Sikelia: differenze tra le versioni

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Sicilia ostrogota, non provincia romana!!!!!!!!!!
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{{torna a|Storia della Sicilia bizantina}}
{{Provincia storica
|nomeCorrente = ''Thema'' di Sicilia<br><small>Σικελία, θέμα Σικελίας</small>
|nomeCorrente = Sikelia
|nomeCompleto =
|nomeUfficiale =
|immagine = Administrative Map of Thema of Sikelia (663 d.C.).png
|didascalia = Il ''[[thema]]'' di Sicilia nel [[663]], sottodurante il regno dell'imperatore [[Costante II]].
|linkStemma =
|paginaStemma =
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|popolazione =
|popolazioneAnno =
|dipendente da = {{BYZ}}
|suddiviso in =
|formaAmministrativa =
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|fine = [[902]]
|ultimoGovernatore =
|provincia successiva = [[StoriaEmirato delladi Sicilia islamica(948-1091)|Emirato di Sicilia]]
|evento finale = [[conquistaConquista islamica della Sicilia]]
}}
La '''Sikelia''' ({{lang-grc|Σικελία}}) fu un ''[[thema]]'' dell'[[Impero bizantino]].
 
'''Sikelia''' fu uno dei [[themata]] dell'[[Impero Bizantino]]. Era uno dei due temi (o ''themata''), l'altro era quello di [[Langobardia (thema)|Langobardia]], presenti in Italia.
 
== Storia ==
Nel [[535]] la Sicilia, occupata dagli [[Ostrogoti]], fu conquistata dal generale bizantino [[Belisario]] ed entrò a far parte dell'Impero romano d'Oriente (convenzionalmente chiamato [[Impero bizantino]] dagli storici moderni). Dopo una provvisoria riconquista gota nel 549, si concluse da ultimo nel 555, con la definitiva conquista dei bizantini ad opera di [[Narsete]].
Nel [[584|584 ca.]] con la riforma degli esarcati di [[Maurizio Tiberio|Maurizio]] la Sicilia divenne un [[esarcato]] autonomo dall'[[Esarcato d'Italia]].
 
TraSotto ill'amministrazione [[663]]bizantina ela ilSicilia fu distaccata dalla [[668Prefettura del pretorio d'Italia]]. lLa provincia romano-orientale di Sicilia, così come stabilito dalla ''Novella 75'' del 537, era governata da un ''[[imperatorePretore d'Oriente(storia romana)|praetor]]'' che dipendeva direttamente dal ''[[Costantequaestor IIsacri palatii]]'', trasferiscementre lal'esercito capitaleera dell'imperocomandato da Costantinopoli aun ''[[SiracusaDuce (storia romana)|dux]].'' Questodipendente invece di portare benefici alladal ''[[Siciliamagister militum]] eper allOrientem'impero'. Quando, creaintorno delleal tensioni584, checon porterannola allariforma disgregazionedegli esarcati di esso.[[Maurizio L'(imperatore)|Maurizio]], la prefettura d'Italia fu assassinatoriorganizzata in una[[Esarcato congiurad'Italia|Esarcato]], nella 668Sicilia erimase fuuna proclamatoprovincia imperatoreindipendente dall'esercitoesarca di Ravenna. Tra il [[Mecezio663]], none riconosciutoil dal figlio di[[668]] [[Costante II]] chetrasferì erala propria rimastocorte a [[CostantinopoliSiracusa]]. L'imperatore fu assassinato in una congiura nel 668, dopo la quale l'esercito proclamò imperatore [[Costantino IVMecezio]]. La sua usurpazione durò meno di un anno. Infatti, una flotta giunse da Costantinopoli, truppe bizantine dall'Italia, dall'Africa e dalla Sardegna marciarono verso la Sicilia, espugnarono Siracusa e deposero nel 669 l'usurpatore; molti dei suoi ufficiali vennero mutilati e condotti in prigionia a [[Costantinopoli]], dove giunse anche la testa dell'usurpatore, decapitato.<ref>''[[Liber Pontificalispontificalis]]'', 79.2.</ref> Il figlio di Costante II, [[Costantino IV]], assunse la corona imperiale. Secondo alcune fonti greche ([[Teofane Confessore]], [[Zonara]] e [[Giorgio Monaco (detto Amartolo)|Giorgio Monaco]]) quest'ultimo si sarebbe recato di persona in Sicilia per soffocare l'usurpazione, ma la storiografia moderna tende a rigettare questa versione dei fatti, sulla base del silenzio delle fonti latine e del fatto che la presenza dell'imperatore a Costantinopoli era necessaria a causa delle incursioni arabe in Anatolia.<ref>{{cita libro|autore=E.W. Brooks|titolo=[[Byzantinische Zeitschrift]] #17 (1908)|anno=1908|pp=455-459|capitolo=The sicilian expedition of Constantine IV}}</ref>
 
