Discussione:Samurai: differenze tra le versioni

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== Spostamento ==
Che ne dite di spostare questa bozza definitivamente tradotta e già coerente nella sua voce appropriata [[Samurai]]?
Leggete un po' la voce, valutate, e se ritenete spostate. Giudicate voi. Se nessuno lo fa prima, lo faccio io più tardi. Ciao! [[Utente:Babau|Babau]] 20:41, Nov 14, 2004 (UTC)
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Ho spostato, se qualcuno non è d'accordo faccia e disfaccia a piacere.[[Utente:Babau|Babau]] 21:15, Nov 14, 2004 (UTC)
 
== Credo ==
 
Caro Babau ho visto che hai rimosso il "credo" che avevo aggiunto alla voce: ti informo che esso non è affatto presunto essendo un codice di comportamento antichissimo, tramandato oralmente e conosciuto come Bushido "la via del guerriero". Esso fu poi sviluppato e messo per iscritto nell' Hagakure "all'ombra delle foglie" primo testo che tratta dell'argomento.Se digiti (come credo tu abbia fatto) "credo samurai" sui motori di ricerca, non troverai nulla....riprova con "bushido" e vedrai....e la prossima volta informati meglio!!!
 
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Se qualcuno vi aggredisce entrate in armonia con lui. Nella lingua giapponese un sinonimo di Bushi (Guerriero) è Samurai che letteralmente significa " colui che segue il cammino dell'Amore ". Colui che semplicemente combatte gli altri non è un vero Samurai. (Morihei Ueshiba)
 
// Questa voce di Wikipedia sui samurai non lascia capire nulla anzi genera fraintendimenti. Offende l'onore del Giappone e non soltanto del Giappone perché descrive i samurai, un potere internazionale oltre che giapponese, come dei servi o degli schiavi o degli inetti incapaci di sapere il valore della propria stessa vita. Diffonde informazioni scorrette sulla storia del Giappone ed errori nella interpretazione dei testi, basandosi oltre che su pregiudizi su fantasie intorno alla natura umana, che invece è certa ed uguale in tutti gli esseri umani. Si basa sulla idea che la guerra nasca sempre senza ragioni valide e che quindi le arti marziali siano intellettualmente inadeguate. Inoltre l'abnegazione del guerriero viene confusa con la disperazione ed il suicidio del debole. Se resta facile capire che i soldati in battaglia devono affrontare la morte e che gli agenti in certe situazioni non hanno altra scelta che procurarsi essi stessi la morte per evitare il peggio, non ci sono motivi allora per non applicare la medesima intelligenza alla comprensione del mondo dei samurai oppure per tacere in caso di incapacità a cogliere i reali eventi storici.
 
L'autointontimento mosso da odio e disprezzo non è la disposizione giusta per comprendere un argomento e le descrizioni fiabesche e da incubo stanno bene solo nei film horror e non dovevano apparire in siti web di pubblica utilità.
Cancellate questa voce sui samurai e non date fastidio più.
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