Il sorpasso: differenze tra le versioni
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Si descrive Bruno Cortona come un trenatseienne,ma cio' è errato,nel film lui stesso dice"nel 56 ho avuto un'annataccia,è duro a 36 anni girare in filobus.Ne si deduce che lui aveva 36 anni nel 56,infatti ora possiede una spyder e non usa il filobus |
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{{Film
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|didascalia = [[Jean-Louis Trintignant]] e [[Vittorio Gassman]] in una scena del film
|lingua originale = ita
|paese = [[Italia]]
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|durata = 108 min
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|aspect ratio = 1,85:1
|genere = Commedia
|
|regista = [[Dino Risi]]
|soggetto = [[Rodolfo Sonego]] (non accreditato), Dino Risi, [[Ettore Scola]] e [[Ruggero Maccari]]<ref>[[Rodolfo Sonego]] non è accreditato come autore del soggetto come spiega lui stesso in {{cita libro |titolo=Il cinema secondo Sonego |altri=a cura di [[Tatti Sanguineti]] |editore=[[Transeuropa Edizioni|Transeuropa]]-[[Cineteca di Bologna|Cineteca del Comune di Bologna]] |url=http://fondazione.cinetecadibologna.it/edizioni/edobj_soneg |anno=2000 |isbn=88-489-0061-5 |accesso=2021-08-17}}</ref>
|sceneggiatore =
|produttore = [[Mario Cecchi Gori]]
|casa |
|attori = * [[Vittorio Gassman]]: Bruno Cortona
* [[
* [[Jean-Louis Trintignant]]: Roberto Mariani
* [[Luciana Angiolillo]]: Gianna,
* [[Claudio Gora]]:
* [[Luigi Zerbinati]]:
* [[Franca Polesello]]: moglie del commendatore
* [[Linda Sini]]: Lidia (zia
* [[
* [[
* [[Annette Strøyberg]]: Trudy Von Almen, una delle due turiste tedesche
* [[Nando Angelini]]: Amedeo
* [[Mila Stanic]]: Clara
* [[
|doppiatori originali = * [[Melina Martello]]: Lilly Cortona
▲*[[Jacques Stany]]: automobilista toscano che si picchia con Bruno
* [[Paolo Ferrari (attore)|Paolo Ferrari]]: Roberto Mariani
* [[
▲* [[Edoardo Toniolo]]: il commendatore
* [[Noemi Gifuni]]: moglie del commendatore
▲* [[Antonio Guidi (attore)|Antonio Guidi]]: Alfredo, l'avvocato cugino di Roberto
* [[Lily Tirinnanzi]]: Enrica
|fotografo = [[Alfio Contini]]
|montatore = [[Maurizio Lucidi]]
|
|musicista = [[Riz Ortolani]]
|scenografo = [[Ugo Pericoli]]
|costumista = Ugo Pericoli
|truccatore = [[Gustavo Sisi]]
}}
'''''Il sorpasso''''' è un [[film]] [[italia]]no del [[1962]] diretto da [[Dino Risi]].
'''''Il sorpasso''''' è un [[film]] del [[1962]], diretto da [[Dino Risi]]. La pellicola, generalmente considerata come il [[capolavoro]] del regista<ref>«Il sorpasso, per molti una delle vette assolute della commedia all'italiana» (In Claudia Morgoglione, ''Il cinema italiano piange Dino Risi maestro della commedia all'italiana'', ''La Repubblica'', 7 giugno 2008)</ref>, costituisce uno degli affreschi cinematografici più rappresentativi dell'[[Italia]] del [[benessere]] e del [[Miracolo economico italiano|miracolo economico]] di quegli anni<ref>Daniele Dottorini, ''Enciclopedia Treccani del Cinema'' (2004)alla voce corrispondente</ref>.▼
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== Trama ==
A [[Roma]], la mattina del [[Ferragosto]] [[1962]],
Il giovane Roberto
== Produzione ==
=== Soggetto ===
Benché vengano accreditati quali soggettisti lo stesso Risi e gli sceneggiatori [[Ruggero Maccari]] ed [[Ettore Scola]], autori accreditati anche per la sceneggiatura, [[Rodolfo Sonego]]
=== Cast ===
Intervistato
Una delle due turiste nel [[Cimitero militare germanico di Pomezia|cimitero militare tedesco]]
=== Riprese ===
[[File:Catherine Spaak nel sorpasso.jpg|upright=1.4|thumb|[[Catherine Spaak]] e [[Vittorio Gassman]] in una scena del film]]
