Milazzo: differenze tra le versioni

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{{nd}}
{{S comuni|Sicilia}}
{{F|centri abitati della Sicilia|gennaio 2019}}
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
{{Divisione amministrativa
{{Template:Comune
|nomeComuneNome = Milazzo
|Panorama = Milazzo al atardecer, Sicilia, Italia, 2015.JPG
|linkStemma = Milazzo-Stemma.png
|Didascalia = Panorama di Milazzo
|siglaRegione = SIC
|Bandiera = Milazzo-Gonfalone.png
|siglaProvincia = ME
|Voce bandiera =
|latitudineGradi = 38
|Stemma = Milazzo-Stemma.svg
|latitudineMinuti = 13
|Voce stemma =
|latitudineSecondi = 0
|Stato = ITA
|longitudineGradi = 15
|Grado amministrativo = 3
|longitudineMinuti = 14
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|longitudineSecondi = 0
|Divisione amm grado 2 = Messina
|mappaX = 211
|Amministratore locale = Giuseppe Midili<ref>{{cita web|url=https://www.ilsicilia.it/elezioni-a-milazzo-pippo-midili-e-il-nuovo-sindaco/|titolo=Elezioni a Milazzo: Pippo Midili è il nuovo sindaco}}</ref>
|mappaY = 291
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra in Italia|centro-destra]]
|altitudine = 1
|Data elezione = 5-10-2020
|superficie = 24
|Data istituzione =
|abitanti = 32.550
|Superficie = 24.7
|anno = 31-12-04
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=22 maggio 2014}}
|densita = 1241
|Sottodivisioni = Acqueviole, Addolorata, Badessa, Baronello, Baronia, Bastione, Bevaceto, Botteghelle, Bilemi, [[Capo Milazzo]], [[Ciantro]], Croce al Promontorio, Faraone, Fiumarella, Fossazzo, Manica, Masseria, [[Olivarella]], Paradiso, Parco Nuovo, Parco Vecchio, Pezza del Pioppo, Pezza Grande, Pietre Rosse, San Paolino, San Papino, [[Santa Maria delle Grazie (Milazzo)|Santa Maria delle Grazie]], San Giovanni, San Marco, San Pietro, Sant' Antonio, [[Santa Marina di Milazzo]], Scaccia, Stella, Tono, Torretta Spiaggia, Trinità
|frazioni = Santa Marina, Bastione, Grazia, San Pietro, San Marco, San Giovanni, Fiumarella, Scaccia
|comuniLimitrofiDivisioni confinanti = [[Barcellona Pozzo di Gotto]], [[Merì]], [[San Filippo del Mela]], [[Pace del Mela]]
|Zona sismica = 2
|cap = 98057
|prefissoGradi giorno = 090628
|Nome abitanti = milazzesi, mamertini, milaiti
|istat = 083049
|Patrono = [[santo Stefano Protomartire]], protettore [[san Papino]] [[Martire]], compatrono [[san Francesco di Paola]]
|fiscale = F206
|Festivo = prima [[domenica]] di settembre
|nomeAbitanti = milazzesi, mamertini
|PIL =
|patrono = [[Santo Stefano]]
|PIL procapite =
|festivo = [[26 dicembre]]
|Mappa = Map of comune of Milazzo (province of Messina, region Sicily, Italy).svg
|sito = http://www.comune.milazzo.me.it
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Milazzo nella città metropolitana di Messina
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
}}
[[Immagine:catt_milazzo_castello_luckylisp.jpg||thumb|left|200px|Castello e Cattedrale]]
'''Milazzo''' (''Milazzu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Messina]] in [[Sicilia]]<ref>Pagine 237 e 238 dopo la 364. Giovanni Andrea Massa, "''La Sicilia in prospettiva. Parte prima, cioè il Mongibello, e gli altri ...''" [https://books.google.it/books?id=lzrIMIlinwEC La Sicilia in prospettiva. Parte prima, cioe il Mongibello, e gli altri ... - Giovanni Andrea Massa - Google Libri], Stamperia di Francesco Chicè, Palermo, 1709.</ref>.
 
Fondata dai Greci intorno al [[716 a.C.]]<ref>Gioacchino Francesco La Torre, "Sicilia e Magna Grecia", p. 38</ref> e dal [[36 a.C.]] riconosciuta come ''civitas Romana'', la città è stata al centro della storia anche durante la [[Prima guerra punica]] (260 a.C.), e nel luglio 1860 con l'arrivo delle [[camicie rosse]] nella [[battaglia di Milazzo (1860)|battaglia di Milazzo]].
'''Milazzo''' è un comune di 32.550 abitanti in [[provincia di Messina]]. Questa città offre il meglio di sé nella stagione balneare: la città, essendo posta su un golfo possiede due spiaggie, una ciottolosa (a ponente) e una sabbiosa (a levante). È inoltre il punto di partenza per tutti i collegamenti con le [[Isole Eolie]], svolti attraverso un servizio di aliscafi e traghetti.
 
== Geografia fisica ==
Fa parte del circuito dei Borghi Marinari, una associazione che ha lo scopo di favorire le capacità di internazionalizzazione della cultura dei comuni aderenti evidenziandone gli elementi di maggior pregio, il patrimonio naturale e storico-culturale e le tradizioni enogastronomiche promuovendone le opportunità turistiche sia presso gli addetti ai lavori che presso gli utenti finali.
[[File:Capo Milazzo da Venetico 31 12.jpg|upright=1.0|miniatura|Capo Milazzo e Isole Eolie]]
=== Territorio ===
Le origini del promontorio si possono far risalire a un milione e mezzo di anni fa, quando tra il [[Terziario (geologia)|Terziario]] e il [[Quaternario (geologia)|Quaternario]] i [[Tettonica delle placche|movimenti tettonici]] portarono ad un innalzamento di [[rocce sedimentarie]] e [[rocce cristalline|cristalline]] fra i 20 e i 70 metri [[s.l.m.]] Su di esse si depositarono sabbie e sedimenti marini, durante un periodo interglaciale (430.000 anni fa) che rappresenta il piano tirreniano. Si formò quindi un'isola poco distante dalla terraferma. Successivamente grandi quantità di detriti e depositi alluvionali provenienti dai [[Monti Peloritani]] la unirono alla [[Sicilia]].
 
La città sorge all'inizio di una penisola lunga circa 8&nbsp;km (''Capo Milazzo'') nel [[Mar Tirreno]], in direzione nord. A ovest del territorio milazzese si trova la Riviera di Ponente, affacciata sul Golfo di Patti (''Mar di Ponente''); a est, il Golfo di Milazzo (''Mar di Levante''). Il territorio del comune, nel versante sud, è caratterizzato da un'ampia pianura alluvionale (''Piana di Milazzo''). Il confine comunale sulla terraferma è demarcato a est dalla [[Fiumara (idrografia)|fiumara]] [[Floripotema]], che divide il comune di Milazzo da quello di [[San Filippo del Mela]], e a ovest dal [[Mela (fiume)|fiume Mela]] (o di Merì), che separa il comune milazzese da [[Barcellona Pozzo di Gotto]] e [[Merì]].
È anche associata all'Associazione Nazionale Città del Vino.
[[File:Vista notturna della Baia del Tono.jpg|upright=1.6|miniatura|Vista notturna della Baia del Tono]]
L'Associazione opera per la promozione e la valorizzazione delle risorse ambientali, paesaggistiche, artistiche, storiche e turistiche dei territori del vino compresi nei Comuni che aderiscono, coadiuvandoli nel favorire il loro sviluppo economico e sociale.
 
=== Clima ===
I monumenti più importanti sono il castello e la cattedrale antica, sorti nella sommità del borgo antico.
{{Vedivedi anche|CastelloStazione meteorologica di Milazzo}}
Milazzo ha un [[clima mediterraneo]] con evidenti caratteristiche subtropicali, caratterizzato da escursioni termiche molto contenute in tutto l'anno. Secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]] la città fa parte della fascia climatica [[Clima mediterraneo#Csa|Csa]].
 
; Piovosità
La piovosità annua dell'area è di circa 850–900&nbsp;mm. I mesi di maggiore precipitazione risultano essere gennaio, febbraio, novembre e dicembre. Negli ultimi decenni si è verificato un graduale cambiamento climatico, manifestato con l'accentuarsi di fenomeni a carattere temporalesco, talvolta estremi, che hanno evidenziato quindi una lenta tropicalizzazione dell'area.
; Venti
Nell'area in questione, i venti predominanti e costanti, sia deboli che medi e forti, sono il [[Ponente]] (proveniente da Ovest) e, con frequenza minore, lo [[Scirocco]] (proveniente da Sud-Est).
Tale situazione si registra in tutti i mesi dell'anno ad eccezione dei mesi estivi, durante i quali diminuisce la frequenza dei venti forti.
I venti forti e fortissimi (7º-12º [[Scala Beaufort]]) si concentrano nei periodi autunnali ed invernali anche se si presentano con frequenze minori rispetto a quelli più deboli.
Per quanto riguarda il Ponente, la penisola di Milazzo offre, dal lato del porto, un buon riparo, mentre per lo Scirocco la baia (Mar di Levante) è scoperta. Il contrario avviene per il litorale opposto.
 