Verso la fine del [[VII secolo]] la Sicilia diventò un ''[[thema]]'' sotto il regno di [[Giustiniano II Rinotmeto]] ([[685]]-[[695]]; [[705]]-[[711]]). eIl suo territorio comprendeva la [[Sicilia]], il [[ducato di Calabria]] e, teoricamente, il [[ducato di Napoli]]; la capitale dove risiedeva lo ''[[strategos]]'' era [[Siracusa]]<ref>Adele {{cita|Cilento,|p. ''Bisanzio45}}.</ref>. inEra Siciliasuddiviso eamministrativamente nelnella sud[[Provincia dell'Italia,''lilibetana]] Magnuse Edizioninella SpA,[[Provincia Udine, 2005, ISBN 88-7057-196-3, p. 45</ref>siracusana]].
Era suddiviso amministrativamente nella [[Provincia lilibetana]] e nella [[Provincia siracusana]].
 
Quando [[Irene (imperatrice)|Irene d'Atene]] divenne imperatrice reggente di BisanzioCostantinopoli ed assunse il titolo di ''"Autocrate dei Romei"'', fu messa in atto una congiura per toglierle il trono, anche per via delle sue idee anti-iconoclaste. La rivolta scoppiò intorno al [[780]], a quanto pare appoggiata anche dagli iconoclasti, fallì e Irene punì i cinque cognati, fautori del colpo di Stato, costringendoli a farsi preti. Alla congiura partecipò anche lo [[stratego]]s di Sicilia, [[Elpidio (ribelle)|Elpidio]]. Irene fece arrestare e torturare la famiglia di questi e, per arrestarlo, inviò una grossa flotta al comando del patrizio Teodoro che, dopo diversi combattimenti, riuscì a recuperare la Sicilia; Elpidio si rifugiò in Africa, dove gli Arabi lo trattarono come se fosse [[basileus|basileus dei romei]] e addirittura lo avrebbero incoronato.<ref>[[Teofane Confessore|Teofane]], ''Cronaca'', AM 6273 </ref>
 
===Indipendenza da Bisanzio===
Vi fu una lunga guerra tra le due città e così il thema di Sikelia si dichiarò indipendente da Bisanzio, questa indipendenza durerà di fatto fino al tradimento di [[Eufemio di Messina]], [[turmarca]] della flotta siculo-bizantina che farà invadere l'isola dai [[Saraceni]]. Eufemio, che si era impadronito del potere nell'isola, era stato scacciato dai nobili locali bizantini che lo sconfissero duramente sotto la guida di Fotino. Allora chiese aiuto alla popolazione dei Berberi, da cui si era rifugiato nell'ex colonia bizantina di [[Ifriqiya]].
La rivolta scoppiò intorno al [[780]], a quanto pare appoggiata anche dagli iconoclasti, ma fallì e Irene punì i cinque cognati, fautori del colpo di Stato, costringendoli a farsi preti. Alla congiura partecipò anche lo ''strategos'' di Sicilia, [[Elpidio (ribelle)|Elpidio]]. Irene fece arrestare e torturare la famiglia di questi e, per arrestarlo, inviò nel 782 una grossa flotta al comando del patrizio Teodoro che, dopo diversi combattimenti, riuscì a recuperare la Sicilia; Elpidio si rifugiò in Africa, dove gli Arabi lo trattarono come se fosse [[basileus|basileus dei romei]] e addirittura lo avrebbero incoronato.<ref>[[Teofane Confessore|Teofane]], ''Cronaca'', AM 6273.</ref>
 
Vi fu una lunga guerra tra le due città fino a quando il ''thema'' di Sikelia si dichiarò indipendente da Bisanzio, con [[Eufemio di Messina]], [[turmarca]] della flotta siculo-bizantina, che attorno all'[[823]] a Siracusa si proclamò imperatore della Sikelia.
Nell'[[827]] i Saraceni con una flotta di 70 navi sbarcarono a [[Mazara del Vallo|Mazara]] conquistando oltre la metà dell'isola. I [[Bizantini]] rimasero in possesso di Siracusa (fino all'[[878]]) e di poche altre città marittime.
Questa indipendenza durerà di fatto fino a quando Eufemio fu scacciato da alcuni nobili locali bizantini. Allora chiese aiuto alla popolazione dei Berberi, presso cui si era rifugiato nell'ex possedimento bizantino di [[Ifriqiya]]. Nell'827 Eufemio tornò in Sicilia con una grande flotta di 70 navi comandata da [[Asad ibn al-Furat]] che sbarcò nei pressi di [[Mazara del Vallo]]. Tuttavia dovette presto rendersi conto che i capi arabi da liberatori si erano trasformati in conquistatori, tradendo gli accordi precedentemente intercorsi.
 
