Persicaria maculosa: differenze tra le versioni
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|nome= Poligono persicaria
|statocons=
|immagine=
|didascalia=''Persicaria maculosa''
<!-- CLASSIFICAZIONE -->
|dominio= [[Eukaryota]]
|regno=[[Plantae]]
|superdivisione=[[Spermatophyta]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Caryophyllidae]]
|ordine=[[Polygonales]]
|famiglia=[[Polygonaceae]]
|genere=[[Persicaria]]
|specie='''P. maculosa'''
|sottospecie=
<!-- CLASSIFICAZIONE APG IV -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade1=[[Angiosperme]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=
|clade7=
|clade8=
|ordineFIL=[[Caryophyllales]]
|famigliaFIL= [[Polygonaceae]]
|sottofamigliaFIL=[[Polygonoideae]]
|tribùFIL=[[Persicarieae]]
|sottotribùFIL=
|genereFIL=[[Persicaria]]
|specieFIL='''P. maculosa'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=
|binome=Persicaria maculosa
|bidata=1821
<!-- ALTRO -->
|sinonimi=''Polygonum persicaria''<br/><small>L., 1753</small>
|nomicomuni=
Salcerella <br />
Persicaria
|suddivisione=
|suddivisione_testo=
}}
Il '''
== Etimologia ==
Il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] (''Persicaria'') deriva semplicemente dal fatto che le foglie sono molto simili a quelle del [[Prunus persica|pesco]]. L'[[epiteto specifico]] (''maculosa'') deriva invece da una caratteristica macchia scura posta al centro delle foglie.
Il [[Nomenclatura binomiale|binomio scientifico]] ''Persicaria maculosa'' è stato definito dal botanico britannico [[Samuel Frederick Gray]] (1766 – 1828) nella sua opera ''The Natural Arrangement of British Plants'' del 1821. In realtà la pianta era stata precedentemente studiata e documentata (oltre che da altri) dal botanico e naturalista svedese [[Carl von Linné]] (1707 – 1778) col nome di ''Polygonum persicaria'' nella pubblicazione [[Species Plantarum]] del 1753.
Gli inglesi chiamano questa pianta ''Red leg'' ma anche ''Redshank''; i francesi la chiamano ''Renouée persicaire'' oppure ''Pied rouge''; i tedeschi la chiamano ''Floh-Knöterich''.
== Descrizione ==
[[File:Persicaria maculosa Martin Cilenšek DESC.jpeg|upright=1.4|thumb|Descrizione delle parti della pianta]]
[[File:Persicaria maculosa ENBLA07.jpeg|thumb|Portamento
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 16/9/2006]]
La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Terofite|terofita scaposa]] ('''T scap'''), ossia si tratta di una pianta a ciclo biologico annuo (raramente biennale) con fusto allungato e non molto foglioso. L'altezza alla quale questa pianta può arrivare e di circa 120 cm (misure medie : 10 – 70 cm). Sono considerate piante sempreverdi : mantengono il fogliame durante l'inverno (nelle zone temperate), mentre in estate inoltrata le foglie si colorano di bianco.
=== Radici ===
La [[Radice (botanica)|radice]] è [[fittone|fittonante]].
===Fusto ===
[[File:Persicaria maculosa ENBLA08.jpeg|thumb|Fusto rossiccio
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 16/9/2006]]
[[File:Persicaria maculosa ENBLA02.jpeg|thumb|Ocrea alla base dell'infiorescenza
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 4/8/2008]]
La ramosità del [[Fusto (botanica)|fusto]] si presenta fin dalla base e porta una spiga all'apice di ogni ramo. La sua superficie è [[Glossario botanico#G|glabra]] e rossiccia. Il portamento è ascendente. I nodi del fusto sono inoltre arrossati (o bruni) per la presenza di [[Glossario botanico#O|ocree]] [[Glossario botanico#P|pubescenti]] (sono delle [[stipola|stipole]] cilindriche, membranose, ciliato - [[Glossario botanico#F|fimbriate]] e guainanti il fusto) provviste sul bordo di corte setole (dentelli [[Glossario botanico#L|lesiniformi]] sul prolungamento dei nervi) e ingrossate alla base; queste strutture sono tipiche di questa e altre [[specie]] del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Persicaria]]'' e possono essere trasparenti quasi argentate. Dimensioni delle [[Glossario botanico#O|ocree]]: lunghezza 4 – 15 mm; lunghezza delle setole delle [[Glossario botanico#O|ocree]] : 1 – 3,5 mm.
