Palio di Legnano: differenze tra le versioni

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{{Aggiornare|mese=05|anno=2026|arg=Lombardia}}
{{Ricorrenza
|nome = Palio di Legnano
|nome originale =
|tipo = Rievocazione storica
|immagine = Logotipo Palio Legnano.png
|data = Ultima domenica di maggio
|periodo =
|celebrata in =
|celebrata a = [[Legnano]] ([[Città metropolitana di Milano|MI]])
|religione =
|oggetto della celebrazione = [[Battaglia di Legnano]]
|oggetti =
|ricorrenze correlate = * Festa regionale della [[Lombardia]];
* Festa dei santi [[Sisinnio, Martirio e Alessandro]]
|tradizioni = * Sfilata storica con costumi d'epoca medievale per le vie della città;
* Corsa ippica [[Monta a pelo|a pelo]] tra le [[Contrade di Legnano|otto contrade legnanesi]] allo [[Stadio Giovanni Mari|stadio cittadino]]
|tradizioni religiose = * veglia della croce di [[Ariberto da Intimiano]];
* messa solenne officiata sul [[Carroccio]];
* investitura religiosa dei capitani delle contrade legnanesi;
* benedizione dei cavalli e dei fantini che prendono parte alla corsa ippica
|tradizioni profane =
|tradizioni culinarie =
|data d'istituzione = 1935
|chiamata anche = Sagra del Carroccio
}}
Il '''palio di Legnano''' è una festa tradizionale che si svolge annualmente a [[Legnano]] dal 1935 per commemorare l'[[Battaglia di Legnano|omonima battaglia]] combattuta il 29 maggio 1176 nei dintorni della città tra le truppe della [[Lega Lombarda]] e l'[[Sacro Romano Impero|esercito imperiale]] di [[Federico Barbarossa]]<ref name="palio">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.viaggiandoineuropa.it/news/1179-il-palio-di-legnano-09052012.html|titolo=Il Palio di Legnano|accesso=5 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160324032219/http://www.viaggiandoineuropa.it/news/1179-il-palio-di-legnano-09052012.html|dataarchivio=24 marzo 2016}}</ref>. Il territorio di Legnano, [[Comune (Italia)|comune italiano]] della [[città metropolitana di Milano]], in [[Lombardia]], è diviso in [[Contrade di Legnano|otto contrade storiche]] che si sfidano, all'ultima domenica di [[maggio]], in una corsa [[ippica]] che chiude la manifestazione<ref name="palio"/>.
 
Fino al 2005 il palio di Legnano era chiamato "''Sagra del [[Carroccio]]''", denominazione che prese già dalla sua seconda edizione, nel 1936<ref name="storia">{{cita web|url=https://www.paliodilegnano.it/il-palio-tra-folklore-e-storia|titolo=Il Palio tra folklore e storia |accesso=5 aprile 2014}}</ref>. Dal 1954 è ufficialmente annoverato tra le manifestazioni storiche italiane<ref name="cita-Ferrarini-p183">{{Cita|Ferrarini|p. 183}}.</ref>. Tra gli eventi collegati al palio di Legnano trovano anche spazio una [[sfilata storica]] e "''La Fabbrica del Canto''", [[Coro (musica)|manifestazione musicale corale]] internazionale nata nel 1992 su iniziativa dell'Associazione Musicale Jubilate<ref name="fabbrica">{{cita web|url=http://www.eoipso.it/include/rassegna/getfile.cfm?file_ID=22332|titolo=La Fabbrica del canto, cori dal mondo|accesso=4 maggio 2016}}</ref>. Nel 2002 la sfilata storica del palio di Legnano è stata riproposta al ''[[Columbus Day]]'' di [[New York]]<ref name="columbus">{{cita web|url=http://www.legnano.org/news/10/25/549/|titolo=Newsletter del Comune di Legnano|accesso=8 aprile 2014|dataarchivio=8 aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140408233902/http://www.legnano.org/news/10/25/549/|urlmorto=sì}}</ref>.
{{Da aggiornare|mese=05|anno=2016|arg=Lombardia}}
[[File:Logotipo Palio Legnano.png|right]]
Il '''Palio di Legnano''' è una [[Folclore|manifestazione folcloristica]] che si svolge annualmente a [[Legnano]] per commemorare l'[[Battaglia di Legnano|omonima battaglia]] combattuta il 29 maggio 1176 tra le truppe della [[Lega Lombarda]] e l'[[Sacro Romano Impero|esercito imperiale]] di [[Federico Barbarossa|Federico I "Barbarossa"]]<ref name="palio">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.viaggiandoineuropa.it/news/1179-il-palio-di-legnano-09052012.html|titolo=Il Palio di Legnano
| accesso=5 aprile 2014|editore=viaggiandoineuropa.it}}</ref>. Il territorio di Legnano è diviso in [[Contrade di Legnano|otto contrade storiche]] che si sfidano, nell'ultima domenica di [[maggio]], in una corsa [[ippica]] che chiude la manifestazione<ref name="palio"/>. Fino al 2005 il Palio di Legnano era chiamato "Sagra del Carroccio"<ref name="storia">{{cita web|url=http://www.paliodilegnano.it/il-palio-tra-folkore-e-storia|titolo=Il Palio tra folklore e storia |accesso=5 aprile 2014|editore=paliodilegnano.it}}</ref>.
 
== Le premesse ==
Tra gli eventi collegati al Palio di Legnano trovano anche spazio una sfilata storica e la manifestazione corale "La Fabbrica del Canto", iniziativa nata nel 1992 dall'Associazione Musicale Jubilate. È ritenuta una delle maggiori manifestazioni non competitive<ref>{{cita web|url=http://www3.varesenews.it/tempo_libero/articolo.php?id=74404|titolo=Da "Varese News" - La "Fabbrica del Canto"|accesso=14 luglio 2011}}</ref> d'Europa dedicate alla [[Polifonia|musica polifonica]]. Nel 2003 la sfilata storica del Palio di Legnano è stata riproposta anche al [[Columbus Day]] di [[New York]]<ref>{{cita web|url=http://www.legnano.org/news/10/25/549/|titolo=Newsletter del Comune di Legnano|editore=legnano.org|accesso=8 aprile 2014}}</ref>.
=== Le celebrazioni più antiche ===
[[File:Lombardia Milano9 tango7174.jpg|miniatura|sinistra|Basilica di San Simpliciano, Milano]]
 
Le commemorazioni più antiche della battaglia di Legnano di cui si abbia traccia documentata si sono svolte il 28 maggio 1393 a [[Milano]] nella [[basilica di San Simpliciano]]<ref name="cita-D-Ilario-1976-p265">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 265}}.</ref><ref name="cita-Autori-vari-p115">{{Cita|Autori vari|p. 115}}.</ref>. Nel documento, che è costituito da un [[decreto]] di quattro pagine emanato dal [[podestà (fascismo)|podestà]], dal [[vicario]] e dai [[Tribunale di Provvisione|Dodici di provvisione]] del comune di Milano, si prescriveva ai [[Magistrato|magistrati]] della città di predisporre una processione solenne a completamento della cerimonia civile che si sarebbe dovuta concludere alla basilica di San Simpliciano<ref name="cita-Autori-vari-p115"/>; all'epoca ogni celebrazione civile era infatti accompagnata da una funzione religiosa<ref name="cita-Autori-vari-p115"/>. Nell'occasione fu decretato che il 29 maggio, data della battaglia di Legnano, fosse giorno di festività civile e religiosa in tutto il [[contado]] milanese<ref name="cita-D-Ilario-1976-p265"/>. I rappresentanti del comune di Milano avrebbero dovuto partecipare alla processione ogni anno ed erano obbligati, come si legge su un documento dell'epoca<ref name="cita-Autori-vari-p115"/>:
{{citazione|[...] Ad offerirvi a spese e a nome della Comunità due palii del valore complessivo di 150 lire di terzuoli. [...]}}
Nel 1499, con l'occupazione del [[Ducato di Milano]] da parte dell'[[Armée de terre|esercito francese]], la festività venne prima soppressa<ref name="cita-D-Ilario-1976-p265"/>, poi ripristinata da [[Carlo Borromeo|san Carlo Borromeo]] nel 1596, e infine nuovamente sospesa dal 1784<ref name="cita-Autori-vari-p115"/><ref name="cita-D-Ilario-1976-p266">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 266}}.</ref>. Su una lettera pastorale di san Carlo Borromeo dell'8 maggio 1582, prima del ripristino, si può leggere<ref name="cita-Autori-vari-p115"/>:
{{citazione|[...] Abbiamo testimonio dai libri antichi e moderni come per le memorie di questo beneficio<ref group=N>Per "beneficio" in questo caso si intende la battaglia di Legnano.</ref> la città di Milano santificava già questo giorno. [...]|San Carlo Borromeo}}
 
Il 29 maggio tornò ad essere commemorato durante il [[Risorgimento]] quale simbolo della lotta degli italiani contro l'invasore straniero<ref name="cita-D-Ilario-1976-p268">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 268}}.</ref>. Le commemorazioni più importanti furono quelle del 29 maggio 1848 a Milano durante la [[primavera dei popoli]], che avvenne solennemente nella [[basilica di Sant'Ambrogio]], e quelle del 1876 a Milano e a Legnano in occasione del settimo centenario della battaglia<ref name="cita-D-Ilario-1976-p268"/>. Per il settimo centenario della battaglia giunsero a Legnano oltre 40.000 persone da tutta Italia e 197 stendardi rappresentanti tutte le [[Provincia (Italia)|province]] e molti [[Comune (Italia)|comuni]] della Penisola<ref name="cita-Autori-vari-p118">{{Cita|Autori vari|p. 118}}.</ref>. In ricordo di questo evento, nella moderna piazza San Magno è stata collocata una targa marmorea con questa epigrafe<ref name="cita-Autori-vari-p118"/>:
[[File:Sanmagno-1876.jpg|miniatura|Festeggiamenti in piazza San Magno a Legnano per i 700 anni dalla battaglia (29 maggio 1876). Sullo sfondo, gli edifici che all'epoca erano di fronte alla [[basilica di San Magno]] e che furono in seguito demoliti<ref>{{cita web|url=http://www.legnano.org/reteciv/associaz/uic/i-stor6.htm|titolo=Storia di Legnano - Dall'Ottocento al ventesimo secolo|accesso=12 ottobre 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141017164931/http://www.legnano.org/reteciv/associaz/uic/i-stor6.htm|dataarchivio=17 ottobre 2014}}</ref>]]
 
{{citazione|[...] Della battaglia di Legnano<br />ove la Lega Lombarda<br />fiaccò lo straniero<br />Italia indipendente ed unita<br />festeggiò nel VII centenario<br />il 29 maggio 1876 [...]|Lapide a ricordo della cerimonia di festeggiamento del VII centenario della battaglia di Legnano}}
 
A Legnano, dagli anni seguenti, sull'onda dei festeggiamenti del settecentesimo anniversario, vennero saltuariamente organizzate dalla popolazione commemorazioni della battaglia<ref name="cita-D-Ilario-1976-p270">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 270}}.</ref>. La svolta si ebbe il 29 giugno 1900, con l'inaugurazione del [[monumento al Guerriero di Legnano]] di [[Enrico Butti]], che sostituì una precedente statua realizzata per il VII centenario della battaglia da Egidio Pozzi: da questa data i festeggiamenti ufficiali della battaglia vennero trasferiti da Milano a Legnano, con i legnanesi che iniziarono a ricordare lo scontro militare tra il Barbarossa e la Lega Lombarda con cadenza annuale<ref name="cita-Ferrarini-p181">{{Cita|Ferrarini|p. 181}}.</ref>. Il monumento è stato costruito su stimolo di [[Giuseppe Garibaldi]]: il 16 giugno 1862, durante una sua visita a Legnano su invito del sindaco Andrea Bossi<ref name="cita-Autori-vari-p73">{{Cita|Autori vari|p. 73}}.</ref>, Garibaldi fece un discorso con cui esortò i legnanesi a erigere un monumento a ricordo della famosa battaglia del 29 maggio 1176<ref name="cita-Autori-vari-p73"/>:
 
{{citazione|[...] Noi abbiamo poca cura delle memorie degli avvenimenti patrii; Legnano manca di un monumento per constatare il valore dei nostri antenati e la memoria dei nostri padri collegati, i quali riuscirono a bastonare gli stranieri appena s'intesero. [...]|Giuseppe Garibaldi}}
 
Per quanto riguarda la celebrazione religiosa alla basilica di San Simpliciano, ancora nel XXI secolo, all'ultima domenica di maggio, la battaglia del 29 maggio 1176 viene ricordata con una processione e con una funzione religiosa che comprende la veglia di una copia della croce di [[Ariberto da Intimiano]]: a questa celebrazione partecipa anche una delegazione della città di Legnano e delle sue contrade<ref name="cita-Autori-vari-p118"/>.
 
=== Il tentativo del 1926 ===
[[File:FabioVignati.JPG|miniatura|upright=0.7|Fabio Vignati, sindaco di Legnano dal 1923 al 1927 e podestà dal 1927 al 1932]]
 
La prima proposta di organizzare un evento con il contributo dell'Amministrazione comunale fu ipotizzata nel 1926 da Carlo De Giorgi, giornalista ed esponente locale del [[Partito Nazionale Fascista]]<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. De Giorgi, fondatore del periodico locale ''Lo Specchio'', cercò di tradurre in pratica questa idea per commemorare il 750º anniversario della battaglia, che cadeva proprio nel 1926<ref name="cita-Autori-vari-p119">{{Cita|Autori vari|p. 119}}.</ref>. Sul numero della rivista da lui fondata che uscì il 29 maggio, De Giorgi comunicò il fallimento dell'iniziativa con queste parole<ref name="cita-Autori-vari-p119"/>:
{{citazione|[...] Tutto era predisposto per fare una manifestazione degna della nostra città e del suo glorioso passato. [...] Eravamo certi di fare veramente una cosa grandiosa e imponente. [...] C'è mancata una sola cosa, la più importante, diranno i più, la meno diciamo noi, e la teniamo in dispregio (forse perché ne abbiamo sempre bisogno): il denaro. [...]|Carlo De Giorgi, articolo apparso sul periodico ''Lo specchio'' il 29 maggio 1926}}
Questa idea non ebbe seguito a causa del costo troppo elevato dell'organizzazione dell'evento, che venne stimato in 50.000 [[Lira italiana|lire]], un ammontare giudicato eccessivo anche da Fabio Vignati, all'epoca [[podestà (fascismo)|podestà]] di Legnano e quindi capo dell'Amministrazione comunale<ref group=N>Durante l'[[Storia del fascismo italiano|epoca fascista]] gli organi democratici dei comuni furono soppressi e tutte le funzioni in precedenza svolte dal [[Sindaco (Italia)|sindaco]], dalla [[Giunta comunale]] e dal [[Consiglio comunale]] furono trasferite al [[podestà (fascismo)|podestà]], carica di nomina governativa.</ref>, nonché persona attenta alla [[storia di Legnano]] e spesso generosa, anche economicamente, nei confronti delle iniziative culturali<ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref name="cita-Autori-vari-p119"/>.
 
Le 50.000 [[Lira italiana|lire]] preventivate comprendevano 35.000 lire da destinare al pagamento del prestito di 400 abiti medievali, e 15.000 lire per i cavalli destinati alla corsa ippica e per i buoi che avrebbero dovuto trainare la copia del Carroccio<ref name="cita-Autori-vari-p119"/>. Questo sarebbe stato un impegno economico assai cospicuo: facendo un paragone, per restaurare interamente il [[campanile]] della [[basilica di San Magno]] di Legnano, sempre nel 1926, vennero spese 48.000 lire<ref name="cita-Autori-vari-p119"/>.
 
=== La festa del Carroccio del 1932 ===
[[File:Centro sportivo Fratelli Dell'Acqua (1938).jpg|miniatura|sinistra|Il campo sportivo Brusadelli nel 1938]]
 
La prima manifestazione predisposta ufficialmente dalle autorità cittadine legnanesi, che ebbe luogo nel 1932, fu ancora su iniziativa di Carlo De Giorgi<ref name="cita-Ferrarini-p181"/><ref name="cita-Autori-vari-p121">{{Cita|Autori vari|p. 121}}.</ref>. Questa volta il proposito di organizzare una manifestazione che commemorasse la battaglia di Legnano ebbe seguito perché il clima politico era nel frattempo cambiato: il [[Storia del fascismo italiano|fascismo]], già da tempo, era impegnato a stimolare la nascita di eventi che celebrassero l'orgoglio nazionale anche con l'elargizione di importanti finanziamenti<ref name="cita-Autori-vari-p121"/>. Uno di questi eventi fu appunto la battaglia di Legnano, dove le truppe italiane della Lega Lombarda sconfissero le armate tedesche del Sacro Romano Impero, ponendo fine al sogno egemonico dell'imperatore teutonico Federico Barbarossa sull'[[Italia settentrionale]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p335"/>.
 
