Diano Marina: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Diano Marina
|Panorama = Diano-marina-italy.jpg
|Didascalia = Panorama del litorale di Diano Marina
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Divisione amm grado 2 = Imperia
|Amministratore locale = Cristiano Za Garibaldi
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] Vivere Diano
|Data elezione = 4-10-2021
|Data istituzione = 1861
|Altitudine = 4
|Sottodivisioni = [[Diano Calderina]], [[Diano Gorleri]], [[Diano Serreta]], Muratori
|Divisioni confinanti = [[Diano Castello]], [[Imperia]], [[San Bartolomeo al Mare]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1186
|Nome abitanti = dianesi
|Patrono = [[Madonna del Carmine|Beata Vergine del Carmelo]]
|Festivo = 16 luglio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Diano Marina (province of Imperia, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Diano Marina nella provincia di Imperia
}}
'''Diano Marina''' (''A Maina de Dian'' o ''Dian'' in [[Lingua ligure|ligure]]<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Imperia]] in [[Liguria]].
== Geografia fisica ==
Il territorio di Diano Marina è situato sulla costa della [[Riviera di Ponente]], nell'omonimo golfo delimitato dal Capo Cervo -
== Storia ==
Le prime testimonianze di frequentazione umana a Diano Marina<ref>{{Cita web|url=https://turismo.dianomarina.im.it/it/diano-marina|titolo=Diano Marina {{!}} Turismo Diano Marina|sito=turismo.dianomarina.im.it|accesso=2020-10-26}}</ref> risalgono al [[Paleolitico|paleolitico medio e superiore]] (100.000-10.000 anni fa), con il passaggio di gruppi di cacciatori-raccoglitori, documentata da numerosi ritrovamenti di strumenti litici avvenuti sulle retrostanti pendici collinari, in particolare nei territori di [[Diano Calderina]], [[Diano Serreta]], [[Diano Gorleri]], la frazione di Borgo Muratori e [[Diano Castello]]. Altri ritrovamenti<ref name="Comune di Diano Marina">{{cita web|url=http://www.comune.diano-marina.imperia.it/comune/index.php?page=un-po-di-diano|titolo=Fonte dal sito del comune di Diano Marina-Storia|accesso=26 ottobre 2014|dataarchivio=26 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141026231412/http://www.comune.diano-marina.imperia.it/comune/index.php?page=un-po-di-diano|urlmorto=sì}}</ref> effettuati nel corso degli anni, come reperti quali urne cinerarie facenti parte di una [[necropoli]], hanno permesso di appurare l’esistenza di un importante insediamento costiero, abitato dai [[Liguri|Liguri Ingauni]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>, durante l’[[età del bronzo]] antico, tra il XVIII e il XVI secolo a.C.
Le favorevoli condizioni climatiche portarono alla nascita di un importante abitato durante l’[[età del ferro]], che durò fino alla conquista romana. A riprova della grande vitalità della zona, i due focolari di via Villebone e la presenza di anfore e ceramiche, che viaggiavano da [[Marsiglia]] all’[[Italia meridionale]].
L'[[Impero romano]] attorno al 200 a.C., impegnato nella conquista della regione ligure, qui costituì un piccolo borgo di sosta chiamato ''Lucus Bormani''<ref name="Comune di Diano Marina" /> - "radura sacra all'interno di un bosco" - originariamente dedicata al dio Borman o Bormano, un dio sanguinario, signore delle acque, con residenza stabile nella grande foresta che si estendeva da Capo Cervo a Capo Berta. Le tribù locali temevano a tal punto questa truce divinità da sconsigliare ai viandanti di addentrarsi nel bosco sacro dopo il calare del sole. L'attuale denominazione di Diano deriverebbe, secondo alcuni, proprio dai Romani che vollero educare la popolazione locale al culto di [[Diana]]<ref name="Comune di Diano Marina" />, dea della caccia, estirpando il dio preistorico Bormano precedentemente venerato; ma è ipotesi fantasiosa perché risulta invece che nel [[Basso Medioevo]] chiamatasi ''Adyanus'' (evidentemente da ''Vicus Adianus'') ed era infatti con tale nome che la sua comunità era tenuta a partecipare alla formazione delle armate di mare genovesi con una galea armata a sue spese, come si può leggere nel ''Chronicon Estense'' pubblicato dal Muratori (''Rerum Italicarum Scriptores'', T. XV, cc. 466-467, all'anno 1341. Milano, 1727). La presenza di questa località lungo la [[via Julia Augusta]] è documentata dal cippo miliario rinvenuto a Chiappa, frazione di [[San Bartolomeo al Mare]]. Dell'antica presenza romana rimangono ancora oggi costruzioni di un agglomerato urbano, scoperte durante alcuni scavi adiacenti al campo sportivo.
