Ipersessualità: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Annullata la modifica 76378532 di 95.240.134.27 (discussione) |
m clean up, replaced: gioco d’azzardo → gioco d'azzardo |
||
(97 versioni intermedie di 62 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{C|pagina da controllare a partire da titolo e incipit, quando la maggior parte dei testi citati la indica come ''dipendenza sessuale'' e il link ad en.wiki punta a "Hypersexuality" e non a "sex addiction". In dettaglio, ben 8 note si rifanno ad un libro presente in solo tre biblioteche universitarie italiane (e solo 12 in tutto!) [http://id.sbn.it/bid/TO01020739]; decine di libri degli stessi autori appaiono in bibliografia, il che sarebbe ingiusto rilievo anche se gli autori fossero importantissimi, e così non pare, almeno guardando gli editori. Il DSM è ovviamente un manuale autorevole, ma è considerato una moda da alcuni, e comunque ci vorrebbe un inquadramento storico, magari inclusi alcuni autori di letteratura che non lo consideravano un disturbo ;) Per ora siamo al limite della ricerca originale e alla promozione delle opere di Cantelmi e Lambiase; forse è addirittura il caso di riscrivere tutto da zero...|psicologia|febbraio 2019}}
{{Disclaimer|medico}}
L{{'}}'''ipersessualità''' o '''dipendenza sessuale'''
== Definizione ==
Il disturbo da ipersessualità ha solo di recente trovato una classificazione all'interno dell'[[classificazione ICD|ICD]]-11 (''International Classification of Desease for Mortality and Morbility Statistics'') con il codice 6C72, come categoria separata dalle [[parafilie]] all'interno della sessione dei ''disturbi del controllo degli impulsi''. Secondo la definizione dell'[[Organizzazione mondiale della sanità]] (OMS), il disturbo da comportamento sessuale compulsivo (''Compulsive Sexual Behaviour'') è caratterizzato dal persistente fallimento di controllare i propri intensi, ripetitivi impulsi sessuali o le compulsioni ad attuare comportamenti sessuali ripetitivi. I sintomi possono manifestarsi in comportamenti ripetitivi che diventano il fulcro dell'attenzione nella vita dell'individuo al punto da indurlo a trascurare la propria salute, la cura della persona o altri interessi, attività e responsabilità; numerosi insuccessi negli sforzi di ridurre significativamente il comportamento sessuale ripetitivo; il reiterare del comportamento sessuale malgrado questo generi conseguenze negative nella vita dell'individuo, o gli rechi poca o nessuna soddisfazione. Il fallimento del controllo degli impulsi sessuali o del comportamento sessuale compulsivo deve persistere per almeno sei mesi e causare conseguenze significative all'interno della sfera personale, familiare, sociale, educativa, occupazionale o in altri importanti ambiti funzionali del soggetto. Conseguenze negative legate esclusivamente a giudizi morali o disapprovazione riguardo agli impulsi, alle compulsioni, o ai comportamenti sessuali non sono sufficienti per assolvere ai requisiti della diagnosi"<ref>{{Cita web|url=https://icd.who.int/browse11/l-m/en#/http://id.who.int/icd/entity/1630268048|titolo=ICD XI - World Health Organization}}</ref>.
La quinta versione aggiornata del [[Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali]] redatto dall'American Psychiatric Association (''Diagnostic Manual of Mental Disorder'', DSM-5) non include tuttavia il disturbo dell'ipersessualità nella classificazione delle malattie mentali, sebbene siano presenti le due categorie per le disfunzioni sessuali relative alla difficoltà di raggiungimento dell'orgasmo o dell'eccitazione sessuale e i disturbi parafiliaci. La comunità scientifica ha molto dibattuto infatti sul pericolo di psichiatrizzare eccessivamente comportamenti ed attitudini individuali di soggetti che hanno per natura una libido sessuale di base più elevata rispetto alla media, oppure che vivono in un contesto socioculturale in cui tali comportamenti ipersessualizzati sono comunemente accettati. Allo stesso modo, rimane controversa la questione della diagnosi differenziale, per cui il disturbo di ipersessualità, manifestandosi molto spesso in concomitanza con altri disturbi psichiatrici come il [[disturbo bipolare]] o [[disturbo depressivo|sindromi depressive]], non dovrebbe essere diagnosticato come un disturbo indipendente, bensì come sintomo secondario del disturbo dell'umore.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Kraus, S.W., Krueger, R.B., Briken, P., First, M.B., Stein, D.J., Kaplan, M.S., Voon, V., Abdo, C.H.N., Grant, J.E., Atalla, E., Reed, G.M.|titolo=Compulsive sexual behaviour disorder in the ICD-11|rivista=World Psychiatry|volume=|numero=Feb 2018;17(1):109-110|lingua=en}}</ref>
Gli esperti che al contrario ne sostengono l'esistenza descrivono l'ipersessualità come un'effettiva dipendenza, al pari di altre come l'[[alcolismo]] e la [[tossicodipendenza]]. L'atto, in questo caso quello sessuale, verrebbe utilizzato come unica modalità patologica per gestire lo [[stress]] o i [[disturbi della personalità]] e dell'[[disturbi dell'umore|umore]].
