Ipertesto: differenze tra le versioni
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[[File:HypertextEditingSystemConsoleBrownUniv1969.jpg|thumb|right|Prototipo di una console per
Un '''ipertesto''' è un [[insieme]] di [[Documento|documenti]] messi in relazione tra loro per mezzo di [[Parola chiave (linguistica)|parole chiave
L'ipertesto [[informatica|informatico]] è la versione di ipertesto più usata e più diffusa
Dopo la nascita del [[World Wide Web]] (
▲Dopo la nascita del [[World Wide Web]] (1993) l'ipertesto ha avuto un notevolissimo sviluppo. Tutto il web, infatti, è stato concepito dal suo inventore, l'inglese [[Tim Berners-Lee]], come un ipertesto globale in cui tutti i siti mondiali possono essere consultati da tutti. La [[pagina web]] è il singolo documento e la "navigazione" è il passaggio da un sito all'altro tramite i "link" (ma anche da una pagina all'altra dello stesso sito o in un'altra parte della stessa pagina). L'interfaccia per visualizzare i siti web (e le pagine ipertestuali contenute) è il [[browser]].
== Collegamenti ipertestuali ==▼
{{Vedi anche|Collegamento ipertestuale}}▼
Il [[World wide web]] utilizza il linguaggio [[HTML]] (''HyperText Markup Language'') per definire all'interno del testo istruzioni codificate per il suo funzionamento.▼
Se una pagina del web contiene informazioni su una parola (o termine di qualsiasi natura) utilizzata su un nuovo documento HTML è possibile creare un legame, chiamato ''collegamento ipertestuale'', tra questo nuovo documento e la pagina già esistente. Per esempio, nel caso di un [[indice (editoria)|indice]], allo stesso modo è possibile indirizzare parole di un documento a parti del medesimo.▼
Se si seleziona con il mouse la parola sottolineata dal tag di rimando o collegamento si visualizza il testo che contiene la definizione o l'informazione aggiuntiva.▼
== Storia ==
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{{vedi anche|Cronologia della tecnologia ipertestuale}}
[[Agostino Ramelli]], ingegnere [[Svizzera Italiana|svizzero-italiano]] nato nel [[1531]], ideò la "ruota dei libri", un leggìo multiplo rotante, ideato per consentire l'agevole lettura contemporanea di più testi e che si può considerare una prima forma di ipertesto.
Nel [[1929]] il [[regista]] [[Unione Sovietica|sovietico]] [[Sergej Michajlovič
Un apporto importante per lo sviluppo dell'ipertesto viene dato dal gesuita padre [[Roberto Busa]]<ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2011/10-agosto-2011/morto-padre-busa-stato-pioniere-informatica-linguistica-1901272086173.shtml Morto padre Busa, è stato il pioniere dell'informatica linguistica - Corriere del Veneto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> con il suo «Index Thomisticus», progetto iniziato nel [[1949]] col sostegno di [[Thomas Watson Sr.]], [[amministratore delegato]] della [[IBM]].<ref>[https://www-03.ibm.com/press/it/it/pressrelease/32992.wss IBM Press room - 2010-11-03 Alla IBM l'Index Thomisticus di Padre Roberto Busa - Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Col computer per applicazioni scientifiche ''360/44'' ed una stampante laser 2686, il tutto messogli a disposizione dall'IBM, padre Busa realizza in trent'anni di lavoro la prima grande opera fotocomposta tipograficamente per mezzo del computer: 56 volumi, per oltre
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Il concetto di ipertesto è stato rivalutato dall'informatica,
Secondo Ted Nelson, che coniò il termine ''hypertext'' nel [[1965]], la definizione riveste un significato più ampio, coinvolgendo qualsiasi sistema di [[scrittura]] non lineare che utilizza l'[[informatica]].
