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{{Bio
Paragrafo di apertura
|Nome = Enrico
Attenzione: per una corretta formattazione e categorizzazione della voce, si consiglia di usare il template {{Bio}} per inserire le informazioni indicate di seguito.
|Cognome = Dalceri
Abbreviazioni
|Sesso = M
WP:INCIBIO
|LuogoNascita = Parabiago
Il paragrafo di apertura della voce serve come un'introduzione che inquadra con precisione e brevità il personaggio oggetto della biografia.
|GiornoMeseNascita = 10 gennaio
|AnnoNascita = 1921
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = attore teatrale
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , personaggio pubblico e attore e cantante della [[compagnia teatrale]] [[teatro dialettale|dialettale]] [[I Legnanesi]], nei cui spettacoli interpreta il ruolo di [[Mabilia (I Legnanesi)|Mabilia]]<ref name="storiaradiotv">{{cita web|cognome=|nome=|url= http://www.storiaradiotv.it/I%20LEGNANESI.htm |titolo= I Legnanesi|accesso=9 aprile 2014|editore= storiaradiotv.it }}</ref>
|Immagine =
}}
 
== Biografia ==
L'introduzione include:
=== La vita e gli esordi ===
Figlio di due commercianti, mamma Giuseppina di origini cremasche e papà Vincenzo, lodigiano, Enrico nasce a [[Monza]] e cresce tra la scuola e il negozio dei genitori. Nel pieno degli anni Ottanta, la passione per la moda, lo spinge a proporsi ad una notissima Maison milanese: da qui la possibilità di percorrere una carriera professionale di successo che lo porterà a diventare dirigente e responsabile della linea uomo pret à porter. È gia durante l’infanzia che cresce in lui la passione per la musica e per il teatro.
 
<gallery>
Nome con eventuale pseudonimo ed eventuali titoli.
|<div style="text-align:center">Enrico Dalceri</div>
Data e luogo di nascita e di morte.
|<div style="text-align:center">Enrico Dalceri</div>
Nazionalità.
|<div style="text-align:center">Enrico Dalceri</div>
Opere o atti famosi.
|<div style="text-align:center">Enrico Dalceri</div>
Frase che spiega l'importanza del personaggio.
</gallery>
Attività
=== La storia ===
Nell'incipit della voce devono essere indicate solo le attività - o le ragioni - che rendono il soggetto enciclopedico e che non costituiscano sottocategorie o dirette conseguenze della prima indicata (per esempio: filosofo/saggista - educatore/docente). Si deve inoltre rispettare l'ordine di rilevanza, indicando prima quella principale e successivamente quella secondaria. Come da consenso, in generale le attività da indicare possono essere una, due o tre: quantità diverse ed eccezionali vanno discusse di caso in caso.
 
