Francesca Barracciu: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome nome = Francesca Barracciu
| immagine = Francesca Barracciu (Martin Rulsch) 1.jpg
| didascalia =
| carica = [[Sottosegretario di Stato del(ordinamento italiano)|Sottosegretario di Stato]] al [[Ministero per i beni e le attività culturali|Ministero dei Benibeni e delle Attivitàattività Culturaliculturali e del Turismoturismo]]
| mandatoinizio = 28 febbraio [[2014]]
| mandatofine = 2 novembre [[2015]]
|presidente primoministro = [[Matteo Renzi]]
| predecessore = [[Simonetta Giordani]]
| successore = [[Antimo Cesaro]]<br>[[Dorina Bianchi]]
| carica2 = [[Sorgono#Amministrazione|Sindaco di [[Sorgono]]
| mandatoinizio2 = 810 maggio [[2005]]
| mandatofine2 = 31 maggiogiugno [[2010]]
| predecessore2 = [[GianfrancoPaola Frau]]Raspitzu
| successore2 = [[Vittorio Mocci]]
| partito = [[Italia Viva]] <small>(dal 2019)</small><br>''In precedenza:''<br>[[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(1986-1991)</small><br>[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] <small>(1991-1998)</small><br>[[Democratici di Sinistra|DS]] <small>(1998-2007)</small><br>[[Partito Democratico (Italia)|PD]] <small>(2007-2019)
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
| titolo di studio = laureaLaurea in filosofia; laurea<br>Laurea in pedagogia
}}
| professione = docenteDocente, consulente
{{Membro delle istituzioni europee
| carica3 = [[Europarlamentare]]
|nome = Francesca Barracciu
| mandatoinizio3 = 17 dicembre 2012
|istituzione=Parlamento
| mandatofine3 = 27 febbraio 2014
|immagine=
| legislatura3 = [[Europarlamentari dell'Italia della VII legislatura|VII]]
|luogo_nascita = Sorgono
|gruppo_parlamentare gruppo parlamentare3 = [[Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici]]
|data_nascita =11 giugno 1966
|circoscrizione circoscrizione3 = [[Circoscrizione Italia insulare|Italia insulare]]
|luogo_morte =
|incarichi incarichi3 = {{sp}}
|data_morte =
|titolo = laurea in filosofia; laurea in pedagogia
|professione = docente
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|legislatura = VII (da 17 dicembre 2012 a 27 febbraio 2014<ref>[http://www.europarl.europa.eu/meps/it/incoming-outgoing.html?type=out Entranti / uscenti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>)
|gruppo_parlamentare= [[Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici]]
|coalizione =
|circoscrizione = [[Circoscrizione Italia insulare|Italia insulare]]
|collegio =
|incarichi = {{sp}}
*Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni
*Commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro
*Delegazione per le relazioni con i paesi del Mashreq
| sito3 = https://www.europarl.europa.eu/meps/it/116823/FRANCESCA_BARRACCIU_home.html
|sito =
| cotitolare = [[Ilaria Borletti Buitoni]]
}}
{{Bio
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|Attività = politica
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
}}
 
== Biografia ==
Laureata sia in filosofia chee in pedagogia, è stata docente di materie letterarie e latino presso le scuole superiori nonché consulente per le attività culturali presso enti pubblici e privati. Entra in politica negli anni ottanta militando nel [[Partito Comunista Italiano|PCI]] poi [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Democratici di Sinistra|DS]] e [[Partito Democratico (Italia)|PD]], componente di vari organismi politici è stata segretaria regionale Sardegna PD dal luglio al dicembre 2008. Consigliere e assessore comunale del comune di [[Sorgono]], sindaco dello stesso comune dal 2005 al 2010 (eletta col 100% in quanto unico canidatocandidato), [[Consiglio regionale (Italia)|Consigliere regionale]] della Sardegna dal 2004 al 2013.
 
