Ancona: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Ancona
|Panorama = AnkonPanorama.jpg
|Didascalia = Veduta del [[Porto di Ancona|porto]] e del centro città
|Voce bandiera =
|Voce
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Marche
|Divisione amm grado 2 = Ancona
|Amministratore locale = [[Daniele Silvetti]]
|Partito = [[Forza Italia (2013)|FI]]
|Data elezione = 29-5-2023
|Data rielezione =
|Data
|Note superficie = {{Cita web|url=http://www.comune.ancona.it/binaries/migrazione/ankonline/risorse/Atti_documenti/ambiti/Atti/statuto-comunale-aggionato-in-vigore-dal-18-luglio.pdf|titolo=Statuto approvato il 18 luglio 2010|accesso=28 luglio 2011|formato=PDF|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150923205829/http://www.comune.ancona.it/binaries/migrazione/ankonline/risorse/Atti_documenti/ambiti/Atti/statuto-comunale-aggionato-in-vigore-dal-18-luglio.pdf}}
|Sottodivisioni = Aspio, [[Candia di Ancona|Candia]], Casine di Paterno, Gallignano, Ghettarello, Massignano, Montacuto, [[Montesicuro]], [[Paterno (Ancona)|Paterno]], [[Poggio (Ancona)|Poggio di Ancona]], [[Sappanico]], [[Varano (Ancona)|Varano]].
|Divisioni confinanti = [[Agugliano]], [[Camerano]], [[Camerata Picena]], [[Falconara Marittima]], [[Offagna]], [[Osimo]], [[Polverigi]], [[Sirolo]]
|Codice postale = 60121-60131
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1688
|Nome abitanti = anconetani, anconitani, dorici
|Patrono = [[Ciriaco di Gerusalemme]]
|Festivo = 4 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = [[Ankón#L'epiteto "Ancon Dorica"|Città dorica]]<ref>Sergio Sconocchia, ''Ancona greca nelle fonti antiche'', in {{Cita|''Ancona greca e romana e il suo porto'' 2015|pp. 21-45}}.</ref>
|Mappa = Map of comune of Ancona (province of Ancona, region Marche, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Ancona nel territorio dell'omonima provincia
}}
'''Ancona''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/anˈkona/}})<ref>{{dipi|ancona}}</ref> è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] della [[provincia di Ancona|provincia omonima]] e della regione [[Marche]].
È uno dei principali centri economici della regione e la maggiore città per dimensioni e popolazione. Affacciata sul [[mare Adriatico]], sorge su un promontorio che dà origine all'[[golfo di Ancona|omonimo golfo]] e protegge l'[[porto di Ancona|ampio porto naturale]], tra i maggiori d'Italia per traffico internazionale di passeggeri<ref name=porto>
*Anno 2010 - ''[[Il Sole 24 ore]]'', ''Intervista a Luciano Canepa, presidente dell'autorità portuale ell'Adriatico centrale'', 17 novembre 2010, da cui si cita: ''Ancona è il primo porto italiano per passeggeri e veicoli, con oltre 1,5 milioni di passeggeri e 200.000 TIR ogni anno''.
*Anno 2012 - si veda: [http://www.consiglio.marche.it/ www.consiglio.marche.it], ''[http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf Documento della Giunta regionale Marche, p. 21]'', da cui si cita: ''Nel settore passeggeri, quindi, lo scalo marchigiano continua a segnare record di grande importanza quale primo porto per il traffico internazionale''.
*Anno 2021 - si veda: [http://dati.istat.it/ dati.istat.it], ''[http://dati.istat.it/Index.aspx?QueryId=25765# Passeggeri per porto di imbarco e sbarco - forma di navigazione: internazionale]''.
*Anno 2022: si veda: [https://www.shipmag.it/ www.shipmag.it], ''[https://www.shipmag.it/boom-di-passeggeri-nel-porto-di-ancona-nel-week-end-di-ferragosto/ Boom di passeggeri nel porto di Ancona]'', da cui si cita: ''primo porto italiano per numero di destinazioni internazionali servite''</ref><ref>Per tutto l'incipit: Sito [https://porto.ancona.it/ porto.ancona.it], ''[https://porto.ancona.it/files/Porto%20di%20Ancona.pdf Porto di Ancona]''</ref>. La città si estende su numerose colline, a picco sul mare nel settore orientale del promontorio. La costa alta della città fa parte della [[Riviera del Conero]] e ricade nel [[Parco del Conero]].
La storia della città è legata alle attività portuali e di navigazione sin dal 387 a.C. quando divenne una [[Colonizzazione greca in Occidente|colonia greca]] di [[Syrakousai|Siracusa]], in contatto con i principali centri del levante mediterraneo; l'origine greca di Ancona è ricordata dall'appellativo che le è attribuito comunemente: "[[Ankón#L'epiteto "Ancon Dorica"|città dorica]]". In età romana, sotto l'imperatore [[Traiano]] svolse il ruolo di ingresso d'Italia dai porti d'Oriente, anche se visse il suo periodo aureo nel [[Medioevo]], sia artisticamente sia economicamente, quando fu una florida [[repubbliche marinare|repubblica marinara]] e guadagnò l'appellativo di "porta d'oriente"<ref>Roberto Giulianelli, ''Porto e città...'', FrancoAngeli, 2022 (p. 186). ISBN 9788835134039</ref>.
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia di Ancona}}
=== Territorio ===
[[File:Ancona - Passetto - scogli del Quadrato e Seggiola del Papa.jpg|miniatura|Scogli del Passetto, con la Seggiola del Papa]]
La città di Ancona sorge sulla costa dell'Adriatico centrale, sulle pendici settentrionali del [[monte Conero]], che formano un promontorio di forma triangolare, con il colle del Duomo posto al vertice. Questo promontorio dà origine verso ovest a un golfo, il [[golfo di Ancona]], nella cui parte più interna si trova il porto naturale. La costa del golfo è bassa: le colline arrivano a ridosso del mare, ma non formano rupi; in questa zona si trova la spiaggia sabbiosa di [[Palombina Nuova]], bordata dalla linea ferroviaria.
A sud del colle del Duomo la costa è alta e rocciosa, tanto che nel corso dei secoli la città non ebbe mai necessità di costruire mura di difesa verso est; tra le spiagge di questo tratto di litorale, si ricorda [[Passetto (Ancona)#Spiaggia del Passetto|quella del Passetto]], caratterizzata da grandi scogli bianchi, tra i quali la Seggiola del Papa, uno dei simboli della città. Altre spiagge di costa alta si susseguono verso sud, tra le quali quelle di Mezzavalle e di [[Portonovo]].
In corrispondenza della linea che congiunge il promontorio di Ancona e [[Promontorio di Piombino|quello di Piombino]] c'è la massima larghezza degli [[Appennini]] e della [[Penisola italiana]]: {{M|254|u=km}}<ref>Battista Melzi, Alfredo Comandini ''Il nuovissimo Melzi: dizionario italiano...'', A. Vallardi, 1920 (pagina 563).</ref>.
Dal punto di vista orografico il territorio urbano è contraddistinto da un'alternanza di fasce collinari e di vallate, che corrono da est ad ovest. Le colline dove sorgono i rioni più antichi sono cinque: il colle Guasco, con il [[Duomo di Ancona|Duomo]], monte Cappuccini, con il [[Faro di Ancona|Faro]], monte Cardeto, con [[Parco del Cardeto|il suo parco]], il colle Astagno, con la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], e il colle di Santo Stefano, con il [[Pincio di Ancona|Pincio]]. Lungo la vallata centrale corrono i tre corsi principali e il viale della Vittoria, che nel loro complesso permettono di attraversare tutto il promontorio percorrendo i due chilometri che separano le banchine del porto dal belvedere marino della pineta del Passetto.
Il luogo dove sorge Ancona rientra nella zona a [[Sismologia|sismicità]] medio-alta, è [[classificazione sismica dell'Italia|classificata]] di livello 2 dalla [[Protezione Civile]].<ref>{{Cita web|url=http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf|titolo=Classificazione sismica|editore=[[Dipartimento della Protezione Civile]]|accesso=20 marzo 2008|formato=PDF|p=7|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090418214305/http://www.protezionecivile.it/cms/attach/editor/rischio-sismico/perComune.pdf}}</ref> La scossa maggiore verificatasi a partire dal secondo dopoguerra è quella del 14 giugno 1972, che raggiunse il X grado della scala Mercalli ed ebbe epicentro nel mare di fronte alla città.
==== Particolarità geografiche ====
{{doppia immagine|destra|Ancona - tramonto sul mare al Passetto - giugno 2005.JPG|200|Ancona - veduta sulla costa dalmata all'alba.JPG|200|Le due più note particolarità geografiche di Ancona: il tramonto sul mare (nella foto, visto dal Passetto) e la possibilità di vedere le montagne dalmate (nella foto, viste da via Panoramica)}}
La particolare forma del promontorio dà origine a due fenomeni naturali che sono sempre stati considerati caratteristiche distintive di Ancona: il sole che sorge e tramonta sul mare e la visibilità, in condizioni di tempo sereno, delle cime delle montagne dalmate.
La possibilità di vedere sia l'alba, sia il tramonto sul mare è dovuta al fatto che il promontorio cittadino è bagnato dall'Adriatico sia ad est che a ovest. Ciò è considerato particolare perché, mentre osservare il sole sorgere sul mare è tipico di tutta la costa adriatica occidentale, non è così per il tramonto<ref>* [[Curzio Maltese]], I padroni delle città, Feltrinelli Editore, 2007 (p. 88). ISBN 978-88-07-17137-6
* [[Guido Piovene]], ''Viaggio in Italia'', Arnoldo Mondadori Editore, 1957 - XI edizione - 1961 (p.403)</ref>.
Il fenomeno è visibile nella sua completezza per circa un mese, a cavallo del [[solstizio d'estate]], quando il sole cala direttamente nell'orizzonte marino; negli altri periodi il sole tramonta dietro ad una sottile striscia di terra.
Occasionalmente, nelle giornate molto serene, da alcuni punti della sommità delle varie colline cittadine, è possibile osservare ad occhio nudo le vette più alte delle [[Alpi Dinariche]], al di là dell'Adriatico<ref>* Nando Cecini, ''Le parole e la città'', Il Lavoro Editoriale, 2010 (capitolo ''Ancona'') - il testo raccoglie diverse testimonianze letterarie del fenomeno. ISBN 978-88-7663-469-7</ref>.
=== Clima ===
{{Vedi anche|Geografia di Ancona#Clima}}
[[File:Ancona-nebbia.jpg|miniatura|Nebbia in dissolvimento]]
In base alla [[classificazione dei climi di Köppen|classificazione dei climi di Köppen-Geiger]], Ancona appartiene alla zona climatica [[Clima mediterraneo#Csa|Csa]] (clima mediterraneo)<ref>Per tutta la sezione: {{Cita web |url=http://www.ancona.climatemps.com/|titolo=Ancona Climate & Temperature|accesso=13 marzo 2022|urlmorto=no}}</ref>.
Gli inverni sono moderatamente freddi e piovosi: le temperature diurne raggiungono in media 9,3 °C e la minima notturna è di 4 °C; nevicate sono possibili in caso di irruzioni gelide che investono l'Italia dai quadranti settentrionali o orientali; il mese più freddo è gennaio, con una media di 6 °C. In primavera la temperatura media diurna è di 16,3 °C e la minima notturna di 10,7 °C. Le estati sono calde e umide, con temperatura media diurna di 26 °C e minima notturna di 19,3 °C. In autunno la media diurna è di 18,7 °C e la minima notturna di 14 °C. I mesi più piovosi sono ottobre (98 mm) e gennaio (66 mm).
Il [[soleggiamento]] è buono, con 2.135 ore di sole all'anno. La massima temperatura del mare si ha in agosto (23,5 °C) e la minima in febbraio (10 °C).
I venti caratteristici sono la [[Bora]] da N/E, che spira a volte con violenza e che è in grado di causare intense mareggiate, lo [[Scirocco]], da S/E, umido e spesso piovoso (afoso d'estate) e il [[Libeccio|Garbino]], da O–S/O, vento di caduta dall'[[Appennini|Appennino]] che spira con maggiore frequenza in autunno e in primavera<ref>S. Bugarini, R. Romagnoli, ''{{cita testo|url=https://www.lavoroeditoriale.com/estratti/Climatologia_estratto.pdf|titolo=Climatologia dell'area medio-adriatica}}'', Il Lavoro editoriale, 2014.</ref>.
Le stazioni meteorologiche sono due: quella [[Stazione meteorologica di Ancona Falconara|di Falconara]] e quella [[Stazione meteorologica di Ancona Monte Cappuccini|di Monte Pulito]].
== Origini del nome ==
[[File:Golfo di Ancona (South).jpg|miniatura|Il golfo di Ancona visto dal faro vecchio]]
I [[greci]] di [[Siracusa (città antica)|Siracusa]], che fondarono la città nel [[387 a.C.]], notarono la forma particolare del promontorio, simile ad un triangolo o ad un gomito piegato, e per questo motivo chiamarono la nuova città Ἀγκών, ''[[Ankón]]'', che in [[Lingua greca|greco]] significa «gomito»<ref>Strabone, ''Geografia'', V, 4, 2.</ref>
;Toponimi derivati
Come è avvenuto per altre città italiane anche il nome di Ancona è stato usato per denominare città di nuova fondazione nei vari continenti. Così abbiamo un'[[Ancona (Illinois)|Ancona]] nordamericana negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (nello Stato dell'[[Illinois]]), una sudamericana in [[Bolivia]] (nel dipartimento di [[Potosí]]) ed un'[[Ancona (Victoria)|Ancona]] oceaniana in [[Australia]] (nello Stato di [[Victoria (Australia)|Victoria]]).
La città di Ancona è chiamata ''Ancône'' in [[Lingua francese|francese]], ''Ankona'' in [[Lingua polacca|polacco]], [[Lingua lituana|lituano]], [[Lingua lettone|lettone]], [[Lingua albanese|albanese]], [[Lingua azera|azero]] e in [[Lingua turca|turco]], ''Jakin'' in [[Lingua croata|croato antico]], ''Ἀγκών'' (Ankón) in [[Lingua greca antica|greco antico]] e ''Ανκόνα'' (Ankona) in [[Lingua greca moderna|greco moderno]]; in [[Lingua latina|latino]] è detta ''Ancon'' o ''Ancona''. Nelle lingue che usano l'[[alfabeto cirillico]] diventa invece ''Анкона'' (Ankona).
Quattro località [[Croazia|croate]] derivano il loro nome dal nome di Ancona in croato antico, ''Jakin''. Esse sono: la baia di Jakišnica nell'[[Pago (isola)|isola di Pago]], la baia di Jakinska e il promontorio di Jakisnica nell'isola di [[Melada]] e infine la località di Jakin nell'isola di [[Brazza]]<ref>{{fr}}Vladimir Skračić, ''Noms des peuples non croates dans la toponymie adriatique''; Marche e Dalmazia tra umanesimo e barocco: atti del convegno internazionale di studio, Ancona, 1988.</ref>; in passato erano infatti molto frequentate da navigatori anconetani. In un noto canto popolare [[Bosnia ed Erzegovina|bosniaco]] si parla inoltre di un giovane ''jakinlija'' e di ragazze ''jakinke''<ref>Esperienze letterarie, Casa Editrice Napoletana; Giuseppe Cingolani, Ancona e il suo porto, Sala Stampa Edizioni, 2004.</ref>.
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Ancona}}
=== Preistoria e Protostoria ===
Il promontorio di Ancona era già abitato nell'[[Età del bronzo]]. I suoi abitanti entrarono presto in contatto con i navigatori [[civiltà micenea|micenei]], che frequentavano il porto naturale sottostante.
Nel periodo finale dell'Età del Bronzo, sul [[Geografia di Ancona#Le colline|colle dei Cappuccini]] esisteva un villaggio di [[cultura protovillanoviana]], che poi continuò a svilupparsi sino all'[[Età del ferro|Età del Ferro]], diventando un villaggio [[Piceni|piceno]]. Il suo porto era frequentato dai navigatori greci, fatto che lo rendeva un vero e proprio [[emporio]] marittimo greco-piceno<ref>Delia G. Lollini, ''La civiltà picena'' in ''Popoli e civiltà dell'Italia antica'', Roma, Biblioteca di Storia Patria, 1976, Vol. V.</ref>. Il centro era costituito da magazzini, strutture portuali e da una serie di edifici abitati da greci che conservavano le proprie tradizioni e, pur non avendo la sovranità del territorio, vivevano in piena autonomia. Gli abitanti autoctoni, dal canto loro, facevano da tramite tra i greci e i mercati dell'entroterra, dove infatti si ritrovano manufatti greci<ref>{{Cita|Sebastiani 1996|p. 21}}.</ref>.
===
====Periodo greco====
{{Vedi anche|Ankón|Tempio di Afrodite (Ancona)}}
La definitiva grecizzazione risale al IV secolo a.C. Fu nel 387 a.C.<ref>Luca Antonelli, ''I Piceni: corpus delle fonti, la documentazione letteraria'', Roma, L'Erma di Bretschneider, 2003, ISBN 88-8265-242-4.</ref>, infatti, che un gruppo di greci provenienti da Siracusa, esuli dalla tirannide di [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio I]], sbarcarono ad Ancona e vi fondarono una propria colonia<ref>Strabone, ''Geografia'', capitolo 5, paragrafo 4, comma 2</ref>. La fondazione di Ancona rientrava nel piano di Dionisio I di espandere l'influenza siracusana nell'Adriatico, e fu accompagnata dalla nascita di altre colonie greche nella sponda orientale di questo mare.
