Faenza: differenze tra le versioni
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{{nd}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Faenza
|Panorama =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Emilia-Romagna
|Divisione amm grado 2 = Ravenna
|Amministratore locale = Massimo Isola
|Partito = [[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione = 22-9-2020
|Data istituzione =
|Altitudine = 35
|Sottodivisioni = vedi [[#Frazioni|elenco frazioni]]
|Divisioni confinanti = [[Bagnacavallo]], [[Brisighella]], [[Castel Bolognese]], [[Cotignola]], [[Riolo Terme]], [[Russi (Italia)|Russi]], [[Solarolo]], [[Forlì]] (FC)
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 2263
|Nome abitanti = faentini, manfredi<ref>Dal nome della [[Manfredi (famiglia)|famiglia]] che governò la città nel Medioevo.</ref>
|Patrono = principale: [[Madonna delle Grazie|Beata Vergine delle Grazie]];<br />secondario: [[san Pier Damiani]]
|Festivo = sabato precedente la seconda domenica di maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome = città della ceramica<ref>{{Cita web |url=https://www.ilbuonsenso.net/faenza-citta-della-ceramica-brand/ |titolo=Copia archiviata |accesso=17 febbraio 2021 |dataarchivio=4 ottobre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191004134352/https://www.ilbuonsenso.net/faenza-citta-della-ceramica-brand/ |urlmorto=no }}</ref>
|Mappa = Map of comune of Faenza (province of Ravenna, region Emilia-Romagna, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Faenza nella provincia di Ravenna
}}
'''Faenza''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/faˈɛnʦa/|it}}<ref>{{Dipi|Faenza}}</ref>, ''Fẽza''<ref>{{cita libro|autore1=Teresa Cappello|autore2=Carlo Tagliavini|wkautore2=Carlo Tagliavini|titolo=Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani|città=Bologna|editore=Pàtron|anno=1981|p=206|sbn=UMC0979712}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://dialettiromagnoli.it/citta.php?id=22&m0=submenu12&m1=submenu22|titolo=Faenza ■■■□□ {{!}} Dialetti Romagnoli|sito=dialettiromagnoli.it|accesso=2025-01-29}}</ref> in [[lingua romagnola|romagnolo]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Ravenna]] in [[Emilia-Romagna]]. La città è storicamente nota per la produzione di [[ceramica]] artistica, al punto che la [[maiolica]], grazie alla rinomanza della manifattura locale, è conosciuta nel mondo come ''[[faience]]''.<ref name=":3">{{Cita web|lingua=it|url=https://emiliaromagnaturismo.it/it/arte-cultura/citta-darte/ceramica-faenza|titolo=La ceramica di Faenza {{!}} Emilia Romagna Turismo|sito=Emilia Romagna Turismo – Sito ufficiale di informazione turistica|accesso=2025-01-29}}</ref><ref name=":4">{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Artefix|url=https://arteficecoop.com/2019/11/27/faenza-maiolica-origini-tecniche/|titolo=FAENZA E LA MAIOLICA – ORIGINI E TECNICHE - Artefice|data=2019-11-27|accesso=2025-01-29}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.enteceramica.it/faenza-citta-ceramica/|titolo=Faenza città della ceramica|sito=Ente Ceramica Faenza|accesso=2025-01-29}}</ref><ref name=":6">{{Cita web|lingua=it-it|url=https://www.mimit.gov.it/it/impresa/competitivita-e-nuove-imprese/ceramica|titolo=Ceramica Tradizionale e Artistica – Ceramica di Qualità|sito=mimit.gov.it|data=2024-08-06|accesso=2025-02-07}}</ref>
Di [[Faenza romana|origine romana]], sotto la signoria dei [[Manfredi (famiglia)|Manfredi]] iniziò ad attraversare un'epoca di grande sviluppo che culminò nel [[rinascimento]] e nel [[barocco]], caratterizzandone l'arte e l'architettura. Grazie all'intensa attività artistica e culturale, tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] divenne un punto di riferimento del [[neoclassicismo]] in Italia e in Europa<ref name=":1">{{Cita web|lingua=it|autore=Franco Bertoni, Marcella Vitali|url=https://www.leggilanotizia.it/2013/10/17/faenza-neoclassica/|titolo=L’età neoclassica a Faenza- Dalla rivoluzione giacobina al periodo napoleonico|sito=Leggilanotizia|data=17 ottobre 2013|accesso=11 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210113024256/https://www.leggilanotizia.it/2013/10/17/faenza-neoclassica/|dataarchivio=13 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/lista_localita/comuni/pagina2001.html|titolo=Faenza|accesso=16 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201106155307/http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/lista_localita/comuni/pagina2001.html|dataarchivio=6 novembre 2020|urlmorto=no}}</ref>, di cui oggi il massimo esempio è rappresentato dal Museo Nazionale di [[Palazzo Milzetti]].
Oltre a essere un vivace centro creativo<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Andrea Alberizia|url=https://www.ravennaedintorni.it/economia/2025/02/20/faenza-candidata-citta-creative-unesco/|titolo=Faenza è stata scelta dal ministero degli Esteri per la candidatura a Città creativa Unesco|sito=Ravenna&Dintorni|data=2025-02-20|accesso=2025-06-16}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, ClaudiaB|url=https://www.unesco.it/it/news/faenza-e-la-spezia-candidate-a-entrare-nella-rete-delle-citta-creative-unesco/|titolo=Faenza e La Spezia candidate a entrare nella Rete delle Città Creative UNESCO|sito=Unesco Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco|data=2025-02-20|accesso=2025-06-11}}</ref>, attualmente è sede di poli di ricerca e sviluppo nel campo dell'[[agricoltura]]<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=Enrico|url=https://venividivini.info/polo-di-tebano/|titolo=Polo di Tebano - Vedi Vidi Vini|data=2023-11-19|accesso=2025-09-11}}</ref>, dei [[Materiale|materiali]] e della [[sostenibilità ambientale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.retealtatecnologia.it/laboratori-centri/enea-temaf#:~:text=TEMAF,%20con%20sede%20a%20Faenza%20dal%201994,,dell'aerospazio,%20dell'edilizia,%20del%20biomedicale%20e%20del%20manifatturiero.|titolo=ENEA-TEMAF {{!}} Rete Alta Tecnologia|sito=www.retealtatecnologia.it|accesso=2025-06-11}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cnr.it/it/istituto/073/istituto-di-scienza-tecnologia-e-sostenibilita-per-lo-sviluppo-dei-materiali-ceramici-issmc|titolo=Istituto di Scienza, Tecnologia e Sostenibilità per lo Sviluppo dei Materiali Ceramici (ISSMC) {{!}} Consiglio Nazionale delle Ricerche|sito=www.cnr.it|accesso=2025-06-11}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.compositimagazine.it/c-hub-il-primo-hub-dei-materiali-compositi-inaugurato-a-faenza/|titolo=C-HUB, il primo Hub dei materiali compositi inaugurato a Faenza|sito=Compositi Magazine|data=2022-12-22|accesso=2025-06-16}}</ref>
Situata nella [[Romagna]] occidentale, ai piedi dei primi rilievi dell'[[Appennino faentino]], è sede amministrativa dell'[[Unione della Romagna Faentina]] e [[sede vescovile]] della [[diocesi di Faenza-Modigliana]].
== Geografia fisica ==
===
Il comune di Faenza si trova in [[Romagna]], nella parte sud-occidentale della [[provincia di Ravenna]], sul [[Lamone (fiume)|fiume Lamone]] e sulla [[Strada statale 9 Via Emilia|Via Emilia]], tra [[Imola]] a ovest e [[Forlì]] a est, entrambe a circa 15 km dal centro cittadino; da [[Ravenna]] dista 35 km, da [[Cesena]] circa 40 km, mentre da [[Bologna]] dista 55 km.
La città è situata nell'area pedemontana al confine tra la [[Pianura Padana]] e le prime colline dell'[[Appennino faentino]]. L'altitudine ufficiale è 35 [[metri sul livello del mare]], mentre per il territorio comunale si va da un minimo di 13 a un massimo di 220 metri s.l.m.<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Curiosita/Dati-geografici |titolo=Dati geografici / Curiosità / Città / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza |accesso=2 gennaio 2021 |dataarchivio=20 novembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151120010446/http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Curiosita/Dati-geografici |urlmorto=no }}</ref>.
Il territorio comunale ha una spiccata vocazione agricola: i vigneti caratterizzano i versanti collinari, mentre la pianura è prevalentemente coltivata a [[cereali]] e [[frutticoltura|frutteti]]; in quest’area sono ancora leggibili i tracciati della [[centuriazione]] romana<ref>G. Susini, ''La centuriazione romana nell'Emilia e nella Romagna'', Patron, Bologna, 1969.</ref>.
* [[Classificazione sismica]]: zona 2<ref>{{Cita web|url=https://rischi.protezionecivile.gov.it/it/sismico/attivita/classificazione-sismica/|titolo=Classificazione sismica|sito=rischi.protezionecivile.gov.it|accesso=2025-09-17}}</ref>.
=== Clima ===
Faenza presenta un [[clima temperato umido]] con estati calde, di tipo subcontinentale secondo la classificazione di [[Mario Pinna]]. La città risente sia dell’influenza della [[Pianura Padana]] sia della vicinanza delle [[Appennino faentino|colline appenniniche]]<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Andrea Raggini|url=http://www.emiliaromagnameteo.com/il-clima-della-provincia-di-ravenna/|titolo=Il clima della provincia di Ravenna|sito=EmiliaRomagna Meteo|accesso=16 dicembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424092453/https://www.paypalobjects.com/it_IT/i/scr/pixel.gif|dataarchivio=24 aprile 2021|urlmorto=no}}</ref>, che determinano fenomeni di ''[[Sollevamento orografico|stau]]'' e contribuiscono ad un aumento delle precipitazioni soprattutto in primavera e in autunno<ref>M. Pinna, ''Climatologia'', UTET, Torino, 1977.</ref>.
La temperatura media annua è di circa 14,4 °C<ref>\[https://it.climate-data.org/europa/italia/emilia-romagna/faenza-14316/](https://it.climate-data.org/europa/italia/emilia-romagna/faenza-14316/) Faenza – Clima], su ''Climate-Data.org''.</ref>. I mesi più caldi sono luglio e agosto, con massime medie prossime ai 30-31 °C, mentre gennaio è il più freddo con minime che si aggirano intorno a 0-1 °C<ref name="Faenza – Condizioni meteo medie">\[https://it.weatherspark.com/y/69206/Condizioni-meteorologiche-medie-a-Faenza-Italia-tutto-l%27anno](https://it.weatherspark.com/y/69206/Condizioni-meteorologiche-medie-a-Faenza-Italia-tutto-l%27anno) Faenza – Condizioni meteo medie], su ''Weather Spark''.</ref>. Le precipitazioni medie annue sono pari a circa 760–770 mm, distribuite in modo irregolare con un picco in novembre (circa 64 mm) e un minimo in gennaio (27 mm); le nevicate, seppur poco frequenti, possono verificarsi tra dicembre e febbraio<ref name="Faenza – Condizioni meteo medie"/>.
Negli ultimi decenni si è osservato un aumento delle temperature medie, con inverni meno rigidi e ondate di calore estive più frequenti; secondo l’Osservatorio Torricelli, il 2020 è stato l’anno con le temperature più alte a Faenza dal 1946<ref>{{cita web|url=https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-faenza-il-2020-l-anno-con-le-temperature-medie-piu-alte-dal-1946-secondo-l-osservatorio-torricelli-n27436.php|titolo=https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-faenza-il-2020-l-anno-con-le-temperature-medie-piu-alte-dal-1946-secondo-l-osservatorio-torricelli-n27436.php|data=22 gennaio 2021}}</ref>.
* [[Classificazione climatica]]: zona E
*[[Classificazione dei climi di Köppen]]: Cfa (temperato umido con estate calda)
{{ClimaAnnuale
|nome = Faenza<ref>{{Cita web |url=https://it.climate-data.org/europa/italia/emilia-romagna/faenza-14316/ |titolo=fonte |accesso=9 dicembre 2020 |dataarchivio=24 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424092449/https://it.climate-data.org/europa/italia/emilia-romagna/faenza-14316/ |urlmorto=no }}</ref>
|tempmax01 = 6.1
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}}
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Faenza}}
La storia di Faenza inizia in [[Faenza romana|epoca romana]], ma le origini della città non sono ben definite. Cronisti medievali le legarono alla [[mitologia]], ma studi archeologici attestano presenze dal [[neolitico]] e dall’[[età del bronzo]]. Conquistata dai [[Repubblica romana|Romani]] nel [[II secolo a.C.]], divenne colonia con il nome di ''[[Faenza romana|Faventia]]'', sviluppandosi grazie ad agricoltura e ceramica. In età imperiale fu sede della ''[[gens]]'' Avidia, legata a [[Lucio Vero]], e dal IV secolo attestò la presenza cristiana. La dominazione romana del territorio terminò nel [[774]] con [[Carlo Magno]], che lo cedette alla [[Stato Pontificio|Chiesa]].
Durante il [[Medioevo]], invece, si afferma il [[Età comunale|modello comunale]], che si stava diffondendo in tutto il Nord Italia. Dal 1045 sono attestati i primi ''consules'' e dal XII secolo la città divenne [[Comune medievale|comune]], con contrasti tra [[Guelfi e ghibellini]]. La famiglia [[Manfredi (famiglia)|Manfredi]] emerse come protagonista e si impose come una delle più potenti della città. Nell'ambito di numerose lotte con l'Impero, in particolare dovute all'adesione di Faenza alla [[Lega Lombarda]], la città venne più volte assediata. Nel XIII secolo fu più volte assediata da [[Federico II di Svevia]], che ne ordinò la distruzione delle mura, ma la città si riprese. [[Dante Alighieri]] citò diversi faentini nella ''[[Divina Commedia]]'', come [[Tebaldello Zambrasi]], [[Frate Alberigo]] e [[Maghinardo Pagani]].
Dal [[1313]] i Manfredi governarono Faenza, avviando la ''Renovatio'' umanistica e rendendo celebre la [[maiolica|maiolica faentina]], nota in Europa come ''[[faïence]]''. Il dominio terminò con l’assedio di [[Cesare Borgia]] (1500) e la cattura di [[Astorre III Manfredi]]. Dopo la caduta dei Borgia (1503), Faenza passò sotto il controllo della [[Repubblica di Venezia]], per poi essere ceduta allo [[Stato Pontificio]].
Parte integrante della [[Legazione di Romagna|Romagna pontificia]], Faenza fu sede di un [[Santa Inquisizione|tribunale inquisitoriale]]. Nello stesso periodo furono eseguite di grandi opere idrauliche, come l’acquedotto di Errano (1583-1614). Nel [[XVIII secolo]] la città divenne centro del [[neoclassicismo]], con palazzi come [[Palazzo Milzetti]]. Furono realizzate infrastrutture come il Ponte Rosso (1782) e il canale naviglio Zanelli (1783), importante idrovia commerciale. Nel 1797 Faenza fu teatro della [[Battaglia di Faenza (1797)|Battaglia del Senio]] durante la campagna napoleonica; sotto [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] ospitò il liceo dipartimentale del Rubicone.
Dopo l’[[Proclamazione del Regno d'Italia|unità d’Italia]] Faenza si distinse per attività politiche e culturali. Nel 1891 vi nacque [[Pietro Nenni]], figura di spicco del [[socialismo]] italiano. Nel 1908 ospitò l’Esposizione Torricelliana, che portò alla fondazione del [[Museo internazionale delle ceramiche]]. Durante la [[Seconda guerra mondiale]] subì pesanti bombardamenti, ma nel dopoguerra si affermò come centro culturale e produttivo legato alla ceramica artistica.
=== Simboli ===
[[File:Faenza-Stemma.svg|miniatura|Stemma|191x191px|sinistra]]
[[File:Faenza-Gonfalone.png|thumb|300x300px|Gonfalone comunale]]
Il simbolo del comune, riportato sullo stemma, è il [[Leone (araldica)|leone rampante]]. La descrizione ufficiale dello stemma è riportata nel decreto di riconoscimento del 5 luglio 1928<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Curiosita/Lo-stemma-della-citta|titolo=Lo stemma della città |sito= Comune di Faenza|accesso=6 gennaio 2021}}</ref><ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1584 |titolo= Faenza, decreto 1928-07-05 DCG, riconoscimento di stemma |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> dell'allora [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|capo del governo]] [[Benito Mussolini]], conservato presso la [[Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza|Biblioteca Comunale]]:
{{Citazione|D'argento, al leone di rosso, armato, lampassato e coronato d'oro, impugnante con la branca destra anteriore una spada al naturale, manicata d'oro, posta in sbarra. Capo d'azzurro, caricato di cinque gigli d'oro, posti in fascia, fra un lambello di sei pendenti, di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il simbolo è documentato per la prima volta su un sigillo, probabilmente trecentesco, con la legenda "Sigillum Comunis et Populi Civitatis Favencie". Il [[Capo (araldica)#Capo d'Angiò|capo d'Angiò]], tipico segno della fazione guelfa, presenta 5 gigli al posto dei soliti 3, alternati ai pendenti del lambello che sono quindi 6 invece di 4.<ref>{{cita web|url= https://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/stemmi/314/html |titolo= Stemma del Comune di Faenza |sito= Regione Emilia-Romagna |accesso= 7 gennaio 2024 }}</ref> Lo scudo è timbrato da corona di Città.
Il gonfalone è un drappo troncato di bianco e di azzurro.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
|motivazione =
}}Faenza è tra le [[città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]], insignita della Croce di guerra al valor militare<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratecrocediguerra.html|titolo=Istituzioni decorate di croce di guerra (al valor militare)|accesso=5 dicembre 2018|dataarchivio=25 novembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141125054830/http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratecrocediguerra.html|urlmorto=no}}</ref> per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale ed è membro dell'[[Istituto Nazionale del Nastro Azzurro]] che raggruppa tutti i combattenti decorati al valor militare:
{{Onorificenze
|immagine = Croce di guerra al valor militare BAR.svg
|nome_onorificenza = Croce di
|collegamento_onorificenza = valor militare
}}Fu tra le prime città italiane a celebrare la [[Giornata dell'Europa|Giornata dell’Europa]] e la terza in Italia a ricevere il Premio Europa, nel 1968, da parte dell'Assemblea Consultiva del [[Consiglio d'Europa|Consiglio d’Europa]], per il suo impegno nella promozione dell'ideale comunitario.<ref>{{Cita web|url=https://old.comune.faenza.ra.it/Citta/Rapporti-internazionali/Faenza-Giornata-dell-Europa-e-il-Premio-Europa/Faenza-la-Giornata-dell-Europa-e-il-Premio-Europa-per-ricordare#:~:text=L'impegno%20e%20la%20continuit%C3%A0%20di%20quel%20lavoro,%E2%80%9Cper%20l'azione%20svolta%20nel%20propagandare%20l'ideale%20comunitario%E2%80%9D.|titolo=Faenza, la Giornata dell’Europa e il Premio Europa: per ricordare|sito=old.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-06-13}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/nel-1968-il-premio-europa-alla-citta-manfreda-kkeu5sa9|titolo=Nel 1968 il Premio Europa alla città manfreda|sito=Il Resto del Carlino|data=2021-03-21|accesso=2025-06-13}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-it|autore=|url=https://manfrediana.comune.faenza.ra.it/index.php|titolo=Premio Europa 1968|sito=manfrediana.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-06-13}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Faenza panoramica piazza crepuscolo.jpg|miniatura|Panoramica serale del centro da Piazza della Libertà|sinistra]]
[[File:Fontana e Duomo.jpg|miniatura|La fontana monumentale e il Duomo]]
La storia urbanistica di Faenza, analogamente a quella di molte altre città emiliano-romagnole, si snoda attraverso un continuo processo di rigenerazione dell'originaria struttura [[Città romane|romana]], che, pur venendo in alcuni casi fortemente intaccata, riesce tuttavia a sopravvivere nell'impianto geometrico della città<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/storia-della-citta/|titolo=Storia della città - Pro Loco Faenza|accesso=10 dicembre 2020|dataarchivio=19 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200919144137/https://www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/storia-della-citta/|urlmorto=no}}</ref>. Il tessuto urbano, profondamente alterato dalle distruzioni belliche, seppur offrendo numerosi esempi di architettura [[Rinascimento|rinascimentale]] e [[Barocco|barocca]] (concentrati in maggior numero nel centro cittadino), conserva una caratterizzazione prevalentemente [[Neoclassicismo|neoclassica]] sette-ottocentesca, in quanto tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] vi furono grandi opere di trasformazione edilizia alle quali contribuirono gli architetti [[Giuseppe Pistocchi]], [[Giovanni Antonio Antolini]], [[Pietro Tomba]]; con esse Faenza divenne protagonista del [[neoclassicismo]] a livello europeo<ref name=":1" />.
