Acropoli di Alatri: differenze tra le versioni

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{{citazione|Allorquando mi trovai dinanzi a quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli ma soltanto anni, provai un'ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirata la vista del [[Colosseo]]… una razza che poté costruire tali mura, doveva già possedere un'importante cultura e leggi ordinate|[[Ferdinand Gregorovius]]}}
 
L''''[[Acropoli]] di Alatri''', nota localmente come '''Civita''', è posta nel cuore del [[centro storico]] di [[Alatri]], sulla cima del colle su cui sorge la città, a 502circa 500 {{m s.l.m.}} La [[rocca (fortificazione)|rocca]] è cinta da mura in [[opera poligonale]], dette ''mura ciclopiche'',; nelle qualivi si apronoaccede da due porte (''Porta Maggiore'' e ''Porta Minore'') e da una rampa alla base della quale si ergeva in antichità un portico di cui rimangono alcune rovine. Su di essa sorgono la [[concattedrale di San Paolo]] e il [[vescovado]].
 
==Descrizione==
{{citazione|Allorquando mi trovai dinanzi a quella nera costruzione titanica, conservata in ottimo stato, quasi non contasse secoli e secoli ma soltanto anni, provai un'ammirazione per la forza umana assai maggiore di quella che mi aveva ispirata la vista del [[Colosseo]]… una razza che poté costruire tali mura, doveva già possedere un'importante cultura e leggi ordinate|[[Ferdinand Gregorovius]]}}
[[ImmagineFile:AlatriLungo le mura - Le murapanoramio.jpg|thumb|upright=1.5|left|Il trattolato sudorientalenord delle mura dell'Acropoli]]
Le mura sono costituite da diversi strati di [[megaliti]] polimorficipolimorfi, provenienti dalla stessa collina e fatti combaciare perfettamente ad incastro senza l'ausilio di [[calce]] o [[cemento|cementi]] ([[opera poligonale]]); con il loro perimetro descrivono un'area trapezoidale di 19.000 [[metro quadro|mq]].
Raggiungono la massima elevazione nel ''Pizzale'', cioè l'angolo sud-orientale: rastremato verso l'alto, è costituito da quindici grandi blocchi sovrapposti; la pietra angolare di base presenta un [[bassorilievo]] raffigurante una figura alata<ref name=FrusoneZomparelli>Armando Frusone e Giovanni Zomparelli, ''Alatri'', tipografia Strambi, 1986</ref><ref>https://www.prolocoalatri.it/acropoli.html</ref> che tuttavia è stato anche interpretato come un globo solare, probabile omaggio al Sole che sorge da questo lato<ref>[httphttps://www.youtube.com/watch?v=rkPcAn0N-tE&feature=mr_meh&list=UU3icBYokWqo-mJC1cZmv72Q&lf=plcp&playnext=0 ALATRI, the Mysteries - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
[[File:Alatri - Lato Sud-Est - panoramio.jpg|thumb|Angolo sud-est dell'acropoli (''Pizzale'')]]
La storicizzazione della costruzione delle mura è controversa, l'archeologo francese Louis Charles François Petit-Radel ([[1756]]-[[1836]]) pose la datazione della fondazione di Alatri prima della Seconda Colonia Pelasgica, risalente al 1539 a.C.,<ref>Recherches sur les Monuments Cyclopéens ou Pelasgiques, 1841.</ref> mentre la scienza archeologica ha sostenuto l'origine [[Ernici|ernica]] e la complessiva ristrutturazione in età romana, mentre alcuni studiosi le collocano al [[VI secolo a.C.]], altri ben quattro secoli prima; l'archeologo [[Filippo Coarelli]] ha proposto una datazione al [[IV secolo a.C.|IV]]-[[III secolo a.C.]]<ref>Filippo Coarelli, ''Guida archeologica del Lazio'', Laterza.</ref>.
 