Secondo alcune fonti la primitiva educazione al [[Cristianesimo]] si ebbe intorno al I secolo a opera dei santi [[Nazario e Celso]], ai quali la popolazione dianese dedicherà in seguito una piccola chiesa vicino al campo sportivo.
Tra il IX e il X secolo, la necessità di difendersi da invasioni e saccheggi da parte dei [[Saraceni|pirati saraceni]], portò all’incastellamento dell’abitato sulla collina alle spalle dell’antica mansio romana, nella zona dove oggi sorge il comune di Diano Castello.
[[File:IM-Diano-Marina-1965-panorama-da-Ponente.jpg|left|thumb|Panorama degli anni sessanta del XX secolo]]
Un nuovo impulso all'economia del borgo di Diano Marina, specie nel settore agricolo, si ebbe nell'XI secolo quando i [[Ordine di San Benedetto|monaci Benedettini]] - provenienti dal [[Piemonte]] - introdussero la coltivazione dell'[[Olea europaea|ulivo]] e la conseguente produzione di [[olio di oliva]]<ref name="Comune di Diano Marina" />. In questo secolo il territorio dianese divenne dominio feudale dei [[Marchesato di Clavesana|marchesi di Clavesana]]<ref name="Comune di Diano Marina" />, fino al 1177 quando si eresse [[Età comunale|comune libero]] e autonomo.
Oramai composto nel corso del XVI secolo da circa sessanta nuclei familiari<ref name="Comune di Diano Marina"/> - i cosiddetti "fuochi" - Diano Marina divenne la principale base commerciale per l'olio di oliva di tutta la riviera ligure ponentina<ref name="Comune di Diano Marina"/>; la rada dianese, per la sua conformazione naturale, costituiva un buon punto di approdo e di partenza delle merci che via mare raggiungevano i principali porti europei. Traffici che in questo secolo e in quello successivo dovettero pure far fronte alle sempre più frequenti incursioni
[[File:Diano Marina - Foto di Tony Frisina - Alessandria - DSC07928.JPG|left|thumb|La raffigurazione dello stemma dianese in
Caduta la Repubblica di Genova nel 1797, la nuova municipalità di Diano Marina rientrò dal 2 dicembre 1797 nella [[Repubblica Ligure]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del IV cantone, come capoluogo<ref name="Comune di Diano Marina"/>, della Giurisdizione del Capo delle Mele e dal 1803 centro principale della Giurisdizione degli Ulivi<ref name="Comune di Diano Marina"/>. Annesso al [[Primo Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel [[Dipartimento di Montenotte]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>.
Nel 1815 il territorio fu inglobato nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref name="Comune di Diano Marina"/>, così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861<ref name="Comune di Diano Marina"/>. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel II mandamento omonimo<ref name="Comune di Diano Marina"/> del [[circondario di Porto Maurizio]] facente parte della [[Provincia di Imperia|provincia di Porto Maurizio]] (poi [[Provincia di Imperia]], dal 1923). Nel 1871<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1871|mese = 02|giorno = 26|numero = 92}}</ref> la frazione di Paradisi venne distaccata da [[Diano Castello]] e aggregata al comune di Diano Marina.