=== Architetture religiose ===
<gallery widths="110">
File:Faenza, santa maria ad nives, campanile del X-XI secolo 01.jpg|Campanile della Chiesa di Santa Maria ad Nives
File:Facciata della cattedrale di San Pietro Apostolo.jpg|Duomo (Cattedrale di San Pietro Apostolo)
File:Interno del Duomo di Faenza.JPG|Interno del Duomo
File:Faenza, chiesa di san rocco.jpg|Chiesa di San Rocco
File:Interno di Santa Margherita in Rivalta sinistro.JPG|Interno della Chiesa di Santa Margherita in Rivalta
</gallery>L'edificio più antico di Faenza giunto sino a noi quasi integro è il campanile di [[Chiesa di Santa Maria ad Nives (Faenza)|Santa Maria ad Nives]] o Santa Maria Vecchia (chiesa originale risalente al [[VI secolo]], poi riedificata), edificato tra il [[IX secolo|IX]] e il [[X secolo]]. Altro monumento superstite dei tempi a cavallo dell'[[anno Mille]] è la [[Chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo#Cripta|cripta della chiesa di Sant'Ippolito]]<ref name="Saviotti">Stefano Saviotti, ''Relazione storica illustrativa'' allegata al Piano strutturale comunale associato, Faenza 2009. Scaricabile dal sito web del comune (comune.faenza.ra.it).</ref>. La chiesa più antica pervenuta integra è la [[Chiesa della Commenda]], risalente intorno al 1100.
Il [[Duomo|principale luogo di culto]] [[Cattolicesimo|cattolico]] della città è la [[Duomo di Faenza|Cattedrale di San Pietro Apostolo]], ovvero il Duomo, [[chiesa madre]] della [[diocesi di Faenza-Modigliana]]. La sua costruzione, su progetto di [[Giuliano da Maiano]], fu iniziata nel [[1474]] e non si concluse prima del [[1515]], rimanendo tuttavia incompiuta la facciata; la consacrazione al culto di [[San Pietro apostolo]] avvenne nel [[1581]].
Di seguito sono riportate le principali architetture religiose edificate nel territorio comunale:
====
* [[Duomo di Faenza|Duomo - Cattedrale di San Pietro Apostolo]]: principale edificio religioso della città, ricostruito in forme rinascimentali nel XV secolo, conserva opere di grande valore artistico.
* [[Chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo]]: luogo di culto di origine medievale, è il più importante esempio del [[tardo Barocco]] faentino con riferimenti espliciti al Barocco romano; di particolare interesse la [[Chiesa dei Santi Ippolito e Lorenzo#Cripta|cripta]].
* [[Chiesa della Commenda]]: risalente all’XI secolo, appartenne ai [[Cavalieri Ospitalieri]]. Testimonianza dell'[[architettura romanica]].
* [[Chiesa di Santa Maria ad Nives (Faenza)|Chiesa di Santa Maria ad Nives]]: edificio seicentesco caratterizzato da interni [[Barocco|barocchi]] e decorazioni pittoriche.
* [[Chiesa dei Servi (Faenza)|Chiesa dei Servi]]: edificata nel Trecento con successive trasformazioni barocche e notevoli opere d’arte.
* [[Chiesa del Carmine (Faenza)|Chiesa del Carmine]]: luogo di culto di origine trecentesca, con facciata settecentesca e ricca decorazione interna.
* [[Chiesa di Sant'Umiltà (Faenza)|Chiesa di Sant'Umiltà]]: risalente al XV secolo, legata al culto di [[Santa Umiltà]]; è la più importante testimonianza locale dello stile [[Rococò|tardobarocco]].
* [[Chiesa della Beata Vergine del Paradiso (Faenza)|Chiesa della Beata Vergine del Paradiso]]: chiesa quattrocentesca legata alla devozione mariana, più volte rimaneggiata; la struttura attuale risale agli anni 1960.
* [[Chiesa di San Bartolomeo (Faenza)|Chiesa di San Bartolomeo]]: documentata dal Medioevo, conserva testimonianze architettoniche stratificate.
* [[Chiesa di San Domenico (Faenza)|Chiesa di San Domenico]]: edificata nel XIII secolo, fu un importante centro dell'[[ordine domenicano]] in città.
* [[Chiesa di San Filippo Neri (Faenza)|Chiesa di San Filippo Neri o del Suffragio]]: costruita nel Seicento, è un tipico esempio di architettura barocca faentina.
* [[Chiesa di San Francesco (Faenza)|Chiesa di San Francesco]]: antica chiesa conventuale, ampliata nei secoli, con tracce gotiche e rinascimentali.
* [[Chiesa di San Giacomo della Penna]]: edificio di origine medievale, conserva parte dell'originale portale romanico.
* Chiesa di San Giovanni di Dio: legata all’ordine ospedaliero, ha svolto funzioni assistenziali oltre che religiose.
* [[Chiesa di San Girolamo all'Osservanza]]: complesso conventuale quattrocentesco, è adiacente al cimitero monumentale.
* [[Chiesa di San Giuseppe Artigiano (Faenza)|Chiesa di San Giuseppe Artigiano]]: moderna costruzione del XX secolo, destinata al quartiere in espansione.
* [[Chiesa di San Rocco (Faenza)|Chiesa di San Rocco]]: edificata nel XVI secolo in seguito a un [[Voto (religione)|voto]] popolare contro la [[peste]].
* [[Chiesa di San Savino (Faenza)|Chiesa di San Savino]]: edificio medievale legato a una delle pievi storiche del territorio; oggi dedicata al culto [[Chiesa ortodossa|ortodosso]].
* [[Chiesa di San Sigismondo (Faenza)|Chiesa di San Sigismondo]]: piccola chiesa di impianto duecentesco, rimaneggiata nei secoli.
* [[Chiesa di San Vitale (Faenza)|Chiesa di San Vitale]]: luogo di culto di origini antiche, dedicato al santo [[Vitale di Milano|martirizzato a Ravenna]].
* [[Chiesa di Santa Margherita (Faenza, capoluogo)|Chiesa di Santa Margherita]]: chiesa seicentesca con interni a navata unica e decorazioni barocche.
* [[Chiesa di Santa Maria dell'Angelo]]: importante complesso monastico, fondato nel Medioevo e ampliato in età moderna.
* [[Chiesa di Santa Maria Maddalena (Faenza)|Chiesa di Santa Maria Maddalena]]: costruzione contemporanea del XX secolo, destinata al culto parrocchiale.
* Chiesa di Sant'Agostino: chiesa di antica origine, ristrutturata nei secoli.
* [[Chiesa di Sant'Antonino (Faenza)|Chiesa di Sant'Antonino]]: chiesa di antica origine, l'edificio attuale risale al Settecento.
* [[Chiesa di Sant'Antonio (Faenza)|Chiesa di Sant'Antonio]]: edificata in età moderna sulla base di un edificio quattrocentesco.
* [[Oratorio della Santissima Annunziata (Faenza)|Oratorio della Santissima Annunziata]]: piccolo luogo di culto di origine seicentesca, caratterizzato da eleganti stucchi.
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* [[Chiesa di Santa Margherita (Faenza, Rivalta)|Chiesa di Santa Margherita in Rivalta]]: edificio religioso di origini duecentesche, ricostruito alla fine del XVIII secolo.
* [[Chiesa di Santa Maria degli Angeli (Sarna)|Chiesa di Santa Maria degli Angeli]]: chiesa seicentesca situata nella frazione di Sarna, con affreschi e decorazioni che testimoniano la tradizione artistica locale.
* [[Chiesa di Santa Maria del Rosario in Errano]]: chiesa parrocchiale della frazione di Errano, di impianto settecentesco.
* Chiesa di Santa Maria in Merlaschio: edificio religioso oggi legato alla memoria delle comunità agricole del territorio.
* Chiesa di Santa Maria in Mezzeno: piccola chiesa di origini medievali, ricostruita più volte nel corso dei secoli.
* Chiesa di Santa Caterina: piccola chiesa di origine medievale ricostruita nel dopoguerra, situata nella frazione di Tebano.
* [[Chiesetta di San Lazzaro]]: edificio religioso di piccole dimensioni, situato lungo la via Emilia, dedicato ai caduti sulla strada.
* Chiesa di Sant'Apollinare in Oriolo: chiesa parrocchiale della frazione di [[Oriolo dei Fichi|Oriolo]], ricostruita in età postbellica.
* [[Pieve di Corleto]]: pieve romanica risalente al IX secolo, la costruzione attuale è in stile barocco settecentesco.
* [[Pieve di Sarna]]: pieve risalente al Settecento, ricostruita alla fine del XVIII secolo.
* [[Pieve Cesato#Architetture religiose|Pieve di San Giovanni Battista]]: pieve di età medievale, già documentata nel X secolo, con struttura romanica e successive modifiche rinascimentali.
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* Cimitero dell'Osservanza: cimitero monumentale cittadino che prende il nome dall'omonimo monastero; numerose le tombe firmate da artisti, tra cui [[Felice Giani]], [[Lucio Fontana]] e [[Domenico Rambelli]].<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it/cimiteri-monumentali-storici/strutture-riconosciute/pillole-1/cimitero-osservanza-faenza|titolo=Cimitero dell’Osservanza di Faenza|sito=patrimonioculturale.regione.emilia-romagna.it|accesso=2025-06-18}}</ref>
* Faenza War Cemetery: conosciuto localmente come «Cimitero degli Inglesi», dove riposano i militari Alleati deceduti per la liberazione dell'Italia durante la [[seconda guerra mondiale]], riconosciuto dalla [[Commonwealth War Graves Commission]].<ref>{{Cita web|lingua=en|autore=CWGC|url=https://www.cwgc.org/visit-us/find-cemeteries-memorials/cemetery-details/2022000/faenza-war-cemetery/|titolo=Faenza War Cemetery {{!}} Cemetery Details {{!}} CWGC|sito=CWGC|accesso=2025-06-18|urlarchivio=http://web.archive.org/web/20250126122651/https://www.cwgc.org/visit-us/find-cemeteries-memorials/cemetery-details/2022000/faenza-war-cemetery/|dataarchivio=2025-01-26}}</ref>
=== Architetture civili ===
<gallery widths="110">
File:Faenza-belltower.jpg|Torre dell'Orologio
File:Foto Faenza aprile 2016 081.jpg|Fontana maggiore
File:Voltone della Molinella.JPG|Voltone della Molinella
File:Teatro Masini Faenza.JPG|Teatro Comunale Masini
File:Teatro Comunale Angelo Masini - Comune di Faenza 02.jpg|Platea e palchi del Teatro Masini
File:Fontanone.jpg|Fontanone
</gallery>
==== Torre dell'Orologio ====
La Torre Civica (o dell'Orologio), posta all'ingresso della Piazza del Popolo nell'incrocio tra il [[Cardine (storia romana)|cardo]] e il [[decumano]] della ''Faventia'' romana, è uno dei simboli architettonici più rappresentativi e riconoscibili della città.
Il progetto originario è attribuibile a Fra [[Domenico Paganelli]] che a partire dal [[1604]] la fece erigere, sfruttando una base bugnata cinquecentesca. È di forma quadrangolare, a 5 ordini sovrapposti e coronata da una cupola. In basso, dentro una nicchia provvista di balcone cinto da bella ringhiera in ferro battuto e ottone, è collocata una Madonna con il Bambino in marmo, di Francesco Scala, del [[1611]]<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/chiese-e-monumenti/torre-dell-orologio-torre-civica/|titolo=Torre dell'Orologio (Torre Civica) - Pro Loco Faenza|accesso=30 dicembre 2020|dataarchivio=12 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150912220519/http://www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/chiese-e-monumenti/torre-dell-orologio-torre-civica/|urlmorto=no}}</ref>.
La torre originale fu fatta saltare dai Tedeschi in ritirata nel novembre [[1944]]. Quella attuale è una fedele ricostruzione del [[1953]], nella quale nicchia è tuttora posizionata l'originale seicentesca Madonna col Bambino, che si salvò dal crollo.
==== Fontana maggiore ====
La Fontana monumentale, situata tra il Duomo e la Torre dell'Orologio, venne realizzata su incarico di [[Domenico Paganelli]], preposto alla direzione della costruzione di un acquedotto cittadino nel [[1583]]. Si riprese nel [[1614]] a causa di altre commissioni di Paganelli a Roma e lo stesso, su suggerimento del cardinal Rivarola, incaricò della costruzione di una fonte che servisse da punto terminale del condotto sotterraneo che parte da Errano<ref name="Saviotti" /> l'architetto ticinese Domenico Castelli<ref>Emilia-Romagna, Guida TCI, 1995, pag. 172.</ref>, che condusse a termine i lavori nel [[1621]]<ref>{{Cita web|url=http://www.romagnafaentina.it/Scopri-il-territorio/Da-vedere/Faenza/Fontana-monumentale|titolo=Faenza: Fonte monumentale|autore=Unione Romagna Faentina|lingua=it|accesso=30 dicembre 2020|dataarchivio=25 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200625045054/http://www.romagnafaentina.it/Scopri-il-territorio/Da-vedere/Faenza/Fontana-monumentale|urlmorto=no}}</ref>.
Il fonte risultò un'apprezzata opera ricca di sculture simboliche in [[bronzo]], realizzate da [[Tarquinio Jacometti]] nel [[1619]]-[[1620|20]]. Le aquile e i draghi rappresentano le imprese araldiche di [[Papa Paolo V]] (Borghese), i tre leoni rampanti lo stemma cittadino.
Nel [[1869]] venne rimossa l'alta cancellata di ferro che la proteggeva.
==== Voltone della Molinella ====
Il Voltone della Molinella, un passaggio coperto da [[Volta a crociera|volte a crociera]] al piano terra di Palazzo Manfredi, conduce dalla piazza principale, piazza del Popolo, alla piazza Nenni con il [[Teatro Masini|teatro comunale Masini]].
La [[volta a ombrello]] fu decorata a [[grottesca|grottesche]] da [[Marco Marchetti]] nel [[1566]]. Oggi il voltone ospita l'ingresso dell'ufficio turistico e della galleria espositiva comunale.
==== Teatro comunale Angelo Masini ====
{{Vedi anche|Teatro comunale Angelo Masini}}Il Teatro Masini, in piazza Nenni (già "della Molinella"), è uno dei maggiori esempi di [[Architettura neoclassica in Italia|architettura neoclassica]] a Faenza. Fu progettato e costruito tra il [[1780]] e il [[1787]] dall'architetto [[Giuseppe Pistocchi]], su richiesta dell'Accademia dei Remoti, un cenacolo di intellettuali e artisti faentini che si era costituito nel 1673. Esso conserva una struttura con pianta di ferro di cavallo, fornita di quattro ordini di palchi, separati da colonne di vario stile. Ospita affreschi di [[Felice Giani]]. La fascia superiore è arricchita da decorazioni plastiche e venti statue raffiguranti divinità dell'Olimpo, realizzate da [[Antonio Trentanove]].
==== Prospettiva (Fontanone) ====
La Prospettiva, denominato dai faentini Fontanone, è il monumento che costituisce lo scenario architettonico in fondo a viale Stradone. Venne realizzato nel [[1824]] sotto la direzione dei lavori di [[Pietro Tomba]], sul luogo dove già esisteva una conserva di acqua dell’antico acquedotto, su decisione della Deputazione del Pubblico Passeggio e il gonfaloniere Antonio Margotti per completare il viale, allora luogo di passeggio, con un edificio che fungesse da prospettiva terminale e che venisse utilizzato come luogo di ritrovo e di ristoro durante le passeggiate domenicali fuori porta.
==== Palazzi ====
Di seguito sono elencati i palazzi di rilevante interesse storico-culturale, dal [[medioevo]] al periodo [[Neoclassicismo|neoclassico]], nel centro storico di Faenza:
* Palazzo Manfredi, in Piazza del Popolo, oggi sede del Comune. Si tratta di un edificio di origine antica che fu oggetto di diversi interventi di struttura e pianta nel corso degli anni. Il primo di rilievo, in ordine cronologico, è attribuibile ad [[Astorgio Manfredi|Astorgio I Manfredi]], che nel [[XIV secolo]] diede una prima impostazione al palazzo che diverrà, successivamente, sua residenza e dei suoi successori, incluso [[Carlo II Manfredi]], che diede luogo a molti interventi di rinnovo, tra i quali il loggiato. Oggi presenta ancora tracce del passato medievale, tra cui il colonnato, il salone delle bandiere con il soffitto a cassettoni, la cimasa dove sono riportati alcuni blasoni delle più importanti casate cittadine, la bifora<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.paliodifaenza.it/2017/06/tracce-manfrediane-la-citta-palazzi-della-piazza-faenza/|titolo=Tracce manfrediane per la città: i Palazzi della piazza di Faenza|sito=Niballo - Palio di Faenza|data=21 giugno 2017|lingua=it|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=26 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201126094556/https://www.paliodifaenza.it/2017/06/tracce-manfrediane-la-citta-palazzi-della-piazza-faenza/|urlmorto=no}}</ref>.[[File:Faenza, palazzo comunale (01).jpg|miniatura|Palazzo Manfredi, sede del municipio]]
* Palazzo del Podestà, opposto al palazzo del Comune, in quanto rappresentava il terzo potere oltre a quello della Signoria (Palazzo Manfredi) e quello del Popolo (la Piazza). Da cronache dell'epoca si ipotizza che fu ultimato nel [[1175]] e che nel [[1270]] venne abbattuta la scala che faceva salire al piano superiore per fare posto al balcone del palazzo detto “dell’arengario”, cioè da dove si arringano le folle<ref name=":2" />. La sala "dell'Arengo" è stata recentemente ristrutturata sulla base di un progetto di riqualificazione comunale. Oggi rimangono intatti i finestroni romanici e la [[Merlo (architettura)|merlatura]] [[Alla ghibellina|ghibellina]].[[File:Faenza, palazzo del Podestà (02).jpg|alt=|miniatura|Palazzo del Podestà]]
* [[Palazzo Milzetti]], in via Tonducci 15, il più importante palazzo neoclassico della regione, con i decori di [[Felice Giani]] e l'architettura di [[Giuseppe Pistocchi]]. Oggi sede del [[Palazzo Milzetti|Museo Nazionale dell'Età Neoclassica]].[[File:Palazzo Milzetti-Le sale 2.jpg|miniatura|Palazzo Milzetti]]
*Palazzo Mazzolani, in corso Mazzini 93, enorme e severa mole incompiuta, il palazzo fu iniziato alla fine del [[XVII secolo]], dotato di un atrio monumentale, è stato completato nella parte destra del fronte nel 1933-34, demolendo edifici preesistenti. Oggi ospita la sede dell'[[Istituto superiore per le industrie artistiche (Faenza)|ISIA]]. Nell'androne, nella corte interna e in altri spazi sono ospitati i [[#Esposizione archeologica di Palazzo Mazzolani|depositi del materiale archeologico]] di proprietà dello Stato.
* [[Palazzo Zauli-Naldi]], in corso Matteotti 2, nel XVII secolo venne acquistato da un ramo della famiglia Naldi, dai quali passò, all'estinzione della casata, ai Conti Zauli, da allora Zauli Naldi. Esternamente è caratterizzato da un ampio porticato, detto "loggia della Pagnocca", perché vi veniva distribuito il pane offerto dalla famiglia ai poveri. La parte destra è stata edificata nel 1835 su progetto dell'ingegnere Filippo Antolini.
