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https://en.wikipedia.org/wiki/John_Dillinger
{{Infobox conflitto
 
|Tipo=Battaglia
{{Bio
|Nome del conflitto = Battaglia di Princeton
|Immagine = John Dillinger mug shot.jpg
|Parte_di = della [[guerra di indipendenza americana]]
|Didascalia = Dillinger nel 1934
|Immagine = Princetonwashington.jpg
|Nome = John Herbert
|Didascalia = Un dipinto raffigurante George Washington e le sue truppe durante la battaglia
|Cognome = Dillinger
|Data = 3 gennaio [[1777]]
|Sesso = M
|Luogo = [[Princeton|Princeton, New Jersey]]<br />{{coord|40.32790|N|74.67339|W|format=dms|source:placeopedia_type:event_region:US-NJ|display=inline,title}}
|LuogoNascita = Indianapolis
|Casus =
|GiornoMeseNascita = 22 giugno
|Mutamenti_territoriali =
|AnnoNascita = 1903
|Esito = Vittoria americana<ref>{{Cita libro|autore=W.J. Wood|pagina=194|titolo=Battles Of The Revolutionary War: 1775-1781|lingua=inglese}}</ref><ref name="Newton2011">{{Cita libro|autore=Michael E. Newton|titolo=Angry Mobs and Founding Fathers: The Fight for Control of the American Revolution|url=http://books.google.com/books?id=6j8ccjWxaNkC&pg=PA47|accesso=8 settembre 2015|data=25 luglio 2011|editore=Michael Newton|isbn=978-0-9826040-2-1|pagine=47-48|lingua=inglese}}</ref>
|NoteNascita = <ref>{{Cita web |url=https://coopertoons.com/caricatures/dillinger_purvis_hoover_bio.html |titolo=Edgar and Melvin and John |citazione=John Herbert Dillinger was born in Indianapolis, Indiana on June 22, 1903. |lingua=en}}</ref>
|Schieramento1 = [[File:Grand Union Flag.svg|20px]] [[Stati Uniti d'America]]
|LuogoMorte = Chicago
|Schieramento2 = [[File:Union flag 1606 (Kings Colors).svg|20px]] [[Regno di Gran Bretagna]]
|GiornoMeseMorte = 22 luglio
|Comandante1 = [[George Washington]]<br />[[Hugh Mercer]]&nbsp;†
|AnnoMorte = 1934
|Comandante2 = [[Charles Cornwallis]]<br />[[Charles Mawhood]]
|NoteMorte = <ref name=kldllher>{{Cita news |url=http://archives.chicagotribune.com/1934/07/23/page/1/article/kill-dillinger-here |rivista=Chicago Daily Tribune |titolo=Kill Dillinger here |data=23 luglio 1934 |p=1 |accesso=3 giugno 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160617195614/http://archives.chicagotribune.com/1934/07/23/page/1/article/kill-dillinger-here/ |urlmorto=sì |lingua=en}}</ref><ref name="agents' communiqués of a set of prior classified documents of the ''Federal Bureau of Investigation'' of the United States of America">{{Cita libro |url=https://books.google.com/books?id=EcHe5fvJmX4C&q=john+dillinger |autore=FBI |titolo=John Dillinger: The FBI Files |editore=Filiquarian Publishing |anno=2007 |isbn=978-1599862460 |accesso=27 giugno 2015 |lingua=en}}</ref>
|Effettivi1 = 4&nbsp;500 uomini<br />35 cannoni<ref name="fischer404">{{Cita|Fischer|p. 404.}}</ref>
|Epoca = 1900
|Effettivi2 = 1&nbsp;200 uomini<br />6 - 9 cannoni<ref name="fischer404" />
|Attività = criminale
|Perdite1 = 25 - 44 morti<br />40 feriti<ref name="lengel208">{{Cita|Lengel|p. 208.}}</ref><ref name=Ketchum373>{{Cita|Ketchum|p. 373.}}</ref>
|Nazionalità = statunitense
|Perdite2 = 18 - 100 morti<br />58 - 70 feriti<br />194 - 280 prigionieri<ref name=HistoryNet>{{Cita web|url=http://www.historynet.com/battle-of-princeton.htm/4 |titolo=Battle of Princeton|editore=Historynet.com |accesso=8 settembre 2015}}</ref><ref>{{Cita|Stryker|pp. 308-309.}}</ref><ref name=Boatner893>{{Cita|Boatner|p. 893.}}</ref>
|PostNazionalità = , rapinatore di [[banche]] attivo durante il periodo della [[grande depressione]]. Fu a capo di una banda nota come ''Dillinger Gang'', responsabile di ventiquattro rapine in banca e a quattro stazioni di polizia. Dillinger venne arrestato più volte ed evase di prigione in due occasioni
|Perdite3 =
|Note =
}}
{{Campagnabox Guerra d'indipendenza americana}}
{{Campagna di New York e del New Jersey}}
La '''battaglia di Princeton''', combattuta il 3 gennaio [[1777]], fu un breve scontro militare nel quale le forze rivoluzionarie di [[George Washington]] sconfissero i soldati britannici a guarnigione della cittadina di [[Princeton]], nel [[New Jersey]].
 
Nella [[cultura popolare]] viene spesso rappresentato come un [[gangster]] americano vestito impeccabilmente, che imbraccia un [[Thompson Submachine Gun|mitra Thompson]]. Già all'epoca dei fatti, i media lo dipinsero in modo esagerato descrivendolo come un moderno [[Robin Hood]].<ref>{{Cita web |autore=Dean Reynolds |url=https://www.cbsnews.com/news/on-the-trail-of-john-dillinger/ |titolo=On the trail of John Dillinger |accesso=28 giugno 2018 |data=21 giugno 2009 |citazione=Dillinger's robberies netted more than $300,000 (equal to $4 million today). To many, though, he was more Robin Hood than robber. 'Middle Americans were so angry at the bankers and businessmen who had taken their money, their home, their jobs, hundreds of thousands of Middle Americans especially were cheering on Dillinger,' said Burrough. |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita news |url=https://www.thetimes.co.uk/article/americas-own-robin-hood-the-dillinger-legend-ljr06mj88z8 |titolo=America's own Robin Hood The Dillinger legend |rivista=The Sunday Times |accesso=28 giugno 2018 |data=28 giugno 2009 |autore=Christopher Goodwin |citazione=Dillinger's audacious string of robberies and prison escapes in the early 1930s turned him into an American folk hero, a Depression-era Robin Hood. His gang robbed more than a dozen banks between May 1933 and July 1934, stealing over $300,000. He also destroyed thousands of mortgage records during the robberies, helping many poor people escape payments to banks. |lingua=en}}</ref> [[J. Edgar Hoover]], direttore dell'allora [[Bureau of Investigation]] (BOI), usò i crimini di Dillinger e della sua gang come giustificazione per trasformare il BOI nell'odierno [[Federal Bureau of Investigation]] (FBI), sviluppando tecniche di investigazione più sofisticate per la lotta al [[crimine organizzato]].<ref name=":0">{{Cita libro |autore=Elliott J. Gorn |titolo=Dillinger's Wild Ride: The Year That Made America's Public Enemy Number One |anno=2009 |città=New York |p=101 |lingua=en}}</ref>
Il 2 gennaio 1777, George Washington, comandante in capo dell'[[Esercito continentale]], respinse l'attacco britannico nella [[battaglia dell'Assunpink Creek]], vicino [[Trenton (New Jersey)|Trenton]]. Quella notte, Washington fece muovere il suo esercito, aggirando gli uomini del generale [[Charles Cornwallis]], e condusse un attacco alla guarnigione britannica a Princeton. Gli uomini del generale [[Hugh Mercer]] si scontrò con due reggimenti al comando del tenente colonnello dell'[[British Army|Esercito britannico]] [[Charles Mawhood]]. Mercer e le sue truppe furono sopraffatte e Washington dovette inviare in soccorso la milizia del generale [[John Cadwalader]]. I miliziani, vedendo i soldati di Mercer in fuga, cominciarono anch'essi a disperdersi. Washington allora condusse lui stesso altri rinforzi e raggruppò i miliziani in fuga, per poi attaccare le truppe di Mawhood. Quest'ultimo, dopo un breve scontro, ordinò la ritirata, conducendo i suoi uomini fino all'accampamento di Cornwallis.
 
