Potenza (Italia): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Errore di battitura
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
Riga 1:
{{nd|altre località italiane omonime|Potenza#Geografia|nocat=1}}
{{Avvisounicode}}
{{organizzare|La voce non risponde agli standard richiesti da [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani]] nell'impostazione e nei contenuti.}}
{{F|centri abitati della Basilicata|dicembre 2011}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Potenza
|Panorama =View Potenza1of Potenza (Basilicata, Italy).jpg
|Didascalia = Veduta notturna di Potenza
|Bandiera = Potenza (Italia)-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Potenza (Italia)-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
Riga 14 ⟶ 11:
|Divisione amm grado 1 = Basilicata
|Divisione amm grado 2 = Potenza
|Amministratore locale = [[DarioVincenzo De Luca (politico)|Dario De LucaTelesca]]
|Partito = [[Indipendente (politica)|Indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|Partito = [[Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale|FdI - AN]]
|Data elezione = 09/06/201410-7-2024
|Data istituzione =
|Superficie = 175.43
|Latitudine gradi = 40
|Latitudine minuti = 38
|Latitudine secondi = 0
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 15
|Longitudine minuti = 48
|Longitudine secondi = 0
|Longitudine EW = E
|Altitudine = 819
|Superficie = 175.43
|Note superficie = [http://www.comuni-italiani.it/076/063/ Dati di riferimento alla superficie]
|Sottodivisioni = Vedi [[#Frazioni|elenco]]
|Abitanti=67229
|Divisioni confinanti = [[Anzi (Italia)|Anzi]], [[Avigliano]], [[Brindisi Montagna]], [[Picerno]], [[Pietragalla]], [[Pignola]], [[Ruoti]], [[Tito (Italia)|Tito]], [[Vaglio Basilicata]]
|Note abitanti={{cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens2015gen/query.php?lingua=ita&Rip=S4&Reg=R17&Pro=P076&Com=63&submit=Tavola/|titolo=Bilancio demografico Anno 2015|autore=ISTAT|mese=maggio|anno=2015}}
|Aggiornamento abitanti=31-05-2015
|Sottodivisioni = Borgo Giuliano, Borgo Trinità Sicilia, Dragonara, Giarrossa, Lavangone, Tiera
|Divisioni confinanti = [[Anzi]], [[Avigliano]], [[Brindisi Montagna]], [[Picerno]], [[Pietragalla]], [[Pignola]], [[Ruoti]], [[Tito (Italia)|Tito]], [[Vaglio Basilicata]]
|Codice postale = 85100
|Prefisso = [[0971]]
|Fuso orario = +1
|Codice statistico = 076063
|Codice catastale = G942
|Targa = PZ
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 2472
|Diffusività =
|Nome abitanti = potentini
|Patrono = san [[san Gerardo di Potenza]]
|Festivo = 30 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = ''città verticale''<br/>''città delle cento scale''<br/>''città delle scale''
|Mappa = Map of comune of Potenza (province of Potenza, region Basilicata, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Potenza all'interno dell'omonima provincia
|Sito = http://www.comune.potenza.it
}}
'''Potenza''' ({{audio|It-Potenza.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|IPAAFI]]</small>: {{IPA|[/poˈtɛnʦa]/|it}}<ref>{{cita webDipi|url=http://www.dipionline.it/dizionario/|titolo=DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana|accesso=22 maggio 2013Potenza}}</ref>, ''PuténzëPuténz'' in [[Dialettidialetti gallo-italici di Basilicata|dialetto potentino]]<ref>{{cita libro | cognome= Pellegrini | nome= Giovan Battista | wkautore = Giovan Battista Pellegrini | titolo= Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, [[Alfabetopaesi, foneticofrazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia internazionale|IPA]]: {{IPAeditore= Hoepli |[pu'tenʣə] città= Milano | anno= 1990}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 67.229{{Popolazione|ITA}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/>, capoluogo della [[Provincia di Potenza|provincia omonima]] e della regione [[Basilicata]] e primo comune della regione per popolazione<ref>[http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/popolazione/ Comuni lucani per popolazione]</ref>
 
È detta anche la «città verticale» per la sua peculiare struttura urbanistica<ref>{{Cita web | url = http://www.basilicataturistica.it/territori/potenza-le-scale/?lang=it | titolo = Potenza, le scale | data = 19 novembre 2015 | accesso = 13 dicembre 2022 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180630190045/http://www.basilicataturistica.it/territori/potenza-le-scale/?lang=it | urlmorto = sì }}</ref> che presenta il [[Centro storico di Potenza|centro storico]] posto sull'altura più elevata e i restanti quartieri posti ad altitudini gradualmente inferiori.
 
Con un'altitudine di 819 metri [[Livello del mare|s.l.m.]] Potenza è il capoluogo di [[Regione (Italia)|regione]] situato alla quota più elevata in Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.basilicataturistica.it/territori/potenza-citta-capoluogo/|titolo=Potenza, Città Capoluogo|sito=Basilicata Turistica|accesso=10 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210418034546/https://www.basilicataturistica.it/territori/potenza-citta-capoluogo/|urlmorto=sì}}</ref> ed è il secondo per altitudine tra i capoluoghi di [[Provincia (Italia)|provincia]] dopo [[Enna]].<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/capoluoghi/altitudine/|titolo=Capoluoghi ordinati per altitudine|sito=tuttitalia.it|accesso=10 novembre 2019}}</ref>
 
È nota anche come «città delle cento scale»<ref>{{Cita web|url=http://www.vdgmagazine.it/single-post/2016/11/10/Potenza-citt%C3%A0-delle-cento-scale?author=12|titolo=Potenza, città delle cento scale {{!}} Viaggi del Gusto - VdG Magazine|sito=Viaggi del Gusto - VdG Magazine|accesso=11 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191019122226/https://www.vdgmagazine.it/viaggiare/potenza-citta-delle-cento-scale/|urlmorto=sì}}</ref> o semplicemente «città delle scale»,<ref>{{Cita web|url=http://www.potenzabellascoperta.it/lidentita-le-caratteristiche/|titolo=L’IDENTITÀ, LE CARATTERISTICHE – Potenza Bella Scoperta|lingua=it|accesso=19 ottobre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191019123639/http://www.potenzabellascoperta.it/lidentita-le-caratteristiche/}}</ref> per via appunto del suo sistema di scale antiche e moderne che collegano fra loro le varie parti del centro urbano. In particolare, la città possiede il sistema di [[Scala mobile|scale mobili]] per il trasporto pubblico più esteso d'[[Europa]]<ref name=":13">{{Cita news|url=http://www.lecronachelucane.it/2017/06/04/potenza-capoluogo-e-la-citta-con-le-scale-mobili-piu-lunghe-deuropa/|titolo=Potenza Capoluogo è la città con le scale mobili più lunghe d'Europa|data=4 giugno 2017}}</ref> nonché il secondo al mondo dopo quello di [[Tokyo]].<ref name=":14">{{Cita news|url=https://www.liberoquotidiano.it/news/libero-pensiero/324433/a-potenza-scale-mobili-da-record.html|titolo=A Potenza scale mobili da record|accesso=15 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180915192635/https://www.liberoquotidiano.it/news/libero-pensiero/324433/a-potenza-scale-mobili-da-record.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":15">{{Cita web|url=http://www.niclatouring.org/nt/potenza-e-la-citta-con-le-scale-mobili-piu-lunghe-deuropa/|titolo=Potenza è la città con le scale mobili più lunghe d’Europa {{!}} NICLATOURING|autore=Liantonio1840 per Niclatouring|accesso=10 giugno 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180915192611/http://www.niclatouring.org/nt/potenza-e-la-citta-con-le-scale-mobili-piu-lunghe-deuropa/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Capoluogo della Basilicata dal [[1806]], nonché primo comune della regione per popolazione<ref>{{Cita web|url=https://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/popolazione/|titolo=Comuni della Basilicata per popolazione|sito=Tuttitalia.it|lingua=it|accesso=18 gennaio 2023}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Potenza capoluogo (1806 - 2006). Edizione speciale per il Bicentenario di Potenza capoluogo. Vol. I-II.|anno=2008|editore=Edizioni Spartaco|città=Potenza}}</ref><ref>Dal 1806 al 1970 la Basilicata fu classificata come provincia (durante il [[Regno di Napoli]], il [[Regno delle Due Sicilie]] e anche durante il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]) e Potenza ne fu quindi capoluogo provinciale. A partire dal 1970, con la creazione delle Regioni, Potenza divenne capoluogo del neonato ente amministrativo della Regione Basilicata.</ref> e sede dell'[[Università degli Studi della Basilicata|Università della Basilicata]], Potenza è fra le poche città italiane insignite di due medaglie d'oro: la prima nel 1899 come [[Città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|città benemerita del Risorgimento nazionale]] e la seconda [[medaglia d'oro al merito civile|al merito civile]], nel 2005.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{doppia immagine|centro|City of Potenza (The southern part) (2).jpg||Potenza vista da strada per Rifreddo.jpeg||Potenza (Piani del Cardillo)|Vista del centro abitato dall'alto della strada per il bosco di Rifreddo|larghezza totale=500}}
[[File:PotenzaByNight.jpg|thumb|rigth|400px|Panorama notturno di Potenza dal Parco di Rossellino.]]
La città sorge nell'alta [[valle del Basento]], lungo una dorsale appenninica a nord delle [[Dolomiti lucane]] racchiusa da vari monti più alti come ad esempio i [[Monti Li Foj]]. Il nucleo medievale dell'abitato è posto su un colle a 819 metri [[Metri sul livello del mare|s.l.m.]], cosicché per altitudine ufficiale Potenza è seconda solo ad [[Enna]] tra i capoluoghi di provincia italiani. I quartieri più moderni sorgono più in basso, sino a lambire il corso del fiume [[Basento]] il cui alveo a partire dalla seconda metà del XX secolo è stato fortemente antropizzato. Per superficie, il comune di Potenza è il decimo più grande della regione<ref>[http://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/ Comuni lucani per superficie]</ref>.
 
PotenzaLa città sorge innell'alta [[valle del Basento]], lungo una zonadorsale adappenninica altaracchiusa sismicità.da Tuttavia,vari buonamonti partepiù delalti, patrimoniotra edilizioi risalequali adi un[[Monti periodoLi nelFoj]], qualepertanto laPotenza cittàsorge erain consideratauna azona mediaad alta sismicità.<ref>Protezione Civile - Rischio Sismico. [http://www.comune.potenza.it/index.php?option=com_content&view=article&id=586:sismico&catid=179:rischi&Itemid=351 Comune di Potenza – Il Portale Istituzionale]</ref> Da un punto di vista geologico il bacino di Potenza è il risultato di due distinti cicli sedimentari: l'unità di Altavilla ([[Pliocene]] inferiore-medio) e l'[[unità di Ariano]] (Pliocene medio-superiore).<ref>{{cita testo|titolo=La nuova stazione|ente=Comune di Potenza|p=6|url=https://www.comune.potenza.it/images/multimediali_new/edilizia/La-Nuova-Stazione-Centrale/02.Relazione-geologica.pdf}}</ref>
 
Il nucleo medievale dell'abitato è posto su un rilievo a 819 metri [[Livello del mare|s.l.m.]], cosicché per altitudine ufficiale Potenza è seconda solo a [[Enna]] tra i capoluoghi di provincia italiani. I quartieri più moderni sorgono invece più in basso, sino a lambire il corso del fiume [[Basento]], il cui alveo a partire dalla seconda metà del [[XX secolo]] è stato fortemente antropizzato.
 
Per superficie il comune di Potenza è l'undicesimo più grande della regione.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.tuttitalia.it/basilicata/81-comuni/superficie/|titolo=Comuni della Basilicata per superficie territoriale|sito=Tuttitalia.it|accesso=2025-08-16}}</ref>
 
=== Clima ===
{{Vedivedi anche|Stazione meteorologica di Potenza}}
Il clima è [[Clima mediterraneo|mediterraneo]] e [[Clima di montagna|montano:]], quindi relativamente freddo e nevoso d'inverno, tiepido e secco d'estate. AGennaio gennaio,è statisticamente il mese più freddo e la temperatura media è di +3,5&nbsp;°C, mentre luglio ede agosto, sono i mesi più caldi e registrano una temperatura media di poco superiore a +20&nbsp;°C.
{{ClimaAnnuale
| nome = Potenza
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12). -->
| tempmax01 = 5.5
| tempmax02 = 6.1
| tempmax03 = 8.7
| tempmax04 = 12.3
| tempmax05 = 18.1
| tempmax06 = 22.2
| tempmax07 = 25.5
| tempmax08 = 25.8
| tempmax09 = 21.9
| tempmax10 = 16.6
| tempmax11 = 11.5
| tempmax12 = 8.1
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12). -->
| tempmin01 = 0.1
| tempmin02 = 1.0
| tempmin03 = 2.3
| tempmin04 = 4.1
| tempmin05 = 8.2
| tempmin06 = 12.7
| tempmin07 = 15.2
| tempmin08 = 15.6
| tempmin09 = 12.8
| tempmin10 = 9.0
| tempmin11 = 5.2
| tempmin12 = 2.4
| vento01 = W
| intensità01 = 5.7
| vento02 = W
| intensità02 = 6.0
| vento03 = W
| intensità03 = 5.6
| vento04 = W
| intensità04 = 5.5
| vento05 = W
| intensità05 = 5.0
| vento06 = W
| intensità06 = 4.9
| vento07 = W
| intensità07 = 5.1
| vento08 = W
| intensità08 = 4.9
| vento09 = W
| intensità09 = 4.8
| vento10 = W
| intensità10 = 4.7
| vento11 = W
| intensità11 = 5.3
| vento12 = W.
| intensità12 = 5.5
}}
 
== Origine del nome ==
== Storia<ref>http://www.comune.potenza.it, sezione La Città - La Storia.</ref> ==
La prima teoria sull'origine del nome della città venne riportata dallo storico [[Emmanuele Viggiano]], il quale nelle sue ''[[Memorie della Città di Potenza]]'' cita un'ipotesi secondo cui il toponimo deriverebbe dagli [[Antica Grecia|antichi Greci]] che, vedendo la città posta originariamente sulle sponde del [[Basento]] e colpiti dall'uso che gli abitanti facevano delle sue acque, le avrebbero attribuito lo stesso nome dato al fiume, che corrispondeva alla parola [[Lingua greca antica|greca]] Ποτὶζω (''Potizo''); tale termine in [[lingua latina]] sarebbe poi divenuto ''Potentia'', da cui deriverebbe il nome attuale. Secondo Viggiano, quindi, il nome della città avrebbe un carattere prettamente greco, che non sarebbe potuto derivare dalla lingua del popolo dei [[Lucani]].<ref>{{Cita|Viggiano|pp. 14–24}}.</ref>
[[File:Potentia.jpg|thumb|upright=1.4|Potentia]]
 
L'ipotesi degli storici contemporanei è invece che la città abbia assunto tale denominazione in occasione della fondazione della colonia romana di ''Potentia'', in quanto simile al nome di altre colonie quali ''[[Florentia]]'', ''[[Valencia|Valentia]]'' o ''[[Faenza romana|Faventia]]'' il nome di ''Potentia'', in particolare, sarebbe una formazione latina di tipo augurale, traducibile con “la potente”.<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/063/|titolo=Comune di Potenza|sito=comuni-italiani.it|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
=== Dall'Età Antica al Regno Normanno-Svevo ===
L'origine della città, certamente antichissima, è incerta e potrebbe essere stata pelasgica o sabellica o di stirpe italo-greca (Riviello). Probabilmente, la prima collocazione della città fu in località oggi denominata Serra di Vaglio, quota 1095 metri.
 
Un'altra ipotesi presa in esame dagli storici contemporanei è che il [[Lucani|popolo Lucano]] e quello dei [[Sanniti]] furono grandi sostenitori del popolo Cartaginese, il quale esercito nel [[207 a.C.]], sotto il comando del Generale [[Asdrubale Barca|Asdrubale]], era collocato alle rive del [[Metauro|fiume Metauro]], pronto a ingaggiare una sanguinosa battaglia contro le forze romane.
Indubbiamente la sua posizione equidistante tra le colonie greche di [[Poseidonia]] e [[Metaponto]] deve averla esposta al soffio della civiltà greca, molto più gentile e progredita rispetto ai costumi di vita spartani che dovevano caratterizzare queste aspre e fiere popolazioni lucane.
 
Con la netta vittoria dell’esercito romano presso il fiume Metauro, le truppe cartaginesi iniziarono una lenta ritirata. Le popolazioni dei Lucani e dei Sanniti si ritrovarono così ad affrontare da sole la feroce vendetta di Roma, la quale era decisa a lanciare un forte segnale ai popoli che un tempo avevano fiancheggiato con l’ostile Cartagine e così, dopo una dilaniante guerra, i romani ebbero la meglio sulle popolazioni locali e vollero incidere il proprio dominio anche nel nome del nuovo insediamento, chiamato “Potentia Romanorum”, “la Potenza dei Romani”, con il quale nome i romani vollero dimostrare la propria forza e il proprio trionfo militare, oltre a lasciare un monito ben visibile ai nemici dell’Urbe
Anche se non si ha notizia di monete potentine o altri ritrovamenti che attestino pienamente questa autonomia, essa dovette effettivamente rimanere libera fino a quando [[Storia romana|Roma]] non iniziò la sua politica di espansione.
 
L’inviato del quotidiano ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', [[Filippo Ceccarelli]], in un reportage da Potenza del 23 ottobre 2007, riprende in esame un’antica epigrafe sulla quale vi è inciso “''Potentia Romanorum hic nos relegavit”.'' Tale epigrafe, a seguito dell’indagine, dimostrò l’uso e la conoscenza da parte dei Potentini del nome della città “Potentia Romanorum” come quando nei tempi antichi erano soliti i latini chiamare tale insediamento.
L'atteggiamento delle popolazioni [[Lucania|lucane]] e di Potenza nei riguardi di Roma fu sempre di aperta ostilità: nelle guerre tra Romani e [[Sanniti]] prima e tra Roma ed i [[Bruzi]] dopo, essi si schierarono sempre con i nemici di Roma. Assoggettati dalla forza delle armi, i Lucani vissero senza particolari scosse fino all'epoca della [[battaglia di Canne]], quando passarono nel campo di [[Annibale]], puntando sulle sue fortune. Dopo la battaglia del Metauro, nel corso della quale fu vinto ed ucciso il fratello [[Asdrubale Barca]], Annibale oramai sconfitto si ritirava in Africa, lasciando Potenza alla vendetta di Roma che si abbatté spietata sulla città, che da ''[[municipium]]'', fu ridotta al rango di ''praefectura'' prima e poi di colonia militare, con il mutare del nome in ''Potentia Romanorum''.
 
== Storia ==
Ma l'accortezza e la sapienza di Roma non sottovalutarono la posizione geografica e strategica della città, che fu collegata, con l'apertura di strade militari, a molti centri limitrofi: per [[Oppido Lucano|Oppidum]] con [[Venosa|Venusia]] e per Anxia a [[Grumentum]]. La città seguì poi le vicissitudini dell'Impero fino alla sua decadenza, e la sua fortuna peggiorò fino al rovinoso periodo delle invasioni barbariche. Vi giunsero allora i Bizantini che dettero alla regione il nome di Basilicata dai basilici o governatori che l'amministrarono ed in seguito, provenendo dalla Apulia attraverso la regione del Vulture, i [[Normanni]] sottomisero la città e tutta la Basilicata per unirla alla [[Calabria]] ed alla [[Sicilia]] e creare il forte regno che strinse in una sola unità l'[[Italia Meridionale]].
{{vedi anche|Storia di Potenza}}
=== Simboli ===
{{doppia immagine|destra|Potenza-Stemma-2.svg|150|Potenza (Italia)-Gonfalone.png|95|[[Stemma]] e [[gonfalone]] della città di Potenza}}
La descrizione più completa dello stemma cittadino risale allo storico [[Giuseppe Gattini]], operante ad inizio Novecento e autore di una pubblicazione sulle armi comunali lucane<ref name=gattini>[[Giuseppe Gattini]], ''Delle armi de' Comuni della provincia di [[Basilicata]]'', Matera, Conti, [[1910]], p. 68.</ref>: {{citazione|Arma d'azzurro ad un leone coronato d'oro, sostenuto da una banda abbassata e cucita di rosso, e sormontato nel capo da tre stelle d'argento.}}
Lo stemma è stato riconosciuto con DCG del 22 agosto 1942.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/14ba3704-cafb-4f9b-8dd9-c68e5f3a6073/1331-potenza|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Potenza|accesso=4 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{Chiarire|Secondo una tradizione non autentica|in che senso?}} inoltre il leone dello stemma della città di Potenza sarebbe gradiente su una scala,<ref>Cfr. G. Racioppi, ''Storia dei popoli della Lucania e della Basilicata'', Roma, Loescher, 1889, vol. 2, p. 205.</ref> il che deriva verosimilmente dall'uso dei maestri scalpellini di riprodurre convenzionalmente sul marmo il colore rosso incidendo dei solchi paralleli e verticali (altri colori, come ad esempio l'azzurro, venivano resi tracciando striature orizzontali), cosa che ha fatto pensare in seguito che la banda rossa fosse appunto una scala.<ref name=gattini /> Il gonfalone, riconosciuto con il decreto del 1942<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?229|titolo=Potenza|accesso=4 ottobre 2024|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>, è costituito da un drappo di colore giallo, caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in oro della città di Potenza. La parte di metallo e i cordoni sono dorati, mentre l'asta verticale è ricoperta di velluto giallo con bullette dorate poste a spirale e nella freccia è rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Il gonfalone si completa con cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.
 
=== Onorificenze ===
Già in età bizantina la regione perse definitivamente il nome di Lucania per assumere quello di Basilicata; in epoca normanna le scorrerie dei [[Saraceni]] minacciarono anche una città come Potenza, lontana dalle coste e arroccata sui contrafforti dell'Appennino all'interno. Presso Potenza una località denominata Campo Saraceno conserva nel nome il ricordo delle incursioni arabe.
[[File:Photo View of Piazza 18 Agosto in Potenza 1930 - Touring Club Italiano t.02181-01.jpg|thumb|Piazza 18 agosto a Potenza nel 1930.]]
Potenza è una delle 27 [[Città decorate di medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"]] con regio decreto dell'11 dicembre [[1898]] firmato dal re [[Umberto I di Savoia]], per le azioni compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]], in particolar modo durante la celebre [[insurrezione lucana]]. Tale medaglia fu conferita come ricompensa per essere stata, il 18 agosto 1860, la prima città meridionale a ribellarsi contro i Borbone.<ref name=":65">La lettera di conferimento è riprodotta da A. D'Andria, ''Potenza Città Capoluogo e del Risorgimento. Per un tracciato cronologico e documentario. 1799-1860'', Potenza, STES, 2010, quarta di copertina.</ref>
 
{{onorificenze|immagine=Benemerito del Risorgimento BAR.svg|nome_onorificenza=Medaglia alle città "benemerite del Risorgimento nazionale"|collegamento_onorificenza=città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|motivazione=In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nel glorioso episodio del 18 agosto 1860}}
Il periodo normanno, comunque, fu ricco per Potenza di importanti avvenimenti: nel [[1137]], al tempo di [[Ruggero II di Sicilia]], vennero accolti in città [[Papa Innocenzo II]] e l'imperatore [[Lotario II di Supplimburgo|Lotario II]]; più tardi nel [[1149]] re Ruggero II vi ricevette [[Luigi VII di Francia]], liberato ad opera della flotta normanna dalle mani dei saraceni, mentre ritornava da una sfortunata spedizione in [[Terra Santa]].
 
Il 9 novembre 2005 la città è stata insignita della [[Città decorate al merito civile|medaglia d'oro al merito civile]] in occasione del [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|sisma del 23 novembre 1980]].<ref>[https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/161422 Sito Quirinale]</ref>
Già in tale epoca Potenza rivestiva particolare importanza come città vescovile: si vuole che il suo primo vescovo fosse Amando o Amanzio, altro pastore fu [[San Gerardo di Potenza|Gerardo di Piacenza]], salito alla sedia vescovile nel [[1111]] e morto nel [[1119]]: egli fu in seguito santificato ed è stato eletto a patrono della città. Nel [[XV secolo|Quattrocento]] [[Martino V]], poi [[papa]], mosse da Potenza a Roma per partecipare al conclave che lo elesse pontefice.
 
{{onorificenze|immagine=Merito civile gold medal BAR.svg|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al merito civile|collegamento_onorificenza=Città decorate al merito civile|motivazione=In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione|data=Sisma 23 novembre 1980}}
Con le nozze di [[Costanza d'Altavilla]], ultima erede dei Normanni, con [[Enrico VI di Svevia|Enrico VI]], figlio del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]], subentrarono nel regno del sud gli [[Suebi|Svevi]]. Potenza inquieta e forse un po' ambigua come sempre. Seguì comunque l'aquila sveva di Federico II il quale, nonostante questo, sospettandola di dubbia fede la punì devastandola.
 
{{Onorificenze
Il maestoso [[castello di Lagopesole]], non distante dalla città, ed il rinnovato [[Castello di Melfi|castello normanno di Melfi]] rimasero a monito di autorità e di potenza. Questa volta Potenza seguì la sorte di Manfredi e di Corradino e, quando il giovane e biondo re cadde decapitato in piazza del Carmine a Napoli, le città che avevano parteggiato per lui, come Potenza, furono soggette alla punizione ed all'ira del vincitore Carlo d'Angiò che, per mano dei suoi fedelissimi Conte di Belcastro e [[Ruggiero Sanseverino]], [[conte di Marsico]], infierì sui potentini ritenuti ribelli e sul centro abitato che per gran parte fu raso al suolo.
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
Ma maggiori e ancor più gravi devastazioni ed incendi distrussero la città allorquando il 18 dicembre [[1273]], uno dei tanti terremoti distruttivi si abbatté contro le sue stremate ed affamate popolazioni.[[File:Potenza, Italia.jpg|Vista dalla località Piani del Mattino.|left|341x341px]]
{{immagine grande|Duomo-MUSEO-naz.jpg|800px|Vista dall'alto del centro cittadino con il [[Duomo di Potenza|Duomo]] sulla destra e il [[Museo archeologico nazionale della Basilicata]] ([[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]]) sulla sinistra di largo Pignatari.}}
=== Il basso medioevo e il periodo spagnolo ===
=== Architetture religiose ===
Gli Angioini frazionarono le terre del sud tra vassalli francesi sotto i quali le città, tra cui Potenza, non godettero certo pace e prosperità, anzi esse furono spesso coinvolte nelle guerre dinastiche che travagliarono questo periodo storico: verso il [[1390]] re [[Ladislao]], cui contestava il regno il cugino [[Ludovico d'Angiò]], pose l'assedio alla città e ad essa però usò clemenza il 10 aprile [[1399]] con decreto reale scritto ''"in campo Felia prope Potentiam"'', sollevandola dalla dipendenza feudale per qualche tempo.
{{vedi categoria|Chiese di Potenza}}
Nel [[1414]] Giovanna successe al fratello Ladislao al trono degli [[Angiò]] e la città fu ancora coinvolta nelle lotte che seguirono con i vari pretendenti o predestinati al trono.
==== Architetture religiose intramurali ====
Il centro storico di Potenza è ricco di edifici di culto risalenti principalmente all'[[Medioevo|epoca medievale]], alcuni di essi sorti verosimilmente su preesistenti [[Arte paleocristiana|chiese paleocristiane]].<ref name=":19">{{Cita web|url=http://www.basilicatanet.com/ita/web/item.asp?nav=potenza_chiese|titolo=Le Chiese di Potenza|accesso=6 dicembre 2018}}</ref> Di seguito la lista delle principali costruzioni religiose di interesse storico, artistico e architettonico presenti nella parte antica della città.
 
[[File:Cattedrale di San Gerardo (Potenza).jpg|thumb|[[Cattedrale di San Gerardo]]]]
Ebbero ancora la città [[Francesco Sforza]], che la passò a [[Michele Attendolo di Cotignola]], e, per brevi periodi, gli [[Zurlo (famiglia)|Zurlo]] e [[Iacopo Caracciolo]].
; [[Cattedrale di San Gerardo]] : È la principale chiesa del centro storico; situata in Largo Duomo, è databile al [[XIII secolo]] e venne dapprima dedicata alla Vergine Assunta e poi a [[San Gerardo di Potenza|Gerardo della Porta]] che divenne patrono della città. La chiesa conserva infatti le spoglie del santo patrono, un'urna in argento e cristallo con le reliquie del santo, oltre alla statua del santo in legno del [[XV secolo]]. La cattedrale dovrebbe inoltre sorgere sul sito di una costruzione sacra precedente, visto che durante gli scavi archeologici condotti negli anni sessanta del Novecento sono stati scoperti dei resti sotterranei di frammenti [[musivi]] di pavimento policromo risalenti al [[IV secolo|IV]] o [[V secolo]]. Ricostruito da un allievo del [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] alla fine del XVIII secolo per volere del vescovo [[Giovanni Andrea Serrao|Andrea Serrao]], il duomo cambiò radicalmente e passò da basilica [[Architettura romanica|romanica]] ad edificio di chiaro gusto [[Architettura neoclassica|neoclassico]]. Elementi di rilievo sono la facciata in pietra del [[XIII secolo|Duecento]], fatta riedificare tra il [[1197]] e il [[1220]] dal vescovo Bartolomeo, l'altare maggiore in marmo con intarsi policromi del [[XVIII secolo|Settecento]] e un crocifisso in legno quattrocentesco, oltre a una cappella in marmo dedicata al Santo Padre edificata nel XVII secolo.<ref name=":19" />
 
[[File:Photo View of the church of San Michele Arcangelo in Potenza 1930 - Touring Club Italiano t.02174-01.jpg|thumb|[[Chiesa di San Michele Arcangelo (Potenza)|Chiesa di San Michele Arcangelo]]]]
Sopraggiunti gli [[Aragona|Aragonesi]], il re Alfonso la sottrasse alla contea degli Attendolo e la concesse con il suo contado al suo fido Don Indico de Guevara, giunto con lui dalla [[Spagna]]; a don Indico seguirono don Antonio e quindi don Giovanni che, quale terzo conte di Potenza, partecipò dalla parte degli Aragonesi alle guerre contro Carlo VIII e Luigi XII.
; [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Potenza)|Chiesa di San Michele Arcangelo]] :Ubicata nei pressi dell'estremità occidentale di via Pretoria, è un tipico esempio di chiesa in stile romanico. La sua presenza è attestata per la prima volta nel [[1178]], ma da rilevamenti archeologici l'impianto originale dell'edificio, appartenente a una precedente struttura di epoca tardo-romana, è databile al V secolo. Presenta un campanile e una struttura a tre navate, al suo interno sono conservate opere di pregevole valore artistico tra i quali spiccano il dipinto dell'Annunciazione del [[1612]] realizzato dal Pietrafesa, un affresco di ''Madonna col Bambino tra i santi Pietro e Paolo'' dell'artista fiammingo [[Dirk Hendricksz]] risalente al [[XVI secolo|Cinquecento]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Anna R. G. Rivelli|anno=1991|titolo=Un fiammingo in città (breve studio su Teodoro D'Errico)|rivista=Basilicata Regione|numero=4-6|url=http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/files/docs/10/40/84/DOCUMENT_FILE_104084.pdf|accesso=22 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160126040357/http://www.consiglio.basilicata.it/consiglionew/files/docs/10/40/84/DOCUMENT_FILE_104084.pdf|urlmorto=sì}}</ref> e un crocifisso ligneo del [[XVII secolo]].<ref name=":19" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=747|titolo=Chiesa di San Michele Arcangelo {{!}} Comune di Potenza|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
 
; [[Chiesa della Santissima Trinità (Potenza)|Chiesa della Santissima Trinità]] : Situata nei pressi di piazza Mario Pagano, in direzione del Duomo, è attestata dal [[1178]]. Fu danneggiata dal [[Terremoto della Basilicata del 1857|terremoto del 1857]] e venne riedificata con una planimetria diversa da quella originaria, con un'unica navata con varie cappelle, un'abside semicircolare e un soffitto cassettonato.<ref name=":19" />
Don Alfonso de Guevara, sesto conte di Potenza, maritò sua figlia Beatrice ad [[Enrico di Loffredo]], marchese di S. Agata e di Trevico, è così la città, che costituiva la dote nuziale, passò ai Loffredo che già vi erano stati signori in epoca normanna, prima dei Sanseverino. L'antico castello di cui oggi non resta che una sbocconcellata torre, fu da don Carlo Loffredo, figlio di Beatrice Guevara e di Enrico, trasformato in monastero.
Nelle lotte di predominio che seguirono tra francesi e spagnoli per la divisione del regno nella seconda metà del Seicento, [[Consalvo de Cordova]] e [[Luigi d'Armagnac]], duca di [[Nemours]], fatto un armistizio, convennero a Potenza per negoziare l'accordo, che non fu raggiunto tanto in breve tempo le ostilità ripresero e, cacciati i francesi da tutto il reame, questo divenne provincia spagnola. Tutto il Mezzogiorno d'Italia, oramai Vicereame spagnolo subì una degradazione politica e morale che sfociò nella rivolta di [[Masaniello]] nel [[1647]].
 
