Arcavacata: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 4▼
|Nome = Arcavacata
|Didascalia = Panorama
|Stato = ITA
▲|Grado amministrativo = 4
|Divisione amm grado 1 = Calabria▼
|Divisione amm grado 2 = Cosenza▼
|Divisione amm grado 3 = Rende▼
|Latitudine gradi = 39
|Latitudine minuti = 21
|Longitudine gradi = 16▼
|Latitudine secondi = 29
|Latitudine NS = N
▲|Longitudine gradi = 16
|Longitudine minuti = 12
|Longitudine secondi = 41
|Longitudine EW = E
|
|Note abitanti = {{cita web|url=http://www.geonames.org/8378911/arcavacata.html|titolo=Arcavacata, Italy|accesso=6 agosto 2021}}
|Codice postale = 87036▼
|Nome abitanti = arcavacatesi o rendesi ▼
|Zona sismica = 1
|Patrono = [[Madonna della Consolazione]]
▲|Panorama = Campus di arcavacata.jpg
|Festivo = Lunedì dell'Angelo
20 febbraio (intero Comune di Rende)
▲|Divisione amm grado 1 = Calabria
|Categoria =
▲|Divisione amm grado 2 = Cosenza
▲|Divisione amm grado 3 = Rende
}}
▲|Divisioni confinanti = [[Quattromiglia]], Santo Stefano}}
'''Arcavàcata''' (<small>AFI:</small> {{IPA|/arkaˈvakata/}}<ref>{{dipi|Arcavacata}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/accentazione-nomi-geografici |titolo=Accentazione dei nomi geografici |data=30 settembre 2002 |accesso=2 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191001235927/http://www.accademiadellacrusca.it/en/italian-language/language-consulting/questions-answers/accentazione-nomi-geografici |dataarchivio=1º ottobre 2019 |urlmorto=sì }}</ref>) è una frazione del comune di [[Rende]], di {{formatnum:1831}} abitanti (2009), in [[provincia di Cosenza]].
== Geografia fisica ==
Sorge nella zona nord-occidentale del comune di [[Rende]] ed ha un territorio per lo più collinare, che oscilla tra i 240 e i 370 m [[s.l.m.]]. Su queste colline si estende in direzione nord-sud l'Università della Calabria.<ref>{{Cita web|url = https://www.google.it/maps/place/87036+Arcavacata+CS/@39.3619644,16.2016549,14z/data=!3m1!4b1!4m2!3m1!1s0x133f99aef7392b63:0x9b3a2d8085cac22e|titolo = Google Maps|accesso = 2015-11-27|sito = Google Maps}}</ref>
==
Arcavacata non è raggruppata in una sola zona ma è divisa in contrade: Rocchi, Dattoli, Longeni, Bianchi, Vermicelli, Bertoni, Tufo, Coda di Volpe, Bagno, Ghianduzzi, Molicelle, San Gennaro.
=== La leggenda ===
L'insolito toponimo ha dato luogo a diverse interpretazioni, ma dai nativi è fatto derivare da ''arca-vacàta'', ed è posto in relazione a un avvenimento leggendario collocato ad alcuni secoli di distanza da oggi.<ref>{{Cita libro|autore=Gerardo Giraldi|titolo=Le chiese di Rende: itinerario storico, artistico|anno=1985|editore=De Rose|città=Cosenza|sbn=PAL0082013}}</ref>
[[File:Chiesa di Maria Santissima della Consolazione (Arcavacata, Rende).JPG|thumb|228x228px|La Chiesa di Maria Santissima della Consolazione.|left]]▼
In una notte invernale di pioggia e forte vento, un cieco e uno zoppo camminavano per strada in cerca di ricovero. A un tratto una luce rischiarò i due infermi e una voce ingiunse loro di scavare. Ascoltata la voce, la luce faceva loro strada. Scavando si accorsero di toccare un arco e sotto l'arco qualcosa di particolare li bloccò. La luce divenne più intensa, rischiarò tutto e così il cieco vide e lo zoppo cominciò a camminare. La voce disse loro che erano guariti e che in quel luogo sarebbe dovuta sorgere una chiesa. Ciò che avevano rinvenuto era un quadro raffigurante la [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] con [[Bambino Gesù|Gesù bambino]]. La chiesa venne eretta e il quadro fu posto sopra l'altare (tuttora si trova lì). Cavato da un arco il quadro diede il nome al luogo dove venne trovato: Arcavacata. Il quadro è del [[XIV secolo]] ed è di perenne devozione alla [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Arcavacata)|Madonna della Consolazione]] da parte degli abitanti di Arcavacata.
