Belmonte Mezzagno: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Belmonte Mezzagno
|Panorama =Belmonte MezzagnoCentro veduta con la neve.jpgJPG
|Didascalia =Una veduta con la neve del 2014
|Bandiera = Belmonte Mezzagno-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Belmonte Mezzagno-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Sicilia Palermo
|Amministratore locale = Maurizio Milone
|Divisione amm grado 2=Palermo
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Amministratore locale=Pietro Di Liberto <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data elezione = 12-6-2022
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]] - [[Lista civica]]
|Data istituzione = 18 Aprile 1752
|Data elezione=08/05/2012<!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Sottodivisioni = Coda di Volpe<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/98-belmonte-mezzagno/|titolo=tuttiitalia|accesso=2 aprile 2012}}</ref>[[Gibilrossa]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/98-belmonte-mezzagno/|titolo=tuttitalia frazioni nel comune di Belmonte Mezzagno}}</ref>.
|Data istituzione=
|Divisioni confinanti = [[Altofonte]], [[Misilmeri]], [[Palermo]], [[Santa Cristina Gela]]
|Latitudine gradi=38
|Zona sismica = 2
|Latitudine minuti=3
|Gradi giorno = 1251
|Latitudine secondi=0
|Nome abitanti = belmontesi o mezzagnoti
|Latitudine NS=N
|Patrono = [[Crocifisso|SS. Crocifisso]]
|Longitudine gradi=13
|Festivo = 14 settembre
|Longitudine minuti=23
|PIL =
|Longitudine secondi=0
|PIL procapite =
|Longitudine EW=E
|Mappa = Map of comune of Belmonte Mezzagno (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Altitudine=356
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Belmonte Mezzagno nella città metropolitana di Palermo
|Superficie=29.29
|Note superficie=
|Abitanti=11294
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat] - ''Popolazione residente al 31 dicembre 2014.''
|Aggiornamento abitanti=31-12-2014
|Sottodivisioni=[[Gibilrossa]], Coda di Volpe<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/sicilia/98-belmonte-mezzagno/|titolo=tuttiitalia|accesso=2 aprile 2012}}</ref>
|Divisioni confinanti=[[Altofonte]], [[Misilmeri]], [[Palermo]], [[Santa Cristina Gela]]
|Codice postale=90031
|Prefisso=[[091 (prefisso)|091]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=082009
|Codice catastale=A764
|Targa=PA
|Zona sismica=2
|Gradi giorno=
|Diffusività=
|Nome abitanti=belmontesi o mezzagnoti
|Patrono=[[Crocifisso|SS. Crocifisso]]
|Festivo= 14 settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Belmonte Mezzagno (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Belmonte Mezzagno nella città metropolitana di Palermo
|Sito=http://www.comune.belmonte.pa.it/
}}
'''Belmonte Mezzagno''' (''Bellumuntiu Minzagnu'' in [[Lingua siciliana|siciliano]], ma chiamato semplicemente ''U Minzagnu'' o, più modernamente, ''U Mizzagnu'' nel locale [[dialetto palermitano|dialetto belmontese]]<ref>{{citaCita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | GARZANTIGarzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=71 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/71 }}</ref>) è un [[comuniComune d'(Italia)|comune italiano]] di 11.294{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Palermo]] in [[Sicilia]]. Fa parte dell'[[Area metropolitana di Palermo]], benché non ci sia alcuna continuità urbana fra il centro urbano e il proprio capoluogo, essendo entrambi separati dalla barriera orografica di Monte Grifone che vi si frappone. Belmonte fu fondata da [[Giuseppe Ventimiglia|Giuseppe Ventimiglia Principe di Belmonte]] nel [[XVIII secolo]].
 
Fa parte dell'[[area metropolitana di Palermo]], benché non ci sia alcuna continuità urbana fra il centro urbano e il proprio capoluogo, essendo separati dalla barriera orografica di [[Monte Grifone]]. Belmonte fu fondata da Giuseppe Emmanuele Ventimiglia, Principe di Belmonte nel 1752 [[XVIII secolo]], in seguito alla ''[[licentia populandi]]'' richiesta ed ottenuta da re [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] il 18 aprile del 1752.
== Geografia ==
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:paesaggio belmontese.jpg|thumb|sinistra|paesaggioPaesaggio belmontese]]
Belmonte Mezzagno è una [[cittadina]] situata ai piedi del pizzo "Belmonte" (ada ovest) dal quale prende il nome. Dista circa 13&nbsp;km dal centro del [[palermo|capoluogo]]. È anche circondata dai [[Monti di Palermo|rilievi]] di ''Pizzo Neviera'' a [[Punto cardinale|sud-ovest]], dalle colline delle ''Montagnole'' ada [[est]] e dal rilievo di Monte Santa Caterina, prolungamento del [[Monte Grifone]] a nord, che contribuiscono a creare una sorta di [[anfiteatro]] naturale intorno al [[Urbanizzazione|centro urbano]].
 
L'unico accesso a Belmonte era dato una volta da una [[mulattiera]]<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/geoblog/la-scala|titolo=Lascala|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150529001554/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/geoblog/la-scala/|dataarchivio=29 maggio 2015}}</ref> che percorreva la [[valle]] nota come ''la Scala'' la quale collegava Belmonte a Palermo. Belmonte è attraversato dal [[torrente]] Landro o Oleandro che confluisce più avanti nel fiume Eleuterio. Nelle vicinanze della cittadina si trovano le località di soggiorno di [[Gibilrossa]] e Piano Stoppa appartenenti per la maggior parte al comune di Misilmeri, mentre parte integrante del [[territorio]] belmontese, adiacente a Gibilrossa, è la località del "Fortino" nota anche per una certa presenza di [[Archeologia|archeologia bellica]] risalente all'ultimo [[Seconda guerra mondiale|conflitto mondiale]]. Altre località di soggiorno nell'ambito comunale sono la valle di Piano Casale - il cui [[territorio]] è estensivamente coltivato a [[Olea europaea|ulivi]] - e SS. Salvatore il cui originario nome dialettale è ''u Sarbaturi''.
 
L'unico accesso al [[Paese (centro abitato)|paese]] era dato una volta da una [[mulattiera]]<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/geoblog/la-scala|titolo=Lascala|accesso=28/maggio/2015}}</ref> che percorreva la [[valle]] nota come ''la Scala'' la quale collegava Belmonte a Palermo. Il paese è attraversato dal [[torrente]] Landro o Oleandro che confluisce più avanti nel fiume Eleuterio. Nelle vicinanze della [[Comuni della Sicilia|cittadina siciliana]] si trovano le località di soggiorno di [[Gibilrossa]] e Piano Stoppa appartenenti per la maggior parte al comune di Misilmeri, mentre parte integrante del [[territorio]] belmontese, adiacente a Gibilrossa, è la località del "Fortino" nota anche per una certa presenza di [[Archeologia|archeologia bellica]] risalente all'ultimo [[Seconda guerra mondiale|conflitto mondiale]]. Altre località di soggiorno nell'ambito comunale sono la valle di Piano Casale - il cui [[territorio]] è estensivamente coltivato ad [[Olea europaea|ulivi]] - e SS.Salvatore (il cui originario nome dialettale è "U Sarbaturi" che vuol dire "Il [[Serbatoio]]", benché in [[Lingua siciliana|siciliano]] si sia confuso con l'[[omofonia (linguistica)|omofono]] "U Sarbaturi" che vuol dire "Il Salvatore", acquistando perciò significato religioso; il serbatoio in questione è una [[Abbeveratoio|gebbia]] utilizzata a scopo di [[Acquedotto|approvvigionamento idrico]]), che offre un superbo panorama sulla città di [[Palermo]] e il suo [[golfo]].
=== Clima ===
[[File:Piazza Garibaldi con la neve.jpg|thumb|destra|Piazza Garibaldi di sera con la neve del 2014]]
Tipico [[clima mediterraneo]], con la stagione estiva calda e asciutta, inverno fresco e piovoso. Nella tabella sono elencate le temperature medie annuali maxmassima e minima e le precipitazioni medie annuali.
La classificazione climatica è quella appartenente alla fascia C<ref>{{cita web|httphttps://www.comuni-italiani.it/082/009/clima.html|Classificazione climatica|27-02-2012}}</ref>
{| class="wikitable" align="center"
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" height="17" | BELMONTE MEZZAGNO<ref>[httphttps://www.ilmeteo.it/portale/medie-climatiche/Belmonte+Mezzagno?refresh_ce Dati climatici]</ref>
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" | Gen
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" | Feb
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| style="background: #44AADD; text-align:center;" | 741
|}
 
== Origini del nome ==
Fino al 1776 il nome del comune era Mezzagno, da quella data in poi assunse la denominazione Belmonte, nel 1864<ref>{{cita web|url=http://www.books.google.it/books?id=dnhVAAAAYAAJ&pg=PA209%dq=belmonte+mezzagno&hl=it&sa=X&ei=GfpIT5-sFIev8QOz3pigDg&ved=0CFQQ6AEwBQ#v=onepage&q=belmont|titolo=books.google|urlmorto=sì}}</ref> fu nuovamente aggiunto il nome Mezzagno. Il primo nome è dall'omonimo pizzo Belmonte (740 m s.l.m.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it|titolo=Cittastoria}}</ref>) che sovrasta la città, sul secondo nome l'ipotesi più probabile secondo il nuovo vocabolario della lingua siciliana significherebbe ''Erba da pascolo'', ''add. Dicesi di terreni da erba in su le falde dei monti'', quasi in mezzo tra pianure e montagne.<ref>{{cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Nuovo_vocabolario_siciliano-italiano/MI|titolo=Nuovo vocabolario siciliano-italiano|accesso=29 settembre 2024}}</ref>
 
== Storia ==
=== Il feudo ===
{{...}}
Le prime notizie certe del feudo Menzagno risalgono al 2 ottobre [[1439]], quando viene citato nel testamento di Pietro di Afflitto. In esso si dice: “Essere stato posseduto il detto Feudo da’ suoi antichi”.
 