== CuriositàStoria ==
{{immagine grande|Milazzo 360°.jpg|1100px|Vista del promontorio di Milazzo, tra i due golfi, a 360°}}
=== Dalle origini al dominio romano ===
Il nome della città appare legato a quello del [[Mela (fiume)|fiume Mela]] che, fino alla seconda metà del [[XVI secolo]], sfociava nel porto naturale e che caratterizza tutta l'idrologia della pianura alluvionale ai piedi del [[Monti Peloritani]]. L'origine dell'idronimo è da ricercarsi nell'Accadico “melu” o “milu”, col significato di “fiume che occasionalmente esonda”. Analoga origine avrebbero “Mella” (fiume in [[provincia di Brescia]]), “Melle” in prossimità di [[Oppido Mamertina]] (RC), "Mili" (ME), e “Mala”, il nome [[Lingua ittita|ittita]] del primo tratto dell'[[Eufrate]]. “[[Mileto (Asia Minore)|Mileto]]” patria di [[Talete]], sommersa dalle piene del fiume Meandro, e “Mileto” (RC) in prossimità del fiume Mesima, avrebbero analoga origine. Alla radice "melu" segue il suffisso "ake", indicativo di località, nel tempo variamente trasformato (-ace, -aci, -azzo), come in "Riace", "Milazzo" e in "Corazzo".<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Giacomo|cognome=Tripodi|data=2011|titolo=Toponimi di origine mesopotamica nella Sicilia nord-orientale.|rivista=Atti Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di Lettere. Filosofia e Belle Arti.|volume=87|numero=1|pp=297-303|accesso=29 marzo 2023|doi=10.1017/s0009840x00285983|url=http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00285983|issn=0009-840X }}</ref>
 
Il sito cittadino è frequentato sin dal Neolitico, ma le tracce più importanti sono i resti di villaggi fatti di capanne semicircolari, risalenti all'[[Età del bronzo]] e [[Età del rame|del rame]] nella zona del capo e dell'istmo. I villaggi sfruttavano la pianura alluvionale del Mela per l'irrigazione ed erano dediti alla lavorazione dei metalli. Di questo periodo fanno parte le [[necropoli]] ritrovate ai piedi del castello e sull'istmo, che segnano il passaggio tra le varie fasi storiche.
La tradizione vuole che [[Giuseppe Garibaldi]], durante la [[spedizione dei Mille]], si sedette a mangiare pane e cipolle sulla scalinata della chiesa di Milazzo (Santa Maria Maggiore) in fondo alla marina Garibaldi.
 
Fondata ed [[ellenizzazione|Ellenizzata]] dai [[greci]] [[calcidesi]] di [[Zancle]] ([[Messina]]) con il nome di '''Mylae''' (Μυλαί in [[greco antico]] significa macine, mulini) nel [[716 a.C.]], si rese indipendente dalla madrepatria sino dal [[550 a.C.]] I greci fondarono Mylai principalmente come avamposto militare per sorvegliare le vie d'accesso marittime e terrestri a Messina ma anche per la fertile pianura ed il [[porto naturale]]. Non si hanno ancora importanti resti archeologici greci dell città ma è probabile che il sito scelto fosse quello del castello (acropoli) e del borgo sottostante più vari nuclei abitati nella pianura. Nel [[427 a.C.]], durante la [[Guerra del Peloponneso]], fu assediata dall'[[Atene|ateniese]] [[Lachete]]. Dopo successive e numerose vicende che la videro contesa, la città fu sottratta ai [[Mamertini]], nel [[270 a.C.]], dal siracusano [[Gerone II]] uscito vittorioso da una difficile battaglia combattuta nei “Campi Milesi”.
==Personalità legate a Milazzo==
 
Nel [[260 a.C.]] le acque di Mylae divennero nuovamente teatro di battaglie, con lo scoppio della [[prima guerra punica]], in cui si verificò il trionfo navale di [[Gaio Duilio|Caio Duilio]] sull'armata dei [[Cartagine]]si di [[Annibale|Annibale Barca]]. Ciò permise l'affermarsi dell'egemonia romana sul mare. Nel [[36 a.C.]] avvenne un'ulteriore battaglia decisiva, tra l'[[Augusto|Imperatore Ottaviano]] e [[Sesto Pompeo]]. La città divenne importante base navale, tanto che l'Imperatore romano concesse il riconoscimento civico con l'aquila e con il motto “''Aquila mari imposita– Sexto Pompeo superato''”. Sotto il dominio dei [[impero bizantino|Bizantini]], Milazzo fu una tra le prime sedi vescovili della [[Sicilia]].
*Milazzo ha dato i natali a [[Luigi Rizzo]], l’Affondatore, due volte medaglia d’oro, che la Marina Militare Italiana celebra il 10 Giugno.
 
=== Dalla dominazione musulmana ai reali di Spagna ===
*[[Giovan Battista Impallomeni]], nato a Milazzo, è stato giurista italiano dell'inizo '900.Ha contribuito alla stesura del Codice Zanardelli.
Con la sua espugnazione avvenuta nell'[[843]] da parte di [[Fadhl Ibn Giafar]], iniziò la [[storia della Sicilia islamica|dominazione musulmana]]. Durante questo periodo fu messa a capo di una nuova circoscrizione territoriale denominata "Vallo di Milazzo" e divenne un florido centro agricolo e commerciale. Nell'[[888]] un'[[battaglia di Milazzo (888)|incursione navale]] da parte dei [[impero bizantino|Bizantini]] si concluse in modo fallimentare.
 
Nel [[1101]] fu rifondata da [[Ruggero I d'Altavilla]] o Il Normanno, fu incorporata nel demanio regio e vide la costruzione dell'importante [[Castello di Milazzo|Dongione]], ingrandito da [[Federico II di Svevia]] e di [[Alfonso V d'Aragona]] e inserito fra i "castra exenta" sotto la diretta giurisdizione reale. L'antico [[Vallo di Milazzo]] assunse la denominazione di "Comarca di Milazzo" con una potestà riservata ai magistrati civici, militari e giudiziari che durò sino al [[XVIII secolo]].
*[[Francesca Chillemi]] (Milazzo, Messina, [[25 luglio]] [[1985]]) è stata eletta [[Miss Italia]] dell'anno [[2003]] con il numero 070.
 
Nell'agosto [[1268]], al comando di [[Guido Baccio]] da [[Pisa]], quaranta [[galee]] sbarcarono a Milazzo con i partigiani di [[Corradino di Svevia]], sconfitti i [[normanni]], la città e il castello furono tenuti dai fedeli di Corradino sino alla [[battaglia di Tagliacozzo|disfatta di Tagliacozzo]] che passò il governo della Sicilia agli [[Angioini]]. Nella [[vespri siciliani|guerra del Vespro]] del [[1282]] Milazzo venne alternativamente occupata dai due sovrani contendenti [[Carlo I d'Angiò]] e [[Pietro d'Aragona]]. Negli ultimi mesi del [[1295]] si tenne un{{'}}''Assise del [[parlamento siciliano|Real Parlamento di Sicilia]]'', allora itinerante, convocato da [[Federico III d'Aragona]], per valutare il tradimento del fratello Giacomo che si era impegnato a cedere, dopo averne cacciato il fratello, l'intera isola a [[Carlo I d'Angiò]].
==Amministrazione comunale==
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<!--questa tabella memorizza solo i parametri - la struttura/layout è nel template ComuniAmministrazione-->
<!--se non si sa cosa scrivere in una riga, mettere lo spazio vuoto ( )-->
<!--NON inserire ritorni a capo e NON modificare il numero delle righe-->
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco= Lorenzo Italiano <!--scrivere qui il NOME DEL SINDACO, inserire prima il nome e poi il cognome SENZA titoli-->
|DataElezione= 17/05/2005 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|TelefonoComune= 090 92311 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO, usare il formato 02 12345678 cioè prefisso spazio numero telefonico-->
|EmailComune= sindaco@comune.milazzo.me.it <!--E-MAIL del comune-->
}}
 
Accresciuta d'importanza e nuovamente potenziata da imponenti fortificazioni per opera degli spagnoli, ospitò più volte i [[Viceré]] e i [[Luogotenenti]] di [[Sicilia]]. Ebbe numerosi privilegi civili, militari ed economici grazie ai [[re di Spagna|monarchi spagnoli]], ma già avuti in precedenza da Federico di Svevia, [[Federico d'Aragona]], [[Giacomo II d'Aragona]], [[Martino II]] ed [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso V]].
==Evoluzione demografica==
 
=== Dall'età cinquecentesca all'Unità d'Italia ===
[[File:Battle of Milazzo.jpg|miniatura|Garibaldi si getta nella mischia durante la battaglia di Milazzo]]
Nel 1523 il Viceré Ettore Pignatelli vi soffocò la congiura contro la [[corona di Spagna]] promossa dai fratelli Imperatore; nel 1539 vi ritrovò rifugio il viceré [[Ferdinando Gonzaga]] dalla rivolta popolare di [[Messina]]. Vanamente assalita nel luglio 1544 dall'armata barbaresca di [[Khayr al-Din Barbarossa|Hajreddin Barbarossa]], nell'agosto 1571 fu scelta da [[Don Giovanni d'Austria]] quale centro di raduno e d'imbarco del contingente siculo-spagnolo aggregato all'armata cristiana alla fonda a Messina e prossima a conseguire la vittoria sui turchi ottomani nella [[battaglia di Lepanto]]. Nella guerra franco-spagnola seguita alla [[Rivolta antispagnola di Messina]] (1674-1678), Milazzo rimase a sostenere gli spagnoli. Gli ultimi guizzi del dominio spagnolo si esaurirono nel 1713, quando la sovranità della Sicilia passò a [[Vittorio Amedeo II di Savoia]]. Nel 1718-1719 s'esaurì nel duro e vano assedio di Milazzo - difesa degli austro-piemontesi - il piano del Viceré spagnolo Marchese di Lede di riconquistare la [[Sicilia]]. Durante tale assedio gravi furono i danneggiamenti e le distruzioni del patrimonio storico e monumentale della città. Nelle [[guerre napoleoniche]] gli Inglesi la fecero loro piazza d'armi, e base del sistema difensivo ed offensivo britannico nell'isola. Durante i [[Primavera dei popoli|moti risorgimentali del 1848]] Milazzo fu al centro degli avvenimenti legati all'assedio e all'eroica difesa di Messina. Il 20 luglio [[1860]], [[Giuseppe Garibaldi]], coronando con la cruenta battaglia campale vinta sui [[Borbone]], pose i presupposti per la liberazione di tutta l'[[Italia meridionale]] e per il compimento dell'unità nazionale. Con l'avvento del [[Regno d'Italia]], la città perse la sua importanza strategica - militare e il Castello nel 1880, su ordine nazionale, venne declassato da piazzaforte reale a carcere giudiziario mandamentale.
 