* La parrocchia universitaria di [[Paolo di Tarso|San Paolo Apostolo]]<ref>{{Cita web|url = http://www.dehonianisud.it/index.php?option=com_content&view=article&id=27:parrocchia-universitaria-s-paolo-apostolo&catid=13:dove-siamo&Itemid=103|titolo = Parrocchia Universitaria S. Paolo Apostolo|accesso = 2015-11-02|sito = www.dehonianisud.it}}</ref>: sita in contrada San Gennaro, presenta un interno alquanto austero, di forma rettangolare, manca di elementi decorativi, a parte la grande croce in legno dietro l'altare e le 14 raffigurazioni della passione di Cristo. All'esterno dell’edificio svetta una croce a forma di tàu, con uno spazio vuoto a forma di cuore all'estremità superiore, che simboleggia il Sacro Cuore di Gesù. La struttura ospita inoltre i [[Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù]].▼
=== Origini del nome ===
Il nome Arcavacata, secondo la tradizione religiosa, deriverebbe da “''Arco Cavato''“, dal nome di un arco che custodiva l’immagine della Madonna.
[[File:Fortezza Arce-Vocata Arcavacata.jpg|thumb|left|La fortezza.]]
Secondo un'altra versione, la denominazione ''Arcavacata'' proverrebbe dall'esistenza di un'antica fortezza-vedetta, che la tradizione popolare individua in una piccola casupola situata su una delle colline vicino la Chiesa parrocchiale, della quale si parla in alcuni documenti pontifici del Medioevo<ref>{{Cita web|url=http://italia.indettaglio.it/ita/calabria/cosenza_rende_arcavacata.html|titolo=La frazione di Arcavacata nel comune di Rende (CS) Calabria|sito=italia.indettaglio.it|accesso=2022-07-31}}</ref>: secondo alcuni studi, si ritiene che il nome abbia un’etimologia latina da “''Arx - Arcis''” ossia Rocca, riferito all’uso fatto come rocca militare dagli antichi Enotri, antica popolazione di Rende che fondarono sulle rive di un fiume, da essi stessi denominato "''Acheronte''", la primitiva Acheruntia, che nell'etimologia della parola, significa "''le case dei forti presso le acque del fiume''". Tale fiume sarebbe il fiume [[Emoli]] che scorre alle pendici delle colline di Arcavacata.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
{{Sequenza immagini
|larghezza=200px
|titolo= Architetture religiose
▲
|File:Chiesa di San Rocco a contrada Rocchi (Arcavacata).jpg|La Chiesa di San Rocco di Montpellier in Contrada Rocchi.
|File:Chiesa di San Paolo Apostolo (Rende).jpg|La Parrocchia di San Paolo Apostolo nell'Unical.
