Enrico Morando: differenze tra le versioni

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|nome = Enrico Morando
|immagine = Enrico Morando.jpg
|carica = [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|Viceministro dell'economia e delle finanze]]
|didascalia =
|mandatoinizio = 24 febbraio 2014
|carica = [[Ministero dell'Economia e delle Finanze|ViceMinistro dell'Economia e delle Finanze]]
|mandatofine = 1º giugno 2018
|mandatoinizio = 28 febbraio [[2014]]
|primoministro = [[Matteo Renzi]]<br />[[Paolo Gentiloni]]
|mandatofine =
|primoministrovice di = [[MatteoPier Carlo RenziPadoan]]
|predecessore = [[Stefano Fassina]]
|carica8= Presidente della 5ª Commissione Bilancio del [[Senato della Repubblica]]
|successore = [[Laura Castelli]]<br />[[Massimo Garavaglia]]
|mandatoinizio8= 7 giugno [[2006]]
|carica2 = [[Commissione Bilancio del Senato della Repubblica#Presidenti|Presidente della 5ª Commissione Bilancio del Senato della Repubblica]]
|mandatofine8= 8 maggio [[2008]]
|mandatoinizio2 = 7 giugno 2006
|predecessore8 = [[Antonio Azzollini]]
|mandatofine2 = 8 maggio 2008
|successore8= [[Antonio Azzollini]]
|predecessore2 = [[Antonio Azzollini]]
|legislatura = [[XVII Legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
|successore2 = [[Antonio Azzollini]]
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|carica3 = [[Senato della Repubblica|Senatore della Repubblica Italiana]]
|titolo di studio =
|mandatoinizio3 = 15 aprile 1994
|alma mater =
|mandatofine3 = 14 marzo 2013
|professione =
|legislatura3 = {{NumLegRepubblica|S|XII|XIII|XIV|XV|XVI}}
|firma =
|gruppo parlamentare3 = '''XII''': [[Progressisti|Progressisti-Federativo]]<br />'''XIII''': [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]-[[L'Ulivo]]<br />'''XIII'''-'''XIV''': [[Democratici di Sinistra|DS]]-[[L'Ulivo]]<br />'''XV''': [[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[L'Ulivo]]<br />'''XV'''-'''XVI''': [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
}}
|coalizione3 = '''XII''': [[Alleanza dei Progressisti]]<br />'''XIII'''-'''XIV''': [[L'Ulivo]]<br />'''XV''': [[L'Unione]]<br />'''XVI''': [[Coalizione di centro-sinistra alle elezioni politiche in Italia del 2008|Centro-sinistra 2008]]
{{Membro delle istituzioni italiane
|circoscrizione3 = '''XII'''-'''XIV''': [[Circoscrizione Piemonte (Senato della Repubblica)|Piemonte]]<br />'''XV'''-'''XVI''': [[Circoscrizione Veneto (Senato della Repubblica)|Veneto]]
|istituzione = Senato
|collegio3 = '''XIII''': [[Collegio elettorale di Alessandria (Senato della Repubblica)|Alessandria]]
|nome = Enrico Morando
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(dal 2007)</small><br />''In precedenza:''<br />[[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(fino al 1991)</small><br />[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br />[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2007)</small>
|immagine =
|titolo di studio = Laurea in [[Filosofia]]
|luogo_nascita = [[Arquata Scrivia]]
|alma mater = [[Università degli Studi di Genova]]
|data_nascita = 30 settembre 1950
|professione = Funzionario di partito; Pubblicista
|titolo =
|cotitolare = [[Luigi Casero]]<br />[[Enrico Zanetti]]
|professione = Funzionario di partito, pubblicista
|sito3 = http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00001641.htm
|partito = [[Partito Democratico della Sinistra]] <small>(1991-1998)</small><br />[[Democratici di Sinistra]] <small>(1998-2007)</small><br />[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(2007-)</small>
|incarichi3 = '''XIII-XIV legislatura:'''
|legislatura = [[XII Legislatura della Repubblica Italiana|XII]]-[[XIII Legislatura della Repubblica Italiana|XIII]]-[[XIV Legislatura della Repubblica Italiana|XIV]]-[[XV Legislatura della Repubblica Italiana|XV]]-[[XVI Legislatura della Repubblica Italiana|XVI]]
*Vicepresidente della [[Commissione Bilancio del Senato della Repubblica|5ª Commissione Bilancio]] <small>(dal 05/06/1996 al 29/05/2001; dal 26/06/2001 al 27/04/2006)</small>
|gruppo_parlamentare = Pds, Ds, PD
|coalizione =
|circoscrizione = Circoscrizione Piemonte <small>(XII-XIII-XIV)</small><br />Circoscrizione Veneto <small>(XV-XVI)</small><br />
|incarichi = Presidente della 5º Commissione Bilancio
|sito = http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Attsen/00001641.htm
}}
{{Bio
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = politico
|Immagine =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , più volte senatore per [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Democratici di Sinistra|DS]] e [[Partito Democratico (Italia)|PD]], viceministro all'economia nel [[Governo Renzi]]
}}
 