Secondo la maggior parte degli storici, la colonia greca sorse sulle pendici del colle ora chiamato Guasco; sulla sommità del colle sorse l'acropoli, con il [[Tempio di Afrodite (Ancona)|tempio di Afrodite]]<ref>* Lidiano Bacchielli, ''Domus Veneris quam dorica sustinet Ancona'', in ''AC. XXXVII'', 1985 (pagine 106-137)
* Nicola Bonacasa, Lorenzo Braccesi, E. De Miro, ''{{cita testo|url=http://books.google.it/books?id=YZVFgUgid0QC&dq=lidiano+bacchielli+ancona&source=gbs_navlinks_s|titolo=La Sicilia dei due Dionisî - atti della Settimana di studio,|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150328214726/http://books.google.it/books?id=YZVFgUgid0QC&dq=lidiano+bacchielli+ancona&source=gbs_navlinks_s }}'' Agrigento, 24-28 febbraio 1999, L'Erma di Bretschneider, 2002 (p. 120).</ref>. Dato che i siracusani fondatori della città erano greci di [[dori|stirpe dorica]], Ancona è fin dall'epoca antica chiamata «la città dorica». Una delle più importanti caratteristiche di questa [[polis]] è il suo persistente attaccamento al carattere greco e la sua resistenza culturale alla [[Romanizzazione (storia)|romanizzazione]]<ref>Alessandra Coppola, ''Ancona e la presenza greca nel Piceno'', in ''Piceni popolo d'Europa'', Roma, De Luca, 1999. ISBN 978-88-8016-355-8.</ref>.
====Periodo romano====
All'arrivo dei Romani nel [[Regio V Picenum|Piceno]], Ancona attraversò un periodo di transizione tra la civiltà greca e quella romana. Le tappe principali della romanizzazione sono due: il [[133 a.C.]], quando ci fu la deduzione di una colonia romana nell'agro anconitano in seguito alla [[Lex Sempronia Agraria]], e il [[90 a.C.]] quando fu istituito il municipio romano in seguito alla [[Guerra Sociale]]. Da quell'anno Ancona può dirsi città romana, pur rimanendo per alcuni decenni un'[[isola linguistica]] e culturale greca<ref>Maurizio Landolfi, ''Ancona greca e romana'', in ''Scultura nelle Marche'', a cura di Pietro Zampetti, Nardini editore, 1993.</ref>. In età imperiale svolse per Roma la funzione di collegamento marittimo con l'Oriente e per questo l'imperatore [[Traiano]] ne ampliò il porto.
=== Medioevo ===
{{vedi anche|Repubblica di Ancona}}
{{doppia immagine|destra|Repubbliche marinare - fondachi anconitani.png|300|Ciriaco d'Ancona di Benozzo Gozzoli.jpg|150|Repubblica di Ancona: le sue vie commerciali, i suoi consolati e fondachi e la sua figura più rappresentativa: Ciriaco Pizzecolli, padre dell'Archeologia}}
Alla [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]], Ancona seguì la sorte del resto d'Italia. Dopo la [[guerra gotica (535-553)|guerra gotica]] entrò tra i possessi dell'[[Impero bizantino]], costituendo insieme a quattro altre città la [[Pentapoli bizantina|Pentapoli marittima]]. Nel [[774]] la città passò allo [[Stato Pontificio]]. Con l'istituzione del [[Sacro Romano Impero]] la città fu posta a capo della [[Marca anconitana|Marca di Ancona]], che dopo aver assorbito le marche di [[Camerino]] e [[Marca fermana|di Fermo]], comprese quasi tutta l'odierna regione [[Marche]].
Uno dei periodi più fiorenti di Ancona iniziò nell'[[XI secolo]], quando iniziò a reggersi come [[Comune medievale|libero comune]] e [[Repubbliche marinare|repubblica marinara]], la [[Repubblica di Ancona]]<ref>{{cita libro|autore-capitolo = Letizia Pani Ermini|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/l-europa-tardoantica-e-medievale-i-territori-entro-i-confini-dell-impero-l-italia-ancona_(Il-Mondo-dell'Archeologia)/|capitolo = L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Ancona|titolo = Il Mondo dell'Archeologia|città = Roma|editore = [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]]|anno = 2004|accesso = 31 ottobre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150323152633/http://www.treccani.it/enciclopedia/l-europa-tardoantica-e-medievale-i-territori-entro-i-confini-dell-impero-l-italia-ancona_%28Il-Mondo-dell%27Archeologia%29/|urlmorto = no}}</ref>. Per difendere la propria indipendenza si scontrò sia con il [[Sacro Romano Impero]], che tentò ripetutamente di ristabilire il suo effettivo potere, sia con [[Venezia]]<ref>Cfr. Armando Lodolini, ''Le repubbliche del mare'', pagina 204.</ref>, che non accettava nell'Adriatico altre città marinare. Nell'[[Repubblica di Ancona#L'assedio del 1173|assedio del 1173]]<ref>[[Boncompagno da Signa]], ''Liber de obsidione Anconae'', Viella, 1999.</ref> da parte delle truppe imperiali, si distinsero le gesta di [[Stamira]], l'eroina anconitana per eccellenza, e del sacerdote Giovanni di Chio. Tale assedio si concluse in favore dei difensori anconetani: una spedizione riuscì ad avvisare gli alleati, che arrivarono in aiuto della città ormai allo stremo, costringendo l'esercito imperiale a ritirarsi.
Figura di spicco del periodo della repubblica di Ancona fu [[Ciriaco Pizzecolli]] (detto Ciriaco d'Ancona), umanista, archeologo e navigatore, che viaggiò per tutto il Mediterraneo alla ricerca di testimonianze storiche, nel tentativo di salvarle dall'oblio e dalla distruzione; per questa sua attività era chiamato dai suoi stessi contemporanei ''pater antiquitatis'' ed è oggi considerato il fondatore in senso generale dell'[[Archeologia]]<ref>
* {{Cita libro |curatore = Edward W. Bodnar |curatore2 = Clive Foss |titolo = Cyriac of Ancona: Later travels |editore = Harvard University Press |città = Cambridge (Massachusetts) |anno = 2003 |isbn = 0-674-00758-1}} Bodnar chiama Ciriaco: «''the founding father of modern classical archeology''» ("il padre fondatore della moderna archeologia classica");
* [[Ranuccio Bianchi Bandinelli|R. Bianchi Bandinelli]], [[Massimo Pallottino|M. Pallottino]], E. Coche de la Ferté - Treccani, alla voce {{Treccani|archeologia_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)|archeologia}}</ref>.
=== Età moderna ===
[[File:Schott, Franz – Itinerario overo nova descrittione de' viaggi principali d'Italia, nella quale si ha piena notitia di tutte le cose piu notabili, & degne d'esser vedute, 1649 – BEIC IE4226323 Ancona.jpg|miniatura|Ancona nell{{'}}''Itinerario'' di [[Franz Schott]], 1649]]
[[File:Claude-Joseph Vernet - Ancient Port of Ancona - The Hermitage Museum.jpg|miniatura|''Il porto di Ancona'', [[Claude-Joseph Vernet]], 1775-80, [[Museo dell'Hermitage]].]]
In seguito alla [[caduta di Costantinopoli]] e alla [[Colonizzazione europea delle Americhe|scoperta dell'America]], per tutte le città marinare italiane, compresa Ancona, iniziò un periodo di recessione che raggiunse il suo apice nel [[XVII secolo]].
Tuttavia, agli inizi del 1500, Ancona era ancora florida. Ciò destò la cupidigia del [[papa Clemente VII]], il quale, ansioso di reintegrare le casse vaticane, vuote dopo il [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma del 1527]], decise di impossessarsi della città, con un abile piano. Il primo passo fu la costruzione della [[cittadella di Ancona|Cittadella]], offerta dal papa alla città con il pretesto di fornirle difesa da un imminente attacco da parte dei turchi, ma in realtà realizzata per mantenere Ancona strettamente sotto il dominio papale: i cannoni della nuova fortezza erano puntati sulla città e sulle sue principali vie di accesso. Grazie a questo stratagemma, con un colpo di Stato, il 19 settembre [[1532]] [[papa Clemente VII]] vincolò Ancona alla Santa Sede<ref>[[Carisio Ciavarini]], ''{{cita testo|url=https://books.google.it/books?id=lrkynZM3p3EC&printsec=frontcover&dq=Carisio+Ciavarini&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiq64Ov-5nQAhVEzRQKHeCaD0IQ6AEIGzAA#v=onepage&q=Carisio%20Ciavarini&f=false|titolo=Sommario della storia d'Ancona raccontata al popolo anconetano|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161109022211/https://books.google.it/books?id=lrkynZM3p3EC&printsec=frontcover&dq=Carisio+Ciavarini&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiq64Ov-5nQAhVEzRQKHeCaD0IQ6AEIGzAA#v=onepage&q=Carisio%20Ciavarini&f=false }}'', Ancona, 1867, pagg.153-159</ref> e cedette il governo della città al cardinale [[Benedetto Accolti il Giovane|Benedetto Accolti]] in cambio di un'ingente somma di rendita annua, nominandolo legato pontificio della Marca di Ancona; il governo dell'Accolti fu segnato da violenze e persecuzioni.
Alla morte di Clemente VII, il nuovo [[papa Paolo III]] Farnese ordinò l'imprigionamento del cardinal Accolti, il riconoscimento dell'innocenza dei cinque nobili anconetani da lui giustiziati sommariamente ed il ritorno in città degli esiliati; ripristinò inoltre una qualche autonomia del Senato anconetano. Nonostante ciò, la realtà fu che la città non fu più libera di autodeterminarsi, rimanendo sotto lo stretto controllo dei legati pontifici.
La perdita della libertà condusse a partire dalla seconda metà del Cinquecento ad una lenta decadenza, che durò oltre un secolo e che si interruppe solo nel [[1732]], quando [[papa Clemente XII]] concedette il ''[[Porto franco (economia)|porto franco]]'', ovvero dell'esenzione delle imposte doganali. Oltre a dare alla città questo nuovo ''status'', Clemente XII incaricò l'architetto [[Luigi Vanvitelli]] di restaurare ed ampliare il porto. Grazie a queste misure, la città visse un nuovo momento di benessere, legato alla ripresa della grande navigazione.
===Età contemporanea===
==== Il periodo napoleonico ====
{{vedi anche|Repubblica Anconitana|Assedio di Ancona (1815)}}
Nel [[1797]] [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] occupò la città e dopo poco venne proclamata la [[Repubblica Anconitana]], che nel [[1798]] venne annessa alla [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]]. Dopo alterne vicende ed assedi che la videro passare in mano francese ed austriaca, fu annessa nel [[1808]] al [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno Italico napoleonico]], all'interno del [[Dipartimento del Metauro]].
Nel [[1815]] [[Assedio di Ancona (1815)|fu assediata]] dalle forze anglo-austriache e, con la [[Restaurazione]], nello stesso anno, tornò a far parte dello Stato Pontificio.
==== Il Risorgimento ====
Durante la [[Prima guerra di indipendenza italiana#L'assedio e la resa di Ancona|Prima guerra di indipendenza]], nel [[1849]], Ancona si dichiarò libera dal dominio papale e aderì alla [[Repubblica Romana (1849)|Repubblica Romana]]. Il papa allora chiamò gli [[Impero austriaco|austriaci]] per riprendere il possesso delle sue terre. Compagna di [[Venezia]] e di [[Roma]], la città di Ancona per settimane resistette eroicamente all'[[Storia di Ancona#L'assedio del 1849|assedio austriaco]], grazie anche ai volontari provenienti da varie regioni d'Italia. Si distinse nella lotta l'anconetano [[Antonio Elia]], che fu uno dei più strenui difensori della città<ref>Secondo il Santini "''la marina mercantile anconitana della quale era a capo Antonio Elia fece nella difesa del patrio suolo bravamente il suo dovere''" (cfr. G. Santini, ''Diario dell'assedio e difesa di Ancona nel 1849'', L'Aquila 1925, p. 108 e segg.).</ref> e che, dopo la resa dei patrioti e l'occupazione austriaca, venne arrestato con false accuse e fucilato.
Per l'eroismo e l'attaccamento agli ideali di libertà e di indipendenza dimostrati nel 1849 Ancona venne insignita della [[Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"|medaglia d'oro come "benemerita del Risorgimento nazionale"]].
====
[[File:Porto di Ancona alla fine di Settembre 1860.png|miniatura|Il porto di Ancona dopo l'assedio del 1860 che permise l'unione al Regno d'Italia]]
Nel [[1860]], dopo la [[Battaglia di Castelfidardo|sconfitta di Castelfidardo]], le truppe pontificie si rifugiarono ad Ancona per tentare l'ultima difesa dei domini papali.
Seguì un difficile [[Battaglia di Castelfidardo#Epilogo: la presa di Ancona|assedio]] da parte delle truppe sarde.
Il 29 settembre le truppe dei generali [[Enrico Cialdini]] e [[Manfredo Fanti]] entrarono vittoriose ad Ancona, seguite dopo pochi giorni dal re [[Vittorio Emanuele II d'Italia|Vittorio Emanuele II]]. Il 4 novembre dello stesso anno un [[Plebisciti risorgimentali#Plebisciti del 1860|plebiscito]] ufficializzò l'ingresso di Ancona, Marche ed Umbria nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], poi [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Nel decennio tra il [[1860]] e il [[1870]], a causa della situazione geopolitica nazionale, Ancona rivestì un ruolo militare di primo ordine e fu dichiarata [[Storia di Ancona#Ancona piazzaforte del regno|piazzaforte di prima classe]] insieme a sole altre quattro città italiane.
Il nuovo ruolo fu alla base di un notevole sviluppo urbano e dell'introduzione di tutti i servizi pubblici che il progresso metteva a disposizione in quegli anni.
==== Dal Novecento ai giorni nostri ====
[[File:Ancona WW2 - Bombardamento (8092131320).jpg|miniatura|upright=0.8|Il bombardamento di Ancona.]]
A cavallo della [[prima guerra mondiale]], due momenti diversi videro la città sulla ribalta nazionale: nel [[1914]] per la [[Settimana rossa]] e nel [[1920]] per la [[Rivolta dei Bersaglieri]], episodio culminante del [[Biennio rosso in Italia|Biennio rosso]]. Nel periodo della [[prima guerra mondiale]] si ricordano il precoce [[Bombardamento della costa adriatica del 24 maggio 1915|bombardamento navale di Ancona]] e l'[[Impresa di Premuda]].[[File:Targa nuova rifugio AN.JPG|miniatura|upright=0.8|Targa a ricordo delle oltre 700 vittime perite nel rifugio durante i bombardamenti alleati|sinistra]]Durante il [[Storia del fascismo italiano|ventennio fascista]], la città di Ancona ebbe un notevole sviluppo urbanistico, con l'urbanizzazione lungo il viale della Vittoria e la costruzione del [[rione Adriatico]].
Negli ultimi anni della [[seconda guerra mondiale]], a causa della sua importanza strategica, Ancona subì numerosissimi [[Bombardamenti di Ancona del 1943|bombardamenti]] da parte delle [[Alleati della seconda guerra mondiale|forze alleate]], che dovevano preparare il passaggio del fronte. In particolare, quello del 1º novembre [[1943]] fu uno dei più tragici; in pochi minuti migliaia di persone persero la vita, di cui settecento all'interno di un solo rifugio antiaereo, e un intero rione della città storica (il [[Centro storico di Ancona#Rione San Pietro|rione Porto]]) venne quasi cancellato.[[File:Wladyslaw Anders.jpg|miniatura|upright=0.8|Il gen. [[Władysław Anders]], comandante del II Corpo d'Armata polacco]]In seguito alla [[Battaglia di Ancona]], il 18 luglio [[1944]] il generale [[Władysław Anders]] liberò la città dai [[Germania nazista|nazisti]], a capo del [[II Corpo polacco]] e assieme alle formazioni partigiane ed ai militari italiani del [[Corpo Italiano di Liberazione|C.I.L.]].
In riconoscimento del comportamento solidale della popolazione durante l'occupazione tedesca e i bombardamenti alleati, Ancona fu insignita della [[medaglia d'oro al valor civile]].
Nel secondo dopoguerra Ancona si riprese velocemente dalle pur gravi ferite della guerra; tra l'altro, il [[1959]] vide la fondazione dell'[[Università di Ancona|Università]]. Si sono abbattute poi sulla città tre gravi calamità naturali: un'alluvione nel [[1959]], un [[Geografia di Ancona#Il sisma del 1972|terremoto]] nel [[1972]] e una [[Geografia di Ancona##La “grande frana” del 1982|frana]] nei rioni [[Circoscrizioni di Ancona#Rione di Posatora|Posatora]] e [[Circoscrizioni di Ancona#Rione della Palombella|Palombella]] nel [[1982]]. Anche in queste disastrose occasioni la ripresa della città fu rapida.
Da segnalare negli ultimi
Nel [[2013]] Ancona ha [[Ankón#Celebrazione dei 2400 anni dalla fondazione|celebrato i
=== Simboli ===
[[File:Ancona-Gonfalone.png|
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del Capo del Governo del 18 novembre 1934.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?181|titolo=Ancona, decreto 1934-11-18 DCG, riconoscimento di stemma e gonfalone|sito=Archivio Centrale dello Stato|accesso=2024-10-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/d98c2cdc-24e1-4530-a6fc-267bc32ee9dd/54-ancona|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di Ancona|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città|accesso=2024-10-16}}</ref>
Dallo Statuto<ref name="template divisione amministrativa-superficie" /> comunale si ricavano le descrizioni dello stemma, del bollo e del gonfalone.
;Stemma
{{Citazione|Scudo di rosso, al Capo d'Angiò e al Guerriero d'oro armato di spada sul cavallo corrente.
Il Capo d'Angiò è d'azzurro, al lambello di rosso di quattro pendenti con tre gigli d'oro sottostanti allineati.
Lo scudo è sormontato da corona murale dalle cinque torri ed è affiancato da due ramoscelli (d'ulivo e di quercia rispettivamente a destra
"ANCON DORICA CIVITAS FIDEI".}}
;Sigillo
{{Citazione|È tondo, conforme allo stemma, con fascia perimetrale entro la quale è la scritta:
"ANCON DORICA CIVITAS FIDEI" orientata in senso orario e preceduta in alto da una croce scorciata espansa fra due stelle.}}
Riga 163 ⟶ 183:
Gli ornamenti esterni, dorati, sono costituiti da due cordoni laterali per parte, di differente lunghezza, con nappe terminali che si annodano prima all'asta trasversale pomellata e quindi a quella verticale, al cui incontro è un nastro azzurro con frange dorate, decorato agli estremi con il guerriero dorato come allo stemma.