[[File:Chiesa di San Francesco (Potenza).jpg|thumb|[[Chiesa e convento di San Francesco (Potenza)|Chiesa di San Francesco]]]]
Anche Potenza agitata da fazioni contrastanti, fu teatro di moti di intolleranza popolare antispagnola che comunque vennero facilmente repressi e che portarono all'insorgenza di fenomeni di violenza nelle sue campagne, sempre più spopolate. Nel [[1694]] un altro violento terremoto la distrusse quasi per intero e ben poco fu fatto dai dominatori spagnoli in favore delle popolazioni e per la ricostruzione della città.
; [[Chiesa e convento di San Francesco (Potenza)|Chiesa e convento di San Francesco]] :Accanto al Palazzo della Prefettura è situata la chiesa di San Francesco con annesso convento, eretta nel [[1274]]. Presenta un portale a imposte lignee trecentesche intagliate e un campanile edificato del [[XV secolo|Quattrocento]].<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2016/07/17/lex-convento-san-francesco/|titolo=L'EX CONVENTO DI SAN FRANCESCO - Potentia Review|data=22 settembre 2019|accesso=22 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922094859/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AuGcwYJVFQMIJ%3Awww.potentiareview.it%2F2016%2F07%2F17%2Flex-convento-san-francesco%2F+&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it|urlmorto=sì}}</ref> Nell'interno vi è il sepolcro di gusto rinascimentale del nobile Paride De Grassis, oltre a resti di un affresco con una Madonna di stile bizantineggiante del Duecento e ''La Pietà'' del [[Giovanni De Gregorio (pittore)|Pietrafesa]].<ref name=":19" />
 
; [[Cappella del beato Bonaventura]] : Dedicata al frate francescano Bonaventura da Potenza beatificato nel [[1775]], è situata nel vicolo omonimo ed era in origine la casa natale del beato. Presenta un portale di notevole rilievo artistico in pietra calcarea, al cui centro troviamo due teste di cherubini sovrastate da uno stemma francescano. Al suo interno un unico locale diviso in due piccoli ambienti si trovano vari ritratti, fra i quali uno di Michele Busciolano del 1907 che rappresenta l'estasi del beato.<ref name=":19" />
=== L'età borbonica ===
Con questa dinastia, che dal [[1734]] governò le [[Due Sicilie]], la città divenne sede di Ripartimento, soppiantando Tricarico.
 
[[File:Potenza - chiesa di Santa Lucia - facciata - 01.jpg|thumb|[[Chiesa di Santa Lucia (Potenza)|Chiesa di Santa Lucia]]]]
Nel [[1799]], epoca di tumulti sociali nei quali perse la vita anche il vescovo monsignor Serao, Potenza ebbe due anime, l'una legittimista con i feudatari Loffredo, e l'altra rivoluzionaria.
; [[Chiesa di Santa Lucia (Potenza)|Chiesa di Santa Lucia]] : Si trova al limitare nord del centro storico e venne costruita prima del 1200; è costituita da un'unica navata e custodisce una statua seicentesca di Santa Lucia, alcuni quadri del XVI e XVII secolo e un'acquasantiera del [[Quattrocento]] proveniente dalla [[Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro|chiesa di Santa Maria del Sepolcro]].
Ripacificata, la vita cittadina restò placida anche nel [[1806]], ossia all'arrivo delle truppe di [[Napoleone]]. Anzi, di fatto, la mancata resistenza ai francesi divenne merito, per cui il capoluogo regionale fu spostato da [[Matera]] a Potenza.
 
; [[Monastero di San Luca]] : Ospita attualmente la caserma dei [[carabinieri]] ed è sito alla fine di via Pretoria in direzione della Torre Guevara. In principio affidato alle suore cisternine dell'ordine delle benedettine, era l'unico monastero di sole donne in città e successivamente passò alle suore clarisse.
Con il ritorno di [[Ferdinando I di Borbone]] nel [[1815]] le cose non mutarono.
 
; [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata di Loreto]] : La chiesa dedicata alla Madonna di Loreto è situata fuori dal perimetro dell'antica cinta muraria, appena dopo Porta San Giovanni. Presenta dimensioni ridotte e una struttura rimasta invariata nei secoli, ma caratterizzata dai molti restauri a causa dei molti terremoti. Nella chiesa si trova un dipinto del 1824 del pittore potentino Buonadonna che ritrae l'[[Annunciazione]].
=== Dall'Unità d'Italia al secondo conflitto mondiale ===
La città partecipò al [[Risorgimento Italiano]], ribellandosi ai Reali [[Borboni di Napoli|Borbonici]] nel 1860. Il protagonista assoluto della ribellione fu a Potenza [[Emilio Maffei]], che il 5 giugno riunì in città nel [[palazzo Loffredo (Potenza)|palazzo Loffredo]] i delegati delle Provincie confinanti, i quali sottoscrissero un "memorandum" contro i Borboni.
 
==== Architetture religiose extramurali ====
Il terribile [[Terremoto del 1857 in Basilicata|terremoto del 1857]], distruggendo ancora una volta gran parte della città, aprì nuove tremende ferite e raffreddò notevolmente le attività e le trame dei patrioti e solo due anni dopo, nel [[1859]] le cospirazioni antiborboniche iniziarono a riallacciarsi in modo concreto, tanto che l'anno successivo, dopo lo [[Spedizione dei Mille|sbarco di Garibaldi]] nel continente, cominciava la dissoluzione delle truppe borboniche, comandate da ufficiali vecchi ed incapaci e già si iniziava ad intravedere in modo tangibile un processo di inevitabile disgregazione del [[regno delle due Sicilie]]: il 16 agosto [[1860]] la città si sollevava in armi ed il 18 dello stesso mese veniva proclamata l'annessione al [[Regno d'Italia]] sotto lo scettro di [[Vittorio Emanuele II di Savoia]].
In minor numero, sono presenti chiese di rilevanza storica e artistica anche al di fuori del centro cittadino, elencate di seguito.
 
[[File:FACCIATA CHIESA DI SANTA MARIA.JPG|thumb|[[Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro|Chiesa di Santa Maria del Sepolcro]]]]
Il [[brigantaggio postunitario]], dilagato nel Sud subito dopo l'Unità d'Italia, alimentato da correnti filoborboniche nella speranza di una restaurazione e sostenuto dalle tradizionali ragioni di scompenso sociale, dalla miseria, dall'impoverimento e dall'incapacità dei nuovi governanti [[regno d'Italia|italiani]] a comprendere i veri problemi delle classi oppresse del meridione, insanguinò molti centri della provincia, ma tenne fuori ancora una volta la città di Potenza dagli avvenimenti più cruenti, anche se la maggior parte delle direttive operative e strategiche della repressione furono coordinate ed attuate proprio nel capoluogo della regione.
; [[Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro|Chiesa di Santa Maria del Sepolcro]] :Ubicata nel rione Santa Maria, subito a nord del centro storico, fu costruita tra [[XIII secolo|XIII]] e XVII secolo a opera dei [[Cavalieri templari|Cavalieri dell'Ordine dei Templari]] su iniziativa del conte di Santa Sofia al ritorno della terza crociata nel [[1191]]; sono in effetti riscontrabili molte affinità con la chiesa Madre di [[Ripacandida]] che porta lo stesso titolo. Il casale del Santo Sepolcro venne costruito in questa posizione a nord della città, proprio all'incrocio della vie [[Via Herculea|Herculea]] e [[Via Appia|Appia]], che erano percorse dai pellegrini diretti in [[Terra santa]]. La chiesa custodisce pregevoli tele e sulla parete destra è presente il monumentale altare barocco della reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo.<ref>{{Cita web|url=http://www.santamariadelsepolcro.it/index.php?option=com_k2&view=item&layout=item&id=84&Itemid=116|titolo=La Chiesa di Santa Maria del Sepolcro in Potenza|accesso=1º giugno 2019}}</ref>
 
[[File:FACCIATA PRINCIPALE.JPG|thumb|[[Chiesa di San Rocco (Potenza)|Chiesa di San Rocco]]]]
Gli anni successivi del regno d'Italia fino alla [[Prima guerra mondiale]], furono caratterizzati da lotte politiche condotte sempre in uno spirito di rispetto e correttezza anche se appassionate ed accese in duelli polemici legati alle personalità più rappresentative degli uomini che ne furono protagonisti.
; [[Chiesa di San Rocco (Potenza)|Chiesa di San Rocco]] : Edificio in stile neoclassico, localizzato nei pressi dell'antico cimitero, fu edificato nello stesso luogo della precedente chiesa dedicata allo stesso santo, che andò distrutta nel 1832. Presenta sia all'interno che all'esterno varie statue, tra cui anche due pregevoli manufatti in legno raffiguranti [[San Vito]] e [[San Rocco]], intagliate a metà Ottocento da Michele Busciolano; nella chiesa è anche conservata una stele funeraria d'origine romana, datata tra il [[I secolo|I]] ed il [[II secolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=743|titolo=Chiesa di San Rocco {{!}} Comune di Potenza|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
Le vicende che nel primo dopoguerra tanto travagliarono non solo le città del [[Nord Italia|Nord]], ma anche molte città del [[Sud Italia|Sud]], anche di regioni limitrofe e che alla fine portarono all'avvento del fascismo al potere, videro la città di Potenza distinta in una moderazione ed in una esemplare accettazione ed assimilazione degli aspetti più esasperati del nuovo clima politico che si affermò in tali anni. Eccessi di violenza, atti di grossolana limitazione della libertà individuale o di disprezzo della personalità umana furono solo episodi isolati durante l'intero periodo della [[Fascismo|dittatura fascista]] a Potenza.
 
; [[Chiesa di Sant'Antonio la Macchia]] : Edificio di culto che sorge nella contrada dedicata al santo omonimo, all'interno di un parco cittadino. Risalente al [[1530]], è stata interamente ricostruita nella seconda metà del [[XX secolo]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=5018|titolo=Chiesa di Sant’Antonio La Macchia {{!}} Comune di Potenza|accesso=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181221140048/http://www.comune.potenza.it/?p=5018|urlmorto=sì}}</ref>
L'immane tragedia legata al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] richiese alla città un tributo di innumerevoli vite umane e provocò lutti, la cui memoria non è ancora spenta in tanti cittadini.
Nel settembre [[1943]] alcuni bombardamenti aerei, effettuati allo scopo di tagliare le comunicazioni stradali e ferroviarie che consentivano l'afflusso delle truppe tedesche alle zone dello sbarco alleato, avvenuto il 9 sulle spiagge del litorale [[Salerno|salernitano]], costarono alla città molte vittime innocenti tra la popolazione civile e portarono alla distruzione, coi pochi obiettivi militari esistenti, di molte costruzioni civili, private e pubbliche, tra le quali l'ospedale San Carlo e la Cattedrale.
 
=== IlArchitetture secondo dopoguerracivili ===
{{vedi categoria|Palazzi di Potenza|Teatri di Potenza}}
Nel dopoguerra con la ricostruzione delle devastazioni apportate dal conflitto e la comparsa all'orizzonte della Nazione di nuovi obiettivi, iniziava per Potenza la espansione urbana e la crescita di tanti nuovi poli di sviluppo civile e sociale, anche se questa crescita avviava la progressiva scomparsa di molte testimonianze del passato di questa città.
Gli edifici civili più importanti della città sono situati prevalentemente nel [[Centro storico di Potenza|centro storico]]; alcuni di essi sono di costruzione [[Ottocento|ottocentesca]] o [[novecento|novecentesca]], ma non mancano palazzi nobiliari risalenti al [[seicento]] o di [[Medioevo|epoca medievale]]. Di seguito la lista degli edifici più rilevanti.
 
==== Palazzi istituzionali ====
Il [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 23 novembre 1980]], di magnitudo 6.9, provocò notevoli danni con un bilancio di 12 morti, 50 feriti e 4.000 sfollati. Gli anni successivi al terremoto furono caratterizzati da una lenta e difficile ricostruzione.
[[File:Palazzo della Prefettura PZ.jpg|thumb|Palazzo della Prefettura in piazza Mario Pagano]]
; [[Palazzo della Prefettura (Potenza)|Palazzo della Prefettura]] : L'altro notevole edificio presente in piazza Mario Pagano sul lato adiacente a quello del Teatro Stabile è l'ottocentesco ''Palazzo del Governo'', che rispecchia i canoni estetici dell'architettura del 1800: linearità, simmetria, razionalità delle forme. Elemento di spicco è la facciata, con diversi elementi architettonici quali [[paraste]], [[timpano (architettura)|timpani]] e una [[trabeazione]] che sostiene il balcone del salone di rappresentanza. All'interno vi si trovano opere di famosi pittori, tra cui [[Vincenzo Marinelli]] e [[Giacomo Di Chirico]].<ref>{{Cita libro|titolo=Il Palazzo del Governo di Potenza|editore=Appia 2 editrice|città=Venosa|pp=31–56}}</ref>
 
[[File:Municipio PZ.jpg|thumb|verticale|Palazzo di città visto da piazza Matteotti]]
{{nota
; [[Palazzo di Città (Potenza)|Palazzo di Città]]: Affaccia su piazza Giacomo Matteotti, l'altra importante piazza del centro. Il palazzo ospita l'amministrazione comunale e la sua costruzione originale risalirebbe all'[[Regno di Napoli#Gli Angioini|epoca angioina]]. Come quasi tutti gli edifici storici di Potenza anch'esso è stato più volte restaurato e ricostruito in seguito ai molti terremoti che hanno colpito la zona. L'elemento artistico di rilievo è una facciata del 1882, con un arco a tutto sesto situato tra due grandi finestre e una grande balconata.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=5007|titolo=Palazzo di Città {{!}} Comune di Potenza|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220128155005/http://www.comune.potenza.it/?p=5007|urlmorto=sì}}</ref>
|larghezza=250px
|titolo=Lo Stemma di Potenza
|contenuto=
[[File:Potenza (Italia)-Stemma.png|thumb|Lo Stemma della Città di Potenza|destra]]
Leone coronato gradiente su di una scala. Leone e corona color oro, scala legno, campo cielo. La corona è da Conte. Nel basso rilievo in pietra calcarea che trovasi sull'alto della porta Municipale evvi in aggiunta una stella. - ''([[Michele Lacava]], Opuscolo sugli Stemmi comunali della [[Provincia di Potenza]], [[1884]])''<ref>[http://www.comune.potenza.it/citta/stemma/stemma.htm]</ref>
}}
 
; [[Palazzo del Fascio (Potenza)|Palazzo del Fascio]] :Sempre in Piazza Matteotti si trova il palazzo della Casa del Fascio, costruita come le altre [[Casa del Fascio|case del Fascio]] presenti in Italia durante il [[Regime Fascista|regime fascista]], è adibita attualmente a sede del Consiglio comunale. L'edificio rappresenta un esempio di architettura [[Neoclassicismo|neoclassica]] e sorge nello stesso luogo dove prima era presente la cappella di San Nicola, sconsacrata ed abbattuta per far posto all'attuale costruzione.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=5006|titolo=Palazzo del Fascio {{!}} Comune di Potenza|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220128165320/http://www.comune.potenza.it/?p=5006|urlmorto=sì}}</ref>
=== Simboli ===
==== Stemma ====
D'azzurro alla banda, cucito di rosso, attraversato dal leone d'oro, coronato dal medesimo e sormontato da tre stelle d'argento ordinate in fascia
 
==== Teatri ====
Secondo una tradizione non autentica, il leone dello stemma della città di Potenza sarebbe "gradiente su una scala", il che è una convinzione falsa, e deriva verosimilmente dall'uso dei maestri scalpellini di riprodurre convenzionalmente sul marmo il colore rosso incidendo dei solchi paralleli e verticali (altri colori, come ad esempio l'azzurro, venivano resi tracciando striature oblique), il che ha fatto pensare in epoca tarda che la banda rossa fosse, appunto, una scala.
[[File:Teatro stabile.jpg|thumb|Teatro Francesco Stabile in piazza Mario Pagano]]
L'equivoco, per quanto risalente e riprodotto anche su grafiche istituzionali di enti controllati del Comune di Potenza (ad es. l'ex Azienda Municipalizzata di Igiene Urbana), non è stato però mai validato in forma ufficiale, come dimostra l'assenza della scala dallo stemma conservato negli uffici del Sindaco.
; [[Teatro Francesco Stabile]] :Situato nella piazza principale, ovvero piazza Mario Pagano, è l'unico esempio di [[Teatro d'opera|teatro lirico]] presente in [[Basilicata]].<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.potenzabellascoperta.it/storia/|titolo=Storia – Potenza Bella Scoperta|accesso=3 febbraio 2019|dataarchivio=23 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190623183349/http://www.potenzabellascoperta.it/storia/|urlmorto=sì}}</ref> La sua costruzione iniziò nel 1856 ma fu possibile inaugurarlo solo nel 1881 a causa di un'interruzione dei lavori dovuta al [[terremoto della Basilicata del 1857|terremoto del 1857]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=2440|titolo=Teatro Francesco Stabile {{!}} Comune di Potenza|accesso=7 ottobre 2018|urlmorto=sì}}</ref>
 
; [[Auditorium del Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa]] :Auditorium del Conservatorio cittadino situato nel quartiere [[Poggio Tre Galli]], la cui costruzione fu ultimata nel 1986. Si tratta di una pregevole struttura in [[Architettura postmoderna|stile postmoderno]], una delle migliori opere progettate dall'architetto Rebecchini,<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/11/30/architettura-ed-arte-del-1900-potenza-lauditorium-lanfiteatro-rebecchini/|titolo=ARCHITETTURA ED ARTE DEL 1900 A POTENZA; L’AUDITORIUM E L’ANFITEATRO DI REBECCHINI|autore=Pino A. Quartana|data=30 novembre 2017|lingua=it|citazione=Si tratta anche della più importante opera che Giovanni Rebecchini ha realizzato in quarant’anni di prestigiosa carriera. Chi scrive ne è convinto e con molto piacere, parlando proprio con l’architetto Rebecchini, ha avuto modo di constatare che questo grande architetto è della stessa idea.|accesso=27 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200427222140/http://www.potentiareview.it/2017/11/30/architettura-ed-arte-del-1900-potenza-lauditorium-lanfiteatro-rebecchini/}}</ref> inclusa da alcuni ricercatori nella lista dei migliori 14 auditorium al mondo.<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/11/30/architettura-ed-arte-del-1900-potenza-lauditorium-lanfiteatro-rebecchini/|titolo=ARCHITETTURA ED ARTE DEL 1900 A POTENZA; L’AUDITORIUM E L’ANFITEATRO DI REBECCHINI|autore=Pino A. Quartana|data=30 novembre 2017|accesso=27 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200427222140/http://www.potentiareview.it/2017/11/30/architettura-ed-arte-del-1900-potenza-lauditorium-lanfiteatro-rebecchini/}}</ref>
==== Gonfalone ====
[[File:Potenza (Italia)-Gonfalone.png|thumb|Il Gonfalone della città di Potenza|destra]]
Drappo di colore giallo, caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in oro: Città di Potenza. La parte di metallo ed i cordoni sono dorati.
L'asta verticale è ricoperta di velluto giallo con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro
 
==== OnorificenzePalazzi signorili ====
Nel [[centro storico di Potenza|centro cittadino]] sono presenti diversi palazzi storici appartenuti ad importanti famiglie [[Nobiltà|nobiliari]] e successivamente a famiglie [[Borghesia|borghesi]] della città, oltre al palazzo vescovile.
Potenza è uno delle 27 [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i motti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
Tale medaglia fu conferita l'11 dicembre 1898, come ricompensa per essere stata, il 18 agosto 1860 (giorno dello sbarco di Garibaldi in Calabria) la prima città meridionale a ribellarsi contro i Borbone. Il Comune è stato anche insignito della [[Città decorate al merito civile|Medaglia d'oro al merito civile]].<small>fonte: [http://www.comuni-italiani.it/076/063/stemma.html Comuni Italiani] </small>
 
* [[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]] ([[XV secolo|XV]] - [[XVI secolo]]), sede del [[museo archeologico nazionale della Basilicata]] dedicato a [[Dinu Adameșteanu]], fu costruito come palazzo comitale dal conte Iñigo de Guevara, ma prende il nome attuale dalla famiglia dei conti Loffredo;<ref>Angelo Nolè, ''Una storia affascinante dai Guevara ai Loffredo'', Città Notizie: periodico del Comune di Potenza, maggio 2005, pp. 6-7.</ref>
{{Onorificenze
* [[Palazzo Vescovile (Potenza)|Palazzo Vescovile]] ([[XVII secolo|XVII]] - [[XVIII secolo]]), residenza del vescovo dell'[[Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo]], fu teatro dell'assassinio di [[Giovanni Andrea Serrao]] nel 1799;
|immagine= Benemerito del Risorgimento BAR.svg
* [[Palazzo Scafarelli]] ([[XVIII secolo]]), costruito come residenza dell'omonima famiglia borghese, ha come elemento di spicco l'elegante facciata principale;
|nome_onorificenza= Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
* [[Palazzo Reale (Potenza)|Palazzo Reale]] ([[1927]]), ''eccezionalità architettonica'' dalla particolare struttura molto stretta, fu commissionata dal patriota [[Ascanio Branca]];
|collegamento_onorificenza= città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"
* [[Palazzo Marsico]] ([[XIX secolo]]), massiccia struttura neoclassica concepita anch'essa come abitazione della antica famiglia borghese di cui porta il nome;
|motivazione = In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza nel glorioso episodio del 18 agosto 1860. Lo stesso giorno dello sbarco di Garibaldi in Calabria, Potenza fu la prima città del Mezzogiorno a insorgere contro il governo borbonico.
* [[Palazzo Pignatari]] ([[XVI secolo]]), ex palazzo Ciccotti, include un antico portale visibile dall'omonimo largo Pignatari;
|luogo =
* [[Palazzo Bonifacio (Potenza)|Palazzo Bonifacio]] ([[XVII secolo|XVII]] - [[XVIII secolo]]), palazzo nobiliare probabilmente all'inizio adibito a fortino data la struttura imponente e la presenza di feritoie;
}}
* [[Palazzo Biscotti]] ([[XVIII secolo]]), per secoli dimora dell'omonima famiglia appartenente alla borghesia terriera, ha ospitato anche il giornalista [[Giovanni Russo (giornalista)|Giovanni Russo]] ed è attualmente in fase di restauro;
{{Onorificenze
* [[Palazzo Giuliani]] (probabile [[XVII secolo]]), altra residenza nobiliare, usuale sosta per i condannati alla pena capitale che speravano di essere graziati dal signore proprietario del palazzo;
|immagine= Merito civile gold medal BAR.svg
* [[Palazzo de Bonis]] ([[XII secolo]]), in origine parte della cinta muraria, è stato utilizzato anche come ospedale oltre che come residenza nobiliare;
|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al Merito Civile
* [[Palazzo Castellucci]], rimasto di proprietà di un'antica famiglia della città, si affacciava sull'omonimo larghetto, abbattuto negli anni sessanta, punto di passaggio obbligato per le persone che si recavano al vicino mercatino di Porta di San Giovanni;
|collegamento_onorificenza= Città decorate al merito civile
* [[Palazzo Riviello]] ([[XVII secolo]]), intitolato inizialmente allo statista [[Nicola Alianelli]], ha avuto anche la funzione di cella per detenuti in attesa di giudizio;
|motivazione = In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.
* [[Palazzo Branca-Quagliano]] ([[XVIII secolo]]), teatro dell'assassinio dei rivoluzionari fratelli Siani nel [[1799]], passò alla famiglia Branca nell'Ottocento ed ospitò il re [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]] in visita nel [[1848]].
|luogo = 23 novembre 1980
* [[Palazzo Bollettino]] ([[XIII secolo|XIII]]-[[XIV secolo]]), di origine medievale, realizzato inglobando parte dell'antica cinta muraria della città, compresa una torre di guardia
}}
 
==== Palazzi bancari ====
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
A Potenza ci sono alcuni esempi di palazzi bancari storici di particolare pregio architettonico.
=== Centro storico ===
{{vedi anche|Centro storico di Potenza}}
[[File:PiazzaDuomoPZ.jpg|thumb|left|Veduta di Piazza Duomo.]]
Il centro della città è in piazza Matteotti, sulla quale si affaccia il Palazzo del Comune, attraversata dalla via Pretoria, animata via cittadina del centro che si allarga nella centrale piazza Mario Pagano, detta dai potentini Piazza Prefettura poiché ospita l'ottocentesco palazzo della prefettura, oggi dimora del Prefetto e sede degli uffici provinciali. Nella stessa piazza è presente il noto Teatro Stabile, costruito nel 1856 e inaugurato nel 1865 a causa di un'interruzione dei lavori dovuta a terremoti, frequenti nella zona. Nelle zone più a valle del colle sul quale sorge la città, invece, si sono venuti a formare svariati quartieri residenziali, zone popolari e commerciali che hanno reso la città più importante nel suo ruolo di capoluogo, contribuendo enormemente al suo sviluppo.
 
* [[Ex palazzo della Banca Popolare di Pescopagano]] ([[1985]]), costruito su progetto dell'architetto Maggio, è considerato una sintesi tra ispirazioni provenienti dal medioevo lucano ed architetture moderne, nonché un esempio di [[architettura postmoderna]];<ref name=":212">{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/12/15/castello-postmoderno-dante-b-maggio-potenza/|titolo=IL CASTELLO POSTMODERNO DI DANTE B. MAGGIO A POTENZA|autore=Pino A. Quartana|sito=Potentia Review|data=15 dicembre 2017|accesso=11 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200411115044/http://www.potentiareview.it/2017/12/15/castello-postmoderno-dante-b-maggio-potenza/}}</ref>
=== Architetture religiose ===
* [[Palazzo del Banco di Napoli (Potenza)|Palazzo del Banco di Napoli]] ([[1914]]), trae ispirazione dai palazzi [[Architettura neoclassica in Italia|neoclassici]] napoletani del [[XVIII secolo|settecento]] e venne considerato l'esempio di architettura colta nel capoluogo lucano, almeno fino all'avvento dello [[Razionalismo italiano|stile razionalista]];<ref name=":210">{{Cita|V. Giambersio|pp. 46–47|Giambersio}}.</ref>
==== Cattedrale di San Gerardo ====
* [[Palazzo della Banca d'Italia (Potenza)|Palazzo della Banca d'Italia]] ([[1938]]), situato in pieno centro storico, è uno dei rari esempi di architettura in [[Eclettismo (arte)|stile eclettico]] degli [[Anni 1930|anni trenta]] in città.<ref name=":211">{{Cita|V. Giambersio|pp. 64–65|Giambersio}}.</ref>
{{Vedi anche|Cattedrale di San Gerardo}}
Situata nell'omonima piazza, nel cuore del centro storico, è originaria del XIII secolo, dapprima dedicata alla ''Vergine Assunta'', e poi a [[San Gerardo di Potenza|Gerardo della Porta]] che divenne patrono della città. Durante gli scavi archeologici condotti negli anni 60 sono stati scoperti dei resti sotterranei di frammenti [[musivi]] di pavimento policromo risalenti al IV o V secolo a.C. Ricostruito da un allievo del [[Luigi Vanvitelli|Vanvitelli]] alla fine del [[XVIII secolo]] per volere del vescovo Andrea Serrao, cambiò radicalmente, passando da basilica [[architettura romanica|romanica]] ad edificio di chiaro gusto [[architettura neoclassica|neoclassico]]. Elementi di rilievo sono la facciata in pietra del 1200 (fatta riedificare tra il 1197 e il 1220 dal vescovo Bartolomeo), l'altare maggiore in marmo con intarsi policromi del 1700 e un crocifisso in legno del 1400. Inoltre è presente una cappella in marmo dedicata al Santo Padre edificata nel XVII secolo. La chiesa conserva le spoglie del santo patrono, un'urna in argento e cristallo con le reliquie del santo, la statua del santo in legno del XV secolo e una vasta collezione di affreschi e statue raffiguranti vari santi ai quali la popolazione potentina è devota.
 
==== ChiesaImpianti diindustriali San Francesco e conventostorici ====
; [[Depuratore storico di Potenza]] :Antico impianto di trattamento delle acque cittadine, non più in uso, progettato dal professor Girolamo Ippolito. I lavori di costruzione iniziarono nel [[1933]], l’impianto entrò in funzione il 21 ottobre [[1935]] e fu inaugurato il 28 ottobre 1935.<ref>Prof. ing. G. Ippolito “L’impianto di epurazione delle acque di fogna di Potenza”, pubblicato sulla rivista Acqua e Gas n. 11-12 anno 1938</ref> Si tratta di una pregevole opera ingegneristica molto innovativa per la tecnologia dell'epoca, essendo stato il primo impianto in Italia ed uno dei primi in [[Europa]] a realizzare "un completo ciclo epurativo, un completo ciclo digestivo dei fanghi ed una completa utilizzazione dei gas della digestione, dei liquami epurati e dei fanghi digeriti", consentendo l'irrigazione dei terreni agricoli circostanti e rappresentando così uno dei primi esempi moderni di progettazione nell'ottica dello [[sviluppo sostenibile]].<ref>“L’impianto di depurazione delle acque di fogna di Potenza” ing. Franklin Colamonico in “Annali dei Lavori Pubblici”, 1935 vol. 73 ed. 2 - pagg. 1134-1138</ref>
[[File:CHIESA DI SAN FRANCESCO.JPG|thumb|Chiesa di San Francesco.]]
{{Vedi anche|Chiesa di San Francesco e convento}}
Nel retro di Piazza [[Mario Pagano]] è situata la chiesa di ''S. Francesco'', fondata nel [[1274]], con portale contenente imposte lignee trecentesche intagliate, e campanile del '400. Nell'interno vi è il sepolcro rinascimentale De Grasis, che ha accanto una Madonna di stile bizantineggiante del '200. La chiesa conserva anche ''La Pietà'' del [[Giovanni De Gregorio|Pietrafesa]].
 