=== Foglie ===
[[File:Persicaria maculosa ENBLA05.jpeg|thumb|Foglie macchiate
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 16/9/2006]]
Le [[Foglia|foglie]] hanno una forma [[Glossario botanico#L|lanceolata]] quasi lineare - [[Glossario botanico#L|lanceolata]] e sono disposte in modo alterno lungo il fusto; sono acuminate all'apice mentre la base è lievemente arrotondata ma anche acuta. Sono fornite di un breve [[picciolo]] (a volte sono quasi sub - [[sessilità|sessili]]). La lamina è fondamentalmente intera (il bordo è molto finemente seghettato o eroso o cigliato); caratteristica è una macchia scura a forma di “V” rovesciata (quasi triangolare) con l'apice rivolto verso la punta della foglia. A volte la pagina superiore della foglie presenta delle ghiandole puntiformi.
Dimensioni delle foglie : larghezza 2 cm, lunghezza 11 cm; dimensione del [[picciolo]] : 1 – 2 mm.
=== Infiorescenza ===
[[File:Persicaria maculosa ENBLA06.jpeg|thumb|Infiorescenza
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 16/9/2006]]
L'[[infiorescenza]] è composta da sottili spighe [[Peduncolo (botanica)|peduncolate]], terminali, dense e con asse diritto, disposte all'ascella delle foglie; si presentano erette a forma ovoidale ma allungata. I fiori sono [[Glossario botanico#P|pedicellati]], a colori misti (biancheggianti all'[[Glossario botanico#A|antesi]], rosa in seguito).
Dimensioni dell'[[infiorescenza]]: larghezza 1 cm, lunghezza 5 – 8 cm; lunghezza del [[Peduncolo (botanica)|peduncolo]] 1 – 5 cm. Lunghezza del [[Glossario botanico#P|pedicello]] del singolo fiore : 1 – 2,5 mm.
=== Fiori ===
[[File:Persicaria maculosa ENBLA03.jpeg|thumb|Fiori
Località Villa Prima, Limana (BL), quota 350 m s.l.m. 4/8/2008]]
La struttura dei fiori di questa [[specie]] è diversa dal “classico” [[Fiore delle angiosperme|fiore delle Angiosperme]] in quanto il [[Calice (botanica)|calice]] e la [[corolla]] non sono ben differenziati; abbiamo quindi un [[perigonio]] con diversi [[tepalo|tepali]] (e non un [[perianzio]] con un [[Calice (botanica)|calice]] e i suoi [[sepalo|sepali]] e una [[corolla]] con i suoi [[petali]]). Questa “diversità” non sempre è chiara e ben definita, o accettata dai vari botanici, per cui in alcuni casi strutture di questo tipo si definiscono come “perianzio corollino con tepali”<ref>{{cita libro|autore=Sandro Pignatti |wkautore=Sandro Pignatti |titolo=Flora d'Italia|anno=1982 |editore=Edagricole |città=Bologna |isbn=88-506-2449-2 }}</ref> oppure “perianzio aciclico”<ref>{{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta| 1960| Federico Motta Editore | Milano }}</ref> <br /> I fiori sono [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], [[Glossario botanico#A|attinomorfi]], [[Glossario botanico#P|pentameri]] e [[Glossario botanico#P|persistenti]].