* [[Palazzo Ferniani]], in via Campidori all'angolo con via Naviglio, fu costruito verso la metà del XVIII secolo dai Conti Ferniani su progetto del faentino Gian Battista Boschi, coadiuvato dal bolognese [[Alfonso Torreggiani]]. Nell'angolo del palazzo è posta la bella statua marmorea dell'[[Immacolata Concezione]], opera dei bolognesi Ottavio e Nicola Toselli.
* Palazzo Severoli, sito nella via omonima, costruito dai Conti Severoli, ospita affreschi di [[Felice Giani]].
* [[Palazzo Cavina]], in via Castellani 22, fu costruito intorno al 1740 su progetto di Raffaele Campidori per la famiglia Naldi, acquistato agli inizi del XIX secolo dai Conti Cavina che chiamarono [[Felice Giani]] a decorarlo.
* [[Palazzo Zanelli]] (poi Pasolini Zanelli), in Corso Mazzini 52, edificato intorno al 1750.
*Palazzo Caldesi, nominato anche impropriamente "Case Manfredi", edificio originario del [[XV secolo]] e ristrutturato dalla famiglia Caldesi nel [[1778]] mantenendo alcune parti nel loro aspetto medievale o rinascimentale. Da evidenziare l'arco gotico ([[XIV secolo|XIV sec.]]) su via Manfredi, il soffitto a cassettoni nello stesso ambiente, il portico con archi in cotto sul cortile e la soprastante loggetta. Di pregio i fregi cinquecenteschi e le pitture dell’Ottocento: trattasi di quattro tempere di [[Felice Giani]] datate [[1820]] e di una decorazione successiva del pittore faentino Clemente Caldesi<ref>{{Cita web|url=https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-faenza-grazie-a-una-azienda-riminese-un-nuovo-futuro-residenziale-per-apalazzo-caldesia-n20664.php|titolo=Faenza, grazie a una azienda riminese, un nuovo futuro residenziale per «Palazzo Caldesi»|sito=Settesere.it|lingua=it|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=24 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424092736/https://www.settesere.it/it/notizie-romagna-faenza-grazie-a-una-azienda-riminese-un-nuovo-futuro-residenziale-per-apalazzo-caldesia-n20664.php|urlmorto=no}}</ref>.
* [[Palazzo Laderchi]], in corso Garibaldi 2, fu commissionato nel 1780 dal Conte Ludovico Laderchi all'architetto bolognese Francesco Tadolini, è sede del [[Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea (Faenza)|Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea]]. Splendidi sono i decori di [[Felice Giani]] della "Galleria di Psiche" (1794) e dello "Studiolo d'astronomia" (1797).
* [[Palazzo Gessi]], in corso Mazzini 54, costruito nel 1786 su progetto dell'architetto [[Giuseppe Pistocchi]].
* [[Palazzo Conti
* Palazzo Cattani, in via Severoli 33, venne ristrutturato nel [[1855]] dal Marchese Giuseppe Cattani su progetto dell'architetto d'origine ticinese [[Costantino Galli]].
* [[Palazzo Zucchini]], in corso Mazzini 85, commissionato nel [[1865]] dal Conte Luigi Zucchini, viene realizzato su progetto dell'architetto ingegnere [[Antonio Zannoni]], che rielabora i modelli dell'architettura neoclassica faentina. Il piano terreno è scandito da sei arcate, ai piani superiori sono presenti grandi lesene con capitelli corinzi che inquadrano le finestre e sorreggono un elaborato cornicione che riporta gli stemmi di famiglia.
* [[Palazzo Gucci-Boschi]], in corso Matteotti 8-10, la cui elegante facciata eclettica, che celebra le battaglie del [[risorgimento]] di [[Battaglia di Solferino e San Martino|Solferino e San Martino]] e del [[Battaglia del Volturno|Volturno]], fu realizzata per i conti Gucci Boschi dall'ing. Achille Ubaldini nel [[1867]].
*
* Casa Valenti, palazzo del [[XIX secolo]], fu progettato dall'ingegner Luigi Biffi con un'insolita forma neogotica ed è arricchito con pregevoli terrecotte.[[File:Casa Valenti Faenza.JPG|thumb|Casa Valenti]]
* [[Casa Piani|Casa Piani-Pasi]], palazzo del [[1807]] progettato dall'architetto [[Pietro Tomba]].
* [[Casa Ricciardelli]], edificio del [[XVII secolo]].
==== Logge ====
Le [[Loggia|logge]] e i [[Portico|portici]] di maggiore interesse nel centro storico sono:
[[File:Foto Faenza aprile 2016 071.jpg|miniatura|Loggiato (Portico) di Palazzo Manfredi]]
*Loggiato "dei Magistrati" di Palazzo Manfredi, costruito nel [[1470]] per opera di [[Carlo II Manfredi]], e successivamente integrato e ricostruito.
*Loggiato di Palazzo del Podestà, di origini settecentesche ma realizzato a imitazione di Palazzo Manfredi.
*Portico dei Signori, o degli Orefici, venne costruito di fronte al [[Duomo di Faenza|Duomo]] fra il [[1604]] e il [[1611]]. L'architettura e l'impianto, inclusi gli edifici sovrastanti, sono rimasti pressoché invariati negli anni; al posto degli antichi laboratori artigianali di oreficeria e delle vecchie botteghe nel portico, oggi sorgono negozi moderni, bar e uffici bancari.
*Portico della Pagnocca di [[Palazzo Zauli-Naldi]], realizzato a cura dei fratelli Naldi nel [[1629]] come ornamento della testata meridionale della piazza e completamento dell'allora rinnovato Palazzo "del Cremonino" di epoca manfrediana.
[[File:Loggia palazzo Ricciardelli Faenza.JPG|thumb|Loggia di Palazzo Bandini-Rossi (Ricciardelli)]]
*Loggia di Palazzo Bandini-Rossi, o Ricciardelli, si trova in piazza II Giugno. L'antico palazzo venne ristrutturato nel [[1840]] da [[Pietro Tomba]] per i conti Ricciardelli. Fu acquistato nel [[1842]] dai fratelli Rossi di [[Castel Bolognese]]. L'unica cosa che resta del palazzo, abbattuto in seguito ai bombardamenti del [[1944]], è l'interessante attergato con il fondale a due ordini di logge. Quella superiore presenta l'archeggiatura a "[[serliana]]" diffuso da [[Sebastiano Serlio]] nel Cinquecento che fu ripreso poi da [[Pietro Tomba]].
* Loggetta del Trentanove, prende il nome dal plasticatore [[Antonio Trentanove]], che fra il [[1775]] e il [[1780]] eseguì quattro grandi statue in stucco per le nicchie del porticato pensile che si costituiva il superstite fondale (attergato) del palazzo Bandini-Rossi. La loggia è costituita da dieci "snelle colonne corinzie", simili a quelle interne del Teatro Masini; in quattro nicchie vi sono le statue che simboleggiano gli elementi acqua, terra, aria, fuoco.
* Loggia dei Fantini (Infantini), o Portico della Carità, che affaccia su Corso Mazzini, ricalca nelle architetture rinascimentali il prototipo fiorentino dell'Ospedale degli Innocenti. In origine l'edificio era l'Ospedale Grande, detto "Casa di Dio", per poi divenire nel [[XV secolo|'400]] sede delle Opere Pie che probabilmente vi accoglievano i [[Trovatello|trovatelli]], da cui il nome "Fantini", che sta per "Infantini".
==== Ville ====
Sulle colline e nelle campagne attorno a Faenza sorgono alcune delle dimore storiche edificate tra il [[XVIII secolo|XVIII]] e [[XIX secolo]] dalla [[nobiltà]] faentina. Di seguito sono riportate le principali ville ubicate nel territorio comunale di Faenza.
*
* Villa Emaldi detta "Le Tombe", edificata nel XV secolo, poi modificata nel XIX secolo su progetto dell'architetto Modanesi con la realizzazione di un ampio parco con serra [[neogotico|neogotica]], oratorio e roccolo.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.faenza.ra.it/Amministrazione/Comunicati-stampa/VILLA-EMALDI-E-IL-SUO-PARCO|titolo=VILLA EMALDI E IL SUO PARCO / Comunicati stampa / Amministrazione / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza|sito=www.comune.faenza.ra.it|accesso=19 settembre 2024}}</ref>
* [[Villa Ferniani]] detta "Case Grandi", contenente una vasta raccolta di ceramiche prodotte dalla manifattura Ferniani.
*
* [[Villa Laderchi]] detta "Rotonda", costruita tra il 1798 e il 1805 su progetto di [[Giovanni Antonio Antolini]] per il conte Achille Laderchi, con affreschi di [[Romolo Liverani]].
*
*
*
* Villa Rossi detta "San Prospero", durante la [[seconda guerra mondiale]] fu sede di numerose uccisioni compiute dai [[nazifascisti]].
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==== Mura ====
Le mura difensive che ancora oggi circondano la città, rimaste parzialmente intatte sia a causa dell'urbanizzazione sia a causa delle guerre, furono erette nel periodo manfrediano tra il [[1380]] e il [[1470]], in sostituzione e ampliamento della precedente cinta muraria [[Alto Medioevo|altomedievale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.historiafaentina.it/Storia%20Medioevale/Le%20mura%20medioevali%20di%20Faenza.html|titolo=Le mura altomedioevali e la Faenza del XII secolo|accesso=12 gennaio 2021|dataarchivio=5 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180505033659/http://www.historiafaentina.it/Storia%20Medioevale/Le%20mura%20medioevali%20di%20Faenza.html|urlmorto=no}}</ref>, con uno sviluppo complessivo di oltre 5 km comprendendo anche il [[Borgo Durbecco]]. Erano scandite da torrioni (in origine 35, ne restano 26) e da cinque grandi porte, delle quali resta solo quella delle Chiavi. In difesa della città, oltre alle mura cittadine, vennero edificate due torri sul ponte fortificato che collegava la città con il Borgo, le quali in seguito a una piena del [[Lamone (fiume)|Lamone]] nel [[1842]] vennero smantellate definitivamente.<ref>{{Cita web|url=http://www.historiafaentina.it/Monumenti/Porta%20Ponte%20e%20il%20Ponte%20delle%20due%20Torri.html|titolo=Porta Ponte e il Ponte delle due Torri|sito=historiafaentina.it|accesso=12 gennaio 2021}}</ref>
==== Torre di Oriolo ====
{{Vedi anche|Torre di Oriolo}}
[[File:Torre di Oriolo faenza.jpg|thumb Presso il borgo collinare di [[Oriolo dei Fichi]], in direzione sud-
=== Altro ===
==== Piazze ====
{{citazione|Appoggiato con la schiena ad una colonna egli guardava il [[Duomo di Faenza|Duomo]]. L'enorme portone di mezzo era socchiuso, e sull'arco del suo vano si agitava lievemente un drappo rosso, segnacolo di qualche festa religiosa in quel giorno; la scalinata di granito pareva più bianca nel sole, la fontana gorgogliava da tutti i propri zampilli. avvolta in un pulviscolo d'acqua tenue come un vapore. Tutto quel largo dinanzi al Duomo e sino in fondo alla piazza rimaneva deserto, nessun fiacchero stazionava ancora presso il caffè, l'omnibus del grande albergo era già ritornato dalla stazione; solo qualche bicicletta passava tratto tratto nel vuoto, silenziosamente.|[[Alfredo Oriani]], "Vortice", 1899}}
Di seguito sono elencate le piazze cittadine<ref>{{Cita web|url=http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/arte_cultura/ter_piazze/081.html|titolo=Terre di Faenza - Piazze, logge e vie storiche|accesso=7 gennaio 2021|dataarchivio=9 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210109162449/http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/arte_cultura/ter_piazze/081.html|urlmorto=no}}</ref> di maggiore rilevanza:
[[File:HDR Piazza Popolo Luci Natale Riflessi Natural web.jpg|miniatura|Piazza del Popolo nel periodo natalizio]]
* Piazza del Popolo: la principale piazza di Faenza, ha cominciato ad assumere la fisionomia odierna nel [[XV secolo]], con la costruzione del loggiato di Palazzo Manfredi, iniziata dopo la trasformazione in signoria dell'antico governo cittadino e con il trasferimento dei [[Manfredi (famiglia)|Manfredi]] stessi nel palazzo comunale. Accoglie gli edifici [[Medioevo|medioevali]] del Palazzo del Podestà e di Palazzo Manfredi (oggi sede del municipio), e i loro [[Portico|portici]] ne caratterizzano l'aspetto.
[[File:Piazza della Libertà a Faenza.jpg|alt=|miniatura|Piazza della Libertà e il portico degli Orefici]]
* Piazza della Libertà: Seconda piazza di Faenza a fianco di Piazza del Popolo, non ne è fisicamente separata, ma espone tratti architettonici molto diversi. La facciata del [[Duomo di Faenza|Duomo]] domina su di essa; di fronte vi è il portico degli Orefici e, a lato, la monumentale Fontana maggiore''.''
* Piazza Nenni (della Molinella): in origine antico cortile interno del Palazzo Manfredi, si accede a essa da via Pistocchi oppure dalla Piazza del Popolo attraversando il Voltone della Molinella, e al suo interno ha sede, oltre ad alcuni uffici comunali ed esercizi commerciali, il [[Teatro comunale Angelo Masini|Teatro Masini]].
* Piazza XI Febbraio: piccola area retrostante il Duomo, caratterizzata dal Seminario Vecchio, progettato da Giuseppe Boschi fra [[1783]] e [[1786]], l'oratorio di San Pietro in Vincoli e il Vescovado, con elementi duecenteschi, che attualmente ospita il Museo Diocesano.
* Piazzetta della legna: i tratta di un piccolo slargo adibito anticamente allo scarico della legna, configurato nel suo aspetto attuale nei primi [[Anni 1930|anni '30]] con la costruzione dell'allora palazzo delle Poste, un esempio di architettura littoria di [[Cesare Bazzani]], costituito in particolare da una torre sul cui fianco nel [[1939]] Giuseppe Casalini realizzò una lunetta con in rilievo alcuni versi della "Rivolta ideale" del letterato faentino [[Alfredo Oriani]].
* Piazza II giugno: vuoto urbano creatosi con l'eliminazione del Palazzo Bandini-Rossi, o Ricciardelli, colpito dai bombardamenti del [[1944]]. La piazza è caratterizzata dalla presenza del fondale di Palazzo Bandini-Rossi con la loggetta del Trentanove, l'unica parte superstite dell'edificio, da Palazzo Mazzolani e dall'ingresso di Palazzo delle Esposizioni su Corso Mazzini.
* Piazza Martiri della Libertà: deriva da un grande sventramento operato nel [[1937]], con la demolizione, per presunte ragioni igienico-sanitarie, degli isolati compresi fra le vie Pescheria e Beccherie. Oggi è adibita a parcheggio (e ad area di mercato) ed è l'area di sosta più vicina alle piazze principali. Nella piazza spiccano il lato di Palazzo del Podestà opposto a Piazza del Popolo e le due opere contemporanee in ceramica di Domenico Matteucci e di Ivo Sassi.
* Piazza San Francesco: spazio con funzioni di sagrato dell'omonima chiesa e parcheggio, al suo interno accoglie un giardino pubblico attrezzato, dove al centro è stato posto il monumento in memoria di [[Evangelista Torricelli]] (curiosità sulle proporzioni: l'altezza del barometro è inferiore a quella reale, che deve essere di almeno 76 cm).
* Piazza Rampi: dedicata alla memoria di suor Teresa Rampi, corrisponde al chiostro dell'antico convento di [[Monache clarisse|Santa Chiara]]. Di origini medievali, rimase gravemente danneggiato dalla guerra e dall'incuria postbellica, finché venne demolito negli anni 1950. Sulla via Naviglio fra gli anni [[Anni 1980|'80]] e [[Anni 1990|'90]] venne realizzato il nuovo palazzo delle Poste progettato da [[Filippo Monti]] e contemporaneamente si è proceduto al restauro del chiostro e dei fabbricati adiacenti, oggi sede degli uffici dell'Anagrafe comunale. La fisionomia del chiostro è stata mantenuta chiudendo il portico con vetrate al fine di mantenerlo visibile.
* Piazza San Domenico: grande spazio, un tempo adibito a orti cittadini, oggi in parte a sagrato, in parte a verde e in parte a parcheggio. Nel retro di palazzo Rossi, adiacente all'attuale piazza, è visibile la Rotonda Rossi, edificata nell'ex orto del convento, progettata da Costantino Galli nel [[1830]] e originariamente utilizzata come belvedere e ghiacciaia.
*Piazza Fratti: corrispondente all'area a fronte della demolita Porta Montanara, è caratterizzata dalle intatte mura cittadine, dallo [[sferisterio]] e dall'ingresso di Viale Stradone.
*Piazza Santa Lucia: prende il nome da un antico convento di suore, si tratta di allargamento del Corso Matteotti nel punto di immissione tra via Castellani e via Minardi. Si contraddistingue per la facciata di Palazzo Tassinari e la chiesetta di Santa Margherita.
*Piazza Fra Saba da Castiglione: slargo laterale a Corso Europa nel [[Borgo Durbecco]], oggi adibito a parcheggio e a sagrato della [[chiesa della Commenda]].
*Piazza Santa Maria Foris Portam: sagrato dell'attuale chiesa di [[Chiesa di Santa Maria ad Nives (Faenza)|Santa Maria Vecchia]] e spazio antistante.
* Piazza Sant'Agostino: sagrato della chiesa di Sant'Agostino.
* Piazza Penna: antico sagrato della soppressa [[chiesa di San Giacomo della Penna]].
* Piazza San Rocco: sagrato dell'omonima chiesa antistante.
==== Borgo Durbecco ====
{{Vedi anche|Borgo Durbecco}}
[[File:Porta delle Chiavi di Faenza.JPG|thumb|La Porta delle Chiavi]]Il [[Borgo Durbecco|Borgo]], espansione esterna dell'abitato di Faenza, si trova ad est delle mura della città, al di là del [[Lamone (fiume)|fiume Lamone]]. I primi insediamenti risalgono all'[[XI secolo]]. Tra i maggiori monumenti vi sono la chiesa della Santissima Annunziata, la chiesa di Sant'Antonino, la [[chiesa della Commenda]] e la cinquecentesca Porta delle Chiavi, unica superstite delle porte urbane, denominata così in seguito al dono delle chiavi della città a [[Papa Pio IX]] nel [[1857]].
==== Monumenti e Statue ====
* Statua di Evangelista Torricelli: scultore Alessandro Tomba, realizzata nel 1861, marmo bianco, stile neoclassico, raffigura [[Evangelista Torricelli]] seduto con barometro in mano; situata nell'area verde in Piazza San Francesco.<ref>{{Cita web|url=http://www.historiafaentina.it/Monumenti/statua_evangelista_torricelli.html|titolo=La statua di Evangelista Torricelli|sito=www.historiafaentina.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
* Le statue de “I Quattro Elementi”: opere di [[Antonio Trentanove]], collocate nelle nicchie della Loggetta di Palazzo Ricciardelli su basamenti, raffiguranti Aria, Acqua, Fuoco, Terra; stile neoclassico.<ref>{{Cita web|url=https://faenza.amacitta.it/index.php/it/collezione/poi/palazzi20170920205429/palazzo-ricciardelli20170809202659/le-statue-di-antonio-trentanove-detail|titolo=Palazzo Ricciardelli : Le statue di Antonio Trentanove|sito=faenza.amacitta.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
* Monumento alla Resistenza: datato 1976; realizzato in ceramica da Domenico Matteucci; figura stilizzata in stile astratto; posizione su un’aiuola rialzata lato di Viale Baccarini, verso la stazione.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Elisa Fariselli|url=https://ilromagnolo.info/rubriche/arte/monumento-della-resistenza-a-faenza/|titolo=Monumento della Resistenza a Faenza|sito=Il Romagnolo|data=2022-09-30|accesso=2025-09-18}}</ref>
* Monumento al Generale Pasi: opera pubblica di [[Domenico Rambelli]]; visibile davanti al Museo delle Ceramiche.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=http://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=170071&force=1|titolo=busto di Raffaele Pasi su basamento, monumento commemorativo, Rambelli Domenico, Viale Baccarini, Viale Baccarini,|sito=bbcc.regione.emilia-romagna.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
* Monumento ad [[Alfredo Oriani]]: sempre di Domenico Rambelli, situato in Largo Toki (di fronte alle scuole medie Lanzoni).<ref>{{Cita web|url=https://faenza.amacitta.it/index.php/it/collezione/poi/lapidi20170825075515/2-rione-rosso/alfredo-oriani-detail|titolo=2 - Rione Rosso : Alfredo Oriani|sito=faenza.amacitta.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
* Monumento funebre al Generale Evangelista Masi (Massi): autore ignoto, scuola barocca romana; tondo con effigie, stemma, personificazione della Morte alata, marmi di vari colori; situato nel Duomo, nelle cappelle o monumenti funebri.<ref>{{Cita web|url=https://faenza.amacitta.it/index.php/it/collezione/poi/la-basilica-cattedrale/faenza-il-duomo-le-cappelle/monumento-funebre-detail|titolo=Faenza il Duomo - Le Cappelle : Monumento funebre|sito=faenza.amacitta.it|accesso=2025-09-18}}</ref>
Altre statue, sculture e opere in genere sono collocate in varie zone del centro cittadino, documentate e archiviate in un itinerario di visita, il [[museo all'aperto di opere d'arte contemporanea]].