Questa manifestazione, che venne chiamata "festa del Carroccio" e che ebbe questa volta il pieno appoggio dell'Amministrazione comunale, comprendeva una fiera gastronomica allestita nelle moderne vie Diaz e Matteotti, una sfilata storica per le vie di Legnano e una gara ippica che venne organizzata al locale campo sportivo Brusadelli (realizzato come centro sportivo per il [[Opera nazionale del dopolavoro|dopolavoro]] del [[Cotonificio Dell'Acqua]]<ref name="cita-Autori-vari-p124">{{Cita|Autori vari|p. 124}}.</ref>, ora è intitolato a Pino Cozzi, storico presidente dell'[[Unione Sportiva Legnanese]]<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradasanmartino.it/la-storia/|titolo=La Storia - Dalla Festa del Carroccio al Palio di Legnano|accesso=15 aprile 2016|dataarchivio=27 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160427090039/http://www.contradasanmartino.it/la-storia/|urlmorto=sì}}</ref>) e che non si concluse per la morte di un fantino, un adolescente di soli 15 anni poco allenato alle gare, che cadde da cavallo venendo ucciso sul colpo<ref name="storia"/><ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref name="cita-Autori-vari-pp121-122">{{Cita|Autori vari|pp. 121-122}}.</ref>. Con la festa del Carroccio si passò quindi da celebrazioni civili austere e solenni a uno spettacolo folcloristico e sportivo, sebbene non fortunato, perlomeno nella sua prima edizione assoluta, a causa della disgrazia menzionata<ref name="cita-Autori-vari-p122">{{Cita|Autori vari|p. 122}}.</ref>.
 
Come conseguenza alla tragedia che colpì il giovane fantino, negli anni immediatamente successivi, la gara ippica non venne ripetuta, fermo restando l'organizzazione degli altri eventi, che continuarono ad avere luogo anche in seguito<ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref name="cita-Autori-vari-p122"/>. Le dieci contrade che avrebbero partecipato alla prima edizione del palio di Legnano (1935) vennero istituite nel 1932 in occasione della festa del Carroccio<ref name="D'Ilario, 2000|p. 4">{{Cita|D'Ilario, 2000|p. 4}}.</ref>: [[Contrada Ponzella|Ponzella]], [[Contrada Olmina|Olmina]], [[Contrada San Bernardino|San Bernardino]], [[Contrada Legnarello|Legnarello]], [[Contrada San Martino|San Martino]], [[Contrada Sant'Erasmo|Sant'Erasmo]], [[Contrada Sant'Ambrogio|Sant'Ambrogio]], [[Contrada San Domenico|San Domenico]], [[Contrada sovrana La Flora|La Flora]] e [[Nobile contrada San Magno|San Magno]], con le ultime otto che prendono ancora parte alla manifestazione moderna<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>.
 
== Storia ==
=== LeGli celebrazionianni più antichetrenta ===
==== La prima edizione ====
[[File:Sanmagno-1876.jpg|thumb|Festeggiamenti in piazza San Magno a Legnano per i 700 anni dalla battaglia (29 maggio 1876). Sullo sfondo, gli edifici che all'epoca erano di fronte alla [[basilica di San Magno]] e che furono in seguito demoliti<ref>{{cita web|url= http://www.legnano.org/reteciv/associaz/uic/i-stor6.htm|titolo=Storia di Legnano - Dall'Ottocento al ventesimo secolo|editore= legnano.org |accesso=12 ottobre 2014}}</ref>]]Le commemorazioni più antiche della battaglia di Legnano si svolsero nel 1393 a [[Milano]] nella [[basilica di San Simpliciano]]<ref name="storia"/><ref name="Cita|D'Ilario, 1976|p. 265">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 265}}.</ref>. Nell'occasione, fu decretato che il 29 maggio (giorno della battaglia di Legnano) fosse giorno di festività per tutto il [[contado]] milanese<ref name="Cita|D'Ilario, 1976|p. 265"/>. Nel 1499, con l'occupazione del [[Ducato di Milano]] da parte dell'esercito francese, la festività venne prima soppressa<ref name="Cita|D'Ilario, 1976|p. 265"/>, poi ripristinata da [[san Carlo Borromeo]] nel 1596, e infine nuovamente sospesa nel 1784<ref name="Cita|D'Ilario, 1976|p. 266">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 266}}.</ref>.
[[File:Vittorio Ciapparelli, primo vincitore del palio di Legnano.jpg|miniatura|upright=1.3|La reggenza della contrada San Domenico negli anni settanta del XX secolo. Il primo a sinistra è Vittorio Ciapparelli, primo vincitore del palio di Legnano (1935).]]
 
Il 29Palio maggiodi tornòLegnano, adnella esseresua commemoratoversione durantemoderna, venne organizzato per la prima volta il [[Risorgimento]],26 qualemaggio simbolo1935 dellatra lottale deglidieci italianicontrade controsopra l'invasoremenzionate, stranieroin seguito ridotte a otto<ref name="Cita|cita-D'-Ilario, 1976|p. 268-1984-p335">{{Cita|D'Ilario, 19761984|p. 268335}}.</ref><ref name="cita-Ferrarini-p182"/>. LeIl duepalio commemorazioninacque piùquindi importantidurante furonol'epoca quellefascista, delin 1848un contesto storico in cui le autorità statali erano impegnate a Milanopromuovere durantecoercitivamente itutti [[Motigli delaspetti 1848|motilegati al [[nazionalismo insurrezionaliitaliano]] erichiamando, quelledove delnecessario, 1876gli aavvenimenti Legnanoche segnarono in occasionemodo delvittorioso settimola centenario[[storia dellad'Italia|storia battagliapatria]]<ref name="Cita|cita-D'-Ilario, 1976|p. 268-1984-p335"/>. ARiferendosi Legnano,alla sull'ondaprima dei festeggiamentiedizione del settimo centenariopalio, venneroil poigerarca saltuariamentefascista organizzate[[Rino dallaParenti]] popolazione diverse commemorazioni della battagliascrisse<ref name="Cita|cita-D'-Ilario, 1976|p. 270-1984-p118">{{Cita|D'Ilario, 19761984|p. 270118}}.</ref>.:
 
{{citazione|[...] agli uomini della Nuova Italia il valore e l'eroismo degli antichi guerrieri. [...]|Rino Parenti riferendosi al palio di Legnano}}
=== La Festa del Carroccio del 1932 ===
La prima manifestazione organizzata ufficialmente dalle autorità cittadine legnanesi fu quella che ebbe luogo nel 1932. Questo evento, che venne chiamato "Festa del Carroccio", comprendeva una fiera gastronomica, una sfilata storica ed una gara ippica che venne organizzata al locale campo sportivo Brusadelli e che non si concluse per un infortunio ad un fantino<ref name="storia"/>.
 
Nelle prime edizioni prebelliche la vittoria al palio non era determinata solamente dalla gara ippica, ma anche da altre tre competizioni: una [[Corsa (sport)|corsa a piedi]], da una [[Ciclismo|gara ciclistica]] e una [[automobilismo|competizione automobilistica]]<ref name="cita-Autori-vari-p122"/>. Alle contrade veniva poi assegnato un punteggio per ogni piazzamento nelle quattro specialità, la cui somma proclamava la vincitrice del palio<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. La prima edizione della corsa ippica, che fu disputata nel 1935, venne vinta dalla contrada San Domenico, seguita da Legnarello e da La Flora<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. L'esordio del palio di Legnano fu un successo, sia di pubblico che organizzativo, tant'è che vi presenziarono anche turisti provenienti da altre città italiane<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>.
=== La manifestazione attuale ===
Il Palio di Legnano, nella sua versione attuale, venne disputato per la prima volta il 26 maggio 1935<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 335">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 335}}.</ref>. Però, già dall'anno successivo, il nome della manifestazione mutò in "Sagra del Carroccio"<ref name="storia"/>. Ciò fu dovuto ad un ordine diretto di [[Benito Mussolini]], che obbligò gli organizzatori della manifestazione legnanese a cambiare il nome dell'evento in modo tale che il termine "Palio" fosse associato, in via esclusiva, solo all'[[Palio di Siena|omonima manifestazione di Siena]]<ref name="storia"/>. La Sagra del Carroccio fu interrotta dopo l'edizione del 1939 per le vicende belliche legate alla [[seconda guerra mondiale]], e non venne ripresa che nel maggio del 1952 per iniziativa del Comune di Legnano e dell'associazione [[Famiglia Legnanese]]<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 335"/>. Nel 2006 la manifestazione è tornata a chiamarsi "Palio di Legnano"<ref name="storia"/>.
[[File:Palio di Legnano.JPG|thumb|left|Un momento della sfilata storica del Palio 2015]]
Per quanto riguarda le corse ippiche, quella del 1961 fu l'unica a cui partecipò un fantino di sesso femminile, mentre dal 1971 venne decretata l'abolizione della [[Sella (cavalcatura)|sella]] con l'obbligo, da parte dei fantini, della [[monta a pelo]]<ref>{{cita web|url=http://www.paliodilegnano.it/il-palio-delle-contrade|titolo=Il Palio delle contrade |accesso=5 aprile 2014|editore=paliodilegnano.it}}</ref>. L'edizione del 1984 fu l'unica ad essere rinviata per avverse condizioni meteorologiche; la gara ippica venne poi corsa la domenica seguente<ref name="legnarello">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/il-palio/lalbo-doro-del-palio-di-legnano/|titolo=L'albo d'oro del Palio di Legnano|accesso=4 aprile 2014|editore=contradalegnarello.it}}</ref>. Quella del 2009 fu invece la prima ad essere disputata sulla sabbia<ref name="legnarello"/>.
 
Il nome del fantino vincitore della prima edizione della corsa ippica, Vittorio Ciapparelli, è però contestato da Franco Marini, già Gran priore della contrada San Domenico e testimone oculare della corsa ippica del 1935: Marini sostiene che la competizione fosse stata in realtà vinta da un [[cavallo scosso]] precedentemente condotto da Pierino Ramolini, avvenimento che venne ripreso e trasmesso, sempre secondo l'ex Gran priore della contrada San Domenico, dal [[cinegiornale]] [[Istituto Luce|Luce]]<ref>{{Cita|Ferrarini|pp. 179-180}}.</ref>. La tesi di Marini è però contraddetta dalle fonti ufficiali che riportano, come nome del fantino vittorioso, quello di Ciapparelli<ref name="cita-Ferrarini-p180">{{Cita|Ferrarini|p. 180}}.</ref>. Queste informazioni contraddittorie sono dovute al fatto che la corsa ippica, nelle prime edizioni, non era considerata di primaria importanza rispetto agli altri eventi della manifestazione, tant'è che il suo primo albo d'oro venne compilato solo nel 1938<ref name="cita-Ferrarini-p180"/>: proprio su questa prima edizione dell'elenco dei vincitori della corsa ippica è riportato il nome di Vittorio Ciapparelli<ref name="cita-Ferrarini-p180"/>.
Sono state tre le edizioni della corsa ippica che non sono assegnate<ref name="legnarello"/>. La gara del 1955 è stata sospesa e non attribuita per una partenza contestata, mentre quella del 1977, vinta dalla [[Contrada Sant'Erasmo|contrada di Sant'Erasmo]], non è stata assegnata a causa di alcuni diverbi avvenuti alla fine della gara tra i fantini delle contrade di [[Contrada San Bernardino|San Bernardino]], [[Contrada Flora|La Flora]] e [[Contrada San Magno|San Magno]]. La contrada di Sant'Erasmo, per protesta, non partecipò all'edizione successiva del Palio. L'edizione del 2006 è stata invece sospesa e non attribuita per un'invasione di pista dei contradaioli di [[Contrada San Domenico|San Domenico]]<ref name="legnarello"/>. Il "Collegio dei Magistrati del Palio", oltre a non assegnare l'edizione del 2006, comminò, alla contrada di San Domenico, un'ammenda di 10.000 euro squalificandola per l'edizione del 2007.
 
==== Le altre edizioni del decennio ====
Le edizioni straordinarie della manifestazione sono state tre. Il primo Palio speciale è stato quello organizzato nel 1976 all'[[Arena Civica]] di [[Milano]] per commemorare l'ottavo centenario della battaglia di Legnano<ref name="legnarello"/>. Il secondo Palio straordinario è stato organizzato nel 1980 per celebrare il 25º anniversario della fondazione del "Collegio dei Capitani e delle Contrade"<ref name="legnarello"/>, mentre per il 50º anniversario di costituzione di tale organismo, nel 2005, è stato disputato il Palio d'Onore<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.sanmagno.com/vittorie.php|titolo=Contrada di San Magno - Le vittorie al Palio|accesso=4 aprile 2014|editore=sanmagno.com}}</ref>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 1939.jpg|miniatura|Il Carroccio nella sfilata storica per il palio di Legnano 1939]]
 
La prima edizione della corsa ippica venne disputata al campo Brusadelli, mentre in seguito la gara fu trasferita nello [[Stadio Giovanni Mari|stadio cittadino di via Pisacane]], dove viene organizzata tuttora<ref name="cita-Autori-vari-p324">{{Cita|Autori vari|p. 324}}.</ref>. Il trasferimento allo stadio cittadino non fu la sola novità di quell'anno: dal [[Canape|canapo]]<ref group=N>Il [https://web.archive.org/web/20170111190812/http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2015.pdf regolamento del palio] utilizza il termine "canapo" in luogo del più comune "canape".</ref> si passò ai nastri di partenza, e la [[monta a pelo]] venne sostituita dalla cavalcatura con la [[Finimenti#selle|sella]]<ref name="cita-Autori-vari-p325">{{Cita|Autori vari|p. 325}}.</ref>. Il canapo fu poi reintrodotto nel 1952 per poi essere sostituito dai nastri nell'anno successivo, mentre dal 1961 al 1963 la partenza dei cavalli venne decretata dall'apertura di gabbie<ref name="cita-Autori-vari-p332">{{Cita|Autori vari|p. 332}}.</ref>. Nel 1963 furono reintrodotti i nastri di partenza, che furono sostituiti nel 1974, questa volta definitivamente, dal canapo<ref name="cita-Autori-vari-p332-e-339">{{Cita|Autori vari|p. 332 e 339}}.</ref>.
 
Già dalla seconda edizione (1936) il nome della manifestazione mutò in "Sagra del Carroccio"<ref name="storia"/>: ciò fu dovuto ad un ordine diretto di [[Benito Mussolini]], che obbligò gli organizzatori della manifestazione legnanese a cambiare il nome dell'evento in modo tale che il termine "palio" fosse associato, in via esclusiva, solo all'[[Palio di Siena|omonima manifestazione di Siena]]<ref name="storia"/>. Il 5 giugno 1935, poco dopo il termine della prima edizione della manifestazione, [[Galeazzo Ciano]], [[Governo Mussolini|sottosegretario del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia]] con delega alla Stampa e alla Propaganda, inviò un telegramma al [[Prefetto (ordinamento italiano)|prefetto di Milano]], immediatamente inoltrato al [[commissario prefettizio]] di Legnano, che riportava il seguente ordine<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>:
{{citazione|[...] Per ragioni evidenti il Duce ha stabilito che la denominazione palio sia riservata alla tradizionale manifestazione senese e che quella di Legnano sia invece chiamata "Sagra del Carroccio". [...]|Galeazzo Ciano, 5 giugno 1935}}
[[File:Castellane e dame - Palio di Legnano 1939.jpg|miniatura|sinistra|Castellane e dame in posa davanti al [[monumento al Guerriero di Legnano]] (1939)]]
 
Per l'edizione del 1936 il comitato organizzatore fece uno sforzo per rendere la sagra più suggestiva: le contrade furono maggiormente protagoniste nell'organizzazione e i soldati del [[Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º)|3º Reggimento "Savoia Cavalleria"]] di Milano vennero coinvolti nella sfilata storica, dove impersonarono la [[Compagnia della Morte]]<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. Alla seconda edizione della manifestazione parteciparono, come figuranti del corteo storico, anche altri militari delle [[forze armate italiane]] di stanza a Legnano<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. Nel 1936 i rioni storici vennero ridotti a nove, con la soppressione della contrada Ponzella, numero che scese a otto nel 1937, con la soppressione anche della contrada Olmina<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. La crescita popolare e qualitativa della manifestazione continuò a progredire anche negli anni successivi, soprattutto per quanto riguarda la sfilata, che diventò mano a mano sempre più suggestiva<ref name="cita-Ferrarini-p182">{{Cita|Ferrarini|p. 182}}.</ref>.
 
Nel 1937 venne ufficialmente deciso di cadenzare la Sagra del Carroccio tutti gli anni: nell'occasione le contrade si dotarono di colori peculiari e di un gonfalone, mentre a capo dei rioni storici vennero messe importanti personalità della vita cittadina; è a partire da questa edizione che iniziò a diffondersi la competizione tra le contrade<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>. Vennero poi istituiti tre comitati ufficiali per l'organizzazione della manifestazione: il comitato organizzativo vero e proprio, di pertinenza del dopolavoro dei dipendenti comunali, che si dedicava agli aspetti generali, e due comitati specifici che si occupavano, rispettivamente, degli aspetti artistici-culturali e di quelli prettamente amministrativi<ref name="cita-Autori-vari-p124"/>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 1939 (2).jpg|miniatura|Il reggimento Savoia Cavalleria nel ruolo della Compagnia della Morte per il Palio di Legnano 1939]]
 
La Sagra del Carroccio fu interrotta dopo l'edizione del 1939: gli organizzatori non volevano irritare l'[[Germania nazista|alleato tedesco]] con una manifestazione che richiamasse una vittoria militare italiana su armate teutoniche<ref name="cita-Ferrarini-p182"/>. Questo sentimento era condiviso anche dalle alte sfere, e quindi vennero sospesi tutti i festeggiamenti della data del 29 maggio che si tenevano sul territorio nazionale<ref name="cita-Autori-vari-p125">{{Cita|Autori vari|p. 125}}.</ref>. All'edizione del 1939 presenziarono i principi di [[Casa Savoia|Savoia]], alcune personalità militari e civili di Milano e le rappresentanze dei comuni un tempo coalizzati nella Lega Lombarda<ref name="cita-Ferrarini-p182"/><ref name="cita-Autori-vari-p125"/>. Questa edizione ebbe un grande successo, sia tra la cittadinanza legnanese che tra i turisti, tanto che è ricordata come tra le sagre meglio riuscite<ref name="cita-Autori-vari-p125"/>. A causa della sospensione della manifestazione, la copia della croce di Ariberto di Intimiano, ambito premio della gara ippica, venne conservata nella [[Chiesa di Sant'Erasmo (Legnano)|chiesa di Sant'Erasmo]], edificio religioso di riferimento dell'omonima contrada vincitrice nel 1939, per più di dieci anni<ref name="cita-Autori-vari-p125"/>.
 
