chiesa|Dottori della Chiesa]] (manca [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]]), e i santi [[Stefano protomartire|Stefano]], Bernardo, Vincenzo, [[Antonio abate|Antonio Abate]] e [[Antonio di Padova|di Padova]], [[San Biagio|Biagio]], [[Pietro (apostolo)|Pietro]], [[San Domenico|Domenico]], [[Giovanni Battista]], Gottardo e [[San Nicola di Bari|Nicola]].<ref name=":0522222233" />
Al 1546 risalgono inoltre gli affreschi del [[presbiterio]]<ref name=":622" /> commissionati della [[Corporazioni delle arti e mestieri|corporazione]] dei barcaioli geresi e raffiguranti, nell'ordine: sei [[Profeta|profeti]] (sull'[[intradosso]] dell'arco di trionfo), i santi [[Pietro (apostolo)|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]] (sui pilastri) i già citati dottori della Chiesa (sulle pareti laterali), Dio tra i santi Vincenzo e [[Stefano protomartire|Stefano]] (sulla parete di fondo) e gli [[Evangelista|evangelisti]] (sulla [[Volta (architettura)|volta]]).<ref name=":05222222332">{{cita|Zastrow|p. 82}}.</ref> La paternità degli affreschi del presbiterio è tuttora incerta (si è ipotizzata una realizzazione alle botteghe di [[Sigismondo de Magistris]]<ref name=":622" /> o di Ambrogio Arcimboldi); tuttavia, si sa per certo che nel [[1869]] furono restaurati da [[Luigi Tagliaferri]].<ref name=":05222222332" />
Ignoto è anche l'autore del [[polittico]] dell'[[altare maggiore]], realizzato nel 1547 su commissione degli abitanti di Gera. Il polittico si compone due registri, uno inferiore e uno superiore. In quello inferiore si trova il dipinto di una ''Madonna col Bambino'', affiancato dalle raffigurazioni dei santi Vincenzo e Giovanni Battista, Stefano e [[San Lorenzo|Lorenzo]]. Sotto al registro inferiore, la [[predella]] è ornata con i dipinti dei [[Apostolo|dodici apostoli]], suddivisi in tre gruppi intervallati da rappresentazioni pittoriche dei primi quattro [[Dottore della Chiesa|dottori della Chiesa]]. Il registro inferiore è invece dominato dal dipinto di una ''[[Crocifissione]]'', collocato tra rappresentazioni iconografiche di due vescovi (uno dei quali è [[san Nicola di Bari]]) e dei santi [[San Sebastiano|Sebastiano]] e [[San Rocco|Rocco]]. Nella [[cimasa]], il polittico è sormontato da tre specchiature che, nel loro insieme, simboleggiano l{{'}}''[[Annunciazione]]''. Durante la [[seconda guerra mondiale]], il polittico fu smontato e portato precauzionalmente a [[Roma]].<ref name=":05222222333">{{cita|Zastrow|p. 98}}.</ref>
[[File:Gera Lario Nostra Signora di Fatima.jpg|sinistra|miniatura|Chiesa di Nostra Signora di Fátima]]
==== Chiesa di Nostra Signora di Fátima ====
La chiesa di Nostra Signora di Fátima (1614-1634)<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00422/?view=luoghi&hid=2.895&sort=sort_int&offset=0|titolo=Chiesa di Nostra Signora di Fatima, Statale Regina - Gera Lario (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>, gravemente danneggiata dall'alluvione del [[1951]] fu riconsacrata come "Santuario dei Pescatori" da [[Felice Bonomini]] nel [[1963]].<ref name=":0" /> Al suo interno conserva un'effige della Madonna proveniente da [[Fátima (Portogallo)|Fátima]] e benedetta in [[Basilica di San Pietro in Vaticano|San Pietro]] da [[Papa Giovanni XXIII|Giovanni XXIII]] nel [[1959]]<ref name=":0" />, oltre ad alcune opere decorative di Giovanni Battista Pozzi (artista attivo anche presso la [[chiesa dei Santi Gusmeo e Matteo]] di [[Gravedona]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO250-00380/?view=autori&offset=0&hid=28097&sort=sort_int|titolo=Chiesa dei SS. Gusmeo e Matteo - complesso, Via San Gusmeo - Gravedona ed Uniti (CO) |sito= Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>).<ref name=":1" />
==== Altro ====
A Gera Lario si trovano anche numerose cappellette ed edicole votive, nonché antiche case con facciata decorata da affreschi su temi sacri.<ref name=":0" />
[[File:Gera Lario - panoramio (1).jpg|sinistra|miniatura|Porticciolo e faro votivo]]
=== Architetture civili ===
Nell'area terminale del molo del porto turistico si trova un faro votivo, costruito nel 1957 in memoria dell'alluvione che sei anni prima aveva colpito il paese.<ref name=":0" />
In territorio di Gera Lario si trova anche il [[Ponte del Passo]], che permette di attraversare il [[Mera (fiume)|fiume Mera]].