In seguito alla seconda evasione, Dillinger sfuggì alle forze dell'ordine per circa un anno, prima di essere scovato e ferito in uno scontro a fuoco. Ripresosi, fece ritorno a [[Chicago]], dove il 22 luglio 1934, agenti di polizia e federali lo rintracciarono presso il cinema Biograph Theater.<ref name="fbihist">{{Cita web |url=https://www.fbi.gov/news/stories/2006/march/fbiname_022406 |editore=Federal Bureau of Investigation |titolo=A Byte Out of History – How The FBI Got Its Name |accesso=17 febbraio 2011 |data=24 marzo 2006 |lingua=en}}</ref> Quando gli uomini del BOI si mossero per arrestarlo all'uscita dal cinema, Dillinger tentò di scappare ma gli agenti gli spararono uccidendolo. Dillinger era considerato un uomo estremamente pericoloso perciò, all'epoca, l'uso letale della forza venne ritenuto legittimo nonostante fosse in fuga.<ref name=kldllher />
Nel frattempo, a Princton il generale [[John Sullivan]] convinse alcuni soldati britannici, che avevano trovato rifugio nel Nassau Hall, il più vecchio edificio della [[Princeton University]],<ref>{{Cita web|titolo=Orange Key Virtual Tour|url=http://www.princeton.edu/~oktour/virtualtour/english/Stop08.htm |editore=princeton.edu|lingua=en|accesso=8 settembre 2015}}</ref> ad arrendersi, ponendo fine alla battaglia. Dopo questo scontro, Washington spostò il suo esercito a [[Morritown (New Jersey)|Morristown]] mentre, dopo tre sconfitte in dieci giorni, i britannici lasciarono il New Jersey. Con la vittoria di Princeton, il morale crebbe tra gli americani e altri uomini decisero di unirsi all'esercito di Washington. Nonostante la battaglia fosse stata poco più di una schermaglia per gli standard britannici,<ref>{{Cita web|url=http://totallyhistory.com/battle-of-princeton/ |titolo=Battle of Princeton (Jan. 3, 1777) Summary & Facts |editore=Totallyhistory.com |accesso=8 settembre 2015|lingua=en}}</ref> fu l'ultima principale azione di guerra nella campagna invernale di Washington nel New Jersey.
 
== Gli antefattiBiografia ==
=== Le vittorie di TrentonInfanzia ===
John Dillinger nacque il 22 giugno 1903 nel quartiere Oak Hill di Indianapolis,<ref name=":1">{{Cita web |url=https://www.fbi.gov/history/famous-cases/john-dillinger |titolo=Famous Cases & Criminals – John Dillinger |accesso=21 aprile 2017 |lingua=en}}</ref> dove crebbe, come secondo figlio di John Wilson Dillinger (1864–1943), un commerciante violento in famiglia,<ref name=matera>{{Cita|Matera (2005)}}.</ref> e di Mary Ellen "Mollie" Lancaster (1870–1907),<ref name=matera/> la quale morì poco prima del quarto compleanno di John.<ref name=fbi>{{Cita web |url=https://www.fbi.gov/libref/historic/famcases/dillinger/dillinger.htm |titolo=Famous Cases: John Dillinger |accesso=26 giugno 2009 |editore=Federal Bureau of Investigation |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090919030546/http://www.fbi.gov/libref/historic/famcases/dillinger/dillinger.htm |lingua=en}}</ref> Era nipote di un cittadino tedesco nato nel 1831 in Prussia a [[Gisingen (Wallerfangen)|Gisingen]] (vicino a [[Dillingen/Saar]], oggi quartiere di [[Wallerfangen]], [[circondario di Saarlouis]]) Mathias Dillinger (1831–1912), che nel 1854 emigrò dall'odierna Germania verso gli Stati Uniti.<ref>{{Cita libro |autore=Bernd Winter |titolo=John H. Dillinger, 1933/34 Amerikas Staatsfeind Nr. 1. |opera=Unsere Heimat. Mitteilungsblatt des Landkreises Saarlouis für Kultur und Landschaft |volume=vol. 35 |numero=n.º 2 |anno=2010 |pp=53–58 |lingua=de}}</ref> Dopo la morte della madre, il padre, nel 1912, sposò Elizabeth "Lizzie" Fields (1878–1933), vivendo assieme a Dillinger e sua sorella maggiore Audrey (1889–1987), con il rispettivo marito, e altri tre fratelli nati da John Wilson e Lizzie.<ref name=fbi/><ref>{{Cita web |url=http://www.wthr.com/story/27856998/depression-era-gangster-john-dillingers-sister-dies-in-mooresville-at-92 |titolo=Depression-era gangster John Dillinger's sister dies in Mooresville at 92 |data=15 gennaio 2015 |accesso=16 gennaio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150119023231/http://www.wthr.com/story/27856998/depression-era-gangster-john-dillingers-sister-dies-in-mooresville-at-92 |urlmorto=sì |lingua=en}}</ref>
Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre [[1776]], il generale dell'[[Esercito continentale]] George Washington guidò 2&nbsp;400 uomini [[Attraversamento del Delaware|attraverso il fiume Delaware]].<ref>{{Cita|McCullough|p. 276.}}</ref> Dopo quindici chilometri di marcia, attaccarono la cittadina di [[Trenton (New Jersey)|Trenton]] nella omonima [[battaglia di Trenton]], la mattina del 26 dicembre, uccidendo o ferendo un centinaio di [[Assiani (soldati mercenari)|mercenari assiani]] e catturandone più di novecento. Subito dopo, Washington riportò il suo esercito in [[Pennsylvania]], da dove erano partiti.<ref>{{Cita|McCullough|p. 281.}}</ref> Il 29 dicembre, il generale condusse nuovamente i suoi uomini oltre il fiume, questa volta per stabilire una postazione difensiva nei pressi sempre di Trenton.
 
=== Adolescenza, primi reati e il matrimonio ===
In risposta alla perdita di Trenton, il generale inglese [[Charles Cornwallis]] lasciò [[New York]] e raggruppò 9&nbsp;000 soldati britannici a [[Princeton]] per opporsi a Washington. Lasciando 1&nbsp;200 soldati nella cittadina, agli ordini del tenente colonnello [[Charles Mawhood]], Cornwallis si mise in marcia il 2 gennaio con gli altri 8&nbsp;000 uomini per attaccare i 6&nbsp;000 americani a Trenton.<ref name="fischer404" /><ref>{{Cita|Lengel|p. 199.}}</ref> Washington inviò però delle truppe a rallentare l'avanzata di Cornwallis abbastanza perché i britannici arrivassero a Trenton al tramonto.<ref>{{Cita|Lengel|p. 200.}}</ref> Dopo che i tre attacchi britannici della [[battaglia dell'Assunpink Creek]] fallirono, Cornwallis decise di attendere il giorno seguente.<ref>{{Cita|Lengel|p. 201.}}</ref>
Da adolescente, John Dillinger finì spesso nei guai per rissa e piccoli furti, divenendo noto per la sua "personalità sconcertante" e per aver bullizzato i ragazzini più piccoli.<ref name=matera/> Abbandonò presto la scuola per lavorare in un'officina meccanica a Indianapolis. Temendo che la città potesse corromperlo, il padre decise, nel 1921, di trasferire la famiglia a [[Mooresville (Indiana)|Mooresville]], sempre nello stato dell'[[Indiana]].<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 15.}}</ref> Nonostante ciò, il carattere del ragazzo non mutò e, nel 1922, venne infine arrestato per furto d'auto e, da quel momento, il rapporto con il padre andò definitivamente deteriorandosi.<ref>{{Cita|Matera (2005)|pp. 16-17.}}</ref>
 
