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Il '''Mucone''' è un antico fiume della [[Calabria]], vicino a [[Cosenza]], lo storico [[Barrio]] cita alcuni nomi antichi dello stesso fiume (Muconius) e (Muxones) lo storico citava i nomi, che a sua volta furono citati da [[Giano Parrasio]] e da [[Domenico Parrisi]] l'uno storico e l'altro cartografo, e una dedica su una lapide marmorea del (1700) nella città di [[Acri]], situata su di una antica fontana cittadina,situata sul fiume [[Chàlamo]] viene nominato (Mortomem),descrivendone le qualità curative per gli animali ,e sopratutto nel curare le pecore dalla scabia. Nel [[Quattrocento]] era chiamato ''Cotile'', e nel [[Seicento]] ''Muconius'' o ''Mixones''. Si crede che il nome moderno del Mucone derivi dall'esprimere il nome (mucomai) e cioe (io muggisco) ,forse per il fragore delle sue acque in antico,che a volte sembrava imitare il muggito dei buoi (vitelli). Lo storico [[Norman Douglas]] nel suo libro "Old Calabria" e il numismatico [[François Lenormant 1837-1883]],l'archeologo [[Amedeo Maiuri]] nel 1961, ritenevano invece, che si trattava dell'antico,[[Acheronte]],citato da [[Tito Livio]] e da [[Strabone]]. Secondo una recente analisi del nome Mucone o Moccone era il nome presso i Galli della divinità Mercurius [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] che in base al luogo veniva chiamata Mercurius Moccos o Mercurius Artois. Moccos quindi era il nome con cui Galli chiamavano Mercurio, nella mitologia romana,come il dio [[Ermes]]Psychopompios per i greci,rivestiva varii ruoli,uno di questi era il portatore dei sogni ai viventi,e il conduttore delle anime dei morti negli inferi. .Questo stesso fiume fu nel 1470 rinominato dagli aragonesi, nuovi signori della città di [[Acri]] (Cotile)e (Cotiles) e cioe (fiume pieno di Sassi)dallo spagnolo (cote o cotila = sassi).
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Il '''Mucone''' è un fiume della [[Calabria]], che scorre nella [[Provincia di Cosenza]].
È lungo 49 km, nasce in [[Sila]] fra le maestose montagne di Li- [[Tartaro]] e Fallistro (vedi monti Fallistro e i Giganti della Sila)e si riversa attraversando Acri, nel fiume [[Crati]].
 
Lungo 54 km nasce nella Sila Grande alle pendici del monte '''[[Serra Stella]]''' (1.813 m s.l.m.) nei pressi di Camigliatello Silano, sbarrato nei pressi del torrente Cecìta (affluente destro) da una grossa diga alta 55 metri, forma il [[Lago Cecita|Lago Cecìta]] o Lago Mucone che è il più grande lago dell'[[altopiano della Sila]], con una capacità di 108 milioni di metri cubi d'acqua. Dopo avere attraversato parte dell'altopiano silano si riversa, lambendo il centro di [[Acri (Italia)|Acri]], nel fiume [[Crati]], poco a valle di [[Bisignano]], costituendone il principale affluente di destra. Lungo il corso del fiume sono situati gli [[Lago Cecita|Impianti idroelettrici del Mucone]] che prendono il nome dal fiume stesso e sono utilizzati per la produzione di energia elettrica.
[[Categoria:Fiumi della Calabria]]
 
Lo storico [[Gabriele Barrio]] cita alcuni nomi antichi dello stesso fiume "Muconius" e "Muxones"; lo storico citava i nomi che a sua volta furono citati da [[Aulo Giano Parrasio]] (Cosenza 1470-1522), e da [[Domenico Parrisi]] l'uno storico e l'altro cartografo. In una dedica su una lapide marmorea del [[secolo XVIII|Settecento]] nella città di [[Acri (Italia)|Acri]], situata su di un'antica fontana cittadina sul fiume [[Chàlamo]] viene nominato (Mortonem), descrivendone le qualità curative per gli [[animali]], e soprattutto nel curare le [[pecora|pecore]] dalla [[scabbia]]. Nel [[XV secolo|Quattrocento]] era chiamato ''Cotile'', e nel [[XVII secolo|Seicento]] ''Muconius'' o ''Mixones''. Si crede che il nome moderno del Mucone derivi dall'esprimere il nome "mucomai" e cioè "Io muggisco", forse per descrivere il fragore delle sue acque in passato, che a volte sembrava imitare il muggito dei buoi (vitelli).
 