In Italia, alcuni autori sostenitori della classificazione del disturbo individuano nella digitalizzazione della società un importante fattore patogeno, in quanto questa ha significativamente aumentato e facilitato le possibilità di fruire di servizi pornografici o condividere materiale a sfondo sessuale in rete. Oltre a ciò, Cantelmi e Lambiase attribuiscono alla trasformazione dei valori esistenziali umani in direzione dell'assimilazione degli ideali consumistici la graduale depersonalizzazione del sesso, che diventa un'attività ludica a sé stante, alienata dal coinvolgimento sentimentale verso l'altro. Secondo gli autori, l'ipersessualizzazione della società stessa, in cui il contenuto erotico fa da sfondo a gran parte dei messaggi diffusi dai media, ha contribuito ad indebolire l'inibizione del comportamento sessuale compulsivo e reiterato.<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Cantelmi, Tonino|autore2=Lambiase, Emiliano|titolo=Schiavi del sesso. Sesso patologico, eccessi, dipendenza e tecnosex.|ed=Alpes, 2015|collana=I sensi del sesso}}</ref>
==Sintomatologia==
L'ipersessualità si manifesta nell'attitudine dell'uomo o della donna a essere pronti, in qualsiasi luogo e con qualsiasi persona, a [[Rapporto sessuale|copulare]] oppure a praticare atti di [[masturbazione]] (a volte anche compulsiva)<ref name="mayo">[https://www.mayoclinic.com/health/compulsive-sexual-behavior/DS00144 Mayo Clinic Website]</ref><ref name="ReferenceA">International Statistical Classification of Diseases and Related Health Problems (Classificazione Statistica Internazionale delle Malattie e Relativi Problemi di Salute), ICD-10</ref>, [[esibizionismo]] e [[voyeurismo]].
Tali condotte vengono perseguite nonostante il progressivo deteriorarsi di rapporti affettivi e relazionali e la compromissione di altre attività quotidiane e sociali dell'individuo. Malgrado i ripetuti tentativi di ridurre la frequenza del comportamento sessuale disfunzionale, il soggetto affetto da ipersessualità non riesce a controllare le sue compulsioni.
Il soggetto affetto da dipendenza sessuale può avere livelli più alti, rispetto alla media della popolazione, di disturbi della personalità e dell'umore quali [[ansia]], [[disturbo depressivo|depressione]], [[aggressività]], [[Disturbo ossessivo-compulsivo|ossessività]] e [[Compulsione|compulsività]].
{{Senza fonte|Le conseguenze di una dipendenza sessuale possono essere molteplici, ma non necessariamente si presentano contemporaneamente in tutti i soggetti, inoltre possono essere più o meno accentuate a seconda del livello, della gravità e del tipo di dipendenza.
Tra le conseguenze indotte dalla ''dipendenza sessuale'' possono essere citate:
Riga 32 ⟶ 35:
* Variazione delle consuete relazioni sessuali: il soggetto cerca di ricreare con il proprio partner uno schema ''osceno''.
La dipendenza patologica è in taluni casi progressiva, aumentando di intensità col presentarsi concomitante di una forma di saturazione sessuale. Per poter soddisfare la propria pulsione può verificarsi nel soggetto la ricerca sempre più intensa di rapporti sessuali tendenti all'[[Atti osceni|osceno]] o al [[perversione|perverso]]. Tali aspetti dovrebbero essere contestualizzati in un ambito di disagio psicologico-psichiatrico.