=== Siti archeologici ===
{{vedi anche|Faenza romana}}
Le tracce della [[Faenza romana]] oggi non sono visibili direttamente, in quanto l'urbanizzazione delle epoche successive ha portato a una completa sovrapposizione edilizia. I reperti ritrovati in seguito agli scavi archeologici presso i siti di ritrovamento sono stati tuttavia recuperati, catalogati e raccolti. Il [https://www.miurf.it/percorsi/faenza-romana/ percorso di visita dei siti e dei reperti] è gestito dal Servizio Musei dell'Unione della Romagna Faentina.
==== Esposizione archeologica di palazzo Mazzolani ====
[[File:MosaiciBertolazzi2.jpg|miniatura|150px|Uno dei pavimenti a mosaico esposti a palazzo Mazzolani]]
Nella corte di [[#Palazzi|Palazzo Mazzolani]] è stata allestita una selezione dei più importanti pavimenti rinvenuti nel corso di [[Faenza romana#I mosaici romani faentini|scavi archeologici della Faenza romana]]<ref>{{Cita web|url=https://www.miurf.it/archeologia-palazzo-mazzolani/|titolo=Inaugurata l'esposizione archeologica di Palazzo Mazzolani|sito=I Musei dell'Unione della Romagna Faentina|data=12 aprile 2019|lingua=it|accesso=6 gennaio 2021|dataarchivio=15 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200215192443/https://www.miurf.it/archeologia-palazzo-mazzolani/|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.archeobo.arti.beniculturali.it/ra_faenza/faenza_mazzolani_2019.htm|titolo=Archeologia nella corte di Palazzo Mazzolani|accesso=6 gennaio 2021}}</ref>. L’arco cronologico di realizzazione di questi mosaici copre un periodo dal [[I secolo|I]] al [[VI secolo]] d.C. Nella ''Faventia'' romana erano presenti domus di vasta estensione, caratterizzate dalla presenza di mosaici estremamente raffinati. Il complesso dei materiali conservati a Palazzo Mazzolani è estremamente interessante e copre un arco cronologico vastissimo, che va dalla preistoria alla tarda antichità.
=== Aree naturali ===
{{vedi anche|Parchi e giardini di Faenza}}
Faenza vanta numerosi parchi e aree verdi di pregio, ciascuno con caratteristiche distintive, tra cui:
*Il Parco Bucci<ref>Fu realizzato in due anni, tra il giugno 1967 e la primavera del 1969 da Roberto Bucci, fondatore e titolare dell'omonima azienda di lavorazioni meccaniche.</ref>, principale polmone cittadino, unisce ampi specchi d’acqua a una ricca varietà di specie arboree e faunistiche;
*Il Parco della Rocca (Il Tondo), il più antico giardino pubblico, conserva tracce storiche legate alle mura manfrediane;
*Il Parco Tassinari mantiene l’impianto ottocentesco di un giardino privato, con laghetto, bambù e ghiacciaia;
*Il Parco della Magione integra una variegata vegetazione con resti delle mura e un torrione medievale;
*Il Parco Mita e il Parco Veniero Lombardi (Punta degli Orti) sono spazi di aggregazione e svago con aree gioco e impianti sportivi;
*L'Olmatello, punto panoramico raggiungibile da un sentiero, funge da corridoio ecologico tra città e campagna;
*Il Parco delle Ginestre, nato dalla rinaturalizzazione di una cava, è oggi un’oasi naturalistica e paleontologica, conosciuta per la fioritura primaverile e i ritrovamenti fossili.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Faenza}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=2 settembre 2013|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6HZM9dymc?url=http://demo.istat.it/str2010/index.html|dataarchivio=22 giugno 2013|urlmorto=no}}</ref>:
# [[Albania]],
# [[Romania]], {{formatnum:998}}
# [[Marocco]], {{formatnum:969}}
# [[Moldavia]], {{formatnum:826}}
# [[Senegal]], {{formatnum:508}}
# [[Ucraina]], {{formatnum:346}}
# [[Cina]], {{formatnum:222}}
# [[Polonia]], {{formatnum:208}}
# [[Nigeria]], {{formatnum:160}}
# [[Tunisia]], {{formatnum:129}}
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Lingua romagnola}}
Il dialetto faentino è una variante del [[Lingua romagnola|romagnolo]] parlata nell'area di Faenza e nel suo immediato circondario.<ref>{{Cita web|url=https://www.feza.it/|titolo=www.feza.it - Faenza, dialetto, cultura, storia|sito=www.feza.it|accesso=2025-09-15}}</ref>
Del faentino è caratteristica l'uscita in -eia dei corrispettivi vocaboli in italiano che terminano in -ia: bugia-''busèia'', farmacia-''farmazèia''; interessanti anche le forme delle tre persone singolari del pronome possessivo femminile: mia-''meia'', tua-''tova'', sua-''sova''.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Romagna Slang|data=2022-03-11|titolo=Romagna slang... va a treb - Faenza|accesso=2025-09-15|url=https://www.youtube.com/watch?v=MvMaqOeaotw}}</ref>
L’infinito dei verbi a Faenza termina in “é” stretto, nelle altre città romagnole esce in “ä”: cantare-''canté''-''cantä'', entrare-''intré''-''inträ'', mangiare-''magné''-''magnä''. Altra inflessione faentina è “il volgere sovente la d in g”, come capita per: tedio-''ategi'', bandiera-''bangera'', invidia-''invigia'', misericordia-''misericorgia'', obbediente-''ubigènt'' o “permutare il suono c in z aspra”, vedi: facile-''fàzil'', domicilio-''dumizeli'', cervello-''zervél'', accidia-''aczidia''.<ref>{{Cita libro|autore=Bernardino Biondelli|titolo=Saggio sui dialetti gallo italici|annooriginale=1853|editore=Bernardoni|città=Milano}}</ref>
Rispetto al vicino dialetto forlivese, anch’esso classificato come "centrale"<ref>{{Cita web|url=http://www.stradavinisaporifc.it/miti/19/dialetto_romagnolo|titolo=IL DIALETTO ROMAGNOLO|sito=www.stradavinisaporifc.it|accesso=2025-09-15}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lidodiclasse.com/lezioni-di-dialetto-romagnolo/|titolo=Lezioni di Dialetto Romagnolo » LIDOdiCLASSE|sito=LIDOdiCLASSE|data=11 gennaio 2020|lingua=it|accesso=25 gennaio 2021|dataarchivio=30 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210130200442/https://www.lidodiclasse.com/lezioni-di-dialetto-romagnolo/|urlmorto=no}}</ref>, il faentino conserva termini arcaici e varianti consonantiche diverse: ad esempio *zòcar* in faentino per “scarpa di legno” contro *sciòcar* in forlivese, oppure *sfrécc* per “scheggia” contro *sbrécc*.<ref>{{Cita web|url=https://www.dialettoromagnolo.it/uploads/5/2/4/2/52420601/04maggio09.pdf|titolo=Il dialetto faentino e i suoi vocaboli (PDF)|sito=DialettoRomagnolo.it|accesso=2025-09-15}}</ref>
Queste differenze, insieme a particolari sviluppi vocalici e consonantici, rendono riconoscibile la parlata faentina, che continua a essere oggetto di studi e pubblicazioni, tra cui il ''Vocabolario faentino e italiano'' di Don Giorgio Antonio Morini.<ref>{{Cita web|url=https://www.ravennanotizie.it/cultura/2013/05/19/giuseppe-bellosi-a-bottega-bertaccini-per-iltvocabolario-faentino-e-italiano-di-don-morini/|titolo=Presentazione del \"Vocabolario faentino e italiano\" di Don Morini|sito=RavennaNotizie|accesso=2025-09-15}}</ref>
A Faenza ha sede la Filodrammatica "A. P. Berton", una delle prime filodrammatiche d'Italia, fondata nel 1883. È un'associazione estremamente attiva dal punto di vista teatrale, rinomata in particolare per le commedie in [[lingua romagnola]], contribuendo a mantenerne vivo l'uso e l'interesse, oltre alle iniziative culturali locali.<ref>{{Cita web|url=https://www.filodrammaticaberton.it/|titolo=Filodrammatica Berton – attività e iniziative sul dialetto romagnolo|sito=Filodrammatica Berton|accesso=2025-09-15}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://ilpiccolo.org/ilpiccolo/2024/09/corso-romagnolo-a-faenza/|titolo=Al via a Faenza il primo corso di romagnolo per principianti - il Piccolo|data=2024-09-27|accesso=2025-09-15}}</ref>
===Religione===
Faenza è sede di una [[Diocesi di Faenza-Modigliana|diocesi]] della Chiesa cattolica.
La patrona di Faenza e della Diocesi è la Beata Vergine delle Grazie.
La fede nella Santa Patrona nasce dall'apparizione della Vergine, invocata da una devota, Giovanna, durante la peste del [[1412]]<ref>{{cita web|url=https://www.diocesifaenza.it/site/madonna-delle-grazie/|titolo=Madonna delle Grazie|data=12 maggio 2019|accesso=31 agosto 2021|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210116212821/https://www.diocesifaenza.it/site/madonna-delle-grazie/|dataarchivio=16 gennaio 2021|urlmorto=sì}}</ref>. Nell'iconografia la Madonna è raffigurata con le braccia levate in alto mentre impugna sei frecce infrante, evocazione della pestilenza estinta per la sua intercessione<ref>{{cita web|url=http://www.historiafaentina.it/Storia%20Medioevale/beata_vergine_grazie_storia.html|titolo=La Beata Vergine delle Grazie nella storia|accesso=25 aprile 2020|dataarchivio=5 maggio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180505084120/http://www.historiafaentina.it/Storia%20Medioevale/beata_vergine_grazie_storia.html|urlmorto=no}}</ref>. La sacra immagine fu affrescata come ex voto su una parete (''in muro sub pontile'') della Chiesa di San Domenico. Il 12 maggio [[1420]] fu consacrata, all'interno della chiesa, una cappella dedicata alla Vergine. Da allora la seconda domenica del mese di maggio è la Festa della Madonna delle Grazie<ref>{{cita web|url=https://www.pinacotecafaenza.it/mostre/frecce/storia/|titolo=Le frecce spezzate. Seicento anni di devozione della Madonna delle Grazie di Faenza|accesso=25 aprile 2020|dataarchivio=27 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200927191446/https://www.pinacotecafaenza.it/mostre/frecce/storia/|urlmorto=no}}</ref> (attualmente la ricorrenza è stata anticipata al sabato). Nel [[1631]], in occasione di una [[Peste manzoniana|nuova epidemia]] di peste, l'immagine fu incoronata. <br/>
Dal [[1762]] la Madonna delle Grazie è venerata nel [[Duomo di Faenza|Duomo]], in un altare marmoreo a lato del [[presbiterio]]. Nell'aprile [[1781]] uno sciame sismico colpì Faenza. La prima forte scossa fu avvertita la sera del 4 aprile; altre ne seguirono. I faentini offrirono alla Vergine le chiavi della Città in atto simbolico di sottomissione. Tutte le repliche della prima scossa furono di minore intensità, ragion per cui il 20 maggio 1781 il municipio istituì il 4 aprile come giorno di festa<ref>{{cita web|url=https://ilpiccolo.org/ilpiccolo/2021/04/la-storia-del-voto-alla-beata-vergine-delle-grazie/|titolo=La storia del voto alla Beata Vergine delle Grazie|accesso=26 aprile 2021}}</ref>. La città elesse la Vergine delle Grazie come patrona. <br/>
Il 25 marzo [[1931]] la sua nomina a patrona principale della città e della diocesi fu approvata da Papa [[Pio XI]], che la volle nuovamente incoronata a suo nome<ref>{{cita web|url=http://www.smbr.it/3-04_beata-vergine-delle-grazie-di-faenza/|titolo=Beata Vergine delle Grazie di Faenza|accesso=25 aprile 2020|dataarchivio=30 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930225928/http://www.smbr.it/3-04_beata-vergine-delle-grazie-di-faenza/|urlmorto=no}}</ref>. Nel [[1985]] la cappella della Madonna fu dichiarata Santuario diocesano dal vescovo Francesco Tarcisio Bertozzi.
=== Tradizioni e folclore ===
==== Palio del Niballo ====
{{Vedi anche|Palio del Niballo}}
Il Palio del Niballo è la principale rievocazione storica di Faenza e si svolge la quarta domenica di giugno. Istituito nel 1959, trae ispirazione dalle antiche giostre medievali documentate in città sin dal XII secolo, quando era nota come ''Giostra del Barbarossa'' o ''Quintana del Niballo''<ref>{{Cita web|url=https://www.paliodifaenza.it/la-storia/|titolo=La storia - Niballo - Palio di Faenza|accesso=16 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201123223427/https://www.paliodifaenza.it/la-storia/|dataarchivio=23 novembre 2020|urlmorto=no}}</ref>. La competizione vede sfidarsi i cavalieri dei cinque rioni cittadini — Giallo, Nero, Rosso, Verde, Borgo Durbecco — in una gara di abilità e precisione con la lancia contro il bersaglio del “Niballo”, figura che raffigura il condottiero cartaginese [[Annibale]], nemico storico di Roma.
L’evento è preceduto da cortei in costumi rinascimentali, sfilate di musici e [[Sbandieratore|sbandieratori]], e fa parte della Federazione Italiana Giochi Storici. I figuranti indossano abiti fedelmente ricostruiti sul modello quattrocentesco, ispirati all’epoca della signoria dei Manfredi, con stemmi e colori rionali ben riconoscibili. Nel corso del mese di giugno, definito localmente ''Mese del Palio'', la città si anima con iniziative collaterali: il Torneo della Bigorda d’Oro, versione della giostra con partecipanti giovani; il Torneo degli Alfieri Bandieranti, dedicato alle competizioni tra sbandieratori e musici; e la suggestiva Nott de Bisò del 5 gennaio, quando in Piazza del Popolo viene bruciato un grande fantoccio raffigurante il Niballo<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/quando-faenza-aiuto-roma-contro-annibale-la-storia-della-citta-rivive-nella-nott-de-biso-bd1091c1|titolo=Quando Faenza aiutò Roma contro Annibale. La storia della città rivive nella Nott de Bisò|accesso=8 gennaio 2024}}</ref>, accompagnato da degustazioni di ''bisò'' ([[vin brulé]] tipico) e piatti tradizionali.
==== Lòm a Mêrz ====
Gli ultimi di febbraio e il primo di marzo sono i giorni dei ''Lòm a Mêrz'', i tradizionali “fuochi di marzo” tipici della [[Folclore romagnolo|Romagna rurale]]. I contadini accendono grandi falò con rami secchi, e residui di potatura, per propiziare un raccolto abbondante e scacciare l’inverno. Oggi l’evento è accompagnato da canti popolari, degustazioni eno-gastronomiche e momenti di socialità nelle campagne e nelle frazioni del territorio.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Faenza ospita diverse istituzioni e realtà significative a livello regionale e nazionale. Tra le strutture sanitarie, l'ospedale pubblico di riferimento è l'Ospedale degli Infermi, che serve l'intera area della [[Unione della Romagna Faentina|Romagna faentina]]. Accanto ad esso, è presente il San Pier Damiano Hospital, un ospedale privato accreditato con il [[Servizio Sanitario Nazionale]], specializzato in interventi di chirurgia bariatrica, urologia e ginecologia.<ref>{{Cita web|url=https://www.auslromagna.it/luoghi/ospedali/ospedale-degli-infermi-faenza|titolo=Ospedale degli Infermi di Faenza|sito=auslromagna.it|accesso=2025-09-16}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://ospedali.gvmnet.it/osp/san-pier-damiano-hospital|titolo=San Pier Damiano Hospital - Faenza - GVM|sito=ospedali.gvmnet.it|accesso=2025-09-16}}</ref>
Per quanto riguarda il [[terzo settore]], il comune è un punto di riferimento per numerose associazioni attive nel sociale e nella cultura. Tra queste, l'Associazione Nazionale Famiglie di Disabili Intellettivi e Relazionali ([[Anffas Nazionale|ANFFAS]]) di Faenza offre servizi di supporto e socializzazione per persone con disabilità.<ref>{{Cita web|url=https://www.anffasfaenza.it/|titolo=Associazione Anffas Faenza|sito=anffasfaenza.it|accesso=2025-09-16}}</ref> Inoltre, la Consulta Volontariato Romagna Faentina supporta le associazioni locali, offrendo servizi di segreteria, affitto di attrezzature e sale per riunioni.<ref>{{Cita web|url=https://consultavolontariatoromagnafaentina.it/|titolo=Consulta Volontariato Romagna Faentina|sito=consultavolontariatoromagnafaentina.it|accesso=2025-09-16}}</ref>
In ambito culturale, Faenza ospita numerosi enti di formazione professionale e culturale, tra cui IRECOOP Emilia-Romagna, ASQ STS e CNA Formazione Emilia-Romagna – Unità Didattica di Faenza, che offrono corsi e percorsi di aggiornamento per giovani e adulti.<ref>{{Cita web|url=https://www.cnafoer.it/sedi/faenza/|titolo=CNA Formazione Emilia-Romagna – Unità Didattica di Faenza|sito=cnafoer.it|accesso=2025-09-16}}</ref>
Faenza presenta una vivace ed eterogenea vita associativa, centrata particolarmente sui [[Palio del Niballo#I Rioni|rioni cittadini]], che organizzano attività culturali, ricreative e sociali legate soprattutto al [[Palio del Niballo|Palio]], per promuovere la coesione della comunità e mantenere vive le tradizioni locali.<ref>{{Cita web|url=https://www.paliodifaenza.it/|titolo=Palio del Niballo – Sito ufficiale|sito=paliodifaenza.it|accesso=2025-09-16}}</ref>
== Cultura ==
==== Biblioteca Comunale Manfrediana ====
{{Vedi anche|Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza}}
[[File:Sala del Settecento Biblioteca Comunale Manfrediana Faenza (Ravenna) - Italia.jpg|miniatura|Biblioteca Manfrediana - Sala del Settecento]]
La [[Biblioteca Comunale di Faenza]] ha sede nell'ex-convento dei Servi di Maria, adiacente all'omonima chiesa sconsacrata nel 1954. Il primo nucleo librario risale al tempo delle soppressioni napoleoniche delle Corporazioni religiose ([[1797]]). Nel [[1804]] l'abate Zannoni, divenuto bibliotecario a vita, arricchì la biblioteca dei suoi fondi personali: edizioni di classici greci e latini, opere d'antiquariato e di pregio.
Superato il dominio napoleonico, la biblioteca venne aperta ufficialmente al pubblico il 25 novembre [[1818]]. L'Aula Magna si trova al primo piano. Allo stesso piano è l'aula di maggior pregio architettonico: la "Sala settecentesca", dotata di scansie laccate, eseguite nel 1784. Ebbe la funzione di archivio notarile cittadino, fino al 1923, quando gli atti furono trasferiti in altra sede. Nella biblioteca sono conservati numerosi fondi, tra i quali sono da annoverare: il fondo dei conti Zauli Naldi, raccolto da mons. [[Domenico Zauli]], il fondo filosofico donato da mons. [[Vincenzo Poletti]], il fondo donato da mons. Carlo Mazzotti, le raccolte dei disegni di [[Romolo Liverani]] e di [[Domenico Rambelli]], il fondo dei disegni di [[Giuseppe Pistocchi]], la più ricca collezione di scatole di fiammiferi di epoca Liberty presente in Italia (circa 35.000 esemplari), il Codice 117 (''Bonadies''), manoscritto musicale del '400.
