Belmonte Mezzagno: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia |
m Bot: http → https |
||
| (220 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Divisione amministrativa
|Nome = Belmonte Mezzagno
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Belmonte Mezzagno-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Maurizio Milone
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 12-6-2022
|Data istituzione = 18 Aprile 1752
|Sottodivisioni = Coda di Volpe<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/98-belmonte-mezzagno/|titolo=tuttiitalia|accesso=2 aprile 2012}}</ref>[[Gibilrossa]]<ref>{{cita web|url=https://www.tuttitalia.it/sicilia/98-belmonte-mezzagno/|titolo=tuttitalia frazioni nel comune di Belmonte Mezzagno}}</ref>.
|Divisioni confinanti = [[Altofonte]], [[Misilmeri]], [[Palermo]], [[Santa Cristina Gela]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1251
|Nome abitanti = belmontesi o mezzagnoti
|Patrono = [[Crocifisso|SS. Crocifisso]]
|Festivo = 14 settembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Belmonte Mezzagno (metropolitan city of Palermo, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Belmonte Mezzagno nella città metropolitana di Palermo
}}
'''Belmonte Mezzagno''' (''
Fa parte dell'[[area metropolitana di Palermo]], benché non ci sia alcuna continuità urbana fra il centro urbano e il proprio capoluogo, essendo separati dalla barriera orografica di [[Monte Grifone]]. Belmonte fu fondata da Giuseppe Emmanuele Ventimiglia, Principe di Belmonte nel 1752 [[XVIII secolo]], in seguito alla ''[[licentia populandi]]'' richiesta ed ottenuta da re [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] il 18 aprile del 1752.
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
[[File:paesaggio belmontese.jpg|thumb|sinistra|
Belmonte Mezzagno è una [[cittadina]] situata ai piedi del pizzo "Belmonte" (
L'unico accesso a Belmonte era dato una volta da una [[mulattiera]]<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/geoblog/la-scala|titolo=Lascala|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150529001554/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/geoblog/la-scala/|dataarchivio=29 maggio 2015}}</ref> che percorreva la [[valle]] nota come ''la Scala'' la quale collegava Belmonte a Palermo. Belmonte è attraversato dal [[torrente]] Landro o Oleandro che confluisce più avanti nel fiume Eleuterio. Nelle vicinanze della cittadina si trovano le località di soggiorno di [[Gibilrossa]] e Piano Stoppa appartenenti per la maggior parte al comune di Misilmeri, mentre parte integrante del [[territorio]] belmontese, adiacente a Gibilrossa, è la località del "Fortino" nota anche per una certa presenza di [[Archeologia|archeologia bellica]] risalente all'ultimo [[Seconda guerra mondiale|conflitto mondiale]]. Altre località di soggiorno nell'ambito comunale sono la valle di Piano Casale - il cui [[territorio]] è estensivamente coltivato a [[Olea europaea|ulivi]] - e SS. Salvatore il cui originario nome dialettale è ''u Sarbaturi''.