=== Gli anni delle due Guerre Mondiali ===
Nella [[Prima guerra mondiale]], Milazzo divenne campo di prigionia per i militari austro-ungarici. Durante la [[Seconda guerra mondiale]], la città subì massicci e cruenti bombardamenti; come conseguenza numerosi edifici furono rasi al suolo. Assieme a [[Catania]], [[Augusta (Italia)|Augusta]] e, soprattutto, [[Palermo]], fu anche individuata quale zona da sbarco nel piano inglese d'invasione della Sicilia, denominato "Whipcord", che doveva effettuarsi il 9 dicembre 1941 ma annullato il 30 ottobre 1941. Nel luglio 1943, quando l'invasione attuata con lo [[sbarco in Sicilia]] era in pieno svolgimento, il porto di Milazzo venne potenziato notevolmente nelle sue difese quale importante centro marittimo, ferroviario e militare. Il 14 agosto 1943 le truppe del 15º gruppo tattico reggimentale della III divisione di fanteria americana occuparono Milazzo a seguito del disimpegno del 71º reggimento di fanteria tedesca appartenente alla 29ª divisione [[Panzergrenadier]].
 
Nel 1946 da Milazzo partì una delle più grandi rivolte di lavoratori della storia siciliana, quando le Gelsominaie iniziarono un duro sciopero per chiedere condizioni di lavoro più dignitose. A loro si unirono in seguito altre categorie di lavoratori che ottennero finalmente salari più elevati.<ref>{{Cita web|url=https://www.palermoviva.it/le-gelsominaie-di-milazzo-storia-di-uno-sciopero-al-femminile/|titolo=Le Gelsominaie di Milazzo|autore=Samuele Schirò}}</ref>
 
Il 3 giugno 1993, Milazzo fu teatro di una [[Disastro della raffineria di Milazzo|tragedia avvenuta nella raffineria della cittadina]]: Un'esplosione all'interno dell'impianto "Topping 4" causò la morte di sette operai.
 
Il 27 settembre 2014 nella raffineria di Milazzo si verificò un incendio di vaste proporzioni ed un'esplosione al serbatoio numero 513. Fortunatamente non ci furono vittime e dopo diverse ore l'incendio venne estinto.
 
===Simboli===
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 21 febbraio 1933. Il gonfalone è un drappo di rosso.
 
Lo stemma del Comune di Milazzo presenta un'aquila imperiale romana coronata che sorvola il mare su sfondo rosso. L'aquila tiene tra gli artigli la scritta "S.P.Q.M." Il motto sottostante recita: "AQUILA MARI IMPOSITA SEXTO POMPEO SUPERATO".<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.comune.milazzo.me.it/|titolo=Home|sito=Comune di Milazzo|data=2025-03-05|accesso=2025-03-05}}</ref>
 
Questo stemma simboleggia la vittoria di Ottaviano su Sesto Pompeo, celebrando la posizione strategica di Milazzo sul mare. Infatti la frase latina "AQUILA MARI IMPOSITA SEXTO POMPEO SUPERATO" si traduce in italiano come:
 
* '''"Aquila mari imposita"''': "L'aquila posta sul mare"
* '''"Sexto Pompeio superato"''': "dopo la sconfitta di Sesto Pompeo"
 
Questo motto, presente nello stemma del Comune di Milazzo, celebra la vittoria di Ottaviano su Sesto Pompeo nella '''Battaglia di Nauloco''' del 36 a.C., sottolineando la posizione strategica di Milazzo sul mare e il suo ruolo nella storia romana.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:CupolaDuomoAnticoMilazzo.jpg|upright=1.1|miniatura|La Cupola del Duomo Antico]]
 
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Milazzo}}
[[File:Vista del Santuario di San Francesco di Paola e di Palazzo D'Amico.jpg|miniatura|Vista del [[Chiesa di San Francesco di Paola (Milazzo)|Santuario di San Francesco di Paola]] e di [[Palazzo D'Amico]], sul lungomare Garibaldi.]]
Un primo monumento di grande interesse è il [[Duomo Antico di Santo Stefano|Duomo antico]]. Si trova all'interno della città fortificata, e la sua costruzione fu iniziata nel 1608 su disegni di [[Camillo Camilliani]], allievo di [[Michelangelo]]. Il duomo fu costruito in sostituzione della vecchia chiesa madre di Santa Maria, abbattuta nel 1568 per motivi strategico-militari. I lavori di abbellimento e di completamento della nuova opera si protrassero fino al 1700 circa.
Tra il Duomo Antico e il Castello, vi è il restaurato Palazzo dei Giurati, successivamente sede dell'antico Senato della città.
[[File:Milazzo, cattedrale 01.JPG|miniatura|Il "''Duomo nuovo''".]]
Il ''[[Duomo di Santo Stefano (Milazzo)|Duomo Nuovo]]'' (Cattedrale) è consacrato a [[Santo Stefano protomartire]]. L'edificio, a tre navate, fu costruito su progetto dell'architetto [[Francesco Valenti]], a partire dal 1937 ed inaugurato al culto nel 1951. Altre chiese di grande interesse si trovano lungo il borgo antico, la zona marinara di Vaccarella e lungo le strade del centro.
 
Al borgo antico (Città Spagnola) vi sono la chiesa di [[San Rocco]] (1575), la [[Chiesa dell'Immacolata Concezione (Milazzo)|chiesa dell'Immacolata Concezione]] (1640), la [[Chiesa del Santissimo Salvatore (Milazzo)|chiesa del Santissimo Salvatore]] (1616), la [[Chiesa del Rosario (Milazzo)|chiesa di Nostra Signora del SS. Rosario]] (eretta nel XVI secolo, e sede del [[Tribunale dell'Inquisizione]] fino al 1782), la chiesa di San Giuseppe (1565), e per finire il [[Chiesa di San Francesco di Paola (Milazzo)|santuario di San Francesco di Paola]]. Questo è l'unico santuario del santo presente in Sicilia, ed è stato costruito, tra il 1464 e il 1467, per suo volere durante il soggiorno in città, dove la tradizione riporta numerosi miracoli.
 
Proseguendo verso [[Capo Milazzo]] troviamo, oltre alla chiesa della SS. Trinità e alla chiesa dell'Addolorata (1810-1813), il [[Santuario di Sant'Antonio di Padova (Milazzo)|santuario di Sant'Antonio da Padova]].
Situato nella parte finale del promontorio, è un vero e proprio rifugio rupestre, dove il santo trovò riparo dopo essere naufragato sulle coste nel gennaio [[1221]]; trasformato in luogo di culto (1232), successivamente al 1575 assunse l'aspetto giunto fino a noi.
 
Nel quartiere di Vaccarella è possibile ammirare la [[Chiesa di Santa Maria Maggiore (Milazzo)|chiesa di Santa Maria Maggiore]], edificata tra il 1610 e il 1621.<ref name="books.google.it">{{cita libro|p= 342 |autore= Abate [[Francesco Sacco]] |titolo= Dizionario geografico del Regno di Sicilia |url= https://books.google.it/books?id=nvXyxUwUsBEC |volume= 1 |città= Palermo |editore= Reale Stamperia |anno= 1800}}</ref> Dal punto di vista storico, è legata all'epopea dei Mille per il riposo da campo che [[Giuseppe Garibaldi]] si concesse nella notte tra il 20 ed il 21 luglio 1860, al termine della [[Battaglia di Milazzo (1860)|battaglia]] contro le forze borboniche.
 
Sono presenti anche la [[Chiesa di San Giacomo Apostolo (Milazzo)|chiesa di San Giacomo Apostolo]] (1434), la [[Chiesa del Carmine (Milazzo)|chiesa della Madonna del Carmine]] (1574-1577)<ref name="books.google.it" /> e la piccola chiesetta di Santa Caterina d'Alessandria (eretta in epoca bizantina, presente nell'attuale "Quartiere Bizantino").
 
All'interno di una masseria, poco fuori Milazzo si trova la [[Cuba di Milazzo]].
 
==== Chiesa di San Papino ====
Nella zona prospiciente al litorale di ponente, nella parrocchia del [[SS. Crocifisso]] sorge la [[Chiesa di San Papino Martire (Milazzo)|chiesa di San Papino Martire]] (Παππίου-Pappio) ([[IV secolo]]) dove secondo la tradizione, nel 580 d.C. circa arrivarono alcune reliquie dalla lontana [[Armenia Maggiore]], all'interno custodisce un ''Crocifisso'' ligneo opera di [[Giovan Francesco Pitorno]], meglio noto come frate [[Umile da Petralia]] del 1632-1633.
 