L'asta è sormontata dal guerriero d'oro armato di spada sul cavallo corrente.}}
[[File:Flag of Ancona.svg|
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza = Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = In ricompensa del valore dimostrato dalla cittadinanza negli [[Storia di Ancona#L'assedio del 1849|episodi militari del 1849]]. Il riferimento è all'assedio di Ancona, dopo che la città aveva seguito le sorti della Repubblica Romana. Mentre Roma era stretta dai
}}
{{Onorificenze
|immagine = Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione = In riconoscimento per il comportamento della popolazione durante l'[[Bombardamenti di Ancona del 1943|occupazione tedesca e i bombardamenti alleati
|
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Monumenti di Ancona}}
I
Le testimonianze storiche più importanti sono legate ai due periodi di massimo splendore della città e del suo porto: l'epoca del [[Repubblica di Ancona|repubblica marinara]] e quella del [[Porto franco (economia)|porto franco]] settecentesco.
=== Architetture religiose ===
[[File:
[[
[[File:San Francesco church-Ancona.jpg|
{{vedi categoria|Chiese di Ancona}}
Il [[Duomo di Ancona|Duomo di San Ciriaco]] è uno dei simboli della città, sia perché con i suoi più di ventiquattro secoli ne riassume la storia, sia perché con la sua posizione, sulla sommità del colle Guasco e sulla punta più estrema del promontorio, domina il porto, il golfo e caratterizza i panorami della città: è visibile persino da alcuni quartieri periferici. È una fusione di [[arte romanica]] e [[Arte bizantina|bizantina]], quest'ultima presente nella pianta a [[croce greca]] e nelle sculture. I due leoni [[stilofori]] del portale sono essi stessi uno dei simboli cittadini<ref>AA. VV. San Ciriaco, la cattedrale di Ancona, Federico Motta Editore</ref>.
Per il Medioevo, oltre al Duomo, sono notevoli altre due chiese. La prima è [[Chiesa di Santa Maria della Piazza|Santa Maria della Piazza]], che ha una facciata ad archetti di ispirazione bizantina e un portale ricco di figure simboliche; dal suo interno si accede ai resti della sottostante basilica [[Arte paleocristiana|paleocristiana]]<ref name=autogenerato1>Paolo Piva, Marche romaniche, Jaca Book D'auria editrice</ref>. La seconda è la chiesa monastica di [[Chiesa di Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]]; è situata nei dintorni della città, tra il bosco e la spiaggia di [[Portonovo]] e sotto le rupi di [[Monte Conero]]. Ha una singolare pianta, fusione tra una basilica a cinque navate e una croce greca<ref name=autogenerato1 />.
Nel Quattrocento, lo scultore e architetto dalmata [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]] ha lasciato in città tre notevoli esempi di [[Arte del Rinascimento#Rinascimento adriatico|Rinascimento adriatico]]: i portali della [[chiesa di San Francesco alle Scale]] e dell'ex [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|chiesa di Sant'Agostino]]<ref name=autogenerato3>Vincenzo Pirani, Le chiese di Ancona, Casa Editrice Nuove Ricerche, Ancona, 1998</ref> e la facciata di un edificio civile: la [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]]. Lo stesso artista è autore anche di [[Palazzo Benincasa]], palazzo nobiliare gotico.
Arrivando al Settecento, si ricordano: la [[Chiesa del Santissimo Sacramento (Ancona)|chiesa del Santissimo Sacramento]], con interno barocco ricco di sculture e originale campanile spiraliforme<ref name=autogenerato3 />, la [[chiesa del Gesù (Ancona)|Chiesa del Gesù]], di [[Luigi Vanvitelli]], con la cui facciata concava l'architetto completò il suo programma di ridisegno della città<ref>C. Mezzetti e F. Pugnaloni, ''Il Lazzaretto, un'opera dimenticata'' Cassa di risparmio di Ancona, Ancona 1980</ref>, la [[chiesa di San Domenico (Ancona)|Chiesa di San Domenico]], di [[Carlo Marchionni]], che domina scenograficamente [[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]], e la [[Chiesa dei Santi Pellegrino e Teresa|chiesa degli Scalzi]], notevole per cupola ricoperta di rame che svetta nel panorama della città visto dal porto<ref name=autogenerato3 />.
Le due antiche sinagoghe di Ancona, quella levantina e quella italiana, sono alloggiate in un unico edificio, nel cuore dell'antico ghetto<ref>{{Cita web |url=http://www.morasha.it/zehut/mlm05_sinagoghemarche.html |titolo=: : Maria Luisa Moscati - Sinagoghe nelle Marche: :<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=30 ottobre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140805235009/http://www.morasha.it/zehut/mlm05_sinagoghemarche.html |urlmorto=no }}</ref>; suggestivo è inoltre l'antico e ampio cimitero israelitico, il [[Parco del Cardeto#Campo degli Ebrei|Campo degli Ebrei]], panoramicamente situato nei pressi dell'orlo della falesia<ref>Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli, Città di Castello, Unione arti grafiche, 1960</ref>.
Si segnala inoltre la presenza, in periferia, della piccola chiesa cinquecentesca di [[chiesa di Santa Maria Liberatrice (Ancona)|Santa Maria Liberatrice]] e della neogotica [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Ancona)|chiesa dei Cappuccini]], con dipinti di [[Augusto Mussini|fra Paolo Mussini]].
=== Architetture civili e militari ===
{{vedi anche|Palazzi e ville di Ancona}}
[[
[[File:0420025141 - Mole Vanvitelliana (Lazzaretto) - Ancona (Italy).jpg|miniatura|Il [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]] e il [[Mandracchio]]]]
Testimonianza eccezionale dell'Età Antica è l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]], attribuito ad [[Apollodoro di Damasco]], che si erge sul molo che l'imperatore volle a protezione del porto. L'[[Anfiteatro romano di Ancona|Anfiteatro romano]] è stato completamente scavato nella zona dell'ingresso principale, detto "Arco Bonarelli", mentre la parte posteriore del monumento non è stata ancora completamente riportata alla luce e risulta dunque di difficile lettura per il profano.
Tra Medioevo e Rinascimento, tre furono i palazzi in cui ebbe sede il governo della [[Repubblica di Ancona]]: il romanico [[Palazzo del Senato (Ancona)|Palazzo del Senato]], il gotico, altissimo [[Palazzo degli Anziani (Ancona)|Palazzo degli Anziani]], con la facciata principale rifatta nel Seicento, e il [[Palazzo del Governo (Ancona)|Palazzo del Governo]], a cui lavorò anche l'architetto [[Francesco di Giorgio Martini]], affiancato dalla torre che domina [[Piazza del Papa]].
Per il Rinascimento, si ricordano i due monumenti più significativi. Il primo è la poderosa [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], fortificazione a pianta di stella pentagonale, opera di [[Antonio da Sangallo il Giovane]], uno dei primissimi esempi di [[fronte bastionato all'italiana]]; è sede del Segretariato permanente della [[Iniziativa Adriatico Ionica]]. Il secondo è [[Palazzo Ferretti]], sede del [[Museo archeologico nazionale delle Marche]], con
cortile pensile affacciato sul porto.
Il Settecento vide una rinascita artistica della città, di cui fu protagonista [[Luigi Vanvitelli]], che oltre alla già citata Chiesa del Gesù lasciò in città il [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]], singolare e vastissima costruzione pentagonale, costruita all'interno del porto su un'isola artificiale; vanvitelliani sono anche l'[[Arco Clementino]] e il tratto di molo su cui sorge. Dopo i radicali interventi urbanistici di Vanvitelli, la città venne dotata di un nuovo ingresso monumentale, [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]], che fa da contraltare all'Arco di Traiano, sul lato opposto del porto.
Dell'Ottocento si ricorda il [[Teatro delle Muse]], con facciata [[Architettura neoclassica|neoclassica]] recante sul frontone gli altorilievi delle nove muse, di Apollo e di [[Palemone (divinità)|Palemone]], dio dei porti.
Del Novecento notevoli sono il [[Mercato delle Erbe (Ancona)|Mercato delle Erbe]], architettura di ghisa e vetro in [[Art Nouveau|stile liberty]], e il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]], con la sua scenografica scalinata conducente al mare sottostante, accolto in breve tra i simboli della città.
=== Siti archeologici ===
{{Vedi anche|Zone archeologiche di Ancona|}}
[[File:Traiano AN 2012.jpg|miniatura|L'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]] [[File:Le tredici cannelle.JPG|miniatura|La [[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle o del Calamo]]]]
[[File:Ancona - Fontana dei Cavalli.jpg|miniatura|Piazza Roma e la [[Fontana dei Cavalli]]]]
[[File:Monumento Caduti Ancona dal Viale Vittoria.JPG|miniatura|Il [[Monumento ai caduti (Ancona)|Monumento ai caduti]] all'alba]]
[[File:Parco del Cardeto Ancona.JPG|miniatura|Veduta del [[Parco del Cardeto]]]]
[[File:Ancona - Villa S. Margherita - aranciera.JPG|miniatura|Aranciera di [[Parchi pubblici di Ancona#Giardini storici|Villa Santa Margherita]]]]
[[File:Ancona - Parco del CRASS.JPG|miniatura|Veduta del Parco del CRASS]]
Nell'area archeologica del [[Tempio di Afrodite (Ancona)|Tempio di Afrodite]], situata sotto al [[Duomo di Ancona|Duomo]], è visibile il basamento del tempio, studiando il quale è stato possibile ricostruire idealmente tutto l'edificio, che dall'alto del colle Guasco dominava l'Ancona greca e quella romana<ref>Lidiano Bacchielli, ''Domus Veneris quam dorica sustinet Ancon'', in Archeologia Classica volume XXXVII, 1985 (pagine 106-137); Mario Luni, in ''San Ciriaco: la cattedrale di Ancona: genesi e sviluppo'', Volume 1º, a cura di Maria Luisa Polichetti, F. Motta Editore, 2003 (pagine 49-93).</ref>. Lo scavo è accessibile dall'interno del Duomo, ma nonostante rivesta un notevole interesse è da anni precluso ai visitatori.
Degli scavi archeologici dell'[[Anfiteatro romano di Ancona|Anfiteatro romano]] si è già dato conto nella sezione ''[[#Architetture civili e militari|Architetture civili e militari]]''.
Sotto la chiesa di Santa Maria della Piazza ci sono i [[Chiesa di Santa Maria della Piazza#Resti della basilica paleocristiana|resti della basilica paleocristiana]] che, secondo alcuni studi, sarebbe stata l'antica cattedrale di Santo Stefano, la prima della città. Si può accedere a questa zona archeologica dall'interno della chiesa, e si possono ammirare mosaici policromi con simbologia paleocristiana, resti delle absidi, dei colonnati, del fonte battesimale e della cattedra<ref>Maria Luisa Polichetti, ''Santa Maria della Piazza'', Sagraf, 1981</ref>.
===
;Strade
Via XXIX Settembre è affacciata sulle banchine portuali, sugli arrivi e sulle partenze delle navi e su uno dei più classici panorami della città, dominato dal [[Duomo di Ancona|Duomo]], dal [[Faro di Ancona#Faro vecchio|Faro vecchio]] e dai vecchi rioni arrampicati sui colli. All'inizio della via si trova la [[statua di Traiano da Minturno#Via XXIX settembre, Ancona|statua bronzea di Traiano]], che ricorda l'ampliamento del porto deciso dall'imperatore.
Via della Loggia è l'antica via del Porto, sulla quale si affacciano edifici che hanno visto la storia della città marinara, tra i quali la [[Loggia dei Mercanti (Ancona)|Loggia dei Mercanti]] e il [[Palazzo Benincasa]].
La passeggiata "da mare a mare", ossia dalle banchine del porto al belvedere del [[Passetto (Ancona)|Passetto]], permette di congiungere i due lati del promontorio sul quale sorge la città; è costituita dai tre corsi principali e dal Viale della Vittoria. I tre corsi, dedicati a Garibaldi (Corso Nuovo), Mazzini (Corso Vecchio) e a Stamira, attraversano paralleli i quartieri ottocenteschi della città e ne costituiscono il centro commerciale. Il Viale della Vittoria, attraversa invece l'espansione urbanistica del primo Novecento e presenta interessanti esempi di architettura eclettica e liberty.
Via del Comune (Via Pizzecolli), prima dell'apertura dei corsi ottocenteschi, fu per secoli la strada principale della città. Percorre in salita tutto l'antichissimo rione di San Pietro e conduce sulla sommità del Colle Guasco, dove sorge il [[Duomo di Ancona|Duomo]]; ha aspetto medievale ed è ricca di palazzi storici, di monumenti e di scorci panoramici sul porto.
Via Astagno, con i vicoli limitrofi, costituiva l'antico [[Centro storico di Ancona|ghetto ebraico]], con i suoi alti palazzi e le strade strette e ripide.
;Piazze
Le piazze centrali della città sono quattro.
[[Piazza della Repubblica (Ancona)|Piazza della Repubblica]], comunemente detta "del Teatro", è il punto di unione tra centro e porto; vi si scorgono le banchine, con i traghetti in partenza per la Grecia e i paesi balcanici; vi si affaccia il [[Teatro delle Muse]].
[[Piazza del Plebiscito (Ancona)|Piazza del Papa]], di forma singolarmente allungata, è il cuore dei rioni più antichi della città. Prende nome dalla statua di [[papa Clemente XII]], responsabile della rinascita settecentesca dei traffici portuali; è un ritrovo serale molto frequentato.
L'ottocentesca [[Piazza Cavour (Ancona)|piazza Cavour]] è la più vasta della città ed è sistemata a giardino, come la vicina piazza Stamira; in entrambe le piazze le aiuole sono caratterizzate da palme di varie specie.
[[Piazza Roma (Ancona)|Piazza Roma]], insieme al Corso Vecchio, ospita nei giorni feriali l'animato mercato di bancarelle ed è caratterizzata dalla [[Fontana dei Cavalli]]; a pochi passi c'è l'antica [[Fontana del Calamo|Fontana delle Tredici Cannelle]]; secondo la tradizione chi deve partire può assicurarsi il ritorno in città bevendo l'acqua di questa fontana.
;Luoghi panoramici
I luoghi panoramici più noti di Ancona sono<ref>''Marche'', Touring club, 2005 (pp. 94, 103, 112, 114)</ref>: il piazzale del Duomo, affacciato sul porto, sulla città e sulla costa, visibile sino a Pesaro; [[Porta Pia (Ancona)|Porta Pia]], con vista su porto, Duomo e Faro, il belvedere di Capodimonte, da cui si può osservare l'isola pentagonale del [[Lazzaretto di Ancona|Lazzaretto]] circondata dal [[Mandracchio]], il [[Pincio di Ancona|Pincio]], con vista sulla città e sul porto, la pineta del Passetto, affacciata sulla costa alta, visibile sino a Monte Conero. A questi punti panoramici classici si aggiungono quelli aperti al pubblico negli ultimi decenni: la Lanterna Rossa, con vista completa sui rioni antichi disposti ad anfiteatro intorno al porto, e il [[Faro di Ancona|Faro]], alto sulle rupi e sui tetti della città antica<ref>Sito dell'ANSA, ''{{cita testo|url=https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/06/12/da-136-si-torna-alla-lanterna-rossa-del-porto-di-ancona_cdc2d5e3-ba33-44fd-97af-66d0d207303f.html|titolo=Si torna alla Lanterna Rossa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211028165632/https://www.ansa.it/marche/notizie/2020/06/12/da-136-si-torna-alla-lanterna-rossa-del-porto-di-ancona_cdc2d5e3-ba33-44fd-97af-66d0d207303f.html }}''; {{en}} Sito Lonely Planet, ''{{cita testo|url=https://www.lonelyplanet.com/italy/umbria-and-le-marche/ancona/attractions/parco-del-cardeto/a/poi-sig/1401906/360075|titolo=Parco del Cardeto|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211029171554/https://www.lonelyplanet.com/italy/umbria-and-le-marche/ancona/attractions/parco-del-cardeto/a/poi-sig/1401906/360075 }}''</ref>.
=== Aree naturali ===
==== Parchi pubblici di Ancona ====
{{vedi anche|Parchi pubblici di Ancona}}
La città è ben dotata di viali, piazze alberate e parchi, panoramici perché posti sulle parti più alte delle colline; ha infatti {{M|52|ul=m2}} di verde per abitante<ref>{{Cita web |url=https://www.openpolis.it/il-verde-urbano-per-limitare-linquinamento-nelle-citta/ |titolo=Verde urbano |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210915143143/https://www.openpolis.it/il-verde-urbano-per-limitare-linquinamento-nelle-citta/ |urlmorto=no }}</ref>. Tra essi si elencano i più importanti dal punto di vista storico e paesaggistico.
; Parco del Cardeto
Il [[Parco del Cardeto]] il più vasto della città (circa 35 ettari) è caratterizzato da interessanti testimonianze storiche, da un'elevata naturalità e da numerosi punti panoramici. È a picco sul mare ed occupa la sommità di due colline: Monte Cardeto e il Colle dei Cappuccini. Al suo interno zone di prato naturale, di boschetti sempreverdi, di macchie di [[Spartium junceum|ginestre]]; le fioriture spontanee (tra cui quelle di varie [[orchidaceae|orchidee]] selvatiche) si susseguono lungo il corso dell'anno.
; Parco del Passetto
Il [[Passetto (Ancona)#Parco del Passetto|Parco del Passetto]] è situato a sud del Monumento ai Caduti. Si trova a picco sul mare, cui conduce un sentiero; è caratterizzato dalla presenza di tre laghetti artificiali, di una pista di pattinaggio e di una piscina pubblica e da terrazze affacciate sul mare. Per anni lasciato in degrado, il suo recente restauro è stato segnato da vicende giudiziarie che hanno rivelato una progettazione mal eseguita e mal realizzata<ref>{{Cita web |url=https://www.cronacheancona.it/2019/11/07/corruzione-in-comune-tra-gli-appalti-i-laghetti-del-passetto-perquisito-ufficio-dellassessore-manarini/199117/ |titolo=Corruzione in Comune |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211030015357/https://www.cronacheancona.it/2019/11/07/corruzione-in-comune-tra-gli-appalti-i-laghetti-del-passetto-perquisito-ufficio-dellassessore-manarini/199117/ |urlmorto=no }}</ref>.
