Prostatite: differenze tra le versioni

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{{Disclaimer|medico}}
{{disclaimer soccorso}}
{{Malattia
|Nome=Prostatite
|Immagine=Inflammation of prostate.jpg
|Didascalia=[[Infiltrazione (medicina)|Infiltrato]] infiammatorio cronico a livello della prostata - [[Microscopio ottico]]
}}
 
Per "[[Prostatite]]"'''prostatite''' si intende qualsiasi forma di [[infiammazione]] della [[ghiandola prostatica]]. Poiché le [[Donna|donne]] sono sprovviste di tale ghiandola si tratta di una sindrome che colpisce esclusivamente il [[sesso maschile,]]. nonostante ciò leLe donne possiedono delle microscopiche ghiandole periuretrali, definite [[ghiandole di Skene]], site nell’areanell'area prevaginale in prossimità dell’dell'[[uretra]], ghiandole che sono considerate l’omologol'omologo della [[prostata]] e possono causare una fortesintomatologia sintomatologiasimile. <ref name="skene">{{cite journalCita pubblicazione| authorautore=R F Gittes and R M Nakamura| titletitolo=Female urethral syndrome. A female prostatitis?| journalrivista=West J Med.| yearanno=1996| volume=164| issuenumero=5| pagepp=435-438| url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pmcentrez&artid=1303542| urlmorto=sì}}</ref>
 
La [[prostatite]] ha un’incidenzaun'incidenza che va dal 7% al 12% a seconda del territorio e delle statistiche.<ref name="prev">{{citeCita journalpubblicazione | authorautore=Collins MM et al| titletitolo=How common is prostatitis? A national survey of physician visits.| journalrivista=J Urol.| yearanno=1998| volume=159| issuenumero=4| pagepp=1224-1228| url=httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=98167258&dopt=Citation}}</ref>
 
== Nomenclatura ==
Il termine prostatite in senso stretto si riferisce all'infiammazione istologica (microscopica) del tessuto ghiandolare prostatico, ciononostante il termine è stato usato in maniera vaga per descrivere una serie di condizioni cliniche relativamente differenti fra loro. Per tentare di porre rimedio a questa situazione la [[National Institutes of Health]] (NIH), nel [[1999]] ha emanato un nuovo sistema di classificazione.
 
== Classificazione ==
==='''Nomenclatura'''===
Seguendo la classificazione effettuata nel 1999 dal [[National Institute of Health]], la prostatite è stata suddivisa in quattro differenti categorie.
 
* Categoria I: ''prostatite acuta'' (batterica)
Il termine [[Prostatite]], in senso stretto, si riferisce all’infiammazione istologica (microscopica) del tessuto ghiandolare prostatico, ciononostante il termine è stato usato in maniera vaga per descrivere una serie di condizioni cliniche relativamente differenti fra loro.
* Categoria II: ''prostatite cronica batterica''
Per tentare di porre rimedio a questa situazione la NIH, nel 1999 ha emanato un nuovo sistema di classificazione.
* Categoria III: ''prostatite cronica abatterica'' oppure ''sindrome dolorosa pelvica cronica'' (o ''chronic pelvic pain syndrome'', CPPS), [[mioneuropatia pelvica]].
* Categoria IV: ''prostatite asintomatica''
 
La categoria III può essere suddivisa in IIIa (infiammatoria) e IIIb (non-infiammatoria) a seconda del livello di [[leucociti]] rilevato nei secreti prostatici a seguito delle analisi di laboratorio, nonostante tale divisione queste sottocategorie hanno un'utilità limitata nella pratica clinica.
 
== Categoria I: prostatite acuta (batterica) ==
'''==Classificazione=='''
=== Sintomi ===
I soggetti affetti da prostatite acuta riferiscono brividi, [[febbre]], dolore alla schiena e nell'area genitale, frequenza ed urgenza urinaria spesso durante la notte, bruciore e fastidio durante la minzione, dolenza diffusa e un'infezione del tratto urinario evidenziata, a seguito di analisi di laboratorio, dalla presenza di [[leucociti]] e batteri nelle urine. Possono essere presenti secrezioni dal pene. Un'evenienza relativamente comune è rappresentata dalla ritenzione acuta d'urina, dovuta al fatto che l'infiammazione determina un restringimento del primo tratto dell'uretra (l'uretra prostatica). Il paziente cerca di urinare senza successo lamentando forti dolori alla parte bassa dell'[[addome]]. In questo caso per drenare l'urina è necessario mettere un tubo che dalla parete anteriore dell'addome va in vescica, e lasciarlo finché la malattia non sia guarita. È sconsigliato l'uso del catetere in quanto può rendere più grave la malattia determinando un'ulteriore irritazione sull'uretra prostatica.
 
=== Diagnosi ===
Seguendo la classificazione effettuata nel 1999 dal National Institute of Health ([[NIH]]), la prostatite è stata suddivisa in quattro differenti categorie.
La diagnosi si basa sulla raccolta dei dati anamnestici, degli esami clinici e strumentali. In corso d'anamnesi talvolta si rilevano rapporti sessuali a rischio (nuovo partner, rapporti anali non protetti ecc.). Gli esami di laboratorio evidenziano la presenza di agenti microbici nei campioni biologici raccolti. I batteri più comuni sono [[Escherichia coli]], [[Klebsiella]], [[Proteus (microbiologia)|Proteus]], [[Pseudomonas]], [[Enterobatteri]], [[Enterococco]], [[Serratia]] e [[Stafilococco aureo]]. Tali infezioni possono rappresentare una minaccia per alcuni pazienti e può essere necessaria l'ospedalizzazione con la somministrazione di [[antibiotici]] per via endovenosa. Un [[emocromo]] può rivelare un incremento dei leucociti nel [[sangue]]. La prostatite acuta porta assai raramente a una [[setticemia]], ma ciò può avvenire in pazienti immunodepressi; in caso di febbre alta e malessere generalizzato è indicata una coltura ematica, che è spesso positiva.
 
=== Terapia ===
*Categoria I: Prostatite acuta (batterica)
Gli antibiotici rappresentano il trattamento di prima linea nella prostatite acuta (Cat I). Deve essere utilizzato un antibiotico verso cui il batterio sia sensibile, scelto a seguito di antibiogramma. Le [[penicillina|penicilline]] ad ampio spettro e le [[cefalosporine]] di III generazione rappresentano generalmente la prima scelta terapeutica empirica che può essere modificata, dopo un miglioramento iniziale, con [[fluorochinoloni]] per un tempo compreso tra due e tre settimane. Alcuni antibiotici presentano uno scarso indice di penetrazione nella capsula prostatica e altri penetrano bene, ma occorre sempre avere un antibiogramma specifico. Pazienti gravemente ammalati possono necessitare dell'ospedalizzazione, mentre di norma i pazienti in condizione di salute accettabile possono essere curati restando a casa nel letto, utilizzando analgesici ed avendo cura di mantenere una buona idratazione.
*Categoria II: Prostatite cronica batterica
*Categoria III: Prostatite cronica abatterica/Chronic pelvic pain sindrome (CPPS), [[Mioneuropatia pelvica]].
 
