Lesa: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Lesa
|Panorama = Solcio Panorama.JPG
|Didascalia = Solcio di Lesa
|Bandiera = Lesa-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Lesa-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Novara
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] Lista civica per Lesa
|Data elezione =
|Mandato =
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = Calogna, Comnago, Solcio, Villa Lesa
|Divisioni confinanti = [[Belgirate]] (VB), [[Brovello-Carpugnino]] (VB), [[Ispra]] (VA), [[Massino Visconti]], [[Meina]], [[Nebbiuno]], [[Ranco]] (VA), [[Stresa]] (VB)
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 2562
|Nome abitanti = lesiani
|Patrono = [[san Martino]] (patrono), compatroni [[san Giovanni Battista]], [[sant'Antonio di Padova]], san Giulio, [[san Bartolomeo]]
|Festivo = 11 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Lesa (province of Novara, region Piedmont, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione di Lesa nel territorio della provincia di Novara
}}
'''Lesa''' (
Con [[Belgirate]] e [[Meina]] costituisce l'[[Unione di comuni]] del [[Vergante]].
== Geografia ==
Fanno parte del territorio comunale le frazioni di Solcio situata in riva al lago, tra Meina e Lesa e le frazioni collinari, Calogna e Comnago, sui colli circostanti. Queste ultime, già comuni autonomi, furono aggregate a Lesa nel 1928, a sua volta unito, fino al 31 dicembre 1947 alla vicina Belgirate a formare un'unica realtà amministrativa denominata Comune di Lesa Belgirate.
Nel 1948 Lesa e Belgirate recuperarono la propria autonomia comunale, mentre Calogna e Comnago rimasero frazioni di Lesa.
==Storia==
Sia i reperti archeologici rinvenuti nel [[XIX secolo]], oggi scomparsi o dispersi, che i toponimi di chiara origine celtica e romana fanno pensare ad un'origine molto antica di tutti i tre centri abitati collocati dove la collina incontra la piana: ''Lesa'' e ''Solcio'' alle estremità settentrionale e meridionale della piana del torrente Erno e ''Villa'' nel punto dove il torrente esce dalle colline.
<br>Le due frazioni collinari, ''Comnago'' e ''Calogna'', all'estremità meridionale della Motta Rossa e sul suo versante orientale, sopra Belgirate, hanno probabilmente la stessa origine celtica e poi romana, come indicano alcune incisioni rupestri.
Nella ripartizione di [[Augusto]] il territorio faceva parte della [[Regio XI Transpadana]].
<br>Da Lesa, in [[Civiltà romana|epoca romana]], passava la ''[[via Severiana Augusta]]'', [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che congiungeva ''[[Mediolanum]]'' (la moderna [[Milano]]) al ''Verbannus Lacus'' (il Lago Verbano, ovvero il [[Lago Maggiore]]) e da qui al [[passo del Sempione]] ([[Lingua latina|in latino]] ''Summo Plano'').
Caduto l'Impero romano il territorio appartiene al [[Regno longobardo]], poi al [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|Regno d'Italia]] dell'Impero carolingio. Infine alla ripartizione [[Feudalesimo|feudale]].
Nel [[X secolo]] il territorio di Lesa è parte della [[Marca d'Ivrea]].
La più antica citazione di Lesa compare in un documento del [[998]]. Pochi anni dopo, nel 1014, l'imperatore [[Enrico II il Santo|Enrico II]] dona il borgo di Lesa alle religiose del [[Monastero di San Felice (Pavia)|monastero di San Felice]] di [[Pavia]]<ref>{{Cita libro|autore=[[Giancarlo Andenna]]|titolo=Linea Ticino: sull'unità culturale delle genti del fiume nel Medioevo|anno=2002|editore=Humilibus consentientes|città=Bellinzona|lingua=it|pp=64-65}}</ref>.
