Lanci del Falcon 1: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix citazione web (v. discussione)
Etichette: Nuovo reindirizzamento Editor wikitesto 2017
 
(28 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate)
Riga 1:
#RINVIA [[Falcon 1#Lanci]]
[[File:Falcon 1 Flight 5 rises over Omelek Island.jpg|thumb|upright=1.8|Foto del quinto lancio del Falcon 1 sull'[[Omelek Island|isola di Omelek]]]]
{{Torna a|Falcon_1}}
Questa è una '''lista dei lanci effettuati dal razzo [[Falcon 1]]''', contenente i loro dettagli ed i risultati. Falcon 1 è un piccolo razzo vettore orbitale, parzialmente riutilizzabile, sviluppato dalla [[SpaceX]]. Volò per la prima volta nel 2006 e, al 2009, ha già compiuto cinque lanci. I primi tre sono falliti, gli ultimi due invece hanno avuto successo. Finora tutti i lanci sono stati effettuati dall'[[Omelek Island|isola di Omelek]], parte dell'atollo di [[Kwajalein]] nelle [[Isole Marshall]].
 
==Primo lancio==
Il volo inaugurale del Falcon 1 fu effettuato il 24 marzo 2006 alle 22:30 [[Tempo coordinato universale|UTC]] (9:30 ora locale). Fallì dopo appena un minuto di volo a causa di una perdita in un condotto di carburante ed al conseguente incendio. Il lancio fu eseguito nella base di lancio della SpaceX sull'isola di [[Omelek]], nelle [[Isole Marshall]].
 
Il lancio fu rinviato diverse volte a causa di vari inconvenienti tecnici. Problemi di pianificazione, a causa del lancio nella base aerea di [[Vandenberg Air Force Base|Vandenberg]] del missile [[Titan (famiglia di razzi)|Titan]] IV, causarono ulteriori ritardi e lo spostamento del sito al [[Ronald Reagan Ballistic Missile Defense Test Site|Reagan Test Site]] nell'atollo di [[Kwajalein]]. Il primo volo, programmato per il 19 dicembre 2005, fu annullato quando una valvola difettosa causò una depressurizzazione nel serbatoio del carburante del primo stadio ed un conseguente danno strutturale. Dopo la sostituzione del primo stadio, il Falcon 1 poté essere lanciato. Il carico, trasportato per conto della [[Defense Advanced Research Projects Agency|DARPA]], era un [[FalconSat-2]] della [[United States Air Force Academy]], il cui compito era di misurare i fenomeni che riguardavano il [[Fisica del plasma|plasma]] nello spazio.
 
Il veicolo iniziò un movimento di [[rollio]] dopo il decollo, come si vede dai video, sussultando leggermente, e dopo 26 secondi dalla partenza andò rapidamente in picchiata. Quindici secondi dopo il razzo si schiantò su una scogliera deserta a circa 75&nbsp;metri dalla zona di lancio. Il carico si separò dal vettore e atterrò sull'isola, con danni, secondo i rapporti, che andavano da ''leggero'' a ''significativo''<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://kwajrockets.blogspot.com/2006/03/someones-looking-out-for-that.html|titolo=Someone's looking out for that satellite… |anno=2006|mese=03|giorno=25 |pubblicazione=Kwajalein Atoll and Rockets}}</ref>.
 
SpaceX inizialmente attribuì l'incendio a un dado avvitato male nel condotto del carburante. Una successiva analisi da parte della DARPA scoprì invece che il dado era avvitato correttamente, dal momento che il suo filo di bloccaggio era ancora a posto, ma si era rotto a causa della corrosione.
 
SpaceX implementò numerose modifiche al progetto del razzo ed al software, in modo da prevenire il verificarsi di nuovo di questi malfunzionamenti. Ciò comprese la sostituzione dei componenti meccanici in [[alluminio]] con altri in [[acciaio inossidabile]] (più economici ma meno leggeri) e controlli pre-lancio del computer trenta volte più numerosi rispetto a prima<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.space.com/missionlaunches/060719_falcon1_update.html|titolo=Falcon 1 Failure Traced to a Busted Nut|anno=2006|mese=07|giorno=19|pubblicazione=Space.com}}</ref><ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.spacex.com/updates_archive.php?page=0107-0707#demoflight_2_launch_update_9 |titolo=Demo flight two update |anno=2007|mese=01|giorno=19|pubblicazione=Space.com}}</ref>.
 