* [[Formula fiorale]]:
:::'''* P 5, A 8, G 3'''<ref>{{cita web |url=http://www.dipbot.unict.it/sistematica/Polg_fam.html |titolo=Tavole di Botanica sistematica |accesso=24 novembre 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090116155443/http://dipbot.unict.it/Sistematica/Polg_fam.html |dataarchivio=16 gennaio 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
* [[Fiore delle angiosperme|Perigonio]]: il [[perigonio]] è [[Glossario botanico#G|glabro]] a forma ovata; i [[tepalo|tepali]] sono 5 (è questa la parte colorata per cui a volte si chiamano anche [[tepalo|petaloidei]]) e sono [[Glossario botanico#C|connati]] per 1/3 della loro lunghezza. Dimensione dei [[tepalo|tepali]] : 2 – 3,5 mm; lunghezza del [[perigonio]]/[[perianzio]] : 3,5 mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stame|stami]] sono 4 – 8 di colore bianco e disposti a spirale; non sporgono dal fiore in quanto i filamenti sono più corti dei [[tepalo|tepali]]; le [[antera|antere]] sono rotondeggianti di colore giallastro o rosato. Lunghezza degli [[stame|stami]] : 1,7 mm; ampiezza dell'[[antera]] : 1 mm.
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: gli [[Glossario botanico#S|stili]] (brevi) sono 2 - 3 (bianchi anche questi) [[Glossario botanico#C|connati]], [[Glossario botanico#G|glabri]] su un [[Ovario (botanica)|ovario]] [[Glossario botanico#S|supero]] [[Glossario botanico#S|sincarpico]] formato da tre [[Glossario botanico#C|carpelli]]. Lunghezza degli [[Stilo (botanica)|stili]] : 2,8 mm.
* Fioritura : questa pianta fiorisce da luglio a ottobre; i semi si maturano fra agosto e ottobre.
* [[Impollinazione]]: tramite insetti; ma può anche auto-impollinarsi.
=== Frutti ===
Il [[frutto]] è un [[achenio]] uniloculare (e quindi un seme solo) a forma ovale appiattito (forma lenticolare) o trigono in altri casi; la superficie è liscia con un aspetto quasi lucido e di colore marrone-nero. Dimensione dell'[[achenio]] : 1,9 x 2,2 mm.
== Distribuzione e habitat ==
* [[Corologia|Geoelemento]]: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|'''Subcosmopolita''']]. Si presume comunque che questa pianta sia nativa della zona europea.
* Diffusione : in [[Italia]] è presente su tutto il territorio, compreso tutto l'arco alpino; nel resto del mondo è ugualmente comune dappertutto, basta citare due località estreme come la [[Groenlandia]] e la [[Nuova Zelanda]]. Nel [[Nord America]] questa pianta è stata introdotta dall'[[Europa]] e poi si è naturalizzata.
* [[Habitat]]: questa pianta si può trovare nelle zone umide e sponde dei canali; ma anche ai margini dei boschi (zone di sottobosco) o terreni incolti e campi; oppure lungo le ferrovie, margini delle strade sterrate e ambienti ruderali. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] può essere sia [[calcare]]o che [[Silicio|siliceo]] con [[pH]] acido (da 8,5 a 4), con buoni livelli nutrizionali del terreno e medie quantità d'acqua.
* Diffusione altitudinale : dal piano fino a circa 1300 {{m s.l.m.}}; le fasce altitudinali montane frequentate da questa pianta sono quindi due : quella del [[Flora alpina|piano collinare]] e quella del [[Flora alpina|piano montano]].
== Fitosociologia ==
Dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]] la [[specie]] di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale :
::'''Formazione''' : comunità terofitiche pioniere nitrofile
:::'''Classe''' : ''Stellarietea mediae''
== Tassonomia ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di questo [[Genere (tassonomia)|genere]] è mediamente numerosa (una cinquantina di [[Genere (tassonomia)|generi]] per circa un migliaio di [[specie]]), mentre il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Persicaria]]'' comprende una cinquantina di [[specie]], di cui una dozzina circa sono spontanee della nostra flora.
Il [[Sistema Cronquist]] assegna la [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Polygonaceae|Poligonacee]] all'[[ordine (tassonomia)|ordine]] delle [[Polygonales]] mentre la moderna [[classificazione APG]] la colloca nell'ordine delle [[Caryophyllales]]. Sempre in base alla [[classificazione APG]] sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella a destra).
