Shaolinquan: differenze tra le versioni

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IlLo '''Shaolinquan''' ({{cinese|少林拳|''Shàolínquán''||Pugilato della Giovane Foresta|''Shaolin Ch'üan''}}) è uno stile delle [[arti marziali cinesi|arti marziali tradizionali cinesi]] originariamente praticato dai monaci [[Buddismo|buddisti]] del Monastero di [[Shaolinsi|Shaolin]] nella provincia di [[Henan]], [[Cina]].
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Il '''Shaolinquan''' ({{cinese|少林拳|''Shàolínquán''||Pugilato della Giovane Foresta|''Shaolin Ch'üan''}}) è uno stile delle [[arti marziali cinesi|arti marziali tradizionali cinesi]] originariamente praticato dai monaci [[Buddismo|buddisti]] del Monastero di [[Shaolinsi|Shaolin]] nella provincia di [[Henan]], [[Cina]].
Da alcuni lo stile Shaolin oltre ad essere considerato uno dei più efficaci e antichi stili delle arti marziali asiatiche, ne è ritenuto il progenitore, avendone influenzato in maniera diretta o indiretta la nascita e lo sviluppo.
 
''Shao lin quan'' è un termine delle [[arti marziali cinesi]] con diverse sfumature di significato.
* Può essere un sinonimo di [[Waijia]], cioè sta ad indicare l'insieme di tutti gli stili cosiddetti esterni;
* Può essere l'insieme di tutti gli stili che rivendicano la propria origine dal Pugilatopugilato praticato presso i templi Shaolin. In questo caso sarebbe più corretto parlare di [[Shaolinpai]] (少林派);
* Può essere il nome dei [[pugilato|pugilati]] che nel corso delle varie epoche si sono avvicendati e sono stati praticati all'interno del tempio Shaolin;
* Può essere il nome del pugilato attualmente praticato nelle diverse scuole che sorgono nelle immediate vicinanze del tempio, uno stile estremamente codificato e ricostruito in epoca relativamente recente;.
 
[[File:Demonstrating Kung Fu at Daxiangguo Monestary, Kaifeng, Henan.JPG|thumb|upright=1.8|Spettacolo dimostrativo di Kung-fu al monastero di Daxiangguo]]
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=== Prime testimonianze ===
La presenza delle arti marziali a [[Shàolín-sì|Shaolin]] non è stata improvvisa: da sempre i monaci, visto il loro stile di vita e pellegrinaggi continui, erano propensi alle arti di combattimento. Per alcuni, già nel 510 a Shaolinsi esisteva un "Pugno di Shaolin". Per esempio secondo Kieffer e Zanini due discepoli di Batuo (跋陀) creano il “pugilato Shaolin”: Hui Guang (慧光) crea il “Pugilato Morbido”; Sengchou (僧稠) crea il “Pugilato duro”. Per la medesima fonte in questo periodo sarebbe stato creato il metodo di Bastone detto “doppia pelle di tigre”<ref>Kieffer Yives e Zanini Luigi, ''Il Kung Fu'', Xenia Edizioni</ref>. La stessa storia è riferita da Zhang Jiata<ref>Zhang Jiata, ''Shaolin Temple'', Zhong Zhou Arts and Classic Press, 1983, pag.141</ref>: ... ''ci sono persone che sostengono che lo Shaolin Quan abbia avuto origine all'epoca di Buddhabhadra (nome indiano di Batuo). Essi raccontano che Seng Chou, un brillante discepolo di Buddhabhadra, una volta utilizzò il proprio bastone per separare due feroci tigri che si stavano azzuffando''.
A supporto della tesi dell'esistenza di un Pugilato Shaolin già all'epoca di [[Batuo]], una tradizione leggendaria gli attribuisce la creazione e la trasmissione di uno stile. In particolare lo ''Shaolin Jingangchan'' (少林金刚禅, Meditazione dell'Attendente di [[Buddha]] di Shaolin) conferisce a Batuo il ruolo di primo maestro.<ref>Wang Xingde, ''64 methodes du jeu de jambes de Shaolin'', Editions Haifeng, Paris, 1992, ISBN 2-906658-45-6</ref>
 
=== La figura di [[Bodhidharma]] ===
La nascita ufficiale dello Shaolinquan, che da parte di alcuni si pensa derivato in parte dalle tecniche di lotta cinesi preesistenti (come lo ''Chiao Ti'', il ''Shou Po'' e il ''Chien Tao''), si fa tradizionalmente risalire all'arrivo presso il [[Shaolinsi|tempio Shaolin]], nel [[527]], del leggendario monaco buddista [[Bodhidharma]] o Puti Damo in Cinese (菩提达摩) spesso abbreviato in Damo (达摩), fondatore del Buddismo [[Zen]] ([[BuddhismoBuddismo Chán|Chan]] in cinese).
[[File:Bodhidharma.JPG|thumb|Rappresentazione di Bodhidharma.]]
 
La sua figura e presenza a Shaolinsi non è storicamente certa. Si possiede una sola testimonianza, presente nel ''Luoyang qielan ji'' (洛阳伽蓝记, Annali dei Monasteri di [[Luoyang]]) del [[547]], scritto da [[Yang Yanzhi]] (杨衍之) abitante di [[Luoyang]] (città limitrofa al tempio), dove si parla di Bodhidarma come un persiano dagli occhi blu sui 150anni.
Secondo leggenda [[Bodhidharma]] trovò i monaci in condizioni fisiche non adeguate allo studio del Buddismo Chan tramite la meditazione, pertanto insegnò loro della pratica corporea dell'[[Yijinjing]] (易筋经, Classico del cambiamento dei muscoli e dei tendini) e l'esercizio marziale denominato [[Shiba luohan shou]] (十八罗汉手, le 18 mani degli [[Arhat]]). Si ritiene appunto che queste tecniche abbiano dato inizio allo stile codificato tipico di Shaolin.
Studi recenti tendono invece a collocare la creazione e la trasmissione di questi esercizi in epoche successive.<ref>Carmona José, ''De Shaolin à Wudang, les arts martiaux chinois'', Gui Trenadiel editeur , ISBN 2-84445-085-7</ref> Molti ritengono che Bodhidarma non introdusse le arti marziali a [[Shaolinsi]] e le uniche cose la cui creazione viene attribuita a Damo sono il Buddismo Chan e il concetto di [[Wude]](Virtù Marziale): prima di questo concetto, non si pensava altro che a battersi.
 
Il contributo principale dell'incontro tra la filosofia meditativa Chan e le primitive tecniche di lotta conosciute dai monaci, sarebbe stata la forte carica spirituale e la cura del sistema mente-corpo di cui si impregnarono le nascenti [[arti marziali cinesi]], le quali si svilupparono da una parte come tecniche di difesa personale e dall'altra come meditazione in movimento.
Quale che sia la verità, manca il giusto supporto documentale, che permetta di andare oltre la mera ipotesi storica o la leggenda.
 
