Giovanni Pontano: differenze tra le versioni

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De Obedientia (1485)
 
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== Biografia ==
Studiò, negli anni quaranta del [[XV secolo|Quattrocento]], presso l'[[Università di Perugia]].
Fu per gran parte della sua vita al servizio dei sovrani [[aragonesi]], prima a Napoli, presso la corte di [[Ferrante I d'Aragona]], e, successivamente ([[1466]]-[[1486]]), al seguito del principe ereditario [[Alfonso II di Napoli|Alfonso]] [[duca di Calabria]] futuro <!-- l'aggettivo "effimero" è attribuzione evidentemente arbitraria da parte del redattore, che avrebbe quanto meno dovuto motivarne il senso -->[[re di Napoli|re]] come [[Alfonso II di Napoli]].
 
Manifestò anche le sue doti di abile diplomatico durante la [[Guerra di Ferrara (1482-1484)|guerra di Ferrara]] che vide Napoli (assieme a [[Firenze]] e al [[papa Sisto IV]]) contrapporsi a [[Venezia]] e quando riuscì nell'intento di riappacificare il re [[Ferdinando I di Napoli|Ferrante I]] (di cui fu primo ministro) con [[papa Innocenzo VIII]] (lo stesso che lo stimava a tal punto da laurearlo ''poeta'').
 
Prese spesso parte ad imprese militari tra le quali vanno menzionate la [[battaglia di [[Troia (Italia)|Troia]] contro gli Angioini ([[14641462]]), la [[Battaglia di Otranto|riconquista di [[Otranto]] ([[1481]]), oltre alla già ricordata guerra di Ferrara ([[1482]]-[[1484]]).
Le sue fortune a corte andarono scemando allorché il re Alfonso II fu esiliato da Napoli nel [[1494]] e, dopo il ritorno degli aragonesi, fu accusato di aver parteggiato per il re [[Carlo VIII]] di [[Francia]], riuscendo tuttavia ad evitare una condanna, sebbene dovettedovesse abbandonare l'intensa attività politica per dedicarsi ai suoi studi.
 
Fu in questi anni che curò l'edizione della maggior parte delle sue opere, succedendo al suo maestro, [[Antonio Beccadelli]] (detto il Panormita) alla guida dell'Accademia ''Porticus Antoniana'' ([[1471]]) e che diventerà in seguito prendendo da lui il nome, Pontaniana.
 
== Pontano umanista ==
Fu riconosciuto, già dal [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]] come uno dei più fecondi letterati del Quattrocento e forse il maestro assoluto dell'Umanesimo napoletano, abbracciando oltretutto, la sua opera, numerosi aspetti della vita culturale (non soltanto letteraria) della sua epoca: dall'astrologia, all'etica, all'analisi della società, alla retorica, alla botanica. Nei suoi numerosi componimenti il Pontano canta la bellezza della realtà, il sole, la gioia, l'amore, la donna, la natura, la bellezza della sua terra d'origine e quella della sua città adottiva, l'amore coniugale come unica fonte dell'umana felicità, l'amore per la sposa Adriana Sassone<ref>{{Cita libro|nome=Corrado|cognome=Mascetta|titolo=Discorso 9 dicembre 1961|collanaopera=I Centenario del liceo-ginnasio "Gioviano Pontano"-"Achille Sansi". Cronache e saggi|anno=1968|editore=Tipografia dell'Umbria|città=Spoleto|p=14}}</ref>.
 
Fu un grande studioso dell'antichità classica ed ebbe grandi doti di poeta latino, eccellendo anche nella prosa e riuscendo spesso a sintetizzare la lingua classica con neologismi e termini in volgare, come dimostrò nelle sue opere ''Amorum libri'' (il titolo per esteso sarebbe "Parthenopeus sive Amorum libri" del [[1455]]-[[1458]] ), ''Lyra'', ''Versus jambici'', ''Hendecasyllabi'', ''De amore coniugali'', ''Tumuli'', ''Neniae'', ''De hortis Esperidum'' del [[1501]].
 
Data la sua ampia influenza culturale, a [[Napoli]], il [[13 novembre|13 novembre 1876]], nasce l'''[[Istituto Pontano]]''. Fondato dai [[Padri Gesuiti]] della [[Compagnia di Gesù]], sorge dapprima presso ''[[Palazzo Pianura]]'' in [[Piazza San Gaetano]], per poi trasferirsi definitivamente, il [[1º ottobre]] [[1922]], presso il [[Palazzo Spinelli di Cariati]], palazzo di origine [[Cinquecentesca]], situato in [[Corso Vittorio Emanuele (Napoli)]].
 