=== Clima ===
[[File:Piazza Garibaldi con la neve.jpg|thumb|destra|Piazza Garibaldi di sera con la neve del 2014]]
Tipico [[clima mediterraneo]], con la stagione estiva calda e asciutta, inverno fresco e piovoso. Nella tabella sono elencate le temperature medie annuali
La classificazione climatica è quella appartenente alla fascia C<ref>{{cita web|
{| class="wikitable" align="center"
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" height="17" | BELMONTE MEZZAGNO<ref>[
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" | Gen
! style="background: #99CCCC; color:#000080; text-align:center;" | Feb
Riga 122 ⟶ 102:
| style="background: #44AADD; text-align:center;" | 741
|}
== Origini del nome ==
Fino al 1776 il nome del comune era Mezzagno, da quella data in poi assunse la denominazione Belmonte, nel 1864<ref>{{cita web|url=http://www.books.google.it/books?id=dnhVAAAAYAAJ&pg=PA209%dq=belmonte+mezzagno&hl=it&sa=X&ei=GfpIT5-sFIev8QOz3pigDg&ved=0CFQQ6AEwBQ#v=onepage&q=belmont|titolo=books.google|urlmorto=sì}}</ref> fu nuovamente aggiunto il nome Mezzagno. Il primo nome è dall'omonimo pizzo Belmonte (740 m s.l.m.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it|titolo=Cittastoria}}</ref>) che sovrasta la città, sul secondo nome l'ipotesi più probabile secondo il nuovo vocabolario della lingua siciliana significherebbe ''Erba da pascolo'', ''add. Dicesi di terreni da erba in su le falde dei monti'', quasi in mezzo tra pianure e montagne.<ref>{{cita web|url=https://it.wikisource.org/wiki/Nuovo_vocabolario_siciliano-italiano/MI|titolo=Nuovo vocabolario siciliano-italiano|accesso=29 settembre 2024}}</ref>
== Storia ==
=== Il feudo ===
Le prime notizie certe del feudo Menzagno risalgono al 2 ottobre [[1439]], quando viene citato nel testamento di Pietro di Afflitto. In esso si dice: “Essere stato posseduto il detto Feudo da’ suoi antichi”.
Pietro lo trasmise ai suoi discendenti in linea primogeniale maschile, succedettero:
*Baldassarre d'Afflitto fu Pietro.
* Pietro d'Afflitto fu Baldassarre (1441).
* Baldassarre d'Afflitto fu Pietro (1462) morto in minore età; gli succedette il fratello.
* Nicolò Antonio d'Afflitto fu Pietro (1462).
* Pietro d'Afflitto fu Nicolò Antonio (1534).
* Vincenzo d'Afflitto fu Pietro (1564);
* Pietro d'Afflitto fu Vincenzo (1576).
* Vincenzo d'Afflitto fu Pietro (1595).
Alla morte di Vincenzo, alla moglie Elisabetta Morso, fu concesso il titolo di Principessa da Filippo IV il 2 settembre [[1627]]. Questo avvenne dopo che il figlio dei due, Marchisio d'Afflitto, battezzò la Baronia definendola Principato di Belmonte, atto inserito nel Real privilegio di popolare il feudo (''[[licentia populandi]]'') concesso dal re il 22 agosto [[1625]]. Nonostante l’ottenimento della ''Licentia'', il principe Marchisio non riuscì a popolare il feudo di Belmonte.
Essendo morto senza figli, a Marchisio successe il fratello Alvaro. Egli sposò Giovanna Alliata, dal loro matrimonio nacque Isabella.
Ella sposò Agesilao Bonanni, Morta Isabella senza figli, il titolo fu ereditato dal cugino Vincenzo ([[1648]]). Egli sposò Ninfa Bellacera, dal loro matrimonio nacque Gerardo Melchiorre d'Afflitto. Questi sposò Giovanna Gaetani e dal loro matrimonio nacque Ninfa d'Afflitto, ultima erede della casata.
Ninfa d'Afflitto sposò Francesco Ventimiglia separando i destini di Belmonte da quelli della famiglia d'Afflitto. infatti, da allora il feudo Belmonte passò tra i possedimenti della nobile famiglia Ventimiglia.
=== Simboli ===
[[File:Coat of arms of Belmonte Mezzagno
{{Approfondimento
|
|
|
|
Lo stemma del comune, concesso il 6 aprile 1987 con [[decreto del presidente della Repubblica]]<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4777 |titolo= Belmonte Mezzagno |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>, è stato così descritto dallo [[statuto comunale]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.Belmonte.pa.it/atti/menu_atti_div|2=content.php|titolo=Statuto del comune di Belmonte Mezzagno|urlmorto=sì}}</ref>:
{{citazione|[[Interzato in palo]]: nel primo, troncato: a) d'oro, a quattro gigli di verde, posti 1, 2, 1; b) di rosso, alla [[bordura]] d'argento, caricata di quattro [[Biglietto (araldica)|plinti]] di rosso, due in capo, due in punta posti in palo; nel secondo [[interzato in fascia]]: a) partito: a destra [[inquartato in decusse]], d'argento e di rosso; a sinistra d'oro, al leone di rosso; b) d'azzurro, a tre torri d'argento, murate di nero, poste 2, 1; c) d'argento, al leone di nero; nel terzo, di verde, a sei [[Palla (araldica)|palle]] d'oro, poste [[in cinta]], 1, 2, 2, 1. Ornamenti esteriori da comune.}}
Il gonfalone è un drappo di bianco.