=== Architetture militari ===
==== Chiesa di San Michele Arcangelo ====
Il [[Centro storico di Potenza|centro storico della città]], a partire dal medioevo, fu protetto da una cinta muraria, che comprendeva [[Porte di Potenza|sei porte di accesso]], e dalla presenza di un castello, che fungeva anche da punto di osservazione sulla sottostante valle del [[Basento]]. I resti di queste fortificazioni sono le rimanenti porte della città e la Torre Guevara.<ref name=":21" /><ref name=":8" /> La caserma Lucania è invece una struttura militare risalente all'[[XIX secolo|Ottocento]].<ref name=":04">{{Cita web|url=http://www.centrostudisalinardi.it/cms/comitati-scentifici-del-cssm/46-z91d/66-storia-della-caserma-lucania|titolo=STORIA DELLA CASERMA LUCANIA|autore=Rocco Galasso|accesso=16 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200416131304/http://www.centrostudisalinardi.it/cms/comitati-scentifici-del-cssm/46-z91d/66-storia-della-caserma-lucania}}</ref>
[[File:SanMichelePotenza2.jpg|thumb|left|Chiesa di San Michele Arcangelo.]]
{{Vedi anche|Chiesa di San Michele Arcangelo (Potenza)}}
Proseguendo in Via Pretoria verso ovest si incontra la chiesa romanica di ''S. Michele'' (XI-XII secolo), con tozzo campanile;Presenta una struttura a tre navate. Al suo interno è conservato il dipinto dell'''Annunciazione'' realizzato dal Pietrafesa e altri ritratti come un affresco che rappresenta la Madonna sul trono col bambino tra i santi vescovi risalente al Cinquecento. Di pregevole fattura anche un crocifisso ligneo del 1600.
 
; [[Porte di Potenza]] : Facenti parte del sistema di fortificazioni della città, garantivano l'accesso alla parte antica di Potenza in epoca medievale. Delle sei antiche porte ne sono rimaste soltanto tre, ossia Porta San Giovanni in via Caserma Lucana, Porta San Luca in via Manhes e Porta San Gerardo in largo Duomo; le altre tre, ovvero Porta Salza, Porta Mendola e Porta Trinità, furono abbattute durante i lavori pubblici realizzati per la modernizzazione della città, che ebbero inizio nel 1806.<ref name=":21">Cfr. A. L. Sannino, ''Territorio e popolazione a Potenza in età moderna'', Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1990, pp. 20-21.</ref>
==== Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro ====
[[File:FACCIATA CHIESA DI SANTA MARIA.JPG|thumb|Chiesa di Santa Maria del Sepolcro.]]
{{Vedi anche|Chiesa e convento di Santa Maria del Sepolcro}}
Nel rione Santa Maria ha sede la chiesa di ''S. Maria del Sepolcro'', secolo XIII, XV e XVII. Rappresenta uno dei monumenti più interessanti della città; costruita ad opera dei Cavalieri dell'ordine dei Templari, su iniziativa del Conte di Santasofia, al ritorno della III crociata, 1191. Il casale del Santo Sepolcro venne costruito a Nord della città, all'incrocio della vie Erculea e la via Appia Nuova; vie di passaggio dei pellegrini diretti in Terrasanta. Da documenti di archivio della fine del XV, risulta un legame storico tra la Chiesa di S. Maria del Sepolcro ed il Sepolcro di Cristo. Custodisce pregevoli tele, e sulla parete destra è presente il monumentale altare barocco della Reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo. Molte affinità ci sono con la Chiesa Madre di [[Ripacandida]], che porta lo stesso titolo.
 
[[File:Potenza, Torre Guevara 3.jpg|thumb|upright|La Torre Guevara con annesso giardino]]
==== Chiesa di San Rocco ====
; [[Torre Guevara (Potenza)|Torre Guevara]] : In piazza Beato Bonaventura, all'estremità orientale del centro storico, si può ammirare l'unico resto dell'antico castello della città. L'edificio, di forma cilindrica, in posizione dominante rispetto alla valle del Basento, fu verosimilmente costruito prima del resto del castello, che venne edificato probabilmente dai [[Longobardi]] intorno all'anno 1000 e inglobò la Torre al suo interno.<ref name=":8">{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/centro/?p=356|titolo=Torre Guevara {{!}} Centro Storico|accesso=7 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181008053238/http://www.comune.potenza.it/centro/?p=356|urlmorto=sì}}</ref> Gli ultimi proprietari, ovvero Carlo Loffredo e Beatrice Guevara, donarono ai frati cappuccini l'intero edificio ad eccezione della Torre stessa.<ref name=":8" /> In seguito il castello fu adibito a lazzaretto, con all'interno una cappella dedicata a [[San Carlo Borromeo|San Carlo]]: divenne così la sede dell'[[Ospedale San Carlo|ospedale omonimo]] fino al 1935, quando l'ospedale si trasferì in una struttura più moderna. Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] venne disposto l'abbattimento del castello per far posto ad un edificio scolastico, permettendo di salvare la sola torre.<ref name=":8" /> Dal [[2024]] l'area antistante la Torre torna visitabile ai fruitori, dopo i lavori di abbattimento dell'edificio scolastico e di restauro della piazza con il recupero degli antichi confini perimetrali del castello.
[[File:FACCIATA PRINCIPALE.JPG|thumb|left|Chiesa di San Rocco.]]
{{Vedi anche|Chiesa di San Rocco (Potenza)}}
Più a sud, nei pressi del Cimitero, ha sede l'antica chiesa di ''S. Rocco'' dove sono conservate delle antiche statue in legno raffiguranti [[San Vito]] e [[San Rocco]], costruite a metà Ottocento.
 
; [[Caserma Lucania]] : Progettata nel 1885 ed edificata nel 1896 sulla base del preesistente edificio del monastero dei [[Frati minori riformati|Frati riformati]]<ref name=":04"/>, si presenta come una grande costruzione con all'esterno un paramento in pietra e delle file di bifore sovrapposte.<ref name=":110">{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=35291|titolo=Caserma Lucania {{!}} Comune di Potenza|lingua=it|accesso=16 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200727075728/http://www.comune.potenza.it/?page_id=35291|urlmorto=sì}}</ref> Ha ospitato l'illustre ''Scuola Allievi Ufficiali di Artiglieria di Corpo d’Armata'', appartenente al IV° Gruppo del 9º Reggimento d’Artiglieria, dal 1934 al [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], e l'altrettanto glorioso [[91º Battaglione fanteria "Lucania"]] dal 1977 al 2009.<ref name=":04"/><ref name=":110"/> Dal 2019 è sede del Comando Legione [[Arma dei Carabinieri|Carabinieri]] "Basilicata".<ref>{{Cita news|url=https://www.basilicata24.it/2019/12/carabinieri-comando-legione-basilicata-si-insedia-nella-caserma-lucania-71165/|titolo=Carabinieri, il Comando Legione Basilicata si insedia nella Caserma Lucania|data=2 dicembre 2019}}</ref>
==== Cappella del beato Bonaventura ====
[[File:CAPPELLA DEL BEATO BONAVENTURA.JPG|thumb|Cappella di Bonaventura da Potenza.]]
{{Vedi anche|Cappella del beato Bonaventura}}
La cappella del beato Bonaventura, Frate francescano beatificato nel 1775, era in origine la casa natale del beato. Successivamente venne trasformata in cappella. Essa presenta un portale di notevole rilievo artistico in pietra calcarea, al cui centro troviamo due teste di cherubini sovrastate da uno stemma francescano. Al suo interno, un unico locale diviso in due piccoli ambienti, si trovano vari ritratti, fra i quali uno di Michele Busciolano del 1907 che rappresenta l'estasi del beato Bonaventura.
 
=== Altro ===
==== Chiesa di Sant'Antonio la Macchia ====
==== Vie e piazze ====
[[File:CHIESA DI SANT'ANTONIO LA MACCHIA SCATTO MIGLIORE.JPG|thumb|left|Chiesa di Sant'Antonio la Macchia.]]
{{Vedivedi anche|ChiesaCentro storico di Sant'Antonio la MacchiaPotenza}}
Edificata al 1530, essa appartiene da quell'epoca ai cappuccini. La chiesa, ricostruita nel XX secolo, è caratterizzata da un'unica navata, un crocifisso ligneo e un arredamento molto semplice.
 
; [[Via Pretoria]] : L'intero pianoro del centro storico è attraversato da questa antica via, il cui nome e origine rimanderebbero secondo lo storico potentino [[Emmanuele Viggiano]] al tempo di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] e delle guerre civili contro [[Gaio Mario|Mario]], quando egli vinse quest'ultimo e ridusse a colonie militari romane sei delle città [[Basilicata|Lucane]], tra cui Potenza. In ognuna di queste città Silla avrebbe stabilito il Pretorio e l'accampamento dei Pretoriani. Dunque doveva esistere un collegamento viario fra l'accampamento romano e il loro Comando, che secondo la tradizione romana venne chiamato via Pretoria.<ref>E. Viggiano, ''Memorie della città di Potenza'', Napoli, Orsini, 1805, pp. 36-40.</ref> Questa via, che fungeva di fatto da decumano maggiore, si estende per tutto il centro storico a partire dal Largo di Portasalza fino alla [[Torre Guevara (Potenza)|Torre Guevara]].
==== Chiesa della Santissima trinità ====
La prima documentazione che accerta l'esistenza della chiesa risale al 1178, anno in cui, secondo alcune tesi, la città fu rinnovata da un nuovo piano urbanistico.
Rovinosamente danneggiata dal terremoto del 1857, venne riedificata con una planimetria diversa da quella originaria.
La chiesa presenta un'unica navata con varie cappelle, un'abside semicircolare e un soffitto cassettonato.
 
; Piazza Mario Pagano: La piazza principale della città, detta comunemente ''Piazza Prefettura'' poiché ospita l'ottocentesco [[Palazzo della Prefettura (Potenza)|palazzo della Prefettura]], sede del Prefetto e degli uffici provinciali. I lavori per la realizzazione di Piazza Mario Pagano iniziarono nel 1839 per volontà dell'intendente [[Winspeare]], con l'abbattimento delle casette con sottani abitate da contadini e artigiani, ma furono completati solo tra il 1842 e il 1847 a opera dell'intendente Francesco Benzo, duca della Verdura.{{Senza fonte}} In origine chiamata ''piazza del Mercato'', poiché vi si svolgeva il mercato della domenica, fu detta ufficialmente ''piazza dell'Intendenza'', dato che vi si affacciava il palazzo del governo, sede dell'intendente e ''piazza Prefettura'' dopo l'[[Unità d'Italia]] e la sostituzione dell'intendente con il prefetto. Intorno al 1870 fu intitolata a [[Mario Pagano]] ed è rimasta invariata fino alla ristrutturazione nel 2012 da parte dell'architetto [[Gae Aulenti]]. Ha ospitato due edizioni del programma "[[L'anno che verrà (programma televisivo)|L'Anno che verrà]]" condotto da Amadeus, nel 2016 e 2019.
==== Chiesa Santissima Annunziata di Loreto ====
{{Vedi anche|Chiesa Santissima Annunziata di Loreto}}
Dedicata alla Madonna di Loreto, questa chiesa presenta dimensioni ridotte e una struttura rimasta invariata nei secoli, ma caratterizzata dai molti restauri a causa dei molti terremoti. La chiesa ha un dipinto del pittore potentino Buonadonna del 1824 che ritrae l'Annunciazione.
 
; [[Piazza Matteotti (Potenza)|Piazza Matteotti]] : Il centro cittadino, situato su un lungo e stretto pianoro a 819 metri di altitudine, gravita intorno a questa piazza, sulla quale si affacciano alcune delle [[Palazzo|case palazziate]] di maggior interesse architettonico della città. Piazza Matteotti, che era anticamente denominata ''piazza Sedile'', prese il nome di ''piazza del Fascio'' durante il ventennio fascista ed il nome attuale dopo il 1944. Probabilmente risalente nel suo impianto originario all'epoca Angioina, ospitava il seggio dell'Università dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne e per decreto regio del 1810{{Senza fonte}} vi si svolgeva il mercato alimentare. Sul lato meridionale, dove sorge il tempietto di San Gerardo, c'erano la cappella di San Domenico con la vicina torre, i locali della neviera per la raccolta della neve, la Porta e il vicolo della Beccheria, dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni. In occasione della festa del patrono della città nella piazza veniva innalzata la cassa armonica per le esibizioni della banda musicale.
==== Chiesa di Santa Lucia ====
[[File:CHIESA DI SANTA LUCIA.JPG|thumb|Chiesa di Santa Lucia.]]
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Lucia (Potenza)}}
La piccola chiesa di Santa Lucia venne costruita precedentemente al 1200. È formata da un'unica navata. Elementi di importanza artistici della chiesa sono una statua seicentesca di Santa Lucia, alcuni quadri del XVI e XVII secolo e un'acquasantiera del 1400 proveniente dalla chiesa di Santa Maria.
 
==== Ponti ====
==== Pontificio seminario regionale minore di Basilicata ====
A Potenza sono stati realizzati diversi ponti per consentire l'attraversamento del fiume [[Basento]], alcuni dei quali sono di notevole interesse storico o architettonico.
{{Vedi anche|Pontificio seminario regionale minore di Basilicata}}
Seminario fondato nel 1925, per ordine di [[papa Pio IX]].
 
[[File:Ponte Musmeci 1.jpg|thumb|Il viadotto dell'industria sul fiume Basento, meglio noto come [[Ponte sul Basento|ponte Musmeci]]]]
=== Architetture civili ===
; [[Ponte sul Basento|Ponte Musmeci]] : Realizzato dall'ingegnere [[Sergio Musmeci]], mette in comunicazione la città con la [[Raccordo autostradale 5|tangenziale]] in direzione [[Salerno]] o [[Taranto]]. Concepito come oggetto scultoreo a scala urbana, fu progettato a partire dal 1967 e completato nel 1975.<ref>{{Cita web|url=http://www.aising.it:80/docs/atticonvegno/p1143-1152.pdf|titolo=|sito=www.aising.it|accesso=2025-08-16|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20130810165838/http://www.aising.it:80/docs/atticonvegno/p1143-1152.pdf|dataarchivio=2013-08-10}}</ref> Il ponte, un'unica volta di trenta centimetri di spessore e quattro campate di circa settanta metri di luce ciascuna, attraversa sia il fiume Basento che i binari della ferrovia; è, secondo gli esperti, la massima espressione di quella filosofia della progettazione dove la forma è il frutto di un processo di ottimizzazione del regime statico. Si tratta di un'opera di straordinaria importanza per l'ingegneria e architettura mondiale ed è l'unico ponte riconosciuto e protetto come opera d'arte dal [[Ministero per i beni e le attività culturali|MiBAC]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ingenio-web.it/7224-lopera-di-sergio-musmeci-e-la-sua-attualita-per-i-progettisti-italiani|titolo=L’opera di Sergio Musmeci e la sua attualità per la progettazione Italiana|accesso=13 dicembre 2018}}</ref>
==== Palazzi ====
* ''Palazzo di Città''. È un edificio storico della città, sede dell'Amministrazione Comunale della città. La costruzione del palazzo è da far risalire all'[[Regno di Napoli#Gli Angioini|epoca angioina]]. Come quasi tutti gli edifici storici e le chiese di Potenza anch'esso è stato più volte restaurato e ricostruito in seguito ai molti terremoti che hanno colpito la [[Basilicata]]. Successivamente venne adibito a casa comunale. L'elemento artistico di rilievo è una facciata del [[1882]], con un arco a tutto sesto situato tra due grandi finestre e una grande balconata.
* ''[[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]]''. Situato nella piazza Pignatari, nei pressi del ''duomo'', è uno dei palazzi più antichi della città, che conserva le successioni avvenute nella città. Oggi è sede del ''[[Museo archeologico nazionale della Basilicata]]'' dedicato a [[Dinu Adameșteanu]].
* ''[[Palazzo Bonifacio (Potenza)|Palazzo Bonifacio]]''. Si trova in piazza Beato Bonaventura ed è uno dei pochi palazzi storici ancora esistenti nel centro storico della città. Racchiude al suo interno un piccolo chiostro.
* ''[[Palazzo Pignatari]]'' ex ''palazzo Ciccotti''. Si trova in largo Pignatari'', nelle immediate vicinanze del palazzo Loffredo. Notevole l'antico portale visibile dalla piazza.
* ''Palazzo Castellucci'' era uno dei pochi palazzi importanti del centro storico che non era stato sventrato.Proprietà di una antica famiglia della città (un Castellucci è stato sindaco di Potenza) l'edificio si affacciava sull'omonimo larghetto, punto di passaggio obbligato per le persone che si recavano al vicino mercatino di ''porta di San Giovanni''. Il palazzo è stato abbattuto negli anni sessanta.
* ''Palazzo D’Amato'' ex ''palazzo Scardaccione'' era uno dei pochi palazzi nobili del centro storico. Si trovava in via Pretoria sul luogo ove fu costruito l'attuale palazzo della Banca d'Italia. Il palazzo fu acquistato da D. Ferrante De Amatis agli inizi del XVII sec., dalla famiglia Scardaccione. I D'Amatis erano un'antica famiglia della città (un Giacinto D'Amato era stato Sindaco nel 1812).
* ''[[Monastero di San Luca]]'', attualmente la caserma dei carabinieri, sita alla fine di via Pretoria in direzione della torre Guevara. In principio affidato alle suore cisternine dell'ordine delle benedettine, era l'unico monastero di donne in città. Successivamente passò alle suore clarisse o chiariste.
* ''[[Caserma Lucania]]''. Di antica costruzione, situata in via Ciccotti, a Santa Maria. Iniziata nel 1885 e terminata nel 1995, su progetto di Quaroni e Piacentini. Dal 1943 ospita il "91 battaglione Lucania"
* ''Palazzo degli Uffici''. Visibile da molti panorami, si trova in corso 18 agosto.
* ''[[Palazzo Riviello]]''. Un edificio costruito nel [[XVII secolo]].
* ''[[Casa del Fascio (Potenza)|Palazzo del Fascio]]''. Antico edificio del XV secolo. Vene riedificato in stile neoclassico durante il periodo fascista.
* ''[[Palazzo de Bonis]]''. Uno dei palazzi più antichi della città, risale al [[XII secolo]].
* ''[[Palazzo Vescovile (Potenza)|Palazzo vescovile]]''. Il palazzo episcopale della città, situata sulla sinistra della cattedrale di San Gerardo.
* ''[[Cortile del Sacro cuore]]''. Un cortile che si sviluppa a nord-ovest della cattedrale, cinto dal palazzo vescovile e la casa del clero.
* ''[[Palazzo Giuliani]]''. Antico palazzo storico, appartenuto nel corso dei secoli a varie nobili famiglie potentine.
* ''[[Palazzo del Governo (Potenza)|Palazzo del Governo]]''. Sede della prefettura di Potenza.
 
[[File:Roman bridge potenza.jpg|thumb|Il Ponte romano di Potenza, noto anche come Ponte di San Vito]]
==== Edicola di San Gerardo la Porta ====
; Ponte di San Vito: È il ponte sul Basento di maggiore interesse dal punto di vista storico: la costruzione sarebbe da porre in epoca tardo-romana, come evidente dai piloni, l'unico resto della struttura originaria, mentre tutta la parte superiore porta i segni di vari interventi di restauro avvenuti dall'età medioevale in poi. Il ponte è a tre luci a pianta rettilinea e poggia su due piloni centrali fondati nell'alveo del fiume. Anticamente chiamato ponte Sant'Aronzio, il ponte San Vito era parte integrante dell'antico percorso della [[via Herculea]], che attraversando la [[Lucania]] toccava anche la città di Potenza. La denominazione iniziale del ponte, stando alla tradizione, si ricollega al ricordo del martirio di Sant'Aronzio, che giunto dall'[[Africa]] con i fratelli Onorato, Fortunaziano e Sabiniano, non volendo abiurare la propria fede cristiana, subì con essi tra il [[238]] e il [[288|288 d.C.]] l'estremo supplizio presso il fiume Basento.
[[File:Potenza2.JPG|jpg|thumb|upright=1.4|Tempietto di San Gerardo.]]
L'Edicola di San Gerardo, rinominata dai potentini "Tempietto di San Gerardo" è un tempietto che ospita al suo interno la statua di [[San Gerardo di Potenza|San Gerardo]], santo patrono della città. Situato in piazza [[Giacomo Matteotti|Matteotti]], stando all'epigrafe sulla lastra al lato destro del Santo, il tempietto sarebbe stato ultimato nel 1865, probabilmente dallo scultore potentino [[Antonio Busciolano]] ([[1823]] - [[1871]]).
L'edicola ripropone la facciata di un edificio a cupola, con pianta semicircolare, chiusa sul retro. Sul basamento formato a gradoni, poggiano cinque colonne con il fusto scanalato, decorato con il capitello a foglie. Le colonne sorreggono degli architravi decorati da angioletti e rose.
Il retro è costituito da una parete continua, divisa in tre parti: il settore centrale è costituito da una vetrata policroma a raggi, sulla quale poggiano due colonne scalanate che inquadrano la statua del santo, lateralmente invece, sono poste due iscrizioni, quella a destra ricorda l'edificazione dell'edicola e la dedica di esso, mentre quella a sinistra ricorda due momenti importanti della città: l'invasione dei [[Brigantaggio|briganti]] nel [[1809]], e l'insurrezione del 18 agosto [[1860]].
 
==== Villa romanaStatue ====
[[File:Tempietto del patrono della città di Potenza San Gerardo.jpg|thumb|upright|Tempietto di San Gerardo, opera degli scultori Michele ed [[Antonio Busciolano]]]]
La villa romana di Malvaccaro è situata in una traversa della moderna Via Parigi nel quartiere di [[Poggio Tre Galli]]. Qualche anno fa si rinvennero in quella località degli ambienti appartenuti ad una villa d'epoca romana. Le strutture presentano dei mosaici e un'aula absidata attorno alla quale si sviluppano cinque ambienti. I dati acquisiti ci indicano una datazione post-Costantiniana, con [[arte musiva]] tendenziale che parte dal III secolo d.C. Della villa si sono trovati i muri perimetrali a Nord-Ovest e a Nord-Est e altre strutture verso Sud.
; Tempietto di San Gerardo: Edicola votiva sita sul limite meridionale di piazza Matteotti e comunemente conosciuta come "San Gerardo di marmo",<ref>{{Cita libro|autore=Raffaele Riviello|titolo=Ricordi e note su costumanze, vita e pregiudizii del popolo potentino|anno=1893|editore=Tip. Ed. Garramone e Marchesiello|città=Potenza|p=p. 143}}</ref> che ospita al suo interno una statua marmorea di [[San Gerardo di Potenza|San Gerardo]], santo patrono della città.<ref name=":28">{{Cita web|url=http://www.ottocentoinmostra.it/index.php/potenza-ottocento/13-monumenti/36-tempietto-di-san-gerardo|titolo=Tempietto di San Gerardo|accesso=23 dicembre 2018|dataarchivio=24 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181224023755/http://www.ottocentoinmostra.it/index.php/potenza-ottocento/13-monumenti/36-tempietto-di-san-gerardo|urlmorto=sì}}</ref> Il tempietto e la statua furono realizzati tra il 1861 e il 1866 dai fratelli scultori [[Antonio Busciolano|Antonio]] e Michele Busciolano, su progetto dell'architetto Giuseppe D’Errico, in sostituzione del tradizionale tempietto in legno che veniva realizzato annualmente dagli artigiani della città in onore del santo patrono.<ref name=":29">{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/05/15/michele-busciolano-un-operaio-dellarte/|titolo=MICHELE BUSCIOLANO, UN “OPERAIO” DELL’ARTE - Potentia Review|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922095928/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AnJD37-cFwDUJ%3Awww.potentiareview.it%2F2017%2F05%2F15%2Fmichele-busciolano-un-operaio-dellarte%2F+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/notizie-nascoste/296732/fu-antonio-busciolano-a-realizzare-leffigie-nel-1866.html|titolo=Fu Antonio Busciolano a realizzare l’effigie nel 1866|data=16 agosto 2011}}</ref> Il tempietto, in stile neoclassico, è una struttura in pianta esterna pentastile e pianta centrale a forma di mezzo ottagono, chiuso nella parte posteriore da un muro impreziosito da una vetrata colorata, mentre nella parte anteriore vi è un colonnato rivolto verso Piazza Matteotti.<ref name=":28" /><ref name=":29" /> Ai lati della statua sono poste due iscrizioni, quella a destra ricorda l'edificazione dell'edicola, mentre quella a sinistra ricorda due eventi importanti della storia della città: l'attacco dei [[Brigantaggio|briganti]] nel 1809 e l'[[Insurrezione lucana|insurrezione del 18 agosto 1860]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=5009|titolo=Tempietto di San Gerardo {{!}} Comune di Potenza|accesso=23 dicembre 2018}}</ref>
=== Architetture militari ===
==== Torre Guevara ====
{{vedi anche|Torre Guevara}}
In piazza Beato Bonaventura, sull'estremità est del centro storico della città, si possono ammirare i resti del Castello. Costruito probabilmente dai Longobardi intorno all'anno [[1000]] e costituì la vera "piazza" delle varie dominazioni di Potenza. Gli ultimi proprietari, ovvero Carlo Loffredo e Beatrice Guevara donarono ai frati cappuccini l'intero edificio, ad eccezione della Torre. In seguito il castello fu adibito a lazzaretto, dedicando una cappella a [[San Carlo]]: divenne, così, la sede dell'Ospedale San Carlo per alcuni anni, almeno fino al [[1935]], quando l'ospedale si trasferì in una struttura più moderna, nel rione Santa Maria. A metà secolo scorso, un decreto ne dispose l'abbattimento permettendo di salvare la torre, cilindrica, dominante la valle del Basento. Tutto intorno, i diversi alberi nel piazzale, definiscono la zona come un Belvedere. Dopo il sisma del [[1980]], fu restaurata e adibita a galleria d'arte.
 
; Busto di Zanardelli: Monumento risalente al 1910 ed ubicato in piazza Vittorio Emanuele II, è dedicato allo statista, politico e patriota [[Giuseppe Zanardelli]], il quale si occupò della [[questione meridionale]] ed in particolare delle precarie condizioni della Basilicata prima con un viaggio ufficiale nel 1902, poi con l'approvazione della legge speciale per la Basilicata nel 1904.<ref>{{Cita web|url=https://www.popolis.it/zanardelli-e-la-lucania-a-potenza-un-monumento-in-suo-onore/|titolo=Zanardelli e la Lucania: a Potenza un monumento in suo onore - Popolis.it|autore=Luca Quaresmini|accesso=10 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191210155053/https://www.popolis.it/zanardelli-e-la-lucania-a-potenza-un-monumento-in-suo-onore/|urlmorto=sì}}</ref>
==== Le porte ====
{{vedi anche|Le Porte di Potenza}}
Le Porte di Potenza, rappresentano le antiche entrate al centro storico della città, intorno alle mura di cinta che la racchiudevano per la difesa dagli assalti nemici. Attualmente quelle "visibili" sono soltanto tre, e sono:
* ''Porta San Giovanni'' in via Caserma Lucana
* ''Porta San Luca'' in via Manhes
* ''Porta San Gerardo'' in largo Duomo
 
[[File:Monumento caduti potenza.jpg|thumb|Monumento ai caduti potentini nella [[Grande Guerra]], opera dello scultore Giuseppe Garbati]]
Le altre porte furono abbattute nel corso dei secoli, per la modernizzazione del nucleo urbano della città, e sono:
; Monumento ai caduti della prima guerra mondiale: Monumento commemorativo dedicato ai caduti potentini durante la [[prima guerra mondiale]]. Realizzato nel 1925 dallo scultore Giuseppe Garbati, vincitore del concorso per la realizzazione dell'opera tenutosi nel 1924.<ref name=":58">{{Cita web|url=http://luoghi.centenario1914-1918.it/it/monumento/monumento-ai-caduti-della-prima-guerra-mondiale-3525|titolo=Monumento ai caduti della prima guerra mondiale {{!}} Centenario Prima Guerra Mondiale 1914 - 1918|sito=luoghi.centenario1914-1918.it|lingua=it|accesso=1º marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200301142350/http://luoghi.centenario1914-1918.it/it/monumento/monumento-ai-caduti-della-prima-guerra-mondiale-3525}}</ref> È costituito da un cippo monumentale in pietra e marmo sorretto da una base a gradoni; sulla sommità è posta una statua raffigurante una figura femminile in abiti antichi, armata di spada e scudo, che sorregge un uomo morente. Ai lati del gruppo vi sono motivi decorativi vegetali e lanterne votive.<ref name=":58" /> Tutte le facciate dell'opera presentano lastre marmoree recanti i nomi dei caduti di Potenza durante il conflitto.<ref name=":58" />
* ''Porta Salza'' in via Portasalza
* ''Porta Amendola'' in largo Sinisgalli
* ''Porta Trinità'' in piazza Duca della Verdura
 
; Porta del Gigante: Scultura in bronzo di [[Antonio Masini (artista)|Antonio Masini]], commemorativa della ricostruzione della città a seguito del [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|terremoto del 1980]], situata in piazza Vittorio Emanuele II.<ref>{{Cita news|autore=Anna Martino|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/12/23/news/potenza_addio_ad_antonio_masini_artista_visionario-214973290/|titolo=Potenza: addio ad Antonio Masini, artista visionario|data=23 dicembre 2018}}</ref>
[[File:DuomoMUSEOnaz.jpg|thumb|center|Vista dall'alto del Duomo sulla destra e del Museo Nazionale sulla sinistra ([[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]]) di Largo Pignatari.|1009x1009px]]
 
[[File:Statua leone rampante potenza.jpg|thumb|Statua del Leone Rampante, di Vito Natalino Giacummo]]
; Statua del leone rampante: Statua raffigurante il [[Leone (araldica)|leone rampante]], simbolo [[Araldica|araldico]] della città. L'opera si presenta come un'imponente scultura bronzea di quattordici quintali, con altezza superiore ai due metri, pensata per essere sostenuta da un piedistallo sia per l'equilibrio strutturale che artistico.<ref>{{Cita news|url=https://www.giornaledibasilicata.com/2014/12/arriva-potenza-la-scultura-in-bronzo.html|titolo=Arriva a Potenza la scultura in bronzo 'Leone Rampante'}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Massimo Brancati|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/615596/potenza-e-il-leone-rampante-in-cerca-di-casa-stabile.html|titolo=Potenza e il leone rampante in cerca di casa stabile|data=2 gennaio 2015}}</ref><ref name=":30">{{Cita news|url=https://www.quotidianodelsud.it/basilicata/cronache/benevento/2014/12/23/leone-ostaggio-soldi-giunte-storia-unopera-che-divide|titolo=Il leone ostaggio di soldi e giunte
La storia di un'opera che divide i potentini|pubblicazione=www.quotidianodelsud.it|data=23 dicembre 2014|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181223214525/https://www.quotidianodelsud.it/basilicata/cronache/benevento/2014/12/23/leone-ostaggio-soldi-giunte-storia-unopera-che-divide|urlmorto=sì}}</ref> La sua realizzazione fu voluta dall'amministrazione comunale nel 2002 come simbolo cittadino, a seguito della disponibilità di fondi nazionali dedicati alla realizzazione di opere d'arte, e fu commissionata nel 2004 all'artista potentino Vito Natalino Giacummo, docente di [[scultura]] e [[fotografia]] presso l’[[Accademia di belle arti di Brera|Accademia di Belle Arti di Brera]].<ref name=":30" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=14001|titolo=Scultura bronzea ‘Leone rampante’ collocata in piazza Pignatari {{!}} Comune di Potenza|accesso=23 dicembre 2018}}</ref> La statua venne consegnata nel 2014 e, sebbene concepita per essere collocata in piazza Mario Pagano, è stata posta prima davanti al Palazzo di Città, poi in Largo Pignatari.<ref>{{Cita news|url=http://www.nuovadelsud.it/potenza-e-provincia/potenza-e-provincia-news/citta/14878-potenza,-la-statua-del-leone-rampante-si-sposta-a-centro-citt%C3%A0.html|titolo=Potenza, la statua del leone rampante si sposta a centro città|data=21 dicembre 2018|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181224025301/http://www.nuovadelsud.it/potenza-e-provincia/potenza-e-provincia-news/citta/14878-potenza,-la-statua-del-leone-rampante-si-sposta-a-centro-citt%C3%A0.html|urlmorto=sì}}</ref> Nel 2018 l'amministrazione ne decide lo spostamento in piazza Vittorio Emanuele II.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=30415|titolo=Statua leone rampante in piazza Vittorio Emanuele II {{!}} Comune di Potenza|accesso=23 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://ufficiostampabasilicata.it/2018/12/20/potenza-la-statua-del-leone-rampante-in-piazza-xviii-agosto/|titolo=Potenza, la statua del leone rampante in piazza “XVIII Agosto”|data=20 dicembre 2018}}</ref>
 
=== Siti archeologici ===
In città sono state rinvenute numerose [[Epigrafia latina|epigrafi romane]], attualmente visibili su numerosi edifici del [[Centro storico di Potenza|centro storico]] o nei musei e nelle chiese cittadine,<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2018/04/15/le-antiche-rovine-di-potenza/|titolo=LE ANTICHE ROVINE DI POTENZA - Potentia Review|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922103335/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AG-xmZOAu9tUJ%3Awww.potentiareview.it%2F2018%2F04%2F15%2Fle-antiche-rovine-di-potenza%2F+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2016/10/30/la-res-publica-potentinorum-raccontata-dalle-epigrafi-romane/|titolo=LA 'RES PUBLICA POTENTINORUM' RACCONTATA DALLE EPIGRAFI ROMANE - Potentia Review|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190927113433/http://www.potentiareview.it/2016/10/30/la-res-publica-potentinorum-raccontata-dalle-epigrafi-romane/}}</ref> che sono state oggetto di studio del grande [[Storiografia|storico]] [[Theodor Mommsen]].<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2018/07/15/mommsen-il-piu-grande-storico-della-roma-antica-a-potenza/|titolo=MOMMSEN, IL PIU’ GRANDE STORICO DELLA ROMA ANTICA, A POTENZA - Potentia Review|accesso=23 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928073351/http://www.potentiareview.it/2018/07/15/mommsen-il-piu-grande-storico-della-roma-antica-a-potenza/}}</ref> Oltre a questi reperti ed al ponte romano di San Vito, a Potenza sono presenti due importanti siti archeologici risalenti uno all'epoca romana, l'altro all'insediamento degli antichi [[Lucani]].
Recentemente rinvenuto nella zona Gallitello, il sito archeologico risulta essere il più importante sito mai scoperto nell'ambito urbano di Potenza.
Grazie agli scavi per la costruzione del Nodo complesso del [[Gallitello]], è stato possibile confermare la presenza di un complesso abitativo, ubicato presso la confluenza del torrente Gallitello con il fiume [[Basento]]. Allo stato attuale delle indagini questo insediamento sembrerebbe svilupparsi in almeno sei ambienti rettangolari di cui si conservano parzialmente i muri perimetrali, occupando un'area di circa 300 metri quadrati. Si tratterebbe di un'antica fattoria funzionale allo sfruttamento agricolo dell'area.
L'esame dei manufatti ceramici e degli altri reperti rinvenuti fa ipotizzare una datazione tra la fine del [[IV secolo a.C.|IV]] ed i primi decenni del [[III secolo a.C.]], quindi da mettere in relazione con il sistema insediativo dei Lucani in un momento precedente la romanizzazione del territorio. Il complesso, che rappresenta uno dei pochissimi rinvenimenti effettuati ad oggi nel sottosuolo cittadino, è ancora in corso di scavo, sotto la direzione scientifica della [[Soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata]]<ref>Resoconto tratto da Metropolisinfo.it sezione della Provincia di Potenza.</ref>.
 