=== La [[dinastia Qi del Nord]] (550-577) ===
La prima apparizione di un bonzo del Monastero Shaolin esperto nelle arti marziali la troviamo nel [[Taiping guanji]], un testo dell'epoca della [[dinastia Bei Qi]] (Qi del Nord, [[550]] – [[577]]), che riporta che un certo Diao, maestro della setta [[DhyanaDhyāna]], aveva abilità straordinarie, quali saltare fino a percuotere con la testa le travi del soffitto, portare a sé con facilità pesi enormi.
 
=== La [[dinastia Tang]] (618-907) ===
[[File:Shaolinsi.JPG|thumb|Entrata principale del Tempio di Shaolin]]
Lo Shaolinquan si sviluppò rapidamente e già nel [[VII secolo]] i monaci godevano della fama di essere invincibili. Il [[Chao ye qian zai]] scritto durante la [[dinastia Tang]] racconta che i monaci dedicavano il loro tempo libero ad esercitarsi nel [[Jiaoli]] (角力, lotta).
Due iscrizioni datate rispettivamente [[621]] e [[728]] registrano che tredici monaci del Monastero, condotti dal Bonzo [[Tanzong]] (昙宗) diedero manforte a [[Li Shimin]] (che diventerà l'imperatore [[Taizong]]) nella guerra contro il generale ribelle [[Wang Shichong]]. Questa partecipazione fece guadagnare al monastero 1000 pezzi di seta, l'esenzione dalla secolarizzazione del clero buddista (decretata dallo stesso [[Li Shimin]]); il bonzo Tanzong invece venne insignito del titolo di Grande Generale.
Inoltre vennero offerti loro persino dei compiti di corte ma i monaci chiesero solo di poter tornare alle loro attività spirituali:
 
* ''Shi wei liao zuo jiang, shi ding fu wei seng'' (''In momenti di pericolo, noi ci trasformiamo in generali, compiuta la nostra missione noi ridiventiamo dei bonzi'').
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L'imperatore diede il titolo di "Primo Monastero dell'Impero" e lo Shaolinquan divenne famoso in tutta la [[Cina]]. Alla [[dinastia Tang]] si fa inoltre risalire la nascita di stili come il ''[[Mianquan]]'' (pugilato di cotone) e il ''[[Rouquan]]'' (pugilato morbido) che daranno origini ai primi stili interni
 
=== La [[dinastia Song]] (960-1127 nel nord,1279 nel sud) ===
Durante la [[dinastia Song]] ci fu una grande fioritura culturale ed artistica di cui goderono anche le [[arti marziali cinesi|arti marziali]]. Ne aumentarono sia la fama che la diffusione e prolificò la nascita di nuovi stili derivati dallo Shaolin. Lo stesso imperatore Taizu, fondatore della dinastia Song, alcuni generali e monaci diedero origine a numerosi stili (vedi [[Taizuquan]] e [[Changquan]]).
 
=== La [[dinastia Yuan]] (1271-1368) ===
Durante la [[dinastia Yuan]], l'abilità diplomatica dell'allora abate del Tempio Shaolin [[Fuyu]], permise di attirare sul tempio stesso la benevolenza dell'invasore [[Mongoli|mongolo]] che lo favorì unendogli cinque templi a cui venne attribuito lo stesso nome, situati a [[Helin]], [[Chang'an]] (attuale area di [[Xi'an]]), [[Taiyuan]] e [[Luoyang]]<ref>Cheng Jufu, Yugong bei (stele del signor Yu)</ref>. Altre fonti citano altri templi Shaolin nelle province di [[Fujian]], [[Gansu]], [[Shandong]], e a [[Taiwan]], ma unica eccezione il tempio del [[Fujian]], nessuno di essi ebbe una vocazione militare paragonabile a quella del Songshan.
In questo stesso periodo vi furono moltissimi scambi con il [[Lamaismo]] Tibetano e venne introdotta a Shaolin la divinità [[Jinnaluo Wang]] (紧那罗王), che assunse il ruolo di protettrice del tempio.
 
=== La [[dinastia Ming]] (1368-1644) ===
[[File:Shaolin-wushu.jpg|thumb|Una pittura sui muri del tempio, rappresentante un esercizio a coppia.]]
 
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Tale storia come appare in un testo pubblicato in Italia nel 1977:
{{Citazione
|Sembra che all'inizio del XVI secolo, nel bel mezzo della dinastia Ming, un giovane nobiluomo entrasse a far parte del Monastero di Shaolin di Honan, prendendo il nome di Chueh Yuan. Considerato un esperto tanto nel combattimento disarmato che nelle tecniche di spada, Shueh riformò i 18 movimenti di Ta Mo portandoli a 72 forme di kung Fu. Ancora non convinto di aver raggiunto la massima potenzialità della sua arte, Chueh lasciò il monastero e travestito, viaggiò attraverso il continente, alla ricerca di ulteriori conoscenze. La leggenda racconta che Chueh incontrò a Lanchow un vecchio venditore ambulante e che assisté con stupore ad una lotta, durante la quale quest'uomo, senza alcuno sforzo, atterrò un giovane attaccabrighe. Rivelatosi per un prete di Shaolin, Chueh Yuan chiese all'ambulante, che si chiamava Li Chien, quale fosse il segreto della sua abilità: come aveva potuto un uomo di sessant'anni stendere a terra privo di sensi, l'avversario, solo posandogli due dita su di un piede. L'interlocutore si offrì di presentarlo a Pai Yu Feng, suo vecchio amico ed indiscusso maestro di kung fu del distretto di Shansi. Il Maestro, un uomo gentile sulla cinquantina, ascoltò pazientemente Chueh Yuan che gli spiegava come volesse evolvere l'arte di Shaolin oltre le forme tradizionali. Poi, grazie anche alle insistenze di Chueh, Pai e Li accompagnarono il prete al Tempio di Shaolin, dove i tre uomini perfezionarono e codificarono i 18 movimenti di Ta Mo e i successivi 72 di Chueh Yuan, portandoli a 170 azioni fondamentali divise in cinque parti, e ciascuna di esse prese il nome dai movimenti di un animale: la Tigre, il Serpente, la Gru, il Drago ed il Leopardo. Ciascun gruppo di tecniche rappresentava le 5 essenze dell'uomo, come le aveva concepite Pai Yu Feng e ciascuna doveva venire sviluppata e compresa in giusta proporzione con le altre, per arrivare all'unificazione del corpo e dello spirito. I movimenti della Tigre per rinforzare le ossa; quelli del Drago per nutrire lo spirito; quelli della Gru per sviluppare il sistema nervoso; i movimenti del Leopardo per generare forza e quelli del Serpente per coltivare il Ch'i.<ref>Felix Dennis , ''The Beginner's Guide to Kung-Fu'', Arnoldo Mondadori Editore, 1977, pp.22-23</ref>|Felix Dennis , ''The Beginner's Guide to Kung-Fu''}}
 