''Per l'utilizzo dello stemma comunale corretto si rimanda al sito internet dell'Ente, in quanto il presenta risulta errato in alcune parti.''
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
====
[[File:
La
La chiesa è collocata nella parte superiore della piazza principale, nel centro del comune. Artisticamente c'è da notare il Prospetto imponente ma equilibrato e un'originale scalinata a due bracci, scalone realizzato sulle orme delle ville settecentesche, che si rifà ai temi del tardo barocco, a cui del resto si ispira tutto il prospetto.
Il corpo della chiesa ha una superficie di 200 mq; la facciata si innalza per circa 30 m. La costruzione della chiesa, iniziata nel 1752, è stata completata dopo 4 anni. È stata eretta canonicamente il 26 febbraio 1756 ed intitolata al SS. Crocifisso.
Il 29 ottobre 2016, con una celebrazione solenne, è stata dedicata dall'Arcivescovo Metropolita di [[Arcidiocesi di Palermo|Palermo]], mons. [[Corrado Lorefice]], dopo il completamento dei lavori di restauro voluti dall'Arciprete Mons. Calogero D'Ugo.
Di notevole pregio, al centro del prospetto sopra il portale, è lo stemma dei [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia]]. Ai lati di esso il Principe di Belmonte, tenne molto alla posa di due lastre marmoree, recanti delle iscrizioni che ne ripercorrono la storia:
{{Citazione|A Dio Ottimo Massimo Giuseppe Emanuele Ventimiglia
Normanno, Svevo, Aragonese.
All'Altare del suo tempio
costruito nel proprio feudo, perché ogni giorno si celebrassero i Sacri Misteri a Dio Ottimo Massimo in perpetuo istituì.
Alle anime carissime di Maria Anna Statella ottima Madre e di Isabella Alliata moglie dolcissima, estrema provvidenza al popolo e alla sua religione per il futuro.||lingua=la|lingua2=it| D.O.M. JOSEPHUS EMMANUEL VENTIMILLIUS NORMANNUS SVEVUS ARAGONEUS UT AD ARAM HUIUS TEMPLI PROPRIO AERE EXTRUCTI SACRIS QUOTIDIE QUATOR DEO O.M. LITETUR,PERPETUO INSTITUIT QUAE ANIMABUS CARISSIMIS MARIAE ANNAE STATELLAE MATRIS ET ISABELLAE ALLIATAE CONIUGIS DULCISSIMAE SIBIQUE EXTREMA PRAEVIDENTI AC POPULI HUIUS RELIGIONI ESSENT PROFUTURA.}}
{{Citazione|A Dio Ottimo Massimo
Giuseppe Emanuele Ventimiglia
Conte di Albitemeli, di Collesano
di Gratteri, di Lascari e S. Stefano,
Principe di Belmonte,
Primo dell’ordine dei Grandi di Spagna
Cavaliere di S. Gennaro.
Tre volte questore e due volte pretore nella città Palermitana, uno dei dodici pari del regno, ambasciatore regio ai Veneti, supremo prefetto del Re Carlo dalla Nascita,
della casa del Re Ferdinando.
Edificata la città, accolti gli abitanti, questo tempio innalzò dalle fondamenta.