Il clinico potrebbe trovarsi quindi nella disagevole condizione di utilizzare la propria esperienza come unico metro di misura del comportamento sessuale. L'evento sessuale rischia paradossalmente di essere "accettato" o "rifiutato" a seconda del fatto che sia in accordo con ciò che il clinico ritiene possa appartenere alle categorie del "buono" o del "cattivo"; in questo caso verrebbe meno una capacità di comprensione che trascenda i luoghi comuni, e che quindi possa fornire paradigmi esplicativi utili ad una gestione scientificamente corretta della domanda e del disagio sessuale del paziente disfunzionale.}}
Il soggetto portatore di un disturbo è innanzi tutto una persona con una propria identità, orientamento, preferenze e conflittualità inerenti alla sessualità, elementi che si articolano con le strutture psicopatologiche dei disturbi mentali e si declinano in
==Le basi neurobiologiche==
I sostenitori della teoria della dipendenza sessuale identificano negli stessi modelli fisiologici delle dipendenze da sostanza e da gioco d'azzardo la componente organica della patologia, per cui una importante disfunzione del [[dopamina|sistema dopaminergico]] e di quello [[serotonina|serotoninergico]] sarebbero alla base della ricerca compulsiva e incontrollata della soddisfazione sessuale. Il neurotrasmettitore della dopamina emesso dai neuroni localizzati nel [[sistema limbico]] (''[[nucleus accumbens]]'') verrebbe rilasciato in maniera disregolata nei soggetti affetti dal disturbo. Questo neurotrasmettitore ha la funzione di sollecitare la messa in atto di comportamenti atti al raggiungimento del piacere, che comprendono anche quei comportamenti che nell'uomo garantiscono la sua sopravvivenza (ricerca di cibo e acqua, comportamento riproduttivo...). Seppur non ancora definitivamente convalidato da ricerche scientifiche significative, gli studiosi hanno inoltre teorizzato il coinvolgimento nell'eziologia dell'ipersessualità del neurotrasmettitore serotoninergico, ormone neuronale che fa sperimentare la sensazione di felicità, sazietà e appagamento. Partendo dai neuroni serotoninergici situati nella corteccia prefrontale, le afferenze serotoninergiche proiettano sul ''nucleus accumbens'' modulando la produzione di dopamina e regolando così l'inibizione volontaria e il controllo del comportamento. Nei soggetti affetti da patologie della disregolazione degli impulsi e del disturbo ossessivo compulsivo sarebbe proprio questa funzione ad essere inficiata<ref name=":0" />.
==Teorie sull'eziopatogenesi==
La causa, secondo alcuni clinici, può essere dovuta a traumi o disturbi di tipo psichico<ref>Boccadoro L., Carulli S., (2008) ''Il posto dell'amore negato. Sessualità e psicopatologie segrete'', Edizioni Tecnoprint, Ancona. ISBN 978-88-95554-03-7</ref> ma, più in generale, è sconosciuta come del resto lo è l'[[eziologia]] di molti altri comportamenti sessuali che differiscono dalla norma.
Per distinguere il disturbo dell'ipersessualità (o dipendenza dal sesso) da una normale attività sessuale intensa, sono stati elaborati esami e test sessuali specifici come il [[Test sessuologici#SAST .28Sexual Addiction Screening Test.29|SAST]] (americano) e il [[SESAMO (test)|SESAMO]] (italiano). È importante dunque conoscere questo disturbo al fine di poter identificare il più presto possibile i sintomi che lo caratterizzano ed evitare che si manifestino e prendano corpo le più gravi conseguenze della patologia che, a volte, possono intersecarsi con la [[Devianza (sociologia)|devianza]] e arrivare a interessare, a causa dei loro ''acting-out'', l'aspetto [[Criminologia|criminologico]].
I criteri diagnostici sono simili a quelli suggeriti dal [[Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders|DSM]] per altre dipendenze.