== Principali opere ==
[[File:Pontano, Giovanni Gioviano – Commentariorum in centum Claudii Ptolemaei sententias, 1531 – BEIC 4652171.jpg|miniatura|''Commentariorum in centum Claudii Ptolemaei sententias'', 1531]]
Le opere di Pontano, spesso di difficile datazione, sono numerose ed eterogenee per argomenti trattati e furono raccolte da [[Pietro Summonte]] e da Jacopo Sannazzaro. In esse prevale senz'altro l'uso della lingua latina, sia nella produzione in versi che in quella in prosa, ma sempre con uno sguardo alla realtà ed un riferimento a fatti dell'età contemporanea. Tra esse non possono non essere menzionate:
Forse la più nota delle opere pervenuteci del Pontano, unica di carattere storico, è il ''[[De Bello Neapolitano]]'' (in sei volumi, scritto dopo il 1494), che tratta del primo periodo della [[Congiura dei baroni]] nel Regno di Napoli, che pur condizionata da toni cortigiani rimane un'opera di sicuro spessore umanistico e storico.<br>
*''[[Amorum libri]]'' (1455-58)
Le opere di Pontano, spesso di difficile datazione, sono numerose ed eterogenee per argomenti trattati e furono raccolte da [[Pietro Summonte]] e da [[Jacopo SannazzaroSannazaro]]. In esse prevale senz'altro l'uso della lingua latina, sia nella produzione in versi che in quella in prosa, ma sempre con uno sguardo alla realtà ed un riferimento a fatti dell'età contemporanea. Tra esse non possono non essere menzionate:
*''[[Charon (Pontano)|Charon]]'' (1467-91)
*''[[UraniaAmorum (Pontano)|Urania]]libri'' (14761455-58)
*''[[Asinus (Pontano)|Asinus]]Charon'' (14861467-9091)
*''Urania'' (1476)
*''[[Antonius (Pontano)|Antonius]]'' (1487)
*''[[Meteororum libri]]Asinus'' (14901486-90)
*''De Obedientia'' (1485)
*''[[Hendecasyllabi seu Baiarum libri]]'' (1490-1500)
*''[[De principe]]Antonius'' (14931487)
*''[[DeMeteororum liberalitate]]libri'' (14931490)
*''[[Hendecasyllabi seu Baiarum libri]]'' (1490-1500)
*''[[Lepidina]]'' (1496)
*''[[Actius]]De principe'' (14991493)
*''[[De Sermone]]liberalitate'' (14991493)
*''[[Aegidium]]Lepidina'' (15011496)
*''[[De hortis Hesperidum]]Actius'' (15011499)
*''[[De fortuna]]Sermone'' (15011499)
*''Aegidius'' (1501)
*''De hortis Hesperidum'' (1501)
*''De fortuna'' (1501)
* {{Cita libro|titolo=Opere|volume=1|editore=eredi Filippo Giunta (1.)|città=Firenze|anno=1520|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13190358}}
* {{Cita libro|titolo=Opere|volume=3|editore=eredi Filippo Giunta (1.)|città=Firenze|anno=1520|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13193412}}
* {{Cita libro|titolo=De prudentia|volume=|editore=eredi Filippo Giunta (1.)|città=Firenze|anno=1520|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13192017}}
* {{Cita libro|titolo=De sermone|volume=|editore=eredi Filippo Giunta (1.)|città=Firenze|anno=1520|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13194687}}
* {{Cita libro|titolo=Commentariorum in centum Claudii Ptolemaei sententias|volume=|editore=Andreas Cratander|città=Basel|anno=1531|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13196460}}
* {{Cita libro|titolo=De rebus coelestibus|volume=|editore=eredi Filippo Giunta (1.)|città=Firenze|anno=1520|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=13197375}}
* {{Cita libro|titolo=Commentariorum in centum Claudii Ptolemaei sententias|volume=|editore=Andreas Cratander|città=Basel|anno=1531|lingua=la|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4652171}}
 
=== Traduzioni ===
* ''[[s:Galatea|Galatea]]'' di [[Mario Rapisardi]]
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|nome=Luigi|cognome=Pompilj|titolo=Il Pontano|collana=I Centenario del liceo-ginnasio "Gioviano Pontano"-"[[Achille Sansi]]". Cronache e saggi|anno=1968|editore=Tipografia dell'Umbria|città=Spoleto|p=43}}
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|autore=[[Carlo Maria Tallarigo]]|titolo=Giovanni Pontano e i suoi tempi|editore=D. Morano|città=Napoli|anno=1874}}
*{{cita libro|autore=Marco Gradassi|titolo=Giovanni Gioviano Pontano nel quinto centenario dalla nascita, 1426-1926|
città=Spoleto|editore=Unione Tipografica Nazzarena|anno=1926}}
*{{Cita libropubblicazione|nome=Luigi|cognome=Pompilj|titolo=Il Pontano|collanaopera=I Centenario del liceo-ginnasio "Gioviano Pontano"-"[[Achille Sansi]]". Cronache e saggi|anno=1968|editore=Tipografia dell'Umbria|città=Spoleto|p=43}}
*{{cita libro|autore=Ansano Fabbi|titolo=L'umanista Gioviano Pontano|opera=Guida della Valnerina|editore=Presso l'autore|anno=1977|città=Abeto (PG)}}
*{{cita libro|autore=Giovanni Gioviano Pontano|titolo=De bello Neapolitano|curatore1=Giuseppe Germano|curatore2=Antonietta Iacono|curatore3=Francesco Senatore|editore=Sismel. Edizioni del Galluzzo|città=Firenze|ISBN=978-88-8450-917-8|anno=2019}}
*Andrea Favaro, ''Giovanni Pontano. Obedientia cum prudentia. Radifici filosofiche dello stato moderno'', Roma, Gangemi, 2020, ISBN 978-8849239867.
 
== Voci correlate ==
* [[Speculum principis]]
* [[Antonio Beccadelli|Antonio Beccadelli, il Panormita]]
* [[Bartolomeo Facio]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|http://www.pontaniana.unina.it/italiano/frameit.htm/|Sito dell'Accademia Pontaniana}}
* {{Treccani|giovanni-pontano_(Enciclopedia-machiavelliana)|Pontano, Giovanni|autore=Claudio Finzi}}
* Enrico Carrara, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-pontano_%28Enciclopedia-Italiana%29/ PONTANO, Giovanni (Gioviano)]», in ''Enciclopedia Italiana'', Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935.
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-pontano/ Pontano, Giovanni (in seguito Giovanni Gioviano; lat. Ioannes Iovianus Pontanus)] la voce in ''Enciclopedie on line'', sito "Treccani.it L'Enciclopedia italiana". <small>URL visitato il 31 maggio 2013.</small>
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Due Sicilie|letteratura|lingua latina|rinascimento}}
 
[[Categoria:Scrittori italiani del XV secolo|Pontano, Giovanni]]