È stato [[Senato della Repubblica|senatore della Repubblica]] dal 15 aprile 1994 al 14 marzo 2013 per il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Democratici di Sinistra|DS]] e [[Partito Democratico (Italia)|PD]], ricoprendo vari incarichi parlamentari tra cui nella [[Commissione Bilancio del Senato della Repubblica|5ª Commissione Bilancio del Senato]], e [[viceministro]] dell'[[Ministero dell'Economia e delle Finanze|economia e delle finanze]] dal 24 febbraio 2014 al 1º giugno 2018 nei [[Governo della Repubblica Italiana|governi]] [[Governo Renzi|Renzi]] e [[Governo Gentiloni|Gentiloni]].
 
==Biografia==
Nato ad [[Arquata Scrivia]], in [[provincia di Alessandria]], fatto il [[Servizio militare di leva in Italia|servizio militare]] nella [[Brigata meccanizzata "Sassari"]], si è laureato in [[filosofia]] all'[[Università degli Studi di Genova]].<ref name="colarusso"/><ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/03/governo-leva-militare-comandante-matteo-renzi-esentato-dal-servizio/1470908/|titolo=Governo e leva militare: il "comandante" Matteo Renzi esentato dal servizio|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2015-03-03|lingua=it-IT|accesso=2022-08-21}}</ref>
 
Nel 1976, a soli 26 anni, viene eletto segretario provinciale di [[Provincia di Alessandria|Alessandria]] del [[Partito Comunista Italiano]] (PCI), dopo una breve esperienza di [[giornalista]] a ''[[L'Unità]]''<ref name="colarusso"/>. Membro della segreteria regionale del PCI [[Piemonte]] tra il 1983 e il 1991, è l'estensore – con [[Rinaldo Bontempi]] – del ''Manifesto regionalista dei comunisti piemontesi''.<ref>Il documento, approvato dal Comitato regionale piemontese del [[Partito Comunista Italiano|PCI]] nel [[1989]], è reperibile presso gli archivi del [[Polo del '900]] di [[Torino]]: cfr. [https://archivi.polodel900.it/oggetti/79507-finanza-e-economia-locale-elezioni-regionali-e-amministrative-del-1990-nomine-regionali/ qui] e [https://archivi.polodel900.it/oggetti/99509-elezioni-europee-18-giugno-1989/ qui].</ref>
 
Esponente della corrente ''[[migliorismo|migliorista]]'' del PCI<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/enrico-morando/|titolo=Enrico Morando|accesso=2 maggio 2019}}</ref>, nel 1986, durante la riunione del [[Comitato centrale]] del PCI che prepara le tesi per il congresso di quell'anno, propone due emendamenti: uno che chiede di stabilire «''rapporti anche organizzativi con i partiti dell'[[Internazionale Socialista]]''», l'altro che propone il superamento del [[centralismo democratico]]; entrambi gli emendamenti furono respinti a larga maggioranza, ma furono accolti nei fatti pochi anni dopo, con la [[svolta della Bolognina]] nel 1989 e la nascita del [[Partito Democratico della Sinistra]] (PDS) nel 1991.<ref name="colarusso">{{cita news|url=http://www.lettera43.it/politica/morando-il-consigliere-di-renzi_43675111155.htm|titolo=Morando, il consigliere di Renzi|autore=Gabriella Colarusso|editore=lettera43.it|data=17 ottobre 2013|accesso=23 novembre 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140331050854/http://www.lettera43.it/politica/morando-il-consigliere-di-renzi_43675111155.htm|dataarchivio=31 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Con [[Giorgio Ruffolo]], [[Salvatore Veca]] e [[Michele Salvati]] stende il manifesto di "''Alleanza Democratica''", la proposta di un nuovo partito che nasca dall'incontro tra le tradizioni del [[liberalsocialismo]], del [[cristianesimo sociale]] e del [[liberalismo riformista]], il primo embrione dell'[[L'Ulivo|Ulivo]] e del futuro [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].<ref name="trabucco">{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/13/morando-irresistibile-ascesa-del-quasi-filosofo.html|titolo=Morando, l'irresistibile ascesa del quasi filosofo alessandrino|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|autore=Marco Trabucco|pagina=7|data=13 febbraio 2008|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
 