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] di questa pianta è relativamente nuovo in quanto fino a qualche decennio fa questa pianta e altre [[specie]] simili facevano parte del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Polygonum]]''. Questa ristrutturazione [[Tassonomia|tassonomica]] non è accettata unanimemente da tutti i botanici, infatti tuttora ci sono ancora diverse [[Classificazione scientifica|classificazioni]] che non contemplano un'esistenza autonoma per il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Persicaria]]''.
All'inizio dell'altro secolo il botanico italiano [[Adriano Fiori]] (1865 – 1950) aveva sistemato questa pianta nella sezione “PERSICARIA” del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Polygonum]]''; sezione caratterizzata dall'avere foglie [[Glossario botanico#L|lanceolate]], [[Glossario botanico#O|ocree]] ad angolo retto, fusti ramosi con [[infiorescenza]] a spiga e [[Cotiledone|cotiledoni]] “accombenti”, ossia nel seme le “radicicole” sono piegate sul margine dei [[Cotiledone|cotiledoni]], e si sviluppano sulla linea di fenditura di separazione degli stessi<ref>{{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna }}</ref>. Questa sezione ora è stata convertita in un [[Genere (tassonomia)|genere]] autonomo.
All'interno del [[Genere (tassonomia)|genere]] la [[specie]] ''maculosa'' appartiene al gruppo ''Gruppo di Persicaria lapathifolia'' formato, oltre che dalla [[specie]] descritta in questa scheda, dalla [[specie]] ''Persicaria lapathifolia'' L. (ex ''Polygonum lapathifolium''), e anche da varianti e [[sottospecie]].
===
La pianta è [[Ploidia|allotetraploide]] e da studi fatti<ref>{{cita web|url=http://www.efloras.org/florataxon.aspx?flora_id=1&taxon_id=220010181 | titolo=Flora of North America | accesso=1º dicembre 2008}}</ref> sembra che uno dei “genitori” sia ''[[Persicaria lapathifola]]''. Questo significa anche che siamo in presenza di una [[specie]] [[Morfologia (biologia)|morfologicamente]] variabile e di difficile [[Tassonomia|classificazione tassonomica]]. Basta pensare alla recente suddivisione, oppure alla consistente lista di [[specie]] simili elencate nel
Nell'elenco che segue sono indicate alcune [[Diversità genetica|varietà]] e [[sottospecie]] <small>(l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie)</small>:
* ''Persicaria maculosa'' subsp. ''hirsuticaulis'' (Danser) S. Ekman & Knutsson
Riga 84 ⟶ 131:
* ''ex Polygonum persicaria'' L. var. ''nodosum'' (Pers.) Schlecht. (1823) (sinonimo = ''P. lapathifolia'')
===
Nell'elenco che segue sono indicati alcuni [[ibrido|ibridi]] intraspecifici :
* ''Persicaria minor x maculosa'' (ex ''Polygonum
* ''Persicaria maculosa x mitis'' (ex ''Polygonum
* ''Perisicaria maculosa x hydropiper'' (ex ''Polygonum
* ''Periscaria maculosa x lapathifolia'' (ex ''Polygonum
===
La [[specie]] di questa scheda, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi]] più frequenti:
* ''Persicaria dubia'' (Stein) Fourr. (1869)
Riga 162 ⟶ 209:
* ''[[Persicaria lapathifolia]]'' (L.) S.F. Gray (ex ''Polygonum lapathifolium'' L.) - Poligono nodoso : (questa pianta appartiene al ''Gruppo di Persicaria lapathifola'') si differenzia per il colore dell'[[infiorescenza]] che all'[[Glossario botanico#A|antesi]] è bianco – verdastra e per le [[Glossario botanico#O|ocree]] che sono prive dei dentelli [[Glossario botanico#L|lesiniformi]] della ''maculosa'' (sono invece appena dentellate).
* ''[[Persicaria minor]]'' (Huds.) Opiz (ex ''Polygonum minus'') – Poligono minore : il fusto ha un portamento prostrato; l'[[infiorescenza]] è più rosata; le foglie sono lineari (poco [[Glossario botanico#L|lanceolate]]); al centro delle foglie non è presente la macchia nera a forma di “V”; l'[[achenio]] su una faccia è piano.
