Felizzano: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
|Nome = Felizzano
|Panorama = Felizzano.jpg
|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Felizzano-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Felizzano-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Alessandria
|Amministratore locale = Luca Cerri
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =25/05/ 27-5-2014
|Data istituzionerielezione = 9-6-2024
|Mandato=3
|Altitudine=114
|Data istituzione =
|Superficie=25.01
|Altitudine = 114
|Note superficie=
|Sottodivisioni =
|Abitanti=2344
|Divisioni confinanti = [[Altavilla Monferrato]], [[Fubine Monferrato]], [[Masio]], [[Oviglio]], [[Quargnento]], [[Quattordio]], [[Solero (Italia)|Solero]], [[Viarigi]] ([[provincia di Asti|AT]])
|Note abitanti=
|Zona sismica = 4
|Aggiornamento abitanti=31-12-2015
|Gradi giorno = 2578
|Sottodivisioni=
|Nome abitanti = Felizzanesi
|Divisioni confinanti=[[Altavilla Monferrato]], [[Fubine]], [[Masio]], [[Quattordio]], [[Solero]], [[Oviglio]]
|Patrono = [[santo Stefano]]
|Codice postale=15023
|Festivo = 26 dicembre
|Prefisso=[[0131]]
|PIL =
|Fuso orario=+1
|PIL procapite =
|Codice statistico=006068
|Mappa = Map of comune of Felizzano (province of Alessandria, region Piedmont, Italy).svg
|Codice catastale=D528
|Didascalia mappa = Mappa del comune di Felizzano all'interno della provincia di Alessandria
|Targa=AL
|Zona sismica=4
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|Diffusività=
|Nome abitanti=Felizzanesi
|Patrono=[[santo Stefano]]
|Festivo=26 dicembre
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|PIL procapite=
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|Didascalia mappa=
|Sito=http://www.comune.felizzano.al.it/
}}
'''Felizzano''' (''FlissanFëlissan'': [[Alfabeto fonetico internazionale|IPA]]: {{IPA|[f(ə)liˈsɑŋ]}} in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 2.344{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Alessandria]], in [[Piemonte]]. È dotato di asilo, scuola elementare e media e caserma dei carabinieri.
 
== Geografia fisica ==
==Persone legate a Felizzano==
=== Territorio ===
* [[Bernardino Realino]] ([[Carpi]], 1º dicembre [[1530]] – [[Lecce]], 2 luglio [[1616]]), presbitero e religioso della Compagnia di Gesù: proclamato santo da papa Pio XII nel 1947, ricoprì il ruolo di podestà.
Il centro abitato è situato a 114 {{m s.l.m.}}, su un terrazzamento naturale nella valle del [[Tanaro]], circondato dalle colline del [[Monferrato]]. Il fondovalle, che nei pressi di [[Castello d'Annone]] non supera il chilometro d'ampiezza, oltre Felizzano si apre progressivamente, dando inizio alla [[Pianura Padana]].
* [[Paolo Spingardi]] (Felizzano, 2 novembre [[1845]] - [[Spigno Monferrato]], 22 settembre [[1918]]), [[Cronologia dei Comandanti e Vice Comandanti Generali dell'Arma dei Carabinieri|Comandante Generale]] dell'[[Arma dei Carabinieri]], ministro della Guerra durante la [[Guerra italo-turca|guerra di Libia]] e negli anni precedenti il primo conflitto mondiale.
* Giovanni Antonio Carbonazzi (Felizzano, 8 giugno [[1792]] - Felizzano, 11 giugno [[1873]]), ingegnere di Ponti e Strade (poi Genio Civile), progettista della Strada Reale di Sardegna, ispettore generale del Genio Civile.
 
Il territorio felizzanese si contraddistingue per l'incrocio di varie vie di comunicazione che sono stati molto importanti nella storia: la più antica corrisponde al fiume Tanaro, navigato fin dal [[Neolitico]]; ad esso si aggiunse, durante l'epoca romana, la [[via Fulvia]], che collegava [[Tortona|Dertona]] ed [[Asti|Hasta]] e che, molto probabilmente, attraversava il Tanaro proprio nei pressi di Felizzano.<br/> Infine, nel XV secolo, in seguito alla divisione del [[marchesato del Monferrato]] in due territori non contigui, fu istituita la "Strada franca del Monferrato", che attraverso Felizzano garantiva alle merci del marchesato un percorso privo di dazi.
==Monumenti e luoghi di interesse==
I principali luoghi d'interesse sono la [[Chiesa (architettura)|chiesa]] di [[San Michele]], risalente al [[XVI secolo]], la chiesa di [[San Pietro]] romano/gotica, il Santuario della Madonna della Fonte del [[1164]] e la chiesa di [[San Rocco]] presso il cimitero del [[XV secolo]].
Altri luoghi di interesse sono la Torre dei Cova e gli antichi spalti medioevali.
 
