Un '''''Simulated Body Fluid''''' ('''SBF)'''), letteralmente “fluido'''fluido biologico simulato”simulato''', è una [[soluzione acquosa]], in cui la natura e la concentrazione degli [[ioni]] presenti riproducono quelle del [[Plasma (biologia)|plasma umano]]; [[temperatura]] e [[pH]] sono controllati in modo da corrispondere alle condizioni fisiologiche <ref name="Kokubo1991">{{cita pubblicazione | titolo = Bioactive glass ceramics: properties and applications | rivista = Biomaterials | volume = 12 | anno = 1991| pagine = 155–163| doi = doi=10.1016/0142-9612(91)90194-F | autore = Kokubo, T. }}</ref>. L’SBFL'SBF è stato introdotto per la prima volta da Kokubo et al. per valutare ''[[in vitro]]'' quali cambiamenti possano avvenire sulla superficie di un bio-vetroceramico dopo l’impiantol'impianto ''[[in vivo ]]''<ref name="Kokubo1990">{{cita publicazione| Journal of Biomedicalpubblicazione Materials| Researchtitolo |titolo= Solutions able to reproduce in vivo surface-structure changes in bioactive glass–ceramic A–W | rivista = Journal of Biomedical Materials Research | volume = 24 | anno = 1990| pagine = 721–734| doi =10.1002/jbm.820240607 | autore = Kokubo, T.; Kushitani, H.; Sakka, S.; Kitsugi, T.; Yamamuro, T. |volume=24 |anno=1990 |pagine=721–734| doi=10.1002/jbm.820240607 }}</ref>. Successivamente, per condurre i test di [[bioattività]], è stato proposto di sostituire l’SBFl'SBF convenzionale con un [[terreno di coltura]] cellulare come DMEM, MEM, α-MEM, etcecc., eventualmente filtrato e trattato secondo gli stessi protocolli impiegati per le colture cellulari <ref name="Lee2011">{{cita publicazione|Acta Biomaterialiapubblicazione | titolo = Cell culture medium as an alternative to conventional simulated body fluid | rivista = Acta Biomaterialia | volume = 7 | anno = 2011| pagine = 2615–2622| doi=10.1016/j.actbio.2011.02.034 | autore = Lee, J.; Leng, Y.; Chow, K.; Ren, F.; Ge, X.; Wang, K.; Lu, X. |volume=7 |anno=2011 |pagine=2615–22| doi=10.1016/j.actbio.2011.02.034 }}</ref>.
==Applicazioni==
===Trattamento superficiale degli impianti metallici===
Dato che l’idrossiapatitel'idrossiapatite costituisce il principale componente minerale dell’ossodell'[[osso]], la capacità di sviluppare uno strato superficiale di [[apatite ]] è di fondamentale importanza per un materiale artificiale che debba legarsi al tessuto osseo dopo l’impiantol'impianto. Immergendo un campione di materiale in SBF è possibile studiare ''in vitro '' l’eventualel'eventuale crescita di uno strato superficiale di apatite e, quindi, predire quale sarà la bioattività in vivo <ref name="chen2008">{{cita publicazionepubblicazione | Biotechnology andtitolo Bioengineering|title= Effect of Surface Roughness of Ti, Zr and TiZr on Apatite Precipitation from Simulated Body Fluid | rivista = Biotechnology and Bioengineering | volume = 101 | anno = 2008| pagine = 378–387|doi=10.1002/bit.21900| autore = Chen, Xiaobo; Nouri, Alireza; Li, Yuncang; Lin, Jiangoa; Hodgson, Peter D.; Wen, Cuie |volume=101 |anno=2008 |pagine=378–387| doi=10.1002/bit.21900}}</ref>. Infatti, quando un biomateriale viene immerso in SBF, il calcio ede il fosforo originariamente presenti nella soluzione danno luogo alla precipitazione di nuclei di apatite che poi crescono sulla superficie del materiale. Per questo motivo, lo sviluppo di uno strato superficiale di apatite in SBF viene generalmente considerato come un fattore favorevole in vista dell’impiegodell'impiego di un nuovo materiale per applicazioni biomedicali <ref name="Kokubo2006">{{cita publicazione|Biomaterialspubblicazione | titolo = How useful is SBF in predicting in vivo bone bioactivity? | autore= Kokubo,rivista T.;= Takadama, H.Biomaterials | volume = 27 | anno = 2006 2006| pagine = 2907–2915| doi=10.1016/j.biomaterials.2006.01.017 | autore = Kokubo, T.; Takadama, H. }}</ref>. La tecnica di funzionalizzazione superficiale degli impianti metallici basata sull’immersionesull'immersione in SBF richiede solitamente tempi molto lunghi, dal momento che la crescita di uno strato uniforme di apatite implica almeno 7sette giorni di trattamento, con un ricambio quotidiano dell’SBF dell'SBF<ref name="Li1998">{{cita publicazionepubblicazione | Journal oftitolo Biomedical Materials Research |titolo= Quasi-biological apatite film induced by titanium in a simulated body fluid | autore rivista = Li,Journal P.;of Ducheyne,Biomedical P.Materials Research | volume = 41 | anno = 1998 1998| pagine = 341–348| doi= 10.1002/(SICI)1097-4636(19980905)41:3<341::AID-JBM1>3.0.CO;2-C | autore = Li, P.; Ducheyne, P. }}</ref>. Per ridurre i tempi, è possibile aumentare la concentrazione di calcio e fosforo in soluzione, con l’ulteriorel'ulteriore vantaggio di rendere inutile il ricambio periodico dell’SBFdell'SBF. ▼
