Storia della nazionale maschile di calcio dell'Italia: differenze tra le versioni
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[[File:Calcio Italia vs Cecoslovacchia WC 1934.jpg|thumb|L'Italia per la prima volta campione del mondo nel 1934]]
Questa voce tratta la '''storia della nazionale maschile di calcio dell'Italia''', il cui nome ufficiale è ''nazionale A.''<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/azzurri/nazionale-a/|titolo=Nazionale A}}</ref>
La principale rappresentativa [[Calcio (sport)|calcistica]] maschile dell'[[Italia]], che ha esordito ufficialmente nel 1910, è una delle [[Nazionali maggiori vincitrici delle competizioni internazionali riconosciute dalla FIFA|nazionali di calcio più titolate del mondo]], avendo vinto quattro [[Campionato mondiale di calcio|campionati mondiali]], due [[Campionato europeo di calcio|campionati europei]] e un [[Calcio ai Giochi olimpici|torneo olimpico]], oltre a due [[Coppa Internazionale|Coppe Internazionali]], competizione continentale riconosciuta quale ufficiosa antesignana del campionato europeo.
Avendo ottenuto come ulteriori piazzamenti due secondi posti ({{WC2|1970}} e {{WC2|1994}}) e un terzo posto ({{WC2|1990}}) al mondiale, due secondi posti all'europeo ({{EC2|2000}} e {{EC2|2012}}), una medaglia di bronzo al [[Calcio ai Giochi olimpici|torneo olimpico]] di {{OE|calcio|1928}}, il terzo posto nella [[FIFA Confederations Cup]] ([[FIFA Confederations Cup 2013|2013]]) e due terzi posti nella [[UEFA Nations League]] ([[UEFA Nations League 2020-2021|2020-2021]] e [[UEFA Nations League 2022-2023|2022-2023]]) e una partecipazione alla [[Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA]] ([[Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 2022|2022]]), l'Italia è l'unica nazionale, con la {{NazNB|CA|ESP}}, a essere salita sul podio di tutte le competizioni ufficiali organizzate da [[FIFA]] e [[UEFA]] per le nazionali maggiori.
== Gli inizi ==
[[File:Italia Svizzera 1899.JPG|thumb|left|La prima selezione nazionale dell'Italia (in maglia palata) a [[Torino]] nel 1899, ritratta assieme agli avversari della Svizzera (in maglia bianca)]]
La [[Federazione Italiana Giuoco Calcio|Federazione Italiana del Football]] nacque nel [[1898]], quando il calcio in Italia era ancora a un livello pionieristico. Il primo tentativo di dar vita a una selezione italiana si ebbe già nel [[1899]] (secondo alcune fonti nel 1895)<ref>[http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&f=9177&p=1&c=1#page/8/mode/2up ''Lo Sport Illustrato''] , 28 febbraio 1915, p. 7</ref> quando la FIF selezionò undici giocatori che militavano nel campionato italiano, di cui solo tre italiani, per giocare il 30 aprile un incontro amichevole a [[Torino]], presso il [[Velodromo Umberto I]], contro una rappresentativa svizzera che si impose per due reti a zero. In quell'occasione la rappresentativa italiana indossò una divisa biancoblù che era in effetti quella di gioco del [[Genoa Cricket and Football Club|Genoa]]. I giocatori "italiani" selezionati per quell'incontro furono [[George Beaton|Beaton]], [[Edoardo Bosio|Bosio]], [[Edward Dobbie|Dobbie]], [[Herbert Kilpin|Kilpin]], [[Gordon Thomas Savage|Savage]] e [[Albert Weber (calciatore svizzero)|Albert Weber]] dell'{{Calcio Internazionale Torino|N}} e [[Joseph William Agar|Agar]], [[Ernesto De Galleani|De Galleani]], [[Norman Victor Leaver|Leaver]], [[Edoardo Pasteur|Pasteur I]] e [[James Spensley|Spensley]] del [[Genoa]].<ref>[http://www.tuttomercatoweb.com/genoa/?action=read&idnet=cGlhbmV0YWdlbm9hMTg5My5uZXQtODcyOQ Nel 1899 nasce a Genova il grande Ottavio Barbieri; la Federazione calcistica Italiana sfida la Federazione Svizzera] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20121110134449/http://www.tuttomercatoweb.com/genoa/?action=read&idnet=cGlhbmV0YWdlbm9hMTg5My5uZXQtODcyOQ |data=10 novembre 2012 }} Tuttomercatoweb.com</ref><ref>[http://www.akaiaoi.com/Tabellini_1899.htm Tabellini 1899] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090529155252/http://www.akaiaoi.com/Tabellini_1899.htm |data=29 maggio 2009 }} Akaiaoi.com</ref>
Il 13 gennaio 1910 nacque la nazionale italiana, per merito del presidente della Federazione Italia Giuoco Calcio (dall'anno prima nuovo nome della FIF) [[Luigi Bosisio]].<ref>Chiesa, pp. 39-40.</ref> A tal fine, in mancanza di allenatori veri e propri ed essendo gli arbitri i più esperti, tra gli addetti ai lavori, sul tasso tecnico dei diversi giocatori che militavano in Prima Categoria (l'odierna Serie A), la FIGC incaricò la Commissione Tecnica Arbitrale di scegliere i giocatori che avrebbero giocato in nazionale per le prime partite.<ref>Chiesa, p. 40.</ref> La commissione tecnica, formata da [[Umberto Meazza]] ({{Calcio US Milanese|N}}), [[Alberto Crivelli]] ({{Calcio Ausonia Pro Gorla|N}}), [[Agostino Recalcati]]<ref>Sulla Guida Savallo & Fontana del 1910 (che riporta entrambi i direttivi di U.S. Milanese e Milan F.B. & C.C.) è citato come Responsabile della Sezione Calcio della U.S. Milanese ([[Biblioteca Nazionale Braidense]] di [[Milano]]).</ref> ({{Calcio US Milanese|N}}), [[Giuseppe Gama]] ({{Calcio Inter|N}}) e [[Giannino Camperio]] ({{Calcio Milan|N}}), designò [[Umberto Meazza]] come allenatore.
[[File:Francesco Calì.jpg|thumb|upright|[[Francesco Calì]], primo [[Capitano (calcio)|capitano]] della nazionale]]
{{vedi anche|Italia-Francia (1910)}}
Il 15 maggio, all'[[Arena Civica]] di [[Milano]], l'Italia debuttò contro la {{NazNB|CA|FRA}} e vinse 6-2.<ref>{{cita web|url=http://www.figc.it/nazionali/TabellinoGara?squadra=1&codiceGara=30|titolo=Sito ufficiale FIGC, Italia-Francia 15-5-1910|accesso=25 agosto 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303040314/http://www.figc.it/nazionali/TabellinoGara?squadra=1&codiceGara=30|dataarchivio=3 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> Nell'occasione, [[Francesco Calì]] dell'Andrea Doria fu il [[capitano (calcio)|capitano della selezione]], mentre il primo storico gol degli ''Azzurri'' venne messo a segno da [[Pietro Lana]], autore di una tripletta. Nell'occasione, la nazionale debuttò indossando maglie bianche con lo stemma di Casa Savoia poiché non si era raggiunto ancora l'accordo sui colori della divisa ufficiale.
{{Vedi anche|Maglia azzurra}}
Pochi giorni dopo l'esordio, l'Italia sfidò l'{{NazNB|CA|HUN}}, all'epoca assieme all'{{NazNB|CA|AUT}} tra le selezioni più forti del continente, figlie della «''scuola danubiana''» che avrebbe dominato fino al [[primo dopoguerra]], accusando una pesante sconfitta. Quella fu la seconda e ultima volta che la nazionale utilizzò maglie bianche con lo stemma di Casa Savoia. Fu deciso che dall'incontro successivo (per combinazione, sempre contro gli ungheresi, il 6 gennaio 1911 a [[Milano]]) il colore da utilizzare, proprio in onore dei [[Casa Savoia|Savoia]], fosse l'azzurro della loro bandiera, al centro della quale v'era lo Scudo Sabaudo rosso con una croce bianca all'interno.<ref>Chiesa, p. 44</ref><ref>{{cita|Rizzoli-Corriere della Sera|p. 11}}.</ref> Da qui il soprannome ''Gli Azzurri'', poi esteso a tutte le altre discipline sportive.
=== Giochi olimpici 1912 ===
[[File:Football at the 1912 Summer Olympics - Italy squad.JPG|thumb|left|La Nazionale del 1912 ai [[Giochi della V Olimpiade|Giochi olimpici di Stoccolma]]]]
La prima competizione ufficiale alla quale prese parte la nazionale italiana furono i Giochi olimpici di {{OE|calcio|1912}}: il 29 giugno 1912, al [[Tranebergs Idrottsplats]], l'Italia, guidata per la prima volta da [[Vittorio Pozzo]], perse nel turno di qualificazione contro la {{NazNB|CA|FIN}} per 2-3 dopo i [[tempi supplementari]]. [[Franco Bontadini]], al 10' segnò la prima rete ufficiale della storia azzurra.
== Anni 1920 ==
=== Giochi olimpici 1920 ===
Ai Giochi olimpici di {{OE|calcio|1920}}, la nazionale superò il turno di qualificazione battendo a [[Gand]] per 2-1 l'{{NazNB|CA|EGY}}. Accedendo per la prima volta al tabellone del torneo olimpico di calcio, gli ''Azzurri'' furono subito eliminati nei quarti di finale, a seguito della sconfitta per 3-1 contro la {{NazNB|CA|FRA}} subita allo [[stadio Olimpico di Anversa]].
=== Giochi olimpici 1924 ===
Quattro anni dopo i giochi di Anversa, alle Olimpiadi di {{OE|calcio|1924}}, l'Italia affrontò nel turno di qualificazione la {{NazNB|CA|ESP}}: allo [[Stadio olimpico Yves du Manoir|Stadio olimpico di Colombes]] gli ''Azzurri'' vinsero per 1-0, grazie ad una autorete degli iberici, ed ebbero accesso al tabellone del torneo olimpico. Negli ottavi di finale, allo [[stadio Pershing]] di [[Parigi]], l'Italia superò per 2-0 il {{NazNB|CA|LUX}}, ma venne eliminata ai quarti di finale per mano della {{NazNB|CA|CHE}}, che ebbe la meglio sugli ''Azzurri'' grazie al 2-1 inflitto allo [[stadio Bergeyre]], sempre nella capitale francese.
=== Giochi olimpici 1928 ===
[[File:Italy france 1928.jpg|thumb|Un'immagine di Italia-Francia, ottavo di finale del torneo olimpico di Amsterdam (29 maggio 1928)]]
Con il calcio ormai divenuto un fattore di riferimento culturale per l'identità italiana, tanto che la gara contro l'Ungheria del 25 marzo 1928 ricevette copertura radiofonica,<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/italia-ungheria-4-3-nel-1928-gol-entra-nelle-nostre-case.html|titolo=Italia-Ungheria 4-3: nel 1928 il gol entra nelle nostre case|autore=Massimo M. Veronese|data=25 marzo 2008}}</ref> la squadra colse le prime soddisfazioni anche sul piano agonistico, aggiudicandosi la medaglia di bronzo alle [[Calcio ai Giochi della IX Olimpiade|Olimpiadi di Amsterdam]].
Dopo aver eliminato Francia e {{NazNB|CA|ESP}}, gli azzurri persero in semifinale con l'{{NazNB|CA|URU}} terminando la manifestazione sul gradino più basso del podio per la netta vittoria (11-3) contro l'{{NazNB|CA|EGY}}.<ref>{{cita web |url=https://www.giornaledipuglia.com/2019/11/l-11-3-allegitto-del-1928-resta-la.html |titolo=L'11-3 all'Egitto del 1928 resta la vittoria più larga dell'Italia |data=21 novembre 2019}}</ref> Nel 1930 giunse invece il successo in [[Coppa Internazionale 1927-1930|Coppa Internazionale]], torneo inaugurato nel 1927.<ref name=pozzo>{{cita web |url=https://www.gazzetta.it/fuorigioco/04-11-2018/vittorio-pozzo-trincea-nazionale-due-volte-campione-mondo-310152683704.shtml |titolo=Vittorio Pozzo, dalla trincea alla Nazionale due volte campione del mondo|autore=Andrea Schianchi|data=9 novembre 2018}}</ref>
== Anni 1930 e 1940: dai successi di Pozzo al post Superga ==
[[File:Coppa Rimet 1934 - Italia vs Cecoslovacchia - Pozzo, Monzeglio, Bertolini, Combi, Monti, Carcano.jpg|thumb|left|Da sinistra: prima dell'inizio dei [[Tempi supplementari|supplementari]] nella finale della Coppa Rimet 1934 contro la {{NazNB|CA|CSK}}, il CT [[Vittorio Pozzo]] dà indicazioni a [[Eraldo Monzeglio|Monzeglio]] e [[Luigi Bertolini|Bertolini]]; il capitano [[Gianpiero Combi]] sembra preso da altro, mentre [[Luis Monti|Monti]] discute con l'allenatore in seconda [[Carlo Carcano|Carcano]]]]
Pur rinunciando a partecipare – complici le difficoltà organizzative e logistiche – all'edizione inaugurale del [[Campionato mondiale di calcio 1930|campionato del mondo]], l'Italia guidata da [[Vittorio Pozzo]] in panchina e da [[Giuseppe Meazza]] in campo seppe ritagliarsi un ruolo di primo piano nella scena calcistica degli anni 30.<ref name=pozzo/> Aggiudicatasi la [[Coppa Internazionale 1931-1932|seconda edizione]] della Coppa Internazionale<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1142_01_1933_0079A_0005_24232066/|titolo=Italia-Svizzera 3-0|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=La Stampa|data=3 aprile 1933|p=5}}</ref>, nel giugno 1934 la squadra partecipò al [[Campionato mondiale di calcio 1934|campionato mondiale]] da padrona di casa.<ref name=pozzo/> A gettare ombre sul trionfo azzurro – consumatosi nella capitale contro una Cecoslovacchia arresasi solamente nei supplementari –<ref name=pozzo/> furono polemiche relative agli arbitri, il cui operato venne giudicato favorevole agli azzurri per la pressione esercitata dal regime fascista.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/10-06-2014/mondiali-1934-80-anni-fa-roma-primo-trionfo-azzurro-2-1-cecoslovacchia-80886514606.shtml|titolo=Mondiali 1934: 80 anni fa a Roma primo trionfo azzurro, 2-1 alla Cecoslovacchia|autore=Andrea Tosi|data=10 giugno 1934}}</ref>
Il 14 novembre dello stesso anno la squadra disputò un'amichevole contro l'Inghilterra, rimasta negli annali come [[battaglia di Highbury]]<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2000/07/01/da-amsterdam-londra-66-anni-fa.html|titolo=Da Amsterdam a Londra 66 anni fa|autore=Mario Fossati|pubblicazione=la Repubblica|data=1º luglio 2000|p=54}}</ref>: al termine di un sofferto incontro, i britannici si imposero per 3-2.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1141_01_1934_0271_0001_16470095/|titolo=Inghilterra-Italia 3-2|autore=Giuseppe Ambrosini|pubblicazione=La Stampa|data=15 novembre 1934|p=1}}</ref> Confermato il successo in Coppa Internazionale nel [[Coppa Internazionale 1933-1935|1935]]<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1137_01_1935_0072A_0003_24912799/|titolo=Gli azzurri battono gli Austriaci a Vienna per 2-0 (0-0)|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=La Stampa|data=25 marzo 1935|p=3}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1139_01_1935_0257A_0003_24915609/|titolo=Il duplice incontro calcistico fra Cecoslovacchia e Italia|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=La Stampa |data=28 ottobre 1935|p=3}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1139_01_1935_0281A_0003_24915130/|titolo=Velocità e tecnica delle due squadre nelle fasi di giuoco dell'appassionante contesa|autore=Mario Rossi|pubblicazione=La Stampa|data=25 novembre 1935|p=3}}</ref>, la formazione rimpinguò ulteriormente la sua bacheca con l'oro olimpico a [[Calcio ai Giochi della XI Olimpiade|Berlino 1936]].<ref name=pozzo/> Decisivo fu il contributo di [[Annibale Frossi]], autore di una doppietta contro l'Austria nella finalissima.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/febbraio/28/lasciati_Frossi_ala_col_turbo_ga_0_9902289325.shtml|titolo=Ci ha lasciati Frossi, ala col turbo|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=28 febbraio 1999}}</ref>
[[File:Giuseppe Meazza 1930-1933.jpg|thumb|upright|[[Giuseppe Meazza]], tra i più grandi calciatori della storia e capitano degli azzurri vittoriosi alla Coppa Rimet 1938]]
Nel 1938 fu poi bissato il titolo mondiale, con la vittoria nell'[[Campionato mondiale di calcio 1938|edizione]] tenutasi in Francia<ref name=pozzo/>: l'Italia iniziò il suo percorso dagli ottavi di finale eliminando la {{NazNB|CA|NOR}} nei supplementari, i padroni di casa transalpini nei quarti e il {{NazNB|CA|BRA}} in semifinale.<ref name=pozzo/> La gara con i sudamericani rimane inoltre celebre per il curioso episodio di cui Meazza fu protagonista, marcando il raddoppio su calcio di rigore mentre era impegnato a sorreggere con una mano i calzoncini cadenti<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/08/quando_Meazza_tiro_rigore_tenendosi_ga_0_9706085125.shtml|titolo=Quando Meazza tirò un rigore tenendosi su i pantaloncini|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=8 giugno 1997}}</ref>; nell'atto conclusivo gli azzurri regolarono per 4-2 l'Ungheria, con doppiette di [[Silvio Piola|Piola]] e [[Gino Colaussi|Colaussi]].<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,1130_01_1938_0145A_0005_24928854/ |titolo=Gli "azzurri" campioni del mondo di calcio|pubblicazione=La Stampa|data=20 giugno 1938|p=5}}</ref>
Il 12 novembre 1939 la sconfitta in amichevole con la Svizzera pose termine a un'imbattibilità aperta il 24 novembre 1935 (Italia-Ungheria 2-2)<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0030_01_1939_0269A_0004_24259406/|titolo=Svizzera-Italia 3-1 (1-1)|pubblicazione=La Stampa|data=13 novembre 1939|p=4}}</ref>: i 30 risultati utili consecutivi di Pozzo saranno poi superati da [[Marcello Lippi]], commissario tecnico del nuovo millennio.<ref name=pozzo/> A caratterizzare le vicissitudini del [[Secondo dopoguerra in Italia|dopoguerra]] furono le gesta del ''[[Grande Torino]]'', egemonia riversatasi sulla Nazionale che l'11 maggio 1947, nell'incontro coi magiari, schierò tra i titolari ben dieci calciatori granata – con l'unica eccezione rappresentata dal portiere juventino [[Lucidio Sentimenti]].<ref>{{cita web|url=https://www.lastampa.it/topnews/sport/2020/05/11/news/una-nazionale-quasi-tutta-granata-il-record-del-grande-torino-imbattuto-da-73-anni-1.38831907|titolo=Una Nazionale quasi tutta granata, il record del Grande Torino imbattuto da 73 anni|autore=Francesco Manassero|data=11 maggio 2020}}</ref> La [[Tragedia di Superga|sciagura di Superga]], in cui l'intera squadra torinese perì, impoverì notevolmente gli azzurri sotto il profilo tecnico<ref name=superga>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/maggio/04/grido_morto_Torino__ga_0_990504393.shtml|titolo=Un grido: "È morto il Torino"|autore=Giuseppe Castelnovi|autore2=Claudio Gregori|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=4 maggio 1999}}</ref>: in segno di lutto, la rappresentativa indossò per un anno la fascia nera al braccio.<ref name=superga/>
== Anni 1950 e 1960: il periodo buio e la rinascita ==
=== La doppia delusione mondiale (1950-1954) ===
La difficile ricostruzione che interessò il movimento calcistico nazionale riversò i propri effetti già sui [[Campionato mondiale di calcio 1950|Mondiali 1950]], cui gli azzurri si presentarono tra l'altro da campioni in carica per via del titolo conquistato in Francia nel 1938.<ref name=brasile>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/06/12/pandolfini-brasile-1950-al-mondiale-in-crocieraFirenze13.html|titolo=Pandolfini: Brasile 1950, al mondiale in crociera|autore=Giuseppe Calabrese|pubblicazione=la Repubblica|data=12 giugno 2014|p=13}}</ref> Nel timore di nuovi incidenti aerei, la squadra si recò in [[Brasile]] per via marittima ma durante la traversata non poté svolgere un'adeguata preparazione.<ref name=brasile/> Sconfitta di misura dalla {{NazNB|CA|SWE}} nel primo incontro, non superò la fase a gironi malgrado la successiva vittoria sul {{NazNB|CA|PAR}}.<ref name=brasile/>
[[File:Calcio Italia vs Austria 22-5-1949.jpg|thumb|left|La gara con l'Austria del 22 maggio 1949, prima uscita del dopo-Superga<ref name=superga/>]]
Gli ulteriori fallimenti cui la squadra andò incontro – con l'eliminazione alle [[Calcio ai Giochi della XV Olimpiade|Olimpiadi di Helsinki]] e il penultimo posto in [[Coppa Internazionale 1948-1953|Coppa Internazionale]] –<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0033_02_1953_0100_0005_9523947/|titolo=Il goal-sorpresa di Pazicky seguito subito da un tiro imparabile|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=Stampa Sera |data=27 aprile 1953|p=5}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0050_02_1953_0117_0005_12994391/ |titolo=Le reti di Hidegkuti e Puskas hanno battuto gli italiani|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=Stampa Sera|data=18 maggio 1953 |p=5}}</ref> indussero la FIGC a istituire un comitato del quale facevano parte, tra gli altri, [[Lajos Czeizler]] e l'ex campione mondiale [[Angelo Schiavio]]<ref name=Primavera>{{Cita|Panini, 2020|pp. 5-6}}.</ref>: venne quindi creata una formazione giovanile riservata ad atleti d'età inferiore ai 22 anni, con una divisa da gioco verde, che nelle intenzioni avrebbe rappresentato un serbatoio da cui attingere per la consorella maggiore.<ref name=Primavera/> Benché passato alla storia col nome di ''Primavera'', il contingente giovanile non fornì un contributo significativo all'undici principale<ref name=Primavera/>: ammessa ai [[Campionato mondiale di calcio 1954|Mondiali 1954]] dopo aver eliminato l'{{NazNB|CA|EGY}}<ref>{{cita web|url=https://www.mondiali.it/curiosita-sportive/24-gennaio-italia-egitto-partita-televisione/ |titolo=24 gennaio 1954, Italia-Egitto è la prima partita trasmessa in TV |autore=Giovanni Sgobba |data=24 gennaio 2020}}</ref>, la selezione uscì al primo turno perdendo due volte contro la Svizzera.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0053_01_1954_0149_0004_14432869/ |titolo=Le occasioni mancate dai nostri e l'improvviso crollo finale|autore=Paolo Bertoldi |pubblicazione=La Stampa |data=24 giugno 1954 |p=4}}</ref>