; Villa romana di Malvaccaro: La [[villa romana di Malvaccaro]] è un sito archeologico di rilevante interesse situato nel moderno quartiere di [[Poggio Tre Galli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.basilicataturistica.it/territori/la-villa-romana-di-malvaccaro/|titolo=La Villa Romana di Malvaccaro|sito=Basilicata Turistica|accesso=23 dicembre 2018|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://turistipersbaglio.com/2014/10/12/potenza-la-villa-romana-di-malvaccaro/|titolo=Potenza, la Villa Romana di Malvaccaro|sito=Turisti per Sbaglio|data=12 ottobre 2014|accesso=23 dicembre 2018}}</ref> Rinvenuta a metà degli [[Anni 1980|anni ottanta del XX secolo]], si tratta di un'antica villa databile all'età [[Tardo impero romano|post-costantiniana]], che comprende cinque ambienti con mosaici gravitanti intorno ad un'aula absidata, con [[arte musiva]] risalente almeno al [[III secolo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1902080426.html|titolo=Potenza - Villa romana di Malvaccaro|autore=System|accesso=23 dicembre 2018}}</ref> Della villa sono stati ritrovati i muri perimetrali a nord-ovest e a nord-est ed altre strutture in direzione sud.<ref>A. Capano, ''La villa romana della contrada “Malvarcaro” di Potenza'', in "Bollettino Storico della Basilicata", n. 3 (1987), ''passim''.</ref>
=== Altro ===
==== Piazze, larghi, strade e vicoli ====
Il centro storico della città, è ricco di vicoletti, angoli e larghi suggestivi che hanno segnato la storia della città o di qualche importante famiglia regnante e non nella città.
 
; [[Fattoria lucana]] :Nel 2008 è stato rinvenuto nei pressi di via del Gallitello un complesso abitativo, ubicato presso la confluenza del torrente omonimo con il fiume [[Basento]], che risulta essere il più importante sito mai scoperto nell'ambito urbano di Potenza.<ref name=":31">{{Cita news|autore=Maria Rosa Turi|url=https://www.archeomedia.net/potenza-sensazionale-scoperta-di-una-fattoria-agricola/|titolo=POTENZA. Sensazionale scoperta di una fattoria agricola.|data=24 giugno 2008}}</ref> Si tratterebbe di un'antica fattoria funzionale allo sfruttamento agricolo dell'area; l'esame dei manufatti ceramici e degli altri reperti rinvenuti fa ipotizzare una datazione tra la fine del [[IV secolo a.C.|IV]] e i primi decenni del [[III secolo a.C.]], quindi da mettere in relazione con il sistema insediativo dei [[Lucani]] in un momento precedente alla romanizzazione del territorio.<ref name=":31" /><ref name=":32">{{Cita news|url=https://www.tio.ch/estero/392670/italia-archeologia-scoperto-a-potenza-sito-lucano-iv-secolo-a-c|titolo=Italia: archeologia, scoperto a Potenza sito lucano IV secolo a.C.|data=30 aprile 2008}}</ref> Allo stato delle indagini questo insediamento sembrerebbe svilupparsi in almeno sei ambienti rettangolari, di cui si conservano parzialmente i muri perimetrali, occupando un'area di circa trecento metri quadrati.<ref name=":31" /><ref name=":32" /> Il complesso è ancora in corso di scavo, sotto la direzione scientifica della [[soprintendenza per i beni archeologici della Basilicata]].<ref>Rapporto da Metropolisinfo.it, sezione della Provincia di Potenza.</ref>
{{Citazione|Questa era via Pretoria, la strara chiù vecchia e cunusciura della Lucania: sta murenn, si nunn'è gia morta, no p' lu scarpesio giurnaliero, bensì da quann tutt' lu sistema sociale è accumenza' a cagna'.|''Pubblicato su ‘Cronache di Potenza' dell' 11.3.1982''<ref>[http://www.aptbasilicata.it/a_galloitalico/via_pretoria.html Via Pretoria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>}}
 
==== ViaAree Pretorianaturali ====
La città si caratterizza per la massiccia presenza di [[Parco cittadino|parchi]]: Potenza è infatti una delle città italiane con la maggiore superficie di verde urbano per abitante.<ref>{{Cita web|url=https://siviaggia.it/notizie/foto/10-citta-con-piu-alberi-in-italia/177454/attachment/citta-con-piu-alberi-potenza/|titolo=Le 10 città con più alberi in Italia|sito=SiViaggia|data=24 maggio 2017|accesso=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181220230717/https://siviaggia.it/notizie/foto/10-citta-con-piu-alberi-in-italia/177454/attachment/citta-con-piu-alberi-potenza/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/potenza-delle-citta-piu-verdi-ditalia-lo-dice/|titolo=POTENZA È UNA DELLE CITTÀ PIÙ VERDI D'ITALIA! LO DICE…|data=23 maggio 2017|accesso=20 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.monzatoday.it/green/life/classifica-citta-verdi.html|titolo=Monza tra le città più verdi d'Italia|sito=MonzaToday|accesso=20 dicembre 2018}}</ref> Di seguito l'elenco delle principali aree verdi presenti nel suo territorio.
Il nome e l'origine di ''via Pretoria'' sono molto remoti, sulla loro origine le notizie che si hanno sono ancora poche e frammentarie. Le più probabili si possono ricavare dagli scritti dello storico antico potentino, [[Emanuele Viggiano]].
Da questi scritti si desume che al tempo di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] e delle sue guerre civili contro [[Gaio Mario|Mario]], egli vinse quest'ultimo e ridusse a ''colonie militari romane'' sei delle città [[Basilicata|Lucane]], tra cui Potenza. In ognuna di queste città Silla vi stabilì il ''Pretorio'', Comando dei Romani, e l'accampamento dei ''Pretoriani''. Dunque doveva esistere un collegamento viario fra l'accampamento romano e il loro Comando che, con poca fantasia, venne chiamato ''Via Pretoria''.
Questa via, che nel corso degli anni non ha mai cambiato il suo nome ed è sempre rimasta lì, anche di fronte a tutte le distruzioni che la città ha dovuto subire, si estende per tutto il centro storico a partire dal ''Largo di Portasalza'' fino alla ''Torre Guevara'', in quel piccolo tratto di strada, che fu aggiustato nel [[1809]], e che, secondo le legende, doveva essere chiamato ''Via Manhes'', anziché via Pretoria. Questo però, mancando dei veri e propri atti comunali che lo testimoniassero, venne comunque rinominato via Pretoria, seguendo la scia e il basolato della strada principale.
 
[[File:Villa comunale santa maria potenza.jpg|thumbnail|Villa comunale di Santa Maria]]
==== Vicoli, strade e ponti ====
; [[Villa di Santa Maria|Villa comunale di Santa Maria]] : Uno dei parchi più importanti è la storica villa comunale che prende il nome dall'omonimo rione Santa Maria. Nacque come ''Orto agrario sperimentale'' nel 1823 a seguito del decreto di [[Gioacchino Murat]] del 1810, secondo il quale ogni provincia del [[Regno di Napoli]] doveva avere una Società di Agricoltura con relativo [[Orto botanico|orto agrario]], per incentivare lo studio e lo sviluppo del [[Settore agricolo|settore primario]], in particolare della [[botanica]].<ref name=":22">{{Cita|M. A. Pontrandolfi|Vol. 2, pp. 642-645| Potenza Capoluogo}}.</ref> Le attività relative all'Orto sperimentale si arrestarono con l'[[Proclamazione del Regno d'Italia|unità d'Italia]], a causa della chiusura della Società di Agricoltura e la struttura fu adibita a villa comunale. Attualmente l'area ospita varie specie di [[conifere]], [[latifoglie]], [[Arbusto|arbusti]] ornamentali e piccoli [[Albero|alberi]], oltre ad impianti per la pratica di [[Sport|attività sportive]] all'aperto.<ref name=":22" /><ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/la-villa-comunale-di-santa-maria-storico-parco-della-citta-di-potenza/|titolo=La Villa Comunale di Santa Maria : storico parco della Città di Potenza|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=22 ottobre 2018|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
* ''Vico San Luca'' in prossimità della cantina "Triminiedd". Oggi questo vicolo non esiste più, è profondamente cambiato ed anche la famosa cantina, oggi ristorante, non si trova più nel centro storico.
* ''Vico Corrado'' è uno dei tanti vicoli scomparsi della Potenza antica quando ancora c'era il rione Addone. Oggi esiste una via Corrado profondamente modificata. Essa divide l'edificio delle Poste dai primi isolati di largo Pignatari. Il vico finisce su via Pretoria all'altezza della caserma dei carabinieri.
* ''Via Ciccotti'' nei pressi della ''villa comunale'' di Santa Maria e della Caserma dei Militari, il lungo edificio, a tre piani, costruito nel [[1898]]. Il prospetto principale si affaccia sulla strada e mostra le pareti con paramento esterno in pietra, aperte da file sovrapposte di bifore. Al suo interno si sviluppano i cosiddetti quartieri di "accasermaggio” e gli spazi destinati alla vita comune ed alle esercitazioni militari.
* ''il Viadotto dell'Industria'' o ''Ponte Musmeci''. Realizzata dall'ingegnere [[Sergio Musmeci]], la monumentale struttura, unica nel suo genere, mette in comunicazione la città con la [[Raccordo autostradale 5|tangenziale]] in direzione [[Salerno]] o [[Taranto]]. Concepita come vera e propria opera d'arte, fu progettata a partire dal 1967 e completata nel 1975.<ref>[http://www.aising.it/docs/atticonvegno/p1143-1152.pdf aisi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il Ponte, un'unica volta di 30 centimetri di spessore e quattro campate di circa settanta metri di luce ciascuna, è, secondo gli esperti, la massima espressione di quella filosofia della progettazione dove la forma è il frutto di un processo di ottimizzazione del regime statico. La [[Plasticità (arte)|plasticità]] della forma fa della struttura un gigantesco e raffinato oggetto scultoreo a scala urbana.
* Il'' Ponte di San Vito''. La data di costruzione del Ponte è da porre attorno al [[305 a.C.]] Dell'originaria struttura sono rimasti i soli piloni, mentre tutta la parte superiore porta i segni di vari interventi di restauro avvenuto in epoca medioevale e nelle successive. Il Ponte è a tre luci, a pianta rettilinea; poggia su due piloni centrali fondati nell'alveo del fiume. I piloni, legati tra loro con grappe di ferro, sono costituiti da grandi blocchi di notevole spessore, che sopportano la spinta delle acque con speroni triangolari a monte e semicilindrici a valle. Anticamente chiamato S. Aronzio, il Ponte San Vito era parte integrante dell'antico percorso della via Erculea che, attraversando la Lucania, toccava anche la città di Potenza. La denominazione del Ponte, stando alla tradizione, si ricollega al ricordo del martirio di S. Aronzio che, giunto dall'Africa con i fratelli Onorato, Fortunaziano e Sabiniano, non volendo abiurare la propria fede cristiana, subì con essi, tra il [[238]] ed il [[288]] d.C., l'estremo supplizio presso il fiume [[Basento]]<ref name="Fonte: basilicata.cc">Fonte: basilicata.cc</ref>.
 
[[File:Parco montereale potenza.jpg|thumbnail|Veduta del Parco di Montereale]]
==== Piazze e larghi ====
; Parco di Montereale: Sorge sulla collina prospiciente il pianoro del centro cittadino ed è un altro parco di rilevante interesse storico: costruito nel 1934, è stato inserito nell’inventario generale del “Censimento dei giardini storici della Basilicata”.<ref name=":23">{{Cita web|url=https://www.cometopotenza.it/home/la-citta/i-parchi/|titolo=Parchi|sito=Come To Potenza|accesso=20 dicembre 2018|dataarchivio=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181220230407/https://www.cometopotenza.it/home/la-citta/i-parchi/|urlmorto=sì}}</ref> Al suo interno si trovano una piscina, un campo da bocce, una pista da ballo ed un attrezzato palazzetto dello sport.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=29508|titolo=Parco Montereale {{!}} Comune di Potenza|accesso=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181220230705/http://www.comune.potenza.it/?page_id=29508|urlmorto=sì}}</ref> Al centro del parco è collocato un monumento ai caduti.<ref>{{Cita web|url=http://www.trmtv.it/home/attualita/cronacheurbane/2016_11_04/124862.html|titolo=Celebrazioni 4 novembre. A Potenza cerimonia al monumento dei caduti di Montereale - trmtv|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
*[[File:157371-800x518.jpg|left|thumb|249x249px|Piazza Mario Pagano.]]''Piazza Mario Pagano''. I lavori per la realizzazione della Piazza iniziarono nel [[1839]], per volontà dell'Intendente [[Winspeare]], con l'abbattimento delle casette con ''sottani'' abitate da contadini ed artigiani, ma furono completati solo tra il [[1842]] ed il [[1847]] ad opera dell'Intendente [[Duca della Verdura]]. In origine chiamata ''Piazza del Mercato'' (vi si svolgeva il mercato della domenica), divenne successivamente ''Piazza dell'Intendenza'' (poiché vi si affacciava il ''Palazzo del Governo'', sede dell'Intendente) e ''Piazza Prefettura'' (dopo l'insurrezione di Potenza del 18 agosto [[1860]] e la sostituzione dell'Intendente col Prefetto). Intorno al [[1870]], fu intitolata a [[Mario Pagano]], giurista nato a [[Brienza]] nel [[1778]], giustiziato nel [[1799]] per la sua attiva partecipazione alla Costituzione della [[Repubblica Partenopea]] negli anni infuocati della [[Rivoluzione Francese]]. La piazza è stata soggetta ad opera di re-styling nel [[2012]] da parte dell'architetto [[Gae Aulenti]]. [[File:Piazzaducadellaverduradue-480x712.jpg|thumb|383x383px]]
* ''Piazza Duca della Verdura''. Piccolo e grazioso slargo incastonato tra gli edifici, è collegato da scalinate alla Via Pretoria, da un lato, alla sottostante Via del Popolo, dall'altro. Un tempo era chiamato ''Largo Tassiello'' o ''Porta della Trinità'' per la presenza della posterula alla termine della scalinata di congiungimento con la Via Pretoria (ancora visibile nel [[1857]]). Dal [[1845]], il Regolamento di Polizia Urbana e Rurale stabilì che vi si dovesse svolgere la vendita della carne, del pesce e del baccalà. La Piazzetta, priva di pavimentazione, polverosa e invasa dalla spazzatura e dai resti delle macellazioni, fu ridotto a luogo malsano ed inospitale, fino a quando ''Francesco Benso Duca della Verdura'', Intendente a Potenza dal [[1847]], ne dispose la bonifica e la pavimentazione. Agli inizi del secolo scorso, per una evidente incomprensione della denominazione derivante dal nome dell'antico Intendente della città, determinata anche dalla destinazione d'uso dello slargo, la Piazzetta divenne per i potentini la ''Piazzetta del Pesce'' o ''Piazza della Verdura''. Fino alla ristrutturazione a seguito del [[Terremoto dell'Irpinia (1980)|terremoto del 1980]], erano visibili, al centro della stessa, due file parallele di banconi in pietra, coperti da un'unica grande tettoia, destinati appunto allo svolgimento del mercatino di generi alimentari. La Piazzetta ha conservato, in parte, l'antica destinazione commerciale; ma nei mesi estivi si trasforma in spazio culturale, ospitando rassegne cinematografiche e manifestazioni musicali.
* ''Piazza Giacomo Matteotti''. L'antica denominazione di ''Piazza Sedile'' (mutata nel secolo scorso in ''Piazza del Fascio'' e, dopo il [[1944]], in Piazza Giacomo Matteotti) rivela la sua originaria destinazione politica. Qui sorgeva il ''Seggio dell'Università'', dove si riuniva il popolo in occasione delle assemblee elettorali, probabilmente risalente nel suo impianto originario all'epoca Angioina. Sulla piazza si affacciavano botteghe e taverne, e, per Decreto Regio del [[1810]], vi si svolgeva il mercato alimentare. Sul lato meridionale, lì dove oggi sorgono il Muraglione ed il Tempietto di S. Gerardo, c'erano la cappella di S. Domenico, con la vicina Torre, i locali della cosiddetta neviera (dove si raccoglieva la neve), la Porta ed il Vicolo della Beccheria (dove avveniva la macellazione degli animali e la vendita delle carni). In occasione della festa del Patrono della città, S. Gerardo, nella piazza veniva innalzata la cassa armonica, per le esibizioni della banda musicale<ref name="Fonte: basilicata.cc" />.
 
[[File:Villa del prefetto potenza.jpg|thumbnail|Giardini terrazzati della Villa del Prefetto]]
=== Parchi comunali e aree verdi attrezzate ===
; [[Villa del Prefetto]] : Situata in pieno [[Centro storico di Potenza|centro storico]], è un'area verde annessa al [[Palazzo della Prefettura (Potenza)|Palazzo della Prefettura]]. Inizialmente appartenente al monastero dei padri conventuali di San Francesco, utilizzata nel [[Settecento]] per scopi puramente agricoli, la villa vera e propria venne edificata solo nell'[[Ottocento]]. Caratterizzata da terrazze collegate da camminamenti e scalinate balaustrate, con fitta e rigogliosa vegetazione, nel 1934 viene trasformata seguendo lo stile dei [[Giardino all'italiana|giardini rinascimentali all’italiana]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=29185|titolo=Villa del Prefetto {{!}} Comune di Potenza|accesso=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181220230536/http://www.comune.potenza.it/?page_id=29185|urlmorto=sì}}</ref> Dopo anni di chiusura per manutenzione è stata riaperta nel 2017 grazie ad un'iniziativa promossa da alcune associazioni civiche.<ref>{{Cita news|autore=Anna Martino|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/05/28/news/la_villa_del_prefetto_torna_a_nascere_grazie_a_un_progetto_di_volumezero-166651529/|titolo=Potenza, la villa del prefetto torna a nascere grazie a un progetto di Volumezero|data=28 maggio 2017}}</ref>
* La ''villa comunale'' di Santa Maria, storico parco della città. La sua origine è da far risalire a un decreto del governo francese del 1810, secondo il quale ogni provincia doveva avere un orto botanico sperimentale. Successivamente a questo decreto venne edificata la villa di Santa Maria.
* Il parco di Montereale, al centro del quale si innalza un monumento ai caduti. La sua costruzione avvenne nei primi anni del Novecento.
* Il parco del Seminario, ristrutturato nel [[2006]].
* La villa del Prefetto, annessa al palazzo della Prefettura. Inizialmente appartenente al monastero dei Padri conventuali di San Francesco nel settecento ed utilizzati per scopi puramente agricoli, la villa vera e propria venne edificata solo nell'Ottocento.
* Il parco Baden Powell, sito nei pressi di Viale Firenze, nel quartiere di Don Bosco, dove spesso vengono tenute manifestazioni di tipo musicale. Il parco risale al 1930 circa. Al suo interno sorge un edificio risalente al 1942, il quale svolse per molti anni la funzione d'ospedale. Attualmente l'edificio ha funzione scolastica.
* Il Parco dell'Europa Unita, sito nel quartiere Poggio Tre Galli, inaugurato nell'estate del 2007, è un'isola verde strappata ad anni di incuria e degrado.
* Parco Elisa Claps, nel moderno quartiere di Macchia Romana.
* Il parco Miralles, situato nel rione Cocuzzo (noto come "Il Serpentone").
* Il Parco Giochi Mariele Ventre nel rione Cocuzzo.
* Parco Santa Lucia, sito nel noto Vallone di Santa Lucia, il quale costeggia le omonime scale mobili.
* Parco di Sant'Antonio la Macchia.
 
; Parco fluviale del Basento: Area verde delimitata dal ponte di San Vito e dal [[Ponte sul Basento|ponte Musmeci]], comprende al suo interno il [[lungofiume]] del [[Basento]]; è stata realizzata nel 2018 a seguito della riqualificazione dell'area vicina al corso d'acqua principale della città.<ref name=":23" /><ref>{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/potenza-apre-parco-fluviale-del-basento/|titolo=A POTENZA APRE IL PARCO FLUVIALE DEL BASENTO!|data=27 aprile 2018|accesso=20 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=758|titolo=Parco Fluviale del Basento {{!}} Comune di Potenza|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
Intorno alla città sono inoltre presenti molte aree verdi, boschi e foreste, attrezzate e fruibili:
 
* Parco Rossellino, alle porte della città, circonda il palazzetto dello sport, il "Palapergola";
; Parco Baden-Powell: Parco creato nel 1955 per volere della Direzione Sanitaria, che volle dotare di un'area verde lo spazio antistante la struttura ospedaliera che si trovava nella zona.<ref name=":36">{{Cita web|url=http://www.parcobadenpowell.it/il-parco/|titolo=Il Parco {{!}} Parco Baden Powell Potenza|accesso=10 febbraio 2019}}</ref> Il 17 luglio 2002 venne intitolato a [[Robert Baden-Powell]], su iniziativa degli [[scautismo|scout]] di Potenza.<ref name=":36" /> L'area ospita nel corso dell'anno eventi di varia natura tra cui manifestazioni culturali, sociali, sportive e ricreative.<ref name=":36" /><ref>{{Cita web|url=http://www.parcobadenpowell.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo {{!}} Parco Baden Powell Potenza|accesso=10 febbraio 2019|dataarchivio=12 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190212070546/http://www.parcobadenpowell.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref> Con una superficie di circa 25.800 metri quadri è uno dei più grandi parchi a disposizione della cittadinanza.<ref name=":36" />
* il Lago Pantano, a 5 chilometri dal nucleo urbano verso [[Sud]], è frequentatissima d'estate dagli amanti dello sport e delle passeggiate, sede di numerosi impianti sportivi, piscine, campi volo per ultraleggeri, campetti da calcio etc., ricca di pizzerie, ristoranti, locali giovanili; vi è l'Oasi del [[WWF]], sede di un percorso di Bird Watching e di una clinica di riabilitazione per rapaci.
 
* Il bosco di Pallareta, alle porte della città.
; Parco del Seminario: Area verde adiacente al Seminario Pontificio Regionale, risalente al 1616. Venne ampliato e completato, nella seconda metà dello stesso secolo, dal vescovo conventuale Bonaventura Claverio.<ref name=":23" />
* Il [[bosco di Rifreddo]], con alberghi ristoranti, impianti per equitazione, impianti per il tiro al piattello. Stazione turistica montana.
 
* La foresta della Sellata a 21&nbsp;km dalla città, ricca di percorsi natura, percorsi ciclistici (bike park), stazione sciistica invernale, alberghi, ristoranti, agriturismo.
; Parco del Fiore Bianco (già Elisa Claps): Dedicato alla memoria di [[Omicidio di Elisa Claps|Elisa Claps]], adolescente potentina scomparsa il 12 settembre 1993, vittima di omicidio. Il parco è attrezzato per le attività ginniche all'aperto e comprende un percorso di [[trekking]].<ref name=":23" />
 
; Parco del Rossellino: Polmone verde situato nella località omonima alla periferia sud della città, all'interno del quale si trova il Palazzetto dello Sport ''Antonello Pergola'', detto anche ''Palapecora'' o ''Palarossellino''.<ref name=":23" />
 
; Parco di Sant'Antonio La Macchia: Ubicato nella periferia orientale della città, prende il nome dalla presenza di una chiesa dedicata al [[Antonio di Padova|santo omonimo]]. In passato ha ospitato anche un monastero dell'ordine dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|Cappuccini]], che vi si insediarono nel [[1530]].<ref name=":23" />
 
; Parco dell'Europa Unita: Di recente costruzione, è compreso nel popoloso quartiere di [[Poggio Tre Galli]].<ref name=":23" /> È dotato di una pista ciclabile e di un percorso pedonale accessibile a persone con ridotta mobilità.<ref>{{Cita web|url=http://epotenza.com/aree-verdi/parco-dell-europa-unita|titolo=Parco dell’Europa Unita|sito=epotenza.com|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
 
; Parco Radici: Area verde creata nel 2018 all'interno del moderno quartiere di Poggio Tre Galli, comprende un [[bike park]] ed un'area dedicata ai cani.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=29926|titolo=Parco Radici {{!}} Comune di Potenza|accesso=28 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210418174157/http://www.comune.potenza.it/?page_id=29926|urlmorto=sì}}</ref>
 
; Parco Tre Fontane: Parco realizzato nel 2009 nell'ambito di un progetto di riqualificazione urbana dei quartieri Lucania, Parco tre Fontane e Francioso.<ref>{{Cita news|autore=Massimo Brancati|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/103983/potenza-un-nuovo-parco-in-via-racioppi.html|titolo=Potenza, un nuovo parco in via Racioppi|data=17 aprile 2009}}</ref>
 
; Parco Aurora: Parco presente nell'omonimo quartiere ed inaugurato con la piazza dei Comuni nel 2021.<ref>[https://www.ufficiostampabasilicata.it/ambiente-e-territorio/potenza-inaugurata-la-piazza-dei-comuni/ Potenza | Inaugurata la Piazza dei Comuni - Ufficio Stampa Basilicata]</ref>
 
; Parco Albino Pierro: Parco situato nell'omonima piazza nel rione Macchia Giocoli ed inaugurato nel 2021.<ref>[https://www.ufficiostampabasilicata.it/ambiente-e-territorio/potenza-prende-forma-piazza-albino-pierro-un-altro-parco-nella-citta/ POTENZA | Prende forma piazza "Albino Pierro", un altro parco nella città - Ufficio Stampa Basilicata]</ref><ref>[http://www.comune.potenza.it/?p=44555 Inaugurazione piazza Albino Pierro, nota del gruppo consiliare della Lega – Comune di Potenza]</ref><ref>[https://www.rainews.it/tgr/basilicata/video/2021/07/bas-inaugurazione-piazza-albino-pierro-potenza-verde-mario-guarente-c04fa4f8-f3dc-4b50-9ca8-19d7f71b4830.html Potenza, inaugurata la piazza intitolata ad Albino Pierro]</ref>
 
; Parco Zara: Giardini ubicati tra via Trieste e via Zara.
 
; Parco Portofino: Spazio verde realizzato nell'omonima via, nel rione Parco Aurora.<ref>[http://www.astronik.it/parco-aurora-vuole-uscire-dal-degrado/ Parco Aurora vuole uscire dal degrado | Astronik]</ref>
 
; Parco Guevara: Parco in fase di realizzazione con la riqualificazione dell'area a ridosso dell'[[Torre Guevara (Potenza)|omonima torre]],<ref>[https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/potenza-al-via-la-riqualificazione-dellarea-torre-guevara-ecco-come-sara-le-foto/ POTENZA Al via la riqualificazione dell’area “Torre Guevara”: ecco come sarà LE FOTO - Ufficio Stampa Basilicata]</ref> ai margini est del centro storico.
 