=== Prognosi ===
Suddivisa in IIIa (infiammatoria) e IIIb (non-infiammatoria), a seconda del livello di [[leucociti]] rilevato nei secreti prostatici a seguito delle analisi di laboratorio, nonostante tale divisione queste sottocategorie hanno una utilità limitata nella pratica clinica.
Nella maggior parte dei casi la prognosi è positiva con un recupero completo senza conseguenze negative successive.
• Categoria IV:Prostatite asintomatica
 
== Categoria II: prostatite cronica batterica ==
=== Sintomi ===
La prostatite batterica cronica è una condizione relativamente rara (<5% dei pazienti con problemi prostatici non legati a [[LUTS]] o [[iperplasia prostatica benigna|IPB]]), questa condizione presenta solitamente il classico quadro delle infezioni del tratto urinario con un carattere intermittente ed è considerata come un'infezione cronica della ghiandola prostatica. Il dottor Weidner, professore di medicina del Dipartimento di [[Urologia]] dell'[[Università di Gießen]] ha dichiarato: «nello studio di 656 soggetti, abbiamo raramente rilevato la prostatite cronica batterica. Essa deve essere considerata una patologia rara. La maggior parte delle volte causata da [[escherichia coli]]».<ref name="rare">{{Cita pubblicazione | autore=Schneider, H., Ludwig, M., Hossain, H. M., Diemer, T. & Weidner, W.| titolo=The 2001 Giessen Cohort Study on patients with prostatitis syndrome - an evaluation of inflammatory status and search for microorganisms 10 years after a first analysis| rivista=Andrologia| anno=2003| volume=35| numero=5|pp=258-262| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=14535851&itool=pubmed_docsum}}</ref> I sintomi possono essere completamente assenti, fintanto che non ci sia anche un'infezione della [[vescica urinaria]]; il maggior problema causato da tale condizione è rappresentato dalle ricorrenti [[cistiti]].
 
=== Diagnosi ===
'''===CATEGORIA I: Prostatite acuta (batterica)==='''
In caso di prostatite batterica cronica vengono rilevati batteri nella [[prostata]] anche se non sono presenti altri sintomi. L'infezione della prostata è diagnosticata a seguito della coltura delle urine, dello sperma e del liquido prostatico, quest'ultimo ottenuto dall'urologo eseguendo un [[massaggio prostatico]]. Se a seguito del massaggio non è stato possibile raccogliere secreto prostatico, l'urina post-massaggio dovrebbe comunque contenere alcuni batteri prostatici. L'analisi del [[Semenogelasi|PSA (Prostate specific antigen)]] potrebbe mostrare un valore elevato nonostante l'assenza di neoplasie. I campioni di materiale biologico raccolto devono essere inviati in centri specializzati nella diagnosi e terapia delle [[Malattia sessualmente trasmissibile|malattie sessualmente trasmissibili]]. Occorre infatti eseguire uno screening approfondito per la ricerca di eventuali agenti patogeni. In particolare vanno ricercati nelle urine del primo getto al mattino i [[Mycoplasma|micoplasmi]] urogenitali, la [[Chlamydia trachomatis]], il [[gonococco]] e i virus [[Virus del papilloma umano|HPV]], [[herpes simplex|HSV]] 1 e 2; utile anche la ricerca delle [[IgA]] secretorie anti Chlamydia&nbsp;t. Eventuale esame colturale per germi comuni e miceti. Sullo sperma vanno eseguiti: la [[spermiocoltura]] per germi comuni e miceti e Trichomonas vaginalis, la ricerca del DNA di Chlamydia trachomatis e il gonococco mediante test di amplificazione ([[Reazione a catena della polimerasi|PCR]]), la ricerca dell'HPV DNA, HSV1 e 2 DNA, delle IgA secretorie anti Chlamydia trachomatis e dei mycoplasmi urogenitali. Indagini analoghe devono essere eseguite anche dall'eventuale partner.
 
=== Terapia ===
'''==Sintomi=='''
La terapia richiede cicli prolungati di antibiotici con alta penetrabilità della ghiandola prostatica ([[β-lactami]] e [[nitrofurantoina]] sono inefficaci). Tali antibiotici includono [[chinoloni]], [[sulfamidi]], [[macrolidi]]. Infezioni persistenti possono beneficiare di un miglioramento sintomatologico nell'80% dei pazienti grazie all'utilizzo di [[Alfa bloccante|alfa-bloccanti]] ([[tamsulosina]], [[alfuzosina]]). L'avvento di nuove molecole antibiotiche appartenenti alla famiglia dei chinolonici di ultima generazione, come la moxifloxacina e la plurifloxacina, ha migliorato la prognosi delle prostatiti croniche. La moxifloxacina diffonde molto bene nel tessuto prostatico ed è caratterizzata da una bassissima mic. La plurifloxacina è molto attiva nei confronti della Chlamydia T (Due cicli di quattordici giorni ciascuno a distanza di dieci giorni l'uno dall'altro). SI stanno sperimentando protocolli terapeutici che impiegano entrambi questi farmaci in sequenza con risultati incoraggianti. In presenza di enterobatteri, in combinazione alla terapia antibiotica è molto utile la somministrazione di enterovaccini (es. Symbio flor 1, Symbio flor 2 ed altri contenenti lisati batterici come Enterococchi ed Escherichia coli) che stimolerebbero il sistema immunitario riducendo la frequenza delle ricadute, e la somministrazione di integratori alimentari a base di: L-Arginina, Carnitina, Acetilcarnitina, Ginseng per migliorare la spermiogenesi (Fertimev).
 
L'unione di massaggi prostatici e cicli di antibiotici è stata proposta in passato come benefica (Manila Protocol).<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Nickel J, Downey J, Feliciano A, Hennenfent B |titolo=Repetitive prostatic massage therapy for chronic refractory prostatitis: the Philippine experience |rivista=Tech Urol |volume=5 |numero=3 |pp=146-51 |anno=1999 |pmid=10527258 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore= |titolo=Use of prostatic massage in combination with antibiotics in the treatment of chronic prostatitis |rivista=Prostate Cancer Prostatic Dis |volume=2 |numero=3 |pp=159-162 |anno=1999 |pmid=12496826 }}</ref> Questa pratica non è esente da rischi.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Sengoku A, Yamashita M, Umezu K |titolo=[A case of Fournier's gangrene: was it triggered by prostatic massage?] |rivista=Hinyokika Kiyo |volume=36 |numero=9 |pp=1097-100 |anno=1990 |pmid=2239620 }}</ref> ed in un recente studio non è risultata essere superiore ai soli antibiotici.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Ateya A, Fayez A, Hani R, Zohdy W, Gabbar M, Shamloul R |titolo=Evaluation of prostatic massage in treatment of chronic prostatitis |rivista=Urology |volume=67 |numero=4 |pp=674-8 |anno=2011 |pmid=16566972 }}</ref>
I soggetti affetti da prostatite acuta riferiscono brividi, febbre, dolore alla schiena e nell’area genitale, frequenza ed urgenza urinaria spesso durante la notte, bruciore e fastidio durante la minzione, dolenza diffusa ed una infezione del tratto urinario, evidenziata, a seguito di analisi di laboratorio, dalla presenza di [[leucociti]] e batteri nelle urine. Possono essere presenti secrezioni dal pene.
 
'''==Diagnosi=='''
 
La prostatite acuta è relativamente facile da diagnosticare poichè tutti i sintomi suggeriscono una infezione. I batteri più comuni sono [[E.Coli]], [[Klebsiella]], [[Proteus]], [[Pseudomonas]], [[Enterobatteri]], [[Enterococco]], [[Serratia]] e [[Stafilococco aureo]]. Tali infezioni possono rappresentare una minaccia per alcuni pazienti a può essere necessaria l’ospedalizzazione con la somministrazione di [[antibiotici]] per via endovenosa. Un [[emogramma]] può rivelare un incremento dei leucociti nel [[sangue]]. La prostatite acuta porta assai raramente ad una [[setticemia]], ma può avvenire in pazienti immunodepressi in tal caso febbre alta e malessere generalizzato portano ad una coltura ematica che è spesso positiva.
 
'''==Terapia=='''
Gli antibiotici rappresentano il trattamento di prima linea nella prostatite acuta (Cat I). Gli antibiotici, di norma, risolvono l’infezione in un periodo di tempo molto breve. Deve essere utilizzato un antibiotico appropriato al batterio causa dell’infezione scelto a seguito di antibiogramma. Alcuni antibiotici presentano uno scarso indice di penetrazione nella capsula prostatica, altri, come la [[Ciprofloxacina]], penetrano bene. Pazienti gravemente ammalati possono necessitare dell’ospedalizzazione, mentre di norma i pazienti in condizione di salute accettabile possono essere curati restando a casa nel letto, utilizzando analgesici ed avendo cura di mantenere una buona idratazione.
 