Secondo una leggenda nata nel medioevo, all'interno del pozzo presente nel piazzale, si celerebbe un basilisco.
==== Polo Archivistico Faentino ====
Il Polo Archivistico di Faenza, sezione dell'[[Archivio di Stato di Ravenna]], è un istituto che conserva milioni di documenti che raccontano la storia del territorio, dall’[[Alto Medioevo]] fino ai giorni nostri.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.faenza.ra.it/vivere-il-comune/luoghi/polo-archivistico-faentino|titolo=Polo Archivistico Faentino|sito=www.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-06-11}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://archiviodistatoravenna.cultura.gov.it/sede-di-ravenna/sezione-di-faenza/|titolo=Archivio di Stato di Ravenna - Sezione di Faenza|sito=Archivio di Stato di Ravenna|accesso=2025-06-11}}</ref>
==== Archivio Fototeca Manfrediana ====
L'archivio storico Fototeca Manfrediana dispone di una collezione di circa diecimila immagini storiche di Faenza. Dal 2010 è gestito dall'associazione di promozione sociale ''Fototeca Manfrediana A.P.S. - E.T.S''.
La fototeca si occupa di archiviazione e recupero di materiale fotografico riguardante la città e i suoi dintorni, documentando i cambiamenti sociali, urbanistici e culturali dal 1860. L'associazione promuove la diffusione e la pratica della fotografia sul territorio faentino e organizza mostre e concorsi.<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/it/news/news-641-l-archivio-storico-di-immagini-della-fototeca-manfrediana/|titolo=L'archivio storico di immagini della Fototeca Manfrediana|accesso=27 dicembre 2021}}</ref> Le fotografie facenti parte dell'archivio storico sono rese disponibili attraverso un [[portale web]]<ref>[https://archivio.fototecamanfrediana.it/ Archivio digitale] della Fototeca Manfrediana su ''archivio.fototecamanfrediana.it''</ref>.
=== Ricerca ===
==== Parco Scientifico e Tecnologico Torricelli ====
Il Parco Torricelli delle Arti e delle Scienze Faventia costituisce un polo internazionale per lo sviluppo, ricerca e innovazione dei materiali (in particolare: [[Materiale ceramico|ceramici]], [[Materiale composito|compositi]], inorganici, ibridi, [[Polimero|polimerici]], massivi, [[Materiale poroso|porosi]], laminari, multifunzionali, nano-strutturati), [[efficienza energetica]], [[transizione energetica]], [[economia circolare]] e [[sostenibilità ambientale]].<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Francesca|url=https://tecnopolo.ravenna.it/sede-faenza-parco-scientifico-torricelli/,%20https://tecnopolo.ravenna.it/sede-faenza-parco-scientifico-torricelli/|titolo=Sede di Faenza – Parco Scientifico Torricelli - Tecnopolo Ravenna|data=2019-02-15|accesso=2025-06-11}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.emiliaromagnastartup.it/it/soggetti/parco-torricelli-delle-arti-e-delle-scienze-faventia|titolo=Parco Torricelli delle Arti e delle Scienze Faventia {{!}} EmiliaRomagnaStartUp|sito=www.emiliaromagnastartup.it|accesso=2025-06-11}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://certimac.it/chi-siamo/parco-scientifico-e-tecnologico-energia-e-materiali|titolo=Parco scientifico e tecnologico energia e materiali {{!}} Certimac|data=2021-11-22|accesso=2025-06-11}}</ref>
È sede del Tecnopolo di Ravenna e Faenza, parte della rete Alta Tecnologia - Regione Emilia-Romagna.
Sono incluse competenze sulle tecnologie, i processi e le tecniche di caratterizzazione dei materiali volti alla innovazione e alla loro industrializzazione tenendo conto dell’eco-design in un’ottica di economia circolare. Sono presenti inoltre un laboratorio che realizza prototipazione in ambito meccanico e ICT, laboratori di ricerca e formazione e un incubatore per neo imprese.
A fine 2022 nasce formalmente il C-Hub, tavolo di coordinamento tra istituzioni, imprese e laboratori di ricerca per la promozione delle competenze di ricerca e professionalità nel comparto dei materiali innovativi, compositi e ceramici, a livello nazionale e internazionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.faenza.ra.it/novita/comunicati/riassetto-del-tecnopolo-di-ravenna-sede-di-faenza|titolo=Riassetto del Tecnopolo di Ravenna, sede di Faenza|sito=www.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-06-11}}</ref>
==== Polo di Tebano ====
Un importante polo di ricerca e sperimentazione in campo vitivinicolo è il Polo Tecnologico di Tebano, situato a pochi chilometri dalla città, specializzato nello studio e nello sviluppo di tecniche innovative per l’[[agricoltura]] e in particolare per la [[viticoltura]].<ref>{{Cita web|url=https://www.afterfestival.it/edizioni_passate/2022-2023/faenza/programmazione/2_dicembre/eventi/visita-al-polo-di-tebano-tecnologie-e-innovazione-per-il-settore-agro-alimentare|titolo=Visita al Polo di Tebano: tecnologie e innovazione per il settore agro-alimentare|sito=AfterFestival|accesso=11 settembre 2025}}</ref> A livello formativo, un ruolo di rilievo è svolto dall’Istituto Persolino-Strocchi, che offre indirizzi dedicati all’[[agronomia]], alla viticoltura ed enologia, in collaborazione con imprese e istituzioni locali.<ref>{{Cita web|url=https://www.orientamentoravenna.it/ricerca-per-istituto/ip-%E2%80%9Cstrocchi-persolino%E2%80%9D|titolo=IP “Persolino-Strocchi” – Orientamento Ravenna|sito=Orientamento Ravenna|accesso=11 settembre 2025}}</ref>
=== Scuole ===
Nel territorio comunale sono presenti 9 indirizzi di [[Scuola primaria in Italia|scuola primaria]] di primo grado<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Scuole-primarie-e-secondarie-di-primo-grado/Scuole-primarie-elementari |titolo=Scuole primarie (elementari) / Scuole primarie e secondarie di primo grado / Servizi per l'istruzione / Guida ai servizi / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza |accesso=9 dicembre 2020 |dataarchivio=25 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150925061849/http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Scuole-primarie-e-secondarie-di-primo-grado/Scuole-primarie-elementari |urlmorto=no }}</ref> e 7 indirizzi di [[Scuola secondaria di primo grado in Italia|scuola secondaria di primo grado]]<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Scuole-primarie-e-secondarie-di-primo-grado/Scuole-secondarie-di-primo-grado-medie |titolo=Scuole secondarie di primo grado (medie) / Scuole primarie e secondarie di primo grado / Servizi per l'istruzione / Guida ai servizi / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza |accesso=9 dicembre 2020 |dataarchivio=29 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151029215210/http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Scuole-primarie-e-secondarie-di-primo-grado/Scuole-secondarie-di-primo-grado-medie |urlmorto=no }}</ref>. Tra le [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|scuole secondarie di secondo grado]]<ref>[http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Scuole-secondarie-di-secondo-grado/Scuole-secondarie-di-secondo-grado Scuole secondarie di secondo grado / Scuole secondarie di secondo grado / Servizi per l'istruzione / Guida ai servizi / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza]</ref> e gli [[Istituto professionale in Italia|istituti professionali]], sono menzionabili:
* [[Liceo Torricelli-Ballardini|Liceo "Torricelli-Ballardini"]]
* Istituto Tecnico e Professionale statale "Luigi Bucci"
* Istituto Tecnico statale "Alfredo Oriani"
* Istituto Professionale statale "Persolino-Strocchi"
* Liceo paritario "S. Umiltà"
* Istituto Professionale paritario "Ugo Foscolo"
=== Università ===
A Faenza sono presenti 4 indirizzi [[Università|universitari]] o di corrispettivo livello<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Istruzione-universitaria |titolo=Istruzione universitaria / Servizi per l'istruzione / Guida ai servizi / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza |accesso=9 dicembre 2020 |dataarchivio=15 gennaio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210115165726/http://www.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Servizi-per-l-istruzione/Istruzione-universitaria |urlmorto=no }}</ref>.
L'[[Istituto superiore per le industrie artistiche (Faenza)|Istituto superiore per le industrie artistiche]] di Faenza è uno dei quattro presenti in tutta Italia. È un istituto statale di alta formazione che si occupa della ricerca e sperimentazione nel settore del [[disegno industriale]]. Gli ISIA fanno parte del comparto AFAM, sotto l'egida del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
Sono presenti inoltre alcune sedi dell'[[Università di Bologna]] del Campus di Ravenna:
* Dipartimento di [[Chimica industriale|Chimica Industriale]] "Toso Montanari", che ospita un corso di laurea in Chimica e tecnologie per l'ambiente e i materiali e un [[Master universitario|Master]] di primo livello in [[Materiale composito|materiali compositi]]
* Facoltà di [[Agraria]], in località Tebano, che ospita un corso di laurea in [[Viticoltura]] ed [[Enologia]]
* Facoltà di [[Medicina]] e [[Chirurgia]], che ospita un corso di laurea in [[Assistenza infermieristica|Infermieristica]] e un corso di laurea in [[Logopedia]]
=== Musei ===
Faenza offre un vasto archivio storico e culturale tra musei e gallerie d'arte<ref>{{Cita web |url=http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/arte_cultura/ter_musei/081.html |titolo=Terre di Faenza - Musei e gallerie |accesso=10 dicembre 2020 |dataarchivio=14 gennaio 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210114183806/http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/arte_cultura/ter_musei/081.html |urlmorto=no }}</ref>.
====Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC)====
{{vedi anche|Museo internazionale delle ceramiche in Faenza}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 500px
|titolo = {{simbolo|Unesco Cultural Heritage logo.svg|25}} Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza {{simbolo|Unesco Cultural Heritage logo.svg|25}}<br>
Espressione dell’arte ceramica nel mondo
|contenuto = [[File:Museo internazionale delle ceramiche in Faenza k.jpg|thumb|Sezione del Museo]]
Il MIC, grazie alla rilevanza internazionale, le esposizioni, i convegni e gli eventi, è stato accolto dal Club UNESCO di Forlì<ref>{{Cita web |url=http://www.unescoforli.org/ |titolo=Copia archiviata |accesso=22 dicembre 2020 |dataarchivio=26 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201126123741/http://www.unescoforli.org/ |urlmorto=no }}</ref> con il titolo di “Espressione dell’arte ceramica nel mondo”<ref name="ravennatoday.it">{{Cita web |url=https://www.ravennatoday.it/eventi/riconoscimento-unesco-mic-faenza.html |titolo=Copia archiviata |accesso=16 dicembre 2020 |dataarchivio=12 dicembre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111212105838/http://www.ravennatoday.it/eventi/riconoscimento-unesco-mic-faenza.html |urlmorto=no }}</ref> e inserito tra i "Monumenti testimoni di una cultura di pace" secondo il programma dell'organizzazione lanciato nell’anno 2000, anno per la Cultura di Pace.
}}
Fu fondato nel [[1908]] da [[Gaetano Ballardini]], che 8 anni più tardi fonderà l'Istituto Statale d'Arte per la Ceramica G. Ballardini ora a lui dedicato. Fra le personalità che fecero parte del comitato istituito dal Ballardini a sostegno della nascita del museo vi fu anche il [[Forlì|forlivese]] [[Tito Pasqui]].<ref>"Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza è stato fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini. [...] A sorreggere tale programma fu istituito da Gaetano Ballardini un Comitato italiano e un Comitato internazionale con corrispondenti.
Il Comitato italiano era composto da personalità quali: Felice Barnabei, Leonardo Bistolfi, Giacomo Boni, Galileo Chini, Vincenzo Giustiniani, Francesco Malaguzzi Valeri, Aurelio Minghetti, Paolo Orsi, Tito Pasqui, Giovanni Piancastelli, Vittorio Pica, Corrado Ricci e Giulio Aristide Sartorio." in {{Cita web|titolo=Origine e sviluppo del Museo|url=http://www.racine.ra.it/micfaenza/pubb/origine.htm|accesso=2 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091128115822/http://www.racine.ra.it/micfaenza/pubb/origine.htm|dataarchivio=28 novembre 2009}}</ref>
Il museo è diventato un importante centro culturale di ricerca e di documentazione per la ceramica di tutto il mondo e può proporre al pubblico un'ampia campionatura di quanto è stato prodotto dall'antichità classica fino
[[File:Rinascimento belle 248 web.jpg|thumb|Piatto fine sec. XV "Giulia Bella"]]
Una sezione illustra i successivi sviluppi della ceramica italiana dal [[XVII secolo|Seicento]] all'[[XIX secolo|Ottocento]], dove è possibile ammirare le settecentesche ceramiche faentine della manifattura dei Conti Ferniani, mentre nella Sala Europa si può ammirare una selezione dei prodotti delle principali manifatture [[Europa|europee]]. Di notevole interesse è il presepe Zucchini, esposto in una sala apposita, raro esempio di presepe monumentale faentino ottocentesco realizzato per la famiglia dei Conti Zucchini dallo scenografo [[Romolo Liverani]]. Il Museo non si rivolge solo alle ceramiche del passato, ma è attento a quanto ancora oggi si produce nel settore. Ecco allora i vasti spazi dedicati al contemporaneo che prende le mosse dalle opere dei Premi Faenza, un concorso internazionale che si celebra dal 1938. La sezione accoglie, oltre ad una selezione di [[designer]], anche capolavori di artisti universalmente riconosciuti come [[Picasso]], [[Matisse]], [[Georges
Il MIC è stato riconosciuto dal 2011 come "
==== Museo
{{vedi anche|Palazzo Milzetti}}
[[File:Palazzo Milzetti (entrata).jpg|thumb|left|Ingresso di Palazzo Milzetti]]
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Il palazzo fu acquistato nel 1973 dallo Stato italiano, ed è stato aperto al pubblico nel 1979, dopo un lungo e accurato restauro.
==== Pinacoteca
{{vedi anche|Pinacoteca Comunale di Faenza}}
[[File:Crocifisso ligneo di Donatello faenza.jpg|thumb|Crocifisso ligneo del maestro dei Crocifissi Francescani (sec. XIII) conservato nella pinacoteca comunale]]
La [[Pinacoteca comunale di Faenza|Pinacoteca]] ha origine nel [[1797]], quando l'amministrazione comunale acquistò un'importante collezione di stampe, disegni, gessi e dipinti dall'artista Giuseppe Zauli, cui ben presto si aggiungessero altre opere d'arte, provenienti dai [[convento|conventi]] e dalle [[Chiesa (architettura)|chiese]] soppressi in forza delle leggi [[Napoleone Bonaparte|napoleoniche]]. Essa venne aperta al pubblico nel [[1879]], nell'ex convento dei [[Gesuiti]], poi chiamato Palazzo degli Studi e sede del [[Liceo ginnasio statale Evangelista Torricelli]]. Da allora, e fino ai nostri giorni, il patrimonio artistico è stato notevolmente aumentato da ricche donazioni di privati, da depositi di Enti pubblici, dai reperti archeologici emersi a seguito delle attività edilizie.
Tra le opere più importanti esposte: ''Madonna con bambino e S. Giovanni'' in terracotta di [[Alfonso Lombardi]]; ''Madonna col bambino e i santi Michele e Andrea'' del [[Palmezzano]]; ''S. Girolamo'', di [[Donatello]] (una delle poche statue in legno dell'artista), ''San Giovannino'' di [[Antonio Rossellino|Benedetto da Maiano]], ''Madonna col bambino, Angeli e i Santi Domenico, Andrea, Giovanni Evangelista e Tommaso d'Aquino ''di [[Biagio di Antonio Tucci|Biagio d'Antonio]], ''Madonna con il Bambino, putti musicanti, San Giovanni Evangelista e il Beato Giacomo Filippo Bertoni'' del Maestro della Pala Bertoni; ''Fiori, uva e due Uccelli'' di [[Francesco Guardi]]; ''Cane e sporta ''di [[Arcangelo Resani]]; ''Le Rive della Tessaglia'' di [[Giorgio de Chirico]] ([[1926]]); Natura morta di [[Giorgio Morandi]] ([[1953]]).<ref name="ItaliaPerTuristi">{{cita web
|url = http://pinacotecafaenza.racine.ra.it
|titolo = Sito ufficiale della "Pinacoteca comunale di Faenza"
|accesso =
|dataarchivio = 28 gennaio 2014
|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140128104836/http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/
|urlmorto = no
}}</ref>
==== Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea ====
Inaugurato nel [[1904]] e dal [[2009]] allestito nel piano nobile del restaurato [[Palazzo Laderchi]], il [[Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea (Faenza)|Museo del Risorgimento e dell'età contemporanea di Faenza]] offre una raccolta di cimeli e documenti che riguardano personaggi ed eventi storici di Faenza e dintorni a partire dal [[1790]], data dell'arrivo delle truppe napoleoniche in città, passando per l'[[Unità d'Italia]], fino al [[1945]].
==== Museo Civico di Scienze Naturali "Domenico Malmerendi" ====
Il Museo Civico di Scienze Naturali nasce formalmente nel [[1980]], dopo la scomparsa del geometra faentino Domenico Malmerendi, dal giorno in cui la sua collezione [[Ornitologia|ornitologica]] ed [[Entomologia|entomologica]] diviene a tutti gli effetti proprietà pubblica. Ospitando inoltre una raccolta di [[fauna]] a [[Mammalia|mammiferi]] e una sezione abiologica con [[Fossile|fossili]] e [[Minerale|minerali]], attualmente risulta essere l'Istituto scientifico naturalistico più importante e ricco della provincia<ref>{{Cita web|url=https://www.museoscienzefaenza.it/cms/index.php/it/il-museo|titolo=www.museoscienzefaenza.it - Il museo|accesso=6 gennaio 2021|dataarchivio=9 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210109095207/https://www.museoscienzefaenza.it/cms/index.php/it/il-museo|urlmorto=no}}</ref>. L'edificio museale sorge al centro di un'ampia area verde di oltre 12.000 metri quadrati di superficie, un tempo impiantata a vivaio e oggi trasformata in [[Parchi e giardini di Faenza#Giardino Botanico Paolo Liverani|giardino botanico]].
==== Musei d'arte contemporanea ====
* [[Museo all'aperto di opere d'arte contemporanea]]: si presenta con oltre 70 opere allestite all'aperto e negli spazi di accesso pubblico, fra ceramiche, sculture, bassorilievi, altorilievi ecc. che documentano cronologicamente l'evoluzione dei vari stili e l'intreccio fra artisti quali [[Domenico Rambelli|Rambelli]], Matteucci, [[Angelo Biancini|Biancini]], [[Giuseppe Spagnulo|Spagnulo]], Nagasawa, [[Ettore Sottsass|Sottsass]], [[Carlo Zauli|Zauli]], Sartelli, Stahler, Bombardieri e molti altri. Nel sito del Comune è disponibile una catalogazione completa delle opere con la relativa geolocalizzazione.
* [https://www.miurf.it/faenza/must/ Museo Settore Territorio]: collezione d’arte contemporanea allestita nei locali del Palazzo Comunale di via Zanelli.
==== Altri musei ====
* Museo Torricelliano: raccolta dei materiali dello scienziato [[Evangelista Torricelli]].<ref>{{Cita web|url=https://www.torricellianafaenza.it/w/museo/|titolo=Il Museo Torricelliano|accesso=22 maggio 2023}}</ref>
* [[Museo diocesano d'arte sacra (Faenza)|Museo diocesano d'arte sacra]]: museo di arte sacra.<ref>{{Cita web|url=https://museodiocesanofaenza.it/|titolo=www.museodiocesanofaenza.it - Il museo|accesso=1º maggio 20238|urlmorto=no}}</ref>
* [[Museo Carlo Zauli]]: museo laboratorio del ceramista [[Carlo Zauli]].
