La gaia scienza: differenze tra le versioni

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|titoloalfa = Gaia scienza, La
|immagine = FW82.jpg
|didascalia = laFrontespizio della prima edizione del 1882
|autore = [[Friedrich Nietzsche]]
|annoorig = 1882
|forza_cat_anno =
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|serie =
|preceduto = [[Aurora (filosofia)|Aurora]]
|seguito = [[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]]
}}
'''''La gaia scienza''''' (in [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Die fröhliche Wissenschaft'') è un libro di argomento [[filosofia|filosofico]], composto esclusivamente da [[aforisma|aforismi]] di media e breve lunghezza, scritto dal pensatore di origini tedeschetedesco [[Friedrich Nietzsche]].
 
ÈPubblicato per la prima volta nel [[1882]] e successivamente riproposto con aggiunte in una seconda edizione<ref>Nella seconda edizione non vi sono modifiche al contenuto della prima edizione, con la sola eccezione dell'epigrafe sul frontespizio (si veda oltre).</ref> (con il sottotitolo «la gaya scienza») nel [[1887]], è un'opera che occupa una posizione mediana nella produzione filosofica di Nietzsche, fu scritto dopo ''[[Aurora. Pensieri sui pregiudizi morali|Aurora]]'' e prima di ''[[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]]''. Viene, generalmente ritenuto un libro cerniera, ovvero quello che segna il passaggio dal cosiddetto periodo ''positivista'' (o della fase dello spirito libero) dell'autore, all'ultima e più compiuta fase del suo pensiero. Ancora nel [[1888]] Nietzsche indicava i suoi "libri di mezzo", ''Aurora'' e ''La gaia scienza'', come le sue opere più personali e quelle che più gli erano "simpatiche"<ref>Lettera a Karl Knortz del 21 giugno 1888</ref>.
 
Fu pubblicato per la prima volta nel [[1882]] e successivamente riproposto con aggiunte in una seconda edizione<ref>Nella seconda edizione non vi sono modifiche al contenuto della prima edizione, con la sola eccezione dell'epigrafe sul frontespizio (si veda oltre).</ref> (con il sottotitolo «la gaya scienza») nel [[1887]].
 
Ancora nel [[1888]] Nietzsche indicava i suoi "libri di mezzo", ''Aurora'' e ''La gaia scienza'', come le sue opere più personali e quelle che gli erano più "simpatiche"<ref>Lettera a Karl Knortz del 21 giugno 1888</ref>.
 
== Origine del titolo ==
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La stessa espressione era stata già usata più volte nel corso del [[XIX secolo]] da altri autori, tra i quali [[Ralph Waldo Emerson]], di cui Nietzsche conosceva bene i ''Saggi''.
 
Ciò nonostante, Nietzsche usa questa espressione con un riferimento diretto, si riferisce, cioè, esattamente alla tradizione trobadorica provenzale e non a rielaborazioni successive.<br />
In ''[[Ecce Homo (Nietzsche)|Ecce Homo]]'' scrivendo della ''Gaia Scienza'', a proposito delle ''Canzoni del Principe Vogelfrei'', si trova:
 
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== Genesi e composizione ==
Nell'estate del 1881 Nietzsche soggiornò per la prima volta a [[Sils im Engadin/Segl|Sils-Maria in Engandina]], questa sarebbe diventata dal 1883 al 1888 la sua residenza estiva. Fu un periodo di intensa riflessione, in particolare coincise con la "scoperta" di [[Baruch Spinoza|Spinoza]] che ritenne un suo precursore («e che razza di precursore!», scrisse in una lettera a Overbeck). Fu anche un periodo di grandi sofferenze, in cui lunghissimi attacchi di mal di testa e vomito si alternavano a momenti di euforia e scoperte intellettuali. Tra queste bisogna mettere soprattutto l'[[eterno ritorno]] delle cose, che diventerà «il nuovo centro di gravità» della sua filosofia<ref>Frammenti Postumi, 11[141]</ref>.<br />
Le riflessioni sulla dottrina di Spinoza (la negazione del male e del [[libero arbitrio]], della verità delle finalità morali, dell'ordinamento morale del mondo), come l'eterno ritorno e l'apparizione di Zarathustra ( « - E Zarathustra mi si parò innanzi...»<ref>È l'ultimo verso di ''Sils-Maria'', una delle ''Canzoni del Principe Vogelfrei''.</ref>) confluiscono nella ''Gaia Scienza''.<br />
D'altra parte la ''Gaia Scienza'' fu anche l'attuazione del progetto di continuare la sua opera precedente, cioè ''[[Aurora (filosofia)|Aurora]]''<ref>In una lettera a [[Malwida von Meysenburg]] del luglio 1882, Nietzsche parla della Gaia Scienza come della conclusione della catena di pensieri iniziata con la composizione di ''[[Umano, troppo umano]]'' (e proseguita in ''Aurora'').</ref>.
 
