Levon Shant: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Levon
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|PreData = in [[lingua armena|armeno]] Լեւոն Շանթ
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1869
|LuogoMorte = Beirut
|GiornoMeseMorte = 29
|AnnoMorte = 1951
|Epoca = 1900
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|Attività3 = poeta
|Nazionalità = armeno
|Immagine = Levon Shant.jpg
}}
== Biografia ==
Nacque come ''Levon Nahashbedian'', in seguito cambiò il nome in ''Levon Seghposian'' e infine in ''Levon Shant''. La sua opera intellettuale legata alla diaspora armena in Libano, lo portò a fondare la Hamazkayin National Cultural Foundation. È stato un membro permanente della [[Federazione Rivoluzionaria Armena]] e dell'omonimo comitato Shant Student Association legato allo stesso partito politico.
==La formazione==
Ha frequentato la scuola armena a ([[Uskudar]]) fino al [[1884]] e poi si è trasferito nel seminario Gevorgian a [[Echmiadzin]] dove rimase fino al [[1891]].
Partì per la Germania nel [[1893]] per sei anni dove studiò scienza, psicologia infantile, e pedagogia, letteratura e storia nelle [[Università di Lipsia]], [[Jena]] e [[Monaco di Baviera]].
In seguito tornò a Costantinopoli, dove continuò a lavorare come insegnante qui ebbe contatti e familiarità con molti intellettuali armeni della sua epoca come [[Padre Komitas]], [[Daniel Varujan]], [[Hrand Nazariantz]], [[Ruben Sevak]] e tanti altri.
Come autore, diventò famoso per i suoi drammi.
Ha lasciato l'Armenia dopo l'inizio del regime sovietico nel [[1921]] e si stabilì a [[Parigi]], in seguito al [[Cairo]], e, infine, a [[Beirut]]. ▼
==Maturità ed esilio==
E' stato uno dei fondatori dell' ''Associazione Culturale Hamazka'' al Cairo nel [[1928]]. L'anno successivo, egli fu il principale fondatore del Colleggio Nshan Palandji Djemar di [[Beirut]] che diresse dal [[1929]] fino alla morte. ▼
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Fu uno dei molti autori vietati durante il regime comunista in Armenia per le sue opinioni politiche, ma un suo volume di scritti teatrali fu eccezionalmente pubblicato in Unione Sovietica nel [[1968]], è considerato da molti come il più grande drammaturgo armeno. Levon Shant fu Tradotto in Italiano, tedesco, italiano, francese e russo.
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*«Ինկած բերդի իշխանուհին»
*«Կայսրը», 1916
==Saggi
*Agop J. Hacikyan, "The Heritage of Armenian Literature", vol. III, Detroit, ISBN 0814332218, p. 642. (eds.) (2005)
== Voci correlate ==
* [[Letteratura armena]]
* [[Arpiar Arpiaryan]]
* [[Hrand Nazariantz]]
* [[Azadamard]]
* [[Arevelk]]
* [[Masis (periodico)]]
== Altri progetti ==
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* {{Collegamenti esterni}}
{{Controllo di autorità}}
▲==Collegamenti Esterni==
{{Portale|Armenia|Letteratura|Biografie}}
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