Riga 48 ⟶ 52:
===Teoria della dipendenza===
Secondo [[Patrick Carnes]] il ciclo della Dipendenza Sessuale inizia con i
# "Io sono principalmente una persona cattiva e immeritevole".
# "Nessuno mi amerebbe per quello che sono".
# "I miei bisogni non saranno mai soddisfatti se devo dipendere dagli altri".
# "Il
===Elaborazioni teoriche in Italia===
Secondo Cantelmi e Lambiase (2015), l'eccessiva focalizzazione nella gestione della sintomatologia più eclatante e contingente della messa in atto di condotte sessuali ripetitive, compulsive e/o oscene, rischia di far perdere di vista la possibilità di inquadrare il disturbo in un'ottica più allargata, che includa il valore simbolico-esistenziale che il sesso rappresenta in quel momento per il paziente. Secondo questi Autori, massimi esponenti dell'orientamento Cognitivo Comportamentale Interpersonale, il disturbo dell'ipersessualità è da ricollegare alla disorganizzazione dei sistemi motivazionali che il soggetto ha strutturato in età evolutiva dall'interazione con le sue prime figure di accudimento. Rifacendosi agli studi sui sistemi motivazionali portati avanti da Liotti, Cantelmi e Lambiase integrano nella teoria degli schemi dei modelli operativi interni la teoria del deficit delle funzioni metacognitive elaborata dal Terzo Centro di Terapia Cognitivo Comportamentale di Antonio Semerari.
L'approccio cognitivo-evoluzionista di Giovanni Liotti, l'essere umano alla nascita ha il compito di costruire dei modelli di comportamento ricorrenti per agire nel mondo e assicurare la sua sopravvivenza. Questi schemi cognitivi corrispondono ai modelli operativi interni già definiti dallo psichiatra e psicoanalista John Bowlby, che riconobbe quanto egli si trovasse in accordo con gli studi condotti in Italia da Giovanni Liotti e Vittorio Guidano, nonostante questi ultimi fossero di orientamento cognitivista.
Gli schemi motivazionali individuati da Liotti si suddividono su tre livelli evolutivi e sono: alimentazione, respirazione, esplorazione, accoppiamento sessuale di tipo predatorio per ciò che concerne il livello più basso dell'evoluzione, quello che garantisce la sopravvivenza. Nel secondo livello, quello che riguarda il bisogno di interazione sociale, tipico della specie umana, Liotti individua l'attaccamento, la cooperazione tra pari, l'accoppiamento sessuale finalizzato alla vita di coppia, il rango sociale; al terzo livello, quello più evoluto, il linguaggio simbolico, il bisogno di conoscenza, il bisogno di attribuzione di significati, la ricerca di valori. Tutti questi modelli di spinta motivazionale sono presenti in ciascun individuo, e possono essere attivati o meno dalla situazione esterna<ref name=":0" />. Secondo i due Autori, il sistema dell'attaccamento è fortemente coinvolto nell'attivazione del sistema motivazionale sessuale nei pazienti affetti dal disturbo di ipersessualità<ref name=":0" />. Normalmente, l'attivazione del primo dovrebbe escludere l’attivazione dell'altro, in quanto appartenenti a due motivazioni e scopi differenti. Tuttavia i due clinici hanno osservato come nei pazienti dipendenti dall'ipersessualità, il comportamento sessuale veniva spesso attivato nei momenti di ansia, paura o frustrazione come strumento di gestione delle emozioni negative. Questo in quanto non essendo (emotivamente) disponibile la persona di accudimento da cui ricevere conforto, l'individuo ha inconsciamente "appreso" come raggiungere emozioni di benessere ed eccitazione positiva attraverso l'atto sessuale e l’orgasmo<ref name=":0" />. Ciò trova conferma nelle numerose ricerche che mettono in correlazione il disturbo da dipendenza dal sesso con l'incidenza di forti esperienze traumatiche pregresse. Poiché questo meccanismo avviene a livello inconscio nel paziente, egli non riesce a comprendere e spezzare l'automatismo che lo porta a reiterare il comportamento sessuale in situazioni sconvenienti<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Cantelmi, T., Lambiase, E.|titolo=An analysis of a Borderline Personality Disorder case with compulsive sexual perversions according to Interpersonal Motivational Systems and Metacognitive functioning models|rivista=Modelli della Mente|volume=|numero=1/2016}}</ref>.