Pietro lo trasmise ai suoi discendenti in linea primogeniale maschile, succedettero:
 
*Baldassarre d'Afflitto fu Pietro.
* Pietro d'Afflitto fu Baldassarre (1441).
* Baldassarre d'Afflitto fu Pietro (1462) morto in minore età; gli succedette il fratello.
* Nicolò Antonio d'Afflitto fu Pietro (1462).
* Pietro d'Afflitto fu Nicolò Antonio (1534).
* Vincenzo d'Afflitto fu Pietro (1564);
* Pietro d'Afflitto fu Vincenzo (1576).
* Vincenzo d'Afflitto fu Pietro (1595).
 
Alla morte di Vincenzo, alla moglie Elisabetta Morso, fu concesso il titolo di Principessa da Filippo IV il 2 settembre [[1627]]. Questo avvenne dopo che il figlio dei due, Marchisio d'Afflitto, battezzò la Baronia definendola Principato di Belmonte, atto inserito nel Real privilegio di popolare il feudo (''[[licentia populandi]]'') concesso dal re il 22 agosto [[1625]]. Nonostante l’ottenimento della ''Licentia'', il principe Marchisio non riuscì a popolare il feudo di Belmonte.
 
Essendo morto senza figli, a Marchisio successe il fratello Alvaro. Egli sposò Giovanna Alliata, dal loro matrimonio nacque Isabella.
 
Ella sposò Agesilao Bonanni, Morta Isabella senza figli, il titolo fu ereditato dal cugino Vincenzo ([[1648]]). Egli sposò Ninfa Bellacera, dal loro matrimonio nacque Gerardo Melchiorre d'Afflitto. Questi sposò Giovanna Gaetani e dal loro matrimonio nacque Ninfa d'Afflitto, ultima erede della casata.
 
Ninfa d'Afflitto sposò Francesco Ventimiglia separando i destini di Belmonte da quelli della famiglia d'Afflitto. infatti, da allora il feudo Belmonte passò tra i possedimenti della nobile famiglia Ventimiglia.
 
=== Simboli ===
[[File:Coat of arms of Belmonte Mezzagno-Stemma.pngsvg|left|120px]]
{{Approfondimento
{{nota
| allineamento = destra
| larghezza = 250px
| titolo = Il vecchio stemma comunale
| contenuto = [[File:Coa fam ITA afflitto.jpg|destra|110px]] Prima del 1987 Belmonte Mezzagno aveva un altro simbolo comunale, era lo stemma della famiglia Afflitto, Baronibaroni di Belmonte.<ref>{{cita web|url=http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/bibliotecacentrale/mango/affermo.htm|titolo=Nobiliario di Sicilia}}'' |capitolo= Gli Afflitto Baroni di Belmonte'' }}</ref> CosìIl èvecchio descrittostemma ilè vecchiocosì descritto: stemma.''uno scudo oro e azzurro, con una palma sradicata, verde, accostata da due pavoni addossati e con la testa rivolta verso di essa.''.}}
 
}}
Lo stemma del comune, concesso il 6 aprile 1987 con [[decreto del presidente della Repubblica]]<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4777 |titolo= Belmonte Mezzagno |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>, è stato così descritto dallo [[statuto comunale]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it/atti/menu_atti_div|2=content.php|titolo=Statuto del comune di Belmonte Mezzagno|urlmorto=sì}}</ref>:
{{nota
{{citazione|[[Interzato in palo]]: nel primo, troncato: a) d'oro, a quattro gigli di verde, posti 1, 2, 1; b) di rosso, alla [[bordura]] d'argento, caricata di quattro [[Biglietto (araldica)|plinti]] di rosso, due in capo, due in punta posti in palo; nel secondo [[interzato in fascia]]: a) partito: a destra [[inquartato in decusse]], d'argento e di rosso; a sinistra d'oro, al leone di rosso; b) d'azzurro, a tre torri d'argento, murate di nero, poste 2, 1; c) d'argento, al leone di nero; nel terzo, di verde, a sei [[Palla (araldica)|palle]] d'oro, poste [[in cinta]], 1, 2, 2, 1. Ornamenti esteriori da comune.}}
| allineamento = destra
Il gonfalone è un drappo di bianco.
| larghezza = 250px
 
| titolo = Le origine del nome
''Per l'utilizzo dello stemma comunale corretto si rimanda al sito internet dell'Ente, in quanto il presenta risulta errato in alcune parti.''
| contenuto = Fino al 1776 il nome del paese era Mezzagno,da quella data in poi il paese assunse la denominazione Belmonte nel 1864<ref>{{cita web|url=http://www.books.google.it/books?id=dnhVAAAAYAAJ&pg=PA209%dq=belmonte+mezzagno&hl=it&sa=X&ei=GfpIT5-sFIev8QOz3pigDg&ved=0CFQQ6AEwBQ#v=onepage&q=belmont|titolo=books.google}}</ref> fu nuovamente aggiunto il nome Mezzagno.Il primo nome è dall'omonimo pizzo Belmonte ''mt 740 s.l.m.''<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it|titolo=Cittastoria}}</ref> che sovrasta la città,sul secondo nome le ipotesi sono più di una,anticamente doveva esistere un casale di origine araba di nome Mezzagno,un'altra ipotesi un po leggendaria che fa risalire il nome alla parola mezz_agno,mezzo agnello con questo i contadini che avevano le terre in enfiteusi dovevano pagare ogni anno al Principe,un'altra ipotesi del nome è il termine che probabilmente significherebbe terra di mezzo o territorio situato fra diverse valli o ancora mezza altezza.
 
}}
;Lo stemma del comune concesso il 6/4/87 con Decreto del Presidente della Repubblica. È così descritto dallo statuto comunale<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it/atti/menu_atti_div|content.php|titolo= Statuto del comune di Belmonte Mezzagno}}</ref>
''Stella:interzato in palo: nel primo,troncato;A)D'oro, a quattro gigli di verde; posti uno uno, due, uno;B)Di rosso alla bordatura d'argento,caricata da quattro plinti di rosso; due in capo,due in punta posti in palo;nel secondo,interzato in fascia:A)partito a destra inquartato in decusse,d'argento e di rosso;B)D'azzurro a tre torri D'argento,murate di nero, poste due,una;C) D'argento leone di nero; nel terzo, di verde, alle sei palle D'oro, poste in orlatura, una, due, una. Ornamenti esteriori da comune.''
[[File:Richard francis talbo ventimiglia di belmonte.jpg|thumb|Nel riquadro Giuseppe Emanuele IV Ventimiglia([[1756]]) ([[1814]]) Principe di Belmonte e [[Richard Francis Talbot]],vice Re D'Irlanda bisnonno di sua moglie Carlotta Maria Clotilde Ventimiglia di [[Marsiglia]] ]]
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== ChieseChiesa cattolicheMadre ====
[[File:ChisaBelmonte Mezzagno (PA) - chiesa madre didel BelmonteSantissimo Crocifisso.jpg|thumb|destra|MatriceChiesa Madre del SantissimoSS. Crocifisso]]
La chiesaChiesa madre (1752)Madre (1756)<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.palermo.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra._pagina=4042|titolo=Davisitare|urlmorto=sì}} ''Lachiesamadre''</ref> del paese è dedicata al [[Crocifisso|SS. Crocifisso]] e si trova in piazza Garibaldi, (la piazza principale del paese).
Oltre alla chiesa madre è da citare la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, (1843)<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Chiese|accesso=24 marzo 2012}}</ref> con l'attiguo convento delle Suore Francescane di ''Madre Maria di Gesù Santocanale''.
Altre costruzioni rilevanti sono la cappella del Rosario, alla periferia Sud-Ovest, e la chiesetta della ''Madonna dei Poveri'', già sede di sepolture per i cittadini nei secoli scorsi.
=== Architetture civili ===
==== Lo Stagnone ====
Lo ''Stagnone''<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.it|titolo=Lacittàstoria}} ''Lostagnone''</ref> era un importante opera idraulica ipogea del XVIII Secolo. Serviva per approvvigionare il paese. Costruito a ridosso della matrice e progettato da Giovanni Battista La Licata per volere del [[Giuseppe Ventimiglia|Principe Giuseppe Emanuele Ventimiglia]] .Oggi è un vano libero di 350&nbsp;m² ed è stato restaurato dal comune che ha provveduto a creare pure un accesso indipendente da ''via Stagnone''; in futuro dovrebbe ospitare il ''Museo dell'Acqua.''<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.palermo.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=4042|titolo=Davisitare}} ''Museodell'acqua''</ref>
==== Fontane ====
Abbiviratura vecchia risale al 1902, sita in piazza Tenente Chinnici
==== Ville comunali ====
Villa comunale [[Madre Teresa di Calcutta]], zona via [[Michelangelo Buonarroti]].
=== Aree di interesse naturalistico ===
==== Grotte di origine carsica ====
Nel territorio belmontese sono presenti diverse grotte di origine [[carsismo|carsica]], Antro scala dei Muli, Grotta dei Laghetti, Pozzo Fiandra, Pozzo Landro, Sette Camere, Zubbietto Pizzo Neviera, Zubbio.<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Grotte|accesso=14 aprile 2012}}</ref>
== Tradizioni locali ==
Belmonte Mezzagno è di fondazione più recente rispetto ad altri comuni contigui (seconda meta del '700) e questo ha significato che il centro del palermitano ha gradualmente assorbito popolazione dall'esterno, anche grazie alla prossimità del capoluogo regionale, in modo dinamico, vista la tendenza naturale degli abitanti all'accoglienza ed all'integrazione di nuovi afflussi di popolazione; pur essendo un comune confinante con il capoluogo, Belmonte è però riuscita a mantenere una propria atmosfera peculiare senza trasformarsi in un classico "paese-dormitorio" tipico di molte aree prossime a grandi concentrazioni urbane.
A causa di questa fondazione recente anche le tradizioni sono abbastanza recenti (ad esempio, mentre la tradizione della "Vampa di San Giuseppe" (vedi oltre) ha un'origine cristiana recente mancano [[rito|riti]] folkloristici ancestrali di origine anche occulta o [[leggenda|leggende]] di origine rurale millenaria o plurisecolare connessi con il paganesimo presenti altrove in Sicilia, come il celebre [[Ballo dei diavoli|Ballo dei diavoli di Prizzi]]); dette tradizioni locali, che riguardano più la fede religiosa che la superstizione, sono state preservate dagli abitanti perché considerate parte del proprio patrimonio culturale nonostante la trasformazione da centro prevalentemente agricolo a centro ad economia diversificata.
[[File:Visuale da Montagnole.jpg|thumb|sinistra|140px|[[Pizzo|Pizzo Belmonte]] sullo sfondo, sovrasta il [[centro urbano]]]]
Una tradizione locale vuole che i cittadini si rechino il 3 maggio di ogni anno sul Pizzo Belmonte (detto ''la Santa Croce'' a causa della presenza di una [[Croce]] sulla vetta) per ricordare il [[Calvario|Calvario di Gesù Cristo]]. Si tratta di una vera e propria escursione di tipo alpinistico data la natura impervia del Monte, il quale è cosparso di 13 [[cappella|cappelle]] che fungono da tappe della [[Via Crucis]].<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/test-categorie-e-cultura|titolo=pellegrinaggiosantacroce|accesso=28/maggio/2015}}</ref>
 
