Marostica: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Marostica
|Panorama = Marostica7.JPG
|Didascalia = [[Piazza degli Scacchi]]
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado 2 = Vicenza
|Amministratore locale = Matteo Mozzo
|Partito = [[Lega per Salvini Premier|LSP]]
|Data elezione = 11-6-2018
|Data rielezione = 15-5-2023
|Data
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Crosara (Marostica)|Crosara]], [[Marsan (Marostica)|Marsan]], [[Pradipaldo]], [[San Luca (Marostica)|San Luca]], [[Valle San Floriano]], [[Vallonara]]
|Divisioni confinanti = [[Bassano del Grappa]], [[Colceresa]], [[Lusiana Conco]], [[Nove (Italia)|Nove]], [[Pianezze]], [[Salcedo (Italia)|Salcedo]], [[Schiavon]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2432
|Nome abitanti = marosticensi
|Patrono = [[Simone il Cananeo|san Simeone]]
|Festivo = ultima [[domenica]] di ottobre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Marostica (province of Vicenza, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Marostica all'interno della provincia di Vicenza
}}
'''Marostica''' (''Maròstega'' in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita web|titolo=Ciàcole visentine - Villaraspa compie 400 ani|url=http://www.quatrociacoe.it/201105/villaraspa.php|accesso=10 novembre 2011|editore=Quatro Ciàcoe, Mensile de cultura e tradission vènete}}</ref><ref>{{cita web|titolo= Giuseppe Pesco- Marostica, Critica – Anno 1990|url=http://www.gpesco.it/Critica/1990/critica1.htm|accesso=10 novembre 2011|editore=Giuseppe Pesco official website}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune
È nota in tutto il mondo per la partita a [[scacchi]] che si svolge
Si fregia del marchio di qualità turistico-ambientale della [[Bandiera arancione]] conferito dal [[Touring Club Italiano]]. Marostica è altresì famosa per la produzione della [[Ciliegia di Marostica]], prodotto a [[Indicazione geografica protetta (Unione europea)|indicazione geografica protetta]].
== Geografia fisica ==
La città si trova in una zona pianeggiante e collinare, ai piedi dell'[[Altopiano di Asiago]], ed è attraversata dal torrente [[Longhella]] che nasce nella frazione di [[San Luca (Marostica)|San Luca]].<ref name=consorzio>{{cita web|url=http://www.consorziobrenta.it/longhella.asp|titolo= Sistemazione torrente Longhella a Marostica|accesso=27 gennaio 2015|editore=Consorzio di bonifica Brenta}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Marostica Crosara}}
Marostica, secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], gode di un tipico [[clima temperato]] delle medie latitudini (''Cfa''), piovoso o generalmente umido in tutte le stagioni e con estati molto calde.
Le [[precipitazioni]] si concentrano nei periodi compresi tra marzo e maggio, con un leggero calo nei mesi estivi, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.
L'inverno è caratterizzato da frequenti fenomeni nevosi.<ref name="comuni-italiani.it">{{
{{ClimaAnnuale
| nome =
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 5.8
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| giornipioggia12 = 6
}}
== Origini del nome ==
Riguardo alle origini del toponimo, gli eruditi del passato si sono sbizzarriti, ma le loro spiegazioni sono oggi ritenute fantasiose e prive di fondamento. Molti lo hanno fatto risalire a ''Marii ostium'' o a ''Marius stetit'', credendo che qui [[Caio Mario|Gaio Mario]] avesse posto un accampamento durante la [[Guerra civile romana (83-82 a.C.)|guerra civile]] contro [[Lucio Cornelio Silla|Silla]]. Per [[Giovanni da Schio (storico)|Giovanni da Schio]] è un composto formato da ''mar'', in [[Lingua gallica|celtico]] "sopra", e ''Asticum'', riferimento al torrente [[Astico]] che scorre poco distante. Secondo [[Francesco Spagnolo|Francesco]] e [[Giovanni Spagnolo]], invece, si lega al [[lingua veneta|veneto]] ''maro'' "covone", ad indicare la forma dei colli che caratterizzano il territorio, oppure è un [[fitonimo]] da avvicinare a [[Castanea sativa|marrone]]<ref>{{cita libro | nome= Giambattista | cognome= Giarolli | titolo= Vicenza nella sua toponomastica stradale | anno= 1955 | editore= | città= | p= 242 }}</ref>.