Cantelmi e Lambiase ritengono che la mancanza di elaborazione a livello consapevole del processo patogeno sia causata da un deficit nelle funzioni metacognitive del paziente, ossia nelle sue capacità di riflettere su se stesso, riconoscere le proprie emozioni, modularle coerentemente al raggiungimento dei propri obiettivi, mettere in atto delle strategie per regolarle efficacemente<ref name=":0" />. Le funzioni metacognitive vengono costruite e riorganizzate continuamente nel corso della vita dell'individuo, a partire dalle sue prime interazioni con la figura di accudimento primaria. Attraverso il processo di rispecchiamento emotivo che quest'ultima assolve verso il bambino, egli impara a riconoscere le proprie emozioni, che a livello primordiale distingue solo in sensazioni "piacevoli" o "spiacevoli", e a riconoscere quelle degli altri<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Di Maggio, G., Montano, A., Popolo, R., Salvatore, G.|titolo=Terapia metacognitiva interpersonale|annooriginale=2013|editore=Raffaello Cortina Editore}}</ref>. Il ricordo di queste emozioni provate nell'infanzia viene registrato all'interno della memoria implicita e preverbale del soggetto; le tracce mnestiche immagazzinate verranno successivamente riorganizzate all'interno dei sistemi motivazionali, che guideranno le modalità di comportamento dell'individuo nel momento in cui un determinato sistema verrà attivato dalla situazione esterna<ref name=":1" />. Secondo i due clinici italiani, il meccanismo alla base del mantenimento della dipendenza sessuale è proprio l'attivazione del sistema motivazionale sbagliato rispetto alla richiesta dell'ambiente: nel momento in cui la situazione richiederebbe l'attivazione del sistema dell'attaccamento, che dovrebbe attivare una serie di comportamenti atti al richiamo di una figura di conforto, alla ricerca di aiuto, o alla messa in atto di altre strategie per mitigare autonomamente la paura e l'ansia, il sistema motivazionale sessuale viene attivato, spingendo il soggetto ad attuare comportamenti sessuali compulsivi<ref name=":0" />.
==Terapia==
Il disturbo, investendo naturalmente il campo psicologico, viene di norma affrontato con [[psicoterapia]] individuale o [[terapia di gruppo|di gruppo]], all'interno della quale viene applicato un metodo leggermente diverso da quello usato nell
Nei casi più ostinati, accanto alla psicoterapia, possono essere impiegati farmaci di tipo [[ansiolitico]] e terapie farmacologiche in grado di attenuare la [[libido]].
L'uso del metodo dei gruppi di sostegno è ampiamente consigliato da vari terapeuti e autori internazionali<ref>{{en}}
In Italia, Cantelmi e Lambiase hanno incentrato la terapia sul colloquio motivazionale e sul recupero delle funzioni metacognitive del paziente. Nello specifico, la terapia mira ad accrescere la consapevolezza del paziente rispetto all’origine del suo disturbo e alla modalità disfunzionale con cui in lui l’eccitazione sessuale si attiva per sopperire ad altre funzioni, come ad esempio la gestione dell'angoscia, della noia, della paura di essere abbandonati. Fondamentale nell'approccio dei due autori è aiutare il paziente a riconoscere quali emozioni e quali situazioni attivano in lui l'eccitazione sessuale, al fine di poter successivamente elaborare insieme delle strategie di ''coping'' alternative. Oltre alla specificità del trauma, Cantelmi e Lambiase hanno riscontrato inoltre come anche la mancanza di un progetto di vita specifico possa essere un fattore di rischio per il disturbo di ipersessualità, che diventa in alcuni soggetti l'unico elemento unificante e continuativo dell'esistenza<ref name=":0" />.