Dal [[1199]] ''Lexia'' è il centro amministrativo del [[Vergante]] sotto gli arcivescovi di Milano e in seguito dei Borromeo, sede del ''Castellano del Vergante'' e poi di un ''Podestà'' fino all'inizio del secolo scorso, pur avendo perso già dalla fine del medioevo gran parte della sua importanza economica e politica.
Nel [[1389]], assieme al comune di [[Meina]], Lesa sottoscrive gli ''Statuti del Vergante'' approvati dall'Arcivescovo [[Antonio da Saluzzo]].
Alla metà del [[XV secolo]] [[Filippo Maria Visconti]] concede la proprietà di Lesa e del Vergante a [[Vitaliano I Borromeo]].
Lesa segue quindi la storia dei [[Borromeo]] [[Conte di Arona|conti di Arona]].
[[Filippo Borromeo]], nel [[1455]], dispone una revisione degli Statuti del Vergante<ref>Nello stesso anno fu deciso anche che l'Assemblea dei Consoli dei vari paesi si dovesse tenere a Lesa nella casa di tale ''Eustachio Landomi'' che diventò il ''Palazzo della Comunità del Vergante''.</ref>.
Nel [[1748]], con il [[Trattato di Aquisgrana (1748)|trattato di Aquisgrana]] che pone fine alla [[guerra di successione austriaca]], [[Carlo Emanuele III di Savoia]] ottiene l'alto novarese che entra così nel
[[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]].
Alla fine del [[XVIII secolo]] la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate [[Napoleone|napoleoniche]] e del nuovo ordine europeo.
<br>Dal [[1805]] Lesa è nel [[Dipartimento dell'Agogna]], parte del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] napoleonico.
Alla caduta di Napoleone, come tutto il Vergante, nel 1815 Lesa torna al Regno di Sardegna e quindi, nel [[1861]], del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Fino al [[1923]] Lesa era a capo dell'omonimo ''[[mandamento (diritto)|Mandamento]]'', avendo quindi una buona importanza a livello amministrativo; il Mandamento comprendeva Lesa con la frazione di Solcio, [[Belgirate]], Brovello, Calogna, Carpugnino, Comnago, [[Gignese]] con Vezzo e Nocco, Graglia Piana, [[Massino Visconti]], [[Nebbiuno]] con Fosseno, Corciago e Tapigliano, [[Pisano (Italia)|Pisano]], [[Stresa]] con Brisino, Vedasco, Vignolo, Magognino, Stropino, [[Sovazza]] (oggi frazione di [[Armeno (Italia)|Armeno]], all'epoca incluso nel Mandamento di [[Orta San Giulio]]).
Attestate sin dal Medioevo nella zona sono le nobili famiglie milanesi dei [[Sessa (famiglia)|Sessa]] di Daverio e dei [[Visconti]] di Massino, questi ultimi presenti anche in età moderna e ancor oggi proprietari di un antico palazzo nel centro di Lesa.
=== Simboli ===
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 20 ottobre 1932.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1805|titolo=Lesa Belgirate|accesso=28 settembre 2023|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{Citazione|D'azzurro, ad un monte al naturale di tre vette, quella di mezzo più alta, sostenente un mastio di rosso, aperto e torricellato di tre pezzi. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di azzurro.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Itinerari Turistici e Cultura ===
Dal 1º Luglio 2023 è disponibile "Sentire e Sentieri", degli interessanti ed innovativi itinerari gratuiti e aperti a tutti con guide audio posizionati nei punti di interesse ed utilizzabili direttamente dai telefoni portatili. I QRcode sono reperibili su targhe e totem disseminati nel territorio. I punti con i QRcode possono essere trovati ed utilizzati liberamente tramite una mappa di Google.
=== Architetture religiose ===
A [[Solcio di Lesa|Solcio]] interessante è la sua parrocchiale [[Chiesa di San Rocco (Solcio di Lesa)|Chiesa di San Rocco]] fatta costruire in forme [[neoclassico|neoclassiche]] dal filantropo locale [[Felice Borroni]] nella prima metà del [[XIX secolo]] su progetto dell'[[Intra|intrese]] [[Bartolomeo Franzosini]] (1768 - 1853), con affreschi nei pennacchi della cupola (i ''Quattro Evangelisti'') di [[Gerolamo Induno]].