La chiesa è collocata nella parte superiore della piazza principale, nel centro del comune. Artisticamente c'è da notare il Prospetto imponente ma equilibrato e un'originale scalinata a due bracci, scalone realizzato sulle orme delle ville settecentesche, che si rifà ai temi del tardo barocco, a cui del resto si ispira tutto il prospetto.
Altri due pellegrinaggi tradizionali erano quello del 7 ottobre alla ''Cappella del Rosario'' e quello alla Chiesa di ''Madonna dei Poveri'' (attualmente non agibile) in maggio.
 
Il corpo della chiesa ha una superficie di 200 mq; la facciata si innalza per circa 30 m. La costruzione della chiesa, iniziata nel 1752, è stata completata dopo 4 anni. È stata eretta canonicamente il 26 febbraio 1756 ed intitolata al SS. Crocifisso.
Belmonte conserva anche diverse tradizioni ormai non più molto comuni nel resto della [[Sicilia]], come la tradizione della ''Vampa di San Giuseppe'', che consiste nell'accensione di una catasta di legna che viene piazzata in un ampio luogo appropriato; (piazza ''[[Giuseppe Mazzini]]'') durante il rito vengono pronunciate delle invocazioni scandite ripetutamente in [[lingua siciliana]] locale rivolte proprio al Santo come omaggio devozionale finché la catasta non viene consumata dal fuoco. Ciò avviene la [[vigilia]] del 19 marzo. Organizzato dalla [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] di ''[[San Giuseppe]]''.
 
Il 29 ottobre 2016, con una celebrazione solenne, è stata dedicata dall'Arcivescovo Metropolita di [[Arcidiocesi di Palermo|Palermo]], mons. [[Corrado Lorefice]], dopo il completamento dei lavori di restauro voluti dall'Arciprete Mons. Calogero D'Ugo.
Il centro del Palermitano mantiene anche la tradizione delle [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternite]] o ''Congregazioni'', associazioni cattoliche consacrate a diverse figure religiose come santi o rappresentazioni varie di Gesù Cristo o di Maria di Nazareth le quali sono molto presenti nella vita sociale di molti cittadini.
Queste si occupano, fra l'altro, dell'accompagnamento (obbligatorio) dei defunti appartenenti alla propria congregazione lungo il corteo funebre dalla [[Parrocchia]] del [[Crocifisso|SS.Crocifisso]] al Cimitero Comunale, una pratica molto comune a Belmonte, snodandosi quindi per le vie principali del centro urbano e di alcuni compiti legati al [[Rito funebre|funerale]] della persona deceduta. Esse precedono il feretro nel corteo funebre, appena dopo la banda musicale (''con una [[marcia funebre]]'') che a sua volta apre il corteo funebre.
Le confraternite diffondono anche l'annuncio dei compiti ed obblighi dei confratelli attraverso un banditore che gira per le vie del paese. I membri della Confraternita del Crocifisso (o in dialetto, ''I Fratelli r'u Signuri'') hanno il compito particolare di presiedere ad alcuni momenti religiosi della Settimana Santa in [[parrocchia]], a turno e in maniera continuata durante la giornata, indossando un cappuccio appuntito che ricopre interamente il volto e che lascia scoperti solo gli occhi, oltre agli indumenti propri della Confraternita a cui appartengono. Tale copricapo è analogo a quelli portati delle Confraternite Spagnole durante la [[Settimana Santa]],<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/il-venerdi-santo|titolo=settimanasanta|accesso=28/maggio/2015}}</ref> specialmente quelle di [[Siviglia]].
 
Di notevole pregio, al centro del prospetto sopra il portale, è lo stemma dei [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]]. Ai lati di esso il Principe di Belmonte, tenne molto alla posa di due lastre marmoree, recanti delle iscrizioni che ne ripercorrono la storia:
I ''Tamburinai'' sono delle figure ancora molto vive nel folklore belmontese e annunciano con la loro presenza, determinandolo, il percorso di processioni che si svolgeranno per le vie nei giorni seguenti alla loro comparsa.
 
{{Citazione|A Dio Ottimo Massimo Giuseppe Emanuele Ventimiglia
Il ''Corteo Nuziale'' dalla casa della sposa alla Parrocchia per le principali strade belmontesi, già caduto per qualche decennio in disuso, è stato ripreso recentemente in diversi casi da giovani coppie.
Normanno, Svevo, Aragonese.
All'Altare del suo tempio
costruito nel proprio feudo, perché ogni giorno si celebrassero i Sacri Misteri a Dio Ottimo Massimo in perpetuo istituì.
Alle anime carissime di Maria Anna Statella ottima Madre e di Isabella Alliata moglie dolcissima, estrema provvidenza al popolo e alla sua religione per il futuro.||lingua=la|lingua2=it| D.O.M. JOSEPHUS EMMANUEL VENTIMILLIUS NORMANNUS SVEVUS ARAGONEUS UT AD ARAM HUIUS TEMPLI PROPRIO AERE EXTRUCTI SACRIS QUOTIDIE QUATOR DEO O.M. LITETUR,PERPETUO INSTITUIT QUAE ANIMABUS CARISSIMIS MARIAE ANNAE STATELLAE MATRIS ET ISABELLAE ALLIATAE CONIUGIS DULCISSIMAE SIBIQUE EXTREMA PRAEVIDENTI AC POPULI HUIUS RELIGIONI ESSENT PROFUTURA.}}
 
{{Citazione|A Dio Ottimo Massimo
Nella [[settimana]] che comprende il 4 ottobre, festa di [[Francesco d'Assisi|San Francesco D'Assisi]] è ormai tradizione portare i propri animali domestici alla celebrazione della [[Benedizione]] degli Animali, evento che riscuote grande apprezzamento in particolare da parte dei più piccini.
Giuseppe Emanuele Ventimiglia
Conte di Albitemeli, di Collesano
di Gratteri, di Lascari e S. Stefano,
Principe di Belmonte,
Primo dell’ordine dei Grandi di Spagna
Cavaliere di S. Gennaro.
Tre volte questore e due volte pretore nella città Palermitana, uno dei dodici pari del regno, ambasciatore regio ai Veneti, supremo prefetto del Re Carlo dalla Nascita,
della casa del Re Ferdinando.
Edificata la città, accolti gli abitanti, questo tempio innalzò dalle fondamenta.
Anno del Signore 1776||lingua=la|lingua2=it|D.O.M. JOSEPHUS EMMANUEL VINTIMILLIUS COMES ALBINTEMELII, GOLISANI, GRATTERI, LASCARIS, ET SANCTI STEPHANI PRINCEPS BELLIMONTIS EX PRIMO MAGNATUM HISPANORUM ORDINE EQUES SANCTI JANUARII POST TERTIAM IN URBE PANORMITANA QUAESTURAM MALEFICIORUM ALTERAMQUE PRAETURAM, TERTIO XII VIR REGNI CURATORUM REGIUS AD VENETOS SOLEMNITER LEGATUS REGI CAROLO A CUBICULO. DOMUS REGIS FERDINANDI SUPREMUS PRAEFACTUS OPPIDO AEDIFICATUM INCOLIS ACCITIS TEMPLUM A FUNDAMENTIS EXCITAVIT A.D. MDCCLXXVI}}
 
L'interno della chiesa, a navata unica, è arricchito all'abside, da un magnifico Crocifisso ligneo (280 × 160&nbsp;cm), commissionato da Giuseppe Emmanuele Ventimiglia che ne curò personalmente la realizzazione. Giunse a Belmonte nel settembre 1774.
Nei giorni precedenti alle festività dell'Immacolata Concezione e del Santo Natale, nelle chiese belmontesi vengono inoltre eseguiti due rispettivi lunghi canti religiosi dialettali molto caratteristici prima delle Sante Messe(le ''Novene'').
 