=== La mancata qualificazione al mondiale 1958 ===
[[File:Italia-Austria 2-1, Genova, 9 dicembre 1956.jpg|thumb|La formazione azzurra che il 9 dicembre 1956 sconfisse l'Austria a Genova, in un incontro valido per la Coppa Internazionale<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,4/articleid,0061_02_1956_0289_0004_13962384/|titolo=Segna due volte l'Italia, l'Austria risponde con Koerner|autore=Giulio Accatino|pubblicazione=[[Stampa Sera]]|data=10 dicembre 1956|p=4}}</ref>]]
A tener banco nelle cronache dell'epoca fu il tema degli [[Oriundo|oriundi]], calciatori d'origine straniera – perlopiù sudamericana – naturalizzati per difendere la maglia azzurra<ref name=oriundi>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2003/gennaio/11/Quando_gli_angeli_oriundi_avevano_ga_0_0301112864.shtml|titolo=Quando gli angeli oriundi avevano la faccia sporca|autore=Germano Bovolenta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=11 gennaio 2003}}</ref>: del gruppo fecero parte [[Juan Alberto Schiaffino|Schiaffino]], [[Alcide Ghiggia|Ghiggia]], [[Miguel Montuori|Montuori]], [[Dino da Costa|Da Costa]] e [[Antonio Angelillo|Angelillo]].<ref name=oriundi/> Concludendo un decennio pressoché fallimentare<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0062_02_1957_0113_0007_14054631/|titolo=Su «rigore» il nostro goal|pubblicazione=Stampa Sera|data=13 maggio 1957|p=7}}</ref>, gli azzurri mancarono l'appuntamento con i [[Campionato mondiale di calcio 1958|Mondiali 1958]].<ref name=flop>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/13-11-2017/italia-disfatta-1958-flop-1992-quando-italia-rimasta-casa-230597308931.shtml|titolo=Italia, dalla disfatta 1958 al flop 1992: quando l'Italia è rimasta a casa|data=13 novembre 2017}}</ref> Nel dicembre 1957 la sfida con l'{{NazNB|CA|NIR}} venne trasformata in amichevole per il mancato arrivo dell'arbitro Zsolt<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/05/22/quando-irlanda-ci-tolse-dalla-storia.html|titolo=Quando l'Irlanda ci tolse dalla storia|autore=Aldo Pacor|pubblicazione=la Repubblica|data=22 maggio 1986|p=16}}</ref>, il cui volo aereo fu impedito dalla nebbia<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/settembre/20/Addio_Ferrario_leone_Belfast_incubo_ga_3_120920015.shtml|titolo=Addio a Ferrario, leone di Belfast e incubo degli attaccanti|autore=Andrea Schianchi|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=20 settembre 2012}}</ref>: una gara caratterizzata da violenti scontri in campo e sulle tribune finì 2-2.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0063_01_1957_0289_0008_15126355/|titolo=Invasione del campo e drammatici incidenti dopo la gara tra Italia e Irlanda del Nord: 2-2|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=La Nuova Stampa|data=5 dicembre 1957|p=8}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//1997/gennaio/22/quando_gli_azzurri_furono_aggrediti_ga_0_9701221100.shtml|titolo=Quando gli azzurri furono aggrediti a Belfast|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=22 gennaio 1997}}</ref> Sconfiggendo per 3-0 il {{NazNB|CA|POR}} l'Italia parve ipotecare il biglietto, dacché un pari nel recupero con i britannici sarebbe stato sufficiente per qualificarsi al torneo.<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,5/articleid,0063_02_1957_0303_0005_14006598/ |titolo=Due reti segnate da Gratton e il goal finale di Pivatelli |autore=Giulio Accatino |pubblicazione=Stampa Sera |data=23 dicembre 1957 |p=5}}</ref>
La seconda gara si tenne a Belfast il 15 gennaio 1958, ma la sconfitta per 2-1 precluse agli azzurri il raggiungimento della fase finale.<ref name=flop/> A evidenziare il precario stato di forma del calcio tricolore fu poi il presidente del [[Comitato olimpico nazionale italiano|CONI]] [[Giulio Onesti]], espressosi duramente nei confronti delle società per gli ingenti sforzi economici – a suo dire eccessivi –<ref name=commissariamento>{{Cita|Panini, 2011|pp. 9-10}}.</ref> e per il tesseramento di atleti stranieri, sollevando dubbi sull'effettivo contributo fornito da essi al campionato nazionale.<ref name=commissariamento/> Il clima di tensione sfociò, nell'agosto 1958, nel commissariamento della federazione al cui vertice dirigenziale fu posto [[Bruno Zauli]].<ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,6/articleid,0066_01_1958_0193_0006_16295673/ |titolo=Zauli nominato commissario alla Federcalcio in una breve seduta della Giunta del Coni |autore=G.B. |pubblicazione=La Nuova Stampa |data=14 agosto 1958 |p=6}}</ref>
===
[[File:Batalla de Santiago 2.jpg|thumb|left|Un'immagine della «battaglia di Santiago», controverso episodio da cui scaturì la fama del mondiale cileno]]
La tendenza a investire negli oriundi rappresentò una costante anche degli anni successivi<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0080_01_1961_0142_0009_17155056/|titolo=Il giudizio di Sivori sui suoi connazionali|autore=Giulio Accatino|pubblicazione=La Stampa|data=16 giugno 1961|p=9}}</ref>, con i nomi di [[Omar Sívori|Sivori]], [[José Altafini|Altafini]], [[Angelo Sormani|Sormani]] e [[Humberto Maschio|Maschio]].<ref name=oriundi/> Disertata per scelta la partecipazione nel 1960 al [[Campionato europeo di calcio 1960|primo campionato d'Europa]], l'Italia cercò riscatto con il [[Campionato mondiale di calcio 1962|mondiale del 1962]] in [[Cile]], cui approdò eliminando agevolmente {{NazNB|CA|ISR}}.<ref name=oriundi/> Ad aprire la manifestazione fu un pareggio senza gol contro la {{NazNB|CA|DEU}}, mentre nel secondo match gli azzurri sfidarono i padroni di casa del {{NazNB|CA|CHI}}.<ref name=santiago>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/giugno/02/Pugni_scenate_Tutta_verita_Cile_ga_10_120602018.shtml|titolo=Pugni e scenate |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=2 giugno 2012}}</ref> L'ambiente locale fu surriscaldato dai critici commenti della stampa europea, mentre in Sudamerica si registrava un'accesa acredine nei confronti degli oriundi per la loro decisione di schierarsi in favore di altri paesi;<ref name=oriundi/> un duro incontro – su cui pesò la direzione di gara del britannico [[Ken Aston]], con l'espulsione di due azzurri e l'impunità verso la violenza dei cileni –<ref name=santiago/> si risolse nella sconfitta italiana, ponendo di fatto termine al Mondiale azzurro.<ref name=oriundi/><ref name=santiago/>
Un'altra pagina nera del calcio italiano venne scritta nel [[Campionato mondiale di calcio 1966|mondiale del 1966]] in [[Inghilterra]], quando la formazione italiana guidata da [[Edmondo Fabbri]] perse contro la {{NazNB|CA|PRK}}<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/luglio/18/Condannati_alla_Corea_dal_1966_ga_0_9707184293.shtml |titolo=Condannati alla Corea dal 1966 all'eternità |autore=Sebastiano Vernazza |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport |data=18 luglio 1997}}</ref>: una rete di [[Pak Doo Ik]] rispedì a casa gli azzurri già al primo turno<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/ottobre/27/Anche_Pak_Doo_bacchetta_Trapattoni_ga_0_021027910.shtml|titolo=Anche Pak Doo Ik bacchetta Trapattoni|autore=Filippo Maria Ricci|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=27 ottobre 2002}}</ref>; al rientro in patria, i tifosi bersagliarono di pomodori i componenti della spedizione<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/giugno/03/1966_ora_della_Corea_Pomodori_ga_0_9806038905.shtml|titolo=1966, l'ora della Corea|autore=Angelo Rovelli|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=3 giugno 1998}}</ref> e Fabbri, con fare piuttosto paranoico, si dichiarò vittima di un presunto complotto ordito dallo staff medico.<ref>{{cita web|autore=Giuseppe Pastore|url=https://www.ultimouomo.com/gian-piero-ventura-nazionale-chievo-verona/|titolo=Ventura, il mostro|data=15 novembre 2018}}</ref> Sul fronte interno, la ritorsione nei confronti degli stranieri raggiunse l'apice, tanto che la Federazione impedì il tesseramento di calciatori esteri a partire dalla stagione corrente.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2011/luglio/06/secolo_regole_blocchi_litigi_ga_10_110706044.shtml|titolo=Un secolo di regole, blocchi e litigi|autore=Roberto Pellegrini|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=6 luglio 2011}}</ref>
=== Euro 1968: il primo titolo continentale con Valcareggi ===
[[File:Euro 1968 - Italia campione d'Europa.jpg|thumb|L'Italia campione d'Europa nel 1968, di nuovo vittoriosa a trent'anni di distanza dai successi dell'era Pozzo]]
Dopo l'eliminazione dal mondiale, la nazionale conseguì agevolmente la qualificazione all'[[Campionato europeo di calcio 1968|europeo del 1968]] – la cui fase finale si tenne proprio sui campi italiani – superando nel loro girone {{NazNB|CA|ROM}}<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,13/articleid,0112_01_1966_0272_0013_5419249/|titolo=Italia-Romania 3 a 1 (dopo molte emozioni)|autore=Vittorio Pozzo|pubblicazione=La Stampa|data=27 novembre 1966|p=13}}</ref>, {{NazNB|CA|CYP}}<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0117_01_1967_0259_0011_7120664/|titolo=Due reti di Mazzola, tre di Riva|autore=Giulio Accatino|pubblicazione=La Stampa|data=2 novembre 1967|p=11}}</ref> e Svizzera.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0117_01_1967_0274_0011_5047115/|titolo=Un 2 a 2 nello stadio di Berna con un rigore e dopo molte ansie|autore=Gigi Boccaccini|pubblicazione=La Stampa|data=19 novembre 1967|p=11}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,0117_01_1967_0304_0011_7157753/|titolo=Dalle reti di Mazzola e Riva ai due goals di Domenghini|autore=Gigi Boccaccini|pubblicazione=La Stampa|data=24 dicembre 1967|p=11}}</ref> Nei quarti di finale, l{{'}}''undici'' guidato da [[Ferruccio Valcareggi]] superò la {{NazNB|CA|BUL}}, registrando peraltro il debutto del ventiseienne portiere [[Dino Zoff]].<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1998/settembre/05/scrive_Zoff_legge_Italia_ga_0_9809058757.shtml|titolo=Si scrive Zoff, si legge Italia |autore=Luca Calamai |autore2=Angelo Rovelli |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=5 settembre 1998}}</ref>
[[File:Nazionale di calcio dell'Italia - Euro '68.jpg|thumb|upright|left|Il capitano azzurro [[Giacinto Facchetti]] solleva la [[Coppa Henri Delaunay]] appena vinta]]
La semifinale di Napoli contro l'{{NazNB|CA|URS}} terminò senza gol, con il passaggio alla finalissima deciso da una monetina: il lancio premiò l'Italia, permettendo ai padroni di casa di contendere alla {{NazNB|CA|YUG}} – capace di estromettere i campioni del mondo in carica dell'Inghilterra – il primato continentale.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/11/21/mazzola-e-la-monetina-del-68-stavolta-ci-e-mancato-facchettiMilano02.html|titolo=Mazzola e la monetina del '68|autore=Giulia Argenti|pubblicazione=la Repubblica|data=21 novembre 2017|p=2}}</ref> L'incontro si risolse in parità, con reti di [[Dragan Džajić|Džajić]] e [[Angelo Domenghini|Domenghini]], causando la [[Replay (sport)|ripetizione]] a 48 ore di distanza<ref name=sessantotto>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/maggio/04/Gli_operai_padroni_uniti_dall_ga_10_120504063.shtml|titolo=Gli operai e i padroni uniti dall'Italia vincente del '68|autore=Andrea Schianchi|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=4 maggio 2012}}</ref>; nella seconda gara gli ''Azzurri'' trionfarono per 2-0, con gol di [[Gigi Riva|Riva]] e [[Pietro Anastasi|Anastasi]], conquistando il primo titolo europeo della loro storia.<ref name=sessantotto/>
== Anni 1970 ==
=== Mondiale 1970 ===
I neocampioni d'Europa sostennero, dopo il titolo continentale conquistato, le [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1970 - UEFA|qualificazioni]] per il [[Campionato mondiale di calcio 1970|campionato mondiale del 1970]], superando {{NazNB|CA|DDR}} e {{NazNB|CA|WAL}}.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,22/articleid,0125_01_1969_0075_0022_24759365/|titolo=Passo avanti verso i mondiali|autore=Giulio Accatino|pubblicazione=La Stampa|data=30 marzo 1969|p=22}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0128_01_1969_0257_0024_4972645/|titolo=Ha fatto quasi tutto Riva: 3 gol|pubblicazione=La Stampa|data=5 novembre 1969|p=16}}</ref> Giunta alla fase finale con buone aspettative, complice anche l'affermazione ad alti livelli di Riva,<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0131_02_1970_0098_0007_5563235/|titolo=A Lisbona Riva-Portogallo: 2-1|pubblicazione=Stampa Sera|data=11 maggio 1970|p=7}}</ref> la squadra superò il primo turno con un solo gol all'attivo: Domenghini realizzò infatti la rete che decise l'incontro con la Svezia<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/aprile/17/Domenghini_sempre_all_ala_ga_10_0504173669.shtml|titolo=Domenghini, sempre all'ala |autore=Germano Bovolenta|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=17 aprile 2005}}</ref>, prima dei pareggi a reti inviolate con {{NazNB|CA|URU}} e {{NazNB|CA|ISR}}.<ref>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/marzo/14/Nicolo_Carosio_leggenda_senza_tempo_ga_10_070314048.shtml|titolo=Nicolò Carosio |autore=Alberto Cerruti |pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=14 marzo 2007}}</ref>
[[File:Italy v Luxembourg (Genoa, 1973) - Mazzola and Rivera.jpg|thumb|upright|[[Sandro Mazzola]] e [[Gianni Rivera]] furono protagonisti, al mondiale messicano del 1970, della «staffetta» voluta dal CT [[Ferruccio Valcareggi]]]]
Nei quarti di finale la formazione sconfisse i padroni di casa del {{NazNB|CA|MEX}}, col netto risultato di 4-1.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,7/articleid,0131_02_1970_0119_0007_5564460/|titolo=Riva risorge con due gol grazie alla doppietta di Rivera|autore=Paolo Bertoldi|pubblicazione=Stampa Sera|data=15 giugno 1970|p=7}}</ref> A entrare negli annali del calcio fu poi la semifinale contro la {{NazNB|CA|DEU}}, ribattezzata «[[partita del secolo]]» per le emozioni offerte e il contesto agonistico: a conclusione di un incontro sofferto, l'Italia vinse per 4-3 nei supplementari.<ref>{{cita web |url=https://www.repubblica.it/dossier/sport/italia-germania-4-3/2020/06/16/news/merlo_italia-germania_4-3-259224136/ |titolo=Italia-Germania 4-3, la notte che rovesciò il mondo|autore=Francesco Merlo|data=15 giugno 2020}}</ref> Il probante impegno con i tedeschi riversò le proprie conseguenze sulla finale, in cui gli uomini di Valcareggi non riuscirono a contrastare atleticamente il Brasile di [[Pelé]]: al vantaggio dei sudamericani rispose [[Roberto Boninsegna|Boninsegna]] nel primo tempo,<ref name=valca>{{cita news |url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/novembre/03/Ciao_grande_Valcareggi_ga_10_051103346.shtml |titolo=Ciao, grande Valcareggi |autore=Claudio Gregori|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=3 novembre 2005}}</ref> ma nella ripresa i verdeoro prevalsero poi per 4-1.<ref name=valca/> In quella partita, oltre all'assegnazione del titolo di "campione del mondo", venne messa in palio definitivamente la [[coppa Jules Rimet]]: infatti, per il regolamento della [[FIFA]], la prima squadra che si fosse aggiudicata per tre volte il torneo avrebbe ottenuto la coppa originale, e dall'edizione successiva sarebbe cambiata. Italia e Brasile si presentarono entrambe all'atto conclusivo con due coppe del mondo conquistate e, in conseguenza del risultato della finale, il trofeo andò ai sudamericani.<ref>[https://www.mondialidicalcio.org/2014/04/italia-in-mexico-1970.html Italia nel Mondiale 1970 in Mexico]</ref>
=== Mondiale 1974 ===
[[File:Gigi Riva, Italia, 1968.JPG|thumb|upright|left|[[Gigi Riva]]: nell'autunno 1973, divenne il miglior marcatore della storia azzurra con 35 reti all'attivo]]
Valcareggi, criticato da stampa e tifosi per l'inserimento di [[Gianni Rivera|Rivera]] solo negli ultimi minuti della finale con il Brasile, dopo un torneo caratterizzato dalla «staffetta» tra il rossonero e [[Sandro Mazzola|Mazzola]]<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/03/esce-mazzola-entra-rivera-cosi-la-staffetta.html|titolo=Esce Mazzola, entra Rivera|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=3 novembre 2005|p=52}}</ref>, fallì la qualificazione all'[[Campionato europeo di calcio 1972|europeo del 1972]]<ref name=valca/>: archiviato senza patemi il girone<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,17/articleid,0139_01_1971_0237_0017_4842389/|titolo=LA NAZIONALE DEI QUATTRO "GRANDI"|pubblicazione=La Stampa|data=10 ottobre 1971|p=17}}</ref>, nei quarti di finale i campioni in carica furono battuti dal {{NazNB|CA|BEL}}.<ref name=valca/> Non sfuggì invece la partecipazione ai [[Campionato mondiale di calcio 1974|Mondiali 1974]], conseguita in un raggruppamento con avversarie di scarsa caratura<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0145_01_1972_0221_0020_4804375/|titolo=Riva è a due reti dal grande Piola|autore=Giorgio Gandolfi|pubblicazione=La Stampa|data=8 ottobre 1972|p=16}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,16/articleid,0148_01_1973_0078_0016_4751110/|titolo=È il Riva di sempre|pubblicazione=La Stampa|data=1º aprile 1973|p=16}}</ref>; nell'autunno 1973 la Nazionale violò inoltre lo storico Wembley di Londra, vincendo l'amichevole contro gli inglesi con una rete di [[Fabio Capello]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2000/novembre/04/caro_capello_cosa_resta_wembley_sw_0_0011041093.shtml|titolo=Caro Capello, cosa resta di Wembley ?|autore=Franco Bonera|pubblicazione=[[SportWeek]]|editore=La Gazzetta dello Sport|data=4 novembre 2000}}</ref>
Nella fase finale del mondiale disputato in [[Germania Ovest]] la nazionale italiana, considerata tra le favorite alla vigilia, invece non supera la prima fase a gironi: dopo la vittoria iniziale contro {{NazNB|CA|HAI}} arrivano infatti il pareggio contro l'{{NazNB|CA|ARG}} e soprattutto la sconfitta contro la {{NazNB|CA|POL}}, che condanna gli ''Azzurri''.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1974_06/19740624_0006.pdf|formato=PDF|titolo=L'Italia torna a casa: giusta punizione|pubblicazione=l'Unità|p=6|data=24 giugno 1974|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818231744/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1974_06%2F19740624_0006.pdf|dataarchivio=18 agosto 2016}}</ref> Il fallimento in terra tedesca chiude un'era, in quanto lasciano la nazionale il commissario tecnico Valcareggi e giocatori del calibro di [[Enrico Albertosi]], [[Tarcisio Burgnich]], [[Gianni Rivera]], [[Sandro Mazzola]] e [[Gigi Riva]].