; Parco della Cittadella
Il [[Parco della Cittadella di Ancona|Parco della Cittadella]] è cinto dalle mura del Campo Trincerato e confina con la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]], da cui prende il nome. All'interno del parco le antiche strutture militari convivono con una vegetazione in gran parte spontanea; interessante la presenza di un percorso dedicato alla conoscenza tattile e olfattiva del mondo vegetale.
; Pincio
Il [[Pincio di Ancona]], non molto esteso, è di grande importanza storica, dato che è il più antico della città, essendo sorto dopo il [[1870]] per celebrare la [[presa di Roma]]. Come il suo omonimo romano, il Pincio di Ancona è ricco di sempreverdi, ha un impianto geometrico dei sentieri ed ha un belvedere da cui si gode di un'ampia vista sulla città.
; Villa Santa Margherita
[[Villa Santa Margherita (Ancona)|Villa Santa Margherita]] risale all'Ottocento<ref group="A">È nota anche con i nomi di Villa Almagià, Giardino dei Frati e di Villa Gusso</ref> ed è organizzata come un [[Giardino all'inglese|giardino romantico]]: tra la vegetazione che imita il paesaggio naturale sorgono quinte architettoniche, un'[[Giardino d'inverno|aranciera]] e un edificio [[Belvedere (architettura)|belvedere]] immerso nel bosco, ricco di alberi monumentali. Per vent'anni fu sede del convento dei Frati Minori<ref>Mario Natalucci, Ancona attraverso i secoli, 1960, III volume (p. 522); {{cita testo|url=http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/243|titolo=Villa Santa Margherita (Almagià)|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913094811/http://www.ilparcopiubello.it/index.php/park/dettaglio/243 }}</ref>.
; Parco del Cras
Il [[Parchi pubblici di Ancona#Parco del Cras|Parco del Cras]] nacque nel [[1901]] come giardino dell'Ospedale Psichiatrico; ha gli alberi più rigogliosi della città, dato che per molti anni sono stati risparmiati dalle potature. È interessante anche per l'organizzazione degli spazi in grandi cortili verdi collegati da porticati coperti da capriate in legno, che rendono il parco visitabile anche con la pioggia<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/bilanciamo/wp-content/uploads/sites/17/2019/01/Percorsi-extraurbani-1.pdf |titolo=Bilancio partecipato 2018 |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913092648/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/bilanciamo/wp-content/uploads/sites/17/2019/01/Percorsi-extraurbani-1.pdf |urlmorto=no }}</ref>.
==== Parco regionale del Conero ====
[[File:Raggi sulla punta della Scalaccia.jpg|miniatura|La costa alta anconitana rientra nel Parco del Conero. In lontananza la punta delle Due Sorelle e il Monte Conero]]
Una gran parte della fascia costiera del territorio comunale di Ancona rientra all'interno del [[Parco regionale del Conero]], caratterizzato da ampi boschi sempreverdi di [[macchia mediterranea]], da scogliere a picco sul mare, da spiagge raggiungibili solo a nuoto o per impervi ''stradelli'', da una campagna di alto valore paesaggistico e ricca di prodotti tipici, come la [[Lavandula|lavanda]], il miele, l'olio, i legumi. Tra le località anconetane all'interno del Parco va citata [[Portonovo]], meta molto frequentata da anconetani e turisti, con i suoi boschi a ridosso delle spiagge e con i suoi antichi monumenti.
Peculiarità della città è il fatto che il [[Parco regionale del Conero|Parco del Conero]] comprende anche aree prettamente urbane: tra esse la zona del [[Passetto (Ancona)|Passetto]], con le rupi, la pineta e le scogliere, e quella delle [[Parco del Conero#Itinerario n° 13 - Le Valli di Pietralacroce|Valli di Pietralacroce]], che dal centro abitato scendono verso il ciglio delle rupi; quattro ''stradelli'' conducono al mare, attraversando boschi e prati. Queste zone sono ricche di punti panoramici sulle scogliere sottostanti e sulla città.
; I fondali marini
Da anni è in discussione al [[Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare|Ministero dell'Ambiente]] l'ipotesi di istituire un [[Area marina protetta|parco marino]] nel mare che bagna la costa orientale della città e il [[Parco regionale del Conero|parco del Conero]], motivata dalla presenza di fondali di grande ricchezza naturalistica: non è comune in Adriatico incontrare, ad esempio, [[Scleractinia|madrepore]], [[Alcyonacea|gorgonie]] e tante specie di [[nudibranchia|nudibranchi]]. In una costa molto frequentata e nella quale il rapporto con il mare è antico ed intenso<ref name=rapporto>{{Cita web |url=https://www.consiglio.marche.it/informazione_e_comunicazione/pubblicazioni/quaderni/pdf/228.pdf |titolo=Ancona e il mare |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210915103203/https://www.consiglio.marche.it/informazione_e_comunicazione/pubblicazioni/quaderni/pdf/228.pdf |urlmorto=no }}</ref>, si prevede di proteggere l'ambiente marino senza impedire gli usi tradizionali e innocui per la natura, come la balneazione, la nautica a vela o a remi e la piccola pesca amatoriale<ref>{{Cita web |url=http://www.legambiente.it/contenuti/mare/procedere-allistituzione-dell-area-marina-del-conero |titolo=Procedere all'istituzione dell'Area marina del Conero |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140821043228/http://www.legambiente.it/contenuti/mare/procedere-allistituzione-dell-area-marina-del-conero |urlmorto=no }}</ref>.
==== Selva di Gallignano e Orto Botanico Universitario ====
La [[Selva di Gallignano]], di circa 100 ettari, è una rara testimonianza del bosco [[autoctono (biologia)|autoctono]] di [[Deciduo|caducifoglie]] che una volta caratterizzava le colline marchigiane. È un{{'}}''area floristica protetta''<ref group="A">Istituita ai sensi della L.R.52/74</ref> ed è il cuore dell'[[Orto botanico Selva di Gallignano|Orto Botanico dell'Università di Ancona]], oltre che la sua maggiore peculiarità. Alcune collezioni permettono di conservare ''ex-situ'' alcune [[Endemismo|specie endemiche]] adriatiche, specie alimentari spontanee e [[pianta officinale|piante officinali]] locali.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{| class="wikitable" style="font-size:90%;
|+ Evoluzione della popolazione di Ancona<ref>P. Burattini. ''
! Anno || centro urbano || frazioni e<br /> case sparse || totale
|-
| 1174 ||
|-
| 1565 ||
|-
| 1582 ||
|-
| 1656 ||
|-
| 1701 ||
|-
| 1708 ||
|-
| 1725 ||
|-
| 1763 ||
|-
| 1769 ||
|-
| 1770 ||
|-
| 1809 ||
|-
| 1816 ||
|-
| 1828 ||
|-
| 1844 ||
|-
| 1846 ||
|-
| 1853 ||
|-
| 1861 ||
|-
| 1871 ||
|-
| 1881 ||
|-
| 1901 ||
|-
| 1911 ||
|-
| 1921 ||
|-
| 1931 ||
|-
| 1936 ||
|-
| dicembre 1939 ||
|-
| luglio 1944 ||
|-
| novembre 1946 ||
|-
| marzo 1950 ||
|-
| dicembre 1950 ||
|-
| 1951 ||
|-
| 1961 ||
|-
| 1971 ||
|-
| 1981 || || ||
|-
| 1991 || || ||
|-
| 2001 ||
|-
| 2011 || || ||
|}
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Nella storia dell'evoluzione demografica di Ancona si nota il brusco calo avvenuto nel 1944 per lo sfollamento della popolazione verso le città e le campagne limitrofe a causa dei numerosi bombardamenti durante la [[seconda guerra mondiale]]. Altre cause del calo di popolazione sono la grave [[epidemia]] del [[XVIII secolo]], il [[terremoto]] del [[1972]] e, in misura minore, la frana del [[1982]].
Ancona ha avuto il massimo degli abitanti nel 1971. Da allora si è assistito ad un lieve calo, favorito dai [[Saldo naturale|saldi naturale]] (differenza fra nati e morti) e [[Saldo migratorio|migratorio]] (differenza fra immigrati ed emigrati) entrambi negativi dal 1979.<ref>
Dopo un minimo di {{formatnum:98000}} abitanti, registrato nel 1999, si è registrato un progressivo incremento della popolazione, grazie soprattutto al consistente flusso migratorio, che ha riportato la città a superare di nuovo le centomila unità, attestandosi a più di
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 la popolazione straniera era di {{formatnum:14629}}, pari al 14,67% della popolazione.<ref name=":0">{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera e popolazione residente straniera per sesso|accesso=16 luglio 2025}}</ref>
==== Nei secoli passati ====
Ad Ancona il fenomeno della presenza di cittadini stranieri in città non è nuovo, in quanto l'esistenza del porto ha sempre richiamato folti gruppi di persone da paesi anche lontani, che spesso si organizzavano in comunità vere e proprie.
Le principali nei secoli furono: l'[[ebrei|ebraica]] (con i due rami levantino ed italiano, ognuno fornito di propria [[sinagoga]]); l'[[Albania|albanese]]; la [[Ragusa (Croazia)|ragusea]] (aveva il suo riferimento nella chiesa di San Biagio); la [[Grecia|greca]] (aveva il suo riferimento nella [[chiesa di Sant'Anna dei Greci]]); l'[[Armenia|armena]] (la cui chiesa era San Gregorio illuminatore). Anche i [[Islam|musulmani]] hanno sempre frequentato la città, tanto che nel periodo medievale ad essi erano stati assegnati alcuni locali nel palazzo del Comune.
La presenza in città di varie etnie è testimoniata anche dall'esistenza, all'indomani dell'Unità d'Italia, di tre cimiteri: quello ortodosso (il ''Campo de' Greci'', chiuso dopo L'Unità e non più esistente), quello protestante (il ''Campo degli Inglesi'', ancora visitabile), quello ebraico (il ''Campo degli Ebrei'').
; La comunità ebraica
{{Vedi anche|Comunità ebraica di Ancona}}
Tra le varie comunità, quella ebraica è quella che ha lasciato più il segno nella storia della città e che tuttora è significativa. È una delle più antiche e significative comunità ebraiche d'Italia. A testimonianza della sua storia rimangono l'antico ghetto con le [[Sinagoghe di Ancona|due sinagoghe]] e il suggestivo cimitero (uno dei più vasti ed antichi d'Italia): il [[Parco del Cardeto#Il Campo degli ebrei|Campo degli Ebrei]].
==== Nel XXI secolo ====
Le comunità nazionali più numerose al 31 dicembre 2023 erano:<ref name=":0" />
* [[Bangladesh]] {{formatnum:2885}}
* [[Romania]] {{formatnum:2320}}
* [[Albania]] {{formatnum:1336}}
* [[Perù]] 977
* [[Filippine]] 683
* [[Ucraina]] 625
* [[Tunisia]] 599
* [[Pakistan]] 428
* [[Nigeria]] 422
* [[Marocco]] 319
[[File:Ancona cimitery ebreo 333.JPG|miniatura|Campo degli Ebrei, Ancona]]
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto anconitano}}
{{Citazione|Io guardo 'sta cruceta sbuzolosa
cun 'st'anima gentile; cià qualcosa
del caratere nostro anconità;
rozo de fora, duro, un po' vilà
ma drento bono, un zuchero, 'n'amore,...
ché nun conta la scorza, conta el core
Il dialetto cittadino,
L'anconitano appartiene ai [[dialetti italiani mediani]] (subarea ''perimediana''), e ha influssi [[Lingue gallo-italiche|gallo-italici]] e [[Lingua veneta|veneti]], per cui è spesso considerato di transizione tra i dialetti centrali e quelli gallo-italici.
Il [[dialetto anconitano]] è usato nella [[poesia vernacolare anconetana]], nel teatro e nelle canzoni popolari. Il poeta che ha reso il dialetto cittadino lingua letteraria è stato [[Duilio Scandali]], a cui sono seguiti molti altri, fino al contemporaneo [[Franco Scataglini]], la cui lingua non è però il dialetto popolare, ma quello trasfigurato dalla poesia. Da più di un secolo numerose compagnie di teatro dialettale si sono susseguite, creando una buona tradizione e l'annuale festival del dialetto di [[Circoscrizioni di Ancona|Varano]]. Tra le canzoni più note ci sono: l'"''[[Duilio Scandali|Inno del portoloto]]''", "''Erane tre surele''", "''Alba''", "''El carnevale''".
; Isola linguistica gallica del Conero
Le frazioni anconitane del [[Monte Conero|Conero]], ossia [[Poggio (Ancona)|Poggio]] e [[Massignano (Ancona)|Massignano]], insieme a [[Camerano]], formano l'area dell'[[Dialetti marchigiani#Sub-area del Cònero|isola linguistica gallica del Conero]]. I dialetti di questi centri non sono varianti del dialetto anconitano, ma costituiscono un nucleo gallico, simile a quello parlato a nord dell'[[Esino (fiume)|Esino]]. Nei versi riportati sotto si dà un esempio del dialetto del [[Poggio (Ancona)|Poggio]].
{{Citazione|Pett' al Mont' d'Ancona sorg' el Poy
bellu ch' par un fior' 'n cima a un scoy
su pr' fianchi del mont' s' rampigna
Riga 487 ⟶ 467:
ch'achì par' ch' č' god' la natura
sal ben d' la marina e quel del mont'
sa i camp' verdi e pîni sempr' d' piant'
=== Tradizioni e folclore ===
{{vedi anche|Miti e leggende di Ancona}}
[[File:Mascherone-fontana-calamo.JPG|miniatura|Un mascherone della Fontana del Calamo]]
Antichissima credenza, attestata fin dal [[XVI secolo|Cinquecento]], è quella di bere l'acqua della [[Fontana del Calamo]] (comunemente chiamata ''le Tredici Cannelle'') per assicurarsi il ritorno in città<ref name="ReferenceA">AA.VV. Tradizioni e costumi d'Italia, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983</ref>.
Assai singolari e prova di uno stretto rapporto con il mare sono le [[grotte del Passetto]], cinquecento cavità scavate sin dalla metà dell'Ottocento alla base della rupe, per servire come ricovero di barche ed appoggio estivo; i fruitori, i "grottaroli", sono riuniti in tre associazioni<ref name=rapporto/><ref>* Sergio Anselmi, Gianni Volpe, ''Marche'', volume della collana ''L'architettura popolare in Italia'', Edizioni Laterza, 1987 - ISBN 978-88-4202-819-2;
* ''{{cita testo|titolo=Variante generale al Piano del Parco del Conero - APS 20 - azione 2|url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sui/wp-content/uploads/sites/9/Edilizia/parco_conero/quaderno02_appr.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211022080803/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/sui/wp-content/uploads/sites/9/Edilizia/parco_conero/quaderno02_appr.pdf}}'';
* Emilio D'Alessio, ''Le grotte del Passetto: architettura e natura del litorale di Ancona'', ARS Books, 1990.</ref>.
In città si usano tradizionalmente le [[carta da gioco|carte da gioco]] piacentine, e ciò è dovuto al fatto che nello [[Stato Pontificio]], del quale Ancona fece parte dal [[1532]] al [[1860]], la città di Piacenza aveva l'esclusiva per la fabbricazione delle carte<ref>Giampaolo Dossena, ''Solitari con le carte'', A. Mondadori editore, 1979 (cap. ''Carte regionali italiane'', pp. 17-19)</ref>.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Ancona è sede delle seguenti istituzioni di importanza superiore alla provinciale.
* Giunta Regionale delle Marche.
* [[Consiglio regionale (Italia)|Consiglio regionale]] delle [[Marche]].
* [[Università Politecnica delle Marche]].
* [[Consiglio Nazionale delle Ricerche#Gli istituti|Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche]]<ref group="A">Il primo presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche fu l'anconitano [[Vito Volterra]]</ref>
* Organi periferici del [[Ministero per i Beni e le Attività Culturali]]:
** [[Soprintendenze|Soprintendenza archeologica]] delle [[Marche]],
** [[Soprintendenze|Soprintendenza ai Beni Ambientali ed Architettonici]] delle [[Marche]],
** [[Soprintendenza archivistica]] delle [[Marche]].
* Organi periferici del [[Ministero della
** [[Tribunale]] di Ancona,
** [[Tribunale per i minorenni]] di Ancona,
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* Organi periferici del [[Ministero dell'Economia e delle Finanze]]:
** Ufficio delle [[Dogana|Dogane]] di Ancona,
** Direzione regionale Marche dell'[[Agenzia delle
** Direzione regionale Marche ed Umbria dell'[[Agenzia del territorio]].
* Segretariato permanente dell'[[Iniziativa Adriatico Ionica]], emanazione del [[Ministero degli Affari Esteri]].
* Ufficio Scolastico Regionale per le Marche, ufficio periferico del [[Ministero dell'
* Direzione delle Poste per le Marche e l'Umbria
* Direzione Regionale Marche della [[Trenitalia|Trenitalia S.p.A.]];
* [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo|Arcidiocesi metropolita di Ancona-Osimo]], facente parte della [[Provincia ecclesiastica]] di Ancona.
==== Strutture sanitarie ====
La sanità ad Ancona è gestita principalmente dall'"Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti", che accorpa l'Ospedale "Umberto I", il cardiologico "G. M. Lancisi" e l'Ospedale dei Bambini "G. Salesi". I primi due sono situati in un unico polo, nel quartiere delle [[Circoscrizioni di Ancona#Quartiere di Torrette|Torrette]], mentre il terzo è localizzato al [[Circoscrizioni di Ancona#Rione del Passetto|Passetto]]. È presente una forte collaborazione con la facoltà di medicina dell'[[Università Politecnica delle Marche]].
Sono presenti anche l'[[geriatria|ospedale geriatrico]] "U. Sestilli", sede locale dell'[[Istituto nazionale ricovero e cura anziani|INRCA]] e la casa di cura convenzionata "Villa Igea".
== Cultura ==
=== Istruzione ===
====
* [[Biblioteca comunale Luciano Benincasa]], fondata nel [[1669]], con più di 100.000 volumi è la più importante della città; è annessa un'emeroteca. Chiusa per lavori di restauro della sede, nel 2012 è stata riaperta solo parzialmente.
*Biblioteca dell'Archivio di Stato, fondata nel 1871, conserva, tutela e valorizza circa diciassette chilometri lineari di materiale documentario;
*[[Biblioteca della Soprintendenza archeologica di Ancona|Biblioteca della Soprintendenza archeologica]], specializzata in archeologia e storia locale;
*Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici.