Insieme a quello di Belmonte ne fece realizzare un altro, leggermente più piccolo, per la chiesa di S. Nicolò Tolentino a Santo Stefano di Quisquina(AG): altro borgo presente nei suoi possedimenti.
 
Il Crocifisso ligneo, sofferma lo sguardo dell'osservatore su un Cristo morente, quindi sofferente ma ancora vivo, mentre volge lo sguardo al cielo.
=== [[Dialetto]] ===
{{E|palese violazione di [[Wikipedia:RO]]|Sicilia|maggio 2015}}
Gli abitanti sono detti belmontesi o minzagnoti. Il paese è chiamato localmente "U Minzagnu" perché questo ne era il nome originale. Il dialetto locale <ref>{{cita web|url=https://sites.google.com/site/belmontemezzagno/dialetto-mezzagnoto|titolo=Dialettomezzagnoto|accesso=28/maggio/2015}}</ref> (''Mezzagnoto'' o ''Minzagnòtu'' altrimenti chiamato Belmontese) differisce notevolmente dalla parlata siciliana letteraria, dalla quale si è evoluto, presentando una serie di espressioni modernizzate, una parte delle quali è costituita da calchi provenienti dalla lingua italiana che sono stati tuttavia sicilianizzati dagli abitanti; non si tratta però di lingua italiana sicilianizzata, altrimenti detta ''Italiano di Sicilia'', che è una variante regionale della lingua italiana. Alcune espressioni più arcaiche però continuano a coesistere con le nuove: ad esempio, la parola ''beddu'' (bello) esiste in questa forma più antica ma è molto diffusa anche la versione modernizzata ''bèllu''.
 
Notevoli sono i due altari, nelle pareti laterali della chiesa: su di essi si trovano due grandi tele commissionate dal principe nel 1775, al pittore Antonino Manno, raffiguranti una la ''Sacra Famiglia e Santa Rosalia.''
I Belmontesi, in conversazioni non ufficiali, conservano gli antichi nomi di alcuni quartieri e alcune strade o piazze.
In modo particolare, il corso principale, l'attuale ''Corso [[Aldo Moro]]'', è riferito comunemente come "U Chianu" o anche "Corso Palermo", nome antecedente all'attuale; allo stesso modo, il quartiere sorto attorno all'attuale via ''[[John Fitzgerald Kennedy|J.F. Kennedy]]'' in direzione di Palermo è comunemente noto come "Pitazzu"; l'attuale via ''[[Papa Giovanni XXIII]]'', che continua nella strada provinciale 126 è riferita come "A Chianotta".
Il [[luogo]] su cui sorse ufficialmente Belmonte, infine, già noto come ''Piazza Martiri d'Ungheria'' e attualmente come ''Piazza Giuseppe Emanuele Ventimiglia'' è da sempre indicato come "U Bagghiu".
Frequente è anche l'abitudine di usare, al posto del nome ufficiale della via o piazza a cui ci si riferisce, l'espressione "a strata di.." seguito dal nome di una persona che vi abita e di cui si conosce comunemente l'identità.
 
A metà navata, sulla destra, è visitabile il battistero con l'opera lignea di ''San Giovanni Battista'', sulla sinistra vi è la cappella dedicata all'Immacolata Concezione.
Nonostante il capoluogo disti pochissimi chilometri, il dialetto belmontese si distingue notevolmente dalla parlata palermitana. In realtà però è quest'ultima che presenta caratteristiche proprie, mancando nel Mezzagnoto la trasformazione della vocale ''E'' accentata in ''ì'' seguita dalla vocale ''-e'' (o più popolarmente in -a). Ad esempio ''beddu'' in Mezzagnoto rimane tale e quale, mentre in palermitano diventa ''bìeddu'' o ''bìaddu'' e il Mezzagnoto ''Palèrmu'' in palermitano corrisponde alle forme ''Palìejmmu'' o ''Palìajmmu''. Similmente anche la vocale O accentata non subisce trasformazione in Mezzagnoto, mentre nel Palermitano può trasformarsi in ''-ùo-'' o nel più popolare ''-ùa-''. Esempio: il Mezzagnoto ''òra'' (ora, adesso) nel Palermitano è ''ùora'' o ''ùara''. Infine anche la consonante R prima di un'altra consonante rimane invariata nel Mezzagnoto, mentre nel vernacolo palermitano diventa una I semiconsonante molto forte, quasi come il suono italiano del nesso ''Gli'', che raddoppia la consonante che segue: ad esempio la parola ''pòrta'' del Mezzagnoto, uguale alle forme italiana e siciliana, nel palermitano diventa ''pùojtta''.
 
Uscendo, nella parte alta, è visibile il coro e l'imponente organo a canne.
Nel Mezzagnoto, la 'S' seguita da vocale, viene sempre pronunciata come una regolare S sorda italiana, chiamata in linguistica [[fricativa alveolare sorda]]. Se essa precede invece una [[consonante sorda]] si trasforma invece in una [[fricativa postalveolare sorda]], ossia il suono della ''Sc'' italiana di ''Sciare'' o ''Scena'' (simbolo dell'[[Alfabeto Fonetico Internazionale]], o I.P.A.:[ʃ] ), mentre se precede una [[consonante sonora]] essa diventa una [[fricativa postalveolare sonora]] ossia il suono della lettera J nella lingua francese (simbolo dell'[[Alfabeto Fonetico Internazionale]], o I.P.A.:[ʒ] ) Esempi: ''"Spina"'' ("S" che precede consonante sorda) si pronuncia ['ʃpi:na] e ''"sbarra"'' ("S" che precede consonante sonora) si pronuncia ['ʒba:rra].
 
'''Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio'''
Un'altra particolarità del dialetto belmontese è la presenza della ''vocale neutra'', nota in [[Fonologia]] anche come [[Schwa|Vocale Centrale Media]] che non è contemplata né in italiano né nella lingua siciliana standard, la quale usa la vocale ''I'' al suo posto. Il suono, che non è rappresentato in italiano da alcun segno ortografico, è rappresentato dal simbolo [ə] nell'[[Alfabeto fonetico internazionale]].
Si tratta di una vocale dal suono quasi indistinto corrispondente alla pronuncia dalla vocale ''E'' nelle parole francesi ''Le'' o ''De'' che si trova nel dialetto belmontese al posto delle vocali ''E'' od ''I'' quando queste ultime non si trovino in sillaba accentata (ossia in posizione atona) mentre in caso contrario le vocali conservano il regolare suono che hanno anche in italiano. L'aggiunta di suffissi che spostino l'accento su sillaba differente determina anche il cambiamento fonetico delle sillabe interessate. Ad esempio, ''tèrra'' si legge come in italiano, ma ''terrènu'' presenta la vocale neutra sulla prima sillaba.
 
Oltre alla chiesa madre è da citare la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, (1843)<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Chiese|accesso=24 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419033855/http://mezzagnohistory.it/|dataarchivio=19 aprile 2013}}</ref> con l'attiguo convento delle [[Suore cappuccine dell'Immacolata di Lourdes]], prima casa aperta dalla fondatrice dell'ordine [[Carolina Santocanale|Maria di Gesù Santocanale]].
Le parole che dovrebbero finire in vocale accentata possono aggiungere, nella parlata più popolare, il suffisso "-ne" (''N'' seguita da vocale neutra atona) dopo la vocale accentata. Questo fenomeno è detto localmente "Ncani e Ncuni". Esempio: ''Cu ène? Picchìne?'' (it. ''Chi è? Perché?'')
 
==== Madonna dei Poveri ====
La lettera ''D'' se non preceduta da consonante diventa R semplice nella pronuncia, in quanto nel dialetto belmontese è presente il fenomeno linguistico del [[Rotacismo]],mentre la R iniziale è sempre pronunciata come doppia come anche avviene in siciliano standard.
[[File:Chiesa Madonna dei Poveri .jpg|miniatura|Chiesa della Madonna dei Poveri]]
La chiesa venne edificata nel 1930, dopo che, l'anno prima, veniva demolita la precedente chiesa della Madonna dei Poveri a causa di gravi carenze strutturali. La costruzione di tale chiesa era terminata nel maggio 1865. La venerazione alla Madonna dei Poveri avveniva attraverso l'affresco che si trova nell'abside alla destra dell'altare, affresco che si trovava anche nell'antica chiesa. a lei rivolgevano la preghiera le persone più povere, coloro a cui mancava il necessario per il loro sostentamento. Non solo quelli a cui mancava il pane, ma anche dei poveri in spirito, cioè coloro che erano lontani dalla fede.
 
