Battaglia del monte Tabor (67): differenze tra le versioni
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|Tipo=Battaglia
|Nome del conflitto=Battaglia del monte Tabor
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|Data=settembre del [[67]]<ref name="GFlavioIV.10.10">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', IV, 1.10.</ref>
|Esito=Vittoria romana
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|Effettivi1=600 [[cavalleria (storia romana)|cavalieri romani]]<ref name="GFlavioIV.1.8"/>
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{{Prima guerra giudaica}}
La '''battaglia del monte Tabor''' costituì l'ultimo episodio del primo anno di guerra ([[67
==Contesto storico==
Nel [[66]], [[Nerone]], venuto a conoscenza della sconfitta subita in Giudea dal suo ''[[legatus Augusti pro praetore]]'' di [[Siria (provincia romana)|Siria]], [[Gaio Cestio Gallo]], colto da grande angoscia e timore,<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 1.1.</ref> trovò che il solo [[Vespasiano]] (il futuro [[imperatore romano]]) sarebbe stato all'altezza del compito, e quindi capace di condurre una guerra tanto importante in modo vittorioso.<ref>Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 1.2.</ref>
E così Vespasiano fu incaricato della conduzione della [[prima guerra giudaica
Qui Vespasiano rafforzava l'esercito siriaco (''[[legio X Fretensis]]''), aggiungendo due legioni<ref name="SvetonioVesp4">[[Svetonio]], ''Vita di Vespasiano'' 4.</ref> (la ''[[legio V Macedonica]]'' e la ''[[legio XV Apollinaris]]'', giunta dall'[[Egitto (provincia romana)|Egitto]]), otto [[ala (esercito romano)|''ali'' di cavalleria]] e dieci [[coorte|coorti]] [[auxilia|ausiliarie]],<ref name="SvetonioVesp4"/> mentre attendeva l'arrivo del figlio Tito, nominato suo vice (''[[legatus legionis]]'' della ''legio XV Apollinaris'').<ref name="SvetonioVesp4"/>
Con l'inizio del nuovo anno ([[67]]), Vespasiano si decise ad invadere la Galilea personalmente, partendo da [[Tolemaide]].<ref name="GFlavioIII.6.2">Giuseppe Flavio, ''La guerra giudaica'', III, 6.2.</ref> Vespasiano [[assedio di Gabara|conquistò al primo assalto la città di ''
Il quarto giorno del [[Antico calendario macedonico|mese di ''Panemo'']] (l'attuale mese di giugno), Vespasiano giunse con l'esercito a [[Acri (Israele)|Tolemaide]] e poi da qui a [[Cesarea
I Galilei che ancora restavano ribelli al potere romano, dopo l'espugnazione di Iotapata e
===''Casus belli''===
Portato l'[[assedio di Gamala|assedio alla città di Gamala]], con la certezza ormai di essere prossimo alla sua cattura, [[Vespasiano]] pensò di occuparsi anche delle forze che tenevano il [[monte Tabor]],
==Battaglia==
[[File:Tavor-0919.jpg|thumb|upright=1.4|fortificazioni sul monte Tabor.]]
Il [[monte Tabor]] si innalza fino ad un'altezza di [[stadio (unità di misura)|trenta stadi]] ed è difficilmente accessibile lungo il fronte settentrionale. In cima, sulla sua sommità c'è una pianura della lunghezza di ventisei stadi, totalmente circondata da mura. Queste mura erano state costruite da [[Giuseppe Flavio|Giuseppe]] in quaranta giorni, utilizzando ogni possibile materiale dalle parti basse della montagna. Qui si era poi radunata una grande moltitudine di ribelli. Vespasiano, deciso a mettere a tacere anche questi ribelli, inviò Giulio Placido con 600 [[cavalleria (storia romana)|cavalieri]].<ref name="GFlavioIV.1.8"/> Il ''[[legatus]]'' romano, non potendo raggiungere la cima facilmente, inviò messi per chiedere la pace, lasciando intravedere loro un possibile accordo ed offrendosi di trattare.<ref name="GFlavioIV.1.8"/>
I ribelli scesero, ma con tutt'altre intenzioni. Mentre Placido si proponeva di catturarli nella pianura sottostante, i ribelli scendevano facendo credere al comandante romano di essersi persuasi ad arrendersi, anche se in realtà erano pronti ad attaccare il nemico romano all'improvviso. Trionfò, alla fine, l'astuzia di Placido. Quando i Giudei iniziarono ad attaccare, il comandante romano finse di darsi alla fuga, ma dopo averli costretti ad inseguirlo per un lungo tratto della pianura, fece
==Conseguenze==
I ribelli
==Note==
== Bibliografia ==
;Fonti antiche:
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* [[Eutropio]], [[Wikisource:la:Breviarium historiae romanae|''Breviarium historiae romanae'' (testo latino), VII-X]]
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;Fonti storiografiche moderne:
* [[Filippo Coarelli]] (a cura di), ''Divus Vespasianus: il bimillenario dei Flavi'', catalogo della mostra (Roma, 27 marzo 2009-10 gennaio 2010), Milano, Electa, 2009. ISBN 88-3707-069-1
* [[Albino Garzetti]], ''L'Impero da Tiberio agli Antonini'', Bologna, Cappelli, 1960.
* {{Cita libro|nome=Barbara|cognome=Levick|titolo=Vespasian|lingua=inglese|editore=
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Mount Tabor|preposizione=sulla}}
{{Prima guerra giudaica (66-73)}}
{{portale|ebraismo|esercito romano|guerra}}
[[Categoria:Guerre
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