*Biblioteche di istituzioni culturali:
**della [[Deputazioni di storia patria#Deputazioni|Deputazione di storia patria per le Marche]];
**dell'Accademia marchigiana di scienze, lettere ed arti;
**dell'Istituto per la storia del movimento di liberazione delle Marche.
*Biblioteche di istituzioni religiose:
**del Pontificio Seminario Regionale Pio XI;
**dell'Opera Salesiana;
**Biblioteca diocesana.
*Biblioteche universitarie:
**dell'Istituto Teologico Marchigiano;
**della facoltà di Economia;
**della facoltà di Medicina e Chirurgia;
**della facoltà di Ingegneria;
**della facoltà di Scienze
*Biblioteca del [[Consiglio regionale delle Marche]];
*Biblioteca privata Franco Amatori, aperta al pubblico dal 2008 nello storico [[Palazzo Benincasa]].
Nel luglio 2020 Ancona ha ottenuto il riconoscimento di "[[Città che legge]]" 2020-2021.<ref>{{cita web|url=https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|titolo=Comuni superiori ai 100.001 abitanti|accesso=6 luglio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200704193250/https://www.cepell.it/it/documenti/amministrazione-trasparente/sovvenzioni,-contributi,-sussidi,-vantaggi-economici/qualifica-%E2%80%9Ccitt%C3%A0-che-legge%E2%80%9D-2020-2021/comuni-2/671-comuni-sopra-a-100-001-abitanti-2/file.html|urlmorto=no}}</ref>
==== Università politecnica delle Marche ====
[[File:UnivPM-Rettorato.jpg|miniatura|Il Rettorato, ex-sede della [[Provincia di Ancona]], sul lato sud di piazza Roma]]
Nel 1562 venne aperta ad Ancona l{{'}}''Universitas studii generalis cuiuscum scientiae et facultatis'', con le facoltà di diritto e di teologia e la possibilità di apertura anche di facoltà scientifiche<ref>{{Cita|Gian Paolo Brizzi e Jacques Verger (a cura di), ''Le università minori in Europa''}}.</ref> L'università anconitana si ricollegava alla scuola di diritto attiva in città nel Medioevo, dal 1300 in poi.<ref>{{Cita|Giancarlo Galeazzi (a cura di), ''Benvenuto Stracca nel quarto centenario della morte''}}.</ref>
Gli studi universitari moderni ad Ancona iniziano nel [[1959]] con l'apertura della facoltà di Economia. Nel [[1969]] viene fondata l'Università degli Studi di Ancona, dal [[2003]] denominata "[[Università politecnica delle Marche]]", che conta quaranta corsi di laurea e cinque facoltà: Agraria, Economia, Ingegneria, Medicina e Scienze. Gli studenti sono più di 16.000<ref>Dati tratti da ''Marchedomani'' di maggio 2012</ref>.
Hanno inoltre sede in città l'Istituto Teologico Marchigiano e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose «Lumen gentium», aggregati alla Facoltà di Sacra Teologia della [[Pontificia Università Lateranense]], e la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici.
Per ciò che riguarda gli studi musicali, in città svolgeva la funzione di [[Conservatorio]] l'Istituto Superiore di Studi Musicali "G.B. Pergolesi", attivo dal [[1924]] al [[2014]], dal [[2001]] pareggiato ai conservatori di musica statali. Nel 2014 il Comune decise di chiudere l'istituto<ref>{{Cita web |url=https://www.anconatoday.it/politica/chiusura-pergolesi-ancona-opposizioni-insorgono-17-settembre-2014.html |titolo=Addio al Pergolesi: il Comune non stanzierà i fondi. L'opposizione insorge |accesso=13 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913171953/https://www.anconatoday.it/politica/chiusura-pergolesi-ancona-opposizioni-insorgono-17-settembre-2014.html |urlmorto=no }}</ref>
==== Musei ====
{{vedi categoria|Musei di Ancona}}
* [[Museo archeologico nazionale delle Marche]]: è ospitato all'interno del cinquecentesco [[palazzo Ferretti]] e permette un interessante viaggio nel tempo grazie alle testimonianze ricchissime di tutte le civiltà della regione. Conserva una completa documentazione sull'arte e sulla vita quotidiana del [[Piceni|popolo piceno]]; notevoli sono anche le testimonianze dell'invasione [[galli]]ca del VI secolo a.C. e della [[Ankón|fase greca di Ancona]].
* [[Museo della città di Ancona]]: è un museo di storia urbana; si segnalano le vedute della città di [[Luigi Vanvitelli]] e un grande plastico in legno che ricostruisce la città di Ancona nel [[1844]].
*[[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Pinacoteca civica "Francesco Podesti"]]: tra le opere più notevoli, quelle di [[Carlo Crivelli]], del [[Tiziano]], di [[Lorenzo Lotto]], del [[Guercino]], di [[Sebastiano del Piombo]], di [[Orazio Gentileschi]], di [[Andrea Lilli]], di [[Francesco Podesti]]. Conserva anche opere di autori contemporanei. Nel 2016 è stata parzialmente riaperta con nuovo allestimento.
* [[Museo Omero|Museo tattile statale Omero]]: È uno dei più importanti musei tattili in Italia<ref>{{Cita web |url=https://www.quotidiano.net/magazine/tempo%20libero/musei-tattili-italiani-1.3323540 |titolo=Musei tattili italiani |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914110733/https://www.quotidiano.net/magazine/tempo%20libero/musei-tattili-italiani-1.3323540 |urlmorto=no }}</ref>, e permette di avvicinarsi all'arte toccando calchi in gesso a grandezza naturale di famose opere scultoree, modellini architettonici di celebri monumenti, reperti archeologici e sculture originali di artisti contemporanei.
* [[Museo diocesano (Ancona)|Museo diocesano di Ancona]]: è una collezione di arte sacra; notevoli sono i sarcofagi paleocristiani e gli arazzi dai colori vivissimi di [[Peter Paul Rubens|Rubens]].
* Museo diffuso urbano: è un museo a cielo aperto che si snoda tra i luoghi dell'antica comunità ebraica anconitana. È attualmente chiuso.
* [[Chiesa di Sant'Agostino (Ancona)|Sala museale Contrammiraglio Guglielmo Marconi]]: è un museo di storia delle telecomunicazioni, con una collezione di radio antiche e attrezzature per esperimenti. È attualmente chiuso.
* [[Museo di scienze naturali Luigi Paolucci]]: nato nel 1864 grazie all'opera del noto scienziato anconitano [[Luigi Paolucci]], ha avuto sede in città per 80 anni e poi è stato chiuso per i danni di guerra; nel 1997 è stato trasferito nella vicina [[Offagna]], uno dei [[castelli di Ancona]]. Sono esposti fossili, minerali, materiali didattici storici e animali impagliati.
* Museo del giocattolo e del bambino<ref>{{Cita web|url=https://www.museionline.info/marche-musei-monumenti/ancona-muusei|titolo=Museo del Giocattolo e del Bambino}}</ref>.
=== Media ===
==== Stampa ====
* ''[[Corriere Adriatico]]'' (edito ad Ancona);
* ''[[Il Resto del Carlino]]''.
===
==== Arte ad Ancona ====
{{vedi anche|Arte ad Ancona}}
L'arte di ogni epoca ha lasciato in città testimonianze significative, ma Ancona è particolarmente ricca di opere d'arte dei suoi periodi di massima fioritura: quelli dell'impero di [[Traiano]] (II secolo a.C.), della [[repubbliche marinare|repubblica marinara]] (dall'XI al XVI secolo), e del [[Porto franco (economia)|porto franco]] (XVIII secolo).
In particolare, la città fu uno dei centri principali del [[Rinascimento adriatico]], fenomeno artistico in cui la riscoperta dell'arte classica è accompagnata da una certa continuità formale con l'arte gotica. Coinvolse pittura, scultura e architettura ed è un tipo di Rinascimento in cui non si rinnega il gotico, ma lo si svuota di significato utilizzandolo solo come decorazione, mentre la sostanza delle opere artistiche accoglie le novità legate alla riscoperta dell'arte greca e romana<ref>Pietro Zampetti, ''Pittura nelle Marche'', Nardini editore, Firenze, 1988 (pagina 333)</ref>.
;Testimonianze archeologiche di arte picena e greca
L'arte picena e quella [[arte greca|greca]] sono testimoniate dai reperti ritrovati nelle antiche [[necropoli]] ed esposti al [[Museo archeologico nazionale delle Marche]].
;Architettura
Tra gli architetti che lavorarono ad Ancona si ricordano per l'Età Antica [[Apollodoro di Damasco]], per il Medioevo [[Margaritone d'Arezzo]], [[Mastro Filippo]] e [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]]. Per il Rinascimento [[Antonio da Sangallo il Giovane]] e [[Francesco di Giorgio Martini]], per il Settecento [[Luigi Vanvitelli]] e [[Carlo Marchionni]], per l'Età Contemporanea [[Guido Cirilli]], [[Pietro Belluschi]] e [[Vittorio Gregotti]].
;Scultura
Tra gli scultori che hanno lasciato le loro opere in città si ricordano per il Medioevo [[Margaritone d'Arezzo]], [[Mastro Filippo]] e [[Giorgio di Matteo|Giorgio da Sebenico]], già citati come architetti. Per il Rinascimento, sono presenti opere di [[Giovanni Dalmata]], per l'Età Moderna di [[Gioacchino Varlè]], per l'Età Contemporanea di [[Vittorio Morelli]], [[Filandro Castellani]], [[Pericle Fazzini]], [[Valeriano Trubbiani]], [[Aligi Sassu]] e [[Arnaldo Pomodoro]].
;Pittura
Per il Medioevo, si deve ricordare la scuola di pittura gotica, la ''Scuola di Ancona'', attiva in città tra Trecento e Quattrocento; [[Olivuccio di Ciccarello]] ne era il maestro<ref>Pietro Zampetti, in ''Francesco Podesti'', Electa editrice, Milano 1996, pagina 34</ref><ref>Andrea De Marchi e Matteo Mazzalupi, ''Pittori ad Ancona nel Quattrocento'', Federico Motta editore, Milano 2008, ISBN 978-88-7179-607-9</ref>.
Per il Rinascimento, il pieno Quattrocento è segnato dall'anconitano [[Nicola di Maestro Antonio d'Ancona|Nicola di Mastro Antonio]]. Altri protagonisti della pittura rinascimentale ad Ancona furono [[Carlo Crivelli]], [[Tiziano]] e [[Lorenzo Lotto]], che aprì una scuola di pittura in città. I capolavori di questi artisti sono conservati nelle chiese e nella pinacoteca. [[Tiziano]], in particolare lasciò in città la sua prima opera datata e uno dei suoi ultimi dipinti, ciò che permette di seguire la sua evoluzione artistica.
Nel periodo manierista si distinguono i nomi di [[Pellegrino Tibaldi]] e di [[Andrea Lilli]], mentre testimonianze della pittura del Seicento sono i dipinti di [[Orazio Gentileschi]], di [[Carlo Maratta]] e del [[Guercino]].
Nell'Ottocento spicca la figura del pittore anconitano [[Francesco Podesti]], che tra accademismo, pittura storica e [[romanticismo]] raggiunse fama internazionale. Fu uno degli ultimi grandi maestri dell'[[affresco]], e con tale tecnica dipinse in [[Città del Vaticano|Vaticano]] la [[sala dell'Immacolata|sala dell'Immacolata Concezione]]. Uno dei suoi capolavori, il ''[[Giuramento degli Anconetani]]'', è uno dei simboli della città.
A inizio [[Novecento]], nel periodo tra [[Divisionismo]] e [[Simbolismo (arte)|Simbolismo]], lavorò in città [[Augusto Mussini|Fra' Paolo Mussini]]; durante gli anni Trenta del secolo, lasciò le sue opere in città [[Pio Pullini]].
====Ancona nell'arte====
In questa sezione si elencano le principali opere che, nel corso dei secoli hanno rappresentato Ancona nella scultura, nella pittura, nella letteratura e nel cinema.
;Ancona nella pittura e nella scultura
{{vedi anche|Ancona nell'arte#Ancona nella pittura e nella scultura}}
[[File:058 Conrad Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, Tafel LVIII.jpg|thumb]]
[[File:Domenichino - A Triumphal Arch of Allegories - WGA06409.jpg|miniatura|L'Arco di Traiano di Ancona in un dipinto del [[Domenichino]]]]
[[File:Pinturicchio - No. 10 - Pope Pius II Arrives in Ancona - WGA17807.jpg|miniatura|Pio II arriva ad Ancona, del [[Pinturicchio]]]]
Il più antico panorama di Ancona risale al ⅠⅠ secolo, si trova a Roma ed è scolpito nelle pietre della [[Colonna Traiana]]. Si tratta della [[Rilievi della colonna Traiana#Campagna del 105|scena 58]], raffigurante la ''Partenza da Ancona dell'Imperatore Traiano per la [[Storia della Dacia|Seconda Guerra Dacica]]''<ref>{{Cita libro |autore=Fiorella Festa Farina |titolo=Tra Damasco e Roma. L'architettura di Apollodoro nella cultura classica |editore=L'Erma di Bretschneider |città=Roma |anno=2001}}</ref>. In questa raffigurazione Ancona è riconoscibile attraverso i monumenti più rappresentativi dell'epoca: il [[Tempio di Afrodite (Ancona)|tempio di Venere]], i cui resti sono visibili al di sotto dell'attuale [[Duomo di Ancona|duomo]]; il [[Ankón#Il tempio di Diomede|tempio di Diomede]], colpito dalle onde<ref>A. Coppola, ''I due templi greci di Ancona'', in ''Esperia'', nº 3 pubblicato nell'anno 1993 (pagg. 189-192)</ref>; il molo e l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]], ancora ottimamente conservati nel porto attuale. È interessante notare che, nonostante siano passati diciannove secoli, ancor oggi i luoghi rappresentativi della città siano rimasti gli stessi: il tempio sul colle Guasco, il porto, l'Arco di Traiano.
Nel Rinascimento, Ancona è stata rappresentata varie volte nei dipinti di noti artisti.
[[Vittore Carpaccio]] raffigura Ancona nel ''[[Ritratto di cavaliere]]'' (rione di Capodimonte), nel ''[[San Giorgio e il drago (Carpaccio)|San Giorgio e il drago]]''
(Duomo) e nella ''[[Predica di santo Stefano]]'' (Arco di Traiano)<ref name="duomo">{{Cita libro |titolo=San Ciriaco, la cattedrale di Ancona |editore=Motta editore |città=Milano |anno=2003 |ISBN=88-7179-353-6}}</ref><ref name=itinerari>Pietro Zampetti, ''Itinerari per le Marche'', Editoriale L'Espresso, 1980.</ref>.
[[Giovanni Bellini]] rappresenta il Duomo e il colle Guasco nella ''Crocifissione'' di Prato, e il rione di Capodimonte nella ''Sacra Conversazione'' 'Giovannelli'<ref name=duomo/><ref name=autogenerato4>{{Cita libro |autore=Fabio Bronzini |autore2=Angela Bedini |autore3=Stefano Sanpaolesi |titolo=Il profumo della città |editore=Il lavoro Editoriale |città=Ancona |anno=2009 |p=48}}</ref>, mentre nel ''Martirio di San Marco'', eseguito insieme a [[Vittore Belliniano]] e [[Lorenzo Lotto]], raffigura ancora una volta il Duomo e il colle Guasco, anche se Ancona qui serve per rappresentare [[Alessandria d'Egitto]]<ref name=duomo/>.
Il [[Pinturicchio]], nel ''Papa Pio II arriva per la Crociata al porto di Ancona'', raffigura una veduta della città<ref name=duomo/>.
[[Carlo Crivelli]], nella ''Visione del Beato Gabriele Ferretti'', ci offre una veduta della campagna nei pressi della Chiesa di San Francesco ad Alto<ref>{{cita web |url=http://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-the-vision-of-the-blessed-gabriele |titolo=Carlo Crivelli, “The Vision of the Blessed Gabriele” |editore=Galleria Nazionale di Londra |lingua=en |accesso=3 luglio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190703131905/https://www.nationalgallery.org.uk/paintings/carlo-crivelli-the-vision-of-the-blessed-gabriele |urlmorto=no }}</ref>.
[[Tiziano]], nel ''Noli me tangere'', rappresenta Porta Capodimonte<ref name=autogenerato4 /><ref>In questo caso l'identificazione non è condivisa da tutti: vedi Mario Tarelli ''Porta Capodimonte in una tela di Tiziano?'' Ancona 1945.</ref>.
Il [[Domenichino]] nel dipinto ''Arco di Traiano'' ci ha lasciato una interpretazione rinascimentale dell'antico monumento romano<ref>{{Cita libro |autore=Evelina Borea |autore2=Carlo Gasparri |titolo=L'idea del bello: viaggio per Roma nel Seicento con Giovan Pietro Bellori |editore=Ed. de Luca |anno=2000 |p=326}} Nel dipinto l'iscrizione è modificata.</ref>.
Nella [[Galleria delle carte geografiche]], ai [[Musei vaticani]], c'è il più completo panorama dell'Ancona cinquecentesca: ''Veduta della città e del porto di Ancona'', di [[Antonio Danti]]<ref>{{cita libro |autore=AA.VV. |titolo=Roma |editore=Touring Editore |città=Milano |anno=2008 |ISBN=978-88-365-4134-8}}</ref> accompagnata dalle vedute prospettiche degli altri tre porti più importanti dell'epoca.
Passando al Settecento, si ricordano soprattutto due opere di [[Luigi Vanvitelli]]: ''Veduta del Molo nuovo dal Lazzaretto'' e la speculare ''Veduta del Lazzaretto dal Molo Nuovo''<ref name="immagine">{{Cita libro |autore=Fabio Mariano |titolo=L'immagine delle città |editore=Il lavoro editoriale |città=Ancona |anno=2001 |ISBN=88-7663-317-0}}</ref>. Tra incisori di questo secolo che hanno raffigurato Ancona, si ricordano [[Giovanni Battista Piranesi]] (''Arco di Traiano'') e [[Jakob Philipp Hackert]] (''Veduta del porto di Ancona con l'Arco di Traiano'')<ref>G. Piranesi, ''Alcune Vedute di Archi Trionfali ed altri monumenti innalzati da Romani parte de quali se veggono in Roma e parte per l'Italia'', 1748; Paolo Bembo, ''{{cita testo|url=http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripdf/hackert.pdf|titolo=Jacob Philipp Hackert pittore di marina|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140822213936/http://www.larassegnadischia.it/Letteratura/libripdf/hackert.pdf }}''.</ref>.