'''==Prognosi=='''
 
Nella maggior parte dei casi la prognosi e positiva con un recupero completo senza conseguenze negative successive.
 
'''===CATEGORIA III: Prostatite cronica batterica==='''
 
'''==Sintomi=='''
 
La prostatite batterica cronica è una condizione relativamente rara (<5% dei pazienti con problemi prostatici non legati a [[LUTS]] o [[IPB]]), tale condizione presenta solitamente il classico quadro delle infezioni del tratto urinario con un carattere intermittente ed è considerata come un’infezione cronica della ghiandola prostatica..
Il Dottor Weidner, Professore di Medicina del Dipartimento di [[Urologia]] dell’[[università]] di Giessen ha dichiarato: “nello studio di 656 soggetti, abbiamo raramente rilevato la prostatite cronica batterica. Essa deve essere considerata una patologia rara. La maggior parte delle volte causata da [[E-Coli]]”. ."<ref name="rare">{{cite journal | author=Schneider, H., Ludwig, M., Hossain, H. M., Diemer, T. & Weidner, W.| title=The 2001 Giessen Cohort Study on patients with prostatitis syndrome – an evaluation of inflammatory status and search for microorganisms 10 years after a first analysis| journal=Andrologia| year=2003| volume=35| issue=5| page=258-262| url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=14535851&itool=pubmed_docsum}}</ref> I sintomi possoni essere completamente assenti fintanto che non c’è anche una infezione della [[vescica]] ed il maggior problema causato da tale condizione è rappresentato dalle ricorrenti [[cistiti]].
 
=='''Diagnosi'''==
 
In caso di prostatite batterica cronica vengono rilevati batteri nella [[prostata]] anche se non sono presenti altri sintomi. L’infezione della prostata è diagnosticata a seguito della coltura delle urine e/o del liquido prostatico che è ottenuto dal dottore eseguendo un [[massaggio prostatico]]. Se a seguito del massaggio prostatico non è stato possibile raccogliere secreto prostatico l’urina post massaggio dovrebbe comunque contenere alcuni batteri prostatici. L’analisi del [[PSA (Prostate specific antigen)]] potrebbe essere elevato nonostante l’assenza di neoplasie.
 
=='''Terapia'''==
 
La terapia richiede cicli prolungati di antibiotici (4-8 settimane), con alta penetrabilità della ghinadola prostatica [[β-lactami]] e [[nitrofurantoina]] sono inefficaci). Tali antibiotici includono [[chinoloni]] ([[ciprofloxaxina]], [[levofloxacina]]), [[sulfamidi]] (bactrim, septra) e [[macrolidi]] ([[eritromicina]], [[claritromicina]]). Infezioni persistenti possono beneficiare di un miglioramento sintomatologico nell’80% dei pazienti grazie all’utilizzo di [[alfa-bloccanti]] ([[tamsulosina]], [[alfuzosina]]), o dall’utilizzo prolungato nel termpo di una bassa dose di antibiotici.<ref>{{cite journal |author=Shoskes D, Hakim L, Ghoniem G, Jackson C |title=Long-term results of multimodal therapy for chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome |journal=J Urol |volume=169 |issue=4 |pages=1406-10 |year=2003 |id=PMID 12629373}}</ref> Le riccorrenti infezioni possono essere causate da una inefficiente minzione (IPB o [[vescica iperattiva]]), [[microcalcificazioni prostatiche]] o anomalie strutturali possono rappresentare un serbatoio per ricorrenti infezioni.
 
L’unione di massaggi prostatici e cicli di antibiotici è stata proposta in passato come benefica (Manila Protocol).<ref>{{cite journal |author=Nickel J, Downey J, Feliciano A, Hennenfent B |title=Repetitive prostatic massage therapy for chronic refractory prostatitis: the Philippine experience |journal=Tech Urol |volume=5 |issue=3 |pages=146-51 |year=1999 |id=PMID 10527258}}</ref><ref>{{cite journal |author= |title=Use of prostatic massage in combination with antibiotics in the treatment of chronic prostatitis |journal=Prostate Cancer Prostatic Dis |volume=2 |issue=3 |pages=159-162 |year=1999 |id=PMID 12496826}}</ref>
Tale pratica non è esente da rischi<ref>{{cite journal |author=Sengoku A, Yamashita M, Umezu K |title=[A case of Fournier's gangrene: was it triggered by prostatic massage?] |journal=Hinyokika Kiyo |volume=36 |issue=9 |pages=1097-100 |year=1990 |id=PMID 2239620}}</ref> ed in un recente studio non è risultata essere superiore ai soli antibiotici.<ref>{{cite journal |author=Ateya A, Fayez A, Hani R, Zohdy W, Gabbar M, Shamloul R |title=Evaluation of prostatic massage in treatment of chronic prostatitis |journal=Urology |volume=67 |issue=4 |pages=674-8 |year=2006 |id=PMID 16566972}}</ref>
 
'''==Prognosi=='''
 
=== Prognosi ===
Col passare del tempo il tasso di miglioramento è elevato e supera il 50%.
 
== Categoria III: CPPS, mioneuropatia pelvica ==
=== Sintomi ===
La [[CPPS]] è caratterizzata da un dolore pelvico di causa ignota che dura da almeno 6 mesi ininterrottamente. I sintomi solitamente presentano un carattere ciclico con dei periodi di miglioramento seguiti ad altri in cui si avverte una recrudescenza degli stessi. Il dolore può essere lieve o debilitante, e può irradiarsi dai [[glutei]] o dal retto, rendendo difficoltoso restare seduti. [[Disuria]], [[mialgia]], fatica cronica, [[dolore addominale]], bruciore costante all'interno del [[pene]], frequenza ed urgenza urinaria possono essere presenti. L'urgenza e la frequenza minzionale la fanno apparire simile alla [[cistite interstiziale]] (un'[[infiammazione]] della [[Vescica urinaria|vescica]] piuttosto che della [[prostata]]).
 
L'[[eiaculazione]] può essere fastidiosa o dolorosa a causa della contrazione della [[prostata]] durante l'emissione del [[liquido seminale]], benché il dolore muscolare e l'irritazione nervosa siano più comuni e debbano essere considerati un classico segno di CPPS. Alcuni pazienti riportano un calo della libido, disfunzioni sessuali ed erettili. Il dolore post eiaculatorio è un sintomo che permette di distinguere i pazienti affetti da CPPS da quelli affetti da [[iperplasia prostatica benigna]] (IPB).
 