Il noto toponomasta [[Dante Olivieri]] ha cercato di presentare delle ipotesi più verosimili, pur riconoscendo una certa difficoltà. Se fosse di origine preromana o romana potrebbe derivare da un ipotetico nome personale ''Marosto'' o ''Maroste'' (da confrontare, forse, con l'etnico ''[[Venosti|Venostes]]''), con l'aggiunta del suffisso di appartenenza -''ĭca''. Invece, collocandolo in epoca più tarda, potrebbe essere un composto di ''lama'' (la prima sillaba sarebbe andata persa perché intesa come articolo) "palude" e ''rostica'', derivato dall'aggettivo ''rosto'' "arrostito, bruciato": significherebbe, quindi, "palude dissodata tramite [[debbio]]"<ref>{{cita pubblicazione |nome= Dante |cognome= Olivieri |titolo= Postille toponomastiche |rivista= Atti del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti |volume= 75 |anno= 1915-16|pp= 1505-1517 }}</ref>.
{{cn|Una teoria avanzata recentemente fa derivare il nome dalla crasi del sostantivo "marra" e dell'aggettivo "ostica", dove marra indica un mucchio di sassi o un accumulo di detriti rocciosi di origine sedimentaria, ed è voce diffusa nella toponomastica e presente con numerosi suoi derivati specialmente in parlate delle zone alpine.<ref>{{Treccani|marra2|marra² |accesso=11 maggio 2022 |v=1}}</ref> L'accumulo di detriti indicherebbe le diverse colline presenti con questa forma nella zona nord del Comune, verso le frazioni di Valle San Floriano e Vallonara.}}
== Storia ==
{{vedi anche|Storia del territorio vicentino}}
=== Epoca antica ===
I pendii soleggiati in stretta comunicazione con la sottostante pianura hanno reso la zona favorevole all'insediamento umano sin dalla [[preistoria]], come dimostrano i reperti risalenti al periodo. Tracce più tarde sono riferibili al tempo dei [[Paleoveneti]] e si concentrano specialmente sul colle Pauso: vanno certamente collegate alla vicina necropoli di [[Angarano]], risalente al cosiddetto periodo "Este I" ([[XIII secolo a.C.|XIII]]-[[VII secolo a.C.]]).
=== Alto medioevo ===
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Di grande importanza è un documento del [[753]] che cita il castello sul monte Pauso, indice che la fortificazione romana rivestiva grande importanza anche sotto i Longobardi. A questi si sostituirono i [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] e Marostica divenne parte della contea di Vicenza.
Alla fine del [[IX secolo]] il [[Veneto]] fu invaso dagli [[Ungari]] che sconfissero il [[
Come conseguenza, tra il 917 e il 921 Marostica, insieme con tutto il territorio compreso tra la riva sinistra dell'[[Astico]] e quella destra del Brenta (incluso l'altopiano di Asiago), fu donata dall'imperatore [[Berengario del Friuli|Berengario]] al [[vescovo]] Sibicone di Padova, con l'obbligo di costruire castelli e opere di difesa contro le
Risale al [[983]] uno scritto che cita le due chiesette di San Vito (ancora esistente) e Sant'Apollinare (scomparsa), entrambe sedi di ''[[corte (storia)|curtes]]'' rette da monaci [[benedettini]]. Un altro monastero di antiche origini si trovava a [[Valle San Floriano]]<ref name="storia">{{Cita web|url=http://www.comune.marostica.vi.it/web/marostica/vivere/vivere-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_nc6A&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=/regioneveneto/myportal/html-generico-detail&uuid=c820460c-e6f9-4e57-9420-28b94cd440fa&contentArea=_Marostica_vivere-interna_Body1_&selVert=menu-contestuale_b80afaef-f85c-4a01-880f-9519a300a5cd|titolo=Origini e storia della città di Marostica|sito=Comune di Marostica|accesso=29 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305030035/http://www.comune.marostica.vi.it/web/marostica/vivere/vivere-interna?p_p_id=ALFRESCO_MYPORTAL_CONTENT_PROXY_WAR_myportalportlet_INSTANCE_nc6A&p_p_lifecycle=1&p_p_state=normal&p_p_mode=view&template=/regioneveneto/myportal/html-generico-detail&uuid=c820460c-e6f9-4e57-9420-28b94cd440fa&contentArea=_Marostica_vivere-interna_Body1_&selVert=menu-contestuale_b80afaef-f85c-4a01-880f-9519a300a5cd|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Basso medioevo ===
{{vedi anche|Castello di Marostica}}
Probabilmente prima del [[1140]] il borgo diventa feudo degli [[Ezzelini]] i quali, dagli originari possedimenti di [[Romano d'Ezzelino|Romano]] e [[Onara]], erano riusciti ad espandersi anche su altri importanti centri quali [[Bassano del Grappa|Bassano]], [[Angarano]] e [[Cartigliano]].