Per la fortificazione sono state supposte connessioni di tipo [[archeoastronomia|archeoastronomico]], secondo l'ipotesi che il suo perimetro ripercorrerebbe quello disegnato nel cielo dalla costellazione dei [[Gemelli (astronomia)|Gemelli]] al [[solstizio d'estate]]<ref>Giuseppe Capone, ''La progenie hetea. Annotazioni mitico – storiche su Alatri antica'', Alatri, 1982; Giuseppe Capone''Alatri. Il nome antico di una città più antica'', Alatri 2001; Giulio Magli, ''I segreti delle antiche città megalitiche'', Roma, 2006. L'assetto riscontrabile in molte città dell'antica Grecia e dell'Asia Minore, dimostrerebbe la tesi di un'origine mediorientale della città: a pianta radiale, cioè con il perimetro della cinta esterna poligonale riconducibile a una circonferenza facente capo a un unico centro (per Alatri, il punto denominato "Ierone", indicato, sul lato nord, da un possente tratto di roccia nuda emergente sotto il complesso poligonale alla base della Cattedrale San Paolo)</ref>, ma il particolare perimetro della cinta muraria dell'acropoli è più verosimilmente un adattamento alla naturale conformazione del colle.
 
[[File:Alatri Civita 1900.jpg|thumb|left|upright=1.5|La spianata dell'acropoli nel 1900]]
La portata e l'ottima conservazione del recinto murario suscitarono grande ammirazione nello scrittore tedesco [[Ferdinand Gregorovius]]. L'area dell'Acropoli era stata restaurata nel [[1843]], soltanto pochi anni prima della visita dello scrittore: i cittadini di Alatri, in occasione della visita di [[papa Gregorio XVI]] lavorarono per dieci giorni consecutivi per ripulire le mura e costruire un accesso alla parte superiore della città antica, realizzando la strada che ne percorre il perimetro, che in onore del papa fu chiamata via Gregoriana.
 
La portata e l'ottima conservazione del recinto murario suscitarono grande ammirazione nello scrittore tedesco [[Ferdinand Gregorovius]].
 
L'Acropoli presenta due porte d'ingresso. Le due porte hanno un'importante proprietà matematica: il rapporto altezza/base è coincidente, con buona approssimazione, alla [[sezione aurea]].
 
Nel medioevo l'Acropoli, perdendo in parte le sue funzioni di area sacra, venne fortificata e divenne parte del centro abitato, sorgendovi numerose abitazioni: al suo interno sono conservatestate lerinvenute alcune rovine di tale insediamento, distrutto nel [[1326]] per ordine del rettore di [[Campagna e Marittima]]<ref name=FrusoneZomparelli/> a seguito della cacciata di Francesco de Ceccano, che vi si era insediato occupandola. Su di essa sorgonorimasero attualmenteda allora solo la [[concattedrale di San Paolo|Cattedrale di San Paolo]] dedicatae ail vescovado (riedificato tra il [[san Paolo1337]] e il vescovado[[1342]]) che nei sotterranei ospitava una prigione mentre nel raccolto giardino adiacente, delimitato da mura, si trovava un cimitero che funzionò fino al [[1846]]<ref name=FrusoneZomparelli/>. Sull'ampia spianata circostante, nel XX secolo sono stati piantati lunghi filari di alberi che hanno fatto dell'acropoli un parco nel cuore della città. Sempre nel Novecento, a ridosso della cattedrale venne eretto l'edificio in pietra che occulta un serbatoio dell'acqua.
 
La cattedrale poggia sui resti di un'antica [[altare|ara]] della quale resta visibile, sotto il lato nord della basilica, parte del basamento in opera poligonale.
 
===Porta Maggiore===
[[ImmagineFile:porta Maggiore Alatri.jpg|thumb|Porta Maggiore. Sulla destra è visibile la protezione della cisterna romana ora ricoperta]]
La ''Porta Maggiore'', sita sul lato meridionale delle mura, è alta 4,5 metri e larga 2,68 e presenta un architrave monolitico di sorprendenti dimensioni (4,0x5,13x1,3&nbsp;m, peso stimato in 27 [[tonnellata|tonnellate]]), secondo in [[Europa]] soltanto alla [[Porta dei Leoni (Micene)|Porta dei Leoni]] di [[Micene]]. Fu costruita contestualmente alle mura come accesso alla città. Era chiusa da un cancello o da travi, come testimoniano i fori ancora presenti nell'architrave, e immette in una galleria a [[dolmen]] lunga quasi 11 metri. La scalinata che conduce alla porta è parte dei rifacimenti ottocenteschi.
 