=== Elezione a senatore ===
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 1994|elezioni politiche del 1994]] viene candidato al [[Senato della Repubblica]] nel [[Collegio elettorale di Alessandria (Senato della Repubblica)|collegio elettorale di Alessandria]], sostenuto dall'[[Alleanza dei Progressisti]] in quota [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], dove ottiene il 30,92% dei voti e viene sconfitto, giungendo secondo dietro all'esponente del [[Polo delle Libertà]], in quota [[Lega Nord]], [[Giorgio Gandini (politico)|Giorgio Gandini]] al 37,01%, ma venendo comunque eletto grazie al recupero nel proporzionale.<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 27 marzo 1994 - Collegio Alessandria|sito=Archivio Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
 
Alle successive [[Elezioni politiche in Italia del 1996|elezioni del 1996]] viene ricandidato nel collegio di Alessandria per la coalizione dell'[[L'Ulivo|Ulivo]], vincendo con il 43,1% contro [[Eugenio Filograna]], del [[Polo per le Libertà]], fermo al 34,6%.<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=21/04/1996&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 21 aprile 1996 - Collegio Alessandria|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
 
Membro della Segreteria Nazionale del [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], come responsabile per le [[politiche sociali]], nel 1998 aderisce alla svolta proposta da [[Massimo D'Alema]] e al passaggio dal PDS ai [[Democratici di Sinistra]] (DS), unificando il PDS con altre forze della [[Sinistra (politica)|sinistra]] [[italia]]na e "''ammainando''" definitivamente il simbolo [[falce e martello]] del [[comunismo]], in favore alla [[Rosa (simbolo)|rosa]] della [[socialdemocrazia]]; diviene membro della Segreteria Nazionale dei [[Democratici di Sinistra|DS]], come responsabile [[economia]], sotto [[Walter Veltroni]].
 
Ricandidato nel collegio di Alessandria alle [[Elezioni politiche in Italia del 2001|elezioni del 2001]], arriva secondo con il 39,8% contro il 45,0% di [[Rossana Boldi]] della [[Casa delle Libertà]], ma viene rieletto grazie nuovamente al recupero proporzionale.<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 13 maggio 2001 - Collegio Alessandria|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
 
=== Candidatura a segretario dei DS ===
In vista del secondo congresso dei [[Democratici di Sinistra|DS]] "''Il coraggio di cambiare il mondo''" a [[Pesaro]], tra il 16 e il 18 novembre 2001, si candida a [[Democratici di Sinistra#Segretario|segretario nazionale]] come primo firmatario della mozione congressuale ("Per salvare i Ds, consolidare l'Ulivo e costruire un nuovo, unitario partito del riformismo socialista"), rappresentando la corrente più [[liberale]], [[L'Ulivo|ulivista]] e a [[Destra (politica)|destra]] del partito, contro quelle di [[Giovanni Berlinguer]], sostenuto principalmente dal "''[[Correntone]]''", e [[Piero Fassino]]; Fassino risulterà vincente con il 61,8% dei voti, mentre Morando, che proponeva un profondo rinnovamento del partito e l'apertura agli altri [[Riformismo|riformismi]] di matrice [[Laico|laica]] e [[Cattolica romana|cattolica]], ottenne circa 10.000 voti, equivalenti al 4,1%, divenendo il leader dell'ala ''liberal'' dei DS.<ref name="colarusso" />
 