Questa teoria fu pubblicata per la prima volta durante i primi anni della Repubblica (che venne instaurata nel [[1911]]) nel testo [[Shaolin zongfa]].
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* Serpente (''She'')
* Leopardo (''Bao'')
Questi metodi sono oggi conosciuti sotto il nome di [[Wuxingquan]] (''Wu Hsing Chuan''), il "Pugilato delle 5 Immagini". In particolare nello Shaolinquan tradizionale ogni "animale" ha un suo tipico [[Taolu]] rappresentativo (spesso anche più d'uno), ognuno dei quali ha un diverso livello di difficoltà; inoltre esiste un Tao Lu didattico che racchiude al suo interno tutti e 5 gli "animali", conosciuto come "''Wu Hsing Fan Fa''" .
Secondo "Il Kung Fu" di Kieffer e Zanini<ref>Kieffer Yives e Zanini Luigi, Il Kung Fu, Xenia Edizioni</ref>, alcuni anni dopo, nel 1570, [[Cheng Chongdou]] (Ching Chun Do) e [[Qi Jiguang]] (Chi Chin Kuan) lavorano su questo metodo aggiungendovi altri metodi o "animali":
* Orso
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* Tartaruga
* Licorno
In realtà i due personaggi hanno vissuto epoche differenti ed hanno contribuito in maniera diversa alla creazione di un metodo Shaolin: [[Qi Jiguang]] è vissuto tra il 1528 ed il 1587, mentre [[Cheng Chongdou]] è nato nel 1561. Come si può notare Cheng aveva 9 anni quando gli è attribuito un ruolo così importante<ref>Duan Ping段平, Zheng Shouzhi郑守志 e altri, Wushu Cidian武术词典 Wushu Dictionary, Renmin Tiyu Chubanshe, 2007, ISBN 978-7-5009-3001-3 , pag.222</ref>.
Le sole opere che ci spiegano come fosse lo Shaolinquan durante la fine della [[dinastia Ming]] e gli inizi della [[dinastia Qing]], sono il [[Quanjing]] ed il [[Quanjing quanfa beiyao]] che raccolgono l'insegnamento del bonzo [[Xuanji]] e che non solo non fanno menzione alcuna del [[Wuxingquan]] ma presentano pochissime analogie con le forme di Shaolinquan che noi conosciamo attualmente.
Durante la [[dinastia Ming]] i Monaci Shaolin si distinsero sui campi di battaglia contro i [[Wokou]] (pirati giapponesi). In particolare gli annali commemorano l'eroismo del monaco [[Yue Kong]] e dei suoi trenta accoliti, armati di bastoni di ferro.
Lo storico di arti marziali [[Tang Hao]] ha elencato per questo periodo 18 Sengbing famosi<ref>Tang Hao, Shenzhou wuyi, Jilin, 1986</ref>;
 
=== La [[dinastia Qing]] (1644-1911) ===
[[File:ChinaFlag of the Qing Dynasty Flag (1889-1912).svg|thumb|Bandiera della dinastia Qing dal 1890 al 1912]]
Nel [[1662]] un nuovo imperatore, [[Kangxi]] (Hang Hi), sale al trono e riparte la conquista verso il sud della Cina, costellata dalla distruzione di diversi templi e monasteri sospetti. Ma giunto a Shaolin il nuovo imperatore, invece di radere al suolo l'edificio, offre al tempio un pannello di legno laccato, che ancora oggi orna l'entrata del tempio, e [[Shaolinsi]], come spesso ha fatto in queste situazioni si inchina dinanzi al nuovo imperatore (a dispetto dell'alone rivoluzionario di cui oggi è permeato). La presenza di un'arte marziale efficace e ben radicata è testimoniata da alcuni viaggiatori, infatti, sempre nel [[1662]], [[Wu Shu]] (吳殳) nel suo [[Shoubi lu]] (手臂錄), paragona i Monaci Soldati a dei contadini “zappaterra”, non senza aggiungere che la loro tecnica a dispetto della semplicità, è temibile.
Nel [[1828]], il mandarino [[Lin Qing]] si fermò a Shaolin e chiese di avere una dimostrazione di arti marziali. Dopo aver negato alcuna conoscenza marziale, infine i monaci si fecero convincere a fare un'esibizione che il visitatore commenta così: “si ergono come degli orsi e si dispiegano come uccelli”.
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{{vedi anche|La leggenda dei 5 Antenati}}
Al centro di queste leggende non c'è il tempio Shaolin dell'Henan ([[Shàolín-sì]]), bensì un tempio del Sud ([[Nan Shàolín-sì]]) la cui collocazione è tutt'oggi oggetto di ricerche. Si ritiene che questo tempio si trovasse in [[Fujian]], nelle vicinanze di [[Quanzhou]] (Chuan Chow).
Secondo i romanzi e le novelle Wuxia, nel [[1672]] circa, un centinaio di monaci partirono da questo tempio per combattere contro bande di Barbari provenienti dall'ovest della Cina.
In seguito, il tempio sarebbe stato distrutto nel [[1736]] dalle truppe dell'imperatore [[Qianlong]].
Secondo un'altra storia, nel [[1768]] un esercito dei Manciù, con l'aiuto di un monaco rinnegato Feng Tao Te, incendiarono e distrussero il Tempio del è [[Fujian]], considerato ancora un covo di ribelli il cui obbiettivo era quello di distruggere i [[Qing]]. Da quella distruzione secondo la leggenda si salvarono 5 monaci: questi si nascosero in alcune zone della Cina, dove continuarono ad insegnare e divulgare lo Shaolin e la sua filosofia.
Ben poco ha avuto a che fare lo Shaolinquan con la cosiddetta [[Rivolta dei Boxer]] del 1900.
In questa epoca nel tempio Shaolin dell'Henan sono conosciuti una sessantina di Monaci Soldati (Sengbing)<ref>Deqian, Shaolin wuseng zhi, Beijing Tiyu Chubanshe, Beijing, 1988</ref>.
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Un altro grave danneggiamento del tempio e delle sue arti marziali è avvenuto durante la cosiddetta [[Rivoluzione Culturale]].
[[Tiziano Terzani]] ha sottolineato il ruolo persecutorio e distruttivo che ha avuto la [[Rivoluzione Culturale]] anche nei confronti del Tempio Shaolin e dei praticanti di Shaolinquan, come delle altre arti marziali, considerate reazionarie:
''I monaci Shaolin vennero meno alla loro reputazione di grandi lottatori al tempo della Rivoluzione Culturale. Quando le Guardie Rosse, nel 1966, arrivarono qui per "eliminare le vestigia del passato", nessuno dei duecento monaci che erano sopravvissuti sotto il regime comunistamaoista oppose resistenza. Le statue di Budda furono abbattute e fatte a pezzi, i muri vennero impiastricciati di slogan maoisti, la maggior parte dei monaci fu mandata a lavorare nei campi, un gruppo dei più vecchi venne messo sotto chiave in un cortile separato del tempio, e Shaolin fu chiuso. Tutta la letteratura cavalleresca concernente Shaolin finì alle fiamme, e anche la semplice pratica del Kung fu venne attaccata dagli ideologi comunistimaoisti del tempo come "immondizia feudale"''<ref name="Terzani Tiziano 1999">Terzani Tiziano, La porta proibita, Longanesi & C., Milano, 1999, ISBN 88-462-0086-1 , pag. 190-201</ref>.
 