Anno del Signore 1776||lingua=la|lingua2=it|D.O.M. JOSEPHUS EMMANUEL VINTIMILLIUS COMES ALBINTEMELII, GOLISANI, GRATTERI, LASCARIS, ET SANCTI STEPHANI PRINCEPS BELLIMONTIS EX PRIMO MAGNATUM HISPANORUM ORDINE EQUES SANCTI JANUARII POST TERTIAM IN URBE PANORMITANA QUAESTURAM MALEFICIORUM ALTERAMQUE PRAETURAM, TERTIO XII VIR REGNI CURATORUM REGIUS AD VENETOS SOLEMNITER LEGATUS REGI CAROLO A CUBICULO. DOMUS REGIS FERDINANDI SUPREMUS PRAEFACTUS OPPIDO AEDIFICATUM INCOLIS ACCITIS TEMPLUM A FUNDAMENTIS EXCITAVIT A.D. MDCCLXXVI}}
L'interno della chiesa, a navata unica, è arricchito all'abside, da un magnifico Crocifisso ligneo (280 × 160 cm), commissionato da Giuseppe Emmanuele Ventimiglia che ne curò personalmente la realizzazione. Giunse a Belmonte nel settembre 1774.
Insieme a quello di Belmonte ne fece realizzare un altro, leggermente più piccolo, per la chiesa di S. Nicolò Tolentino a Santo Stefano di Quisquina(AG): altro borgo presente nei suoi possedimenti.
Il Crocifisso ligneo, sofferma lo sguardo dell'osservatore su un Cristo morente, quindi sofferente ma ancora vivo, mentre volge lo sguardo al cielo.
Notevoli sono i due altari, nelle pareti laterali della chiesa: su di essi si trovano due grandi tele commissionate dal principe nel 1775, al pittore Antonino Manno, raffiguranti una la ''Sacra Famiglia e Santa Rosalia.''
A metà navata, sulla destra, è visitabile il battistero con l'opera lignea di ''San Giovanni Battista'', sulla sinistra vi è la cappella dedicata all'Immacolata Concezione.
Uscendo, nella parte alta, è visibile il coro e l'imponente organo a canne.
'''Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio'''
Oltre alla chiesa madre è da citare la chiesa delle Anime Sante del Purgatorio, (1843)<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Chiese|accesso=24 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419033855/http://mezzagnohistory.it/|dataarchivio=19 aprile 2013}}</ref> con l'attiguo convento delle [[Suore cappuccine dell'Immacolata di Lourdes]], prima casa aperta dalla fondatrice dell'ordine [[Carolina Santocanale|Maria di Gesù Santocanale]].
==== Madonna dei Poveri ====
[[File:Chiesa Madonna dei Poveri .jpg|miniatura|Chiesa della Madonna dei Poveri]]
La chiesa venne edificata nel 1930, dopo che, l'anno prima, veniva demolita la precedente chiesa della Madonna dei Poveri a causa di gravi carenze strutturali. La costruzione di tale chiesa era terminata nel maggio 1865. La venerazione alla Madonna dei Poveri avveniva attraverso l'affresco che si trova nell'abside alla destra dell'altare, affresco che si trovava anche nell'antica chiesa. a lei rivolgevano la preghiera le persone più povere, coloro a cui mancava il necessario per il loro sostentamento. Non solo quelli a cui mancava il pane, ma anche dei poveri in spirito, cioè coloro che erano lontani dalla fede.
Con l'arrivo delle prime pandemie, soprattutto del colera, quando i belmontesi capirono che il contagio avveniva non solo tra viventi, ma anche avendo contatto con i morti dovuti a tale patologia, cominciarono a seppellirli intorno alla chiesa. Ciò avvenne durante le epidemie di colera del 1848 e del 1884-85 e durante quella della febbre spagnola del primo decennio del novecento.
Successivamente all'affresco venne aggiunto l'antico quadro che venne posizionato nell'abside realizzato dal Maestro Bottino nel 1929, la profonda devozione a questa immagine spinse i belmontesi a ricorrere alla Madonna dei Poveri nei periodi di siccità o di gravi carestie; ciò avveniva con processioni che partivano dalla chiesa madre per raggiungere la chiesetta. Allora non era facilissimo come lo è adesso, infatti per raggiungerla vi era soltanto un sentiero spesso immerso nel fango.
Negli anni si sono susseguiti i lavori di restauro, i più importanti sono stati quelli promossi da Andrea Piraino nel 1966 e nel '70, e quelli promossi dalla Parrocchia che hanno dato un meraviglioso volto alla chiesetta sia fuori che dentro, dove è stato realizzato un quadro che ha sostituito il precedente, che è stato posizionato in sacrestia. Lavori che si sono conclusi nell'aprile 2017.