=== Gli anni cinquanta ===
La Sagra del Carroccio non venne ripresa che nel maggio del 1952 per iniziativa dell'associazione [[Famiglia Legnanese]], del [[prevosto]] della città e del comune di Legnano, questa volta totalmente sganciata dai significati politici imposti prima della guerra dal regime fascista<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-D-Ilario-1984-p335"/>; i fondi necessari per realizzare la sagra vennero messi a disposizione dall'Amministrazione comunale e da un prestito della [[Banca di Legnano]]<ref name="cita-Ferrarini-p183"/>. Anacleto Tenconi, all'epoca sindaco di Legnano, richiamò così quei momenti<ref name="cita-Autori-vari-p127">{{Cita|Autori vari|p. 127}}.</ref>:
[[File:Anacleto Tenconi.jpg|miniatura|Anacleto Tenconi, sindaco di Legnano dal 1945 al 1946 e dal 1951 al 1961]]
{{citazione|[...] Nel contesto di sentimenti e aspirazioni nuovi si ritornò alla ricerca delle tradizioni antiche, che ricreasse un'identità storica, riaccendendo una dignità e un orgoglio, che si erano assopiti durante i disastrosi eventi bellici. Per la verità il ricordo della Sagra del Carroccio, seppure accantonato, non era mai stato spento. [...] L'iniziativa si presentava alquanto spericolata e difficile. Da notare il fatto che parecchi legnanesi erano riluttanti ad accettare la ripresa della manifestazione, data la sua origine prebellica del periodo fascista, avendo il timore che il ripristino della Sagra del Carroccio potesse provocare contrasti politici. Ma alla fine prevalsero i fautori della ripresa. [...]|Anacleto Tenconi}}
 
Sempre Tenconi, rammenta così l'organizzazione della prima edizione postbellica<ref>{{Cita|Autori vari|pp. 128-129}}.</ref>:
{{citazione|[...] Si era ormai molto vicini alla ricorrenza dell'evento storico e non c'era alcun materiale a disposizione, non essendo rimasto nulla del passato. Le ricerche fatte circa il materiale usato nelle manifestazioni prebelliche riuscirono infruttuose: bisognava cominciare da zero. [...] Si ricomposero le contrade, mantenendo il numero di otto, per dare maggiore consistenza numerica ed economica a qualcuna delle rimanenti e si delimitarono meglio i confini delle stesse. L'organizzazione tecnica fu affidata alla Famiglia Legnanese che svolse il suo compito con molta passione e entusiasmo. Il finanziamento alle manifestazioni fu assicurato in parte dal comune di Legnano e in parte con un prestito della Banca di Legnano con la garanzia personale del sindaco e di qualche altro cittadino. [...]|Anacleto Tenconi}}
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 1955.jpg|miniatura|sinistra|Sfilata storica per il palio di Legnano 1955. Negli anni cinquanta la sfilata storica partiva dalla chiesa di riferimento della contrada vincitrice del palio dell'anno precedente. In questo caso la sfilata partì dalla [[Chiesa del Santissimo Redentore (Legnano)|chiesa del Santissimo Redentore]], che si vede sullo sfondo, della [[contrada Legnarello]]<ref name="AAVV137">{{Cita|Autori vari|p. 137|AAVV137}}.</ref>]]
[[File:Investitura religiosa dei capitani di contrada - Palio di Legnano 1956.jpg|miniatura|sinistra|Investitura religiosa dei capitani di contrada in piazza San Magno per il palio di Legnano 1956]]
 
Come già accennato, con la [[caduta del fascismo]] e la fine della seconda guerra mondiale, dalla manifestazione vennero eliminati quei connotati politici che tanto avevano caratterizzato le edizioni prebelliche<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-D-Ilario-1984-p335"/>. La Sagra del Carroccio, oltre al senso storico che richiama la famosa battaglia, acquisì anche un significato legato a quell'importante e sentito momento di festa della città — con le contrade raccolte idealmente intorno al Carroccio — che vale ancora oggi<ref name="cita-Autori-vari-p175">{{Cita|Autori vari|p. 175}}.</ref>. Umberto De Giovannini, presidente della Sagra del Carroccio dal 1952 al 1956, ricorda così il sentimento diffuso in occasione della prima edizione postbellica della manifestazione<ref name="cita-Autori-vari-p175"/>:
{{citazione|[...] La Sagra del Carroccio, ripristinata dalla Famiglia Legnanese, corrisponde alla naturale tendenza dei popolosi rioni legnanesi ad accostarsi, in gara d'affetto, alla maestà del Carroccio. Essa costituisce veramente un vincolo fraterno per il nostro popolo laborioso. [...]|Umberto De Giovannini}}
 
Con la ripresa dell'organizzazione della manifestazione, la durata dei festeggiamenti passò da una a due settimane per poi evolvere, nel corso del tempo, a un mese intero, il cosiddetto "Maggio Legnanese"<ref name="cita-Autori-vari-p177">{{Cita|Autori vari|p. 177}}.</ref><ref name="cita-Autori-vari-p135">{{Cita|Autori vari|p. 135}}.</ref>. È sempre del 1952 la rifinitura delle leggende di contrada, che vennero dotate di maggiori particolari e di una più completa e ragionata descrizione<ref name="cita-Autori-vari-p175"/>.
 
Dal 1954 il palio di Legnano è ufficialmente annoverato tra le manifestazione storiche italiane<ref name="cita-Ferrarini-p183"/>; nello stesso anno una rappresentanza dei protagonisti della Sagra del Carroccio, insieme ad altre undici delegazioni di manifestazioni storiche italiane, fu invitata alle [[Cristoforo Colombo|celebrazioni Colombiane]] che furono organizzate a Genova dal 3 al 15 ottobre<ref name="cita-Autori-vari-p133">{{Cita|Autori vari|p. 133}}.</ref>.
 
Nell'anno successivo venne istituito il collegio dei capitani e delle contrade, la cui funzione è ancora oggi quella di coordinare le attività, le azioni e gli intenti degli stessi<ref name="cita-Ferrarini-p183"/>. Grazie all'opera del collegio, le contrade hanno rivestito nella manifestazione un ruolo sempre più di primo piano<ref name="cita-Ferrarini-p183"/>. Dal 1955 il comitato organizzatore del palio di Legnano è formato da questo collegio, dal comune di Legnano e dalla Famiglia Legnanese<ref name="cita-Ferrarini-p183"/>.
 
La gara ippica del 1955 è stata sospesa e non attribuita per una partenza contestata a causa di un errore di uno dei giudici di gara<ref name="legnarello"/><ref name="cita-Autori-vari-p334">{{Cita|Autori vari|p. 334}}.</ref>, mentre quella dell'anno successivo fu avvelenata da polemiche per un altro errore dei giudici che — privi del [[fotofinish]] — qualificarono per la finale San Martino in luogo di Sant'Erasmo<ref name="cita-Autori-vari-p335">{{Cita|Autori vari|p. 335}}.</ref>.
[[File:Papa Giovanni XXIII e una rappresentanza del comitato organizzatore del Palio di Legnano.jpg|miniatura|Papa Giovanni XXIII e una rappresentanza del comitato organizzatore della Sagra del Carroccio durante l'udienza concessagli il 19 maggio 1959]]
 
Nel 1959 è stata realizzata, davanti alla [[Chiesa del Santissimo Redentore (Legnano)|chiesa del Santissimo Redentore]], nella [[contrada Legnarello]], una fontana monumentale su cui sono stati scolpiti gli stemmi delle contrade e i simboli più importanti della sagra<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-Autori-vari-p133"/>. Nello stesso anno, il 19 maggio 1959, [[papa Giovanni XXIII]] concesse udienza privata nella [[sala del trono]] al sindaco di Legnano in veste di supremo magistrato della sagra, ai capitani delle contrade e a una rappresentanza della Famiglia Legnanese<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-Autori-vari-p133"/>.
 
Le edizioni degli anni cinquanta della Sagra del Carroccio ebbero successo anche sui mezzi d'informazione: nel 1952 la manifestazione legnanese ebbe l'onore di comparire sulle copertine de ''[[La Domenica del Corriere]]'' e della rivista ''[[Grazia (periodico)|Grazia]]'' mentre, sempre nello stesso anno, il periodico satirico ''[[Candido (rivista)|Candido]]'' collocò alla Sagra del Carroccio parte di una [[Fumetto|storia a fumetti]] di [[Giovannino Guareschi]] che aveva tra i protagonisti [[Iosif Stalin|Stalin]], [[Palmiro Togliatti]], [[Pietro Nenni]] e [[Nilde Iotti]]<ref name="cita-Autori-vari-p131">{{Cita|Autori vari|p. 131}}.</ref>. In questo decennio fu deciso anche un maggiore coinvolgimento della società civile legnanese e dei comuni un tempo coalizzati nella Lega Lombarda<ref name="cita-Autori-vari-p133"/>.
 
I finanziamenti di queste edizioni, oltre che dal comune di Legnano, che utilizzava gli incassi ottenuti dai biglietti venduti per assistere alla corsa ippica, provenivano dalla [[provincia di Milano]] e da soggetti privati come la [[Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde|Cariplo]], il [[Banco Lariano]] e la Banca di Legnano: quest'ultima diverrà poi, negli anni novanta, uno degli sponsor della manifestazione<ref name="cita-Autori-vari-p135"/>.
 
=== Gli anni sessanta ===
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano anni cinquanta.jpg|miniatura|Sfilata storica per un'edizione del palio di Legnano degli anni sessanta. Sul cavallo [[Felice Musazzi]], capitano della contrada Legnarello nel 1967, 1968 e nel 1969]]
 
Nel 1960 accadde un fatto curioso: uno "sciopero" di alcuni fantini, che non raggiunsero l'accordo economico con le loro contrade per partecipare al palio, nonostante le pressanti trattative che si protrassero quasi fino alla corsa ippica, causò la defezione, all'ultimo momento, di quattro di loro<ref name="cita-Autori-vari-p335"/>. Ogni fantino fu quindi obbligato a correre per due contrade<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>.
 
Nel 1961 i capitani delle contrade di Legnano ebbero un incontro ufficiale con l'[[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] [[Papa Paolo VI|Giovanni Battista Montini]], futuro papa Paolo VI, che si espresse così in riferimento alla manifestazione legnanese<ref name="cita-Autori-vari-p193">{{Cita|Autori vari|p. 193}}.</ref>:
{{citazione|I legnanesi vogliono bene alla loro storia e la onorano. Poche città in Italia, e forse in Europa, hanno manifestazioni così incisive della loro storia, che documenta come fin d'allora vi fosse una unità politica e religiosa nei popoli decisi ad affrancarsi dallo straniero. il culto del passato è fecondo di virtù civili e di buone speranze per l'avvenire. Dove le memorie sono determinate e determinanti bisogna tenerle vive|Giovanni Battista Montini}}
 
La corsa ippica del 1961 fu l'unica a cui partecipò un fantino di sesso femminile, Cucca Felli, giovane cavallerizza di [[Casorate Sempione]], che corse per la [[Nobile contrada San Magno|contrada San Magno]] lottando per la vittoria fino a metà gara<ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref name="cita-Autori-vari-p336">{{Cita|Autori vari|p. 336}}.</ref>. Sempre nel 1961 la copia del Carroccio utilizzata nella manifestazione legnanese partecipò al corteo storico organizzato a [[Torino]] in occasione del [[centenario dell'Unità d'Italia]].<ref name="cita-Autori-vari-p193"/>
 
Nel 1962 ebbe luogo un avvenimento fondamentale per la sagra: in quell'anno la sfilata storica venne riorganizzata completamente, con la qualità dei costumi che crebbe notevolmente<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-Autori-vari-p135"/>. Inoltre i costumi, e la loro realizzazione, diventarono specifici della Sagra del Carroccio; fino al 1962 molti di essi erano presi in prestito da soggetti esterni alla manifestazione legnanese: la maggior parte degli abiti provenivano dal [[teatro alla Scala]] di Milano, dov'erano perlopiù impiegati nell'opera ''[[La battaglia di Legnano]]'' di [[Giuseppe Verdi]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 346}}.</ref><ref name="cita-Ferrarini-p184">{{Cita|Ferrarini|p. 184}}.</ref>.
 
Nel 1969 viene aggiunta, alla sede della contrada di San Bernardino, la sala d'armi<ref name="cita-Autori-vari-p212">{{Cita|Autori vari|p. 212}}.</ref>. Nell'occasione venne cambiato anche l'arredo, che da spartano diventò di pregio, con mobili che richiamavano lo stile medievale<ref name="cita-Autori-vari-p212"/>. Questa sede della contrada di San Bernardino fu il primo maniero<ref group=N>I "manieri" sono le sedi delle contrade di Legnano.</ref>, nel senso moderno del termine, di un rione di Legnano<ref name="cita-Autori-vari-p212"/>. Tali erano l'importanza e la peculiarità, che sue foto vennero stampate per anni sugli opuscoli e sui pieghevoli del palio<ref name="cita-Autori-vari-p212"/>.
 
=== Gli anni settanta ===
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2013 (3).jpg|miniatura|sinistra|I cavalli fermi al canapo prima della "mossa", ovvero della partenza, al palio di Legnano 2013]]
 
Nel 1970 avvenne un fatto eclatante che destò parecchio scalpore<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Giuseppe Gentili, detto ''Ciancone'', fantino della contrada La Flora, venne convinto da due contradaioli di San Bernardino a recarsi a Parma in un ristorante per consumare un pranzo prima della corsa<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Finito il pasto i tre fecero ritorno a Legnano in ritardo per la gara ippica<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Il fantino de La Flora non poté quindi partecipare alla corsa, e si inventò un fantomatico rapimento compiuto dai contradaioli di San Bernardino<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Le forze dell'ordine scoprirono poi l'inganno e arrestarono il fantino per falsa denuncia<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>.
 
Dal 1971, nella corsa ippica, venne decretata l'abolizione della [[Finimenti#Selle|sella]] con il ritorno all'obbligo, da parte dei fantini, della [[monta a pelo]], tipo di cavalcatura che aveva caratterizzato le prime edizioni del palio<ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref>{{cita web|url=http://www.paliodilegnano.it/il-palio-delle-contrade|titolo=Il Palio delle contrade |accesso=5 aprile 2014}}</ref>. Questo ritorno al passato portò, alla gara ippica della Sagra del Carroccio, la partecipazione dei famosi fantini che già correvano, con questo tipo di monta, il [[palio di Siena]] e il [[palio di Asti]]<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Tra essi vanno senz'altro ricordati [[Andrea Degortes]] (detto ''Aceto''), [[Leonardo Viti]] (detto ''Canapino''), [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] (detto ''Cianchino''), [[Mario Cottone]] (detto ''Truciolo'') e [[Antonello Casula]] (detto ''Moretto'')<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Nel 1974 venne reintrodotto, per la partenza della corsa ippica, il canapo<ref name="cita-Ferrarini-p189">{{Cita|Ferrarini|p. 189}}.</ref>.
 
Nel 1972 una mano ignota appiccò un incendio al maniero della contrada di San Domenico, che distrusse la sede del rione e tutto ciò che si trovava al suo interno, come le armi e i vestiti della sfilata<ref name="cita-Autori-vari-p213">{{Cita|Autori vari|p. 213}}.</ref>. Di tutto il materiale conservato scampò al fuoco solo un abito maschile di velluto, che è tuttora esposto al museo della contrada<ref name="cita-Autori-vari-p213"/>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2013 (3).jpg|miniatura|Un momento della sfilata storica del palio di Legnano 2013. Sullo sfondo, la basilica di San Magno]]
 
L'edizione della sagra del 1976 fu speciale: si festeggiava infatti l'ottavo centenario della battaglia di Legnano<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Nell'occasione vennero organizzati eventi culturali, sportivi, artistici e storici specifici che fecero da corollario alla manifestazione principale<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. I capitani delle contrade legnanesi furono i protagonisti, il 2 e 3 aprile, di una cavalcata rievocativa in costume d'epoca il cui percorso si snodò tra Legnano e [[Pontida]], sede dello [[Giuramento di Pontida|leggendario giuramento]] che vide, secondo la tradizione, la nascita della Lega Lombarda<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>: l'itinerario, lungo 70&nbsp;km, fu diviso in due tappe, con un pernottamento intermedio nella notte del 2 aprile all'interno della [[Villa Reale di Monza]]<ref name="cita-Autori-vari-pp138-139">{{Cita|Autori vari|pp. 138-139}}.</ref>. Sempre nello stesso anno venne predisposta una seconda cavalcata del capitani, questa volta destinata all'[[abbazia di Morimondo]]<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Il Carroccio utilizzato nella sagra legnanese e la copia della croce di Ariberto di Intimiano vennero portati, il 14 maggio, con una solenne cerimonia, alla basilica di San Simpliciano di Milano<ref name="cita-Autori-vari-p139">{{Cita|Autori vari|p. 139}}.</ref>. Negli anni seguenti i capitani hanno ripetutamente richiamato le fasi della battaglia di Legnano percorrendo a ritroso la calata di Federico Barbarossa nella [[Valle Olona]], discesa che fu la premessa al celebre scontro armato del 29 maggio 1176<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>.
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2013 (4).jpg|miniatura|sinistra|Corsa ippica del palio di Legnano 2013]]
 
Nel 1976 venne anche organizzato, all'[[Arena Civica]] di [[Milano]], un palio straordinario, che venne vinto da San Magno; questa manifestazione venne preannunciata da una sfilata storica per le vie del capoluogo lombardo, dal [[Castello Sforzesco]] all'Arena Civica, che era formata da 600 figuranti<ref name="legnarello"/><ref name="cita-Ferrarini-p184"/><ref name="cita-Autori-vari-p139"/>. Sabato 29 maggio l'ottavo centenario venne festeggiato solennemente a Legnano con un corteo che partì da [[Palazzo Malinverni]], [[Municipio (edificio)|municipio]] della città, e arrivò al [[monumento al Guerriero di Legnano]]<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>. La celebrazione si concluse poi alla [[Galleria di Legnano]]<ref name="cita-Autori-vari-p139"/>. La Sagra del Carroccio del 1976 fu particolarmente solenne e venne accompagnata da un'importante cornice di pubblico: lungo le vie di Legnano si assieparono infatti 50.000 persone<ref name="cita-Autori-vari-p140">{{Cita|Autori vari|p. 140}}.</ref>. Il [[Presidente della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica]] [[Giovanni Leone]] non riuscì ad essere a Legnano per assistere alla manifestazione a causa di alcuni impegni<ref name="cita-Autori-vari-p140"/>. Il capo dello Stato spedì però un messaggio<ref name="cita-Autori-vari-p140"/>:
{{citazione|Il ricordo di questo grande evento storico sia occasione per rinnovare non soltanto la memoria delle lotte per l'indipendenza dei liberi Comuni medioevali, ma anche per riaffermare l'impegno civile e democratico delle nostre istituzioni repubblicane|Giovanni Leone}}
 
La gara ippica del 1977, vinta dalla [[contrada Sant'Erasmo]], non venne assegnata a causa di alcuni accesi diverbi avvenuti alla fine della gara tra i fantini delle contrade di [[Contrada San Bernardino|San Bernardino]], [[Contrada sovrana La Flora|La Flora]] e San Magno. La contrada di Sant'Erasmo, che avrebbe potuto inanellare quattro vittorie consecutive, per protesta, non partecipò all'edizione successiva del palio<ref name="legnarello"/>.
 