Il [[Terremoto di Diano Marina del 1887|terremoto e successivo tsunami del 23 febbraio 1887]]<ref name="Comune di Diano Marina"/> fece notevoli danni strutturali alle case, ai monumenti artistici e la perdita di alcune vittime; si deve all'ingegnere piemontese Giacomo Pisani<ref name="Comune di Diano Marina"/> la paternità della progettazione del nuovo piano regolatore e del nuovo assetto urbanistico che interessò successivamente la cittadina. L'arrivo della [[Ferrovia Genova-Ventimiglia
Nel 1923<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1923|mese = 12|giorno = 06|numero = 2769}}</ref> al comune di Diano Marina furono aggregate le municipalità di [[Cervo (Italia)|Cervo]], [[San Bartolomeo al Mare|San Bartolomeo del Cervo]], [[Diano Arentino]], [[Diano Borello]], [[Diano Calderina]], [[Diano Castello]], [[Diano San Pietro]] e [[Villa Faraldi]]; nel 1925<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1925|mese = 08|giorno = 07|numero = 1533}}</ref> solo le comunità di Cervo, Diano Arentino, Diano Castello e Diano San Pietro furono ricostituite scorporando i vari territori dalla municipalità dianese.
=== Simboli ===
{{Doppia immagine|sinistra|Diano Marina-Stemma.svg|120|Diano Marina-Stemma (de facto).svg|120|Lo stemma comunale con ornamenti da città regolari|Lo stemma comunale con ornamenti de facto utilizzati}}
[[File:Diano Marina-Gonfalone.
; Stemma
{{Citazione|D'azzurro, al [[Grifone (araldica)|grifone]] d'argento, coronato da una corona all'antica.<ref name="Araldica">{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/diano-marina/ |titolo= Città di Diano Marina – (IM) |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco…<ref name="Araldica"/>}}
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Diano Marina-P1010374.JPG|thumb|La [[Chiesa di Sant'Antonio
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Sant'Antonio
* Chiesa dei Santi Nazario e Celso nel capoluogo. L'edificio, sconsacrato e consto da un'unica aula con abside semicircolare in grandi conci regolari e monofore di tipo tardo romanico, è situato nella zona archeologica di Prato Fiorito ove sono stati rinvenuti gli insediamenti romani dell'antica ''Lucus Bormani''. Fu costruito sopra ad altre costruzioni di [[Impero romano|epoca romana]] presentando un intricato stile architettonico di murature delle diverse epoche. Dal 2005 il sito archeologico è interessato da campagne di scavo - diretti dall'[[Istituto
* [[Oratorio della Santissima Annunziata (Diano Marina)|Oratorio della Santissima Annunziata]], sito adiacente
*Chiesa del Sacro Cuore nel capoluogo, presso il quartiere di Sant'Anna, edificata in stile [[Architettura neogotica|neogotico]] nel periodo tra fine Ottocento e inizio Novecento.
* Chiesa parrocchiale di San Giacomo nella frazione di [[Diano Calderina]]. Al suo interno si conservavano un polittico del 1514 di ignoto pittore e una tela dell'Annunciazione di [[Domenico Fiasella]], entrambi custoditi ora al [[Museo diocesano (Albenga)|museo diocesano di Albenga]].
* Chiesa parrocchiale di San Nicola nella frazione di Diano Gorleri.
* Chiesa di Sant'Anna nella frazione di Diano Serreta. La chiesa fu eretta nel XVII secolo dalla famiglia Casalmiglia come cappella gentilizia. Lo stile architettonico barocco, con pianta centrale, è preceduto da un piccolo portico e una cupola con tetto in ardesia. Al suo interno l'altare in marmo è risalente al 1675.
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=== Architetture civili ===
*[[File:Ingresso con colonne e cancello a Diano Marina.JPG|miniatura|Ingresso di villa Scarsella]]Palazzo del Parco. L'edificio fu costruito verso la metà del XIX secolo ed è sede della biblioteca civica "[[Angiolo Silvio Novaro]]" e del museo civico (sezioni archeologico, risorgimentale e mineralogico<ref>{{Cita web |url=http://www.palazzodelparco.it/ |titolo=Sito del Palazzo del Parco |accesso=21 gennaio 2008 |dataarchivio=29 marzo 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080329221731/http://www.palazzodelparco.it/ |urlmorto=sì }}</ref>). Dalla sua costruzione cambiò più volte destinazione d'uso.