Nel 1923, a causa dei suoi problemi con la giustizia, fu arruolato nella [[United States Navy|Marina militare]], dove servì come sottufficiale macchinista di terza classe a bordo della corazzata {{Nave|USS|Utah|BB-31|6}}.<ref>{{Cita web |url=https://navy.togetherweserved.com/usn/servlet/tws.webapp.WebApp?cmd=ShadowBoxProfile&type=AssignmentExt&ID=1660265 |titolo=Shadow box |accesso=19 febbraio 2018 |lingua=en}}</ref> Dopo pochi mesi, però, mentre la nave era all'ancora a [[Boston]], Dillinger disertò e fu congedato con disonore.<ref name=matera/> Tornò così a Mooresville, dove conobbe Beryl Ethel Hovious, che sposò il 12 aprile 1924. Una volta sposato, tentò di trovare un lavoro onesto ma ebbe molta difficoltà,<ref name=":0"/> così cominciò a pianificare una rapina con un amico ed ex-carcerato, Ed Singleton.<ref>{{Cita web |autore=Chris Landers |titolo=Dillinger played ball before he robbed banks
=== L'evacuazione ===
|url=https://www.mlb.com/news/bank-robber-john-dillinger-played-baseball |editore=MLB Advanced Media |accesso=26 aprile 2020 |urlarchivio=https://archive.today/20200426125200/https://www.mlb.com/news/bank-robber-john-dillinger-played-baseball |lingua=en}}</ref>
Nella notte, Washington radunò i suoi ufficiali chiedendo loro se preferivano restare e combattere, per poi tentare di attraversare il Delaware, o aggirare i britannici e attaccare Princeton.<ref>{{Cita|Ketchum|p. 293.}}</ref> Anche se Washington aveva già deciso di tentare la seconda possibilità, l'approvazione di [[Arthur St. Clair]] e di [[John Cadwalader]] gli fece capire che il piano era realmente attuabile. Avendo inoltre ricevutonel mese di dicembre dei rapporti dalle spie sulla fattibilità dell'attacco, gli ufficiali si trovarono d'accordo nel voler dirigersi su Princeton.<ref>{{Cita|Ketchum|p. 294.}}</ref>
 
Dillinger e Singleton, il 6 settembre 1924, rapinarono così la drogheria vicino a casa, a Mooresville, rubando 50&nbsp;dollari (circa 900&nbsp;dollari nel 2024).<ref name=matera/> Durante la rapina, Dillinger colpì una vittima al capo con un bullone per automobili avvolto in un panno e aveva con sé una pistola che però era scarica. Mentre i due lasciavano il negozio, furono visti da un testimone che li riconobbe e informò la polizia. Dillinger e Singleton furono così arrestati il giorno seguente. Il secondo si dichiarò non colpevole, mentre Dillinger padre, che era il locale diacono, dopo aver discusso la cosa con Omar O'Harrow, il procuratore della [[Contea di Morgan (Indiana)|contea di Morgan]], convinse il figlio a confessare e dichiararsi colpevole senza richiedere un avvocato.<ref name=matera/>
Entro mezzanotte, il piano era pronto e le armi erano state avvolte con abiti pesanti per evitare che i britannici capissero cosa stavano facendo.<ref name="ketchum295">{{Cita|Ketchum|p. 295.}}</ref> Washington lasciò 500 uomini indietro perché mantenessero in vita gli accampamenti, sempre per impedire che i nemici scoprissero la manovra di aggiramento. Prima dell'alba anche questi cinquecento americani si unirono all'esercito in marcia.<ref name="ketchum295" />
 
Dillinger venne così incarcerato con le accuse di aggressione, di minaccia con l'intento di rapinare e di cospirazione per commettere un crimine. Egli si aspettava una sentenza morbida, con la libertà vigilata, per via dell'intercessione di suo padre con il procuratore, tuttavia fu condannato dai dieci ai dodici anni di prigione.<ref name="fbi"/> John Wilson Dillinger, da parte sua, riferì ai giornalisti che si pentiva del suggerimento dato al figlio, che era inorridito dalla sentenza e che aveva pregato il giudice di accorciare la condanna ma senza successo.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 25.}}</ref> Successivamente, lungo la via tra il carcere e Mooresville, dove avrebbe dovuto testimoniare contro Singleton, Dillinger riuscì a fuggire ma venne ricatturato pochi minuti dopo.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 27.}}</ref>. Singleton venne infine condannato a scontare dai due ai quattordici anni di carcere. Morirà il 2 settembre 1937, dopo essersi addormentato ubriaco sulle rotaie.<ref>{{Cita news |titolo=Dillinger's Partner In First Crime Killed |url=https://news.google.com/newspapers?id=oLEhAAAAIBAJ&pg=4324%2C315762 |data=2 settembre 1937 |accesso=10 agosto 2018 |rivista=Reading Eagle |p=14 |lingua=en}}</ref>
Alle ore 02:00, l'intero esercito americano era in marcia attraverso la cittadina di Hamilton, in assoluto silenzio.<ref name="ketchum295" /> Lungo la via, si sparse la voce che fossero circondati e alcuni miliziani fuggirono verso [[Filadelfia (Stati Uniti d'America)|Filadelfia]]. Il viaggio fu difficile, attraverso stretti sentieri tra i boschi e le strade ghiacciate, a rallentare sia gli uomini che i cavalli.<ref name="ketchum296">{{Cita|Ketchum|p. 296.}}</ref>
 
=== Il periodo in prigione e le prime rapine in banca ===
=== L'avvicinamento ===
[[File:John Dillinger 1924 Mugshot.jpg|thumb|right|250px|Foto segnaletica di John Dillinger, 1924]]
[[File:Map of the Battle of Princeton, NJ January 2-3, 1777.jpg|thumb|Princeton, 2-3 gennaio 1777]]
Incarcerato dapprima nel Riformatorio dell'Indiana e poi nella Prigione Statale dell'Indiana, Dillinger sviluppò un vero e proprio stile di vita criminale. All'ingresso nella prigione, gli venne diagnosticata la [[gonorrea]], la cui cura all'epoca era dolora,<ref name=matera/> e ben presto sviluppò un forte risentimento contro la società a causa della lunga sentenza che gli era stata comminata. Divenne inoltre amico di altri criminali, inclusi i rapinatori di banche Harry Pierpont, Charles Makley, Russell Clark e Homer Van Meter, il quale gli insegnò come essere un criminale di successo. Il gruppo pianificò una rapina che avrebbero commesso non appena fossero stati tutti rilasciati.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 32.}}</ref> Dillinger ebbe anche la possibilità di studiare il meticoloso sistema di rapina ad una banca sviluppato dal tedesco-americano Herman Lamm, sistema che poi avrebbe adottato in futuro.<ref>{{Cita|Helmer & Mattix (1998)|pp. 165–166.}}</ref> Nel 1929, non sopportando più la situazione, la moglie ottenne il divorzio da Dillinger.<ref>{{Cita news |lingua=en |url=http://all-that-is-interesting.com/john-dillinger |titolo=John Dillinger: The Making Of A Rock Star Bank Robber |data=7 agosto 2014 |accesso=2 settembre 2017}}</ref>
All'alba, l'esercito raggiunse un corso d'acqua chiamato Stony, affluente del [[Millstone (fiume)|fiume Millstone]].<ref name="ketchum297">{{Cita|Ketchum|p. 297.}}</ref> Da lì, gli uomini seguirono il torrente per poco più di un chilometro, giungendo alla strada che collega Trenton a Princeton. Vicino a quest'ultima, vi era una strada secondaria che attraversava dei campi coltivati<ref name="ketchum297" /> e non era visibile dalla via principale. Attraverso essa si poteva giungere alla cittadina di Princeton senza ostacoli poiché i britannici l'avevano lasciata indifesa.<ref name="ketchum297" />
 