Il poeta e storico [[Norman Douglas]] nel suo libro "[[Old Calabria]]", il numismatico e l'archeologo [[François Lenormant]], l'archeologo [[Amedeo Maiuri]] nel 1961, ritenevano invece, che si trattasse dell'antico [[Acheronte]], citato da [[Tito Livio]] e da [[Strabone]]. Secondo una recente analisi del nome, Mucone o Moccone era il nome presso i [[Galli]] della divinità [[Mercurio (divinità)|Mercurio]] che in base al luogo veniva chiamata Mercurius Moccos o Mercurius Artaois. Moccos quindi era il nome con cui Galli descrivevano la divinità fluviuale Mercurio, che nella mitologia romana, era invece chiamato il dio [[Ermes]] Psychopompios che per i greci rivestiva vari ruoli, uno dei quali era il (portatore dei sogni ai viventi), e il conduttore delle anime dei morti negli [[Ade (regno)|inferi]].
 
Il fiume fu rinominato nel [[1470]] dagli Aragonesi, nuovi signori della città di Acri "Cotile" e "Cotiles" e cioè "fiume pieno di Sassi", dallo spagnolo (''cote'' o ''cotila'' = sassi).<ref>Mario Cartaro, "Carta Generale del Regno di Napoli", (I Territori) del 1613 edizione Editalia 2001, Zecca Poligrafica dello Stato, Roma 2001.</ref>
[[File:AFFLUENTI DEL CRATI FINAL0000.png|thumb|600px|Mappa dei principali affluenti del Fiume Crati]]
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
* Raffaele Capalbo, ''Memorie Storiche di Acri'', Santa Maria Capua Vetere, Napoli 1908.
* Luigi Falcone, ''La Chiesa della SS. Annunziata di Acri, benefici ecclesiastici e patronati nobiliari'', Archeoclub d'Italia sede di Acri quaderno nº5 anno 1988.
* Giuseppe Abbruzzo, ''Acri Le Origini, note storiche'', Archeoclub d'Italia sede di Acri, quaderno nº 9 Acri 1999.
* Giuseppe Julia, ''La chiesa di S. Domenico in Acri e l'annessa congrega del Rosario. Cenni Storici'', Acri 1981.
* Fra Macario Gambini da Mangone, ''La Vita del Gran Servo di Dio, Padre Angelo d'Acri'', Napoli edizioni Ignazio Ruffo 1773, ristampa edizioni Orizzonti Meridionali Cosenza 1993.
* Angelo Fiorito, ''Alla riscoperta del proprio passato'', quaderno nº3 Archeoclub d'Italia sede di Acri 1999-2000.
* Davide Andreotti Loria, ''Storia dei Cosentini'', Napoli 1869.
* Rosario Curia, ''Bisignano nella storia del Mezzogiorno'', Cosenza 1985.
* Gabriele Barrio, ''Antichità e luoghi della Calabria'', Traduzione E.A. Mancuso. Cosenza ed. Brenner 1979.
* François Lenormant, ''La Grande Grèce'', Parigi 1881-1884.(traduzione di A. Lucifero, Crotone 1931-35), ultima ristampa Cosenza 1961.
* Gal Sibaris - Fondazione Vincenzo Padula, ''Paesaggi e Memorie'', Cosenza 2001.
* Mario Cartaro, ''Carta Generale del regno di Napoli (I Territori) 1613'', ed. Editalia 2001, a cura della Zecca Poligrafica dello Stato. Roma 2001.
 
{{Sportale|Calabria}}
[[Categoria:Fiumi della Calabriaprovincia di Cosenza|Mucone]]
[[Categoria:Affluenti del Crati]]