Le prime scene<ref>Massimo Ghirlanda (a cura di), Ettore Scola / Ruggero Maccari, ''[http://www.edizionierasmo.eu/2012/il-sorpasso-la-sceneggiatura/ Il sorpasso. La sceneggiatura] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140413132921/http://www.edizionierasmo.eu/2012/il-sorpasso-la-sceneggiatura/ |data=13 aprile 2014 }}''. Edizioni Erasmo, Livorno 2012.</ref> a venir girate furono proprio quelle che aprono il film: le riprese furono effettivamente realizzate nel periodo di Ferragosto e, siccome Risi non aveva ancora scelto l'interprete di Roberto Mariani, usò una controfigura, sia quando il giovane appare alla finestra, sia nella parte iniziale del viaggio, con il transito in [[
Le scene iniziali del film, con Bruno Cortona che percorre in auto strade assolate e deserte
In realtà, come detto, colui che appare alla finestra non è Trintignant, ma una controfigura<ref>Davide De Lucca in ''Ondacinema.it''.</ref>, scelta con le caratteristiche del giovane che Risi aveva immaginato, ripresa in penombra e in campo lungo; inoltre, il vero palazzo usato per l'abitazione di Roberto si trova in un altro quartiere romano, quindi il dialogo fra i due personaggi è un montaggio di scene girate in tempi e luoghi diversi, con interpreti diversi. La cosa si può capire da alcuni particolari: quando Bruno guarda in alto, la persona pare portare gli occhiali e la finestra è grande, del tipo a tre vetri, dei quali solo uno
La località di [[Castiglioncello]], frazione di [[Rosignano Marittimo]] ([[provincia di Livorno]]), fu scelta da Risi su insistenza di Gassman, che vi era solito trascorrere le vacanze con la famiglia e voleva approfittarne nelle pause di lavorazione: il fatto viene riportato, fra gli altri, nel libro ''Una grande famiglia dietro le spalle''<ref>{{Cita libro |editore=Marsilio Editore
[[Mario Cecchi Gori]], produttore del film, aveva pensato a un finale differente rispetto a quello deciso da [[Dino Risi]], cioè quello di inquadrare i due protagonisti mentre sfrecciavano verso l'avventura, ma questo finale non fu adottato: infatti, i due avevano scommesso che se il giorno seguente all'ultima ripresa ci fosse stato bel tempo avrebbero girato il finale voluto da [[Dino Risi]]; in caso contrario avrebbero chiuso il set e adottato il lieto fine di [[Mario Cecchi Gori]]. Ma il sole di quel giorno, a detta di [[Dino Risi]], fu bellissimo e splendente e questo comportò la scelta del finale tragico
== Il film ==
[[File:Sorpasso03.jpg|upright=1.4|left|thumb|La scena dell'ultimo sorpasso tra l'[[Lancia Aurelia B24|Aurelia B24]] e una Fiat 2300 S
Il forte taglio di [[Critica sociale (sociologia)|critica sociale]] e di
I personaggi protagonisti di Bruno Cortona e Roberto Mariani, per esempio, superano abbondantemente la caratterizzazione [[macchietta|macchiettistica]] e [[caricatura]]le della commedia. Essi risultano psicologicamente completi e definiti (il regista è laureato in medicina e specializzato in [[psichiatria]]<ref>
Dino Risi in realtà si avvarrà totalmente del soggetto scritto dal grande Rodolfo Sonego. Quest'ultimo, addirittura, si impunterá affinché il film termini con la morte di Roberto, elemento che riveste un'importanza determinante nell'intero tessuto del racconto.<ref>{{Cita web|url=https://www.premiosonego.it/|titolo=Premio Rodolfo Sonego {{!}} Concorso per sceneggiature di commedia|lingua=it-IT|accesso=2024-09-03}}</ref>
Il duello psicologico Bruno-Roberto<ref>Matteo Balestrieri, ''Vero come la finzione Vol. 2: La psicopatologia al cinema'', Springer, 2010, pp.30-31</ref>, giocato sul filo dei 130 chilometri orari, è uno schema nuovo, non consueto nei film di commedia. Come è del tutto innovativo, rispetto alle altre pellicole di genere, il ricorso all'[[Io narrante|io pensante]] del giovane Roberto, mediante il quale veniamo a conoscenza della contraddizione tra pensiero e azione che il ragazzo vive a contatto con Bruno, e soprattutto del percorso d'iniziazione erotica e sociale che egli compie. I personaggi protagonisti, così diversi ma in egual misura positivi e negativi, si attraggono e si respingono tra loro, attraendo a loro volta gli spettatori verso due poli distinti e contrapposti d'identificazione sociale: cosa questa che li rende assai diversi dai personaggi [[Alberto Sordi|sordiani]], protagonisti tipici della commedia, accompagnati in genere da un univoco senso di sottile disprezzo o comica compassione.<ref>Gloria Satta (a cura di) con Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia. In collaborazione con Tiziana Appetito, ''Alberto Sordi e la sua Roma'', Gangemi Editore spa,p.30</ref>▼
