PZL P.11: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
| m punto a fine nota | m →Annotazioni:  da === Note === a == Note == | ||
| (34 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
| Riga 1: {{ |Aeromobile=aereo_militare |Nome = PZL P.11 Riga 6: |Tipo = [[aereo da caccia]] |Equipaggio = 1 |Progettista = [[Zygmunt  |Costruttore = {{bandiera|POL}} [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] |Data_ordine =  Riga 25: |Freccia_alare =  |Altezza = 2,85 m |Superficie_alare = 17,90 [[metro  |Carico_alare = 91,1 kg/m² |Efficienza =  Riga 35: |Capacità =  |Capacità_combustibile =  |Motore =  |Potenza = {{converti|645 |Spinta =  |Velocità_max = {{converti|390 |VNE =  |V_stallo = {{converti|98 |Velocità_crociera =  |Velocità_salita = a  |Decollo =  |Atterraggio =  |Autonomia = {{converti|700 |Raggio_azione =  |Quota_servizio =  |Tangenza =  |Mitragliatrici = 2-4 KM Wz.33 [[calibro (armi)|calibro]] [[7,92 × 57 mm Mauser|7,92 mm]] |Cannoni =  Riga 59: |Altro =  |Note = dati riferiti alla versione PZL P.11c |Ref = i dati sono estratti da ''Polish Aircraft 1893-1939''<ref name="Cynk-0">{{Cita|Cynk, 1971|pp. 158-172}}.</ref> }} Il '''PZL P.11'''  == Storia del progetto == Nel [[1930]] il Departament Aeronautyki Ministerstwa Spraw Wojskowych, tradotto dal [[lingua polacca|polacco]] Dipartimento aeronautico del Ministero per gli affari militari, emise una specifica per la fornitura di un nuovo caccia che sostituisse i precedenti [[PZL P.7|P.7]]. La [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] incaricò nuovamente l'ingegnere [[Zygmunt  Il primo [[prototipo]], designato P.11/I, venne portato in volo per la prima volta nell'agosto 1931 dal collaudatore [[Bolesław Orliński]].<ref name="Cynk-0" Il secondo prototipo P.11/II, dotato di propulsore radiale Bristol Mercury IVA azionante un'elica bipala Chauviére, volò per la prima volta nel dicembre 1931,<ref name="Kopanski-0"> Nel frattempo era stato completato il terzo prototipo, designato PZL P.11/III, che compì le prove di volo nella primavera del [[1933]]. In quell'anno venne trasportato negli [[Stati Uniti d'America]] per partecipare alle [[National Air Races]] tenutesi a [[Cleveland]].<ref == Tecnica == Riga 80 ⟶ 81: L'abitacolo del pilota era aperto e protetto da un parabrezza in plexiglas. Gli strumenti di navigazione e del motore erano di produzione polacca, ad eccezione della bussola giroscopica tedesca. Su circa un terzo degli esemplari costruiti venne montato un apparato radio tipo Philips N2L/MR/T di produzione nazionale<ref name=Dicorato/>. L'armamento consisteva in  == Impiego operativo == La prima variante ordinata dalla forza aerea polacca fu la P.11a, considerato un modello intermedio, realizzato in un totale di 30 esemplari. Sostanzialmente molto simile al PZL P.7, se ne differenziava soprattutto per l'adozione del più potente [[motore radiale]] Mercury IV S2, il [[Regno Unito|britannico]] [[Bristol Mercury]] prodotto su licenza in Polonia, capace di erogare una [[potenza (fisica)|potenza]] di 575 [[cavallo vapore britannico|hp]] (429 [[chilowatt|kW]]). Le consegne alla Lotnictwo Wojskowe dei primi caccia P.11a, andati in produzione nella primavera del 1934, avvennero a partire dalla fine dell'estate di quell'anno. Il primo reparto ad essere equipaggiato fu la 111ª Eskadra Mysliwska basata a [[Varsavia]], cui seguì immediatamente il riequipaggiamento di altre due unità, entrambe basate nei dintorni della capitale. Nel 1934 volò per la prima volta il quarto prototipo, designato P.11/IV. L'aereo disponeva di un propulsore Gnôme-et-Rhône 9Krde da 575 La versione P.11c ottenne un ordine dalla Lotnictwo Wojskowe per 175 esemplari (matricole da 8.2 a 8.176), realizzati in due serie tra il 1934 ed il 1936.