Con l'arrivo delle prime pandemie, soprattutto del colera, quando i belmontesi capirono che il contagio avveniva non solo tra viventi, ma anche avendo contatto con i morti dovuti a tale patologia, cominciarono a seppellirli intorno alla chiesa. Ciò avvenne durante le epidemie di colera del 1848 e del 1884-85 e durante quella della febbre spagnola del primo decennio del novecento.
Ê anche presente, in dialetto belmontese, un suono semimuto simile ad una leggera aspirazione (qui per convenzione indicata da una lettera H), che viene usato in molte parole al posto della consueto suono di G gutturale e che si può descrivere come una via di mezzo fra i suoni delle lettere ''V'' e ''GH''. Nell'Alfabeto fonetico internazionale tale fonema è indicato col simbolo [ɦ], cioè una [[Fricativa glottidale sonora|Fricativa glottale sonora]]. Questo suono è una consonante nonostante possa essere percepito come la mancanza della stessa da molti dei locutori; la sua presenza infatti determina l'uso degli articoli preposti alle parole che iniziano con una consonante e non con una vocale (vedi oltre - articoli). Ciò aiuta anche a distinguere diverse parole altrimenti ritenute omofone come ''l'àttu'' e ''u hàttu'', cioè, rispettivamente, l'''atto'' e il ''gatto'' in italiano. Il fenomeno non è soltanto belmontese ma può essere riscontrato anche in altre aree della Sicilia Occidentale (Prov.di Palermo e Trapani), mentre nell'Agrigentino la ''G gutturale'' rimane tale; per contro le aree della Sicilia Orientale e,spesso, il siciliano standard, usano la semiconsonante ''J'' al suo posto, come ad esempio in ''lu jàttu'' o ''lu jaddu'' ( cioè il 'gatto' e il 'gallo'). Esiste anche la versione sorda ([[Fricativa glottidale sorda|Fricativa glottale sorda]]) del suono precedentemente indicato, più rara perché [[allofono|allofona]] del fonema [k], che è indicata nell'Alfabeto fonetico internazionale col simbolo [h] e che si trova quasi esclusivamente al posto della C gutturale seguita dal suono R come in ''Cristina'', ''Cristianu'', ecc. Anche il fatto che entrambi questi due suoni siano posti ad inizio di una parola prima di una R contribuisce a svelare la loro presenza: in caso di loro assenza la R seguente verrebbe pronunciata come doppia come di regola accade in Siciliano: ad esempio ''hrasta'' (it. 'vaso da fiori') e ''hròssu'' ('grosso') hanno una R semplice e non vengono pronunciati come ''rràsta'' o ''rròssu''.
 
Successivamente all'affresco venne aggiunto l'antico quadro che venne posizionato nell'abside realizzato dal Maestro Bottino nel 1929, la profonda devozione a questa immagine spinse i belmontesi a ricorrere alla Madonna dei Poveri nei periodi di siccità o di gravi carestie; ciò avveniva con processioni che partivano dalla chiesa madre per raggiungere la chiesetta. Allora non era facilissimo come lo è adesso, infatti per raggiungerla vi era soltanto un sentiero spesso immerso nel fango.
I locali pronunciano spesso Belmonte come "Bermonte" (con la prima E pronunciata come in italiano e la seconda E pronunciata come suono di vocale neutra atona).
 
Negli anni si sono susseguiti i lavori di restauro, i più importanti sono stati quelli promossi da Andrea Piraino nel 1966 e nel '70, e quelli promossi dalla Parrocchia che hanno dato un meraviglioso volto alla chiesetta sia fuori che dentro, dove è stato realizzato un quadro che ha sostituito il precedente, che è stato posizionato in sacrestia. Lavori che si sono conclusi nell'aprile 2017.
La terza persona singolare dell'indicativo passato remoto dei verbi regolari della prima coniugazione non finisce in -''ò'' come nel vernacolo palermitano od in -''au'' come in altre parlate siciliane, ma in ''-à.''. Ad esempio la parola ''pigghiò'' del palermitano o ''pigghiau'' del siciliano (in italiano:"(egli) prese") in Belmontese diventa ''"pigghià"''
 
==== Madonna del Rosario ====
Il pronome personale soggetto ''Io'' dell'italiano è molto spesso rappresentato in dialetto Belmontese dalla caratteristica forma ''Jê'' o anche, meno comunemente, da ''Hê'' in luogo del Siciliano standard ''Eu'' od ''Iu''
[[File:Madonna del Rosario .jpg|miniatura|cappella della Madonna del Rosario]]
Tutto nasce dalla devozione a un dipinto che ritrae la [[Madonna del Rosario]] con accanto san Domenico in ginocchio, è stato trovato tra i sassi nel terreno antistante la chiesetta (al di sotto della strada) nel 1921 da dei contadini impegnati in lavori in quel fondo. Gli operai lo calcolarono come una cianfrusaglia e lo posero con poco interesse lontano da lì, l'indomani mattina, misteriosamente, il quadro venne ritrovato nello stesso punto dove era stato trovato il giorno prima. Non facendo particolare attenzione all'accaduto, i contadini lo tolsero nuovamente da lì; l'indomani stessa storia: il quadro di nuovo lì. A questo punto quegli uomini capendo che non si trattava di un quadro come tutti gli altri, costruirono una cappella — ancora rintracciabile all'interno della chiesa, entrando sulla sinistra — e ve lo posero.
 
Qualche tempo dopo, il proprietario del terreno dove sorgeva la cappella decise di costruire, con l'aiuto di 9 operai, la piccola chiesetta che ancora possiamo ammirare, posizionando il quadro nell'abside.
Gli articoli determinativi differiscono dal siciliano standard ''Lu, La, Li'' (rispettivamente per maschile singolare, femminile singolare e maschile/femminile plurali) e vengono semplificati in ''U, A, Ì'' e, davanti a vocale, da ''L''' per entrambi i generi ed entrambi i numeri. Nelle preposizioni articolate (tranne quelle apostrofate della preposizione ''di'') avvengono alcune modifiche: la preposizione ''di'' in combinazione con gli articoli già citati viene contratta rispettivamente in ''d'u'', ''d'a'', ''d'ì'' e non lo standard ''di lu'', ''di la'', ''di li''; la preposizione ''in'' combinata ad essi dà luogo rispettivamente a ''nn'ò'', ''nn'a'', ''nn'è'' e davanti a vocale ''nnall''' invece che ''nna lu'', ''nna la'', ''nni li''; la preposizione ''a'' (per il complemento di termine) dà luogo a ''òò'', ''àà'', ''èè'' e ''all'''; infine per la preposizione ''pi'' (it. "per") dà luogo a ''p'u'', ''p'a'', ''p'ì'' e ''pill''' invece che ''pi lu'', ''pi la'', ''pi li'', e ''pi l'.''
 
Col passare degli anni, alcuni devoti decisero che sarebbe stato meglio posizionare nell'abside una statua che riproducesse il soggetto del dipinto, cosi fecero: scavarono una nicchia dietro l'altare, vi posero la statua coprendo l'abside con un vetro, poi tolto, e misero il quadro in un piccolo altare laterale.
Gli articoli indeterminativi sono ''un'' per il maschile (non lo standard ''nu''), ''una'' per il femminile (benché spesso la vocale iniziale cada per [[aferesi]]) e ''n' '' davanti a vocale iniziale di parola di entrambi i generi.
 
=== Architetture civili ===
 
==== Lo Stagnone ====
Lo Stagnone<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.it|titolo=Lacittàstoria|urlmorto=sì}} ''Lostagnone''</ref> era un'importante opera idraulica ipogea del [[XVIII secolo]] che serviva per approvvigionare il paese. Venne costruito a ridosso della matrice e progettato da Giovanni Battista La Licata per volere del [[Giuseppe Ventimiglia|Principe Giuseppe Emanuele Ventimiglia]] .Oggi è un vano libero di 350&nbsp;m² ed è stato restaurato dal comune che ha provveduto a creare anche l'accesso indipendente da via Stagnone; intitolato al magistrato Paolo Borsellino (in quanto originario di Belmonte da parte della nonna materna) ha ospitato il Museo dell'Acqua.<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.palermo.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=4042|titolo=Davisitare}} ''Museodell'acqua''</ref> ed oggi è un luogo per lo svolgimento di eventi culturali e mostre.
==== Fontane ====
Abbeveratura Vecchia, abbeveratoio risalente al [[1902]], sito in piazza Tenente Chinnici
 
==== Ville comunali ====
Villa comunale [[Madre Teresa di Calcutta]], zona via [[Michelangelo Buonarroti]]. A pochi metri vi è l'altra, dedicata a San Michele Arcangelo a motivo della pittura su mattonelle posta sul muro laterale.
=== Aree naturali ===
Nel territorio belmontese sono presenti diverse grotte di origine [[carsismo|carsica]]: Antro scala dei Muli, Grotta dei Laghetti, Pozzo Fiandra, Pozzo Landro, Sette Camere, Zubbietto Pizzo Neviera, Zubbio.<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Grotte|accesso=14 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419033855/http://mezzagnohistory.it/}}</ref>
 