Una sera Enrico compra un biglietto per andare a vedere una compagnia che sbanca i botteghini in Lombardia, particolare perché gli attori recitano vestiti da donne e portano sul palco la realtà dei poveri cortili lombardi: sono “[[I Legnanesi|I LEGNANESI]]”<ref>{{Cita web|url = http://www.ilegnanesi.it|titolo = COMPAGNIA TEATRALE I LEGNANESI|accesso = 2016-01-17|sito = www.ilegnanesi.it}}</ref>, compagnia teatrale fondata da [[Felice Musazzi]] nel 1949. Al termine dello spettacolo, attende l’uscita dai camerini di [[Felice Musazzi]] per chiedergli un autografo e, quando lo vede davanti a sè, si spinge oltre e domanda di poter assistere allo spettacolo da “dietro le quinte”. Musazzi lo sorprende quando gli comunica di esser stato appena “arruolato” come ballerino in sostituzione di un boys partito per il servizio di leva. Inizierà così un avventura pluridecennale che lo porterà, alla morte di Musazzi, ad esser chiamato - sul finire degli anni Novanta - da [[Antonio Provasio]] (la “nuova” [[Teresa (I Legnanesi)|Teresa]]) a interpretare il ruolo di [[Mabilia (I Legnanesi)|Mabilia]]: figlia di Teresa e Giovanni, segue il grande sogno di diventate una soubrette di successo come [[Wanda Osiris]], anche se, non riuscendoci, torna sempre alla vita “di cortile”.
Per esempio:
Oggi, oltre che interpretare Mabilia, realizza le scenografie e i costumi di questa rivista all’italiana che ogni anno viene presentata in circa 180 repliche, nei principali teatri tra i quali il Sistina di Roma; il Barclays Nazionale, il Lirico, il Puccini, il Manzoni, lo Smeraldo di Milano, il Colosseo di Torino; il Verdi di Firenze; il Politeama di Genova, il Romolo Valli di Reggio Emilia, oltre a tantissimi altri teatri nelle province italiane.
Cantante apprezzato, sempre per [[i Legnanesi]] è ideatore delle musiche con il Maestro Arnaldo Ciato e con Andrea Trapasso, oltre che paroliere di tutti i brani dei numeri musicali degli spettacoli. Nel 2014 è uscito il CD “Baci Baci” (ed. Fonola Dischi), che contiene il brano omonimo tratto dallo spettacolo “La finestra sui cortili”, oltre a una intensa e vibrante interpretazione di un classico come “Il mondo” di Jimmy Fontana.
Dagli anni Novanta partecipa anche ad alcuni film e cortometraggi tra i quali la soap “Cento Vetrine” dove ha interpretato il Gioielliere di famiglia; “Vivere” dove ha interpretato per cinque anni la guardia del corpo della famiglia Bonello; il film “Fughe da fermo”, scritto e diretto da Edoardo Nesi, con Marco Messeri, Luciano Federico, Irene Ferri, Marco Cocci con produzione Domenico Procacci. Partecipa inoltre ad alcune promozioni di vario genere tra cui: AISM; Mentadent; Palzola; Solmucol.
Repertorio della compagnia <ref>{{cita web|cognome=|nome=|url= http://www.prolococasalromano.it/wp-content/uploads/2012/11/legnanesi-storia.pdf|titolo= I Legnanesi|accesso=9 aprile 2014|formato=PDF|editore= prolococasalromano.it }}</ref>:
*''E un dì nacque Legnarello'' (1949) (commedia d'esordio)
*''Sem nasü par patì... e patèm'' (1950)
*''Miracolo a Legnano'' (1951)
*''Bu... cumé bulèta'' (1952)
*''Tanti có tanti süch'' (1953)
*''Famm fümm e frecc'' (1954)
*''1900 vòltas indré'' (1955)
*''Teresate'' (1956)
*''Va la batèl ca sèm sü tüti'' (1957)
*''Tela là la lüna'' (1959)
*''Süch e melun a só stagiun'' (1960)
*''Teresa e Mabilia show in famiglia'' (1961)
*''Va la batèl! 1962'' (1962)
*''Teresa di notte'' (1965)
*''I lensö di ier e d'incö'' (1966)
*''Teresa degli spiriti'' (1967)
*''Fam füm frec e fastidi'' (1968)
*''Oh vita oh vita straca'' (1969)
*''Chi vusa püsé, la vaca l'é sua'' (1970)
*''E la bulèta la va la va...'' (1971)
*''Teresa story'' (1972)
*''I pover crist superstar'' (1973)
*''Regna la rogna'' (1974)
*''Un due tre... cìapal ca'l gh'é'' (1977)
*''Il cortile dei miracoli'' (1979)
*''Lasciate che i pendolari vengano a me'' (1982)
*''La scala è mobile'' (1987)
*''Va là tramvai'' (1988) (non messo in scena)
 