Nel 2009 si candida al [[Parlamento europeo]] tra le file del PD nella circoscrizione Isole e ottiene {{TA|116 844}} preferenze risultando la prima dei non eletti, e subentrando poi a [[Rosario Crocetta]] il 17 dicembre 2012, dopo le sue dimissioni per l'elezione a [[Presidente della Regione Siciliana]].<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.europarl.europa.eu/meps/it/116823/FRANCESCA_BARRACCIU_home.html|titolo=Francesca Barracciu|editore=Europarl.europa.eu|accesso=28 dicembre 2013}}</ref>
 
Il 29 settembre 2013 ha vinto al primo turno le primarie del centrosinistra in vista delle [[elezioni regionali in Sardegna del 2014]] con il 44,3%, ottenendo {{TA|22 808 voti}}, e sconfiggendo [[Gianfranco Ganau]] (PD, 32,6%), [[Andrea Murgia]] (indipendente ex-PD, 12,5%), [[Roberto Deriu]] (PD, 7,6%), e Simone Atzeni ([[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]], 3,0%).<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.ilpost.it/2013/09/30/francesca-barracciu-sardegna|titolo=Francesca Barracciu ha vinto le primarie del centrosinistra in Sardegna|editore=[[il Post]]|data=30 settembre 2013|accesso=12 gennaio 2014}}</ref> Il 30 dicembre successivo, tuttavia, dopo alcune pressioni di esponenti del suo partito, rinuncia a partecipare alla competizione elettorale, in quanto indagata nell'inchiesta sulle "spese pazze" dei fondi ai gruppi regionali,<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/12/30/news/sardegna_pd_barracciu_rinuncia_a_candidatura_regione-74818661/?ref=HREC1-20|titolo=Sardegna, Barracciu rinuncia a candidatura Regione. Pd nel caos a due mesi dal voto|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=30 dicembre 2013|accesso=12 gennaio 2014}}</ref> ed è stata quindi sostituita dall'economista [[Francesco Pigliaru]] poi eletto Presidente della Sardegna.<ref name="post">{{cita web|url=http://www.europaquotidiano.it/2014/01/06/chi-e-francesco-pigliaru-il-candidato-del-pd-in-sardegna/|titolo=Chi è Francesco Pigliaru, il candidato del Pd in Sardegna|autore=Rudy Francesco Calvo|editore=[[Europa (quotidiano)|Europa]]|data=6 gennaio 2014|accesso=12 gennaio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140113011938/http://www.europaquotidiano.it/2014/01/06/chi-e-francesco-pigliaru-il-candidato-del-pd-in-sardegna/|dataarchivio=13 gennaio 2014|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 28 febbraio [[2014]] viene nominata Sottosegretaria di Stato al [[Ministero per i beni e le attività culturali|Ministero dei Benibeni e delle Attivitàattività Culturaliculturali e del Turismoturismo]] guidato dal Ministroministro [[Dario Franceschini]], all'interno delnel [[Governo Renzi]],<ref>{{Cita web|autore=Laura Eduati|url=httphttps://www.huffingtonpost.it/2014/02/28/gentile-barracciu-imbarazzi_n_4874250.html|titolo=Antonio Gentile e Francesca Barracciu, i primi due imbarazzi di Renzi |pubblicazione=[[L'Huffington Post]]|giorno=28|mese=febbraio|anno=2014|accesso=28 febbraio 2014}}</ref> rassegnando le dimissioni da parlamentare europeo. Le dimissioni sono state, ratificate l'11 marzo 2014;<ref>[http{{Cita web|https://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2014/03/11/barracciu_lascia_il_parlamento_europeo_al_suo_posto_entra_giovanni_barbagallo-1-358117.html |Barracciu lascia il Parlamento europeo Al suo posto entra il siciliano Barbagallo - Politica - L'Unione Sarda<!-- Titolo generato automaticamente -->]}}</ref> le subentra [[Giovanni Barbagallo (politico 1952)|Giovanni Barbagallo]].
 
La sua nomina ha provocato forti perplessità in quanto fulo l'allora Segretario del PDstesso [[Matteo Renzi]], all'epoca segretario del PD appena insediato, achiese chiedere allaa Barracciu di rinunciare alla corsa come candidato del centrosinistra per Presidentela Presidenza della Sardegna nonostante la vittoria alle primarie, a due mesi dal voto, inperché relazioneindagata allper l'inchiestauso suidei fondi regionali mentre era stato lui stesso poi, da Presidente del Consiglio a nominarla poi Sottosegretaria nel suo Esecutivo. Tuttavia il PremierRenzi e il Ministroministro delle Riforme [[Maria Elena Boschi]] hanno difeso la nomina di Barracciu, e di altri Sottosegretarisottosegretari indagati, ribadendo che l'avviso di garanzia non deve essere giudicato una condanna in via definitiva.
Nel 2009 si candida al [[Parlamento europeo]] tra le file del PD nella circoscrizione Isole e ottiene {{TA|116 844}} preferenze risultando la prima dei non eletti, e subentrando poi a [[Rosario Crocetta]] il 17 dicembre 2012, dopo le sue dimissioni per l'elezione a [[Presidente della Regione Siciliana]].<ref>{{Cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/meps/it/116823/FRANCESCA_BARRACCIU_home.html|titolo=Francesca Barracciu|editore=Europarl.europa.eu|accesso=28 dicembre 2013}}</ref>
 