=== Presidente della Commissione Bilancio ===
Rieletto per la quarta volta senatore alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]]<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=S&dtel=09/04/2006&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=S&ms=S&ne=5&nlg=6&ccp=1714&ts=C|titolo=Senato del 9 aprile 2006 - Regione VENETO - DEMOCRATICI DI SINISTRA|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>, nella [[Circoscrizione Veneto (Senato della Repubblica)|circoscrizione Veneto]] come capolista dell'[[L'Ulivo|Ulivo]] (lista che univa i DS con [[La Margherita]] di [[Francesco Rutelli]]), aderisce all'omonimo [[gruppo parlamentare]] ed è [[Commissione Bilancio del Senato della Repubblica#Presidenti|presidente della 5ª Commissione Bilancio del Senato]] per tutto il corso della [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV legislatura della Repubblica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00001641.htm|titolo=senato.it - Scheda di attività di Enrico MORANDO - XV Legislatura|sito=www.senato.it|accesso=2022-08-21}}</ref>
 
Nel 2007 viene scelto come uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che guida il processo di costituzione del nuovo partito. Alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2007 (Italia)|elezioni primarie del PD nel 2007]] sostiene il candidato segretario [[Walter Veltroni]], e dopo la vittoria di Veltroni viene incaricato di redigere il programma elettorale del partito per le [[elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni del 2008]].<ref name="trabucco" />
 
=== Coordinatore del governo ombra del PD ===
Dopo la sconfitta del PD alle [[Elezioni politiche in Italia del 2008|politiche del 2008]], in cui è nuovamente rieletto senatore della Repubblica nella [[Circoscrizione Veneto (Senato della Repubblica)|circoscrizione Veneto]]<ref>{{cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/candidati.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=S&ms=S&ne=5&nlg=6&ccp=3456&ts=C|titolo=Senato del 13 aprile 2008 - Regione VENETO - PARTITO DEMOCRATICO|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>, è nominato da Veltroni membro del cosiddetto [[Governo ombra del Partito Democratico del 2008-2009|governo ombra del Partito Democratico]], con l'incarico di coordinatore, ruolo che ricopre dal 9 maggio 2008 al 21 febbraio 2009.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/politica/08_maggio_09/governo_ombra_lista_5f9156d2-1de4-11dd-a82d-00144f486ba6.shtml|titolo=Governo ombra, tutti i nomi Corriere della Sera|sito=www.corriere.it|accesso=2022-08-21}}</ref>
 
Alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2009 (Italia)|primarie del PD nel 2009]] sostiene la [[mozione]] di [[Dario Franceschini]], [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario uscente del PD]] e [[Partito Democratico (Italia)#Vicesegretario nazionale|vicesegretario del PD]] sotto Veltroni, ma che risulterà perdente, arrivando secondo al 34,27% dei voti contro il 53,23% dei voti di [[Pier Luigi Bersani]], ex [[Ministri dello sviluppo economico della Repubblica Italiana|ministro dello sviluppo economico]] nel [[Governo Prodi II|secondo governo Prodi]]<ref>{{Cita news|autore=Tommaso Labate|url=http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=N0YEB|titolo=Bene Bersani, ora basta con gli accrocchi|pubblicazione=[[Il Riformista]]|data=30 luglio [[2009]]|p=4|accesso=13 novembre 2009}}</ref>. Successivamente alle primarie, Morando inizia a sostenere l'allora [[Sindaci di Firenze|sindaco di Firenze]] [[Matteo Renzi]] e il suo movimento dei ''rottamatori'', partecipando ai convegni della [[Leopolda (convegno)|Leopolda]], appoggiando la sua mozione nelle [[Elezioni primarie in Italia|primarie]] del [[Elezioni primarie di "Italia. Bene Comune" del 2012|centro-sinistra "Italia. Bene Comune"]]<ref>{{cita news|url=http://www.reset.it/caffe-europa/morando-perche-dico-il-ticket-con-bersani-non-e-la-via|titolo=Morando: perché a Renzi il ticket con Bersani non basta|editore=Reset|data=6 novembre 2012|accesso=1º marzo 2014}}</ref>, del [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 (Italia)|Partito Democratico del 2013]] e del [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2017 (Italia)|2017]].<ref name="colarusso" /><ref>{{cita news|url=http://www.ilsitodifirenze.it/content/714-morando-al-congresso-del-pd-spero-vinca-renzi|titolo=Morando: "Al Congresso del PD spero vinca Renzi"|editore=Il sito di Firenze|data=21 aprile 2013|accesso=1º marzo 2014}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2017/02/24/news/padri_nobili_ministri_e_governatori_quasi_tutti_con_renzi_il_chi_sta_con_chi_in_vista_del_congresso_pd-159087676/|titolo=Pd, padri nobili, ministri e governatori (quasi) tutti con Renzi: il "chi sta con chi" in vista del congresso|sito=la Repubblica|data=2017-02-24|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref>
 