; Parco Bucaletto: Area verde di piazza Vairo dotata di quattro aiuole, in mezzo alle quali sorgono quattro fontane circolari, costituite da semplici vasche con interno profondo 25&nbsp;cm e bordo arrotondato di forte spessore dotato di canaletto di raccolta dell’acqua di tracimazione, ma utilizzabile anche come panchina. La grande fontana centrale è costituita da quattro accessi a ponte che conducono ad una sopraelevata sotto forma di rotonda sulla vasca d’acqua. Al centro della rotonda si trovano una scultura alta circa 7 metri, che presenta una forma geometrica a cinque tubi e realizzata in acciaio ed alluminio. Nel perimetro della piazza si svolge invece un'area ciclopedonale.<ref>[http://www.comune.potenza.it/?p=3679 Bucaletto:intitolata a Mons. Vairo la nuova piazza – Comune di Potenza]</ref>
 
; Vallone Santa Lucia: Area a valle di via Mazzini, dal 1985 attraversata dalla cosiddetta Fondovalle rinominata poi viale dell'UNICEF, nonché dal sistema di scale mobili.<ref>{{Cita web |url=http://vivi-potenza.ilcannocchiale.it/2011/02/26/viale_dellunicef.html |titolo=Viale dell'UNICEF |accesso=31 ottobre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211031194736/http://vivi-potenza.ilcannocchiale.it/2011/02/26/viale_dellunicef.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
 
==== Periodo preunitario ====
Abitanti stimati<ref>{{Cita libro|titolo=Vera Armignacco, Potenza: ricerche di geografia urbana, Firenze, 1953}}</ref>
{| class="wikitable"
|+
!Anno
!Abitanti
|-
|1277
|{{formatnum:2600}}
|-
|1648
|{{formatnum:7038}}
|-
|1757
|{{formatnum:5484}}
|-
|1830
|{{formatnum:9000}}
|-
 
|}
 
==== Periodo postunitario ====
{{Demografia/Potenza (PZ)}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 gli stranieri residenti nel comune erano1684, ovvero il 2,62% della popolazione<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=23 luglio 2025}}</ref>. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=23 luglio 2025}}</ref>
Al 31 dicembre 2014 risiedono a Potenza 1.030 cittadini stranieri<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2014/index.html|titolo=Dati Istat stranieri 2014}}</ref>. Le comunità più numerose sono:
 
* [[Romania]] 405
* [[MaroccoRomania]] 93361
* [[UcrainaNigeria]] 75172
* [[Bangladesh]] 123
* [[Ucraina]] 82
* [[Marocco]] 81
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto Potentinopotentino}}
Insieme ai dialetti di alcuni comuni limitrofi ([[Tito (Italia)|Tito]], [[Vaglio Basilicata]], [[Pignola]], e [[Picerno]]) quello potentino appartiene ai cosiddetti [[Dialettidialetti gallo-italici di Basilicata]].<ref>Gerhard Rohlfs, ''Studi linguistici sulla Lucania e sul Cilento'', Galatina, Congedo 1988.</ref>
 
=== Tradizioni e folclore ===
La [[parata dei turchi]] di Potenza è una parata in costume che si tiene annualmente la sera del 29 maggio, in cui si rappresenta il leggendario intervento di [[San Gerardo di Potenza|San Gerardo]] per salvare la città dall'invasione dei Turchi, evento privo di veridicità storica ma che fa parte del [[folclore]] locale.<ref name=":49">{{Cita web|url=https://www.basilicataturistica.it/turismi/parata-dei-turchi-e-processione-in-onore-di-san-gerardo-a-potenza/|titolo=Parata dei Turchi e processione in onore di San Gerardo a Potenza|sito=Basilicata Turistica|accesso=6 novembre 2019|urlmorto=sì}}</ref> Nella parata generalmente, oltre ad essere rappresentati San Gerardo, gli invasori Turchi ed i soldati medievali difensori della città, sfilano anche dei figuranti che rappresentano il popolo potentino dei secoli [[XII secolo|XII]], [[XVI secolo|XVI]] e [[XIX secolo|XIX]], indossando i vestiti e i costumi tradizionali di quei periodi storici.<ref>[http://www.rete.potenza.it/repositorydelibere/allegati/10350-10351.DOC '''Disciplinare per le “Parate e le rievocazioni storiche”''' dedicate alla commemorazione per San Gerardo Patrono della città di Potenza], approvato con Delibera di Consiglio Comunale nº 120 del 26/05/2011.</ref><ref>Sull'antropologia di questa festa, cfr. F. Mirizzi, ''Le tradizioni popolari'', in ''Potenza Capoluogo (1806-2006)'', vol. 1. ''Storia, istituzioni, società'', S.M. Capua Vetere, Spartaco, 2008, pp. 67-75.</ref> Il 30 maggio i festeggiamenti in onore del santo si concludono con una processione religiosa che percorre le strade del centro storico.<ref name=":49" />
 
La parata dei turchi di Potenza è stata riconosciuta Patrimonio d'Italia per la tradizione dal [[Ministero del turismo e dello spettacolo|Ministero del Turismo]] nel [[2011]],<ref>{{Cita web|url=https://www.travelnostop.com/news/turismo/ecco-le-34-manifestazioni-patrimonio-ditalia-per-la-tradizione_88481|titolo=Ecco le 34 manifestazioni ‘Patrimonio d’Italia per la tradizione’|sito=Travelnostop|data=29 luglio 2011|accesso=10 novembre 2019}}</ref> Patrimonio immateriale d’Italia dall'[[Istituto centrale per la demoetnoantropologia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.idea.mat.beniculturali.it/feste-e-tradizioni|titolo=Feste e tradizioni|accesso=19 febbraio 2019|dataarchivio=20 febbraio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190220003206/http://www.idea.mat.beniculturali.it/feste-e-tradizioni|urlmorto=sì}}</ref>, "''Meraviglia Italiana''" dal Forum nazionale dei Giovani.<ref>{{Cita news|url=https://www.quotidianodelsud.it/quotidiano/ecco-le-17-meraviglie-lucane/|titolo=Ecco le 17 meraviglie lucane|data=12 gennaio 2012}}</ref>
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
{{U|verso=da|Zona ospedaliera di Potenza|urbanistica|agosto 2024}}
{{vedi anche|Ospedale San Carlo}}
 
* L'''Azienda Ospedaliera "Ospedale San Carlo"'' di Potenza, è uno degli impianti ospedalieri più importanti e più grandi d'[[Italia]], ed è situato nel quartiere di Macchia Romana. Il Polo Ospedaliero, con il vicinissimo Polo Universitario, è ben servito da numerosi parcheggi, e collegato al resto della città e area metropolitana, oltre che con la [[servizio ferroviario suburbano di Potenza|metropolitana]], anche con numerose linee urbane ed extraurbane che fanno scalo o capolinea presso l'ospedale.
Potenza, in quanto capoluogo di regione, è sede del governo della [[regione Basilicata]] e del governo della [[provincia di Potenza]].
* La ''Clinica Luccioni'', situata in Corso Mazzini, in pieno centro, è una struttura privata, dotata di 60 posti letto, che garantisce la diagnosi e la cura di patologie acute pertinenti alla: chirurgia generale e ortopedia traumatologica. Inoltre nella Clinica è molto attivo il settore della ''Diagnosi per Immagini''.
 
* L'''Istituto Ospedaliero Centro di Riabilitazione "Opera Don Uva"'' fu fondato a Potenza nel 1954 e si trova nei pressi dell'Ospedale San Carlo, in via Ettore Ciccotti. Conta 514 posti letto suddivisi tra Unità Alzheimer, Centri di Riabilitazione Intensiva ed Estensiva, Centro Diurno Polivalete, Residenze Sanitarie e Centro Socio Sanitario di Riabilitazione. Il Centro di Riabilitazione ha anche altre sedi distaccate a [[Bisceglie]], [[Foggia]], [[Buenos Aires]] e [[Paraná (Argentina)|Paraná]] ([[Argentina]]).
Tra le istituzioni pubbliche con sede a Potenza si ricorda anche l'[[Autorità interregionale di bacino della Basilicata]], ente che gestisce il bacino idrografico dei principali fiumi che attraversano la Basilicata, il cui territorio di competenza si estende anche ad alcuni comuni limitrofi appartenenti alla [[Puglia]] ed alla [[Calabria]].<ref>{{Cita web|url=http://www.adb.basilicata.it/adb/territorio.asp|titolo=Autorità di Bacino - Territorio di competenza|accesso=7 aprile 2019}}</ref>
* Il ''Polo Sanitario "Madre Teresa di Calcutta"'' (Azienda Sanitaria Locale n.2 di Potenza), situato in via del Gallitello, di recente costruzione, offre servizi di poliambulatorio tra cui Neuropsichiatria Infantile.
 
A Potenza ha sede l'[[ospedale San Carlo]], [[ospedale|azienda ospedaliera]] pubblica tra le più grandi del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] per estensione e numero di posti letto,<ref>{{Cita libro|autore = Ugo Maria Tassinari (a cura di)|titolo = Il San Carlo rende conto|anno = 2014|editore = I Quaderni di San Carlo 1810|città = Potenza}}</ref><ref name=":38">{{Cita web|url=http://www.ospedalesancarlo.it/chi_siamo/collegio_sindacale|titolo=Presentazione|sito=San Carlo - Azienda Ospedaliera Regionale|data=25 settembre 2009|accesso=7 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190407130907/http://www.ospedalesancarlo.it/chi_siamo/collegio_sindacale|urlmorto=sì}}</ref> che nel [[2013]] è stata classificata dal quotidiano [[Il Sole 24 ore]] come miglior ospedale del Sud Italia, dodicesimo a livello nazionale, per la qualità del servizio offerto.<ref>{{Cita web|url=http://www.ospedalesancarlo.it/media/comunicati_stampa/il_sole_24_ore_sanit%C3%A0_il_san_carlo_%C3%A8_il_migliore_ospedale_del_sud|titolo=Il Sole 24 ore Sanità: il San Carlo è il migliore ospedale del Sud|sito=San Carlo - Azienda Ospedaliera Regionale|data=12 aprile 2013|accesso=7 aprile 2019}}</ref> Fu fondato ufficialmente il 2 ottobre [[1810]] sotto il governo di [[Gioacchino Murat]], anche se le sue origini risalgono al [[1626]] con l'istituzione di un'opera pia da parte dei frati cappuccini nei locali del castello cittadino, che ricevettero in donazione della contessa della città, Beatrice Guevara.<ref name=":38" /><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/10/15/storia-un-grande-ospedale-san-carlo-potenza/|titolo=STORIA DI UN GRANDE OSPEDALE; IL ‘SAN CARLO’ DI POTENZA|autore=potentiareview|sito=Potentia Review|data=15 ottobre 2017|accesso=7 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928073613/http://www.potentiareview.it/2017/10/15/storia-un-grande-ospedale-san-carlo-potenza/}}</ref>
 
A Potenza si trova anche una delle tre sedi dell'Opera Don Uva, ovvero il Centro di riabilitazione Don Uva, istituto privato aperto nel [[1954]] che si occupa della cura, della riabilitazione e dell'accoglienza di pazienti affetti da [[Malattia di Alzheimer|Alzheimer]] e da altre malattie mentali degenerative o causanti [[disabilità]].<ref>{{Cita web|url=http://www.operadonuva.it/index.php/la-storia|titolo=La Storia|accesso=7 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190407130857/http://www.operadonuva.it/index.php/la-storia|urlmorto=sì}}</ref>
Sia l'ospedale San Carlo che il Centro di riabilitazione Don Uva si trovano nella [[zona ospedaliera di Potenza]].
 
[[File:Circolo culturale silvio spaventa filippi pz.jpg|thumbnail|Insegna del Circolo culturale ''[[Silvio Spaventa Filippi]]'', sede della ''Fondazione [[Premio Letterario Basilicata]]'']]
 
Un altro istituto storico per la sanità cittadina è stato l'Istituto Clinico Lucano "Clinica Luccioni", struttura privata che era situata nei pressi del centro storico che si occupava della diagnosi e della cura di patologie acute pertinenti alla [[chirurgia generale]] ed all'[[ortopedia]] traumatologica.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=21231|titolo=Clinica Luccioni, nota di Carretta, Sileo e Lovallo {{!}} Comune di Potenza|accesso=7 aprile 2019}}</ref> Fondata nel [[1947]] come "Clinica Luccioni", garantì molti servizi sanitari essenziali alla popolazione della provincia di Potenza, ed anche a parte di quella della provincia di Matera, nel periodo in cui le strutture dell'ospedale San Carlo erano in attesa di ricostruzione dopo essere state distrutte dai bombardamenti durante il [[secondo conflitto mondiale]].<ref>{{Cita|L. Luccioni|Vol. 2, p. 735}}.</ref> L'istituto ha attraversato una forte crisi a partire dal [[2017]], anno in cui sono stati licenziati tutti i suoi dipendenti ed è stata revocata la convenzione con la regione Basilicata a causa di una riduzione del fatturato, della mancata assegnazione di nuovi posti letto e di contenziosi con l'amministrazione.<ref>{{Cita web|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/06/12/news/potenza_clinica_luccioni_ex_lavoratori_in_presidio_permanente-198820360/|titolo=Potenza, clinica Luccioni: ex lavoratori in presidio permanente|sito=Repubblica.it|data=12 giugno 2018|accesso=7 aprile 2019}}</ref> Nel [[2019]] alcuni imprenditori potentini hanno dichiarato di voler avviare un progetto imprenditoriale per riaprire lo storico istituto ed assumere tutti gli ex dipendenti.<ref>{{Cita web|url=http://www.lecronachelucane.it/2019/03/06/basentini-faro-la-clinica/|titolo=BASENTINI: “FARÒ LA CLINICA”|sito=Le Cronache Lucane|data=6 marzo 2019|accesso=7 aprile 2019}}</ref>
 
Potenza è anche sede del Circolo Culturale "[[Silvio Spaventa Filippi]]", che rappresenta una delle principali associazioni culturali della Basilicata: fondato nel [[1969]],<ref name=":39">{{Cita web|url=https://nonsololibritraisassi.blogspot.com/2018/02/circolo-silvio-spaventa-filippi-e.html|titolo=Circolo Silvio Spaventa Filippi e Premio Letterario Basilicata, Santino Bonsera riconfermato alla Presidenza|sito=Circolo Silvio Spaventa Filippi e Premio Letterario Basilicata, Santino Bonsera riconfermato alla Presidenza|accesso=7 aprile 2019}}</ref> è promotore dal [[1972]] del [[Premio Letterario Basilicata]],<ref>{{Cita web|url=https://premioletterariobasilicata.it/incontro-svimez-per-il-cinquantenario-del-circolo-silvio-spaventa-filippi/|titolo=INCONTRO SVIMEZ PER IL CINQUANTENARIO DEL CIRCOLO SILVIO SPAVENTA FILIPPI|autore=Angela Salvatore|sito=Premio Letterario Basilicata|data=19 febbraio 2019|accesso=7 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://premioletterariobasilicata.it/storia/|titolo=Storia del Premio Letterario Basilicata|autore=Amministratore|sito=Premio Letterario Basilicata|accesso=7 aprile 2019}}</ref> annovera tra i suoi collaboratori e membri esponenti di spicco della cultura lucana ed italiana<ref>{{Cita web|url=https://premioletterariobasilicata.it/comitato-scientifico-circolo-silvio-spaventa-filippi-premio-letterario-basilicata/|titolo=COMITATO SCIENTIFICO CIRCOLO SILVIO SPAVENTA FILIPPI - PREMIO LETTERARIO BASILICATA|autore=Angela Salvatore|sito=Premio Letterario Basilicata|data=29 maggio 2015|accesso=7 aprile 2019}}</ref> e pubblica dal [[2001]] la rivista culturale ''Leukanikà'',<ref name=":39" /> accreditata come rivista scientifica dall’[[Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca]].<ref>{{Cita web|url=http://www.anvur.it/wp-content/uploads/2019/03/Area-10-scientifiche-II-quadrimestre-ASN-2018-2020-1.pdf|titolo=Elenco delle riviste Scientifiche dell'Area 10 - Valido ai fini del II Quadrimestre ASN 2018-2020|formato=PDF}}</ref>
 
== Cultura ==
=== BibliotecheIstruzione ===
==== Archivi e biblioteche ====
* Biblioteca Nazionale
L'[[Archivio di Stato di Potenza]] conserva documenti ed atti prodotti da uffici pubblici, studi notarili ed istituzioni religiose soppresse relativi all'intera Basilicata fino al [[1955]], anno in cui venne istituito l'Archivio di Stato di [[Matera]]; a partire da quella data in poi l'Archivio di Potenza custodisce solo gli atti relativi alla rispettiva provincia.<ref>{{Cita web|url=https://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=164483&pagename=166424|titolo=Archivio di Stato di Potenza|autore=System|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
* Biblioteca Provinciale
* Biblioteca per l'infanzia
 
L'Archivio storico del comune di Potenza fu istituito con delibera di Consiglio n. 1501 del 31 ottobre 1994 come sezione separata di archivio, in attuazione di quanto previsto dall’art. 30 del DPR 1409 del 30 settembre 1963. Conserva circa 6000 documenti, in gran parte atti prodotti dall’amministrazione comunale e da alcuni enti presenti sul territorio, che coprono un arco temporale che va dall’inizio dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento, pur se con diverse lacune.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/wp-content/uploads/2010/11/presentazione-archivio-Copia.pdf|titolo=Archivio storico comunale: la magia del passato|autore=Carmela Molinari|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
=== Scuole ===
Nella città di Potenza sono presenti la maggior parte degli istituti scolastici superiori, ai quali sono iscritti gran parte degli studenti della Provincia. La città è la sede legale dell'[[Università degli Studi di Basilicata]], oltre ad ospitare anche una sede distaccata dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e della Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope".
Elenco delle scuole:
 
La [[Biblioteca nazionale di Potenza]], nata come sede distaccata della Biblioteca nazionale di Napoli nel [[1974]] e divenuta autonoma nel [[1984]],<ref>{{Cita web|url=http://www.bnpz.beniculturali.it/site/page/1/10/1/2017/La_Storia|titolo=La Storia - Biblioteca Nazionale di Potenza|autore=Studiodomino srl|accesso=22 dicembre 2018}}</ref> ospita una collezione di oltre {{formatnum:200000}} unità bibliografiche, alcune di notevole pregio risalenti ai secoli [[XVI secolo|XVI]], [[XVII secolo|XVII]] e [[XVIII secolo|XVIII]], oltre alla collezione di opere d'arte dell'artista [[italoamericano]] [[Albert Friscia]].<ref>{{Cita web|url=http://www.bnpz.beniculturali.it/site/page/1/280/1/2018/Il_Patrimonio_documentale_|titolo=Il Patrimonio documentale - Biblioteca Nazionale di Potenza|autore=Studiodomino srl|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
=== Università ===
==== Università degli Studi della Basilicata ====
{{vedi anche|Università degli Studi della Basilicata}}
A Potenza sono operative due sedi universitarie:
* L'UniBas ''Francioso'', situata in via Nazario Sauro, è la sede più antica ed ospita le facoltà di [[Lettere e filosofia]] e il ''Centro Linguistico di Ateneo''.
* L'UniBas ''Macchia Romana'', situata in Viale dell'Ateneo Lucano, la nuova zona del quartiere Macchia Romana, nei pressi dell'Ospedale S.Carlo, dedicata all'Ateneo, con una sede imponente di moderna costruzione. Qui sorgono le restanti facoltà di [[Ingegneria]], [[Farmacia]], [[Scienza|Scienze Matematiche Fisiche e Naturali]], [[Agraria]] ed [[Economia]].
 
La [[Biblioteca provinciale di Potenza]]<ref>{{Cita web|url=http://biblioteca.provincia.potenza.it/|titolo=Biblioteca provinciale di Potenza|accesso=3 gennaio 2020|dataarchivio=19 febbraio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150219020606/http://biblioteca.provincia.potenza.it/|urlmorto=sì}}</ref>, istituita nel 1893 e inaugurata nel 1901, è la prima biblioteca pubblica della Basilicata.<ref>Cfr. A. Trombone, ''Teresa Motta. Una bibliotecaria e "un anno di vicende memorabili"'', CalicEditori, Rionero in Vulture 2020, p. 29.</ref> È una delle biblioteche italiane cui spetta di diritto il deposito di una copia di tutto quanto viene pubblicato in Basilicata. Ospita una collezione di circa {{formatnum:140000}} unità bibliografiche, tra cui una notevole raccolta di opere locali che annovera monografie a partire già dal [[1600]] e un patrimonio emerografico del XIX e del XX secolo, in gran parte digitalizzato.<ref>{{Cita web|url=http://biblioteca.provincia.potenza.it/?page_id=332/|titolo=Biblioteca digitale|accesso=3 gennaio 2020}}</ref>
==== Università Cattolica del Sacro Cuore ====
[[File:Polo bibliotecario di Potenza.jpg|thumb|La sede del Polo bibliotecario in via don Minozzi]]
{{vedi anche|Università Cattolica del Sacro Cuore}}
Il 14 ottobre 2017 è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]], la regione Basilicata e la provincia di Potenza, che ha decretato la nascita del Polo culturale integrato del territorio, che ha riunito la Biblioteca provinciale e la [[Biblioteca nazionale di Potenza]], cui è stata affidata la gestione del Polo. Il protocollo d’intesa che ha portato all’integrazione funzionale e gestionale delle due biblioteche, è stato sottoscritto nell’immobile denominato Bibliomediateca provinciale, appartenente al patrimonio edilizio della provincia di Potenza. La direzione del Polo è stata affidata alla Biblioteca nazionale di Potenza.<ref>{{Cita web|url=http://biblioteca.provincia.potenza.it/?p=905|titolo=Il Polo apre su prenotazione|accesso=3 gennaio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200809115108/http://biblioteca.provincia.potenza.it/?p=905|urlmorto=sì}}.</ref>
L'Azienda ospedaliera ''Ospedale San Carlo'' di Potenza ospita, dall'anno accademico [[1996]]/[[1997]], i Corsi di laurea delle professioni sanitarie, in convenzione con l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di [[Milano]], in particolare con la facoltà di medicina e chirurgia di [[Roma]] e [[Campobasso]], ed in attuazione del protocollo d'intesa sottoscritto con la Regione [[Basilicata]]. Presso i poli formativi della Regione Basilicata l'Università Cattolica ha attivato corsi paralleli di laurea triennale delle professioni sanitarie. La struttura universitaria lucana mantiene totale autonomia per quanto concerne aspetti organizzativi e logistici, gli orari dei corsi, le prenotazioni degli esami di verifica, ecc.
 
A Potenza ha sede anche la Biblioteca della [[Deputazioni di storia patria|Deputazione di Storia Patria per la Lucania]], che contiene principalmente testi di carattere storico riguardanti tematiche relative al [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno d'Italia]] e alla Basilicata, nonché pubblicazioni periodiche e non di altri istituti culturali e storici con i quali la Deputazione ha rapporti.<ref>{{Cita web|url=http://www.deputazionestoriapatria.it/biblioteca.htm|titolo=Biblioteca|accesso=22 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181211113243/http://www.deputazionestoriapatria.it/biblioteca.htm|urlmorto=sì}}</ref>
==== Università degli Studi di Napoli "Parthenope" ====
{{vedi anche|Università degli Studi di Napoli "Parthenope"}}
La città di Potenza è anche sede distaccata della Facoltà di [[Scienze Motorie]] dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope".
Nel [[1980]] l'[[ISEF]] di [[Napoli]] stipulò una Convenzione con l'Amministrazione Comunale potentina, avviando la sede distaccata di Potenza, in Via Enrico Toti, 2 (''Francioso''), che presto divenne sito di riferimento anche per le regioni limitrofe, convenzione rinnovata a seguito della sua trasformazione in facoltà universitaria.
 
La [[Biblioteca per l'infanzia]] comunale di Potenza venne istituita nel [[1983]] ed è rivolta interamente ad un’utenza di età [[Infanzia|infantile]] ed [[Adolescenza|adolescenziale]]; ha un patrimonio librario costituito da oltre {{formatnum:14000}} volumi ed ha spazi ed ambienti idonei per l'accoglienza di bambini ed adolescenti, dove periodicamente si organizzano attività ad essi dedicate.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=17921|titolo=Biblioteca comunale per l’infanzia {{!}} Comune di Potenza|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
=== Musei ===
 
{{vedi anche|Museo archeologico nazionale della Basilicata}}
==== Ricerca ====
* Il [[Museo archeologico nazionale della Basilicata]] dedicato a [[Dinu Adameșteanu]] e Galleria Civica, presso [[palazzo Loffredo]] - Largo Raffaello Pignatari (Duomo);
Le istituzioni che si occupano di attività di ricerca presenti in città sono l'[[Università degli Studi della Basilicata]]<ref>{{Cita web|url=http://portale.unibas.it/site/home/ricerca/ugov-ricerca.html|titolo=UGOV Ricerca - Portale unibas|sito=portale.unibas.it|accesso=11 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181231012311/http://portale.unibas.it/site/home/ricerca/ugov-ricerca.html|urlmorto=sì}}</ref>, negli ambiti dei rispettivi dipartimenti e scuole, e l'[[Ospedale San Carlo]], che affianca l'attività scientifica in ambito medico all'erogazione dei servizi tipici di una struttura ospedaliera.<ref>{{Cita web|url=http://www.ospedalesancarlo.it/chi_siamo/documenti_istituzionali|titolo=Mission e Vision|sito=San Carlo - Azienda Ospedaliera Regionale|data=25 settembre 2009|accesso=11 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181219064308/http://www.ospedalesancarlo.it/chi_siamo/documenti_istituzionali|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museo archeologico provinciale di Potenza|Museo Archeologico Provinciale]], Via Lazio - Via Ettore Ciccotti (Santa Maria);
 
* Pinacoteca provinciale, Via Lazio (Santa Maria);
==== Scuole ====
* Museo d'Arte Figurativa Contemporanea<ref>http://www.comune.potenza.it/index.php/eventi-e-manifestazioni/808-museo-di-arte-figurativa-contemporanea</ref> - Via della Chimica;
Nella città di Potenza, oltre ad istituti scolastici prescolari, scolastici di primo e di secondo grado inferiore, sono presenti la maggior parte degli istituti scolastici superiori, tra cui il [[Liceo classico Quinto Orazio Flacco (Potenza)|liceo classico Quinto Orazio Flacco]] e il [[Liceo scientifico Galileo Galilei (Potenza)|liceo scientifico Galileo Galilei]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/076/063/scuole/|titolo=Scuole Potenza pubbliche e private|accesso=11 dicembre 2018}}</ref>
* Area espositiva del Covo degli Arditi (ricavato nel tunnel di collegamento dell'antico ospedale Psichiatrico del Principe di Piemonte) - Piazzale Romagna (Via Ettore Ciccotti);
 
* [[Museo diocesano (Potenza)|Museo Diocesano]] - Arte e Storia della Diocesi potentina - Via Vescovado (Duomo)
La città ospita anche un [[conservatorio]] statale, il [[Conservatorio Carlo Gesualdo da Venosa|Conservatorio Carlo Gesualdo Da Venosa]], dal [[1971]].<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopotenza.it/content/cenni-storici|titolo=Cenni storici|accesso=11 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181125020523/http://www.conservatoriopotenza.it/content/cenni-storici|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Università ====
[[File:Università basilicata2.jpg|thumb|upright=1.6|Cittadella universitaria del polo tecnico-scientifico dell'[[Università degli Studi della Basilicata|Unibas]]]]
Potenza è la sede legale dell'[[Università degli Studi della Basilicata]], unica università statale lucana, a partire dal [[1982]], anno della fondazione dell'ateneo.<ref>{{Cita web|url=http://portale.unibas.it/site/home/ateneo/storia-dellateneo.html|titolo=Storia dell'Ateneo - Portale unibas|sito=portale.unibas.it|accesso=11 dicembre 2018}}</ref>
A Potenza sono operativi due poli dell'Università della Basilicata: il più antico ospita tradizionalmente facoltà e dipartimenti afferenti a [[discipline umanistiche]], mentre il secondo, ospitato nella struttura appositamente progettata dall'architetto Lucio Barbera, più moderno, è strutturato come cittadella universitaria e costituisce il polo delle discipline [[Scienza applicata|tecniche]] e [[Scienze matematiche, fisiche e naturali|scientifiche]].<ref>{{Cita web|url=http://portale.unibas.it/site/home/ateneo/dipartimenti-e-scuole.html|titolo=Dipartimenti e Scuole - Portale unibas|sito=portale.unibas.it|accesso=11 dicembre 2018}}</ref>
 
Potenza ospita anche una sede distaccata della facoltà di medicina e chirurgia dell'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] a partire dal [[1997]], a seguito della stipula del protocollo di intesa sottoscritto tra l'ateneo e la regione [[Basilicata]].<ref>{{Cita web|url=http://www.trmtv.it/home/primo-piano/2017_11_24/156895.html|titolo=Potenza, Università Cattolica inaugura ventennale in Basilicata - trmtv|accesso=11 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3036213&value=regione|titolo=Università Cattolica, Franconi a inaugurazione anno accademico|sito=Regione Basilicata|accesso=11 dicembre 2018}}</ref>
 
A Potenza si trova anche la ''Scuola Superiore per Mediatori Linguistici della Basilicata'', istituzione universitaria pubblica a gestione privata creata nel [[2017]] dal [[Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca|MIUR]].<ref name=":55">{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/potenza-nostri-giovani-possono-studiare-larabo-russo-cinese-giapponese-grazie-questa-scuola-dettagli/|titolo=A Potenza i nostri giovani possono studiare l'Arabo, il Russo, il Cinese e il Giapponese grazie a questa Scuola! Ecco i dettagli|data=25 settembre 2018|accesso=26 novembre 2019}}</ref><ref name=":56">{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/potenza-trovare-lavoro-grazie-allo-spagnolo-arabo-e-cinese-con-il-corso-aperto-a-tutti-ecco-le-parole-del-direttore-della-scuola-superiore-per-mediatori-linguistici/|titolo=Potenza: trovare lavoro grazie allo Spagnolo, Arabo e Cinese con il corso aperto a tutti! Ecco le parole del direttore della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici|data=25 novembre 2019|accesso=26 novembre 2019}}</ref> I corsi della Scuola includono lo studio di numerose lingue europee ed extraeuropee, rendendola una tra le prime in Italia come offerta didattica linguistica.<ref name=":55" /><ref name=":56" />
 
In passato la città ha ospitato anche una sede distaccata della facoltà di scienze motorie dell'[[Università degli Studi di Napoli "Parthenope"]]. La sede nacque nel [[1980]], quando l'[[ISEF]] di [[Napoli]] stipulò una convenzione con l'amministrazione comunale potentina. Fu in seguito soppressa nel [[2011]] per effetto della [[riforma Gelmini]].<ref>{{Cita web|url=http://www.polodistudio.it/dall-isef-ai-giorni-nostri.html|titolo=Dall'ISEF ai giorni nostri - A Potenza, Laurea Scienze Motorie, Psicologia, Giurisprudenza|autore=Accademia del Sapere - Polo di Studio eCampus Potenza|accesso=13 agosto 2018}}</ref>
 
==== Musei ====
Di seguito la lista delle principali istituzioni museali presenti in città.
 