Il 5 dicembre 2014 interviene a [[Nuoro]] alle celebrazioni in onore del poeta [[Sebastiano Satta]] a cento anni dalla sua scomparsa. La Barracciu legge però un intervento in cui richiama la vita e i lavori di [[Salvatore Satta]]. Il giorno seguente, minimizza la gaffe come "una leggerezza del mio staff", sottolineando che "chi mi conosce e conosce il mio percorso di studi non mette sicuramente in dubbio che so benissimo chi sono Salvatore e Sebastiano Satta".<ref>{{cita web|url=httphttps://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/12/05/gaffe_della_barracciu_su_satta_l_addetto_stampa_si_assume_colpa-6-399183.html|titolo=Nuoro, gaffe della Barracciu su Satta: "E' stata una leggerezza del mio staff"|editore=Unione Sarda|data=6 dicembre 2014| accesso=12 gennaio 2015}}</ref>
Il 29 settembre 2013 ha vinto al primo turno le primarie del centrosinistra in vista delle [[elezioni regionali in Sardegna del 2014]] con il 44,3%, ottenendo {{TA|22 808 voti}}, e sconfiggendo [[Gianfranco Ganau]] (PD, 32,6%), Andrea Murgia (indipendente ex-PD, 12,5%), [[Roberto Deriu]] (PD, 7,6%), e Simone Atzeni ([[Partito Socialista Italiano (2007)|PSI]], 3,0%).<ref>{{Cita web|url=http://www.ilpost.it/2013/09/30/francesca-barracciu-sardegna|titolo=Francesca Barracciu ha vinto le primarie del centrosinistra in Sardegna|editore=[[il Post]]|data=30 settembre 2013|accesso=12 gennaio 2014}}</ref> Il 30 dicembre successivo, tuttavia, dopo alcune pressioni di esponenti del suo partito, rinuncia a partecipare alla competizione elettorale, in quanto indagata nell'inchiesta sulle "spese pazze" dei fondi ai gruppi regionali,<ref>{{Cita web|url=http://www.repubblica.it/politica/2013/12/30/news/sardegna_pd_barracciu_rinuncia_a_candidatura_regione-74818661/?ref=HREC1-20|titolo=Sardegna, Barracciu rinuncia a candidatura Regione. Pd nel caos a due mesi dal voto|editore=[[la Repubblica]]|data=30 dicembre 2013|accesso=12 gennaio 2014}}</ref> ed è stata quindi sostituita dall'economista [[Francesco Pigliaru]] poi eletto Presidente della Sardegna.<ref name="post">{{cita web|url=http://www.europaquotidiano.it/2014/01/06/chi-e-francesco-pigliaru-il-candidato-del-pd-in-sardegna/|titolo=Chi è Francesco Pigliaru, il candidato del Pd in Sardegna|autore=Rudy Francesco Calvo|editore=[[Europa (quotidiano)|Europa]]|data=6 gennaio 2014|accesso=12 gennaio 2014}}</ref>
 
Nel 2015, si candida a consigliere comunale nella sua Sorgono, a sostegno del candidato sindaco [[Vincenzo Rodi]] e la sua lista ''Un futuro per Sorgono''. TuttaviaLa lista però subisce una pesante sconfitta; dalviene eletto sindaco il candidato civico di sinistra, il sindacalista Cgil [[Giovanni Arru]], elettola Sindaco con il 68% della suacui lista ''Unita Mente'' conottiene il 68% (789 voti), doppiando Rodi fermo al 33% con 372 voti; tuttavia Barracciu con 88 voti è la piupiù votata della lista sconfitta dopo il candidato sindaco entrando in Consiglioconsiglio comunale in minoranza.
Nel settembre del 2013 viene iscritta nel registro degli indagati insieme ad altri 33 esponenti: due mesi dopo, l’allora europarlamentare e candidata governatrice, viene sentita dalla pm Marco Cocco per rispondere della mancata rendicontazione di spese effettuate dal gruppo consiliare tra febbraio 2006 e gennaio 2009, per un totale di 33mila euro di rimborsi chilometrici per il carburante.
 