* Palazzo Maglione, precedente sede del municipio dianese.
* Villa Scarsella. Anticamente fu un convento dei frati [[Ordine dei frati predicatori|Domenicani]], costruito nel XVI secolo, lungo la strada che conduce a [[Diano Castello]]. Con la [[Repubblica Ligure]], a seguito della [[Primo Impero francese|dominazione napoleonica]] nel 1798, furono soppressi gli ordini monastici, pertanto il convento fu dapprima soppresso e in seguito venduto. Durante gli anni del [[Storia
=== Architetture militari ===
* Il Bastione, fortificazione-torre non più esistente nei pressi della riva del torrente San Pietro. La struttura aveva forma ottagonale, con uno sperone più avanzato degli altri, e crollò poco prima del 1840 per l'effetto erosivo delle correnti marine.
* Torre di sant'Erasmo, all'estremità occidentale di Diano Marina, fu inglobata nel 1836 in un forte e
* Torre dell'Alpicella o Alpixella, situata nel punto più elevato (267 m s.l.m.) di Capo Berta, costituita da una fortificazione circolare con muratura in pietra grezza e copertura tronco conica risalente ai secoli XIV-XV.
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre
{{div col}}
# [[Albania]], {{formatnum:
# [[
# [[
# [[Egitto]], {{formatnum:
# [[
# [[
# [[Perù]], {{formatnum:
# [[
# [[
{{div col end}}
== Cultura ==
[[File:Diano Marina-palazzo del Parco-Flickr.jpg|thumb|Palazzo del Parco, sede museale.]]
{{Citazione|Arrivederci a Diano Marina, / bella straniera Auf wiedersehen, / al tuo paese vivrai col ricordo / del sol di Diano / che il cuor ti ha riempito di felicità|[[Giorgio Santiano]], ''Auf wiedersehen a Diano Marina''}}
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* Biblioteca civica "[[Angiolo Silvio Novaro]]". L'istituzione della stessa avvenne con delibera comunale del 26 aprile 1957<ref name="Biblioteca civica di Diano Marina">{{cita web|url=http://palazzodelparco.it/palazzo/Storia%20della%20Biblioteca.html|titolo=La storia della biblioteca civica dal sito di Palazzo del Parco|accesso=3 novembre 2014|dataarchivio=11 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120911013611/http://palazzodelparco.it/palazzo/Storia%20della%20Biblioteca.html|urlmorto=sì}}</ref>, tuttavia un'analoga proposta era già stata avanzata nel dicembre 1926<ref name="Biblioteca civica di Diano Marina"/>. Nel marzo del 1965<ref name="Biblioteca civica di Diano Marina"/> fu acquistata dal Comune di Diano Marina la proprietà del Palazzo del Parco, ove nel primo piano dello stabile trovò spazio la nuova biblioteca civica, aperta al pubblico il 17 ottobre 1972<ref name="Biblioteca civica di Diano Marina"/> e che un anno prima fu intitolata al poeta dianese Novaro<ref name="Biblioteca civica di Diano Marina"/>.
