Ebraismo in Italia: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''ebraismo in [[Italia]]''' è la [[religione monoteista]] più antica
▲[[File:Synagogue Florence Italy.JPG|thumb|upright=1.4|[[Sinagoga di Firenze]], eretta negli anni 1874–1882]]
▲L''''ebraismo '''è la religione più antica presente in [[Italia]]. A [[Roma]] è documentata una presenza ininterrotta dell'ebraismo fin dai tempi precedenti la comparsa del [[cristianesimo]].
La [[comunità ebraica]] italiana trae le sue origini nel [[II secolo a.C.]], quando i primi
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia degli ebrei in Italia|Storia della Sicilia ebraica|Storia degli ebrei in Sardegna}}
[[File:Arco di tito, rilievo del trionfo dopo la presa di gerusalemme 01.JPG|thumb|[[Arco di Tito]] nel [[Foro romano|Foro di Roma]] - bassorilievo che decora un lato del [[fornice]] e che commemora il trionfo di Tito dopo la [[assedio di Gerusalemme (70)|cattura di Gerusalemme del 70]], con la deportazione a Roma degli ebrei e del tesoro del [[Tempio di Gerusalemme|Tempio]].]]
[[File:Piastrelle Ceramica Caltagirone Stella di David.jpeg|thumb|Piastrelle in [[Ceramica di Caltagirone]] raffiguranti la [[stella di David]]. [[Comunità ebraica di Caltagirone|Caltagirone]], Italia]]
Gli ebrei italiani hanno una storia molto antica, che risale fino al [[II secolo a.C.]]: reperti archeologici di [[lapide tombaria|lapidi tombarie]]
Uno degli ebrei italiani più famosi fu [[Rabbino|Rabbi]] [[Moshe Chaim Luzzatto]] (1707–1746) le cui opere religiose ed [[etica ebraica|etiche]] sono studiate
Nel
[[File:Hiddoushei Berakhot par Rashba.JPG|miniatura|sinistra|[[Bibbia di Bomberg]]]]
Nel [['500]] a Venezia si stamparono la maggior parte di tutti i testi in ebraico d'[[Europa]], tra cui il [[Talmud]] completo ([[Daniel Bomberg|Bomberg]] 1520) ancora
Nel
▲Nel '500 a Venezia si stamparono la maggior parte di tutti i testi in ebraico d'Europa, tra cui il [[Talmud]] completo (Bomberg 1520) ancora oggi utilizzato in tutto il mondo come base talmudica. Nel 1553 questa fioritura ebraica si interruppe traumaticamente a causa della disputa tra due case editrici veneziane, la Bragadin e la Giustiniani, sui diritti di stampa della Mishneh Torah di [[Maimonide]] curata dal Rabbino di Padova Katzenellenbogen. La disputa fu portata davanti ai tribunali dell'[[Inquisizione]] di [[Papa Giulio II]] che giudicarono eretici i testi e ne decretarono il Rogo, avvenuto prima a Campo dei Fiori a Roma, quindi in Piazza San Marco a Venezia.
Nel
Le porte del
▲Nel [[1637]] il Rabbino di Venezia [[Leone da Modena]] vede pubblicata a Parigi la "Historia de riti Hebraici", la prima opera intesa a spiegare l'ebraismo ai non ebrei ed a combattere i pregiudizi antisemiti del tempo. Destinata per un pubblico protestante anglosassone, l'opera precorre il dibattito sulla riammissione degli ebrei in Inghilterra al tempo di [[Oliver Cromwell|Cromwell]] (essendone stati espulsi nel 1290).
▲Nel [[1638]] un altro Rabbino di Venezia, [[Simeone Luzzatto]], pubblica il "Discorso circa lo stato de gl'Hebrei", sulla tolleranza religiosa ed i vantaggi reciproci dell'integrazione degli ebrei a Venezia.