}}
* '''La [[Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Arcavacata)|chiesa di Santa Maria della Consolazione]].'''<ref>{{Cita web|url=https://www.diocesicosenza.it/arcidiocesi/parrocchie/parrocchia-s-maria-della-consolazione-rende-s-stefano/|titolo=Parrocchia S. Maria della Consolazione – Rende (S. Stefano)|sito=www.google.it|accesso=26 agosto 2023}}</ref> {{Vedi anche|Chiesa di Santa Maria della Consolazione (Arcavacata)}} Struttura in stile neoclassico, nata grazie alla devozione e all’offerta della famiglia Magdalone-Morelli nella seconda metà del XIX secolo. È il principale luogo di culto della Frazione e la sua parrocchia comprende tutta Arcavacata, la frazione di [[Santo Stefano (Rende)|Santo Stefano]] e le contrade di Dattoli, Cutura e Monticello. Presenta un'unica navata decorata da [[capitelli]] e [[Lesena|lesene]] e una possente [[Campanile|torre campanaria]]. L’interno di gusto barocco, a [[Volta a botte|volte a botte]] affrescata, è decorato anche da alcuni quadri sulle pareti e da grandi stipiti, nei quali sono conservate alcune statue, una delle quali è quella della Madonna a cui è dedicata la chiesa. L’altare in marmi policromi, è sormontato da una possente pala d’altare che comprende un’antica icona della Madonna della Consolazione. L’esterno di gusto classico semplice, è decorato da lesene e due nicchie che un tempo ospitavano due statue. La facciata rosa è sormontata da un possente timpano e alla destra della chiesa è presente la torre campanaria con tre campane. Nella contrada Dattoli, è presente una piccola cappella ricavata dai locali di un palazzo dove è custodita una statua di [[Pio da Pietrelcina|San Pio]] ed afferisce alla suddetta parrocchia.
* '''La Chiesa di [[Rocco di Montpellier|San Rocco]]'''. Dedicata a [[San Rocco di Montpellier]], sorge nell’omonima contrada nei pressi di un antico convento oramai in rovina, dedicato ai Santi [[Pietro (apostolo)|Pietro]] e [[Paolo di Tarso|Paolo]] Apostoli. L’interno di piccole dimensioni è stato ampliato successivamente con l’aggiunta di un piccolo atrio coperto. Sul tetto spicca un campanile a vela con una sola campana a corda.
▲* '''La parrocchia universitaria di [[Paolo di Tarso|San Paolo Apostolo]]'''<ref>{{Cita web|url
=== Architetture civili ===
{{Sequenza immagini
|larghezza = 200px
|titolo = Architetture civili
|align = |File:Casino Magdalone di Arcavacata.jpg|I resti del primitivo casino Magdalone.|File:Palazzo Magdalone di Arcavacata.jpg|Il Palazzo ottocentesco, oggi di proprietà privata.|File:Casino dei Dattoli.jpg|Il casino dei Dattoli.|File:Convento dei SS Pietro e Paolo Arcavacata.jpg|Uno dei piccoli edifici rimasti dell'Antico convento di Contrada Rocchi.|File:Casino delle Rose, Contrada Rocchi di Arcavacata CS.jpg|Palazzo di Contrada Rocchi, presso l’antico monastero.
}}
* '''Il Casino Magdalone''': sorge in Arcavacata centro storico.<ref>{{Cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Magdalone-Maddalone.htm|titolo=Famiglia Magdalone o Maddalone|sito=www.nobili-napoletani.it|accesso=2022-07-04}}</ref> È stato riedificato di fronte alla struttura originaria nella prima metà dell’ottocento a seguito di un devastante terremoto nel 1854 che lo rase quasi completamente al suolo. La struttura ottocentesca è abitata e restaurata, mentre l'edificio antico di fronte è in parte abitato ma in gran parte fatiscente.