==Note==
==Bibliografia==
=== In Italiano (in ordine cronologico) ===
* E. Lambiase,''La dipendenza sessuale. Modelli clinici e proposte di intervento terapeutico''. Roma: LAS, 2001
* E. Lambiase, ''Un disagio tutto da studiare. La dipendenza sessuale: definizione e diagnosi'', Attualità in Logoterapia, 1, 95-109, 2001
* E. Lambiase & T. Cantelmi, Quando il sesso diventa patologico. Definizione e classificazione diagnostica della dipendenza sessuale, ''Giornale italiano di psicopatologia'', 9, 1, supplemento, 20, 2003
* T. Cantelmi, E. Lambiase & A. Sessa, Le dipendenze comportamentali. ''Psicobiettivo'', 24, 2, 13-28, 2004
* T.Cantelmi, E. Lambiase & A. Sessa, ''Quando il sesso fa male. La dipendenza sessuale'', In V. Caretti e D. La Barbera (a cura di), ''Le dipendenze patologiche. Clinica e psicopatologia'', (pp. 167–186). Milano: Raffaello Cortina Editore, 2005
* T. Cantelmi, E. Lambiase, ''Schiavi del sesso. Sesso patologico, eccessi, dipendenza e tecnosex'', Alpes, 2015
* D. La Barbera, V. Caretti, M. La Bua ed E. Lambiase, ''Compulsività sessuale: un inquadramento diagnostico, clinico e psicodinamico delle dipendenze sessuali'', In A. Goodman, ''La dipendenza sessuale. Un approccio integrato'', Roma, Astrolabio, 2005
* A. Goodman, ''La dipendenza sessuale. Un approccio integrato'', Roma, Astrolabi, .2005
* T. Cantelmi & E. Lambiase, La dipendenza da cybersesso. Dall'uso ricreativo a quello patologico delle attività sessuali online, ''Psicotech'', 4, 4, 7-28, 2006
* F. Avenia & A. Pistuddi, ''Manuale sulla sexual addiction. Definizioni, diagnosi, interventi'', Milano, Franco Angeli, 2007
* T. Cantelmi & E. Lambiase, Legame affettivo e comportamento sessuale. Come lo stile di attaccamento influenza il comportamento sessuale, ''Psicoterapia e Scienze Umane'', 41, 2, 205-228, 2007
* E. Lambiase, "Cybersex, chatsex e cyberporn addiction", ''Giornale Italiano di Psicopatologia'', 14, 1, supplemento, 192, 2008
* E. Lambiase, ''La dipendenza sessuale. Nuovi modelli clinici e proposte di intervento terapeutico'', Roma, LAS, 2009
* T. Cantelmi & E. Lambiase, Le dipendenze comportamentali: descrizione e concettualizzazione, ''Mente e Cura'', 1, 1-2, 49-68, 2010
* T. Cantelmi & E. Lambiase, ''La dipendenza da cybersesso'', in Mugnaini, D., Cantelmi, T., Lambiase, E. & Lassi, S. (a cura di), ''Erosi dai media. Le trappole dell'ipersessualizzazione moderna'', Milano, San Paolo, 2011
* E. Lambiase & T. Cantelmi, Dipendenza sessuale e metacognizione, ''Rivista di sessuologia clinica'' (articolo approvato ed in attesa di pubblicazione), 2011
* E. Lambiase & T. Cantelmi, (2011), Un caso di dipendenza sessuale: vantaggi di un'analisi condotta in termini di sistemi motivazionali e di sottofunzioni metacognitive. ''Psicoterapia Cognitiva e Comportamentale'', 17, 1, 99-118.
* E. Lambiase, (2011). Donne e cybersesso. In T. Cantelmi & N. Grappone (a cura di). ''Donne che osano troppo'' (pp. 209–226). Roma, Magi.
* E. Lambiase, (2011). Prostituzione e pornografia per donne. In T. Cantelmi & N. Grappone (a cura di). ''Donne che osano troppo'' (pp. 65–98). Roma: Magi.
* D. Mugnaini, T. Cantelmi, E. Lambiase & S. Lassi, (a cura di) (2011), ''Erosi dai media. Le trappole dell'ipersessualizzazione moderna'', San Paolo, Milano.
=== Testi internazionali sulla dipendenza sessuale basati su ricerche scientifiche ===
(ordine alfabetico)
*
*
*
*
*
*
* Al Cooper, PhD,
* Al Cooper, PhD,
*
*
*
*
* Jennifer Schneider, M.D., Ph.D.
