Raid di Tondern: differenze tra le versioni
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|Tipo=Battaglia
|Nome del conflitto = Raid di Tondern
|Parte_di =della [[prima guerra mondiale]]
|Immagine =3 haller i Tønder.jpg
|Didascalia = I tre hangar principali di Tondern in una data imprecisata tra
|Data = 19 luglio [[1918]]
|Luogo = [[Tønder|Tondern]]
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|Esito = Successo inglese
|Schieramento1 = [[File:Naval Ensign of the United Kingdom.svg|22px|border]] [[Royal Navy]]
|Schieramento2 = [[File:War Ensign of Germany (1903-1918).svg|22px|border]] [[Kaiserliche Marine]]
|Comandante1 =
|Comandante2 =
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}}
Il '''raid di Tondern''' fu
== Lo scenario ==
[[File:HMS Furious-3.jpg|La ''Furious'' nel 1918 con lo schema mimetico, esteso alle palizzate in legno di protezione al ponte di volo.|thumb|left]]
Durante tutta la [[prima guerra mondiale]] i [[dirigibile|dirigibili]] [[Zeppelin]] furono una costante minaccia per le forze navali alleate in generale e per l'Inghilterra nel suo stesso territorio metropolitano. In particolare la base di Tondern, all'epoca in territorio tedesco e oggi danese<ref name = TondernMuseum>{{cita web|url=http://www.zeppelin-museum.dk/main.php?lang=en|titolo=Zeppelin and garrison Museum Tondern - Home page|editore=Zeppelin- & Garnisonsmuseum Tønder|accesso=31 dicembre 2015}}</ref>, era una delle più grosse basi con hangar di dimensioni ragguardevoli; in particolare ''Toska'' di 275x45 m ed alto 72 m poteva ospitare due dirigibili di grosse dimensioni, circa 70x23 m; altri due più piccoli erano ''Toni'' e ''Tobias'', di 200 m di lunghezza, ed in grado di ospitare un'aeronave ciascuno<ref name = Yeulett/>. Poiché all'epoca non esistevano né [[radar]] né [[Aeroplano|aerei]] a lungo raggio, i dirigibili, già in grado di effettuare trasvolate di migliaia di chilometri portando un carico utile, erano in grado di pattugliare e colpire per mare e per terra, soprattutto di notte, con la garanzia della quasi assoluta impunità.
[[File:HMS Furious-8.jpg|thumb|I [[Sopwith Camel]] pronti all'azione sul ponte della Furious prima del raid su Tondern]]
Pertanto il modo più efficace di eliminare la minaccia consisteva nel colpire le loro basi
Nel frattempo il [[Royal Flying Corps]] si era fuso con il [[Royal Naval Air Service]] nella neonata [[Royal Air Force]]
La ''Furious'' sarebbe partita da [[Rosyth]] ed avrebbe avuto una scorta diretta della Harwich Force, la forza di navi leggere veloci di stanza ad Harwich; nello specifico il gruppo incaricato era denominato ''Force A'', e comprendeva otto cacciatorpediniere della ''13th Flotilla'' e il 1st Light Cruiser Squadron con gli incrociatori [[HMS Caledon|HMS ''Caledon'']], [[HMS Galatea (1914)|HMS ''Galatea'']], [[HMS Royalist (1915)|HMS ''Royalist'']], [[HMS Phaeton|HMS ''Phaeton'']] ed [[HMS Inconstant|HMS ''Inconstant'']]. Come protezione distante sarebbe stata in mare
== L'attacco ==▼
▲==L'attacco==
[[File:HMS Phaeton (1914).jpg|thumb|left|Una parte della formazione in navigazione verso Tondern; si vedono alcuni incrociatori e le navi trasporto aerei HMS ''Engadine'' e HMS ''Vindex''.]]
