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{{F|centri abitati della Lombardia|agosto 2015}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Linarolo
|Nome ufficiale =
|Panorama = Linarolo da Ospedaletto.jpg
|Didascalia =
|Bandiera = Linarolo-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Linarolo-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3 |Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Pavia
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 73
|Sottodivisioni = [[Linarolo#Ospedaletto|Ospedaletto]], [[Linarolo#San Leonardo|San Leonardo]], [[Vaccarizza]]
|Divisioni confinanti = [[Albuzzano]], [[Belgioioso]], [[Campospinoso Albaredo]], [[Mezzanino (Italia)|Mezzanino]], [[Travacò Siccomario]], [[Valle Salimbene]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2628
|Nome abitanti = {{it}} linarolesi<br />([[Dialetto pavese]]) sücot
|Patrono = [[Madonna del Rosario]] e [[sant'Antonio abate]]
|Festivo = lunedì dopo la seconda domenica di ottobre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Linarolo (province of Pavia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Linarolo nella provincia di Pavia
}}
'''Linarolo''' (''Linarö'' in [[dialetto pavese]]<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani| 2006 | UTET | Torino |p= 418}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
All'interno del comune di Linarolo il [[Ticino (fiume)|Ticino]] confluisce nel [[Po]] presso la frazione di [[Vaccarizza]]. Sono presenti aree naturali che fanno parte del [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino]], di queste i più conosciuti sono i cosiddetti ''Boschi di [[Vaccarizza]]''.
== Origini del nome ==
Il nome di ''Linarolo'' deriva dall'antica presenza di coltivazioni di [[Linum usitatissimum|lino]].
== Storia ==
=== Linarolo ===
Noto fin dal [[1181]], apparteneva alla ''Campagna Sottana'' pavese; nel XIV ne erano feudatari i Cani di Pavia, passando poi ai [[Beccaria]]. Linarolo appartenne dal [[1450]] al [[feudo]] di [[Belgioioso]], ma passò successivamente ai [[Mezzabarba (famiglia)|Mezzabarba]] e per eredità nel [[1723]] ai [[Calderari (famiglia)|Calderara]] di [[Pavia]]. L'intero comprensorio fece poi parte di [[Belgioioso]], dominato per secoli dagli [[Estensi]] e poi dai [[Da Barbiano|Barbiano]]. Nel [[1872]] fu aggregato a Linarolo il soppresso comune di Vaccarizza.
=== Vaccarizza ===
{{Vedi anche|Vaccarizza#Storia}}
[[Vaccarizza]] ([[Codice catastale|CC]] L523) faceva parte della [[Campagna Sottana]] di Pavia, ed era compreso nella squadra (podesteria) del vicariato di Belgioioso. Nel XVIII secolo gli furono aggregati i piccoli comuni di Ospedaletto e San Leonardo. Nel 1872 il comune di Vaccarizza fu soppresso e unito a Linarolo.
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con delibera del consiglio comunale n. 15 del 27 marzo 1988 e concessi con decreto del presidente della Repubblica del 23 ottobre 1997.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5463|titolo=Linarolo|accesso=15 settembre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|[[Semitroncato partito]]: nel PRIMO, di rosso, alla pianta recisa di lino, con due fiori sbocciati e tre in boccio, il tutto al naturale; nel SECONDO, d'oro, alla fascia ondata di azzurro; nel TERZO, di azzurro, alla [[Torre (araldica)|torre]] di rosso, mattonata di nero, chiusa di nero, finestrata di due in palo, dello stesso, merlata alla guelfa di quattro, fondata sulla pianura di verde. Ornamenti esteriori di Comune.}}
La pianta di lino è in stretta relazione con l'etimologia del nome del paese.
La fascia ondata simboleggia i numerosi corsi d'acqua che attraversano e rendono fertile il territorio, soprattutto i fiumi Po e Ticino, presso la cui confluenza si trova l'abitato di Linarolo.
La torre rappresenta il fortilizio che probabilmente sorgeva in paese ed è inoltre simbolo di difesa del territorio, data la posizione strategica di Linarolo lungo la [[Via Regina]] che attraversava i territori di San Leonardo ed Ospedaletto.<ref>{{cita libro|titolo= La Provincia di Pavia. Gli stemmi civici del Pavese, della Lomellina e dell'Oltrepò |autore= Carletto Genovese |editore= Tipolitografia Vigentina |anno= 2012
|isbn= 9788890722608 }}</ref>
Il gonfalone è un drappo di giallo.