In periferia, nella frazione di [[Santa Maria delle Grazie (Milazzo)|Santa Maria delle Grazie]], è da segnalare la chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie, il cui culto risale al '500, quando sul luogo furono segnalate alcune apparizioni della Vergine col Bambino. Nella frazione di Parco Nuovo è situata l'antica chiesa di [[Maria SS. del Boschetto]]. Inoltre a [[Santa Marina di Milazzo]] si trova la chiesa di [[Santa Marina Vergine]] edificata in epoca normanna intorno al sec. XII, e successivamente riedificata nel 1646.
Inoltre, vi sono presenti, oltre a quelle già elencate, un alto numero di chiese, molte delle quali erette in tempi più recenti, come la chiesa [[Sacro Cuore di Gesù]] o quella dedicata alla [[Chiesa della Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo (Milazzo)|Trasfigurazione del Signore Gesù Cristo]] e consacrata nel 2020.
 
=== Architetture civili ===
[[File:Milazzo, palazzo proto.JPG|miniatura|sinistra|Palazzo Proto]]
[[File:Palazzo comunale (Milazzo) 06 05 2018 06.jpg|miniatura|Palazzo comunale]]
Numerosi sono i palazzi delle antiche famiglie milazzesi. Di notevole interesse è il Palazzo Municipale, sito in via [[Francesco Crispi]].
 
; Palazzo D'Amico
[[File:Milazzo 2018 04 02 01.jpg|miniatura|verticale|Palazzo D'Amico]]
Il settecentesco palazzo dei marchesi D'Amico, proprietari di tonnare e vigneti sino alla metà del secolo scorso, si trova sul lungomare di Milazzo, poco prima del quartiere marinaro di Vaccarella. L'austera facciata della prima metà del XVIII secolo è ingentilita da decorazioni in pietra da tagli. Restaurato di recente, ospita la biblioteca comunale ed è sede di convegni ed esposizioni. Nei locali del piano nobile spiccano cimeli risorgimentali, quali lo scrittoio ed il letto utilizzati da Giuseppe Garibaldi nella vicina [[Merì]] alla vigilia della storica [[Battaglia di Milazzo (1860)|Battaglia di Milazzo del 20 luglio 1860]], nonché un suo ritratto. Il secondo piano che era la zona residenziale della famiglia, oggi è adibito a biblioteca comunale e sala lettura. Il materiale posseduto è suddiviso in fondo moderno (costituito da più di 25000 volumi) ed antico (supera gli 11000 volumi). L'archivio storico, un tempo ospitato dalla biblioteca, dal 1996 costituisce una sezione separata presso il Palazzo Comunale. Altre opere ospitate sono un quadro del 1898 di Bruno Menotti, raffigurante il patriota e senatore [[Domenico Piraino]], ed un busto marmoreo di [[Umberto I]], risalente al 1881 ed opera del milazzese Francesco Greco.
 
; Ville
[[File:Villa Vaccarino (Milazzo) 01 09 2019 02.jpg|miniatura|Villa Vaccarino]]
Nelle frazioni di Capo Milazzo e della Piana vi sono diverse ville padronali, tra le quali, nella zona di Capo Milazzo Villa Lucifero (secoli XVII-XIX), Villa Proto già Siragusa, in stile moresco, (primo '900), Villa Paradiso (secoli XVIII-XIX), Villa Vece, Villa Muscianisi già dei frati Minimi di S. Francesco di Paola, Villa Le Donne oggi Caruso (prima metà dell{{'}}'800), Villa Gamberini oggi Comandè, Villa Ryolo (1822), Villa Calcagno già Zirilli (1882), Villa Bonaccorsi, nella parte bassa Villa Vaccarino (1929), Villino Greco (1907), Villa Zirilli (sec. XIX), Villa Bevaqua e Villa Cumbo.
 
; Monumenti
[[File:Monumento ai Caduti (Milazzo) 23 07 2020 03.jpg|miniatura|Caduti Milazzesi per la Patria]]
[[File:Monumento a Luigi Rizzo (Milazzo) 08 09 2019 03.jpg|miniatura|Statua a Luigi Rizzo]]
Altri monumenti importanti sono: i ''Caduti Milazzesi per la Patria'' (situata in piazza Roma ed eretta nel 1924); la mitica e antica ''Fonte del Mela'' (situata di fronte alla chiesa del Carmine); la ''Statua della Libertà'', costruita in onore di Garibaldi; la ''Statua di [[Luigi Rizzo]]''; il monumento ''Ponte di Milazzo'', eretto per ricordare la celebre battaglia del 20 luglio 1860, e il ''grande mosaico pavimentale'' che raffigura lo stemma comunale, situato nell'atrio della chiesa del Carmine.
 
; Statua della Libertà
Opera dello scultore milazzese Francesco Greco ed inaugurata alla presenza di [[Francesco Crispi]] il 20 luglio 1897, si erge a metà del percorso del Lungomare Giuseppe Garibaldi. Nello slanciato piedistallo fregiato da iscrizioni vi sono bei rilievi in bronzo raffiguranti a sinistra Giuseppe Garibaldi appiedato in atto di difendersi con la sciabola da un cavaliere borbonico, e a destra il riposo del generale sulla soglia della chiesa di Santa Maria Maggiore. Sopra l'alto basamento è raffigurata la ''Libertà'', in marmo, con ai piedi le catene spezzate; tiene alta con la destra una fiaccola e posa la sinistra su uno scudo. Dalla resa convenzionale, la statua ricorda il [[Statua della Libertà|noto monumento]] di [[New York]]. Fu realizzata per celebrare i caduti nella battaglia che oppose Garibaldi e le sue truppe all'esercito borbonico.
 
=== Il Borgo antico ===
[[File:Castello Milazzo 05.jpg|miniatura|''Duomo antico'', prospetto]]
[[File:Cittadella Milazzo 02.JPG|miniatura|Chiesa del Santissimo Salvatore del nuovo monastero dei Benedettini]]
[[File:Cittadella Milazzo 03.JPG|miniatura|Chiesa di San Gaetano]]
Il patrimonio monumentale pervenuto, costituito da [[chiesa (architettura)|chiese]], [[convento|conventi]] e [[monastero|monasteri]], e palazzi nobiliari, attesta la formazione dell'impianto del [[borgo]] primitivo tra il [[XV secolo|XV]] e il [[XVIII secolo]].
 
L'aumento della popolazione, il crescente sviluppo urbanistico, la necessità di acquisire nuovi spazi, una relativa sicurezza dovuta allo scemare degli attacchi di barbari o di pirati grazie a nuovi sistemi difensivi, l'esercizio di attività legate alla pesca e alla marineria in generale, porta alla costituzione di nuclei abitativi e lavorativi posti al di fuori del perimetro della Città Murata. Sulla direttrice nord-sud e verso levante sorgono gli insediamenti fuori le mura che danno origine al primitivo Borgo antico di Milazzo. Le propaggini del costituendo borgo raggiungono i versanti marini di levante e di ponente dovute all'intensificazione delle attività legate alla pesca mentre più a sud si concentrano le attività portuali e commerciali che perpetuano le tradizioni millenarie della popolazione milazzese.
 
Al pari degli Normanni, nell'opera d'urbanizzazione inconsapevolmente sono distrutti o ricoperti o rinvenuti o parzialmente rimodulati interessanti insediamenti delle varie epoche. Elenco delle principali [[Chiese di Milazzo|chiese presenti o documentate]] nel Borgo antico di Milazzo.
 
Elenco dei principali monumenti presenti nel Borgo antico di Milazzo:
 
* ?, Insediamento preistorico ai Cappuccini.
* [[1568]], [[Palazzo dei Viceré (Milazzo)|Palazzo dei Viceré e dei Governatori]] edificato per opera del barone Vincenzo Baele. Proprietà dei baroni Baele, baroni Lucifero, D'Amico - Marullo. Dimora di Don [[Giovanni d'Austria]] dal [[1571]], dei [[Viceré di Sicilia]] e i luogotenenti del [[Regno di Sicilia]] in visita a Milazzo. Ospita [[Marcantonio Colonna]], [[Pedro Téllez-Girón, III duca di Osuna|Don Pedro Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar III duca di Osuna]], il Principe [[Emanuele Filiberto di Savoia]], l'ammiraglio olandese [[Michiel de Ruyter|Michiel Adriaenszoon de Ruyter]] e Lord [[William Henry Cavendish-Bentinck]]. Duplice soggiorno di [[Luigi Filippo di Francia|Luigi Filippo d'Orleans]], futuro re dei francesi, con la consorte [[Maria Amalia di Borbone-Due Sicilie (1782-1866)|Maria Amalia di Borbone]], ospiti a Milazzo durante l'esilio a [[Palermo]]. Appartiene dal [[1956]] all'ente morale "Regina Margherita", è sottoposto a vincolo di tutela come edificio di rilevanza storico - artistica.
* ?, [[Grotta di Polifemo]], è ubicata alla base dell'[[acrocoro]] su cui sorge la Rocca e il Castello. I racconti epici narrano della [[spelonca]] come l'antica dimora in cui [[Polifemo]] imprigiona l'astuto [[Ulisse]] con i suoi uomini. La [[narrativa]] dell'[[Odissea]] racconta di Polifemo che governa gli armenti del [[dio Sole]] nella terra chiamata ''Chersoneso d'oro''<ref>{{cita libro|p= 544, 545, capitolo VIII |autore= [[Tommaso Fazello]] |titolo= Della storia di Sicilia, Deche due del r.p.m. Tommaso Fazello siciliano… | volume= 6 |url= https://books.google.it/books?id=hM2XPuLTSDgC }}</ref> (Aurea Chersonesus)<ref>{{cita libro|p= 12 |autore= [[Giuseppe Emanuele Ortolani]] |titolo= Nuovo dizionario geografico, statistico e biografico della Sicilia antica e moderna |url= https://books.google.it/books?id=rmw5AAAAcAAJ |città= Palermo |editore= Francesco Abbate |anno= 1819 }}</ref><ref>{{cita libro|pp= 225 e 226 |autore= Giovanni Andrea Massa |titolo= La Sicilia in prospettiva. Parte prima, cioè il Mongibello, e gli altri… |url= https://books.google.it/books?id=lzrIMIlinwEC |editore= Stamperia di Francesco Chicè |città= Palermo |anno= 1709}}</ref> cantata dai greci per la bellezza, il clima e la fertilità, quando Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, vi approda dopo un naufragio. Durante l'epidemia di peste del [[1565]] è adattata a [[lazzaretto]], similmente nel [[1575]]. L'[[antro]] naturale ospita nel [[XVII secolo]] le strutture per la fabbricazione di [[polvere da sparo]] e [[salnitro]]. Ampliata dal [[Genio militare]] nel [[1943]] per consentire l'installazione delle artiglierie durante il secondo conflitto mondiale. Utilizzata come ritrovo musicale e attrattiva naturale negli anni 1960-1970, oggi è chiusa al pubblico e versa in stato di totale abbandono.
 