▲Il duello psicologico Bruno-Roberto<ref>{{Cita libro |autore=Matteo Balestrieri
''Il sorpasso'' segna un'ulteriore differenziazione rispetto ad altre pellicole della ''commedia all'italiana''. In questo film la personalità artistica del regista è più marcata e presente, e non si limita alla sola partecipazione o rifinitura del [[Soggetto (cinema)|soggetto]]. La dinamica delle scene e il succedersi dei [[Piano (fotografia)|piani]] sono estremamente più elaborati, e sono il frutto di una sola mente ideativa. A volte, la ripresa sfuma nel [[documentario|documentarismo]]<ref>«La sua visione dell'Italia è spietata e pessimista, perciò non si limita a fotografare – anche con un certo taglio documentaristico – la realtà: la sua è anche e soprattutto denuncia, senza rinunciare tuttavia alla leggerezza nei toni del racconto e godibilità.» (Dora Markus, ''Storia dei film'')</ref>, e i particolari d'ambientazione sono così definiti da somigliare quasi a un [[cinegiornale]] del tempo: così, per esempio, nella scena girata nella sala da ballo in riva al mare, quando il regista si sofferma con insistenza sui passi di ''[[twist]]'' delle [[comparsa (attore)|comparse]]. Qui, il regista non è colui che si pone dietro la [[macchina da presa]] e si limita a filmare il lavoro corale di una squadra di artigiani, della quale un gruppo di geniali [[attore (spettacolo)|attori]] fa parte. Risi concepisce personalmente i [[piano sequenza|piani-sequenza]], determina a tavolino i ritmi delle scene e delle [[battuta (spettacolo)|battute]], e, pur lasciando ampio spazio alla creatività dell'attore, decide ''a priori'' l'incisività e lo stacco di alcune di esse. Il risultato è leggero, godibile, divertente, nello stile dell'autore, ma al tempo stesso si propone come testimonianza, documentazione e denuncia, allontanandosi molto dai confini della commedia. In alcuni momenti, come quando il giovane studente tenta di salire su un mezzo pubblico nel [[porto di Civitavecchia]], la rappresentazione sociale diventa ultra-realistica, pressoché [[Pier Paolo Pasolini|pasoliniana]].▼
▲''Il sorpasso'' segna un'ulteriore differenziazione rispetto ad altre pellicole della ''commedia all'italiana''. In questo film la personalità artistica del regista è più marcata e presente, e non si limita alla sola partecipazione o rifinitura del [[Soggetto (cinema)|soggetto]]. La dinamica delle scene e il succedersi dei [[Piano (fotografia)|piani]] sono estremamente più elaborati, e sono il frutto di una sola mente ideativa. A volte, la ripresa sfuma nel [[documentario|documentarismo]]<ref>«La sua visione dell'Italia è spietata e pessimista, perciò non si limita a fotografare – anche con un certo taglio documentaristico – la realtà: la sua è anche e soprattutto denuncia, senza rinunciare tuttavia alla leggerezza nei toni del racconto e godibilità.» (Dora Markus, ''Storia dei film'')</ref>, e i particolari d'ambientazione sono così definiti da somigliare quasi a un [[cinegiornale]] del tempo: così, per esempio, nella scena girata nella sala da ballo in riva al mare, quando il regista si sofferma con insistenza sui passi di ''[[twist]]'' delle [[comparsa (attore)|comparse]]. Qui, il regista non è colui che si pone dietro la [[macchina da presa]] e si limita a filmare il lavoro corale di una squadra di artigiani, della quale un gruppo di geniali [[
''Il sorpasso'' risulta quindi, come suggerisce del resto il suo stesso titolo, un film assai veloce e ritmato su precisi spunti di accelerazione, e le battute memorabili di [[Vittorio Gassman]] chiudono i tanti siparietti che nella pellicola si aprono e si chiudono con continuità, schema questo che ha assai poco di teatrale e molto di cinematografico.