Nel
▲Le porte del Ghetto furono abbattute nel [[1797]] con la conquista di Venezia da parte di [[Napoleone]] che impose l'[[emancipazione ebrea|emancipazione]]. Durante la Seconda [[Aliyah]] (emigrazione, tra il [[1904]] e il [[1914]]) molti ebrei italiani si trasferirono a [[Israele]], e a [[Gerusalemme]] esiste tuttora una [[sinagoga]] ed un centro culturale italiani.
Una delle [[Sinagoghe in Italia|sinagoghe più grandi d'Italia]] si trova a [[
▲Nel [[1938]] [[Mussolini]] emanò le [[Leggi razziali fasciste]] e, dopo l'8 settembre 1943, anche l'Italia collaborò coi [[nazisti]], inviando circa 7000 italiani ai [[campi di sterminio]] durante l'[[Olocausto]]. Oggi, gli [[ebrei italiani]] sono circa 35.000 - 38.000 (secondo alcuni 45.000) su una popolazione di 60 milioni di abitanti; la metà circa vive a [[Roma]] con un numero che va dai 13.500 ai 14.000, circa 7.000 risiedono a [[Milano]], mentre gli altri sono sparsi in Comunità medie o piccole in tutta la penisola.
== Associazionismo ==
L'unica organizzazione ebraica italiana che rappresenti l'ebraismo italiano di fronte allo Stato secondo la legge è l'[[Unione delle comunità ebraiche italiane]] (UCEI), come previsto dall'[[intesa]] con lo Stato italiano stipulata il 27 febbraio 1987, approvata con la legge 101/1989, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge 638/1996. L'UCEI partecipa alla ripartizione della quota dell'[[otto per mille]] del gettito [[IRPEF]].
== Le comunità == ▼
=== Ebraismo ortodosso ===
L'[[Ebraismo ortodosso]] (da non confondere con il successivo Ebraismo Ultraortodosso, cioè le varie correnti [[Charedì]]) è la denominazione più antica e maggioritaria dell'[[ebraismo rabbinico]]. La maggior parte delle comunità italiane aderenti all'[[Unione delle comunità ebraiche italiane|Unione delle comunità ebraiche]] si riferiscono a questa scuola.
▲Una delle sinagoghe più grandi d'Italia si trova a [[Comunità ebraica di Trieste|Trieste]].<ref>[http://www.triestebraica.it/storia Storia della Comunità Ebraica di Trieste]</ref> La [[Comunità ebraica di Casale Monferrato]] ospita la sua [[sinagoga]] di rito tedesco edificata nel [[1595]], ricca di arredi ed iscrizioni, che è un esempio di [[barocco piemontese]] ed è considerata una delle più belle d'Italia.<ref>Annie Sacerdoti, ''Guida all'Italia ebraica'', Marietti, 1986</ref>. Anche [[Merano]] e [[Trani]] ospitano una [[Sinagoga]] ebraica come diverse ne ospita [[Venezia]], situate nei caratteristici [[Ghetto|ghetti]] ebraici; in particolare la Sinagoga di Venezia è riconosciuta come una delle più belle d'[[Europa]]. Di particolare pregio le ''Tavole della Legge'' in legno dorato risalenti al secolo [[XVIII secolo]], numerosi [[Rimonim]] (terminali per rotoli della Legge) e [[Atarot]] (corone per i rotoli della Legge) sbalzati, cesellati o in filigrana d'argento.
▲== Le comunità ==
Storicamente gli ebrei italiani si suddividono in quattro categorie:
# Ebrei di rito italiano (in [[ebraico]] "Italkim"), che risiedono in Italia, ed in particolare a [[Roma]], dal tempo
# Ebrei [[sefarditi]], che possono essere suddivisi in sefarditi levantini e ebrei iberici, cioè ebrei giunti in Italia dopo le [[Decreto di Alhambra|espulsioni dalla Spagna]] nel 1492, dal [[