=== Teorie riguardanti l'eziologia ===
Ci sono differenti teorie riguardanti l'[[eziologia]] della CPPS, fra queste meritano una menzione l'ipotesi autoimmune, per la quale però ci sono scarse evidenze, l'infiammazione neurogena e la sindrome del dolore miofasciale. Le ultime due ipotesi possono avere una genesi in disfunzioni locali del sistema nervoso causate da traumi passati o da una predisposizione [[genetica]] che in alcuni individui porta ad un'anormale ed inconscia contrazione della muscolatura pelvica che causa un'infiammazione dei tessuti mediata da sostanze rilasciate dal sistema nervoso (come la [[sostanza P]]). La [[prostata]] e gli altri tessuti dell'area genitourinaria ([[Vescica urinaria|vescica]], [[uretra]] e [[testicoli]]) possono infiammarsi a causa dell'azione di attivazione che il sistema nervoso pelvico ha sui [[mastociti]] nelle terminazioni nervose. Questa capacità dello [[stress (medicina)|stress]] di indurre infiammazioni genitourinarie è stata dimostrata anche in maniera sperimentale in altri mammiferi.<ref name=TC>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=10223502&dopt=Abstract|titolo=Neurotensin mediates rat bladder mast cell degranulation triggered by acute psychological stress.}} ''Urology. 1999 May;53(5):1035-40'' (Sant GR, Theoharides TC et al)</ref>
 
Il dottor Anthony Schaeffer, ricercatore impegnato da molti anni sulle prostatiti, commentando un [[editoriale]] del The Journal of Urology del 2003 ha affermato che: «è stato dimostrato che anche se sono presenti all'interno della prostata batteri patogeni, così come negli uomini affetti da prostatite batterica cronica, essi non sono la causa del dolore pelvico cronico a meno che non si sviluppi un'infezione acuta delle vie urinarie. L'insieme di queste informazioni sembrerebbe suggerire che i batteri non abbiano un ruolo significativo nello sviluppo della CPPS. In soggetti affetti da CPPS l'osservazione clinica della riduzione della sintomatologia a seguito di terapia antibiotica è stata testata in uno studio controllato a [[doppio cieco]]. Tenuto conto del fatto che gli antibiotici possono avere un effetto antinfiammatorio, è possibile che questa tipologia di farmaci possa procurare dei benefici momentanei ai pazienti riducendo l'infiammazione piuttosto che eradicando i batteri».<ref name="comment">{{Cita pubblicazione | autore=Schaeffer AJ| titolo=Editorial: Emerging concepts in the management of prostatitis/chronic pelvic pain syndrome.| rivista=J Urol.| anno=2003| volume=169| numero=2|pp=597-598| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=12544315&itool=pubmed_docsum}}</ref>
 
Ad un anno di distanza da questa dichiarazione il dottor Schaeffer ed i suoi colleghi hanno pubblicato uno studio che ha mostrato come gli antibiotici siano fondamentalmente inutili in caso di CPPS.<ref name=BC1>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15492337&itool=pubmed_docsum|titolo=Ciprofloxacin or tamsulosin in men with chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind trial}} ''Ann Intern Med. 2004 Oct 19;141(8):581-9'' (Alexander RB, Schaeffer AJ, Nickel JC, Pontari MA, McNaughton-Collins M, Shoskes DA et al)</ref><ref name=BC2>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=14550427&itool=pubmed_docsum|titolo=Levofloxacin for chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome in men: a randomized placebo-controlled multicenter trial}} ''Urology. 2003 Oct;62(4):614-7'' (Nickel JC, Downey J, Clark J, Casey RW)</ref>
 
La teoria dell'infezione batterica, che è stata per lunghi anni la maggior spiegazione eziologia della CPPS, è stata nuovamente sminuita in un altro studio del 2003 effettuato da un team dell'Università di [[Washington]] guidato dal dottor Lee e dal professor Richard Berger. Lo studio ha utilizzato due gruppi di individui, uno composto da soggetti affetti da CPPS ed un altro di controllo, con soggetti sani. L'analisi delle colture dei secreti ha mostrato che un terzo dei soggetti di entrambi i gruppi aveva una conta uguale di ceppi batterici simili che avevano colonizzato la loro prostata.<ref name=BG>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12544312&itool=pubmed_docsum|titolo=Prostate Biopsy Culture Findings of Men With Chronic Pelvic Pain Syndrome do Not Differ From Those of Healthy Controls}} ''J Urol. 2003; 169(2):584-588'' (Lee JC, Berger RE et al)</ref>
CATEGORIA III: CPPS, Mioneuropatia pelvica
Sintomi
 
Dalla pubblicazione di questi studi l'interesse di analisi per la CPPS si è spostato dall'eziologia batterica a quella neuromuscolare.
La CPPS è caratterizzata da un dolore pelvico di causa ignota, che dura da almeno 6 mesi ininterrottamente. I sintomi solitamente presentano un carattere ciclico con dei periodi di miglioramento seguiti ad altri in cui si avverte una recrudescenza degli stessi. Il dolore pùo essere lieve o debilitante, è può irradiarsi dai glutei o dal retto, rendendo difficoltoso restare seduti. Disuria, mialgia, fatica cronica, dolore addominale, bruciore costante all’interno del pene, frequenza ed urgenza urinaria possono essere presenti. L’urgenza e la frequenza minzionale la fanno apparire simile alla cistite interstiziale (una infiammazione della vescica piuttosto che della prostata).
L’eiaculazione può essere fastidiosa o dolorosa a causa della contrazione della prostata durante l’emissione del liquido seminale benchè il dolore muscolare e l’irritazione nervosa sono più comuni e devono essere considerati un classico segno di CPPS.
Alcuni pazienti riportano un calo della libido, disfunzioni sessuali ed erettili.
Il dolore post eiaculatorio è un sintomo che permette di distinguere i pazienti affetti da CPPS da quelli affetti da IPB.
 
* ''Possibile ruolo dei batteri difficilmente colturabili nella CPPS'': ci sono stati alcuni dubbi riguardanti il ruolo dei microrganismi non colturabili ([[criptobatteri]]). Sebbene un team guidato da Keith Jarvi nel 2001, abbia riportato l'isolamento di un particolare tipo di batterio, durante il convegno annuale dell'[[American Urological Association]] (AUA),<ref name="aua">{{Cita web|url=http://www.chronicprostatitis.com/aua2001.html|titolo=AUA Meeting 2001|accesso=9 dicembre 2006|anno=2001|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070108060703/http://www.chronicprostatitis.com/aua2001.html}}</ref> tale risultato non è mai stato pubblicato su alcun giornale urologico, segno che lo studio non deve aver superato il processo di [[revisione paritaria]]. Una notizia sull'accaduto è stata pubblicata su Urology Times,<ref name="ut">{{Cita web|url=http://www.urologytimes.com/urologytimes/article/articleDetail.jsp?id=1938|titolo=New bacteria strains found in prostatitis patients|accesso=9 dicembre 2006|anno=2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021128015446/http://www.urologytimes.com/urologytimes/article/articleDetail.jsp?id=1938|urlmorto=sì}}</ref> una [[newsletter]] per urologi. Comunque, successivi attenti studi in [[reazione a catena della polimerasi|PCR]] non sono stati capaci di replicare tali ritrovamenti ed i ricercatori medici sembrano concordi nell'affermare che la CPPS non è causata da un'infezione batterica attiva.
Teorie riguardanti l’eziologia
* ''La prostatite abatterica come forma particolare di cistite interstiziale (CI)'': alcuni ricercatori hanno proposto che la CPPS sia una forma di cistite interstiziale. Un grande studio multicentrico randomizzato e controllato ha mostrato che [[Elmiron]] ([[pentosano polisolfato sodico]]) è leggermente superiore al [[placebo]] nel trattare i sintomi della CPPS.<ref name="elmiron">{{Cita pubblicazione | autore=Nickel, JC et al| titolo=Pentosan polysulfate sodium therapy for men with chronic pelvic pain syndrome: a multicenter, randomized, placebo controlled study.| rivista=J Urol.| anno=2005| volume=173| numero=4|pp=1252-5| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=15758763&itool=pubmed_docsum}}</ref> Altre terapie che sono risultate superiori all'Elmiron nel trattamento della cistite interstiziale, come la [[quercetina]] e l'[[amitriptylina]], possono risultare utili nel trattamento della CPPS.
 