== La via Francigena ==
La [[via Francigena]] passa per il comune di Linarolo, il quale apparteneva all'[[Ordine dei Templari]].<br />Il passaggio dei [[pellegrinaggio|pellegrini]] è confermato dall'esistenza, in passato, di un [[ospedale]] per i [[Romei]], ricordato dal [[duca di Milano]] [[Gian Galeazzo Visconti]] nel suo ''Itinerario per i pellegrini diretti a [[Roma]]'', del [[1400]]. I boschi e la vicinanza del fiume formarono la cornice ideale per intraprendere passeggiate nella natura e rievocare una storia suggestiva. L'abitato è in una zona assai frequentata nel [[Medioevo]], dove transitava la ''Strada Regina'', passando per [[Linarolo#San Leonardo|San Leonardo]] e [[Linarolo#Ospedaletto|Ospedaletto]]. La strada congiungeva [[Piacenza]] a [[Pavia]] seguendo il [[Po]] e costituiva il proseguimento della ''Via Emilia'' ([[Rimini]]-[[Piacenza]]).
== Monumenti e luoghi di interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate ====
La chiesa parrocchiale di [[Sant'Antonio Abate]] è situata in piazza [[Dante Alighieri]], accanto al municipio.
La prima menzione della chiesa risale al 3 settembre [[1380]], dagli atti del notaio Giovanni Campeggi, quando risultava di proprietà dei [[Canonici regolari di Sant'Antonio di Vienne]] che vi gestivano anche un ospedale per i pellegrini<ref name=paviaedintorni>{{Cita web|url = http://www.paviaedintorni.it/temi/arteearchitettura_file/artearchitettura_chiesepavia_file/chiese_dintorni/dintorniAPERTEALCULTO2/descrizione_chiesedintorniaperte_antoniolinarolo.htm|titolo = Chiesa di Sant'Antonio Abate|accesso = 5 dicembre 2019|autore = Domenico Palazzi}}</ref>. Conseguì, tuttavia, i diritti parrocchiali solo nel XVI secolo, come si desume dagli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del [[1576]]<ref>V.L. Bernorio, ''La chiesa di Pavia nel secolo XVI e l'azione pastorale del cardinale Ippolito de' Rossi (1560-1591)'', Pavia, 1971, In appendice: ''Atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi'', Quaderni del Seminario Vescovile di Pavia.</ref>.
Aveva due altari, uno dedicato a sant'Antonio abate e l'altro alla [[Beata Vergine del Rosario]] di patronato della famiglia [[Beccaria]]. Sulla facciata erano state dipinte le immagini della [[Annunciazione|Madonna Annunziata]], di sant'[[Antonio Abate]] e di san Prospero.
Fu ricostruita tra il [[1784]] e il [[1785]]<ref name=paviaedintorni /> e venne consacrata il 12 luglio [[1885]], in occasione del primo centenario della sua costruzione, dal [[vescovo di Pavia]] [[Agostino Gaetano Riboldi]]: non vi era infatti documentazione certa di una precedente consacrazione. Per la costruzione della chiesa furono impiegati i caratteristici mattoni rossi (molto usati nella costruzione di chiese in [[Lombardia]]).
Sulla facciata è presente un medaglione raffigurante la visita di sant'Antonio abate a san [[Paolo di Tebe]] nel deserto, al quale un corvo porta due pezzi di pane. Sopra il portale è presente l'iscrizione latina "DOMUS DOMINI DICATA S. ANTONIO ABBATI" ("Casa del Signore dedicata a sant'Antonio abate").
La pianta presenta tre navate separate da due colonne per lato, sia l'altare maggiore che quelli laterali sono a muro, nella parte superiore dell'abside è raffigurato [[Gesù]] come ''buon pastore'' in un affresco di A. Vitto del [[1924]], sulla cupola sono, invece, raffigurati degli angeli in adorazione davanti al Santissimo Sacramento, agli angoli i quattro [[evangelisti]] e sulla volta è presente l'iscrizione latina "LAUDATE DOMINUM OMNES GENTES" ("Tutte le genti lodino il Signore"). Lungo la navata laterale di destra è presente l'altare della [[Natività della Beata Vergine Maria]] e quello di [[Sant'Antonio Abate]], la navata termina in una cappella ove sono conservate le reliquie dei santi martiri Fausto e Sebastiano; mentre in quella sinistra sono presenti il battistero con la statua di ''[[Immacolata Concezione|Maria Immacolata]]'' e il quadro del ''[[Battesimo di Gesù]] nel [[Giordano (fiume)|fiume Giordano]]'' e gli altari di [[San Luigi Gonzaga]] (donato dalla famiglia E. Penna, M. Rampini nel [[giugno]] [[2014]]) e quello della [[Madonna del Rosario]], patrona del paese. L'organo è situato in fondo alla chiesa e nella parte superiore compare l'iscrizione latina "LAUDATE DEUM IN CHORDIS ET ORGANO" e la statua di un [[angelo]] che suona la tromba. Il campanile si trova sul lato sinistro della chiesa e vi si può accedere tramite la porta retrostante la sede del celebrante.