=== Clima ===
Durante la notte tra il 28 e il 29 luglio 2013 una violenta tromba d'aria durante un temporale ha scoperchiato la torre dei cova, trasportando il tetto ad una ventina di metri di distanza in un cortile.
Felizzano è caratterizzato da un clima tipicamente padano con estati calde ed afose e inverni freddi e nebbiosi. La quantità di pioggia si misura in circa 600&nbsp;mm annuali. Nel mese di gennaio, il più freddo, la temperatura media è di circa 0&nbsp;°C, mentre nel mese di luglio, il più caldo, è circa 30&nbsp;°C.
 
==Sagre eStoria Feste==
=== Età antica ===
Benché il santo patrono di Felizzano, [[Santo Stefano]], cada il 26 dicembre, la festa del paese, anche detta sagra dell'[[agnolotti|agnolotto]], si tiene solitamente per 5 giorni nella prima settimana di agosto. Un'altra manifestazione importante è la festa della leva, che si tiene per 3 giorni nell'ultima settimana di giugno, derivante da un'antica tradizione per festeggiare i ragazzi in partenza per il servizio militare al compimento dei 18 anni.
Il nome Felizzano è un chiaro esempio di toponimo [[prediale]], che durante l'epoca romana era usato per indicare un possedimento terriero. L'uso del cognomen ''Felix'' al posto di un [[gentilizio]], tuttavia, suggerisce un'origine [[Tarda antichità|tardoantica]].
 
=== Età Medievale ===
==Società==
La prima menzione storica è dell'anno 880, quando la ''cortem de filiciano'' venne donata agli abati del monastero milanese di [[Basilica di Sant'Ambrogio|Sant'Ambrogio]] da [[Carlo il Grosso]], in occasione della sua incoronazione a [[Re d'Italia]]. Passata sotto il dominio [[Aleramici|aleramico]], nella seconda metà del XI secolo (entro il 1085) la [[Corte (Medioevo)|corte]] di Felizzano venne scambiata dal marchese [[Bonifacio del Vasto]] con il castello di [[Dego]], terra di [[Ardizzone degli Aleramici|Ardizzone]], figlio di [[Ottone II del Monferrato]]. Prima del 1125, l'imperatore [[Enrico V di Franconia]] affermò la sola supremazia su "possessi, beni e dignità dei figli di Ardizzone" al marchese [[Ranieri I del Monferrato|Ranieri I]]. La concessione divenne motivo di discordia nel 1135, quando [[Guglielmo V del Monferrato|Guglielmo V]] la fece valere contro il primogenito [[Ardizzino degli Aleramici|Ardizzino]], che, per tutta risposta, donò la sua parte di Felizzano al [[Repubblica Astese (1095)|comune di Asti]]. Guglielmo V ottenne il controllo del borgo nel 1155, dopo la distruzione di Asti da parte di [[Federico Barbarossa]]; il marchese decise di fortificare il borgo con una possente cinta muraria e di dotarlo di una ''domus hospitalis'' affidata ai [[cavalieri ospitalieri]], successivamente consacrata a [[San Pietro]] secondo la bolla 17 aprile 1160 di [[papa Alessandro III]]. La supremazia su Felizzano da parte del marchese venne più volte ribadita da diplomi imperiali fino al 1172, quando il marchese si arrese alla [[Lega Lombarda]], che lo teneva assediato nel suo castello di [[Mombello Monferrato|Mombello]]; tra le condizioni che gli vennero imposte ci fu la restituzione del castello felizzanese agli astigiani. I destini del borgo e del marchese Guglielmo si incrociarono per l'ultima volta nel 1186, quando gli uomini di Felizzano gli prestarono giuramento nella sua ultima apparizione pubblica prima del viaggio per l'[[Oltremare (Stati crociati)|Oltremare]], dal quale non avrebbe mai più fatto ritorno<ref>Aldo A. Settia, ''Guglielmo V di Monferrato e il suo ritorno in Palestina'', in ''Il Monferrato: crocevia politico, economico e culturale tra Mediterraneo e Europa'', 2000</ref>.
===Evoluzione demografica===
 