Il padre di Dillinger, nel frattempo aveva cominciato una campagna pubblica per il suo rilascio e riuscì ad ottenere una petizione con 188 firme. Il 10 maggio 1933, dopo nove anni e mezzo di carcere, a John fu concessa la libertà vigilata.<ref name=matera/> Rilascianto all'apice della [[Grande Depressione]], aveva poche possibilità di trovare un impiego,<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 35.}}</ref> così tornò immediatamente al crimine.<ref>{{Cita|Matera (2005)|p. 39.}}</ref>
Gli americani, ben presto, si trovarono in ritardo rispetto a quanto pianificato da Washington, il quale prevedeva di impossessarsi dell'avamposto britannico prima dell'alba per catturare poi la guarnigione a Princeton.<ref name="ketchum297" /> Washington inviò 350 uomini al comando di [[Hugh Mercer]] a distruggere il ponte sul torrente Stony per rallentare l'esercito di Cornwallis quando questo avrebbe scoperto che gli americani avevano abbandonato il campo. Poco prima delle 08:00, Washington ordinò al suo esercito di muoversi lungo la strada secondaria.<ref name="ketchum298">{{Cita|Ketchum|p. 298.}}</ref> La prima della colonna armata era la divisione del generale [[John Sullivan]], composta dalle brigate di Isaac Sherman e [[Arthur St. Clair]]. A seguire vi erano le brigate di John Cadwalader e di Daniel Hitchcock.<ref name="ketchum298" />
 
Il 21 giugno 1933, John commise la sua prima rapina in banca a [[New Carlisle (Ohio)|New Carlisle]] in [[Ohio]], rubando {{formatnum:10000}} dollari ({{formatnum:241000}} dollari nel 2024).<ref name="DDN-1933-06-21">{{Cita news |titolo=Bandits Bind Cashier, Clerk and Assistant |rivista=Dayton Daily News |data=21 giugno 1933 |pp=1, 5 |lingua=en}}</ref> Il 14 agosto rapinò un'altra banca a [[Bluffton (Ohio)|Bluffton]]. La polizia però lo rintracciò e arrestò a [[Dayton (Ohio)|Dayton]], trasferendolo poi alla prigione della [[Contea di Allen (Ohio)|contea di Allen]], a [[Lima (Ohio)|Lima]], per essere processato in relazione alla rapina a Bluffton. Durante la perquisizione, la polizia gli trovò addosso ciò che sembrava un piano per un'evasione di prigione. Alle conseguenti domande degli agenti, Dillinger non rispose.<ref name=fbi/>
=== La reazione britannica ===
Cornwallis aveva inviato ordini a Mawhood di inviare quel mattino al suo esercito il Reggimento Reale ''Leicestershire'' e il 55º Reggimento di Fanti ''Westmorland''. Mawhood stava eseguendo gli ordini, quando le sue truppe in marcia sulla collina a sud del torrente Stony avvistarono l'esercito americano.<ref name="ketchum298" /> Non in grado di capire quanti uomini contasse quella forza militare, a causa dei pendii boscosi, Mawhood inviò un cavaliere ad avvertire del pericolo il 40º Reggimento di Fanti ''2nd Somersetshire'', rimasto a Princeton, mentre egli stesso riconduceva indietro i due reggimenti. Giunti di nuovo a Princeton, Mawhood inviò delle pattuglie a sorvegliare l'area da cui stavano giungendo gli americani.<ref name="ketchum299">{{Cita|Ketchum|p. 299.}}</ref>
 
In precedenza, Dillinger aveva contribuito a pianificare l'evasione di Pierpont, Clark e altri sei carcerati. Questi erano riusciti a far contrabbandare armi all'interno della prigione che usarono poi per fuggire, quattro giorni dopo l'arresto di Dillinger. Il gruppo, conosciuto poi come la "prima Dillinger Gang", era formato da Pierpont, Clark, Makley, Ed Shouse, Harry Copeland e [[John Hamilton (criminale)|John "Red" Hamilton]]. Pierpont, Clark e Makley giunsero a Lima il 12 ottobre 1933, dove si finsero degli agenti della Polizia di Stato dell'Indiana lì per estradare Dillinger nell'Indiana. Quando lo sceriffo Jess Sarber chiese loro delle credenziali, Pierpont gli sparò uccidendolo, poi il gruppo liberò Dillinger e assieme si unirono al resto della gang in Indiana.<ref name=fbi/>
Mercer ricevette notizia che Mawhood stava riportando i suoi uomini a Princeton.<ref name="ketchum299" /> Su ordini di Washington, spostò i suoi uomini sul fianco destro nel tentativo di colpire i britannici prima che potessero incrociare il grosso dell'esercito americano.<ref>{{Cita|Lengel|p. 202.}}</ref> Tuttavia, una volta aggirati i britannici, Mercer si rese conto di non essere in tempo per tagliarli la strada, decidendo quindi di riunirsi agli uomini di Sullivan. Venuto a sapere del tentativo di Mercer, Mawhood distaccò parte del 55º Reggimento ordinandogli di tornare a Princeton e condusse il resto dell'unità, il Reggimento Reale, cinquanta cavalieri e due pezzi d'artiglieria in un attacco alle forze di Mercer.<ref name="ketchum300">{{Cita|Ketchum|p. 300.}}</ref>
 
Complessivamente la "Dillinger Gang" è accusata di aver commesso dodici rapine in banca, avvenute tra il 21 giugno 1933 e il 30 giugno 1934.<ref name=":1"/> Dillinger rimase impresso alle vittime di tali crimini per la foggia elegante dei suoi abiti, il cappello in stile e la qualità del suo cappotto di alta sartoria: il suo stile fascinoso, infatti, contribuì non poco a fare di lui un mito. Considerato dall'[[FBI]] e dal suo direttore [[J. Edgar Hoover]] il ''[[Nemico pubblico (criminologia)|nemico pubblico]] n.º1'', Dillinger si guadagnò la fama di moderno [[Robin Hood]] del quando, al termine delle abituali rapine, immedesimandosi in quegli anni di grave crisi economica, prese l'abitudine di dare alle fiamme i registri contabili su cui erano annotati i debiti e le ipoteche delle persone in difficoltà economiche, riuscendo ad attirare su di sé la riconoscenza di tanti clienti a corto di denaro e la simpatia di buona parte dell'opinione pubblica.
== La battaglia ==
=== Mercer viene sconfitto da Mawhood ===
[[File:Battle of Princeton.Dean.USMA.edu.history.gif|thumb|left|La battaglia di Princeton, 2–3 gennaio 1777]]
Mawhood ordinò alle sue truppe leggere di ritardare Mercer, mentre lui organizzava il resto dei suoi uomini.<ref name="ketchum300" /> Avvistati i britannici, Mercer radunò i suoi soldati per dirigerli in battaglia. Gli americani avanzarono, spingendo indietro la fanteria leggera britannica.<ref name="ketchum301">{{Cita|Ketchum|p. 301.}}</ref> Successivamente, gli americani si posizionarono dietro un frutteto mentre i britannici dispiegarono tutte le unità di Mawhood e l'artiglieria.<ref name="ketchum301" /> L'artiglieria americana aprì il fuoco per prima, per una decina di minuti, poi i due schieramenti si scambiarono delle raffiche, con gli americani in inferiorità numerica e armati di [[fucile]], che richiede più tempo per il caricamento rispetto al [[moschetto]].<ref name="ketchum303">{{Cita|Ketchum|p. 303.}}</ref> Mawhood ordinò un assalto con la [[baionetta]], non equipaggiabile al fucile, e in breve tempo i britannici sopraffecero il nemico.<ref>{{Cita|Fischer|p. 332.}}</ref> L'artiglieria americana venne catturata e rivolta contro le truppe statunitensi in fuga.<ref name="ketchum303" /> Mercer venne circondato dai soldati britannici, i quali gli imposero di arrendersi. Mercer tuttavia decise di resistere e i britannici, pensando fosse Washington, lo ferendolo a morte con le baionette e lasciandolo a terra.<ref name="ketchum303" /> Anche il secondo in comando di Mercer, il colonnello [[John Haslet]], rimase ucciso, colpito al capo da un proiettile.<ref name="ketchum304">{{Cita|Ketchum|p. 304.}}</ref>
 