Reliquie conservate nella chiesa<ref>''Catalogo delle Sacre Reliquie che si conservano e si onorano in questa chiesa'', Parrocchia di Sant'Antonio Abate, Archivio parrocchiale.</ref>:
*'''[[Vera Croce|Santa Croce]]''', autenticata il 14 maggio [[1736]], viene esposta alla venerazione dei fedeli tutti i venerdì di [[quaresima]] e il [[14 settembre]] (festa dell'[[Esaltazione della Santa Croce]]).
*'''[[Antonio Abate|Sant'Antonio Abate]]''', autenticata il 22 giugno [[1767]], viene esposta alla venerazione dei fedeli il [[17 gennaio]] (festa del santo), quando viene anche portata in processione.
*'''Santi Fausto e Sebastiano''', martiri. Le ossa dei due santi sono state autenticate dalla Curia Vescovile di Pavia il 12 maggio [[1722]] e poste nella cappella a loro dedicata situata a destra dell'altare maggiore.
*'''Santi [[Barnaba (apostolo)|Barnaba]], [[Sant'Ambrogio|Ambrogio]], [[Agostino d'Ippona|Agostino]] e [[Carlo Borromeo]]''', vescovi. Le reliquie sono state autenticate dall'arcivescovo di Milano [[Luigi Nazari di Calabiana]] il 15 settembre [[1869]] e sono contenute in quattro busti, che vengono esposti sull'altare maggiore durante le principali festività.
*'''Santi Tranquillo, Pacifico e [[Sinforosa di Tivoli|Sinforosa]]''', martiri. Le reliquie sono state autenticate dalla Curia Vescovile di Pavia il 2 marzo [[1880]] e vengono esposte sull'altare maggiore durante le principali festività.
*'''San Massimo''', vescovo di [[Diocesi di Pavia|Pavia]]. La reliquia consiste in un osso del santo ed è stata autenticata dalla Curia Vescovile di Pavia il 2 marzo [[1880]], viene esposta sull'altare maggiore durante le principali festività.
==== Cappella della Madonna Addolorata ====
Nei pressi della Cascina Paltinera, in una zona rurale del comune, è presente una piccola cappella dedicata a [[Maria Addolorata]], comunemente nota come ''la Madonnina''. Fu costruita per volere di Martina Fietta nel [[maggio]] [[1933]] e fu poi donata alla parrocchia insieme a un appezzamento di terra nelle vicinanze. Ogni anno, la terza domenica di settembre viene celebrata una [[messa]] alla cappella. All'interno è presente un dipinto raffigurante la [[Pietà (arte)|pietà]] realizzato da Cavallini nel [[1986]].
== Società ==
=== Evoluzione demografica<ref>{{Cita web|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/toponimi/9000526/|titolo = Linarolo|accesso = 24 marzo 2019}}</ref> ===
* 200 ab. nel 1576<ref>V.L. Bernorio, ''La chiesa di Pavia nel secolo XVI e l'azione pastorale del cardinale Ippolito de' Rossi (1560-1591)'', Pavia, 1971, In appendice: Atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi, Quaderni del Seminario Vescovile di Pavia.</ref>
* 530 ab. nel 1750<ref>Risposte ai 45 quesiti, 1751; cart. 3021</ref>
* 675 ab. nel 1780<ref>“''Nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano''”, 1781, ASMi, Culto p.a., cart. 566.</ref>
* 624 ab. nel 1805
* 687 ab. nel 1807<ref>“''Repertorio alfabetico e stato delle chiese della diocesi di Pavia''”, 1807, ASDPv.</ref>
* 700 ab. nel 1822<ref>“''Prospetto delle parrocchie della diocesi di Pavia mancanti dei necessari cooperatori ai parroci credute meritevoli di ottenere un sussidio sullo Stato per essere le stesse mancanti di mezzi per procurarseli''”, 1822, ASMi.</ref>
* 836 ab. nel 1853<ref>notificazione 23 giugno 1853</ref>
* {{formatnum:1015}} ab. nel 1859
{{Demografia/Linarolo}}
==
===
==== Ospedaletto ====
[[File:Ospedaletto.jpeg|miniatura|Vista della frazione di Ospedaletto]]
Ospedaletto è attraversato dalla ''Strada Regina'' (una parte di [[via Francigena]]); l'area appartenne in passato all'[[Ordine dei Templari]], che vi gestivano un ospitale per i pellegrini, da cui deriva appunto il nome. Nel 1751 la popolazione era di 138 abitanti<ref>{{Cita web|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/9002261/?view=toponimi&hid=|titolo = Ospedaletto|accesso = 27 agosto 2018}}</ref>. Nel [[1757]] il piccolo comune di Ospedaletto fu aggregato a quello di Vaccarizza e nel [[1872]] al comune di Linarolo.
