Willem Claesz Heda: differenze tra le versioni
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|Cognome = Heda
|Sesso = M
|LuogoNascita = Haarlem
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1593]]
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[1680]]
|Epoca = 1600
|Attività = pittore
|Nazionalità = olandese
}}
==Biografia==
[[File:Willem Claeszoon Heda- Still Life - Vanitas.JPG|thumb|''Vanitas'', [[Museo Bredius]], [[L'Aja]] ]]
Allievo di N. Gillis e forse anche di [[Floris van Dyck]], fu iscritto alla [[ghilda di San Luca]] di [[Haarlem]] nel [[1631]]. Dipinse alcuni ritratti e quadri religiosi, ma è noto soprattutto per le nature morte, consistenti quasi esclusivamente in austere colazioni e pranzi apparecchiati o interrotti. Sin dal [[1621]] una sua ''Vanitas'', ora al [[Museo Bredius]] dell'[[L'Aja|Aja]] preannuncia, per la sobrietà competitiva e la sapiente gradazione cromatica, lo stile del pittore durante gli anni '30. L'arte di Heda, di rara raffinatezza, si fonda sull'armonia tra i grigi (argenteria) e bianchi (tovaglia, bicchieri), fatta risaltare da qualche tocco più colorato, per esempio il giallo di un limone, la cui buccia, avvolta a spirale, introduce un elemento di dinamismo e nel contempo un'allusione simbolica alla fuga del tempo. Così Heda, con la sua predilezione per i toni biondi e argentati, si riallaccia alla corrente monocromista degli anni 1620-1640, che investe anche il paesaggio con [[Van Goyen]] e [[Solomon van Ruysdael]], la pittura di genere con [[Codde]], [[Duyster]] o [[Palamedesz]], la natura morta con un altro grande artista di [[Haarlem]], [[Pieter Claesz]].▼
▲Allievo di N. Gillis e forse anche di [[Floris van Dyck]], fu iscritto alla [[
Le sue opere sono presenti in molti musei: diverse ''Nature morte'', tra cui quella del [[1629]] ora al [[Mauritshuis]] dell'[[L'Aja|Aja]]; quella del [[1631]] del [[Gemäldegalerie Alte Meister]] di [[Dresda]] e la contemporanea di [[Berlino]]-[[Dahlem]]; quelle del [[1634]] del [[Museo Boijmans Van Beuningen]] di [[Rotterdam]] e dell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]]; quelle del [[1637]] del [[Louvre]] di [[Parigi]] e del [[Museum Mayer van der Bergh]] di [[Anversa]]; quelle del [[1638]] del [[Hamburger Kunsthalle]] di [[Amburgo]] e del [[Musée des beaux-arts (Besançon)]] di [[Besançon]]; quella del [[1642]] del [[Rijksmuseum]] di [[Amsterdam]]; quella del [[1656]] ora a [[Budapest]].▼
▲Le sue opere sono presenti in molti musei: diverse ''Nature morte'', tra cui quella del [[1629]] ora al [[Mauritshuis]] dell'[[L'Aja|Aja]]; quella del [[1631]] del [[Gemäldegalerie Alte Meister]] di [[Dresda]] e la contemporanea di [[Berlino]]-[[Dahlem (Berlino)|Dahlem]]; quelle del [[1634]] del [[Museo Boijmans Van Beuningen]] di [[Rotterdam]] e dell'[[Alte Pinakothek]] di [[Monaco di Baviera]]; quelle del [[1637]] del [[Louvre]] di [[Parigi]] e del [[Museum Mayer van der Bergh]] di [[Anversa]]; quelle del [[1638]] del [[Hamburger Kunsthalle]] di [[Amburgo]] e del [[Musée des beaux-arts (Besançon)
== Bibliografia==
* {{cita testo| dizionario=Dizionario della pittura e dei pittori |autore=AA. VV.|altri=diretto da Michel Laclotte con la collaborazione di Jean-Pierre Cuzin; edizione italiana diretta da Enrico Castelnuovo e Bruno Toscano, con la collaborazione di Liliana Barroero e Giovanna Sapori|vol=1-6 |editore= Einaudi |città= Torino |anno= 1989-1994 |posizione= ''ad vocem''|sbn= CFI0114992}}
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
{{Portale|biografie|Pittura}}▼
* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Artisti associati alla Corporazione di San Luca di Haarlem]]
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