==== Madonna del Rosario ====
[[File:Madonna del Rosario .jpg|miniatura|cappella della Madonna del Rosario]]
Tutto nasce dalla devozione a un dipinto che ritrae la [[Madonna del Rosario]] con accanto san Domenico in ginocchio, è stato trovato tra i sassi nel terreno antistante la chiesetta (al di sotto della strada) nel 1921 da dei contadini impegnati in lavori in quel fondo. Gli operai lo calcolarono come una cianfrusaglia e lo posero con poco interesse lontano da lì, l'indomani mattina, misteriosamente, il quadro venne ritrovato nello stesso punto dove era stato trovato il giorno prima. Non facendo particolare attenzione all'accaduto, i contadini lo tolsero nuovamente da lì; l'indomani stessa storia: il quadro di nuovo lì. A questo punto quegli uomini capendo che non si trattava di un quadro come tutti gli altri, costruirono una cappella — ancora rintracciabile all'interno della chiesa, entrando sulla sinistra — e ve lo posero.
Qualche tempo dopo, il proprietario del terreno dove sorgeva la cappella decise di costruire, con l'aiuto di 9 operai, la piccola chiesetta che ancora possiamo ammirare, posizionando il quadro nell'abside.
Col passare degli anni, alcuni devoti decisero che sarebbe stato meglio posizionare nell'abside una statua che riproducesse il soggetto del dipinto, cosi fecero: scavarono una nicchia dietro l'altare, vi posero la statua coprendo l'abside con un vetro, poi tolto, e misero il quadro in un piccolo altare laterale.
=== Architetture civili ===
==== Lo Stagnone ====
Lo Stagnone<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.it|titolo=Lacittàstoria|urlmorto=sì}} ''Lostagnone''</ref> era un'importante opera idraulica ipogea del [[XVIII secolo]] che serviva per approvvigionare il paese. Venne costruito a ridosso della matrice e progettato da Giovanni Battista La Licata per volere del [[Giuseppe Ventimiglia|Principe Giuseppe Emanuele Ventimiglia]] .Oggi è un vano libero di 350 m² ed è stato restaurato dal comune che ha provveduto a creare anche l'accesso indipendente da via Stagnone; intitolato al magistrato Paolo Borsellino (in quanto originario di Belmonte da parte della nonna materna) ha ospitato il Museo dell'Acqua.<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.palermo.it/pls/provpa/v3_s2ew_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=4042|titolo=Davisitare}} ''Museodell'acqua''</ref> ed oggi è un luogo per lo svolgimento di eventi culturali e mostre.
==== Fontane ====
Abbeveratura Vecchia, abbeveratoio risalente al [[1902]], sito in piazza Tenente Chinnici
==== Ville comunali ====
Villa comunale [[Madre Teresa di Calcutta]], zona via [[Michelangelo Buonarroti]]. A pochi metri vi è l'altra, dedicata a San Michele Arcangelo a motivo della pittura su mattonelle posta sul muro laterale.
=== Aree naturali ===
Nel territorio belmontese sono presenti diverse grotte di origine [[carsismo|carsica]]: Antro scala dei Muli, Grotta dei Laghetti, Pozzo Fiandra, Pozzo Landro, Sette Camere, Zubbietto Pizzo Neviera, Zubbio.<ref>{{cita web|url=http://www.mezzagnohistory.it|titolo=Le Grotte|accesso=14 aprile 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130419033855/http://mezzagnohistory.it/}}</ref>
== Tradizioni locali ==
Belmonte Mezzagno è di fondazione più recente rispetto ad altri comuni contigui (seconda meta del '700) e questo ha significato che il centro del palermitano ha gradualmente assorbito popolazione dall'esterno, anche grazie alla prossimità del capoluogo regionale, in modo dinamico. Pur essendo confinante con il capoluogo, Belmonte è però riuscita a mantenere una propria atmosfera peculiare senza trasformarsi in un classico "comune-dormitorio" tipico di molte aree prossime a grandi concentrazioni urbane.
