Utente:Manuelarosi/Sandbox3: differenze tra le versioni

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{{Bio
{{Infobox struttura militare
|Titolo = Marchesa
<!--template semplificato-->
|Nome = Benedetta Clotilde
|Struttura = torre
|Cognome = Lunelli
|Nome = Fortilizio dei mulini
|CognomePrima =
|Immagine = Fortilizio dei mulini. Spoleto 4.jpg
|PostCognome =
|PostCognomeVirgola = sposata Spinola
|ForzaOrdinamento =
|PreData =
|Sesso = F
|LuogoNascita = Cherasco
|LuogoNascitaLink =
|LuogoNascitaAlt =
|GiornoMeseNascita = 6 ottobre
|AnnoNascita = 1700
|NoteNascita =
|LuogoMorte = Savona
|LuogoMorteLink =
|LuogoMorteAlt =
|GiornoMeseMorte = 29 marzo
|AnnoMorte = 1774
|NoteMorte =
|Epoca = 1700
|Epoca2 =
|PreAttività =
|Attività = poetessa
|Attività2 =
|Attività3 =
|AttivitàAltre =
|Nazionalità = italiana
|NazionalitàNaturalizzato =
|Cittadinanza =
|PostNazionalità =
|Categorie =
|FineIncipit =
|RefPunto =
|Immagine =
|Didascalia =
|StatoDidascalia2 = ITA
|DimImmagine =
|Città = [[File:Spoleto-Stemma.png|20px]] [[Spoleto]]
|LatGradi =42
|LatPrimi =43
|LatSecondi =56.4
|LatNS =N
|LongGradi =12
|LongPrimi =44
|LongSecondi =42.7
|LongEW =E
|Tipologia =
|Inizio costruzione =
|Termine costruzione =
|Altezza =
|Demolizione =
|Condizione attuale = rudere fatiscente
|Azioni di guerra =
|Ref =
}}
 
https://books.google.it/books?id=QixoJV5ZMysC&pg=PA398&dq=benedetta+lunelli&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj-2IXhhNbPAhWTyRoKHQ3MAfEQ6AEILDAD#v=onepage&q=benedetta%20lunelli&f=false
Il '''fortilizio dei mulini''' è un impervio edificio turrito situato a [[Spoleto]], all'estremità verso [[Monteluco]] del [[Ponte delle Torri]]. Seppur ridotto a rudere fatiscente, è parte del panorama più famoso e caratteristico della città.
 
http://www.treccani.it/enciclopedia/benedetta-clotilde-lunelli_(Dizionario-Biografico)/
==Storia==
Probabilmente esisteva già una fortificazione a difesa di una precedente struttura romana poi sostituita dall'attuale ''Ponte delle Torri''. Non si conosce l'esatto anno di costruzione del fortilizio, forse venne eretto, o solamente consolidato, in epoca [[Tardo Medioevo|tardo medievale]], nel periodo in cui il [[cardinale Albornoz]] intraprese importanti iniziative edilizie a Spoleto affidate all'architetto [[Matteo Gattaponi]], come la costruzione della Rocca e la sistemazione dell'antico ponte/acquedotto romano, alzato e ingrandito come lo vediamo oggi.
La sua funzione prevalente era di vigilanza: una torre di avvistamento che sorvegliava la via sul ponte, facile da battere e bersagliare. La sua posizione, in perfetto allineamento con una delle più robuste torri (La Torretta) della Rocca, consentiva di segnalare facilmente eventuali pericoli, con segnali di fumo o sbandieramenti.
 
https://books.google.it/books?id=fYzM1JNKVvcC&pg=PA509&dq=benedetta+lunelli&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz3v-dkdbPAhXJMhoKHfsYAco4ChDoAQggMAE#v=onepage&q=benedetta%20lunelli&f=false
 
https://books.google.it/books?id=M1wZ_FmQFz4C&pg=PA784&dq=benedetta+lunelli&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz3v-dkdbPAhXJMhoKHfsYAco4ChDoAQgvMAQ#v=onepage&q=benedetta%20lunelli&f=false
e l'ultimo tratto dell'antico [[Acquedotto di Cortaccione|acquedotto di Spoleto]]; all'altro estremo la vigilanza veniva garantita dalla possente fortezza, la [[Rocca Albornoziana (Spoleto)|Rocca Albornoziana]].
 