A lato della porta si trova una cisterna, scoperta durante recenti lavori che hanno interessato via Gregoriana, è stata scoperta una [[cisterna]], poi nuovamente interrata, che si ritiene sia lail stessa''lacus nominataad portam'' nominato nell'[[epigrafe di Lucio Betilieno Varo|epigrafe]] del censore [[Lucio Betilieno Varo]] tra le opere da lui fatte realizzare nel [[II secolo a.C.]]<ref name=Gatti>Sandra Gatti, ''Alatri. Guida archeologica.'' Gangemi editore, 2016.</ref>
 
Nei pressi della Porta sono tre [[nicchia|nicchie]], la cui funzione sarebbe stata quella di contenere le statue degli dèi protettori della città.
 
===Porta Minore===
[[File:Porta Minore - panoramio - pietro scerrato.jpg|thumb|left|La Porta Minore]]
La ''Porta Minore'' o ''Porta dei Falli'' o anche ''Grotta del Seminario''<ref name=Gatti/>, collocata sul lato settentrionale è molto più piccola (m 2,12 x 1,16) ed immette in un angusto corridoio ascendente, perfettamente conservato, coperto con 9 monoliti in progressivo aggetto (9 come i mesi di gravidanza): un sistema di copertura che trova riscontro solo nell'interno della [[piramide]] di [[Menfi (Egitto)|Menfi]].
 
Il nome di Porta dei Falli è legato alle incisioni che sovrastano la porta stessa: tre [[pene|falli]], ormai deteriorati dal tempo, che stanno a simboleggiare la fertilità. Nell'antichità, infatti, si ritiene che tale passaggio sia servito per i riti pagani, e il simbolo, comune anche ai tempi degli antichi romani, era di buon augurio per chiunque percorresse la scalinata della porta senza mai fermarsi. In alto a sinistra è possibile notare alcune iscrizioni in [[lingua osca]].
 
===Le nicchie===
{{Immagine multipla
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|larghezza totale = 300
|immagine1 = Nicchia 1 Alatri.jpg
|didascalia1 = Le tre nicchie
|immagine2 = Nicchia 2 Alatri.jpg
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Immagine:|immagine4 = Nicchie Alatri.jpg|Le nicchie
|sotto = Visione complessiva
}}
Nei pressi della Porta Maggiore si aprono nelle mura tre grandi false porte rettangolari, della profondità di 90 cm circa, edificate per il transito delle divinità, mentre per alcuni la funzione resta oscura <ref name=Gatti/>.
 
===Portico di Betilieno===
Lungo il pendio che si sviluppa al di sotto del lato settentrionale dell'Acropoli si trovano i resti di un portico che venne fatto realizzare dal censore [[Lucio Betilieno Varo]] nella seconda metà del [[II secolo a.C.]] per collegare l'acropoli al foro cittadino (dove attualmente è Piazza Santa Maria Maggiore).
 
Dell'opera, originariamente costituita da una lunga struttura colonnata templiforme, restano, limitatamente all'ultimo tratto, che correva addossato al muro settentrionale dell'area sacra, parte dello [[stilobate]] con il sistema di canalizzazione delle acque piovane, e le basi di alcune colonne. Il percorso terminava in corrispondenzaall'inizio della [[rampa]] che tuttora costituisce il più agevole accesso all'acropoli: alla sommità di questa fa mostra di sé un leone di pietra calcarea, che fu rinvenuto nel [[1816]] tra le rovine della scomparsa chiesa di Sant'Angelo in formis<ref name=FrusoneZomparelli/>, ma che in origine doveva provenire da un [[sepolcro]] monumentale tardo-[[repubblica romana|repubblicano]]<ref name=Gatti/>.
 
==Galleria fotografica==
<gallery>
Immagine:Alatri - Porta Maggiore.jpg|Porta Maggiore
Immagine:Porta Maggiore interno.jpg|Interno di Porta Maggiore
Immagine:Porta Falli particolare.jpg|Architrave della Porta Minore (della Fertilità)
Immagine:Nicchie Alatri.jpg|Le nicchie
Immagine:Portico Betilieno Alatri.jpg|Il portico di Betilieno, ai piedi dell'Acropoli
 