Il tempio venne ricostruito nel [[1970]] dal governo [[comunismoMaoismo|comunistamaoista]] per adibire l'area a parco naturale. Benché lo stile di Shaolin propriamente detto sia andato perduto, agli inizi del ventesimo secolo questo è stato ricostruito sulla base degli stili praticati nei dintorni ed è oggi uno stile estremamente diffuso e famoso. Vennero riabilitati alcuni monaci che insegnarono a giovani praticanti, condotte ricerche, ricostruiti e forse modificati [[Taolu]]. Ne sia un esempio lo Xiao [[Hongquan]] che in origine era una sequenza lunghissima e venne trasformata in alcune sequenze più corte.
In questi ultimi anni il Governo cinese sta costruendo diverse nuove ale, come quelle ormai vecchie e decadenti sono state completamente distrutte per poi essere fedelmente ricostruite.
 
"Ottimo per l'individuo, ottimo per la patria", con il sottotitolo “la rinascita delle arti marziali” è il capitolo di un libro di [[Tiziano Terzani]] .<ref name="Terzani Tiziano 1999" /> In esso viene descritta la restaurazione del Tempio Shaolin ed il notevole interesse che questa riapertura ha suscitato, sulla scia del successo del film [[Il tempio Shaolin]] con [[Li Lianjie]]. Inoltre contiene un'aspra critica nei confronti dei Monaci dell’epocadell'epoca che vengono visti troppo interessati ai guadagni più che alla dimensione spirituale; anche lo Shaolinquan che insegnano viene giudicato lontano dall’artedall'arte marziale “originaria”. Molti condividono questi pareri, anche negli ambienti marziali.
Questo è un piccolo estratto: ''Dopo la morte di [[Mao Tse-tung|Mao]] e la caduta della [[Banda dei Quattro]] nel 1976, i nuovi dirigenti cinesi si resero conto che il Kung Fu era una vera miniera d'oro e che era assurdo lasciarla sfruttare ad altri i quali, dopotutto, non avevano neppure il tempio Shaolin. Fu così che Pechino decise di investire danaro per la riparazione e la riapertura del tempio, che alcuni monaci vennero ripescati, riabilitati e rimessi a vivere a Shaolin. E fu così che la povera, grigia Deng Feng, la cittadina ai piedi del Song Shan, la montagna sacra che nel frattempo era stata spogliata di tutte le sue celebri foreste, fu messa sulla carta turistica della Cina.''
Bisogna aggiungere che lo scritto di Terzani, al di là della giusta denuncia e della corretta cronaca di questi avvenimenti, esso stesso è infarcito per quanto riguarda il passato dello Shaolinquan, di idee riprese dall'alone leggendario del tempio e dalle storie Wuxia più che da una realtà storica ben provata.
Oggi il ruolo economico dello Shaolinquan e del Tempio Shaolin sono fatti realizzati: nei dintorni del tempio sorgono centinaia di scuole, ben avviate; l'ingresso all'area del tempio costa 100 [[Renminbi cinese|Yuan]], cifra molto alta per un normale pellegrino Buddista cinese.
 
=== Il LignaggioLinguaggio dello Shaolinquan ===
Il lignaggio dello Shaolinquan o albero genealogico di questo stile non è semplice da ricostruire.
I monaci che attualmente praticano presso il tempio dell’dell'[[Henan]] rivendicano una trentina di generazioni.
Un lignaggio appare nel libro [[Guoshu gailun]] (国术概论, introduzione all’arteall'arte nazionale) del [[1937]] in una sezione dal titolo “Shaolinquan shi xi biao”(少林拳世系表, tavola della genealogia dello Shaolinquan):
* 1)# Il fondatore: Damo Chanshi (达摩禅师);
* 2)# Huike Chanshi (惠可禅师);
* 3)# durante la [[dinastia Zhou]] del Nord: Huiyun Fashi (惠运法师), Hongzun Lushi (洪遵律师);
*# 4) nell’epocanell'epoca di Taizu [[Wude]] della [[dinastia Tang]]: Zhicao (志操), Tanzong (昙宗), Huichang (惠玚);
* 5)# a metà del periodo della [[dinastia Tang]]: Xuansu (玄素), Qiyun (慈云), Faru (法如), Mingzun (明遵), Zhidong Lushi (智动律师);
* 6)# durante il regno di [[Jinglong]] della [[dinastia Tang]]: Huichao (惠超) à Dou Weina (都维那);
* 7)# durante l’epocal'epoca della [[dinastia Yuan]]: Jinnaluo (紧那罗); –
* 8)# Hama (哈麻);
* 9)# Jingtang (净堂), Biandun (匾囤);
* 10)# durante il regno di [[Jiajing]] della [[dinastia Ming]]: Hongzhuan (洪转), Hongyun (洪蕴), Hongji (洪纪);
* 11)# Zongxiang (宗想), Zongdai (宗岱), Guang’anGuang'an (广按), [[Jueyuan]] (觉远), Qiuyue (秋月), [[Cheng Chongdou]] (程沖斗);
* 12)# Chenghui (澄慧);
* 13)# Guan Chanshi (贯禅师), Chengyin (澄隐), Du Zhang Seng (独杖僧);
* 14)# Cai Jiuyi (蔡九仪);
* 15)# Mo Shi (莫氏);
* 16)# Tong Chan shang ren (痛禅上人);
* 17)# Hu Shi (胡氏);
* 18)# Ma Beixiong (马北雄);
* 19)# Lin Shi (麟石);
* 20)# Shuang Ren Seng (双人僧), Qing Hefu (庆和甫).<ref>Yu Zhijun 于志均, Zhongguo chuantong Wushu shi 中国传统武术史 , Zhongguo Renmin Daxue Chubanshe, Beijing, 2006, ISBN 7-300-07060-4</ref>
 
== Lo Shaolin del Nord e lo Shaolin del Sud ==
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=== Differenze tra "Nord" e "Sud" ===
Si ritiene che lo stile del Nord prediligeprediliga un maggior uso delle gambe, al 70%, mentre lo stile del Sud fondafondi la maggior parte delle tecniche sull'uso del pugno e degli arti superiori. Questa tesi, che ben si adatta a molti stili presenti nelle due aree geografiche, in realtà poggia sull'aforisma di [[Nanquan Beitui]]: ''Pugni al sud e gambe al nord''.
 