A Genova, nel dicembre di quello stesso 1881, Nietzsche iniziò la stesura e il manoscritto fu inviato a [[Peter Gast]] a Venezia il 28 gennaio 1882, denominato come "continuazione di ''Aurora''". Solo poco dopo Nietzsche optò per il titolo «''La Gaia Scienza''».
 
Nel giugno del 1882, a Naumburg (dove Nietzsche soggiornava presso la sua famiglia), iniziò la preparazione del manoscritto per la stampa, che terminò a TautenberTautenberg in luglio.<br />
Le prime copie stampate presso l'editore Ernst Schmeitzner erano disponibili il 20 agosto di quell'anno. Fu tirato ain mille esemplari e, come le opere di Nietzsche che lo precedettero, il libro incontrò uno scarso interesse di critica e pubblico. Della prima edizione ne furono vendute solo circa duecento copie fino al 1886.
 
Dopo la pubblicazione di ''[[Al di là del bene e del male]]'' nel 1886, Nietzsche intraprese una nuova edizione delle sue opere maggiori presso l'editore E. W. Fritzsch e aggiunse alla ''Gaia Scienza'', come già detto, la Prefazione, il quinto libro e le ''Canzoni del principe Vogelfrei''.<br />
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== Struttura e contenuti ==
[[File:FW87.jpg|thumb|right|Frontespizio dell'edizione del 1887]]
Il frontespizio della prima edizione del 1882 recava in epigrafe una citazione dai saggi di [[Ralph Waldo Emerson|Emerson]]:
: «Per il poeta e per il saggio tutte le cose sono care e venerabili, ogni esperienza è utile, ogni giorno è salvifico, ogni uomo è divino.»
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Prendendo a riferimento la seconda edizione, la Gaia Scienza si compone di:
=== Prefazione ===
{{...|opere letterarie}}
 
=== "Scherzo, perfidia e vendetta". Preludio in rime tedesche ===
È una raccolta di 63 [[epigrammi]]<ref>Il titolo è ripreso da un'omonima ballata di [[Goethe]].</ref>.
 
=== Libro primo (aforismi 1-56) ===
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=== Secondo libro (aforismi 57-107) ===
 
Discute su realtà, apparenza ed arte. Questa parte si occupa in particolar modo di questioni riguardanti la creazione dell'opera d'arte e sugli artisti in generale. Gli aforismi 60-75 sono una riflessione sulle donne e i rapporti di genere; il resto sono riflessioni sulla cultura degli antichi greci, vari commenti sugli scrittori del XVIII-XIX sec. (come ad esempio un intero capitolo dedicato a [[Nicolas Chamfort]]). Include anche una serie di controversie con autori che avevano precedentemente assunto un ruolo di modelli per Nietzsche, ovvero [[Arthur Schopenhauer]] e [[Richard Wagner]].
 
=== Terzo libro (aforismi 108-275) ===
 
Parla delle "ombre di dio", in cui bisogna includere l'idea di cosmo (ovverosia di un universo governato da leggi prestabilite), ma anche la scienza e la logica. Contiene inoltre il celebre aforisma in forma di parabola sulla morte di Dio.<ref>Af.125, ''L'uomo folle''.</ref>
Principalmente dedicato a questioni religiose e di morale, seguite da alcune sezioni in cui si trattano argomenti epistemologici. I brevi aforismi 268-275 sono costituiti da un botta e risposta che accennano temi centrali della personale filosofia di vita dell'autore.
 
=== Quarto libro. Sanctus Januarius (aforismi 276-342) ===
 
Il sottotitolo si riferisce al gennaio del 1882, «il più meraviglioso dei mesi di gennaio ch'io abbia mai vissuto»<ref>[[Ecce Homo (Nietzsche)|Ecce Homo]].</ref> e si conclude con il ''tramonto di Zarathustra''<ref>Aforisma 342, ''Incipit tragoedia''; lo stesso testo, leggermente parafrasato, è ripreso all'inizio di [[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]].</ref>. Questa è la parte del libro più ricolma di argomenti e riflessioni introspettive e di ricerca di sé. Inizia con un'auto-richiesta di affermazione della vita e del pensiero, attraverso l'[[amor fati]]. L'aforisma 341 introduce per la prima volta l'idea della ricorrenza eterna di tutte le cose, esattamente allo stesso modo in cui sono avvenute in passato ([[eterno ritorno]]): formulata sia come un fatto della Natura che in forma simbolica. L'aforisma 342, l'ultimo della 1ª edizione del libro, è anche l'incipit di [[Così parlò Zarathustra]].
Inizia con un'auto-richiesta di affermazione della vita e del pensiero, attraverso l'[[amor fati]]. L'aforisma 341 introduce per la prima volta l'idea della ricorrenza eterna di tutte le cose, esattamente allo stesso modo in cui sono avvenute in passato ([[eterno ritorno]]): formulata sia come un fatto della Natura che in forma simbolica.<br />L'aforisma 342, l'ultimo della 1ª edizione del libro, è anche l'incipit di [[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]]
 
