NGC 2362: differenze tra le versioni

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{{ Oggetto non stellare
| immagine = NGC 2362 NASA.jpg
| image_textdidascalia = NGC 2362
| nome = NGC 2362
| scopritore = [[Giovanni Battista Hodierna (astronomo)|Giovanni Battista Hodierna]];<br />[[William Herschel]]
| annodata = [[1654]]
| epoca = J2000
| costellazione = Cane Maggiore
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| dist_pc = 1389<ref name="Webda"/>
| appmag_v = 4,1<ref name="simbad"/>
| dimensione_v = 8'
| massa =
| dimensioni_al =
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}}
 
'''[[New General Catalogue|NGC]] 2362''' (noto anche come '''[[Catalogo Caldwell|C]] 64''' o col soprannome '''Ammasso di Tau Canis Majoris''') è un giovane e brillante [[ammasso aperto]] visibile nella [[costellazione]] del [[Cane Maggiore]]. L'ammasso è dominato da {{STL|Tau|CMa}}, una [[stella multipla]] la cui componente principale è una [[supergigante blu]] 50 volte più massiccia del [[Sole]]. Per questo motivo l'ammasso viene talvolta chiamato, in inglese, ''Tau Canis Majoris Cluster''. L'ammasso, che ha un'età di circa 4-5 milioni di anni, contiene una [[Massa (fisica)|fisica]] superiore a 500 [[Massa solare|masse solari]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Currie, Thayne |titolo=The Last Gasp of Gas Giant Planet Formation: A Spitzer Study of the 5 Myr Old Cluster NGC 2362|pp=1-27 |rivista=The Astrophysical Journal |volume=698 |numero=1 |data=June 2009| doi=10.1088/0004-637X/698/1/1| bibcode=2009ApJ...698....1C|arxiv = 0903.2666 }}</ref>
 
==Osservazione==
[[File:Sh2-310map.png|upright=1.2|thumb|left|Mappa per individuare NGC 2362.]]
Si individua circa 2,5° a nordest della brillante stella [[Wezen]] ({{ST|Delta|CMa}}), in direzione di un campo stellare molto ricco di stelle visibili anche a [[occhio nudo]]. È un oggetto fortemente compatto, al cui centro spicca {{STL|Tau|CMa}}, una [[stella doppiamultipla]] di [[magnitudine apparente|magnitudine]] complessiva 4,39; l'osservazione dell'ammasso risulta difficile a causa della grande luminosità di questa stella e per il fatto che le altre componenti, se si eccettua una stella di settima, hanno tutte magnitudine a partire dalla decima. Un [[telescopio]] da 100mm è in grado sia di risolverlo completamente, sia di scindere le componenti di {{ST|Tau|CMa}}. A nord si estende una grande e stretta [[nebulosa diffusa|nebulosità diffusa]], visibile solo nelle foto a lunga esposizione, dell'estensione di 4-5 gradi quadrati.
 
La [[declinazione (astronomia)|declinazione]] moderatamente australe di quest'ammasso favorisce gli osservatori dell'emisfero sud, sebbene si presenti [[circumpolare]] solo a partire da latitudini molto elevate; dall'emisfero boreale la sua osservazione risulta penalizzata soltanto dalle regioni situate a elevate latitudini settentrionali ed è osservabile da quasi tutte le aree popolate della Terra.<ref>Una declinazione di 25°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 65°; il che equivale a dire che a sud del 65°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 65°N l'oggetto non sorge mai.</ref> Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra dicembre e aprile.
 
==Storia delle osservazioni==
Quest'oggetto venne notato presumibilmente da [[Giovanni Battista Hodierna (astronomo)|Giovanni Battista Hodierna]] nel corso del [[XVII secolo]], forse prima del 1654; [[William Herschel]] lo riscoprì oltre un secolo dopo, nel marzo del 1785, descrivendolo come un bell'ammasso piuttosto ricco e formato da stelle molto luminose. Suo figlio [[John Herschel]] lo riosservò in seguito e lo inserì poi nel suo [[General Catalogue of Nebulae and Clusters]] col numero 1513.<ref name="NGCIC">{{Cita web|titolo=Catalogo NGC/IC online - result for NGC 2362|url=http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|accesso=20 agosto 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090528100240/http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|dataarchivio=28 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref name="O'Meara">{{cita libro | cognome= O'Meara| nome= Stephen James | titolo= Deep Sky Companions: The Caldwell Objects| editore= Cambridge University Press| città= | anno= 2003 | isbn= 0-521-55332-6}}</ref>
 
==Caratteristiche==
NGC 2362 è un ammasso molto ricco e fortemente concentrato, oltre che piuttosto brillante; si trova alla distanza di 1389&nbsp;[[parsec]] (4530 [[anni luce]])<ref name="Webda"/> ed è situato sul [[Braccio di Orione]], in una sua diramazione probabilmente diretta verso l'esterno. La regione in cui si trova è molto ricca di gas ionizzati e di stelle giovani e brillanti.
 
Quest'ammasso si è generato da una gigantesca [[nube molecolare]], i cui resti sono visibili in particolare ad est dell'ammasso e vanno a costituire la [[regione H II]] [[Sh2-310]]; il [[vento stellare]] delle stelle massicce dell'ammasso ha causato una sorta di cavità al centro della nube originaria del diametro di circa 30', spazzando via il gas residuo e accumulandolo sui bordi di questa bolla in espansione. NGC&nbsp;2362 è dominato dalla [[supergigante blu]] {{ST|Tau|CMa}}, ben visibile anche ad [[occhio nudo]], e ha un diametro di appena 3&nbsp;parsec; gran parte delle sue componenti presenta un [[disco protoplanetario]], in particolare quelle di piccola massa. L'età media delle componenti dell'ammasso si aggira sui 5 milioni di anni; le [[stella T Tauri|stelle T Tauri]] in esso contenute avrebbero un'età stimata sui 1,8 milioni di anni, o, a seconda dei modelli, fino a 5 milioni di anni.<ref name="Dahm2005">{{cita pubblicazione|autore=Dahm, S. E.|titolo=The Young Cluster NGC 2362|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2005AJ....130.1805D|rivista=The Astronomical Journal|volume=130|numero=4|paginepp=1805-1828|anno=2005|mese=ottobre|doi=10.1086/433178|accesso=26 dicembre 2009}}</ref>
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{cita pubblicazione|autore=Dahm, S. E.|titolo=NGC 2362: The Terminus of Star Formation|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2008hsf2.book...26D|rivista=Handbook of Star Forming Regions, Volume I: The Northern Sky ASP Monograph Publications|volume=4|paginep=26|anno=2008|mese=dicembre|isbn=978-1-58381-670-7}}
*{{cita web | 1 = http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm | 2 = Catalogo NGC/IC online | accesso = 7 settembre 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090528100240/http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm | dataarchivio = 28 maggio 2009 | urlmorto = sì }}
*Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X
 
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[[Categoria:Oggetti del catalogo Caldwell|0064]]
[[Categoria:Braccio di Orione]]
[[Categoria:Corpi celesti scoperti nel 1654]]
[[Categoria:Oggetti nella costellazione del Cane Maggiore]]