=== Diagnosi ===
Ci sono differenti teorie riguardanti l’eziologia della CPPPS, fra queste meritano una menzione l’ipotesi autoimmune, per la quale però ci sono scarse evidenze, l’infiammazione neurogena e la sindrome del dolore miofasciale. Le ultime due ipotesi, possono avere una genesi in disfunzioni locali del sistema nervoso causate da traumi passati o da una predisposizione genetica che in alcuni individui porta ad un’anormale ed inconscia contrazione della muscolatura pelvica che causa una infiammazione dei tessuti mediata da sostanze rilasciate dal sistema nervoso (come la sostanza P). La prostata (e gli altri tessuti dell’area genitourinaria: vescica, uretra e testicoli) possono infiammarsi a causa dell’azione di attivazione che il sistema nervoso pelvico ha sui mastociti nelle terminazioni nervose. Questa capacità dello stress di indurre infiammazioni genitourinarie è stato dimostrato anche in maniera sperimentale in altri mammiferi. [9]
Non esistono prove diagnostiche definitive per la CPPS. Questa infatti è una sindrome poco conosciuta nonostante rappresenti il 90%-95% delle diagnosi di prostatite.<ref name="t1">{{Cita pubblicazione | autore=Habermacher GM, Chason JT, Schaeffer AJ.| titolo=Prostatitis/chronic pelvic pain syndrome.| rivista=Annu Rev Med.| anno=2006| volume=57|pp=195-206| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=16409145&itool=pubmed_docsum}}</ref> È stata diagnosticata in soggetti di qualsiasi età, con un picco massimo intorno ai 30. La CPPS può essere di tipo infiammatorio (categoria IIIa) o non infiammatorio (categoria IIIb). Nel primo tipo le [[urine]], lo [[sperma]] o il [[liquido seminale]] contengono [[pus]] ([[leucociti]] morti), mentre nel secondo tipo non sono presenti residui di pus o leucociti.
Il Dottor Anthony Schaeffer, ricercatore impegnato da molti anni sulle prostatiti, commentando un editoriale del The Journal of Urology del 2003 ha affermato che: “E’ stato dimostrato che anche se sono presenti all’interno della prostata batteri patogeni, così come negli uomini affetti da prostatite batterica cronica, essi non sono la causa del dolore pelvico cronico a meno che non si sviluppi una infezione acuta delle vie urinarie. L’insieme di queste informazioni sembrerebbe suggerire che i batteri non abbiano un ruolo significativo nello sviluppo della CPPS. L’osservazione clinica della riduzione della sintomatologia, in soggetti affetti da CPPS, a seguito di terapia antibiotica è stata testata in uno studio controllato a doppio cieco. Tenuto conto del fatto che gli antibiotici possono avere un effetto antinfiammatorio, è possibile che questa tipologia di farmaci possa procurare dei benefici momentanei ai pazienti riducendo l’infiammazione piuttosto che eradicando i batteri.”[10]
Ad un anno di distanza da questa dichiarazione il Dottor Schaeffer ed i suoi colleghi hanno pubblicato uno studio che ha mostrato come gli antibiotici siano fondamentalmente inutili in caso di CPPS. [11][12]
La teoria dell’infezione batterica , che è stata per lunghi anni la maggior spiegazione eziologia della CPPS è stata nuovamente sminuita in un altro studio del 2003 effettuato da un team dell’Università di Washington guidato dal Dottor Lee e dal Professor Richard Berger. Lo studio ha utilizzato due gruppi di individui, uno composto da soggetti affetti da CPPS ed un altro di controllo, con soggetti sani. L’analisi delle colture dei secreti ha mostrato che un terzo dei soggetti di entrambi i gruppi aveva una conta uguale di ceppi batterici simili che avevano colonizzato la loro prostata.[13]
Dalla pubblicazione di questi studi il focus di analisi per la CPPS si è spostato dall’eziologia batterica a quella neuromuscolare.
 
Recenti studi hanno messo in discussione la distinzione tra le due categorie, da quando entrambe hanno dimostrato un'evidenza d'infiammazione considerando marcatori infiammatori più complessi, come le [[citochine]]. Nel 2006, un ricercatore cinese ha dimostrato che gli individui delle categorie IIIa e IIIb presentano un medesimo elevato livello di citochine anti-infiammatorie TGFβ1 e di citochine pro-infiammatorie IFN-γ nelle loro secrezioni prostatiche rispetto al gruppo di controllo; per tale motivo la misurazione del livello delle citochine potrebbe essere usato per diagnosticare la categoria III delle prostatiti.<ref name="tgf">{{Cita pubblicazione | autore=Ding XG, Li SW, Zheng XM, Hu LQ.| titolo=[IFN-gamma and TGF-beta1, levels in the expressed prostatic secretions of patients with chronic abacterial prostatitis]| rivista=Zhonghua Nan Ke Xue.| anno=2006| volume=12| numero=11|pp=982-984| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=17146921&itool=pubmed_docsum}}</ref>
Possibile ruolo dei batteri difficilmente colturabili nella CPPS: Ci sono stati alcuni dubbi riguardanti il ruolo dei microrganismi non colturabili (criptobatteri). Sebbene un team guidato da Keith Jarvi nel 2001, abbia riportato l’isolamento di un particolare tipo di batterio, durante il meeting annuale dell’Americn Urological Association, [14] tale risultato non è mai stato pubblicato su alcun giornale urologico, segno che lo studio non deve aver superato il processo di revisione (peer review). Una notizia sull’accaduto è stata pubblicata su Urology Times,[15] una nesletter per urologi. Comunque, successivi attenti studi in PCR non sono stati capaci di replicare tali ritrovamenti ed i ricercatori medici sembrano concordi nell’affermare che la CPPS non è causata da un infezione batterica attiva.
In uno studio in doppio cieco è stata mostrata la presenza di un numero leggermente superiore di batteri nei secreti dei soggetti sani rispetto a quelli affetti da CPPS.<ref name=JC>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=12913707&itool=pubmed_docsum|titolo=Leukocytes and bacteria in men with chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome compared to asymptomatic controls}} ''J Urol. 2003 Sep;170(3):818-22'' (Nickel JC, Alexander RB, Schaeffer AJ)</ref> Il tradizionale test dei quattro bicchieri messo a punto da [[Stamey]] non è valido per la diagnosi di questa patologia e la sede dell'infiammazione non può essere localizzata in nessuna particolare area del tratto genitourinario.<ref name=JC />
 
Gli individui affetti da CPPS hanno una maggiore probabilità di soffrire della [[sindrome da fatica cronica]] rispetto alla normale popolazione,<ref name="cfs">{{Cita pubblicazione| autore=Leslie A Aaron et al| titolo=Comorbid Clinical Conditions in Chronic Fatigue, A Co-Twin Control Study| rivista=J Gen Intern Med.| anno=2001| volume=16| numero=1| pp=24-31| url=http://www.pubmedcentral.nih.gov/articlerender.fcgi?tool=pmcentrez&rendertype=abstract&artid=1495162| urlmorto=sì}}</ref> e di [[sindrome del colon irritabile]]. I livelli di [[Semenogelasi|PSA]] possono essere elevati sebbene non sia presente una [[neoplasia]].
La Prostatite abatterica come forma particolare di cistite interstiziale (CI): Alcuni ricercatori hanno proposto che la CPPS sia una forma di cistite interstiziale. Un grande studio multicentrico randomizzato e controllato ha mostrato che Elmiron (pentosano polisolfato sodico) è leggermente superiore al placebo nel trattare i sintomi della CPPS.[16] Altre terapie che sono risultate superiori all’Elmiron nel trattamento della cistite interstiziale, come la quercitina e l’amitriptylina, possono risultare utili nel trattamento della CPPS.
 