== “Tutte le arti marziali provengono da Shaolin” ovvero gli stili derivati ==
Numerose scuole di arti marziali dell'estremo oriente, cinesi, giapponesi o vietnamite, si richiamano al Monastero Shaolin. Il testo più antico a fare riferimento al tempio Shaolin come origine di tutte le arti marziali è il [[Quanjing quanfa beiyao]] del [[1784]]<ref>Zhang Kongzhao 張孔昭, ''Quanjing Quanfa Beiyao拳經拳法備要'', 1784</ref><ref>Henning Stanley, ''Academia Encounters the Chinese Martial arts'', articolo pubblicato originariamente in China Review International nel Volume 6, numero 2, del 1999, pp.319-332, ISSN 1069-5834</ref>. In Cina l'insieme delle arti marziali “esterne” ([[Waijia]]) si confonde con la “Scuola Shaolin” ([[Shaolinpai]]) a cui numerosi autori del periodo repubblicano, come per esempio [[Xu Yusheng]] (1879-1945) e [[Wu Zhiqing]] (1887-???) hanno ricondotto la quasi totalità degli stili di pugilato Cinesi. Certi autori occidentali recenti, mescolando differenti fonti e tradizioni, fanno ugualmente di Shaolin il centro unico di diffusione di queste discipline e del mito della distruzione del Monastero da parte dei Qing, la causa principale della loro diffusione.
 
Nei fatti, questa ipotetica distruzione, riguarda il monastero Shaolin del [[Fujian]] ([[Tempio Shaolin Shoreiji]]) e per di più è risaputo che la maggior parte delle scuole di [[Wushu]] non hanno alcun legame storico con il Tempio dell'[[Henan]] ([[Tempio Shaolin Shorinji]]).
Già nella classificazione delle [[arti marziali cinesi]] elaborata all'interno della [[Jingwu Tiyu Hui]], nonostante si descriva la divisione nelle categorie Shaolin e [[Wudang]] (Stili Esterni ed Interni), lo Shaolinquan del [[Tempio Shaolin Shorinji]] vi figura tra trentasette altri stili localizzati nella Cina del Nord.
 
Da un punto di vista tecnico, lo Shaolinquan si distingue assai nettamente dalla maggior parte dei pugilati, sia del Nord che del Sud. In effetti non esiste alcun legame di paternità e poche somiglianze tra esso e, per esempio, il [[Baguazhang]], il [[BajiquanBājíquán]], il [[Chaquan]], o il [[Chuojiao]].
Conviene quindi stabilire una distinzione netta tra una scuola specifica, lo Shaolinquan dell'[[Henan]], ed uno Shaolinquan generico, puramente simbolico, a cui si richiamano una pletora di stili. In realtà non esiste un'origine unica ed univoca per le arti marziali cinesi ma per la maggior parte se ne può riconoscere una provenienza rurale legata alla zona di nascita.
Vi sono zone che giocano un ruolo più importante di Shaolin nella nascita di Scuole di Pugilato, per esempio l'area di [[Cangzhou]] in [[Hebei]].
 
La nomea proverbiale nel pugilato del Tempio Shaolin è spiegabile in parte per le saghe che vedono protagonisti i suoi monaci guerrieri, in parte per il ruolo di primo piano giocato da monaci buddisti nella diffusione di numerosi stili quali [[Mizongquan]], [[Tantui]] di [[Linqing]], [[Fanziquan]], [[Sanhuang Paochui]], [[Dabeiquan]], [[Baimeiquan]], [[Fojiaquan]], ecc.
Inoltre numerosi maestri si sono sparsi per l'intero oriente, dando origine a stili affini o completamente diversi. Altri invece si sono originati per influenze indirette o grazie a Maestri stranieri venuti in [[Cina]] per studiare il [[BuddhismoBuddismo]] o per commerciare, poi ritornati nei loro paesi natali.
Lo Shaolin stesso cambia nome e caratteristiche in vari paesi: diventa Shorin ad [[Okinawa]], Sao Lil in [[MalesiaMalaysia]] e Thien Lam in [[Vietnam]].
 
=== Kwonpup Subak ===
{{F|arti marziali|Luglio 2011}}
{{C| Le informazioni che riporta sono discutibili e difficilmente riscontrabili altrove. L’origine del Kwonpup Subak , ritenuta da alcuni l’arte marziale progenitrice di [[Hapkido]] e [[Tae Kwon Do]], è permeata di storie che andrebbero quantomeno verificate e che la rendono poco credibile.<br />Esso è considerato uno stile derivato dallo Shaolinquan perché si racconta che nel 1597, a seguito di una guerra della Corea contro il Giappone, l’esercito Coreano si sarebbe trovato in uno stato disastroso, perciò l’imperatore Coreano avrebbe deciso di trattenere due monaci Shaolin, tra i duemila che erano andati in aiuto al suo regno, che avrebbero addestrato e riorganizzato l’esercito. Questi due monaci si chiamavano Niu Shou Zheng (牛手郑, Mani di Bue Zheng) e Heihu Li (黑虎李, Tigre Nera Li). Dall’analisi di questi nomi possiamo dedurre che erano due persone rispettivamente di cognome Zheng e Li a cui erano dati i soprannomi, inoltre possiamo anche pensare che sia strano che essi fossero monaci Shaolin i cui nomi sono strettamente assegnati tramite regole monastiche tipiche dell’ordine Chan.|arti marziali|luglio 2011}}
Esso è considerato uno stile derivato dallo Shaolinquan perché si racconta che nel 1597, a seguito di una guerra della Corea contro il Giappone, l’esercito Coreano si sarebbe trovato in uno stato disastroso, perciò l’imperatore Coreano avrebbe deciso di trattenere due monaci Shaolin, tra i duemila che erano andati in aiuto al suo regno, che avrebbero addestrato e riorganizzato l’esercito. Questi due monaci si chiamavano Niu Shou Zheng (牛手郑, Mani di Bue Zheng) e Heihu Li (黑虎李, Tigre Nera Li). Dall’analisi di questi nomi possiamo dedurre che erano due persone rispettivamente di cognome Zheng e Li a cui erano dati i soprannomi , inoltre possiamo anche pensare che sia strano che essi fossero monaci Shaolin i cui nomi sono strettamente assegnati tramite regole monastiche tipiche dell’ordine Chan.
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Nel 1597, secondo leggenda, i monaci Niu Zheng e Hei Hu Lui vanno in [[Corea]] a Pusan, dove mettono a punto il Kwonpup Subak, progenitore del moderno [[Hapkido]] e [[Tae Kwon Do]].
 