=== Mondiale 1978 ===
Dal settembre del 1974 la Federazione conferisce a [[Fulvio Bernardini]] il compito di portare avanti il ricambio generazionale; la nuova formazione riparte da elementi quali [[Claudio Gentile|Gentile]], [[Gaetano Scirea|Scirea]], [[Giancarlo Antognoni|Antognoni]], [[Marco Tardelli|Tardelli]], [[Roberto Bettega|Bettega]] e [[Francesco Graziani|Graziani]]. Dal 1975 [[Enzo Bearzot]] affianca Bernardini, che diventa direttore tecnico.<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/club-italia/tutti-i-ct-delle-nazionali/ct-nazionale-maschile/fulvio-bernardini/|titolo=Fulvio Bernardini|accesso=11 gennaio 2021}}</ref> La nazionale, ancora in costruzione, manca l'accesso al {{EC|1976}} (preceduta nel girone da Paesi Bassi e Polonia, seconda e terza classificata al precedente mondiale).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1975_11/19751123_0019.pdf|formato=PDF|titolo=Battuta una Olanda alla camomilla|pubblicazione=l'Unità|p=19|data=23 novembre 1975|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818223904/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1975_11%2F19751123_0019.pdf|dataarchivio=18 agosto 2016}}</ref> A partire dal 1977, Bearzot assume in solitaria l'incarico di commissario tecnico: la qualificazione per il {{WC|1978}} arriva a scapito degli inglesi (con cui il bilancio degli scontri diretti era in parità, a causa di una vittoria per 2-0 a testa), sopravanzati per differenza reti. Nel computo totale dei gol, è determinante il 6-1 conseguito contro la {{NazNB|CA|FIN}} nell'ottobre 1977.
[[File:Euro 1980 - Italia vs Inghilterra - Dino Zoff.jpg|thumb|[[Dino Zoff]], presente in quattro campionati mondiali dal 1970 al 1982: nelle ultime due occasioni vestì la fascia di capitano]]
Nel campionato del mondo svolto in [[Argentina]] la nazionale, fondata sul cosiddetto «[[Juventus Football Club e Nazionali di calcio#Anni 1970 e 1980: il Blocco-Juve|blocco Juve]]», vince a punteggio pieno il girone con Francia, Ungheria e Argentina. Nella seconda fase a gironi, comprendente anche Germania Ovest e Austria, gli ''Azzurri'' si piazzano dietro ai Paesi Bassi, e disputano quindi la finale per il terzo posto, persa contro il Brasile per 2-1. L'Italia, partita senza clamori, viene indicata come la nazionale che ha saputo mostrare il gioco più bello durante il torneo.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/15-05-2014/mondiale-1978-italia-allegria-tango-ma-poi-olanda-ci-beffa-80676381130.shtml|titolo=Mondiale 1978: Italia, allegria del tango ma poi l'Olanda ci beffa|data=15 maggio 2014|accesso=11 gennaio 2021}}</ref>
== Anni 1980 ==
=== Euro 1980 ===
Nel 1980 l'Italia ospitò per la seconda volta il campionato d'Europa, giunto alla sua ottava edizione. Il torneo inaugurava una nuova formula, con la qualificazione diretta per lo Stato ospitante e la partecipazione complessiva di 8 nazionali. Tuttavia, lo scoppio del caso "[[Totonero]]" e le conseguenti sanzioni privarono la squadra di elementi importanti, su tutti [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]], [[Lionello Manfredonia|Manfredonia]] e Rossi.
[[File:Italia, Euro '80.jpg|thumb|left|Gli azzurri quarti classificati all'europeo casalingo di {{EC2|1980}}]]
Inseriti nel gruppo B, gli azzurri esordirono nel [[Campionato europeo di calcio 1980|torneo]] il 12 giugno 1980 a Milano contro la {{NazNB|CA|ESP}}: finì 0-0. Una rete di [[Marco Tardelli|Tardelli]] valse poi la vittoria contro l'{{NazNB|CA|ENG}}, ma con il {{NazNB|CA|BEL}} ci fu un altro pari a reti inviolate: la situazione di uguaglianza nella [[differenza reti]] (1) premiò i ''Diavoli Rossi'', autori di 3 gol contro l'unico degli italiani. A questi ultimi toccò la finale di consolazione contro la {{NazNB|CA|CSK}}, detentrice del titolo. Al 90' il risultato era di 1-1: di comune accordo tra le formazioni non si disputarono i supplementari, ma direttamente i rigori dove l'Italia venne sconfitta per 9-8; l'errore decisivo fu di [[Fulvio Collovati|Collovati]], il cui tiro fu parato.<ref>{{cita news|formato=PDF|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1980_06/19800622_0014.pdf|titolo=Fallito anche l'ultimo traguardo|autore=Bruno Panzera|pubblicazione=l'Unità|p=14|data=22 giugno 1980|urlmorto=sì}}</ref>
=== Mondiale 1982: la terza stella con Bearzot ===
[[File:Spagna '82 - Paolo Rossi, Coppa del Mondo.jpg|thumb|upright|Nel 1982, [[Paolo Rossi (calciatore 1956)|Paolo Rossi]] fu il primo italiano a laurerarsi [[capocannoniere]] di una fase finale della Coppa del mondo]]
L'Italia di Bearzot si qualifica al mondiale di Spagna 1982 dopo aver superato un girone facile, pur non riuscendo a convincere nel periodo precedente alla rassegna: la squadra vince 2 partite su 9 nell'anno 1981,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1981_09/19810924_0016.pdf|titolo=La solita nazionale con un Dossena in più|autore=Giuliano Antognoli|pubblicazione=l'Unità|p=16|data=24 settembre 1981|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160818231626/http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=%2Farchivio%2Funi_1981_09%2F19810924_0016.pdf|dataarchivio=18 agosto 2016}}</ref> delude al [[Coppa d'Oro dei Campioni del Mondo|Mundialito]] in Uruguay, fatica nelle amichevoli ([[Giuseppe Bergomi]] esordisce nella sconfitta esterna con la Germania Est, a pochi mesi dal mondiale spagnolo)<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1999/ottobre/11/festa_dello_Zio_ga_0_9910114095.shtml|titolo=La festa dello zio|autore1=Luca Curino|autore2=Andrea Elefante|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=11 ottobre 1999}}</ref> e il CT inizia a essere inviso alla stampa a causa di alcune mancate convocazioni (su tutte quella del romanista [[Roberto Pruzzo]], capocannoniere delle due precedenti stagioni).<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/11/08/che-mondo-anche-bearzot-era-criticato.html|titolo="Che mondo, anche Bearzot era criticato"|pubblicazione=la Repubblica|data=8 novembre 1996}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/05_Maggio/10/ct.shtml|titolo=Lippi a scuola da Bearzot|autore1=Nicola Cecere|autore2=Fabio Licari|data=10 maggio 2006}}</ref>
La nazionale azzurra è sorteggiata con {{NazNB|CA|POL}}, {{NazNB|CA|PER}} e {{NazNB|CA|CMR}} e passa il turno con tre pareggi e in seconda posizione, grazie al maggior numero di gol segnati rispetto a quelli realizzati dal Camerun. Nella seconda fase a gironi l'Italia si ritrova con Argentina e Brasile: la squadra vince per 2-1 contro la selezione di [[Diego Armando Maradona|Maradona]] e per 3-2 col Brasile, in una gara decisa dalla tattica contropiedista imposta da Bearzot, che consente a Rossi di realizzare una tripletta.
[[File:Zoff, Causio, Pertini, Bearzot - Mondiale 1982.jpg|thumb|left|Il capitano azzurro [[Dino Zoff]], [[Franco Causio]] e il CT [[Enzo Bearzot]] giocano a [[scopone]] con il presidente [[Sandro Pertini]], al ritorno in Italia dopo il trionfo mondiale di Madrid]]
Rossi è protagonista anche della semifinale con la {{NazNB|CA|POL}} priva di [[Boniek]] (0-2) e segna anche in finale contro la Germania Ovest – reduce dalla [[notte di Siviglia]] contro la Francia di [[Michel Platini]] – dopo il rigore sbagliato nel primo tempo da Cabrini. Il secondo e il terzo gol per l'Italia portano la firma rispettivamente di Tardelli e del [[Calciatore di riserva|subentrante]] Altobelli; a tempo ormai scaduto [[Paul Breitner|Breitner]] sigla il vano gol della bandiera. L'11 luglio 1982, a Madrid, l'Italia vince per la terza volta il campionato del mondo.
=== Mondiale 1986 ===
Nel biennio post-1982 un gruppo azzurro ''a posteriori'' arrivato alla fine di un ciclo mancò l'accesso alla fase finale del {{EC|1984}}, risultato di opache e deludenti prove nel girone qualificatorio contro modeste avversarie quali {{NazNB|CA|CYP}}, Romania e Svezia. Da campioni del mondo in carica, gli azzurri ottennero la qualificazione d'ufficio al {{WC|1986}} in Messico. L'inizio dell'avventura non fu dei migliori, dato che l'arrivo della nazionale venne accolto dalle polemiche per un mancato incontro della squadra con la stampa locale. L'Italia superò la fase a gironi, spinta dal centravanti [[Alessandro Altobelli|Altobelli]] che realizzò 4 gol in tre partite, ma al primo ostacolo degli ottavi di finale venne estromessa dalla Francia campione d'Europa in carica (0-2), segnando di fatto il capolinea della generazione ''mundial''.
=== Euro 1988 ===
Il conseguente congedo di Bearzot fu accompagnato, nell'estate 1986, da un [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 1986|nuovo scandalo di scommesse]] che interessò l'Italia calcistica.<ref name=postmessico>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/08/03/alla-ricerca-dell-italia-perduta.html|titolo=Alla ricerca dell'Italia perduta|pubblicazione=la Repubblica|data=3 agosto 1986|p=26}}</ref> Onde ripartire, dalla selezione giovanile (per elementi sotto i 21 anni) fu scelto [[Azeglio Vicini]] come nuovo allenatore.<ref name=postmessico/> La federazione gli affidò il compito di rimpiazzare la precedente generazione azzurra,<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/10/09/piu-zucchero-che-sostanza-ma-piace-gia.html|titolo=Più zucchero che sostanza ma piace già|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=9 ottobre 1986|p=43}}</ref> con l'eccezione del confermato Altobelli,<ref name=postmessico/> che, superata la soglia dei 30 anni, risultò ancora fondamentale nella rincorsa al {{EC|1988}}.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0997_01_1986_0269_0026_14135029/|titolo=L'Italia vince col fiatone|autore=Bruno Perucca|pubblicazione=La Stampa|data=16 novembre 1986|p=26}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0998_01_1986_0287_0031_14146427/ |titolo=Altobelli «alleato» di Malta|autore=Bruno Perucca|pubblicazione=La Stampa|data=7 dicembre 1986|p=29}}</ref><ref>{{cita news |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/01/25/cinque-gol-non-fanno-italia.html |titolo=Cinque gol non fanno l'Italia |autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=25 gennaio 1987|p=45}}</ref> In una nazionale dal gioco propositivo,<ref>{{cita news |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/04/19/la-germania-ha-detto-si.html|titolo=La Germania ha detto sì |autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=19 aprile 1987|p=43}}</ref><ref>{{cita news |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/06/11/vicini-applaude-mai-cosi-bravi-maradona-accusa.html|titolo=Vicini applaude "Mai così bravi" Maradona accusa|autore=Luca Argentieri|pubblicazione=la Repubblica|data=11 giugno 1987 |p=19}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/18/la-nazionale-ringrazia.html|titolo=La Nazionale ringrazia|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=18 ottobre 1987|p=22}}</ref> iniziò a brillare la figura di [[Gianluca Vialli]], che nel novembre 1987 realizzò una doppietta decisiva nella gara contro la {{NazNB|CA|SWE}} valida per le [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 1988|qualificazioni al campionato europeo]].<ref>{{cita news |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/11/15/viva-vialli.html|titolo=Viva Vialli|autore=Gianni Mura |pubblicazione=la Repubblica|data=15 novembre 1987|p=22}}</ref><ref>{{cita news |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,29/articleid,0985_01_1987_0269_0031_17080662/|titolo=Vialli sfonda la porta d'Europa|autore=Bruno Perucca|pubblicazione=La Stampa|data=15 novembre 1987|p=29}}</ref> Il sampdoriano, inizialmente schierato come spalla di Altobelli, prese progressivamente il posto di ''Spillo'' come centravanti,<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/02/21/abbracciati-vialli.html|titolo=Abbracciati a Vialli|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=21 febbraio 1988|p=21}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,25/articleid,0956_01_1988_0041_0029_12947899/|titolo=Anche l'Urss s'arrende a Vialli|autore=Bruno Perucca|pubblicazione=La Stampa|data=21 febbraio 1988|p=25}}</ref> ma l'attacco era il reparto nel quale si riteneva vi fosse la maggiore carenza tecnica.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/01/vicini-contento-meta.html|titolo=Vicini contento a metà|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=1º aprile 1988|p=23}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/04/28/italia-tre-gol-tanta-noia.html|titolo=Italia, tre gol e tanta noia|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=28 aprile 1988|p=23}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/05/troppi-peccati-cara-italia.html|titolo=Troppi peccati cara Italia...|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=5 giugno 1988|p=33}}</ref>
[[File:Azeglio Vicini.jpg|thumb|[[Azeglio Vicini]], commissario tecnico dal 1986 al 1991, sotto la sua gestione svecchiò sensibilmente la nazionale promuovendo molti elementi da lui già allenati dell'Under-21]]
Nella fase finale del torneo, disputata in [[Germania Ovest]], l'Italia pagò, invece, i prevedibili limiti di una squadra costruita su colonne giovani che, pur discretamente abili dal punto di vista tecnico, non possedevano ancora la necessaria maturità internazionale.<ref>{{cita news |url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/11/bandiere-senza-guerra.html |titolo=Bandiere senza guerra |autore=Emanuela Audisio |pubblicazione=la Repubblica |data=11 giugno 1988|p=23}}</ref> Il cammino s'arrestò in semifinale, di fronte all'Unione Sovietica.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/22/in-perfetto-equilibrio-confronti-diretti.html |titolo=In perfetto equilibrio i confronti diretti |pubblicazione=la Repubblica|data=22 giugno 1988|p=44}}</ref> L'europeo coincise con la fine della carriera azzurra di Altobelli, che lasciò la nazionale dopo 8 anni di militanza.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/06/25/la-delusione-del-nostro-giocatore-simbolo.html |titolo=La delusione del nostro giocatore simbolo, l'ultimo match in azzurro|autore=Fabrizio Bocca|autore2=Emanuela Audisio |pubblicazione=la Repubblica |data=25 giugno 1988|p=25}}</ref>
== Anni 1990 ==
=== Mondiale 1990 ===
Esentata – a norma di regolamento – dalle eliminatorie per il [[campionato mondiale di calcio 1990|mondiale casalingo del 1990]], la formazione azzurra si preparò all'evento tramite le amichevoli.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/10/19/la-grande-rivoluzione-di-vicini-il-mio.html|titolo=La grande rivoluzione di Vicini "Il mio coraggio è stato cambiare"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=19 ottobre 1988|p=37}}</ref> Soddisfatto da un bilancio complessivamente positivo<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/09/21/vicini-il-pompiere-state-calmi-se-potete.html|titolo=Vicini il pompiere "State calmi se potete"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=21 settembre 1989|p=24}}</ref>, il commissario tecnico puntò su [[Salvatore Schillaci|Schillaci]]: il venticinquenne centravanti andava affermandosi nella Juventus, dopo una proficua gavetta nelle categorie minori.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/28/toto-urlo-sono-del-sud.html|titolo=E Totò urlò: "Sono del Sud"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=28 marzo 1990|p=35}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/30/vicini-vuole-gol-da-schilllaci.html|titolo=Vicini vuole gol da Schillaci|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=30 maggio 1990|p=25}}</ref>
[[File:Mondiali 1990 - Italia vs USA - Salvatore Schillaci e Jimmy Banks.jpg|thumb|left|[[Salvatore Schillaci]], protagonista delle "[[Un'estate italiana|notti magiche]]" di Italia '90]]
Già nella partita di debutto contro l'Austria, "Totò" risolse la contesa a 4' dal suo ingresso in campo.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/10/bella-veloce-italia-promette.html|titolo=Bella e veloce, l'Italia promette|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=10 giugno 1990|p=2}}</ref> L'Italia sconfisse poi gli Stati Uniti e la Cecoslovacchia<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/15/lontana-dai-gol-italia-al-minimo.html|titolo=Lontana dai gol Italia al minimo|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=15 giugno 1990|p=6}}</ref>, vincendo a punteggio pieno il girone; nel corso della gara con i boemi, Roberto Baggio segnò un gol giudicato come il più bello della rassegna.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/20/lo-stadio-urlo-nato.html|titolo=E lo stadio urlò: è nato il genio che ci farà felici|autore=Corrado Sannucci|pubblicazione=la Repubblica|data=20 giugno 1990|p=3}}</ref> Gli azzurri accedettero poi alle semifinali, battendo in successione l'Uruguay e l'Irlanda (rispettivamente per 2-0 e 1-0).<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/26/schillaci-ha-trovato-il-gol-della.html|titolo=E Schillaci ha trovato il gol della liberazione|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=26 giugno 1990|p=2}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/01/schillaci-vince-fra-bandiere-finalmente-vicine.html|titolo=Schillaci vince fra bandiere finalmente vicine|autore=Corrado Sannucci|pubblicazione=la Repubblica|data=1º luglio 1990|p=9}}</ref> L'ingresso in finale venne sbarrato dall'Argentina, che pareggiò con [[Claudio Caniggia|Caniggia]] l'iniziale vantaggio di Schillaci: per [[Walter Zenga|Zenga]] si trattò del primo gol incassato durante il torneo.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/01/due-record-una-grande-difesa.html|titolo=Due record e una grande difesa|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=1º luglio 1990|p=2}}</ref> I sudamericani prevalsero quindi ai rigori, complici gli errori di Serena e Donadoni.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/04/italia-il-sogno-finito.html|titolo=Italia, il sogno è finito|autore=Gianni Brera|pubblicazione=la Repubblica|data=4 luglio 1990|p=1}}</ref> La finale di consolazione si tenne a Bari, dove la formazione piegò per 2-1 l'Inghilterra aggiudicandosi il bronzo (del quale non era mai stata insignita precedentemente).<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/08/italia-chiude-bene-la-sua-avventura.html|titolo=L'Italia chiude bene la sua avventura|autore=Mario Sconcerti|pubblicazione=la Repubblica|data=8 luglio 1990|p=2}}</ref> Schillaci vinse la palma di cannoniere con 6 gol<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/08/solo-matthaeus.html|titolo=Solo Matthaeus|pubblicazione=la Repubblica|data=8 luglio 1990|p=8}}</ref>, mentre il risultato fu vissuto più come una delusione che un trionfo.