==Premi==
Francesco Petrarca (Arezzo, 20 luglio 1304 - Arquà Petrarca, 19 luglio 1374) è stato uno scrittore e poeta italiano del XIV secolo, la cui opera ebbe particolare influenza sulla lingua italiana. È maggiormente conosciuto per il Canzoniere.
Con “I Legnanesi” ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra questi:
Cleopatra VII Thea Philopatore (Κλεοπάτρα θεά φιλοπάτωρ, 69 a.C.- 30 a.C.) è stata una regina egizia, l'ultima dell'antico Egitto e ultimo membro della Dinastia tolemaica.
-
Nome
* [[Ambrogino d'oro|AMBROGINO D’ORO]] (attestato di civica benemerenza) dal [[Comune di Milano]] (Sindaco [[Letizia Moratti]]) -
Deve essere scritto in grassetto, così come gli eventuali nomi secondari, pseudonimo, soprannome.
* [[Rosa camuna|ROSA CAMUNA]] (premio al lavoro in Lombardia) dalla Regione Lombardia (Presidente [[Roberto Formigoni|Roberto Formigoni)]] -
* PREMIO ISIMBARDI dalla [[Provincia di Milano]] (Presidente [[Guido Podestà]]) -
* PREMIO [[Walter Chiari|WALTER CHIARI]] (2012) -
* PREMIO [[Wanda Osiris|WANDA OSIRIS]]/ETTA LIMITI (2014)
 
== Note ==
Predicato e titoli araldici
{{references|2}}
Non vengono mai inseriti nel titolo della voce, ma sempre nel paragrafo introduttivo. Ad esempio:
 
== Voci correlate ==
Lorenzo Romano Amedeo Carlo Avogadro, conte di Quaregna e Cerreto (la cui voce sarà intitolata Amedeo Avogadro)
* [[I Legnanesi]]
Don Primo Mazzolari (la cui voce sarà intitolata Primo Mazzolari)
* [[Dialetto legnanese]]
Sir Arthur Wellesley, 1º duca di Wellington (la cui voce sarà intitolata Arthur Wellesley, I duca di Wellington secondo convenzione; nell'incipit della voce si usa il numero ordinale arabo)
* [[Teatro dialettale]]
Il titolo si inserisce in grassetto col parametro PostCognomeVirgola del {{bio}}, mentre per il predicato d'onore (Sir, Don, Lord) si usa il parametro Titolo.
* [[En travesti]]
* [[Teresa (I Legnanesi)]]
 
{{Controllo di autorità}}
Si è invece deciso di non inserire nell'incipit sigle di ordini e onorificenze quali ad esempio OMRI.[1]
{{portale|Biografie|Cinema|Teatro}}
 
<nowiki>[[Categoria:Comici italiani]]</nowiki>
Nomi stranieri
<nowiki>[[Categoria:Internati Militari Italiani in Russia]]</nowiki>
Verrà preferibilmente espresso nella lingua d'origine, a meno che la sua traduzione in italiano non sia decisamente più conosciuta: Theodore Roosevelt è certamente da preferire a Teodoro Roosevelt, ma Cartesio è certo più noto agli italiani di René Descartes.
 
Nomi con grafia diversa dalla latina
In questo caso tra parentesi, prima degli estremi biografici, va inserita la grafia originale, affiancata (in caso il nome in grassetto non sia la traduzione esatta della grafia originale) dalla sua trascrizione e/o esatta traduzione (in corsivo e preceduta tra un trattino). Ad esempio:
 
Cleopatra VII Tea Filopatore (Κλεοπάτρα θεά φιλοπάτωρ - Cleopatra Tea Filopatore, 69 a.C. - 30 a.C.)...
Ordine nome - cognome
L'ordine usuale è solitamente nome-cognome. In alcune culture, ad esempio in Giappone, è consuetudine usare cognome-nome anche fuori dall'ambito burocratico. In questi casi su Wikipedia viene comunque usato l'ordine canonico, ma sarà necessario indicare tra parentesi, prima degli estremi biografici e in corsivo, l'ordine originale. Ad esempio:
 
Hayao Miyazaki (宮崎駿 - Miyazaki Hayao) è...
Fa eccezione la lingua cinese, per la quale l'ordine di cognome e nome non può essere invertito: i nomi vanno sempre indicati nella forma cognome+nome. Ad esempio:
 
Zhou Enlai (周恩来; Zhōu Ēnlái) è stato...
Patronimico
Sull'eventuale inserimento del patronimico vedi Aiuto:Convenzioni di nomenclatura#Patronimico
 
Pseudonimi
Si può utilizzare la forma:
 