==Secondo lancio==
Il secondo volo di prova fu originariamente previsto per il gennaio 2007, ma fu posticipato per problemi con il secondo stadio. Prima di questa data di lancio, SpaceX ne aveva programmate altre possibili, che andavano dal settembre del 2006 a novembre e a dicembre. A dicembre il lancio fu spostato inizialmente al 9 marzo, ma poi ulteriormente posticipato per problemi di disponibilità del sito, a causa del volo di prova del [[Minuteman III]] che sarebbe dovuto rientrare su Kjawalein. Il lancio, previsto il 19 marzo alle 23:00 [[Greenwich Mean Time|GMT]], ebbe un ritardo di 45 minuti, per poi essere annullato un minuto e due secondi prima delle 23:45 per un problema al ripetitore dati, dato il computer di sicurezza aveva erroneamente scambiato per un errore di trasmissione un ritardo [[hardware]] di alcuni millisecondi nel processo. Il tentativo del 20 marzo, programmato per le 23:00 GMT, fu ritardato di 65 minuti per un problema di comunicazioni fra uno dei dispositivi sperimentali [[NASA]] presenti nel carico ed il sistema [[TDRS]]. Il successivo, il 21 marzo alle 00:05 GMT, fu annullato un secondo prima del lancio e dopo che uno dei motori era già stato acceso. Si decise comunque di eseguire un altro lancio lo stesso giorno.
 
Il razzo fu lanciato con successo alle 01:10 GMT del 21 marzo 2007, trasportando un [[DemoSat]] per conto della [[DARPA]] e della NASA. Tutto andò bene durante il funzionamento del primo stadio, ma durante la separazione di questo, l'anello interstadio all'estremità superiore andò a collidere con il cono di scarico del motore del secondo stadio<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.spacedaily.com/reports/SpaceX_Confirms_Stage_Bump_On_Demoflight_2_999.html |titolo=SpaceX Confirms Stage Bump On Demoflight 2}}</ref>. La collisione avvenne non appena l'ugello del secondo stadio uscì fuori dall'interstadio, con il primo stadio che ruotava molto più velocemente del previsto (una velocità angolare effettiva di 2,5 gradi al secondo contro una prevista di non più di 0,5 gradi al secondo), entrando così in contatto con l'ugello di [[niobio]] del secondo stadio. [[Elon Musk]] riferì che la collisione non sembrava aver causato danni, la ragione per cui si era scelto un rivestimento di [[niobio]] anziché uno di [[carbonio-carbonio rinforzato]] era proprio quella di prevenire danni problematici in tali incidenti. Subito dopo l'accensione del secondo stadio fu sganciato un modulo di stabilizzazione dal cono del motore, come previsto dalla progettazione<ref name="falconf2status">{{cita news|lingua=en|url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/f2/status.html |titolo=Mission Status Center |data=20 marzo 2007 |pubblicazione=Space Flight Now}}</ref>.
Circa 4 minuti e 20 secondi dopo la partenza, il razzo iniziò un'oscillazione conica circolare che crebbe in ampiezza finché non si perse il segnale video. A 5 minuti e un secondo il veicolo iniziò a rollare e si perse la [[telemetria]].
 
Secondo Elon Musk, il motore del secondo stadio si spense 7 minuti e 15 secondi dopo il lancio per un problema al controllo di rollio. L'ondeggiamento del propellente nel serbatoio di [[ossigeno liquido]] aveva aumentato le oscillazioni, che normalmente si sarebbero dovute smorzare per mezzo del controllo di [[spinta direzionale]] del secondo stadio; la collisione con il secondo ugello durante la separazione, però, causò una sovracompensazione delle correzioni<ref name="falconf2status"/>.
 