=== L'arrivoLa difuga Cadwaladerda Crown Point ===
[[File:WP FBI-Fahndungsanordnung Frechette.jpg|thumb|left|Avviso di ricerca del BOI per la Frechette]]
Cinquanta [[Fanteria leggera|fanti leggeri]] erano all'inseguimento degli uomini di Mercer, quando avvistarono 1&nbsp;100 miliziani americani agli ordini del di Cadwalader.<ref name="ketchum304" /><ref>{{Cita|Lengel|p. 204.}}</ref> Mawhood radunò subito i suoi uomini, sparsi per tutto il campo di battaglia, e li dispiegò in formazione da battaglia. Sullivan invece era bloccato dalla presenza del 55º Reggimento, giunto per assistere il 40º Reggimento, non volendo muoversi per timore di esporre il fianco al nemico.<ref name="ketchum304" /> Cadwalader tentò di posizionare i suoi uomini in una linea da battaglia ma essi non avevano alcuna esperienza in battaglia e non conoscevano neppure le manovre di base. Giunti in cima alla collina, vedendo i soldati di Mercer in fuga, molti di loro cedettero al panico e fuggirono.<ref name="ketchum305">{{Cita|Ketchum|p. 305.}}</ref>
Mary Evelyn "Billie" Frechette conobbe Dillinger nell'ottobre 1933 e i due iniziarono una relazione già il mese successivo. La relazione durò fino alla morte di Dillinger, tanto che in seguito la Frechette accettò, sotto pagamento, di scrivere le sue memorie, pubblicate nel ''Chicago Herald-Examiner'' nell'agosto 1934.<ref>{{Cita libro |titolo=Defining Documents in American History: The 1930s (1930–1939) |editore=Salem Press |anno=2014 |isbn=978-1-61925-4954 |città=Ipswich (Massachusetts) |p=269 |lingua=en}}</ref>
 
[[File:Tucson-Building-Hotel Congress old lobby-1919-2.jpg|thumb|Esposizione di un taglio di giornale raffigurante la cattura di John Dillinger e del suo gruppo]]
=== L'arrivo di Washington ===
[[File:Tucson-John Dillinger House - 1925.jpg|thumb|La casa di John Dillinger a Tucson (Arizona)]]
Quando gli uomini di Cadwalader cominciarono a fuggire, l'artiglieria americana aprì il fuoco sui britannici che si apprestavano ad attaccare, tenendoli così occupati per diversi minuti.<ref name="ketchum306">{{Cita|Ketchum|p. 306.}}</ref> Cadwalader riuscì a far sparare una raffica ad una compagnia prima di ripiegare. A quel punto, Washington arrivo con i Continentali della Virginia e i fucilieri di [[Edward Hand]].<ref name="ketchum307">{{Cita|Ketchum|p. 307.}}</ref> Washington ordinò loro di posizionarsi sul fianco destro della collina e rapidamente cavalcò verso gli uomini di Cadwalader in fuga, urlando frasi di incitamento a resistere.<ref>{{Cita|McCullough|p. 289.}}</ref> Una volta arrestata la fuga, Washington dispiegò quegli uomini in formazione da battaglia; quando arrivarono i Continentali del New England, di [[Daniel Hitchcock]], Washington ordinò che anch'essi si posizionassero sul fianco destro.<ref name="ketchum307" />
[[File:Dillingerwantedposter.jpg|thumb|left|La taglia su John Dillinger.]]
Nonostante la sua verve ed il suo stile mai troppo brutale, però, verso la fine della sua carriera, isolato dalla malavita che temeva di attirare su di sé l'attenzione della polizia, ma isolato anche grazie ai metodi innovativi di ricerca dell'FBI, Dillinger si alleò con la gang di un altro noto criminale dell'epoca, cioè [[Baby Face Nelson|"Baby Face" Nelson]], che era ben più rude e privo di scrupoli di Dillinger (e che insieme a lui arrivò a dividersi la fama di "nemico pubblico") per operare nuove rapine e rimpolpare le casse della sua gang. Per far perdere le sue tracce, Dillinger tentò persino di cancellare le proprie impronte digitali con l'acido.
 
Il 25 gennaio 1934, Dillinger e la sua gang furono arrestati a [[Tucson (Arizona)|Tucson]], in [[Arizona]].<ref>{{Cita web |url=https://www.library.pima.gov/blogs/post/dillinger-captured-in-Tucson |titolo=Dillinger Captured in Tucson |editore=Pima County Public Library |accesso=15 gennaio 2018 |data=10 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171217014713/https://www.library.pima.gov/blogs/post/dillinger-captured-in-tucson/ |urlmorto=sì |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://tucson.com/morguetales/dillinger-captured-in-tucson/article_0326f9b0-c480-11e5-b5c6-0bd2a84f0b59.html |titolo=1934: Dillinger captured in Tucson |autore=Elaine Raines |accesso=15 gennaio 2018 |data=22 gennaio 2016 |lingua=en}}</ref> Dillinger fu estradato in Indiana scortato da Matt Leach,<ref>{{Cita web |url=http://www.in.gov/isp/2629.htm |titolo=ISP: The Pursuit of Public Enemy #1 |data=28 maggio 2021 |lingua=en}}</ref> il Capo della Polizia di Stato dell'Indiana, e incarcerato nella prigione di [[Crown Point (Indiana)|Crown Point]] nella [[Contea di Lake (Indiana)|contea di Lake]], accusato dell'omicidio di un agente di polizia durante una rapina in banca a [[East Chicago (Indiana)|East Chicago]], il 15 gennaio 1934.
Washington accompagnò quindi i suoi uomini in avanzata.<ref name="ketchum307" /> Nel frattempo, Mawhood aveva spostato i suoi soldati verso il suo fianco sinistro per uscire dal raggio d'azione dell'artiglieria americana. Washington diede ordine di non sparare fino al suo ordine, comando che diede quando furono a meno di trenta metri di distanza.<ref name="ketchum308">{{Cita|Ketchum|p. 308.}}</ref> Anche i britannici spararono e così facendo il campo si riempì di una fitta nebbia. Nel caos, uno degli ufficiali di Washington, John Fitzgerald, credette che il generale fosse rimasto ucciso; tuttavia, diradato il fumo, vide Washington sano e salvo, mentre guidava in avanti i suoi uomini.<ref name="ketchum362">{{Cita|Ketchum|p. 362.}}</ref>
 