=== Terapia ===
Diagnosi
==== Trattamento fisico e psicologico ====
Per la prostatite abatterica (categoria III), detta anche CPPS o [[mioneuropatia pelvica]], che rappresenta la maggioranza dei soggetti con diagnosi da "prostatite" un trattamento chiamato [[protocollo Stanford]],<ref name="spcpcom">{{Cita web|url=http://www.chronicprostatitis.com/spasmtx.html|titolo=The Stanford Protocol|accesso=9 dicembre 2006|anno=2005|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006214908/http://www.chronicprostatitis.com/spasmtx.html|urlmorto=sì}}</ref> sviluppato nel [[1996]] dal professore di urologia Rodney Anderson e dallo [[psicologo]] David Wise della [[Stanford University]], è stato pubblicato nel [[2005]]. Il protocollo consiste nella combinazione di una "terapia psicologica" (la paradoxical relaxation, che è un adattamento specifico alla CPPS di una tecnica di rilassamento progressivo sviluppato da Edmund Jacobson durante il XX secolo), [[fisioterapia]] (basata sull'individuazione di [[trigger point]] all'interno del [[pavimento pelvico]] e sulla parete addominale) ed esercizi di [[stretching (sport)|stretching]] che aiutano ad ottenere un maggiore rilassamento del pavimento pelvico.<ref name=SP>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=15947608&itool=pubmed_docsum|titolo=Trigger Points and Relaxation in the Treatment of Prostatitis}} ''J Urol. 2005 Jul;174(1):155-60'' (Anderson RU, Wise D, Sawyer T, Chan C.)</ref><ref name=SP1>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=16952676&itool=pubmed_docsum|titolo=Sexual Dysfunction in Men With Chronic Prostatitis/Chronic Pelvic Pain Syndrome: Improvement After Trigger Point Release and Paradoxical Relaxation Training}} ''J Urol. 2006 Oct;176(4 Pt 1):1534-8; discussion 1538-9'' (Anderson RU, Wise D, Sawyer T, Chan C.)</ref>
 
Nonostante questi studi appaiano estremamente incoraggianti, sono attese prove definitive sull'efficacia del protocollo a seguito di un importante studio casualizzato in doppio cieco che presenta non poche difficoltà quando si tratta di verificare l'efficacia di terapie fisioterapiche rispetto a quelle farmacologiche.
Non esistono test diagnostici definitivi per la CPPS. Essa infatti è una sindrome poco conosciuta nonostante rappresenti il 90%-95% delle diagnosi di prostatite. [17] E’ stata diagnosticata in soggetti di qualsiasi età, con un picco massimo intorno ai 30. La CPPS può essere di tipo infiammatorio (categoria IIIa) o non infiammatorio (categoria IIIb). Nel primo tipo, le urine, lo sperma o il liquido seminale contiene pus (leucociti morti), mentre nel secondo tipo non sono presenti residui di pus o leucociti..
Recenti studi hanno messo in discussione la distinzione tra le due categorie, da quando entrambe hanno dimostrato un’evidenza d’infiammazione considerando markers infiammatori più complessi, come le cytokine. Nel 2006, un ricercatore cinese ha dimostrato che gli individui delle categorie IIIa e IIIb presentano un medesimo elevato livello di cytokine anti-infiammatorie TGFβ1 e di cytokine pro-infiammatorie IFN-γ nelle loro secrezioni prostatiche rispetto al gruppo di controllo; per tale motivo la misurazione del livello delle cytokine potrebbe essere usato per diagnosticare la categoria III delle prostatiti. [18]
In uno studio in doppio cieco è stata mostrata la presenza di un numero leggermente superiore di batteri nei secreti dei soggetti sani rispetto a quelli affeti da CPPS. [19] Il tradizionale test dei quattro bicchieri messo a punto da Stamey non è valido per la diagnosi di questa patologia e la sede dell’infiammazione non può essere localizzata in nessuna particolare area del tratto genitourinario.[19]
Gli individui affetti da CPPS hanno una maggiore probabilità di soffrire della Sindrome della fatica cronica rispetto alla normale popolazione,[20] e di Sindrome del colon irritabile. I livelli di PSA possono essere elevati sebbene non sia presente una neoplasia.
 
Secondo questo approccio la CPPS potrebbe avere come sua unica causa iniziale l'ansia, vissuta in maniera compulsiva. È stato teorizzato che lo stress abbia la capacità, in alcuni soggetti predisposti, di sensibilizzare la zona pelvica conducendo ad un circolo vizioso di tensione muscolare che aumenta con un meccanismo di [[Retroazione (natura)|feedback]] neurologico (neural wind-up). L'attuale protocollo si focalizza sul rilassamento dei muscoli pelvici ed anali (che solitamente presentano dei trigger points) attraverso sedute fisioterapiche interne (per via anale) e massaggi esterni, oltre a tecniche di rilassamento progressivo che hanno l'obiettivo di interrompere l'abitudine di focalizzare l'ansia e lo stress sulla muscolatura pelvica.
 
Le tecniche di [[biofeedback]] che re-insegnano come controllare la muscolatura pelvica possono essere utili in caso di CPPS.<ref name="biofeed">{{Cita pubblicazione | autore=Cornel EB et al| titolo=The effect of biofeedback physical therapy in men with Chronic Pelvic Pain Syndrome Type III.| rivista=Eur Urol.| anno=2005| volume=47| numero=5|pp=607-11| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=15826751&itool=pubmed_docsum}}</ref>
TERAPIA
 
L'esercizio aerobico può aiutare coloro i quali non soffrono della sindrome della fatica cronica e/o non accusano un peggioramento dei sintomi con l'esercizio fisico.<ref name="exerc">{{Cita pubblicazione | autore=Giubilei G, Mondaini N, Minervini A, Saieva C, Lapini A, Serni S, Bartoletti R, Carini M.| titolo=Physical Activity of Men With Chronic Prostatitis/Chronic Pelvic Pain Syndrome Not Satisfied With Conventional Treatments-Could it Represent a Valid Option? The Physical Activity and Male Pelvic Pain Trial: A Double-Blind, Randomized Study.| rivista=J Urol.| anno=2007| volume=177| numero=1|pp=159-65| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=17162029&itool=pubmed_docsum}}</ref>
Trattamento fisico e psicologico
Per la prostatite abatterica (Categoria III), detta anche CPPS o mioneuropatia pelvica, che rappresenta la maggioranza dei soggetti con diagnosi da “prostatite” un trattamento chiamato Protocollo Stanford, [21] sviluppato nel 1996 dal Professore di Urologia Rodney Anderson e dallo psicologo David Wise della Stanford University, è stato pubblicato nel 2005. Il protocollo consiste nella combinazione di una “terapia psicologica” (la paradoxical relaxation, che è un adattamento specifico alla CPPS di una tecnica di rilassamento progressivo sviluppato da Edmund Jacobson durante il XX secolo), fisioterapia (basata sull’individuazione di trigger point all’interno del pavimento pelvico e sulla parete addominale) ed esercizi di stretching che aiutano ad ottenere un maggiore rilassamento del pavimento pelvico.[22][23]
Nonostante questi studi appaiano estremamente incoraggianti, sono attese prove definitive sull’efficacia del protocollo a seguito di un importante studio randomizzato in doppio cieco che presenta non poche difficoltà quando si tratta di verificare l’efficacia di terapie fisioterapiche rispetto a quelle farmacologiche.
Secondo questo approccio la CPPS potrebbe avere come sua unica causa iniziale l’ansia, vissuta in maniera compulsiva. E’ stato teorizzado che lo stress abbia la capacità, in alcuni soggetti predisposti, di sensibilizzare la zona pelvica conducendo ad un circolo vizioso di tensione muscolare che aumenta con un meccanismo di feedback neurologico (neural wind-up). L’attuale protocollo si focalizza sul rilassamento dei muscoli pelvici ed anali (che solitamente presentano dei trigger points) attraverso sedute fisioterapiche interne (per via anale) e massaggi esterni, oltre a tecniche di rilassamento progressivo che hanno l’obiettivo di interrompere l’abitudine di focalizzare l’ansia e lo stress sulla muscolatura pelvica.
Le tecniche di biofeedback che re-insegnano come controllare la muscolatura pelvica possono essere utili in caso di CPPS.[24]
L’esercizio aerobico può aiutare coloro i quali non soffrono della Sindrome della Fatica Cronica e/o non acusano un peggioramento dei sintomi con l’esercizio fisico.[25]
 