L'Italia pagò le scorie delle fatiche mondiali durante la stagione seguente, in cui fu impegnata nelle [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 1992|qualificazioni]] all'[[Campionato europeo di calcio 1992|europeo 1992]].<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/23/ritrovati-gol-ma-soprattutto-entusiasmo.html|titolo="Ritrovati i gol, ma soprattutto l'entusiasmo"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=23 dicembre 1990|p=40}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/05/03/continui-cosi-signor-vicini.html|titolo="Continui così, signor Vicini"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=3 maggio 1991|p=35}}</ref> Nonostante la vittoria della [[Torneo Scania 100|Scania Cup]], nel giugno 1991<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/06/13/due-gol-per-uscire-dal-tunnel.html|titolo=Due gol per uscire dal tunnel|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=13 giugno 1991|p=39}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/06/18/la-mia-stagione-senza-fischi.html|titolo=La mia stagione senza fischi|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=18 giugno 1991|p=39}}</ref>, Vicini rilasciò dichiarazioni sul possibile addio alla panchina.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/09/25/un-addio-da-rinviare.html|titolo=Un addio da rinviare|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=25 settembre 1991|p=26}}</ref> La squadra non riuscì a qualificarsi per la manifestazione continentale, perdendo punti decisivi nelle trasferte in Norvegia e Unione Sovietica.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/13/vicini-saluti-di-rabbia.html|titolo=Vicini, saluti di rabbia|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=13 ottobre 1991|p=42}}</ref> Ancor prima che la fase eliminatoria terminasse, Vicini fu sostituito da [[Arrigo Sacchi]]<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/10/16/vicini-fatti-piu-in-la.html|titolo="Vicini, fatti più in là"|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=16 ottobre 1991|p=25}}</ref>: il nuovo tecnico, che aveva guidato con successo il Milan negli anni passati, era propugnatore di una nuova filosofia calcistica rispetto al tradizionale gioco all'italiana.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/11/14/piccole-grandi-differenze.html|titolo=Piccole grandi differenze|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=14 novembre 1991|p=26}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1991/12/24/nervi-proteste-vita-da-sacchi.html|titolo=Nervi e proteste, vita da Sacchi|autore=Corrado Sannucci|pubblicazione=la Repubblica|data=24 dicembre 1991|p=41}}</ref>
=== Il quinquennio di Sacchi (1991-1996) ===
[[File:Italia_vs_Ucraina_-_1995_-_Bari_-_Arrigo_Sacchi.jpg|thumb|[[Arrigo Sacchi]], CT dal 1991 al 1996. Al {{WC|1994}} il tecnico riportò l'Italia a giocare una finale mondiale dopo dodici anni]]
Sacchi andò a sedersi sulla panchina azzurra con intenti di «rivoluzione culturale» – ''a posteriori'' infruttuosa –, tentando di riproporre in nazionale il gioco e gli schemi che tanti successi avevano portato al Milan:<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/06/04/rivoluzione-sacchi.html|titolo=Rivoluzione Sacchi|autore=Fabrizio Bocca|pubblicazione=la Repubblica|data=4 giugno 1992|p=28}}</ref> il fusignanese, fautore della [[difesa a zona]], introdusse infatti a Coverciano il [[Fuorigioco (calcio)|fuorigioco]] e il [[pressing]] sistematico a centrocampo, concetti all'epoca ancora poco radicati nel calcio italiano. Il primo banco di prova per il tecnico di Fusignano furono le [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1994 - UEFA|eliminatorie]] del {{WC|1994}}.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/09/10/tanto-milan-due-facce.html|titolo=Tanto Milan, a due facce|autore=Licia Granello|pubblicazione=la Repubblica|data=10 settembre 1992|p=28}}</ref> Proprio grazie all'ottimo girone di qualificazione disputato (primo posto con un bilancio di 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta), nel novembre 1993 l'Italia salì al primo posto nella [[classifica mondiale della FIFA]] istituita nell'agosto di quell'anno, posizione che mantiene per un mese.
==== Mondiale 1994 ====
Qualificatasi per il mondiale di USA '94 vincendo il [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1994 - UEFA|girone]] comprendente anche {{NazNB|CA|CHE}}, {{NazNB|CA|PRT}}, {{NazNB|CA|SCO}}, {{NazNB|CA|MLT}} ed {{NazNB|CA|EST}}, negli Stati Uniti l'Italia affronta {{NazNB|CA|IRL}}, {{NazNB|CA|NOR}} e {{NazNB|CA|MEX}}. All'inaspettata sconfitta all'esordio contro l'Irlanda (1-0 nel caldo torrido del [[Giants Stadium]] di [[New York]])<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/06/29/italia-avanti-soffrendo.html?ref=search|titolo=ITALIA, AVANTI SOFFRENDO|editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=30 giugno 1994}}</ref> segue la vittoria contro la Norvegia (1-0, gol di [[Dino Baggio]]) sempre al Giants Stadium, in una partita resa difficile dall'espulsione del portiere [[Gianluca Pagliuca]] e dall'infortunio al menisco di [[Franco Baresi]]. Il pareggio contro i messicani (1-1, gol del vantaggio di [[Daniele Massaro]]) consente all'Italia di superare la fase a gironi come una delle quattro migliori terze, dopo aver chiuso il girone dietro a Messico e Norvegia.
[[File:Italia-Francia, Baggio e Di Meco, 1994.jpg|thumb|left|[[Roberto Baggio]] fu il trascinatore degli azzurri a USA '94. Vestì la maglia italiana dal 1988 al 1999 e si ritirò dalla nazionale nel 2004, dopo 27 reti in 56 partite, in occasione di un'[[amichevole]] con la {{NazNB|CA|ESP}} organizzata in suo onore a [[Genova]]<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/sport/calcio/nazionale/trapbagg/trapbagg/trapbagg.html|titolo=Trapattoni: "Baggio convocato per la partita con la Spagna"|data=16 aprile 2004}}</ref>]]
Gli azzurri proseguono il cammino mondiale eliminando la {{NazNB|CA|NGA}} con sofferenza. A [[Foxboro]] gli africani si portano in vantaggio nel primo tempo con [[Emmanuel Amunike]]. La reazione azzurra produce nella ripresa un palo del subentrato [[Dino Baggio]], ma a un quarto d'ora dalla fine l'arbitro commina una controversa espulsione a [[Gianfranco Zola]]. A due minuti dall'eliminazione [[Roberto Baggio]] realizza il gol del pareggio che porta la sfida ai [[tempi supplementari]], dove è lo stesso fuoriclasse della {{Calcio Juventus|N}} a realizzare, su [[calcio di rigore]], il gol del definitivo 2-1.
Ai quarti di finale l'Italia affronta la Spagna, il cui CT [[Javier Clemente]] predispone una "diga" di centrocampo. L'umidità rende la sfida particolarmente complicata e combattuta, ma gli azzurri riescono a portarsi in vantaggio con una rete di [[Dino Baggio]], vanificata nella ripresa dal pareggio di [[José Luis Caminero]]. [[Mauro Tassotti]] rompe il naso a [[Luis Enrique]] con una gomitata, ma l'arbitro non interviene. A due minuti dalla fine, con un letale contropiede, Roberto Baggio aggira il portiere e da posizione defilata infila in rete il pallone del 2-1. L'avversaria in semifinale è la temibile {{NazNB|CA|BGR}}, che qualche giorno prima ha battuto l'{{NazNB|CA|ARG}} nella fase a gironi (2-0) e ai quarti ha eliminato la {{NazNB|CA|DEU}} campione del mondo in carica (2-1). Al Giants Stadium gli azzurri giocano bene e vanno a segno con una doppietta di Roberto Baggio, cui risponde su [[calcio di rigore]] [[Hristo Stoičkov]]. Nella ripresa il risultato non cambia: per l'Italia si aprono le porte della quinta finale mondiale della sua storia.
[[File:Baresi, Italia-Francia 1994.jpg|thumb|upright|[[Franco Baresi]], campione del mondo da comprimario a Spagna '82 e capitano degli azzurri finalisti a USA '94]]
La [[Finale del campionato mondiale di calcio 1994|finale]] del [[Rose Bowl]] di [[Pasadena (California)|Pasadena]] mise di fronte Italia e Brasile ventiquattro anni dopo l'atto conclusivo di {{WC2|1970}}. Per esigenze televisive si gioca alle 12:30, sotto un caldo soffocante (36 gradi, 70% di umidità). Contrariamente alle intenzioni annunciate, Sacchi schiera all'ultimo sia [[Franco Baresi]] (recuperato a soli 25 giorni da un infortunio al menisco) sia [[Roberto Baggio]], correndo il massimo dei rischi.<ref name=Rigoredellavita>{{cita news|autore=Giancarlo Padovan|autore2=Luca Valdiserri|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/18/Baggio_sbaglia_tiro_della_sua_co_0_9407181835.shtml|titolo=...e Baggio sbaglia il tiro della sua vita|pubblicazione=Corriere della Sera|data=18 luglio 1994|pagina=3|urlarchivio=https://archive.is/20120707095447/http://archiviostorico.corriere.it/1994/luglio/18/Baggio_sbaglia_tiro_della_sua_co_0_9407181835.shtml|dataarchivio=7 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref> La partita vede un sostanziale equilibrio, con le squadre ben disposte tatticamente in campo.
Il risultato di 0-0 non muta neanche nei [[tempi supplementari]] e così, per la prima volta nella storia del mondiale, il trofeo è assegnato ai tiri di rigore. Dal dischetto sono fatali gli errori proprio dei due infortunati Baresi e Baggio, oltre a quello di Massaro. Va tuttavia ricordato che, nonostante il clamore suscitato dall'errore al dischetto del fantasista, la squadra brasiliana avrebbe dovuto ancora effettuare l'esecuzione del proprio quinto rigore; pertanto l'eventuale realizzazione di Baggio avrebbe potuto non bastare per proseguire la serie a oltranza.
==== Euro 1996 ====
Dopo il mondiale la selezione azzurra consegue risultati altalenanti, riuscendo comunque a presentarsi all'europeo inglese. Gli azzurri chiudono infatti il [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 1996|gruppo 4]] delle qualificazioni europee al secondo posto, a pari punti con la {{NazNB|CA|HRV}}, con lo stesso ruolino di marcia dei croati (7 vittorie, 2 pareggi, una sconfitta), ma con una [[differenza reti]] lievemente peggiore (+14 contro +17) e mettendosi dietro {{NazNB|CA|LTU}}, {{NazNB|CA|UKR}}, {{NazNB|CA|SVN}} ed {{NazNB|CA|EST}}. Nella fase finale la vittoria ottenuta dagli azzurri contro la Russia (2-1)<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/06/12/finalmente-italia-bella-partenza.html|titolo=Finalmente Italia, bella partenza|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=12 giugno 1996}}</ref> è resa vana dalla sconfitta contro la {{NazNB|CA|CZE}} (1-2). Obbligata alla vittoria nell'ultimo incontro con la {{NazNB|CA|DEU}}, la formazione italiana spreca varie occasioni da gol e fallisce anche un [[calcio di rigore]] con [[Gianfranco Zola]]<ref>{{cita web|url=https://it.uefa.com/uefaeuro/season=1996/matches/round=227/match=52511/index.html|titolo=UEFA EURO 96 - Addio amaro per l'Italia|data=6 ottobre 2003|editore=UEFA}}</ref>: lo 0-0 finale qualifica l{{'}}''undici'' di [[Berti Vogts]] ed elimina la squadra di [[Arrigo Sacchi]] dal torneo continentale.
[[File:Italia vs Slovenia - 1995 - Udine.jpg|thumb|left|La formazione dell'Italia scesa in campo per la sfida di qualificazione a [[campionato europeo di calcio 1996|Euro '96]] contro la {{NazNB|CA|SVN}}, vinta per 1-0 allo [[stadio Friuli]] di [[Udine]] il 6 settembre 1995]]
Il 5 ottobre 1996 l'Italia apre la campagna di qualificazione al {{WC|1998}} battendo per 3-1 la {{NazNB|CA|MDA}} in trasferta; per Sacchi sarà il terz'ultimo match ufficiale sulla panchina azzurra, mentre l'ultimo è una sconfitta in rimonta patita il successivo 6 novembre, in amichevole, contro la meno quotata {{NazNB|CA|BIH 1992-1998}} allo [[Stadio Asim Ferhatović Hase|Stadion Koševo]] di [[Sarajevo]]. Poche settimane dopo il tecnico fusignanese, ormai inviso a Federcalcio, stampa e tifosi, e prendendo la palla al balzo della panchina vacante al {{Calcio Milan|N}}, presenta le dimissioni da CT e torna a Milano.<ref>{{Cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/12/03/milan-la-notte-del-gran-colpo.html|titolo=Milano, la notte del gran colpo|pubblicazione=la Repubblica|data=3 dicembre 1996}}</ref> La Federazione lo rimpiazza nel dicembre 1996 con [[Cesare Maldini]], già vice di Bearzot nella vittoriosa campagna di {{WC2|1982}} e pluridecorato selezionatore dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]] vincitrice di tre [[campionato europeo di calcio Under-21|europei di categoria]] di fila.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1996/12/11/nizzola-maldini-benvenuto-ct.html|titolo=Nizzola a Maldini "Benvenuto ct"|pubblicazione=la Repubblica|data=11 dicembre 1996}}</ref>
=== Il biennio di Maldini ===
Il nuovo CT, che si trova nell'insolita condizione di allenare il figlio [[Paolo Maldini|Paolo]], esordisce il 22 gennaio 1997 con una vittoria in [[amichevole]] contro l'{{NazNB|CA|NIR}} (2-0) allo [[stadio La Favorita]] di [[Palermo]]. Il 12 febbraio, nella partita successiva, valida per le qualificazioni al {{WC|1998}}, coglie uno storico successo a [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] contro l'{{NazNB|CA|ENG}} (0-1, gol di [[Gianfranco Zola]]). Il 29 marzo, nella terza partita, vinta per 3-0 allo [[stadio Nereo Rocco]] di [[Trieste]] contro la {{NazNB|CA|MDA}} nell'ambito delle qualificazioni mondiali, Maldini fa esordire [[Christian Vieri]], che bagna il proprio debutto siglando il millesimo gol della storia della nazionale italiana<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/03/30/figli-arte-grandi-gol-maldini-apre.html|titolo=FIGLI D'ARTE E GRANDI GOL. MALDINI APRE, VIERI FA MILLE |editore=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=30 marzo 1997}}</ref>.
[[File:Italia vs Russia (Napoli, 1997).jpg|thumb|L'Italia che batté per 1-0 la {{NazNB|CA|RUS}} allo [[stadio San Paolo]] di [[Napoli]] il 15 novembre 1997, nel ritorno dei [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 1998 - UEFA|play-off UEFA]] di qualificazione al {{WC|1998}}]]
Nel giugno del 1997 la nazionale di Maldini prende parte, insieme ad altre blasonate nazionali, al [[Torneo di Francia]], sorta di prova generale in vista del mondiale francese dell'anno successivo. Dopo il negativo esordio del 4 giugno allo [[stadio della Beaujoire]] di [[Nantes]] (sconfitta per 2-0 contro gli inglesi), l'8 giugno allo [[stadio di Gerland]] di [[Lione]] l'Italia affronta il {{NazNB|CA|BRA}} e si porta sul 2-0 e poi sul 3-1. Il risultato finale del match, il primo in azzurro per l'attaccante [[Filippo Inzaghi]], è un 3-3 (doppietta di Del Piero e [[autorete]] di [[Aldair]]) che attira gli elogi di media e tifosi di tutto il mondo per come le due squadre si sono affrontate senza tatticismi, riservando spettacolo e gol<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/10/stregati_Italia_Brasile_ga_0_9706105164.shtml|titolo=Stregati da Italia e Brasile|editore=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=10 giugno 1997}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/1997/giugno/09/ecco_calcio_piu_bello_ga_0_9706095337.shtml|titolo=Ecco il calcio più bello|autore=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=9 giugno 1997}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ultimouomo.com/italia-brasile-1997|titolo=La battaglia fra i giganti|editore=Ultimo Uomo}}</ref>. Nell'ultimo incontro del torneo, il 10 giugno al [[Parco dei Principi]] di [[Parigi]], l'Italia pareggia per 2-2 contro la Francia padrona di casa, rimontando due volte lo svantaggio (con Casiraghi e il [[calcio di rigore]] di Del Piero).
L'obiettivo della qualificazione diretta al mondiale francese svanisce all'ultima giornata del girone eliminatorio, l'11 ottobre 1997 contro l'{{NazNB|CA|ENG}} allo [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] di [[Roma]]: gli azzurri, costretti alla vittoria, non vanno oltre un pari a reti bianche e, pur imbattuti in otto gare (5 vittorie e 3 pareggi) a differenza degli inglesi, concludono al secondo posto il girone vinto proprio dalla squadra allenata da [[Glenn Hoddle]]. Lo spareggio-mondiale, il primo della storia azzurra, oppone l'Italia alla {{NazNB|CA|RUS}}. La partita di andata, disputata il 29 ottobre 1997 a [[Mosca (Russia)|Mosca]] sotto una [[tormenta]], finisce 1-1 (gol di [[Christian Vieri]] e autorete di [[Fabio Cannavaro]] nel secondo tempo) e segna l'esordio in nazionale del 19enne portiere [[Gianluigi Buffon]], che al 54' subentra all'infortunato [[Gianluca Pagliuca]]. Nella gara di ritorno, il 15 novembre al [[Stadio San Paolo|San Paolo]] di [[Napoli]], un gol di [[Pierluigi Casiraghi]] dà all'Italia la qualificazione.
==== Mondiale 1998 ====
[[File:Italia vs Russia (Napoli, 1997) - Cesare Maldini.jpg|thumb|left|[[Cesare Maldini]], già vice dell'era-Bearzot e selezionatore dell'Under-21, e infine CT dal 1996 al 1998]]
Nella fase finale del mondiale l'Italia è inserita in un girone comprendente anche {{NazNB|CA|AUT}}, {{NazNB|CA|CHL}} e {{NazNB|CA|CMR}}. Il tecnico ha lasciato fuori dalla rosa Gianfranco Zola e l'infortunato [[Ciro Ferrara]], mentre ha convocato [[Roberto Baggio]] dopo l'ottima stagione disputata con il {{Calcio Bologna|N}}. All'esordio, a [[Montpellier]] contro i cileni, Baggio è titolare al posto di [[Alessandro Del Piero]], che siede in panchina. [[Fabrizio Ravanelli]], febbricitante, è rimpiazzato da [[Enrico Chiesa]], mentre in porta [[Gianluca Pagliuca]] sostituisce l'infortunato [[Angelo Peruzzi]]. Il vantaggio azzurro di [[Christian Vieri]] è vanificato dalla doppietta di [[Marcelo Salas]], ma un rigore trasformato da Roberto Baggio consente all'Italia di ottenere il pari (2-2). La seconda partita, contro il Camerun, nel nuovo stadio di [[Stade de France|Saint-Denis]], vede gli azzurri vittoriosi per 3-0 con rete di [[Luigi Di Biagio]] e doppietta di Vieri. Durante la terza e ultima sfida del girone, contro l'Austria, l'Italia perde [[Alessandro Nesta]] per un grave infortunio, ma vince l'incontro per 2-1 con marcature di Vieri e Baggio, prima del gol della bandiera austriaco al 90'.
Agli ottavi la squadra di Maldini si impone sulla temibile {{NazNB|CA|NOR}}, che nel turno precedente ha battuto il {{NazNB|CA|BRA}} e che viene da 17 risultati utili consecutivi. A decidere la sfida è un gol di Vieri. Si giunge così al quarto di finale più atteso, quello tra l'Italia e la Francia padrona di casa. La sfida del 3 luglio al Saint-Denis non decreta un vincitore neanche dopo i [[tempi supplementari]] e si decide ai tiri di rigore. È decisivo l'errore di Di Biagio al decimo tiro. Gli azzurri rimediano, così, la terza eliminazione consecutiva dal dischetto in una fase finale del mondiale.