Altri elementi formali fanno del film un'importante novità. La pellicola infatti è considerata da alcuni un vero ''[[road-movie]]'' ("pellicola di strada"), il primo del genere in Italia, poiché è strutturale il legame che viene vissuto con la strada nello svilupparsi della vicenda narrativa. È la strada, nel suo rapporto attivo e passivo coi due protagonisti, che segna il percorso del soggetto da un punto di partenza preciso (la [[Roma]] deserta di un [[ferragosto]] qualunque) sino alla tragica curva di [[Lungomare di Livorno|Calafuria]], poco dopo il paese di [[Quercianella]], sul lungomare toscano.
{{
Bruno e Roberto si allontanano brevissimamente dalla strada ma a essa fanno sempre ritorno, ed è la strada, appunto, la rappresentazione scenica di una [[nazione]] che si avvia velocemente alla fine di un sogno, quello del benessere collettivo e generalizzato. Il salto che l'autovettura compie nel vuoto, tra lo sguardo incuriosito di bagnanti distratti, è puro [[simbolismo]]. Come sono carichi di simboli la vita spezzata del giovane onesto e ingenuo e il pericolo invece scampato dal suo [[alter
[[File:Sorpasso1962.jpg|upright=1.4|thumb|La [[Lancia Aurelia B24]] nell'episodio finale dell'incidente]]
Occorre spendere qualche parola in più sui simbolismi che intorno alla strada si raccolgono. Non a caso è la [[Strada statale 1 Via Aurelia|
La [[civiltà]] che i protagonisti incontrano nel loro viaggio è quindi davvero uno spaccato trasversale di quella società romana che collettivamente si metteva in moto ogni domenica per celebrare il rito della festa, tra soste alle stazioni di servizio, lunghe code d'automobili
Anche l'[[automobile]], una [[Lancia Aurelia B24]]<ref>{{Cita notizia |url=http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/lancia-aurelia-l-auto-sorpasso-che-ci-guid-epoca-nuova-961715.html |titolo=La Lancia Aurelia, l'auto del "Sorpasso" che ci guidò in un'epoca nuova |pubblicazione=[[Il Giornale]] |accesso=2021-08-16}}</ref> (l'analogia tra il nome della [[spider (automobile)|spider]] e la via consolare non può, anche questa volta, esser casuale) riflette un [[simbolismo]] radicale. La macchina, infatti, era uscita dalle officine nel [[1956]] e rappresentava allora il prototipo di un'idea di eleganza e raffinatezza, ma ben presto si trasformò nell'ideale dell'automobile aggressiva, prepotente, truccata nel motore e negli allestimenti, tra cui il famosissimo clacson tritonale che accompagna gran parte delle sequenze in auto. In alcune scene del film la si scorge infatti in questa sua immagine. La fiancata destra mostra ancora le lavorazioni di un'officina di carrozziere, le riparazioni non ancora riverniciate, le cicatrici che dovevano testimoniare le battaglie sostenute dall'auto e dal suo pilota (notare che manca anche uno dei due terminali di scarico della vettura). Dino Risi sceglie non casualmente una Lancia Aurelia, poiché essa rappresenta proprio la corruzione di un'idea, quella fiducia nel miracolo economico in Italia, che con gli anni
La colonna sonora è curata da [[Riz Ortolani]]; ma le scene più importanti del film vivono invece su alcuni motivi musicali tra i più in voga in quel periodo.