=== Gli anni ottanta ===
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2013 (4).jpg|miniatura|sinistra|Sfilata storica per il palio di Legnano 2013]]
 
Nel 1980 venne organizzato un secondo palio straordinario, questa volta per celebrare il 25º anniversario della fondazione del collegio dei capitani e delle contrade, che venne poi vinto da San Martino<ref name="legnarello"/>. Anche in questa occasione, per commemorare tale ricorrenza, vennero organizzati molti eventi speciali che furono propedeutici alla sagra vera e propria<ref name="cita-Autori-vari-p141">{{Cita|Autori vari|p. 141}}.</ref>. Inoltre, le contrade diventarono paragonabili ad associazioni vere e proprie venendo dotate di uno statuto che descrive dettagliatamente ancora oggi le loro prerogative; questo mutamento fu reso necessario perché con il passare dei decenni le attività dei rioni storici si erano ampliate sempre di più: la vita delle contrade andava quindi regolamentata con maggiore precisione<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>. È di questi anni anche il rafforzamento dell'orgoglio di appartenenza al proprio rione storico e l'acuirsi della rivalità tra le contrade<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>. Queste ultime, a partire da questo decennio, iniziarono ad acquistare a proprie spese i manieri che le ospitavano e cominciarono ad allestire, all'interno di questi ultimi, i musei di contrada<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>. Inoltre, continuò il processo di miglioramento della qualità dei costumi della sfilata storica, che divennero sempre più ricercati e di fattura superiore<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>.
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2013 (2).jpg|miniatura|Un momento della corsa ippica del palio di Legnano 2013]]
 
La finale del 1981 venne corsa due volte a causa dell'arrivo in perfetta parità di San Domenico e San Bernardino, tanto che non si riuscì a stabilire il vincitore nemmeno al fotofinish. Si corse quindi un'ulteriore finale ridotta a queste sole due contrade e disputata su un percorso di tre giri del campo, dove vinse San Domenico<ref name="cita-Autori-vari-p346">{{Cita|Autori vari|p. 346}}.</ref>
 
Nel 1983 una delegazione rappresentativa del palio fu invitata a [[Costanza (Germania)|Costanza]], in [[Germania]], per la commemorazione dell'ottavo centenario dell'[[pace di Costanza|omonimo trattato di pace]], epilogo della lotta tra Federico Barbarossa e la Lega Lombarda, mentre l'edizione del 1984 della corsa ippica fu l'unica ad essere rinviata per avverse condizioni meteorologiche; la gara ippica venne poi corsa la domenica seguente<ref name="legnarello">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/il-palio/lalbo-doro-del-palio-di-legnano/|titolo=L'albo d'oro del Palio di Legnano|accesso=4 aprile 2014}}</ref>. La sfilata storica, invece, non ebbe luogo<ref name="cita-Autori-vari-p141"/>. Sempre nel 1984 una rappresentativa della manifestazione legnanese venne invitata, dalla [[Sicilia|Regione siciliana]], alla [[Festa del mandorlo in fiore|Sagra del mandorlo in fiore]] di [[Agrigento]]<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2014.jpg|thumb|sinistra|upright=1.4|Arrivo al campo della sfilata storica del palio di Legnano 2014]]
 
Nel 1985 il Carroccio utilizzato nella sagra venne completamente rifatto secondo criteri più simili a quelli dell'originale carro medioevale che venne utilizzato nella battaglia di Legnano grazie alla consultazione di fonti dell'epoca, che riuscirono a fornire informazioni dettagliate sulle sue caratteristiche<ref name="cita-Autori-vari-p312">{{Cita|Autori vari|p. 312}}.</ref>; sia i materiali che le tecniche costruttive utilizzate per realizzare la nuova copia del Carroccio ricalcarono quelle risalenti al Medioevo<ref name="cita-Autori-vari-p312"/>. Per la costruzione del nuovo carro simbolico vennero coinvolti artigiani e aziende specializzate<ref name="cita-Autori-vari-p312"/>. Al nuovo Carroccio sono state poi applicate otto formelle riportanti gli stemmi delle [[contrade di Legnano]]<ref name="cita-Autori-vari-p313">{{Cita|Autori vari|p. 313}}.</ref>. Questo nuovo carro, che ha dimensioni 2,60 x 5,40 x 6 m, è perfettamente funzionante e ricopre un ruolo, simbolico e storico, unico nel suo genere<ref name="cita-Autori-vari-p315">{{Cita|Autori vari|p. 315}}.</ref>.
[[File:Sbandieratori - Palio di Legnano 2016.JPG|miniatura|Sbandieratori del palio di Legnano durante l'esibizione effettuata per l'edizione del 2016]]
 
Dal 1986 il ruolo dell'Amministrazione comunale nell'organizzazione della sagra legnanese crebbe d'importanza: è infatti di quell'anno l'istituzione della carica di cavaliere del Carroccio, che è nominato dal supremo magistrato, ovvero dal sindaco di Legnano su proposta del collegio dei capitani e della Famiglia Legnanese, e che ancora oggi caratterizza il palio di Legnano<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. In altre parole, il comando dell'organizzazione della sagra passò al comune di Legnano, che iniziò ad esercitarlo tramite un comitato direttivo<ref name="cita-Autori-vari-p142">{{Cita|Autori vari|p. 142}}.</ref>. In aggiunta, il [[bilancio preventivo]] e quello [[Conto consuntivo|consuntivo]] della manifestazione, nonché il programma dettagliato dell'evento, a partire da tale data, iniziarono ad essere preventivamente approvati dal [[Consiglio comunale]]: i conti economici, in particolare, vennero inclusi nel [[Bilancio comunale|bilancio del comune di Legnano]]<ref name="cita-Autori-vari-p142"/>.
 
Questo cambiamento fu reso necessario per legare alla Sagra del Carroccio una [[persona giuridica]] a cui associare le responsabilità amministrative, finanziarie e penali della manifestazione<ref name="cita-Autori-vari-p142"/>. Essendo protagonista il comune, nell'organizzazione dell'evento venne coinvolta sempre di più la società civile della città di Legnano: dalle associazioni alle [[Forze armate italiane|forze armate]] di stanza a Legnano, dalle parrocchie alle aziende, dai commercianti agli artigiani<ref>{{Cita|Autori vari|pp. 142-143}}.</ref>.
 
Fino al 1987 era parte della manifestazione legnanese anche l'esibizione degli sbandieratori: vennero eliminati dal programma perché non contestualizzati storicamente<ref name="sbandieratori">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.legnanonews.com/news/1/30123/|titolo=Sbandieratori... che passione! Il gruppo cerca nuove leve|accesso=27 aprile 2016}}</ref>. Gli sbandieratori, infatti, comparvero qualche secolo dopo la battaglia di Legnano<ref name="sbandieratori"/>. Essendo però entrati nell'immaginario collettivo dei legnanesi, nel 2016, è stata decisa la loro reintroduzione nel programma ufficiale del palio di Legnano<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/news/attenti-al-luppolo-il-ritorno|titolo=Attenti al Luppolo - Il ritorno|accesso=27 aprile 2016}}</ref>.
 
=== Dagli anni novanta al XXI secolo ===
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2015 (4).JPG|miniatura|sinistra|Sfilata storica per il palio di Legnano 2015]]
 
Furono gli [[anni 1990|anni novanta]] a conoscere il maggior sviluppo della Sagra del Carroccio<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. In questo decennio si superò il cosiddetto "Maggio Legnanese", ovvero quella serie di manifestazioni legate alla sagra che venivano organizzate solamente durante questo mese dell'anno: a partire da questa decade, gli eventi iniziarono ad essere predisposti anche in altri periodi dell'anno, arricchendo il programma della manifestazione legnanese con molti altri tipi di avvenimenti, così da dare alla Sagra del Carroccio un respiro molto più ampio<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>.
Nel 1990 è stata fondata la commissione permanente dei costumi, che si occupa della conformità del materiale usato nella sfilata storica rispetto alla fattura delle armi, degli abiti e delle acconciature in uso nel XII secolo; questo comitato è stato ufficialmente inserito nel regolamento della sagra nel 1995<ref name="cita-Ferrarini-p184"/><ref name="commissione"/>. Nei suoi primi anni di attività la commissione permanente dei costumi fece un lavoro di miglioramento e perfezionamento degli abiti indossanti dai figuranti delle contrade, per poi passare ad un ruolo di supervisione e consulenza<ref name="cita-Autori-vari-p258">{{Cita|Autori vari|p. 258}}.</ref>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2015 (5).jpg|miniatura|Sfilata storica per il palio di Legnano 2015]]
 
Nel 1991 una delegazione della Sagra del Carroccio formata da un centinaio di rappresentanti fu invitata alla ''Fête de la Renaissance'' di [[Lione]], in [[Francia]], durante la quale sfilò in costume per le vie cittadine della città transalpina riproducendo il corteo storico della manifestazione legnanese<ref name="cita-Autori-vari-p147">{{Cita|Autori vari|p. 147}}.</ref>. L'anno successivo una delegazione della città di Lione e delle sue contrade, denominate ''les Pennones de Lion'', presenziarono alla Sagra del Carroccio<ref name="cita-Autori-vari-p147"/>.
 
Dal 1992 è attiva, su volere del collegio dei capitani e delle contrade, una commissione veterinaria che segue attentamente lo sviluppo della gara ippica e che si occupa dell'idoneità medica dei [[Equus ferus caballus|cavalli]]; in caso di infortunio di questi ultimi interviene una clinica veterinaria locale che si prende subito cura degli animali feriti<ref name="cita-Ferrarini-p189"/>. Inoltre questa commissione è stata fornita di ampi poteri decisionali, tanto che può decretare l'immediata estromissione dalla gara di un cavallo considerato non idoneo<ref name="D'Ilario, 2000|p. 12">{{Cita|D'Ilario, 2000|p. 12}}.</ref>. Dal 1992<ref name="cita-Ferrarini-p184"/> trova anche spazio, tra gli eventi legati al Palio, "La Fabbrica del Canto", [[Coro (musica)|manifestazione musicale corale]] internazionale nata nel 1992 su iniziativa dell'Associazione Musicale Jubilate<ref name="fabbrica"/>. Dal 1993, in seno alla sagra legnanese, iniziarono poi ad essere predisposte mostre e conferenze sul [[Medioevo]]<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>.
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2014.JPG|miniatura|sinistra|Un momento della corsa ippica del palio di Legnano 2014]]
 
Data la qualità riconosciuta del materiale utilizzato durante la sfilata storica, nel 1995 è stata organizzata, all'interno del [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci|museo nazionale della scienza e della tecnologia di Milano]], una mostra avente per oggetto l'esposizione degli abiti, degli ornamenti e delle armi del corteo storico della manifestazione legnanese<ref name="cita-Autori-vari-p150">{{Cita|Autori vari|p. 150}}.</ref>. Nel 1996 è stata introdotta la sfilata a tema: ogni contrada partecipa al corteo storico mostrando un aspetto particolare del Medioevo (la guerra, il lavoro, la musica, ecc.)<ref name="cita-Ferrarini-p184"/><ref name="cita-Autori-vari-p152">{{Cita|Autori vari|p. 152}}.</ref>. Nel 1997, agli eventi collegati alla sagra, si è aggiunto un laboratorio teatrale<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Nel maggio del 1998 venne organizzata una cavalcata in costume d'epoca dei capitani delle contrade, il cui percorso si snodò da Legnano al [[Cairate#Il monastero di Cairate|monastero di Cairate]], luogo in cui il Barbarossa pernottò la notte precedente alla battaglia<ref name="cita-Autori-vari-p139"/>.
[[File:La sfilata.JPG|miniatura|Un momento della sfilata storica del palio 2015]]
 
Nel 2002 la sfilata storica del palio di Legnano è stata riproposta anche al ''[[Columbus Day]]'' di [[New York]]<ref name="columbus"/>. Nello stesso anno [[Casa Savoia]], ovvero la dinastia regnante in Italia dal 1861 al 1946, concesse ufficialmente il titolo di "sovrana" alla contrada La Flora<ref name="eoipso.it">{{cita pubblicazione |cognome= |nome= |anno=2005 |mese=1º maggio |titolo=Internet e giornale per aprirsi al mondo|rivista=[[La Prealpina]] |p=12|url= http://www.eoipso.it/include/rassegna/getfile.cfm?file_ID=3966}}</ref>. Per il 50º anniversario di costituzione del collegio dei capitani e delle contrade, nel 2005, è stato disputato un altro palio straordinario, il cosiddetto "palio d'Onore"<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.sanmagno.com/vittorie.php|titolo=Contrada di San Magno - Le vittorie al Palio|accesso=4 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140506022020/http://www.sanmagno.com/vittorie.php|dataarchivio=6 maggio 2014}}</ref>.
 
Nel 2006 la manifestazione è tornata a chiamarsi ufficialmente "palio di Legnano"<ref name="storia"/>. L'edizione del 2006 è stata invece sospesa e non attribuita per un'invasione di pista dei contradaioli di [[Contrada San Domenico|San Domenico]]; il collegio dei magistrati del palio, oltre a non assegnare l'edizione del 2006, comminò, alla contrada di San Domenico, un'ammenda di 10.000 euro squalificandola per l'edizione del 2007<ref name="legnarello"/>.
 
L'edizione del 2009 della corsa ippica fu invece la prima ad essere disputata sulla sabbia<ref name="legnarello"/>. Nel 2015 il palio venne deciso dal [[fotofinish]] tra accese polemiche: Sant'Ambrogio e Legnarello arrivarono quasi in parità, e quindi fu fatto ricorso alla tecnologia, che decretò la vittoria di questi ultimi<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/legnano/vincitore-palio-diretta-1.1010490|titolo=Palio di Legnano 2015: vince Legnarello al fotofinish dopo 23 anni|accesso=21 aprile 2016}}</ref>. A causa delle controversie che ne sono scaturite, dal 2016 è cambiato il regolamento del palio in materia di fotofinish: quest'ultimo potrà essere utilizzato solo se richiesto dal giudice d'arrivo, dal cavaliere del Carroccio e da almeno uno dei tre magistrati<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://www.oknetwork.it/palio-legnano-regolamento-fotofinish/|titolo=Palio di Legnano, nuovo regolamento: fotofinish, rinvio e antidoping|accesso=21 febbraio 2017|dataarchivio=22 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170222105822/https://www.oknetwork.it/palio-legnano-regolamento-fotofinish/|urlmorto=sì}}</ref>. L'edizione del 2020 non è stata disputata a causa della [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia di COVID-19]]<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://www.legnanonews.com/aree-geografiche/legnano/2020/07/17/annullato-il-palio-di-legnano-2020-i-magistrati-hanno-deciso/946943/|titolo=Annullato il Palio di Legnano 2020, i Magistrati hanno deciso|accesso=19 luglio 2020}}</ref>.
 