* [[Museo archeologico nazionale della Basilicata|Museo archeologico nazionale della Basilicata "Dinu Adamesteanu"]]. Sito nei locali di [[palazzo Loffredo (Potenza)|palazzo Loffredo]], è l'istituzione museale principale della città, dedicata alla memoria dell'archeologo [[Dinu Adameșteanu]]. Vi sono esposti reperti archeologici delle popolazioni italiche della Lucania preromana, nonché reperti provenienti dalle colonie romane di ''Potentia'', ''Grumentum'' e ''Venusia''.<ref name=":20">{{Cita web|url=https://www.cometopotenza.it/home/la-citta/i-musei/|titolo=Musei|sito=Come To Potenza|accesso=9 dicembre 2018|dataarchivio=9 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181209124013/https://www.cometopotenza.it/home/la-citta/i-musei/|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museo archeologico provinciale di Potenza|Museo archeologico provinciale]]. Il secondo museo archeologico della città, custodisce reperti preistorici, protostorici e della prima età del ferro, oltre a una collezione di oggetti risalenti al periodo compreso tra l’VIII e il V secolo a.C.<ref name=":20" />
* [[Pinacoteca provinciale di Potenza|Pinacoteca provinciale]]. Ospita sculture e dipinti di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, tra i cui si ricordano la Crocifissione e la Deposizione degli artisti Antonio e Costantino Stabile.<ref name=":20" />
* [[Museo diocesano (Potenza)|Museo diocesano]]. Situato nel [[Centro storico di Potenza|centro storico]], custodisce reperti storici e artistici di proprietà della diocesi potentina, tra cui spiccano gli oggetti sacri realizzati da maestri artigiani napoletani tra XVI e XIX secolo.<ref name=":20" />
* Galleria espositiva della [[Biblioteca nazionale di Potenza]]. Questa galleria situata all'interno della Biblioteca nazionale espone in forma permanente la collezione delle opere dell'artista [[Italoamericani|italoamericano]] [[Albert Friscia]], composta da 96 dipinti, 65 sculture in bronzo e marmo e 10 opere cinetiche.<ref>{{Cita web|url=https://musei.basilicata.beniculturali.it/musei/|titolo=Galleria espositiva della Biblioteca nazionale di Potenza|sito=Direzione Regionale Musei Basilicata|lingua=it|accesso=24 aprile 2020|dataarchivio=5 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200605100719/https://musei.basilicata.beniculturali.it/musei/|urlmorto=sì}}</ref>
* Galleria civica comunale. Situata nei locali del [[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]], ospita mostre di arte figurativa a tema di autori italiani ed europei. È annessa ai locali dell'antica Cappella dei Celestini del palazzo, anch'essa utilizzata come spazio espositivo.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=2275|titolo=Galleria Civica {{!}} Comune di Potenza|accesso=24 aprile 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.basilicataturistica.it/turismi/galleria-civica-e-cappella-dei-celestini-di-potenza/|titolo=Galleria Civica e Cappella dei Celestini di Potenza|sito=Basilicata Turistica|lingua=it|accesso=24 aprile 2020|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museo d'arte figurativa contemporanea]]. Dedicato all'arte figurativa della prima metà del Novecento, custodisce circa 450 opere pittoriche e sculture di prestigiosi artisti lucani, italiani e stranieri. Le opere sono esposte, ciclicamente, nell'ambito di mostre temporanee a tema.<ref>{{cita web|url=http://www.comune.potenza.it/index.php/eventi-e-manifestazioni/808-museo-di-arte-figurativa-contemporanea|titolo=Museo di Arte Figurativa Contemporanea|accesso=20 novembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120205028/http://www.comune.potenza.it/index.php/eventi-e-manifestazioni/808-museo-di-arte-figurativa-contemporanea|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.epotenza.it/scoprire/musei/museo-di-arte-figurativa-contemporanea|titolo=Museo di arte figurativa contemporanea|accesso=9 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181209124651/https://www.epotenza.it/scoprire/musei/museo-di-arte-figurativa-contemporanea|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Media ===
[[File:Rai potenza.jpg|thumbnail|[[Sede Rai di Potenza]], sede regionale per la Basilicata]]
[[File:Gazzetta mezzogiorno potenza.jpg|thumb|upright|Sede potentina de ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]'', in piazza Mario Pagano]]
 
==== Stampa ====
A Potenza ha sede la redazione regionale per la Basilicata dell'[[ANSA]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/|titolo=Basilicata|autore=Agenzia ANSA|sito=ANSA.it|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
Potenza è sede di redazioni giornalistiche locali e areali:
* Sede dell'ANSA di Basilicata.
* Sede della redazione regionale della Rai, da Potenza si trasmettono il TGR Basilicata, e i radiogiornali.
* Sede della redazione di Basilicata della Gazzetta del Mezzogiorno e della Gazzetta di Basilicata.
* Sede della redazione del Quotidiano della Basilicata.
* Sede della redazione del quotidiano La Nuova del Sud.
* Sede della redazione di Basilicata della televisione Telenorba.
* Sede della redazione del mensile Totem Magazine.
* Sede della redazione del mensile Il Lucano Magazine.
* Sede delle agenzie di stampa della Regione Basilicata e della redazione del Portale web Basilicatanet.
* Sede della redazione del portale web Lucanianet.it
* Sede della redazione del settimanale Controsenso<ref>[http://www.controsensobasilicata.it sito ufficiale Controsenso]</ref>
* Sede del settimanale Il Balcone del Conte.
* Sede degli studi di Radio Red*Azione.
* Sede degli studi di Radio Potenza Centrale, Radio Eva, Radio Idea e della collegata Telecento.
* Sede degli studi di Radio Tour Basilicata.
* Sede degli studi della radio on line RadioStudioWeb.
* Sede dell'agenzia lucana di cultura, arte, musica e spettacolo Artè, portale artepress.it.
 
Hanno inoltre sede a Potenza le redazioni locali de ''[[La Gazzetta del Mezzogiorno]]'', che pubblica l'edizione locale ''Gazzetta di Potenza<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/sezioni/132/contatti|titolo=Contatti|accesso=11 novembre 2019}}</ref>'', e de ''[[Il Quotidiano del Sud]]'', che pubblica l'edizione locale, ''Il Quotidiano della Basilicata''.<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/redazione/|titolo=Redazione|sito=Il Quotidiano del Sud|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
=== Teatri ===
* ''[[Teatro Francesco Stabile|Teatro F. Stabile]]''
* ''Auditorium del Conservatorio di Musica Gesualdo da Venosa''
* ''CineTeatro Don Bosco''
* "CineTeatro Due Torri"
* ''Teatro Nuovo del Seminario''
* "U-Platz Spazio civico e teatrale"
* "Piccolo Teatro Principe di Piemonte"
* "Sotteatro"
 
La città ospita anche la sede di diverse testate giornalistiche di importanza regionale quali il ''Giornale Lucano'', primo quotidiano lucano ad essere pubblicato anche online,<ref>{{Cita web|url=https://giornalelucano.com/about|titolo=Info & Contatti {{!}}|accesso=11 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111143219/https://giornalelucano.com/about|urlmorto=sì}}</ref> ''Controsenso'' ''Basilicata'',<ref>{{Cita web|url=http://www.controsensobasilicata.com/|titolo=ControSenso Basilicata - Home Page|accesso=11 novembre 2019}}</ref> ''Il Lucano Magazine'',<ref>{{Cita web|url=http://www.lucanomagazine.it/contatti/|titolo=Contatti|sito=Il Lucano Magazine - Una Finestra sulle Realtà Lucane in Italia e nel Mondo|accesso=11 novembre 2019}}</ref> ''La Nuova del Sud''<ref>{{Cita web|url=https://lanuova.net/contatti/|titolo=Contattaci – La Nuova|accesso=11 novembre 2019}}</ref> e ''Cronache Lucane'', quest'ultimo facente parte del gruppo editoriale AGI.<ref>{{Cita web|url=https://www.lecronache.info/agi/index.php/stampa|titolo=Stampa|autore=Super User|accesso=11 novembre 2019}}</ref><ref name=":54">{{Cita web|url=https://www.newslinet.com/radio-e-tv-locali-basilicata-agi-ci-prende-gusto-e-dopo-cronache-lucane-tv-crea-altre-quattro-emittenti-rilevando-un-ramo-dazienda-di-tele-a/|titolo=Radio e Tv locali, Basilicata. Agi ci prende gusto e dopo Cronache Lucane Tv crea altre quattro emittenti, rilevando un ramo d’azienda di Tele A|autore=Redazione ed inviati|sito=Newslinet|data=13 gennaio 2019|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
=== Persone legate a Potenza ===
{{Vedi categoria|Persone legate a Potenza}}
 
==== EventiRadio ====
La [[sede Rai di Potenza]] si occupa della produzione radiofonica regionale della [[Rai]] in Basilicata.<ref name=":52">{{Cita web|url=http://www.rai5.rai.it/|titolo=Rai - Sedi Regionali|sito=Rai - Sedi Regionali|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
* Nei mesi di giugno e luglio si tiene il Woody Groove Festival, un festival musicale che raccoglie le migliori band del panorama della musica indipendente del sud Italia.
* Agli inizi di settembre, si tiene presso la località ''San Luca Branca'' (Potenza-Est), la gara di fuochi pirotecnici, chiamata ''Fuochi sul Basento'', alla quale partecipano concorrenti provenienti da gran parte dell'Italia. Questo evento raccoglie ogni anno migliaia di cittadini provenienti dall'area urbana e dalla provincia di Potenza.
* Solitamente ogni mese di maggio si tiene presso uno dei tre piazzali della Regione, a [[Poggio Tre Galli]], la ''Giornata dell'Arte e della Creatività Studentesca'', che vede protagonisti tutti gli alunni degli istituti superiori, licei e anche non appartenenti al rango scolastico, in competizioni di ambito artistico e musicale, con stand organizzati dai ragazzi stessi.
 
A Potenza nacque una delle prime radio locali della regione Basilicata, ovvero ''Radio Potenza Centrale''<ref name=":53">{{Cita web|url=http://www.radiopotenzacentrale.info/storia/|titolo=Storia|sito=Radio Potenza Centrale|accesso=11 novembre 2019}}</ref>, che iniziò le sue trasmissioni sin dal [[1973]]<ref name=":53" /> e che oggi rappresenta il mezzo editoriale lucano col maggior numero di contatti quotidiani<ref>{{Cita web|url=http://www.radiopotenzacentrale.info/ascolti/ascolti-2019/|titolo=Ascolti 2019 Radio Potenza Centrale|sito=Radio Potenza Centrale|data=5 settembre 2019|accesso=11 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111143222/http://www.radiopotenzacentrale.info/ascolti/ascolti-2019/|urlmorto=sì}}</ref>; è l’emittente lucana che possiede più impianti di trasmissione nel meridione d'Italia, le cui trasmissioni sono diffuse, oltre che in tutta la Basilicata, anche in [[Campania]], [[Puglia]], e [[Calabria]].<ref>{{Cita web|url=http://www.radiopotenzacentrale.info/frequenze/|titolo=Frequenze|sito=Radio Potenza Centrale|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
==== Il maggio potentino ====
Il ''Maggio Potentino'' identifica una serie di eventi che il Comune di Potenza organizza in concomitanza con le festività in onore del santo patrono della città, [[San Gerardo di Potenza|San Gerardo]]. Si caratterizza da un mese e anche più di manifestazioni, mostre culturali, eventi particolari di ambito variabile. Ogni anno, il 29 e 30 maggio, si prepara la festa cittadina. Il 29 caratterizza la classica Sfilata dei Turchi, sfilata in costume che rispecchiano la tradizione della città, seguita dal Palio dei Cavalli, allo [[Stadio Alfredo Viviani]]<ref>Dal 2008 la Manifestazione è cambiata. Oltre all'introduzione di alcuni ''sbandieratori'' nella sfilata, per un totale di 600 figuranti, il ''Palio delle Sei Porte'' è stato abolito e sostituito dalla ''Quadriga di San Gerardo'' che si tiene in Piazza Don Colucci (Viale Dante Alighieri)</ref>. Mentre il 30 corrisponde al giorno in cui si venera il Santo Patrono, San Gerardo.
 
Radio Potenza Centrale fa parte del gruppo editoriale AGI, sempre con sede a Potenza<ref>{{Cita web|url=https://www.lecronache.info/agi/index.php/contatti|titolo=Contatti|autore=Super User|accesso=11 novembre 2019}}</ref>, di cui fanno parte anche le radio locali ''Radio Globo'' e ''Radio Eva''.<ref name=":54" /><ref>{{Cita web|url=https://www.lecronache.info/agi/index.php/radio|titolo=Radio|autore=Super User|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
==== La Sfilata dei Turchi ====
{{vedi anche|Sfilata dei turchi}}
Ogni 29 maggio si tiene a Potenza la rappresentazione chiamata "Sfilata dei Turchi".
La manifestazione popolare rientra in una serie di eventi culturali, popolari e devozionali che si succedono durante le festività in onore del santo patrono della città, San Gerardo.
 
Hanno inoltre sede a Potenza altre radio locali, quali ''Radio Tour''<ref>{{Cita web|url=http://radiotour.fm/|titolo=RADIO TOUR|sito=RADIO TOUR|accesso=11 novembre 2019}}</ref>, ''Radio Carina''<ref>{{Cita web|url=https://www.radiocarina.it/|titolo=Radio Carina|accesso=11 novembre 2019}}</ref>, anch'esse a diffusione interregionale nel Sud Italia,<ref>{{Cita web|url=https://www.radiocarina.it/frequenze.html|titolo=FREQUENZE|accesso=11 novembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://radiotour.fm/frequenze/|titolo=Frequenze|sito=RADIO TOUR|data=6 settembre 2015|accesso=11 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111155240/http://radiotour.fm/frequenze/|urlmorto=sì}}</ref> ''Radio Idea''<ref>{{Cita web|url=https://radioideapotenza.it/chi-siamo/|titolo=Chi siamo – RADIO IDEA POTENZA the best in town|accesso=11 novembre 2019|dataarchivio=11 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191111155246/https://radioideapotenza.it/chi-siamo/|urlmorto=sì}}</ref> e {{Senza fonte|Radio Città}}.
== Geografia antropica ==
 
==== Televisione ====
Potenza ospita la [[Sede Rai di Potenza|sede regionale della Rai]] per la Basilicata, che cura la programmazione regionale lucana delle trasmissioni televisive dell'azienda.<ref name=":52" />
 
Oltre alla sede regionale della Rai, a Potenza ha sede anche la redazione di [[Telenorba]] per la Basilicata.<ref>{{Cita web|url=http://www.norbaonline.it/index.asp|titolo=Norba Online, benvenuti su norbaonline.it|accesso=11 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180801113546/http://www.norbaonline.it/index.asp|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il gruppo editoriale potentino AGI è proprietario di cinque emittenti televisive locali: ''Mojito Tv, Tele Studio, Basilicata 1, Cronache Lucane Tv, Potenza Centrale Tv.''<ref name=":54" /><ref>{{Cita web|url=https://www.lecronache.info/agi/index.php/tivu|titolo=Tivù|autore=Super User|accesso=11 novembre 2019}}</ref> Sempre per quanto riguarda le emittenti locali, a Potenza hanno sede ''La Nuova Tv'', che fa parte dello stesso gruppo editoriale del quotidiano ''La Nuova del Sud''<ref>{{Cita web|url=https://lanuova.net/chi-siamo/|titolo=Chi Siamo – La Nuova|accesso=11 novembre 2019}}</ref>, ''CarinaTV'', facente parte del gruppo editoriale di ''Radio Carina''<ref>{{Cita web|url=http://www.carinatv.it/|titolo=CarinaTV|accesso=11 novembre 2019}}</ref> ed infine ''Lucania.tv.''<ref>{{Cita web|url=https://www.lucania.tv/contattaci/|titolo=Contattaci {{!}} Lucania.tv|accesso=11 novembre 2019}}</ref>
 
=== Arte ===
A Potenza operò, dal [[1608]] al [[1612]], [[Giovanni De Gregorio (pittore)|Giovanni De Gregorio]], detto ''il Pietrafesa'', uno dei maggiori pittori lucani del [[Seicento]], appartenente alla [[Pittura napoletana|scuola napoletana]];<ref>{{Cita web|url=http://www.basileusonline.it/de-gregorio-giovanni-detto-il-pietrafesa|titolo=De Gregorio Giovanni detto "il Pietrafesa"|accesso=30 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.basilicata24.it/2012/08/pittura-il-pietrafesa-prende-vita-nel-museo-a-lui-dedicato-4452/|titolo=Pittura, il Pietrafesa prende vita nel museo a lui dedicato|data=1º agosto 2012}}</ref> Potenza in particolare è la località che ospita il maggior numero di tele del Pietrafesa, ben cinque, ed è inoltre la città in cui si trovano tutte le opere della fase giovanile dell'artista.<ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2018/09/30/le-opere-potentine-del-pietrafesa/|titolo=LE OPERE POTENTINE DEL ‘PIETRAFESA’. - Potentia Review|accesso=30 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190411130238/http://www.potentiareview.it/2018/09/30/le-opere-potentine-del-pietrafesa/}}</ref>
 
Potenza diede i natali ai tre fratelli [[Antonio Busciolano|Antonio]], Michele e Vincenzo Busciolano, scultori del [[XIX secolo]] formati presso il [[Accademia di belle arti di Napoli|Reale Istituto di belle arti di Napoli]], attivi tra il [[Napoli|capoluogo partenopeo]] e quello lucano; furono in particolare allievi del maestro [[Tito Angelini]].<ref name=":29" /><ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it//enciclopedia/busciolano_(Dizionario-Biografico)|titolo=BUSCIOLANO in "Dizionario Biografico"|accesso=30 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160312120836/http://www.treccani.it/enciclopedia/busciolano_(Dizionario-Biografico)/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Potenza ospitò anche il noto pittore veneziano [[Mario Prayer]], che operò in città negli [[Anni 1930|anni trenta]] e [[Anni quaranta|quaranta]] del 1900.<ref name=":47" /> Dal [[1933]] al [[1935]] egli realizzò assieme al fratello Guido, su commissione dell'allora vescovo [[Augusto Bertazzoni]], il ciclo di affreschi della [[Cattedrale di San Gerardo|Cattedrale San Gerardo]], oltre ad altri dipinti nella [[Chiesa di San Michele Arcangelo (Potenza)|Chiesa di San Michele]] e nella [[Chiesa della Santissima Trinità (Potenza)|Chiesa della Trinità]]; il Prayer tornò ad operare a Potenza dal [[1945]] al [[1954]] per restaurare alcuni dipinti ed opere d'arte delle chiese del [[Centro storico di Potenza|centro storico]] danneggiati durante il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] e per affrescare la [[Cappella del beato Bonaventura|Cappella del Beato Bonaventura]].<ref name=":47">{{Cita web|url=https://welovepotenza.altervista.org/mario-prayer-potenza-rapporto-profondo-arte-cultura/|titolo=Mario Prayer e Potenza, rapporto profondo tra arte e cultura.|autore=welovepotenza|sito=We Love Potenza|data=12 dicembre 2017|accesso=3 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922100727/https://welovepotenza.altervista.org/mario-prayer-potenza-rapporto-profondo-arte-cultura/}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Gerardo Messina|titolo=Dal Po al Basento. Pellegrino di pace|anno=1999|editore=Società Tipografica Editrice Sud - STES}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2016/09/10/beato-bonaventura-potenza1/|titolo=IL BEATO BONAVENTURA DA POTENZA - Potentia Review|accesso=3 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922162626/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AepNFDsNAzcQJ%3Awww.potentiareview.it%2F2016%2F09%2F10%2Fbeato-bonaventura-potenza1%2F+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it|urlmorto=no}}</ref>
 
Nel campo delle [[arti visive]] e della [[pittura]] contemporanea in particolare, Potenza è stata nel [[XX secolo|novecento]] una notevole fucina di artisti di rilevanza nazionale ed internazionale<ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/la-cultura-potentinanegli-anni-del-fermento/|titolo=LA CULTURA POTENTINA,NEGLI ANNI DEL FERMENTO|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=5 settembre 2017|accesso=30 dicembre 2018}}</ref>, tra cui si ricordano [[Italo Squitieri]], pittore [[Impressionismo|impressionista]] e [[Futurismo|futurista]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Isabella Filardi|titolo=La pietra nella pittura di Italo Squitieri|rivista=Basilicata Regione|url=http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/43/86/DOCUMENT_FILE_104386.pdf|accesso=22 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922163712/http://consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/files/docs/10/43/86/DOCUMENT_FILE_104386.pdf|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2016/10/19/potenza-nella-pittura-contemporanea-italo-squitieri/|titolo=POTENZA NELLA PITTURA CONTEMPORANEA; ITALO SQUITIERI|autore=potentiareview|sito=Potentia Review|data=19 ottobre 2016|accesso=28 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928081739/http://www.potentiareview.it/2016/10/19/potenza-nella-pittura-contemporanea-italo-squitieri/}}</ref>; [[Mauro Masi (pittore)|Mauro Masi]], artista influenzato dall'impressionismo francese<ref>{{Cita news|autore=Gerardo Corrado|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/263335/mauro-masi-una-lunga-vita-dedicata-alla-pittura.html|titolo=Mauro Masi, una lunga vita dedicata alla pittura|data=21 marzo 2011}}</ref>; [[Antonio Masini (artista)|Antonio Masini]], pittore, [[Incisione|incisore]] e [[Scultura|scultore]] di fama internazionale nativo di [[Calvello]] ma attivo nel capoluogo lucano soprattutto nell'ultima fase della sua vita<ref>{{Cita web|url=http://www.antoniomasini.it/default_file/page/biografia.htm|titolo=Biografia|accesso=30 dicembre 2018}}</ref>; [[Nino Tricarico]] e Rocco Falciano, anch'essi pittori e scultori<ref>{{Cita libro|autore=Maria Adelaide Cuozzo|titolo=Nino Tricarico fra il luogo e l'altrove|anno=2009|editore=Edizioni Il Museo e la Città|città=Potenza}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/i-grandi-pittori-lucani-rocco-falciano/|titolo=I GRANDI PITTORI LUCANI: ROCCO FALCIANO|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=21 aprile 2018|accesso=30 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.musma.it/index.php?option=com_content&task=view&id=490&Itemid=112|titolo=Musma - Matera - La scomparsa dell'artista lucano Rocco Falciano|accesso=30 dicembre 2018}}</ref>; Michele Giocoli, riconosciuto tra i caposcuola della pittura lucana<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Anna G. Rivelli|anno=2001|titolo=Sull'ara dei papaveri|url=http://www.comune.potenza.it/images/multimediali_new/eventi-e-manifestazioni/artinomie/giocoli.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/michele-giocoli-tasselli-del-silenzio/|titolo=GRANDI ARTISTI LUCANI: MICHELE GIOCOLI|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=7 marzo 2018|accesso=30 dicembre 2018}}</ref>; Francesco Ranaldi, [[archeologo]] oltre che pittore di stile [[Espressionismo|espressionista]].<ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/nini-ranaldi-la-mistica-eresia-questa-terra-non-sa-riconoscere-grandi/|titolo=NINI' RANALDI: LA MISTICA ERESIA (QUESTA TERRA CHE NON SA RICONOSCERE I GRANDI)|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=17 febbraio 2018|accesso=30 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/images/multimediali_new/eventi-e-manifestazioni/artinomie/ranaldi.pdf|titolo=Francesco Ranaldi |accesso=30 dicembre 2018}}</ref>
 
Nel campo del [[design grafico]] si sono infine distinti i potentini [[Michele Spera]], noto [[Design della comunicazione|designer della comunicazione]]<ref>{{Cita web|url=http://www.designculture.it/interview/michele-spera.html|titolo=Designculture • Michele Spera|accesso=30 dicembre 2018}}</ref> e [[Riccardo Dalisi]], artista, architetto e designer di fama internazionale<ref>{{Cita web|url=http://www.archidiap.com/intervista/ragazzi-rompete-le-righe-riccardo-dalisi/|titolo=Riccardo Dalisi {{!}} “Ragazzi rompete le righe!”|sito=ArchiDiAP|accesso=2 novembre 2019}}</ref> vincitore del [[Premio Compasso d'oro]] nel 2014.<ref>{{Cita news|autore=Stella Cervasio|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2016/05/23/news/riccardo_dalisi_cosi_disegno_i_sogni_-140449349/?ref=search|titolo=Riccardo Dalisi: "Così disegno i sogni"|data=23 maggio 2016}}</ref>
 
=== Teatro ===
[[File:Teatro F.Stabile Fronte.jpg|thumb|Teatro Francesco Stabile]]
Il [[Teatro Francesco Stabile]] di Potenza costituisce uno dei punti di riferimento culturali della città e della regione: è l'unico teatro lirico della Basilicata, edificato alla fine dell'[[Ottocento]] e dichiarato nel [[2014]] ''teatro storico lucano''.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=10351|titolo=Stabile, ‘Teatro storico lucano’, il Sindaco ringrazia l’Associazione Lucus {{!}} Comune di Potenza|accesso=28 dicembre 2018}}</ref>
 
Il Cineteatro Don Bosco, edificato nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]] all'interno dell'Opera salesiana di Potenza, con i suoi 604 posti a sedere è la struttura teatrale più capiente della [[provincia di Potenza]].<ref>{{Cita web|url=http://www.cosediteatroemusica.com/chisiamo/view.asp?ID=39&cat=Cineteatro%20Don%20Bosco#.XCX3tFxKjic|titolo=Cose di Teatro e Musica s.r.l. - Chi Siamo - organizzazione, produzione, distribuzione spettacoli|accesso=28 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181229031212/http://www.cosediteatroemusica.com/chisiamo/view.asp?ID=39&cat=Cineteatro%20Don%20Bosco#.XCX3tFxKjic|urlmorto=sì}}</ref>
 
In città hanno sede numerose [[Compagnia teatrale|compagnie teatrali]] di antica tradizione e di diverso genere: vi sono compagnie di [[prosa]], di [[teatro dialettale]], di [[cabaret]] e [[Il teatro comico|teatro comico]], oltre a varie compagnie teatrali amatoriali e laboratori di teatro.<ref>{{Cita news|autore=Lorenza Colicigno|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/329764/potenza-citta-di-aspiranti-attori.html|titolo=Potenza, città di aspiranti attori|data=5 gennaio 2012}}</ref>
 
=== Musica ===
[[File:Leonkavallo Postcard-1910.jpg|thumb|upright=0.7|[[Ruggero Leoncavallo]], compositore legato alla città di Potenza|sinistra]]
A Potenza visse ed operò, nella prima metà dell'Ottocento, il maestro [[Francesco Stabile]], uno dei principali [[Compositore|compositori]] lucani, a cui è dedicato il teatro cittadino<ref>{{Cita web|url=http://www.lucania.one/potenza/illustri/index.htm|titolo=Potenza: Grandi Potentini|accesso=22 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/a-potenza-oggi-nel-1860-si-spegneva-francesco-stabile-sostenitore-del-nostro-teatro-ecco-la-sua-storia/|titolo=A POTENZA OGGI NEL 1860 SI SPEGNEVA FRANCESCO STABILE, SOSTENITORE DEL NOSTRO TEATRO: ECCO LA SUA STORIA|data=11 agosto 2018|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>; Potenza ospitò anche, tra il [[1876]] ed il [[1879]], il compositore lirico [[Ruggero Leoncavallo]], che nella città lucana tenne lezioni di pianoforte e conobbe verosimilmente le prime ispirazioni delle sue opere [[Pagliacci (opera)|Pagliacci]] e [[Chatterton (opera)|Chatterton]].<ref>{{Cita news|autore=Massimo Brancati|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/882397/su-quel-pianoforte-suono-leoncavallo-compositore-di-pagliacci.html|titolo=Su quel pianoforte
suonò Leoncavallo
compositore di «Pagliacci»|pubblicazione=www.lagazzettadelmezzogiorno.it|data=23 aprile 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/07/30/potenza-lenigmatica-genesi-del-thomas-chatterton-leoncavallo/|titolo=POTENZA E L’ENIGMATICA GENESI DEL ‘THOMAS CHATTERTON’ DI LEONCAVALLO|autore=potentiareview|sito=Potentia Review|data=30 luglio 2017|accesso=28 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928082917/http://www.potentiareview.it/2017/07/30/potenza-lenigmatica-genesi-del-thomas-chatterton-leoncavallo/}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2017/03/10/potenza-nel-cuore-ruggero-leoncavallo/|titolo=POTENZA NEL CUORE DI RUGGERO LEONCAVALLO|autore=potentiareview|sito=Potentia Review|data=10 marzo 2017|accesso=28 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928083050/http://www.potentiareview.it/2017/03/10/potenza-nel-cuore-ruggero-leoncavallo/}}</ref>
 
Nell'ambito della [[musica sinfonica]], a Potenza ha sede l'Orchestra sinfonica lucana, nata nel 1985 come Orchestra da camera lucana<ref>{{Cita web|url=http://orchestrasinfonicalucana.it/osl/home.html|titolo=Orchestra Sinfonica Lucana|sito=orchestrasinfonicalucana.it|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>, che si è esibita anche in eventi internazionali riscuotendo un buon successo di critica e pubblico<ref>{{Cita web|url=https://www.sassiland.com/notizie_matera/notizia.asp?id=19516&t=grande_successo_per_l_orchestra_sinfonica_lucana_a_vienna|titolo=GRANDE SUCCESSO PER L´ “ORCHESTRA SINFONICA LUCANA” A VIENNA - Cultura / Spettacoli Basilicata|sito=SassiLand|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>; la città ospita anche l'Orchestra del conservatorio di musica Carlo Gesualdo da Venosa.<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopotenza.it/content/lorchestra-del-conservatorio|titolo=L&#039;Orchestra del conservatorio|accesso=22 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181222221142/http://www.conservatoriopotenza.it/content/lorchestra-del-conservatorio|urlmorto=sì}}</ref>
 
Potenza può vantare anche una buona tradizione nella [[Jazz|musica jazz]]; il genere musicale venne introdotto in città dalle [[Alleati della seconda guerra mondiale|truppe alleate]] durante il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] e riscosse un buon successo in termini di praticanti ed appassionati.<ref name=":24">{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2018/10/15/potenza-ed-il-jazz-un-lungo-sodalizio/|titolo=POTENZA ED IL JAZZ: UN LUNGO SODALIZIO - Potentia Review|accesso=21 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922093424/http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache%3AqmPAoAGKdOIJ%3Awww.potentiareview.it%2F2018%2F10%2F15%2Fpotenza-ed-il-jazz-un-lungo-sodalizio%2F+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it|urlmorto=no}}</ref> Negli [[Anni 1960|anni sessanta]] il maggior esponente della tradizione jazzistica della città è [[Vittorio Camardese]], che inventò da autodidatta ed in maniera autonoma una variante della tecnica musicale del ''[[tapping]]''.<ref name=":24" /> Negli [[Anni 1970|anni settanta]] si afferma il musicista potentino Giancarlo Cracas e nascono il Centro Jazz ‘Bill Evans’, su iniziativa di Nicola Latronico, e la rassegna musicale annuale ''Potenza Jazz,'' che si tenne durante tutto il decennio.<ref name=":24" /> Nei primi [[anni 2000]] emerge a livello nazionale e poi internazionale l’estro di un altro potentino: Emanuele Basentini, premio Urbani per la [[chitarra jazz]].<ref name=":24" /><ref>{{Cita web|url=http://www.potentiareview.it/2019/02/15/1824/|titolo=DA VIA PRETORIA AI JAZZ CLUB DI NEW YORK: EMANUELE BASENTINI|autore=potentiareview|sito=Potentia Review|data=15 febbraio 2019|accesso=28 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190928083242/http://www.potentiareview.it/2019/02/15/1824/}}</ref> Nel [[2013]] si tiene la prima edizione del Potenza International Jazz Festival con la supervisione artistica dello stesso Basentini.<ref name=":24" /> Nel [[2016]] nasce il Jazz Club Potenza, attualmente in attività.<ref name=":24" />
 
=== Cinema ===
Potenza è stata luogo di ripresa di film e serie televisive come:
 
*''[[Quando il sole sorgerà]]'' (2012) di Andrea Manicone<ref>{{Cita web|url=https://www.basilicata24.it/2012/06/il-film-di-manicone-in-anteprima-nazionale-a-potenza-3946/|titolo=Il film di Manicone in anteprima nazionale a Potenza|sito=Basilicata 24|data=20 giugno 2012|accesso=3 aprile 2024}}</ref>
*''[[La notte più lunga dell'anno]]'' (2022) di Simone Aleandri<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzettadellavaldagri.it/presentato-ieri-sera-a-potenza-il-film-la-notte-piu-lunga-dellanno/|titolo=Presentato ieri sera a Potenza il film “la notte più lunga dell’anno|editore=la Gazzetta della Val d'Agri|data=29 gennaio 2022|accesso=3 marzo 2022}}</ref>
*''[[Il meglio di te (film)|Il meglio di te]]'' (2023) di [[Fabrizio Maria Cortese]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/basilicata/articoli/2024/04/il-meglio-di-te-stasera-su-rai1--31903000-1e1f-4209-995c-d6ddbfd03c3c.html|titolo="Il meglio di te", stasera su Rai1|sito=[[Rai News]]|data=3 aprile 2024|accesso=3 aprile 2024}}</ref>
*''[[Per Elisa - Il caso Claps]]'' (2023) di [[Marco Pontecorvo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lecronachelucane.it/2023/02/09/il-caso-claps-riprese-in-corso-a-potenza/|titolo=''Il caso Claps'', riprese in corso a Potenza|sito=Le Cronache|data=9 febbraio 2023|accesso=9 febbraio 2023}}</ref>
*''Il documentario [[Dan Fante An American Writer]]'' (2002) incentrato sulla figura dello scrittore [[Dan Fante]] di [[Flavio Sciolè]] è stato girato a Potenza.
 