Nome d'arte, pseudonimo di Nome Reale (Luogo, Data - Luogo, Data), è un...
Soprannomi
Per il soprannome, il diminutivo del nome o simili si può usare la locuzione all'anagrafe. Ad esempio:
 
Wim Wenders, all'anagrafe Ernst Wilhelm Wenders (Dusseldorf, 14 agosto 1945), ...
Estremi biografici
Evitando comunque frasi lapidarie (" Pinco Pallino, 1910-1950, poeta.") si usano due forme:
 
Sequenza soggetto-verbo-complementi. Ad esempio: "Pinco Pallino, nato a Rocca di Sotto nel 1910 e morto a Valle di Sopra nel 1950, è un poeta ed un narratore italiano, famoso per...", è certo una forma più completa e, il che non guasta, ossequiosa verso la nostra amata lingua italiana.
Forma tra parentesi, forse preferibile e più diffusa fra le pagine di Wikipedia. Ad esempio: "Pinco Pallino (Rocca di Sotto, 1 gennaio 1910 - Valle di Sopra, 31 dicembre 1950) è stato un poeta ed un narratore italiano, ecc.".
Il tutto, naturalmente, corredato dei necessari collegamenti.
 
Un dato da non inserire è il cosiddetto segno zodiacale (in realtà la posizione del Sole), sia perché la sua importanza è dubbia, sia perché può essere dedotto dalla data di nascita.
 
Luogo di nascita e di morte
Nelle indicazioni del luogo di nascita e di morte va indicata solitamente solo la città. Ulteriori specificazioni quali stato o regione o provincia si ricaveranno dalla voce relativa alla città (raggiungibile dal collegamento), ma si possono aggiungere le giuste specificazioni in caso di ambiguità (es.: per casi come Ithaca) o in particolari casi (es.: per indicare quartieri di città popolose). Il luogo va ripetuto per esteso anche quando il luogo di nascita coincide con quello di morte[2] (es.: Roma, 1911 - Roma, 1999).
 
Esempio (tratto dalla voce Al Capone):
 
forma errata: (Brooklyn, New York, USA, 17 gennaio 1899 - Miami, Florida, USA, 25 gennaio 1947)
forma esatta: (Brooklyn, New York, 17 gennaio 1899 – Miami, 25 gennaio 1947) (in questo caso viene riportato anche il quartiere in quanto località di una certa importanza e notorietà)
L'obiettivo di Wikipedia, infatti, è quello di rendere un'informazione fruibile a tutti gli utenti: aggiungere informazioni, in una voce biografica, su un luogo che potrebbe essere poco conosciuto o non avere una voce, sarebbe errato. Si dovrebbe invece creare la voce mancante della località o intervenire nelle voci esistenti creando delle disambigue lì dove sia necessario.
 
Nazionalità
È opportuno indicare nell'incipit la nazionalità della persona a cui si riferisce la biografia. Nel caso di persone che nel corso della propria vita hanno cambiato nazionalità verificare caso per caso quella di maggior rilievo, indicando nella voce le altre. Ci sono due casi a cui bisogna porre attenzione:
 
per quanto riguarda le persone residenti negli Stati Uniti d'America è uso comune definirle americane mentre il termine corretto è statunitensi.
le persone residenti nel Regno Unito vengono spesso dette inglesi, termine però che si riferisce alla parte della popolazione residente nell'Inghilterra. Riteniamo che il termine corretto sia britannico. Qualora sia rilevante indicare in maniera più precisa la nazionalità del personaggio oggetto della voce questo può essere fatto all'interno della voce.
Corpo della voce
L'uso dei tempi all'interno delle biografie
Una particolare difficoltà della scrittura delle biografie (ma non solo) è la scelta dei tempi.
 
Voce stabile
Bisogna considerare che le voci di Wikipedia, per quanto siano costantemente aggiornate, non sono rivolte solo alla lettura in contemporanea, ma devono essere pensate in chiave più stabile nel tempo. Mettersi in quest'ottica dal punto di vista verbale aiuta a farlo anche in generale.
 