Nell'Ottocento, il pittore anconitano di fama nazionale [[Francesco Podesti]], nel ''[[Giuramento degli Anconitani]]'', ricostruisce una ricchissima scena di vita medievale della città durante l'[[Repubblica di Ancona#L'assedio del 1173|assedio del 1173]].
;Ancona nella letteratura
{{vedi anche|Ancona nell'arte#Ancona nella letteratura}}
In letteratura, il nome di Ancona compare per la prima volta nell'età classica: [[Gaio Valerio Catullo|Catullo]] nel ''Carmina'', 36, la cita parlando dei più celebri luoghi di culto di Venere, mentre [[Decimo Giunio Giovenale|Giovenale]] nel libro IV delle ''Satire'', parla del ''tempio di Venere sorretto dalla dorica Ancona''; è la prima attestazione dell'epiteto di dorica riferito alla città.
Arrivando al Medioevo, [[Dante Alighieri]], nel ''canto [[Paradiso - Canto ventunesimo|XXI del Paradiso]]'', dice: ''In quel loco fu' io Pier Damiano /e Pietro Peccator fu' nella casa / di Nostra Donna in sul lito adriano''. È san [[Pier Damiani]] a parlare nei versi del Poeta e la dimora di nostra Signora sul lido adriatico, secondo alcuni studiosi, sarebbe la chiesa di [[Portonovo#Chiesa di Santa Maria di Portonovo|Santa Maria di Portonovo]].
Nel Rinascimento, [[Michel de Montaigne]], nel suo ''Giornale di viaggio in Italia''<ref>Michel Montaigne ''Viaggio in Italia'', Bari, Laterza 1972</ref>, ci lascia una accurata descrizione di Ancona, mentre [[Torquato Tasso]]<ref>Nel sonetto 319</ref> ce ne fornisce un'immagine poetica.
Nel Settecento, [[Giacomo Casanova]] nei suoi diari si sofferma a lungo a proposito dei suoi due soggiorni ad Ancona e ci racconta belle ed intriganti avventure capitategli con due donne incontrate qui<ref>Giacomo Casanova, ''Storia della mia vita'', Mondadori, Milano, 1983-1989</ref>.
Nell'Ottocento, [[Stendhal]] riferisce nei suoi diari della sua permanenza ad Ancona<ref>Stendhal, ''Diario'', Einaudi, Vol. 2, pag. 427 - 428.</ref>, mentre [[Madame de Staël]] nel romanzo ''Corinna ou l'Italie'' dà una bella descrizione dell'atmosfera cosmopolita della città nei primi anni del secolo<ref>Madame de Stael, ''Corinne ou l'Italie'', Parigi 1807</ref>. Nello stesso secolo, [[Victor Hugo]] ne ''[[I miserabili]]'' parla dell'ideale di libertà che da [[Parigi]] arriva all'orecchio dei patrioti di Ancona radunati nel rione degli Archi<ref>Victor Hugo, I Miserabili, 11º capitolo II volume</ref>, e [[Ippolito Nievo]], nelle ''[[Confessioni di un italiano]]'', rievoca i giorni dell'[[Storia di Ancona#La parentesi francese|assedio austro-russo-turco]] alla città e l'affascinante figura del giovane generale [[Giuseppe Lahoz Ortiz|Giuseppe Lahoz]].
Arrivando al Novecento, [[Robert Musil]] ambienta ad Ancona le vicende dei protagonisti del romanzo ''Viaggio in Paradiso'' e descrive l'atmosfera del porto e delle piccole spiagge sotto le rupi<ref>Robert Musil, ''Viaggio in Paradiso'', in ''L'uomo senza qualità'', Einaudi 1972</ref>. [[Joyce Lussu]] nel romanzo "''Anarchici e Siluri''" ci riporta indietro nel tempo, facendoci immergere nell'Ancona degli [[anni 1910]], che nella finzione letteraria ospitava [[Sherlock Holmes]] alle prese con spie, ricevimenti alle [[Teatro delle Muse|Muse]] e passeggiate nei boschi del Conero assieme al celebre naturalista anconetano [[Luigi Paolucci]]<ref>Joyce Lussu, ''Opere scelte'', Il lavoro Editoriale, Ancona, 2008</ref>. [[Pier Paolo Pasolini]], in ''La lunga strada di sabbia'', lascia una acuta descrizione della città<ref>''La lunga strada di sabbia'', Milano, Contrasto, 2005. ISBN 978-88-235-1467-6</ref>.
;Ancona nel cinema
{{vedi anche|Cinema ad Ancona}}
[[File:Ancona, cattedrale di S. Ciriaco - fotogramma del film OSSESSIONE di Luchino Visconti2.jpg|miniatura|Il piazzale del Duomo in ''Ossessione'' di Visconti]]
Si citano solo i titoli più significativi.
* ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]'', di [[Luchino Visconti]] (1943). Il capolavoro di Visconti, considerato il primo film [[neorealismo (cinema)|neorealista]], nelle sequenze centrali è stato girato ad Ancona, rappresentata dal regista come luogo in cui il protagonista, osservando le navi lasciare il porto, spera di partire e di lasciarsi tutto dietro alle spalle.
* ''[[Un'anima divisa in due]]'', di [[Silvio Soldini]] (1993). Anche in questa pellicola Ancona rappresenta per i protagonisti, fuggitivi da [[Milano]], il desiderio di una vita migliore. In questo caso non è la presenza del porto, ma la dimensione a misura d'uomo e la vicinanza con la natura a far assumere alla città questo ruolo.
* ''[[La regina degli scacchi (film)|La regina degli scacchi]]'' di [[Claudia Florio]] (1998). Ancona in questo film è nebbiosa, inquietante e, con le sue vie in salita, le sue antiche scalinate, le sue spiagge invernali, fa da sfondo perfetto alla difficile e combattuta introspezione di una giovane ragazza.
* ''[[La stanza del figlio]]'' di [[Nanni Moretti]] (2001). Vincitore della Palma d'oro al 54º [[Festival di Cannes]], è stato girato interamente in città; qui Ancona è usata senza citarla, pur con notevoli riferimenti, per rappresentare una tipica città dell'Italia di oggi.
* Nel film ''[[La prima notte di quiete]]'', di [[Valerio Zurlini]] (1972) alcune scene sono state girate all'interno, allora in rovina, della storica Villa Favorita, restaurata nel [[1998]].
* In ''[[Corpo estraneo (film)|Corpo estraneo]]'', di [[Krzysztof Zanussi]], (2013) sono state girate ad Ancona alcune scene, in cui la città rappresenta la solare realtà iniziale della vicenda narrata, che poi si perde in una lunga e faticosa ricerca esistenziale<ref>{{cita testo|url=http://www.filmneweurope.com/news/poland/105382-production-zanussi-begins-shooting-the-foreign-body/menu-id-158|titolo=Dal sito ''filmneweurope.com''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130414074525/http://www.filmneweurope.com/news/poland/105382-production-zanussi-begins-shooting-the-foreign-body/menu-id-158 }}</ref>.
*''[[Andrej Andreevič Tarkovskij#Andrej Tarkovskij - il cinema come preghiera|Il cinema come preghiera]]'', di [[Andrej Andreevič Tarkovskij]] (2020), racconta la vita e i lavori di [[Andrej Tarkovskij]] ed è opera del figlio del grande regista russo<ref>{{Cita web |url=https://www.marcheteatro.it/event/andrej-tarkovskij-il-cinema-come-preghiera/ |titolo=Il cinema come preghiera |accesso=7 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210907181706/https://www.marcheteatro.it/event/andrej-tarkovskij-il-cinema-come-preghiera/ |urlmorto=no }}</ref>, che ha scelto di girare alcune scene a [[Santa Maria di Portonovo]], chiesa alla quale il padre era particolarmente legato e che aveva citato nel suo diario.
*''Gli anni folli della velocità - Vite Straordinarie'' (2020) di Gabriele Ogiva e Federica Biondi. Un racconto che accompagna lo spettatore in un viaggio attraverso l'anconetano dell'immediato dopoguerra, terra di motori e di piloti. Il lungometraggio contiene il più vecchio ed inedito filmato sulla città dorica, risalente al 1932.
*''Addio in Febbraio - Precordi'' (2022) di Gabriele Ogiva. Il film ripercorre l'avventurosa vita di Bruno, italiano emigrato in Argentina e l'ossessione amorosa di quest’ultimo per la giovane cugina argentina Delia, per la quale lascerà tutto.
=== Teatro ===
[[File:Teatro delle Muse-Ancona.jpg|
* [[Teatro delle Muse]]. Costruito nel [[1827]] su progetto di [[Pietro Ghinelli]], ha conservato soltanto la struttura esterna e la neoclassica facciata a colonne ioniche. Durante la [[seconda guerra mondiale]] il tetto fu parzialmente danneggiato da uno spezzone incendiario d'aereo, cosa che suggerì agli amministratori un'assai discussa demolizione e ricostruzione degli interni in stile moderno, avviando una ristrutturazione durata decenni e terminata nel 2002. Capace di accogliere più di mille spettatori, ospita
* [[Teatro sperimentale Lirio Arena|Teatro sperimentale "Lirio Arena"]]. Inaugurato nel maggio [[1960]] per far rinascere ad Ancona il teatro drammatico dopo le distruzioni della guerra, in attesa della riapertura del Teatro delle Muse
* Teatro Metropolitan (già Teatro "Vittorio Emanuele II"), gioiello del [[XIX secolo]] ubicato nel corso principale, è
* Teatro Goldoni, altro teatro storico realizzato a metà Ottocento. Pur essendo originariamente di notevole valore architettonico, con architettura Liberty e interessanti strutture in ghisa, con un progetto del [[1995]]<ref>rivista ''Il Comune di Ancona'', aprile-maggio 1996</ref> è stato sventrato per realizzare un cinema multisala.
===Musica===
Ancona è sede dell'Orchestra Filarmonica Marchigiana, una delle tredici Istituzioni Concertistiche Orchestrali italiane (ICO) riconosciute dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali<ref>{{Cita web |url=https://www.filarmonicamarchigiana.com/ |titolo=Fondazione Orchestra Regionale delle Marche |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914105618/https://www.filarmonicamarchigiana.com/ |urlmorto=no }}</ref>.
Ha sede in città anche il Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini", fondato nel 1887, che sino alla Seconda guerra mondiale è stato il coro stabile del [[Teatro delle Muse]], con il quale adesso collabora stabilmente, così come con i principali teatri regionali<ref>{{Cita web |url=http://www.corobellini.it/ |titolo=Coro Lirico Marchigiano Vincenzo Bellini |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914105619/http://www.corobellini.it/ |urlmorto=no }}</ref>.
L'Orchestra di Fiati, fondata a fine Ottocento, è l'istituzione musicale più antica della città, derivando dalla banda musicale cittadina<ref>{{Cita web |url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/orchestra-fiati-di-ancona/ |titolo=Orchestra Fiati di Ancona |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914112623/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/cultura/orchestra-fiati-di-ancona/ |urlmorto=no }}</ref>.
La Banda Musicale Torrette di Ancona, Fondata nel 1930 nasce all'interno delle attività della Società di Mutuo Soccorso del quartiere di Torrette di Ancona. Il precipitare degli eventi del 2º conflitto bellico del novecento obbligarono a sospendere le attività. Grazie alla sensibilità di alcuni musicisti (alcuni dei quali ancora attivi componenti dell'organico), il 19 gennaio 1997, la ricostruita Banda Musicale di Torrette tiene il suo primo servizio pubblico in occasione della festa di Sant'Antonio. In particolare la Banda è presente nelle ricorrenze Civiche (25 aprile, 2 giugno, 2 e 4 novembre) in quelle religiose quali la processione del Corpus Domini e molte altre. Nel 2014, in occasione della festa di San Ciriaco, Patrono della Città - Il Comune di Ancona ha conferito alla Banda la Cittadinanza Benemerita, per meriti nella diffusione della musica e quale esempio di volontariato Civico e Culturale.
=== Cucina ===
{{vedi anche|Cucina anconitana}}
Il simbolo universalmente riconosciuto delle tradizioni gastronomiche di Ancona è lo [[stoccafisso all'anconitana]], celebrato da manifestazioni ricorrenti nell'anno e tutelato dall'Accademia dello Stoccafisso<ref>{{Cita web |url=http://www.accademiadellostoccafisso.com/ |titolo=Accademia dello stoccafisso |accesso=9 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120618182258/http://www.accademiadellostoccafisso.com/ |urlmorto=no }}</ref>.
[[File:Stoccafisso all'anconetana.tif|thumb|Stoccafisso all'anconetana]]
[[File:Cozze-anemoni.jpg|thumb|Mitili e anemoni sul fondale di [[Portonovo]] (Ancona)]]
Insieme allo stoccafisso, l'altro re della cucina anconitana è il ''[[Mytilus galloprovincialis#Denominazioni e tradizioni nelle regioni italiane|mosciolo]]'', nome locale del [[Mytilus galloprovincialis|mitilo]] non allevato, ma pescato sulle scogliere naturali, riconosciuto come "prodotto di origine protetta"<ref>{{cita testo|url=http://www.fondazioneslowfood.it/ita/presidi/dettaglio.lasso?cod=243|titolo=Presidio "Mosciolo selvatico di Portonovo"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070927065822/http://www.fondazioneslowfood.it/ita/presidi/dettaglio.lasso?cod=243 }}</ref>. Durante l'estate, i ''[[Passetto (Ancona)#Le grotte del Passetto|grottaroli]]'' anconitani pescano i mitili in apnea, li puliscono sulla riva con attrezzi fabbricati artigianalmente, li cucinano in vario modo (ci si fanno sughi per la pasta, si preparano impanati alla griglia, o semplicemente "alla marinara" (conditi con aglio prezzemolo e limone), li gustano in grandi tavolate fuori dalla grotta<ref>{{Cita web |url=http://www.speakitalian.org/moscioli-soluzioni.html |titolo=Moscioli soluzioni |accesso=14 settembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210914150910/http://www.speakitalian.org/moscioli-soluzioni.html |urlmorto=no }}</ref>.
Gli antipasti più tipici sono a base di frutti di mare, preparati e venduti anche in piccoli chioschi nel centro della città. I più tipici sono le ''[[Aporrhais pespelecani|crocette]]'' e i ''[[Nassarius mutabilis|bombetti]]'' in porchetta, ossia con aglio, pomodoro e finocchio selvatico.
Come primi piatti si ricordano i [[vincisgrassi]], preparati soprattutto in occasioni festive, e le paste al sugo di pesce: alla pescatora (con il pomodoro) o alla marinara (in bianco) e allo scoglio (con mitili, vongole, gamberetti e calamari).
Oltre allo stoccafisso e ai ''móscioli'', altri secondi tipici sono il [[brodetto all'anconetana]], una variante della zuppa di pesce adriatica, e vari tipi di [[pesce azzurro]] ''a scottadeto'', ossia alla brace.
Un contorno tipico di Ancona sono i ''[[Crithmum maritimum|paccasassi]]'', un'erba succulenta che, come dice il nome, vive nelle spaccature degli scogli marini; sono utilizzati per accompagnare il pesce, per arricchire la pasta all'aglio e olio e per preparare la "pizza dorica"<ref>Guida gastronomica d'Italia - Introduzione alla Guida gastronomica d'Italia, Touring Editore, 1931, ristampa anastatica del 2001 (p. 290).</ref>.
Nel periodo della vendemmia si preparano le ciambelle al mosto, che, tagliate e tostate, danno origine alle fette al mosto. Nelle case si preparano, con mosto e farina, una crema da arricchire poi con noci e pinoli: si tratta dei ''sughetti'' (in anconetano ''sciugheti'') d'uva<ref name="dolcidellefeste">''I dolci delle feste'', capitolo ''Sughetti'' Touring Editore, 2004 (p. 187).</ref>.
A Carnevale il quintetto dei [[dolci carnevaleschi]] preparati ad Ancona è costituito dalla [[cicerchiata]], dagli [[Arancino (dolce)|arancini]], dalle [[zeppola|zéppole]], dalle [[Chiacchiere|frappe]] e dalle [[Castagnole (dolce)|castagnole]].
I tradizionali [[Cornetto (pasticceria)|cornetti]] anconetani sono le [[Cornetto (pasticceria)#Polacca anconitana|polacche]], il cui nome ricorda i soldati del II Corpo polacco che, dopo aver liberato Ancona nell'agosto 1944, rimasero qualche tempo in città e apprezzavano questi dolci<ref name="ReferenceB">Francesca Alfonsi, ''Le abitudini anconetane'', in ''Guida di Ancona'' – Il Lavoro Editoriale, 1991 (pag. 16)</ref>.
Un altro simbolo della cucina anconitana è il ''pà cu l'ojo'' (pane con l'olio), una semplice bruschetta che la popolazione locale mangia nei diversi orari della giornata. L'uso anconitano di cibarsi di questa semplice vivanda è conosciuta in tutte le [[Marche]], tanto che gli abitanti delle altre zone della regione usano burlescamente il termine ''pà cu l'ojo'' per indicare ogni abitante di Ancona.
Il vino cittadino per eccellenza è il [[Rosso Conero]], un DOC di antichissima tradizione, che ha come base il [[Montepulciano (vitigno)|vitigno Montepulciano]]<ref>{{cita web|url=http://www.parks.it/parco.conero/prodotti.tipici/rossoconero/rossoind.html|titolo=Vedi la pagina|accesso=9 agosto 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120815202210/http://www.parks.it/parco.conero/prodotti.tipici/rossoconero/rossoind.html|urlmorto=no}}</ref>.
Nei momenti più freddi dell'anno si usa bere il [[Turchetto (bevanda)|turchetto]], un caffè molto lungo rinforzato con rum, buccia di limone ed anice: una energetica la cui origine è legata al modo in cui i marinai anconetani correggevano il caffè lungo che si vedevano servire in [[Grecia]] e in [[Turchia]], al loro gusto troppo leggero<ref name="ReferenceB" />. Il noto [[Caffè Borghetti]], o Caffè Sport, trova la sua origine proprio in questa città.