Nel 1213 il marchese [[Guglielmo VI del Monferrato|Guglielmo VI]], per finanziare la guerra contro Alessandria, cedette metà del castello di Felizzano al comune di Asti. La prima notizia certa relativa a un’organizzazione comunale è del 1266 circa, allorché il ''commune de Filiçano'', rappresentato dal sindaco Giacomo Carraria, appare impegnato in una causa con la chiesa felizzanese di San Salvario, gli ospitalieri e il monastero di San Bartolomeo di [[Azzano d'Asti|Azzano]]. Nel 1292, in seguito alla morte del marchese [[Guglielmo VII del Monferrato|Guglielmo VII]] per mano di [[Alessandria]], il castello fu interamente occupato dagli astigiani fino al 1303, anno in cui [[Giovanni I del Monferrato]] sottomise Asti. A questa parentesi astigiana si fanno risalire le origini della torre militare, che dalla piazza centrale dominava l'intero circuito delle mura. In seguito all'instabilità politica creata dall'estinzione degli [[Aleramici]] di Monferrato, nel 1370 Felizzano passò, insieme a [[Casale Monferrato|Casale]], sotto il dominio dei [[Visconti]]; nel 1395, con la nascita del [[ducato di Milano]], venne incluso nel [[contado di Alessandria]]. In questo periodo ebbe origine la [[Marchesato_del_Monferrato#Strada_Franca|strada franca del Monferrato]], che, passando attraverso Felizzano, consentiva un collegamento privo di dazi tra le due zone distinte in cui il marchesato si ritrovò diviso.
 
Nel 1412 il territorio alessandrino fu occupato dalla [[compagnia di ventura]] del condottiero [[Facino Cane]]; in seguito alla morte di questi, il suo sottoposto Giorgio [[Valperga (famiglia)|Valperga]] si proclamò signore di Felizzano. Probabilmente fu proprio il Valperga, spesso al seguito dell'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]], colui che portò a Felizzano dieci piastrelle di raffinata fattura siriana, oggi conservate nel coro della chiesa di San Pietro. Nel 1447 [[Filippo Maria Visconti]] morì senza aver avuto figli e i cittadini di [[Milano]] proclamarono la [[Repubblica Ambrosiana]]. [[Carlo di Valois-Orléans|Carlo d'Orléans]], [[Contea di Asti (età bassomedievale)|conte di Asti]], rivendicò il ducato e diede ordine a [[Rinaldo di Dresnay]] di attaccare le terre milanesi; le truppe franco-astigiane saccheggiarono e diedero alle fiamme il castello di Felizzano, prima di essere sconfitte a [[Bosco Marengo]]. Con la [[pace di Lodi]] del 1454, il borgo fu ceduto in feudo a [[Guglielmo VIII del Monferrato|Guglielmo]], fratello del marchese [[Giovanni IV del Monferrato]].
 
[[File:Felizzano XVII secolo.jpg|thumb|left|260px|La strada franca di Felizzano in una carta del XVII secolo.]]
 
=== Età Moderna ===
Le investiture feudali ai marchesi del Monferrato vennero rinnovate fino al 1533, anno in cui si estinse la dinastia dei [[Paleologi#Paleologi_di_Monferrato|Paleologi di Monferrato]]. Felizzano tornò quindi al ducato di Milano, che entro la fine del secolo sarebbe diventato una provincia dapprima [[Sacro Romano Impero|imperiale]] e in seguito della [[Spagna degli Asburgo|Corona spagnola]].
 
Il 2 settembre 1617, durante la [[prima guerra del Monferrato|prima guerra di successione del Monferrato]], il forte, occupato da una guarnigione di 1500 mercenari trentini al soldo della Spagna, fu assaltato, saccheggiato e dato alle fiamme dal corpo di armati francesi comandato da [[François de Bonne de Lesdiguières|François Lesdiguières]], alleato dei [[ducato di Savoia|Savoia]]<ref>Quinto Gho, ''Felizzano e le guerre di successione del Monferrato'', estratto dalla ''Rivista di storia, arte e archeologia per le province di Alessandria e Asti'', 1973</ref>. L'annessione al ducato sabaudo, tuttavia, avvenne per concessione imperiale nel 1707, durante la [[guerra di successione spagnola]].
 