A causa di questa fondazione recente anche le tradizioni sono abbastanza recenti (ad esempio, mentre la tradizione della "Vampa di San Giuseppe" (vedi oltre) ha un'origine cristiana recente mancano [[rito|riti]] folkloristici ancestrali di origine anche occulta o [[leggenda|leggende]] di origine rurale millenaria o plurisecolare connessi con il paganesimo presenti altrove in Sicilia, come il celebre [[Ballo dei diavoli|Ballo dei diavoli di Prizzi]]); dette tradizioni locali, che riguardano più la fede religiosa che la superstizione, sono state preservate dagli abitanti perché considerate parte del proprio patrimonio culturale nonostante la trasformazione da centro prevalentemente agricolo a centro a economia diversificata.
[[File:Visuale da Montagnole.jpg|thumb|sinistra|upright=0.6|Pizzo Belmonte sullo sfondo, sovrasta il [[centro urbano]]]]
Una tradizione locale vuole che i cittadini si rechino il 3 maggio di ogni anno sul Pizzo Belmonte (detto ''la Santa Croce'' a causa della presenza di una [[Croce]] sulla vetta) per ricordare il [[Calvario|Calvario di Gesù Cristo]]. Si tratta di una vera e propria escursione di tipo alpinistico data la natura impervia del Monte, il quale è cosparso di 13 [[cappella|cappelle]] che fungono da tappe della [[Via Crucis]].<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/test-categorie-e-cultura|titolo=pellegrinaggiosantacroce|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528224840/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/test-categorie-e-cultura/|dataarchivio=28 maggio 2015}}</ref>
Altri due pellegrinaggi tradizionali erano quello del 7 ottobre alla ''Cappella del Rosario'' e quello alla Chiesa di ''Madonna dei Poveri'' in maggio.
Belmonte conserva anche diverse tradizioni ormai non più molto comuni nel resto della [[Sicilia]], come la tradizione della ''Vampa di San Giuseppe'', che consiste nell'accensione di una catasta di legna che viene piazzata in un ampio luogo appropriato; (piazza ''[[Giuseppe Mazzini]]'') durante il rito vengono pronunciate delle invocazioni scandite ripetutamente in [[lingua siciliana]] locale rivolte proprio al Santo come omaggio devozionale finché la catasta non viene consumata dal fuoco. Ciò avviene la [[vigilia]] del 19 marzo. Organizzato dalla [[confraternita (Chiesa cattolica)|confraternita]] di ''[[San Giuseppe]]''.
Il centro del Palermitano mantiene anche la tradizione delle [[Confraternita (Chiesa cattolica)|Confraternite]], associazioni cattoliche consacrate a diverse figure religiose come santi o rappresentazioni varie di Gesù Cristo o di Maria di Nazareth le quali sono molto presenti nella vita sociale di molti cittadini. Queste si occupavano, in passato anche dell'accompagnamento dei defunti appartenenti alla propria confraternita lungo il corteo funebre dalla [[Parrocchia]] del [[Crocifisso|SS.Crocifisso]] al Cimitero Comunale, una pratica molto comune a Belmonte, snodandosi quindi per le vie principali del centro urbano e di alcuni compiti legati al [[Rito funebre|funerale]] della persona deceduta. Esse precedono il feretro nel corteo funebre, appena dopo la banda musicale (''con una [[marcia funebre]]'') che a sua volta apre il corteo funebre.
Le confraternite diffondono anche l'annuncio dei compiti e obblighi dei confratelli attraverso un banditore che gira per le vie. I membri della Confraternita del SS. Crocifisso (o in dialetto, ''I Fratelli r'u Signuri'') hanno il compito particolare di presiedere ad alcuni momenti religiosi della Settimana Santa in [[parrocchia]], dopo la Messa "In Cœna Domini" a turno e in maniera continuata durante la notte, indossando un cappuccio appuntito che ricopre interamente il volto e che lascia scoperti solo gli occhi, oltre agli indumenti propri della Confraternita a cui appartengono. Tale copricapo è analogo a quelli portati delle Confraternite Spagnole durante la [[Settimana santa]],<ref>{{cita web|url=http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/il-venerdi-santo|titolo=settimanasanta|accesso=28 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150528225009/http://www.leviedellacqua-belmontemezzagno.it/tradizioni-cultura/il-venerdi-santo/|dataarchivio=28 maggio 2015}}</ref> specialmente quelle di [[Siviglia]].