https://books.google.it/books?id=nzktAAAAMAAJ&pg=PA262&lpg=PA262&dq=maddalena+buonsignori&source=bl&ots=eSNYmUJWEj&sig=d0Y1K0KXavhVvq8rpVTw_FRO1fA&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjjj7bTsNbPAhUB5xoKHRUEBMAQ6AEINjAH#v=onepage&q=lunelli&f=false
Il fortilizio rappresentava il punto di confluenza di due acquedotti, quello di Cortaccione e quello proveniente da [[Patrico]]. Prima di percorrere il canale sopra il ponte, l'acqua si riversava in serbatoi adattati fin dal XIV secolo nel fortilizio, dando impulso a due mulini, uno dei quali è rimasto attivo fino a fine ottocento.
 
https://books.google.it/books?id=1gq9BAAAQBAJ&pg=PA284&dq=benedetta+lunelli&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiz3v-dkdbPAhXJMhoKHfsYAco4ChDoAQg5MAY#v=onepage&q=benedetta%20lunelli&f=false
Il primo cenno dell'edificio si trova in un testo del 1572 dedicato alle biografie di [[Braccio Fortebraccio]] e di [[Niccolò Piccinino|Nicolo Piccinino Perugino]]. Gli autori descrivono il tentativo del condottiero di impadronirsi della Rocca nell'aprile 1419<ref>{{Cita libro|autore=Carlo Bandini|titolo=La rocca di Spoleto|editore=Tipografia dell'Umbria|città=Spoleto|anno=1933|p=82}}</ref>, assalendo prima il fortilizio in incognito, come semplice gregario di una schiera di armati:
{{quote| [...] ai monti vicini dalla Rocca si passa per un ponte fondato sopra molte pilastre, e tanto alto ch'abbaglia la vista di chi rimira à basso, nella fin del ponte surge à mezzo del monte una Torre alta e gagliarda, acciocché quei di dentro, facendosi qualche tumulto dal popolo contro la Rocca, possano ricevere il soccorso da fuori, e i nemici non possano occupare il ponte, guardato dalla Torre [...] Braccio presa che hebbe la Torre, cercando di occupare il ponte, del quale havea già libera l'entrata, combatteva anch'egli coperto da uno scudo [...] mentre egli così combatteva, una freccia tirata dalla Rocca gli trapassò un piede...<ref>{{Cita web|url=https://books.google.it/books?id=cb9UAAAAcAAJ&printsec=frontcover&dq=braccio+fortebraccio&hl=it&sa=X&ved=#v=onepage&q=braccio%20fortebraccio&f=false|autore1=Gio. Antonio Campano|autore2=Giovanbattista Poggio Fiorentino|altri=tradotto in volgare da M. Pompeo Pellino Perugino|titolo=L'Historie et vite di Braccio Fortebracci detto da Montone, et di Nicolo Piccinino Perugino|città=Venezia|anno=1572|p=86|accesso=17 febbraio 2016}}</ref>}}
Dovette ritirarsi e rimase zoppo per sempre. Altri tentativi disposti dalle sue truppe contro la Rocca non ebbero fortuna alcuna.
 
negli annali di [[Parruccio Zampolini]] in cui viene indicato come "lu mulinu a botte"<ref>{{Cita web|url=http://www.piazzaduomo.org/Sansi/Sansi%20Vol.%20VII/parruccio.pdf|autore=Parruccio Zampolini|titolo=Frammenti degli annali di Spoleto di Parruccio Zampolini dal 1305 al 1424|curatore=Achille Sansi|opera=Memorie umbre - Documenti storici inediti|p=22|accesso=13 febbraio 2016}}</ref>.
Fu abbandonato una prima volta nel XVI secolo e solo nel 1601 venne restaurato per volontà di [[Fabrizio Perugini]] vescovo di [[Terracina]], luogotenente a Spoleto del cardinale [[Cinzio Aldobrandini]]. A questo intervento appartiene la costruzione di un passaggio pensile evidente nell'iconografia dell'epoca. Di nuovo viene usato come mulino <ref>{{Cita libro|nome=Carlo|cognome=Bandini|titolo=Monte Luco, con prefazione di [[Ugo Ojetti]]|città=Spoleto|editore=Claudio Argentieri Editore|anno=1922|p=72}}</ref>
[[File:Fortilizio dei mulini. Spoleto.jpg|thumb|Fortilizio dei mulini. Spoleto]]
[[File:Fortilizio dei mulini. Spoleto 7.jpg|thumb|Fortilizio dei mulini. Spoleto 7]]
[[File:Fortilizio dei mulini. Spoleto 3.jpg|thumb|Fortilizio dei mulini. Spoleto 3]]
L'edificio fu del tutto abbandonato dopo
 
 
==Note==
==Bibliografia==
<references/>
{{cita web|autore=Carlo Marco Felice Arnaud|titolo=Vita della Marchesa Benedetta Clotilde Spinola nata Lunelli di Cortemiglia|editore=Dalla Stamperia di Giacomo Fea|anno=1793}}