==== San Leonardo ====
[[File:San Leonardo 3.jpg|miniatura]]
San Leonardo è una frazione divisa fra i comuni di Linarolo e [[Valle Salimbene]]. Anche essa è attraversata dalla ''Strada Regina'' e si estende in un territorio chiamato, in epoca [[medievale]], ''Toxicaria''. Nel [[1757]] il piccolo comune di San Leonardo fu aggregato a quello di Vaccarizza e nel [[1872]] ai comuni di Linarolo e [[Valle Salimbene]]. Cuore del caseggiato è la chiesa parrocchiale dedicata a [[Leonardo di Noblac|san Leonardo]] di [[Limoges]].
Evoluzione demografica<ref>{{Cita web|url = http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/9110191/?view=toponimi&hid=|titolo = San Leonardo|accesso = 27 agosto 2018}}</ref>:
* 600 ab. nel 1576
* 741 ab. nel 1780
* {{formatnum:1141}} ab. nel 1807
* {{formatnum:1452}} ab. nel 1877
==== Vaccarizza ====
{{Vedi anche|Vaccarizza}}
Presso questa località il [[Ticino (fiume)|Ticino]] confluisce nel [[Po]]. [[Vaccarizza]] costituì un comune autonomo fino al [[1872]] quando fu aggregato a quello di Linarolo. In una cappella privata del paese si trova un bassorilievo in [[marmo bianco di Carrara]] e risalente al [[XIII secolo]], raffigurante [[Cristo]] in croce. Secondo una tradizione locale le acque del [[Po]], in un'esondazione, cominciarono a ritrarsi dopo aver lambito l'opera.
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Il Ponte della Becca ===
{{Vedi anche|Ponte della Becca}}
[[File:Ponte della Becca.jpg|miniatura]]
La [[Strada statale 617 Bronese]], che passa per il comune di Linarolo, scavalca il [[Po]] tramite il [[Ponte della Becca]], interamente costruito in ferro battuto; il ponte sovrasta il [[Po]] nel punto esatto della confluenza con il [[Ticino (fiume)|Ticino]]. Esso, per la sua importanza strategica, fu oggetto di numerosi bombardamenti sia [[Germania nazista|tedeschi]] che [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] durante la [[Seconda guerra mondiale]], che lo distrussero parzialmente; nel [[1950]] fu ricostruito.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 23 aprile [[1995]] | 13 giugno [[1999]] | Marco Giorgio Pinotti | [[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]] | [[Sindaco]] | Primo mandato }}
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[1999]] | 13 giugno [[2004]] | Marco Giorgio Pinotti | [[Lista civica]] di [[Centro-sinistra]] | [[Sindaco]] | Secondo mandato }}
{{ComuniAmminPrec
| 13 giugno [[2004]] | 8 giugno [[2009]] | Faustino Luigi Precerutti | [[Lista civica]] | [[Sindaco]] | - }}
{{ComuniAmminPrec
| 8 giugno [[2009]] | 25 maggio [[2014]] | Pietro Scudellari | [[Lista civica]]
{{ComuniAmminPrec
| 25 maggio [[2014]] |
{{ComuniAmminPrec
| 26 maggio [[2019]] | ''in carica'' | Paolo Mario Fraschini | [[Lista civica]] Insieme | [[Sindaco]] | - }}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Voci correlate ==
* [[Pavese (territorio)]]
* [[Ponte della Becca]]
* [[Vaccarizza]]
* [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.linarolo.pv.it|Sito comunale}}
{{
{{Parco naturale lombardo della Valle del Ticino}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|lombardia}}
[[Categoria:Linarolo| ]]
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