=== Quinto libro. Noi senza paura (aforismi 343-383) ===
 
Assieme alla Prefazione e all'appendice poetica, fu aggiunto alla seconda edizione datata 1887.<ref>Il V libro inizia con un detto del ''[[Henri de La Tour d'Auvergne, visconte di Turenne|Grand Turenne]]'' stampato in francese: «''Carcasse, tu trembles ? Tu tremblerais bien davantage, si tu savais, où je te mène.''» ("Carcassa, tremi? Tremeresti ancor di più se sapessi dove ti porto"). Pare che Turenne abbia pronunciato queste parole apostrofando se stesso ("carcassa" sarebbe riferito al suo corpo) quando, nelil corso27 diluglio una1675 alla battaglia di Salzbach (o Sasbach), iniziò a tremare.</ref> e si può definire come il libro dei "buoni Europei".
Tratta in primo luogo il problema del [[nichilismo]] da varie angolazioni, seguito da alcune riflessioni sulla progressiva svalutazione e svuotamento dei valori fino ad allora considerati sacri ed immutabili, oltre che dell'auto-superamento della concezione morale del mondo.<br />Gli aforismi 354-355 parlano dell'origine della [[coscienza morale|coscienza]] e della cognizione, simili nella metodologia a tutta la successiva trattazione in [[Genealogia della morale]].<br />L'aforisma 357 si chiede «Che cosa è tedesco?» continuando la riflessione su Schopenhauer ed il suo intrinseco pessimismo, proseguendo poi nel 370 chiedendosi «Che cos'è il Romanticismo?»; mentre l'aforisma 358 interpreta la [[riforma protestante]] di [[Martin Lutero]] come una rivolta contadina della mente. A questi s'aggiungono testi che ne problematizzano la comprensibilità effettiva (la cosiddetta verità è un'interpretazione).<br />Con l'aforisma 382 si mette di fronte al concetto di "grande salute", come una sorta di nuovo ideale universale a cui mirare e facendo riferimento alla figura di Zarathustra.
 
L'aforisma 377, dal titolo "Noi senza patria", fornisce una esaustiva ed affascinante raffigurazione dell'idea di ''buoni europei.''<ref>{{Cita libro|autore=L. Crescenzi, C. Gentili, A. Venturelli -|titolo=Alla ricerca dei "buoni europei". Riflessioni su Nietzsche}}</ref><br />Con l'aforisma 382 si mette di fronte al concetto di "grande salute", come una sorta di nuovo ideale universale a cui mirare e facendo riferimento alla figura di Zarathustra.
 
=== Appendice. Canti del Principe Vogelfrei (14 poesie) ===
Consistono principalmente in nuove versioni dei precedenti Idilli di Messina, con l'aggiunta di altri testi originali.
 
== Note ==
<references />
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Die fröhliche Wissenschaftinterprogetto|q=Friedrich Nietzsche#La gaia scienza|q_preposizione=da|etichetta=''La gaia scienza''}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://umano-troppo-umano.blogspot.com/ Umanotroppoumano.it]: Informazioni generali, materiale online, aggiornamenti su Nietzsche
*http://www.textlog.de/nietzsche-wissen.html, testo completo dell'opera (in tedesco)
*http://gutenberg.spiegel.de/?id=5&xid=1960&kapitel=1#gb_found, testo completo dell'opera (in tedesco)
*httphttps://fr.wikisource.org/wiki/Le_Gai_Savoir, testo completo dell'opera (traduzione francese)
*{{Collegamento interrotto|1=[http://www.geocities.com/thenietzschechannel/diefrohl7.htm The Nietzsche Channel] |data=giugno 2019 |bot=InternetArchiveBot }}, passi tradotti in inglese.
*http://www.filosofico.net/nie5.htm, un articolo sulla Gaia Scienza (in italiano)
*http://www.nietzschehaus.ch/, sito trilingue (DE-EN-IT) della Nietzsche-Haus a Sils-Maria
 
{{Friedrich Nietzsche}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|filosofia|letteratura}}
 
[[Categoria:Opere di Friedrich Nietzsche|Gaia scienza, La]]