Menelao: differenze tra le versioni
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{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga = [[Ciclo Troiano]], [[Saga degli Atridi]]
|nome traslitterato = Menélaos
|nome italiano = Menelao
|lingua originale = {{nomelingua|grc}}
|nome = Μενέλαος
|epiteto = Atride (patronimico)
|immagine = Brogi, Giacomo (1822-1881) - n. 4140 - Roma - Vaticano - Menelao - Busto in marmo.jpg|thumb|right|Busto in marmo di Menelao, di [[Giacomo Brogi]]
|didascalia =
|autore = [[Omero]]
|sesso = maschio
|luogo di nascita = [[Micene]]
|razza = umano
|professione = [[re di Sparta]]
|prima apparizione = ''[[Iliade]]'' di [[Omero]]
}}
'''Menelao''' (
==
Figlio di [[Atreo]],<ref name="theoi.com">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/HomerIliad3.html|titolo= Omero, 'Iliade', libro 3 340|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref><ref name="Igi97">{{cita web|url=https://topostext.org/work/206|titolo= Igino, 'Fabulae', 97|lingua=en|accesso= 13 agosto 2025}}</ref>
o di [[Plistene (figlio di Atreo)|Plistene]],<ref name = "Apol3.2.2">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#2|titolo= Apollodoro, 'Biblioteca', libro 3.2.2|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref><ref name = "Ditti">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/DictysCretensis1.html|titolo= Ditti Cretese, 'Ephemeris Belli Troiani', libro 1.1|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref> e di [[Erope (figlia di Catreo)|Erope]],<ref name="Igi97"/><ref name="Apol3.2.2"/> sposò [[Elena (mitologia)|Elena]]<ref name = "ApolE2.16">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#3|titolo= Apollodoro, 'Biblioteca', Epitome 2.16|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref> che lo rese padre di [[Ermione]].<ref name="Apol3.11.1">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/Apollodorus3.html#11|titolo= Apollodoro, Biblioteca III, 11.1|lingua=en|accesso=29 maggio 2019}}</ref>
Menelao fu anche padre di [[Nicostrato]] (avuto da una donna sconosciuta),<ref name="Apol3.11.1"/> [[Megapente (figlio di Menelao)|Megapente]] (avuto da Teride o Pieride)<ref name="Apol3.11.1"/> e Senodamo (avuto dalla [[Ninfa (mitologia)|ninfa]] Cnossia).<ref name="Apol3.11.1"/>
== Mitologia ==
[[File:Menelaus and Patroclus.JPG|thumb|right|Menelao]]
Menelao era il fratello minore di [[Agamennone]]<ref name="theoi.com"/> ed aveva una sorella di nome [[Anassibia (figlia di Atreo)|Anassibia]].<ref>[[Euripide]], ''Elena'', 390-392</ref>
=== La fuga da Micene ===
Quando Menelao ed Agamennone erano ancora bambini, il padre Atreo aveva una [[faida]] con lo zio [[Tieste]] per la successione del regno di [[Micene]] ed i due ''Atridi'' (poiché figli di Atreo), furono salvati dalla vendetta di Tieste (che voleva vendicare l'uccisione dei suoi figli)<ref name = "tzet">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/TzetzesChiliades1.html#18|titolo= Giovanni Tzetzes, 'Libro di storie', 1.18.440|lingua=en|accesso= 22 agosto 2025}}</ref><ref name = "apol">{{cita web|url= https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#2|titolo= Apollodoro, Biblioteca Epitome 2.13|lingua=en|accesso= 20 Agosto 2025}}</ref> grazie alla loro nutrice, che li portò a [[Sicione]] dove vissero alla corte di Polifide (il XXIV re di Sicione) e fino a quando quest'ultimo li mandò da [[Oineo (figlio di Portaone)|Oineo]] l'[[Etolia|Etolico]] e prima che [[Tindaro]] li riportasse a Micene.<br />
I due fratelli, ormai cresciuti, esiliarono Tieste e divennero generi di Tindaro sposando Elena (Menelao) e [[Clitennestra]] (Agamennone, dopo avere ucciso [[Tantalo (sposo di Clitennestra)|Tantalo]])<ref name="ApolEpi2.15">{{cita web|url=https://www.theoi.com/Text/ApollodorusE.html#2|titolo= Apollodoro, Biblioteca, Epitome 2.15 e 2.16|lingua=en|accesso= 18 giugno 2019}}</ref>
Alla morte di Tindaro, Menelao ricevette in eredità il trono di [[Sparta|Lacedemone]].<ref name = "ApolE2.16"/>
=== La guerra di Troia ===
{{vedi anche|Guerra di Troia}}
[[File:Helen Menelaus Louvre G424 full.jpg|right|thumb|Durante il sacco di Troia, Menelao sta per uccidere [[Elena (mitologia)|Elena]], ma è sopraffatto dall'amore per lei. [[Afrodite]] ed [[Eros]] guardano la scena. Cratere attico ritrovato ad [[Egnazia]], [[Italia]], 450-440 a.C.]]
Durante una sua assenza per un viaggio a [[Creta (Grecia)|Creta]], [[Paride]] figlio di [[Priamo]], grazie al volere di [[Afrodite]], accolto alla corte di Sparta, infranse le regole dell'ospitalità greca ([[Xenia (antica Grecia)|ξενία]]) e rapì Elena per condurla con sé a [[Troia]].