* ''[[Persicaria mitis]]'' Garsault (ex ''Polygonum mite'' Schrank) – Poligono mite : si differenzia per l'[[infiorescenza]] che è biancastra e con spighe più lunghe (fino a 20
* ''[[Persicaria hydropiper]]'' (L.) Opiz (ex ''Polygonum hydropiper'' L.) - Poligono pepe d'acqua : il fusto è prostrato-ascendente; le foglie hanno un forte sapore acre; l'[[infiorescenza]] è biancastra, molto lunga e a volte è ripiegata verso il basso; è una pianta che vive in ambienti molto umidi quasi acquitrinosi.
* ''[[Persicaria orientalis]]'' (L.) Spach (ex ''Polygonum orientale'' L.) - Poligono orientale : si differenzia per il colore del fusto che è giallastro; le foglie sono [[Glossario botanico#L|lanceolate]], quasi [[Glossario botanico#C|cordate]]; le spighe hanno un forte colore rosso – corallo.
* ''[[Persicaria amphibia]]'' (L.) S.F. Gray (ex ''Polygonum amphibium'' L.) - Poligono anfibio : come dice il nome parte del fusto è generalmente sommerso nell'acqua; le foglie sono più lunghe, mentre l'[[infiorescenza]] è rosata e più breve.
<br />
Negli [[Stati Uniti]] piante molto simili sono
== Usi ==
{{Disclaimer|medico}}
=== Farmacia ===
* Sostanze presenti: questa pianta contiene una notevole quantità di sostanze [[Tannino|tanniniche]].
* Proprietà curative: secondo la medicina popolare questa pianta ha diverse proprietà curative fra cui la proprietà
* Parti usate: le foglie sotto forma d'impiastro. In [[America]] gli indiani [[Cherokee]], [[Ojibway|Chippewa]], e Iroquois (popolazione originaria del Nord-Est degli [[Stati Uniti]]) usano dei decotti di questa pianta per usi [[Dermatologia|dermatologici]] (infezioni della pelle), gastrointestinali (diarrea) e urinari, ma anche per usi [[Veterinaria|veterinari]].
=== Cucina ===
Le sue foglie possono essere usate (trattate opportunamente) al posto del [[Piper nigrum|pepe]] (sono aromatiche molto piccanti); se sono giovani si possono usare come insalata. Ma sembra che possano causare danni al fegato per cui è meglio non usarle; possono inoltre contenere minime quantità di [[acido ossalico]] ([[sostanza nociva]]). In certe zone vengono considerati eduli anche i semi.
=== Industria, agricoltura e pascolo ===
L'industria tessile ricava da queste piante dei coloranti giallo-rossastri soprattutto per la [[tintura]] del [[Linum usitatissimum|lino]]. Per l'agricoltura la [[specie]] “Poligono persicaria” è una pianta [[Piante infestanti|infestante]]; comunque il tipo di danno è limitato in quanto si risolve in spazio sottratto a [[specie]] più utili. In genere è una pianta non molto appetibile agli animali da pascolo; invece i semi sono molto ricercati dagli uccelli.
Riga 244 ⟶ 237:
Immagine:Persicaria maculosa 002.JPG
</gallery>
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
Riga 251 ⟶ 247:
* {{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna }}
==
*[[Specie di Persicaria]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://it.gardening.eu/ | 2 = Giardinaggio.eu | 3 = 01-12-2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090202185901/http://it.gardening.eu/ | dataarchivio = 2 febbraio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.efloras.org/|Flora of North America|01-12-2008}}
* {{cita web | 1 = http://www.pfaf.org/index.php | 2 = Plants For A Future | 3 = 01-12-2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090515142506/http://www.pfaf.org/index.php | dataarchivio = 15 maggio 2009 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://flora.uniud.it/|Catalogazione floristica - Università di Udine|01-12-2008}}
* {{cita web|http://www.floramarittime.it//|Flora delle Alpi Marittime|01-12-2008}}
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