Elenco dei principali edifici presenti o documentati nella Cinta muraria spagnola:
 
* [[1527]], Primitivo duomo di Santa Maria e ''Arco trionfale di Santa Maria''.
* [[1616]] - [[1637]], Chiesa del Salvatore e monastero delle Benedettine.<ref name="books.google.it" /> Derivati in seguito nella [[Chiesa del Salvatore (Milazzo)|chiesa del Salvatore]] e monastero delle Benedettine ubicati al di fuori della Città Murata.
* ?, Palazzo dei Giurati o Casa di Città o ''Casa de la Ciudad'' sede del Senato della città (?).
* ?, Chiesa dell'Annunziata al Castello edificata presso il ''Baluardo delle Isole''.
* ?, Chiesa di San Nicolò nella Città Murata, demolita all'inizio del [[XVII secolo]] per la costruzione del [[duomo Antico di Santo Stefano]]. Edificio di culto documentato e non più esistente.<ref name="books.google.it" />
* ?, Chiesa di Sant'Antonio nella Città Murata, demolita all'inizio del [[XVII secolo]] per la costruzione del [[duomo Antico di Santo Stefano]]. Edificio di culto documentato e non più esistente.
 
[[File:Castle of Milazzo, 150th anniversary of Italy united.jpg|upright=1.3|miniatura|Il Castello di Milazzo, illuminato in occasione del 150º anniversario dell'Unità d'Italia]]
 
=== Architetture militari ===
{{vedi anche|Castello di Milazzo}}
Il monumento più importante della città è il Castello di Federico II: bene nazionale e dell'[[Unione europea]], si estende su un'area di oltre 7 ettari, costituisce una vera e propria cittadella.
Le prime fortificazioni sono databili al periodo normanno.
Nell'XI secolo i [[Normanni]] diedero vita al primo nucleo dell'odierno castello, sulle rovine delle vecchie dominazioni. Successivamente, gli [[Svevia|Svevi]], aggiunsero altre strutture, gli [[Aragonesi]] ne adeguarono l'impianto difensivo, gli [[Spagnoli]] lo circondarono di una poderosa cinta muraria. Particolare interessante è un disegno stilizzato il pietra lavica in uno spigolo delle mura medievali. Divenuta cittadelle fortificata, nel [[1860]] fu l'ultimo baluardo borbonico prima della conquista di Messina da parte dei [[Esercito meridionale|Mille di Garibaldi]].
 
Nel 1928 è venuta alla luce una gabbia di tortura, che conteneva uno scheletro umano mancante degli arti inferiori. Oggi la gabbia è un reperto del [[Museo criminologico MUCRI|Museo Criminale di Roma]].
 
== Musei ==
Oltre ad essere stato luogo di ritrovamento di numerosi reperti presenti al [[Museo archeologico regionale di Siracusa]], la città possiede:
 
'''MuMa Museo del Mare Milazzo'''
[[File:16 melo e siso.jpg|miniatura|Lo scheletro del Capodoglio e il fondatore del Museo, Carmelo Isgrò]]
Il [[MuMa - Museo del Mare Milazzo]] ha sede in una chiesa sconsacrata del 1527 all'interno del Bastione di Santa Maria sito nel [[castello di Milazzo]].
 
Qui sorgeva infatti nel 1527 la chiesa di Santa Maria, primo duomo di Milazzo, trasformato poi in [[bastione]] militare e nel 1825 in [[Colonia penale|bagno penale]], ovvero un carcere in cui i prigionieri erano costretti ai [[lavori forzati]].
 
Il MuMa è stato fondato nel 2019 dal biologo [[Carmelo Isgrò]] che ha scarnificato un Capodoglio di 10 tonnellate che si era spiaggiato lungo le coste de Promontorio di [[Capo Milazzo]] e che era morto a causa di una rete illegale "la spadara" che si era impigliata nella sua coda ed a causa della plastica che aveva ingerito.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=admin|url=https://www.comune.milazzo.me.it/al-bastione-di-santa-marina-inaugurato-il-mu-ma-con-lesposizione-dello-scheletro-del-capodoglio/|titolo=Al Bastione di Santa Maria, inaugurato il Mu.Ma con l’esposizione dello scheletro del capodoglio|sito=Comune di Milazzo|data=2019-08-10|accesso=2025-03-05}}</ref>[[File:Il Capodoglio Siso.jpg|miniatura|il Capodoglio Siso|292x292px]]Il biologo ha poi ricostruito lo scheletro riposizionando la plastica trovata e la rete illegale rispettivamente nella pancia e nella coda dello scheletro del Capodoglio esposto come monito per le nuove generazioni.
 
Al sui interno si svolgono numerose attività scientifiche e artistiche finalizzate alla sensibilizzazione alla tutela dell'ambiente marino: conferenze, mostre fotografiche, concerti musicali.
 
Il percorso museale si sviluppa come un viaggio dantesco. Oltrepassato lo scheletro del capodoglio (Physeter macrocephalus) si giunge ad una scala che intende simulare la discesa agli inferi di Dante ma ad accogliere il visitatore, invece delle fiamme, c'è la plastica raccolta in spiaggia dai volontari. Oltrepassato questo ambiente si giunge alla libreria, allegoria del Purgatorio, in cui viene incoraggiato l'approfondimento della protezione ed educazione ambientale, in particolare dell'ambiente marino. Nell'ultima sala caratterizzata da un'installazione artistica interattiva, allegoria del Paradiso, il visitatore termina il percorso simbolico di crescita spirituale e riappacificazione con la natura ed il mare.<ref>{{Cita web|url=http://www.mumamilazzo.com|titolo=Museo del Mare - Milazzo|sito=www.mumamilazzo.com|accesso=2025-03-05}}</ref>
 
Il [[Museo]] è accreditato al Sistema Museale Nazionale del [[Ministero della cultura|Ministero della Cultura]] (MiC) ai sensi dell’art. 5 del DM 113/2018 con il Codice SMN: SMN-NNST096998, tramite Decreto n. 111 del 24 febbraio 2025, emesso dalla Direzione Generale Musei (DG-MU)<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://cultura.gov.it/luogo/muma-museo-del-mare-milazzo|titolo=MuMa Museo del Mare Milazzo|sito=Ministero per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo|data=2022-05-05|accesso=2025-03-05}}</ref>
 
Nel 2022 il [[MuMa - Museo del mare Milazzo|MuMa Museo del mare Milazzo]] è stato insignito del premio EU4Ocean dalla DG Mare della [[Commissione europea|Commissione Europea]] ed ha partecipato alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], presentando il progetto ''Let's digitize Muma'', realizzato in partnership con [[UNESCO]] e il [[Prada|gruppo Prada]]<ref>{{Cita web|url=https://ordinebiologisicilia.it/commissione-ue-premio-eu4ocean-al-biologo-siciliano-carmelo-isgro.html|titolo=Commissione Ue: premio “EU4ocean” al biologo siciliano Carmelo Isgrò {{!}} Ordine dei Biologi della Sicilia|sito=ordinebiologisicilia.it|accesso=2025-03-05}}</ref>
 
=== Antiquarium Archeologico "Domenico Ryolo" ===
{{vedi anche|Antiquarium Domenico Ryolo}}
L'edificio che ospita il museo (una costruzione bianca con un elegante prospetto a sviluppo orizzontale) è un ex carcere femminile borbonico realizzato nel 1816 con i caratteri tipici delle costruzioni militari dell'epoca. La collezione espone reperti rinvenuti durante le ricerche nelle aree della necropoli. Tra i vari oggetti, importanti attestazioni della produzione ceramica sia importata da Corinto che prodotta nell'areale dello Stretto a imitazione della ceramica calcidese, tutta probabilmente dalle officine di Zancle (Messina) e della stessa Mylai. Si notano poi barchette e rematori [[fittile|fittili]] della seconda metà del III secolo a.C., pezzi rari simboleggianti, pare, il viaggio delle anime e, inoltre, corredi funerari risalenti a un periodo compreso tra fine del V al III secolo a.C.
 