Il 18 luglio con la portaerei britannica [[HMS Furious (47)|HMS ''Furious'']] in navigazione a 18,5 [[nodo|nodi]] e la prua al vento, una tempesta non permise il decollo dei velivoli, e la missione venne rimandata di 24 ore. Pertanto la ''Furious'', protetta dai cinque incrociatori della Forza A, ''HMS Caledon'', ''HMS Galatea'', ''HMS Royalist'', ''HMS Phaeton'' ed ''HMS Inconstant'', ed alcuni cacciatorpediniere, tra cui HMS ''Violent'' e HMS ''Viceroy'', portò i nove biplani [[Sopwith Camel]] a distanza utile dalla base nella notte del 19 luglio ad 80 miglia a nord-ovest di Tondern<ref name = Yeulett>{{cita web |http://www.tondernraid.com/tonder.htm|The Story of the Raid on Tondern-19th July 1918|31 dicembre 2015}}</ref>. Secondo gli ordini operativi non doveva essere violata la neutralità del territorio danese<ref name = TondernMuseumOrders>{{cita web|url=http://www.tondernraid.com/orders.htm|titolo=The Admiral's Orders for the Raid on Tondern|editore=tondernraid.com|accesso=1 gennaio 2016}}</ref>.▼
▲Il 18 luglio con la portaerei britannica
I biplani, divisi in due ondate di tre e quattro velivoli, armati con 2 bombe Cooper da 50 [[libbra|libbre]] (circa 25 kg) poste in rastrelliere sotto l'abitacolo, decollarono dalle 0300 alle 0320; il capitano Thyne ebbe problemi al motore e rientrò verso la formazione navale, ammarando e venendo ripescato dal cacciatorpediniere ''Viceroy''. Gli altri salirono dapprima ad una quota di 5000 piedi e poi a 6000 per il tratto finale ed il primo gruppo arrivò sul bersaglio alle 0435. Ad iniziare dal capitano Dickson, i piloti attaccarono la base costituita da tre hangar e relative piste di volo, iniziando poi il rientro alla squadra; il secondo volo avvistò il campo alle 0445, ed attaccò questa volta sotto il tiro della contraerea; il bilancio fu la distruzione dell'hangar più grande con due dirigibili, precisamente l'L54 e lo L60, ed il danneggiamento di uno dei due più piccoli (''Tobias'') con un pallone all'interno<ref name = Yeulett/>.▼
▲I biplani, divisi in due ondate di tre e quattro velivoli, armati con 2 bombe Cooper da 50 [[libbra|libbre]] (circa 25
[[File:Toska i brand.jpg|thumb|right|L'hangar ''Toska'' in fiamme il giorno 19 subito dopo l'attacco.]]▼
All'epoca gli atterraggi notturni su portaerei erano di estrema difficoltà e non vennero neanche tentati. Non tutti i velivoli rientrarono verso la ''Furious'' che nel frattempo era rientrata sotto la protezione della ''Forza B'': il primo aereo pilotato dal capitano Dickson avvistò i cacciatorpediniere di schermo al largo del faro di Lyndvig alle 0545; alcuni piloti ammararono vicino alle navi e vennero recuperati dalle navi di scorta, altri, come il capitano Jackson e il tenente Williams, atterrarono sulla costa finendo internati dalle autorità danesi ma Williams riuscì a fuggire. Solo un pilota, il [[tenente di vascello]] Yeulett, morì nell'ammaraggio forzato, ed il 24 luglio i rottami del suo aereo arrivarono a terra vicino [[Havrvig]] mentre il suo corpo venne ritrovato sulla costa il 28 presso [[Argab]]<ref name = Yeulett/>.▼
▲[[File:Toska i brand.jpg|thumb
▲All'epoca gli atterraggi notturni su portaerei erano di estrema difficoltà e non vennero neanche tentati. Non tutti i velivoli rientrarono verso la ''Furious'' che nel frattempo era rientrata sotto la protezione della ''Forza B'': il primo aereo pilotato dal capitano Dickson avvistò i cacciatorpediniere di schermo al largo del faro di Lyndvig
== Conseguenze ==▼
▲==Conseguenze==
L'operazione, il cui nome in codice era ''F7'', fu un successo e pose fine all'operatività di Tondern come base per i dirigibili<ref name = Yeulett/>. Una analoga operazione da tenersi sempre in giugno, la ''F6'', era stata annullata a causa dei forti venti<ref name = Yeulett/>. Yeulett venne decorato alla memoria con la [[Distinguished Flying Cross (Regno Unito)|Distinguished Flying Cross]], insieme agli altri piloti Dawson, Jackson e Williams, mentre i rimanenti equipaggi ricevettero il [[Distinguished Service Order]]<ref name = Yeulett/>.
Le esperienze accumulate durante le operazioni furono preziose per lo sviluppo futuro delle portaerei, e le nuove navi britanniche di questo genere, a cominciare dalla [[HMS Argus (I49)|HMS ''Argus'']] che venne completata nel settembre 1918 e la [[HMS Hermes (95)|HMS ''Hermes'']] entrata in servizio nel 1923, vennero dotate di un ponte continuo per le operazioni di volo<ref name =landingtrials/>, con a bordo i
== Note ==▼
▲==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==▼
* {{cita web|url=http://www.casey.tgis.co.uk/web/dfc/tonder.htm|titolo=The Raid on Tondern|lingua=en|accesso=28 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110911210007/http://www.casey.tgis.co.uk/web/dfc/tonder.htm|urlmorto=sì}}
▲==Collegamenti esterni==
{{Portale|Grande Guerra|marina}}
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