▲Dato che l’idrossiapatite costituisce il principale componente minerale dell’osso, la capacità di sviluppare uno strato superficiale di apatite è di fondamentale importanza per un materiale artificiale che debba legarsi al tessuto osseo dopo l’impianto. Immergendo un campione di materiale in SBF è possibile studiare in vitro l’eventuale crescita di uno strato superficiale di apatite e, quindi, predire quale sarà la bioattività in vivo <ref>{{cita publicazione|Biotechnology and Bioengineering|title= Effect of Surface Roughness of Ti, Zr and TiZr on Apatite Precipitation from Simulated Body Fluid |autore= Chen, Xiaobo; Nouri, Alireza; Li, Yuncang; Lin, Jiangoa; Hodgson, Peter D.; Wen, Cuie |volume=101 |anno=2008 |pagine=378–387| doi=10.1002/bit.21900}}</ref>. Infatti, quando un biomateriale viene immerso in SBF, il calcio ed il fosforo originariamente presenti nella soluzione danno luogo alla precipitazione di nuclei di apatite che poi crescono sulla superficie del materiale. Per questo motivo, lo sviluppo di uno strato superficiale di apatite in SBF viene generalmente considerato come un fattore favorevole in vista dell’impiego di un nuovo materiale per applicazioni biomedicali <ref>{{cita publicazione|Biomaterials|titolo= How useful is SBF in predicting in vivo bone bioactivity? |autore= Kokubo, T.; Takadama, H. |volume=27 |anno=2006 |pagine=2907–2915| doi=10.1016/j.biomaterials.2006.01.017}}</ref>. La tecnica di funzionalizzazione superficiale degli impianti metallici basata sull’immersione in SBF richiede solitamente tempi molto lunghi, dal momento che la crescita di uno strato uniforme di apatite implica almeno 7 giorni di trattamento, con un ricambio quotidiano dell’SBF <ref>{{cita publicazione|Journal of Biomedical Materials Research |titolo= Quasi-biological apatite film induced by titanium in a simulated body fluid |autore= Li, P.; Ducheyne, P. |volume=41 |anno=1998 |pagine=341–348| doi= 10.1002/(SICI)1097-4636(19980905)41:3<341::AID-JBM1>3.0.CO;2-C}}</ref>. Per ridurre i tempi, è possibile aumentare la concentrazione di calcio e fosforo in soluzione, con l’ulteriore vantaggio di rendere inutile il ricambio periodico dell’SBF.
===Gene delivery===
Sono stati compiuti degli studi anche per impiegare l’SBFl'SBF nell’ambitonell'ambito del trasporto genico ( ''gene delivery '') <ref name="Nouri2012">{{cita publicazione|International Journal of Pharmaceuticspubblicazione | titolo = Calcium phosphate-mediated gene delivery using simulated body fluid (SBF) | rivista = International Journal of Pharmaceutics | volume = 434 | anno = 2012| pagine = 199–208|doi=10.1016/j.ijpharm.2012.05.066| autore = Nouri, Alireza; Castro, Rita; Santos, Jose L.; Fernandes, Cesar; Rodrigues, J.; Tomás, H. |volume=434 |anno=2012 |pagine=199–208| doi= 10.1016/j.ijpharm.2012.05.066}}</ref>. A tale fine, delle [[Nanoparticella|nanoparticelle ]] di calcio-fosfato, necessarie per il trasporto del DNA plasmidico (pDNA) nei nuclei delle cellule, sono state sintetizzate in SBF e quindi mescolate con del DNA plasmidico. I test ''in vitro '' hanno dimostrato che i complessi calcio-[[fosfato di calcio]]/DNA sintetizzati in SBF hanno un’efficienzaun'efficienza di trasporto superiore rispetto a quella degli analoghi complessi ottenuti in acqua, liquido utilizzato come controllo. ▼
▲Sono stati compiuti degli studi anche per impiegare l’SBF nell’ambito del trasporto genico (gene delivery) <ref>{{cita publicazione|International Journal of Pharmaceutics |titolo= Calcium phosphate-mediated gene delivery using simulated body fluid (SBF)|autore= Nouri, Alireza; Castro, Rita; Santos, Jose L.; Fernandes, Cesar; Rodrigues, J.; Tomás, H. |volume=434 |anno=2012 |pagine=199–208| doi= 10.1016/j.ijpharm.2012.05.066}}</ref>. A tale fine, delle nanoparticelle di calcio-fosfato, necessarie per il trasporto del DNA plasmidico (pDNA) nei nuclei delle cellule, sono state sintetizzate in SBF e quindi mescolate con del DNA plasmidico. I test in vitro hanno dimostrato che i complessi calcio-fosfato/DNA sintetizzati in SBF hanno un’efficienza di trasporto superiore rispetto a quella degli analoghi complessi ottenuti in acqua, liquido utilizzato come controllo.
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