Infatti, capita spesso di scrivere di fatti recenti e di persone recenti, molto spesso ancora vive: si corre pertanto il rischio di essere troppo schiacciati sul presente, nella scelta dei contenuti ma anche (ammesso che le due cose possano essere disgiunte) nella scelta dei tempi.
 
È generalmente da evitare il presente senza specificazioni: «è attualmente presidente della tale associazione», «in questo momento si occupa particolarmente di» ecc.: come minimo, bisogna dare un riferimento temporale al lettore: «al momento in cui si scrive (2006) è, fa» ecc; ma bisogna anche considerare la possibilità di non riportare informazioni che possono essere effimere e tutto sommato irrilevanti.
 
Consecutio temporum
I vari tempi offerti dall'italiano possono essere usati con vari intenti e in varie occasioni: è comunque importante essere coerenti; non balzare da un tempo all'altro all'improvviso o troppo spesso; rispettare la consecutio temporum (concordanza dei tempi), cioè l'uso – nelle subordinate – del tempo corretto per azioni anteriori, posteriori o contemporanee rispetto al tempo di riferimento (quello della frase principale). Comportarsi altrimenti significa rendere molto difficoltosa se non impossibile la lettura, e in definitiva produrre un testo assai sciatto.
 
Passato prossimo e remoto
Altra questione spinosa è la differenza fra passato prossimo e passato remoto: bisogna innanzitutto abbandonare l'idea di stabilire delle date precise prima o dopo le quali si debba usare l'uno o l'altro.
 
Il passato remoto colloca un fatto nella sua interezza e completezza in un punto del passato, per così dire circoscrivendolo e allontanandolo per guardarlo meglio, o comunque per segnarne la conclusione. È pertanto il tempo principe di tutte le analisi di qualunque genere.
 
Il passato prossimo invece marca, di un fatto, l'attualità e importanza per il presente: si rende necessario per eventi non ancora conclusi, ma è naturale ad esempio anche laddove si vogliano evidenziare le conseguenze sul presente di un fatto magari remoto, come ad esempio la scoperta dell'America: si potrà dire «nel 1492 Colombo ha scoperto l'America, e ha portato in Europa molti cibi ora assai importanti come il granturco, la patata e il pomodoro» oppure «nel 1492 Colombo scoprì l'America, dando inizio a una colonizzazione che portò la Spagna della prima metà del XVI secolo a essere la massima potenza europea».
 
Il passato prossimo è quindi da usare con attenzione, senza adeguarsi all'uso recentemente prevalente (soprattutto a settentrione) del passato prossimo per ogni occasione.
 
Presente storico
Un'altra possibilità nella narrazione di fatti al passato è il presente storico.
 
« Presente storico – Può considerarsi l'inverso del presente pro futuro e consiste nell'uso del presente per fatti collocati nel passato. [...] la sua funzione essenziale è quella di "drammatizzare" il narrato, coinvolgendovi il lettore o l'ascoltatore; "con metafora tecnologica, si potrebbe dire che il presente storico rappresenta l'equivalente, per certi versi, dell'effetto zoom delle riprese filmiche" (Bertinetto, 1986). »
(Serianni, Grammatica italiana, XI.372d)
Il presente storico risulta spesso utile e anche bello, ma il suo uso complica il bilanciamento dei tempi all'interno dei testi, e in generale è più facile cadere in alcuni errori. Anche per questo secondo alcuni è meglio limitarne l'uso.
 
Alcuni consigli:
 