* ''[[Quando quando quando]]'' ([[Tony Renis]] / [[Alberto Testa (paroliere)|Alberto Testa]]) di [[Emilio Pericoli]]
* ''[[St. Tropez Twist/Daniela|St. Tropez Twist]]'' ([[Mario Cenci]] / [[Peppino Di Capri|Giuseppe Faiella]]) di [[Peppino di Capri|Peppino Di Capri]]
* ''[[Peppino di Capri e i suoi Rockers (1961)|Per un attimo]]'' (Paolo Lepore e [[Luigi Naddeo]] / [[Gino Mazzocchi]]) di Peppino Di Capri
* ''[[Don't Play That Song (You Lied)]]'' ([[Ahmet Ertegün]] / Betty Nelson) di Peppino Di Capri
* ''[[Chi ci vedrà / Gianni|Gianni]]'' (Nino P. Tassone / [[Giuseppe Cassia]]) di [[Miranda Martino]]
* ''[[Vecchio frak]]'' (Domenico Modugno) di [[Domenico Modugno]]
* ''[[Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo|Guarda come dondolo]]'' ([[Carlo Rossi (paroliere)|Carlo Rossi]] / Edoardo Vianello) di [[Edoardo Vianello]]
* ''[[Pinne fucile ed occhiali]]'' (Carlo Rossi / Edoardo Vianello) di Edoardo Vianello
La trovata può sembrare oggi banale ai più, ma a quel tempo era molto originale, e fu usata come ulteriore caratterizzazione del personaggio e determinazione del contesto<ref name="Treccani"/>.
== Censura ==
La Commissione di revisione rilasciò regolare nulla osta, limitando la visione ai minori di 14 anni:
▲La macchina, infatti, era uscita dalle officine nel [[1956]] e rappresentava allora il prototipo di un'idea di eleganza e raffinatezza, ma ben presto si trasformò nell'ideale dell'automobile aggressiva, prepotente, truccata nel motore e negli allestimenti, tra cui il famosissimo clacson tritonale che accompagna gran parte delle sequenze in auto. In alcune scene del film la si scorge infatti in questa sua immagine. La fiancata destra mostra ancora le lavorazioni di un'officina di carrozziere, le riparazioni non ancora riverniciate, le cicatrici che dovevano testimoniare le battaglie sostenute dall'auto e dal suo pilota. Dino Risi sceglie non casualmente una Lancia Aurelia, poiché essa rappresenta proprio la corruzione di un'idea, quella fiducia nel miracolo economico che con gli anni andrà a finire in Italia, lasciando il posto a una società divisa e contraddittoria, nella quale solo i cialtroni opportunisti, come Cortona, e i loro pseudovalori morali diventeranno i soggetti protagonisti di un benessere sociale. <ref>La B24 utilizzata nel film era targata Roma 329446, l'auto esiste tutt'oggi ed é di proprietà di un collezionista marchigiano ([http://www.scenecontemporanee.it/cinema/drive-in-il-sorpasso-lancia-aurelia-b24-spider-812 ''Scene Contemporanee.it'']) ([http://www.moviecars.it/lancia.php ''Moviecars'']) ([http://classicars.altervista.org/lancia_aurelia_b_24_.html ''Lancia Aurelia B24''])</ref>
{{Citazione|Revisionato il film il giorno 30 novembre 1962, la Commissione esprime parere favorevole per la concessione del nulla osta per la proiezione in pubblico e l'esportazione. La Commissione stabilisce che alla proiezione non possono assistere i minori degli anni 14, ai sensi dell'art. 5, 1 comma, della legge 21/4/62 n.161 <ref>si veda la documentazione originale dell'epoca in{{cita web|url=https://cinecensura.com/wp-content/uploads/1962/05/Il-sorpasso-1%5E-Edizione.pdf|titolo=Il sorpasso - 1^ Edizione}}</ref>.}}
== Distribuzione
''Il sorpasso'' uscì in [[Francia]] col titolo ''Le Fanfaron'' e negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] con il titolo ''The Easy Life''. In America, il film "diventò un [[cult movie|fenomeno di culto]]"<ref name="
== Accoglienza ==
=== Incassi ===
Incasso accertato sino a tutto il 30 giugno [[1965]] Lit. 1.182.686.541
=== Critica ===
{{Citazione|''Il sorpasso'' è un film ben narrato, pieno di notazioni acute e vivaci, ma invaso da un Vittorio Gassman eccessivo come
{{Citazione|[
== Riconoscimenti ==
Il film è stato anche inserito nella lista dei ''[[100 film italiani da salvare]]'',
* [[David di Donatello 1963|1963]] - '''[[David di Donatello (premio)|David di Donatello]]'''
** ''[[David di Donatello per il miglior attore protagonista|
*[[Nastri d'argento 1963|1963]] - '''[[
** ''[[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|
** Candidatura ''
* [[1963]] - '''[[Festival internazionale del cinema di Mar del Plata|Festival di Mar del Plata]]'''
** ''
** Candidatura ''[[Festival internazionale del cinema di Mar del Plata|Miglior film straniero]]'' a [[Dino Risi]]
== Citazioni e riferimenti ==
* Nell'episodio finale del film ''[[Se permettete parliamo di donne]]'' di due anni dopo, [[Vittorio Gassmann]] guida un'auto [[
* Nel programma televisivo ''[[Il caso Scafroglia]]'', trasmesso dalla televisione italiana nel 2002, [[Corrado Guzzanti]] realizzò una parodia del film, utilizzando come personaggi principali [[Umberto Bossi]] (come alter ego di Bruno Cortona) e [[Giulio Tremonti]] (come alter ego di Roberto Mariani), entrambi interpretati da Guzzanti stesso.