# Ebrei [[aschenaziti]], che vivono principalmente nella parte nord dell'Italia.
# Ebrei di [[Asti]], [[Fossano]] e [[Moncalvo]] ("Appam"). Questi rappresentano gli ebrei espulsi dalla [[Francia]] nel [[Medioevo]]. La loro [[preghiera ebraica|liturgia]] è simile a quella degli aschenaziti, ma contiene alcuni usi distintivi provenienti dagli ebrei francesi del tempo di [[Rashi]], particolarmente nelle funzioni delle [[
Storicamente queste comunità rimasero separate: in una data città vi era spesso una "sinagoga italiana" e una "sinagoga spagnola" e di tanto in tanto anche una "sinagoga tedesca". In molti casi, queste si sono amalgamate, ma una data sinagoga può celebrare servizi liturgici di più riti.<ref>[http://www.archivio-torah.it/feste/ Feste e liturgie ebraiche].</ref>
* [[Comunità ebraica di San Nicandro Garganico|Ebrei di San Nicandro]] che sono discendenti [[Ghiur|gerim]] dei [[neofita|neofiti]] di [[San Nicandro Garganico]];<ref>John A. Davis, ''Gli ebrei di San Nicandro'', Giuntina, 2013. ISBN 978-88-8057-482-8</ref>
* [[Ebrei iraniani]]
*
* [[Storia degli ebrei in Libano|Ebrei libanesi]], giunti soprattutto a Milano in seguito alla [[guerra civile
==== Rito italiano ====▼
▲L'unica organizzazione ebraica italiana che rappresenti l'ebraismo italiano di fronte allo Stato secondo la legge è l'[[Unione delle comunità ebraiche italiane]] (UCEI), come previsto dall'[[intesa]] con lo Stato italiano stipulata il 27 febbraio 1987, approvata con la legge 101/1989, revisione conclusa il 6 novembre 1996 e approvata con la legge 638/1996. L'UCEI partecipa alla ripartizione della quota dell'[[otto per mille]] del gettito [[IRPEF]]. Poiché, come già accennato, per lo Stato Italiano l'unica organizzazione che rappresenti giuridicamente gli interessi dell'ebraismo in Italia è l'UCEI, ne risulta che l'unica definizione di "ebreo" rilevante per lo Stato è quella data dall'Assemblea Rabbinica Italiana. Gli unici enti che possono rilasciare una certificazione di ebraicità in Italia (al fine, ad esempio, di poter richiedere di sostenere un esame universitario in giorno diverso dal sabato, o al fine di richiedere il riposo settimanale durante il sabato, con obbligo per il datore di lavoro di concederlo) sono le Comunità Ebraiche locali membre dell'UCEI che rilasciano tali certificati soltanto in base alle regole dell'ortodossia ebraica. L'iscrizione alle Comunità locali è infatti consentita soltanto previo nulla osta dell'Autorità Rabbinica locale ed al cui diniego si può ricorrere unicamente presso l'Assemblea Rabbinica Italiana (Statuto UCEI).