<ref name="Kopanski-0"/> La prima serie di 50 velivoli era equipaggiata con il motore radiale [[Bristol Mercury]] IV S2 da 600 hp (447 kW), mentre i rimanenti 125 ebbero il [[Bristol Mercury]] VI S2 da 630 hp (470 kW), entrambi realizzati su licenza in Polonia. Sugli esemplari costruiti vennero introdotte alcune modifiche all'attacco tra ala e fusoliera, all'impennaggio di coda, ed inoltre furono installati pneumatici a bassa pressione per il decollo da campi improvvisati. Le mitragliatrici vennero dotate di sistema pneumatico di riarmo, e gli aerei furono dotati attacchi subalari per quattro bombe da 12,5 kg. Queste modifiche portarono, però, ad un aumento di peso della cellula pari ad 84 kg. Le prime consegne ai reparti della versione P.11c avvennero alla fine del 1934. Tale limitata produzione può, ora, apparire una scelta irresponsabile da parte del governo polacco, l'aviazione dell'Armata Rossa disponeva già allora di migliaia di aerei, mentre la [[Germania]] conduceva un riarmo aeronautico su una scala che, a quel tempo, non aveva alcun precedente. Le officine [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] di Varsavia potevano produrre almeno 10 caccia al mese. Tuttavia, il comando della Lotnictwo Wojskowe stava ancora studiando i diversi concetti di impiego dei caccia e dei bombardieri, mentre gli uffici di progettazione polacchi avevano allora in fase di sviluppo progetti molto avanzati. Per ottimizzare ed incrementare la produzione del caccia P.11 la [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] attivò una linea di montaggio situata presso il nuovo stabilimento WP2 di [[Mielec]], così che la capacità costruttiva della ditta arrivò a 25 velivoli al mese. A partire dalla metà del 1935 tutti e quattro i reggimenti da caccia della Lotnictwo Wojskowe erano equipaggiati con i PZL P.11a/c, soprannominati ''Jedenastka'' (piccolo undici). Quasi tutti i precedenti [[aereo da caccia|caccia]] [[PZL P.7]] furono relegati all'addestramento presso le scuole di volo. L'entrata in servizio del nuovo aereo fu sorprendentemente facile, non si verificò alcun incidente di rilievo fino al marzo 1936. L'aereo perdonava facilmente gli errori dei giovani piloti, che lo soprannominarono “Pulavchak”. Durante le grandi manovre del 1937 un pilota volando a bassa quota colpì con le ruote del carrello un pagliaio. L'aereo si rovesciò e cadde al suolo. Il pilota, che non era trattenuto al suo posto dalle cinture di sicurezza, venne sbalzato fuori dalla carlinga atterrando sulla paglia, e riportando fortunatamente ferite di poco conto. In quegli anni l'aeronautica polacca condusse con il P.11 un'intensa attività sperimentale. Nel 1936 furono collaudati gli sci Shomanskogo per l'impiego da terreni innevati, e sorprendentemente l'aereo si rivelò più veloce con gli sci che con il carrello a ruote. Probabilmente ciò era dovuto alla particolare forma degli sci in questione, che favorivano la penetrazione aerodinamica. Vennero compiuti anche tentativi per adattare l'aereo al bombardamento in picchiata, ma gli esperimenti rimasero senza seguito per lo scarso carico bellico trasportato dal caccia. Nel 1937 venne sperimentato un apparato radio di produzione nazionale, dotato di antenna a filo, tipo Philips N2L/MR/T. L'accesso per manutenzione all'apparato radio, ed alle batterie di alimentazione, avveniva tramite un portello situato sul lato sinistro dell'aereo. Tale apparato venne installato retroattivamente su circa un terzo degli esemplari costruiti.  