[[File:Centro di Belmonte Mezzagno.jpg|thumb|sinistra|upright=1.8|Veduta di Belmonte]]
I ''Tamburinai'' sono delle figure ancora molto vive nel folklore belmontese e annunciano con la loro presenza, determinandolo, il percorso di processioni che si svolgeranno per le vie nei giorni seguenti alla loro comparsa.
Il ''Corteo Nuziale'' dalla casa della sposa alla Parrocchia per le principali strade belmontesi, già caduto per qualche decennio in disuso, è stato ripreso recentemente in diversi casi da giovani coppie.
Nella [[settimana]] che comprende il 4 ottobre, festa di [[Francesco d'Assisi|San Francesco D'Assisi]] è ormai tradizione portare i propri animali domestici alla celebrazione della [[Benedizione]] degli Animali, evento che riscuote grande apprezzamento in particolare da parte dei più piccini.
Nei giorni precedenti alle festività dell'Immacolata Concezione e del Santo Natale, nelle chiese belmontesi vengono inoltre eseguiti due rispettivi lunghi canti religiosi dialettali molto caratteristici prima delle Sante Messe(le ''Novene'').
== Società ==
Riga 217 ⟶ 249:
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione cittadina è
L'altra fede cristiana presente è quella [[evangelicismo|evangelica]],
''' Chiese Cristiane Evangeliche'''
* Chiesa Cristiana Evangelica A.D. I.
* Chiesa Cristiana Evangelica Gesù Vivè.
* Chiesa Cristiana Evangelica l'Emmanuele.<ref>{{cita web|url=
== Economia ==
=== Industria e
Nel territorio di Belmonte Mezzagno negli ultimi anni, ha avuto sviluppo il settore terziario e industriale: quest'ultimo consiste principalmente nelle aziende specializzate in ceramica e nell'utilizzo e raffinazione di materiali estratti a fini edilizi, vi è presenza di onice.
=== Agricoltura ===
Il territorio
== Infrastrutture e trasporti ==
Riga 240 ⟶ 273:
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Belmonte Mezzagno}}
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
| 30 novembre [[1997]] | [[Novembre]] [[2001]] | Maurizio Milone | [[L'Ulivo]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Agosto]] [[2001]] | [[2001]] | Salvatore Di Franco | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 25 novembre [[
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 13 maggio [[
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Settembre]] [[2011]] | [[Gennaio]] [[2012]] | Margherita Rizza | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| [[Gennaio]] [[2012]] | 7 maggio [[2012]] | Antonio Garofolo | | [[Commissario prefettizio|Commissario straordinario]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 maggio [[2012]] | 11 giugno [[2017]] | Pietro Di Liberto |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 11 giugno [[
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 12 giugno [[2022]] | ''in carica'' | Maurizio Milone | [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] | [[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
Riga 332 ⟶ 308:
Il comune di Belmonte Mezzagno fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali:
* [[regione agraria]] n.6 ''Colline interne-Colline dell'Eleuterio''<ref>{{cita web|url=http://www.gurs.regione.sicilia.it/gazzette/g08-43/g08-43-p7.html|titolo= GURS parte I del 2008|accesso=3 marzo 2012}}</ref>
* Unione dei comuni ''le quattro terre''.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.pa.it/quattro_terre.php|titolo=Lequqttroterre|accesso=17 marzo 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130122002611/http://www.comune.belmonte.pa.it/quattro_terre.php|dataarchivio=22 gennaio 2013}}</ref>
== Cultura ==
Riga 338 ⟶ 314:
==== La Banda ====
Si hanno notizie di una banda belmontese fin dalla seconda metà dell'800, cioè da quando si registra un diffuso costituirsi di bande musicali in tutta l'Italia meridionale. Nel [[1933]] la Banda del dopolavoro di Belmonte Mezzagno ricevette la medaglia d'oro nel primo concorso provinciale.