== Le contrade ==
{{vedi anche|Contrade di Legnano}}
=== Gli otto rioni storici ===
[[File:Castello di San Giorgio a Legnano 1.JPG|thumb|right|Il [[Castello Visconteo (Legnano)|Castello Visconteo di Legnano]], sede del "Collegio dei Capitani e delle Contrade"<ref name="collegio"/>]]
[[File:Castello di Legnano ora blu.jpg|miniatura|Il castello Visconteo di Legnano, sede del collegio dei capitani e delle contrade<ref name="collegio"/>]]
Le otto contrade di Legnano sono:
Le otto contrade di Legnano, i cui [[Motto|motti]] sono stati introdotti nel 1955<ref name="cita-Ferrarini-p178">{{Cita|Ferrarini|p. 178}}.</ref>, sono:
* {{Contrada Flora}}: "sia seme la virtù vittoria il fiore";
* {{Contrada Legnarello}}: "soli nel Sole";
* {{Contrada San Bernardino}}: "il ponte lega la virtù alla gloria";
* {{Contrada San Domenico}}: "nel verde la speranza";
* {{Contrada San Magno}}: "non sempre vincitori, ma sempre primi";
* {{Contrada San Martino}}: "fino alla fine";
* {{Contrada Sant'Ambrogio}}: "mi abbiano in odio, purché mi temano";
* {{Contrada Sant'Erasmo}}: "in battaglia dal colle per il corvo amore e fulgore".
 
Ognuna delle otto contrade ha una reggenza formata da un capitano, da un gran priore e da una castellana<ref name="storia"/><ref name="cita-Ferrarini-p177"/>. I capitani degli otto rioni storici sono riuniti nel collegio dei capitani e delle contrade, che è stato fondato nel 1955<ref name="cita-Ferrarini-p183"/> e che ha la funzione di coordinare le attività, le azioni e gli intenti degli stessi<ref name="collegio">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/collegio-dei-capitani-e-delle-contrade/|titolo=Collegio dei Capitani delle Contrade|accesso=6 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150418114743/http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/collegio-dei-capitani-e-delle-contrade/|dataarchivio=18 aprile 2015}}</ref>. Questo collegio, che è presieduto dal gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade, ha sede all'interno del [[Castello Visconteo (Legnano)|castello Visconteo di Legnano]]<ref name="collegio"/>.
* {{Contrada Flora}}
* {{Contrada Legnarello}}
* {{Contrada San Bernardino}}
* {{Contrada San Domenico}}
* {{Contrada San Magno}}
* {{Contrada San Martino}}
* {{Contrada Sant'Ambrogio}}
* {{Contrada Sant'Erasmo}}
 
L'antagonismo e la competizione tra le contrade sono molto avvertiti, con una forte componente goliardica e particolarmente nel periodo dell'anno in cui viene organizzato il palio<ref name="cita-Ferrarini-p177"/><ref name="D'Ilario, 2000|p. 6"/>, fermo restando il forte rispetto reciproco che porta al mutuo aiuto nell'organizzazione della manifestazione come nel caso, ad esempio, dei frequenti scambi del materiale utilizzato nelle sfilata<ref name="cita-D-Ilario-1984-p337"/>. Per evitare le burle, che sono frequenti vicino alla data del palio, i cavalli che parteciperanno alla corsa ippica, alla vigilia di quest'ultima, vengono nascosti in un posto segreto e curati a vista dai contradaioli<ref name="cita-Autori-vari-p200">{{Cita|Autori vari|p. 200}}.</ref>.
Ognuna delle otto contrade è retta da un "Capitano", da un "Gran Priore" e da una "Castellana"<ref name="storia"/>. I Capitani degli otto rioni storici sono riuniti nel "Collegio dei Capitani e delle Contrade", che ha la funzione di coordinare le attività, le azioni e gli intenti degli stessi<ref name="collegio">{{cita web|url= http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/collegio-dei-capitani-e-delle-contrade/ |titolo=Collegio dei Capitani delle Contrade|accesso=6 aprile 2014|editore=contradalegnarello.it}}</ref>. Tale Collegio è presieduto dal "Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade"<ref name="collegio"/>. Durante il corso dell'anno le contrade, che hanno sede nei "[[Maniero|manieri]]", organizzano feste, eventi culturali e manifestazioni folcloristiche<ref name="storia"/>.
 
Sono due le contrade legnanesi che hanno un titolo aggiuntivo nel nome; San Magno ha nella denominazione il termine "nobile", che deriva dal territorio del rione, che include il centro storico di Legnano, e dal fatto che fin dai tempi più antichi, all'interno dei confini della contrada, sono presenti diverse famiglie di nobile lignaggio<ref name="nobile">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradasanmagno.it/origini.php|titolo=Le origini|accesso=1º giugno 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160817103851/http://www.contradasanmagno.it/origini.php|dataarchivio=17 agosto 2016}}</ref>, mentre La Flora si fregia del titolo di "sovrana", attribuzione che è stata concessa da [[Casa Savoia]] nel 2002<ref name="eoipso.it"/>.
Nei primi anni in cui fu disputato il Palio di Legnano esistevano anche le contrade della Ponzella e dell'Olmina, che furono inglobate, rispettivamente, da San Bernardino e Legnarello; furono accorpate nel 1952 perché all'epoca i quartieri a cui facevano riferimento non erano molto abitati, e quindi avevano difficoltà a sostenere economicamente la partecipazione al Palio<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 343">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 343}}</ref>. I colori della contrada Ponzella erano giallo e blu, mentre quelli della contrada Olmina erano rosso e nero<ref name="Cita|Ferrarini, 2001|p. 179">{{Cita|Ferrarini, 2001|p. 179}}</ref>. Quest'ultima aveva come stemma un olmo nero su sfondo bianco ornato di rosso, mentre sullo stemma della contrada Ponzella era raffigurata una giovane sul rogo su uno sfondo a quadrati gialli e blu<ref name="Cita|Ferrarini, 2001|p. 179"/>.
 
=== Le attività delle contrade ===
== L'organizzazione del Palio ==
[[File:Cena propiziatoria San Magno - Palio di Legnano 2015.jpg|miniatura|Cena propiziatoria della contrada San Magno per il palio di Legnano 2015. Sullo sfondo, [[palazzo Leone da Perego]]]]Durante il corso dell'anno le contrade organizzano feste, eventi culturali e storici, oltre che manifestazioni folcloristiche e di beneficenza<ref name="storia"/><ref name="cita-Ferrarini-p177">{{Cita|Ferrarini|p. 177}}.</ref>. Nei primi decenni di esistenza della manifestazione, i manieri era frequentati solo durante il mese precedente al palio, ma con il passare degli anni le attività delle contrade hanno conosciuto una costante fase di crescita che hanno portato i rioni storici a diversificare le iniziative, con l'organizzazione di queste ultime che avvengono durante tutto l'anno<ref name="cita-Ferrarini-p177"/>. Le contrade sono state spesso protagoniste, anche finanziariamente, nei restauri degli edifici storici del rione, come le chiese a cui le contrade fanno riferimento<ref name="cita-Autori-vari-p206">{{Cita|Autori vari|p. 206}}.</ref>.
L'organizzazione del Palio è guidata dal "Collegio dei Magistrati del Palio", che è formato dal "Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade", dal presidente dell'associazione [[Famiglia Legnanese]] e dal "Supremo Magistrato"<ref name="istituzioni">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/|titolo=Istituzioni del Palio di Legnano|accesso=6 aprile 2014|editore=contradalegnarello.it}}</ref>. Quest'ultimo, che è il [[Sindaco (Italia)|sindaco]] di Legnano, ne presiede le sedute e decreta, tramite un bando, l'inizio ufficiale del Palio<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 343"/><ref>{{cita web|url=http://www.assesempione.info/component/k2/item/843-palio-di-legnano/con-la-traslazione-della-croce-la-consegna-della-%E2%80%9Cbanda%E2%80%9D-emissione-del-bando-%C3%A8-partito-il-palio-delle-contrade.html|titolo=Con la Traslazione della Croce, emissione del Bando, è partito il Palio delle Contrade |editore=assesempione.info|accesso=10 aprile 2014}}</ref>.
 
Di grande richiamo è la cena [[Espiazione|propiziatoria]] della vigilia, che viene organizzata la sera prima del palio e che è salutata dalla contrada agghindata a festa, a cui partecipano centinaia di contradaioli e il fantino che correrà la gara ippica<ref name="cita-Ferrarini-p177"/><ref name="D'Ilario, 2000|p. 6"/>.
Il Collegio dei Magistrati del Palio è coadiuvato dal "Comitato del Palio", che è composto dal Supremo Magistrato, dal "Cavaliere del Carroccio", dal Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade, dal presidente della Famiglia Legnanese, dai Gran Priori e da altri componenti che sono in rappresentanza della [[Giunta comunale]], del [[Consiglio comunale]], della Famiglia Legnanese e del Collegio dei Capitani e delle Contrade<ref name="istituzioni"/>.
 
=== I manieri ===
Il Cavaliere del Carroccio, che riveste il ruolo di responsabile esecutivo dell'organizzazione del Palio, è nominato dal Supremo Magistrato sentiti il presidente della Famiglia Legnanese e il Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade<ref name="istituzioni"/>. Un compito molto importante del Cavaliere del Carroccio è quello di nominare il [[mossiere]] della corsa ippica<ref name="istituzioni"/><ref>{{cita web|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=611&Itemid=52|titolo=Albo d'oro dei Cavalieri del Carroccio|editore=collegiodeicapitani.it|accesso=4 aprile 2014}}</ref>. Fino al 1985 le funzioni del Cavaliere del Carroccio erano attribuite al "Presidente della Sagra del Carroccio"<ref>{{cita web|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=610&Itemid=51|titolo=Albo d'oro dei Presidenti della Sagra del Carroccio|editore=collegiodeicapitani.it|accesso=4 aprile 2014}}</ref>.
[[File:Maniero Contrada San Martino.jpg|miniatura|Il salone d'onore della contrada San Martino, che si trova nel maniero dello storico rione legnanese]]
Le contrade hanno sede nei cosiddetti "[[Maniero|manieri]]"; a volte i manieri, che sono di proprietà delle contrade, sono ospitati in antiche [[Corte lombarda|corti lombarde]], cioè in edifici particolarmente legati al territorio, in special modo a quello del rione storico di cui sono sede<ref name="cita-Ferrarini-p177"/>.
 
I manieri ospitano tutte le attività della contrada nonché i costumi, le armi e gli ornamenti della sfilata storica, i cimeli e gli stendardi — sia del presente sia del passato — oltre che l'archivio documentale della contrada<ref name="D'Ilario, 2000|p. 6">{{Cita|D'Ilario, 2000|p. 6}}.</ref><ref name="cita-D-Ilario-1984-p343">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 343}}.</ref><ref name="cita-Autori-vari-p210">{{Cita|Autori vari|p. 210}}.</ref>.
 
=== Le contrade soppresse ===
* {{Contrada Olmina}}
* {{Contrada Ponzella}}
 
Nei primi anni in cui fu disputato il palio di Legnano esistevano anche le [[Contrada Ponzella|contrade della Ponzella e di Mazzafame]] e dell'[[Contrada Olmina|Olmina]], che furono inglobate, rispettivamente, da San Bernardino e La Flora (nel 1936) e da Legnarello (nel 1937); furono accorpate negli anni trenta perché all'epoca i quartieri a cui facevano riferimento non erano molto abitati, e quindi avevano grandi difficoltà a sostenere economicamente la partecipazione al palio<ref name="cita-D-Ilario-1984-p343"/>.
 
I gonfaloni delle due contrade soppresse partecipano ancora alla sfilata storica del palio di Legnano: in particolare, seguono il gonfalone delle contrade a cui sono state annesse, provviste della loro scorta armata<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/la-sfilata-storica/la-sfilata-oggi/|titolo=La sfilata di Legnarello|accesso=30 marzo 2016}}</ref><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&catid=60:manifestazioni-storiche&id=5426:palio-2013-riviviamo-il-corteo-storico-contrada-san-bernardino-le-immagini-di-valentina-colombi|titolo=Riviviamo il corteo storico: contrada San Bernardino|accesso=30 marzo 2016}}</ref>.
 
== L'organizzazione del palio ==
[[File:Palazzo Malinverni (Municipio di Legnano).JPG|miniatura|[[Palazzo Malinverni]], sede del municipio di Legnano]]
I motivi che spingono i legnanesi a organizzare annualmente il palio con grande profusione di sforzi e mezzi — anche finanziari — sono espressi dall'articolo 1 del regolamento della manifestazione, che recita<ref name=regolamento-2015>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2015.pdf|titolo=Regolamento generale del Palio di Legnano|accesso=11 febbraio 2017|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170111190812/http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2015.pdf|dataarchivio=11 gennaio 2017}}</ref>:
 
{{citazione|Il palio di Legnano è la rievocazione storica della Battaglia di Legnano che si celebra ogni anno al fine di valorizzare gli ideali di libertà e di autonomia dei Comuni. Il palio di Legnano è il momento culminante dell’attività culturale e di aggregazione sociale delle Contrade cittadine.|Art. 1 del regolamento del palio di Legnano}}
 
L'organizzazione del palio, strutturata in questo modo dal 1986<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>, ovvero da quando la sua guida è passata all'Amministrazione comunale<ref name="cita-Autori-vari-p144">{{Cita|Autori vari|p. 144}}.</ref>, è condotta dal comitato del palio, che è composto dal [[Sindaci di Legnano|supremo magistrato]], dal cavaliere del Carroccio, dal gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade, dal presidente della Famiglia Legnanese, dai gran priori e da altri componenti che sono in rappresentanza della [[Giunta comunale]], del [[Consiglio comunale]], della Famiglia Legnanese e del collegio dei capitani e delle contrade<ref name="cita-Autori-vari-p144"/><ref name="istituzioni"/>. Il supremo magistrato, che è il [[Sindaci di Legnano|sindaco di Legnano]], decreta, tramite un bando pubblico, l'inizio ufficiale del palio<ref name="cita-D-Ilario-1984-p343"/><ref>{{cita web|url=http://www.assesempione.info/component/k2/item/843-palio-di-legnano/con-la-traslazione-della-croce-la-consegna-della-%E2%80%9Cbanda%E2%80%9D-emissione-del-bando-%C3%A8-partito-il-palio-delle-contrade.html|titolo=Con la Traslazione della Croce, emissione del Bando, è partito il Palio delle Contrade|accesso=10 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140413142332/http://www.assesempione.info/component/k2/item/843-palio-di-legnano/con-la-traslazione-della-croce-la-consegna-della-%E2%80%9Cbanda%E2%80%9D-emissione-del-bando-%C3%A8-partito-il-palio-delle-contrade.html|dataarchivio=13 aprile 2014}}</ref>.
[[File:Villa Jucker, Legnano, Italy, Famiglia Legnanese.jpg|miniatura|sinistra|[[Villa Jucker]], sede della Famiglia Legnanese]]
 
Vi è poi il collegio dei magistrati del palio, che è formato dal gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade, dal presidente dell'associazione [[Famiglia Legnanese]] e dal supremo magistrato, che ne presiede le sedute<ref name="cita-Autori-vari-p144"/><ref name="istituzioni">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/|titolo=Istituzioni del Palio di Legnano|accesso=6 aprile 2014}}</ref>. Questo organismo ha la funzione di risolvere le controversie tra le contrade<ref name="cita-Autori-vari-p144"/>. Infine, per assicurarsi che il cerimoniale della manifestazione sia scrupolosamente osservato, il collegio dei magistrati del palio e il cavaliere del Carroccio, consultato il comitato del palio, nomina due cerimonieri che provengono dalle contrade e che si affiancano al cerimoniere ufficiale del comune di Legnano<ref name="cita-Autori-vari-p240">{{Cita|Autori vari|p. 240}}.</ref>.
 
Il cavaliere del Carroccio, che riveste il ruolo di responsabile esecutivo dell'organizzazione del palio, è nominato dal supremo magistrato sentiti il presidente della Famiglia Legnanese e il gran maestro del collegio dei capitani e delle contrade<ref name="istituzioni"/>. Un compito molto importante del cavaliere del Carroccio è quello di nominare il [[mossiere]] della corsa ippica<ref name="istituzioni"/><ref>{{cita web|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=611&Itemid=52|titolo=Albo d'oro dei Cavalieri del Carroccio|accesso=4 aprile 2014}}</ref>. Fino al 1985 le funzioni del cavaliere del Carroccio erano attribuite al presidente della Sagra del Carroccio<ref>{{cita web|url=http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=610&Itemid=51|titolo=Albo d'oro dei Presidenti della Sagra del Carroccio|accesso=4 aprile 2014}}</ref>.
 
Nelle edizioni precedenti alla seconda guerra mondiale gli aspetti organizzativi era molto differenti, dato che erano fortemente condizionati dal potere politico<ref name="cita-D-Ilario-1984-p343"/>. Era presente un consiglio del palio, che era formato dalle autorità politiche e militari del regime fascista, da un'assemblea costituita dai capitani delle contrade, ovvero da coloro che reggono i rioni storici ancora oggi, e da un cosiddetto "Magistrato", che era un organo collegiale costituito da due membri nominati dal segretario del fascio e dal [[podestà (fascismo)|podestà]] di Legnano<ref name="cita-Autori-vari-p123">{{Cita|Autori vari|p. 123}}.</ref>. Dal 1952, quando l'organizzazione del palio venne ripresa dopo la pausa dovuta agli eventi bellici della seconda guerra mondiale, l'allestimento della manifestazione venne demandato interamente alla Famiglia Legnanese<ref name="cita-Autori-vari-p145">{{Cita|Autori vari|p. 145}}.</ref>. Questa situazione durò fino al 1986 quando, come già accennato, l'organizzazione passò all'Amministrazione comunale<ref name="cita-Autori-vari-p144"/>.
 