=== Museo della Tonnara ===
Il Museo della Tonnara del Tono ospita due sezioni:
* Il settore ''Museo della Tonnara'' con fotografie, testi, oggetti ed attrezzature varie, e con l'integrazione di disegni schematici ed esecutivi e schede didattiche, con imbarcazioni tuttora esistenti integrate da piccoli modelli lignei di quelle scomparse, con ancore ed attrezzature impiegate nella pesca e nella lavorazione e trasformazione del pescato;
* Il settore ''Attività marinare'': sezione con mappe, carte nautiche e di rilievo, disegni, elaborati progettuali, strumentazione nautica (bussole, sestanti). Aperta anche ai contributi delle varie associazioni ed esposizione dei reperti di archeologia subacquea.
I magazzini conservano intatto il fascino delle notevoli stratificazioni delle murature succedutesi nelle diverse epoche; la loro trasformazione, avvenuta più che altro in altezza, è oggi facilmente leggibile in più punti del fronte a mare. Occupano circa 1.000 metri quadrati e presentano ingressi sia sul fronte strada che sul lato mare, attraverso cui, un tempo, venivano introdotte e conservate le imbarcazioni usate per la pesca del tonno.
 
=== Piazze e strade storiche o importanti ===
[[File:Lungomare Garibaldi traversa Via Nino Ryolo.jpg|miniatura|Lungomare Giuseppe Garibaldi traversa Via Nino Ryolo]]
[[File:Piscina di Venere.jpg|miniatura|La piscina di Venere]]
* Lungomare Garibaldi
* Via Capitano Massimo Scala
* Via Cumbo Borgia
* Piazza Duomo realizzata 2002, con ritrovamenti tardo bizantini
* Via Domenico Piraino
* Via Francesco Crispi
* Via G.B. Impallomeni
* Via Giacomo Medici
* Via Luigi Rizzo
* Via Umberto I
* Piazza Caio Duilio
* Piazza della Repubblica
* Piazza Roma
 
=== Siti archeologici ===
{{...|centri abitati d'Italia}}
 
=== Aree naturali ===
L'area di Capo Milazzo è una Riserva Naturale marittima di cui l'attrazione più famosa è la cosiddetta Piscina di Venere, uno specchio di acqua naturale sulla punta estrema del capo.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Milazzo}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
{{NavSicilia}}
Al 31 dicembre 2023, gli stranieri residenti nel comune di Milazzo erano 1125.<ref>{{Cita web |url=https://demo.istat.it/str2023/index.html |titolo=Dati ISTAT popolazione straniera al 31 dicembre 2023 |accesso=7 settembre 2024}}</ref> Le nazionalità più rappresentate erano:
{{interprogetto|commons=Milazzo}}
 
{{Provincia di Messina}}
{{div col}}
#[[Bangladesh]] 248,
#[[Romania]] 152,
#[[Albania]] 125,
#[[Romania]] 168,
#[[Filippine]] 76,
#[[Polonia]] 57,
#[[India]] 53,
#[[Cina]] 48,
#[[Sri Lanka]] 48,
#[[Marocco]] 38,
{{div col end}}
 
== Cultura ==
[[File:Salita Castello da Vaccarella.jpg|200px|miniatura|Salita Castello dal borgo marinaro di Vaccarella]]
=== Biblioteche ===
La biblioteca comunale di Milazzo è ospitata nel Palazzo D’Amico lungo la Marina Garibaldi, possiede più di 36000 volumi suddivisi in moderno, circa 25000 ed antico, più di 11000. L’archivio storico si trova al Palazzo Comunale.
 
Fu fondata nel 1870 ma di fatto nacque nel 1876 come Biblioteca Popolare Circolante. Dopo la seconda guerra mondiale la fu riorganizzata ma nel 1980 subì gravi conseguenze a seguite di una forte mareggiata che costrinse alla chiusura il Comune. Fu riparata nel 1995.
 
Dal 2003 la biblioteca ha avviato le attività di catalogazione informativa, aderendo al Servizio Bibliotecario Regionale.<ref>[https://lanostramilazzo.altervista.org/biblioteca-comunale/ Biblioteca Comunale] lanostramilazzo.altervista.org </ref>
 
=== Musei ===
* [[MuMa - Museo del Mare Milazzo]]
La città è diventata Ecomuseo e quindi si apre a notevoli opportunità per favorire uno sviluppo che può andare oltre l’industria. Valorizzando il proprio territorio e rendendolo produttivo. Importante riconoscimento per il progetto riguardante un’ampia area comprendente Vaccarella, il Castello e parte della Piana.<ref>[https://messina.gazzettadelsud.it/articoli/cronaca/2022/09/28/la-citta-di-milazzo-tredicesimo-ecomuseo-siciliano-d9d8b9c6-b143-47fa-b746-bb318be45fb3/ La città di Milazzo tredicesimo ecomuseo siciliano] messina.gazzettadelsud.it</ref>
 
==== Media ====
==== Quotidiani ====
* [[Gazzetta del Sud]] (redazione di Milazzo)<ref>[https://gazzettadelsud.it/tag/milazzo/ milazzo] gazzettadelsud.it</ref>
 
==== Televisione ====
*Telespazio Messina è sintonizzabile in alta definizione sul canale LCN 89 del mux [[Tele_Giornale_di_Sicilia|TGS]], visibile solo nel messinese.<ref>[https://www.teleradioe.eu/telespazio-messina-hd-cambia-mux-ora-su-tgs/ telespazio-messina-hd-cambia-mux-ora-su-tgs] teleradioe.eu</ref>
 
* [[Tirreno Sat]] ha concluso le trasmissioni sul digitale terrestre e prosegue la sua attività sul web.Il telegiornale condotto dall'editore Rino Piccione prosegue sulla propria pagina Facebook.<ref>[https://www.litaliaindigitale.it/sites.google.com/site/litaliaindigitale/newsregionali/sicilianews/210415-fine-delle-trasmissioni-per-tirreno-sat-spenti-definitivamente-i-mux-il-tirreno-1-e-2.html fine delle trasmissioni per Tirreno Sat] litaliaindigitale.it</ref>
 
=== Teatro ===
Il teatro di Milazzo venne costruito dall'imprenditore, milazzese d'adozione, Stefano Trifiletti. Progettato dall'ingegnere Letterio Savoja, il "Trifiletti" venne dotato di impianti tecnologici, una scuola di ballo e di una sala concerto. Acquisito nel 1986 dal Comune di Milazzo e riconosciuto di pregio storico-architettonico, nel 2010 è ritornato al suo antico splendore grazie ai lavori di restauro conservativi.
 
=== Cucina ===
Le prelibatezze che Milazzo ha da offrire sono: pane fatto in casa, olio d'oliva, formaggi artigianali, dolci tradizionali e vini Locali.<ref>[https://www.milazzoforyou.it/cosa-mangiare-prodotti-tipici cosa-mangiare-prodotti-tipici] milazzoforyou.it</ref>
 
=== Eventi ===
==== Tradizioni ed eventi religiosi ====
Il Santo Patrono di Milazzo, [[Santo Stefano Protomartire]] viene solennemente festeggiato la prima domenica di settembre. Il Compatrono, [[San Francesco di Paola]], viene solennemente festeggiato la prima domenica di maggio, mentre due giorni dopo (solitamente di martedì) viene celebrata la festa della ''Berrettella'', ossia il copricapo che il santo sovente usava indossare durante la sua permanenza a Milazzo, che si protrasse dal [[1464]] al [[1467]]. In tono minore viene celebrata la festa del Protettore, [[San Papino]] Martire, il 17 e 28 giugno con una Solenne Celebrazione nell'omonima chiesa. Molte altre sono le feste religiose, come [[San Giuseppe]], [[San Giovanni Battista]], [[Sant'Antonio da Padova]], [[Santa Marina Vergine]], [[Santa Maria Goretti]], [[San Marco Evangelista]], Maria SS. della Neve, Nostra Signora del Santo Rosario, Maria SS. Ausiliatrice, Maria SS. della Pietà, Maria SS. del Carmelo, Maria SS. Bambina, e il SS. Crocifisso.
 
==== Cinema ====
Dal 2006 sino al 2008 Milazzo fu la sede di un Festival Cinematografico, il Milazzo Film Festival, cui venivano invitati cortometraggi. Sin dalla terza edizione, tenutasi nel 2008, il festival non ebbe più loco fino all'estate del 2021, anno del suo rilancio con un nuovo team di organizzatori, nel 2022 e nel 2023 è sede del Festival del Cinema Italiano Premio Le Stelle d'argento del cinema, "Premio Città di Milazzo" e il Gran Galà in TV "Premio Eccellenze Siciliane" diretto dall'editore Franco Arcoraci, presidente della manifestazione [[Fabrizio Del Noce|Fabrizio del Noce]], presidente di giuria [[Ricky Tognazzi]].
 
Nel 2010 e nel 2011 Milazzo ospitò la finale nazionale del [[Festival Pub Italia]], evento creato da Franco Arcoraci e considerato ad oggi come uno dei maggiori eventi italiani di musica live e 2 volte premio AFI ([[Associazione fonografici italiani]]) e funse da set cinematografico per il film ''[[Come un delfino]]'' diretto da [[Stefano Reali]] e del film Io sono Franchitto, ispirato ad una storia vera è stato diretto da Franco Arcoraci.
 