Il secondo stadio si spense un minuto prima del previsto, ma riuscì a rilasciare comunque il modulo di simulazione della massa del satellite. Nonostante la trasmissione video fosse terminata prematuramente, SpaceX riuscì comunque a recuperare la telemetria dell'intero volo<ref>{{cita news|lingua=en|url=http://www.nasaspaceflight.com/content/?cid=5056 |titolo=Falcon I flight - preliminary assessment positive for SpaceX |pubblicazione=NASAspaceflight.com |anno=2007|mese=03|giorno=24}}</ref>. La sorte del primo stadio è sconosciuta, in quanto non è stato recuperato per problemi con un dispositivo di rilevamento [[GPS]] difettoso.
Il razzo arrivò ad un'altitudine finale di 289&nbsp;km e ad una velocità finale di 5,1&nbsp;km/s, contro i 7,5&nbsp;km/s necessari a raggiungere l'orbita.
 
SpaceX considerò il volo di prova come un successo, avendo provato l'efficacia in volo del 95% dei sistemi del Falcon 1. Gli obiettivi primari da raggiungere erano testare procedure di lancio reattive e raccogliere dati<ref name="demoflight_2_launch_update_12">{{cita news|lingua=en |url=http://www.spacex.com/updates_archive.php?page=0107-0707|titolo=Updates Archive |anno=2007|mese=03|giorno=20 |pubblicazione=SpaceX}}</ref>.
Secondo Musk, il team SpaceX decise che esperti di terze parti controllassero la diagnosi e le soluzioni. Egli credeva che il fenomeno dell'ondeggiamento potesse essere corretto aggiungendo dei diaframmi al serbatoio dell'ossigeno liquido del secondo stadio e regolando la logica di controllo. Inoltre, il problema transiente di spegnimento del motore Merlin poteva essere affrontato iniziando la procedura di spegnimento ad un livello di spinta più basso, a prezzo di qualche rischio per la riusabilità del motore. Il team SpaceX volle lavorare sul problema per evitare che si ripetesse passando alla fase operativa del Falcon 1<ref name="Space28">{{cita news|lingua=en |url=http://www.space.com/news/070328_spacex_falc1test_updt.html |pubblicazione=space.com |titolo=SpaceX Declares Falcon 1 Rocket Operational Despite Less than Perfect Test |anno=2007|mese=03|giorno=28}}</ref>.
 
==Terzo lancio==
SpaceX provò il terzo lancio del Falcon 1 il 3 agosto 2008 da Kwajalein<ref name=autogenerated1>{{cita web|lingua=en|url=http://www.efluxmedia.com/news_SpaceX_Falcon_1s_Third_Launch_Ends_In_Failure_21401.html |titolo=SpaceX Falcon 1's Third Launch Ends In Failure|accesso=3 agosto 2008|data=3 agosto 2008}}</ref>. Il carico era un satellite [[Trailblazer (satellite)|Trailblazer]] (''Jumpstart-1'') dell'[[United States Air Force|USAF]]<ref name="launchwindow">{{cita web|lingua=en|url=http://www.spacex.com/press.php?page=43|titolo=SpaceX conducts static test firing of next Falcon 1 rocket|pubblicazione=SpaceX|accesso=26 giugno 2008}}</ref>, i nanosatelliti [[Vela solare#Vele testate nello spazio|NanoSail-D]] e [[PREsat]] e un carico di ceneri per la [[sepoltura spaziale]] per conto della [[Celestis]]<ref name="Celestis">{{cita web|lingua=en|url=http://www.memorialspaceflights.com/explorers.asp|titolo=The Explorers Flight|pubblicazione=Space Services Incorporated (Celestis)|accesso=5 giugno 2008}}</ref>. Il razzo non raggiunse l'orbita, ma comunque il primo stadio, con il nuovo motore Merlin 1C, funzionò correttamente<ref>{{en}}[http://www.nasawatch.com/archives/2008/08/falcon_launch_v.html Video del lancio del Falcon 1 e messaggio di Elon Musk | NASA Watch]</ref>.
 