▲== Rito italiano ==
[[File:Sinagoga-Trieste.jpg|thumb|[[Sinagoga di Trieste]]]]
Gli ebrei italiani
Le usanze
In materia di diritto religioso, la maggior parte degli ebrei di rito italiano in generale seguono le stesse regole degli askenaziti codificate da [[Moshe Isserles]] (detto il ''Ramo'') con l'eccezione della proibizione askenazita di mangiare legumi a Pesach, mentre a Roma e Firenze seguono generalmente le stesse regole dei [[sefarditi]], secondo lo ''[[Shulchan Aruch]]'' senza le glosse di [[Moshe Isserles]] (su un totale di circa
Si è spesso sostenuto che il libro di preghiere (''[[siddur]]'') italiano contenga gli ultimi resti della tradizione ebraica giudeo/galilea, mentre sia quello [[sefardita]] sia, in misura minore, quello [[aschenazita]] riflettano la tradizione [[Babilonia (regione storica)|babilonese]]. Questa affermazione è molto probabilmente storicamente accurata, anche se è difficile verificare testualmente quanto materiale liturgico dalla [[Terra d'Israele]] sopravviva. Inoltre, alcune tradizioni italiane riflettono il rito babilonese in una forma più arcaica, più o meno allo stesso modo del libro di preghiere degli [[ebrei]] [[yemen]]iti. Esempi di antiche tradizioni babilonesi conservate dagli italiani ma da nessun altro gruppo (compresi gli yemeniti), sono l'uso di ''keter yitenu lach'' nella ''[[preghiera ebraica|kedushah]]'' di tutti i servizi<ref>Nei vecchi manoscritti del rito italiano, per i tipi di Daniel Goldschmidt e
La comunità di rito italiano tradizionalmente utilizza l'[[ebraico italiano]], un sistema di pronuncia simile a quella degli ebrei spagnoli e portoghesi. Tale pronuncia è stata in molti casi adottata anche dalle comunità sefardite, aschenazite e ''appam'' d'Italia.<ref name="Cali"/>
==== Aschenaziti ====
[[File:Dante Lattes nel suo studio.jpg|thumb|[[Dante Lattes]] (1876–1965) nel suo studio]]
Ci sono ebrei [[aschenaziti]] che vivono nel [[Nord Italia]] fin dal [[
Altre comunità rinomate sono state quelle di [[Asti]], [[Fossano]] e [[Moncalvo]], che discendevano da ebrei espulsi dalla [[Francia]] nel
Nella tradizione musicale e nella pronuncia, gli aschenaziti italiani differiscono notevolmente dagli aschkenaziti di altri paesi e mostrano una certa assimilazione con le altre due comunità. Fanno eccezione le comunità nordorientali, come quella di [[Gorizia]] che data dai tempi austro-ungheresi, e sono molto più vicine alla tradizione tedesca e austriaca.
==== Sefarditi ====
[[File:Ghetto.OGG
Dal
Nel corso dei secoli successivi furono raggiunti da un flusso costante di ''[[converso|conversos]]
I principali luoghi di insediamento furono i seguenti:
# [[Venezia]]. La [[Repubblica di Venezia
# L'immigrazione sefardita fu inoltre incoraggiata dai [[Este|principi d'Este]], nei loro possedimenti a [[Reggio Emilia]], [[Modena]] e [[Ferrara]]. Nel
# Nel
▲# L'immigrazione sefardita fu inoltre incoraggiata dai [[Este|principi d'Este]], nei loro possedimenti a [[Reggio Emilia]], [[Modena]] e [[Ferrara]]. Nel [[1598]] Ferrara venne ripresa dagli [[Stato Pontificio|Stati Papalini]], il che provocò un flusso migratorio verso l'esterno.
▲# Nel [[1593]], [[Ferdinando I de' Medici]], Granduca di [[Toscana]], concesse agli ebrei portoghesi di vivere e commerciare a [[Pisa]] e [[Livorno]] (cfr. "[[Comunità ebraica di Livorno]]").
Nel complesso gli ebrei spagnoli e portoghesi rimasero separati dagli ebrei italiani autoctoni, anche se c'era una notevole influenza religiosa e intellettuale reciproca tra i gruppi.