Il 3 marzo 1934 evase ancora, stavolta dalla prigione di Crown Point, dove era stato rinchiuso (e dove fu immortalato in alcune famose foto che lo ritraevano abbracciato al direttore del carcere oltre che nel corso di un'intervista), arrivando a scatenare un vero e proprio caso politico nazionale. Dillinger fu in grado di fuggire durante gli esercizi mattutini con altri quindici carcerai. Dillinger aveva ottenuto una pistola, all'insaputa delle guardie e degli inservienti, con la quale riuscì a fuggire senza sparare un colpo. Subito dopo, crebbero congetture sul fatto che l'arma fosse reale o finta, quest'ultima ipotesi venne sostenuta anche dal BOI.<ref>{{Cita|Girardin, Helmer & Mattix}}.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ilpost.it/2017/08/06/evasioni-famose-storie/ |titolo=Storie di 12 grandi evasioni |data=6 agosto 2017 |accesso=9 gennaio 2021}}</ref>
=== Il collasso britannico ===
[[Image:Princeton Battlefield Moulder's Battery.JPG|thumb|upright=1.2|alt=Photo shows an historical sign and a downhill slope toward a road.|Posizione di una batteria d'artiglieria. Mawhood condusse un attacco proprio di fronte ad essa]]
 
Dillinger fu subito incriminato da un [[grand jury]] e il BOI organizzò una caccia all'uomo a livello nazionale<ref>{{Cita web |url=https://www.fbi.gov/about-us/history/famous-cases/john-dillinger |titolo=FBI History – Famous Cases, John Dillinger |editore=FBI |accesso=8 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110902181920/http://www.fbi.gov/about-us/history/famous-cases/john-dillinger |lingua=en}}</ref> mentre, a poche ore dall'evasione, l'uomo si era già riunito con Billie Frechette.<ref>{{Cita web |titolo=Evelyn "Billie" Frechette (1907-1969) {{!}} American Experience {{!}} PBS |url=https://www.pbs.org/wgbh/americanexperience/features/dillinger-evelyn-billie-frechette/ |accesso=18 maggio 2024 |lingua=en}}</ref>
Sul fianco destro, i fucilieri di Hitchcock spararono una raffica e poi avanzarono nuovamente, minacciando il fianco britannico.<ref name="ketchum361-64" /> I fucilieri riuscirono, a fatica, a far arretrare i soldati britannici mentre l'artiglieria americana colpiva con proiettili a frammentazione le loro linee. Poco dopo, Hitchcock ordinò un assalto con la baionetta e l'attacco fece fuggire i nemici.<ref name="ketchum308" /> I britannici tentarono di salvare la loro artiglieria ma anche i miliziani caricarono con le baionette, obbligando così Mawhood a ordinare la ritirata. Cominciò così una piena ritirata dei soldati britannici, seguiti a breve distanza dagli americani.<ref name="ketchum362" /> Alcuni di essi erano appostati sul ponte sullo Stony con il compito di fermare la ritirata nemica. Mawhood, tuttavia, ordinò un attacco con la baionetta che ruppe le difese nemiche, permettendo ai britannici di fuggire oltre il ponte.<ref name="ketchum309">{{Cita|Ketchum|p. 309.}}</ref> Alcuni americani li seguirono, così Mawhood ordinò ai [[Dragone|dragoni]] di aiutare la fanteria nella ritirata ma questi furono respinti a loro volta dagli inseguitori. L'inseguimento terminò al tramonto e durante esso alcuni britannici persero la vita e altri finirono prigionieri.<ref name="ketchum309" /> Poco dopo il termine della battaglia, Washington ordinò al suo esercito di dirigersi verso Princeton.<ref name="ketchum361-64" />
 
In base alla testimonianza al processo della Frechette, lei e Dillinger stettero assieme per "quasi due settimane". Effettivamente, fu dimostrato che i due avevano viaggiato fino alle [[Area metropolitana di Minneapolis-Saint Paul|Città Gemelle]], dove avevano affittato un appartamento a [[Minneapolis]], in [[Minnesota]], rimanendovi per quindici giorni.<ref>{{Cita libro |autore=U.S. District Court |titolo=District of MN, USA vs. Evelyn Frechette, et al. |pp=590–592 |lingua=en}}</ref><ref>{{Cita|Girardin, Helmer & Mattix|p. 274}}</ref> Tuttavia, Dillinger aveva subito ripreso i contatti con Hamilton e i due avevano radunato una nuova gang, formata da [[Baby Face Nelson]] e i suoi uomini: Homer Van Meter, Tommy Carroll e Eddie Green. La nuova Dillinger gang, ad appena tre giorni dalla fuga di prigione, avevano rapinato una banca a [[Sioux Falls]], in [[South Dakota]], e, una settimana dopo, avevano rapinato anche la First National Bank a [[Mason City (Iowa)|Mason City]], in [[Iowa]].<ref>{{Cita web |titolo=Plenty of folks still remember infamous Dillinger bank robbery |url=https://globegazette.com/news/local/plenty-of-folks-still-remember-infamous-dillinger-bank-robbery/article_529e6fad-0abb-5561-9b59-a78d5643dc97.html |data=19 settembre 2008 |accesso=1º ottobre 2018 |lingua=en}}</ref>
Poco fuori il villaggio, il 55º Reggimento ricevette l'ordine da Mawhood di tornare in paese e unirsi al 40º Reggimento.<ref name="ketchum361-64" /> Quest'ultima unità aveva preso posizione appena fuori l'abitato, a nord di un ripido pendio. Il 55º Reggimento si appostò quindi al fianco sinistro del 44º Reggimento. Il 55º inviò un plotone ad al fianco degli americani, in marcia versi di loro, ma la piccola unità venne praticamente annientata.<ref name="Fischer p.338">{{Cita|Fischer|p. 338.}}</ref> Quando Sullivan inviò diversi reggimenti a scalare il pendio, i britannici trovarono riparo in una bassa fortificazione temporanea.<ref name="ketchum361-64">{{Cita|Ketchum|pp. 361-364.}}</ref><ref name="Fischer p.338" /> Dopo una breve discussione, i britannici arretrarono nuovamente; alcuni di essi lasciarono Princeton, altri trovarono rifugio nel Nassau Hall.<ref name="ketchum361-64" /><ref>{{Cita|Fischer|p. 339.}}</ref> [[Alexander Hamilton]] portò appresso tre cannoni, pronto a spazzare via l'edificio. Alcuni americani buttarono giù la porta d'ingresso e, a quel punto, i britannici sventolarono una bandiera bianca, simbolo di tregua, da una finestra.<ref name="ketchum361-64" /> Esattamente 194 soldati britannici uscirono dall'edificio e gettarono a terra le armi arrendendosi.<ref name="ketchum361-64" />
 
=== La sparatoria agli appartamenti Lincoln Court ===
== Le conseguenze ==
[[File:Charles Willson Peale - George Washington at the Battle of Princeton - Google Art Project.jpg|thumb|Un ritratto del 1784 di Washington, opera di [[Charles Willson Peale]]]]
Entrati in paese, gli americani cominciarono a saccheggiare i rifornimenti britannici abbandonati lì.<ref>{{Cita|Lengel|p. 206.}}</ref> Ricevute notizie che Cornwallis stava arrivando, Washington sapeva di dover lasciare Princeton. La sua intenzione era di raggiungere New Brunswick e catturare un magazzino di munizioni britannico ma i generali [[Henry Knox]] e [[Nathanael Greene]] lo dissuasero dal farlo.<ref name="mccullough290">{{Cita|McCullough|p. 290.}}</ref> Washington condusse quindi il suo esercito a [[Millstone (New Jersey)|Millstone]] nella notte del 3 gennaio, per poi marciare fino a [[Pluckmin]] il 5 gennaio e, infine, giungere a [[Morristown (New Jersey)|Morristown]] al tramonto del giorno successivo.<ref name="lengel208" /><ref name="mccullough290" /><ref name="fischer342">{{Cita|Fischer|p. 342.}}</ref> Dopo la battaglia, Cornwallis e il suo esercito abbandonarono diversi avamposti del New Jersey, ritirandosi a New Brunswick.
 