A partire dalla seconda metà degli anni  Nell'agosto del 1936 un caccia P.11 pilotato dal [[tenente]] Urbanowicz attacco, nella zona di frontiera con l'Unione Sovietica, un biplano da ricognizione [[Polikarpov R-5]]. Inizialmente il pilota cercò di costringere il ricognitore ad atterrare, sparando raffiche di mitragliatrice davanti al muso del velivolo sovietico. Ma quando quest'ultimo  Contro la crescente minaccia rappresentata dal massiccio riarmo tedesco, e per tutelarsi contro i lunghi ritardi del programma relativo al nuovo caccia monoplano [[PZL.50 Jastrząb]], venne provvisoriamente sviluppata una nuova versione designata P.11g Kobuz. Questo modello disponeva del potente motore radiale [[Bristol Mercury]] VIII, raffreddato ad aria, erogante 835 CV. Il propulsore Bristol Mercury VIII prometteva di spingere il P.11g Kobuz ad una velocità massima di oltre 420 === La seconda guerra mondiale === Alle 4.45 del 1º settembre [[1939]] la Germania attaccò la Polonia (Operazione Fall Weiss), ed i caccia PZL P.11 risultarono di gran lunga superati sia dai caccia monomotori [[Messerschmitt Bf 109]]E che dai bimotori [[Messerschmitt Bf 110]] Zerstorer della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]].<ref name="Symanowski">Symanowski Grezegorz and Jan Hoffmann. PZL P.11C. Lublin, Poland: Kagero Polen, 2006. ISBN 83-60445-06-0.</ref> Allo scoppio delle ostilità le squadriglie da caccia furono subito pesantemente impegnate riportando, nei primi tre giorni di combattimento, 60 vittorie contro 46 perdite tra P.11 e P.7.  Nelle mani di piloti determinati, potevano infliggere pesanti perdite a formazioni di bombardieri tedeschi privi di scorta. Il 2 settembre, nove PZL P-11C della 142 ''Eskadra Toruńsk'' (142ª Squadriglia di [[Toruń]]), guidati dal maggiore Lesnievski, intercettarono due formazioni di Dornier Do 217, rispettivamente di sette e nove bimotori, sul fiume Vistula.<ref name="Jackson p. 27.">{{Cita|Jackson 1979|p. 27}}.</ref> Allo scoppio delle ostilità le squadriglie da caccia furono subito pesantemente impegnate riportando, nei primi tre giorni di combattimento, 60 vittorie contro 46 perdite tra P.11 e P.7. Nel corso dei combattimenti il caccia si dimostrò una macchina versatile, riuscendo anche ad effettuare missioni di ricognizione tattica e collegamento, ma ben presto la qualità e la quantità dei velivoli tedeschi ebbe ragione in pochi giorni della resistenza polacca. Dei 166 caccia di tutti i tipi schierati all’inizio della guerra, 116 furono persi in volo e una cinquantina espatriarono in Romania. Le perdite umane furono incredibilmente basse, con 12 piloti deceduti, 15 feriti e 7 dispersi (pari al 15% del personale volante)<ref name=Dicorato/>. Da notare che un pilota, il Lt. Henryk Szczesny, si aggiudicò due abbattimenti volando a bordo del prototipo PZL P.11g Kobuz, mentre difendeva il campo d'aviazione di Wielick.<ref name="Glass-0">Glass, Andrzej, Tomasz Kópanski, Tomasz Makowki. Monografie Lotnicze 037, PZL P.11 Vol.2, AJ Press, Gdynia, 1997 ISBN 83-86208-64-3.</ref> In tutta la campagna di settembre i caccia P.11 operarono in condizioni molto difficili, senza installazioni di riparo, e con rifornimenti di parti di ricambio assolutamente inadeguate (tutto il materiale disponibile risultava vecchio di 3 o 5 anni). Nonostante tutte queste avversità i piloti reclamarono 120 abbattimenti, inclusi 10 [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] e 13 [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]]<ref>Hooton, E.R. Luftwaffe at War; Blitzkrieg in the West: 1939–1940, Volume 2. London: Midland Publishing, 2007. ISBN 1-85780-272-1.