== La manifestazione ==
=== Gli eventi propedeutici ===
[[File:Legnano S Magno.jpg|miniatura|sinistra|Piazza e basilica di San Magno a Legnano]]
 
La manifestazione possiede un cerimoniale comprendente alcuni importanti avvenimenti che sono propedeutici alla sfilata storica e alla corsa ippica<ref name="cita-Ferrarini-p185">{{Cita|Ferrarini|p. 185}}.</ref>. Il primo di questi è la "traslazione" della croce di Ariberto d'Intimiano dall'edificio religioso di riferimento della contrada che ha conquistato la precedente edizione del palio, alla chiesa principale di Legnano, la [[basilica di San Magno]]<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Poco dopo, il supremo magistrato, ovvero il sindaco di Legnano, indice ufficialmente il palio tramite un bando pubblico<ref name="cita-Ferrarini-p184"/><ref name="cita-Autori-vari-p243">{{Cita|Autori vari|p. 243}}.</ref>:
 
{{citazione|[...] Lor Signori sono stati da me convocati per ascoltare la lettura del bando, mediante il quale Noi, supremo magistrato del palio, dichiariamo aperta la storica competizione tra le contrade legnanesi. Lor signori ora riceveranno copia del bando, lo affiggeranno nei loro manieri, lo diffonderanno tra il priorato e tra il popolo delle loro contrade. [...]|Bando di indizione del palio di Legnano}}
 
In seguito c'è l'investitura civile dei capitani delle contrade, che un tempo avveniva il giorno del santo patrono della città, [[Magno di Milano|san Magno]] (5 novembre)<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>, ma che dal 2008 è stata spostata in prossimità del palio per fornire a questo evento una migliore visibilità<ref>{{cita web|url=http://www.legnanonews.com/news/6/23/|titolo=I capitani hanno deciso: investitura civile spostata a maggio|accesso=9 novembre 2015|dataarchivio=5 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305024622/http://www.legnanonews.com/news/6/23/|urlmorto=sì}}</ref>. Il testo del giuramento dei capitani davanti ai magistrati del palio recita<ref name="cita-Autori-vari-p243"/>:
[[File:Iscrizione contrade - Palio di Legnano 2016.jpg|miniatura|Iscrizione delle contrade al Palio di Legnano 2016]]
 
{{citazione|Per volontà della mia contrada assumo la carica di capitano per l'anno del signore [''anno corrente''] e nel nome dei nostri santi protettori prometto fedeltà ai colori della contrada e lealtà ai magistrati del palio|Giuramento dei capitani durante la cerimonia della loro investitura civile}}
 
Successivamente le contrade si iscrivono ufficialmente al palio, avvenimento che è preceduto dalla presentazione solenne delle reggenze delle stesse<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Questi eventi sono preannunciati dal seguente discorso del supremo magistrato<ref name="cita-Autori-vari-p244">{{Cita|Autori vari|p. 244}}.</ref>:
[[File:Santa Messa sul Carroccio - Palio di Legnano 2015.jpg|miniatura|sinistra|Santa messa sul Carroccio per il palio di Legnano 2015]]
{{citazione|Lor Signori sono stati da me convocati lo scorso aprile per ascoltare e ricevere il Bando, mediante il quale Noi, supremo magistrato del palio, abbiamo dichiarato aperte le competizioni tra le contrade della città per la conquista della croce di Ariberto di Intimiano. Noi siamo qui con il nostro beneplacito ad attendere che lor Signori iscrivano le loro contrade, presentino i capitani, le castellane e gli scudieri. Accoglieremo le iscrizioni e daremo il "soldo" al fine che tutto sia fatto come da consacrata tradizione|Discorso del supremo magistrato che preannuncia l'iscrizione delle contrade e la presentazione delle loro reggenze}}
 
Poi, al terzo venerdì di maggio, nella basilica di San Magno prende luogo la veglia della croce di Ariberto di Intimiano, a cui partecipano le rappresentanze delle contrade<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>; questa cerimonia religiosa è caratterizzata da una liturgia ben precisa, con letture e canti sacri specifici<ref name="cita-Autori-vari-p245">{{Cita|Autori vari|p. 245}}.</ref>.
 
Gli avvenimenti propedeutici continuano a [[Palazzo Malinverni]], municipio della città, la mattina del giorno del palio, all'ultima domenica di maggio, con la resa degli onori da parte dei Gran priori, dei capitani e delle castellane al supremo magistrato e ai rappresentanti dei comuni un tempo coalizzati nella Lega Lombarda che annualmente si presentano a Legnano nel giorno del palio<ref name="cita-D-Ilario-1984-p338">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 338}}.</ref>. Il cerimoniale continua poi con il giuramento dei rappresentanti delle contrade dinanzi alla copia della croce di Ariberto di Intimiano, con il quale i protagonisti del palio promettono, similmente a quanto fatto dai soldati della Lega Lombarda prima della battaglia di Legnano, unità e fedeltà in nome della libertà<ref name="cita-D-Ilario-1984-p338"/>.
 
Il cerimoniale prosegue con una messa solenne officiata sul [[Carroccio]], nell'occasione sistemato in piazza San Magno, di fronte all'ingresso principale della basilica e a fianco di Palazzo Malinverni<ref name="cita-Ferrarini-p184"/>. Dopo questo rito sacro, vengono liberati dei [[Columbidae|colombi]] in ricordo della celebre leggenda raccontata da [[Galvano Fiamma]]: quest'ultimo sostenne che, durante la battaglia di Legnano, tre colombi si fossero posati sull'antenna del Carroccio causando la sconfitta del Barbarossa dopo essere usciti dalle sepolture dei santi [[Sisinnio, Martirio e Alessandro]] (i cosiddetti "santi Martiri", che sono festeggiati proprio il 29 maggio<ref name="cita-Percivaldi-p177">{{Cita|Percivaldi|p. 177}}.</ref>) alla [[basilica di San Simpliciano]] di Milano<ref name="cita-D-Ilario-1976-p80">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 80}}.</ref>. La cerimonia si conclude poi con l'investitura religiosa dei capitani e la benedizione dei cavalli e dei fantini che prenderanno parte alla corsa ippica<ref name="cita-Ferrarini-p185"/><ref>{{cita web|url=http://www.legnanonews.com/news/6/53065/palio_2016_il_calendario_degli_eventi_ufficiali|titolo=Palio 2016, il calendario degli eventi ufficiali|accesso=12 novembre 2015}}</ref>.
 
=== La sfilata storica ===
[[File:IlPalioPercorso Palio di Legnano.JPGsvg|thumbminiatura|left|UnMappa momentodel tracciato della sfilata storica del Paliopalio di 2015Legnano]]
[[File:SfilatapalioIl Carroccio durante la sfilata del Palio di Legnano 2015.JPGjpg|thumbminiatura|Unsinistra|Il momentoCarroccio delladurante la sfilata storica del Paliopalio di Legnano 2015. Sullo sfondo, palazzo Malinverni]]
[[File:CarroccioSfilata storica - Palio di Legnano 2015.jpgJPG|thumbminiatura|IlUn [[Carroccio]]momento durante ladella sfilata storica del Paliopalio di Legnano 20072015]]
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2015 (3).jpg|miniatura|Un momento della sfilata storica del palio di Legnano 2015]]
Prima della corsa ippica, per le strade della città, si tiene una sfilata storica che è formata da più di 1.200 figuranti in costume [[Medioevo|medievale]] i cui abiti, scudi, armi, ecc., rispecchiano scrupolosamente quelli del [[XII secolo]]<ref>{{Cita|D'Ilario, 1984|pp. 338-341}}.</ref>.
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2013.jpg|miniatura|sinistra|Un momento della sfilata storica del palio di Legnano 2013]]
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2013 (2).jpg|miniatura|Un momento della sfilata storica del palio di Legnano 2013]]
[[File:Sfilata storica - Palio di Legnano 2015 (2).JPG|miniatura|Un momento della sfilata storica del palio di Legnano 2015]]
 
Nel pomeriggio del giorno del palio, poco prima della corsa ippica, per le strade della città si tiene una sfilata storica che è formata da più di 200 cavalli e 1.000 figuranti in costume [[Medioevo|medievale]] i cui abiti, scudi, armi, ecc., rispecchiano scrupolosamente quelli del [[XII secolo]]<ref>{{Cita|D'Ilario, 1984|pp. 338-341}}.</ref><ref name="D'Ilario, 2000|p. 10">{{Cita|D'Ilario, 2000|p. 10}}.</ref>. Le contrade, la cui iscrizione alla corsa ippica è facoltativa, sono invece obbligate a partecipare alla sfilata ippica con un numero massimo di centodieci figuranti e di sedici cavalli<ref name="cita-Autori-vari-p239">{{Cita|Autori vari|p. 239}}.</ref>. Tutti i cavalli impiegati nella sfilata sono condotti a mano da esperti [[Palafreniere|palafrenieri]]<ref name="cita-Autori-vari-p239"/>.
La conformità che il materiale della sfilata deve avere nei confronti delle conoscenze storiche riguardanti la vita militare e civile del XII secolo è controllata dalla "Commissione permanente dei Costumi"<ref name="commissione">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/commissione-permanente-dei-costumi/ |titolo=Commissione permanente dei Costumi|accesso=6 aprile 2014|editore= contradalegnarello.it}}</ref>. Tale commissione, che è formata da esperti di caratura nazionale, è stata istituita nel 1990 dal Collegio dei Capitani e delle Contrade<ref name="commissione"/>.
 
Come già accennato, gli abiti utilizzati nei primi decenni della manifestazioni provenivano dal [[Teatro alla Scala]] di [[Milano]], dov'erano perlopiù impiegati nell'opera ''[[La battaglia di Legnano]]'' di [[Giuseppe Verdi]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346"/>. Tali abiti erano però stati pensati per questa opera lirica, e quindi la loro foggia era notevolmente influenzata dal romanticismo verdiano, così da avere uno [[Rinascimento lombardo|stile rinascimentale]] anziché [[Romanico lombardo|romanico]], ovvero della foggia corrispondente all'epoca storica in cui fu combattuta la battaglia di Legnano<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346"/>. Gli abiti utilizzati dal 1962 in poi sono invece commissionati dalla reggenza di ogni contrada a sartorie artigianali specializzate<ref name="D'Ilario, 2000|p. 10"/>.
La sfilata si apre con un corteo formato dalle bande musicali delle municipalità un tempo coalizzate nella [[Lega Lombarda]]<ref name="sfilata"/>. I loro componenti indossano la divisa del corpo musicale d'appartenenza e portano il gonfalone del proprio Comune (quello di Legnano chiude questa parte del corteo)<ref name="sfilata"/>. Il tipo di musica suonata è di carattere militare<ref name="sfilata"/>.
 
Con la scelta di creare una collezione di abiti autonoma, venne deciso di focalizzarsi sui 50 anni prima e sul mezzo secolo dopo il celebre scontro armato del 29 maggio 1176<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346"/>. Vennero quindi compiuti studi approfonditi per riuscire a realizzare abiti il più possibile conformi alle fogge utilizzate in questo periodo storico: in particolare, fu di grande aiuto la collezione di sculture creata da [[Benedetto Antelami]], artista contemporaneo alla battaglia di Legnano che realizzò un gran numero di statue, opere che sono ricchissime di dettagli, in special modo dei vestiti<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346"/>. Furono preziosi anche i reperti conservati all'interno dei [[Musei Vaticani]], del [[Grande Museo del Duomo di Milano]] e in altri spazi espositivi sparsi nella penisola italiana, in [[Germania]] e in [[Francia]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p346"/>.
La parte centrale della sfilata è invece costituita dai figuranti delle contrade in abiti medioevali<ref name="sfilata"/>, ognuna delle quali sfila seguendo un tema preciso (la contrada che chiude questa parte del corteo è quella che ha vinto il Palio dell'anno precedente<ref name="reggenze">{{cita web|url= http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=612&Itemid=53 |titolo=Albo d'oro delle Reggenze di contrada|accesso=6 aprile 2014|editore= collegiodeicapitani.it}}</ref>). I soggetti rappresentati dalle otto contrade sono<ref name="sfilata">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sfilata-storica|titolo=Sfilata storica|accesso=6 aprile 2014|editore=paliodilegnano.it}}</ref>:
 
Come già accennato, la conformità che il materiale della sfilata deve avere nei confronti delle conoscenze storiche riguardanti la vita militare e civile del XII secolo è controllata dalla commissione permanente dei costumi<ref name="commissione">{{cita web|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/commissione-permanente-dei-costumi/|titolo=Commissione permanente dei Costumi|accesso=6 aprile 2014|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150418120323/http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/istituzioni/commissione-permanente-dei-costumi/|dataarchivio=18 aprile 2015}}</ref>. Tale commissione, che è formata da tre esperti di caratura nazionale designati dal comitato organizzatore e da due rappresentanti per contrada<ref name="cita-Autori-vari-p197">{{Cita|Autori vari|p. 197}}.</ref>, è stata istituita nel 1990 dal collegio dei capitani e delle contrade<ref name="commissione"/>.
 
La sfilata inizia con i cortei delle singole contrade, che dal proprio maniero si dirigono nel centro della città per la sfilata vera e propria<ref name="cita-D-Ilario-1984-p339">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 339}}.</ref>. Quest'ultima si apre con un corteo formato dalle bande musicali delle municipalità un tempo coalizzate nella [[Lega Lombarda]]<ref name="sfilata"/>. I loro componenti indossano la divisa del corpo musicale d'appartenenza e portano il gonfalone del proprio comune (quello di Legnano chiude questa parte del corteo)<ref name="sfilata"/><ref name="cita-Autori-vari-p237">{{Cita|Autori vari|p. 237}}.</ref>. Il tipo di musica suonata è di carattere militare<ref name="sfilata"/>.
 
La parte centrale della sfilata è costituita da figuranti provenienti dalle contrade che sono vestiti in abiti medioevali<ref name="sfilata"/>. Ogni rione storico sfila seguendo un tema preciso; la contrada che chiude questa parte del corteo è quella che ha vinto il palio dell'anno precedente<ref name="reggenze">{{cita web|url= http://www.collegiodeicapitani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=612&Itemid=53 |titolo=Albo d'oro delle Reggenze di contrada|accesso=6 aprile 2014}}</ref>, mentre le altre sfilano, partendo dalla testa del corteo, in ordine crescente di vittorie<ref name="cita-Autori-vari-p239"/>)<ref name="cita-Ferrarini-p188">{{Cita|Ferrarini|p. 188}}.</ref>. A parità di numero di vittorie, la più lontana dalla testa della sfilata è quella con l'ultima vittoria più recente<ref name="cita-Autori-vari-p239"/>. I soggetti rappresentati dalle otto contrade, che sono stati introdotti nel 1996 per meglio rappresentare l'atmosfera medioevale<ref name="cita-Ferrarini-p184"/><ref name="cita-Ferrarini-p185"/>, sono<ref name="sfilata">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sfilata-storica|titolo=Sfilata storica|accesso=6 aprile 2014}}</ref>:
 
* {{Contrada Flora}}: la guerra;
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* {{Contrada Sant'Erasmo}}: l'astrologia e la caccia.
 
La sfilata storica terminaper poile vie cittadine termina con il passaggio del [[Carroccio]] trainato da sei buoi bianchi e dal transito del suo seguito armato che è formato, tra l'altro, dai figuranti che interpretano i [[Cavalleria medievale|cavalieri]] della [[Compagnia della Morte]]<ref name="sfilata"/>. Il corteo si snoda attraversotra le vie di Legnano per finire allo [[stadio Giovanni Mari]], dove ha poi luogo la gara ippica<ref name="cita-D-Ilario-1984-p341">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 341}}.</ref>. In seguito i figuranti che interpretano la Compagnia della Morte, primanell'occasione dellaaddobbato corsacon ippica,una alloscenografia stadiodi cittadino,stile ripropongono la [[Carica (guerra)|carica]] che, secondo la leggenda, fu fatta dalla compagine militare guidata da [[Alberto da Giussano]] durante la battaglia di Legnanomedievale<ref>{{cita web|cognomename=|nome=|url=http://www.cittametropolitana.mi.it/altomilanese/dettaglio_news.html?id=26283&tit=Palio+di+Legnano+2015+"cita-+1176+emozioni%2C+una+sola+battaglia|titolo=Palio di Legnano 2015 Autori- 1176 emozioni, una sola battagliavari-p249">{{Cita|accesso=29 maggioAutori 2015vari|editore=cittametropolitanap.mi.it 249}}.</ref>.
 
Sul Carroccio è sistemata la copia della croce di Ariberto di Intimiano (ambìto premio della corsa ippica), un altare e la "martinella", ovvero dalla campana che in epoca medievale aveva la funzione di richiamare i soldati intorno al carro<ref name="cita-Ferrarini-p188"/>. La martinella viene fatta suonare all'interno dello stadio a sfilata terminata, dopo che si sono liberati in volo dei colombi, richiamando per la seconda volta la già citata leggenda raccontata da Galvano Fiamma<ref name="cita-Autori-vari-p239"/>. Sul Carroccio sono situati nove figuranti, tre con abiti religiosi e sei con abiti civili che impersonano dei musici, essendo dotati [[Chiarina|chiarine]]<ref name="cita-Autori-vari-p239"/>.
 
Nel 2000 è stato identificata la martinella originale della battaglia di Legnano: si trovava custodita sul campanile dell'[[eremo di Sant'Alberto di Butrio]] di [[Ponte Nizza]], in [[provincia di Pavia]]<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://users.libero.it/gfuria/pontenizza/martinella.htm|titolo=È sul campanile di un eremo medievale dell'Oltrepò Pavese la storica «martinella» del carroccio|accesso=11 aprile 2016|sito=users.libero.it}}</ref>. Nello stesso anno in cui venne effettuato ritrovamento, fu fatta sfilare nel corteo storico della Sagra del Carroccio<ref name="cita-Ferrarini-p188"/>.
 