Il 22 luglio 1998 la FIGC affida la panchina azzurra a [[Dino Zoff]]<ref>{{Cita web |url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/199807/22/35b60e950383c |titolo=Copia archiviata |accesso=28 settembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180907183246/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/calcio/199807/22/35b60e950383c/ |dataarchivio=7 settembre 2018 |urlmorto=sì }}</ref> in vista del {{EC|2000}}. Il nuovo CT conduce i suoi alla qualificazione all'europeo vincendo il girone eliminatorio con {{NazNB|CA|DNK}}, {{NazNB|CA|CHE}}, {{NazNB|CA|WAL}} e {{NazNB|CA|BLR}} con un bilancio di 4 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta.
== Anni 2000 ==
=== Euro 2000 con Zoff ===
[[File:Italia vs Galles (Bologna, 1999).jpeg|thumb|Gli azzurri che superarono 4-0 il {{NazNB|CA|WAL}} al [[Stadio Renato Dall'Ara|Dall'Ara]] di [[Bologna]] il 5 giugno 1999, nelle qualificazioni al {{EC|2000}}]]
Nella fase finale Zoff è costretto a rinunciare a Vieri e Buffon, entrambi fuori per infortunio<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/radu/vieri/vieri.html|titolo=Nazionale nei guai Vieri dà forfait|data=24 maggio 2000}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/sport/radu/infortuni/infortuni.html|titolo=Dramma Buffon Deve tornare a casa|data=3 giugno 2000}}</ref>. Gli azzurri sono inseriti nel raggruppamento con {{NazNB|CA|TUR}}, {{NazNB|CA|BEL}} e {{NazNB|CA|SWE}}. Al successo per 2-1 dell'11 giugno ad [[Arnhem]] contro i turchi (reti di [[Antonio Conte]] e [[Filippo Inzaghi]] su [[calcio di rigore]] da lui stesso procurato) segue la convincente vittoria per 2-0 a [[Bruxelles]] contro i belgi padroni di casa (gol di [[Francesco Totti]] e [[Stefano Fiore]]), risultati che assicurano agli azzurri il primo posto indipendentemente dal risultato dell'ultima partita, pur vinta contro la Svezia, il 19 giugno a [[Eindhoven]], con una formazione zeppa di seconde linee (i gol sono di Di Biagio e Del Piero).
Ai quarti l'Italia batte 2-0 la {{NazNB|CA|ROU}} con reti nel primo tempo di Totti e Inzaghi, quindi in semifinale se la vede con i {{NazNB|CA|NLD}}. Pur in superiorità numerica a causa dell'espulsione di [[Gianluca Zambrotta]] per doppio cartellino giallo al 34', la nazionale ospitante spreca due rigori (con [[Frank de Boer|De Boer]] e [[Patrick Kluivert]])<ref>[https://it.uefa.com/uefaeuro/season=2000/matches/round=1460/match=65184/postmatch/report/index.html Azzurri stoici contro i padroni di casa], uefa.com.</ref>) e non riesce a segnare. L'Italia resiste, portando la sfida ai supplementari, quindi ai tiri di rigore. Dagli undici metri è Di Biagio a segnare al primo tiro, poi si esalta [[Francesco Toldo]], che para il primo rigore olandese, ancora di Frank de Boer. [[Gianluca Pessotto]] segna il penalty del 2-0, prima dell'errore di [[Jaap Stam]] (tiro alto sulla traversa). Il "cucchiaio" di [[Francesco Totti]] che beffa [[Edwin van der Sar]] per il 3-0, poi Kluivert segna tenendo in vita le speranze olandesi. L'errore successivo di [[Paolo Maldini]] è ininfluente, perché [[Paul Bosvelt]] si fa parare la conclusione da Toldo, consentendo agli azzurri di ottenere la seconda finale europea della sua storia.
L'atto conclusivo del 2 luglio a [[Rotterdam]] oppone la nazionale italiana a quella francese campione del mondo in carica, a due anni dalla sfida del mondiale di Francia vinto dai ''bleus'' ai tiri di rigore. [[Marco Delvecchio]] apre le marcature dell'incontro al decimo della ripresa, poi gli azzurri falliscono con Del Piero due ottime chance per raddoppiare. La selezione allenata da [[Roger Lemerre]] spinge nel finale e trova il pari con [[Sylvain Wiltord]] allo scadere dei minuti di recupero. Al 103' è [[David Trezeguet]] a firmare il [[golden goal]] che vale il titolo per la Francia. All'indomani della sfida Zoff rassegna le dimissioni dall'incarico.
=== Il quadriennio di Trapattoni (2000-2004) ===
[[File:FIFA WC-qualification 2014 - Austria vs Ireland 2013-09-10 - Giovanni Trapattoni 01.JPG|thumb|upright|left|[[Giovanni Trapattoni]], CT dal 2000 al 2004, non riuscì a replicare sulla panchina azzurra i successi conseguiti con le squadre di club.]]
Il 6 luglio 2000 [[Giovanni Trapattoni]], l'allenatore più blasonato – a livello di club – nella storia del calcio tricolore, succede a Zoff<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/trap/trap/trap.html|titolo=Giovanni Trapattoni è il nuovo ct azzurro|data=6 luglio 2000}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/200007/07/396511d4034a3/|titolo=Trap ct azzurro|data=6 luglio 2000|accesso=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409233805/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/200007/07/396511d4034a3/|dataarchivio=9 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref>.
Nella composizione della rosa scelta per competere al mondiale nippo-coreano Trapattoni include volti nuovi: il difensore centrale [[Marco Materazzi|Materazzi]] e il trequartista [[Cristiano Doni|Doni]], entrambi fattisi notare militando in formazioni «di provincia» ({{Calcio Perugia|N}} il primo, {{Calcio Atalanta|N}} il secondo).<ref>{{cita web|url=http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/200101/10/3a5ca33d0273b/|titolo=Le novità del Trap|data=10 gennaio 2001|accesso=9 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180409233758/http://www2.raisport.rai.it/news/sport/nazionale/200101/10/3a5ca33d0273b/|dataarchivio=9 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref> Malgrado la rinuncia a Baggio – scelta che desta perplessità nei fan del ''Codino''<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/aprile/23/Baggio_spacca_Italia_ga_0_0204233147.shtml|titolo=Baggio spacca l'Italia|autore1=Luca Calamai|autore2=Alessio Da Ronch|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=23 aprile 2002}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calcio/azzuanalisi/azzuanalisi/azzuanalisi.html|titolo=La logica di Trapattoni esclude Robi Baggio|data=8 maggio 2002}}</ref> – la squadra non manca di qualità, soprattutto in attacco: il reparto offensivo vede infatti la coesistenza di elementi tecnicamente dotati (Del Piero e [[Francesco Totti|Totti]]) e di punte pure (Inzaghi, [[Vincenzo Montella|Montella]] e Vieri).
==== Mondiale 2002 ====
Al mondiale di Corea del Sud e Giappone la formazione di Trapattoni è inserita in un girone assieme a Croazia, {{NazNB|CA|ECU}} e Messico. L'Italia ne esce al secondo posto, con qualche patema rispetto alle previsioni della vigilia, frutto del successo sui sudamericani (2-0; doppio Vieri), della sconfitta patita con i balcanici (1-2; gol di Vieri) e del pari coi nordamericani (1-1; gol di Del Piero).
L'ottavo di finale oppone all'Italia la Corea del Sud padrona di casa: Buffon respinge un rigore di [[Ahn Jung-hwan]] a inizio partita, quindi al 18' Vieri porta in vantaggio gli azzurri. Nel finale di partita, gli asiatici pareggiano con la rete di [[Seol Ki-Hyeon]] sicché la sfida prosegue ai tempi supplementari. L'Italia attacca in cerca del nuovo vantaggio, tuttavia si ritrova in inferiorità numerica dopo che l'arbitro [[Byron Moreno]] espelle Totti, per somma di ammonizioni, dopo una simulazione in area. Ciò nonostante gli azzurri vanno nuovamente a segno con [[Damiano Tommasi]], ma la rete è annullata per fuorigioco. Il mondiale degli italiani termina al 116' di gioco: Ahn sigla il 2-1 finale di testa, [[golden goal]] che pone fine alle ostilità. Le numerose polemiche riguardo all'arbitraggio dell'ecuadoriano Moreno,<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2002/giugno/19/Italia_eliminata_dall_arbitro_ga_0_0206195423.shtml|titolo=Italia eliminata dall'arbitro|autore=Lodovico Maradei|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=19 giugno 2002}}</ref> che vanno a sommarsi ad altre controverse decisioni che paiono favorire i sudcoreani lungo tutto l'arco della manifestazione, portano a un'indagine da parte della FIFA che tuttavia non rivela alcun tentativo d'illecito o di corruzione.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/06/23/il-mondiale-nello-scandalo.html|titolo=Il Mondiale nello scandalo|autore=Gianni Mura|pubblicazione=la Repubblica|data=23 giugno 2002|p=1}}</ref>
Al termine del torneo Paolo Maldini, dopo quattordici anni di militanza, annuncia il proprio ritiro dalla nazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/calciomercato2002/maldini/maldini/maldini.html|titolo=Maldini: "Grazie Trapattoni ma chiudo con la Nazionale"||data=21 luglio 2002}}</ref>
==== Euro 2004 ====
Le avversarie nel girone di qualificazione al {{EC|2004}} sono {{NazNB|CA|Serbia e Montenegro}}, {{NazNB|CA|FIN}}, {{NazNB|CA|WAL}} e {{NazNB|CA|AZE}}. Dopo un inizio stentato, la squadra di Trapattoni ottiene quattro vittorie nelle ultime cinque partite e vince il girone proponendo a tratti un buon calcio e subendo complessivamente solo quattro gol.
In vista della fase finale di Euro 2004 in Portogallo, Trapattoni punta sul giovane [[Antonio Cassano]] rinunciando a Baggio, che termina la propria carriera con l'onore di vedere organizzata per lui la gara d'addio in azzurro contro la {{NazNB|CA|ESP}}.<ref>{{cita web |url=http://www.repubblica.it/2004/d/sezioni/sport/calcio/nazionale/italiaspagna/italiaspagna/italiaspagna.html|titolo=Baggio, lungo, emozionante addio ma Italia-Spagna è poca cosa|data=28 aprile 2004}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www.repubblica.it/2004/f/sezioni/sport/calcio/nazionale/trapcassano/trapcassano/trapcassano.html|titolo=La prima grana per il Trap Cassano sta già sgomitando|autore=Enrico Currò|data=6 giugno 2004}}</ref> Al debutto, con la {{NazNB|CA|DNK}}, finisce 0-0: Totti sputa a [[Christian Poulsen]], venendo squalificato tramite la prova televisiva.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/nazionale/2004/06-giugno/16/totti.shtml|titolo=Totti nella bufera: rischia 3 turni|data=16 giugno 2004}}</ref> L'Italia non supera nemmeno la Svezia (1-1): al gol iniziale di Cassano, gli scandinavi replicarono con il pari di [[Zlatan Ibrahimović]], autore di un pregevole colpo di tacco al volo. Resta l'ultimo match con la Bulgaria: il successo ottenuto per 2-1 (Perrotta e Cassano le reti azzurre) non basta per qualificarsi, nonostante i 5 punti in classifica,<ref>{{cita web |url=http://www.repubblica.it/2004/e/speciale/altri/euro2004/pianto/pianto.html |titolo=Quel pianto di Cassano dopo il gol inutile |autore=Michele Serra|data=23 giugno 2004}}</ref> poiché la contemporanea sfida tra Danimarca e Svezia termina, non senza polemiche e sospetti (mai provati) di [[combine]], con l'unico punteggio che garantisce a entrambe il passaggio del turno, 2-2. L'Italia è dunque eliminata in ragione del maggior numero di gol segnati dalle due scandinave, a parità di [[differenza reti]] e a parità di punti in classifica (5)<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/e/speciale/altri/euro2004/fuoritalia/fuoritalia.html|titolo=Europei 2004, ciao ciao ItalTrap stampa e tv non si commuovono|data=23 giugno 2004}}</ref>.
=== La prima gestione Lippi (2004-2006) ===
[[File:Marcello Lippi by Martina De Siervo - International Journalism Festival 2010.jpg|thumb|upright|[[Marcello Lippi]]: il viareggino ha guidato la nazionale in due differenti bienni (2004-2006 e 2008-2010) vincendo il titolo mondiale nel 2006, il 4º della storia azzurra]]
Dopo la deludente spedizione lusitana, [[Marcello Lippi|Lippi]] (ex tecnico della Juventus) sostituì Trapattoni. Il viareggino, già dalle prime partite, dette spazio a nuovi giocatori: integrò infatti [[Andrea Barzagli|Barzagli]], [[Daniele De Rossi|De Rossi]], [[Alberto Gilardino|Gilardino]] (provenienti dall'Under-21) e [[Luca Toni|Toni]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/08/14/lippi-chiama-toni-barone.html|titolo=Lippi chiama Toni e Barone|autore=Massimo Norrito|pubblicazione=la Repubblica|data=14 agosto 2004}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/sport/calcio/nazionaleisla/nazionaleisla/nazionaleisla.html|titolo=Lippi all'esordio in Islanda prende per mano l'Italia|autore=Enrico Currò|data=18 agosto 2004}}</ref> Dalle sue convocazioni fu però escluso Cassano: il barese non venne mai preso in considerazione dal tecnico, complici anche i controversi episodi con le squadre di club.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/h/sezioni/sport/calcio/nazionale/lippi1/lippi1/lippi1.html|titolo=Ecco i convocati di Lippi tante novità, c'è Gilardino|data=29 agosto 2004}}</ref><ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/10/04/lippi-non-chiama-ancora-il-ragazzo.html|titolo=E Lippi non chiama ancora il ragazzo di Bari|pubblicazione=la Repubblica|data=4 ottobre 2004}}</ref>
==== Mondiale 2006: la quarta stella ====
Alla vigilia del mondiale di {{WC2|2006}} il calcio italiano fu investito dallo scandalo noto come "[[Calciopoli]]": i suoi effetti ricaddero, soprattutto in termini mediatici, sul ritiro degli azzurri.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/sport/calcio/indagato-de-santis/indagato-de-santis/indagato-de-santis.html|titolo=Indagato De Santis, l'arbitro dei Mondiali|autore1=Marino Bisso|autore2=Corrado Zunino|data=10 maggio 2006}}</ref> Durante il torneo iridato, l'Italia supera la fase a gironi – contro {{NazNB|CA|GHA}}, {{NazNB|CA|USA}} e {{NazNB|CA|CZE}} –; quindi nella successiva fase a eliminazione diretta esclude {{NazNB|CA|AUS}} (1-0 su rigore di Totti al 95'),<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/26/ita-aus.shtml|titolo=Azzurri da batticuore: 1-0 al 95'|data=26 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> {{NazNB|CA|UKR}} (3-0),<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/06_Giugno/30/italiaucraina.shtml|titolo=E adesso la Germania|data=30 giugno 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> e Germania (2-0 ai supplementari, reti di Grosso al 119' e di Del Piero nel recupero)<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/04/GERMANIA-ITALIA.shtml|titolo=Italia gran finale|data=4 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref><ref>[http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/brasile_2014/2014/06/01/record_da_battere.html Mondiali, i record da battere: Del Piero ha il gol "tardivo"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140618203612/http://sport.sky.it/sport/mondiali_calcio/brasile_2014/2014/06/01/record_da_battere.html |data=18 giugno 2014 }} sky.it</ref> approdando alla finale contro la Francia. Dopo l'1-1 dei tempi regolamentari (Materazzi replica al rigore realizzato da [[Zinédine Zidane|Zidane]]), i supplementari sono segnati dall'espulsione dello stesso Zidane che, provocato sul terreno di gioco proprio da Materazzi, rifila al difensore italiano una testata in petto.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/frase-materazzi/frase-materazzi/frase-materazzi.html Materazzi-Zidane, mistero svelato Ecco la frase che scatenò la testata] repubblica.it</ref><ref>[http://www.corriere.it/sport/13_novembre_29/testata-zidane-materazzi-arbitro-rivela-grazie-moviola-tv-758595a4-58d3-11e3-ade8-6dbcc0d06561.shtml Testata di Zidane a Materazzi, l'arbitro rivela: «Me lo disse il quarto uomo, grazie alla moviola tv»] corriere.it</ref> Ai calci di rigore, dopo l'errore del francese Trezeguet, è decisivo il quinto penalty calciato da [[Fabio Grosso]], che regala all'Italia il suo quarto titolo mondiale.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2006/Primo_Piano/2006/07_Luglio/09/ITALIA-FRANCIA.shtml|titolo=Ci incoronano i rigori|data=9 luglio 2006|autore=Gaetano De Stefano}}</ref> A fine anno il capitano [[Fabio Cannavaro]], tra i protagonisti del successo di Berlino, vinse il [[Pallone d'oro 2006|Pallone d'oro]] (davanti al compagno azzurro [[Gianluigi Buffon]]) e il [[FIFA World Player of the Year 2006|FIFA World Player]].<ref>{{Cita web|autore=Luigi Garlando|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/11_Novembre/17/cannavaro.shtml|titolo=Cannavaro mister Pallone d'Oro|data=17 novembre 2006|accesso=27 agosto 2012}}</ref>
[[File:Fabio Cannavaro - Under 21 1995-96.JPG|thumb|upright|left|[[Fabio Cannavaro]] (qui in maglia Under-21 nel 1995), capitano al vittorioso mondiale di {{WC2|2006}}]]
Lippi non aveva comunque dimenticato le polemiche della vigilia e, durante la prima conferenza stampa al rientro in Italia, rassegnò le sue dimissioni.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=7105044 Lastampa.It<!-- Titolo generato automaticamente -->] |data=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> Il mondiale 2006 segnò anche gli addii alla nazionale di due bandiere come Totti e Nesta.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/07/sezioni/sport/calcio/nazionale/totti-20-lug/totti-20-lug/totti-20-lug.html È ufficiale: Totti saluta l'azzurro "Non giocherò più in nazionale"] repubblica.it</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2007/08/sezioni/sport/calcio/nesta-nazionale/nesta-nazionale/nesta-nazionale.html Anche Nesta lascia la Nazionale "La mia avventura è finita"] repubblica.it</ref>
=== Euro 2008 con Donadoni ===
Per raccogliere l'eredità di Lippi, venne chiamato [[Roberto Donadoni]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Primo_Piano/2006/07_Luglio/13/donadoni.shtml|titolo=Donadoni, nuovo c.t. azzurro|data=13 luglio 2006}}</ref> Non senza qualche difficoltà iniziale,<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/08/sezioni/sport/calcio/nazionale/italia-croazia/italia-croazia/italia-croazia.html|titolo=Non va la nuova Italia di Donadoni La Croazia è più avanti: 0-2 a Livorno|data=16 agosto 2006}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/Primo_Piano/2006/10_Ottobre/11/11nazionale.shtml|titolo=L'Italia torna in corsa|autore=Gaetano De Stefano|data=11 ottobre 2006}}</ref> il tecnico cisanese porta gli ''Azzurri'' al {{EC|2008}}.
Nella fase finale in Austria e Svizzera, l'Italia passa un girone complicato dopo aver perso con i Paesi Bassi per 3-0 – mai era successo che la formazione debuttasse perdendo nella rassegna continentale<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/italia-olanda/italia-olanda/italia-olanda.html|titolo=Buio sulla Nazionale dopo un gol irregolare|autore=Valerio Gualerzi|data=9 giugno 2008}}</ref> – pareggiato con la Romania 1-1 (Buffon para anche un rigore a [[Adrian Mutu|Mutu]], pareggio azzurro per opera di [[Christian Panucci]]) e vinto con la Francia per 2-0 ([[Andrea Pirlo|Pirlo]] su rigore, e [[Daniele De Rossi|De Rossi]]) trovando la Spagna sulla propria strada ai quarti di finale. Gli iberici, provenienti da un girone vinto a punteggio pieno,<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/20/antevigilia.shtml|titolo=Italia sempre top secret|autore=Gaetano De Stefano|data=20 giugno 2008}}</ref> dominarono l'incontro, che tuttavia rimase bloccato sullo 0-0 anche nei supplementari. Dal dischetto, l'Italia si arrese: De Rossi e Di Natale fallirono i propri tiri, mentre Buffon parò soltanto una conclusione avversaria.<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Speciali/Europei/2008/Primo_Piano/2008/06_Giugno/22/ita-spa.shtml|titolo=Italia, che peccato! Fuori ai rigori con la Spagna|autore=Gaetano De Stefano|data=22 giugno 2008}}</ref>
Subito dopo l'eliminazione dal torneo, Donadoni è esonerato per lasciar spazio al ritorno di Lippi.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/sport/calcio/europei/donadoni-lippi/donadoni-lippi/donadoni-lippi.html|titolo=Donadoni, una parentesi tra il Lippi 1 e il Lippi 2|autore=Fabrizio Bocca|data=26 giugno 2008}}</ref>
=== La seconda gestione Lippi (2008-2010) ===
==== Confederations Cup 2009 ====
Nel giugno del 2009 il tecnico viareggino guida l'Italia nella sua prima partecipazione alla [[FIFA Confederations Cup 2009|Confederations Cup]],<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//2009/giugno/11/Italia_reazione_Troppi_errori_Entra_ga_10_090611011.shtml|titolo=L'Italia va a reazione Troppi errori Entra Pirlo, c'è la rimonta|autore=Alberto Cerruti|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=11 giugno 2009}}</ref> schierando in [[Sudafrica]] i giocatori meno utilizzati.<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio-estero/2009/06/14/lippi_confederations_cup_italia_usa.html|titolo=Lippi: "Mi tengo stretto i miei vecchi". Dubbio Toni-Gila|data=14 giugno 2009|accesso=20 aprile 2018|dataarchivio=21 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180421031337/https://sport.sky.it/calcio-estero/2009/06/14/lippi_confederations_cup_italia_usa.html|urlmorto=sì}}</ref> La formazione italiana esce alla fase a gironi dopo aver battuto gli Stati Uniti (3-1) e aver perso contro {{NazNB|CA|EGY}} (1-0) e Brasile (3-0).