I britannici videro le battaglie [[Battaglia di Trenton|di Trenton]] e di Princeton come vittorie minori americane, tuttavia, con tali vittorie, gli americani credettero di poter vincere la guerra.<ref name="mccullough290" /> Gli storici americani spesso considerano la battaglia di Princeton come una grande vittoria, al pari di quella di Trenton, poiché come conseguenza i britannici persero il New Jersey. Alcuni di questi storici, tuttavia, considerano la battaglia di Princeton più fondamentale di quella di Trenton.<ref name="lengel208" /> Un secolo dopo, lo storico britannico [[George Otto Trevelyan]] avrebbe scritto in un suo studio sulla rivoluzione americana, relativamente a Trenton e Princeton, che "Si può dubitare che mai vi sia stato un così ridotto numero di uomini, impiegati in un così poco tempo, con effetti maggiori e più duraturi, nella storia del mondo."<ref>{{Cita|McCullough|p. 291.}}</ref>
 
=== Le vittime ===
[[File:The Death of General Mercer at the Battle of Princeton January 3 1777.jpeg|thumb|350px|left| ''La morte del generale Mercer nella battaglia di Princeton'' di [[John Trumbull]]]]
Il rapporto ufficiale del generale [[William Howe]] riporta 18 morti, 58 feriti e 200 dispersi.<ref name=HistoryNet/> Mark Boatner affermò che gli americani avevano fatto 194 prigionieri<ref name=Boatner893/> durante la battaglia, mentre i restanti 6 "dispersi" potevano essere rimasti uccisi. Un testimone civile scrisse che 24 soldati britannici furono trovati morti sul campo.<ref>{{Cita|Collins|p. 33.}}</ref> George Washington afferma che i britannici subirono più di 100 morti e 300 prigionieri.<ref name=Collins34>{{Cita|Collins|p. 34.}}</ref> William Stryker conferma i dati di Washington riportando anch'esso 100 soldati britannici morti, 70 feriti e 280 prigionieri.<ref>{{Cita|Stryker|pp. 308-309.}}</ref>
 
Lincoln Court Apartments shootout
George Washington riportò il conteggio delle vittime del suo stesso esercito tra i 6 o 7 ufficiali e tra le 25 e le 30 truppe morti, non dando indicazioni però sui feriti.<ref>{{Cita|Freeman|p. 360.}}</ref> Richard Ketchum afferma che tra gli americani perirono 30 soldati o miliziani e 14 ufficiali<ref name=Ketchum373/> mentre Edward Lengel dà un totale di 25 morti e 40 feriti.<ref name="lengel208" /> Il quotidiano [[Lealisti (rivoluzione americana)|lealista]] ''New York Gazette and Weekly Mercury'' riportò, il 17 gennaio 1777, che le perdite americane a Princeton raggiunsero 400 uomini tra morti e feriti.<ref>{{Cita|Collins|p. 19.}}</ref>
 
 
 
Purtroppo, per lui, la fuga momentanea (agevolata dall'utilizzo di una pistola finta in legno, che tutt'oggi non si sa se gli sia stata recapitata dal suo avvocato o se l'abbia realizzata da sé con un pezzo di legno trovato in carcere)<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2017/08/06/evasioni-famose-storie/|titolo=Storie di 12 grandi evasioni|data=2017-08-06|accesso=2021-01-09}}</ref> non fu foriera di salvezza, perché per scappare Dillinger prese in ostaggio alcuni agenti e rubò la vettura del direttore del carcere, con la quale varcò il confine dello stato dell'Indiana. Così facendo, infatti, Dillinger commise un reato federale, cosa che permise all'FBI (forte di una nuova legge sul furto d'auto varata dal Congresso americano) di intervenire e quindi, dopo 4 mesi dalla sua fuga, di riacciuffarlo.
 
Dillinger fu identificato e ucciso con cinque colpi d'arma da fuoco da alcuni agenti dell'FBI mentre si trovava all'esterno di un cinema di [[Chicago]], dal quale usciva insieme alle prostitute Polly Hamilton e Ana Cumpanas, dopo aver assistito alla proiezione del film poliziesco ''[[Le due strade]]'' con Clark Gable. Era il 22 luglio 1934 e Dillinger aveva appena 31 anni.
 
A tradirlo fu proprio Ana Cumpanas, conosciuta nell'ambiente dell'epoca anche come Anna Sage<ref name=fbi>{{cita web|url=https://www.fbi.gov/libref/historic/famcases/dillinger/dillinger.htm|editore=fbi.gov|lingua=en|accesso=29 agosto 2010|titolo=Famous Cases John Dillinger|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090919030546/http://www.fbi.gov/libref/historic/famcases/dillinger/dillinger.htm|dataarchivio=19 settembre 2009}}</ref> e in seguito nota come la ''"Donna in rosso"'' (per via del colore sgargiante dell'abito, indossato per farsi riconoscere dalla polizia, anche se in realtà l'abito indossato era una gonna arancione),<ref name="fbi"/> la quale passò ai servizi segreti le informazioni utili per catturare il criminale, in cambio della sua permanenza negli [[Stati Uniti d'America]] e al fine di evitare l'espulsione in [[Regno di Romania|Romania]], sua terra natale, senza peraltro riuscirvi visto che il provvedimento fu poi confermato.
 
Partecipò all'agguato decisivo anche [[Melvin Purvis]]<ref name=fbi/>, giovane G-Man nominato in prima persona da J. Edgar Hoover per coordinare le ricerche di Dillinger assieme agli uomini del nuovo FBI, tra cui l'esperto investigatore Charles Winstead. Lo stesso Melvin Purvis, infine, lasciò l'FBI solo un anno dopo la morte di Dillinger e morì a causa di un colpo partito accidentalmente dalla propria pistola nel 1960, anche se non si esclude la possibilità che si sia suicidato.<ref name=purvis>{{cita web|url=http://www.pbs.org/wgbh/amex/dillinger/peopleevents/p_purvis.html|editore=Pbs.org|lingua=en|accesso=4 settembre 2011|titolo=People & Events: Melvin Purvis, 1903-1960}}</ref> Nonostante la sua morte prematura e la sua vita criminale, John Dillinger, rapinatore fascinoso ed elegante, è rimasto noto nell'immaginario collettivo come una sorta di eroe popolare dell'America della [[grande depressione]].<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/2009/06/sezioni/spettacoli_e_cultura/johnny-depp/johnny-depp/johnny-depp.html?ref=search|pubblicazione=la Repubblica.it|titolo=Johnny Depp diventa Dillinger gangster-eroe dell'America in crisi|autore=Silvia Bizio|accesso=29 agosto 2010|giorno=22|mese=06|anno=2010}}</ref> A Crown Point, nell'Indiana, esiste un museo a lui dedicato. Inoltre presso l'[[Allen County Museum]] è esposta la ricostruzione della cella in cui negli [[Anni 1930|anni trenta]] era imprigionato a [[Lima (Ohio)|Lima]], con la sua statua di cera insieme a quella dello sceriffo Jess Sarber.<ref>{{Cita web|url=https://allencountymuseum.org/|titolo=Sito web del museo della contea di Allen|accesso=19 febbraio 2023}}</ref>
 
Dopo la morte Dillinger venne sepolto nel cimitero di ''Crown Hill'' ad [[Indianapolis]], nell'Indiana.
 