==== Musei ====
* Museo civico di Diano Marina. Il polo museale, allestito nelle sale del Palazzo del Parco, è consto dalle sezioni archeologica, risorgimentale e mineralogica. La parte legata all'archeologia è stata riallestita nel 2004<ref name="Museo archeologico">{{cita web|url=http://www.palazzodelparco.it/mca%20002.htm|titolo=Il museo archeologico dal sito di Palazzo del Parco|accesso=3 novembre 2014|dataarchivio=3 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141103233512/http://www.palazzodelparco.it/mca%20002.htm|urlmorto=sì}}</ref> a cura dell'[[Istituto internazionale di studi liguri]] (su collaborazione<ref name="Museo archeologico"/> con il Comune di Diano Marina e la Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria) e conta su nove sale espositive dove sono esposti i reperti archeologici rinvenuti nel comprensorio tra Capo Berta e Capo Cervo<ref name="Museo archeologico"/> e una sala a carattere multimediale. La sezione legata al [[Risorgimento|Risorgimento italiano]] è stata aperta al pubblico nel 2007<ref name="Museo risorgimentale">{{cita web|url=http://www.palazzodelparco.it/andrearossi.htm|titolo=Il museo risorgimentale dal sito di Palazzo del Parco|accesso=3 novembre 2014|dataarchivio=3 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141103233251/http://www.palazzodelparco.it/andrearossi.htm|urlmorto=sì}}</ref> (poi riallestita nel 2011<ref name="Museo risorgimentale"/> in occasione della ricorrenza dei 150 anni dell'[[Proclamazione del Regno d'Italia|Unità d'Italia]]) ed è intitolata al dianese "pilota dei Mille" Andrea Rossi<ref name="Museo risorgimentale"/>. Principalmente alla famiglia De Cavero<ref name="Museo mineralogico">{{cita web|url=http://www.palazzodelparco.it/minerali.htm|titolo=Il museo mineralogico dal sito di Palazzo del Parco|accesso=3 novembre 2014|dataarchivio=3 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141103233717/http://www.palazzodelparco.it/minerali.htm|urlmorto=sì}}</ref> apparteneva la vasta collezione mineralogica (circa 250 pezzi<ref name="Museo mineralogico"/>) che nel corso degli anni sessanta del Novecento fu acquistata<ref name="Museo mineralogico"/> dall'ente civico e temporaneamente sistemata in apposite vetrine della locale scuola media (1971<ref name="Museo mineralogico"/>); nel 2005<ref name="Museo mineralogico"/> questa sezione del polo museale trovò spazio nei locali di Palazzo del Parco.
=== Eventi ===
[[File:Mare2011 138.JPG|thumb|L'[[Infiorata]] del ''[[Corpus Domini]]'' nel centro di Diano Marina]]
* [[Infiorata]] del ''[[Corpus Domini]]'', la cui prima edizione è risalente al 1963, lungo il centro storico di Diano Marina.
* "[[Carnevale]] Dianese", a Diano Marina, con la partecipazione di otto carri allegorici e gruppi folcloristici diretti dalla
=== Musica ===
* Banda Musicale "Città di Diano Marina", fondata nel 1853.
*Il duo musicale "Nina e Simone" fondato a Diano Marina dai musicisti Nina e Simone Medagliani ha rappresentato nel 2018 la città in Francia a Metz. [https://www.sanremonews.it/2018/12/06/leggi-notizia/argomenti/eventi-1/articolo/nina-simone-il-duo-musicale-di-diano-marina-in-concerto-a-metz-vicino-a-strasburgo.html]
* Nel 1960 il musicista pinerolese [[Giorgio Santiano]] ottenne molto successo con la canzone ''Auf Wiedersehen a Diano Marina'', incisa su dischi [[Fonit Cetra]].
* [[Bruno Lauzi]] ha dedicato alla città nel 1988 la canzone ''Diano Marina'', contenuta nell'album ''[[La musica del mondo]]''<ref>{{Cita web|url=http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=3714|titolo=Discografia Nazionale della canzone italiana}}</ref>.
* Nei primi anni sessanta del Novecento la città è stata la sede del ''"Festival di Diano Marina"''<ref>[[Il musichiere (rivista)|Il Musichiere]], nº 121 del 22 aprile [[1961]], pagg. 8-10</ref>.
== Geografia antropica ==
Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di [[Diano Calderina]], Diano Gorleri, Diano Serreta e Muratori per una superficie territoriale di 6,67 km²<ref name="Statuto">{{cita web|url = http://www.comune.diano-marina.imperia.it/comune/index.php?page=statuto-regolamenti|titolo = Fonte dallo statuto comunale di Diano Marina|accesso = 26 ottobre 2014|dataarchivio = 26 ottobre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20141026214316/http://www.comune.diano-marina.imperia.it/comune/index.php?page=statuto-regolamenti|urlmorto = sì}}</ref>.