La ''Scola Spagnola'' ([[sinagoga]] spagnola) di [[Venezia]] fu originariamente considerata come la "sinagoga madre" dalle comunità spagnole e portoghesi di tutto il mondo, poiché fu tra le prime
Oltre agli ebrei spagnoli e portoghesi strettamente detti, l'Italia ha ospitato molti [[ebrei sefarditi]] dal [[Mediterraneo orientale]]. La [[Dalmazia]] e molte delle isole greche, dove c'erano grandi comunità ebraiche, sono state per molti secoli parte della [[Repubblica
Nel
Tra le due guerre mondiali
=== Ebraismo riformato ===
L'[[ebraismo riformato]], chiamato anche ''liberale'' o ''progressista'', ha avuto origine nel [[XIX secolo]] in [[Germania]]. In Italia sono presenti comunità ebraiche riformate a [[Milano]], [[Firenze]], [[Roma]], [[Bologna]], [[Bergamo]] e [[Brescia]], associate nella [[Federazione Italiana per l'Ebraismo Progressivo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fiepitalia.it/comunita/|titolo=Comunità|sito=FIEP|lingua=it-IT|accesso=2024-09-09}}</ref>. A [[Serrastretta]], in [[Calabria]], nel 2006 è stata fondata la comunità ebraica riformata ''Ner Tamid del Sud'' dalla [[Rabbino|rabbina]] Barbara Aiello, la quale ha condotto ricerche secondo cui circa il 40% dei [[Calabria|calabresi]] avrebbero almeno parziali origini ebraiche, discendendo da ''anusim'', ossia ebrei costretti in passato ad adottare il cristianesimo<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/calabria/cosenza/societa-e-cultura/fedeculti/2016/10/01/le-radici-della-calabria-il-40-dei-calabresi-ha-origine-ebraiche-lo-afferma-la-rabbina-barbara-aiello-della-sinagoga-di-serrastretta|titolo=Le radici della Calabria: «Il 40% dei calabresi ha origine ebraiche» Lo afferma la rabbina Barbara Aiello della sinagoga di Serrastretta|autore=Francesco Mollo|sito=Il Quotidiano del Sud|accesso=2023-08-30}}</ref>.
=== Ebraismo ultraortodosso (Charedì) ===
L'[[Ebraismo ultraortodosso]] o ''Charedì'' è un movimento religioso ebraico che comprende una diversità di orientamenti spirituali e culturali, tra cui molti afferenti al [[Chassidismo]], che si basano su una strettissima osservanza di precetti religiosi.
Nell'ambito dell'[[ebraismo ortodosso]], ''Chabad-Lubavitch''<ref>- anche ''Chabad'', ''Habad'' o ''Lubavitch''</ref> è uno dei più grandi movimenti religiosi del [[Chassidismo]]. Il movimento ha il suo centro principale nel quartiere di [[Crown Heights]] a [[Brooklyn]], ma ha basi in tutto il mondo e si è ben sviluppato anche in Italia, con centri nelle principali città.
Chabad (חב"ד) è un [[acronimo]] [[lingua ebraica|ebraico]] di ''[[Qabbalah|Chochmah]]'', ''[[Binah (ebraismo)|Binah]]'', ''[[Qabbalah|Da'at]]'' ({{lang-he|חָכְמָה, בִּינָה, דַּעַת}}) che significano [[Saggezza]], [[Comprensione]] e [[Conoscenza]].<ref>[http://www.chabad.org/article.asp?AID=36226 Informazioni su Chabad-Lubavitch a Chabad.org]</ref> Lubavitch è l'unica branca esistente di una famiglia di sette chassidiche conosciute un tempo collettivamente come ''Movimento Chabad'': i nomi vengono ora usati in maniera intercambiabile. Un membro dello Chabad può venire chiamato sia "Chabadnik" ({{lang-he|חב"דניק}}) o anche "Lubavitcher" (in [[lingua yiddish|yiddish]] ליובאוויטשער).