Milazzo, negli anni, si è prestata come ___location per diversi film e produzioni cinematografiche tra cui:
 
* [[Vulcano (film 1950)|''Vulcano'']] (1950), regia di [[William Dieterle]]
* [[Viva l'Italia (film 1961)|''Viva l'Italia'']] (1961), regia di [[Roberto Rossellini]]
* [[La ribelle (film 1993)|''La ribelle'']] (1993), regia di [[Aurelio Grimaldi]]
* ''[[Come un delfino]]'' (2010), regia di [[Stefano Reali]] e [[Raoul Bova]]
* ''[[Il ladro di stelle cadenti]]'' (2024), regia di [[Francisco Saia]]
* ''[[Succede anche nelle migliori famiglie]]'' (2024), regia di [[Alessandro Siani]]
 
[[File:Mish Mash Festival - Castello di Milazzo.jpg|miniatura|Mish Mash Festival - Castello di Milazzo]]
 
==== Eventi artistico-musicali ====
La cittadella fortificata del [[Castello di Milazzo]] ospita eventi artistico-musicali di vario genere.
 
Una delle più significative rassegne di musica indie, rock ed elettronica del sud Italia è il [[Mish Mash Festival]] che dal 2016 si tiene al suo interno.
 
=== Realtà sovracomunali ===
Milazzo fa parte del circuito dei ''Borghi Marinari'', una associazione che ha lo scopo di favorire le capacità di internazionalizzazione della cultura dei comuni aderenti, nonché dell'Associazione Nazionale Città del Vino e del distretto turistico ''Parco dei Miti''. È inoltre fra le località siciliane presenti nel Comitato organizzatore delle manifestazioni del 150º anniversario dello [[Spedizione dei Mille|sbarco dei Mille]] nell'isola. Il comune di Milazzo fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: [[regione agraria]] n.9 (Colline litoranee di Milazzo)<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/Gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo=GURS Parte I n. 43 del 2008|accesso=22 maggio 2014}}</ref>.
 
== Economia ==
[[File:Raffineria di Milazzo.jpg|upright=1.1|miniatura|Raffineria di Milazzo e la zona industriale di Giammoro]]
=== Agricoltura e pesca ===
Durante la sua storia, Milazzo, rispetto alla provincia di appartenenza, ha sempre avuto buone risorse economiche. Alle origini, una robusta [[agricoltura]], il floro-vivaismo e la [[pesca (attività)|pesca]] sono stati i fondamenti di un commercio intenso. Questi settori sono tuttora vivi.
=== Industria ===
Negli anni sessanta-settanta del [[Novecento]], lo sfruttamento delle risorse ambientali - per prima la posizione del luogo favorevole all'insediamento di fabbriche - e lo sviluppo delle comunicazioni diedero una spinta per la diffusione delle attività industriali (nella zona Industriale-ASI di Giammoro, appartenente al comune limitrofo di [[Pace del Mela]]), di grandi industrie come la [[Raffineria di Milazzo]] controllata da [[Kuwait Petroleum Italia|Q8]] e [[Agip Petroli]], la Centrale Elettrica Edipower del gruppo di azionisti [[A2A]] e [[Iren]], Centrale Termica di [[Edison]] (oggi di proprietà della Raffineria di Milazzo), le Acciaierie Duferdofin Nucor appartenenti alle [[Acciaierie del Tirreno]], e molte altre medie e piccole industrie di genere diverso.
 
=== Commercio e servizi ===
Milazzo è stata protagonista anche nel processo di terziarizzazione: [[banche]] e [[assicurazioni]], [[pubblicità]], [[editoria]] e [[Mezzi di comunicazione di massa|media]] a livello locale.
La città possiede un buon livello di attività commerciali, e recentemente ha ottimizzato il settore con la presenza e l'espansione di [[centro commerciale|centri commerciali]] e grandi aree di distribuzione dai marchi nazionali e internazionali.
 
=== Turismo ===
Sono presenti anche le attività portuali, che si dividono in commerciali (materiali ferrosi, idrocarburi) e turistiche (navi e aliscafi da e per le [[Isole Eolie]], [[Napoli]] e [[Ustica]]). Grande rilievo assume il [[turismo]], con la presenza di molte attività turistico-ricettive (hotel, B&B, ristoranti); il settore è in continua crescita, soprattutto con l'arrivo frequente di [[navi]] da [[crociera]] (sono in corso progetti per la realizzazione di questa iniziativa).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Porto di Milazzo.jpg|miniatura|Vista su parte del Porto di Milazzo]]
[[File:Capo di Milazzo e Stretto di Messina.JPG|miniatura|Vista aerea su Milazzo (in basso) e lo Stretto di Messina (in alto)]]
=== Strade ===
Milazzo è collegata all'[[Autostrada A20 (Italia)|autostrada A20]], con proprio svincolo Milazzo-[[Isole Eolie]]. Al confine con [[San Filippo del Mela]], è presente la [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|strada statale 113]]. La città è servita da un [[Asse viario di Milazzo|asse viario]] che collega il centro cittadino con le varie frazioni del territorio comunale.
 
=== Porto ===
{{vedi anche|Porto di Milazzo}}
Il porto "moderno" di Milazzo venne costruito nel 1843, su iniziativa di un ministro del [[Regno delle Due Sicilie]], il milazzese Giovanni Cassisi, e di altri suoi concittadini armatori. L'importanza dello scalo ha fatto sì che conquistasse decennio dopo decennio una rilevante importanza nel basso [[mar Tirreno]]. Il porto di Milazzo costituisce, con [[Porto di Messina|quello di Messina]], un centro importante nella Sicilia nord-orientale ed ebbe fin dall'inizio la classificazione borbonica di I classe, che possiede tuttora. Esso fu anche interessato da vicende storiche: nel 1916 funzionò, nell'attuale "Banchina dei Mille", un [[idroscalo]] militare della [[Regia Marina]] per la difesa delle acque marine circostanti che diventa [[280ª Squadriglia]]. Nel luglio 1943 esso venne distrutto dagli americani e mai più ricostruito. Oggi lo scalo di Milazzo è il maggiore porto d'imbarco per le [[isole Eolie]], ma non mancano i collegamenti via aliscafo e nave con [[Napoli]]. È inoltre un importante scalo commerciale sia per lo scambio di idrocarburi che di merci. È presente infine la sede della [[Guardia Costiera]], nonché numerosi porticcioli turistici attrezzati.
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Milazzo (1890)|Stazione di Milazzo}}
La stazione ferroviaria di Milazzo inizialmente era situata a poca distanza dal centro della città, in piazza Marconi. A fine 1991 fu dismessa e sostituita dalla nuova, ubicata nella frazione di Parco Nuovo e distante circa 3&nbsp;km dal centro, a causa della modifica del tracciato della [[Ferrovia Messina-Palermo|linea ferroviaria Palermo-Messina]] tra [[Patti]] e [[San Filippo del Mela]]-[[Santa Lucia del Mela]].
 
La stazione è collegata al porto e al centro cittadino da due linee di [[autobus]] della [[SAIS Autolinee]]: la linea nº 5 Porto - Stazione e la linea nº 4 Porto - Stazione - Ospedale.<ref>[https://www.saisautolinee.it/linee-urbane-sicilia/milazzo Linee Urbane Milazzo] saisautolinee.it</ref>
 
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Società Sportiva Milazzo 1977-78.jpg|thumb|La squadra di calcio del {{Calcio Milazzo|N}} nella stagione 1977-1978]]
 
La città possiede tre squadre di calcio. La [[Società Sportiva Milazzo|SS Milazzo]], il cui primo nucleo risale agli anni trenta e che, dopo una lunga militanza in Serie D, al termine della stagione 2009/2010 ottenne il primo posto conquistando per la prima volta nella sua storia la Lega Pro Seconda Divisione (Serie C2). Militerà nel campionato di Serie D 2025/2026,dopo essere stata promossa la stagione precedente. La seconda squadra, il G.S. Don Peppino Cutropia, nasce nel 2011 e attualmente milita nel campionato di Seconda Categoria Sicilia 2022/2023, in cui ha avuto accesso dopo la promozione nella stagione calcistica 2018/2019. La Terza squadra, la A.C.D. Folgore Milazzo, nata nel 1978, attualmente milita nel girone D siciliano di Prima Categoria.
 
=== Rugby, pallavolo, basket e sport minori ===
La città mamertina possedeva il ''Milazzo Rugby'' (serie B) e attualmente possiede diverse squadre di [[pallavolo]] maschili e femminili: ''A.S. Volley 96 Milazzo'' (serie C femminile), ''CSI Milazzo'' (serie C maschile), ''Polisportiva Nino Romano Milazzo'' (serie C femminile). Vi è una società sportiva di [[basket]], la ASD Svincolati Milazzo, militante in Serie B Interregionale. Una di tennistavolo ("Polisportiva San Michele"), una di tiro con l'arco (guidata dal pluripremiato arciere locale Mike Palumbo), una di hockey in-line ("Polisportiva Genius", attiva per dieci anni, fino al 2009), una di mountain-bike ("Team Adventure") ed una di triathlon denominata "ASD Leonardo Triathlon".
 