Durante la preparazione, un tentativo di lancio iniziale subì un ritardo a causa dell'inaspettata lentezza nel caricamento dell'[[elio]] sul Falcon 1. Così facendo si esposero il carburante e l'ossidante a temperature criogeniche, portando prematuramente il veicolo in condizioni di lancio. Essendo ancora all'interno delle finestra di lancio stabilita, il tentativo venne ripetuto, ma annullato di nuovo circa mezzo secondo prima del decollo per letture errate dei sensori. Il problema venne poi risolto ed il lancio nuovamente ripetuto. Con venticinque minuti ancora disponibili nella finestra di lancio, il Falcon 1 decollò dall'[[Omelek Island|isola di Omelek]] alle 03:35 UTC. Durante il lancio, erano visibili piccole oscillazioni di rollio.
 
La separazione degli stadi avvenne come previsto, ma il carburante residuo nel nuovo motore Merlin 1C, evaporando e fornendo una spinta transitoria, portò il primo stadio a collidere con il secondo, compromettendo l'esito della missione<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nasawatch.com/archives/2008/08/spacex_telecon.html|titolo=SpaceX Telecon on Falcon 1 Launch Failure|pubblicazione=NASA Watch|data=6 agosto 2008}}</ref>.
 
Il rapporto di missione sul terzo lancio indicò che il quarto avrebbe avuto luogo come previsto e che il fallimento appena avvenuto non aveva comunque reso necessario alcun aggiornamento tecnologico. Fu dichiarato che un intervallo di tempo più lungo tra lo spegnimento del motore e la separazione del primo stadio sarebbe stato sufficiente<ref name="Mission3-Summary">{{cita web|lingua=en|url=http://www.spacex.com/updates.php#Update080608|pubblicazione=Space Exploration Technologies Corporation|titolo=Flight 3 mission summary}}</ref>.
Il video completo del terzo lancio venne pubblicato da SpaceX alcune settimane dopo<ref>{{en}}[http://www.spacex.com/multimedia/videos.php?id=13&cat=recent Il video completo del terzo lancio, inclusa la mancata separazione]</ref>.
 
==Quarto lancio==
[[File:Falcon 1 Flight 4 liftoff.jpg|thumb|upright=1.4|Quarto lancio del Falcon 1]]
Il Falcon 1 effettuò il quarto lancio il 28 settembre 2008 alle 23:15&nbsp;GMT dall'[[Omelek Island|isola di Omelek]]<ref name="MSC">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/status.html|titolo=Mission Status Center|cognome=Ray|nome=Justin|data=28 settembre 2008|pubblicazione=Spaceflight Now|accesso=28 settembre 2008}}</ref>. Fu la prima missione del Falcon 1 ad avere successo, oltre ad essere la prima di un [[razzo vettore]] a propellente liquido finanziato da privati.
 
Dopo il fallimento dei tre lanci precedenti, il razzo questa volta trasportava una replica non funzionante di un satellite, detta ''Ratsat''<ref name="JSR 601">{{cita web|lingua=en |url=http://host.planet4589.org/space/jsr/back/news.601|titolo= Issue 601|accesso=29 settembre 2008|cognome=McDowell|nome=Jonathan|data=26 settembre 2008|pubblicazione=Jonathan's Space Report}}</ref>, del peso di 165&nbsp;kg, usata per simulare la massa di quello reale<ref name="F3">{{cita web|lingua=en| url=http://www.space.com/news/080806-spacex-falcon1-update.html|titolo=SpaceX Traces Third Rocket Failure to Timing Error|cognome=Malik|nome=Tariq|coautori=Brian Berger|data=6 agosto 2008|pubblicazione=Space.com|accesso=28 settembre 2008}}</ref> e che rimase imbullonata al secondo stadio del razzo dopo aver raggiunto l'[[Low earth orbit|orbita terrestre bassa]]<ref name="SFN preview">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/080927preview.html|titolo=SpaceX to launch its fourth Falcon 1 rocket on Sunday|cognome=Clark|nome=Stephen|data=27 settembre 2008|pubblicazione=Spaceflight Now|accesso=28 settembre 2008}}</ref>.
Ha la forma di un [[prisma]] esagonale lungo 1,5&nbsp;m<ref name="Press release">{{cita web|lingua=en |url=http://www.spacex.com/press.php?page=20080928|titolo=Press Release: SpaceX Successfully Launches Falcon 1 to Orbit}}</ref>. Elon Musk stima che il Ratsat rimarrà in orbita per un periodo che va da cinque a dieci anni, prima di rientrare nell'atmosfera incenerendosi.
 