Nel 2010 firma un appello rivolto al [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del PD]] [[Pier Luigi Bersani]] per posizionare il [[Partito Democratico (Italia)|PD]] a favore del [[energia nucleare]] in modo [[Trasversalismo|trasversale]].<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-05-13/nasce-pronucleare-092300.shtml?uuid=AYAbzgoB#continue|titolo=Nel Pd nasce l'ala pro-nucleare - Il Sole 24 ORE|sito=st.ilsole24ore.com|accesso=2022-09-25}}</ref>
Nel 1976, a 26 anni, viene eletto segretario provinciale del [[Partito Comunista Italiano]] di [[Alessandria]], dopo una breve esperienza di giornalista a ''[[L'Unità]]''.<ref name="colarusso"/> Membro della segreteria regionale tra il [[1983]] e il [[1991]], è l'estensore del Manifesto federalista del PCI piemontese ([[1988]]), che propone una svolta federalista nella linea di politica istituzionale del partito.
 
=== Viceministro dell'economia e delle finanze ===
Esponente della corrente del ''[[migliorismo]]'', nel 1986 durante la riunione del [[Comitato centrale]] del PCI che prepara le tesi per il congresso di quell'anno, propone due emendamenti, uno che chiede di stabilire «rapporti anche organizzativi con i partiti dell'[[Internazionale Socialista]]», l'altro che propone il superamento del [[centralismo democratico]]: entrambi gli emendamenti furono respinti a larga maggioranza, ma furono accolti nei fatti pochi anni dopo, con la [[svolta della Bolognina]] (1989) e la nascita del [[Partito Democratico della Sinistra]] (1991).<ref name="colarusso">{{cita news|url=http://www.lettera43.it/politica/morando-il-consigliere-di-renzi_43675111155.htm|titolo=Morando, il consigliere di Renzi|autore=Gabriella Colarusso|editore=lettera43.it|data=17 ottobre 2013|accesso=23 novembre 2014}}</ref>
Dopo aver rinunciato a ricandidarsi alle [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]]<ref name="colarusso" />, con la caduta e fine del [[governo Letta]] per volere del neo-[[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario del PD]] [[Matteo Renzi|Renzi]] per diventare [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]], e alla nascita del [[Governo Renzi|suo governo]], il 28 febbraio 2014 viene nominato dal [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei Ministri]] [[viceministro]] dell'[[Ministero dell'economia e delle finanze|Economia e delle finanze]], affiancando il [[Ministri dell'economia e delle finanze della Repubblica Italiana|ministro]] [[Pier Carlo Padoan]].<ref>{{cita news|url=http://www.europaquotidiano.it/2014/02/28/il-programma-di-enrico-morando-viceministro-delleconomia/|titolo=Chi è Enrico Morando, viceministro dell’economia|editore=[[Europa (quotidiano)|Europa]]|data=28 febbraio 2014|accesso=1º marzo 2014|pubblicazione=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140301062925/http://www.europaquotidiano.it/2014/02/28/il-programma-di-enrico-morando-viceministro-delleconomia/|dataarchivio=1 marzo 2014|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2014/02/28/news/governo_via_libera_del_consiglio_dei_ministri_a_nomine_sottosegretari-79869572/|titolo=Governo, via libera del Cdm a nomine: 35 sottosegretari e 9 viceministri|sito=la Repubblica|data=2014-02-28|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref>
 