==== Terapia farmacologica ====
Intolleranze alimentari
C'è una lunga lista di farmaci adottati per trattare questa sindrome.<ref name="cpcom">{{Cita web|url=http://www.chronicprostatitis.com/meds.html|titolo=Pharmacological treatment options for prostatitis/chronic pelvic pain syndrome|accesso=11 dicembre 2006|anno=2006|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061018145501/http://www.chronicprostatitis.com/meds.html}}</ref>
Alfa bloccanti ([[tamsulosina]], [[alfuzosina]]) sembrano avere un leggero effetto migliorativo sulla sintomatologia ostruttiva in soggetti affetti da CPPS;<ref name="alpha">"...tamsulosin did not substantially reduce symptoms in men with long-standing CP/CPPS who had at least moderate symptoms." {{Cita pubblicazione | autore=Alexander RB, Propert KJ, Schaeffer AJ, Landis JR, Nickel JC, O'Leary MP, Pontari MA, McNaughton-Collins M, Shoskes DA, Comiter CV, Datta NS, Fowler JE Jr, Nadler RB, Zeitlin SI, Knauss JS, Wang Y, Kusek JW, Nyberg LM Jr, Litwin MS; Chronic Prostatitis Collaborative Research Network.| titolo=Ciprofloxacin or tamsulosin in men with chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind trial.| rivista=Ann Intern Med.| anno=2004| volume=141| numero=8|pp=581-9| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?itool=abstractplus&db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=abstractplus&list_uids=15492337}}</ref> la durata della terapia, per avere un certo grado di efficacia deve essere almeno di tre mesi.<ref name="alpha3">"...treatment duration should be long enough (more than 3 months)"{{Cita pubblicazione | autore=Yang G et al| titolo=The effect of alpha-adrenergic antagonists in chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a meta-analysis of randomized controlled trials.| rivista=J Androl.| anno=2006| volume=27| numero=6|pp=847-52| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=16870951&itool=pubmed_docsum}}</ref>
 
La [[quercetina]] ha mostrato la sua efficacia in uno studio randomizzato, in doppio cieco e con il controllo del [[placebo]], con l'assunzione di 500&nbsp;mg due volte al giorno per 4 settimane.<ref name="shoskes">{{Cita pubblicazione | autore=Shoskes, DA et al| titolo=Quercetin in men with category III chronic prostatitis: a preliminary prospective, double-blind, placebo-controlled trial.| rivista=Urology.| anno=1999| volume=54| numero=6|pp=960-3| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=10604689&itool=pubmed_docsum}}</ref> Successivi studi hanno mostrato che la quercitina è un inibitore dei mastociti, riduce l'infiammazione e lo stress ossidativo nella prostata. Anche l'estratto di polline ([[Cernilton]]) ha dimostrato la sua efficacia in uno studio controllato.<ref name="bee">{{Cita pubblicazione | autore=Suzuki T, et al| titolo=[Clinical effect of Cernilton in chronic prostatitis]| rivista=Hinyokika Kiyo.| anno=1992| volume=38| numero=4|pp=489-94| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=1529825&opt=Abstract}}</ref><ref name="bee2">{{Cita pubblicazione | autore=Yan, H et al| titolo=[Efficacy of Prostat in the treatment of NIH category IIIA prostatitis]| rivista= Zhonghua Nan Ke Xue. | anno=2004| volume=10| numero=12|pp=930-1| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=15638027&itool=pubmed_docsum}}</ref><ref name="bee3">{{Cita pubblicazione | autore=Elist J| titolo=Effects of pollen extract preparation Prostat/Poltit on lower urinary tract symptoms in patients with chronic nonbacterial prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: a randomized, double-blind, placebo-controlled study.| rivista=Urology| anno=2006| volume=67| numero=1|pp=60-3| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=16413333&itool=pubmed_docsum}}</ref>
Evidenze aneddotiche suggeriscono che le allergie e le intolleranze alimentari possono avere un ruolo importante nell’esacerbare la CPPS, forse attraverso un meccanismo mediato dai mastociti. In maniera particolare pazienti con intolleranze al glutine o celiachia riportano un notevole peggioramento dei sintomi dopo l’ingestione di glutine. I pazienti possono trovare utile adottare una dieta ad esclusione, che diminuendo i sintomi porti ad una identificazione di problemi alimentari.
Mancano studi che approfondiscano meglio il rapporto fra CPPS ed alimentazione.
 
Terapie comunemente usate che non sono state valutate in maniera appropriata in studi clinici sono le modificazioni della dieta, gabapentin e amitriptilina. Altre terapie sono risultate inefficaci in studi controllati: [[levaquin]] (antibiotico), alfa bloccanti per un periodo inferiore alle 6 settimane e l'ablazione della prostata per via transuretrale ([[TUNA]]).
Terapia farmacologica
 
Almeno uno studio suggerisce che l'approccio multimodale (rivolto a differenti obiettivi come l'infiammazione e la disfunzione muscolare simultaneamente) è migliore di una singola terapia in un'analisi di lungo periodo.<ref name="potts">{{Cita pubblicazione | autore=Potts JM| titolo=Therapeutic options for chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome.| rivista=Curr Urol Rep.| anno=2005| volume=6| numero=4|pp=313-7| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=15978236&itool=pubmed_docsum}}</ref>
C’è una lunga lista di farmaci adottati per trattare questa sindrome.[26] Alfa bloccanti (tamsulosina,alfuzosina) sembrano avere un leggero effetto migliorativo sulla sintomatologia ostruttiva in soggetti affetti da CPPS;[27] la durata della terapia, per avere un certo grado di efficacia deve essere almeno di tre mesi[28] La Quercitina ha mostrato la sua efficacia in uno studio randomizzato, in doppio cieco e con il controllo del palcebo, con l’assunzione di 500mg due volte al giorno per 4 settimane.[29] Successivi studi hanno mostrato che la quercitina è un inibitore dei mastociti, riduce l’infiammazione e lo stress ossidativo nella prostata. Anche l’estratto di polline (Cernilton) ha dimostrato la sua efficacia in uno studio controllato. [30][31][32].
Terapie comunemente usate che non sono state valutate in maniera appropriata in studi clinici sono le modificazioni della dieta, gabapentin e amitriptilina. Altre terapie sono risultate inefficaci in studi controllati: levaquin (antibiotico), alfa bloccanti per un periodo inferiore alle 6 settimane e l’ablazione della prostata per via transuretrale (TUNA).
Almeno uno studio suggerisce che l’approccio multimodale (rivolto a differenti obiettivi come l’infiammazione e la disfunzione muscolare simultaneamente) è migliore di una singola terapia in un’analisi di lungo periodo.[33]
 
=== Prognosi ===
Negli ultimi anni la prognosi per la CPPS è migliorata notevolmente con l'avvento di terapie multimodali, sostanze fitoterapiche e protocolli mirati al rilassamento della tensione muscolare attraverso lo scioglimento dei trigger point ed il controllo dell'ansia.
 
== Categoria IV: prostatite asintomatica ==
=== Sintomi ===
I soggetti non riferiscono disturbi genitourinari, ma leucociti o batteri vengono notati durante esami effettuati per altri scopi ([[biopsie]] o check up).
 
=== Diagnosi ===
Prognosi
La diagnosi avviene a seguito di analisi di laboratorio su urine o sperma o a seguito di un'ecografia prostatica transrettale (che rimane un esame di scarsa validità nell'identificazione delle prostatiti, dato che l'osservazione di piccole cisti, di calcificazioni o di una generale disomogeneità della struttura viene spesso riscontrata anche in pazienti completamente asintomatici), che viene comunque evidenziata dalla presenza di leucociti nello sperma.
 