== Anni 2010 ==
=== Mondiale 2010 ===
Nell'autunno seguente la squadra consegue la qualificazione al mondiale di {{WC2|2010}}:<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/09/06/meno-male-che-kaladze.html|titolo=Meno male che c'è Kaladze|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=6 settembre 2009|p=42}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2009/10/sport/calcio/nazionale/irlanda-italia/eire-italia-diretta/eire-italia-diretta.html|titolo="Qualificati con personalità"|autore=Luigi Panella|data=10 ottobre 2009}}</ref> il girone è chiuso al primo posto da imbattuti e con 24 punti in classifica.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it//2009/ottobre/15/Italia_tutti_Gila_per_tre_ga_10_091015037.shtml|titolo=Italia tutti in Gila per tre. Azzurri sotto 2-0 con Cipro In 14 minuti c'è la rimonta|autore=Alberto Cerruti|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=15 ottobre 2009}}</ref> La rosa che va ad affrontare da campione uscente l'impegno mondiale conta in gran parte sui reduci del trionfo in Germania: novità di spicco, rispetto a quei 23, sono il portiere di riserva [[Federico Marchetti|Marchetti]] e il centrale difensivo [[Leonardo Bonucci|Bonucci]].<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/31-05-2010/italia-lippi-sceglie-23-604206121017.shtml|titolo=Italia, Lippi sceglie i 23 Borriello o Rossi a casa|autore=Nicola Bruni|data=31 maggio 2010}}</ref> Lippi non punta sul ricambio generazionale, lasciando a casa elementi come [[Mario Balotelli]] (messosi in luce con la maglia dell'Inter) e il redivivo Cassano, tornato su buoni livelli di rendimento,<ref>{{cita web|url=http://www.iltempo.it/sport/2010/05/12/news/mondiali-i-30-di-lippi-br-fuori-totti-e-balotelli-859708/|titolo=Mondiali: i 30 di Lippi Fuori Totti e Balotelli|data=12 maggio 2010}}</ref>
Il sorteggio della fase finale vede l'Italia favorita del girone con {{NazNB|CA|PRY}}, {{NazNB|CA|NZL}} e {{NazNB|CA|SVK}}, tuttavia gli azzurri compiono mezzi passi falsi sia coi sudamericani (1-1: [[Antolín Alcaraz]] e [[Daniele De Rossi]])<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/squadre/italia/2010/06/14/news/diretta_italia_-paraguay-4842111/|titolo=Soffre l'Italia, la salva De Rossi|autore=Luigi Panella|data=14 giugno 2010}}</ref> sia, soprattutto, contro i modesti neozelandesi (1-1: [[Shane Smeltz]] e [[Vincenzo Iaquinta]] su rigore),<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Speciali/Mondiale_2010/Squadre/20-06-2010/italia-continua-deludere-71159800681.shtml|titolo=L'Italia continua a deludere Solo 1-1 con la Nuova Zelanda|autore=Riccardo Pratesi|data=20 giugno 2010}}</ref> arrivando così a giocarsi la qualificazione nell'ultimo incontro con gli slovacchi: la squadra danubiana compie l'impresa, ottenendo uno storico successo per 3-2 (grazie alla doppietta di [[Róbert Vittek|Vittek]] e al gol di [[Kamil Kopúnek]], inutili i gol di [[Antonio Di Natale|Di Natale]] e [[Fabio Quagliarella|Quagliarella]]) ed eliminando i detentori del titolo.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/06/25/paura-errori-illusioni-poi-solo-lacrime.html|titolo=Paura, errori, illusioni: poi solo lacrime|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=25 giugno 2010|p=4}}</ref> La sfida con la Slovacchia diviene l'ultima in azzurro per i campioni del mondo del 2006 Cannavaro e [[Gennaro Gattuso]].
=== Il quadriennio di Prandelli (2010-2014) ===
[[File:Cesare Prandelli Euro 2012 vs England.jpg|thumb|upright|[[Cesare Prandelli]], commissario tecnico dal 2010 al 2014]]
Già prima del torneo, la Federazione aveva annunciato il nome del successore di Lippi: [[Cesare Prandelli]], proveniente da un buon triennio alla guida della Fiorentina.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/sudafrica2010/squadre/italia/2010/07/02/news/piacere_normali-5324524/|titolo=Prandelli, il piacere di essere normali|autore=Fabrizio Bocca|data=2 luglio 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2010/07/06/news/prandelli_lippi_incontro-5429470/|titolo=Prandelli da Lippi Idee per la nuova Italia|data=6 luglio 2010}}</ref> Al nuovo commissario tecnico fu così affidato l'oneroso incarico di ricostruire una squadra fiaccata nel morale e nei risultati.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/06-08-2010/prandelli-parte-abc-71699031321.shtml|titolo=Prandelli parte dall'ABC Amauri, Balotelli e Cassano|autore=Riccardo Pratesi|data=6 agosto 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2010/11/26/news/prandelli-9552681/|titolo=Prandelli, ct tutto cuore: "Senza amore non si vive"|data=26 novembre 2010}}</ref> La squadra offrì da subito risposte positive, qualificandosi per l'[[Campionato europeo di calcio 2012|europeo 2012]] in anticipo e mantenendo l'imbattibilità.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2011/09/06/news/prandelli_chiede_calore-21296766/|titolo=L'appello di Prandelli: "Più calore per l'azzurro"|data=6 settembre 2011}}</ref> I mesi precedenti il torneo furono segnati dalle polemiche, sia per un [[Scandalo italiano del calcioscommesse del 2011|nuovo scandalo di scommesse]] che per i deludenti risultati.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/02/tre-schiaffoni-dalla-russia-il-gruppo-azzurro.html|titolo=Tre schiaffoni dalla Russia il gruppo azzurro è sparito|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=2 giugno 2012|p=57}}</ref>
==== Euro 2012 ====
All'europeo, l'Italia debuttò con un pari contro la Spagna: gli iberici detenevano sia il titolo mondiale sia continentale.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/polonia-ucraina2012/squadre/italia/2012/06/10/news/prandelli_post_spagna-36942677/|titolo=Prandelli: "Questa è la mia Italia"|autore=Giacomo Talignani|data=10 giugno 2012}}</ref> Dopo un nuovo 1-1 con la Croazia<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Europei/2012/14-06-2012/prandelli-torna-conservatore-la-croazia-stesso-undici-911528343841.shtml|titolo=Italia, altro pari con la Croazia Ora si fa tutto più complicato|autore=Riccardo Pratesi|data=14 giugno 2012}}</ref>, gli azzurri si qualificarono per i quarti battendo l'Irlanda di Trapattoni.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/polonia-ucraina2012/squadre/italia/2012/06/18/news/prandelli_post_eire-37478240/|titolo=Prandelli: "È stata la vittoria del cuore"|data=18 giugno 2012}}</ref> Nella fase a eliminazione diretta, furono battute l'Inghilterra (ai rigori) e la Germania (per 2-1).<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/giugno/25/Gli_azzurri_dominano_gli_inglesi_ga_10_120625008.shtml|titolo=Gli azzurri dominano gli inglesi Vittoria ai rigori: ora la Germania|autore=Luigi Garlando|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=25 giugno 2012}}</ref><ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/giugno/29/Balotelli_show_tedeschi_Italia_finale_ga_10_120629048.shtml|titolo=Balotelli show, i tedeschi k.o. L'Italia in finale con la Spagna STRAORDIMARIO!!!|autore=Luigi Garlando|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=29 giugno 2012}}</ref> La squadra trovò così la terza finale europea della propria storia, dopo quelle del 1968 e 2000: nell'ultimo incontro sfidò nuovamente la Spagna, venendo surclassata per 4-0 (peggior sconfitta azzurra dal 1955).<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Europei/2012/01-07-2012/spagna-ancora-campione-italia-pezzi-battuta-4-0-911699160377.shtml|titolo=Spagna ancora campione Italia a pezzi battuta 4-0|autore=Riccardo Pratesi|data=1º luglio 2012}}</ref> Il secondo posto nella rassegna iridata qualificò gli azzurri alla [[FIFA Confederations Cup 2013|Confederations Cup]], in quanto le ''Furie Rosse'' erano già state ammesse per la vittoria dei Mondiali 2010.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/06/29/conf-cup-2013.html|titolo=Conf Cup|autore=Maurizio Crosetti|pubblicazione=la Repubblica|data=29 giugno 2012|p=59}}</ref>
[[File:Italy national football team Euro 2012 final.jpg|thumb|left|La formazione azzurra finalista al {{EC|2012}}]]
Dopo l'europeo, la squadra prese parte alle eliminatorie per il [[Campionato mondiale di calcio 2014|mondiale 2014]].<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/settembre/08/Due_gol_del_romanista_tante_ga_10_120908032.shtml|titolo=Due gol del romanista e tante incertezze Italia con poche idee Solo Osvaldo|autore=Luigi Garlando|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|data=8 settembre 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio-estero/2012/10/12/italia_armenia_qualificazioni_mondiali_2014_commento.html|titolo=L'Italia fatica ma vince. In Armenia successo per 3-1|data=12 ottobre 2012|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=4 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181004230119/https://sport.sky.it/calcio-estero/2012/10/12/italia_armenia_qualificazioni_mondiali_2014_commento.html|urlmorto=sì}}</ref> Nel giugno 2013 partecipò invece alla Confederations Cup, con Prandelli che approfittò del torneo per utilizzare giocatori che avevano trovato minor spazio.<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2013/06/03/i-calciatori-convocati-dallitalia-per-la-confederations-cup/|titolo=I calciatori convocati dall'Italia per la Confederations Cup|data=3 giugno 2013}}</ref>
==== Confederations Cup 2013 ====
La manifestazione vide l'Italia esordire con un successo, per 2-1 ai danni del Messico: le reti furono siglate da Pirlo e Balotelli.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2013/06/16/news/italia_batte_messico-61232635/|titolo=Italia-Messico 2-1, Balotelli conquista il Maracanà|autore=Jacopo Manfredi|data=16 giugno 2013}}</ref> La successiva vittoria contro il {{NazNB|CA|JPN}} assicurò il passaggio del turno<ref>{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2013/06/20/italia-giappone-video-foto-sintesi/|titolo=Italia-Giappone 4-3|data=20 giugno 2013}}</ref>, rendendo ininfluente la sconfitta per 4-2 con il Brasile.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/06/23/il-cuore-non-basta.html|titolo=Il cuore non basta|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=23 giugno 2013|p=64}}</ref> In semifinale, la formazione perse ai rigori contro la Spagna.<ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/confederationscup/2013/articoli/1002976/confederations-cup-italia-ko-ai-rigori-spagna-in-finale-160-.shtml|titolo=Confederations Cup: Italia ko ai rigori, Spagna in finale|autore=Simone Redaelli|data=27 giugno 2013}}</ref> Gli uomini di Prandelli conquistarono il terzo posto, battendo sempre dagli undici metri l'Uruguay.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/07/01/ci-vediamo-ai-mondiali-festa-italia-si.html|titolo=Ci vediamo ai Mondiali Festa Italia, si chiude col terzo posto Buffon para tre rigori all'Uruguay|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=1º luglio 2013|p=40}}</ref>
Nel settembre 2013, l'Italia conquistò la qualificazione ai Mondiali brasiliani.<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio-estero/2013/09/10/prandelli_cesare_qualificazioni_mondiali_post_italia_rep_ceca.html|titolo=Prandelli, missione compiuta: "Ho visto una grande Italia"|data=10 settembre 2013|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=24 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180924190520/https://sport.sky.it/calcio-estero/2013/09/10/prandelli_cesare_qualificazioni_mondiali_post_italia_rep_ceca.html|urlmorto=sì}}</ref> Chiudendo il girone con due pareggi, risultò tuttavia esclusa dal novero delle teste di serie.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Nazionale/02-12-2013/nazionale-prandelli-italia-non-testa-serie-il-nostro-carattere-meglio-cosi-201719016058.shtml|titolo=Nazionale, Prandelli: "Italia non è testa di serie? Per il nostro carattere meglio così" |data=2 dicembre 2013}}</ref> Di conseguenza, il sorteggio presentò un raggruppamento complicato: alla {{NazNB|CA|CRC}} si aggiunsero infatti l'Inghilterra e l'Uruguay.<ref>{{cita web|url=http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/Brasile2014/2013/articoli/1019839/brasile-2014-prandelli-il-nostro-e-il-girone-piu-difficile-.shtml|titolo=Brasile 2014, Prandelli: "Il nostro è il girone più difficile"|data=6 dicembre 2013}}</ref>
==== Mondiale 2014 ====
[[File:20150616 - Portugal - Italie - Genève - Andrea Pirlo.jpg|thumb|upright|[[Andrea Pirlo]], in azzurro dal 2002 al 2015 e tra i protagonisti dell'Italia che alla [[Confederations Cup 2013]] ottiene il suo migliore risultato nella manifestazione con il terzo posto finale]]
Prima del mondiale, Prandelli raggiunse un accordo con la Federazione per rimanere in panchina anche dopo il torneo.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2014/03/05/news/prandelli_futuro_azzurro-80260912/|titolo=Ecco perché Prandelli vuol restare in azzurro|data=5 marzo 2014}}</ref> Nella rosa selezionata per l'evento mancava il nome di [[Riccardo Montolivo]], infortunatosi gravemente in un'amichevole.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/31-05-2014/prandelli-per-montolivo-qualcosa-serio-siamo-tutti-frastornati-80806691882.shtml|titolo=Prandelli: "Frastornati per Montolivo". Il dottore: "Si opera, niente Mondiale"|data=31 maggio 2014}}</ref> La squadra esordì battendo di misura l'Inghilterra (reti di Marchisio e Balotelli)<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/brasile2014/italia/2014/06/14/news/inghilterra-88972904/|titolo=Italia cuore e classe: 2-1 all'Inghilterra|autore=Jacopo Manfredi|data=14 giugno 2014}}</ref>, ma nel secondo incontro perse con i centramericani.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/20-06-2014/mondiali-italia-costa-rica-0-1-gol-ruiz-80989787190.shtml|titolo=Mondiali, Italia-Costa Rica 0-1: gol di Ruiz|autore=Stefano Cantalupi|data=20 giugno 2014}}</ref> Per qualificarsi agli ottavi, sarebbe stato sufficiente un pari contro la ''Celeste''.<ref>{{cita web|url=https://www.ilfoglio.it/articoli/2014/06/23/news/prandelli-domani-in-campo-per-vincere-74361/|titolo=Prandelli: "Domani in campo per vincere"|data=23 giugno 2014}}</ref> Chiuso il primo tempo senza gol, nella ripresa la formazione dovette fronteggiare l'espulsione di [[Claudio Marchisio|Marchisio]]: subendo il gol di [[Diego Godín]] nel finale, perse la gara e venne eliminata.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/mondiali/brasile2014/italia/2014/06/24/news/italia_uruguay-89897469/|titolo=Italia-Uruguay 0-1, azzurri a casa. Prandelli: "Mi dimetto". Lascia anche Abete|autore=Jacopo Manfredi|data=24 giugno 2014}}</ref> Dopo la seconda eliminazione consecutiva al primo turno, Prandelli comunicò in diretta televisiva le dimissioni dall'incarico: fu imitato da [[Giancarlo Abete]], che lasciò vacante la carica di presidente della FIGC.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Mondiali/24-06-2014/italia-prandelli-si-dimette-sono-irrevocabili-abete-vado-via-anch-io-801032712877.shtml|titolo=Italia, Prandelli si dimette: "Sono irrevocabili". Abete: "Vado via anch'io"|data=24 giugno 2014}}</ref>
=== Euro 2016 con Conte ===
Nell'agosto 2014 furono resi noti i nomi dei successori: [[Carlo Tavecchio]] venne eletto presidente della Federazione<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/11-08-2014/tavecchio-presidente-figc-elezioni-plebiscito-albertini-battuto-90108033564.shtml|titolo=Tavecchio presidente Figc: "Ha vinto la democrazia". Elezioni: Albertini battuto|data=11 agosto 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/2014/08/11/news/tavecchio_eletto_presidente_figc-93584038/|titolo=Figc, eletto Tavecchio: "Sarò il presidente di tutti"|autore=Fulvio Bianchi|data=11 agosto 2014}}</ref>, mentre [[Antonio Conte]] sedette in panchina.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/14-08-2014/conte-nuovo-ct-nazionale-sara-coordinatore-unico-90142060751.shtml|titolo=Conte è il nuovo c.t. della Nazionale. Tavecchio: "Un condottiero"|data=14 agosto 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/2014/08/14/foto/ct_nazionale_italia-93633451/1/|titolo=Conte nuovo ct azzurro: tutti gli allenatori della Nazionale|data=14 agosto 2014}}</ref> Il nuovo commissario tecnico, reduce da tre scudetti vinti consecutivamente con la Juventus, esordì battendo i Paesi Bassi (classificatisi terzi al mondiale 2014) in amichevole per 2-0.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/04-09-2014/italia-olanda-conte-spogliatoi-italia-olanda-verratti-de-rossi-norvegia-immobile-90359121332.shtml|titolo=Italia-Olanda, Conte: "Una squadra che ha disponibilità e gran voglia di vincere"|data=4 settembre 2014}}</ref> Gli azzurri presero quindi parte alle qualificazioni per l'[[Campionato europeo di calcio 2016|europeo 2016]]<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/10/11/italia-sei-minuti-di-paura-col-piccolo-azerbaigian-chiellini-fa-disfa-e-decide70.html|titolo=Italia, sei minuti di paura col piccolo Azerbaigian Chiellini fa, disfa e decide|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=11 ottobre 2014|p=70}}</ref> e chiusero il proprio girone davanti alla Croazia.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2015/10/11/news/conte_verso_europei-124826088/|titolo=Conte: "Questa Italia può fare un grande Europeo"|autore=Francesco Saverio Intorcia|data=11 ottobre 2015}}</ref> In vista della fase finale, il CT diede spazio a nuovi elementi: [[Simone Zaza]], [[Graziano Pellè]], [[Éder (calciatore 1986)|Éder]].<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Europei2016/12-12-2015/euro2016-conte-punge-balotelli-non-vede-ora-vederci-tv-instagram-1301273630109.shtml|titolo=Euro2016, Conte punge Balotelli: "Non vede l'ora di vederci in tv?"|data=12 dicembre 2015}}</ref>
L'Italia esordì nella manifestazione, ospitata in Francia, con una vittoria per 2-0 ai danni del Belgio (gol di [[Emanuele Giaccherini]] e [[Graziano Pellè]]), all'epoca al primo posto nel ''ranking'' FIFA.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/calcio/europei/2016/13-06-2016/euro-2016-belgio-italia-0-2-giaccherini-pelle-gol-conte-testa-girone-1501056614049.shtml|titolo=Euro 2016, Belgio-Italia 0-2: Giaccherini e Pellé gol, Conte in testa al girone|autore=Stefano Cantalupi|data=13 giugno 2016}}</ref> Anche la partita con la Svezia ebbe un esito favorevole agli azzurri, che, vincendo con un gol di Éder nel finale, si assicurarono il passaggio del turno.<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/speciali/calcio/europei/francia2016/2016/06/17/news/italia-svezia_1-0_eder_lancia_gli_azzurri_agli_ottavi-142244760/|titolo=Italia-Svezia 1-0, Eder lancia gli azzurri agli ottavi|autore=Jacopo Manfredi|data=17 giugno 2016}}</ref> La prima fase fu chiusa da un'indolore sconfitta di misura con l'Irlanda, che garantì il superamento del gruppo agli stessi ''Green''.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/calcio/europei/2016/italia/22-06-2016/euro-2016-italia-irlanda-0-1-decide-brady-anche-verdi-ottavi-16073481692.shtml|titolo=Euro 2016, Italia-Irlanda 0-1: decide Brady, anche i verdi agli ottavi|autore=Stefano Cantalupi|data=22 giugno 2016}}</ref>
[[File:20150616 - Portugal - Italie - Genève - Antonio Conte.jpg|thumb|left|[[Antonio Conte]], commissario tecnico al {{EC|2016}}]]
Agli ottavi di finale la squadra azzurra affrontò la Spagna campione uscente, battendola per 2-0 ([[Giorgio Chiellini]] e ancora Pellé le marcature).<ref>{{cita web|url=https://sport.sky.it/calcio-estero/2016/06/27/italia-spagna-conte-reazioni.html|titolo=Conte: sapevo che finiva così. Idea batte talento|data=27 giugno 2016|accesso=23 ottobre 2018|dataarchivio=23 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181023234324/https://sport.sky.it/calcio-estero/2016/06/27/italia-spagna-conte-reazioni.html|urlmorto=sì}}</ref> Fu poi eliminata dalla Germania nei quarti, cedendo ai rigori dopo che i supplementari si erano conclusi 1-1 ([[Mesut Özil|Özil]] e [[Leonardo Bonucci|Bonucci]] su rigore): in precedenza, l'avversaria tedesca non era mai prevalsa sugli azzurri in competizioni internazionali.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/calcio/europei/2016/italia/02-07-2016/euro-2016-germania-italia-7-6-rigori-azzurri-casa-tedeschi-semifinale-160203435129.shtml|titolo=Germania-Italia 7-6 ai rigori: azzurri a casa, tedeschi in semifinale|autore=Stefano Cantalupi|data=2 luglio 2016}}</ref>