Non ci furono sostanziali modifiche rispetto al volo precedente, a parte l'aumento dell'intervallo di tempo fra lo spegnimento del motore del primo stadio e la separazione del secondo (necessario per evitare la collisione dei due stadi)<ref name="F3" /><ref name="SFN preview" /><ref>{{Cita news | lingua=en| cid={{issn|0362-4331}} | cognome = Schwartz | nome = John | titolo = Private Company Launches Its Rocket Into Orbit | pubblicazione = [[The New York Times]] | accesso=29 settembre 2008 |data=29 settembre 2008 | url = http://www.nytimes.com/2008/09/29/science/space/29launch.html?_r=1&ref=us&oref=slogin}}</ref>, e si seguì la stessa traiettoria.
Benché SpaceX intendesse recuperare tutti i primi stadi dei veicoli Falcon 1, fu dichiarato che non era stato possibile farlo in questa occasione<ref name="First stage recovery">{{cita web|lingua=en| url=http://www.spacexpla.net/blog/?p=79 |titolo=Let’s celebrate a new era!|pubblicazione=SpaceXpla.net| accesso=18 ottobre 2008 |data=7 ottobre 2008}}</ref>.
 
===Preparazione===
Quando venne annunciato il quarto lancio, nell'agosto del 2008, subito dopo il fallimento del terzo, si pensò di effettuarlo a settembre<ref name="F3" />. Il razzo usato per il volo di test era quello originariamente costruito per lanciare il satellite [[Agenzia Spaziale Nazionale Malese#RazakSAT|RazakSAT]]. Tale test era stato programmato perché la [[Astronautic Technology Sdn Bhd|ATSB]] aveva richiesto che un lancio fosse effettuato con successo prima di poter inviare nello spazio il RazakSat<ref name="F3" />.
 
La tabella di marcia lasciava ben poco spazio per prove e modifiche. Il razzo venne inviato alle strutture di prova della SpaceX dove fu certificato per il lancio in meno di 24 ore. Venne noleggiato un [[C-17 Globemaster III|C-17]] dell'USAF per trasportare, il 3-4 settembre, entrambi gli stadi del razzo a 9700&nbsp;km di distanza nell'atollo di Kwajalein. Le prove di accensione vennero completate con successo il 20 settembre<ref name="F3"/>. I preparativi del lancio il 23 settembre richiesero al personale a terra la sostituzione di parte delle tubature che fornivano [[ossigeno liquido]] al motore del secondo stadio. Per tali motivi il lancio stesso fu posticipato il 28 settembre<ref name="SpaceX updates">{{cita web|lingua=en |url=http://www.spacex.com/F1-004.php|titolo=Falcon 1 Flight 4|cognome=Musk|nome=Elon|data=27 settembre 2008|pubblicazione=SpaceX|accesso=28 settembre 2008}}</ref>.
 
===Lancio===
Il razzo venne lanciato alle 23:15&nbsp;GMT del 28 settembre, 15 minuti dopo l'inizio di una finestra di lancio di cinque ore. Se fosse stato annullato, lo si sarebbe potuto ripetere nella stessa finestra fino al 1º ottobre<ref name="SpaceX updates"/>. Nove minuti e 31 secondi dopo la partenza il motore del secondo stadio si spense e il veicolo raggiunse l'orbita<ref name="MSC"/>. L'orbita iniziale risultò essere circa 330&times;650&nbsp;km<ref>{{cita web|lingua=en| cognome=Clark|nome=Stephen|titolo=Sweet Success at Last for Falcon 1 Rocket|data=28 settembre 2008|pubblicazione=Spaceflight Now|url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/index.html|accesso=30 settembre 2008}}</ref>. Dopo un intervallo di tempo di assestamento, il secondo stadio si riaccese senza problemi, portando il carico nell'orbita finale di 621&times;643&nbsp;km con un'inclinazione di 9,35&nbsp;gradi<ref name="JSR 601"/>.
 