Nel [[1980]] il programmatore [[Bill Atkinson]] realizzò per la [[Apple]] ''[[HyperCard]]'', un'applicazione [[software]] che gestiva in maniera semplice grandi quantità di informazioni sotto forma di testo o di immagini, dotato di un avanzato linguaggio di programmazione ipertestuale, ''[[HyperTalk]]''. Malgrado fosse disponibile solo per la piattaforma [[MacOS]], ''HyperCard'' divenne uno dei più diffusi sistemi di realizzazione di ipertesti prima dell'avvento del [[World Wide Web]]
Nel [[1989]] [[Tim Berners-Lee]], ricercatore inglese del [[CERN]], inventò il [[World Wide Web]] con l'intento di dare una risposta alla necessità espressa dalla comunità scientifica di un sistema di condivisione delle informazioni tra diverse università e istituti di tutto il mondo. All'inizio del [[1993]] il [[National Center for Supercomputing Applications]] (NCSA) all'[[Università dell'Illinois (Urbana-Champaign)|Università dell'Illinois]] rese pubblica la prima versione del loro [[browser]] ''[[Mosaic]]''. Mosaic girava in ambiente [[X Window]], popolare nella comunità scientifica, e offriva un'interfaccia di facile utilizzo. Il traffico web esplose, passando da soli 500 [[web server]] noti nel 1993 a oltre
▲== Collegamenti ipertestuali ==
▲{{Vedi anche|Collegamento ipertestuale}}
▲Il [[World wide web]] utilizza il linguaggio [[HTML]] (''HyperText Markup Language'') per definire all'interno del testo istruzioni codificate per il suo funzionamento.
▲Se una pagina del web contiene informazioni su una parola (o termine di qualsiasi natura) utilizzata su un nuovo documento HTML è possibile creare un legame, chiamato ''collegamento ipertestuale'', tra questo nuovo documento e la pagina già esistente. Per esempio, nel caso di un [[indice (editoria)|indice]], allo stesso modo è possibile indirizzare parole di un documento a parti del medesimo.
▲Se si seleziona con il mouse la parola sottolineata dal tag di rimando o collegamento si visualizza il testo che contiene la definizione o l'informazione aggiuntiva.
== Ipermedia ==
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La diffusione dell'ipertesto letterario e narrativo in [[Italia]], a partire dalla metà degli [[anni 1980|anni ottanta]], ha tendenzialmente cercato di ampliare il dibattito sulle specificità semiotiche dell'ipertesto in relazione alle sue finalità più puramente espressive.
Ipertestualisti come
Il lavoro di questi ultimi, peraltro, pone domande aperte sulla percorribilità effettiva di una futura canonizzazione dell'ipertesto su scala internazionale.
== Iperfilm ==
L'Iperfilm è un film con struttura ipertestuale o un ipertesto con lessie filmiche. Il fruitore sceglie da quale punto di vista proseguire la visione degli eventi. Il primo iperfilm italiano è stato realizzato dal regista [[Luigi Maria Perotti]], il prof. [[Pier Giuseppe Rossi]] e l'ing. Marco Marziali. Il progetto dal titolo Farina Stamen fu prodotto dall'[[Università di Macerata]]. Tradizionalmente, una narrazione propone al lettore una sorta di viaggio guidato dall'autore. Presuppone dunque un autore molto attivo, impegnato a predisporre il percorso della narrazione e le sue tappe, lungo le quali accompagnare il lettore. E presuppone un lettore disposto a farsi accompagnare lungo il percorso che l'autore ha preparato per lui. Il Novecento ci ha insegnato che questo percorso può non essere facile, può rinunciare alle rassicuranti unità aristoteliche di tempo, luogo e azione. Attraverso l'iperfilm si rinuncia all'idea stessa di un percorso, narrando in maniera diversa.
==L'ipertesto in letteratura==
In letteratura con il termine ipertesto [[Gérard Genette]] individua una delle cinque categorie di [[intertestualità|architestualità]]: un ipertesto è un [[testo]] B legato a un testo precedente A (ipotesto) non tanto da legami di citazione o commento, quanto da trasformazioni dirette (come nel caso dell'[[Ulisse_(Joyce)|Ulisse]] di [[James Joyce|Joyce]] rispetto all'[[Odissea]] di [[Omero]]), o indirette e più complesse (o imitazioni), come nel caso dell'[[Eneide]] di Virgilio rispetto alla stessa [[Odissea]]<ref>G. Genette, ''Palimpsestes'', Seuil, Paris, 1982, pagg. 11-13.</ref>.
In campo informatico, secondo una definizione riassunta da [[Marco Lazzari]]<ref>M. Lazzari, Informatica umanistica, Milano, McGraw-Hill, 2021 (3ª ed.), pag. 90</ref> l'ipertesto è un testo digitale composto da più parti, le quali vengono denominate nodi o [[Parola chiave (linguistica)|parole chiave]] o lessìe<ref>[[Roland Barthes]], ''S/Z'', Torino, Einaudi, 1973, pag. 18.</ref> o blocchi di testo<ref> G.P. Landow, ''Ipertesto. Il futuro della scrittura'', Bologna, Baskerville, 1993, pag. 23.</ref>, che sono messi in relazione gli uni con gli altri per mezzo di connessioni digitali, dette [[collegamento ipertestuale|collegamenti]]. I collegamenti definiscono una struttura reticolare del testo digitale, che determina il modo con il quale è possibile fruire l'ipertesto attraverso una forma di lettura non lineare detta navigazione (ipertestuale). L'ipertesto è legato a un autore o a un gruppo di autori che hanno scritto (ipertestualizzazione ex novo) oppure scelto (ipertestualizzazione ex post) i testi e li hanno collegati fra loro.