== La figura nei media ==
* Il 10 novembre 1963 è uscito il n. 11 di ''[[Diabolik]]'', intitolato ''Trappola infernale''. Nella storia il personaggio principale, per poter compiere una rapina ai danni di una banca situata proprio di fronte ad una stazione di polizia, organizza un colpo molto ingegnoso. L'idea è una finta rapina da girare per un film; Diabolik per l'occasione assume le sembianze del regista De Ville, [[Eva Kant|Eva]] quelle di Jane Harlen, una famosa e bellissima attrice, mentre gli uomini sul set fingono di essere rapinatori e invece lo sono per davvero. Viene specificato che il film che Diabolik si appresta a girare è dedicato alla vita del gangster Dillinger.
* Nella canzone "Danny Bailey" (1973) [[Elton John]] cita Dillinger, e la figura del protagonista è chiaramente ispirata a lui.
* Il gruppo mathcore americano [[The Dillinger Escape Plan]] ha affermato di essersi ispirato al criminale per il nome della band.
* Nel 1994 è apparsa su ''[[Topolino (libretto)|Topolino]]'' la storia ''Topolino e il leggendario Rattinger'', in cui uno dei protagonisti è l'ex rapinatore John Cirillo Rattinger, prozio di Topolino e parodia di Dillinger.<ref>{{cita web|url=http://www.papersera.net/speciale/album/p16.php|titolo=Gli anni novanta|editore=papersera.net|accesso=29 agosto 2010}}</ref>
* Nel 1994 all'attore [[Robert Clohessy]] è stata affidata la parte di John Dillinger nel settimo episodio della [[Episodi di Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman (seconda stagione)|seconda stagione]] di ''[[Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman]]'', ''[[Episodi di Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman (seconda stagione)#La vecchia gang|La vecchia gang]]''.<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0635192/|titolo="Lois & Clark - Le nuove avventure di Superman" That Old Gang of Mine (1994)|editore=[[Internet Movie Database]]|lingua=en|accesso=26 novembre 2011}}</ref>
* Il gruppo musicale partenopeo Blue Staff gli ha dedicato un pezzo dal titolo ''John Dillinger''.
* Nel 2001 [[Stephen King]] ha pubblicato sul [[The New Yorker|New Yorker]] magazine ''La morte di Jack Hamilton'', racconto breve ispirato agli ultimi giorni di Dillinger e reperibile nella raccolta ''[[Tutto è fatidico]]''.
* Il rapper italiano [[Signor K]] ne racconta le gesta nel brano ''Jack Rabbit.''
* Viene citato nel penultimo episodio della quinta stagione di [[Breaking Bad]] da [[Saul Goodman]].
* Viene citato dal rapper italiano [[Kid Yugi]] nel brano ''64 barre da censura'' prodotto per Red Bull
* Nel 2023 il personaggio televisivo [[Fabrizio Corona]] fa uso del suo nome e della sua immagine per il sito [https://dillingernews.it Dillingernews]
 
== Filmografia ==
Di seguito, vengono elencati i film più famosi e i nomi degli attori che hanno prestato il volto al gangster statunitense:
* ''[[Lo sterminatore]]'' (''Dillinger''), regia di [[Max Nosseck]] (1945) - Interpretato da [[Lawrence Tierney]]
* ''[[Killers All]]'' (1947) - Nel film appaiono filmati di repertorio di John Dillinger
* ''[[L'impero del mitra]]'' (''Guns Don't Argue''), regia di [[Richard Kahn]] e [[Bill Karn]] (1957) - Interpretato da [[Myron Healey]]
* ''[[Faccia d'angelo (film)|Faccia d'angelo]]'' (''Baby Face Nelson''), regia di [[Don Siegel]] (1957) - Interpretato da [[Leo Gordon]]
* ''[[Sono un agente FBI]]'' (''The FBI Story''), regia di [[Mervyn LeRoy]] (1959) - Interpretato da [[Scott Peters (attore)|Scott Peters]]
* ''Dillinger'', sceneggiato da [[David Davidson]] (1960) - Interpretato da [[Ralph Meeker]]
* ''[[La famiglia assassina di Mà Barker]]'' (''Ma Barker's Killer Brood''), regia di [[Bill Karn]] (1960) - Interpretato da [[Eric Sinclair]]
* ''[[Io sono Dillinger]]'' (''Young Dillinger''), regia di [[Terry O. Morse]] (1965) - Interpretato da [[Nick Adams]]
* ''[[Dillinger è morto]]'', regia di [[Marco Ferreri]] (1969) - il protagonista ([[Michel Piccoli]]) apprende casualmente della morte di Dillinger e in qualche modo agisce prendendone il posto o comunque colmandone il vuoto
* ''[[Dillinger (film 1973)|Dillinger]]'' (''Dillinger''), regia di [[John Milius]] (1973) - Interpretato da [[Warren Oates]]
* ''The Kansas City Massacre'', regia di [[Dan Curtis]] (1975) - Interpretato da [[William Jordan (attore)|William Jordan]]
* ''The Lady in Red'', regia di [[Lewis Teague]] (1979) - Interpretato da [[Robert Conrad]]
* ''[[Dillinger: nemico pubblico numero uno]]'' (''Dillinger''), regia di [[Rupert Wainwright]] (1991) - Interpretato da [[Mark Harmon]]
* ''Dillinger and Capone'', regia di [[Jon Purdy]] (1995) - Interpretato da [[Martin Sheen]]
* ''[[Nemico pubblico - Public Enemies]]'', regia di [[Michael Mann]] (2009) - Interpretato da [[Johnny Depp]]
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro |autore=G. Russell Girardin |autore2=William J. Helmer |autore3=Rick Mattix |titolo=Dillinger: The Untold Story |lingua=en |cid=Girardin, Helmer & Mattix}}
* {{Cita libro|cognome=Boatner|nome=Mark Mayo|titolo=Cassell's Biographical Dictionary of the American War of Independence 1763-1783|editore=Cassell|città=Londra|anno=1966|isbn=0-304-29296-6|cid=Boatner|lingua=inglese}}
* {{Cita libro|cognome=Collins|nome=Varnum Lansing|titoloautore=AWilliam BriefJ. NarrativeHelmer of|autore2=Rick theMattix Ravages|anno=1998 of|titolo=Public theEnemies: BritishAmerica's andCriminal HessiansPast, at1919–1940 Princeton in 1776-1777|città=New York |editore=TheFacts Newon YorkFile Times|isbn=0-8160-3160-6 and Arno Press|annolingua=1968en |cid=Collins|lingua=ingleseHelmer & Mattix (1998)}}
* {{Cita libro|cognome=Fischer|nome=David Hackett|titolo=WashingtonJohn Dillinger: The Life and Death of America's CrossingFirst Celebrity Criminal |autore=Dary Matera |editore=OxfordCarroll University& Graf Publishers Press|anno=20062005 |isbn=0-197867-5181591558-X8 |cidlingua=Fischeren |linguacid=ingleseMatera (2005)}}
 
* {{Cita libro|cognome=Freeman|nome=Douglas Southall|titolo=George Washington: A Biography. Volume Four: Leader of the Revolution|città=London|editore=Eyre & Spottiswood|anno=1951|cid=Freeman|lingua=inglese}}
== Altri progetti ==
* {{Cita libro|cognome=Ketchum|nome=Richard|titolo=The Winter Soldiers: The Battles for Trenton and Princeton|editore=Holt Paperbacks; 1st Owl books ed edition|anno=1999|isbn=0-8050-6098-7|cid=Ketchum|lingua=inglese}}
{{interprogetto}}
* {{Cita libro|cognome=Lengel|nome=Edward|titolo=General George Washington|città=New York|editore=Random House Paperbacks|anno=2005|isbn=0-8129-6950-2|url=http://books.google.com/books?id=yHTGAAAACAAJ&dq=General+George+Washington+Lengel|cid=Lengel|lingua=inglese}}
 
* {{Cita libro|cognome=McCullough|nome=David|titolo=1776|url=http://books.google.com/books?id=R1Jk-A4R5AYC&dq=1776+David|città=New York|editore=Simon and Schuster Paperback|anno=2006|isbn=0-7432-2672-0|cid=McCullough|lingua=inglese}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Cita libro|cognome=Stryker|nome=William S.|titolo=The Battles of Trenton and Princeton|città=Boston|editore=Houghton, Mifflin & Co.|anno=1898|cid=Stryker|lingua=inglese}}
* {{Collegamenti esterni}}