==Quinto lancio==
SpaceX annunciò il completamento della costruzione del quinto Falcon 1 ed il suo trasporto al complesso di lancio dell'atollo di Kwajalein, da dove sarebbe stato lanciato il 21 aprile 2009 (il 20 aprile negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]])<ref name="MWN">{{cita web | lingua=en | cognome= Musk | nome= Elon | titolo = Flight 4 Launch Update | pubblicazione = SpaceX | data=17 marzo 2009 | url = http://www.spacex.com/updates.php | accesso=23 settembre 2008}}</ref>.
Meno di una settimana prima della data programmata per il lancio, un notiziario della [[Malesia]] riferì che erano stati rilevati nel razzo livelli pericolosi di vibrazioni e che, si supponeva, le riparazioni dovessero durare sei settimane<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://thestar.com.my/news/story.asp?file=/2009/4/18/nation/3723070&sec=nation | titolo=Launch of RazakSAT postponed | pubblicazione=The Star | data=18 aprile 2009}}</ref>.
Il 20 aprile SpaceX annunciò in una conferenza stampa che il lancio era stato posticipato per una possibile incompatibilità fra il satellite [[Agenzia Spaziale Nazionale Malese#RazakSAT|RazakSAT]] ed il Falcon 1. Un motivo di preoccupazione era il potenziale effetto delle condizioni all'interno del vettore sul satellite<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://www.spacex.com/updates.php | titolo=Launch of RazakSAT postponed | pubblicazione=SpaceX | data=20 aprile 2009}}</ref>.
 
Il 1º giugno, SpaceX annunciò che la finestra di lancio successiva si sarebbe aperta il 13 luglio e sarebbe durata fino al 14 luglio, con apertura giornaliera alle 21:00 UTC (ore 9:00 locali)<ref>{{cita news | lingua=en | url=http://www.parabolicarc.com/2009/06/02/spacex-sets-falcon-1-launch-july-13/ | titolo=SpaceX sets Falcon 1 Launch for July 13 | pubblicazione=Parabolic Arc | data=2 giugno 2009}}</ref>. Il lancio del 13 luglio ebbe successo, portando il RazakSAT nella sua [[orbita di parcheggio]] iniziale. Trentotto minuti dopo, il motore del secondo stadio del razzo si accese di nuovo per circolarizzare l'orbita. Infine il carico fu dispiegato con successo.<ref name="spaceflightnow.com">{{en}}[http://www.spaceflightnow.com/falcon/005/status.html]</ref>.
 