== Tradizioni locali ==
Belmonte Mezzagno è di fondazione più recente rispetto ad altri comuni contigui (seconda meta del '700) e questo ha significato che il centro del palermitano ha gradualmente assorbito popolazione dall'esterno, anche grazie alla prossimità del capoluogo regionale, in modo dinamico. Pur essendo confinante con il capoluogo, Belmonte è però riuscita a mantenere una propria atmosfera peculiare senza trasformarsi in un classico "comune-dormitorio" tipico di molte aree prossime a grandi concentrazioni urbane.
A causa di questa fondazione recente anche le tradizioni sono abbastanza recenti (ad esempio, mentre la tradizione della "Vampa di San Giuseppe" (vedi oltre) ha un'origine cristiana recente mancano [[rito|riti]] folkloristici ancestrali di origine anche occulta o [[leggenda|leggende]] di origine rurale millenaria o plurisecolare connessi con il paganesimo presenti altrove in Sicilia, come il celebre [[Ballo dei diavoli|Ballo dei diavoli di Prizzi]]); dette tradizioni locali, che riguardano più la fede religiosa che la superstizione, sono state preservate dagli abitanti perché considerate parte del proprio patrimonio culturale nonostante la trasformazione da centro prevalentemente agricolo a centro a economia diversificata.
[[File:Visuale da Montagnole.jpg|thumb|sinistra|upright=0.6|Pizzo Belmonte sullo sfondo, sovrasta il [[centro urbano]]]]
Una tradizione locale vuole che i cittadini si rechino il 3 maggio di ogni anno sul Pizzo Belmonte (detto ''la Santa Croce'' a causa della presenza di una [[Croce]] sulla vetta) per ricordare il [[Calvario|Calvario di Gesù Cristo]]. Si tratta di una vera e propria escursione di tipo alpinistico data la natura impervia del Monte, il quale è cosparso di 13 [[cappella|cappelle]] che fungono da tappe della [[Via Crucis]].<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/test-categorie-e-cultura|titolo=pellegrinaggiosantacroce|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528224840/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/test-categorie-e-cultura/|dataarchivio=28 maggio 2015}}</ref>
 
Altri due pellegrinaggi tradizionali erano quello del 7 ottobre alla ''Cappella del Rosario'' e quello alla Chiesa di ''Madonna dei Poveri'' in maggio.
 
Belmonte conserva anche diverse tradizioni ormai non più molto comuni nel resto della [[Sicilia]], come la tradizione della ''Vampa di San Giuseppe'', che consiste nell'accensione di una catasta di legna che viene piazzata in un ampio luogo appropriato; (piazza ''[[Giuseppe Mazzini]]'') durante il rito vengono pronunciate delle invocazioni scandite ripetutamente in [[lingua siciliana]] locale rivolte proprio al Santo come omaggio devozionale finché la catasta non viene consumata dal fuoco. Ciò avviene la [[vigilia]] del 19 marzo. Organizzato dalla [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] di ''[[San Giuseppe]]''.
 
Il centro del Palermitano mantiene anche la tradizione delle [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternite]], associazioni cattoliche consacrate a diverse figure religiose come santi o rappresentazioni varie di Gesù Cristo o di Maria di Nazareth le quali sono molto presenti nella vita sociale di molti cittadini. Queste si occupavano, in passato anche dell'accompagnamento dei defunti appartenenti alla propria confraternita lungo il corteo funebre dalla [[Parrocchia]] del [[Crocifisso|SS.Crocifisso]] al Cimitero Comunale, una pratica molto comune a Belmonte, snodandosi quindi per le vie principali del centro urbano e di alcuni compiti legati al [[Rito funebre|funerale]] della persona deceduta. Esse precedono il feretro nel corteo funebre, appena dopo la banda musicale (''con una [[marcia funebre]]'') che a sua volta apre il corteo funebre.
 
Le confraternite diffondono anche l'annuncio dei compiti e obblighi dei confratelli attraverso un banditore che gira per le vie. I membri della Confraternita del SS. Crocifisso (o in dialetto, ''I Fratelli r'u Signuri'') hanno il compito particolare di presiedere ad alcuni momenti religiosi della Settimana Santa in [[parrocchia]], dopo la Messa "In Cœna Domini" a turno e in maniera continuata durante la notte, indossando un cappuccio appuntito che ricopre interamente il volto e che lascia scoperti solo gli occhi, oltre agli indumenti propri della Confraternita a cui appartengono. Tale copricapo è analogo a quelli portati delle Confraternite Spagnole durante la [[Settimana santa]],<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/il-venerdi-santo|titolo=settimanasanta|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528225009/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/il-venerdi-santo/|dataarchivio=28 maggio 2015}}</ref> specialmente quelle di [[Siviglia]].
[[File:Centro di Belmonte Mezzagno.jpg|thumb|sinistra|upright=1.8|Veduta di Belmonte]]
 
I ''Tamburinai'' sono delle figure ancora molto vive nel folklore belmontese e annunciano con la loro presenza, determinandolo, il percorso di processioni che si svolgeranno per le vie nei giorni seguenti alla loro comparsa.
 
Il ''Corteo Nuziale'' dalla casa della sposa alla Parrocchia per le principali strade belmontesi, già caduto per qualche decennio in disuso, è stato ripreso recentemente in diversi casi da giovani coppie.
 
Nella [[settimana]] che comprende il 4 ottobre, festa di [[Francesco d'Assisi|San Francesco D'Assisi]] è ormai tradizione portare i propri animali domestici alla celebrazione della [[Benedizione]] degli Animali, evento che riscuote grande apprezzamento in particolare da parte dei più piccini.
 
Nei giorni precedenti alle festività dell'Immacolata Concezione e del Santo Natale, nelle chiese belmontesi vengono inoltre eseguiti due rispettivi lunghi canti religiosi dialettali molto caratteristici prima delle Sante Messe(le ''Novene'').
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati istatISTAT del 2011 i cittadini stranieri residenti a Belmonte Mezzagno sono 42.<ref>[http://www.demo.istat.it/str20111009/index.html Dato istat al 31/12/2011] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130309021057/http://demo.istat.it/str20111009/index.html |data=9 marzo 2013 }} Popolazione straniera residente al 31/12/2011</ref>
 
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione cittadina è di religione [[Cristianesimo|cristiana]] di rito [[chiesa cattolica|cattolicocattolica]] di rito latino, faappartenente parteecclesiasticamente dellall'[[Arcidiocesiarcidiocesi di Palermo]]<ref>{{cita web|url=http://www.it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Palermo|titolo=Arcidiocesi di Palermo|accesso=4 marzo 2012}}</ref> le chiese sono elencate su monumenti e luoghi d'interesse.
L'altra fede cristiana presente è quella [[evangelicismo|evangelica]], nata alla metà degli anni 50 oggi sono presenti tre comunità:.
 
==== Chiese Cristiane Evangeliche ====
''' Chiese Cristiane Evangeliche'''
* Chiesa Cristiana Evangelica A.D. I.
* Chiesa Cristiana Evangelica Gesù Vivè.
* Chiesa Cristiana Evangelica l'Emmanuele.<ref>{{cita web|url=httphttps://www.fontedivita.it/indirizzario/filtrosicilia.html|titolo=Fontedivita|accesso=4 marzo 2012}}</ref>.
 
== Economia ==
=== Industria e Artigianatoartigianato ===
Nel territorio di Belmonte Mezzagno negli ultimi anni, ha avuto sviluppo il settore terziario e industriale: quest'ultimo consiste principalmente nelle aziende specializzate in ceramica e nell'utilizzo e raffinazione di materiali estratti a fini edilizi, vi è presenza di onice.
 
=== Agricoltura ===
Il territorio haè unain diversaalcuni orografiapunti del terrenoimpervio. ALe voltecolture èprincipali impervia. Fra le essenze coltivate in prevalenza vi èsono l'[[Olea europaea|olivo]] per la produzione di [[Olio di oliva|olio]] anche se mai si è puntato alla valorizzazione; altre colture in atto sono, le [[mandorla|mandorle]], e i [[Citrus reticulata|mandarini]] nella valle del Landro e; radi sono i [[Fichifichi d'India]]. In passato sviluppatiera eranosviluppata illa coltivazione del [[Fraxinus ornus|frassino]] daper la [[Manna (gastronomia)|manna]] e il [[sommacco]] per la produzione di tannini e coloranti.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Belmonte Mezzagno}}
{{C|Sezione da integrare con i sindaci (o podestà, o commissari) dal 1921 al 1990|Sicilia|maggio 2015}}
 