* '''L’antico [[Convento dei SS. Pietro e Paolo (Arcavacata)|convento dei Santi Pietro e Paolo]]''': situato fuori da Arcavacata nel quartiere dei Rocchi, oggi è in stato di grave abbandono e rovina. Non si sa l'esatta data della fondazione del monastero, di certo si sa che esisteva già nel [[XX secolo|X]] secolo come convento di Monaci Bizantini [[Monaci basiliani|Basiliani]]. Nel sec. [[XIII secolo|XII]] venne a sottoporsi alla giurisdizione della chiesa di Roma e ad acquistare il rito latino e la denominazione di S. Pietro e Paolo. Il terremoto del [[1569]] distrusse completamente l’imponente monastero che nel [[1530]] rendeva allo stato 60 [[Scudo fiscale|scudi]] l’anno e la Chiesa attigua. Con la fine del monastero le fertili terre di Arcavacata finirono col passare da una famiglia all’altra. Le pietre di quella fabbrica colossale, invece, servirono negli anni successivi per costruire le abitazioni dei privati cittadini vicini a quella zona. Fedele Fonte ricorda che nel maggio [[1887]] si eseguirono degli scavi interessanti. Tali scavi eseguiti in modo irrazionale e rudimentale da più di 200 contadini guidati da un dipendente di Don Giovanni Magdalone, un certo Francesco Pellegrini. Questo evento fu riportato anche sulla Gazzetta della Calabria (a.XII, n.40 del 22 maggio del [[1887]]). Tanti furono gli oggetti disotterrati e molte le mure scoperte che facevano capire la reale dimensione del monastero. Fino agli anni 50 una possente costruzione di tipo nobiliare, ancora oggi presente ma in stato di grave degrado, veniva abitato da tante famiglie di Arcavacata che lavoravano la terra per i proprietari del terreno circostante.
* '''Il Casino dei Dattoli'''<ref>{{Cita web|url=https://digilander.libero.it/vittoria110/Caccuri/FAMIGLIE/quintieri.htm|titolo=La Famiglia Quintieri|sito=digilander.libero.it|accesso=2023-03-01}}</ref>: oggi abbandonato ma utilizzato fino a decenni fa come abitazione privata. Fu palazzo signorile di varie famiglie nobili fra le quali Spada, Miceli, Quintieri. Circondato da poche case originariamente coloniche, era il luogo di maggiore produzione agricola di Arcavacata. Negli anni ‘60 con il boom economico, la popolazione rurale iniziò a costruire case più moderne nel centro di Arcavacata, spopolando lentamente la contrada. Oggi è popolata da nuovi quartieri residenziali, ma nei terreni circostanti al palazzo ancora oggi viene praticata la produzione agricola storica di [[Oliva|Olive]] e [[fichi]] da essiccazione.
== Economia ==
=== Agricoltura ===
Prima dell'attuale espansione edilizia, Arcavacata era una frazione con una prevalente economia agricola: si producevano grano, olive, fichi, frutta, ortaggi e gelsi per l'industria della seta. I pastori di Arcavacata producevano anche un particolare formaggio pecorino, frutto dei pascoli nelle zone rurali.
== Cultura ==
[[File:Università Unical.jpg|miniatura|Il [[Campus|Campus universitario]] dell’UNICAL.]]
L'[[Università della Calabria]]<ref>{{Cita web|url = http://www.unical.it/portale/|titolo = Portale Unical - Universitá della Calabria|accesso = 2015-11-02|
===
[[File:Giovanni Tocci.jpg|miniatura|227x227px|Giovanni Tocci a [[Campora San Giovanni]].]]
▲{{vedi anche|Università della Calabria}}
Arcavacata è la terra in cui è cresciuto [[Giovanni Tocci]], [[Tuffi|tuffatore]] ed atleta del [[Centro sportivo olimpico dell'Esercito|Centro Sportivo dell'Esercito]] e del [[Cosenza Nuoto]]. Ha partecipato a numerosi campionati Mondiali ed Europei e come ultimo traguardo, nel [[2024]] ha vinto l’argento nel [[Sincromismo|sincro 3m]] ai [[Campionati mondiali di nuoto 2023|Mondiali del Qatar]].
▲L'[[Università della Calabria]]<ref>{{Cita web|url = http://www.unical.it/portale/|titolo = Portale Unical - Universitá della Calabria|accesso = 2015-11-02|sito = www.unical.it}}</ref> è ubicata sulle colline di Arcavacata in prossimità dello svincolo autostradale (A3), Cosenza Nord, della Salerno-Reggio Calabria e a poco più di 1 Km dalla stazione ferroviaria di [[Castiglione Cosentino]] Scalo, nodo di collegamento sia per [[Cosenza]], che per [[Paola (Italia)|Paola]] e [[Sibari]].
=== Museo di paleontologia ===
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Portale|Calabria|geografia}}
[[Categoria:Frazioni di Rende]]
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