=== [[Jujutsu]] ===
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{{vedi anche|Ju jitsu}}
Il [[Jujutsu]] è considerato uno stile derivato dallo Shaolinquan perché la sua fondazione è attribuita ad un certo Chen Yuanyun<ref>[httphttps://baike.baidu.com/view/8427.htm ''Roudao 柔道''(Judo), articolo apparso in]</ref> (陈元赟, in una strana pronuncia reso Chin Gen Pin e Chan Wo Ting) che aveva studiato al Tempio Shaolin del Songshan. Chen sarebbe nato nel 1578 ad Hangzhou, nel sud della Cina. Dopo essersi trasferito in Giappone, egli chiamò la sua scuola, in cui insegnava l'essenza di ciò appreso nel tempio, ''Riben Zhonggu Roushu zhi Zu 日本中古柔术之祖'' (Antenata dell'arte della flessibilità del medio evo Giapponese). Roushu 柔术sta per Ju-jutsu.
 
==== [[Aikido]]Aikidō e [[Judo]] ====
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{{C| Sono andato a vedermi le storie sull’origine dell’Aikido ed in genere si rifanno alla scuola Daitō-ryū Aiki-jūjutsu, fondata da un Giapponese. I nomi che vengono citati in questo trafiletto farebebro pensare che anche per l’Aikido si voglia far risalire il tutto al fondatore del Ju Jutsu Chen Yuanyun qui con un'altra fantasiosa pronuncia
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[[File:G Blaize Kokiu Nague 2.JPG|thumb| Due praticanti di [[AikidoAikidō]]]]
Siccome per qualcunoPoiché<ref>Questi i nomi delle rispettive scuole secondo queste voci: ''Yagu Shingan Ju Jutsu'' e ''Ju-Jutsu Kitorju''. Noterete che i nomi del fondatore sono leggermente diversi, che il nome dello stile è differente, ma visto il periodo storico si tratta inequivocabilmente dello stesso personaggio e quindi dello stesso stile. Bisogna altresì aggiungere che questo collegamento non compare nelle storie dei due stili descritte in Wikipedia.
</ref> l'[[AikidoAikidō]] ede - soprattutto - il [[Judo]] provengono dallo stile di Jujutsu creato da Chen Yuanyun, anch'essi sono considerati indirettamente stili derivati dallo Shaolinquan.
 
=== [[Karate]] di Okinawa ===
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Sempre in epoca Ming grazie a militari cinesi, le popolazioni dell'isola di [[Okinawa]], nell 'arcipelago delle Ryu Kyu, conobbero le arti marziali cinesi dando luogo ad uno stile conosciuto come ''Ryu Kyu Kempo'' ovvero "Kung Fu di Okinawa". Poi divenne ''Okinawa Te'' ma come forma di rispetto alla dinastia sotto la quale ci fu lo splendore delle Arti Marziali cinesi, si adottò l'uso dell'ideogramma ''Kara'' ovvero ''T'ang'', termine usato spesso anche per indicare la Cina. In seguito divenne ''Karate Do'', i cui ideogrammi volevano dire "la via della mano cinese". Per finire in epoca moderna l'antico ideogramma è stato cambiato con uno che significa "vuoto", ma si pronuncia sempre ''kara'', da qui ''[[Karate]]'' ovvero ''Mano Vuota''.
 
=== [[Shorinji Kempo]] ===
Lo [[Shorinji Kempo]] (Shaolinsi quanfa in Cinese), nasce ufficialmente nel [[1947]] come stile codificato in [[Giappone]], nella città di Tadotsu, dal Maestro [[So Doshin]],<ref name=shorinji>{{cita web|url=http://www.shorinjikempo.it/shorinji-kempo/cosa-e-lo-shorinji-kempo|titolo=Cos'è lo Shorinji Kempo|sito=Federazione Italiana Shorinji Kempo|accesso=24 luglio 2015}}</ref> il quale era stato per lungo tempo durante la [[Seconda guerra mondiale]] in [[Cina]] a studiare le [[arti marziali]].<ref name=skhistory>{{cita web|url=http://www.shorinjikempo.or.jp/it/history|titolo=Storia dello Shorinji Kempo|sito=Shorinji Kempo Unity|accesso=24 luglio 2015}}</ref> Studiò diversi stili, ma soprattutto praticò lo Shaolin, proprio nel [[monastero]] dell'[[Henan]]. Tornato in Giappone a fine della guerra, decide di abbracciare la pratica dello Shaolin e la Filosofia di [[Bodhidharma]], pensando che solo rigore, disciplina e religione potessero rimettere in piedi un Giappone ormai in ginocchio.<ref name=skhistory/> Fonda così questo stile, {{senza fonte|il quale ricevette anche riconoscimenti religiosi dalle massime autorità Buddhistebuddiste del paese,}} chiamandolo appunto Shorinji Kempo, letteralmente "''Via del pugno della Piccola Foresta''", in chiaro riferimento allo Shaolinquan. Oggi lo Shorinji Kempo è largamente diffuso in tutto il mondo.<ref name=wsko>{{cita web|url=http://www.shorinjikempo.it/il-gruppo-shorinji-kempo/world-organization|titolo=World Shorinji Kempo Organization|sito=Federazione Italiana Shorinji Kempo|accesso=28 luglio 2015}}</ref>
 
== Lo Shaolin oggi ==
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Il Monaco [[Deqian]] ha rubricato 120 [[taolu]] di Shaolinquan, tra essi:
Da [[Hongquan]] e Xiao Hongquan, che sono le più diffuse nei dintorni del Tempio e costituiscono il fondamento dello Shaolinquan; [[Tongbeiquan]]; [[Meihuaquan]]; [[Paochui]]; [[Qixingquan]]; [[Changquan]]; [[Luohanquan]]; [[Liuhequan]]; [[Xinyiquan]]. Quest'ultimo è considerato la quintessenza dello Shaolinquan, comporta 12 movimenti principali (Shier ba) ed è indirizzato ai migliori praticanti del monastero.
Vengono praticate un numero altissimo di armi ed i loro relativi [[Duilian (Wushu)|Duilian]].
Una componente molto importante dell'allenamento dei Monaci è costituito dai [[wushier yi]] (le 72 abilità).
 
=== Il primo occidentale monaco Shaolin ===
Il venerabile Shi Yan Fan (Franco Testini) è il primo occidentale nella storia a diventare Monaco della 34ª generazione di eroi Guerrieri Shaolin<ref>{{cita web|editore=Repubblica|anno=2013|titolo=Shi Yan Fan, il guerriero Shaolin che viene da Brindisi|url=https://video.repubblica.it/edizione/bari/shi-yan-fan-il-guerriero-shaolin-che-viene-da-brindisi/115174/113578}}</ref>. Oggi il maestro è il monaco abate del tempio Shaolin di [[Los Angeles]] in [[California]].
 