A seguito delle dimissioni di Renzi da Presidente del Consiglio, per la bocciatura della [[Riforma costituzionale Renzi-Boschi|riforma Renzi-Boschi]] al [[Referendum costituzionale in Italia del 2016|referendum costituzionale]], il 29 dicembre 2016 viene confermato nel ruolo di viceministro dell'Economia e delle finanze nel successivo [[governo Gentiloni|governo]] presieduto da [[Paolo Gentiloni]], mantenendo l'incarico fino al 1º giugno 2018.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/29/governo-gentiloni-sottosegretari-sono-gli-stessi-di-renzi-solo-un-cambio-de-filippo-faraone-tra-scuola-e-salute/3286448/|titolo=Governo Gentiloni, i sottosegretari sono gli stessi di Renzi. Solo un cambio De Filippo-Faraone tra Scuola e Salute|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2016-12-29|lingua=it-IT|accesso=2022-08-21}}</ref>
Con [[Giorgio Ruffolo]], [[Salvatore Veca]] e [[Michele Salvati]] stende il manifesto di "Alleanza Democratica", la proposta di un nuovo partito che nasca dall'incontro tra le tradizioni del [[liberalsocialismo]], del [[cristianesimo sociale]] e del [[liberalismo riformista]], il primo embrione del[[l'Ulivo]] e del futuro [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]].<ref name="trabucco">{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/02/13/morando-irresistibile-ascesa-del-quasi-filosofo.html|titolo=Morando, l'irresistibile ascesa del quasi filosofo alessandrino|editore=[[la Repubblica]]|autore=Marco Trabucco|pagina=7|data=13 febbraio 2008|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
 
=== Fuori dal Parlamento ===
Alle [[elezioni politiche italiane del 1994]] è candidato per l'[[Alleanza dei Progressisti]] al [[Senato della Repubblica]] nel collegio di Alessandria, ottenendo il 30,9% contro il 37,0% di [[Giorgio Gandini]] del [[Polo delle Libertà]], ma venendo comunque eletto grazie al recupero proporzionale.<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=S&dtel=27/03/1994&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 27 marzo 1994 - Collegio Alessandria|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref> Alle successive [[Elezioni politiche italiane del 1996|elezioni del 1996]] viene ricandidato per [[l'Ulivo]], vincendo con il 43,1% contro [[Eugenio Filograna]], del [[Polo per le Libertà]], fermo al 34,6%.<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=S&dtel=21/04/1996&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 21 aprile 1996 - Collegio Alessandria|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
Alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2019 (Italia)|primarie del PD del 2019]] sostiene la mozione dell'ex [[Partito Radicale (Italia)|radicale]] [[Roberto Giachetti]], candidatosi in extremis per rivendicare l'attività dei governi Renzi e Gentiloni e rilancia l'attività [[Riformismo|riformatrice]] del partito<ref>{{Cita web|url=https://pdliguria.it/event/incontro-con-enrico-morando-a-sostegno-di-roberto-giachetti/|titolo=Incontro con Enrico Morando a sostegno di Roberto Giachetti|sito=PD|lingua=it-IT|accesso=2021-02-17|dataarchivio=6 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211006125820/https://pdliguria.it/event/incontro-con-enrico-morando-a-sostegno-di-roberto-giachetti/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2018/12/12/ascani-giachetti-primarie-pd/|titolo=Anna Ascani e Roberto Giachetti si candidano alle primarie del PD|sito=Il Post|data=2018-12-12|lingua=it-IT|accesso=2021-02-17}}</ref>; tuttavia le primarie sono vinte, con il 66% dei voti, da [[Nicola Zingaretti]], [[Presidenti del Lazio|presidente della Regione Lazio]] e candidato con la carriera amministrativa più lunga alle spalle, mentre Giachetti arriva terzo, piazzandosi anche dopo il [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario uscente]] [[Maurizio Martina]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2019/03/17/news/assemblea_pd_livetweet-221752690/|titolo=Assemblea Pd, Zingaretti proclamato segretario: "Serve un nuovo partito, deve cambiare tutto". Gentiloni eletto presidente. Il livetweet|sito=la Repubblica|data=2019-03-16|lingua=it|accesso=2024-06-05}}</ref>
 
Alle [[Elezioni europee del 2019 in Italia|elezioni europee del 2019]] viene candidato al [[Parlamento europeo]], tra le liste del PD nella [[circoscrizione Italia nord-occidentale]], ma non viene eletto.<ref>{{cita web|url=https://it.blastingpop.com/politica/2019/04/europee-ufficiali-i-76-candidati-del-pd-ci-sono-anche-kyenge-sassoli-e-smeriglio-002893269.html|titolo=Europee, ufficiali i 76 candidati del PD: ci sono anche Kyenge, Sassoli e Smeriglio|editore=BlastingPop|autore=Maurizio Ribechini|data=11 aprile 2019|accesso=16 aprile 2019|dataarchivio=15 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190415131754/https://it.blastingpop.com/politica/2019/04/europee-ufficiali-i-76-candidati-del-pd-ci-sono-anche-kyenge-sassoli-e-smeriglio-002893269.html|urlmorto=sì}}</ref>
È stato in segreteria nazionale del [[Partito Democratico della Sinistra]] come responsabile per le politiche sociali e poi in quella dei [[Democratici di Sinistra]], con [[Walter Veltroni]] segretario, come responsabile economia (1998-2001).
 