Ciò che l'utente vede nell'interfaccia digitale è quello che [[Giulio Lughi]] chiama testo superficiale, ottenuto dall'interpretazione del testo profondo, cioè della descrizione informatica del testo che, per quanto riguarda le pagine Web, è fatta con il [[linguaggio di marcatura]] [[HTML]]<ref>G. Lughi, ''Parole on line'', Milano, Guerini, 2001, pagg. 77-79.</ref>.
Secondo [[Alessandro Perissinotto]]<ref>A. Perissinotto, ''Il testo multimediale: gli ipertesti tra semiotica e didattica'', Torino, UTET Libreria, 2000, pag. 44.</ref> i blocchi di testo degli ipertesti godono delle proprietà designate da [[Oswald Ducrot|Ducrot]] e [[Cvetan Todorov|Todorov]]<ref>O. Ducrot, T. Todorov, ''Dictionnaire encyclopédique des sciences du language'', Seuil, Paris, 1972, pag. 375.</ref> come «autonomia» (i blocchi non hanno bisogno di altri enunciati per compiere la propria funzione comunicativa) e «chiusura» (nessun altro enunciato è pertinente al messaggio proposto dal blocco).
== Note ==
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== Bibliografia ==
* G.P. Landow, ''L'ipertesto: tecnologie digitali e critica letteraria'', Bruno Mondadori ed., Milano 1998.
* Come funziona un ipertesto: Produt. Francesco Marangon, volume 29 internet di
* J. Nyce e P. Kahn (a cura di), ''Da Memex a Hypertext'', Franco Muzzio ed., Padova 1992.
* L. Corchia, [https://web.archive.org/web/20131019094523/http://arp.unipi.it/dettaglioar.php?ide=124279 ''Che cos'è un ipertesto''], Scuola di dottorato in Lingue e letterature straniere, Università di Pisa, 1, 2007.
== Voci correlate ==
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* [[Iperromanzo]]
* [[Ipervideo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt=ipertesto|preposizione=sull'}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://web.archive.org/web/20070927214106/http://www.territorioscuola.com/
* [https://web.archive.org/web/20210617194112/http://www.territorioscuola.com/ipertesti/relazione.html Ipertestualità Aperta - CritLink Mediator Per La Collaborazione In Rete.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070424181640/http://www.territorioscuola.com/ipertesti/relazione.html |date=24 aprile 2007 }} ''Seminario-Laboratorio del prof. Davide Suraci'' - ITAS "Matteo Ricci" - Macerata, 19-20-21 marzo 1999.
* [https://web.archive.org/web/20210619053508/http://www.territorioscuola.com/saperi/dialogo_sopra_minimi.html Dialogo Sopra i Minimi Saperi dell'Ipertesto...] ''Riflessioni sull'ipertesto in Italia e trascrizione di dialoghi insieme a distanza fra Davide Suraci, Enrico Galavotti e Felice Lacetera.'' Articolo divulgativo di Davide Suraci - Anno 2004
* [http://www3.unibo.it/boll900/numeri/1999-ii/Pellizzi.html Per una critica del link] ''di F. Pellizzi''
* [http://www.repubblica.it/online/internet/mediamente/kolb/kolb.html ''Anche il Talmud era un ipertesto''] ''Intervista a David Kolb''
* [https://web.archive.org/web/20060218235245/http://www.mediamente.rai.it/
* [https://web.archive.org/web/20060908190558/http://www.mediamente.rai.it/
* {{cita web|
* {{cita web | 1 = http://selacapo.net/new/prima-pagina/2011/06/27/lipertesto-una-nuova-frontiera-per-la-lettura-2/ | 2 = Ipertesto una nuova frontiera per la lettura | accesso = 27 giugno 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110629165324/http://selacapo.net/new/prima-pagina/2011/06/27/lipertesto-una-nuova-frontiera-per-la-lettura-2/ | dataarchivio = 29 giugno 2011 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.bazzocchi.net/wittgenstein/|Il Tractatus di Wittgenstein: il primo vero ipertesto}}
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