===Eventi===
[[File:Ancona Festa del mare 2009.jpg|miniatura|Festa del mare del 2009]]
Tra gli appuntamenti tradizionali più importanti si segnalano i seguenti.
;{{anchor|Festa del mare ed eventi collegati}}Festa del mare ed eventi collegati
La [[festa del mare]] di Ancona si tiene nella prima domenica di settembre e consiste in un'animatissima processione di centinaia di imbarcazioni che dal porto si recano al largo per onorare i caduti del mare con una cerimonia religiosa. A terra si tengono spettacoli, sfilate, concerti e la "fiera degli Archi", nel rione marinaro della città. Conclude la giornata uno spettacolo di fuochi d'artificio, a specchio delle acque del porto<ref>{{Cita web |url=http://www.visitancona.com/festa-del-mare/ |titolo=La festa del mare di Ancona |accesso=24 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927075240/http://www.visitancona.com/festa-del-mare/ |urlmorto=no }}</ref>.
La festa del mare ha fatto da catalizzatore per altre iniziative più recenti: intorno alla prima domenica di settembre si svolgono il festival musicale multiculturale "Adriatico Mediterraneo"<ref>{{cita web|url=http://www.adriaticomediterraneo.eu/|titolo=Sito ufficiale del festival|accesso=7 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150918035129/http://www.adriaticomediterraneo.eu/|urlmorto=no}}</ref> e, dal 1999, la "Regata del Conero".<ref>{{cita web|url=http://www.regatadelconero.it|titolo=Regata del Conero|accesso=2 dicembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190501055908/http://www.regatadelconero.it/|urlmorto=sì}}</ref>
La festa del mare ha avuto origine nel 1982, da un'idea del frate cappellano del porto Padre Francesco Catani, come un "''riconoscimento per tutti coloro che lavorano in mare e per il mare e al contempo un invito spirituale a rapportarsi al mare e alle genti che lo percorrono con cura, rispetto e sensibilità''"<ref>{{cita testo|titolo=www.comuneancona.it|url=https://www.comuneancona.it/|accesso=14 agosto 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220207045740/https://www.comuneancona.it/|dataarchivio=7 febbraio 2022|urlmorto=sì}}, ''[https://www.comuneancona.it/ankonline/ankonmagazine/2023/08/29/raccontaancona-storia-e-significato-della-festa-del-mare/]''</ref>.
Non collegata direttamente alla festa del mare, è la manifestazione sportiva "Miglio del Passetto", nata negli anni settanta del Novecento grazie a Luigi Stefanelli, fondatore e presidente per tanti anni della Società sportiva Garibaldina, dapprima consistente nella traversata del porto e trasferita nel 1984 nelle acque del Passetto<ref>{{Cita web|url=https://www.corriereadriatico.it/sport/news/nuoto_ancona_ritorno_miglio_passetto_umbro_gara_emozione_ultime_notizie-6818786.html|titolo=Il Miglio del Passetto è tornato dopo due anni}}</ref>.
;La Venuta
{{Vedi anche|Festa della Venuta}}
La festa della Venuta, che si tiene le sere dell'8 e del 9 dicembre accendendo grandi falò in varie parti della città ed anche in campagna<ref>{{Cita web |url=http://www.pellegrinaggio.org/pellegrinaggio/610-il-fal%C3%B2-per-la-venuta |titolo=Il Falò per la Venuta |accesso=24 settembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927141941/http://www.pellegrinaggio.org/pellegrinaggio/610-il-fal%C3%B2-per-la-venuta |urlmorto=no }}</ref>; il 10 dicembre infatti si festeggia la Madonna di [[Loreto]], e la tradizione vuole che i fuochi odierni ricordino quelli che nel [[1200]] servirono ad illuminare la strada alla Santa Casa che in volo stava giungendo nel vicino centro di Loreto<ref name="ReferenceA" />. Nel [[1617]], grazie all'iniziativa del frate cappuccino anconitano fra Tommaso, l'usanza si diffuse capillarmente in tutte le Marche<ref>{{Cita web|url=http://www.fuochidellavenuta.it/|titolo=Copia archiviata|accesso=5 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170916132510/http://www.fuochidellavenuta.it/|urlmorto=sì}}</ref>. Una curiosità: alla festa della Venuta del 1849 assistette Garibaldi, in città per chiedere sostegno ai circoli patriottici<ref>{{cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/gabriele.talevi/storia_famiglia_elia.htm|titolo=Garibaldi ad Ancona|accesso=3 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131001124239/http://xoomer.virgilio.it/gabriele.talevi/storia_famiglia_elia.htm|urlmorto=no}}</ref>.
;Carnevale
[[File:Maschera di carnevale - Mosciolino - Ancona.jpg|miniatura|La maschera di [[Mosciolino]]]]
Il [[Carnevale]] è da secoli molto onorato in città<ref>Filippo M. Giochi, Alessandro Mordenti ''Civiltà Anconitana'', edito da Il Lavoro Editoriale, 2005</ref>. Dagli [[anni 1950|anni cinquanta]] in poi viene festeggiato con sfilate di maschere nelle vie del centro ed è stato denominato "Carnevalò".
La maschera storica della città era ''Papagnoco'', nato nella metà dell'Ottocento dalla fantasia di un burattinaio anconitano. Dalla ribalta dei teatrini passò presto ad essere usato come maschera. Ne fu proibito l'uso, per decreto regio, nel [[1861]], probabilmente per la sua carica troppo trasgressiva. Papagnoco era il tipico contadino trasferitosi in città; dal contrasto fra le sue origini e l'ambiente urbano nascevano le situazioni comiche che lo caratterizzavano. Rozzo, ''paccó'' (spaccone), vestito di grigio con fazzoletto rosso al collo e cappello a larghe falde nero, era armato di un bastone con il quale minacciava i cittadini, che con la sua mentalità agreste accusava di malcostume. Nella ribalta dei burattini, spalla di ''Papagnoco'' era ''Burlandoto'', anch'esso poi diventato una maschera. Rappresentava la guardia della dogana papalina, sciocco e dalla divisa rappezzata e sudicia, burlato dai popolani e dai contrabbandieri<ref>Mario Panzini, ''Dizionario del Vernacolo Anconitano'' voce ''Papagnoco'', editore Controvento, Ancona 2008</ref>.
La nuova maschera carnevalesca anconitana, scelta nel 1999 con votazione popolare, è Mosciolino, ideata dal grafico Andrea Goroni, simile ad un folletto marino. Le caratteristiche e la storia di questa maschera sono narrate nel paragrafo "[[Miti e leggende di Ancona#La storia di Mosciolino|La storia di Mosciolino]]".
;Fiera di maggio
La fiera Fiera di maggio si tiene in città fin dal [[XIV secolo]], dal 1º al 4 maggio, in onore del santo patrono [[Ciriaco di Gerusalemme|San Ciriaco]]<ref name="Tuttitalia 1963">''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore–Firenze e Istituto Geografico De Agostini–Novara (1963)</ref>. Nell'occasione, i fedeli salgono al [[Duomo di Ancona|Duomo]] per onorare il corpo del martire paleocristiano, esposto nella cripta solo nel mese di maggio. Centinaia di bancarelle invadono per l'occasione le strade del centro. Dagli anni cinquanta, un luna park staziona in città durante la settimana della fiera. [[piazza del Plebiscito|Piazza del Papa]] e le vie che conducono al Duomo erano la sede storica della fiera, rappresentata nel noto film di [[Luchino Visconti|Visconti]] ''[[Ossessione (film 1943)|Ossessione]]''. La fiera è una delle più grandi del centro Italia per numero di bancarelle richiama visitatori da tutta la provincia<ref>{{cita web|url=http://www.blunautilus.it/index.php/main/eventi.dettaglio/id/9/data/2011-05-01/cols/2|titolo=Fiera di San Ciriaco|accesso=24 settembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130927135452/http://www.blunautilus.it/index.php/main/eventi.dettaglio/id/9/data/2011-05-01/cols/2|urlmorto=no}}</ref>.
;La salita al Monte
Un'antica tradizione (almeno vecchia di due secoli) vuole che in primavera gruppi di giovani partano quando ancora è notte per salire al [[Monte Conero|Monte d'Ancona]] (il Conero) a vedere l'alba sul mare, con la vista che spesso si allarga ai monti della opposta sponda dalmata<ref>AA.VV. ''Tradizioni e costumi d'Italia'', Istituto Geografico De Agostini, Novara 1983; ''Tuttitalia, Enciclopedia dell'Italia Antica e Moderna'', Volume Marche, Sansoni editore–Firenze e Istituto Geografico De Agostini–Novara (1963)</ref>. Dal dopoguerra in poi l'uso è cambiato, ma ancora centinaia di persone si recano al Monte in primavera o in estate, ma in macchina e non solo all'alba<ref>La forestiera–Impressioni di una signora inglese sulla vita nelle Marche nell'Ottocento–di G. Gretton–edizione Il lavoro editoriale–Ancona–2003</ref>.
;Festa della Madonna del mare, Festival del Dialetto, Festa del Covo
{{vedi anche|Poggio (Ancona)#Festa della Madonna del mare|Varano (Ancona)#Festival del dialetto|Candia di Ancona#La Festa del Covo}}
Si tratta di tradizioni tipiche delle frazioni del Poggio, di Varano e di Candia.
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
Ancona è una tipica città policentrica, dato che sono quattro le piazze
[[File:Ancona01.jpg|miniatura|sinistra|Scorcio del Colle Guasco di Ancona dal porto]]
Se quattro sono le piazze centrali e tre sono i corsi principali, uno solo è il vertice di questa città circondata per due lati dal mare: la sommità del colle Guasco, sul quale sorge il [[Duomo di Ancona|Duomo]], punto di riferimento nei panorami e primo segno inconfondibile della città per chi proviene dal nord o dal mare.
Anche la [[Cittadella di Ancona|Cittadella]] caratterizza i panorami della città, essendo posta sulla cima del Colle Astagno, affacciato sul porto. Dagli anni cinquanta è immersa in un bosco di pini piantato in occasione di una festa dell'albero per scongiurare le frane che interessavano il versante e dotare la città di una zona di fresca ombra.
Caratteristica è la presenza di un asse stradale che attraversa tutto il promontorio da ovest ad est, detto "da mare a mare": dalle banchine del porto al belvedere sulle rupi del [[Passetto (Ancona)|Passetto]].
Dato che la città si adagia su numerose colline e si affaccia sulla costa alta, altra caratteristica è la frequenza con la quale si incontrano salite, scalinate, punti panoramici e sentieri impervi che scendono al mare.
====Area urbana e area metropolitana====
A nord, la conurbazione di Ancona si estende fino a [[Falconara Marittima]], con la quale c'è una continuità di insediamento lungo la via Flaminia. L'area urbana di Ancona supera i {{formatnum:200000}} abitanti e comprende i comuni confinanti che sotto molti punti di vista orbitano intorno ad essa<ref>{{cita testo|url=https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/urbanistica/wp-content/uploads/sites/14/2016/10/DOCPROG_201002.pdf|titolo=Area urbana di Ancona|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913110632/https://www.comune.ancona.gov.it/ankonline/urbanistica/wp-content/uploads/sites/14/2016/10/DOCPROG_201002.pdf }}, da cui: 210.729 abitanti; comprende i comuni di Ancona, Falconara, Montemarciano, Sirolo, Numana, Camerano, Osimo, Offagna, Agugliano, Polverigi, Camerata Picena, Monte San vito.</ref>
L'[[area metropolitana]] di Ancona, definita in base al pendolarismo diretto verso la città, alla densità di popolazione e al continuum edilizio, ha una popolazione di {{formatnum:283926}} abitanti; comprende 16 comuni, ha un'area di {{M|593|u=km²}} ed una densità di 460 abitanti al km²<ref>{{cita testo|url=http://www.ibs.it/code/9788833919966/bartaletti-fabrizio/aree-metropolitane-in-italia.html|titolo=Studio e monitoraggio sistematico - Università di Genova (1996-2000-2009)|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091024071024/http://www.ibs.it/code/9788833919966/bartaletti-fabrizio/aree-metropolitane-in-italia.html }}</ref>.
=== Suddivisioni amministrative ===
{{vedi anche|Circoscrizioni di Ancona}}
[[File:Ancona - panorama e rioni della città.jpg|miniatura|Rioni della città (veduta parziale)
I quartieri e i rioni di Ancona sono ventisette, mentre le [[Frazione
== Economia ==
Come il resto della regione, Ancona è caratterizzata da un tessuto industriale costituito da numerose piccole aziende; la specificità economica della città è la presenza di
=== Pesca ===
Il porto peschereccio di Ancona, accolto nel [[mandracchio]], è uno dei maggiori italiani; i mercati ittici di Ancona sono nel loro insieme al secondo posto nell'Adriatico<ref group="A">Dopo Chioggia</ref> e al sesto posto in ambito nazionale<ref>{{Cita web |url=http://associazionebartola.univpm.it/ |titolo=associazione "bartola": indice generale |accesso=26 dicembre 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210510083457/https://associazionebartola.univpm.it/ |urlmorto=no }}</ref>.
=== Artigianato ===
Tradizionale la produzione di [[strumenti musicali]], tra i quali la [[concertina]] e i [[mandolini|mandolini elettrici]].<ref name="Aci">{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|anno=1985|editore=ARomania 2320.C.I.|città=Roma|p=10|volume=2}}</ref> Diffusa è anche la lavorazione del [[rame]], oltreché quella [[oreficeria|orafa]] e quella della [[ceramica]].
=== Industria ===
L'industria dei [[cantiere navale|cantieri navali]], storicamente rilevante in città, ruota intorno al [[Cantiere navale di Ancona]] di [[Fincantieri]] e diversi cantieri privati, tra i quali gli stabilimenti [[CRN (azienda)|CRN]], che fanno di Ancona un centro importante della cantieristica italiana. Molto importanti sono le industrie metalmeccaniche, chimiche, farmaceutiche; ad Ancona nacque il [[Gruppo Angelini]] farmaceutici, il quale è presente con uno stabilimento di produzione in zona Baraccola.
=== Servizi e commercio ===
Il commercio è l'attività principale della città, per la grande rilevanza che ha il [[porto di Ancona|porto]], tra i primi porti italiani per traffico internazionale, con oltre un milione di passeggeri annui<ref>"Il Sole - 24 ore", ''{{cita testo|url=http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=centronord-CN20101117013AAA|titolo=Porto di Ancona da primato|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912020554/http://www.banchedati.ilsole24ore.com/doc.get?uid=centronord-CN20101117013AAA }}'', articolo del 17/11/2010. Si escludono da questa classifica, naturalmente, i porti interessati al traffico interno, come Ischia, Reggio Calabria o Messina</ref>, e uno dei primi dell'Adriatico per le merci, con il transito di circa 200.000 TIR ogni anno. Dal [[2005]] Ancona è il porto d'imbarco per le crociere.
Dato il ruolo di capoluogo regionale, in città sono moltissimi i cittadini impiegati nei servizi, in particolar modo quelli pubblici, mentre il settore del commercio è particolarmente attivo nella zona dei tre corsi principali, storico centro commerciale della città, sia nelle periferie, dove negli ultimi anni, sono sorti numerosi centri commerciali di grandi dimensioni.
Il quartiere fieristico di Ancona è stato dismesso. Sin dal 1933 vi si teneva la "Fiera Adriatica della Pesca" che diventò presto "[[Porto di Ancona#Fiera Internazionale della Pesca|Fiera Internazionale della Pesca]]". Durante la [[seconda guerra mondiale]] fu interamente distrutto. Ricostruito in breve tempo, venne inaugurato nel [[1948]] alla presenza del Presidente della Repubblica [[Luigi Einaudi]]; la fiera assunse di nuovo carattere internazionale nel 1955. Negli [[Anni 1980|anni ottanta]] il quartiere fieristico fu rinnovato e, con {{M|12000|u=m²}} di superficie espositiva divisi in due padiglioni ed un centro congressi, iniziò ad ospitare esposizioni di molteplici settori: circa 30 manifestazioni e 250 convegni annui. Dopo più di settant'anni di vita, la Fiera della Pesca non viene più allestita dal 2012.
=== Turismo ===
Il [[turismo]] ha una sua importanza, sia quello di transito, visto l'alto numero di persone che si imbarcano sui traghetti, (più di 1.000.000 all'anno), sia quello balneare, diretto soprattutto verso la spiaggia di [[Portonovo]].
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Ancona è collegata a [[Padova]] e [[Bari]] dalla [[strada statale 16 Adriatica]], mentre l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14 Adriatica]] (caselli di Ancona Nord e Ancona Sud) fornisce un collegamento rapido stradale fino a [[Bologna]] e a [[Taranto]]. Il collegamento con l'Umbria e con [[Roma]] è assicurato da una superstrada: la [[strada statale 76 della Val d'Esino]].
Una strada di attraversamento della città, chiamata ''bretella'' o [[Asse Nord-Sud]], in parte sopraelevata, collega il centro cittadino con i rioni periferici e il casello autostradale Ancona sud. Il porto è servito dalla [[Strada statale 681 Asse Attrezzato del Porto di Ancona|SS 681]].
=== Ferrovie ===
La città è inoltre servita
La [[stazione di Ancona Marittima]], situata nel centro storico, era stata per questo destinata dal Piano Provinciale dei Trasporti (approvato nel 1998) a costituire il capolinea della [[Metropolitana leggera|metropolitana di superficie]] del capoluogo marchigiano. Per realizzare il progetto furono aperte le stazioni di [[Ancona Torrette|Ancona-Torrette]], [[Stazione di Ancona Stadio|Ancona Stadio]], [[Stazione di Camerano-Aspio|Camerano-Aspio]] e [[Stazione di Falconara Stadio|Falconara Stadio]]<ref>{{cita web|url=http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|titolo=Metropolitana di superficie di Ancona|lingua=|data=|accesso=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210913172649/http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|urlmorto=no}}</ref>; sarebbe stata utilizzata anche la [[Stazione di Castelferretti-Falconara Aeroporto delle Marche|Stazione Aeroporto delle Marche]], che avrebbe collegato il centro cittadino allo scalo aereo. Dopo un denso dibattito politico e proteste di piazza, nel 2015 l'amministrazione decise di chiudere la stazione<ref>{{cita web|url=https://www.corriereadriatico.it/ancona/ancona_marittima_chiude_stazione_ferroviaria-1381042.html|titolo=Ancona Marittima chiude|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210201225555/https://www.corriereadriatico.it/ancona/ancona_marittima_chiude_stazione_ferroviaria-1381042.html}}</ref>.