</ref>. Per conto risultavano distrutti in combattimento 97 P.11.▼ Attaccando frontalmente, i piloti polacchi riuscirono ad abbattere sette Dornier, due accreditati al tenente Stanislaw Skalski (che sarebbe diventato il maggior asso polacco nonché il primo asso alleato della seconda guerra mondiale), senza subire alcuna perdita.<ref name="Jackson pp. 28-29.">{{Cita|Jackson 1979|pp. 28-29}}.</ref> Nel corso dei combattimenti il caccia si dimostrò una macchina versatile, riuscendo anche ad effettuare missioni di ricognizione tattica e collegamento, ma ben presto la qualità e la quantità dei velivoli tedeschi ebbe ragione in pochi giorni della resistenza polacca. Dei 166 caccia di tutti i tipi schierati all'inizio della guerra, 116 furono persi in volo e una cinquantina espatriarono in Romania. Le perdite umane furono incredibilmente basse, con 12 piloti deceduti, 15 feriti e 7 dispersi (pari al 15% del personale volante)<ref name=Dicorato/>. ▲ <ref name="Glass-0"/> Il 17 settembre l'Armata Rossa attaccò lungo il confine ovest agendo, in pratica, da supporto alle operazioni della Wehrmacht. In quel settore le forze armate polacche, completamente impegnate contro i tedeschi, poterono offrire solo una trascurabile resistenza. L'aviazione polacca disponibile in quell'area era sufficiente solo per l'esplorazione delle aree di frontiera, e neanche dappertutto. I pochi caccia P.11 presenti cercarono il combattimento contro gli aerei dell'Armata Rossa, ed avvennero numerosi, ma piccoli, scontri con i velivoli sovietici. Secondo i dati polacchi in questo settore venne abbattuto un [[Polikarpov R-5]] (dal tenente Kos) nei pressi di Nadvirna e danneggiati due caccia [[Polikarpov I-16]] (dal tenente Zatorskii) a Rokitno, nei pressi della frontiera. Le relazioni sovietiche hanno sempre negato queste perdite. È possibile che un caccia P-11, pilotato da Zatorskii, con il pilota ferito si sia schiantato al suolo durante un atterraggio d'emergenza. Poco dopo mezzogiorno del 17 settembre il comandante dell'aviazione polacca diede l'ordine di evacuare tutto il materiale superstite in Romania. Il governo pensava di riuscire a trasferire i velivoli rimasti indenni in [[Francia]], in vista della ripresa delle operazioni aeree a fianco degli Alleati. I velivoli dovevano concentrarsi presso un campo d'aviazione situato a [[ === Germania === Riga 110 ⟶ 114: === Lettonia === L'aviazione lettone si impossessò di un caccia PZL P. 11, che era stato evacuato dalla Polonia il 17 settembre [[1939]]. Quando i sovietici invasero la Lituania catturarono il velivolo<ref name="Belcarz">Belcarz, Bartłomiej and Tomasz J.Kopański. PZL P.11c. Sandomierz, Poland/Redbourn, UK: Mushroom Model Publications, 2003. ISBN 83-917178-5-2.</ref>. === Portogallo === Nell'aprile del 1932 il primo prototipo P.11/I venne mostrato ad una delegazione dell'aviazione militare portoghese, che si dimostrò disponibile ad acquistare la licenza di produzione del nuovo velivolo<ref name="Glass-0"/>. All'inizio del mese di agosto dello stesso anno il Capt. Kazimierz Kuzian trasferì in volo il caccia dall'aeroporto di [[Zurigo]]-Dubendorf ([[Svizzera]]) a quello di [[Lisbona]]. Lì l'aereo venne acquistato dal governo portoghese per la somma di 160.000 zloty<ref === Romania === Nel 1931 la [[Forțele Aeriene Regale ale României]] doveva