Ben presto entrarono in conflitto con il [[comune medievale|Comune]] di [[Vicenza]] e Marostica fu una delle località contese, tanto che nel [[1197]] fu saccheggiata dai Vicentini. Solo nel [[1218]] fu concluso un accordo tra [[Ezzelino II da Romano|Ezzelino II "il Monaco"]] e il Comune e Marostica venne ceduta a Vicenza dietro il pagamento di quarantamila lire veronesi, con l'obbligo di distruggerne le fortificazioni. Questa clausola, tuttavia, non venne messa in pratica; anzi, verosimilmente i Vicentini provvidero a rafforzare le strutture.
Il conflitto, in effetti, non tardò a riprendere e nel [[1235]] [[Ezzelino III da Romano|Ezzelino III "il Tiranno"]] riconquistò Marostica. Il suo dominio continuò sino al [[1259]], quando fu definitivamente sconfitto da una lega di [[guelfi]] nella [[Battaglia di Cassano d'Adda (1259)|battaglia di Cassano d'Adda]]. Con la sua morte, avvenuta qualche giorno dopo, il vasto dominio ezzeliniano si disgregò e Marostica tornò sotto Vicenza.
L'indipendenza di Vicenza cessò nel [[1266]], quando entrò nell'orbita di [[Padova]]. A questa, nel [[1311]], successero gli [[Scaligeri]] e a [[Cangrande della Scala]] si deve la costruzione del [[castello di Marostica]], articolato in quello inferiore e in quello superiore. Successiva alla costruzione dei due castelli è la cinta muraria, iniziata da [[Cansignorio della Scala]] nel [[1372]]. Sempre al periodo scaligero risale la chiesa di Sant'Antonio abate, del [[1383]]. In sostanza, è sotto questa dominazione che Marostica assunse l'aspetto di una vera e propria città murata, organizzata in modo razionale.
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=== Periodo veneziano ===
[[File:MAROSTICA - panoramio - Gregorini Demetrio (2).jpg|thumb|left|Il [[leone di San Marco]] del 1527<ref>{{cita web|url= https://www.bassanonet.it/news/6574-il_ruggito_strozzato.html |titolo= Il ruggito strozzato |autore= Alessandro Tich |data= 27 luglio 2010 }}</ref>, segno di fedeltà alla [[Serenissima]], nella [[Piazza degli Scacchi]]]]
Sotto la Serenissima, Marostica divenne sede di podesteria, pur rimanendo amministrativamente subordinata a Vicenza.
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Questo momento di stabilità politica e sviluppo economico fu tragicamente interrotto dalla [[guerra della Lega di Cambrai]]. Dopo la disastrosa [[battaglia di Agnadello]] del [[1509]], le truppe di [[Massimiliano I d'Asburgo|Massimiliano d'Asburgo]] invasero la terraferma veneta e la stessa Marostica fu più volte occupata e riconquistata.