[[File:PONTEDELPASSO1.JPG|thumb|left|Il [[Ponte del Passo]], che collega Gera Lario e [[Sorico]]]]
=== Siti archeologici ===
==== Resti della vecchia Olonio ====
Alcuni scavi realizzati in località Ponte del Passo hanno ritrovato i resti della vecchia [[Olonio]].<ref name=":0" />
Tra i reperti si menzionano le fondamenta dell'edificio di culto che anticamente ospitava il quartier generale della [[pieve di Olonio]], riferimento per il territorio fino a quando, nel [[1444]] la sede plebana fu spostata a [[Sorico]] per via delle continue esondazioni dovute alla piene del fiume [[Adda]].<ref name=":0" /> Gli scavi hanno evidenziato una struttura realizzata in più fasi.<ref name=":0" />
* Al livello più basso si sono riscontrate le fondamenta di una struttura risalente all'età tardo-romana, realizzata con materiali databili al [[IV secolo]]; in questo contesto, gli scavi hanno anche portato alla luce una moneta recante l'effige di [[Costantino I|Costantino]].<ref name=":0" />
* A un livello superiore si è ricostruita la pianta di un [[Oratorio (architettura)|oratorio]] rettangolare, chiuso da un'abside semicircolare e ampliato nella navata in una fase successiva; in questo contesto, è stata trovata una moneta in rame del VI secolo<ref name=":0" />.
* A una fase [[Architettura preromanica|protoromanica]], forse del X secolo, risale invece una struttura a tre navate chiuse da altrettante absidi.<ref name=":0" /> Le navate si sarebbero sviluppate a partire da quella del precedente oratorio, la quale avrebbe costituito una delle laterali.<ref name=":0" />
* Al XII-XIII secolo potrebbe invece risalire un ultimo intervento che comportò la trasformazione dell'abside centrale in un'area a pianta rettangolare coperta da una volta.<ref name=":0" /> Quest'ultima fase confermerebbe le descrizioni dell'antica Pieve attestate da vari testi giunti fino a noi.<ref name=":0" />
Nella zona degli scavi si trovano anche i resti di un edificio a pianta quadrangolare e dotato di [[peristasi]], forse di origine [[celtica]], oltre ai resti dell'antica Torre di Olonio, distrutta dagli [[Svizzeri]] nel XVI secolo.<ref name=":0" />
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
==== Demografia pre-unitaria ====
* 1751: 450 abitanti<ref name=":2" />
* 1771: 559 abitanti<ref name=":3" />
* 1805: 454 abitanti<ref name=":4" />
* 1809: {{formatnum:1130}} abitanti (dopo l'annessione di [[Montemezzo]], [[Sorico]] e [[Trezzone]])<ref name=":4" />
* 1853: 545 abitanti<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001336/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gera, 1816 - 1859 |sito= Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-04}}</ref>
==== Demografia post-unitaria ====
{{Demografia/Gera Lario}}
== Amministrazione ==
{{...|centri abitati d'Italia}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=234|capitolo=Gera Lario|cid=Borghese}}
*{{Cita libro|autore=Luigi Mario Belloni|autore2=Renato Besana|autore3=Oleg Zastrow|curatore=Alberto Longatti|titolo=Castelli basiliche e ville - Tesori architettonici lariani nel tempo|annooriginale=1991|editore=La Provincia S.p.A. Editoriale|città=Como - Lecco|cid=Belloni et al.}}
*{{Cita libro|autore=Oleg Zastrow|titolo=Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza|annooriginale=1997|editore=Cattaneo Editore|città=Oggiono|cid=Zastrow}}
* {{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
* {{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Le province di Como e Lecco: il Lario, le ville, i parchi, Bellagio, Menaggio, Varenna|url=https://books.google.it/books?id=8PZCQHW2OYcC&pg=PA191&lpg=PA191&dq=chiesa+san+bartolomeo+como&source=bl&ots=a8yrTyuBoV&sig=ACfU3U1Sd-8Yhxpje7Drqi1no-EiOXyCaA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj17LOn9ev0AhVFyKQKHaKRCeg4eBDoAXoECAsQAw#v=onepage&q=chiesa%20san%20bartolomeo%20como&f=false|annooriginale=2003|editore=Touring Editore|città=|cid=TCI03|ISBN=978-88-365-2919-3}}
* {{Cita libro|autore=Franco Bartolini|titolo=I segreti del Lago di Como e del suo territorio|annooriginale=2006|anno=2016|editore=New Press Edizioni|città=Cermenate|p=|capitolo=|cid=Bartolini}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web | 1 = http://www.prolocogeralario.it/ | 2 = Pro Loco | accesso = 7 ottobre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100907215538/http://www.prolocogeralario.it/ | dataarchivio = 7 settembre 2010 | urlmorto = sì }}
{{Comuni della provincia di Como}}
{{Lago di Como}}
{{Via Regina}}
{{Portale|Lombardia}}
{{Controllo di autorità}}
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