* [[Museo di San Francesco (Faenza)|Museo di San Francesco]]: sezione della chiesa omonima e testimonianza del [[tardo barocco]] faentino.
* Museo Bottega Gatti: museo di opere del ceramista [[Riccardo Gatti]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ceramicagatti.it/bottega/museo/|titolo=MUSEO|accesso=22 maggio 2023}}</ref>
* Museo Tramonti: casa-museo dell'artista [[Guerrino Tramonti]].<ref>{{Cita web|url=http://www.tramontiguerrino.it/museo.html|titolo=MUSEO|accesso=22 maggio 2023}}</ref>
* Museo dell'Ospedale e Chiesa di S. Giovanni di Dio: chiesa con dipinti del settecento di Giovanni Gottardi, annessa all'Ospedale degli Infermi, con sala museale attigua.<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/musei/museo-dell-ospedale-e-chiesa-di-s-giovanni-di-dio/|titolo=Museo dell'Ospedale e Chiesa di S. Giovanni di Dio|accesso=22 maggio 2023}}</ref>
* Museo e Osservatorio Sismologico Comunale "R. Bendandi": osservatorio e biblioteca del sismologo [[Raffaele Bendandi]].
* Museo Goffredo Gaeta: museo ricavato dallo studio-laboratorio del ceramista [[Goffredo Gaeta]].<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.italia.it/it/emilia-romagna/ravenna/faenza/museo-goffredo-gaeta|titolo=Museo Goffredo Gaeta|sito=Italia.it|accesso=2025-01-29}}</ref>
* Casa museo - Studio d’arte Ivo Sassi: museo ricavato dallo studio-laboratorio del ceramista Ivo Sassi.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.faenza.ra.it/vivere-il-comune/luoghi/studio-darte-ivo-sassi-casa-museo|titolo=Studio d’arte Ivo Sassi – Casa museo|sito=www.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-09-12}}</ref>
* Casa e Giardino della Scultura Ivo Sassi: inaugurato nel 2021 presso la Casa museo del maestro a Santa Lucia, comprende un giardino scultoreo che ospita circa 40 opere.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=http://bbcc.regione.emilia-romagna.it/pater/loadcard.do?id_card=266451|titolo=Casa e Giardino della Scultura Ivo Sassi, Faenza, Arte,|sito=bbcc.regione.emilia-romagna.it|accesso=2025-09-12}}</ref>
=== Media ===
==== Stampa ====
* (dal 1845) "[[Lunêri di Smémbar]]", probabilmente il più vecchio [[lunario]] d’Italia tra quelli esistenti<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Curiosita/Luneri-di-Smembar|titolo=Lunëri di Smêmbar / Curiosità / Città / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza |accesso=16 novembre 2020 |urlmorto=no }}</ref>; ancora oggi è tra i calendari più acquistati dai [[Romagna|romagnoli]]<ref>{{Cita web |url=http://www.mitidiromagna.it/luneri_smembar.asp |titolo=LUNERI DI SMEMBAR |accesso=16 novembre 2020 |dataarchivio=21 luglio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200721093317/http://www.mitidiromagna.it/luneri_smembar.asp |urlmorto=no }}</ref>
*(dal 1899) "Il Piccolo", settimanale [[Diocesi di Faenza-Modigliana|diocesano]]
* (dal 1996) "Sette Sere", settimanale
==== Radio ====
* [http://www.radiorcb.com/ Radio RCB]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/radio-rcb-nuovo-voci-palinsesto-1.2587336|titolo=Radio Rcb, la rivoluzione: nuove voci e palinsesto|accesso=3 ottobre 2020|dataarchivio=24 febbraio 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200224181423/https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/radio-rcb-nuovo-voci-palinsesto-1.2587336|urlmorto=no}}</ref>
==== Televisione ====
* Tele1, storica emittente locale e regionale, dal 2014 di proprietà dell'imolese Di.TV<ref>{{Cita web|url=https://www.newslinet.com/tv-locali-emilia-romagna-non-chiude-piu-tele-1-ospitati-i-contenuti-da-di-tv/|titolo=Tv locali, Emilia-Romagna: non chiude più Tele 1. Ospitati i contenuti da DI.TV}}</ref>
=== Arte ===
==== Ceramica ====
Faenza è storicamente e internazionalmente nota per la produzione di ceramica artistica<ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref name=":5" /><ref name=":6" />. Il toponimo stesso della città è diventato sinonimo di ceramica ([[maiolica]]) in molte lingue, tra cui il francese ''[[Faience|faïence]]'' e l’inglese ''faience''. Le prime fabbriche ceramiche nacquero a Faenza nel [[I secolo a.C.|I secolo a.C]].. A favorire la produzione di ceramica sono state probabilmente le caratteristiche dei tipi di [[Argilla|argille]] reperibili nelle acque del fiume [[Lamone (fiume)|Lamone]]. Tuttavia Faenza diverrà celebre per le sue ceramiche nel corso del [[Rinascimento]]. La ceramica di Faenza è la cosiddetta [[maiolica]] (o “faenza smaltata”), ovvero ceramica dotata di un rivestimento vetroso opacizzato con l’[[Diossido di stagno|ossido di stagno]], un prodotto che seguirà un lento e costante sviluppo sia nella tecnica ceramista sia nei cromatismi e decorazioni, per raggiungere l’apice del successo nel [[XVI secolo]]<ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/it/la-ceramica/storia-della-ceramica/|titolo=La ceramica - Pro Loco Faenza|accesso=18 gennaio 2021|dataarchivio=24 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201124000706/https://www.prolocofaenza.it/it/la-ceramica/storia-della-ceramica/|urlmorto=no}}</ref>, in particolare grazie ai "[[Museo internazionale delle ceramiche in Faenza#"Bianchi di Faenza"|Bianchi di Faenza]]".<gallery mode="packed" heights="150">
File:Fiasche di ceramica faentina.jpg|Fiaschi di ceramica faentina
File:Faenza XVIII 396.jpg|Zuppiera decorata con lo stile detto "Garofano"
File:Faience Plate Garofano.jpg|Piatto decorato con lo stile detto "Garofano"
File:Faience Plate Melograno.jpg|Piatto decorato con lo stile detto "Melograno"
File:Faience Plate Penna di Pavone.jpg|Piatto decorato con lo stile detto "Penna di Pavone"
File:Faience Plate Traditional.jpg|Piatto con motivo tradizionale
File:Virgiliotto 16705.jpg|Coppa istoriata
File:Faenza, piatto con smalto berrettino, 1530-40 ca..JPG|Piatto smaltato in stile "Berrettino"
File:Raffaellesche 17872 web.jpg|[[Catino|Bacile]] a "raffaellesche"
File:Calamelli 21156 web.jpg|Coppa con figura in [[stile compendiario]]
</gallery>In città sono attive numerose botteghe d'arte ceramica<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.enteceramica.it/ceramisti-botteghe/|titolo=Ceramisti & Botteghe|sito=Ente Ceramica Faenza|accesso=2025-02-13}}</ref>, sia di produzione tradizionale sia di stile contemporaneo, la cui attività e sviluppo vengono tutelati e promossi dall'[https://www.enteceramica.it/ Ente Ceramica Faenza] e dall'[http://www.ceramics-online.it/ Associazione Italiana Città della Ceramica (AICC)] per mezzo di eventi e fiere che richiamano annualmente appassionati e artigiani da tutto il mondo. Sono comuni e caratteristiche le opere in ceramica, donate dagli artisti, spesso collocate in parchi e giardini comunali oppure al centro di rotonde, isole di traffico o altre strutture.
==== Neoclassicismo ====
Il [[Neoclassicismo]] fu il momento culturale e artistico che caratterizzò la città, in particolare tra il [[1780]] e il [[1820]]. L’eccezionale realizzazione di edifici, dipinti, sculture, decorazioni e arredi, con il coinvolgimento di artisti e botteghe artigiane, rese Faenza un punto di riferimento per l'arte neoclassica in tutta Europa. Furono di grande rilievo le opere di architetti e artisti quali [[Giuseppe Pistocchi]], [[Giovanni Antonio Antolini]], [[Pietro Tomba]], [[Felice Giani]], [[Antonio Trentanove]], [[Giovan Battista Ballanti Graziani]], [[Romolo Liverani]]. Massimo esempio dell'arte neoclassica faentina e romagnola è incarnato dall'edificio di [[Palazzo Milzetti]], oggi museo nazionale.
==== Arte contemporanea ====
Faenza dimostra di essere particolarmente legata alla sua identità culturale artistica, offrendo sin dai primi anni del [[XX secolo|'900]] i suoi spazi per accogliere, promuovere e tutelare rigorosamente opere quali dipinti, sculture, allestimenti, altorilievi, bassorilievi e soprattutto ceramiche, di artisti contemporanei locali, nazionali e internazionali. Queste sono allestite sia in spazi museali (Museo Settore Territorio) sia in un vero e proprio "[[Museo all'aperto di opere d'arte contemporanea|Museo all'aperto]]" cittadino, catalogate con la relativa geolocalizzazione.
=== Teatro ===
Il principale spazio teatrale della città è il [[Teatro comunale Angelo Masini]], costruito nel 1780 su progetto di [[Giuseppe Pistocchi]] e inaugurato nel 1788 con l’opera "Caio Ostilio"; dal 1903 è intitolato al tenore [[Angelo Masini]] e vanta una capacità di circa 500 posti, con restauro finale completato tra il 1984 e il 1990.
Accanto al teatro comunale, la vita culturale faentina è animata da numerose realtà teatrali e associative, tra le quali:
* Filodrammatica Berton, compagnia amatoriale storica, con sede presso il Teatro dei Filodrammatici, attiva in rassegne e spettacoli di tradizione dialettale e contemporanea.<ref>{{Cita web|url=http://www.filodrammaticaberton.it/|titolo=Filodrammatica Berton|sito=filodrammaticaberton.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Teatro Due Mondi APS, compagnia fondata nel 1979 e impegnata nel teatro di strada, impegno civile, pedagogia teatrale, produzione e promozione culturale; gestisce dal 2003 la Casa del Teatro<ref>{{Cita web|url=https://spettacolo.emiliaromagnacultura.it/it/luogo/casa-del-teatro/|titolo=Casa del Teatro Faenza|sito=Emilia-Romagna Cultura|accesso=10 settembre 2025}}</ref> e ha realizzato centinaia di rappresentazioni a livello internazionale.<ref>{{Cita web|url=https://www.ravennanotizie.it/faenza/2015/03/18/due-mondi-a-faenza-35-anni-di-teatro-di-strada-e-di-impegno-civile/|titolo=“Due Mondi” a Faenza, 35 anni di teatro di strada e di impegno civile|sito=RavennaNotizie.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.associazionescenario.it/chi-siamo/i-soci/|titolo=Teatro Due Mondi APS|sito=Associazione Scenario|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Accademia Perduta / Romagna Teatri, che organizza eventi e rassegne in vari teatri della Romagna, tra cui il Teatro Masini.<ref>{{Cita web|url=https://www.accademiaperduta.it/|titolo=Accademia Perduta / Romagna Teatri|sito=accademiaperduta.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Start Associazione Culturale, attiva a partire dal 2005, che offre corsi di teatro per bambini, ragazzi e adulti, oltre a corsi di canto, pittura e disegno.<ref>{{Cita web|url=https://www.teatro.it/organizzazioni-teatrali/associazione/start-associazione-culturale-faenza|titolo=Start Associazione Culturale – Faenza|sito=Teatro.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Nostrarte, associazione culturale che organizza eventi e rassegne artistiche a Faenza, tra cui spettacoli teatrali, concerti e attività per bambini. È attiva anche nella gestione del Cinema Teatro Fellini e collabora con altre realtà culturali del territorio.<ref>{{Cita web|url=https://www.nostrarte.org/|titolo=Nostrarte – Associazione culturale|sito=nostrarte.org|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Associazione culturale Fatti d’Arte, che propone corsi teatrali, laboratori creativi, saggi e iniziative per bambini e adulti.<ref>{{Cita web|url=https://fattidarteassociazione.it/|titolo=Fatti d’Arte – Associazione culturale|sito=fattidarteassociazione.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ravennatoday.it/eventi/cultura/faenza-al-via-la-nuova-stagione-di-eventi-organizzata-da-nostrarte.html|titolo=Faenza, al via la nuova stagione di eventi organizzata da Nostrarte|sito=RavennaToday|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Acsè APS, associazione di promozione sociale fondata nel 2017, nata dall’unione di “Siparium Mirabiliae” e “La Lampada”, attiva nella promozione delle arti e della cultura romagnola, anche attraverso il teatro.<ref>{{Cita web|url=https://associazioneacse.wordpress.com/chi-siamo/|titolo=Acsè APS – Chi siamo|sito=associazioneacse.wordpress.com|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* GAT.ER – Gruppo Attività Teatrali Emilia-Romagna, APS che promuove la cultura teatrale con laboratori permanenti (ad es. a Fognano) e la “Giornata del Teatro Amatoriale”.<ref>{{Cita web|url=https://www.racine.ra.it/Risorse/APS-Associazione-di-Promozione-Sociale/Diritto-alla-cultura/GAT.ER-Gruppo-Attivita-Teatrali-Emilia-Romagna|titolo=GAT.ER – Gruppo Attività Teatrali Emilia-Romagna|sito=R@cine|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Teatro Mercurio Associazione culturale, attiva in spettacoli di prosa, laboratori didattici, spettacoli per bambini e progetti cinematografici.<ref>{{Cita web|url=http://www.teatromercurio.it/|titolo=Teatro Mercurio Associazione Culturale|sito=|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Compagnia delle Feste, gruppo teatrale che opera presso il Teatro Fellini, proponendo spettacoli e rassegne rivolti a un pubblico eterogeneo.<ref>{{Cita web|url=http://www.compagniadellefeste.it/|titolo=Compagnia delle Feste|sito=compagniadellefeste.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Compagnia Teatrale Angelo Solaroli, attiva a Palazzo Mazzolani, con repertorio che spazia dal teatro classico a quello moderno.<ref>{{Cita web|url=https://www.compagniateatralesolaroli.it/|titolo=Compagnia Teatrale Angelo Solaroli|sito=compagniateatralesolaroli.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
* Compagnia del Cancello e Compagnia L’InStabile, che svolgono la loro attività teatrale presso il Teatro San Giuseppe Artigiano, con spettacoli di carattere amatoriale e popolare.<ref>{{Cita web|url=https://www.teatrosangiuseppeartigiano.it/|titolo=Teatro San Giuseppe Artigiano – compagnie teatrali|sito=teatrosangiuseppeartigiano.it|accesso=10 settembre 2025}}</ref>
=== Cinema ===
Film girati e/o ambientati a Faenza:
* ''[[La pupa|La Pupa]]'' (1963), regia di [[Giuseppe Orlandini]] - Diverse scene furono girate nel centro storico: in piazza della Libertà, in corso Matteotti e presso la Rotonda Rossi, riconoscibili in alcune sequenze<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimo Svanoni|url=https://www.davinotti.com/forum/___location-verificate/la-pupa/50024152|titolo=Dove è stato girato La pupa - Film (1963) {{!}} Pagina 1|sito=il Davinotti|accesso=2025-09-22}}</ref>.
* ''[[La Cina è vicina]]'' (1967), regia di [[Marco Bellocchio]] - Ambientato in Romagna, venne girato tra Imola, Dozza e Faenza, che compare in alcune riprese di esterni<ref>{{Cita web|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/cina-e-vicina|titolo=Cina è vicina - Cineturismo|autore=D-sign.it|lingua=it|accesso=3 maggio 2021}}</ref>.
* ''[[Corbari]]'' (1970), regia di [[Valentino Orsini]] - Le riprese iniziarono a Faenza con scene girate in piazza del Popolo, sulla scalinata del Duomo e all’interno del palazzo comunale, oltre che nelle campagne di Tebano<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/nel-1970-ciak-in-piazza-per-il-film-su-silvio-corbari-a323fe15|titolo=Nel 1970 ciak in piazza per il film su Silvio Corbari|sito=Il Resto del Carlino|data=2024-05-31|accesso=2025-09-22}}</ref>
* ''[[Il presidente del Borgorosso Football Club|Il Presidente del Borgorosso Football Club]]'' (1970), regia di [[Luigi Filippo D'Amico]] - Alcune sequenze furono girate allo stadio Bruno Neri, utilizzato come campo della squadra protagonista.
* ''[[Fuori uno... sotto un altro, arriva il Passatore]]'' (1972), regia di [[Giuliano Carnimeo]] - Presenta riprese a Faenza, tra cui la villa della Contessa in via Firenze<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=D-sign.it|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/fuori-uno-sotto-un-altro-arriva-il-passatore|titolo=Fuori uno sotto un altro... arriva il passatore - Cineturismo|accesso=3 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cineprospettive.it/___location/villa-fernian-via-firenze|titolo=Villa Fernian, Via Firenze - Location - Cineprospettive|sito=www.cineprospettive.it|accesso=2025-09-22}}</ref>.
* ''[[Permettete signora che ami vostra figlia?]]'' (1974), regia di [[Gian Luigi Polidoro]] - Parte delle scene in esterni furono girate a Faenza, oltre che a Bagnacavallo e nelle Valli di Comacchio<ref>{{Cita web|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/permette-signora-che-ami-vostra-figlia-|titolo=Permette signora, che ami vostra figlia ? - Cineturismo|autore=D-sign.it|lingua=it|accesso=30 marzo 2021}}</ref>.
*''[[40 gradi all'ombra del lenzuolo|40 gradi all’ombra del lenzuolo]]'' (1976), regia di [[Sergio Martino]] - L’episodio ''La cavallona'', con [[Edwige Fenech]] e [[Tomas Milian]], è ambientato a Faenza e venne effettivamente girato in città<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=40 gradi all'ombra del lenzuolo (1976) - Riprese e produzione - IMDb|lingua=it-IT|accesso=2025-09-22|url=https://www.imdb.com/it/title/tt0074086/locations/}}</ref>.
* ''[[Gli occhi, la bocca]]'' (1982), regia di [[Marco Bellocchio]] - Girato in parte a Faenza, che compare in numerose scene ambientate nel centro storico<ref>{{Cita web|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/occhi-la-bocca|titolo=occhi, la bocca - Cineturismo|autore=D-sign.it|lingua=it|accesso=3 maggio 2021}}</ref>.
*''[[L'appassionata]]'' (1988), regia di [[Gianfranco Mingozzi]] - La casa della protagonista, che nella finzione si trova a Bologna, è in realtà un edificio di corso Mazzini, nello specifico il loggiato degli Infantini<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimo Svanoni|url=https://www.davinotti.com/forum/___location-verificate/l-appassionata/50033394|titolo=Dove è stato girato L'appassionata - Film (1988)|sito=il Davinotti|accesso=2025-09-22}}</ref>.
* ''Ladronaia'' (1993), regia di Andrea Pedna - Film indipendente ambientato in Romagna, con riprese effettuate anche a Faenza e nei dintorni<ref>{{Cita web|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/ladronaia|titolo=Ladronaia - Cineturismo|autore=D-sign.it|lingua=it|accesso=3 maggio 2021}}</ref>.
* ''Il più lungo giorno'' (1998), regia di Roberto Riviello - Biografico su [[Dino Campana]], poeta di Marradi: alcune scene ricostruiscono l’infanzia e il collegio a Faenza<ref>{{Cita web|url=http://www.cineturismo.cinetecadibologna.it/film/il-piu-lungo-giorno|titolo=più lungo giorno - Cineturismo|autore=D-sign.it|lingua=it|accesso=3 maggio 2021}}</ref>.
* ''[[Il caso Pantani - L'omicidio di un campione]]'' (2020), regia di Domenico Ciolfi - Tra le varie ___location romagnole figura anche Faenza, dove furono girate alcune sequenze ambientate nella villa di Pantani<ref>{{Cita web|lingua=it|autore=Massimo Svanoni|url=https://www.davinotti.com/___location/il-caso-pantani-l-omicidio-di-un-campione/53493|titolo=Mappa ___location di Il caso Pantani - L'omicidio di un campione - Film (2020)|sito=il Davinotti|accesso=2025-09-22}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ravennawebtv.it/il-caso-pantani-arriva-al-cinema-il-film-girato-a-faenza-ricostruisce-gli-ultimi-5-anni-di-vita-del-pirata/|titolo="Il caso Pantani" arriva al cinema: il film girato a Faenza ricostruisce gli ultimi 5 anni di vita del Pirata|autore=Lega|sito=Ravenna Web Tv|data=12 ottobre 2020|lingua=it|accesso=6 gennaio 2021}}</ref>.