Al termine del conflitto, nel [[1516]], i cantieri ripresero a funzionare: fu terminato il convento domenicano di San Rocco e venne innalzata la chiesetta di San Benedetto. La sede del governo fu trasferita dal castello Superiore a quello Inferiore (meglio difendibile) e nel [[XVII secolo|Seicento]] il podestà Marino Nadal ne rinnovò la cappella (oggi ospita la sala consiliare).
Se le edificazioni all'interno delle mura si poterono dire concluse con la chiesa dei Carmini ([[1618]]-[[1619]]), nelle campagne all'esterno si assistette all'erezione di numerose [[ville venete|ville]]. Questo fenomeno subì un picco durante la crisi della Repubblica, quando l'aristocrazia, fiacca e disinteressata all'attività politica, lasciava sempre più spesso la capitale verso gli agi della villeggiatura<ref name=storia/>.
=== Dall'Ottocento
[[Caduta della Repubblica di Venezia|Caduta la Serenissima]] nel [[1797]], Marostica seguì le sorti di tutto il [[Veneto]] passando alla Francia di [[Napoleone Bonaparte]]. Il generale transitò per la città che venne spogliata delle insegne di San Marco (tra cui il leone della piazza); al loro posto sorsero i simboli rivoluzionari, come l'[[Albero della Libertà]].
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Nel [[1866]], al termine della [[terza guerra d'indipendenza]], il Veneto entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Nel 1876 il paese ha dato i natali allo scrittore Giovanni Martini (1876-1905)<ref>{{Cita web|url=https://www.edizionisolfanelli.it/giovannimartini.htm|titolo=Giovanni Martini}}</ref>, amico di [[Sebastiano Rumor]] e conoscente di [[Antonio Fogazzaro]]<ref>{{Cita libro|autore=Giovanni Martini|titolo=Don Pedro di Elisonda Episodio della guerra dei Carlisti. Dramma (1900), a cura di Riccardo Pasqualin, Solfanelli, Chieti 2021}}</ref>.
Gli anni successivi si caratterizzarono per lo sviluppo dell'industria della paglia, che portò la città a divenire uno dei più importanti centri del settore sino alla [[prima guerra mondiale]].
Il primo conflitto, combattuto sul [[monte Grappa]] e sull'
Del [[Ventennio fascista|Ventennio]] sono degni di nota il restauro dei castelli, terminato nel [[1936]], e la soppressione dei Comuni di [[Crosara (Marostica)|Crosara]] (con [[San Luca (Marostica)|San Luca]]) e [[Vallonara]] (con [[Valle San Floriano]] e [[Pradipaldo]]) nel [[1938]].
Della [[seconda guerra mondiale]] va ricordata la [[resistenza partigiana|Resistenza]], con il sacrificio di quattro giovani partigiani (probabilmente coinvolti nell'[[Eccidio di malga Silvagno]]) catturati sull'altopiano e poi fucilati nel cortile del castello Inferiore (gennaio [[1944]])<ref name=storia/>.