Usare il presente storico significa spostare, nella linea del tempo, il punto corrispondente al presente nel passato (detto tecnicamente origo). Questo spostamento deve essere chiaro, per evitare confusioni, perciò da qualche parte deve esserci un'indicazione temporale che lo segnala (associando un passato "reale" al successivo presente storico).
Il punto corrispondente al presente deve essere tenuto bene a mente e non può essere spostato troppo spesso e rapidamente: dovrebbe rimanere fermo all'interno di un periodo. Spostamenti eccessivi infatti provocano fastidio e confusione.
Quando si prosegue nella narrazione, il punto del presente deve tendenzialmente spostarsi sempre in avanti: se si torna indietro, si provoca confusione (e che ciò si renda necessario è indice di confusione mentale di chi scrive, che non è stato capace di mettere i fatti in ordine [crono]logico sequenziale).
Rispetto al punto del presente stabilito bisogna rispettare la consecutio temporum: fatti precedenti vanno al passato e fatti successivi al futuro, pur essendo tutti nel passato reale.
Il presente storico serve a «drammatizzare il narrato»: cosa perfettamente legittima e anzi spesso consigliabile, ma farlo troppo spesso è come sprecare aggettivi eccezionali e altisonanti per fatti tutto sommato di poco conto: monotono e stucchevole. Altrimenti si potrebbe dire, parafrasando Bertinetto, che un film non può essere composto unicamente di primissimi piani centrati su dei dettagli. Bisogna perciò fare attenzione a non abusarne, ma naturalmente qui è solo questione di gusti (e stile) personali.
Errori comuni
All'età di due anni si trasferì a Roma
Normalmente chi ha due anni non decide di trasferirsi di sua spontanea volontà e con i propri mezzi, come lascia intendere la frase. È più opportuno usare forme come La sua famiglia si trasferì a Roma due anni dopo la sua nascita.
Riservatezza e notorietà
Soprattutto per i personaggi viventi, occorre ricordare che esiste un imprescritto diritto alla tutela della riservatezza anche per i personaggi di pubblica notorietà. Un po' per motivi legali, un po' per buon senso, potremmo senz'altro riferirci al contenuto della legge sulla privacy per determinare cosa dire e cosa no dei soggetti descritti. Con speciale riguardo alla sfera della sessualità, ricordate che solo quanto pertenga alle ragioni per le quali un personaggio ha agito o è diventato noto possono essere citate nella voce. Ad esempio, il signor Roberto Formigoni ha spontaneamente fatto della sua verginità motivo di spunto ideologico nel dibattito politico, perciò non è indiscreto menzionarla in quanto resa nota dall'interessato medesimo. Oscar Wilde pagò, notoriamente, un prezzo pesante per la sua dichiarata omosessualità, ed è, anche in questo caso, corretto menzionarla. È dubbio intravedere invece un'eventuale influenza della (supposta) omosessualità di Michelangelo sulla sua produzione artistica, dunque, in assenza di prove, potremmo anche elegantemente rinviare l'approfondimento al momento in cui si provi l'assunto e se ne verifichi l'utilità concettuale.
 
Non vi è dunque una ragione sufficiente per voler inserire nelle nostre voci note circa le private preferenze di uno scienziato, di un politico, di un qualsiasi individuo, se queste non hanno ragionevole influenza su ciò che l'individuo stesso abbia creato, studiato, sviluppato, o altrimenti prodotto, a causa di queste sue specificità.
 
Wikipedia non è un giornale, e tantomeno un giornaletto.
 
Template
Nelle biografie gli occhielli dei portali geografici sono sconsigliati. Lo stesso vale per eventuali template di navigazione dedicati a luoghi geografici.
Nelle biografie il template:portale pertinente è {{Portale|biografie}} (a meno che non ci siano altri portali attinenti più specifici dedicati alle biografie).
Categorie
Le categorie indispensabili sono solitamente già aggiunte dal {{bio}} (nonché dall'eventuale template sinottico), comprese le categorie geografiche. Alcune attività molto specifiche potrebbero però non essere ben coperte dalle categorizzazioni automatiche.
L'inserimento diretto in una categoria di "persone legate a" viene immediatamente eliminato qualora: vi sia un semplice legame di nascita o morte; o vi sia una categoria di ruolo per il medesimo luogo (ad esempio sindaco o vescovo cattolico); o il luogo non sia mai citato nella voce; o il rapporto sia palesemente fittizio.
Note
^ Discussioni progetto:Biografie/Varie/Archivio#OMRI, novembre 2007.
^ Vedi sondaggio.
Pagine correlate
Aiuto:Manuale di stile
Wikipedia:Autobiografie
Wikipedia:Convenzioni di nomenclatura/Biografie
Aiuto:Criteri di enciclopedicità/Biografie
Wikipedia:Recentismo
Template:Bio