*
*
*
*
*
*
* {{Cita pubblicazione |autore=Saulnier, C. F. |anno=1996 |titolo=Images of the twelve-step model, and sex and love addiction in an alcohol intervention group for Black women |url=https://archive.org/details/sim_journal-of-drug-issues_winter-1996_26_1/page/95 |rivista=Journal of Drug Issues |volume=26 |numero=1 |mese=Win |
* Treating the Sexually Addicted Client: Establishing a Need for Increased Counselor Awareness
* W Bryce Hagedorn, Gerald A Juhnke
* Boredom Proneness, Social Connectedness, and Sexual Addiction Among Men Who Have Sex With Male Internet Users
* Michael P Chaney, Andrew C Blalock
* SEXUAL ADDICTION AND MARRIAGE AND FAMILY THERAPY: FACILITATING INDIVIDUAL AND RELATIONSHIP HEALING THROUGH COUPLE THERAPY, Mark H Bird. Journal of Marital and Family Therapy. Upland: Jul 2006.Vol.32, Iss. 3; pg. 297, 13 pgs
* 'The snake and the seraph'--Sexual addiction and religious behaviour. Thaddeus Birchard. Counselling Psychology Quarterly. Abingdon: Mar 2004. Vol. 17, Iss. 1; p. 81
* Zoran Vukadinovic ''Sexual Addiction, Sexual Compulsivity, Sexual Impulsivity, or What? Toward a Theoretical Model John Bancroft'',
* Addictions without substance series part II: Sexual addiction, Thaddeus Birchard. Drugs and Alcohol Today. Brighton: Jul 2006.Vol.6, Iss. 2; pg. 32, 3 pgs
* Patrick Carnes, ''Understanding sexual addiction'',
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
* Joe Kort,
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
*
* K. Young,
* V. Yoder,
*{{Cita pubblicazione |autore=Kreuger, R. B., & Kaplan, M. S. |anno=2002 |titolo=Treatment resources for the paraphilic and hypersexual disorders |rivista=Journal of Psychiatric Practice |volume=8 |numero=1 |mese=gennaio|
*{{Cita pubblicazione |autore=Krueger, R. B., & Kaplan, M. S. |anno=2005 |titolo=Book Review: Clinical Management of Sex Addiction |rivista=Journal of Sex & Marital Therapy |volume=31 |numero=5 |mese=Oct-December |
*{{Cita pubblicazione |autore=Laaser, M. R. |anno=1996 |titolo=Recovery for couples |rivista=Sexual Addiction & Compulsivity |volume=3 |numero=2 |
*{{Cita pubblicazione |autore=Nunez, J. |anno=2003 |titolo=Outpatient treatment of the sexually compulsive ephebophile |rivista=Sexual Addiction & Compulsivity |volume=10 |numero=1 |mese=gennaio|
*{{Cita pubblicazione |autore=Parker, J., & Guest, D. |anno=2003 |titolo=Individualized sexual addiction treatment: A developmental perspective |rivista=Sexual Addiction & Compulsivity |volume=10 |numero=1 |mese=gennaio|
*{{Cita pubblicazione |autore=Schneider, J. P., & Schneider, B. H. |anno=1996 |titolo=Couple recovery from sexual addiction/coaddiction: Results of a survey of 88 marriages |rivista=Sexual Addiction & Compulsivity |volume=3 |numero=2 |
* Understanding Compulsive Masturbation - Article By Robert Weiss, LCSW, CAS, CSAT and Leslie Fisher, MSW, LISAC, CSAT – Sexual recovery Institute.
== Voci correlate ==
* [[Dipendenza]]
* [[Dipendenza dalla pornografia]]
* [[Test sessuologici]]
==Altri progetti==
{{interprogetto|wikt}}
==Collegamenti esterni==
*{{cita web | 1 = http://www.addictions.tv/documenti.htm | 2 = Documenti sulla dipendenza sessuale | accesso = 19 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20081010163448/http://www.addictions.tv/documenti.htm | dataarchivio = 10 ottobre 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | 1 = http://mens-sana.biz/disturbi-psichiatrici/2412/dipendenza-sessuale-una-difficile-definizione/| 2 = Dipendenza sessuale: una difficile definizione }}
* {{cita web | 1 = http://www.salus.it/psicologia/dipendenzasessuale.htm | 2 = Psicologia: la dipendenza sessuale | accesso = 30 ottobre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20071025043253/http://www.salus.it/psicologia/dipendenzasessuale.htm | dataarchivio = 25 ottobre 2007 | urlmorto = sì }}
{{Dipendenze e Tossicodipendenza}}
{{Disturbi mentali e del comportamento}}
{{sesso}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|erotismo|psicologia}}
|