Progetto:Giochi/Warhammer/Grimgor Pellediferro: differenze tra le versioni
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'''Grimgor Pellediferro''' è un personaggio dell'universo immaginario del [[wargame tridimensionale]] ''[[Warhammer Fantasy Battle]]''. È il più forte e crudele capoguerra dell'esercito degli [[Orchi e Goblin]].
==Il Capoguerra==
Non si conosce molto del passato di questo personaggio, se non che un bel giorno lui ed una ristretta cerchia di sue Guardie del Corpo emersero dalle Lande Desolate.
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In più, l'orco venne a sapere che un altro umano che si era autoproclamato Conquistatore, stava arrivando al Passo con un esercito molto vasto. Grimgor cercò di raggruppare quanti più Orchi e Goblin possibili, per poter fronteggiare un avversario finalmente degno di tale nome: i rinforzi si unirono alla Waaagh! ai Piedi del Passo della rupe.
Fu qui che l'armata di Crom il Conquistatore si scontrò
Dopo molte ore di colpi e parate, mentre l'oscurità cresceva, Crom rallentò la furia, e facendo un passo indietro permise a Grimgor di vedere il resto del suo esercito fuggire ad Ovest, respinto verso il Passo dall'esercito di Crom.
Circondato da ogni parte dai guerrieri del Caos, Grimgor fu quindi costretto a fuggire.
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Dopo aver massacrato tutto e tutti, Grimgor riuscì ad arrivare a Middendheim, la città assediata da Archaon, assieme alle forze del branco di [[Bestie del caos|Uominibestia]] di [[Khazrak il Monocolo]]. Arrivò proprio nel momento giusto, dato che il Dominatore era impegnato ad uccidere Valten e Luthor Huss. Grimgor aprì il duello con una capocciata, seguita da una calata della sua ascia Gitsnick (Squartatutti). Usando il piatto della scure, Grimgor colpi due volte Archaon sulla testa e pose la lama sulla gola del Prescelto Eterno. L'Orco Nero esplose in un grido al cielo, urlando "Grimgor è migliore!"
Tutti i suoi Orchi, gridarono a squarciagola, inneggiando il nome del possente Capoguerra. Grimgor sollevò la sua ascia e ruggendo nuovamente punto il pugno verso l'alto. Dopo aver provato la sua potenza a Gork, il Capoguerra si ritirò verso sud con la sua orda, proprio mentre l'Impero vinceva la battaglia.
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