* ''[[Va bene così]]'' (2021), regia di Francesco Marioni - Ambientato in Emilia-Romagna, ha come scenario principale una cena familiare girata a Faenza<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/il-film-faentino-di-trere-sbarca-oggi-su-sky-639f80e5|titolo=Il film ’faentino’ di Trerè sbarca oggi su Sky|sito=Il Resto del Carlino|data=2022-03-02|accesso=2025-09-10}}</ref>.
* ''[[Laura Pausini - Piacere di conoscerti]]'' (2022), regia di [[Ivan Cotroneo]] - Documentario sulla cantante romagnola, con riprese a Faenza, in particolare alla Scuola d’Arte e Ceramica Ballardini, dove ha studiato<ref>[https://www.forlinotizie.net/2022/03/ho-studiato-al-ballardini-di-faenza-prima-di-fare-la-cantante-cosi-laura-pausini-lancia-uscita-del-suo-nuovo-film/ ForlìNotizie – ''Laura Pausini e la scuola Ballardini di Faenza'']</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ravennatoday.it/cronaca/laura-pausini-film-piacere-di-conoscerti-faenza-scuola-ceramica.html|titolo=Le prime immagini del film di Laura Pausini: la cantante torna nella sua scuola a Faenza e crea con la ceramica|sito=RavennaToday|lingua=it|accesso=9 aprile 2022}}</ref>.
===Musica===
Faenza vanta una tradizione musicale ricca e variegata, che spazia dalla musica classica alla musica popolare e contemporanea, sostenuta da scuole di musica, associazioni culturali e istituzioni locali. La città ospita la Scuola di Musica "G. Sarti"<ref>[https://www.scuolasarti.it/ Scuola di Musica "G. Sarti"]</ref>, che offre corsi per tutte le età e livelli, e realtà come Artistation<ref>[https://www.artistation.it/ Artistation]</ref>, Music Academy – Area 51<ref>[https://www.musicacademy.it/ Music Academy – Area 51]</ref> e l'Associazione Musicale Faenza Lirica<ref>[https://www.racine.ra.it/Risorse/APS-Associazione-di-Promozione-Sociale/Diritto-alla-cultura/Associazione-musicale-Faenza-lirica Associazione Musicale Faenza Lirica]</ref>, che promuovono la formazione musicale e l'organizzazione di eventi sul territorio. La scena musicale faentina ha acquisito rilievo a livello nazionale grazie a eventi come il [[Meeting delle Etichette Indipendenti|MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti]] e rassegne culturali che valorizzano la musica folk, celtica e contemporanea, come per esempio Musica nelle Aie a Castel Raniero<ref>[https://musicanelleaie.it/ Musica nelle Aie – Festival di Faenza] – musicanelleaie.it</ref>, contribuendo a fare di Faenza un punto di riferimento per artisti emergenti e attività musicali di qualità in tutta Italia.<ref>[https://meiweb.it/mei/faenza-capitale-della-musica-indipendente-il-mei-celebra-i-suoi-30-anni-dal-3-al-5-ottobre/ Faenza Capitale della Musica Indipendente] – MEI</ref>
=== Cucina ===
{{Vedi anche|Cucina romagnola}}
Nell'area di Faenza, oltre alla [[cucina romagnola]] tipica, vengono proposte ricette autoctone, quali ad esempio:
==== Tortelli di San Lazzaro ====
I "''turtèll d'San Lazar''" si fanno esclusivamente a Faenza appunto in occasione della festa di San Lazzaro, la quinta domenica di Quaresima, nella zona di [[Borgo Durbecco]] e il territorio circostante<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Claudia Campagna|url=https://www.romagnaatavola.it/it/tortelli-di-san-lazzaro-turtell-dsan-lazar-dolce-tipico-faentino/|titolo=Tortelli di San Lazzaro: dolce tipico faentino|sito=Romagna a Tavola|data=2023-03-22|accesso=2025-01-27}}</ref>. Il tortello ha una forma allungata con la chiusura a spiga di grano e presunti storici sostengono che tale forma potrebbe essere ispirata alla figura di [[Lazzaro di Betania|Lazzaro]] avvolto nelle bende della sepoltura. In origine si trattava di un dolce povero che si è andato via arricchendo con il migliorare delle condizioni di vita: oggi la sfoglia si ottiene impastando farina, uova, latte, burro e zucchero e per il ripieno si amalgamano le castagne lessate con cioccolato, marmellata, canditi ecc.<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Turismo-e-ospitalita/Ricette-tipiche-locali/Tortelli-di-San-Lazzaro-Turtell-d-San-Lazar|titolo=Tortelli di San Lazzaro (Turtèll d'San Lazar) / Ricette tipiche locali / Turismo e ospitalità / Città / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza|accesso=6 gennaio 2021|dataarchivio=5 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210205193719/http://www.comune.faenza.ra.it/Citta/Turismo-e-ospitalita/Ricette-tipiche-locali/Tortelli-di-San-Lazzaro-Turtell-d-San-Lazar|urlmorto=no}}</ref>. Si serve imbevuto nella [[Saba (gastronomia)|Saba]].
==== Ciambella di Faenza ====
Variante locale della [[ciambella romagnola]], che prevede l'uso di farina, zucchero, burro, mandorle, uovo, scorza di limone, lievito, pangrattato<ref>{{Cita web|url=https://old.comune.faenza.ra.it/Citta/Turismo-e-ospitalita/Ricette-tipiche-locali/Ciambella-di-Faenza|titolo=Ciambella di Faenza / Ricette tipiche locali / Turismo e ospitalità / Città / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza|sito=old.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-01-27}}</ref>.
==== Sugali ====
I "''sugàl''" ([[Sugolo|sugali]]) sono dolci simili a budini che si preparano e si consumano tradizionalmente in autunno nel periodo della vendemmia. La ricetta faentina prevede la preparazione con mosto d'uva filtrato, farina di grano e pane grattugiato<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://blog.giallozafferano.it/asilannablu/ricetta-sugal-romagnoli/|titolo=Sugal romagnoli - Dolce povero Con mosto d'uva|sito=LA CUCINA DI ASI|data=2017-09-29|accesso=2025-01-30}}</ref>, con eventuale aggiunta di farina di mais<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://blog.giallozafferano.it/lemieloverie/ricetta-sugali-romagnoli/|titolo=Sugali romagnoli|sito=Le mie loverie|data=2022-09-21|accesso=2025-01-30}}</ref>, scorza di limone e semi di anice<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Le azdore|url=https://www.illavorodeicontadini.org/come-fare-i-sugali/|titolo=Come fare i sugali romagnoli: ricette delle azdore romagnole|sito=Il Lavoro Dei Contadini|data=2015-02-08|accesso=2025-01-15}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.topfooditaly.net/prodotto/sugali/?srsltid=AfmBOoqqdjPUDp0hVsqNkTSLwDEsmyKApcVhdIsJ9Z3ppAMakExqz2TQ|titolo=Sugali|sito=TOP FOOD ITALY®|accesso=2025-01-30}}</ref>.
==== Curzul ====
I "''[[curzùl]]''" sono una [[pasta all'uovo]] di produzione tipicamente romagnola nell'area ravennate e forlivese che prende il nome dalla somiglianza con i lacci delle scarpe: curzul in romagnolo significa infatti “laccetti”. La ricetta tipica è quella con il [[ragù]] di [[Scalogno di Romagna|scalogno]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.romagnaatavola.it/it/alla-scoperta-di-una-pasta-fresca-di-antica-memoria-i-curzul/|titolo=I curzul: una pasta fresca tipica dell Romagna|sito=Romagna a Tavola|data=27 novembre 2019|accesso=6 gennaio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210127070301/https://www.romagnaatavola.it/it/alla-scoperta-di-una-pasta-fresca-di-antica-memoria-i-curzul/|dataarchivio=27 gennaio 2021|urlmorto=no}}</ref>.
==== Polenta fritta ====
Variante di preparazione della [[polenta]] peculiare dell'area di Faenza<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/nott-de-biso-entusiasti-di-tornare-in-piazza-mpflkgwp|titolo="Nott de Bisò, entusiasti di tornare in piazza"|sito=Il Resto del Carlino|data=2023-01-05|accesso=2025-01-15}}</ref>, [[Brisighella]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.imolafaenza.it/eventi-if/sagra-della-polenta/|titolo=Sagra della Polenta|sito=IF Imola Faenza Tourism Company, Il cuore pulsante dell'Emilia-Romagna|accesso=2025-01-15}}</ref> e [[Castel Bolognese]], preparata densa, rassodata e fritta.
=== Eventi ===
==== Palio del Niballo ====
Il Palio del Niballo è un evento annuale che si svolge a Faenza ogni quarta domenica di giugno, rappresentando una delle manifestazioni più sentite della città. La rievocazione medievale vede i cinque rioni cittadini (Giallo, Rosso, Nero, Verde e Borgo Durbecco) sfidarsi in una giostra cavalleresca presso lo [[Stadio Bruno Neri|stadio comunale "Bruno Neri"]], preceduta da un corteo storico con oltre 400 figuranti in costumi d'epoca.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.qualcosadafare.it/12899|titolo=Palio del Niballo - Faenza (RA)|sito=Qualcosadafare.it|data=2013-05-15|accesso=2025-09-16}}</ref> Per i faentini il Palio è un momento di forte identità e coesione sociale, con i centri culturali rionali attivamente coinvolti nell'organizzazione e nella partecipazione, gestendo scuderie, gruppi di sbandieratori e musici. L'evento è supportato anche da contributi economici comunali che ne sottolineano l'importanza culturale.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://ilpiccolo.org/ilpiccolo/2025/01/faenza-palio-del-niballo-117-mila-euro-a-rioni-e-gruppo-municipale/|titolo=Faenza, Palio del Niballo: 117 mila euro a Rioni e Gruppo Municipale - il Piccolo|data=2025-01-08|accesso=2025-09-16}}</ref>
Il Palio è il momento culminante di un calendario di eventi che scandisce principalmente il mese di giugno, noto come ''Mese del Palio''. In questo periodo, e in particolare nelle settimane immediatamente precedenti la giostra, la città vive un’intensa partecipazione popolare: i centri rionali organizzano ritrovi, serate conviviali e cene propiziatorie aperte alla cittadinanza, occasioni di tifo, sostegno e contributo concreto alle attività dei rioni. Tra gli eventi correlati principali:
* Torneo della Bigorda d’Oro (secondo sabato di giugno) – versione giovanile della giostra, disputata in notturna e riservata a cavalieri esordienti.
* Torneo degli Alfieri Bandieranti (terzo sabato di giugno) – competizione tra sbandieratori e musici dei cinque rioni, con prove individuali e di squadra in Piazza del Popolo.
* Nott de Bisò (5 gennaio) – rito propiziatorio invernale che prevede il rogo del fantoccio del Niballo, accompagnato da degustazioni di ''bisò'' (vin brulé tipico) e piatti tradizionali, in un’atmosfera di festa popolare.
==== Meeting delle Etichette Indipendenti ====
{{Vedi anche|Meeting delle Etichette Indipendenti}}
A Faenza, nell'ultimo week-end di settembre, e in passato durante il mese di novembre, si svolge la manifestazione che in assoluto ha portato in città il maggior numero di visitatori: il [[Meeting Etichette Indipendenti]] (MEI), evento musicale in cui si radunano [[case discografiche]] e [[Musicista|musicisti]] che si definiscono [[Etichetta discografica indipendente|indipendenti]] dalle major discografiche. Partecipano musicisti di caratura nazionale con concerti nelle 2/3 serate di durata della manifestazione.
L'evento si svolge nel centro storico.
==== 100 km del Passatore ====
{{Vedi anche|100 km del Passatore}}
Nell'ultimo sabato di maggio si svolge la "[[100 km del Passatore]]". È
La difficoltà della competizione non è solo nella distanza (100 km certificati IAU/IAFF) ma anche nel dislivello: la partenza è a [[Firenze]] ( ==== Manifestazioni internazionali della ceramica d'arte ====
Molto importanti sono le manifestazioni internazionali della ceramica d'arte contemporanea e antica, organizzate dall'[https://www.enteceramica.it/ Ente Ceramica], che si svolgono in città richiamando artisti, collezionisti e amanti della maiolica da tutto il mondo. Tra queste spiccano:
* Argillà Italia, mostra-mercato dedicata alla ceramica artistica e affiancata da convegni ed eventi culturali, che si tiene ogni due anni il primo weekend di settembre lungo le strade del centro storico che si snodano tra la piazza principale e il Museo Internazionale delle Ceramiche.<ref>{{cita news|url=https://www.argilla-italia.it|titolo=Argillà Italia}}</ref>
* Made in Italy - Mostra mercato della ceramica italiana, si tiene ogni due anni in alternanza con Argillà Italia. È dedicata alla ceramica artistica italiana: ceramisti espositori presentano oggetti d’uso, decorativi, gioielli, design; è arricchita da eventi collaterali nel centro di Faenza.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.faenzaceramics.com/event/made-in-italy/|titolo=Made in Italy|sito=Faenza Ceramics|accesso=2025-09-16}}</ref>
* Buongiorno Ceramica, manifestazione che si tiene ogni anno nel primo weekend di giugno alla quale partecipano tutte le città facenti parte dell'Associazione Italiana Città della Ceramica e che consiste nell'apertura straordinaria di musei e botteghe ceramiche con visite guidate e laboratori per gli appassionati.<ref>{{cita news|url=https://www.buongiornoceramica.it|titolo=Buongiorno Ceramica}}</ref>
==== Altre manifestazioni ====
* Fiera di San Rocco: è la Fiera più antica della città, dato che le sue origini risalgono al XV secolo. Si svolge nel centro storico, principalmente nei dintorni della [[Chiesa di San Rocco (Faenza)|chiesa di San Rocco]], la prima domenica di novembre.<ref>{{cita news|url=https://www.festeesagre.it/calendario/item/65-antica-fiera-di-san-rocco.it|titolo=Fiera di San Rocco}}</ref>
* Carnevale di San Lazzaro: è una festa di carnevale di antica tradizione con sfilata di carri allegorici, musica e gastronomia che si tiene nel Borgo Durbecco nel giorno di [[Lazzaro di Betania|San Lazzaro]], ossia la domenica precedente a quella delle Palme.<ref>{{cita news|url=https://www.carnevalefaenza.altervista.org|titolo=Carnevale di San Lazzaro}}</ref>
* La Musica nelle Aie - Castel Raniero Folk Festival: concorso musicale di gruppi Folk, provenienti da ogni parte d'Italia, che si tiene ogni anno il secondo fine settimana di maggio, nella suggestiva località faentina di Castel Raniero nelle prime colline faentine.<ref>{{cita news|url=https://www.musicanelleaie.it/home|titolo=La Musica nelle Aie - Castel Raniero Folk Festival}}</ref>
* URBAN F.A.I.R. Festival: un festival annuale che si svolge generalmente a settembre, con musica, arte, immagine e rumore; oltre a concerti, include discussioni, attività per i giovani e momenti culturali all’aperto.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://faenzaeventi.it/eventi/divertimento-e-vita-attiva/eventi-all-aperto/urban-f-a-i-r-festival/|titolo=URBAN F.A.I.R. Festival 2025 {{!}} Faenza Eventi|sito=FAE|accesso=2025-09-16}}</ref>
*NOAM Faenza Film Festival: manifestazione per promuovere il [[cinema]] e la cultura [[Nordamericano|nord americani]], con una particolare attenzione alla produzione indipendente, caratterizzata da eventi e proiezioni di film con protagonisti [[Stati Uniti d'America|USA]], [[Canada]], [[Messico]] e altri.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=lorenzo-p|url=https://www.noamfestival.it/|titolo=NOAM Faenza Film Festival|sito=NOAM Festival|accesso=2025-06-18}}</ref>
*Sagra del Torrone: si tiene l'8 dicembre. Le strade tra Piazza del Popolo e la Chiesa di San Francesco, dove le celebrazioni dell'Immacolata Concezione sono particolarmente solenni, sono piene di bancarelle e stand gastronomici. Il prodotto più venduto è appunto il [[torrone]].
Faenza ha adottato nel corso della sua storia una serie di politiche urbanistiche che hanno modificato sensibilmente il suo assetto urbano: dal rinnovamento rinascimentale sotto [[Carlo II Manfredi]] (1468-77) con nuove facciate palatine e ampliamenti; alla ricostruzione post-bellica, che dopo i bombardamenti del 1944 portò alla ricostruzione di interi quartieri con il piano [[INA-Casa]] e la costruzione di infrastrutture come il ponte sul [[Lamone (fiume)|Lamone]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/dalle-bombe-alla-rinascita-wuy3u6gr|titolo=Dalle bombe alla rinascita|sito=Il Resto del Carlino|data=12 marzo 2019|accesso=16 settembre 2025}}</ref>; fino alle trasformazioni più recenti, fra cui il [[Piano strutturale comunale|Piano Strutturale Comunale]] adottato nel 2010, che ha introdotto la micro zonazione sismica, il censimento dei dissesti idrogeologici, parametri di sostenibilità energetica, zone pedonali e ZTL, progetti di quartieri ecologici (eco-quartiere San Rocco), riqualificazione delle piazze del centro storico e gestione del verde pubblico<ref>{{Cita web|url=https://old.comune.faenza.ra.it/Guida-ai-servizi/Settore-Territorio/I-Principali-Progetti-Urbanistici/Progetti-per-ordine-cronologico|titolo=Progetti per ordine cronologico|sito=Comune di Faenza|accesso=16 settembre 2025}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ravennaedintorni.it/casapremium/architetture-urbanistica/il-piano-urbanistico-associato-che-vale-un-premio-di-qualita/|titolo=Il piano urbanistico associato che vale un premio di qualità|sito=Ravenna&Dintorni|data=7 febbraio 2013|accesso=16 settembre 2025}}</ref>.
Faenza è storicamente suddivisa in [[Rione|Rioni]]<ref>[https://www.faenzaromagna.it/it/articles/5/i-5-rioni-di-faenza.html Faenza Romagna | I 5 Rioni di Faenza]</ref>:
{| class="wikitable"
!Rione
!Nome alternativo
!Posizione in centro storico
|-
|'''{{Rione Giallo}}'''
|Rione di Porta Ponte
|[[File:Rione Giallo locator map.svg|centro|senza_cornice]]
|-
|'''{{Rione Verde}}'''
|Rione di Porta Montanara
|[[File:Rione Verde locator map.svg|centro|senza_cornice]]
|-
|'''{{Rione Rosso}}'''
|Rione di Porta Imolese
|[[File:Rione_Rosso_locator_map.svg|centro|senza_cornice]]
|-
|'''{{Rione Nero}}'''
|Rione di Porta Ravegnana
|[[File:Rione_Nero_locator_map.svg|centro|senza_cornice]]
|-
|'''{{Borgo Durbecco}}'''
|Rione di Porta delle Chiavi
|[[File:Borgo_Durbecco_locator_map.svg|centro|senza_cornice]]
|}
I quattro rioni: Giallo, Rosso, Nero e Verde riprendono i colori e l'antica divisione amministrativa del comune, ancora visibile in vecchie mappe cittadine conservate nella [[Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza|biblioteca comunale]]. I territori rionali sono separati dai quattro corsi cittadini, gli antichi [[Cardine (storia romana)|cardo]] e [[decumano]] di [[epoca romana]], e ripropongono la suddivisione storica [[Alto Medioevo|altomedioevale]] della città faentina in quattro Rioni.