Nel novembre 2019 lascia il PD e aderisce a [[Italia Viva]] di Matteo Renzi.<ref>{{cita web|url=https://www.unionesarda.it/articolo/politica/2019/11/08/francesca-barracciu-credo-ancora-nella-politica-ma-non-nel-pd-1-950339.html|titolo=Francesca Barracciu: "Credo ancora nella politica, ma non nel PD"|data=8 novembre 2019|accesso=10 novembre 2019}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2019/11/09/sardegna-italia-viva-recluta-la-barracciu-condannata-a-3-anni/5555073/|titolo=Sardegna: Italia Viva recluta la Barracciu, condannata a 3 anni|data=9 novembre 2019|accesso=10 novembre 2019}}</ref>
Il 28 febbraio [[2014]] viene nominata Sottosegretaria di Stato al [[Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo]] guidato dal Ministro [[Dario Franceschini]], all'interno del [[Governo Renzi]],<ref>{{Cita web|autore=Laura Eduati|url=http://www.huffingtonpost.it/2014/02/28/gentile-barracciu-imbarazzi_n_4874250.html|titolo=Antonio Gentile e Francesca Barracciu, i primi due imbarazzi di Renzi |pubblicazione=[[L'Huffington Post]]|giorno=28|mese=febbraio|anno=2014|accesso=28 febbraio 2014}}</ref> rassegnando le dimissioni da parlamentare europeo. Le dimissioni sono state ratificate l'11 marzo 2014;<ref>[http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2014/03/11/barracciu_lascia_il_parlamento_europeo_al_suo_posto_entra_giovanni_barbagallo-1-358117.html Barracciu lascia il Parlamento europeo Al suo posto entra il siciliano Barbagallo - Politica - L'Unione Sarda<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> le subentra [[Giovanni Barbagallo]].
 
== Vicende giudiziarie ==
La sua nomina ha provocato forti perplessità in quanto fu l'allora Segretario del PD [[Matteo Renzi]],appena insediato, a chiedere alla Barracciu di rinunciare alla corsa come candidato del centrosinistra per Presidente della Sardegna nonostante la vittoria alle primarie, a due mesi dal voto, in relazione all'inchiesta sui fondi regionali mentre era stato lui stesso poi, da Presidente del Consiglio a nominarla poi Sottosegretaria nel suo Esecutivo. Tuttavia il Premier e il Ministro delle Riforme [[Maria Elena Boschi]] hanno difeso la nomina di Barracciu e di altri Sottosegretari indagati ribadendo che l'avviso di garanzia non deve essere giudicato una condanna in via definitiva.
Nel settembre del 2013 viene iscritta nel registro degli indagati insieme ad altri 33 esponenti politici: due mesi dopo, l’alloral'allora europarlamentare e candidata governatrice, viene sentita dalladal pm Marco Cocco per rispondere delladel mancatamancato rendicontazionerendiconto di spese effettuate dal gruppo consiliare tra febbraio 2006 e gennaio 2009, per un totale di 33milatrentatremila euro di rimborsi chilometrici per il carburante.<ref>{{Cita news|url=https://www.corriere.it/politica/13_dicembre_18/barracciu-candidata-indagata-che-divide-democratici-ae0dd5b8-67cd-11e3-963a-2749949921b5.shtml|titolo=Barracciu, la candidata indagata
che divide i democratici|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=25 ottobre 2018}}</ref>
 