Per gran parte dell’età moderna, Felizzano fu ''terra immediata'', ossia un luogo non infeudato, direttamente dipendente dalla giurisdizione del principe. Nel 1744 Felizzano fu tuttavia concesso in feudo con titolo marchionale a Francesco Sibaldi, esponente di una famiglia decurionale alessandrina. Nel 1752 questi alienò il proprio feudo al patrizio alessandrino Leonardo Colli, da cui discesero il generale [[Luigi Colli di Felizzano]] e il ministro [[Vittorio Colli di Felizzano]]<ref>{{Cita web|url=http://win.cittafutura.al.it/web/_pages/detail.aspx?GID=55&DOCID=5731|titolo=Felizzano|sito=Città Futura on-line|lingua=it|accesso=2022-10-21}}</ref>.
 
=== Età Contemporanea ===
A partire dal 1802 il Piemonte passò sotto il dominio francese. Durante questo periodo venne istituito il Cantone di Felizzano, sotto il quale furono incorporati i comuni di [[Castello di Annone]], [[Cerro Tanaro]], [[Masio]], [[Quargnento]], [[Quattordio]] e [[Solero (Italia)|Solero]]. Con la sconfitta di [[Napoleone]] e il conseguente ritorno dei Savoia, Felizzano diventò capoluogo di [[Mandamento (diritto)|mandamento]].
 
In quanto dominio sabaudo, fu incorporato dapprima nel [[regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], nel 1847, e in seguito nel [[regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], nel 1861. Nel 1849, per abbattere i costi della [[ferrovia Torino-Genova]], il governo sardo decise di deviare il corso del Tanaro anziché edificare due ponti, causando così l'allontanamento del fiume dal centro abitato. Della bonifica del cosiddetto ''Tanaro Morto'' si occupò l'ingegnere Emanuele de Ferrari.
 
Il deputato [[Paolo Ercole]], che ricoprì la carica di sindaco e assessore del comune per gran parte della sua vita, contribuì allo sviluppo di Felizzano tramite lo stanziamento di fondi statali per la costruzione di alcune grandi opere, tra cui la pavimentazione della ''Strada Maestra'' e della ''Piazza del Mercato'' (le quali furono successivamente intitolate a Ercole), la costruzione del ponte sul Tanaro e dell'edificio scolastico.
 
=== Simboli ===
Lo stemma del comune è uno scudo [[troncato]] e riporta: una [[Croce (araldica)#Croce patente|croce patente]] d'[[Oro (araldica)|oro]] su sfondo [[Rosso (araldica)|rosso]], simbolo medievale degli [[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|ospitalieri]]; una tazza [[al naturale]] su sfondo d'[[Argento (araldica)|argento]], simbolo del pedaggio che, fino all'età moderna, veniva imposto ai passanti.
 
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
=== Architetture militari ===
; Fortificazioni medievali: Cinta muraria in cotto posta in difesa del borgo per volere di [[Guglielmo V del Monferrato]] a partire dal 1174; sembra che il tratto settentrionale della cinta fu rimosso nel XVII secolo, mentre il tratto meridionale rimane tutt'oggi, benché indebolito nel corso dei secoli da ripetuti cedimenti. In origine la [[muro di cortina|cortina]] era arricchita da dodici [[torrioni]] con base semicircolare, ma soltanto due sono sopravvissuti fino all'[[età contemporanea]].
 
; Torre medievale: Situata nell'angolo nord-occidentale di piazza Paolo Ercole, fu probabilmente eretta verso la fine del XIII secolo. La torre, denominata [[Torre dei Cova]] dal nome della famiglia che la fece edificare<ref name=Monferrato>{{cita news|url= https://www.granmonferrato.it/felizzano-borghi-in-monferrato/ |titolo= Felizzano: borghi in Monferrato|editore= Gran Monferrato}}</ref>, ha base quadra, altezza di 26 metri e veniva utilizzata come centro di comando per l'intero sistema difensivo del castello. Degni di nota sono l'elevato soffitto a cassettoni, le [[feritoie]] a [[Strombatura|strombo]], le strette finestre [[ogivali]] e la [[merlatura]] ghibellina. Nei due piani superiori si aprono delle finestre a tutto sesto, ingentilite da [[Archivolto|ghiere]] in cotto e tufo alternati, secondo lo stile astigiano-monferrino.
 