Continua a tutt'oggi la tradizione musicale belmontese con due formazioni: il complesso bandistico "Principe di Belmonte"<ref>{{cita web|url=https://www.bandamusicale.it/bande/italia/sicilia/palermo/belmontemezzagno/belmontemezzagno.php|titolo=principedibelmonte|accesso=5 giugno 2015}}</ref> e il complesso bandistico "Pietro Allotta".<ref>{{cita web|url=http://profileengine.com/groups/profile/431702359/complesso-bandistico-pietro-allotta-belmonte-mezzagno|titolo=Complesso Bandistico "Pietro Allotta" | data = 5 giugno 2015 | accesso = 10 gennaio 2023 | urlarchivio = https://archive.is/20150605155456/http://profileengine.com/groups/profile/431702359/complesso-bandistico-pietro-allotta-belmonte-mezzagno | dataarchivio = 5 giugno 2015 |urlmorto=sì}}</ref>
==== Biblioteche ====
Dispone della biblioteca comunale "Giovanni Falcone", con sede in via John Kennedy<ref>{{cita web|url=http://www.comune.belmonte.pa.it|titolo=ComuneBelmonte|accesso=14 marzo 2012}}</ref>
=== Cucina ===
===
Belmonte Mezzagno ha ospitato il ''set'' di alcuni importanti film:
*
[[File:Gelosia .jpg|miniatura|Erno Grisa in ''Gelosia'']]
*[[Alberto Lattuada]] nel [[1962]] ha girato il film ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]''<ref>{{cita web|url=http://ricerca.republica.it/republica/archivio/republica/2001/07/07/sordi-ero-mafioso-|titolo=AlbertoSordi|urlmorto=sì}}''Film Girato a Belmonte''</ref> con [[Alberto Sordi]] e [[Norma Bengell]].
[[File:istantaneafilm mafioso.png|thumb|[[Norma Bengell]] e [[Alberto Sordi]] in ''[[Mafioso (film)|Mafioso]]'']]
=== Eventi ===
* [[Notte bianca]]: si svolge nel mese di settembre tra il [[sabato]] e la [[domenica]], consiste nell'organizzazione di varie manifestazione e con l'apertura prolungata di negozi.
* [[Settembre|Settembre in festa]]: durante il mese di settembre si svolge la festa patronale in onore del Santissimo Crocifisso che si festeggia il 14 settembre.Accanto alle celebrazioni religiose ci sono varie attività culturali, rassegne teatrali, tornei sportivi amatoriali, mostre e serate musicali.<ref>{{cita web|url=http://www.nuovabelmonte.com/2012/09/belmonte-mezzagno-progamma-settembre.html|titolo=Programma festivo|accesso=21 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Lucia da Caltagirone|Santa Lucia]]: si festeggia il 13 dicembre secondo il calendario
* [[Incontro di Pasqua]]: Cristo Risorto e la statua dell'Addolorata dopo una breve corsa si incontrano al centro della piazza, brevi istanti prima la Vergine Santa è privata del manto nero, scoprendo quello celeste sottostante. La statua inoltre è dotata di un meccanismo che la fa inginocchiare ed aprire le braccia al momento dell'incontro.
== Sport ==
=== Calcio ===
La principale squadra della città è la ''[[Polisportiva
=== Badminton ===
Il badminton
=== Impianti
* Stadio comunale polivalente (contrada Ianselmo), realizzato agli inizi degli anni 80 a due chilometri circa dal [[centro storico|centro della città]], ha un [[campo da calcio]] in [[terra battuta]], un [[campo da tennis]], un [[campo da calcio a 5]] entrambi in [[erba sintetica]] e una tribuna con una capienza di 1000 posti circa.
== Note ==
== Voci correlate ==
* [[
* [[Gaetano Allotta]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*
*
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
| |||