=== Simboli ===
[[File:Marostica-Gonfalone.png|thumb|Gonfalone comunale]]
Lo stemma di Marostica è stato concesso con decreto del presidente della Repubblica del 19 febbraio 1962.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?3200|titolo=Marostica|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|D'azzurro, da un lato un colle con edificio fortificato e dall'altro lato un [[Leone (araldica)|leone]] che sale di color aureo, che porta con le unghie anteriori una bandiera avente in campo bianco una croce formata da una linea azzurra e una rossa, com'è rossa l'asta medesima. Nella parte superiore vi è una corona dorata e
la parte inferiore è contornato da due rami, uno di quercia con ghiande ed uno d'alloro con bacche, fra loro
incrociati e annodati da un nastro rosso sotto la punta dello scudo.<ref>{{cita testo|url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-vi-marostica.pdf |titolo= Statuto comunale |autore= Comune di Marostica |posizione= Art. 8 (Stemma e gonfalone, titolo di città)}}</ref>}}
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 20 febbraio 1962, è un drappo di bianco al [[Palo (araldica)|palo]] d'azzurro e alla [[Banda (araldica)|banda]] di rosso.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/be4b67d1-da4c-4906-8d10-72892ec7c7b9/992-marostica|titolo=Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Marostica|accesso=6 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Onorificenza non faleristica.svg
|nome_onorificenza = Menzione onorevole di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)
|collegamento_onorificenza = Medaglie per il terremoto calabro-siculo
|motivazione = Al Comune di Marostica
|data = Elenco delle ricompense conferite ai benemeriti in occasione del terremoto calabro-siculo 28 dicembre 1908 con RR. decreti 7 e 21 luglio, 9 agosto, 23 settembre 1910; 23 febbraio, 16 marzo, 27 maggio 1911, in Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia n. 130 del 30 giugno 1911
}}{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente della Repubblica
| data = 17 dicembre 1962<ref name="ACS"/>}}
== Monumenti e luoghi
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Marostica)|
* Chiesa parrocchiale di [[Sant'Antonio Abate]]
* Chiesa della [[Madonna del Carmine]] o dei Carmini
* Scoletta del Santissimo Sacramento
* Chiesa e [[convento]] di [[San Rocco]]
* Chiesa e [[monastero]] di [[Chiesa di San Gottardo (Marostica)|San Gottardo]]
* Convento e chiesa dei Santi [[San Fabiano|Fabiano]] e [[San Sebastiano|Sebastiano]]
* Chiesa di [[San Vito]]
=== Architetture militari ===
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{{Immagine grande|Marostica panorama giugno08.jpg|1000 px|Panorama dal castello superiore}}
== Galleria d'immagini ==
<gallery mode="packed" heights="150">
File:Marostica.JPG|Vista panoramica dal castello superiore
File:Marostica PiazzaScacchi.jpg|Piazza degli scacchi e il castello inferiore
File:Roofs of Marostica from flickr.jpg|Tetti di Marostica
File:Marostica castle from flickr by Bo&Ko.jpg|Vista del castello superiore
File:Marostica9.JPG|Centro della città
File:Marostica piazza Castello et château supérieur.JPG|Piazza degli scacchi e vista verso il castello superiore
File:Marostica6.JPG|Piazza degli scacchi
File:Marostica5.JPG|Mura
File:Marostica1.jpg|Il castello inferiore e il [[leone marciano]]
</gallery>
=== Architetture civili ===
==== Palazzo del Doglione ====
[[File:Marostica flickr photo by arikasia 2260995705.jpg|thumb
Localizzato sul lato settentrionale della piazza, era in origine una fortificazione (detta "rocca di Mezzo") con le funzioni di casello daziario. Non è un caso, quindi, se il prospetto settentrionale si affaccia su via Mazzini, un tempo principale strada della città e via di collegamento tra Bassano e Vicenza.
Riga 231 ⟶ 228:
Citato già nel [[1218]], quando [[Ezzelino II da Romano|Ezzelino il Monaco]] cedette Marostica a Vicenza, perse importanza in epoca scaligera, ma fu recuperato dai veneziani per diventare sede della cancelleria, del [[Monte di Pietà]] e dell'armeria.
Palazzo e torre subirono drastici rifacimenti nella prima metà dell'Ottocento, per essere poi completamente ricostruiti negli [[anni 1930]] perché pericolanti.