;[[File:Flag of Italy (1861-1946) crowned.svg|50px]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] Sindaci dal 1875 al 1921
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 30 novembre [[1997]] | [[Novembre]] [[2001]] | Maurizio Milone | [[L'Ulivo]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| ... | ... | ... | ...| ... }}
{{ComuniAmminPrec
| [[1875]] | [[1878]] | Michele Patrisolo | |Regio Delegato Straordinario
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Agosto]] [[2001]] | [[2001]] | Salvatore Di Franco | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
| [[1879]] | [[1886]] | Giuseppe Migliore | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 25 novembre [[18872001]] | [[1889Maggio]] [[2007]] | Giovanni MiglioreSalerno | | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 13 maggio [[18902007]] | [[1891Agosto]] [[2011]] | SalvatoreSaverio AsciuttoBarrale |[[I Popolari di Italia Domani]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Settembre]] [[2011]] | [[Gennaio]] [[2012]] | Margherita Rizza | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
| [[1892]] | [[1899]] | Giovanni Migliore | |Sindaco
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{{ComuniAmminPrec
| [[Gennaio]] [[2012]] | 7 maggio [[2012]] | Antonio Garofolo | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
| [[1900]] | [[1901]] | Pietro Simoncini | |Regio Delegato
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 maggio [[2012]] | 11 giugno [[2017]] | Pietro Di Liberto |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| [[1901]] | [[1902]] | Vincenzo Romano | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 11 giugno [[19032017]] | 12 giugno 2022 | Salvatore Pizzo | [[1905Lista civica]] | Salvatore[[Sindaco Asciutto |(ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 12 giugno [[2022]] | ''in carica'' | Maurizio Milone | [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
| [[1906]] | [[1907]] | Giuseppe Pizzo | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
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|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1908]] | [[1910]] | Francesco Guerrera | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1910]] | [[1911]] | Melchiorre Veniani | |Commissario
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1912]] | [[1914]] | Giorgio Migliore | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1915]] | [[1916]] | Giuseppe Calderaro | |Sindaco
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1916]] | [[1919]] | Luigi Montemurro | |Commissario
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[1920]] | [[1921]] | Alessandro Pace | |Commissario
|}}
{{ComuniAmminPrec
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{{ComuniAmminPrecFine}}
; [[File:Flag of Italy.svg|50px]] [[Repubblica Italiana]] Sindaci dal 1990 ad oggi
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{{ComuniAmminPrec
| [[Febbraio]] [[1990]] | [[Novembre]] [[1993]] | Giuseppe Di Liberto | | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
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| 20 giugno [[1993]] | [[Novembre]] [[1997]] | Maurizio Milone | [[L'Ulivo]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
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| 30 novembre [[1997]] | [[Novembre]] [[2001]] | Maurizio Milone | [[L'Ulivo]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref name=due><secondo mandato</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Agosto]] [[2000]] | [[2001]] | Salvatore Di Franco | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
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{{ComuniAmminPrec
| 25 novembre [[2001]] | [[Maggio]] [[2007]] | Giovanni Salerno | | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
| 13 maggio [[2007]] | [[Agosto]] [[2011]] | Saverio Barrale |[[Popolari di Italia Domani]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref name=due/>}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Settembre]] [[2011]] | [[Gennaio]] [[2012]] | Margherita Rizza | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
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{{ComuniAmminPrec
| [[Gennaio]] [[2012]] | 7 maggio [[2012]] | Antonio Garofolo | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
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{{ComuniAmminPrec
| 8 maggio [[2012]] | ''in carica'' | Pietro Di Liberto |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|<ref name=uno>primo mandato</ref>}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
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Il comune di Belmonte Mezzagno fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
* [[regione agraria]] n.6 ''Colline interne-Colline dell'Eleuterio''<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo= GURS parte I del 2008|accesso=3 marzo 2012}}</ref>
* Unione dei comuni ''le quattro terre''.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.pa.it/quattro_terre.php|titolo=Lequqttroterre|accesso=17 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130122002611/http://www.comune.belmonte.pa.it/quattro_terre.php|dataarchivio=22 gennaio 2013}}</ref>
 
== Cultura ==
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==== La Banda ====
Si hanno notizie di una banda belmontese fin dalla seconda metà dell'800, cioè da quando si registra un diffuso costituirsi di bande musicali in tutta l'Italia meridionale. Nel [[1933]] la Banda del dopolavoro di Belmonte Mezzagno ricevette la medaglia d'oro nel primo concorso provinciale.
L’arte della musica è stata sempre una spiccata qualità della maggior parte dei cittadini di Belmonte Mezzagno.
 
Continua a tutt'oggi la tradizione musicale belmontese con due formazioni: il complesso bandistico "Principe di Belmonte"<ref>{{cita web|url=https://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/palermo/belmontemezzagno/belmontemezzagno.php|titolo=principedibelmonte|accesso=5 giugno 2015}}</ref> e il complesso bandistico "Pietro Allotta".<ref>{{cita web|url=http://profileengine.com/groups/profile/431702359/complesso-bandistico-pietro-allotta-belmonte-mezzagno|titolo=Complesso Bandistico "Pietro Allotta" | data = 5 giugno 2015 | accesso = 10 gennaio 2023 | urlarchivio = https://archive.is/20150605155456/http://profileengine.com/groups/profile/431702359/complesso-bandistico-pietro-allotta-belmonte-mezzagno | dataarchivio = 5 giugno 2015 |urlmorto=sì}}</ref>
Si hanno notizie di una rinomata banda belmontese fin dalla seconda metà del 1800, cioè da quando si registra un diffuso costituirsi di bande musicali in tutta l’Italia meridionale (Puglia, Basilicata, Campania, Calabria, Sicilia).
 
==== Biblioteche ====
I primi riferimenti storici li troviamo con Giovanni Filippo De Santis nato a Belmonte Mezzagno il 05.04.1861, morto nel 1930.
Dispone della biblioteca comunale "Giovanni Falcone", con sede in via John Kennedy<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.pa.it|titolo=ComuneBelmonte|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
 
Clarinettista fu uno dei primi maestri della Banda Musicale, e trascrittore di parecchi brani di musica per banda. Ha diretto la banda dai primi del 1900, fino al 1930. Esiste ancora oggi qualche spartito, da lui trascritto in data 1887.
 
In questo periodo opera Vincenzo De Santis  (1873 - 1957): clarinetto, fratello di Giovanni Filippo; è rimasto nella memoria di molti musicanti, che da lui hanno appreso le nozioni della musica e la pratica dello strumento, come "Mastru 'Nsulu".
 
Nel 1933 il complesso bandistico conquista un successo così riconosciuto e documentato: Diploma conferito alla Banda del dopolavoro di Belmonte Mezzagno, Prima Classificata nel Primo Concorso Provinciale Con Medaglia D’Oro – 1º dicembre 1933, Diretta dal MaestroVincenzo Sortino.
 
Alcune notizie documentate le troviamo con il Maestro Pietro Allotta, nato a Belmonte Mezzagno il 21.08.1892 e morto il 06.01.1952. Compositore ed Arrangiatore, arricchì notevolmente il repertorio bandistico. Diresse la Banda di Belmonte dal 1939 al 1952, portandola ad alti livelli, oltre che ad un numero di 50 elementi, tutti locali. Continua con Salvatore Bottino: nato a Belmonte il 01.08.1905 e morto il 01.12.1956, la tradizione di Maestri Belmontesi.
 
Altre notizie le troviamo nella stampa dell’epoca che, per i Concerti svolti, sotto la Direzione del Maestro Carmelo Castronovo, rispettivamente a:  
- Palermo – Giardino Inglese 1956; 
- Bagheria – Festa Patronale, Giugno 1957; 
- Palermo – Foro Italico, Festino 1958;  
così ricorda: “L’esecuzione dei pezzi è stata perfetta… .l’ottimo Complesso Musicale ha dimostrato una preparazione veramente notevole e tale da poterlo classificare tra i migliori dell’isola… …il pubblico ha apprezzato l’esecuzione dei brani con lunghi applausi… etc…”.
 
Continua il lavoro di formazione musicale e strumentale intrapreso dal De Santis Giacomo Cappello (16.02.1929) flicorno tenore solista e flicorno baritono. Molti musicanti e strumentisti, adesso Diplomati e facenti parte di diverse Orchestre Italiane, hanno appreso le prime nozioni musicali e la pratica strumentale. Capo Banda dalla metà degli anni 50, è stato fine e sensibile solista di flicorno tenore negli anni 50-60 con le maggiori bande siciliane e calabresi. Ispiratore, consigliere e memoria storica della nostra Banda, la sua attività continua fino ai nostri giorni.
 
Da questo periodo continuano e si intensificano le tournée che vede il Complesso Bandistico all'apice del successo e richiestissimo, per la bravura dei suoi esecutori e solisti, in tutta la Sicilia ed in Calabria. Il repertorio musicale era molto ricco e vario, infatti comprendeva, oltre al marciabile militare e sinfonico, molte sinfonie e fantasie operistiche utilizzate per i concerti serali “Musica in Palco”.  
      Nel 1968, sotto la direzione di Nicola Corbo, unica banda in Sicilia, ha introdotto, nei “Concerti in Palco”, due cantanti lirici, un Soprano ed un Tenore, che sostituiranno rispettivamente il flicornino ed il trombone tenore nelle Arie operistiche.
 
In questo periodo ritroviamo il Complesso Bandistico in giro per le diverse piazze siciliane in occasione di festività religiose, civili di raduni bandistici ed in qualità di ospite D’Onore per le serate di Musica in Palco.
 
Nel 1981, Diretta dal Maestro Don Pietro Cappello, ha vinto con una coppa la prima rassegna Bande di Sicilia ad Altavilla Milicia , otto le bande presenti.
 