Nel 2020, in occasione del [[Referendum costituzionale in Italia del 2020|referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari]] legato alla riforma avviata dal [[governo Conte I]] guidato dalla [[Lega Nord|Lega]] assieme al [[Movimento 5 Stelle]] e concluso dal [[governo Conte II]] guidato dalla coalizione M5S e PD<ref>{{Cita web|url=http://osservatorioglobalizzazione.it/osservatorio/la-democrazia-non-e-un-costo-taglio-parlamentari/|titolo=La democrazia non è un costo|sito=Osservatorio Globalizzazione|data=2020-02-18|lingua=it-IT|accesso=2021-02-16}}</ref>, annuncia di schierarsi per il "Sì", in favore della linea ufficiale del suo partito.<ref>{{Cita web|1=http://www.libertaeguale.it/referendum-un-si-da-riformisti/|2=Referendum: un Sì da riformisti}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/politica/20_settembre_07/zingaretti-si-referendum-pd-stara-governo-finche-fara-cose-utili-paese-a5de6498-f0fb-11ea-9f2b-89b4229fc5bf.shtml|titolo=Zingaretti: «Sì al referendum. Il Pd starà al governo finché farà cose utili al Paese»|autore=Claudio Bozza|sito=Corriere della Sera|data=2020-07-09|accesso=2021-02-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.agcom.it/documents/10179/17633816/Documento+generico+25-02-2020+1582637279971/f345e405-336c-4f66-b67c-5e546807b4bd?version=1.4|titolo=Elenco dei soggetti politici ai sensi dell’articolo 2 della delibera n. 52/20/CONS|accesso=17 febbraio 2021|dataarchivio=4 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201104125757/https://www.agcom.it/documents/10179/17633816/Documento+generico+25-02-2020+1582637279971/f345e405-336c-4f66-b67c-5e546807b4bd?version=1.4|urlmorto=sì}}</ref>
Viene rieletto anche alle [[Elezioni politiche italiane del 2001|elezioni del 2001]], sempre nel collegio di Alessandria, grazie nuovamente al recupero proporzionale, dopo aver perso con il 39,8% contro il 45,0% di [[Rossana Boldi]] della [[Casa delle Libertà]].<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=L&lev0=0&levsut0=0&lev1=1&levsut1=1&lev2=14&levsut2=2&ne1=1&ne2=114&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S|titolo=Senato del 13 maggio 2001 - Collegio Alessandria|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref> Dopo le elezioni, al congresso dei DS del novembre 2001, è il primo firmatario e candidato a segretario di una delle tre mozioni congressuali, a orientamento [[liberalsocialismo|liberalsocialista]] e [[L'Ulivo|ulivista]] ("Per salvare i Ds, consolidare l'Ulivo e costruire un nuovo, unitario partito del riformismo socialista"). La mozione, che proponeva un profondo rinnovamento del partito e l'apertura agli altri riformismi di matrice laica e cattolica, ottenne circa diecimila voti, equivalenti al 4%.<ref name="colarusso"/> Morando diviene quindi il leader dell'ala ''liberal'' del partito.
 