==Cronologia dei lanci==
{| class="wikitable"
|- bgcolor="#FFDEAD"
! Lancio n°
! Data e ora ([[Greenwich Mean Time|GMT]])
! Carico
! Acquirente
! Risultato
! Note
|-
| 1
| 24 marzo 2006, 22:30<br />(25 marzo, 09:30 locali)
| [[FalconSAT-2]]
| [[DARPA]]
| Fallimento
| Malfunzionamento del motore 25 secondi dopo il lancio<br />Perdita del veicolo
|-
|2
|21 marzo 2007, 01:10<br />(13:10 locali)
|[[DemoSat]]
|DARPA
|Fallimento
|Accensione del primo stadio completata con successo e passaggio al secondo stadio, altitudine massima di 289&nbsp;km<br />[[Moto armonico|Oscillazione armonica]] 5 minuti dopo la partenza<br />Spegnimento prematuro del motore 7 minuti e 30 secondi dopo la partenza<br />Orbita non raggiunta<br />Primo stadio non recuperato<br />Definito un «successo parziale» dal momento che sono stati raccolti abbastanza dati per i volo operativi<ref name="demoflight_2_launch_update_12" />
|-
|rowspan=4|3
|rowspan=4| 3 agosto 2008, 03:34<ref name="SFN-F3-failed">{{cita web|lingua=en |url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/003/|titolo=Falcon 1 suffers another setback|nome=Stephen|cognome=Clark|pubblicazione=Spaceflight Now|data=3 agosto 2008|accesso=5 agosto 2008}}</ref><br />(15:34 locali)
| [[Trailblazer (satellite)|Trailblazer]]
| [[Operationally Responsive Space|ORS]]
|rowspan=4| Fallimento
|rowspan=4| Una spinta residua del primo stadio ha portato questo ad una collisione con il secondo stadio<ref name="Mission3-Summary" />
|-
|[[PRESat]]
|[[NASA]]
|-
|[[Vela solare#Vele testate nello spazio|NanoSail-D]]
|NASA
|-
|[[Celestis|Explorers]]
|[[Celestis]]<ref name=launch_log>{{cita web|lingua=en |url=http://www.spacex.com/launch_manifest.php |pubblicazione=SpaceX |titolo=Launch Manifest |accesso=3 agosto 2008}}</ref>
|-
|4
| 28 settembre 2008, 23:15<ref name="SFN-F4">{{cita web|lingua=en |url=http://www.spaceflightnow.com/falcon/004/status.html|titolo=Mission Status Center|cognome=Ray|nome=Justin|data=28 settembre 2008|pubblicazione=Spaceflight Now|accesso=28 settembre 2008}}</ref><ref name="SpaceX Falcon1 Flight4">{{cita web|lingua=en |url=http://spacex.com/updates.php|titolo=Flight 4 Launch Update|pubblicazione=SpaceX|data=23 settembre 2008}}</ref><br />(11:15 locali)
| RatSat
| SpaceX
| Successo<ref name="SFN-F4" />
| Programmato inizialmente per il 23-25 settembre, trasporta un carico fittizio, un simulatore di massa di 165&nbsp;kg (originariamente doveva essere il [[Agenzia Spaziale Nazionale Malese#RazakSAT|RazakSAT]])
|-
| 5
| 14 luglio 2009<ref>{{cita web|lingua=en| url=http://www.space-travel.com/reports/SPACEX_And_ATSB_Announce_New_Launch_Date_For_Razaksat_Satellite_999.html|titolo=SPACEX And ATSB Announce New Launch Date For Razaksat Satellite|data=2 giugno 2009|pubblicazione=http://www.space-travel.com/|accesso=2 giugno 2009}}</ref> 03:35
| [[Agenzia Spaziale Nazionale Malese#RazakSAT|RazakSAT]]
| [[Astronautic Technology Sdn Bhd|ATSB]]
| Successo<ref name="spaceflightnow.com"/>
|
|-
|colspan="6"|<center>'''Lanci programmati<ref name=launch_log />'''</center>
|-
|
| 2010
| TBD
| [[SpaceDev]]
| In programma
| Volo inaugurale per la configurazione 1e
|-
|
| 2010-2014
| [[Orbcomm (satellite)|O2G]]
| [[Orbcomm]]<ref name="orbcomm">{{cita web|lingua=en |url=http://www.satellitetoday.com/st/topnews/SpaceX-Wins-Orbcomm-Contract-to-Launch-18-Satellite-Constellation_31968.html|titolo=SpaceX Wins Orbcomm Contract to Launch 18 Satellite Constellation|pubblicazione=Satellite Today|data=3 settembre 2009|accesso=3 settembre 2009}}</ref>
| In programma
| 18 satelliti, numero di lanci ancora da confermare
|}
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Voci correlate==
*[[Falcon 9]]
*[[SpaceX]]
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|https://spacex.com/F1-004.php|Foto del quarto lancio del Falcon 1|lingua=en}}
 
{{portale|Astronautica|ingegneria}}
 
[[Categoria:SpaceX]]