rimpiazzare gli obsoleti caccia [[Blériot-SPAD S.61]] e Fokker D.XI allora in servizio presso i reparti. Per questa eventualità la I.A.R. aveva realizzato un proprio caccia designato [[IAR CV-11]], ma tale progetto venne annullato nel settembre del 1931. Dopo che il prototipo PZL P.11/I, pilotato dal collaudatore Boleslaw Orlinski, aveva partecipato in quell'anno all'International Fighter Show di Istanbul, risultando vincitore nella varie competizioni in cui fu impegnato, vi fu l'immediato interesse del governo rumeno per l'acquisto di 60 aerei, da realizzarsi su licenza presso la fabbrica I.A.R. Il secondo prototipo PZL P.11/II dotato di motore di Gnôme-Rhône 9 Krse da 595 CV<ref name=Green>{{Cita|Green I primi 10 aerei furono inviati, smontati, agli stabilimenti IAR di [[ Il 17 settembre [[1939]] il Capo di Stato Maggiore della Lotnictwo Wojskowe diede l'ordine di evacuare tutti i velivoli verso i paesi neutrali più vicini, possibilmente la [[Romania]]. Infatti il governo polacco sperava poi di trasferire questi aerei in Francia per continuare la lotta a fianco degli Alleati. Oltre 300 aerei polacchi, di tutte le categorie, trovarono rifugio in Romania. La maggior parte dei P.11 in servizio nell'aviazione polacca erano rimasti distrutti nei combattimenti di settembre, ma almeno 32 caccia (32 P.11c e 10 P.11a) riuscirono a raggiungere l'aeroporto rumeno di Chernivtsi (ora in [[Ucraina]]). Questi velivoli, però, furono incamerati dall'aviazione rumena. A causa della loro obsolescenza gli aerei, che risultavano molto usurati dai combattimenti precedenti, non furono utilizzati operativamente. Un piccolo numero di caccia (23 P.11c e 3 P.11a), dopo le opportune riparazioni, venne immesso in servizio ed utilizzato per l'addestramento, mentre il resto venne smantellato per ricavarne pezzi di ricambio. Dal maggio 1941 i caccia P-11f incominciarono ad utilizzare mitragliatrici a tiro rapido FN-Browning<ref name="Kopanski-0"/> e rastrelliere per le bombe fino a 12 Quando, il 22 giugno [[1941]], la Romania dichiarò guerra all'[[Unione Sovietica]] l'aeronautica rumena allineava in servizio circa 153 esemplari nelle versioni P.11b, P.11f, P. * 3º Gruppo da Caccia (al comando del Lt. Cdor. [[Teodor Munteanu]] :43ª Squadriglia da Caccia (Captain [[Dan Vizanti]], su P.11f) Riga 136 ⟶ 140: === Unione Sovietica === Alcuni caccia PZL P.11 vennero catturati dall'Armata Rossa durante le operazioni di occupazione della [[Polonia]], nel settembre 1939. Secondo fonti polacche uno dei velivoli era quello del tenente Vroblevskogo atterrato il 18 settembre, per un guasto al motore, vicino a Kamenetz-Podolsk e rimasto seriamente danneggiato. Sugli aeroporti della Polonia orientale l'Armata Rossa requisì numerosi velivoli. In particolare una relazione stilata il 20 settembre riporta la cifra di 40 velivoli sequestrati nella zona di [[Tarnopol]]-[[Chertkov]]. Gli agenti segreti sovietici rimasero molto sorpresi di scoprire che il principale caccia polacco, il PZL P.11, era obsoleto. Essi batterono costantemente i campi di aviazione occupati alla ricerca dei più moderni PZL P.50 o [[PZL P.24]], ma non ne trovarono perché l'aeronautica polacca non ne dispose mai. Rinvennero molti P.11, ma più spesso i vecchi [[PZL P.7]] (sembra più di due dozzine, per lo più riparabili). Dopo la contabilizzazione definitiva, nel distretto militare di [[Kiev]] furono individuato quattro P.11 tutti non operativi. Nel maggio 1940, a seguito di un ordine espresso venuto da Mosca, il velivoli inutili e di nessun valore bellico vennero rottamati per il recupero dei metalli non ferrosi. La [[ === Ungheria === L'aviazione magiara si impossessò di un caccia PZL P. 11a arrivato dalla Polonia il 23 settembre [[1939]]. L'aereo pilotato dal [[maggiore]] Eugeniusz Wyrwicki, e con a bordo anche il [[tenente colonnello]] Izycki, atterrò nell'aeroporto vicino alla città di Hajdúböszörmény.