=== Caratteristiche dello Shaolin tradizionale ===
{{F|arti marziali|Giugno 2011}}
[[File:Shaolin.kompleks.turystyczno-szkoleniowy.37.JPG|thumb|Una di alcune statue presenti nel complesso di [[Shaolinsi]]. La statua a destra è in una tipica posizione dello Shaolinquan, il ''Pu Bu'' o "Passo Scivolato", mentre la statua a sinistra compie un calcio circolare con una tipica posizione di guardia delle braccia: un pugno protegge il mento e l 'altro i genitali.]]
Lo Shaolinquan è uno stile esterno delle arti marziali della Cina del Nord. Il principio fondamentale dello Shaolin è quello di riuscire a passare il più rapidamente possibile da una tecnica eseguita con la massima potenza ad un'altra egualmente potente. Si deve costantemente poter passare dall attacco alla difesa. Per eseguire questo principio è necessario che fra una tecnica e la successiva si passi in uno stadio di ''morbidezza'' o ''cedevolezza'' che sta ad indicare un particolare atteggiamento fisico e mentale in cui i muscoli sono rilassati, ma reattivi, i riflessi sono pronti e la mente è sgombra e pronta a reagire nel modo più adeguato alla situazione. Il risultato è uno stile estremamente dirompente ma anche molto fluido, cioè rapido e continuo, in cui le tecniche non vengono interrotte, ma si susseguono in maniera spontanea, come se ogni tecnica si risolvesse necessariamente nella successiva.
 
Lo Shaolinquan comprende svariate tecniche di attacco: pugni, colpi a mano aperta e di gomito; calci a terra e calci volanti.
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Le tecniche di parata sono fondamentali, in quanto vengono considerate come veri e propri colpi: nello Shaolin quando si para si colpisce per ferire. Tutte le tecniche di parata difendono il [[rettangolo spaziale]] e devono avvenire ad una distanza precisa dal corpo, entro la quale il colpo ormai è ricevuto. Le gambe si difendono da sole, le braccia difendono solo i genitali, torace e volto. Ogni parata è sempre preceduta da un tentativo di portarsi al di fuori del raggio d'azione della tecnica avversaria.
Numerose sono anche le tecniche di caduta, onde avere il minor danno possibile quando si cade o si viene proiettati. Basti pensare che tutte queste tecniche hanno dato origine ad uno stile a parte, il '''[[Ditangquan]]''' (''Ti T'ang Chuan'') e sono rappresentate nell'omonimo Tao Lu.
 
Infine uno degli aspetti più importanti dello Shaolin è lo studio delle tecniche di presa, leva, immobilizzazione e strangolamento. Queste tecniche sono confluite in un moderno stile prerogativa dei corpi di polizia, cioè il '''[[Qinna]]'''. Sono le più importanti nell'aspetto della difesa personale, in quanto permettono di difendersi o mettere fuori uso l'avversario senza provocare particolari danni, salvaguardandone la vita.
 
=== Caratteri rappresentativi dello Shaolin tradizionale ===
{{F|arti marziali|Giugno 2011}}
* ''';Saluto''': il saluto si realizza in posizione eretta, mani a palmo lungo i fianchi e sguardo in avanti. Poi le mani vengono portate congiunte davanti al torace mentre si flette iil busto in avanti. Durante la flessione in avanti si pronuncia la formula "''Namo Mituo Fo''" (南无弥陀佛), termine buddista che significa ''mi do totalmente al Buddha Amitabha'' .
* ''';Colpi frustati''': ''ogni colpo'' (pugno, palmo) dopo aver colpito torna immediatamente indietro, pronto a difendersi o a colpire di nuovo. Il braccio dopo aver colpito ed essersi parzialmente esteso, ritorna subito in posizione semiflessa.
* ''';Braccia ne curve ne dritte''': questa caratteristica è osservabile in tutti i Tao Lu e tecniche dello Shaolinquan. Un braccio troppo dritto è soggetto a prese e tecniche di rottura, espone le vene e impiega più tempo per tornare alla difesa. Inoltre non può attaccare con rapidità ed esprimere la massima forza. In ogni posizione dello Shaolin le braccia sono quasi sempre leggermente flesse di pochi gradi a livello del gomito.
* ''';"Muoversi dove si accovaccia un bue"''': è un detto cinese. Ma sta ad indicare che ogni tecnica deve poter essere eseguita in spazi molto piccoli in quanto questo permetterebbe al praticante di sfuggire e muoversi abilmente, anche se accerchiato. Ne consegue inoltre che le posizioni non saranno mai eccessivamente aperte, sia a livello di braccia che a livello di gambe.
* ''';Niente eccessi''' : lo stile utilizza posizioni basse, alte, di riposo e di equilibrio ma non sfociano mai nell'eccesso. Quindi non ci sono mai posizioni troppo basse o lunghe, anche se magari belle a vedersi. Lo Shaolin sotto questo aspetto predilige sempre l'aspetto marziale e non quello artistico o coreografico.
* ''';Posizione di chiusura''': lo Shaolinquan si caratterizza nel concludere generalmente i Tao Lu con una posizione di chiusura tipica di questo stile. La posizione base è quella del Ma Bu o '''Posizione del Cavaliere''', ma la testa è rivolta a sinistra, il braccio sinistro poggia il pugno rivolto verso il basso sul terzo distale della coscia e il braccio destro protegge il cranio portando il pugno sopra la tempia destra, con il gomito rivolto verso l'alto. Generalmente questa posizione di chiusura viene accompagnata dal caratteristico [[Fajin]], mantenuta pochi secondi per poi concludere il Tao Lu con il saluto.
* ''';Svariati Tao Lu''': lo Shaolinquan conta intorno alle 370 forme. A causa di lunghi periodi di vita e di formazione, durante la quale molti maestri hanno contribuito personalmente ai contenuti dello stile, lo Stile Shaolin KungFu ha un grande numero di forme.
 
=== Aspetti tecnici dello Shaolin tradizionale ===
{{F|arti marziali|Giugno 2011}}
* ''';Pugni in linea retta''': la retta è la strada più veloce tra 2 punti, così facendo guadagna in velocità. Quando possibile lo Shaolinquan colpisce in linea retta.
* ''';Colpire oltre il bersaglio''': il praticante di Shaolinquan colpisce il bersaglio con l'idea di trapassarlo, finire oltre, non fermarsi sulla sua superficie. I colpi sono molto lesivi e potenti.
* ''';Rotazione delle braccia''': i colpi prima di giungere a segno nascono da un movimento rotatorio del braccio sul suo stesso asse. Anche il pugno prima di colpire il bersaglio ha una rotazione assiale sul polso, per dare potenza e precisione.
* ''';Rotazione dei piedi''': ogni colpo di mano acquisisce forza dai piedi, dalla loro rotazione. La forza di ogni colpo nasce dal piede, si sviluppa poi lungo anca, bacino, torace, spalla, gomito, polso per infine giungere alla mano.
* ''';"Piedi affondati nel terreno"''': la forza viene dai piedi e questi devono essere ben saldi al terreno, con l'idea che questi siano seppelliti sotto terra, quindi saldi come le radici di un albero.
 