Già prima dell'inizio dell'europeo era stato annunciato che [[Gian Piero Ventura]] (all'epoca tecnico del Torino) avrebbe sostituito Conte al termine del torneo.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/16-05-2016/nazionale-ventura-il-conte-cairo-il-via-libera-figc-torino-montella-debiasi-150697572466.shtml|titolo=Nazionale, Ventura per il dopo Conte? Cairo dà il via libera|data=17 maggio 2016}}</ref>
=== La mancata qualificazione al mondiale 2018 ===
Il primo e, ''a posteriori'', unico banco di prova per Ventura fu la fase eliminatoria di qualificazione per il [[Campionato mondiale di calcio 2018|campionato del mondo 2018]]<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/19-07-2016/italia-ventura-si-comincia-oggi-giorno-presentazione-160406660588.shtml|titolo=Italia-Ventura, si comincia: "Voglio una Nazionale eccitante"|data=19 luglio 2016}}</ref>, in cui la Spagna era testa di serie.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2016/07/19/news/nazionale_ventura_presentazione-144442447/|titolo=Nazionale, Ventura si presenta: "Saremo protagonisti, voglio un'Italia eccellente"|autore=Francesco Saverio Intorcia|data=19 luglio 2016}}</ref> Gli iberici costrinsero l'Italia al pari a Torino<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/06-10-2016/italia-spagna-qualificazioni-derossi-buffon-ventura-170334545153.shtml|titolo=Italia-Spagna 1-1, De Rossi su rigore risponde a Vitolo|autore=Stefano Cantalupi|data=6 ottobre 2016}}</ref>, rimanendo avanti in classifica per la differenza-gol.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/10/10/litalia-che-non-eccita-mai-ventura-si-salva-ancora-cambiare36.html|titolo=L'Italia che non eccita mai, Ventura si salva ancora ma adesso deve cambiare|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=10 ottobre 2016|p=36}}</ref><ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2016/11/13/cattivi-solo-a-meta-esagerare-con-i-gol-non-e-da-italiani-allunga58.html|titolo=Cattivi solo a metà, esagerare con i gol non è da italiani E la Spagna allunga|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=13 novembre 2016|p=58}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/11-06-2017/nazionale-qualificazioni-mondiali-italia-liechtenstein-5-0-200938562157.shtml|titolo=Qualificazioni Mondiali: Italia-Liechtenstein 5-0. Azzurri secondi|autore=Stefano Cantalupi|data=11 giugno 2017}}</ref> L'Italia terminò il 2016 al 16º posto nel ''ranking'' FIFA, peggior piazzamento di sempre in chiusura di anno solare.<ref name="dic19">{{cita news|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/19-12-2019/ranking-fifa-l-italia-nazionale-europea-migliorata-piu-3502014530907.shtml|titolo=Ranking Fifa: è l’Italia la Nazionale europea migliorata di più |editore=La Gazzetta dello Sport|data=19 dicembre 2019}}</ref> La sconfitta per 3-0 a Madrid contro gli iberici del settembre 2017 indirizzò ''de facto'' gli azzurri verso i play-off, interrompendo contestualmente un'imbattibilità degli italiani nelle qualificazioni mondiali cominciata nel 2004.<ref>{{cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2017/09/03/e-imprendibile-la-spagna-di-isco-ora-litalia-non-playoff30.html|titolo=È imprendibile la Spagna di Isco, ora l'Italia non può sbagliare i playoff|autore=Enrico Currò|pubblicazione=la Repubblica|data=3 settembre 2017|p=30}}</ref> Concludendo il girone al secondo posto, gli azzurri furono abbinati alla Svezia per lo spareggio.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2017/10/17/news/spareggio_mondiale_sorteggio-178532646/|titolo=Spareggio Mondiale, l'Italia pesca la Svezia|autore=Luigi Panella|data=17 ottobre 2017}}</ref> All'andata, a [[Stoccolma]], una rete di [[Jakob Johansson|Johansson]] (propiziata dal tocco di De Rossi) consegnò la vittoria agli scandinavi.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/10-11-2017/svezia-italia-1-0-decide-johansson-ora-serve-impresa-s-siro-230529183428.shtml|titolo=Svezia-Italia 1-0: decide Johansson, ora serve l'impresa a S. Siro|autore=Stefano Cantalupi|data=10 novembre 2017}}</ref> Nel ritorno, a San Siro, un pareggio senza gol comportò – per la prima volta da 60 anni a quella parte – l'imprevedibile esclusione degli ''Azzurri'' dal torneo.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/13-11-2017/italia-svezia-0-0-azzurri-fuori-mondiale-230601942551.shtml|titolo=Italia-Svezia 0-0: Azzurri fuori dal Mondiale|autore=Stefano Cantalupi|data=13 novembre 2017}}</ref> A seguito del fallimento, Ventura fu esonerato<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2017/11/15/news/tavecchio_non_pensa_a_dimissioni-181154730/|titolo=Nazionale, Ventura esonerato. Tavecchio resiste: "Io non mi dimetto"|autore=Fulvio Bianchi|data=15 novembre 2017}}</ref> da Tavecchio che, a sua volta, di lì a breve si dimise.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2017/11/20/news/tavecchio_giorno_decisivo-181604264/|titolo=Figc, Tavecchio si è dimesso: "Sciacallaggio politico". Malagò: "Unica soluzione è commissariamento"|autore=Fulvio Bianchi|data=20 novembre 2017}}</ref> La doppia sfida rappresentò il canto del cigno per Buffon: l'estremo difensore pose ''de facto'' fine alla carriera in azzurro dopo un ventennio, segnalandosi per il primato europeo di presenze.<ref name="Buffon">{{cita web|url=https://it.uefa.com/european-qualifiers/news/newsid=2422410.html|titolo=Buffon lascia la Nazionale con il record europeo di presenze|data=13 novembre 2017}}</ref>
[[File:Gianluigi Buffon Euro 2012 final 02.jpg|thumb|upright|[[Gianluigi Buffon]] ha vestito la maglia dell'Italia dal 1997 al 2018, periodo in cui ha stabilito il record di presenze con una nazionale europea<ref name="Buffon"/> nonché quello assoluto di gare da capitano degli azzurri]]
Il 14 maggio 2018, dopo il breve ''interim'' di [[Luigi Di Biagio]], selezionatore dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]], la FIGC annunciò [[Roberto Mancini]] quale nuovo commissario tecnico.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2018/05/14/news/nazionale_mancini_atterrato_a_roma_felice_di_essere_qui_-196367756/|titolo=Nazionale, Roberto Mancini ha firmato: è il nuovo ct azzurro|data=14 maggio 2018}}</ref> L'allenatore jesino, chiamato a rivitalizzare una nazionale in piena crisi,<ref>{{Cita web|url=http://www.guerinsportivo.it/news/calcio/2018/09/11-1696929/la_ricostruzione_di_mancini_e_bernardini/|titolo=La ricostruzione di Mancini e Bernardini|accesso=23 marzo 2019}}</ref> volle procedere sin dalle prime battute a un ampio ricambio generazionale, escludendo gran parte dei giocatori più attempati e concedendo maggior spazio ai giovani talenti provenienti dall'Under-21, tra i quali [[Domenico Berardi|Berardi]], [[Moise Kean|Kean]] e [[Nicolò Zaniolo|Zaniolo]].<ref>{{Cita web|url = https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/roma/2019/01/20-52287723/mancini_e_la_scoperta_zaniolo_mi_dicevano_che_ero_matto_a_convocare_sconosciuti_|titolo = Mancini e la scoperta Zaniolo: «Mi dicevano che ero matto a convocare sconosciuti»|data = 20 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/19-05-2018/nazionale-convocati-mancini-balotelli-c-fuori-de-rossi-5-novita-270218858137.shtml|titolo = Nazionale, i convocati di Mancini: Balotelli c'è, fuori De Rossi, 5 novità|data = 19 maggio 2018}}</ref>
Il primo banco di prova del nuovo ciclo tecnico fu rappresentato, sul finire del 2018, dalla [[UEFA Nations League]], neonata competizione continentale che nella sua [[UEFA Nations League 2018-2019|prima edizione]] contrappose l'Italia, inserita per [[coefficiente UEFA|coefficiente]] nella [[UEFA Nations League 2018-2019 - Lega A|Lega A]] (l'unica a competere per l'assegnazione del trofeo), a Polonia e Portogallo.<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2018/01/24/news/nations_league_italia_con_portogallo_e_polonia-187167755/|titolo=Nations League, l'Italia sfiderà Portogallo e Polonia|autore=Enrico Currò|data=24 gennaio 2018}}</ref> Il cammino azzurro iniziò con un pari interno contro i polacchi (1-1),<ref>{{cita web|autore=Giuliano De Matteis|url=http://www.corrieredellosport.it/news/calcio/uefa-nations-league/2018/09/07-47200852/nations_league_italia-polonia_1-1_jorginho_risponde_a_zielinski_pari_in_rimonta/|titolo=Nations League, Italia-Polonia 1-1: Jorginho risponde a Zielinski, pari in rimonta|data=7 settembre 2018}}</ref> cui fece poi seguito la sconfitta di misura (1-0) in casa dei futuri campioni lusitani.<ref>{{cita web|autore=Matteo Dalla Vite|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/10-09-2018/nations-league-portogallo-italia-1-0-gol-andre-silva-290889334419.shtml|titolo=Nations League, Portogallo-Italia 1-0: gol di André Silva|data=10 settembre 2018}}</ref> La vittoria esterna sulla Polonia a [[Chorzów]] (0-1) permise agli azzurri di assicurarsi l'obiettivo minimo della permanenza in Lega A;<ref>{{cita web|autore=Mirko Graziano|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/14-10-2018/nationsleague-polonia-italia-0-1-gol-biraghi-decisivo-300674397818.shtml|titolo=Nations League, Polonia-Italia: 0-1. Gol di Biraghi decisivo|data=14 ottobre 2018}}</ref> tuttavia, pareggiando a reti bianche nel successivo match di [[Milano]] contro il Portogallo, la squadra non andò oltre il secondo posto nel girone, mancando così la qualificazione alla fase finale del torneo.<ref>{{cita web|autore=Giuliano De Matteis|url=http://www.tuttosport.com/news/calcio/uefa-nations-league/2018/11/17-50085474/italia-portogallo_0-0_gli_azzurri_non_sfondano_lustitani_alla_final_four/|titolo=Italia-Portogallo 0-0: gli azzurri non sfondano, lustitani alla Final Four|data=17 novembre 2018}}</ref>
Al termine di questo impegno, l'Italia si ritrovò inserita nel gruppo J delle [[Qualificazioni al campionato europeo di calcio 2020|qualificazioni]] al {{EC|2020}}: dopo il vittorioso debutto in casa contro la {{NazNB|CA|FIN}} (2-0),<ref>{{Cita web |url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/23-03-2019/italia-finlandia-2-0-gol-barella-kean-euro-qualificazioni-330150975886.shtml |titolo=Italia-Finlandia 2-0: gol di Barella e Kean|data=23 marzo 2019}}</ref> la successiva goleada a scapito del {{NazNB|CA|LIE}} portò subito gli azzurri in vetta al girone.<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/europei/2019/03/26/italia-liechtenstein-risultato-gol.html|titolo=Festa azzurra al Tardini: 6-0 al Liechtenstein|data=26 marzo 2019}}</ref> Nei mesi seguenti la nazionale riuscì a inanellare una striscia di successi che culminò, nell'ottobre 2019, con la vittoria per 2-0 sulla {{NazNB|CA|GRC}}, che valse la certezza aritmetica del primo posto nel girone: gli uomini di Mancini raggiunsero la qualificazione alla fase finale con tre giornate di anticipo, un risultato fino ad allora mai conseguito nella storia azzurra.<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/12-10-2019/italia-nazionale-sei-record-europei-3-turni-d-anticipo-grecia-350202911151.shtml|titolo=Italia, 2-0 alla Grecia e record: all'Europeo con 3 turni d'anticipo!|data=12 ottobre 2019}}</ref> Le successive vittorie contro {{NazNB|CA|LIE}}, {{NazNB|CA|BIH}} e {{NazNB|CA|ARM}}, quest'ultima travolta per 9-1 (massimo scarto in favore degli azzurri dopo il 9-0 agli Stati Uniti al torneo olimpico di {{OE|calcio|1948}}, e a pari merito con l'11-3 all'{{nazNB|CA|EGY}} ai Giochi di {{OE|calcio|1928}}),<ref>{{cita web|url=https://www.repubblica.it/sport/calcio/nazionale/2019/11/18/news/euro_2020_italia-armenia_9-1_gli_azzurri_centrano_l_11_successo_di_fila-241379678 |titolo=Qualificazioni Europei 2020, Italia-Armenia 9-1: gli azzurri centrano l'11° successo di fila |data=18 novembre 2019}}</ref> consentirono al ''citì'' di portare a 11 la striscia di successi di fila e superare così il record di vittorie consecutive in nazionale che perdurava dalla gestione di [[Vittorio Pozzo]],<ref>{{Cita web |url=https://sport.sky.it/calcio/europei/2019/11/15/bosnia-italia-risultato-gol|titolo=Bosnia-Italia 0-3, gol di Acerbi, Insigne e Belotti. Mancini-record: 10 vittorie di fila |data=16 novembre 2019}}</ref> nonché alla nazionale di chiudere per la prima volta un girone di qualificazione con sole vittorie.<ref>{{Cita web |autore=Stefano Silvestri|url=https://it.eurosport.com/calcio/qualificazioni-euro-2020/2020/italia-armenia-9-1-doppiette-di-immobile-e-zaniolo-e-10-su-10_sto7543127/story.shtml|titolo=Italia esagerata: 9-1 all'Armenia! Gli azzurri chiudono a punteggio pieno|data=18 novembre 2019}}</ref> Nel dicembre 2019 la squadra azzurra risalì al 13º posto del ''ranking'' FIFA, risultando la nazionale europea che aveva compiuto i maggiori progressi (+5 posizioni) nella graduatoria in un anno solare.<ref name="dic19"/>
== Anni 2020 ==
[[File:Roberto mancini in 2021.jpg|thumb|upright|left|[[Roberto Mancini]], commissario tecnico dal 2018 al 2023, ha vinto il {{EC|2020}}, secondo titolo continentale per gli azzurri]]
Il 17 marzo 2020, a seguito dello scoppio della [[pandemia di COVID-19]], lo svolgersi di Euro 2020 fu rinviato di un anno e la compagine azzurra prese quindi parte all'edizione [[UEFA Nations League 2020-2021|2020-2021]] della Nations League, venendo sorteggiata in un raggruppamento della [[UEFA Nations League 2020-2021 - Lega A|Lega A]] con Paesi Bassi, Polonia e Bosnia ed Erzegovina: la tornata di sfide culminò con il conseguimento del vertice del girone, grazie a cui gli azzurri poterono accedere di diritto alla [[UEFA Nations League 2020-2021 (fase finale)|fase finale]] del torneo, ospitata proprio dall'Italia.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/sport/20_novembre_18/bosnia-italia-0-2-azzurri-vanno-final-fours-nations-league-ccfd6c1e-29e4-11eb-884f-3aae855c458a.shtml|titolo=Bosnia-Italia 0-2: gli azzurri vanno alle Final Four di Nations League|data=18 novembre 2020}}</ref> Frattanto la nazionale chiuse da imbattuta il biennio 2019-2020 grazie a 22 risultati utili consecutivi,<ref name="AV">{{cita web |url=https://www.agoravox.it/Mondiali-Ranking-Fifa-Nations.html |titolo=Mondiali, Ranking Fifa, Nations League: l’Italia sorride |data=20 novembre 2020}}</ref> la terza migliore serie positiva della storia azzurra (meglio fecero solo Pozzo nel 1935-1939, 30 partite, e Lippi nel 2004-2006, 25).<ref name="AV"/>
=== Euro 2020: il secondo titolo continentale con Mancini ===
Il sorteggio della fase finale del campionato d'Europa 2020, posticipato all'estate del 2021 a causa della pandemia di COVID-19,<ref>{{Cita web|url=https://it.uefa.com/uefaeuro-2020/news/025b-0ef36e6c46ca-2460ed15c4f6-1000--la-uefa-posticipa-euro-2020-di-12-mesi/|titolo=La UEFA posticipa EURO 2020 di 12 mesi|data=2020-03-17}}</ref> riservò all'Italia il gruppo A con {{NazNB|CA|WAL}}, {{NazNB|CA|CHE}} e {{NazNB|CA|TUR}}, nonché la possibilità, in quanto facente parte delle nazioni ospitanti l'europeo itinerante, di giocare tutte le partite della fase a gironi tra le mura amiche dello [[Stadio Olimpico (Roma)|stadio Olimpico]] di [[Roma]].<ref>{{Cita web|url=https://www.diretta.it/calcio/europa/europei/archivio/|titolo=Diretta: Europei Archivio risultati. Calcio, Europa|accesso=2021-07-19}}</ref> Accolta come possibile «outsider»<ref>{{Cita web|url=https://corrieredellosport.it/news/calcio/euro-2020/italia/2021/07/08-83415445/euro_2020_effetto_wembley_italia_outsider_la_favorita_linghilterra|titolo=Euro 2020, effetto Wembley: Italia outsider, la favorita è l'Inghilterra|accesso=2021-07-19}}</ref> – in ragione degli ottimi risultati conseguiti nel biennio precedente e in virtù di una rosa di buona qualità, capace di abbinare giovani talenti come [[Nicolò Barella|Barella]], [[Federico Chiesa|Chiesa]], [[Gianluigi Donnarumma|Donnarumma]] e [[Manuel Locatelli|Locatelli]] ai ''senatori'' Bonucci e Chiellini, ormai di provata esperienza e sicuro valore –,<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/storie/02-06-2021/convocati-italia-26-giocatori-europei-2021-mancini-porta-raspadori-4101537473894/|titolo=Convocati Italia, i 26 scelti da Mancini per l'Europeo}}</ref> nella partita inaugurale del torneo la squadra esordì battendo per 3-0 i turchi,<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Europei/11-06-2021/turchia-italia-0-3-autorete-demiral-immobile-insigne-4101903252273.shtml|titolo=È subito un'Italia da impazzire: Turchia travolta 3-0!|accesso=2021-07-29}}</ref> per poi vincere contro gli elvetici con lo stesso punteggio;<ref>{{Cita web|url=https://sport.sky.it/calcio/europei/partite/2020/giornata-2/italia-svizzera/risultato-gol|titolo=Italia-Svizzera 3-0, gol e highlights: doppietta di Locatelli e rete di Immobile}}</ref> pur facendo ricorso a un corposo ''turnover'', nella terza gara gli azzurri sconfissero anche il Galles (1-0, gol di [[Matteo Pessina]]) e si garantirono il primo posto nel girone, oltre a mantenere la porta inviolata, cosa che nella fase a gironi non era mai riuscita ad alcuna nazionale nella storia del campionato europeo.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/sport/2021/06/20/news/italia-galles-l-ultima-sfida-del-girone-agli-europei-1.40411783|titolo=È l’Italia dei record, Pessina affonda il Galles. Ottavi (e Pozzo) raggiunti: Mancini esalta un gruppo che sa brillare|data=2021-06-20}}</ref>
Agli ottavi di finale gli azzurri eliminarono l'{{NazNB|CA|AUT}} dopo i [[tempi supplementari]] (2-1, reti di Chiesa e ancora Pessina, prima del gol della bandiera austriaco di [[Saša Kalajdžić|Kalajdžić]], che pose fine all'imbattibilità di Donnarumma),<ref>{{Cita web|url=https://corrieredellosport.it/news/calcio/euro-2020/2021/06/26-83063772/italia-austria_2-1_chiesa_e_pessina_portano_mancini_ai_quarti|titolo=Italia-Austria 2-1: Chiesa e Pessina portano Mancini ai quarti|accesso=2021-07-29}}</ref> per poi avere la meglio anche del {{NazNB|CA|BEL}}, all'epoca capolista del ''ranking'' FIFA, ai quarti: Barella sbloccò il risultato dopo mezz'ora di gioco e allo scadere del primo tempo [[Lorenzo Insigne]] raddoppiò, mettendo a segno un gol considerato fra i più belli della manifestazione;<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/sport/calcio/europei/21_luglio_20/gol-piu-bello-stagione-tir-gir-insigne-contro-belgio-c-e-937c0f5a-e95a-11eb-94c9-3e2e13e36d00.shtml|titolo=Gol più bello della stagione, il «tir a gir» di Insigne contro il Belgio c’è|autore=Salvatore Riggio|data=2021-07-20}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/29-07-2021/calcio-uefa-gol-insigne-belgio-secondo-piu-bello-stagione-4208646422.shtml|titolo=Che bravo Insigne: il 2-0 al Belgio è il secondo gol più bello della stagione|accesso=2021-07-29}}</ref> a poco valse il [[calcio di rigore]] trasformato in gol da [[Romelu Lukaku]] nel recupero della prima frazione di gioco. Nella ripresa il punteggio non cambiò e l'Italia ebbe accesso alle semifinali, dove eliminò, come nell'[[Campionato europeo di calcio 2016|edizione precedente]], la {{NazNB|CA|ESP}}, stavolta battendola per 4-2 ai [[tiri di rigore]] dopo l'1-1 dei 120 minuti di gioco (gol di Chiesa e pareggio iberico di [[Álvaro Morata|Morata]]), approdando per la quarta volta, la seconda delle ultime tre edizioni del campionato d'Europa, alla finale.<ref>{{cita web|url=https://www.sportmediaset.mediaset.it/speciale/euro-2020-europei-2021/euro-2020-italia-spagna-5-3-azzurri-in-finale-dopo-i-calci-di-rigore_35130870-202102k.shtml |titolo= Euro 2020: Italia-Spagna 5-3, Azzurri in finale dopo i calci di rigore}}</ref>
[[File:Sergio Mattarella meets Italy national football team and Matteo Berrettini (12 July 2021) 24.jpg|thumb|Da sinistra: il capitano azzurro [[Giorgio Chiellini]] ai [[giardini del Palazzo del Quirinale]], con il presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]], dopo la vittoria dell'Italia nella finale europea di Wembley.]]