Il [[Chabad]] di Venezia è una [[Casa Chabad]] con una sua [[yeshivah]] nella piazza principale dell'antico [[Ghetto di Venezia]], una pasticceria e un ristorante dal nome "Gam Gam" all'entrata del ghetto stesso. I pasti dello [[Shabbat]] vengono serviti ai tavoli esterni del ristorante, lungo il [[canale di Cannaregio]] con vista del [[ponte delle Guglie]] vicino al [[Canal Grande]].<ref>{{Cita news |url=http://jta.org/news/article/2010/06/16/2739644/jewish-disconnect-in-venice-between-locals-and-visitors |titolo=In Venice, a Jewish disconnect between locals and visitors |nome=Ruth Ellen |cognome=Gruber |data=16 giugno 2010 |pubblicazione=Jewish Telegraphic Agency |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100622001859/http://www.jta.org/news/article/2010/06/16/2739644/jewish-disconnect-in-venice-between-locals-and-visitors }}</ref><ref>''Rick Steves' Venice'', di Rick Steves, Avalon Travel, 2007, p. 40.</ref><ref>"Friends Find Real Flavor of Europe", ''Jewish Journal of Greater L.A''., 15/07/2004.</ref><ref>{{Cita news |titolo=Back to the ghetto |nome=Elliot |cognome=Jager |data=15 novembre 2005 |url=https://elliotjager.blogspot.com/2005/12/venice-jews-chabad.html |pubblicazione=Jerusalem Post |citazione=After Friday night prayers in one of the historic but melancholy-looking synagogues, we went off to Gam-Gam (with its Crown Heights decor), where we experienced an evening of charm, warmth, and song. Maybe you have to be a member of the tribe to appreciate how good it feels to be gazing at a Venetian canal while singing Friday-night zemirot in the company of 150 Jews of all stripes, lands, and levels of affiliation, enjoying a free, bountiful meal waited upon by rabbis-in-training.}}</ref> Nel romanzo ''Much Ado About Jessie Kaplan (Molto rumore per Jessie Kaplan)'', il ristorante è centro di un mistero storico con richiami [[William Shakespeare|shakespeariani]].<ref>{{Cita libro |titolo=Much Ado About Jessie Kaplan |url=https://archive.org/details/muchadoaboutjess00cohe |nome=Paula Marantz |cognome=Cohen |editore=St. Martin's Press |anno=2004 |isbn=978-0-312-32498-8 }}</ref> Ogni anno, per il [[Festività ebraiche|festival]] di [[Sukkot]], una [[sukkah]] viene eretta su una barca del canale che fa il giro della città, e una grande [[Menorah]] viene portata lungo le calli durante [[Hanukkah]].<ref>{{Cita news |url=http://jta.org/news/article/0000/00/00/12738/Chabadpresentsthe |titolo=Chabad now the Jewish face of Venice |nome=Ruth Ellen |cognome=Gruber |data=30 novembre 1999 |pubblicazione=[[Jewish Telegraphic Agency|JTA]] |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120606182252/http://www.jta.org/news/article/0000/00/00/12738/Chabadpresentsthe }}</ref>
In Italia esistono piccole comunità e luoghi di culto ultraortodossi, specialmente del movimento [[Chabad Lubavitch]]<ref>{{Cita web|url=https://cesnur.com/i-lubavitcher-e-la-loro-presenza-in-italia/|titolo=I Lubavitcher e la loro presenza in Italia {{!}} Le Religioni in Italia|lingua=it|accesso=10 dicembre 2021}}</ref>, che è presente a [[Bologna]], [[Camaiore]] ([[Provincia di Lucca|LU]]), [[Firenze]], [[Milano]], [[Roma]], [[Trieste]], [[Valenza (Italia)|Valenza]] ([[Provincia di Alessandria|AL]]) e [[Venezia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.chabad.it/Notizie.asp?id=1|titolo=Notizie {{!}} Chabad.it {{!}} Ebraismo, Ebrei e Torà|accesso=10 dicembre 2021}}</ref>.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
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* ''The Jews of Italy: Memory And Identity'', curato da Barbara Garvin & Bernard Cooperman, Studies and Texts in Jewish History and Culture VII, University Press of Maryland, 2000. ISBN 1-883053-36-6
* Bonfil, Robert, ''Rabbis and Jewish Communities in Renaissance Italy'' (Littman Library of Jewish Civilization), 1989. ISBN 0-19-710064-3, ISBN 978-0-19-710064-6
* Asher Salah, ''La République des Lettres: Rabbins, écrivains et médecins juifs en Italie au XVIIIe siècle'' (Studies in Jewish History and Culture (Formerly Studies in European Judaism)) [Mul ed.], 9004156429, 9789004156425 Brill Academic Pub 2007.