Nell'[[827]] i Saraceni con una flotta di 70 navi sbarcarono a [[Mazara del Vallo|Mazara]] conquistando oltre la metà dell'isola. I [[Bizantini]] rimasero in possesso di Siracusa (fino all'[[878]]) e di poche altre città marittime.
=== Il thema durante il X secolo ===
 
=== Il ''thema'' durante il X secolo ===
{{Vedi anche|Conquista islamica della Sicilia}}
Nel [[X secolo]] Sikelia era il ventitreesimo ''thema'' su trentuno nell'[[Impero Bizantinobizantino]]. Il capoluogo era [[Rometta]]. Lo ''strategos'' di questa regione non beneficiava di uno stipendio; il suo guadagno consisteva in una parte delle tasse pagate dal suo popolo. In quel tempo questo thema forniva molte unità di [[fanteria]], molti arcieri ed alcuni [[dromone|dromoni]].
Il capoluogo era [[Rometta]].
Lo [[strategos]] di questa regione non beneficiava di uno stipendio; il suo guadagno consisteva in una parte delle [[tassa|tasse]] pagate dal suo popolo.
In quel tempo questo thema forniva molte unità di [[fanteria]], molti arcieri ed alcuni [[dromone|dromoni]].
 
Nel [[902]] ([[Assedio di Taormina (902)|caduta di Taormina]]), all'[[impero di Bisanzio]] in Sicilia rimaneva solo [[Rometta]], destinata a sua volta a cadere nel [[965]]. Dal terzo decennio del [[secolo X]] non si parla più di ''thema'' di Sikelia, ormai completamente dominata dai Saraceni, bensì di ''thema'' di Calabria con capitale [[Reggio Calabria|Reggio]].<ref>''Bisanzio in Sicilia e nel sud dell'Italia'', pag{{cita|Cilento|p. 65}}.</ref>
 
=== Il tentativo di riconquista ===
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Anche il trafugamento delle reliquie di [[Santa Agata|Sant'Agata]], avvenuta durante l'[[XI secolo]], si verificò probabilmente durante la stessa spedizione. Una leggenda vuole che sia stato lo stesso generale bizantino a trafugare le reliquie della Santa di [[Catania]] e che, una volta partito, si sia trovato costretto a rientrare in porto a causa di una furiosa tempesta. La salma sarebbe stata custodita in una casetta in attesa che si placasse il maltempo.
 
Nel [[1040]] tra [[Randazzo]] e [[Troina]] Maniace sconfisse poi le truppe musulmane di Abdallah. Nei pressi del luogo della battaglia, verrà fondato il monastero di [[Monastero Santa Maria di Maniace|Santa Maria di Maniace]]. L'antico cenobio si trova oggi vicino al paese che porta appunto il suo nome, [[Maniace]], in [[provincia di Catania]], così battezzato successivamente in onore del generale bizantino.<br />
 
Abdallah, pur sconfitto, riuscì a mettersi in salvo, forse per un errore di strategia di Stefano, che si rifiutò d'affrontarlo.<br />
Abdallah, pur sconfitto, riuscì a mettersi in salvo, forse per un errore di strategia di Stefano, che si rifiutò d'affrontarlo. Tuttavia, una serie di eventi funesti e di rivolte dell'esercito metteranno in crisi la spedizione che lasciata la Sicilia, dovrà ritirarsi sino in [[Puglia]] nel [[1043]] dove represse una rivolta e divenne imperatore bizantino. I ''themata'' in Italia furono lasciati sguarniti.
I [[themata]] in Italia furono lasciati sguarniti.
 
=== La conquista normanna ===
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Alain Ducellier, |autore2=Michel Kaplan, ''|titolo=Bisanzio (IV-XV secolo)'', |editore=San Paolo Edizioni, |anno=2005, |ISBN =88-215-5366-3}}
* {{cita libro|autore=[[Ralph-Johannes Lilie|R. Lilie, '']]|titolo=Bisanzio la seconda Roma'', |editore=Newton & Compton, |città=Roma, |anno=2005, |ISBN =88-541-0286-5}}
* {{cita libro|autore=Adele Cilento, ''|titolo=Bisanzio in Sicilia e nel sud dell'Italia'', |editore=Magnus Edizioni SpA, |città=Udine, |anno=2005, |ISBN =88-7057-196-3|cid=Cilento}}
* {{cita libro|autore=Luigi Santagati, ''|titolo=Storia dei Bizantini di Sicilia'', |editore=Edizioni Lussografica, |città=Caltanissetta, |anno=2012}}
 
== Voci correlate ==
* [[Conquista islamica della Sicilia]]
* [[StrategosStratego]]
* [[Dromone]]
* [[Giorgio Maniace]]