Nell'[[Finale del campionato europeo di calcio 2020|atto conclusivo]] dell'europeo, svoltosi allo stadio [[Londra|londinese]] di [[Stadio di Wembley (2007)|Wembley]], la squadra di Mancini sfidò i padroni di casa dell'{{NazNB|CA|ENG}}, di fronte a più di 67.000 spettatori paganti,<ref>{{Cita web|url=https://www.ilmessaggero.it/sport/calcio/italia_inghilterra_finale_europei_2021_wembley_tifosi_quanti_italiani-6074777.html|titolo=Italia-Inghilterra, a Wembley 70mila tifosi: 7mila gli italiani (più i residenti) nella fossa dei Tre Leoni|accesso=2021-07-19}}</ref> di cui appena 6.000 tifosi italiani. L'Italia, per la prima volta nel torneo, passò in svantaggio, nei minuti iniziali per mano di [[Luke Shaw]], ma seppe pervenire al pareggio nella ripresa grazie a Bonucci. Stante l'1-1 maturato al termine dei [[tempi supplementari]], come nella semifinale, anche l'esito della finale fu determinato dai rigori (com'era già avvenuto nella storia dell'europeo per l'edizione di {{EC2|1976}}):<ref>{{Cita web|url=https://it.uefa.com/uefaeuro-2020/news/026b-12bba2c6f9b1-0990ac9cc089-1000--italia-inghilterra-1-1-3-2-dcr-gli-azzurri-tornano-sul-tetto-d-/ |titolo=Italia - Inghilterra 1-1 (3-2 dcr): gli Azzurri tornano sul tetto d'Europa |data=2021-07-11}}</ref> dagli undici metri gli azzurri si imposero per 3-2, grazie alla decisiva parata di Donnarumma sul quinto tentativo inglese, quello di [[Bukayo Saka]], aggiudicandosi così il loro secondo titolo continentale a cinquantatré anni dall'unico precedente.<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/07/11/italia-campione-deuropa-inghilterra-battuta-4-3-ai-rigori_b4010550-3041-40ee-aebf-cc46e9b6a11e.html |titolo=Italia campione d'Europa, Inghilterra battuta 4-3 ai rigori |data=11 luglio 2021}}</ref> La vittoria, assieme ad altri successi ottenuti principalmente in ambito sportivo da rappresentanti dell'Italia, venne ricompresa dalla stampa nazionale ed internazionale nella locuzione ''«[[estate d'oro dell'Italia]]»''.<ref>{{cita news|lingua=EN|url=https://www.bbc.com/sport/olympics/58112120|titolo=Eurovision, Euro 2020 and Tokyo 2020 Olympics - Italy's golden summer|pubblicazione=[[BBC]]|data=7 agosto 2021|accesso=27 giugno 2022}}</ref>
=== I bronzi in UEFA Nations League, la mancata qualificazione al mondiale 2022 ===
Il 2 settembre 2021, con il pareggio casalingo per 1-1 contro la Bulgaria nelle qualificazioni mondiali, l'Italia raggiunse i 35 risultati utili consecutivi, eguagliando il record internazionale di imbattibilità di Brasile (1993-1996) e Spagna (2007-2009),<ref>{{Cita web|url=https://www.beinsports.com/en/world-cup-qualifiers/video/italy-1-1-bulgaria-azzurri-go-35-unbeaten-t-1/1743908|titolo=Italy 1-1 Bulgaria: Azzurri go 35 unbeaten to equal record|lingua=en|accesso=2021-09-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://corrieredellosport.it/news/calcio/mondiali-2022/2021/09/02-85020392/litalia_di_mancini_da_record_35_partite_senza_ko_due_i_precedenti|titolo=L'Italia di Mancini da record, 35 partite senza ko: due i precedenti|accesso=2021-09-04}}</ref> per poi infrangerlo tre giorni dopo nel pari a reti bianche in casa della Svizzera.<ref>{{Cita web|url = https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/italia/2021/09/05-85089000/svizzera-italia_0-0_mancini_record_amaro|titolo = Svizzera-Italia 0-0: Mancini, record amaro|autore = Vladimiro Cotugno|data= 5 settembre 2021}}</ref> La striscia d'imbattibilità (37 partite) si interruppe un mese dopo, il 6 ottobre, contro la Spagna, vittoriosa per 1-2 al [[Stadio Giuseppe Meazza|Meazza]] di [[Milano]] nella semifinale di [[UEFA Nations League 2020-2021|UEFA Nations League]];<ref>{{Cita web|url = https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/06-10-2021/nations-league-italia-perde-spagna-va-in-finale-4201675443155.shtml|titolo = Italia, il cuore non basta: perde dopo 37 partite. In finale ci va la Spagna|autore = Stefano Cantalupi|data = 6 ottobre 2021}}</ref> quattro giorni dopo gli azzurri piegarono nuovamente il Belgio per 2-1 allo [[Juventus Stadium]] di [[Torino]], risultato che permise loro di guadagnare il terzo posto nell'edizione.<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/news/l-italia-riparte-nel-segno-di-barella-e-berardi-il-2-1-al-belgio-vale-il-3-posto-nella-nations-league/|titolo=L'Italia riparte nel segno di Barella e Berardi, il 2-1 al Belgio vale il 3º posto nella Nations League|data=2021-10-10}}</ref> Forte dei risultati conseguiti nei mesi precedenti, sul finire del 2021 la nazionale si issò al quarto posto del ''ranking'' FIFA, migliore piazzamento azzurro nella graduatoria dal gennaio 2013.<ref>{{cita web|url=https://www.today.it/sport/calcio/ranking-fifa-nazionali-classifica-ottobre.html|titolo=Ranking Fifa, l'Italia sale al quarto posto: scavalcata l'Inghilterra|data=21 ottobre 2021}}</ref>
L'anno solare si chiuse, tuttavia, in modo deludente, con due pareggi nelle qualificazioni mondiali contro svizzeri e nordirlandesi che relegarono gli azzurri al secondo posto nel girone (alle spalle degli elvetici), costringendoli a spareggiare per l'accesso alla fase finale in [[Qatar]].<ref>{{cita web|url=https://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Calcio-un-Italia-deludente-fermata-a-Belfast-Azzurri-costretti-agli-spareggi-Svizzera-ai-Mondiali-01dcb303-3889-426b-9fe6-963670ddda2c.html|titolo=Calcio, un'Italia deludente fermata a Belfast. Azzurri costretti agli spareggi, Svizzera ai Mondiali|data=15 novembre 2021}}</ref> Il 24 marzo 2022 a [[Palermo]], nella semifinale dei play-off, gli azzurri non riuscirono a sbloccare il risultato contro la meno quotata {{NazNB|CA|MKD}} e vennero inopinatamente beffati al primo minuto di recupero dal gol-vittoria degli ospiti, che condannarono l'Italia, per la prima volta, alla seconda esclusione consecutiva dalla fase finale del mondiale.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/24-03-2022/disastro-italia-azzurri-fuori-mondiali-vince-macedonia-nord-4302007867123.shtml|titolo=Disastro Italia, beffa Macedonia al 92': siamo di nuovo fuori dal Mondiale!|data=24 marzo 2022}}</ref>
La fase involutiva proseguì il successivo 1º giugno nella [[Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA 2022|Coppa dei Campioni CONMEBOL-UEFA]], persa per 3-0 contro l'[[Nazionale di calcio dell'Argentina|Argentina]];<ref>{{Cita web|url=https://it.uefa.com/finalissima/news/0273-14b9d2f77578-db5b3d34fbb9-1000--finalissima-2022-conosciamo-la-vincitrice/|titolo=La vincitrice della Finalissima 2022: Argentina|data=2022-06-01|accesso=2022-06-02}}</ref> la partita fu inoltre l'ultima disputata da Chiellini, il capitano del trionfo europeo di Wembley, che concluse la propria esperienza azzurra dopo diciotto anni di militanza.<ref>{{cita web|autore=Romeo Agresti|url=https://www.goal.com/it/notizie/chiellini-ultima-italia-argentina-finalissima/blte71d0ceaa5acd54d|titolo=Chiellini dice addio alla maglia azzurra: un viaggio lungo 22 anni|data=2022-06-01}}</ref> Tra giugno e settembre dello stesso anno l'Italia fu poi impegnata nella fase a gironi dell'edizione [[UEFA Nations League 2022-2023|2022-2023]] della UEFA Nations League, dove, pur sfruttando la competizione come banco di prova per un gruppo di nuovi azzurri, la nazionale mostrò una parziale ripresa ottenendo il primato nel proprio girone di [[UEFA Nations League 2022-2023 - Lega A|Lega A]], sopravanzando le blasonate Germania e Inghilterra e avendo infine la meglio della rivelazione {{NazNB|CA|HUN}} nel decisivo scontro diretto di [[Budapest]]: il successo valse, per la seconda volta consecutiva, l'accesso alla [[UEFA Nations League 2022-2023 (fase finale)|fase finale]] del torneo.<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/news/raspadori-e-dimarco-gol-poi-%C3%A8-donnarumma-show-l-italia-batte-2-0-l-ungheria-e-vola-alla-final-four/|titolo=Raspadori e Dimarco gol, poi è Donnarumma show: l'Italia batte 2-0 l'Ungheria e vola alla Final Four|data=2022-09-26}}</ref> Qui, nel giugno 2023 gli azzurri furono dapprima sconfitti in semifinale dalla Spagna con il risultato di 2-1 allo stadio [[De Grolsch Veste]] di [[Enschede]] e poi, nel medesimo impianto, batterono i Paesi Bassi per 3-2, cogliendo nuovamente il terzo posto nella competizione.<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/news/la-nations-league-si-chiude-con-una-vittoria-dimarco-frattesi-e-chiesa-decidono-il-match-contro-i-paesi-bassi-azzurri-terzi/|titolo=La Nations League si chiude con una vittoria: Dimarco, Frattesi e Chiesa decidono il match contro i Paesi Bassi, Azzurri terzi|data=2023-06-18}}</ref>
Il successivo 13 agosto Mancini rassegnò le dimissioni, chiudendo dopo un lustro il suo rapporto con la nazionale.<ref>{{cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/news/mancini-ha-rassegnato-le-dimissioni-da-ct-della-nazionale-la-figc-valuter%C3%A0-la-migliore-opzione-per-gli-azzurri/|titolo=Mancini ha rassegnato le dimissioni da CT della Nazionale. La FIGC valuterà la migliore opzione per gli Azzurri|data=2023-08-13}}</ref>
=== Euro 2024 e l'interregno di Spalletti ===
Il 18 agosto 2023 la Federcalcio affidò la panchina della nazionale a [[Luciano Spalletti]],<ref>{{Cita web|url=https://www.figc.it/it/nazionali/news/luciano-spalletti-%C3%A8-il-nuovo-commissario-tecnico-della-nazionale-gravina-il-suo-entusiasmo-e-la-sua-competenza-saranno-fondamentali/|titolo=Luciano Spalletti è il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale. Gravina: "Il suo entusiasmo e la sua competenza saranno fondamentali"}}</ref> che nell'autunno seguente condusse gli azzurri alla qualificazione al {{EC|2024}} in virtù del secondo posto nel girone vinto dall'{{NazNB|CA|ENG}}.<ref>{{cita web|url=https://figc.it/it/nazionali/news/per-gli-azzurri-un-pareggio-che-vale-oro-lo-0-0-con-l-ucraina-regala-all-italia-il-pass-per-l-europeo/|titolo=Per gli Azzurri un pareggio che vale oro, lo 0-0 con l'Ucraina regala all'Italia il pass per l'Europeo|data=2023-11-20}}</ref> Nella fase finale del torneo gli azzurri, campioni in carica, esordirono battendo l'{{NazNB|CA|ALB}} (2-1), ma inanellarono poi delle prove incolori contro {{NazNB|CA|ESP}} e {{NazNB|CA|CRO}}, venendo battuti dagli iberici (0-1) e pareggiando contro gli slavi (1-1), contro cui solo nel recupero trovarono il gol che garantì il secondo posto nel girone e la conseguente qualificazione alla fase a eliminazione diretta. A corollario di un'altra prestazione negativa, negli ottavi di finale l'Italia fu poi battuta dalla {{NazNB|CA|SUI}} (2-0) ed eliminata dal torneo.<ref>{{cita web|url=https://www.adnkronos.com/sport/euro-2024-svizzera-italia-2-0-freuler-e-vargas-stendono-gli-azzurri_O7XaXB1DmkiXMIqdI2cPj|titolo=Euro 2024, Svizzera-Italia 2-0: Freuler e Vargas stendono gli azzurri|data=29 giugno 2024}}</ref>
Dopo il deludente europeo, l'Italia superò la fase a gironi della [[UEFA Nations League 2024-2025]] e guadagnò la qualificazione ai quarti di finale.<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/amp/sito/notizie/sport/calcio/2024/11/17/nations-league-italia-francia-1-3-bleus-primi-nel-girone_28849208-3c0b-4cc2-bd8d-01cc2d2d8d0f.html|titolo=Nations League: Italia Francia 1-3, Bleus primi nel girone|data=17 novembre 2024}}</ref> Qui trovò la {{NazNB|CA|GER}}, che nel doppio confronto (vittoria teutonica 2-1 a Milano e pareggio per 3-3 a Dortmund) eliminò gli azzurri dalla competizione.<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/Nazionale/23-03-2025/germania-italia-3-3-nations-league-gol-kimmich-musiala-kleindienst-kean-raspadori_amp.shtml|titolo=Nations, l'Italia si sveglia tardi: in Germania finisce 3-3, ma in semifinale vanno i tedeschi|data=23 marzo 2025}}</ref> Con la panchina del tecnico toscano già oggetto di critiche per i recenti risultati, nel giugno 2025 la nazionale cominciò il proprio percorso di [[Qualificazioni al campionato mondiale di calcio 2026 - UEFA|qualificazione]] al {{WC|2026}}, in un girone con {{NazNB|CA|NOR}}, {{NazNB|CA|EST}}, {{NazNB|CA|MDA}} e {{NazNB|CA|ISR}}. Tuttavia il debutto sul campo degli scandinavi si tradusse in una ''débâcle'' ben più severa di quanto già non dicesse il severo 3-0 del campo: ciò portò alla prematura fine del ciclo azzurro di Spalletti, esonerato pochi giorni dopo.<ref>{{cita web|url=https://www.tuttosport.com/news/calcio/italia/2025/06/08-141238576/spalletti_esonerato_caos_italia_la_conferenza_in_diretta_non_avrei_mai_mollato|titolo=Spalletti esonerato! Caos Italia e conferenza lasciata all'improvviso|data=8 giugno 2025}}</ref>
== Note ==
== Bibliografia ==
* {{cita libro |autore=AA.VV. |titolo=Azzurri 1910-1983 - Storia della nazionale di calcio tre volte campione del mondo |città=Milano |editore=Rizzoli-Corriere della Sera |anno=1983 |isbn=88-17-24206-3 |cid=Rizzoli-Corriere della Sera}}
*Giuseppe Bagnati - Gaetano Sconzo, Il primo capitano. Francesco Calì e la Nazionale, Antipodes 2010, ISBN 978-88-96926-00-0
*Carlo Chiesa, ''La grande storia del calcio italiano'', Guerin Sportivo, 2012-
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**2ª puntata: ''1908-1910'', pp. 17–32, in ''Guerin Sportivo'' numero 5 (maggio 2012), pp. 83–98.
**3ª puntata: ''1910-1912'', pp. 33–48, in ''Guerin Sportivo'' numero 6 (giugno 2012), pp. 83–98.
* {{Cita libro|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 2011|editore=[[Panini (azienda)|Panini Editore]]|anno=2010|pagine=800|città=Modena|ISSN=11293381|cid=Panini, 2011}}
* {{Cita libro|titolo=Almanacco Illustrato del Calcio 2020|editore=Panini Editore|anno=2019|pagine=800|città=Modena|ISSN=11293381|cid=Panini, 2020}}
== Voci correlate ==
* [[Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 1910 al 1970]]
* [[Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 1971 al 2000]]
* [[Incontri ufficiali della Nazionale di calcio dell'Italia dal 2001]]
* [[Nazionale di calcio dell'Italia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto/notizia|Euro 2012: un altro pareggio per la Nazionale italiana|data=14 giugno 2012}}
{{interprogetto/notizia|Campioni d'Europa! L'Italia trionfa ad Euro 2020|data=12 luglio 2021}}
{{interprogetto}}
{{
{{Portale|calcio}}
[[Categoria:Storia del calcio italiano]]
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