=== Cucina ===
[[File:Ragu alla potentina.jpg|thumb|[[Strascinati]] con [['Ndruppeche|ragù alla potentina]]]]
La cucina potentina ha origine dalla tradizione contadina e si distingue per i suoi primi piatti a base di [[pasta]], tra cui si ricordano gli [[strascinati]], i [[ferretti (pasta)|ferretti]], le [[orecchiette]], i [[Maccheroni alla potentina|maccheroni]] ed i [[ravioli]] alla potentina,<ref name=":25">{{Cita web|url=http://www.regione.basilicata.it/giunta/site/Giunta/detail.jsp?otype=1012&id=3043334&value=regione|titolo=San Gerardo a tavola maccheroni alla potentina e minestra maritata|sito=Regione Basilicata|accesso=22 dicembre 2018}}</ref><ref name=":26">{{Cita web|url=https://www.autostradadelmediterraneo.it/a-tavola-la-cucina-potentina|titolo=La cucina potentina|accesso=22 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181223030220/https://www.autostradadelmediterraneo.it/a-tavola-la-cucina-potentina|urlmorto=sì}}</ref> oltre alle ''lagane,'' tipica pasta simile alle [[tagliatelle]] ma di lunghezza minore, solitamente accompagnate da [[fagioli]] o altri [[legumi]]<ref name=":26" />; è rinomato anche il tipico [[ragù]] alla potentina, altrimenti detto ''[['Ndruppeche|'ndruppeche]]'' nel dialetto locale, utilizzato per condire i primi.<ref>{{Cita web|url=https://sostandoincucina.myblog.it/pasta-di-casa-con-ragu-alla-potentina-ricetta-per-un-primo-e/|titolo=Pasta di casa con ragù alla potentina – ricetta per un primo ed un secondo piatto saporito {{!}} Sostando in cucina|accesso=22 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181223030155/https://sostandoincucina.myblog.it/pasta-di-casa-con-ragu-alla-potentina-ricetta-per-un-primo-e/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.basilicataturistica.it/territori/potenza-i-sapori/|titolo=Potenza, i sapori|sito=Basilicata Turistica|accesso=22 dicembre 2018|urlmorto=sì}}</ref> Altra specialità locale è la pizza ripiena, composta da due sfoglie che racchiudono un ripieno di alici, cipolla e uva passa.<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario delle cucine regionali italiane|autore=autori vari|editore=Slow Food|anno=2010|p=529}}</ref>
 
Per quanto riguarda i prodotti da forno salati, la [[focaccia]] tipica è detta ''u’ rucc’l’'', ed esiste in varie versioni a seconda del condimento: alla cipolla, ai peperoni, alle melanzane, all'origano.<ref>{{Cita libro|autore=Leonardo Allegretti|autore2=Maria Schirone|titolo=Il piatto lucano sulla tavola e nella storia|anno=2010|editore=RCE multimedia|pp=32–33|capitolo=Pane, Pasta e Focacce}}</ref> La ''[[ciambotta]]'' è invece un piatto a base di verdure, così come la ''[[Minestra maritata (gastronomia campana)|minestra maritata]]'', che nella versione tradizionale prevede l'aggiunta di carne di maiale ed è per questo detta ''minestra maritata ricca''.<ref name=":25" /><ref>{{Cita libro|autore=Marinella Penta de Peppo|titolo=La Grande Cucina Italiana con cenni di storia in 2000 ricette semplici e gustose delle nostre Regioni|anno=2013|p=218}}</ref> Il [[Baccalà alla lucana|baccalà]] alla potentina è l'unico piatto della cucina tipica a base di pesce, che esiste anche nella versione a ''ciauredda'', ovvero a mo' di zuppa; generalmente condito con pomodoro, cipolla, olive e, talvolta, uva passa.<ref>{{Cita web|url=https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/baccala-alla-potentina/|titolo=Ricetta Baccalà alla potentina|sito=La Cucina Italiana|data=1495209276|accesso=22 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ricetteregionali.net/ricette-regionali-lucane-basilicata-secondi-baccala-a-ciauredda.html|titolo=Baccalà a ciauredda {{!}} Ricette regionali lucane - Ricetteregionali.net|autore=carmelo scuderi|sito=Ricette Regionali|accesso=22 dicembre 2018}}</ref> il ''pollo alla potentina'' è invece una delle preparazioni tipiche a base di carne, con l'aggiunta di pomodoro, cipolla, patate, strutto e peperoncino fresco.<ref>{{Cita web|url=https://www.lacucinaitaliana.it/ricetta/secondi/pollo-alla-potentina/|titolo=Ricetta Pollo alla potentina|sito=La Cucina Italiana|data=1475240580|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
 
Tra i dolci tipici vi è la ''[[paparotta]]'', preparata con mosto cotto, farina, zucchero e con l'aggiunta di spezie come cannella e/o chiodi di garofano.<ref>{{cita web|url=http://www.originalitaly.it/it/editoriali/a-dolci-potentini|titolo=Dolci potentini|sito=originalitaly.it|accesso=3 settembre 2020}}</ref>
 
Di antica tradizione è anche la produzione di [[gassosa]], che permane ancora oggi con la presenza di un importante stabilimento.<ref>{{Cita news|autore=Luigia Ierace|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/264760/antichi-mestieri-lucani-tre-quarti-e-una-gassosa-quella-di-nonno-e-papa.html|titolo=Antichi mestieri lucani Tre quarti e una gassosa quella di nonno e papà|data=27 marzo 2011}}</ref>
 
=== Eventi ===
*Festival nazionale di arte pirotecnica "''Fuochi sul Basento''". Competizione di fuochi pirotecnici organizzata annualmente dal [[1989]] agli inizi di settembre nella periferia est di Potenza, alla quale partecipano ditte del settore provenienti da gran parte d'Italia.<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/home/384557/sei-squadre-in-gara-per-i-fuochi-del-basento.html|titolo=Sei squadre in gara per i fuochi del Basento|accesso=4 dicembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2019/09/13/domani-a-potenza-fuochi-sul-basento_da19358b-03bf-4f01-a958-7048a7ef2403.html|titolo=Domani a Potenza 'Fuochi sul Basento' - Basilicata|sito=Agenzia ANSA|data=13 settembre 2019|accesso=4 dicembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.fuochisulbasento.com/|titolo=:::: Fuochi sul Basento - c.da San Luca Branca - Potenza ::::|accesso=26 dicembre 2018}}</ref>
*Città delle cento scale festival. Rassegna internazionale di danza urbana e arti performative nei paesaggi urbani nata nel [[2008]] in collaborazione con le istituzioni culturali della città quali il Polo Museale Regionale, l’Università, istituti scolastici e realtà artistiche e professionali che ha come scopo la valorizzazione delle aree urbane dismesse o abbandonate tramite iniziative culturali e artistiche; si tiene generalmente nel mese di settembre.<ref>{{Cita news|autore=Anna Martino|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/09/19/news/potenza_il_citta_delle_cento_scale_festival_trasforma_l_ex_cip_zoo_in_teatro-206866358/|titolo=Potenza, il Città delle cento scale festival trasforma l'ex Cip Zoo in teatro|data=19 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.talentilucani.it/francesco-scaringi-e-la-x-edizione-del-citta-delle-cento-scale-festival-inaugurazione-con-conselvatico-di-volumezero-e-osa/|titolo=FRANCESCO SCARINGI E LA X^ EDIZIONE DEL CITTA’ DELLE CENTO SCALE FESTIVAL: INAUGURAZIONE CON CONSELVATICO DI VOLUMEZERO E OSA|sito=Talenti Lucani - Passaggio a Sud|data=17 settembre 2018|accesso=26 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://archivio.cittacentoscale.it/presentazione-1-edizione.html|titolo=Presentazione - Città delle 100 scale festival|sito=archivio.cittacentoscale.it|accesso=26 dicembre 2018}}</ref>
*[[WoodyGroove Festival]]. Festival musicale che si tiene nei mesi di giugno e luglio, è diventato negli anni uno degli eventi principali nel panorama della musica indipendente del [[Italia meridionale|Sud Italia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.verorock.it/WOODY-GROOVE-FESTIVAL-VIII-serata-conclusiva-con-i-CLAUDIO-SIMONETTIS-GOBLIN-Sabato-28-Luglio.htm|titolo=WOODY GROOVE FESTIVAL VIII: serata conclusiva con i CLAUDIO SIMONETTI´S GOBLIN, Sabato 28 Luglio @ Potenza!|autore=www.verorock.it|accesso=4 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191204200226/https://www.verorock.it/WOODY-GROOVE-FESTIVAL-VIII-serata-conclusiva-con-i-CLAUDIO-SIMONETTIS-GOBLIN-Sabato-28-Luglio.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.basilicata24.it/2014/06/woody-groove-festival-contest-di-musica-indipendente-a-potenza-14318/|titolo=Woody Groove Festival, contest di musica indipendente a Potenza - basilicata24.it|sito=Basilicata24|data=24 giugno 2014|accesso=4 dicembre 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.woodygroovefestival.com/index.php|titolo=Cosa è il woodygroove|accesso=26 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181226184321/http://www.woodygroovefestival.com/index.php|urlmorto=sì}}</ref>
*La [[Parata dei turchi|Parata dei Turchi]]. Rievocazione storica che ricorda una processione religiosa, si svolge di sera, alla vigilia della festa del Santo Patrono, [[Gerardo Della Porta|san Gerardo Della Porta]].
*Lucania is Comics. Evento annuale dedicato al mondo dei fumetti che generalmente si svolge in autunno.
=== Urbanistica ===
[[File:Panorama Potenza.jpg|thumb|upright=1.3|Potenza vista da ovest]]
Potenza è trafficata giornalmente da più di 100.000 utenti, ed è questo uno dei motivi che creano disagi alla città, in quanto le arterie cittadine non sono capaci di sostenere un tale numero di autovetture, in termini di spazio, e perciò si creano grossi nodi di traffico quasi ad ogni ora della giornata. La stragrande maggioranza di strade è a senso unico, imponendo così un circolo obbligato al flusso di vetture.
Secondo uno studio del 2009 a opera del Institut d’Estudis Regionals i Metropolitans de Barcelona (IERMB) Potenza formerebbe un'[[area metropolitana]] di circa 157 mila abitanti al 2001 insieme a 28 comuni limitrofi.<ref>{{Cita web |url=http://www.iermb.uab.es/RePEc/doc/wpierm0901.pdf |titolo=Metropolitan Areas in Spain
and Italy|accesso=8 febbraio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110221025324/http://www.iermb.uab.es/RePEc/doc/wpierm0901.pdf |urlmorto=sì }}</ref>
 
Le principali zone di espansione della città sono oggi l'area che costeggia il torrente Gallitello e i quartieri di [[Poggio Tre Galli]], [[Macchia Romana]] e [[Macchia Giocoli]], che sono attualmente i più popolosi. L'area del [[Gallitello]] ha visto negli ultimi decenni una forte espansione urbanistica, dovuta per lo più all'apertura di nuove attività commerciali e allo spostamento in loco di attività originatesi in altri quartieri della città, il che l'ha resa una zona altamente trafficata, sebbene fino ai primi [[anni 2000]] fosse ancora priva di una completa urbanizzazione. Per migliorare il traffico veicolare nell'area e all'ingresso della città nel [[2007]] sono stati avviati i lavori di costruzione del nodo complesso del Gallitello, un sistema viario pensato per agevolare il flusso di automobili in entrata e in uscita dallo svincolo di Potenza ovest, scavalcando la tratta ferroviaria [[Ferrovia Salerno-Potenza-Taranto|Napoli-Taranto]] ed eliminando la presenza del passaggio a livello. L'infrastruttura è stata completata nel [[2016]].<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2016/05/17/potenza-inaugurato-nodo-del-gallitello_52875e7f-44ba-4e4b-a39a-17d85faab62f.html|titolo=Potenza, inaugurato nodo del Gallitello - Basilicata|pubblicazione=ANSA.it|data=17 maggio 2016|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
[[File:Potenza dall'alto.jpg|thumb|Panoramica dal lato nord]]
A partire dal [[2008]] nuove costruzioni stanno ancora interessando anche la zona a sud del parco del Rossellino, scelta come area di espansione per nuovi poli commerciali e direzionali e nuove attività industriali, mentre dal [[2013]] in poi nuovi insediamenti abitativi hanno visto la luce nell'area nord ovest della città, nelle vicinanze del quartiere Macchia Giocoli.<ref name="comune.potenza.it">{{cita web|url=http://www.comune.potenza.it|titolo=La Città - La Storia|accesso=12 luglio 2017}}</ref> Altre espansioni riguardano [[Bucaletto]], via Cavour, via Ligure e l'area Ponte Nove Luci.<ref>[http://www.astronik.it/potenza-crollo-verticale-del-mercato-immobiliare/ Potenza: crollo verticale del mercato immobiliare | Astronik]</ref>
 
L'area urbana si sviluppa anche nei rioni [[Montereale (Potenza)|Montereale]], [[Murate (Potenza)|Murate]], Castello, [[Libertà (Potenza)|Libertà]], [[Francioso (Potenza)|Francioso]], [[Lucania (quartiere)|Lucania]], Santa Croce, [[San Rocco (Potenza)|San Rocco]], [[Santa Maria (Potenza)|Santa Maria]], Parco Aurora, [[Risorgimento (Potenza)|Risorgimento]], Mancusi, [[Cocuzzo]]-Serpentone, CEP, [[Malvaccaro]], Macchia Marconi, Botte, Betlemme, Costa della Gaveta e Zona Industriale.<ref>[http://www.comune.potenza.it/?p=561 Piano di Protezione civile – Comune di Potenza]</ref>
La [[Area metropolitana#Dynamic Metropolitan Areas (DMAs)|Dynamic Metropolitan Area]] di Potenza comprende i comuni di [[Pignola]], [[Tito (Italia)|Tito]], [[Picerno]], [[Vaglio di Basilicata|Vaglio]], [[Avigliano]], [[Ruoti]], [[Brindisi di Montagna]] e [[Pietragalla]] (Comuni contigui), e i comuni di [[Abriola]], [[Albano di Lucania|Albano]], [[Anzi]], [[Baragiano]], [[Bella (Italia)|Bella]], [[Campomaggiore]], [[Cancellara]], [[Castelmezzano]], [[Filiano]], [[Laurenzana]], [[Oppido Lucano|Oppido]], [[Pietrapertosa]], [[San Chirico Nuovo]], [[Satriano di Lucania|Satriano]], [[Savoia di Lucania|Savoia]], [[Tolve]], [[Tricarico]], [[Trivigno]], [[Vietri di Potenza|Vietri]]<ref>http://www.iermb.uab.es/RePEc/doc/wpierm0901.pdf</ref>. [[Tricarico]] risulta l'unico comune della [[provincia di Matera]] facente parte dell'area. Il comune più vicino alla città è quello di [[Pignola]], ormai contiguo i cui centri cittadini distano solo 6&nbsp;km. Ad oggi si verifica uno "spopolamento" della città di Potenza, in quanto gran parte delle famiglie si sposta nella zona residenziale del ''Lago Pantano'', distante 3&nbsp;km dal nucleo urbano, immersa nel verde e lontana dal caoticità cittadina. La città sorgeva inizialmente sul quartiere Murate, un po' più a sud rispetto al centro storico, e più in basso in termini di altitudine sul livello del mare. Successivamente la popolazione si spostò più in alto dove sorge l'attuale Centro storico. Le maggiori zone di espansione della città sono Gallitello, Poggio Tre Galli e Macchia Romana, i quartieri più moderni e più importanti della città. A partire dal [[2008]], nuove costruzioni stanno interessando la zona di ''Rossellino'', dove sono in costruzione nuovi ''Poli Commerciali e Direzionali'', e nuove attività industriali.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
La città di Potenza è raggruppata in 12dodici ''comitati'', aventi ciascuno un ''Presidente di Quartiere''presidente eletto direttamente dalla popolazione deldei Quartiere,quartieri secondoricadenti laall'interno dello stesso.<ref>Delibera del consiglio comunale del Comune di ConsiglioPotenza n. 3 del 29.01.2009, egennaio la legge2009.</ref><ref>Legge 142/90 art.articolo 6 - Statuto, Titolo III sul ''Regolamento alla Partecipazionepartecipazione Popolare''popolare. Attualmente i comitati sono così suddivisi:</ref>
 
=== Comitati di Quartiere ===
{| class="wikitable sortable"
{|class="wikitable sortable"
! Comitato !! Siti d'interesse
!Comitato !! Siti d'interesse
|-
| '''I Centro''' || [[Centro storico di Potenza|Centro]], - ''Piazzapiazza Mario Pagano, e Viavia Pretoria'', - ''[[Teatro Francesco Stabile|Teatro Stabile]]'' - ''Duomo'' - Chiese: ''S. Michele'',''S.Francesco'',''Trinità'',''S.Lucia'' - ''Casa e Cappella del Beato Bonaventura'' - ''[[Le PorteDuomo di Potenza|Le PorteDuomo]]'' - ''[[Museo archeologico nazionale della Basilicata|Museo nazionale]]'' - ''[[Palazzo Loffredo (Potenza)|Palazzo Loffredo]]''
|-
| '''II Murate''' || ''Murate'' - ''Montereale'' - Parcoparco di Montereale, - Piscinapiscina Comunalecomunale
|-
| '''III Lucania''' || ''rione Lucania'' - ''Giardiniparco di Viavia Racioppi e Viavia Nitti'' -, Parcoparco Tre Fontane, cimitero monumentale
|-
| '''IV Cerreta''' || ''Cerreta'', - ''Dragonara'' - Seminario, Nuovoseminario -nuovo, Teatro Nuovonuovo del Seminario
|-
| '''V Malvaccaro''' || ''Malvaccaro'' - ''Macchia Giocoli'', -centro Centrosociale, Socialechiesa -del [[Beatobeato Bonaventura, dacampo Potenza|Chiesasportivo delMacchia BeatoGiocoli, Bonaventura]]cimitero -Giovanni CampoPaolo Sportivo Macchia GiocoliII
|-
| '''VI Cocuzzo - Gallitello''' || ''Cocuzzo''via -del ''[[Gallitello]]'', - Polo Commerciale di via del Gallitello - Poliambulatoriopoliambulatorio Madre Teresa - Biblioteca Nazionale
|-
|'''VII Europa Unita''' || [[Villa romana di Malvaccaro|Villa Romana]], centro direzionale regionale, distretto scolastico, parco Europa Unita
| '''VII Poggio Tre Galli''' || ''[[Poggio Tre Galli]]'' - Centro Direzionale Regionale - Polo Studentesco (''Città-Studi'')
|-
| '''VIII Macchia Romana''' || ''Macchia Romana'' - [[Zona Ospedalieraospedaliera di Potenza|Zonadistretto Ospedalieraospedaliero]], -[[ospedale San Carlo]], Istitutoistituto Psichiatricopsichiatrico Don Uva, -parco Parcodi Sant'Antonio la Macchia, [[chiesa di Sant'Antonio la Macchia]]
|-
| '''IX Betlemme''' || ''Betlemme''[[Bucaletto]], -Istituto Penitenziario, Maschiletribunale -e Tribunalepenitenziario per i Minori - Carcere Minorile - Biblioteca Provinciale -minori.
|-
| '''X Rossellino''' || ''Rossellino'' - Parcoparco di Rossellino, - Palazzettopalazzetto dello Sport - Bosco di Rossellino - Polo Commerciale disport, via della Tecnica
|-
| '''XI Botte''' || ''Botte'', - ''Piani del Mattino''
|-
| '''XII Lavangone''' || ''Lavangone''Avigliano di -Lucania, Palabasento
|-
|}
 
===Frazioni===
Non tutte le zone della città, però, sono riuscite ad ottenere la classificazione a comitato secondo le norme stabilite dalla legge, dunque di seguito sono elencate le zone della città, nello specifico, e nei loro servizi:
Il territorio comunale di Potenza è l'undicesimo della regione per estensione e le aree rurali della città, distinte dal centro abitato, sono suddivise in ''5 macro-zone'':
{|style="width: 100%; align:top"
 
|-
* '''Nord-Est''': Sant'Antonio La Macchia, Costa della Gaveta, Tiera, Tiera Tufaroli, Piani del Mattino, Cavalieri;
|valign=top|
* '''Nord''': ''Masserie'': Corrado, Barrata, San Francesco; Bosco Grande, Bosco Piccolo, Demanio San Gerardo, San Nicola, Chiangali, Palazzo, Lavangone;
* Betlemme<br />► ''Penitenziario Maschile e Minorile - Tribunale dei Minori''
 
* ''[[Bucaletto]]''
* '''Nord-Ovest''': Botte, Pian di Zucchero, Stompagno, Macchia Maligna, San Luca Scafarelli, Torretta, Giuliano, Capoiazzo, Canaletto;
* ''[[Centro storico di Potenza|Centro storico]]''<br />► [[File:Sinnbild Innerorts.svg|16px]] - [[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]]
 
* CEP (Centro Edilizia Popolare - Viale Firenze)
* '''Ovest''': Montocchio, Montocchino, Macchia Marconi, Serra, Cerreta, Trinità Sicilia, Cortese, Dragonara, Valle Paradiso, Giarrossa, Falcianella;
* ''Cocuzzo''<br />► - Scale Mobili Santa Lucia
* '''Sud''': San Luca Branca, Varco d'Izzo, Vallone Calabrese, Forte Pallareta, Caira, Montegrosso, Cozzale, Aria Silvana, Marrucaro, Pian Cardillo, Rossellino, Poggio Cavallo, Faloppa, Bandito, Serra Ciciniello, Centomani-Tora.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.potenza.it/attachments/article/6903/TOPONOMASTICA%20RURALE%20COMPLETA%20GRANO.pdf|titolo=Comune di Potenza - Toponomastica Rurale}}</ref>
* ''Don Bosco''
* ''Francioso''<br />► - ''Università - Palazzo di Giustizia''
* Via del Gallitello<br />► [[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]] - ''Polo Commerciale''
* Libertà<br />► [[Stazione di Potenza Centrale|Stazione Centrale]] - Scale Mobili Viale Marconi - Scale Mobili Basento - [[File:RWB Stadion.svg|20px]] Stadio Viviani
* ''Lucania''<br />► ''Parco Nove Luci ''
|valign=top|
* Macchia Giocoli
* ► Nuovo Cimitero
* ''Macchia Romana''<br />► [[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]] - [[Stazione ferroviaria|Stazione FS]] - ''Università - Ospedale S. Carlo''
* ''Malvaccaro''<br />► ''Centro Sociale''
* Mancusi<br />► Linea Scale Mobili Due Torri - ''Piazza Zara''
* ''Murate''
* Parco Aurora
* ''[[Poggio Tre Galli]]''<br />► ''Centro Direzionale Regionale''
* Rossellino - ''Presidenti della Repubblica''<br />► ''Università 3''
* San Rocco<br />► ''Civico Cimitero''
* Santa Croce<br />► [[File:Italian traffic signs - ospedale.svg|20px]] - Azienda Santiaria Locale 2
* ''Santa Maria''<br />► ''Principe di Piemonte'' - [[Stazione ferroviaria|Stazione FS]]
* Sant'Oronzio<br />► [[File:RWB Industriegebiet.svg|18px]] Zona Industriale - Terminal Viale del Basento
|}
 
== Economia ==
=== Artigianato ===
Importante centro industriale della Basilicata, Potenza è un mercato per i prodotti del circostante territorio agricolo, con industrie alimentari (molini, frantoi, produzione di formaggi e di vini), calzaturiere e del legname. Negli anni precedenti ha anche avuto uno sviluppo industriale, ma ultimamente le industrie vanno spostandosi dalla città alla vicina zona industriale di [[Tito (Italia)|Tito]]. Grande importanza per la città ha il settore terziario. Si vanno sviluppando, infatti, numerose zone adibite al commercio, delle quali la più importante è via del Gallitello, dove è in costruzione un centro direzionale, a pochi passi dal palazzo della Regione.
Nel settore dell'[[artigianato]] erano storicamente rinomate le lavorazioni del [[rame]] e del [[ferro]]<ref name="Aci">{{cita libro|titolo=''Atlante cartografico dell'artigianato''|anno=1985|editore=A.C.I.|città=Roma|p=8|volume=3}}</ref>, che riguardavano soprattutto la produzione di utensili da cucina, cancelli, ringhiere ed oggetti ad uso ornamentale.<ref>{{Cita web|url=http://www.originalitaly.it/it/editoriali/a-artigianato-a-regola-darte-la-lavorazione-del-ferro-in-provincia-di-potenza|titolo=Artigianato a regola d'arte: la lavorazione del ferro in provincia di Potenza :: Gli editoriali di OriginalITALY - OriginalITALY.it - Il meglio in Italia|accesso=20 dicembre 2018}}</ref> Un settore artigianale tradizionale ma ancora in espansione è quello dei pastifici e delle pasticcerie che producono prodotti alimentari tipici.<ref>{{Cita web|url=http://www.radiolaser.it/2018/08/14/ferragosto-artigiani-a-lavoro-a-potenza/|titolo=Ferragosto: artigiani al lavoro a Potenza|autore=Ketty Monzo|sito=Radio Laser|data=14 agosto 2018|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
 
=== Industria ===
== Infrastrutture e trasporti ==
Diversificata è la tipologia di [[Industria|industrie]] presenti sul territorio, sia per quanto riguarda il settore di appartenenza sia per la provenienza dei capitali: si registra infatti la presenza di aziende meccaniche, elettriche, chimiche, del cemento, alimentari, che nacquero inizialmente grazie ad iniziative dei gruppi industriali [[Gruppo Fiat|Fiat]], [[Montecatini (azienda)|Montecatini]] o parastatali, ma con il prosieguo dello sviluppo industriale della città se ne sono poi aggiunte altre legate a capitali locali.<ref name=":17" />
[[File:AreaMetropolitanaPZ.jpg|thumb|upright=1.7|Rete Tangenziale della Città di Potenza.]]
 
=== Servizi ===
Come capoluogo regionale Potenza ha accentuato il suo carattere di centro amministrativo e impiegatizio; grande importanza ha infatti per la città il [[settore terziario]]: la presenza di uffici di enti pubblici, ospedali, scuole, università ed esercizi commerciali fanno di Potenza la ''città dei servizi'' a livello regionale.<ref name=":17">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/potenza_res-5c860e95-e1d4-11df-9ef0-d5ce3506d72e/|titolo=Potenza nell'Enciclopedia Treccani|accesso=4 dicembre 2018T19:41:58Z}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.trmtv.it/home/economia/2013_03_20/46931.html|titolo=“Dalla Regione Basilicata grande attenzione alla città di Potenza”. Parola di Nino Grasso (portavoce di De Filippo) - trmtv|accesso=4 dicembre 2018T19:25:35Z}}</ref>
 
Sempre nel settore terziario, sono nate in città molte [[Start-up innovativa|start-up innovative]] che operano in svariati ambiti tra cui quelli della [[mobilità sostenibile]], della [[telemedicina]], dei [[Sistemi di pagamento istantaneo|sistemi di pagamento]] innovativi, coadiuvate dai diversi incubatori di impresa presenti sul territorio.<ref>{{Cita news|autore=Lello Naso|url=https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-06-30/innovazione-potenza-vento-nuovo-start-up-210544.shtml?uuid=AEZN5HFF|titolo=Innovazione, a Potenza il vento nuovo delle start up|data=2 luglio 2018}}</ref>
 
=== Turismo ===
Sebbene tradizionalmente il settore del turismo non sia quello preponderante della città, nella seconda metà degli [[anni 2010]] si assiste ad un numero crescente di iniziative per promuoverne e valorizzarne il potenziale turistico<ref>{{Cita news|autore=Anna Martino|url=https://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/12/15/news/potenza_la_citta_a_portata_di_click-214319693/|titolo=Potenza, la città a portata di click|data=15 dicembre 2018}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.potenzaturistica.it/p/il-progetto.html|titolo=Il progetto|accesso=20 dicembre 2018|dataarchivio=21 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181221041534/http://www.potenzaturistica.it/p/il-progetto.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://ufficiostampabasilicata.it/2017/09/26/potenza-non-citta-turistica-puo-diventarlo/|titolo=Potenza non è una città turistica ma può diventarlo|data=26 settembre 2017}}</ref> nonché ad un incremento delle presenze turistiche sia a Potenza che nei comuni circostanti<ref>{{Cita news|autore=Luigi Ierace|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/gallery/matera/1170990/matera-boom-di-turismo-nel-2019-ma-manca-strategia-potenza-piace-sempre-piu.html|titolo=Matera, boom di turismo nel 2019: ma manca strategia, Potenza piace sempre più|data=8 settembre 2019}}</ref>, dovute anche alla posizione di snodo viario regionale della città.<ref>{{Cita web|url=http://www.basilicatapost.it/potenza-non-e-una-citta-turistica-e-non-e-un-male/|titolo=Potenza non è una città turistica. E non è un male|sito=BasilicataPost.it|data=21 settembre 2017|accesso=20 dicembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181221041651/http://www.basilicatapost.it/potenza-non-e-una-citta-turistica-e-non-e-un-male/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:AreaMetropolitanaPZ.jpg|thumb|upright=1.7|Rete tangenziale della città di Potenza]]
La città di Potenza presenta due arterie che fungono da tangenziale alla città. La prima, negli ultimi chilometri del [[Raccordo autostradale 5|Raccordo Potenza - Sicignano]], e la seconda nella strada denominata ''tangenziale Nord di Potenza'' che collega la città alla [[Strada statale 658 Potenza-Melfi|Potenza-Melfi-Foggia]], partendo dalla zona ospedaliera di Macchia Romana, fino alla zona di Tiera. I progetti sviluppano altre due arterie: il tratto ''tangenziale Nord - Dragonara'', e il tratto ''Dragonara - tangenziale Sud'', in modo da creare un vero anello viario, per eliminare le problematiche relative al traffico in città. Per il momento questi due tratti restano in progetto mentre quelli già esistenti presentano 9 uscite:
L'area urbana di Potenza è servita da tre principali arterie: il [[raccordo autostradale 5|raccordo autostradale Potenza-Sicignano]], che collega la città con l'[[Autostrada A2 (Italia)|autostrada del Mediterraneo]], la [[Strada statale 658 Potenza-Melfi|SS 658]] che collega Potenza e [[Melfi]] e dalla [[strada statale 407 Basentana]] che collega il capoluogo di regione con la costa jonica della Basilicata e con la [[Strada statale 106 Jonica|SS 106 Jonica]] per Taranto e Reggio Calabria. Gli ultimi chilometri del raccordo autostradale fungono anche da tangenziale per la città nella zona Sud, con le uscite Potenza Ovest, Laurenzana, Potenza Centro, Bucaletto e Potenza Est prima di connettersi sempre sotto gestione ANAS alla SS 7 Via Appia. La tangenziale nord è una diramazione che parte dalla [[Strada statale 658 Potenza-Melfi|SS 658]] e collega la stessa alla zona ospedaliera di [[Ospedale San Carlo|Macchia Romana]].
* ''uscita 1'' - Potenza Ovest
* ''uscita 2'' - Laurenzana ► [[Strada statale 92 dell'Appennino Meridionale|SS92]] dell'Appennino Meridionale
* ''uscita 3'' - Potenza Centro
* ''uscita 4'' - Bucaletto
* ''uscita 5'' - Potenza Est
* ''uscita 6'' - Melfi ► [[Strada statale 658 Potenza-Melfi|SS658 Foggia]] - [[Strada statale 407 Basentana|SS407 Metaponto]]
* ''uscita 7'' - Potenza Nord
* ''uscita 8'' - Cugno delle Brecce
* ''uscita 9'' - Piani del Mattino
 
=== Ferrovie ===
La cittàPotenza è un [[Stazioni ferroviarie di Potenza|nodo ferroviario]] di importanza regionale, essendo servita dalle linee [[Ferrovia SalernoBattipaglia-BrindisiPotenza-Metaponto|SalernoBattipaglia-Potenza-BrindisiMetaponto]] e [[Ferrovia Foggia-Potenza|Foggia-Potenza]], gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]]. La città è inoltre servita dalle [[ferrovie Appulo Lucane]], etramite dallala linea [[Ferrovia Altamura-Avigliano-Potenza|Altamura-Avigliano-Potenza]], delleutilizzata per il [[FerrovieFerrovia AppuloAltamura-Avigliano-Potenza#Servizio Lucanemetropolitano di Potenza|servizio metropolitano di Potenza]], percorsanel anchetratto datra treniAvigliano e Potenza per [[Stazioneun'estensione di Baricirca Centrale|Bari]]20&nbsp;km.
 