== Società ==
Riga 239 ⟶ 235:
=== Etnie e minoranze straniere ===
* [[Romania]]
* [[Marocco]]
* [[
* [[Albania]] {{formatnum:48}}
* [[
* [[
* [[Repubblica di Macedonia|Macedonia]] {{formatnum:40}}
* [[
* [[Serbia]] {{formatnum:28}}
* [[
== Cultura ==
=== Eventi ===
{{vedi anche|Piazza degli Scacchi}}
Marostica è famosa per uno spettacolo folcloristico di ambientazione storica in costume che si svolge il secondo fine settimana di settembre degli anni pari, la "Partita a [[scacchi]] a personaggi viventi" che si ispira ad una vicenda che si vuole ambientata nel 1454, sebbene di questa non vi sia prova storica ed anzi alcuni sostengono sia una invenzione moderna.<ref>{{cita web|url= http://www.italiascacchistica.com/a_marost.htm.|titolo= La partita a scacchi di Marostica, (vedere fra le altre cose il commento alla fine del link) | accesso = 8 gennaio 2023 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20111204025649/http://www.italiascacchistica.com/index.shtml |urlmorto= sì}}</ref>
L'iniziativa di questa partita a scacchi giocata in piazza e con personaggi viventi fu progettata e messa in scena<ref>{{Cita libro|autore=Andrea Speziali|titolo=Mario Mirko Vucetich (1898-1975). Architettura, Scultura, Pittura, Disegno|data=2020|editore=Silvana Editoriale|ISBN=9788836646821}}</ref> da [[Mirko Vucetich]] – architetto, scultore, scenografo, musicista e regista – (Bologna [[1898]] – Vicenza [[1975]]), che nel [[1954]] la realizzò quale [[rievocazione storica]], scrivendo anche il testo teatrale ''La partita a scacchi''. Oltre 600 figuranti in costume medioevale, cavalli, armati, sbandieratori, guitti e sputafuoco, dame e gentiluomini, fanno da cornice al gioco degli scacchi che rappresenta la sfida di Rinaldo d'[[Angarano]] e Vieri da [[Vallonara]]. Secondo la trama, costoro, giovani e nobili rampolli della Città, si innamorarono entrambi della bella Lionora. Taddeo Parisio Castellano di Marostica e padre di Lionora, proibì la sfida a [[duello]], come prevedeva l'usanza del tempo, ed ordinò di giocare una partita al "Nobil Ziogo de li scacchi". Taddeo decise che il vincitore della singolare sfida avrebbe sposato la bella Lionora, mentre colui che avesse perso avrebbe sposato sua sorella minore, Oldrada, divenendo così anch'egli suo parente.
La città quasi ogni domenica è interessata da una qualche manifestazione. Tra le numerose si ricorda il mercatino dell'[[antiquariato]], che ha luogo ogni prima domenica del mese nella piazza degli scacchi e lungo la via Mazzini, la festa di primavera, la sagra delle ciliegie alla fine di maggio. In primavera viene presentata la rassegna "[[Umoristi a Marostica]]" che dal [[1969]] propone una mostra a tema, con opere dei maggiori artisti internazionali di grafica umoristica.
In ottobre si svolge la tradizionale antica [[Sagra (festa)|sagra]] di san Simeone, [[Santo patrono|patrono]] della città.
Marostica è gemellata con la città di [[Tendō]] in [[Giappone]], dove si svolge una partita a scacchi ([[
== Economia ==
Dalla fine del [[XIX secolo|1800]] fino a circa la fine degli [[Anni 1960|anni sessanta]] l'economia di Marostica è stata caratterizzata dall'industria di produzione e trasformazione della paglia.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=1 | p=18}}</ref> I cappelli di paglia prodotti dalle fabbriche di Marostica erano commercializzati e famosi in tutto il mondo.
Marostica è stata sede di numerose e famose aziende del comparto dell'abbigliamento (Belfe, Breco's, ecc), oggi è sede della divisione italiana della [[Diesel (azienda)|Diesel]]/OTB, dell'importante industria di elettronica ed elettrotecnica [[Vimar]] (il cui marchio riprende in parte il nome della città) e della [[Pizzato Elettrica]], leader nel settore dei microinterruttori. Numerose sono oggi le attività sviluppatesi nei campi dell'informatica e della comunicazione on-line.
=== Lavorazione della paglia ===
La zona che ha visto crescere lo sviluppo del polo artigianale della paglia nel vicentino, è quella peculiare area collinare compresa tra Marostica e l’altopiano di Asiago, delimitata a est dal fiume Brenta mentre a ovest dal fiume Astico, coincidendo con il territorio dei Settecomuni.