In vista dei [[Referendum abrogativi in Italia del 2022|referendum abrogativi sulla giustizia del 2022]], promossi dalla [[Lega per Salvini Premier|Lega]] di [[Matteo Salvini]] e il [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], si schiera per il "Sì" a tutti e cinque i quesiti, facendo parte della fronda nel PD a favore dei referendum assieme ai dirigenti di "''Base riformista''" di [[Lorenzo Guerini]] e "''Giovani turchi''" di [[Matteo Orfini]].<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2022/05/19/news/pd_referendum_giustizia-350228210/|titolo=Cresce lo 'squadrone' dei dem per il sì ai referendum sulla giustizia. Tregua nel Pd|sito=la Repubblica|data=2022-05-19|lingua=it|accesso=2022-08-21}}</ref>
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2006|elezioni del 2006]] è rieletto al Senato come capolista dei DS nella [[Circoscrizione Veneto (Senato della Repubblica)|Circoscrizione Veneto]].<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/candidati.php?tpel=S&dtel=09/04/2006&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=S&ms=S&ne=5&nlg=6&ccp=1714&ts=C|titolo=Senato del 9 aprile 2006 - Regione VENETO - DEMOCRATICI DI SINISTRA|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref> Nel 2007 viene scelto come uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] che guida il processo di costituzione del nuovo partito. Alle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2007 (Italia)|primarie del 2007]] sostiene il candidato segretario [[Walter Veltroni]] e viene incaricato di redigere il programma elettorale del partito per le [[elezioni politiche italiane del 2008|elezioni del 2008]].<ref name="trabucco"/> Dopo le elezioni, rieletto nuovamente senatore per il PD,<ref>{{cita web|url=http://elezionistorico.interno.it/candidati.php?tpel=S&dtel=13/04/2008&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=5&levsut1=1&ne1=5&es0=S&es1=S&ms=S&ne=5&nlg=6&ccp=3456&ts=C|titolo=Senato del 13 aprile 2008 - Regione VENETO - PARTITO DEMOCRATICO|sito=Archivo Storico delle Elezioni|editore=[[Ministero dell'Interno]]|accesso=1º marzo 2014}}</ref> diviene coordinatore del [[Governo ombra del Partito Democratico]].
 
== Vita privata ==
Ha sostenuto la candidatura di [[Matteo Renzi]] alle [[Elezioni primarie di "Italia. Bene Comune" del 2012|primarie del centrosinistra del 2012]]<ref>{{cita news|url=http://www.reset.it/caffe-europa/morando-perche-dico-il-ticket-con-bersani-non-e-la-via|titolo=Morando: perché a Renzi il ticket con Bersani non basta|editore=Reset|data=6 novembre 2012|accesso=1º marzo 2014}}</ref> e a [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2013 (Italia)|quelle del 2013]].<ref name="colarusso"/><ref>{{cita news|url=http://www.ilsitodifirenze.it/content/714-morando-al-congresso-del-pd-spero-vinca-renzi|titolo=Morando: "Al Congresso del PD spero vinca Renzi"|editore=Il sito di Firenze|data=21 aprile 2013|accesso=1º marzo 2014}}</ref> Dopo aver rinunciato a ricandidarsi alle [[elezioni politiche italiane del 2013|elezioni del 2013]],<ref name="colarusso"/> il 28 febbraio 2014 viene nominato Viceministro dell'Economia e delle Finanze nel neonato [[governo Renzi]].<ref>{{cita news|url=http://www.europaquotidiano.it/2014/02/28/il-programma-di-enrico-morando-viceministro-delleconomia/|titolo=Chi è Enrico Morando, viceministro dell’economia|editore=[[Europa (quotidiano)|Europa]]|data=28 febbraio 2014|accesso=1º marzo 2014}}</ref>
È sposato e ha due figli.<ref>Giorgio Dell'Arti, Massimo Parrini, ''Catalogo dei viventi'', Venezia, Marsilio Editori, 2008, p. 1176</ref>
 
== Opere ==
* {{cita libro | titolo = Le riforme dei riformisti | curatore = Giovanni Matteoli | altri = introduzione di Enrico Morando e [[Michele Salvati]] | anno = 2005 | editore = Edizioni [[il Riformista|Riformiste]] | città = Roma | sbn = TO01395655}}
* {{cita libro|autore=Enrico Morando|titolo=Riformisti e comunisti? Dal PCI al PD: i "miglioristi" nella politica italiana|città=Roma|editore=[[Donzelli Editore]]|anno=2010|isbn=978-88-6036-482-1}}
* {{cita libro|autore=Enrico Morando, [[Giorgio Tonini]]|titolo=L'Italia dei democratici. Idee per un manifesto riformista|città=Venezia|editore=[[Marsilio Editori]]|anno=2012|isbn=978-88-317-1334-4}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Senatori|00001641|XIICollegamenti esterni}}
* {{cita web|url=https://www.enricomorando.it/|titolo=Sito ufficiale|accesso=24 marzo 2020|dataarchivio=24 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200324205301/https://www.enricomorando.it/|urlmorto=sì}}
* {{Senatori|00001641|XIII}}
* {{Senatori|00001641|XIV}}
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* {{Senatori|00001641|XVI}}
* {{openpolis|id=1651}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|biografie|politica}}
 
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