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Mura di Felizzano.png|Disegno delle mura di Felizzano, XIV secolo
Cinta Muraria Felizzano.png|Lato Ovest della cinta muraria
Torre di Felizzano.png|Torre di Felizzano
Torre di Felizzano 1867.jpg|Torre di Felizzano nel 1867
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=== Architetture religiose ===
; Chiesa di San Pietro: Già attiva nel 1195, ha conservato il titolo e le funzioni di [[parrocchia]] fino al 1948. L'ultimo rifacimento, del 1932, la dotò di una facciata in stile [[neogotico]] con parametro murario in mattoni a vista, arricchita da un [[protiro]] sormontato da [[rosone]] e fiancheggiato da finestre con decorazioni in [[terracotta]] smaltata. Di notevole interesse è la pavimentazione in [[cotto]] interna, riscoperta in un ottimo stato durante un restauro del 2015. Nel coro della chiesa sono conservate dieci mattonelle in terracotta di fattura orientale, ricondotte ad un laboratorio siriano attivo tra il XIV e il primo XV secolo.
 
; [[Chiesa di San Michele e San Pietro]]: Già attestata nel 1285 come [[priorato]] [[benedettino]] subordinato all'[[abbazia di Grazzano]]; dell'antica struttura [[Architettura romanica|romanica]] restano i muri laterali e la robusta torre campanaria, alta circa 27 metri e terminante in una ben conservata cella quadra in cotto con bifore ogivali. Tra il 1629 e il 1633 la chiesa fu ampliata e ristrutturata per volontà del felizzanese Marco Antonio Platone, archivista e segretario del [[Ducato_di_Milano#Consiglio_Segreto|consiglio segreto del ducato di Milano]]; la facciata e gli interni vennero realizzati secondo il gusto [[barocco]] ed in ossequio alle norme costruttive promosse dal [[concilio di Trento]]. L'impianto, infatti, presenta una navata unica, con cinque cappelle per lato, terminante in un'area presbiteriale absidale. La canonica conserva due preziosi dipinti, su tavola, di [[Gandolfino da Roreto|Gandolfino d'Asti]].
 
; Chiesa di San Rocco: Situata al di fuori del centro abitato, presso la biforcazione delle antiche strade che da Felizzano conducevano a [[Montemagno]] e [[Viarigi]]. La piccola chiesa, risalente alla fine del XIV secolo, rimase nota fino al XVI secolo come chiesa di [[Salvator mundi|san Salvario]], salvo poi essere consacrata a [[san Rocco]] dopo l'epidemia di [[Peste nera|peste]] del 1478. Solo l'abside in muratura testimonia l'origine medievale, in quanto la struttura venne trasformata nell'attuale edificio con [[facciata a capanna]] in seguito alla nuova denominazione. Lo spazio interno è scandito in tre navate, di cui la centrale, più larga, è coperta con volta a botte sorretta da archi a tutto sesto. Tra il 1813 e il 1822 venne realizzato, a ridosso della chiesa, il [[cimitero]] comunale, in esecuzione dell'[[editto di Saint Cloud]].
 
; Chiesa di Santa Maria della fonte: Così denominata fin dalle origini perché sotto al suo pavimento scaturiscono acque limpide e fresche. La parte più antica dell'edificio è costituita dall'abside in muratura piena, con cornicione in cotto dipinto di bianco e rosso, collocabile verso la fine del XIV secolo. Il resto dell'edificio, [[tardogotico]], venne edificato nel XVI secolo, a due campate con volte a crociera ed archi acuti costolonati in cotto. Risalgono all'ultimo trentennio del XIX secolo, invece, l'atrio porticato e il piccolo campanile.
 
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San Pietro Felizzano.png|Vista aerea di San Pietro
Piastrelle_vetriate_felizzano.png|Mattonelle siriane di San Pietro
San Michele Felizzano.png|Particolare della torre campanaria di San Michele
Madonna_Gandolfino_da_Roreto.png|[[Gandolfino da Roreto]], ''Madonna col Bambino e angeli musicanti''
Santa_Apollonia_Gandolfino_da_Roreto.png|[[Gandolfino da Roreto]], ''Santa Apollonia''
Affresco San Rocco Felizzano.png|Impianto iconografico dell'apparato decorativo absidale di San Rocco
Santa Maria della Fonte, Abside.png|Abside di Santa Maria della Fonte, particolare
scultura Maria della Fonte Felizzano.png|Scultura in pietra effigiante un viso maschile in Santa Maria della Fonte, XII secolo
</gallery>
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Felizzano}}
=== Tradizioni e folclore ===
Una delle più antiche tradizioni del paese nacque durante la [[peste del 1630]]: l'epidemia, descritta ampiamente ne [[I promessi sposi]], arrivò nel ducato di Milano per colpa dei mercenari impegnati nella [[guerra di successione di Mantova e del Monferrato|guerra di successione del Monferrato]], e raggiunse anche Felizzano. Gli abitanti del forte si affidarono al loro patrono, [[Santo Stefano]], offrendogli simbolicamente dieci [[Monete di Milano|Filippi d'argento]]. Da allora, il 26 dicembre di ogni anno si rievoca la donazione: durante la messa, un bambino stacca da un grande cero le dieci monete per porgerle al Santo di fronte alla presenza del consiglio comunale e di tutte le istituzioni del paese. Dopo la cerimonia avviene la tradizionale premiazione dei più meritevoli studenti felizzanesi e il discorso annuale del sindaco.<ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/alessandria/2016/12/27/news/il-rito-dei-filippi-tradizione-secolareche-ricorda-il-salvataggio-dalla-peste-1.34761801/|titolo=Il rito dei Filippi, tradizione secolareche ricorda il salvataggio dalla peste|sito=La Stampa|data=2016-12-27|lingua=it|accesso=2022-10-21}}</ref>
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
Felizzano è dotato di scuola primaria e secondaria di primo livello. Quest'ultima è frequentata anche da alunni provenienti da comuni limitrofi.
 