</gallery>
 
==Note==
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*Filippo Coarelli. ''Guida archeologica del Lazio''. Laterza
*Giuseppe Capone, La progenie Hetea. Annotazioni mitico – storiche su Alatri antica', Arti Grafiche Tofani, Alatri, 1982
*Giuseppe Capone, From Mesopotamia origin of italic City? Possible Astronomical Reference in the Urbanistic Design of Ancient ALATRI, Lazio, Italy - Foreward and Translation by Anthony F. Aveni, Physic & Astronomy – Colgate University, in “Archeoastronomy, the journal of the Center for Archeoastronomy”, Vol. VIII, nº 1-4, Gennaiogennaio – Dicembre 1985, Washington DC, pp.&nbsp;12 – 15
*Giuseppe Capone, Le mura di Alatri sono prima di Roma?, in “Ciociaria”, pp.&nbsp;55 – 59, Sora, 1987
*Giuseppe Capone, L'Orientazione dell'Acropoli e delle mura di Alatri, argomento di una civiltà? Relazione al Convegno nazionale di studi di mura poligonali, Alatri, 2 ottobre 1988 – in Atti del convegno, Alatri, pp.&nbsp;199 – 208
*Giuseppe Capone, L'Orientazione solstiziale dell'antica città di Alatri. Relazione tenuta al Colloquio internazionale di Archeologia e Astronomia, Venezia, 3 &nbsp;– 6 maggio 1989, a cura del Dipartimento di scienze storico&nbsp;– archeologiche e orientalistiche dell'Università di Venezia. In Atti del Colloquio internazionale, Venezia, 1990
*Giuseppe Capone, Monumenti megalitici in Terra Ernica, Castelliri, 1993
*Giuseppe Capone, Hernica Mater. Alatri, la sua storia, i suoi personaggi, per il Circolo filatelico&nbsp;– numismatico di Alatri, Arti Grafiche Tofani, Alatri, 1995
*Giuseppe Capone, Alatri. Il nome antico di una città più antica. Un'allettante ipotesi cullata dalla storia', Arti Grafiche Tofani, Alatri, 2002
*Giuseppe Capone, Un antico popolo italico. Gli Ernici, Antica Stamperia Tofani, Alatri 2006
*Giulio Magli, Misteri e scoperte deldell'’archeoastronomiaarcheoastronomia. Il potere dalle stelle, dalla preistoria all'isola di Pasqua, Roma, 2005
*Giulio Magli, I segreti delle antiche città megalitiche, Roma 2007
*Mario Ritarossi. Aletrium. Una visita al centro storico di Alatri. Tofani Editore, 1999.
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==Voci correlate==
*[[Acropoli]]
*[[Architettura megalitica del Lazio]]
*[[Opera poligonale]]
*[[Mura poligonali]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|url=httphttps://maps.google.it/maps?f=q&hl=it&q=Via+del+Duomo+Alatri&sll=41.895888,12.489052&sspn=16.081495,40.869141&ie=UTF8&t=k&om=1&z=18&ll=41.724885,13.343904&spn=0.001958,0.006748&iwloc=addr|titolo=Veduta aerea dell'Acropoli su Google Maps}}
*{{cita web|url=http://www.megalithic.it/i-tour-dei-predatori/alatri-la-storia-di-una-popolazione-venuta-da-lontano/|titolo=Alatri: storia di un popolo venuto da lontano}}
*{{cita web|url=https://www.fortunadrago.it/4779/acropoli-di-alatri/|titolo=Acropoli di Alatri}}
*{{cita web|url=http://www.luoghimisteriosi.it/lazio_alatrimura.html|titolo=Acropoli di Alatri}}
*{{cita web|url=http://www.ilpuntosulmistero.it/acropoli-di-alatri-viaggio-archeoastronomico-alla-ricerca-di-misteri-per-un-ipotesi-di-datazione-finalmente-pubblicato-integralmente-lo-studio-di-albino-malanchini-che-ha-vinto-a-pari-merito-la/|titolo=Acropoli di Alatri: Viaggio archeoastronomico alla ricerca di misteri. Per un'ipotesi di datazione.}}
 
{{Alatri}}
{{Valle Latina}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Archeologia|Frosinone}}
 
[[Categoria:Acropoli|Alatri]]
[[Categoria:Architetture di Alatri]]
[[Categoria:Siti archeologici della provincia di FrosinoneAlatri]]
[[Categoria:Architettura megalitica poligonale]]
[[Categoria:Cinte murarie della provincia di Frosinone|Alatri]]
[[Categoria:Preistoria del Lazio]]