Il 21 ottobre [[2015]] viene rinviata a giudizio con l'accusa di aver utilizzato, durante il mandato di consigliere regionale della Sardegna dal 2004 al 2013, fondi pubblici per scopi diversi da quelli previsti, per un ammontare di circa 81&nbsp;000 euro. Contestualmente, ha annunciato le sue dimissioni da sottosegretario alla Cultura e al Turismo del governo Renzi.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/21/fondi-sardegna-barracciu-si-e-dimessa-da-sottosegretaria-usciro-a-testa-alta/2148485/|titolo=Fondi Sardegna, Barracciu si è dimessa da sottosegretaria: "Uscirò a testa alta"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=21 ottobre 2015|accesso=19 marzo 2017}}</ref>
Il 5 dicembre 2014 interviene a [[Nuoro]] alle celebrazioni in onore del poeta [[Sebastiano Satta]] a cento anni dalla sua scomparsa. La Barracciu legge però un intervento in cui richiama la vita e i lavori di [[Salvatore Satta]]. Il giorno seguente, minimizza la gaffe come "una leggerezza del mio staff", sottolineando che "chi mi conosce e conosce il mio percorso di studi non mette sicuramente in dubbio che so benissimo chi sono Salvatore e Sebastiano Satta".<ref>{{cita web|url=http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/12/05/gaffe_della_barracciu_su_satta_l_addetto_stampa_si_assume_colpa-6-399183.html|titolo=Nuoro, gaffe della Barracciu su Satta
"E' stata una leggerezza del mio staff"|editore=Unione Sarda|data=6 dicembre 2014| accesso=12 gennaio 2015}}</ref>
 
Il 5 dicembre 2017 il Tribunale di Cagliari la condanna a 4 anni di reclusione per [[peculato]] aggravato nell'ambito dello scandalo sui fondi destinati ai gruppi del Consiglio regionale della Sardegna e spesi per fini non istituzionali. Il totale delle spese dichiarate si aggira intorno agli 80.000 euro.<ref>{{Cita news|url=https://www.repubblica.it/politica/2017/12/05/news/fondi_sardegna_4_anni_all_ex_sottosegretaria_barracciu-183107420/|titolo=Fondi consiglio Sardegna: condannata a 4 anni ex sottosegretaria Pd Barracciu. Renzi la fece dimettere|pubblicazione=Repubblica.it|data=5 dicembre 2017|accesso=25 ottobre 2018}}</ref> Nel maggio 2019 la Corte d'appello di Cagliari ha ridotto la pena per l'ex sottosegretaria alla Cultura del governo Renzi a 3 anni, 3 mesi e venti giorni di reclusione.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2019/05/07/fondi-sardegna-3-anni-a-barracciu-pd_a7abfc32-b5eb-4abf-802a-43a6af1e0ddf.html|titolo=Fondi Sardegna: 3 anni a Barracciu (Pd)|data=7 maggio 2019|accesso=11 maggio 2019}}</ref>
Nel 2015, si candida a consigliere comunale nella sua Sorgono a sostegno del candidato sindaco Vincenzo Rodi e la sua lista ''Un futuro per Sorgono''. Tuttavia subisce una pesante sconfitta dal candidato civico di sinistra, il sindacalista Cgil Giovanni Arru eletto Sindaco con il 68% della sua lista ''Unita Mente'' con 789 voti doppiando Rodi fermo al 33% con 372 voti tuttavia Barracciu con 88 voti è la piu votata della lista sconfitta dopo il candidato sindaco entrando in Consiglio comunale in minoranza.
 
Il 21 ottobre [[2015]] viene rinviata a giudizio per le spese pazze da lei sostenute durante il mandato di consigliere regionale della Sardegna dal 2004 al 2013 contestate dalla Procura di Cagliari per un ingiustificato di oltre 81 mila euro tra viaggi, spese e cene. La Barracciu ha ribadito la sua innocenza e che uscirà dall'inchiesta ''a testa alta'' annunciando però contestualmente le sue dimissioni da Sottosegretario alla Cultura e al Turismo del Governo.
== Note ==
<references/>
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==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
*[http://consiglio.regione.sardegna.it/xivlegislatura/Consiglieri/Barracciu_Francesca.asp Scheda consigliere regionale]
*{{cita web | 1 = http://consiglio.regione.sardegna.it/xivlegislatura/Consiglieri/Barracciu_Francesca.asp | 2 = Scheda consigliere regionale | accesso = 6 giugno 2014 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140606233431/http://consiglio.regione.sardegna.it/xivlegislatura/Consiglieri/Barracciu_Francesca.asp | dataarchivio = 6 giugno 2014 | urlmorto = sì }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|politica}}
 
[[Categoria:Europarlamentari italianidell'Italia della VII Legislaturalegislatura]]
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[[Categoria:Politici del Partito Democratico (Italia)]]
[[Categoria:Consiglieri regionali della Sardegna]]
[[Categoria:Sindaci italianiin Italia]]
[[Categoria:Governo Renzi]]