La popolazione locale dei paesi di Lusiana, Conco, Crosara e San Luca e successivamente anche nei comuni della Pedemontana, da Vallonara a Lugo, da Calvene a Caltrano, all’interno della Val d’Astico, fino a Velo ha saputo sfruttare una terra che per le sue peculiarità ha dimostrato di essere particolarmente adatta alla coltivazione della paglia da intreccio. La terra magra che permetteva solo un'agricoltura di sussistenza, l’esposizione all’arsura del sole (essendo rivolta a sud), e la protezione dai venti freddi della montagna (protetta a nord dall’Altopiano di Asiago) sono fattori che hanno determinato la fortuna della paglia di Marostica. Avendo rappresentato fin dal 1800 la principale coltivazione della zona, ha determinato per molto tempo l’economia della società agraria di Sette Comuni, che ha sviluppato pertanto competenze uniche e peculiare legato indissolubilmente all’identità del luogo.
Marostica, principale centro dell’area, con la sua posizione strategica che la collegava a Vicenza e Bassano, ha rappresentato per il mercato dei manufatti in paglia il naturale sbocco commerciale diventando, in un secondo momento, il polo produttivo principale dell’industria della paglia.’
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Stazione di Marostica 01.jpg|thumb|L'ex stazione tranviaria]]
Il paese è attraversato dalla [[Strada statale 248 Schiavonesca-Marosticana|Strada statale 248]], ed è tangente alla [[Superstrada Pedemontana Veneta|Pedemontana Veneta]].
Il trasporto pubblico a Marostica è garantito da autocorse svolte dalla società [[
Fra il [[1910]] e il [[1961]] la città venne servita da una stazione posta sulla [[Tranvia Vicenza-Bassano del Grappa]], gestita anch'essa dalle FTV.
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1945|Luigi Consolaro|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1945|Domenico Passuello|[[Partito Socialista Italiano|PSIUP]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|1945|Giovanni Battista Morello|-|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1946|1950|Giovanni Volpato|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1950|1955|Marco Bonomo|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1955|1964|Ernesto Xausa|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1964|1970|Mario Consolaro|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1970|1990|Aliprando Franceschetti|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1990|1995|Martino Bonotto|[[Democrazia Cristiana]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1995|1999|Valerio Zanforlin|[[centrosinistra]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1999|2009|Alcide Bertazzo|[[centrodestra]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2009|2012|Gianni Scettro|[[centrodestra]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2012|2013|Renata Carletti|-|Commissario prefettizio|}}
{{ComuniAmminPrec|2013|2018|Marica Dalla Valle|[[lista civica]] "Più Marostica"|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|2018|2018|Renata Carletti|-|Commissario prefettizio|}}
{{ComuniAmminPrec|2018|''in carica''|Matteo Mozzo|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (ordinamento italiano)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|BRA|São Bernardo do Campo
* {{Gemellaggio|JPN|
* {{Gemellaggio|ITA|Mignano Monte Lungo}}
* {{Gemellaggio|FRA|Montigny-le-Bretonneux}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Nel [[1938]] Marostica ha assorbito i territori dei
== Sport ==
Marostica, che è paese natale del pluricampione Giovanni Battaglin, vincitore di un Giro d'Italia e di una Vuelta di Spagna, è stata più volte arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]:
* [[1994]] (31 maggio): 10ª tappa, vinta dall'[[Uzbekistan|uzbeko]] [[Džamolidin Abdužaparov|Djamolidine Abdoujaparov]].
* [[1996]] (6 giugno): 19ª tappa, cronometro individuale, vinta dal [[Russia|russo]] [[Evgenij Berzin]].
* [[2003]] (23 maggio): 13ª tappa, vinta da [[Alessandro Petacchi]].
== Note ==
== Bibliografia ==
* Giordano Dellai et al., ''Marostica e il suo territorio nel Duecento: società e ambiente a Marostica, Mason, Molvena, Nove e Pianezze secondo il Regestum Possessionum communis Vincencie del 1262'', Vicenza, La Serenissima, 1997.
* {{cita libro|autore=[[Giovanni Mantese]]|titolo=Memorie storiche della Chiesa vicentina, I, Dalle origini al Mille|città=Vicenza|editore=Accademia Olimpica|anno=1952|cid=Mantese}}
== Voci correlate ==
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* [[Brigata Alpina Cadore]]
* [[Piazza degli Scacchi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale
[[Categoria:Marostica| *]]
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