Vi==== sono diverse stazioni e fermate, tra le principali gestite da [[Ferrovie dello Stato|RFI]], sono:====
Le stazioni gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana|RFI]] presenti in città sono:
* [[Stazione di Potenza Centrale|Potenza Centrale]] - Piazzale Guglielmo Marconi
* [[Stazione di Potenza Università|Potenza UniversitàCentrale]] -in Viapiazzale LaGuglielmo MarmoraMarconi;
* [[Stazione di Potenza Università]] in via La Marmora, nei pressi dell'[[Università degli Studi della Basilicata|Ateneo Lucano]];
* [[Stazione di Potenza Superiore|Potenza Superiore]] - Viale Sicilia
* [[Stazione di Potenza Macchia Romana|Potenza Macchia RomanaSuperiore]] - Vialein dell'Ateneopiazzale LucanoIstria;
* [[Stazione di Potenza Macchia Romana]] in viale dell'Ateneo Lucano, nei pressi dell'[[Ospedale San Carlo]];
* [[Stazione di Avigliano Lucania]] in via Lavangone.
 
Mentre==== tra le principali, gestite da [[Ferrovie Appulo Lucane|FAL]], troviamo:====
Le stazioni delle [[Ferrovie Appulo Lucane|FAL]] sono:
* [[Stazione di Potenza Inferiore|Potenza Inferiore]] - Viale del Basento
* [[Stazione di PotenzaTerminal InferioreGallitello|Stazione di Potenza StazioneTerminal CentraleGallitello]] - Piazzale Marconi
* [[Stazione di Potenza RioneInferiore Lucania|Potenza LucaniaScalo]] ''in costruzione''
* [[Stazione di Potenza San Rocco|Potenza San RoccoInferiore]] - Borgoin Sanpiazzale RoccoMarconi;
* [[Stazione di Potenza Città|PotenzaSan CittàRocco]] -nel Piazzaborgo FrancescoSan CrispiRocco;
* [[Stazione di Potenza Santa Maria|Potenza Santa MariaCittà]] - Piazza Istriain \piazza ViaFrancesco AngillaCrispi/corso VecchiaGaribaldi;
* [[Stazione di Potenza Rione Mancusi]] in via Matera;
* [[Stazione di Potenza Santa Maria]] in piazza Istria/via Angilla Vecchia;
* [[Stazione di Potenza Macchia Romana]] in viale dell'Ateneo Lucano/via Emilio Colombo;
* [[Stazione di Tiera]] nell'omonima frazione;
* [[Stazione di Avigliano Lucania]] in via Lavangone;
* [[Stazione di San Nicola]] nell'omonima frazione.
 
=== Mobilità urbana ===
Potenza è trafficata giornalmente da più di 100.000 utenti ed è la seconda città in Italia per indice di motorizzazione, con 75,1 auto ogni 100 abitanti.<ref>{{Cita news|url=http://www.euromobility.org/dati-osservatorio-2018/|titolo=Dati osservatorio 2018 - Associazione Euromobility|pubblicazione=Associazione Euromobility|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181104212622/http://www.euromobility.org/dati-osservatorio-2018/|urlmorto=sì}}</ref>
{{Vedi anche|servizio ferroviario metropolitano di Potenza|COTRAB}}
 
Vista la collocazione della città in territorio pressoché montuoso, si è sin da subito ritenuto necessario fornire ai cittadini un servizio che permettesse loro di poter raggiungere il centro, così si acquistarono i primi autobus urbani che facevano tutti capolinea in Piazza Matteotti. Successivamente negli anni furono costruiti diversi impianti di [[scale mobili]], che collegano i quartieri a valle con il centro storico, e nel [[2007]] si decise di utilizzare la tratta urbana a scartamento ridotto (dalla [[Stazione di Potenza Inferiore Scalo|Stazione Inferiore]] alla [[Stazione di Potenza Macchia Romana|Stazione di Macchia Romana]]) di proprietà delle [[Ferrovie Appulo Lucane]], come [[Servizio ferroviario suburbano|servizio ferroviario urbano]], denominato "metropolitano" dal comune stesso. Nel [[2015]], la società gestore del servizio avvia dei lavori di ammodernamento della linea, eliminando i passaggi a livello presenti in città (via Angilla Vecchia, via Campania, via Roma) e prolungando la linea fino al nuovo capolinea di Gallitello.
Il trasporto pubblico urbano, gestito da ottobre 2022 dalla pugliese Miccolis (subentrata a [[Trotta Bus Services]]), serve tramite linee di [[autobus]] sia il centro che i quartieri periferici, oltre a fungere da collegamento con le campagne e le contrade situate all'esterno del nucleo urbano principale, attraverso le linee rurali<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=11528|titolo=Trasporto urbano {{!}} Comune di Potenza|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210226011015/http://www.comune.potenza.it/?page_id=11528|urlmorto=sì}}</ref>, inoltre gestisce anche il sistema di scale mobili.
* {{BoxArrotondato|1|#FFFFFF|#E20A16|#E20A16|0ex}} Viale Marconi ↔ Via del Popolo (Ascensori)
 
* {{BoxArrotondato|2|#FFFFFF|#3f9f3f|#3f9f3f|0ex}} Via Armellini ↔ Via Due Torri
==== Scale mobili ====
* {{BoxArrotondato|3|#FFFFFF|#0000FF|#0000FF|0ex}} Via Francesco Tammone ↔ Via Mazzini
Oltre che dal servizio di autolinee e dal [[Servizio ferroviario metropolitano di Potenza|servizio ferroviario metropolitano]], la città è servita da quattro impianti di [[scale mobili]], costruiti in più fasi a partire dagli [[Anni 1990|anni novanta]], che collegano i quartieri a valle con il [[Centro storico di Potenza|centro storico]]. Il sistema di scale mobili per il trasporto pubblico di Potenza risulta essere quello più esteso in [[Europa]]<ref name=":13" /> ed il secondo al mondo per estensione dopo quello di [[Tokyo]]<ref name=":14" /><ref name=":15" />. Il servizio consta in totale di un percorso lungo 1,3&nbsp;km sommando tutti gli impianti e il più lungo, di 0,6 km è quello delle [[scale mobili Santa Lucia]].
* {{BoxArrotondato|4|#FFFFFF|#8A2BE2|#8A2BE2|0ex}} Stazione Centrale ↔ Mobility Center (Centro Direzionale, Via Nazario Sauro)
* {{BoxArrotondato|5|#FFFFFF|#FFD700|#FFD700|0ex}} Università - Via Cavour ↔ Centro Storico ''(in progetto)''
{| style="margin-left:20px" bgcolor="#ddddff" cellspacing="2" cellpadding="4"
|----- bgcolor="#ffffff"
|{{BoxArrotondato|SM1|#FFFFFF|#E20A16|#E20A16|0ex}} {{BoxArrotondato|FAL|#FFFFFF|#BB7700|#BB7700|0ex}} || [[Servizio ferroviario metropolitano di Potenza|Gallitello]] ↔ [[Servizio ferroviario metropolitano di Potenza|Ospedale]] (Ospedale San Carlo, Università, Macchia Romana) || {{Servizio ferroviario metropolitano di Potenza}}
|}
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Potenza}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|USA|Denver|1984}}<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Lucio Tufano|titolo=DENVER CHIAMA POTENZA|rivista=I quaderni della Regione Basilicata|url=https://consiglio.basilicata.it//consiglionew/files/docs/10/45/13/DOCUMENT_FILE_104513.pdf|accesso=11 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191211105606/https://consiglio.basilicata.it//consiglionew/files/docs/10/45/13/DOCUMENT_FILE_104513.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* {{Gemellaggio|USA|Denver}}
* {{Senza fonte|{{Gemellaggio|Romania|FocsaniFocșani}}}}
* {{Gemellaggio|ESP|Osuna|2001}}<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=418|titolo=Gemellaggio {{!}} Comune di Potenza|accesso=11 dicembre 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|ESP|Osuna}}
* {{Gemellaggio|ITA|Amatrice|2007}}<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=17514|titolo=Potenza gemellata con Amatrice, il Sindaco De Luca: sosterremo la loro comunità {{!}} Comune di Potenza|accesso=11 dicembre 2019}}</ref>
* {{Gemellaggio|ITA|Amatrice}}
*{{Bandiera|ITA}} [[Piacenza]], dal [[2019]]<ref>{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/gemellaggio-potenza-piacenza-occasione-dei-900-anni-del-nostro-san-gerardo-dettagli/|titolo=Gemellaggio tra Potenza e Piacenza in occasione dei 900 anni del nostro San Gerardo: i dettagli|sito=Potenza News|data=27 aprile 2019|lingua=it|accesso=16 aprile 2020}}</ref>
 
== Sport ==
=== Arti marziali ===
Frequentata nel comune è l'attività di [[kickboxing]].<ref>{{Cita web|url=https://vociingioco.it/2019/03/08/potenza-al-centro-della-kickboxing-italiana-e-non-solo/|titolo=Potenza al centro della kickboxing italiana e non solo|sito=Voci in gioco|data=8 marzo 2019|accesso=13 luglio 2019}}</ref><ref name="kick">{{Cita|L. Di Lauro|Vol.2, p. 1072|Potenza Capoluogo}}.</ref>
 
=== Calcio ===
{{vedi anche|Potenza Sport Club}}
La principale squadra di calcio della città è stato il [[Potenza Sport Club]]. Fondato nel [[1919]] con il nome di Sport Club Lucano e attiva anche nell'atletica leggera, nella stagione 1933-'34 prese parte al primo torneo ufficiale di calcio. Negli anni sessanta disputò sei stagioni consecutive nel campionato di serie B. Dopo i fallimenti del [[1986]] e del [[1994]], nel campionato 2011-2012 la squadra non prende parte all'[[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]] ed è stata esclusa dai ruoli federali.
 
La principale squadra di calcio della città è il ''[[Potenza Calcio]]'', fondata nel [[1920]] con il nome di Sport Club Lucano che milita nel girone C di [[Serie C]].<ref name="giornale basilicata giugno 1920">{{cita news|url=http://www.internetculturale.it/jmms/iccuviewer/iccu.jsp?id=oai%3Awww.internetculturale.sbn.it%2FTeca%3A20%3ANT0000%3ACFI0353877_48417&mode=all&teca=MagTeca+-+ICCU&fulltext=1|titolo=Sport Club Lucano|pubblicazione=Giornale di Basilicata|data=26-27 giugno 1920|p=3}}</ref> Il club fu attivo nei primi anni di vita anche nell'atletica leggera e nel ciclismo<ref name=":43">{{Cita web|url=http://www.calciopotenza.eu/storia/|titolo=Storia - Potenza Calcio|accesso=13 luglio 2019|dataarchivio=18 gennaio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180118135736/http://www.calciopotenza.eu/storia/|urlmorto=sì}}</ref> ed ebbe il suo momento migliore negli [[Anni 1960|anni sessanta]], quando disputò cinque stagioni consecutive nel campionato di [[Serie B]].
Attualmente la principale squadra di calcio della città è il SSD a R.L. Potenza Calcio che milita nel campionato di Serie D Girone H.
 
L'altra squadra di calcio della città è l{{'}}''A.S.D. Viribus Potenza 1999'' che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]].
 
=== Ciclismo ===
PotenzaLa ècittà stata più voltefu l'arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]: nel 1929, 1961, 1963, 1965, 1967, 1969, 1971, 1975, 1979, 1981, 1986, 1989, 2001 e 2022.
 
* [[1961]]: [[Vito Taccone]]
Nel [[1932]] l'associazione sportiva potentina [[Potenza Calcio|Sport Club Lucano]] organizzò uno dei primi giri ciclistici della Basilicata, riservato agli affiliati all'[[Unione velocipedistica italiana]] nati o residenti in regione.<ref>{{Cita|L. Di Lauro|Vol.2, pp. 1068|Potenza Capoluogo}}.</ref>
* [[1963]]: [[Vittorio Adorni]]
 
* [[1965]]: [[Vittorio Adorni]]
=== Nuoto e pallanuoto ===
* [[1967]]: [[Willy Planckaert]]
Le società Polisportiva Invicta Nuoto, nata nel 1973 seguita nel [[1974]] dalla As Tourist Hotel Nuoto Potenza, che diverrà Basilicata Nuoto 2000<ref name=":59">{{Cita news|autore=Luigia Ierace|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/potenza/1204507/potenza-roberto-urgesi-e-il-sogno-della-piscina-olimpionica.html|titolo=Potenza, Roberto Urgesi e il sogno della piscina olimpionica|data=10 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200306142751/https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/video/potenza/1204507/potenza-roberto-urgesi-e-il-sogno-della-piscina-olimpionica.html}}</ref> costituiscono le società natatorie di Potenza. La squadra di pallanuoto della società Basilicata Nuoto 2000 raggiunse il suo culmine con il campionato di serie A2 nel 2012.
* [[1969]]: [[Michele Dancelli]]
 
* [[1971]]: [[Enrico Paolini]]
L'attività agonistica del nuoto e della pallanuoto è stata negli anni fortemente limitata dall'assenza in tutto il territorio regionale di una [[piscina olimpionica]], ed in generale dallo scarso numero di strutture sportive idonee.<ref name=":59" /> il che ha costretto le società di pallanuoto a disputare i propri incontri casalinghi negli impianti presenti nelle vicine città campane.<ref name=":59" />
* [[1975]]: [[Roger De Vlaeminck]]
 
* [[1979]]: [[Claudio Bortolotto]]
=== Pallacanestro ===
* [[1981]]: [[Palmiro Masciarelli]]
La società di pallacanestro maschile di Potenza fu fondata nel [[1966]] col nome di Libertas Invicta<ref name=":46" />, divenuta poi [[Potenza 84]] nel [[1984]] che ottenne come massimo risultato la partecipazione al campionato di [[Serie B d'Eccellenza (pallacanestro maschile)|Serie B1]], poi divenuto [[Divisione Nazionale A|Serie A Dilettanti]].<ref name=":46" />
* [[1986]]: [[Roberto Visentini]]
 
* [[1989]]: (25 maggio): 5ª tappa, vinta da [[Stefano Giuliani]]
Per quanto riguarda il basket femminile, ha sede nel comune società BCC Basilia Potenza<ref>{{Cita web|url=http://www.lecronachelucane.it/2018/10/27/la-basilia-basket-si-presenta/|titolo=LA BASILIA BASKET SI PRESENTA|autore=Vittorio Laviano|sito=Le Cronache Lucane|data=27 ottobre 2018|accesso=22 settembre 2019}}</ref> che ha disputato il campionato di [[Serie B (pallacanestro femminile)|Serie B]] 2018-2019.<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttopotenza.com/volley-basket/basket-la-bcc-basilia-potenza-approda-in-serie-b-31726|titolo=Basket: la BCC Basilia Potenza approda in Serie B|sito=Tutto Potenza|accesso=22 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190507185837/http://www.tuttopotenza.com/volley-basket/basket-la-bcc-basilia-potenza-approda-in-serie-b-31726|urlmorto=sì}}</ref>
* [[2001]]: (22 maggio): 3ª tappa, vinta da [[Danilo Hondo]]
 
=== Scherma ===
La prima ''scuola di [[Scherma (sport)|scherma]] e ginnastica'' potentina venne aperta nel marzo del [[1902]]<ref>{{Cita web|url=https://schermisticalucana.tumblr.com/post/140332618970/nel-marzo-del-1902-a-potenza-venne-aperta-la-prima|titolo=Schermistica Lucana Potenza|sito=Schermistica Lucana Potenza|accesso=22 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922171929/https://schermisticalucana.tumblr.com/post/140332618970/nel-marzo-del-1902-a-potenza-venne-aperta-la-prima|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|titolo=Scuola di scherma|pubblicazione=Il Lucano|data=27 febbraio 1902}}</ref> Ha sede in città la Società Schermistica Lucana di Potenza, attiva dal [[1979]] nelle discipline del [[fioretto]] e della [[spada]], che ha conseguito successi a livello nazionale ed internazionale.<ref>{{Cita web|url=https://schermisticalucana.tumblr.com/|titolo=Schermistica Lucana Potenza|sito=schermisticalucana.tumblr.com|accesso=13 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190922171939/https://schermisticalucana.tumblr.com/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/sport/107173/due-baby-lucani-nella-top-ten-ai-campionati-italiani-di-scherma.html|titolo=Due baby lucani nella top ten ai campionati italiani di scherma|data=19 maggio 2009}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/la-scherma-potentina-sul-podio-piu-alto-basilicata-puglia-molise-assegnati-titoli-regionali-under-14/|titolo=La scherma potentina sul podio più alto: per Basilicata, Puglia e Molise assegnati i titoli regionali Under 14|data=3 maggio 2019|accesso=22 settembre 2019}}</ref>
 
=== Altri sport ===
Ha sede a Potenza una squadra femminile di [[pallavolo]], il Centro KOS Polizia Municipale Volley che milita in serie B2, mentre nella pallavolo maschile la città è rappresentata dalla Virtus Potenza che disputa il campionato di serie B.
* La squadra di basket maschile [[Potenza 84]] milita nel campionato di A dilettanti. Quella di basket femminile Basilia Codra Mediterranea partecipa al campionato di B d'eccellenza.
 
* Hanno sede a Potenza due squadre femminili di volley: la Sepim - LoreLei Polizia Municipale Volley, in serie B1 girone D, e la Supermercati PickUp, in serie B2 girone G. Per la pallavolo maschile la città è rappresentata dalla Virtus Potenza che disputa il campionato di B2 girone G.
* L'[[Accademia scacchi Potenza|Accademia Scacchi Potenza]] ha militato nel massimo campionato scacchistico[[scacchi]]stico nazionale, giungendo per tre volte fra le prime quattro.
 
* L'A.S.D CyberLions Softair Potenza disputa attività agonistica a livello interregionale.
Per quanto riguarda il [[calcio a 5]], la città è rappresentata da quattro squadre che militano in serie C ma con passati in serie B ed in serie A2, che sono lo Shaolin Soccer, il Fustal Potenza, il Real Potenza e il San Gerardo Pz.
* È già presente nel territorio comunale l'A.S.D. "Ghost Soldiers Potenza" che si occupa della pratica e della diffusione del [[softair]].
 
* l'A.S.D. Biker lucani in vacanza - Associazione sportiva dilettantistica di mountain bike con lo scopo di diffondere la bellezza naturalistica della Basilicata che ha territorio ideale per la pratica di questo sport.
Operano in città anche due società di [[softair]]: la A.S.D CyberLions Softair Potenza, che disputa attività agonistica a livello interregionale, e l'A.S.D. Ghost Soldiers Potenza.<ref>{{Cita web|url=https://www.militaria.it/club-softair.aspx?r=BASILICATA|titolo=Softair Club Basilicata|accesso=13 novembre 2018}}</ref>
 
=== Città europea dello Sport 2021 ===
Potenza, insieme alle città di [[Rieti]], [[Siena]] e [[Terni]] è stata nominata [[Città europea dello sport|Città europea dello Sport]] per l'anno [[2021]], riconoscimento assegnato annualmente da ''ACES Europe''.<ref name=":48">{{Cita web|url=https://www.acesitalia.eu/news/169-aces-europe-le-comunicazioni-ufficiali-ai-comuni-candidati-per-il-2021|titolo=ACES Europe, le comunicazioni ufficiali ai Comuni candidati per il 2021|autore=Luca Parmigiani|accesso=1º ottobre 2019}}</ref><ref name=":33">{{Cita news|url=https://www.basilicata24.it/2019/10/potenza-citta-europea-dello-sport-2021-68946/|titolo=Potenza è Città europea dello Sport 2021|data=1º ottobre 2019}}</ref>
 
L'assegnazione del titolo di ''European City of Sport'' è stata comunicata il 30 settembre [[2019]], dopo un iter di selezione che si era aperto l'11 luglio [[2018]] con la candidatura ufficiale della città.<ref name=":33" /><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=28243|titolo=‘Potenza Città europea dello sport 2021’, presentata la candidatura {{!}} Comune di Potenza|accesso=1º ottobre 2019}}</ref> La consegna ufficiale del titolo è avvenuta il 4 novembre 2019 presso il Salone d'Onore del [[CONI]] a [[Roma]].<ref>{{Cita web|url=http://www.tuttopotenza.com/succede-in-citta/a-roma-la-consegna-del-titolo-potenza-citta-europea-dello-sport-2021-34799|titolo=A Roma la consegna del titolo Potenza Città Europea dello Sport 2021|sito=Tutto Potenza|accesso=5 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191105101303/http://www.tuttopotenza.com/succede-in-citta/a-roma-la-consegna-del-titolo-potenza-citta-europea-dello-sport-2021-34799|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel maggio del [[2020]] ACES Europe autorizza l'estensione al [[2022]] della nomina di Potenza a Città europea dello Sport, viste le criticità economiche ed organizzative generatesi come conseguenza della diffusione della [[Pandemia di COVID-19 del 2020 in Italia|pandemia di COVID-19 in Italia]].<ref>{{Cita web|url=https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/potenza-citta-europea-dello-sport-anche-nel-2022/|titolo=Potenza "Città europea dello Sport" anche nel 2022|autore=Redazione|sito=Ufficio Stampa Basilicata|data=21 maggio 2020|lingua=it|accesso=27 maggio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200527204118/https://www.ufficiostampabasilicata.it/attualita/potenza-citta-europea-dello-sport-anche-nel-2022/}}</ref>
 
=== Impianti sportivi ===
Lo [[File:Stadio Alfredo Viviani.jpg|stadiothumb|upright=1.4|Panoramica cittadino]], sito in viale Marconi, èdel intitolato2012 addello [[Stadio Alfredo Viviani]], fondatore del primo sodalizio calcistico lucano.]]
 
Lo [[Stadio Alfredo Viviani]] è il principale stadio di calcio della città; è intitolato ad [[Alfredo Viviani]], fondatore del primo sodalizio calcistico lucano.<ref name=":02">{{Cita web|url=http://11leoni.it/index.php/compleanno-viviani|titolo=Compleanno Viviani |autore=Attilio Oddone}}</ref> La facciata e la tribuna centrale dell'impianto, realizzate entrambe negli [[anni 30]], rendono l'Alfredo Viviani un bene architettonico tutelato e sottoposto a vincolo storico/monumentale.<ref name=":310">{{Cita news|autore=Antonella Sabia |url=http://www.controsensobasilicata.com/sport/3304-work-in-progress-per-la-facciata-del-viviani-installati-i-nuovi-seggiolini-in-tribuna-centrale.html|titolo=WORK IN PROGRESS PER LA FACCIATA DEL VIVIANI. INSTALLATI I NUOVI SEGGIOLINI IN TRIBUNA CENTRALE |pubblicazione=ControSenso Basilicata|data=11 novembre 2017}}</ref>
 
Un'altra struttura storica è il complesso sportivo situato nel parco di Montereale; edificato nel [[1960]] in occasione delle [[Giochi della XVII Olimpiade|olimpiadi di Roma]], fino al [[2017]] venne gestito direttamente dal [[CONI]], per divenire poi di proprietà dell'amministrazione comunale.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=29508|titolo=Parco Montereale {{!}} Comune di Potenza|accesso=13 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190405073955/http://www.comune.potenza.it/?page_id=29508|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":44">{{Cita web|url=https://www.potenzanews.net/inalmente-potenza-riavra-il-palazzetto-coni-di-montereale-al-via-la-riqualificazione/|titolo=FINALMENTE POTENZA RIAVRÀ IL PALAZZETTO CONI DI MONTEREALE, AL VIA LA RIQUALIFICAZIONE!|data=11 marzo 2016|accesso=13 luglio 2019}}</ref> La struttura comprende una palestra polivalente, che ha ospitato eventi di varie discipline tra cui [[Pallacanestro|basket]], [[karate]], [[pugilato]] e [[Pallavolo|volley]], oltre che una [[piscina]] comunale.<ref name=":44" />
 
La città di Potenza è dotata di due impianti sportivi omologati per l’attività nazionale di pallacanestro<ref name=":46">{{Cita news|url=http://www.astronik.it/il-basket-a-potenza/|titolo=il basket a Potenza|pubblicazione=Controsenso|data=30 dicembre 2017}}</ref>, ovvero il Palazzetto dello sport "Antonello Pergola", sito nel parco Rossellino, ed il Pala Basento, inaugurato nel [[2012]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/basilicata/423022/e-dopo-quasi-ventanni-apre-il-pala-basento.html|titolo=E dopo quasi vent’anni apre il «Pala Basento»|accesso=19 luglio 2019}}</ref>, che è il palazzetto dello sport più moderno della città ed il più capiente presente in [[Basilicata]]<ref>{{Cita web|url=https://www.nonsolofitness.it/speciali/sport-basilicata/sport-basilicata-oggi.html|titolo=Lo Sport in Basilicata oggi|sito=NonSoloFitness|accesso=19 luglio 2019}}</ref>, con 3200 posti a sedere, ed è utilizzato anche per ospitare eventi e concerti.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=7586|titolo=Capienza PalaBasento: parere favorevole dalla Commissione comunale {{!}} Comune di Potenza|accesso=19 luglio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lasiritide.it/sports.php?articolo=12008|titolo=Sports - 10/02/2016 - La PM Volley e il Centro KOS,hanno incontrato i vertici della Fed.ne Pallavolo|sito=La Siritide|accesso=19 luglio 2019}}</ref> La città è dotata anche di 3 impianti sportivi omologati per l’attività regionale della stessa disciplina, che sono il complesso sportivo "Rocco Mazzola" dedicato all'[[Rocco Mazzola|omonimo pugile]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/basilicata/notizie/2018/12/13/potenza-una-palestra-per-rocco-mazzola_fdbf0258-44fc-4945-918b-525063e71190.html|titolo=Potenza, una palestra per Rocco Mazzola - Basilicata|sito=ANSA.it|data=13 dicembre 2018|accesso=19 luglio 2019}}</ref>, situato nel quartiere Risorgimento, ed i complessi sportivi "Vito Lepore" ed "Emilio Caizzo".<ref name=":46" /> Tutte queste strutture possono ospitare anche incontri di pallavolo ed altre attività agonistiche [[indoor]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?page_id=16451|titolo=Strutture sportive {{!}} Comune di Potenza|accesso=19 luglio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=446|titolo=Campo Polifunzionale in Via Roma {{!}} Comune di Potenza|accesso=19 luglio 2019}}</ref>
 
Il Campo Scuola di Atletica leggera, situato nel quartiere Macchia Romana, è la principale struttura per la pratica dell'[[atletica leggera|omonima disciplina]].<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.potenza.it/?p=447|titolo=Campo Scuola di Atletica Leggera {{!}} Comune di Potenza|accesso=19 luglio 2019}}</ref>
Le strutture sportive cittadine comprendono anche il Palazzetto Antonello Pergola ex Palarossellino, sito nel parco Rossellino, il complesso sportivo Via Roma, sito in via Roma (rione Risorgimento), la palestra Caizzo e la palestra [[CONI]], sita nel parco di Montereale, ed il nuovissimo PalaBasento in contrada Lavangone.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro | autore=[[Emmanuele Viggiano]] | editore=Vincenzo Orsini | città=Napoli | anno=1805 | titolo=[[Memorie della Città di Potenza]] | cid=Viggiano}} (ripr. facs. Sala Bolognese, Forni, 1975)
* Potenza, a cura di A. Buccaro, Laterza, Bari-Roma, 1997
* {{cita libro | autore=[[Raffaele Riviello]] | editore=tip. Garramone e Marchesiello | città=Potenza | anno=1889 | titolo=Cronaca potentina dal 1799 al 1882 | cid=Riviello}}
* {{cita libro | autore=[[Tommaso Pedio]] | editore=Edizioni del centro librario | città=Bari | anno=1964 | titolo=Potenza dai normanni agli aragonesi: note ed appunti | cid=Pedio}}
* {{cita libro|curatore=Alfredo Buccaro|editore=Laterza|città=Bari-Roma|anno=1997|titolo=Le città nella storia d'Italia. Potenza|cid=Buccaro}}
* {{cita libro | autore=Rocchina Maria Abbondanza Blasi | editore=Edisud | città=Salerno | anno=2000 | titolo=Storia di una città: Potenza. Da un manoscritto della seconda metà del sec. XVII | cid=Abbondanza Blasi}}
* {{cita libro | editore=Edizioni Spartaco | città=Santa Maria Capua Vetere | anno=2008 | titolo=Potenza Capoluogo (1806-2006) - Edizione Speciale per il Bicentenario di Potenza Città Capoluogo| cid=Potenza Capoluogo}}
* {{cita libro|autore=Valerio Giambersio|titolo=Guida all'architettura del Novecento a Potenza|anno=1995|editore=tip. Libria|città=Melfi|cid=Giambersio}}
 
== Voci correlate ==
* [[Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo]]
* [[Ospedale San Carlo]]
* [[Basilicata]]
* [[Teatro Francesco Stabile]]
* [[Basilischi]]
* [[Dialetto Potentino]]
* [[Dialetti gallo-italici di Basilicata]]
* [[AccademiaDialetto scacchi Potenzapotentino]]
* [[Autorità interregionaleGiustizierato di bacino della Basilicata]]
* [[Lucania]]
* [[Provincia di Potenza]]
* [[Regio III Lucania et Bruttii]]
* [[Sindaci di Potenza]]
* [[Scale mobili Santa Lucia]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Potenzainterprogetto|q|wikt=Potenza|etichetta=Potenza}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Dmoz|World/Italiano/Regionale/Europa/Italia/Basilicata/Provincia_di_Potenza/Localit%c3%a0/Potenza}}
* [[comune:s:076/063/|Potenza su Comuni-Italiani.it]]
* [http://www.aptbasilicata.it/Foto-Aeree.1111.0.html APT Basilicata - Foto Aeree]
* [http://www.comune.potenza.it Sito ufficiale del Comune di Potenza]
* [http://www.lucanialive.it/paese/potenza Lucanialive::Potenza]
* [http://www.galloitalico.it/ Dialetti Gallo-Italici in Basilicata]
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Potenza}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio III Lucania et Bruttii}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Basilicata}}
 
[[Categoria:Potenza| ]]
[[Categoria:Città romane della Basilicata]]