Confina a nord con il comune di [[Diano Castello]], a sud è bagnato dal [[mar Ligure]], ad ovest con [[Imperia]] e ad est con [[San Bartolomeo al Mare]].
== Economia ==
[[File:Diano Marina, passeggiata sul molo del porticciolo turistico.jpg|thumb|La passeggiata sul molo del porticciolo turistico]]
La principale risorsa economica del territorio
La località ha ottenuto dalla FEE-Italia ([[Foundation for Environmental Education]]) il conferimento della [[bandiera blu]] per la qualità delle sue spiagge. È rilevante anche l'attività [[Agricoltura|agricola]]: nell'immediato entroterra di Diano sono presenti numerose serre dove principalmente viene praticata la coltivazione di [[Ocimum basilicum|basilico]], [[ == Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il territorio di Diano Marina è attraversato principalmente dalla [[strada statale 1 Via Aurelia]] che permette il collegamento stradale con [[San Bartolomeo al Mare]], ad est, e con [[Imperia]] ad ovest. Altre arterie provinciali del territorio sono la SP 36 per [[Diano San Pietro]] e la SP 37 per [[Diano Castello]]
=== Ferrovie ===
Diano Marina
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|np|np|Pietro Ghigliazza||[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|np|np|Alfredo Lombardo||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|np|np|Massimo Pissarello||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|np|np|Carlo Mascarello||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1945|np|Giorgio Taramasco|[[Comitato di Liberazione Nazionale]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|1965|np|Ettore Carcheri||Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|6 novembre 1987|7 giugno 1993|Candida Ferrari|[[Democrazia Cristiana]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 1993|14 settembre 1996|[[Andrea Guglieri]]|[[Lega Nord]]|Sindaco|<ref>Dopo le dimissioni di tredici consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|14 settembre 1996|18 novembre 1996|Giuseppe Giugliano||[[Commissario straordinario|Comm. straord.]]|<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1996/09/30/096A6268/sg;jsessionid=KiB9wI0QQnQ1HY7itv-O7A__.ntc-as2-guri2a|titolo=Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 14 settembre 1996 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 229 del 30 settembre 1996}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|18 novembre 1996|14 maggio 2001|Andrea Guglieri|[[lista civica]] di [[Centrismo|centro]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 maggio 2001|30 maggio 2006|Angelo Basso|lista civica di [[centro-destra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|30 maggio 2006|16 maggio 2011|Angelo Basso|lista civica di centro-destra|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|16 maggio 2011|6 giugno 2016|[[Giacomo Chiappori]]|Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|6 giugno 2016|4 ottobre 2021|Giacomo Chiappori|Lega Nord|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|4 ottobre 2021|''in carica''|Cristiano Za Garibaldi|Vivere Diano<br />(lista civica di centro-destra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
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== Sport ==
=== Calcio ===
* A.S.D. Golfo Dianese 1923, militante nel campionato di [[Prima Categoria]] e di [[Seconda Categoria]] (squadra B).
=== Ciclismo ===
Per due volte Diano Marina è stata sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]]: la 15ª tappa del [[Giro d'Italia 1965|1965]] [[Novi Ligure]]-Diano Marina, vinta da [[Bruno Mealli]] e la 1ª tappa del [[Giro d'Italia 1966|1966]] [[Monte Carlo]]-Diano Marina, vinta da [[Vito Taccone]], ed una volta è stata sede di partenza della 3ª tappa del [[Giro d'Italia 1966]] Diano Marina-[[Genova]], vinta da [[Severino Andreoli]].
Diano Marina vede inoltre il passaggio sistematico della [[Milano-Sanremo]], prima della famosa salita di [[Capo Berta]].
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* Golfo di Diana Volley, società femminile fondata nel 2005.
===
* A.S.D. DKD, fondata nel 2005, dalle ceneri di un precedente sodalizio di nome A.S.D. CSKS, è operativa in campo agonistico anche oltre i confini nazionali, ha come fiore all'occhiello, il settore giovanile. È affiliata FIJLKAM.
== Note ==
== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
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