Ca' da Mosto: differenze tra le versioni

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{{Edificio civile
|nome edificio = Ca' da Mosto
|immagine = Palazzo Ca' da Mosto Canal Grande Venezia.jpg
|didascalia = Ca' da Mosto
|paese = ITA
|divamm1 = {{IT-VEN}}[[Veneto]]
|città = Venezia
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|indirizzo = [[Cannaregio|sestiere di Cannareggio]]
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|coord titolo = no
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|periodo costruzione = [[XIII secolo]]
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|proprietario storico = Marco da Mosto
}}
'''Ca' da Mosto''' è uno dei più antichi [[palazzo|palazzi]] di [[Venezia]], ubicato nel [[sestiere (Venezia)|sestiere]] di [[Cannaregio]] ed affacciato sul [[Canal Grande]] non lontano dal [[Ponte di Rialto]]. Rimaneggiato numerosissime volte e sopraelevato, presenta un'interessante [[facciata]] costruita in parte secondo gli stilemi dell'architettura stile veneto-[[Architettura bizantina|bizantina]].
 
== Storia ==
LaIl suapalazzo costruzioneesisteva vienesicuramente generalmente fatta risalire alnel [[XIII secolo]], quandoe lafu famigliadi [[daproprietà Mosto]] entrò neldella [[patriziatoBarozzi (Veneziafamiglia)|patriziatofamiglia venezianoBarozzi]];.<ref alcuniname=":0">{{Cita pubblicazione|nome=Benjamin|cognome=Arbel|data=2000-03-01|titolo=00.03.18, Kittell and Madden, eds., Medieval and Renaissance Venice|rivista=The Medieval Review|lingua=en|accesso=2023-06-09|url=https://scholarworks.iu.edu/journals/index.php/tmr/article/view/14905}}</ref> tuttaviaTuttavia<ref>* ''Guida d'Italia – Venezia''. 3<sup>a</sup>ª ed. Milano, Touring Editore, 2007. ISBN 978-88-365-4347-2.</ref> visi riscontrano elementi più antichi, in particolare nel ''portego'' sulla riva d'acqua<ref>A.V. Sullam, D. Calimani. ''Canal Grande''. Milano, Mondadori Electa SpA, 2007. ISBN 978-88-370-4626-2</ref>. ÈNel probabile1266 chedai ilBarozzi committentepassò delai palazzo[[Da siaMosto]], statovenendo acquistato da un [[Marco da Mosto]].<ref name=":0" />
 
In questo palazzo nacque e morì il famoso esploratore [[Alvise Cadamosto]], che dal [[1454]] al [[1462]] fu in [[Portogallo]] al servizio di [[Enrico il Navigatore]]. Dal [[XVI secolo|Cinquecento]] a tutto il [[XVIII secolo|Settecento]] fu utilizzato come albergo: divenuto sede del ''Leon Bianco'', uno dei più famosi di [[Venezia]], fondato nel [[1661]], ospitò molti illustri personaggi. A causa delle nuove necessità, avvenne la sopraelevazione con la costruzione degli ultimi due piani. Il palazzo, èdopo sottoposto auna ristrutturazione, edè èdivenuto nuovamente insede venditaalberghiera.
 
== ArchitetturaDescrizione ==
Ca' da Mosto rappresenta uno degli esempi meglio conservati della casa-fondaco veneziana e più in generale dell'architettura veneto-bizantina che si sviluppò nella città lagunare secondo l'influenza dello stile orientale: il suo valore è stato ammirato pureanche da [[John Ruskin]], che descrisse questo edificio come uno dei più vigorosi palazzi veneziani del Duecento.
 
Inizialmente la facciata si sviluppava su due soli piani ed era affiancata da torri, dette ''torreselle'': esse vennero abbattute quando l'edificio venne innalzato di ulteriori due piani. Il palazzo presenta numerosi elementi caratteristici del fondaco veneziano: il [[portego]], atto a mettere in comunicazione portale a terra con portale d'acqua, la curia, usata per lo scarico delle merci dalle navi, affiancata da un semplice portale ad acqua e caratterizzata dalla successione di tre archi irregolari, la [[polifora]] a [[loggia]]to al [[piano nobile]]. Tale loggiato, composto in origine da otto [[arco (architettura)|archi]] allungati con [[intradosso|estradosso]] inflesso (segno di influenze dell'[[arte gotica]]), è stato trasformato in una eptaforaesafora mediante la chiusura di uno dei fori: presenta superiormente interessanti decorazioni marmoree [[Arte bizantina|bizantine]], quali [[Patera (architettura)|patere]] zoomorfe, [[Bassorilievo|bassorilievi]] e [[fregio|fregi]]. Ai suoi fianchi sono poste due monofore, una per lato; tutti i capitelli si ispirano allo stile bizantino. Successivamente, tale disegno è stato modificato mediante la sopraelevazione: il secondo piano nobile è caratterizzato da una semplice [[serliana]], affiancata da monofore prive di particolare rilievo sotto il profilo decorativo.<ref>{{cita|Brusegan|p. X}}.</ref>
 
La facciata posteriore, di carattere ben più semplice, si affaccia su una piccola corte: presenta una [[trifora]] centrale, uno scalone esterno e un vasto portale a terra a volta.
 
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Ca' da Mosto facciata in Campiello del Leon Bianco (Venice).jpg|Ca' Da Mosto - facciata in campiello del Leon Bianco
Paolo Monti - Servizio fotografico - BEIC 6336875.jpg|"Particolari della facciata fotografati da [[Paolo Monti]] nel 1969"
Paolo Monti - Servizio fotografico (Venezia, 1969) - BEIC 6330557.jpg|"Particolari della facciata fotografati da [[Paolo Monti]] nel 1969"
</gallery>
 
== Note ==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|nome=Marcello|cognome=Brusegan|titolo=I Palazzi di Venezia|editore=Newton & Compton|città=Roma|anno=2007|isbn=978-88-541-0820-2|cid=Brusegan}}
* {{cita libro|autore= Elsa e|autore2= Wanda Eleodori. ''|titolo=Il Canal Grande. Palazzi e Famiglie''|url= https://archive.org/details/ilcanalgrandepal0000eleo |città=Venezia, |editore=Corbo e Fiore, |anno=2007. |ISBN= 88-7086-057-4. }}
* ''Guida d'Italia – Venezia''. 3<sup>a</sup> ed. Milano, Touring Editore, 2007. ISBN 978-88-365-4347-2.
* A.V.{{cita libro|autore=Anna-Vera Sullam,|autore2= D.Davide Calimani. ''|titolo=Canal Grande''. |città=Milano, |editore= Mondadori Electa SpA,|anno= 2007. |ISBN= 978-88-370-4626-2}}
* Elsa e Wanda Eleodori. ''Il Canal Grande. Palazzi e Famiglie''. Venezia, Corbo e Fiore, 2007. ISBN 88-7086-057-4.
* A.V. Sullam, D. Calimani. ''Canal Grande''. Milano, Mondadori Electa SpA, 2007. ISBN 978-88-370-4626-2
 
==Voci correlate==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Ca' da Mosto (Venice)}}
 
{{Canal Grande}}