Continua a tutt'oggi la tradizione musicale Belmontese con due formazionii: Il Complesso Bandistico "Principe di Belmonte" <ref>{{cita web|url=http://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/palermo/belmontemezzagno/belmontemezzagno.php|titolo=principedibelmonte|accesso=05/giugno/2015}}</ref> ed il Complesso Bandistico "Pietro Allotta" <ref>{{cita web|url=http://profileengine.com/groups/profile/431702359/complesso-bandistico-pietro-allotta-belmonte-mezzagno|titolo=pietroallotta|accesso=05/giugno/2015}}</ref> che riscuotono successo e consensi nelle piazze siciliane.
 
==== Biblioteche ====
* ''Biblioteca comunale Giovanni Falcone'', con sede in via John Kennedy<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.pa.it|titolo=ComuneBelmonte|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
=== Cucina ===
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=== MediaCinema ===
==== Cinema ====
[[File:istantaneafilm mafioso.png|thumb|[[Norma Bengell]] e [[Alberto Sordi]] in ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]'']]
Belmonte Mezzagno ha ospitato il ''set'' di alcuni importanti film:
* [[Pietro Germi]] nel [[1953]] ha girato il film ''[[Gelosia (film 1953)|Gelosia]]''<ref>{{cita web|url=httphttps://siciliafilm.wordpress.com/film-dal-1951-al-1960/gelosia/|titolo=Siciliafilm}}''Film girati in Sicilia''</ref> con [[Erno Crisa]] e [[Marisa Belli]], tratto dal romanzo ''[[Il marchese di Roccaverdina]]''.
[[File:Gelosia .jpg|miniatura|Erno Grisa in ''Gelosia'']]
* [[Alberto Lattuada]] nel [[1962]] ha girato il film ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]''<ref>{{cita web|url=http://ricerca.republica.it/republica/archivio/republica/2001/07/07/sordi-ero-mafioso-|titolo=AlbertoSordi}}''Film Girato a Belmonte''</ref> con [[Alberto Sordi]] e [[Norma Bengell]].
 
*[[Alberto Lattuada]] nel [[1962]] ha girato il film ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]''<ref>{{cita web|url=http://ricerca.republica.it/republica/archivio/republica/2001/07/07/sordi-ero-mafioso-|titolo=AlbertoSordi|urlmorto=sì}}''Film Girato a Belmonte''</ref> con [[Alberto Sordi]] e [[Norma Bengell]].
=== Persone legate a Belmonte Mezzagno ===
[[File:istantaneafilm mafioso.png|thumb|[[Norma Bengell]] e [[Alberto Sordi]] in ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]'']]
* [[Giuseppe Ventimiglia|Giuseppe Emanuele Ventimiglia]] - [[Patrizio (titolo)|patrizio]]<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/giuseppe-emanuele-ventimiglia-e-statella-principe-di-belmonte_Dizionario-Biografico)/|titolo=Dizionario Biografico|accesso=19 marzo 2012}}</ref>(1716) (1777) [[Giuseppe Ventimiglia|Principe di Belmonte]], ha fondato la [[Chiesa madre]] e costruito lo Stagnone (antico serbatoio d'acqua)
 
* Giuseppe Benigno. - [[Patriottismo|Patriota]] (1819 - 1860) nato a Belmonte Mezzagno.
=== Eventi ===
* Francesco Ciancimino (1893 - 1982) - [[Dipartimento del Tesoro|direttore generale del tesoro]], due volte [[capo di Gabinetto]] al [[Ministero del Tesoro]] e [[direttore generale]] della [[Cassa depositi e prestiti]] e dell'[[Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato|Direttore Poligrafico di Stato]] firmando le [[Banconota|Banconote]] dell'epoca.
* [[Gaetano Allotta]] - [[Saggio|saggista]] e [[giornalista pubblicista|pubblicista]]
* [[Italo Mazzola]] (1929 - 2007) [[politico]] e [[sindacato|sindacalista]], deputato dal 1968 al 1972.<ref>{{cita web|url=http://storia.camera.it/deputato/italo-mazzola-19291126/atti?anno=1968#nav|titolo=Storiacameradeputati|accesso=12 marzo 2012}}</ref>
* Giovanni Avanti - [[politico]], presidente della [[Provincia di Palermo]]<ref>{{cita web|url=http://politici.openpolis.it/politico/277381|titolo=PoliticiOpenpolis|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
* [[Francesco Saverio Romano]], politico e deputato, [[Sottosegretario di Stato|sottosegretario al lavoro]] e [[Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali|ministro dell'Agricoltura]] nel [[Governo Berlusconi IV|Governo Berlusconi]].<ref>{{cita web|url=http://politici.opeonpolis.it/politico/686|titolo=PoliticiOpeonpolis|accesso=15 marzo 2012}}</ref>
 
=== Eventi, feste e sagre ===
* [[Notte bianca]]: si svolge nel mese di settembre tra il [[sabato]] e la [[domenica]], consiste nell'organizzazione di varie manifestazione e con l'apertura prolungata di negozi.
* [[Settembre|Settembre in festa]]: durante il mese di settembre si svolge la festa patronale in onore del Santissimo Crocifisso che si festeggia il 14 settembre.Accanto alle celebrazioni religiose ci sono varie attività culturali, rassegne teatrali, tornei sportivi amatoriali, mostre e serate musicali.<ref>{{cita web|url=http://www.nuovabelmonte.com/2012/09/belmonte-mezzagno-progamma-settembre.html|titolo=Programma festivo|accesso=21 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Lucia da Caltagirone|Santa Lucia]]: si festeggia il 13 dicembre secondo il calendario ed è molto sentita in paese; come di tradizione durante la giornata è di uso astenersi dal consumo di pane, al cui posto si consumano [[arancino|arancinearancini]], [[Triticum|cuccia]] (grano bollito), e [[cicer arietinum|ceci]]. Alle prime ore dell'alba la banda musicale va girando per le vie del paesecomune; la giornata termina quindi con la processione e [[fuochi d'artificio]].
* [[Incontro di Pasqua]]: Cristo Risorto e la statua dell'Addolorata dopo una breve corsa si incontrano al centro della piazza, brevi istanti prima la Vergine Santa è privata del manto nero, scoprendo quello celeste sottostante. La statua inoltre è dotata di un meccanismo che la fa inginocchiare ed aprire le braccia al momento dell'incontro.
* Incontro di Pasqua
 
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra della città è la ''[[Polisportiva BelmonteBelmontese]]'', chei militacolori insociali [[Secondasono Categoria]]amaranto, attualmente la società si occupa di calcio giovanile e partecipa con la prima squadra nel campionato di seconda categoria Sicilia. Il livello massimo raggiunto dal calcio belmontese sono tre campionati della categoria di [[Promozione Sicilia 1998-1999|Promozione Sicilia]] girone A.
 
=== Badminton ===
Il badminton eè molto praticato, in passato Belmonte è stata capitale<ref>{{cita web|url=http://www.nuovabelmonte.com/2011/11/belmonte-capitale-del-badminton_09.html|titolo=Belmonte capitale del Badminton|accesso=2 maggio 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150411005524/http://www.nuovabelmonte.com/2011/11/belmonte-capitale-del-badminton_09.html|dataarchivio=11 aprile 2015}}</ref> del badminton in Italia, con gli scudetti della storica ''ASD Mediterranea'', nel 2015 Belmonte è ritornata in serie a con la promozione della ''ASD Piume D'argento''. <ref>{{cita web|url=http://www.sportdelgolfo.com/badminton/140-play-off--play-out/15248-badminton-al-bc-milano-lo-scudetto-2015-le-piume-dargento-belmonte-mezzagno-promosse-in-serie-a.html|titolo=Le Piume D'argento Belmonte Mezzagno promosse in serie a|accesso=066 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160313101834/http://sportdelgolfo.com/badminton/140-play-off--play-out/15248-badminton-al-bc-milano-lo-scudetto-2015-le-piume-dargento-belmonte-mezzagno-promosse-in-serie-a.html|dataarchivio=13 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Impianti Sportivisportivi ===
* Stadio comunale polivalente (contrada Ianselmo), realizzato agli inizi degli anni 80 a due chilometri circa dal [[centro storico|centro della città]], ha un [[campo da calcio]] in [[terra battuta]], un [[campo da tennis]], un [[campo da calcio a 5]] entrambi in [[erba sintetica]] e una tribuna con una capienza di 1000 posti circa.
== Curiosità ==
Il comune di Belmonte Mezzagno nel 1997 ha rappresentato l'Italia a una puntata della trasmissione televisiva ''[[Giochi senza frontiere]]''<ref>{{cita web|url=http://www.giochisenzafrontiere.net/edizione1997.htm|titolo=Giochi senza frontiere 1997}}</ref> svoltasi a [[Budapest]], in [[Ungheria]].
 
== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
{{...}}
== Voci correlate ==
* [[ProvinciaCittà metropolitana di Palermo]]
* [[Gaetano Allotta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Belmonte Mezzagno}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web | 1 = http://www.comune.belmonte.pa.gov.it/ | 2 = Sito istituzionale del comune] | accesso = 21 marzo 2015 | dataarchivio = 21 luglio 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130721055149/http://comune.belmonte.pa.gov.it/ | urlmorto = sì }}
* [http{{cita web|https://www.comuni-italiani.it/082/009/index.html |Belmonte Mezzagno Notizie su Comuni-Italiani.it]}}
 
{{ProvinciaComuni della città metropolitana di Palermo}}
{{Comuni per la Strategia Rifiuti Zero}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}