=== Gli eventi precedenti alla corsa ippica ===
[[File:Gonfaloni al campo - Palio di Legnano 2014.jpg|miniatura|sinistra|Gonfaloni allo stadio Giovanni Mari prima della corsa ippica del palio di Legnano 2014]]
 
All'interno dello stadio sono previsti altri momenti fortemente simbolici<ref name="cita-D-Ilario-1984-p339"/>. Inizialmente sfilano i rappresentanti delle forze armate presenti a Legnano ([[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]], [[Polizia di Stato]], [[Guardia di Finanza]] e [[polizia locale]]), dopo seguono i gonfaloni civici dei comuni un tempo coalizzati nella Lega Lombarda, i vessilli della [[città metropolitana di Milano]] e della [[Lombardia|Regione Lombardia]], poi passano in corteo gli stendardi delle associazioni legnanesi ed infine sfila il gonfalone civico di Legnano; quest'ultimo rende poi gli onori alle autorità e agli altri gonfaloni comunali<ref name="cita-D-Ilario-1984-p339"/>.
 
Sfilato il gonfalone di Legnano e resi gli onori agli altri stendardi comunali e alle autorità, dopo l'[[Bandiera d'Italia#L'alzabandiera|alzabandiera del tricolore]] e l'esecuzione de ''[[Il Canto degli Italiani]]'' di [[Goffredo Mameli]] e [[Michele Novaro]], [[inno nazionale]] italiano dal 1946<ref name="cita-Autori-vari-p249"/>, entrano nello stadio i rappresentanti delle contrade, rigorosamente in ordine alfabetico, con il rione che ha vinto l'ultimo palio che chiude questa parte del corteo<ref name="cita-D-Ilario-1984-p339"/>; poi entra il Carroccio trainato da sei buoi bianchi e il gruppo di figuranti, un tempo formato da giovani [[Servizio militare|soldati di leva]] di stanza nella dismessa caserma legnanese dell'[[Esercito Italiano]], che impersonano il drappello armato che difese questo carro militare durante la battaglia di Legnano; questa fase del palio è chiusa con l'ingresso dei figuranti che interpretano la [[Compagnia della Morte]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p339"/>.
[[File:Carica della Compagnia della Morte - Palio di Legnano 2014.JPG|miniatura|La Compagnia della Morte che si appresta a effettuare la carica, al palio di Legnano 2014]]
 
A questo punto della manifestazione i rappresentanti delle contrade si spostano al centro dello stadio e rendono solennemente onore al Carroccio<ref name="cita-D-Ilario-1976-p340"/>. Durante la cerimonia il cancelliere pronuncia queste parole<ref name="cita-Autori-vari-p253">{{Cita|Autori vari|p. 253}}.</ref>:
{{citazione|29 maggio 1176 - 29 maggio [''anno corrente'']. Rullino i tamburi! Armati a difesa! Gonfaloni a terra! Dame in ginocchio! Capitani all'armi! ONORI AL CARROCCIO!}}
 
Subito dopo la resa degli onori al Carroccio avviene il volo dei colombi, che è accompagnato dal rintocco della martinella e dal suono delle chiarine dei musici del Carroccio<ref name="cita-Autori-vari-p253"/>. Poco dopo il supremo magistrato decreta, previo sorteggio, le batterie eliminatorie della corsa ippica<ref name="cita-Autori-vari-p253"/>. Tutti i protagonisti di questa fase lasciano quindi il campo per permettere ai figuranti della Compagnia della Morte, poco prima della corsa ippica, di riproporre la [[Carica (guerra)|carica]] che fu fatta, secondo la leggenda, dalla compagine militare guidata da [[Alberto da Giussano]] nelle fasi conclusive della battaglia di Legnano<ref>{{Treccani|alberto-da-giussano_(Enciclopedia-Italiana)|ALBERTO da Giussano}}</ref><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.cittametropolitana.mi.it/altomilanese/dettaglio_news.html?id=26283&tit=Palio+di+Legnano+2015+-+1176+emozioni%2C+una+sola+battaglia|titolo=Palio di Legnano 2015 - 1176 emozioni, una sola battaglia|accesso=29 maggio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160408160204/http://www.cittametropolitana.mi.it/altomilanese/dettaglio_news.html?id=26283&tit=Palio+di+Legnano+2015+-+1176+emozioni%2C+una+sola+battaglia|dataarchivio=8 aprile 2016}}</ref>.
 
=== La corsa ippica ===
[[File:Sorteggio corsa ippica - Palio di Legnano 2016.JPG|miniatura|sinistra|Sorteggio per la corsa ippica del palio di Legnano 2016 effettuato dal sindaco di Legnano, qui nella veste di supremo magistrato del palio]]
Il momento culminante del Palio è la corsa [[ippica]] a [[Monta a pelo|pelo]] che si corre, come già accennato, allo stadio della città. La gara, a cui partecipano le otto contrade storiche, viene disputata nel tardo pomeriggio dell'ultima domenica di maggio<ref name="palio"/>. La contrada che non vince il Palio da più tempo è chiamata "Nonna"<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/legnano/vincitore-provaccia-1.1007617|titolo=Palio di Legnano, Provaccia 2015: Legnarello vince il Favari|accesso=1º giugno 2015|editore=ilgiorno.it}}</ref>.
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2013.jpg|miniatura|La partenza della corsa ippica, che è decretata dall'abbassamento canapo, del palio di Legnano 2013]]
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2016 (2).JPG|miniatura|Corsa ippica del palio di Legnano 2016. Sulla sinistra si vede un cavallo scosso, ovvero senza fantino, che può concorrere comunque alla vittoria della corsa]]
 
Il momento culminante del palio è la corsa [[ippica]] a [[Monta a pelo|pelo]] che si corre, come già accennato, nello stadio della città. La gara, a cui partecipano le otto contrade storiche, viene disputata nel tardo pomeriggio dell'ultima domenica di maggio<ref name="palio"/><ref name="cita-Ferrarini-p188"/>.
La corsa ippica, che si svolge su manto sabbioso, inizia con due batterie eliminatorie a cui prendono parte quattro contrade ciascuna<ref name="palio"/>. In queste batterie eliminatorie i fantini delle contrade devono compiere 4 giri dell'anello<ref name="palio"/>. La finale, a cui accedono le prime due classificate di ogni batteria, comprende invece 5 giri dell'anello<ref name="palio"/>.
 
La corsa ippica, che si svolge su terreno sabbioso, inizia con due batterie eliminatorie a cui prendono parte quattro contrade ciascuna<ref name="palio"/><ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="cita-D-Ilario-1976-p340">{{Cita|D'Ilario, 1976|p. 340}}.</ref>. In queste batterie eliminatorie i fantini delle contrade devono compiere 4 giri dell'anello<ref name="palio"/><ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="cita-D-Ilario-1976-p340"/>, ognuno dei quali misura circa 240 metri<ref name="D'Ilario, 2000|p. 12"/>. La finale che assegna il palio, a cui accedono le prime due classificate di ogni batteria, comprende invece 5 giri dell'anello<ref name="palio"/><ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="cita-D-Ilario-1976-p340"/>. La corsa ippica può essere vinta anche da un [[cavallo scosso]], ovvero da un [[Equus ferus caballus|cavallo]] che resta senza la monta del fantino durante una corsa, purché non compia violazioni al regolamento<ref name="cita-Autori-vari-p324"/><ref name=regolamento-2015 /><ref name="cita-D-Ilario-1976-p340"/>. Per quanto riguarda i fantini, il regolamento non precisa nessuna limitazione sulla loro scelta da parte delle contrade<ref name=regolamento-2015 />.
La composizione delle batterie e l'ordine di disposizione dei [[Cavallo|cavalli]] al [[canapo]] (dal più vicino allo steccato al più esterno) sono definiti da un sorteggio che avviene prima della gara<ref name="regolamento">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2013.pdf|titolo=Regolamento Generale del Palio di Legnano |accesso=5 aprile 2014|formato=PDF|editore=paliodilegnano.it}}</ref>. Colui che fa partire i cavalli nelle batterie eliminatorie e nella finale è il [[mossiere]], che è investito del suo ruolo dal Cavaliere del Carroccio<ref name="regolamento"/>.
 
La composizione delle batterie e l'ordine di disposizione dei cavalli al [[Canape|canapo]] (dal più vicino allo steccato al più esterno), come già accennato, sono definiti da un sorteggio che avviene prima della gara<ref name="regolamento">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2013.pdf|titolo=Regolamento Generale del Palio di Legnano|accesso=5 aprile 2014|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304203657/http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2013.pdf|dataarchivio=4 marzo 2016}}</ref>. Colui che fa partire i cavalli nelle batterie eliminatorie e nella finale è il [[mossiere]], che è investito del suo ruolo dal cavaliere del Carroccio e che decreta la partenza con l'abbassamento del canapo<ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="regolamento"/>.
La contrada vincitrice della gara ippica ha diritto di conservare, all'interno della chiesa a cui fa riferimento, la Croce di [[Ariberto da Intimiano]], ovvero una scultura in gesso del 1935 opera dello scultore legnanese Gersam Turri che riproduce la croce originale medioevale<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 337">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 337}}.</ref>. La Croce è poi custodita dal rione vincitore fino all'edizione successiva del Palio<ref name="Cita|D'Ilario, 1984|p. 337"/>.
 
La sera del venerdì che precede la corsa ippica si svolge invece la cosiddetta "Provacciaprovaccia", ovvero una gara che viene disputata con lo stesso regolamento del Palio,palio a cui partecipano dei fantini emergenti o di origine locale<ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="provaccia">{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/la-provaccia-memorial-favari/lalbo-doro/|titolo=Provaccia - Albo d'oro |accesso=31 maggio 2015|editore=contradalegnarello.it}}</ref><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.contradalegnarello.it/il-palio-di-legnano/la-provaccia-memorial-favari/|titolo=La Provaccia|accesso=31 maggio 2015|editore=contradalegnarello.it}}</ref>. La Provacciaprovaccia, che è dedicata a Luigi Favari, già presidente del comitato organizzatore del Palio<ref name="provaccia"/>. La Provacciapalio, è preceduta da un'altra corsa ippica a cui prendono parte, questa volta, dei [[pony]] montati da giovanissimi fantini<ref name="provaccia"/><ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.lamilanocheconviene.it/eventi/eventi-palio-provaccia/|titolo=Eventi Palio: la Provaccia |accesso=31 maggio 2015|editoredataarchivio=31 maggio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150531060339/http://www.lamilanocheconviene.it/eventi/eventi-palio-provaccia/|urlmorto=sì}}</ref>. La provaccia venne introdotta nel 1985 sulla scorta dell'entusiasmo scaturito dall'organizzazione dell'edizione straordinaria del Palio del 1980; nelle prime edizioni, al memorial Luigi Favari, erano associate altre manifestazioni sportive come partite di [[Calcio (sport)|calcio]] e gare di [[tiro alla fune]]<ref name="cita-Autori-vari-pp327-328">{{Cita|Autori vari|pp. 327-328}}.</ref>. Proprio alla provaccia si è registrata l'unica vittoria di un cavallo scosso: nel 2017 ha vinto Legnarello grazie a un cavallo senza il fantino che è stato disarcionato durante la gara<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/legnano/cronaca/provaccia-diretta-1.3150612|titolo=Provaccia incredibilmente giallorossa: vince Legnarello col cavallo scosso |accesso=27 maggio 2017}}</ref>. Se una contrada vince, nello stesso anno, sia il palio che la provaccia, si dice che ha "fatto [[Vincitori del palio di Legnano e della provaccia#Albo d'oro dei "cappotti"|cappotto]]"<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=https://www.paliodilegnano.it/news/legnarello-vince-il-palio-di-legnano-2017/|titolo=Legnarello vince il Palio di Legnano 2017|accesso=29 maggio 2017}}</ref>.
 
=== NumeroI disimboli vittoriedella per contradavittoria ===
[[File:Vittoria contrada di San Domenico - Palio di Legnano 2013.jpg|miniatura|sinistra|La riproduzione della Croce di Ariberto da Intimiano, ambito premio della gara ippica, portata in trionfo dai contradaioli di San Domenico subito dopo la vittoria nel palio di Legnano 2013]]
{{vedi anche|Vincitori del Palio di Legnano}}
 
La contrada vincitrice della gara ippica ha diritto di conservare, all'interno della chiesa a cui fa riferimento, la croce di [[Ariberto da Intimiano]], ovvero una scultura a [[Sbalzo (arte)|sbalzo]] di rame del 1936 opera dell'artigiano legnanese Luciano Sai che riproduce, su scala ridotta, la croce medioevale originale; quest'ultima, che venne donata al [[Basilica di San Dionigi|monastero di San Dionigi]] da Ariberto da Intimiano, [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]] dal 1018 al 1045, è conservata all'interno del [[Grande Museo del Duomo di Milano|museo del Duomo di Milano]]<ref name="cita-D-Ilario-1984-p337">{{Cita|D'Ilario, 1984|p. 337}}.</ref><ref name="cita-Autori-vari-p154">{{Cita|Autori vari|p. 154}}.</ref>. Venne realizzata grazie al contributo dell'industriale locale [[Pino Mocchetti]], capitano della contrada Legnarello dal 1935 al 1936<ref name="cita-Autori-vari-p154"/>.
* 13 - {{Contrada Sant'Erasmo}}
[[File:Maniero Contrada San Bernardino.jpg|miniatura|Interno del maniero della Contrada San Bernardino. Intorno all'effige di san Bernardino, sono collocate le bande delle vittorie]]
* 11 - {{Contrada San Magno}}
*10 - {{Contrada Legnarello}}
* 9 - {{Contrada San Bernardino}}
* 7 - {{Contrada Flora}}
* 6 - {{Contrada Sant'Ambrogio}} e {{Contrada San Domenico}}
* 4 - {{Contrada San Martino}}
 
La copia della croce medievale è custodita dal rione vincitore fino all'edizione successiva del palio<ref name="cita-D-Ilario-1984-p337"/>. Anche la cerimonia ufficiale che consegna la croce alla contrada vincitrice è chiamata "traslazione della croce"<ref group=N>Come già accennato, è chiamata con questo nome anche la cerimonia propedeutica al palio che prevede il ritorno della croce nella basilica di San Magno, consegnata dall'ultima contrada vincitrice della corsa ippica e rimessa alla collettività per la nuova riassegnazione.</ref>: questo evento avviene solennemente la sera del sabato successivo al palio<ref name="cita-Autori-vari-p255">{{Cita|Autori vari|p. 255}}.</ref>.
=== Vincitore dell'ultimo Palio ===
 
* {{Contrada Legnarello}}
Altri simboli della vittoria sono la croce pettorale, ovvero un crocefisso d'oro copia del prezioso oggetto posto sul Carroccio durante la battaglia di Legnano, che viene assegnato al capitano della contrada vincitrice e che viene riconsegnato poco prima del palio successivo<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-Autori-vari-p166">{{Cita|Autori vari|p. 166}}.</ref>; la banda della vittoria, ovvero uno stendardo bianco e rosso (i colori dello stemma comunale di Legnano) che riporta la data della vittoria in [[Sistema di numerazione romano|numeri romani]] e che viene consegnato alla contrada vincitrice a titolo definitivo<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="cita-Autori-vari-p166"/>; il peso d'argento, che è una preziosa scultura di 1176 grammi il cui peso richiama l'anno della battaglia (1176) e che viene consegnata alla contrada vincitrice a titolo definitivo, essendo realizzato ogni anno da un artista diverso<ref name="cita-Ferrarini-p183"/><ref name="D'Ilario, 2000|p. 12"/><ref name="cita-Autori-vari-p166"/>. Il peso d'argento, la cui foggia cambia ogni anno, fu introdotto nel 1992 e richiama un analogo premio assegnato alla contrada vincitrice nelle prime edizioni del palio<ref name="cita-Autori-vari-p166"/>.
 
Per tradizione, alla fine della corsa ippica, il [[monumento al Guerriero di Legnano]] viene bardato con i colori della contrada vincitrice<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/legnano/palio-legnarello-1.1028383|titolo=Palio di Legnano 2015: Legnarello conquista la Teresa|accesso=1º giugno 2015}}</ref>. La contrada che non vince il palio da più tempo è invece chiamata "Nonna"<ref>{{cita web|cognome=|nome=|url=http://www.ilgiorno.it/legnano/vincitore-provaccia-1.1007617|titolo=Palio di Legnano, Provaccia 2015: Legnarello vince il Favari|accesso=1º giugno 2015}}</ref>.
 
=== I fantini e i cavalli ===
{{vedi categoria|Fantini del palio di Legnano}}
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 1979.jpg|miniatura|sinistra|Corsa ippica del palio di Legnano 1979. Da sinistra a destra si riconoscono i fantini ''Canapino'' (Leonardo Viti), ''Truciolo'' (Mario Cottone), ''Aceto'' (Andrea Degortes) e ''Noce'' (Luigi Croci)]]
 
Tra i fantini che entrarono nell'immaginario collettivo dei legnanesi ci furono Vittorio Ciapparelli e Antonio Braca (detto ''Cucciolo''), protagonisti negli anni trenta, e Angelo Lorenzetti, plurivittorioso negli anni cinquanta<ref name="cita-Ferrarini-p188"/><ref name="cita-Autori-vari-pp320-321">{{Cita|Autori vari|pp. 320-321}}.</ref>. In seguito, i fantini più amati furono [[Rosario Pecoraro]] (detto ''Tristezza''), Maurizio Franchini (detto ''Maurizio'') e [[Francesco Cuttone]] (detto ''Mezz'etto'')<ref name="cita-Autori-vari-pp320-321"/>.
 