''"Pensa che i tuoi piedi siano 20cm sotto terra"'' si usa dire.
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[[Jinnaluo Wang]] si trovò al centro di un'importante leggenda. Secondo lo [[Shaolin gunfa zanzong]] scritto da [[Cheng Chongdou]] nel [[1616]] la tecnica di Shaolingun sarebbe apparsa nel corso del quattordicesimo secolo, nel corso della [[rivolta dei Turbanti Rossi]] che mise fine alla [[dinastia Yuan]]. Per Cheng, il tempio stava per essere attaccato dagli insorti, quando l'apparizione di un monaco armato di un attizzatoio di ferro e posseduto dalla divinità [[Jinnaluo Wang]] li fece disperdere. In questa leggenda qualcuno ha voluto vedere la possibilità che questa arte dell'utilizzo del bastone abbia una provenienza Tibetana.
Questa leggenda lungi dall'avere alcun fondamento storico, per Stanley Henning potrebbe essere un elegante stratagemma per sviare l'attenzione da una clamorosa sconfitta subita dai Monaci Shaolin, sul [[Wutaishan]] e per creare un alone mitico che proteggesse il tempio da attacchi<ref>Stanley Henning, Martial Arts Myths of Shaolin Monastery Part I: The Giang with the Flaming Staff, pubblicato in Journal of the Chenstyle Taijiquan Research Association of Hawaii, Vol. 5, No. 1, 1999</ref>
Nella trasmissione dell'arte del bastone a Shaolin probabilmente molto si deve a [[Yu Dayou]] e di ciò si trova traccia in storie successive, in particolare il [[Shou Bi Lu]]<ref>Wu Shu 吳殳, Shou Bi Lu手臂錄 (Memorie delle braccia e delle mani), 1662</ref> che descrive l'arte della lancia ([[qiang]]) del monaco [[Hong Zuan]] con grosse convergenze con le stesse abilità marziali descritte da Yu.
[[Cheng Zongyou]] (程宗猷) apprese il Metodo del Bastone Shaolin da un allievo di Hong Zuan, tale [[Guang An]] e cita le forme Da e Xiao [[Yechagun]] (大小夜叉棍), [[Yishougun]] (阴手棍), [[Paigun]] (拍棍), Chuansuo [[Gun (bastone)|gun]] (串唆棍), ecc.
 
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* Arancione: Maestro.
 
Oggi in [[Italia]] si è soliti accogliere ogni nuovo praticante come "principiateprincipiante", il quale non ha alcuna fascia ma viene convenzionalmente definito come "cintura bianca". Poi al conseguimento del primo esame può indossare il Tai fu Grigio e la "fascia Gialla". Per ogni Tai fu ci sono varie cinture, con la seguente divisione:
* Tai fu Grigio:
** Cintura Gialla
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== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* [[Chang Dsu Yao]], [[Roberto Fassi]]. ''L'enciclopedia del Kung fu Shaolin, Volume 1º''. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986. ISBN 88-272-0016-9
 
* [[Chang Dsu Yao]], Roberto Fassi. ''L'enciclopedia del Kung fu Shaolin, Volume 1º''. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986. ISBN 88-272-0016-9
* Andrea Alati, ''Arti Marziali Cinesi, tecnica e tradizione''. Roma, Casa Editrice Atanor, 2005. ISBN 88-7169-193-8
* Wang Xingde, ''64 methodes du jeu de jambes de Shaolin'', Editions Haifeng, Paris, 1992, ISBN 2-906658-45-6
* Terzani Tiziano, ''La porta proibita'', Longanesi & C., Milano, 1999, ISBN 88-462-0086-1
* Duan Ping 段平, Zheng Shouzhi 郑守志 e altri, ''Wushu Cidian 武术词典 Wushu Dictionary'', Renmin Tiyu Chubanshe, 2007, ISBN 978-7-5009-3001-3
* Carmona José, ''De Shaolin à Wudang, les arts martiaux chinois'', Gui Trenadiel editeur, ISBN 2-84445-085-7
* Stefano Dalla Vecchia Stefano, ''Shaolin, Il Tempio dei Monaci Guerrieri'', Edizioni Lulu [http://www.lulu.com/product/file-download/i-monaci-guerrieri-di-shaolin/2557058?productTrackingContext=search_results/search_shelf/center/3 I Monaci Guerrieri di Shaolin di Stefano Dalla Vecchia in Sport] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20230407045629/https://www.lulu.com/product/file-download/i-monaci-guerrieri-di-shaolin/2557058?productTrackingContext=search_results/search_shelf/center/3 |date=7 aprile 2023 }}
* Marco Bertona, ''Il Tempio di Shaolin. Culla del BuddhismoBuddismo Zen e delle Arti Marziali'', Eos Editore
* Marco Bertona, ''Il Guerriero il Monaco e l'Armonia'', Bonelli Editore
* Sri Rohininandana Das, ''Lo Shaolin - Mistero e magia dei monaci-guerrieri, Xenia Edizioni, 2009, ISBN 978-88-7273-632-6.''
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* [[Shaolinsi]]
* [[Nan Shàolín-sì]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://shaolinacademy.net/LM_Academy Shaolin kung fu accademia], imparare il kung fu Shaolin temple in Cina
* {{cita web | 1 = http://www.asdmentecorpo.it/ | 2 = Formazione Shaolin Wugong | accesso = 16 novembre 2012 | dataarchivio = 13 giugno 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130613024756/http://www.asdmentecorpo.it/ | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.shaolinitalia.it|Scuola dei Monaci Shaolin Italia}}
* {{cita web|http://www.shaolin.org.cn|Monastero Shaolin}}
* {{cita web | 1 = http://www.zz-go.com/it/shaolin_temple | 2 = Informazioni turistiche | accesso = 27 novembre 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080401073326/http://www.zz-go.com/it/shaolin_temple | dataarchivio = 1º aprile 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.culturashaolin.it|Cultura Shaolin in Italia}}
* {{cita web|http://www.italianchinwoo.it/shaolin|Bei Shaolin Tradizionale Italia}}
* {{cita web|http://www.9armonie.net|Scuola delle Nove Armonie}}
* [http://www.shaolinfirenze.org/ Associazione Shaolin kung fu Firenze], scuola fiorentina tradizionale.
 
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