=== Architetture civili ===
A Lesa:
* ''Villa Stampa''. [[Alessandro Manzoni]] soggiornò a lungo nella villa della seconda moglie [[Teresa Borri]], vedova Stampa, situata sul lungolago. Durante questi soggiorni frequentò il beato e filosofo [[Antonio Rosmini]] che dimorava a [[Stresa]].
A Solcio di Lesa:
* ''Villa Correnti-Campari'', con grande parco e approdo privato. Fu fatta costruire alla fine del [[XIX secolo]] dal patriota risorgimentale e senatore [[Cesare Correnti]]<ref>Nel 2008 la villa è stata acquistata da Silvio Berlusconi.</ref>.
* ''[[Villa Cavallini]]''. Al suo interno, tra le varie decorazioni è un affresco di [[Luigi Morgari]] (1924) rappresentante ''Fanciulle danzanti'' in una scena di paesaggio di questa stessa località.
* ''Castello Florio''. Con grande parco, fu costruito agli inizi del [[XIX secolo]] dall'ingegner Viotti che intendeva riprodurre le strutture dei castelli medievali. In seguito divenne possesso della famiglia [[Florio]]. Il complesso si trova tra la statale del Sempione e la costa del lago.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
A Lesa sono presenti tutti gli ordini di scuole dell'obbligo e scuola dell'infanzia aggregate all'Istituto comprensivo del Vergante.
Nel parco di Villa Cavallini si trova inoltre una sezione dell'IIS Giuseppe Bonfantini con il corso di "Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale".
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale è intitolata a ''Giulio Carcano'' e fa parte del sistema bibliotecario del Medio Novarese.
==== Musei ====
Nella ''dépendance'' di Villa Stampa è allestita una Sala Manzoniana con esposizione di edizioni delle opere del Manzoni, oggetti appartenuti allo scrittore e la ricostruzione dello studio di [[Giulio Carcano]] che ha soggiornato a Lesa per diversi anni.
=== Musica ===
Dal 1867 è attivo nella cittadina il Corpo Bandistico di Lesa che dal 1993 ha assunto la denominazione di "Volpina”, recuperando il nome di una delle due bande esistenti prima del 1867.
==Società==
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Lesa}}
=== Lingue e dialetti ===
Pur trovandosi Lesa in territorio piemontese, il locale dialetto è di tipo insubre ([[Dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]).
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Marenzi|Inizio=2 luglio 1985|Fine=4 giugno 1990|Partito=[[Partito Liberale Italiano]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Lucini|Inizio=4 giugno 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[lista civica]] di [[Sinistra (politica)|sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giovanni Lucini|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=[[lista civica]] di [[Sinistra (politica)|sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Letizia Romerio Bonazzi|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Grignoli|Inizio=14 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Grignoli|Inizio=8 giugno 2009|Fine=25 maggio 2014|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Roberto Grignoli|Inizio=26 maggio 2014|Fine=27 maggio 2019|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] Per Lesa|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Aloma Rezzaro|Inizio=27 maggio 2019|Fine=25 maggio 2021|Partito=[[lista civica]] di [[centro-destra]] Lista civica per Lesa}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2021|4 ottobre 2021|Antonio Moscatello|-|Commissario prefettizio}}
{{ComuniAmminPrec|4 ottobre 2021|''in carica''|Angelo Luca Bona|[[lista civica]] di [[centro-destra]] Lista civica per Lesa|Sindaco}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Note ==
Line 99 ⟶ 138:
==Voci correlate==
*[[Strage di Solcio di Lesa]]
*
*[[Chiesa di San Sebastiano (Lesa)]]
==Altri progetti==
Line 105 ⟶ 145:
==Collegamenti esterni==
*
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{{
{{Lago Maggiore}}
{{Via Severiana Augusta}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
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