* Schwarz, Guri, ''Ritrovare se stessi. Gli ebrei nell'Italia post-fascista'', Laterza, Roma-Bari, 2004.
* Ferrara degli Uberti, Carlotta, ''Fare gli ebrei italiani. Autorappresentazioni di una minoranza (1861-1918)'', Il Mulino, Bologna, 2010.
* {{cita web | url = http://www.aleph500.huji.ac.il/nnl/dig/books/bk001993278 | titolo = ''Mahzor kefi ha-nahug li-kehal Roma'', Casal Maggiore 1486 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.aleph500.huji.ac.il/nnl/dig/books/bk001103413 | titolo = ''Ḥelek me-ha-maḥzor kefi minhag k”k Roma'', Bologna 1540 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.aleph500.huji.ac.il/nnl/dig/books/bk001756216 | titolo = ''Maḥzor ke-minhag Roma'', Mantova 1557 | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.aleph500.huji.ac.il/nnl/dig/books/bk001731033 | titolo = ''Siddur mebarekhah: ke-minhag k”k Italiani'', Venezia 1618 | urlmorto = sì }}
* ''Siddur Benè Romì'', Milano 2002
* [http://italian-machazor.com/eng7.htm ''The Complete Italian Machazor''], cur. da Emanuele Artom, Gerusalemme, 2005.
* [[Sorce Keller, Marcello]], “Ignored and Forgotten: Research on Jewish-Italian Music during the 19th and 20th centuries”, ''Forum Italicum'', Vol. XLIX(2015), No 2, 447-461.
== Voci correlate ==
* [[Comunità ebraica di Milano]]
* [[Comunità ebraiche italiane]]
* [[Storia della Sicilia ebraica]]▼
* [[Religioni in Italia]]
* [[Storia degli ebrei in Europa]]
▲* [[Storia della Sicilia ebraica]]
▲* [[Unione delle comunità ebraiche italiane]]
* [[Pagine Ebraiche]]
* [[Giudecca (quartiere ebraico)]]
== Altri progetti ==
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* {{cita web|http://www.romacer.org/|Comunità Ebraica di Roma}}
* [http://www.mosaico-cem.it/ Comunità Ebraica di Milano], ''Mosaico''
* {{cita web |url=http://www.doge.it/ghetto/ |titolo=Comunità Ebraica di Venezia |accesso=20 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060808025715/http://www.doge.it/ghetto/ |urlmorto=sì }}
* {{cita web |url=http://www.racine.ra.it/curba/studenti/materialeStud/ebrei/ebrei_a_lugo.html |titolo=Ebrei di Lugo |accesso=20 giugno 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080710012240/http://www.racine.ra.it/curba/studenti/materialeStud/ebrei/ebrei_a_lugo.html |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.reggioebraica.it/1918-1945/|Storia della Comunità Ebraica di Reggio Emilia 1918-1945}}
* [http://www.archivio-torah.it/HTM/indiceaudio.htm Archivio audio ebraico-italiano], ''Torah.it''
* {{cita web|url=http://dewey.library.upenn.edu/sceti/ljs/PageLevel/view.cfm?option=view&ManID=ljs379|titolo=Ferdinando I De Medici, Documento che invita i mercanti ebrei a stabilirsi a Livorno e Pisa - manoscritto su vellum, Firenze, Italia, 10 giugno 1593 (facsimile)|accesso=20 giugno 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070305121222/http://dewey.library.upenn.edu/sceti/ljs/PageLevel/view.cfm?option=view&ManID=ljs379|urlmorto=sì}}
* {{cita web | 1 = http://www.morasha.it/sbr/index.html | 2 = Siddùr Benè Romì | accesso = 20 giugno 2013 | dataarchivio = 17 novembre 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161117082701/http://www.morasha.it/sbr/index.html | urlmorto = sì }}
{{Vita ebraica}}
{{Ebraismo ortodosso}}
{{Religioni in Italia}}
{{portale|ebraismo|Italia}}
|