=== Vela ===
Nella città è presente un circolo di canottaggio, vela e tennis denominato "''Nuovo Circolo Tennis e Vela Milazzo''". A tutt'oggi si organizzano importanti regate veliche. Tra queste, alla fine di settembre o alla prima domenica di ottobre, la ''Regata delle Tonnare'', durante la quale si circumnaviga la penisola di Milazzo. Vi sono anche regate per le categorie minori tra cui gli ''optmist'' (ragazzini fino ai 10 anni di età circa) nella regata dedicata all'Ammiraglio [[Luigi Rizzo]] per la Coppa Sicilia.
=== Eventi sportivi ===
Nel [[2008]] ha ospitato l'arrivo della terza tappa ([[Catania]]-Milazzo) del [[Giro d'Italia 2008|Giro d'Italia]], con vincitore [[Daniele Bennati]].
Nel [[2011]] è stata sede di una gara femminile della [[Federazione Ciclistica Italiana]], per la "Settimana Tricolore del Ciclismo 2011". Nel [[2012]] si è svolta una manifestazione moto turistica, inserita negli eventi della [[Federazione Motociclistica Italiana]]. Nel [[2019]] ha ospitato l'arrivo della prima tappa (Catania-Milazzo) del [[Giro di Sicilia 2019|Giro di Sicilia]], con vincitore [[Riccardo Stacchiotti]]. Nel [[2022]] ha ospitato la partenza della prima tappa (Milazzo-[[Bagheria]]) del [[Giro di Sicilia 2022|Giro di Sicilia]].
 
=== Strutture sportive ===
La città è dotata di uno stadio comunale, storicamente detto "Grotta di Polifemo", dalla prossimità con la spelonca nella leggenda legata al Ciclope omerico. L'impianto di recente è stato rinominato "Stadio Comunale Marco Salmeri", in memoria di uno dei principali talenti locali, ex giocatore del Milazzo capace di accedere per la prima volta al professionismo calcistico nel 2010, scomparso tragicamente a soli 22 anni in un incidente stradale nel 2014. Qui giocò, fino alla sua scomparsa calcistica nel 2016, la S.S. Milazzo Calcio. Lo stadio è situato lungo la riviera di Ponente, prima della parte di litorale che porta alla baia del Tono.
 
Sempre lungo la riviera di ponente si trova il vecchio ''palazzetto dello sport'', dove si allenano le squadre di pallavolo e a volte di basket. In via Valverde ci sono altri due impianti rappresentativi: il nuovo palasport "Giuseppe Merlino", e la piscina comunale. Nelle vicinanze, in zona "Fossazzo", vi è lo stadio di rugby, intitolato ad Ennio Magistri, storico promotore del rugby locale, che sorge al posto dei resti di un mai completato stadio di calcio.
 
Altre strutture sportive pubbliche presenti in città (dalla metà degli anni Novanta) sono i campi di calcio "Don Peppino Cutropia", sito in Via Ciantro; quello di via Fulci, nel quartiere di San Pietro; il "Santino Irrera" di Santa Marina; ed infine il ben più antico campo "delle Palme", situato a Capo Milazzo, nei terreni della Fondazione Lucifero. Esiste un altro campo di calcio sito nei pressi della Chiesa di San Papino, di proprietà della comunità parrocchiale, adatto al calcio a otto o nove.
 
Sul lungomare di Ponente c'è uno storico poligono di tiro a segno, situato su terreno demaniale. Sparsi per la città e nelle frazioni ci sono campetti e strutture private per il calcio a cinque, il basket, la pallavolo, la pallanuoto, il tiro con l'arco e il tennis. Nelle palestre scolastiche e in locali parrocchiali si sono praticati atletica leggera, tennistavolo, badminton.
[[Categoria:Comuni della provincia di Messina]]
[[Categoria:Comuni della Sicilia]]
[[Categoria:Comuni italiani]]
 
== Amministrazione ==
= Storia =
=== Cronologia dei sindaci ===
==Dalla Colonizzazione Greca all'Impero Romano==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|anni '40 dell'Ottocento|anni '40 dell'Ottocento|Stefano Zirilli||}}
{{ComuniAmminPrec|giugno 1952||Domenico Bonaccorsi||sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|1963|1964?|Giuseppe Pellegrino||sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|1964?|1965?|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|1965?|1968?|Giuseppe Ruvolo|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|1968|1976|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|gen 1976|mar 1976|Franco Lampone|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|lug 1976|lug 1977|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|lug 1977|set 1978|Giuseppe Ruvolo|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|set 1978|mar 1980|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|mar 1980|lug 1980|Francesco Catanzaro|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|lug 1980|apr 1983|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|apr 1983|giu 1984|Giuseppe Miroddi|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|giu 1984|mag 1985|Andrea Greco|Democrazia Cristiana (cand. indipendente)|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|mag 1985|feb 1993|Stefano Cartesio|Democrazia Cristiana|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|dic 1993|gen 1995|Filippo Russo|Centrosinistra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|mag 1995|gen 2000|Carmelo Pino|Centrodestra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|giu 2000|2005|Antonino Nastasi|Democratici di Sinistra - La Margherita|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|2005|2010|Lorenzo Italiano|Il Popolo della Libertà|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|2010|2015|Carmelo Pino|Liste Civiche, Mpa e P.Democratico al ballottaggio|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|2015|2020|Giovanni Formica|Centrosinistra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|2020|in carica|Giuseppe Midili|Centrodestra|sindaco}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
Milazzo fu fondata dagli abitanti di [[Zancle]] (Ζάγκλης), l'odierna [[Messina]], perché l'importanza della pólis risiedeva nella colocazione strategica sullo Stretto ed era serrata tra il mare e il monte: dunque ciò condizionava il suo sviluppo territoriale. Gli Zanclei fondarono una subcolonia in una penisola e promontorio, tutto proteso verso l'arcipelago delle [[Isole Eolie]]: ''Mylái'' (''Μυλάι''), chiamata dai Romani ''Mylæ'' e,poi, dagli Arabi ''Melaz'' (ﺰﻠﻣ), quindi ''Milazzo''.
<references/>
L'acropoli sorgeva sulla collina, dove oggi è situato il castello medioevale, il centro abitato ai piedi e lungo la collina, dove oggi si trova il Borgo Antico, il centro storico, e la necropoli sull'istmo che delimita il promontorio, dove c'è il centro abitato odierno.
 
== Altri progetti ==
Milazzo non fu mai un centro culturale nell'Isola, bensì un importante centro mercantile e portuale, soprattutto per la prossimità con le Isole Eolie e con i Fenicio-cartaginesi della zona occidentale della Sicilia. Infatti, durante la prima guerra punica fu combattuta la famosa battaglia navale (260 a.C) che sbaragliò definitivamente i Cartaginesi e il loro predominia sul mare, guidata dal comandante Caio Duilio, e che fece dare al mar Tirreno l'appellativo di «''Mare nostrum''» («''il nostro mare''»).
{{interprogetto|q|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
==Il Medioevo==
* {{cita web|url=http://www.comune.milazzo.me.it/|titolo=Comune di Milazzo}}
* {{Cita video|autore=Gaspare Mannoia|data=26 luglio 2014|titolo=MYLAI - MILAZZO (ME)|rivista=|numero=|accesso=25 agosto 2017|url=https://www.youtube.com/watch?v=1DvWbOsLhh8&t=792s}}
 
{{Comuni della città metropolitana di Messina}}
I primi, dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.), a insediarsi a Milazzo furono gli Arabi saraceni, provenienti dal sud della Sicilia e dal Nordafrica (Tunisia, Libia) nel VIII secolo d.C., edificando ciò che sarà, in seguito, il primo nucleo del Castello, il Mastio, con la tipica decorazione a spina di pesce, la pietra lavica agli angoli e spigoli dei muri e delle apertur, e gli archi a ogiva delle porte, e all'interno con una piccola moschea: infatti ancora oggi è possivile vedere la nicchia che indicava la direzione di La Mecca. Gli Arabi, inoltre, diedero per primi il simbolo di Milazzo, non l'aquila, attinta dal patrimonio romano, ma lo Scarabeo. su un muro di cinta è disegnato in pietra lavica uno scarabeo, le cui ali sono occhi. Non si conosce con certezza il significato, ma si è supoosto a una funzione mistico-religioca (forse gli occhi di Dio) o a una funzione apotropaica, oppure a una sotra di calendario gioranliero, infati, la penisola è perfettamente rivolta a Nord, mentre le ali-occhi sono rivolti uno perfettamente a Oriente e l'altro a Occidnete sì, da sembrare un memento delle fasi giornaliere.
{{Controllo di autorità}}
Molti scrittori arabi, anche postriori, rimasero sempre incantati dalla bellezza del paesaggio. il poeta, geografo, storico della corte di Ruggero II d'Altavilla, Idrisi o Eidrisi, scrisse in un reportage commissionatogli direttamente dal re, che "non esiste terra né paese più bello ed emozioante di Milazzo".
{{Portale|Sicilia}}
Infine, venne a Milazzo l'imperatore Federico II di Svevia, che vi pose una sede militare ampliando e cingnedo con una cinta muraria il mastio, seguendo, però, lo stile arabo con la pietra lavica e gli archi a ogiva, e scrisse in una lettera che a Milazzo egli avrebbe dato vita alla sua "creatura", a Milazzo Federico II creò il suo parco personale di caccia, che ancora oggi prende il nome di Parco ed è una frazione del Comune di Milazzo.
 
[[deCategoria:Milazzo| ]]
[[Categoria:Città romane della Sicilia]]
[[en:Milazzo]]
[[eo:Milazzo]]
[[fr:Milazzo]]
[[he:מילאי]]
[[ja:ミラッツォ]]
[[la:Mylae]]
[[nap:Milazzo]]
[[nl:Milazzo]]
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[[pt:Milazzo]]
[[scn:Milazzu]]