Dagli anni settanta in poi, con il ritorno della monta a pelo, memorabili furono le vittorie di [[Leonardo Viti]] (detto ''Canapino''), [[Vincenzo Foglia]] (detto ''Frasca''), [[Salvatore Ladu (fantino)|Salvatore Ladu]] (detto ''Cianchino''), [[Andrea Degortes]] (detto ''Aceto''), [[Mario Cottone]] (detto ''Truciolo''), [[Maurizio Farnetani]] (detto ''Bucefalo''), Sebastiano Deledda (detto ''Legno''), [[Antonello Casula]] (detto ''Moretto''), di [[Martin Ballesteros]] (detto ''Pampero''), [[Silvano Mulas]] (detto ''Voglia''), [[Giuseppe Zedde]] (detto ''Gingillo''), [[Valter Pusceddu]] (detto ''Bighino''), [[Maurizio Farnetani]] (detto ''Bucefalo''), [[Dino Pes]] (detto ''Velluto''), [[Giovanni Atzeni]] (detto ''Tittìa'')<ref name="cita-Ferrarini-p188"/>.
 
''Aceto'', il fantino più famoso legato al mondo dei pali, nonostante abbia partecipato alla manifestazione legnanese ben tredici volte, riuscì a vincere solo una volta, nel 1974 per la contrada Sant'Erasmo<ref name="cita-Autori-vari-pp320-321"/>. Il record di vittorie nel palio di Legnano è invece ad appannaggio di Leonardo Viti, detto ''Canapino'', e di Maurizio Farnetani, detto ''Bucefalo'', con quattro vittorie ciascuno<ref name="cita-Autori-vari-pp320-321"/>.
 
Destò scalpore un evento unico nella storia del palio di Legnano che riguarda un fantino e che avvenne nel 1987: la squalifica a vita del fantino Mario Cottone, detto ''Truciolo'', a causa della sua partecipazione, insieme ad alcuni contradaioli di San Martino, a una spedizione punitiva nel maniero di Legnarello avvenuta alla sera della vigilia del palio<ref name="cita-Autori-vari-p347">{{Cita|Autori vari|p. 347}}.</ref>.
 
I cavalli più celebrati sono stati ''Incantatella'', ''Atomica'', ''Valsandro'', ''Sir Brunetto'', ''Faberina'' e ''Tullipan'' per San Bernardino, ''Tom Jones'', ''Pou Pouch'', ''Peccatrice'', ''Fasciariba'' e ''Phantasm'' per San Magno, ''Muccia'', ''Tigri'', ''Raggio di Sole'' e ''Veronica Gambara'' per Legnarello, ''Lugano'', ''Dominga'', ''Hirish Karaban'', ''Master Funes'' e ''Vittorio'' per San Domenico, ''Salazar'', ''Capriccio'' e ''Shibo'' per Sant'Ambrogio, ''Miki'' (vincitrice anche per La Flora), ''Pasquetta'', ''Lucianella'' e ''Slavi'' per Sant'Erasmo, ''Scapricciatella'', ''Belfast'' e ''Mattia'' per San Martino, ''Argea'', ''Blue Baker'' e ''Calendimaggio'' per La Flora<ref name="cita-Ferrarini-p189"/><ref name="cita-Autori-vari-p321">{{Cita|Autori vari|p. 321}}.</ref>.
 
== Statistiche ==
{{vedi anche|Vincitori del palio di Legnano e della provaccia}}
=== Vittorie per contrada ===
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2015.jpg|miniatura|Un momento della corsa ippica del palio di Legnano 2015]]
[[File:Corsa ippica - Palio di Legnano 2016.jpg|miniatura|Un momento della corsa ippica del palio di Legnano 2016]]
 
{| class="wikitable" summary="Anni di ritardo dall'ultima vittoria" width=70%
|-
!Contrada
!Vittorie
!Edizioni
|-
| align="left" | {{Contrada Legnarello}} || '''13''' || 1936, 1952, 1953, 1954, 1965, 1966, 1983, 1989, 1991, 2015, 2017, 2023 e 2024
|-
| align="left" | {{Contrada Sant'Erasmo}} || '''13''' || 1937, 1939, 1958, 1964, 1969, 1970, 1974, 1975, 1976, 1994, 1998, 2002 e 2014
|-
| align="left" | {{Contrada San Magno}} || '''12''' || 1963, 1971, 1973, 1979, 1987, 1990, 1993, 1999, 2000, 2001, 2011 e 2022
|-
| align="left" | {{Contrada Flora}} || '''9''' || 1938, 1960, 1997, 2005, 2008, 2009, 2010, 2018 e 2021
|-
| align="left" | {{Contrada San Bernardino}} || '''9''' || 1956, 1959, 1961, 1978, 1980, 1982, 1985, 1995 e 2007
|-
| align="left" | {{Contrada Sant'Ambrogio}} || '''7'''|| 1962, 1968, 1986, 1988, 2004, 2012 e 2025
|-
| align="left" |{{Contrada San Domenico}}||'''7'''|| 1935, 1972, 1981, 1984, 1996, 2013 e 2019
|-
| align="left" | {{Contrada San Martino}} || '''5''' || 1957, 1967, 1992, 2003 e 2016
|-
|}
 
=== Vincitore dell'ultimo palio ===
* 25 maggio 2025: [[Contrada Sant'Ambrogio|Sant'Ambrogio]] (Giuseppe Zedde con Aristoteles)
 
=== Anni di ritardo dall'ultima vittoria ===
{| class="wikitable" float="center" summary="Anni di ritardo dall'ultima vittoria" style="text-align: center;" width=50%
! Contrada
! Ultima vittoria
! Ritardo
|-
| align="left" | {{Contrada Sant'Ambrogio}} || 25 maggio 2025|| {{Età e giorni|2025|5|25}}
|-
| align="left" |{{Contrada Legnarello}}|| 26 maggio 2024 ||{{Età e giorni|2024|5|26}}
|-
| align="left" | {{Contrada San Magno}} || 29 maggio 2022 || {{Età e giorni|2022|5|29}}
|-
| align="left" |{{Contrada Flora}}|| 19 settembre 2021||{{Età e giorni|2021|9|19}}
|-
| align="left" | {{Contrada San Domenico}} || 2 giugno 2019|| {{Età e giorni|2019|6|02}}
|-
| align="left" |{{Contrada San Martino}}|| 29 maggio 2016 ||{{Età e giorni|2016|5|29}}
|-
| align="left" |{{Contrada Sant'Erasmo}}|| 1º giugno<ref group="N">Il palio 2014 è stato rinviato di una settimana perché il 25 maggio, ultima domenica del mese, hanno avuto luogo le [[Elezioni europee del 2014 in Italia|elezioni europee]]. Cfr. {{Cita web|url=https://www.paliodilegnano.it/news/ecco-le-date-delle-cerimonie-di-rito-2014/|titolo=ECCO LE DATE DELLE CERIMONIE DI RITO 2014|autore=Palio|sito=Palio di Legnano|data=2013-11-17|lingua=it-IT|accesso=2024-03-31}}</ref> 2014 ||{{Età e giorni|2014|6|1}}
|-
| align="left" | {{Contrada San Bernardino}} <small>(''contrada nonna''<ref group=N>La contrada che non vince da più tempo è chiamata "nonna".</ref>)</small>|| 27 maggio 2007|| {{Età e giorni|2007|5|27}}
|-
|}
 
== Glossario del palio di Legnano ==
[[File:Veglia della croce - Palio di Legnano 2016.jpg|miniatura|Veglia della croce della copia della croce di Ariberto di Intimiano per il palio di Legnano 2016]]
[[File:Iscrizione contrade - Palio di Legnano 2016 (2).jpg|miniatura|Iscrizione delle contrade al palio di Legnano 2016]]
[[File:Volo delle tre colombe - Palio di Legnano 2013.jpg|miniatura|Volo delle tre colombe al palio di Legnano 2013]]
[[File:Vittoria contrada Legnarello - Palio di Legnano 2015.jpg|miniatura|Il fantino della contrada Legnarello portato in trionfo subito dopo la vittoria al palio di Legnano 2015]]
[[File:Traslazione della croce - Palio di Legnano 2016.jpg|miniatura|Traslazione della copia della croce di Ariberto di Intimiano dalla basilica di San Magno alla [[Chiesa di San Martino (Legnano)|chiesa di San Martino]], edificio religioso di riferimento della contrada vincitrice del palio di Legnano 2016]]
 
Riferita al palio di Legnano è in uso una terminologia specifica per descrivere i protagonisti e gli eventi della manifestazione<ref>{{Cita|D'Ilario, 2000|pp. 14-15}}.</ref>:
* ''[[Alberto da Giussano]]'': condottiero leggendario che avrebbe sferrato, secondo la tradizione, l'attacco decisivo a [[Federico Barbarossa]] nella [[battaglia di Legnano]].
* ''Banda della vittoria'': uno stendardo che riporta la data della vittoria in [[Sistema di numerazione romano|numeri romani]] e che viene consegnato alla contrada vincitrice a titolo definitivo.
* ''[[Canape|Canapo]]'': è la corda che delimita l'area di partenza dei cavalli nella gara ippica.
* ''Capitano'': è il reggente della contrada. Suo compito è la scelta del fantino e del cavallo che parteciperanno alla corsa ippica.
* ''[[Vincitori del palio di Legnano e della provaccia#Albo d'oro dei "cappotti"|Cappotto]]'': è quando una contrada vince, nello stesso anno, sia il palio che la provaccia.
* ''[[Carroccio]]'': carro dalla funzione militare e simbolica che era trainato da buoi e che prese parte alla battaglia di Legnano. Una copia del Carroccio sfila durante il corteo storico del palio.
* ''Castellana'': ha un ruolo di rappresentanza nelle cerimonie ufficiali della contrada, oltre che un compito organizzativo in seno alle stesse.
* ''Cavaliere del Carroccio'': è il nome di colui che presiede e coordina il comitato del palio, rivestendo quindi il ruolo di responsabile esecutivo dell'organizzazione della manifestazione. Compito importante del Cavaliere del Carroccio è quello di scegliere il [[mossiere]] della corsa ippica.
* ''[[Cavallo scosso]]'': cavallo rimasto senza fantino che può vincere il palio purché non compia violazioni al regolamento.
* ''[[Contrade di Legnano|Contrada]]'': è uno degli otto rioni storici in cui è divisa la città di Legnano.
* ''Contradaiolo'': abitante della contrada.
*''Commissione Permanente dei Costumi'': istituita nel 1992, è l'organo preposto al controllo e verifica del patrimonio vestimentario del Palio di Legnano. Retta da un Coordinatore Scientifico, coadiuvato da una segretaria e da uno staff di accademici, alla Commissione Costumi partecipano due rappresentanti nominati da ciascuna contrada. La Commissione è garante della corretta storicità di ciascun elemento utilizzato dalle contrade nelle cerimonie in costume storico.
* ''Croce di [[Ariberto da Intimiano]]'': crocefisso donato originariamente da Ariberto al [[Basilica di San Dionigi|monastero di San Dionigi]] di Milano. Una sua copia è l'ambito premio della contrada vincitrice della corsa ippica.
* ''Croce pettorale'': copia del prezioso oggetto d'oro posto sul Carroccio durante la battaglia di Legnano che viene assegnato al capitano della contrada vincitrice e riconsegnato poco prima del palio successivo.
* ''Collegio dei capitani e delle contrade'': la sua funzione è quella di coordinare le attività, le azioni e gli intenti dei capitani di contrada.
* ''Collegio dei magistrati del palio'': ha la funzione di risolvere le controversie tra le contrade, dato che è tassativamente vietato ricorrere alla [[Magistratura italiana|magistratura ordinaria]].
* ''Comitato del Palio'': ha la funzione di organizzare il palio di Legnano.
* ''[[Compagnia della Morte]]'': squadrone leggendario di cavalieri comandato, durante la battaglia di Legnano, da Alberto da Giussano.
* ''[[Famiglia Legnanese]]'': associazione culturale senza fini di lucro parte del comitato organizzatore del palio.
* ''Gran Dama'': ha la funzione di aiutare la castellana nell'espletamento delle sue funzioni, oltre che di curare la custodia degli abiti e degli oggetti utilizzati nella sfilata storica.
* ''Gran Priore'': ha la funzione di coadiuvare il capitano di contrada nelle sue funzioni e riveste il ruolo di rappresentante legale della contrada.
* ''Manieri'': sono le sedi delle contrade.
* ''Martinella'': la campana collocata sul Carroccio che serviva a chiamare a raccolta i soldati intorno ad esso.
* ''Mossa'': è la partenza della gara ippica.
* ''[[Mossiere]]'': è colui che, abbassando il canapo, dà il via alla gara ippica.
* ''Museo di contrada'': è il museo situato nel maniero della contrada, all'interno del quale sono conservati i cimeli e le riproduzioni storiche utilizzate dal rione nel corteo storico.
* ''Nonna'': la contrada che non vince il palio da più tempo.
* ''Peso d'argento'': preziosa scultura di 1176 grammi, il cui peso richiama l'anno della battaglia (1176), che viene consegnata a titolo definitivo alla contrada vincitrice.
* ''Priore'': carica onorifica assegnata a un contradaiolo meritevole.
* ''Provaccia'': gara disputata con lo stesso regolamento del palio che viene organizzata la sera del venerdì precedente a quest'ultimo, a cui partecipano fantini emergenti.
* ''Scudiero'': ha la funzione di aiutare il capitano di contrada nell'espletamento delle sue funzioni.
* ''[[Sindaci di Legnano|Supremo magistrato]]'': è il sindaco di Legnano. Presiedendo il collegio dei Magistrati, è a capo del comitato organizzatore del palio.
* ''[[Stadio Giovanni Mari]]'': impianto sportivo cittadino dove hanno luogo il termine della sfilata storica e la corsa ippica.
* ''Traslazione della croce'': è il trasferimento della copia della croce di Ariberto da Intimiano, poco prima della nuova edizione della manifestazione, dalla chiesa di riferimento della contrada vincitrice dell'ultimo palio alla basilica di San Magno. Si chiama in questo modo anche il successivo trasferimento di questa croce dalla basilica di San Magno alla chiesa di riferimento della contrada vincitrice della nuova edizione della manifestazione.
* ''Veglia della croce'': celebrazione religiosa che avviene nella basilica di San Magno e che prevede la veglia della copia della croce di Ariberto di Intimiano, durante la quale le contrade rendono omaggio all'ambito premio del rione vincitore della corsa ippica.
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== Note ==
=== Esplicative ===
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=== Bibliografiche ===
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== Bibliografia ==
* {{Citacita libro | cognomeautore= D'IlarioAutori vari| nometitolo= GiorgioIl |coautoriPalio =di EgidioLegnano Gianazza,: [[AugustoSagra Marinoni]]del |Carroccio titolo=e LegnanoPalio delle Contrade nella storia e lanella battagliavita della città| editore= Edizioni[[Banca di Legnano]] Landoni| città= | anno= 19762015| isbnsbn= no| SBN= IT\ICCU\LO1\1256757 TO01145476|cid=D'Ilario,Autori 1976vari}}
* {{Cita libro| cognome= D'Ilario| nome= Giorgio |coautoriautore2 = Egidio Gianazza, [[Augusto Marinoni, Marco]] Turri| titolo= ProfiloLegnano storicoe dellala città di Legnanobattaglia| editore= Edizioni Landoni| città= | anno= 19841976| isbn= no | sbnSBN=IT\ICCU\RAV\0221175 LO11256757 |cid=D'Ilario, 19841976}}
* {{citaCita libro | cognome= Ferrarini D'Ilario| nome= GabriellaGiorgio |coautoriautore2 = Egidio Gianazza, Augusto Marinoni, Marco StadiottiTurri| titolo= LegnanoProfilo unastorico della città, ladi sua storia, la sua animaLegnano| editore= Telesio editoreEdizioni Landoni| città= | anno= 2001 1984| isbn= no | sbn=RAV0221175 |cid=FerrariniD'Ilario, 20011984}}
* {{cita libro | cognome= D'Ilario| nome= Giorgio | titolo= Sagra del Carroccio - Palio delle Contrade | editore= Tipotecnica | città= | anno= 2000|isbn=no|cid=D'Ilario, 2000}}
* {{cita libro | cognome= Ferrarini | nome= Gabriella |autore2 = Marco Stadiotti| titolo= Legnano una città, la sua storia, la sua anima| editore= Telesio editore | città= | anno= 2001 |sbn=RMR0096536|cid=Ferrarini}}
* {{Cita libro| cognome= Percivaldi | nome= Elena | wkautore =Elena Percivaldi | titolo= I Lombardi che fecero l'impresa. La Lega Lombarda e il Barbarossa tra storia e leggenda| editore= Ancora Editrice| anno= 2009| isbn= 978-88-514-0647-9|cid= Percivaldi}}
 
== Voci correlate ==
* [[Palio]]
* [[Legnano]]
* [[Battaglia di Legnano]]
* [[Contrade di Legnano]]
* [[Vincitori del Palio di Legnano]]
* [[Palio]]
* [[Vincitori del palio di Legnano e della provaccia]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* [http://www.paliodilegnano.it Sito ufficiale del Palio di Legnano]
* [{{cita web|url=http://www.collegiodeicapitani.it |titolo=Sito ufficiale Collegiocollegio dei Capitanicapitani e delle Contradecontrade del Paliopalio di Legnano]|accesso=21 marzo 2017}}
* {{cita web|url=http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2015.pdf|titolo=Regolamento del palio di Legnano|accesso=21 marzo 2017|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170111190812/http://www.paliodilegnano.it/sites/default/files/regolamento_palio_2015.pdf|dataarchivio=11 gennaio 2017}}
* {{cita web|url=http://www.sbandieratorilegnano.it/|titolo=Sbandieratori e musici della città di Legnano|accesso=21 marzo 2017}}
 
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