=== Terapia ===
Negli ultimi anni la prognosi per la CPPS è migliorata notevolmente con l’avvento di terapie multimodali, sostanze fitoterapice e protocolli mirati al rilassamento della tensione muscolare attraverso lo scioglimento dei trigger point ed il controllo dell’ansia.
Non è necessario alcun trattamento, nonostante ciò viene adottata una terapia standard per soggetti affetti da infertilità e dalla prostatite asintomatica, tale terapia si basa sull'assunzione di antibiotici e/o antinfiammatori nonostante l'evidenza di una loro efficacia sia debole.<ref name="weidner">"Several inflammatory and reactive alterations of sperm quality seem to be proven; nevertheless, the impact of these findings on male fertility remains in many cases unclear."{{Cita pubblicazione | autore=Weidner W, et al| titolo=Relevance of male accessory gland infection for subsequent fertility with special focus on prostatitis.| rivista=Hum Reprod Update.| anno=1999| volume=5| numero=5|pp=421-32| url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=10582781&itool=pubmed_docsum}}</ref>
 
Siccome i "segnali" di una prostatite asintomatica possono qualche volta essere scambiati per un cancro della prostata può risultare utile l'analisi del rapporto fra PSA libero e totale. Il risultato di questo semplice test ha mostrato, in uno studio, una significativa differenza fra una neoplasia e la categoria IV delle prostatiti.<ref>"The ratio of free-to-total PSA is significantly different in PCa and NIH category IV prostatitis." {{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=PubMed&list_uids=15548444&dopt=Abstract|titolo=Effect of NIH-IV prostatitis on free and free-to-total PSA}} '' Eur Urol. 2004 Dec;46(6):760-4.'' (Stancik I et al)</ref>
CATEGORIA IV: Prostatite asintomatica
 
== Problemi legati alla prostatite ==
Sintomi
* Disturbi di [[minzione]] ([[disuria]], [[nicturia]], [[pollachiuria]], [[tenesmo vescicale]], [[stranguria]])
*[[Ematuria]]
*[[Uretrite]] o uretrodinia
* Disturbi di [[erezione]]
* Possibile dolore durante l’[[eiaculazione]];
*[[eiaculazione precoce]]
 
==Diagnosi==
I soggetti non riferiscono disturbi genitourinari, ma leucociti o batteri vengono notati durante esami effettuati per altri scopi (biopsie o check up).
Nella valutazione delle condizioni prostatiche e di un eventuale [[tumore alla prostata]], l'[[intelligenza artificiale]] può integrare i risultati della [[risonanza magnetica]] multiparametrica con quelle dell’[[ecografia]] transrettale, riducendo il rischio di errore umano e migliorando l’accuratezza diagnostica.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=https://www.monzatoday.it/salute/tumore-prostata-san-gerardo-diagnosi-intelligenza-artificiale.html|titolo=L'ospedale brianzolo dove la diagnosi del tumore alla prostata si fa con l'intelligenza artificiale|pubblicazione=MonzaToday|accesso=2025-05-26}}</ref>
 
== Note ==
Diagnosi
<references/>
 
== Bibliografia ==
La diagnosi avviene a seguito di analisi di laboratorio su urine o sperma o a seguito di una ecografia prostatica transrettale con fase doppler che rivelano un’infiammazione in assenza di sintomi.
<div class="references-small">
* Nickel J.C., Moon T., "Chronic bacterial prostatitis: an evolving clinical enigma", ''Urology'' '''66''':1:2-8 (July 2005).
* Shoskes D.A., "Use of antibiotics in chronic prostatitis syndromes", ''Can. J. Urol.'' 8 Suppl '''1''':24-8 (June 2001).
* Dimitrakov JD, Kaplan SA, Kroenke K, Jackson JL, Freeman MR., Management of chronic prostatitis/chronic pelvic pain syndrome: an evidence-based approachUrology. 2006;67(5):881-8
* Stevermer, James J., Easley, Susan K., "Treatment of Prostatitis", ''American Family Physician'' '''61''':10 (May 15, 2000) {{cita testo|url=http://www.aafp.org/afp/20000515/3015.html|titolo=Treatment of Prostatitis - May 15, 2000 - American Family Physician|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050809075732/http://www.aafp.org/afp/20000515/3015.html }}
</div>
 
== Voci correlate ==
Terapia
* [[Test di Stamey]]
* [[Radiologia dell'apparato genitale maschile]]
 
== Altri progetti ==
Non è necessario alcun trattamento, nonostante ciò viene adottata una terapia standard per soggetti affetti da infertilità e dalla prostatite asintomatica, tale terapia si basa sull’assunzione di antibiotici e/o antinfiammatori nonostante l’evidenza di una loro efficacia sia debole.[34]
{{interprogetto|wikt}}
Siccome i “segnali”di una prostatite asintomatica possono qualche volta essere scambiati per un cancro della prostata può risultare utile l’analisi del rapporto fra PSA libero e totale. Il risultato di questo semplice test ha mostrato, in uno studio, una significativa differenza fra una neoplasia e la categoria IV delle prostatiti.[35]
 
== Collegamenti esterni ==
==Problemi legati alla prostatite==
* {{cita testo|url=http://www.aispep.it/index.php|titolo=Associazione Italiana Sindromi Pelvico Prostatiche}} associazione di volontariato
* {{cita testo|url=http://www.fondazioneveronesi.it/articoli/lesperto-risponde/cosa-fare-una-prostata-salute|titolo=Fondazione Umberto Veronesi}} Fondazione Umberto Veronesi
* {{Cita testo|lingua=en|url=http://www.pelvicpainhelp.com|titolo=Sito del Dr. David Wise}} spiegazioni sul Protocollo Stanford
* {{Cita testo|lingua=en|url=http://www.chronicprostatitis.com/myoneuropathy.html|titolo=Mioneuropatia pelvica}} spiegazioni sul nuovo approccio terapeutico della prostatite abatterica/sindrome da dolore pelvico
 
{{Malattie maschili delle pelvi e dei genitali}}
*Disturbi di [[minzione]] ([[disuria]], [[nicturia]], [[pollachiuria]], [[stranguria]])
{{infiammazione}}
*Disturbi di [[erezione]]
{{Portale|medicina}}
*Disturbi di [[eiaculazione]] (possibile dolore, [[eiaculazione precoce]])
*[[Infertilità]]
 
==Complicanze==
*[[Ascesso prostatico]]
*[[Batteriemia]]
*[[Epididimite]]
*[[Pielonefrite]]
 
==Voci correlate==
*[[Ipertrofia prostatica]]
*[[Carcinoma prostatico]]
*[[Epididimite]]
*[[Torsione del testicolo]]
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.aispep.it/index.php Associazione Italiana Sindromi Pelvico Prostatiche] associazione di volontariato
*[http://www.prevenzioneprostata.it/ Campagna per la prevenzione delle patologie prostatiche] a cura della [[Società Italiana di Urologia]]
*[http://www.informaprostata.it/prostatiti.php Prostatite] informazioni sulle prostatiti
*[http://www.prostatitis2000.org/ita/intro.htm Sito sulla prostatite] a cura del Prof. F. Guercini, [[Università di Perugia]]
*{{en}} [http://www.fpnotebook.com/URO23.htm Quadro della prostatite] da ''Family Practice Notebook''
*{{en}} [http://www.fpnotebook.com/URO103.htm Protezioni generali contro la prostatite] da ''Family Practice Notebook''
*{{en}} [http://www.pelvicpainhelp.com Sito del Dr. David Wise] spiegazioni sul Protocollo Stanford
*{{en}} [http://www.chronicprostatitis.com/myoneuropathy.html Mioneuropatia pelvica] spiegazioni sul nuovo approccio terapeutico della prostatite abatterica/sindrome da dolore pelvico
 
{{Medicina}}
 
[[Categoria:Malattie dell'apparato urinario]]
[[Categoria:Malattie infiammatorie]]
 
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