<ref name="Kopanski-0"/> Successivamente Wyrwicki trasferì in volo l'aereo presso l'aeroporto di [[Debrecen]], lì il velivolo fu requisito dalla MKL e ricevette la matricola militare G-191. La [[Magyar Királyi Honvéd Légierő]] usò il velivolo come addestratore per tutto il 1940, poi il caccia fu ceduto all'Università Tecnologica di [[Budapest]] (ricevendo l'immatricolazione civile HA-NBN).<ref name="Cynk-0" /> L'aereo venne utilizzato per l'addestramento primario ed il traino alianti fino all'autunno del 1944, quando in seguito all'invasione sovietica andò distrutto. == Versioni == Riga 146 ⟶ 150: * '''P.11/III''': terzo prototipo dotato di motore [[Bristol Mercury]] IVA da 555 [[cavallo vapore|CV]]. * '''P.11/IV''': quarto prototipo, primo volo nel 1934, dotato di propulsore Gnôme-Rhône 9 Krde da 575 [[cavallo vapore|CV]] e ruotino di coda. In questa forma fu esibito al Salon de l'Air di Parigi venendo in seguito trasformato allo standard P.11f e ceduto alla Romania. * '''P.11a''': prima versione di preserie prodotta in 30 esemplari per l'aeronautica polacca ([[Siły Powietrzne]]). I velivoli erano dotati del motore stellare Skoda (Bristol) Mercury IVS2 a 9 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]], da 517 [[cavallo vapore|CV]] (380 kW) azionante un'elica bipala. L'armamento si basava su due mitragliatrici P.V.W. Vz 37 [[calibro ( * '''P.11b''': variante per l'esportazione costruita dalla [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] in 50 esemplari per la Romania. Era dotata del motore stellare Gnome-Rhône 9 Krds da 670 [[cavallo vapore|CV]] azionante un'elica bipala. * '''P.11c''': versione prodotta in 175 esemplari per la [[Siły Powietrzne]]. Era dotata di abitacolo del pilota arretrato e posto in posizione rialzata per migliorare la visibilità, l'ala abbassata e motore stellare Bristol Mercury VI.S2, a 9 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], raffreddati [[raffreddamento ad aria|ad aria]], erogante 645 [[cavallo vapore|CV]]. * '''P.11d''': proposta di una versione destinata all'aeronautica navale polacca, da costruirsi in 24 esemplari. L'ordine non ebbe alcun seguito. * '''P.11e''': nel 1935 l'aeronautica repubblicana spagnola negoziò una fornitura di 36 [[aereo da caccia|caccia]] PZL P.11, successivamente ridotti a 15. A tale scopo la [[Państwowe Zakłady Lotnicze|PZL]] sviluppò un'apposita versione denominata P.11e. Le parti firmarono il contratto il 12 ottobre [[1935]]. Con lo scoppio della guerra civile nel giugno 1936 la trattativa venne sospesa, con nota del governo polacco, il 29 luglio dello stesso anno. * '''P.11f''': versione prodotta su licenza in 95 esemplari dalla I.A.R., dotata di propulsore Gnome-Rhône 9 Krse da 595 [[cavallo vapore|CV]] costruito anch'esso su licenza<ref name=Dicorato/>. Questa versione era dotata di speciali pneumatici a bassa pressione per l'impiego da terreni semipreparati. Caratteristiche tecniche: un motore stellare Gnôme-Rhône 9 Krse da 595 [[cavallo vapore|CV]] (438 kW); apertura alare 10,72 * '''P.11g Kobuz''': un prototipo dotato di motore [[Bristol Mercury]] VIII da 840 [[cavallo vapore|CV]]<ref name=Dicorato/>, che consentiva una velocità massima sensibilmente