=== Eventi ===
Il principale evento è la cosiddetta ''Sagra dell'agnolotto'', che si svolge durante la prima settimana di agosto.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.felizzano.al.it/it-it/appuntamenti/eventi-principali|titolo=Eventi principali - Comune di Felizzano|sito=www.comune.felizzano.al.it|accesso=2022-10-21}}</ref> Durante l'ultima settimana di luglio, inoltre, si svolge la ''Festa della Leva'', che consiste in tre giorni di festeggiamenti rivolti ai ragazzi che durante l'anno entrano nell'età adulta.<ref>{{Cita web |url=http://www.alessandrianews.it/comuni/comune.php?nome=Felizzano |titolo=Copia archiviata |accesso=21 gennaio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190122045446/http://www.alessandrianews.it/comuni/comune.php?nome=Felizzano |dataarchivio=22 gennaio 2019 |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Stazione di Felizzano (2).JPG|miniatura|Stazione di Felizzano]]
=== Strade ===
Felizzano è attraversato dalla [[Strada statale 10 Padana Inferiore|SR 10]]. Inoltre, insieme a [[Quattordio]], è servito dall'[[Autostrada A21 (Italia)|Autostrada A21]] con apposito casello.
 
=== Ferrovie ===
{{vedi anche|Stazione di Felizzano}}
Felizzano è dotato di [[Stazione di Felizzano|una stazione ferroviaria]] sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Torino-Genova|Torino-Genova]].
Felizzano è dotato di una stazione ferroviaria sulla [[Ferrovia Torino-Genova|linea ferroviaria Torino-Genova]].
 
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Gino Polastri |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 8 giugno 2009 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Stefania Piantato |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 27 maggio 2014 |Partito = [[lista civica]]: Felizzano per tutti |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luca Cerri |Inizio = 27 maggio 2014 |Fine = ''in26 carica''maggio 2019 |Partito = [[lista civica]]: iI love flissanFlissan |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luca Cerri |Inizio = 26 maggio 2019 |Fine = 9 giugno 2024 |Partito = [[lista civica]]: I love Flissan |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Luca Cerri |Inizio = 9 giugno 2024 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]]: I love Flissan |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Note ==
 
{{References|2}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
* ''Cantieri di restauro a Felizzano'', a cura di Monica Fantone e Antonella Barbara Caldini, ''Il Prato'', 2020
* Luigi Pizzamiglio, ''Relatione de gl'vltimi progressi fatti da S.A.S. nello stato di Milano'', 1617
* [[Goffredo Casalis]], ''Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale degli stati di s. m. il re di Sardegna'', 1833
* [[Vittorio Angius]], ''Sulle famiglie nobili della monarchia di Savoia'', 1841
* Quinto Gho, ''Bricciche di storia felizzanese'', 1964
* [[Giuseppe Sergi (storico)|Giuseppe Sergi]] (a cura di), ''Andar per castelli da Alessandria da Casale tutto intorno'', Torino, Edizioni Milvia, 1986
* Gasparolo Francesco (a cura di), ''Cartario alessandrino fino al 1300'',1930
* Mauro Piantato, ''Paolo Ercole'', 1995
* Roberto Maestri, Rinaldo Merlone, Aldo A. Settia, ''Ranieri, primo marchese di Monferrato'', 2011
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Felizzano}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{ProvinciaComuni della provincia di Alessandria}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
 
[[Categoria:Felizzano| *]]