* Il film è citato in uno degli episodi di ''[[Un sacco bello]]'' di [[Carlo Verdone]].
* ''L'estate di Bruno Cortona. Castiglioncello nell'anno del Sorpasso'' è un documentario del 2012 di [[Gloria De Antoni]] con la collaborazione di [[Oreste De Fornari]], girato sui luoghi della località di villeggiatura, con interviste ad attori, comparse e testimoni del set del film di Risi.
* Nel quiz ''[[Reazione a catena - L'intesa vincente]]'' ogni volta che una delle due squadre supera il montepremi dell'altra si sente il clacson della [[Lancia Aurelia B24]].
* La scena iniziale del film ''[[L'ombrellone]]'', sempre diretto da Dino Risi, richiama l'inizio di questo film, mostrando anch'essa un'auto che sfreccia in una Roma deserta.
* Nel film ''[[13dici a tavola]]'' di [[Enrico Oldoini]] il protagonista [[Giancarlo Giannini]] in casa sua sta guardando ''Il sorpasso'' su [[DVD]] e nel [[flashback]] rappresentato nella scena successiva l'auto con a bordo [[Kasia Smutniak]] e [[Nicolas Vaporidis]] passa davanti a un muro dove è affisso il manifesto del film. Lo stesso personaggio interpretato da Giannini rivivrà la scena finale del film finendo fuori strada, fortunatamente cavandosela con poche ammaccature.
* Per il film ''[[Mordi e fuggi (film)|Mordi e fuggi]]'' diretto dieci anni dopo dallo stesso Dino Risi fu girato un finale alternativo, poi scartato in fase di montaggio, dove [[Marcello Mastroianni]] a bordo di un [[Volkswagen Maggiolino]] [[cabriolet]] guidato da [[Renzo Marignano]] torna verso casa ripercorrendo in senso inverso il tratto di [[via Aurelia]], quindi dalla [[torre di Calafuria]] verso [[Quercianella]].
== Note ==
== Bibliografia ==
* Massimo Ghirlanda, ''[https://erasmolibri.it/libri/il-sorpasso-la-sceneggiatura-di-scola-e-maccari/ Il sorpasso. La sceneggiatura di Scola e Maccari]''. Edizioni Erasmo, Livorno 2019.
* Massimo Ghirlanda (a cura di), Ettore Scola / Ruggero Maccari, ''
* Mariapia Comand, ''Il Sorpasso: Un capolavoro tutto italiano'', Universale Film, Lindau, Torino 2002. (seconda edizione.2007).
* Gerardo Di Cola, ''Le voci del tempo perduto'', edicola Editrice, Chieti 2004.
* Claudio Castaldi e Monica Ciucchi, ''Castiglioncello '62: il nostro sorpasso ovvero quando la troupe invase La Perla
* Oreste De Fornari, ''I filobus sono pieni di gente onesta. Il Sorpasso: 1962-1992''. Disegni di [[Giorgio Carpinteri]] e [[Guido Crepax]]. Edizioni Carte Segrete, Roma 1992.
* {{fr}} ''Revue du Cinéma, Image et son'' n
* ''Catalogo Bolaffi del cinema italiano 1956/1965'', a cura di [[Gianni Rondolino]].
*
== Voci correlate ==
* [[Road movie]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Dino Risi}}
Riga 169 ⟶ 192:
[[Categoria:Film ambientati a Civitavecchia]]
[[Categoria:Film ambientati in Toscana]]
[[Categoria:Film girati a Livorno]]
[[Categoria:Film con composizioni originali di Riz Ortolani]]
[[Categoria:Film ambientati sulle automobili]]
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