superiore pur conservando le eccellenti doti di manovrabilità. La versione P.11g Kobuz avrebbe dovuto essere costruita in 90 esemplari dalla P.W.S. con consegne dei primi velivoli di serie previste nel maggio-giugno 1940. L'invasione tedesca del settembre 1939 pose fine ad ogni attività. Primo volo del prototipo nell'agosto 1939. Caratteristiche tecniche: un motore stellare Bristol Mercury VIII, raffreddato ad aria, da 840 == Evoluzioni e varianti == Dal PZL P.11 venne sviluppato nel [[1934]] un nuovo aereo da caccia, il [[PZL P.24|P.24]], che tuttavia non entrò mai in servizio nell'aeronautica polacca, venendo esportato con successo in [[Turchia]], [[Bulgaria]], [[Grecia]] e [[Romania]].<ref name=Dicorato/> Il [[PZL.50 Jastrząb]] (sparviero), un [[aereo da caccia|caccia]] monoplano ad ala bassa,  == Utilizzatori == Riga 170 ⟶ 174: * [[Magyar Királyi Honvéd Légierő]] ;{{SUN 1923-1955}} * [[ == Esemplari attualmente esistenti == Riga 177 ⟶ 181: == Note == === Esplicative === <references />▼ <references group=N/> === Bibliografiche === == Bibliografia == * {{ * {{ * {{ * {{ * {{Cita libro|cognome=Eberspacher|nome=Warren A.|coautori=Jan P. Koniarek|titolo=PZL Fighters Part Two - P.11 Variants (Historical Aircraft Digest 00-5)|città=Austin, CO|editore=Creative & Customized Support|anno=2001|lingua= * {{Cita libro|cognome=Glass|nome=Andrzej|titolo=Polskie konstrukcje lotnicze 1893-1939|editore=WKiŁ|città=Warszawa|anno=1977|lingua= * {{Cita libro|cognome1=Glass|nome1=Andrzej|nome2=Tomasz|cognome2=Kópanski|nome3=Tomasz|cognome3=Makowki|titolo=PZL P.11 Vol.1 (Monografie Lotnicze 037)|editore=AJ Press|città=Gdynia|anno=1997|lingua=pl|ISBN=83-86208-63-5|cid=Glass, Kópanski e Makowki, Vol.1 1997}} * {{Cita libro| * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome= * {{Cita libro|cognome=Liss|nome=Witold|titolo=The P.Z.L. P-11|editore=Profile Publications Ltd.|città=Leatherhead, Windsor, UK|anno=1970|lingua=en|ISBN=no|cid=Liss}} * {{Cita libro|cognome=Taylor|nome=John W.R.|titolo=Combat Aircraft of the World from 1909 to the present|url=https://archive.org/details/combataircraftof0000john|editore=G.P. Putnam's Sons|città=New York|anno=1969|lingua=en|capitolo=PZL P.11|cid=Taylor|ISBN=0-425-03633-2}} * {{Cita libro|cognome=Winchester|nome=Jim|titolo=Aircraft of World War II|url=https://archive.org/details/aircraftofworldw0000unse_b1r3|editore=Grange Books plc|città=Kent, UK|anno=2004|lingua=en|volume=The Aviation Factfile|capitolo=PZL P.11|cid=Winchester|ISBN=1-84013-639-1}} === Riviste === * {{Cita pubblicazione|cognome1=Green|nome1=William|nome2=Gordon|cognome2=Swanborough|titolo=The Era of the Gulls: The Chronicles of the Pulawski Fighter Line|rivista=Air Enthusiast|numero=Nr. 28|data=luglio-October 1985|lingua=en|ISSN=0143-5450|cid=Green e Swanborough 1985}} == Altri progetti == {{interprogetto == Collegamenti esterni == * {{cita web|autore=Maksim Starostin|url=http://www.aviastar.org/air/poland/pzl_p-11.php|titolo=PLZ P.11|accesso=14 giugno 2009|lingua=en|editore=http://www.aviastar.org/index2.html|sito=Virtual Aircraft Museum}} * {{cita web|autore=Frans Bonné|url= * {{cita web|autore=|url=http://muzeumlotnictwa.pl/zbiory_sz.php?ido=13&w=a|titolo=PZL P.11c|accesso=22 agosto 2009|lingua=en|editore=http://muzeumlotnictwa.pl|sito=Polish Aviation Museum Cracow|data=}} * {{cita web|url=http://www.airwar.ru/enc/fww2/p11.html|titolo=PZL P-11|accesso=28 settembre 2010|lingua=ru|editore=http://www.airwar.ru|sito=Уголок неба|data=}} {{PZL}} {{Portale| [[Categoria:Aerei militari polacchi]] | |||