Menelao chiese la restituzione della moglie ma, non avendola ottenuta, cominciò i preparativi della guerra contro Troia, con i più importanti principi greci condotti dal fratello [[Agamennone]].
Nella lunga guerra sotto le mura di Troia, Menelao si coprì di gloria abbattendo un gran numero di nemici. Accettò la proposta dell'eroe troiano [[Ettore (mitologia)|Ettore]] di porre fine alla guerra mediante un duello con Paride. Egli vinse nettamente contro l'avversario e l'avrebbe colpito a morte se [[Afrodite]] non gli avesse rapito l'avversario sotto gli occhi, avvolgendolo in una nube.
Quando Troia fu presa, Menelao, accompagnato da [[Ulisse]], si affrettò verso la casa di [[Deifobo]], che aveva sposato Elena dopo la morte di [[Paride]], sopravvenuta nel frattempo. Menelao in persona uccise Deifobo; secondo una versione del racconto, egli si scaraventò con la spada sguainata anche contro Elena, con l'intenzione di punire l'adultera; ma Elena si scoprì il petto ed egli non mandò a compimento il suo proposito. Secondo un'altra versione, invece, fu Elena ad introdurre segretamente Menelao nella stanza di Deifobo, consentendogli così di ucciderlo e riconciliandosi con il marito di un tempo.
=== Dopo la guerra di Troia ===
Finita la guerra, Menelao fu tra i primi a salpare alla volta della Grecia, insieme ad Elena e [[Nestore (mitologia)|Nestore]] ma, dopo varie peripezie, raggiunse la patria solamente otto anni dopo. A differenza di quello del fratello, il suo matrimonio sarebbe da allora rimasto felice, tanto che avrebbe in seguito ospitato [[Telemaco]] partito alla ricerca del padre [[Ulisse]], ed Elena, mentre tutti (Telemaco, Menelao, [[Pisistrato (mitologia)|Pisistrato]]) piangevano al racconto delle sofferenze degli eroi della guerra e dei ''nòstoi'', avrebbe versato filtri (''phàrmaka'') nel vino per indurli a dimenticare e a godere del racconto<ref>''[[Odissea]]'', IV, 183 ss</ref>.
Nell{{'}}''[[Elena (Euripide)|Elena]]'' di [[Euripide]] è narrata invece la versione del mito che sosteneva che Elena non fosse mai stata rapita da Paride, ma che a Troia si fosse recato un ''èidolon'' (un'immagine di lei); le conseguenze di questa versione si ripercuotono anche sulla figura di Menelao, che in tal caso avrebbe a lungo viaggiato per il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], trovando poi Elena in [[Egitto]].
=== La morte ===
Nell'''[[Odissea]]''<ref>''[[Odissea]]'', IV, 561 ss.</ref> il dio marino [[Proteo]] profetizzò che Menelao ed Elena erano destinati a non conoscere la morte, ma a venir condotti dagli dei nei [[Campi Elisi]]; secondo questa versione Menelao appare come una figura legata al mondo infero.
Secondo una versione diversa, invece, Menelao ed Elena si recarono nella [[Tauride]], dove furono sacrificati da [[Ifigenia (mitologia)|Ifigenia]] in onore della dea [[Artemide]].
== Culto ==
[[File:Menelaion.jpg|right|thumb|upright=1.4|Rovine del santuario Menelàion sull'Eurota]]
Il culto di Menelao appare legato al mondo dell'oltretomba e lo vede strettamente unito ad Elena.
In [[Arcadia]] gli erano sacri un [[Platanus orientalis|platano]] e una sorgente. A [[Terapne]], sull'[[Eurota]], aveva un santuario, dedicato in realtà ad Elena, ma noto come ''Menelàion'', e qui Elena e Menelao erano celebrati come coppia regale infera.
== Presenze letterarie ==
Menelao è uno dei personaggi principali dell{{'}}''[[Iliade]]'' omerica; il suo ritorno in patria e il suo lungo viaggio, durato otto anni, sono raccontati nell'[[Odissea]] (libro IV) e nella ''[[Palinodia]]'' di [[Stesicoro]]; Menelao compare inoltre fra i protagonisti delle ''[[Ciprie]]'', dell{{'}}''[[Aiace (Sofocle)|Aiace]]'' di [[Sofocle]] e delle ''[[Le troiane|Troiane]]'' di Euripide.
Tra le opere moderne, un dramma sull'incontro tra Menelao e Proteo fu scritto da [[Paul Claudel]] e musicato da [[Darius Milhaud|Milhaud]].
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Atride]]
* [[Saga degli Atridi]]
* [[Agamennone]]
* [[Elena (mitologia)]]
* [[Kalokagathìa]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|immagine= Atico.jpg
|tipologia = regnante
|carica = [[Re di Sparta]]
|periodo = Menelao
|precedente = [[Tindaro]]
|successivo = [[Oreste (figlio di Agamennone)|Oreste]]
}}
{{Re di Sparta}}
{{Personaggi dell'Iliade}}
{{Personaggi dell'Odissea}}
{{Ciclo Troiano}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|letteratura|mitologia greca}}
[[Categoria:Condottieri mitologici]]
[[Categoria:Partecipanti alla guerra di Troia]]
[[Categoria:Personaggi dell'Iliade]]
[[Categoria:Personaggi dell'Odissea]]
[[Categoria:Personaggi dell'Eneide]]
[[Categoria:Re mitici di Sparta]]
[[Categoria:Atridi]]
[[Categoria:Pretendenti di Elena]]
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