Canis lupaster lupaster: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
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|didascalia=''Canis
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|dominio= [[Eukaryota]]
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|genere='''[[Canis]]'''
|sottogenere=
|specie='''[[Canis
|sottospecie='''C.
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
|triautore=[[Wilhelm Friedrich Hemprich|Hemprich]] e [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]]
|trinome=Canis
|tridata=[[1833]]
<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
|nomicomuni=
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}}
==Tassonomia==
Prima del 2015, lo stato tassonomico di questo animale era controverso, essendo classificato sia come una sottospecie di sciacallo dorato che di lupo grigio.
[[Wilhelm Friedrich Hemprich|Hemprich]] e [[Christian Gottfried Ehrenberg|Ehrenberg]] notarono quanto l'animale assomigliasse il lupo grigio, e gli diedero il nome binomiale ''Canis lupaster'' nel 1832. Similmente, [[Thomas Henry Huxley]], dopo aver notato le somiglianze tra i crani di ''lupaster'' e i [[Canis lupus pallipes|lupi grigi d'india]], classificò l'animale come una sottospecie di lupo grigio. Nel 1926 però, [[Ernst Schwarz]] lo [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimizzò]] con lo [[Canis aureus|sciacallo dorato]]. Questa classifica non fu discusso fino al 1981, quando Walter Ferguson dell'università di Tel Aviv sostenne che ''lupaster'' fosse una sottospecie di lupo grigio in base a misure craniche, dichiarando che la classificazione dell'animale come una variante di sciacallo fosse basato solo sulle sue dimensioni piccole, e che la sinonimizzazione precedeva la scoperta del [[Canis lupus arabs|lupo grigio arabo]], che è una sottospecie legittima di lupo grigio di dimensioni ridotte.<ref name="ferguson1981">{{Cita pubblicazione|autore=Ferguson, W.W.|anno=1981|titolo=The systematic of ''Canis aureus lupaster'' (Carnivora : Canidae) and the occurrence of ''Canis lupus'' in North Africa, Egypt and Sinai|rivista=Mammalia |volume=4|pp=459-465}}</ref> I tratti lupini dell'animale furono confermati nel 2011, quando varie popolazioni di "sciacallo dorato" in Egitto e nel Corno d'Africa classificate come ''Canis aureus lupaster'' furono trovati d'avere [[DNA mitocondriale]] più vicino a quello del lupo grigio che allo sciacallo dorato.<ref name="Rueness2011">{{Cita pubblicazione|cognome1= Rueness |nome1=E. K. |cognome2= Asmyhr |nome2=M. G. |cognome3= Sillero-Zubiri |nome3=C. |cognome4= MacDonald |nome4=D. W. |cognome5= Bekele |nome5=A. |cognome6= Atickem |nome6= A. |cognome7= Stenseth |nome7= N. C. |curatore-cognome1= Gilbert |curatore-nome1= Thomas M |titolo=The Cryptic African Wolf: Canis aureus lupaster is Not a Golden Jackal and is Not Endemic to Egypt | doi = 10.1371/journal.pone.0016385 |rivista=PLoS ONE | volume = 6 |numero=1 |pp=e16385 |anno=2011 | pmid = 21298107| pmc =3027653 }}</ref> Tracce di questo DNA furono rinvenute in canidi abitanti d'una zona lunga 6.000 km che ricopriva Algeria, Mali e Senegal. In più, gli esemplari africani dimostravano una diversità di [[Nucleotide|nucleotidi]] e [[Aplotipo|aplotipi]] superiori a quelli dei lupi grigi dell'India e dell'Himalaya, così dimostrando che avessero una popolazione ancestrale più vasta, e che fossero forniti d'una popolazione di 80.000 femmine. Entrambi questi studi proposero il rinominamento di ''Canis aureus lupaster'' come sottospecie di lupo grigio.<ref name="gaubert2012"/> Nel 2015, uno studio più approfondito dei [[genoma|genomi]] mitocondriali e nucleari di un campione più grande di canidi lupini africani provenienti dall'Africa settentrionale, orientale e occidentale dimostrò che fossero infatti tutti distinti sia dallo sciacallo dorato che dal lupo grigio.<ref name="koepfli2015">{{cita pubblicazione|cognome1=Koepfli|nome1=K.-P.|cognome2=Pollinger|nome2=J.|cognome3=Godinho|nome3=R.|cognome4=Robinson|nome4=J.|cognome5=Lea|nome5=A.|cognome6=Hendricks|nome6=S.|cognome7=Schweizer|nome7=R. M.|cognome8=Thalmann|nome8=O.|cognome9=Silva|nome9=P.|cognome10=Fan|nome10=Z.|cognome11=Yurchenko|nome11=A. A.|cognome12=Dobrynin|nome12=P.|cognome13=Makunin|nome13=A.|cognome14=Cahill|nome14=J. A.|cognome15=Shapiro|nome15=B.|cognome16=Álvares|nome16=F.|cognome17=Brito|nome17=J. C.|cognome18=Geffen|nome18=E.|cognome19=Leonard|nome19=J. A.|cognome20=Helgen|nome20=K. M.|cognome21=Johnson|nome21=W. E.|cognome22=O’Brien|nome22=S. J.|cognome23=Van Valkenburgh|nome23=B.|cognome24=Wayne|nome24=R. K.|titolo=Genome-wide Evidence Reveals that African and Eurasian Golden Jackals Are Distinct Species|rivista=Current Biology|volume=25|url=http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822%2815%2900787-3|data=17 agosto 2015|doi=10.1016/j.cub.2015.06.060|accesso=3 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151107035324/http://www.cell.com/current-biology/abstract/S0960-9822(15)00787-3|dataarchivio=7 novembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>
== Note ==
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