=== Porto ===
[[File:Porto Ancona navi.jpg|miniatura|Traghetti al porto]]
Il [[porto di Ancona]] è tra i primi porti italiani per traffico internazionale di veicoli e passeggeri<ref name=porto/>, mentre per le merci è tra i primi dell'[[Adriatico]]. Per ciò che riguarda la pesca, è al terzo posto in [[Italia]] per [[Tonnellata di stazza|TSL]]<ref>Documento della Giunta regionale Marche, {{cita testo|url=http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf|titolo=pagina 9|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190517045931/http://www.consiglio.marche.it/istituzione/organismi_consiliari/cal/rel_paa_19.pdf }}</ref>.
=== Aeroporto ===
L'[[Aeroporto di Ancona-Falconara]], situato a [[Falconara Marittima]], offre sia voli di collegamento con hub internazionali ([[Monaco di Baviera|Monaco]]), che diversi voli low-cost (ad esempio per Londra, Catania, Tirana, Düsseldorf, Bruxelles).
=== Mobilità urbana ===
Il servizio di trasporto urbano è operato dalla [[Conerobus]], che gestisce la [[rete filoviaria di Ancona]], le autolinee urbane ed extraurbane nonché l'ascensore panoramico del Passetto.
Nel 1994 sono iniziati i lavori per la [[Metropolitana leggera|metropolitana di superficie]], sistema di integrazione tra autobus treno nell'area urbana di Ancona. Alcune stazioni ferroviarie già esistenti ([[Stazione di Ancona Marittima|Ancona marittima]], [[Stazione di Varano|Varano]], [[Stazione di Palombina|Palombina]], [[Stazione di Falconara Marittima|Falconara Marittima]] e [[Stazione di Castelferretti-Falconara Aeroporto delle Marche|Castelferretti - Aeroporto]]) sono state affiancate da fermate ferroviarie realizzate appositamente per il progetto: [[Ancona Torrette]], di [[Stazione di Ancona Stadio|Ancona Stadio]], di [[Stazione di Camerano-Aspio|Camerano - Aspio]] e di [[Stazione di Falconara Stadio|Falconara Stadio]], con una spesa di due milioni di euro. Erano previsti punti di smistamento dei bus in corrispondenza delle stazioni e delle fermate ferroviarie. Il progetto è stato poi abbandonato dalle istituzioni: la [[stazione di Ancona Marittima]], che sarebbe dovuta essere il capolinea della metropolitana, nel 2015 è stata addirittura soppressa e le stazioni realizzate ex-novo, dopo i treni inaugurali, non sono mai entrate in funzione (tranne quella di Camerano-Aspio)<ref>{{cita web|url=http://www.comitati-cittadini.org/wp-content/uploads/2013/08/provincia-di-ancona-rivista2_arretramento-ferrovia.pdf|titolo=Metropolitana di superficie di Ancona |lingua= |data= |accesso= }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/due-milioni-di-euro-per-a35ed2a0?live|titolo=Due milioni di euro per fare|autore=Andrea Massaro|accesso=15 luglio 2025}}</ref>.
Nel 2024 il sindaco ha dichiarato che, in accordo con [[Rete Ferroviaria Italiana]] (RFI) e Regione, la stazione di Ancona marittima sarà riattivata, ritornando al progetto di farne il punto terminale del percorso di una metropolitana di superficie che collegherà l'[[Aeroporto di Ancona|aeroporto]] con la [[Stazione di Ancona Centrale|stazione centrale]], il porto e il centro cittadino<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/marche/notizie/2024/12/30/sindaco-ancona-nel-2025-solide-basi-per-stazione-fs-marittima_b78222fd-a2bf-4352-a0c8-47bee1fe176d.html|titolo=Sindaco Ancona, 'nel 2025 solide basi per Stazione Fs marittima'|accesso=31 dicembre 2024}}</ref>. A tal fine, sin dal 2022, Ancona Marittima è inserita nel documento strategico della mobilità ferroviaria del Ministero delle Infrastrutture<ref>[https://www.anconatoday.it/ www.anconatoday.it], ''[https://www.anconatoday.it/attualita/ancona-stazione-marittima.html Mobilità, Ankon nostra: «Scelte errate, fondamentale la stazione marittima»]''.</ref>.
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di
=== Consolati ===
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* [[Russia]] (via Palestro, 46)<ref>{{Cita web|url=https://genova.mid.ru/it/general-consulate/contacts_consolati/|titolo=Consolati della Federazione Russa}}</ref>
* [[Turchia]] (via XXIX Settembre 2)
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Croazia|Spalato|1970}}<ref group="A">Siglato il 15 luglio [[1970]] al Palazzo degli Anziani di Ancona dai due sindaci Alfredo Trifogli e Milicic.</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.split.hr/o-splitu/gradovi-prijatelji|titolo=Gradovi prijatelji|lingua=hr|accesso=23 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210304145300/https://www.split.hr/o-splitu/gradovi-prijatelji|urlmorto=no}}</ref>
* {{Gemellaggio|Turchia|Smirne}}
* {{Gemellaggio|
* {{Gemellaggio|Slovenia|Ribnica}}
* {{Gemellaggio|Norvegia|Svolvær}}
* {{Gemellaggio|Irlanda|Castlebar}}
== Sport ==
{{F|centri abitati delle Marche|settembre 2021}}
;Atletica
La società anconitana di atletica è dal 1908 la S.E.F. Stamura. Campioni olimpici anconitani sono [[Gianmarco Tamberi]], medaglia d'oro nel salto in alto, e [[Gastone Pierini]], medaglia di bronzo nel sollevamento pesi.
;Arti marziali
Il taekwondo è presente nella città di Ancona già dalla metà degli anni settanta. Le società sono: dal 1986 il Taekwondo Club Ancona, dal 1996 l'Accademia Dorica e dal 2009 il Taekwondo Olympic Ancona. Tutte e tre le società sono affiliate alla FITA.
La società sportiva S.E.F. Stamura ha una sezione di judo ed una di aikido.
;Calcio
La [[Società Sportiva Calcio Ancona]] è l'erede della [[tradizione sportiva]] iniziata nel [[1905]] con l'istituzione dell{{'}}''Unione Sportiva Anconitana''; vanta due presenze in [[Serie A]], una nel campionato misto di Serie A-B, ventisette presenze in [[Serie B]] e ventisette in [[serie C]], dove milita nel 2021. Ha disputato una finale di [[Coppa Italia]] ([[Coppa Italia 1993-1994|edizione 1993-1994]])<ref>Il Resto del Carlino, 16 giugno 2021, ''{{cita testo|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/sport/la-figc-dice-si-bentornata-us-ancona-1.7842978|titolo=La Figc dice sì: "Bentornata U.S. Ancona"}}, di Niccolò Severini.</ref>.Attualmente la Squadra milita in Serie D il quarto campionato italiano di calcio
Squadre che rappresentano vari quartieri o frazioni doriche sono Colle 2006, Ankon Dorica, Nuova Folgore, Pietralacroce, Ponterosso, Portuali Ancona, Candia Baraccola, Dorica Torrette, Juvenilia, Nuova Aquila e Varano. Hanno tutte disputato campionati dilettantistici regionali.
;Calcio a 5
La squadra principale è il Cus Ancona, che partecipa al campionato di serie B. Numerose sono anche le squadre di Serie C1 (Pietralacroce), C2 (Mantovani, Verbena e Aspio 2005) e D (Ankon, Futsal Ancona, Circolo Collodi e Nuova Folgore).
;Canottaggio
Il Gruppo Sportivo "Armando Maggi" del [[Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco]] negli anni novanta ha assunto notorietà grazie alle imprese di [[Alessandro Corona]], tra le quali spiccano la conquista di cinque titoli mondiali e la partecipazione consecutiva a quattro edizioni olimpiche<ref name=cerchi/>.
;Ciclismo
Ancona è stata per nove volte sede di arrivo di tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1911]], l'ultima nel [[1999]], quando ospitò una cronometro individuale con partenza e arrivo ad Ancona. La città fu inoltre sede di partenza di una tappa nel 1961.
* [[Giro d'Italia 1911|1911]] - 8ª tappa [[Bologna]]- Ancona: vinta da [[Lauro Bordin]]
* [[Giro d'Italia 1930|1930]] - 10ª tappa [[Teramo]] - Ancona: vinta da [[Michele Mara]]
* [[Giro d'Italia 1934|1934]] - 10ª tappa [[Teramo]] - Ancona: vinta da [[Learco Guerra]]
* [[Giro d'Italia 1937|1937]] - 13ª tappa [[Pescara]] - Ancona: vinta da [[Aldo Bini]]
* [[Giro d'Italia 1946|1946]] - 5ª b tappa [[Cesena]] - Ancona: vinta da [[Aldo Bini]]
* [[Giro d'Italia 1952|1952]] - 8ª tappa [[Roccaraso]] - Ancona: vinta da [[Rino Benedetti]]
* [[Giro d'Italia 1955|1955]] - 13ª tappa [[Scanno]] - Ancona: vinta da [[Giorgio Albani]]
* [[Giro d'Italia 1975|1975]] - 2ª tappa [[Modena]] - Ancona: vinta da [[Patrick Sercu]]
* [[Giro d'Italia 1999|1999]] - 9ª tappa Ancona ''(cron. individuale)'' vinta da [[Laurent Jalabert]]
Nel [[football americano]] sono attivi i [[Dolphins Ancona Football Team|Dolphins Ancona]], che partecipano all'[[Italian Football League]].
La [[lotta greco-romana]] si pratica ad Ancona dagli inizi del [[XX secolo]]. Attualmente è attiva l'A.S.D.
La società cittadina è la Vela Nuoto Ancona
;Pallacanestro
La squadra maschile della città, la [[Stamura Basket Ancona]], ha disputato il campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] nella stagione [[Serie A 1950-1951 (pallacanestro maschile)|1950-1951]] ed attualmente milita in [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]]. La squadra femminile, l'[[Ancona Basket]], milita in [[Serie B (pallacanestro femminile)|Serie B]]. Hanno giocato le proprie partite interne al [[PalaRossini]] la [[Sutor Basket Montegranaro]] e l'[[Unione Sportiva Basket Recanati]], rispettivamente per il campionato di [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]] (dal 2011 al 2013) e per quello di [[Serie A2 (pallacanestro maschile)|Serie A2]] (2016-2017). I cestisti anconitani [[Achille Polonara]] e [[Alessandro Pajola]] sono atleti olimpici cresciuti nelle file della Stamura<ref>Il Resto del Carlino, 6 luglio 2021, ''Polonara e Pajola, un'impresa per Tokyo "Dalla Stamura al mondo'', di Giuseppe Poli.</ref>.
;Pallamano
;Pallanuoto
La società cittadina è la Vela Nuoto Ancona, nata nel 1902. La squadra maschile è ormai in pianta stabile in serie A2. La squadra femminile è stata promossa in serie A1 nella stagione 2018-19 e nella stagione 2023-24.
;Pallavolo
Nella pallavolo femminile la squadra principale è la [[Conero e Ponterosso Volley Club Ancona]] che partecipa al campionato di B1. L'anconitano [[Samuele Papi]] ha giocato in [[Nazionale di pallavolo maschile dell'Italia|Nazionale]], con cui ha vinto due campionati mondiali, ed è campione olimpico (due medaglie d'argento, una di bronzo)<ref>Sito del CONI, ''{{cita testo|url=https://www.coni.it/it/italia-team/atleti/scheda-atleta/scheda_atleta/520|titolo=scheda di S. Papi|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210730041901/https://www.coni.it/it/italia-team/atleti/scheda-atleta/scheda_atleta/520 }}''.</ref>.
Ancona ha ospitato partite del [[campionato mondiale di pallavolo maschile]] per due tornei: nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 1978|1978]] e nel [[Campionato mondiale di pallavolo maschile 2010|2010]]
;Pugilato
Storicamente una delle attività sportive più amate in città. L'associazione sportiva di riferimento è l'Unione Pugilistica Anconetana "Umberto Pittori" (UPA), che prende il nome dal pugile, triestino di nascita ed anconitano d'adozione, che ha vinto tre campionati italiani (1935, 1936 e 1938) e partecipato alle [[Olimpiadi 1936|Olimpiadi del 1936]] per la categoria dei pesi Welter<ref name=cerchi>Andrea Carloni, ''Le Marche a 5 cerchi'', Regione Marche, 2011 {{cita testo|url=https://issuu.com/giocom-comunicazione/docs/marche_a_5_cerchi_2011|titolo=pp.59 - 61; 134; 228|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211226183506/https://issuu.com/giocom-comunicazione/docs/marche_a_5_cerchi_2011 }}</ref>.
;Rugby
Nel Rugby, il CUS Ancona Rugby partecipa al campionato di C. Nel novembre 2020 lo [[Stadio del Conero]] ha ospitato la prima partita ufficiale della [[Nazionale di rugby a 15 dell'Italia|nazionale italiana]], contro le [[Nazionale di rugby a 15 delle Figi|Isole Figi]].<ref>{{Cita web|url=https://www.cronacheancona.it/2020/11/09/allo-stadio-del-conero-arriva-litalia-del-rugby/270805/|titolo=Allo Stadio del Conero arriva l'Italia del rugby|sito=Cronache Ancona|data=9 novembre 2020|lingua=it|accesso=10 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210126151929/https://www.cronacheancona.it/2020/11/09/allo-stadio-del-conero-arriva-litalia-del-rugby/270805/|urlmorto=no}}</ref>
;Scherma
La società cittadina è il Club Scherma Ancona.
;Tennis
La società di riferimento è l'A.S.D. Tennis Club Ancona.
;Vela
Nel porto turistico di Marina Dorica, fanno base diversi circoli velici; tra questi il sodalizio ultracentenario della S.E.F. Stamura, l'Ancona Yacht Club e la sezione locale della Lega Navale. Atleti e imbarcazioni di questi circoli partecipano a regate di ogni livello, compresi i campionati del mondo. Le manifestazioni più importanti sono la Regata del Conero (per la vela d'altura, nella seconda domenica di settembre) e il trofeo dell'Ammiragliato (per le derive).
=== Impianti sportivi ===
*[[Stadio Del Conero]], dal 1992 il principale della città
*
*Palazzo dello sport "[[PalaRossini]]", il principale della città, dedicato al campione olimpico anconitano [[Liano Rossini]], una medaglia d'oro e una d'argento nel tiro a volo.
*
*Pista di atletica leggera "Italico Conti"
*Campo di rugby delle Palombare
*Diamante comunale "Conero" di Montedago
*Centri Tennis
**"Riviera del Conero" di Pietralacroce
**"Dorico" allo Stadio Dorico
**di Ponterosso
**della Montagnola
**UISP a Varano
*Altri palazzi dello sport
**"PalaVeneto", sino al 1992 il principale della città
**"PalaSabbatini" (''Panettone'')
**"PalaMassimo Galeazzi"
**di Collemarino
**Palascherma comunale di Monte Pelago
**Palajudo comunale di Ponterosso
*Piscine comunali
**del Passetto
**di Vallemiano
**di Ponterosso
**"Domenico Savio"
== Note ==
=== Annotazioni ===
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<references group="A"/>
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=== Fonti ===
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Mario Natalucci]]
* AA. VV. ''Ankòn. Una civiltà fra Oriente ed Europa''
* M. Ciani, E. Sori, ''Ancona contemporanea (1860-1940)'', Clua, Ancona, 1992, ISBN 88-85902-50-2.
*
== Voci correlate ==
Riga 1 167 ⟶ 939:
* [[Storia di Ancona]]
** [[:Categoria:Storia di Ancona]]
** [[Ankón]]
** [[Repubblica di Ancona]]
** [[Repubblica anconitana]]
** [[Castelli di Ancona]]
** [[Marca anconitana]]
Riga 1 175 ⟶ 950:
** [[Rete filoviaria di Ancona]]
** [[Rete tranviaria di Ancona]]
** [[Circoscrizioni di Ancona|Rioni, quartieri, frazioni,
** [[Passetto (Ancona)|Passetto]]
** [[Centro storico di Ancona]]
Riga 1 182 ⟶ 957:
** [[Portonovo]]
** [[Porto di Ancona]]
** [[Parco regionale del Conero]]
** [[Stazione meteorologica di Ancona Falconara]]
** [[Stazione meteorologica di Ancona Monte Cappuccini]]
* [[Dialetto anconitano]]
** [[Poesia vernacolare anconetana]]
{{Colonne spezza}}
* Arte, cultura, tradizioni
** [[:Categoria:Musei di Ancona]]
** [[:Categoria:Dipinti ad Ancona]]
** [[:Categoria:Architetture di Ancona]]
** [[Arte ad Ancona]]
** [[Ancona nell'arte]]
** [[Cinema ad Ancona]]
** [[Monumenti di Ancona]]
** [[Siti archeologici ad Ancona]]
** [[Scavi archeologici di Ankón]]
** [[Biblioteca comunale Luciano Benincasa]]
** [[Università Politecnica delle Marche]]
** [[
** [[
** [[Festa della Venuta]]
** [[Cucina anconitana]]
* [[Parchi pubblici di Ancona]]
** [[Pincio di Ancona]]
** [[Parco del Cardeto]]
** [[Parco della Cittadella di Ancona|Parco della Cittadella]]
** [[Parco Belvedere ed Eraclio Fiorani]]
** [[Villa Santa Margherita (Ancona)|Villa Santa Margherita]]
** [[
* Altre voci correlate:
** [[:Categoria:Persone legate ad Ancona]]
** [[
** [[Iniziativa Adriatico Ionica]]
** [[
** [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo]]
** [[Miracolo mariano di San Ciriaco]]
{{Colonne fine}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Ancona}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio V Picenum}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Marche}}
[[Categoria:Ancona|
[[Categoria:Città romane delle Marche]]
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