[[File:Faenza, stratnoma tabulo, via Oriani, 1.jpeg|miniatura|Tipica targa toponomastica in [[maiolica]] di una delle vie nel centro storico, con lo stemma del Comune in alto a sinistra e lo stemma del [[Rione]] di appartenenza in basso a destra]]
Il [[Borgo Durbecco]], cioè l'area della città sulla riva destra del [[Lamone (fiume)|fiume Lamone]] sviluppatasi in [[epoca tardo-medievale]], è stato istituito come Rione nel [[1959]] per poter coinvolgere anche questo quartiere nelle manifestazioni del [[Palio del Niballo]].
=== Suddivisioni amministrative ===
Il Comune è suddiviso in 5 [[Circoscrizione di decentramento comunale|circoscrizioni]], ognuna sede dei rispettivi organismi consultivi di quartiere<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.faenza.ra.it/Amministrazione/Partecipazione-ed-associazionismo/Organismi-consultivi-di-quartiere|titolo=Organismi consultivi di quartiere / Partecipazione e associazionismo / Amministrazione / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza|accesso=22 dicembre 2020|dataarchivio=14 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210214183452/http://www.comune.faenza.ra.it/Amministrazione/Partecipazione-ed-associazionismo/Organismi-consultivi-di-quartiere|urlmorto=no}}</ref>:
* Quartiere Centro Nord
* Quartiere Centro Sud
* Quartiere Borgo
* Quartiere Granarolo
* Quartiere Reda
=== Frazioni ===
Il Comune di Faenza comprende le seguenti frazioni e località<ref>{{Cita web |url=http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/lista_localita/localita/081.html |titolo=Terre di Faenza - Località |accesso=30 dicembre 2020 |dataarchivio=20 marzo 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180320091138/http://www.terredifaenza.it/scoprire_territorio/lista_localita/localita/081.html |urlmorto=no }}</ref><ref>{{Cita web |url=https://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-faenza-39010 |titolo=Frazioni e località Faenza {{!}} Comuni e Città |accesso=21 dicembre 2020 |dataarchivio=24 aprile 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424093205/https://www.comuniecitta.it/frazioni-del-comune-di-faenza-39010 |urlmorto=no }}</ref> (in ordine alfabetico):
{{Div col|cols=4}}
*Albereto
*Basiago
*Borgo Tuliero
*Castel Raniero
*Celle
*[[Cosina (Faenza)|Còsina]]
*Errano
*Felisio
*Fossolo
*[[Granarolo (Faenza)|Granarolo]]
*Marzeno
*Merlaschio
*Mezzeno
*[[Oriolo dei Fichi]]
*[[Pieve Cesato]]
*Pieve Corleto
*Pieve Ponte
*Prada
*[[Reda (Faenza)|Reda]]
*Rivalta
*Ronco
*San Barnaba
*San Biagio
*San Pier Laguna
*San Silvestro
*Santa Lucia
*Sant'Andrea
*Sarna
*Tebano
{{Div col end}}
== Economia ==
L’economia di Faenza unisce la storica vocazione della ceramica artistica e industriale a un tessuto produttivo che comprende la meccanica di precisione, l’agroalimentare e l’innovazione tecnologica. Importante è anche il ruolo dei servizi e del commercio, che ne fanno un punto di riferimento per l’intera area della Romagna.
=== Agricoltura ===
L'agricoltura locale si basa sulla produzione di cereali, frumento, ortaggi (ad esempio [[Scalogno di Romagna|scalogno]], [[Solanum tuberosum|patata]], [[Cucurbita pepo|zucchino]] di Faenza<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.aalamargherita.com/prodotto/zucchino-di-faenza/|titolo=Zucchino di Faenza|sito=aalamargherita.com|accesso=2025-01-29}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.ingegnoli.it/ita/zucchino-di-faenza.html|titolo=ZUCCHINO - DI FAENZA-|sito=www.ingegnoli.it|accesso=2025-01-27}}</ref>), foraggi, uve (tra cui [[Albana]], [[Centesimino]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.quattrocalici.it/vitigni/centesimino/|titolo=Centesimino|sito=Quattrocalici|accesso=2025-01-27}}</ref>, [[Sangiovese]]) e frutta (ad esempio [[Pesca e Nettarina di Romagna|Pesca Nettarina]], [[Pesca tabacchiera|pesca piatta]], [[Kiwi (frutto)|kiwi]], [[pera]] mora di Faenza<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.anticopomario.com/prodotto/mora-di-faenza/|titolo=Pianta di pere in vendita online {{!}} AnticoPomario MORA DI FAENZA|sito=Antico Pomario|accesso=2025-01-29}}</ref>, [[albicocca]], [[melagrana]] Grossa di Faenza<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/produzioni-agroalimentari/agricoltura-sostenibile/agrobiodiversita/schede-specie-vegetali/melograno/melograno-grossa-di-faenza|titolo=Melograno Grossa di Faenza|sito=agricoltura.regione.emilia-romagna.it|accesso=2025-01-29}}</ref>), integrata dall'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli.
Storicamente fu nota la coltivazione e diffusione di varietà locali di [[fragola]] e di [[Citrullus lanatus|cocomero]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilrestodelcarlino.it/ravenna/cronaca/puntiamo-sul-cocomero-di-faenza-95c8e7ec|titolo="Puntiamo sul cocomero di Faenza" - La scelta di due imprenditori che riscoprono un frutto caratteristico del territorio, ma caduto in disuso}}</ref><ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.italiansprout.com/products/anguria-di-faenza?srsltid=AfmBOoqg1w2_k0Fj5boEg2SNiKjmlqUfaSsMvvvA1y_otxdBMVR8Ehth|titolo=Semi da orto bio - Anguria di Faenza|sito=Italian Sprout|accesso=2025-01-29}}</ref>, prodotte prevalentemente presso l'area di Punta degli Orti.
Per quanto riguarda la gestione agricola, il Comune di Faenza offre diversi servizi e supporti agli agricoltori locali. Tra questi, l'Associazione Provinciale Imprese Meccaniche e Agricole Industriali (A.P.I.M.A.I.) fornisce consulenze tecniche, amministrative e fiscali, oltre a supporto per l'accesso a contributi e finanziamenti della Politica Agricola Comune (PAC), come la Domanda Unica e il Programma di Sviluppo Rurale (PSR)<ref>[https://www.apimai-ra.it/staff/ Consulenze in agricoltura - Ravenna, Romagna - a.p.i.m.a.i.] – apimai-ra.it</ref>.
La cooperativa agricola Agrintesa associa circa 4.000 produttori di ortofrutta e vino, offrendo servizi di raccolta, lavorazione e commercializzazione dei prodotti agricoli<ref>[https://www.agrintesa.it/ Agrintesa Cooperativa Agricola] – agrintesa.it</ref>.
=== Artigianato ===
Faenza è rinomata soprattutto per la lavorazione della [[ceramica]] artistica (la ''[[Faience]]'') e del [[ferro battuto]]<ref name="Aci">{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|anno=1985|editore=A.C.I.|città=Roma|p=4,6|volume=2}}</ref>.
==== Botteghe storiche ====
In attuazione della legge regionale sulla valorizzazione e promozione delle botteghe storiche<ref>{{Cita web|url=https://demetra.regione.emilia-romagna.it/al/articolo?urn=er:assemblealegislativa:legge:2008;5|titolo=Legge regionale n.5 del 2008 » Demetra – Normativa, atti e sedute della Regione Emilia-Romagna|sito=demetra.regione.emilia-romagna.it|accesso=2025-01-27}}</ref>, il Comune ha iscritto le [[Bottega|botteghe]] storiche cittadine tuttora operative in un apposito Albo Comunale<ref>{{Cita web|url=https://old.comune.faenza.ra.it/Citta/Turismo-e-ospitalita/Botteghe-Storiche|titolo=Botteghe Storiche / Turismo e ospitalità / Città / Home - Sito Ufficiale del Comune di Faenza|sito=old.comune.faenza.ra.it|accesso=2025-01-27}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.prolocofaenza.it/botteghe-storiche|titolo=Botteghe storiche - Pro Loco Faenza|sito=www.prolocofaenza.it|accesso=2025-01-27}}</ref>, in quanto attività artigianali significative per la tradizione e la cultura della città.
=== Industria ===
Faenza è una città industrializzata. I settori più sviluppati del territorio includono: [[Lavorazioni meccaniche|meccanica]], [[automazione]] e [[robotica]], [[Materiale composito|materiali compositi]] e ceramici avanzati, [[ceramica]] industriale, [[Industria alimentare|alimentare]].
Vi hanno sede numerose società, in particolare: [[Costruzioni italiane serrature e affini|CISA]], azienda produttrice di serrature; [[Caviro]], azienda leader nella produzione di vino e alcol; Mokador e Rekico, [[Torrefazione|torrefazioni]] caffè di questo territorio; Tampieri Holding, specializzata in produzione di energia, oli vegetali e [[depurazione]]; Bucci Industries, leader in lavorazioni meccaniche, automazione e materiali compositi. <br/>
In campo motoristico sono presenti due importanti squadre, [[Racing Bulls F1 Team]] (in passato nota come [[Minardi]] e Toro Rosso / AlphaTauri) e [[Gresini Racing]], attive entrambe in campionati a livello mondiale.
La zona industriale si sviluppa su aree geograficamente distinte:
* Zona Industriale San Silvestro, a nord dell'abitato lungo Via Granarolo, compresa tra Via San Silvestro e la linea ferroviaria [[Ferrovia Faenza-Ravenna|Faenza-Ravenna]];
* Zona Industriale Autostrada, compresa tra la [[Strade provinciali della provincia di Ravenna|strada provinciale 7]] ("Felisio") e l'[[Autostrada A14 (Italia)|Autostrada A14]];
* Zona Industriale Boària, a ovest del centro abitato lungo Via della Boària e Viale Risorgimento, compresa tra la linea ferroviaria [[Ferrovia Faentina|Faenza-Firenze]] e il lato nord della [[Strada statale 9 Via Emilia|Via Emilia]];
* Zona Industriale Filippina, a est del centro abitato, compresa tra Via Reda e Via Soldata.
==== Enologia ====
Faenza è un centro di rilievo per l’[[enologia]], grazie alla presenza di cantine e aziende vinicole attive nella produzione e trasformazione del vino. La città e il suo territorio circostante fanno parte della tradizionale area vitivinicola della [[Romagna]], con vigneti caratteristici come quelli di [[Sangiovese]], [[Trebbiano]], [[Albana]] e [[Centesimino]], che contribuiscono a denominazioni di origine controllata come Romagna DOC e [[Albana]] di Romagna DOCG.<ref>{{Cita web|url=https://www.romagnavini.it/territorio|titolo=Territorio e vitigni della Romagna|sito=Romagna Vini|accesso=11 settembre 2025}}</ref>
Le aziende locali si distinguono non solo per la coltivazione della vite, ma anche per le attività di vinificazione, affinamento e imbottigliamento, rendendo il settore enologico una componente significativa dell’industria agroalimentare faentina.<ref>{{Cita web|url=https://www.faenzanet.it/economia/vino|titolo=Economia del vino a Faenza|sito=FaenzaNet|accesso=11 settembre 2025}}</ref>
=== Servizi ===
Il sistema dei servizi a Faenza comprende attività commerciali, professionali, amministrative, sanitarie e strutture ricreative. Il Centro Commerciale Le Maioliche ospita negozi, ipermercato e aree ludiche, rappresentando un polo commerciale di riferimento per il territorio.<ref>{{Cita web|url=https://www.centrolemaioliche.it/|titolo=Centro Commerciale Le Maioliche – Faenza|sito=centrolemaioliche.it|accesso=2025-09-17}}</ref>
Le strutture ricettive e sociali offrono possibilità di soggiorno, ristorazione, asili nido, case di riposo e servizi sanitari, garantiti anche dall'ospedale locale e da cliniche private che coprono l'intera [[Unione della Romagna Faentina|Romagna faentina]]. I servizi sanitari pubblici comprendono prenotazioni online, gestione ticket e consultazioni digitali tramite l'[[Azienda sanitaria locale|Azienda USL]] della Romagna.<ref>{{Cita web|url=https://www.auslromagna.it/servizi|titolo=Servizi sanitari – AUSL Romagna|sito=auslromagna.it|accesso=2025-09-17}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.auslromagna.it/servizi|titolo=Servizi – AUSL Romagna|sito=auslromagna.it|accesso=2025-09-17}}</ref>
I servizi professionali includono consulenze aziendali, attività bancarie, radiotelevisive e informatiche. La CNA Romagna Faentina offre consulenze del lavoro e supporto alle imprese; il Comune gestisce lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e promuove lo sviluppo economico e la digitalizzazione dei servizi attraverso l'Area Sviluppo Economico e Smart City.<ref>{{Cita web|url=https://www.romagnafaentina.it/amministrazione/uffici/sportello-unico-per-le-attivita-produttive-suap|titolo=Sportello Unico per le Attività Produttive SUAP|sito=romagnafaentina.it|accesso=2025-09-17}}</ref>
In ambito culturale e formativo, il Comune partecipa a società per la gestione di servizi pubblici e progetti di formazione, favorendo attività ricreative e sociali per la cittadinanza.<ref>{{Cita web|url=https://www.romagnafaentina.it/amministrazione/uffici/progettazione-europea-e-progetti-integrati|titolo=Progettazione europea e Progetti integrati|sito=www.romagnafaentina.it|accesso=2025-09-16}}</ref>
=== Turismo ===
Il turismo a Faenza rappresenta un comparto in crescita, in linea con l’andamento positivo registrato a livello regionale in Emilia-Romagna, una delle aree più attrattive d’Italia per numero di presenze turistiche.<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/turismo-2023|titolo=Turismo, l’Emilia-Romagna cresce ancora|sito=Regione Emilia-Romagna|accesso=2025-09-17}}</ref> La città si distingue per un’offerta culturale che integra le eccellenze artistiche con il turismo rurale e collinare, rafforzando la sua attrattività sia per i visitatori italiani sia per quelli stranieri.
Un polo di riferimento è il [[Museo internazionale delle ceramiche in Faenza|Museo Internazionale delle Ceramiche (MIC)]], che custodisce una delle collezioni più ampie al mondo nel settore, rendendo Faenza un centro di richiamo internazionale per l’arte e l’artigianato ceramico.<ref>{{Cita web|url=https://www.italia.it/it/emilia-romagna/faenza/musei/mic-museo-internazionale-delle-ceramica-in-faenza|titolo=MIC Faenza: panoramica e collezioni|sito=Italia.it|accesso=2025-09-17}}</ref> A questo si affiancano itinerari enogastronomici e naturalistici come quelli delle ''Terre di Faenza'', che combinano borghi storici, paesaggi rurali e tradizioni locali.<ref>{{Cita web|url=https://emiliaromagnaturismo.it/it/itinerari/le-terre-di-faenza|titolo=Le Terre di Faenza – itinerario|sito=EmiliaRomagnaTurismo|accesso=2025-09-17}}</ref>
La componente straniera rappresenta una quota significativa degli arrivi, superiore alla media di altre città romagnole di pari dimensioni, e in costante crescita rispetto al turismo interno. Ciò conferma il ruolo di Faenza come nodo strategico tra [[Bologna]], [[Ravenna]] e [[Firenze]], con un’offerta turistica che unisce patrimonio culturale e tradizioni manifatturiere legate alla ceramica.<ref>{{Cita web|url=https://www.ravennaedintorni.it/economia/2025/02/07/dati-turismo-2024-stranieri-provincia-ravenna/|titolo=Dati turismo: sempre più stranieri in provincia di Ravenna|sito=Ravenna e Dintorni|accesso=2025-09-17}}</ref>
Faenza costituisce inoltre il centro principale della [[Unione della Romagna Faentina|Romagna Faentina]], ambito amministrativo che comprende anche i comuni di [[Brisighella]], [[Casola Valsenio]], [[Castel Bolognese]], [[Riolo Terme]] e [[Solarolo]]: questa rete territoriale amplia l’offerta turistica con borghi storici, località termali, percorsi naturalistici e manifestazioni culturali che rafforzano l’attrattività complessiva del territorio.<ref>{{Cita web|url=https://www.romagnafaentina.it/|titolo=Romagna Faentina – Turismo|sito=Romagna Faentina|accesso=2025-09-17}}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Faenza è attraversata da sud-est verso nord-ovest dalla [[strada statale 9
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione Faenza 03.JPG|miniatura|Stazione di Faenza FS]]
La [[stazione di Faenza]] si trova sulla [[Ferrovia Bologna-Ancona|linea Bologna-Ancona]] e funge da capolinea della [[Ferrovia Faentina|Firenze-Faenza]] === Mobilità urbana ===
Faenza dispone di un servizio urbano costituito da due autolinee linee gestite da [[Start Romagna]], che opera anche i servizi interurbani che fanno capo al capolinea sito in viale delle Ceramiche.
Dal 2013 è attivo un servizio gratuito di trasporto pubblico su minibus elettrici ([https://www.greengobus.com/ Green-Go Bus]) costituito da due linee che collegano sia la parte ovest sia la parte est di Faenza con il centro città.
== Amministrazione ==
L'amministrazione di Faenza fu caratterizzata da una [[Età comunale|fase comunale]], con figure di spicco come i consoli, seguiti dal podestà forestiero, e successivamente, nel periodo tra le [[Guerra mondiale|due guerre]], da una giunta popolare guidata dal sindaco conte avvocato Antonio Zucchini. Questa giunta, espressione del [[Partito Popolare Italiano (1919)|Partito Popolare]], si distinse per impegno, onestà e per il sostegno offerto alle categorie produttive e ai mezzadri, contrastando l'ascesa del fascismo.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=Redazione|url=https://ilpiccolo.org/ilpiccolo/2023/02/faenza-1923-2023-centanni-dallassalto-fascista-alla-casa-del-popolo/|titolo=Faenza 1923-2023. Cent'anni dall'assalto fascista alla Casa del Popolo - il Piccolo|sito=ilpiccolo.org|data=2023-02-13|accesso=2025-07-03}}</ref>
Il comune di Faenza dal 1º gennaio 2012 è capoluogo della [[Unione della Romagna Faentina]].
===Sindaci dal 1946===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|2 aprile [[1946]]|22 giugno [[1951]]|Alfredo Morini|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref name="Coalizione: DC, PSI, PRI">Coalizione: DC, PSI, PRI.</ref>|[[Sindaco]]|<ref>Morini passa dal PSI al [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSLI]] di [[Giuseppe Saragat]] al momento della scissione del partito.</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|22 giugno [[1951]]|10 agosto [[1956]]|Pietro Baldi|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|10 agosto [[1956]]|6 marzo [[1972]]|[[Elio Assirelli]]|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|<small>Confermato nel 1960, 1964 e 1970.</small><ref>Nel 1972 la Giunta cade per le dimissioni dei due assessori del PSI. Si va a nuove elezioni. Assirelli non partecipa in quanto è candidato alle elezioni parlamentari (verrà eletto al Senato).</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|24 marzo [[1972]]|16 dicembre [[1974]]|Angelo Gallegati|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|16 dicembre [[1974]]|1º settembre [[1975]]|Pietro Baccarini|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1º settembre [[1975]]|30 settembre [[1981]]|Veniero Lombardi|[[Partito Comunista Italiano|PCI]]<ref>Coalizione: PCI, PSI.</ref>|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|1º ottobre [[1981]]|24 marzo [[1993]]|Giorgio Boscherini|[[Partito Socialista Italiano|PSI]]<ref name="Coalizione: DC, PSI, PRI"/>|[[Sindaco]]|<small>Confermato il 30 ottobre 1985<br />ed il 19 luglio 1990. Dimissionario nel 1993.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|25 marzo [[1993]]|17 gennaio [[1994]]|Nerio Tura|[[Democrazia Cristiana|DC]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|12 giugno [[1994]]|30 aprile [[1999]]|Enrico De Giovanni|[[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]|[[Sindaco]]|<small>Confermato il 24 maggio 1998.<br />Deceduto durante il mandato.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|1º maggio [[1999]]|30 marzo [[2010]]|[[Claudio Casadio (politico)|Claudio Casadio]]|[[Democratici di Sinistra|DS]], poi [[Partito Democratico (Italia)|PD]]<ref>Coalizione primo mandato: Lista Civica, Rifondazione Comunista. Coalizione secondo mandato: Uniti nell'Ulivo, Rifondazione Comunista, Verdi.</ref>|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<small>Sindaco reggente fino al 15 aprile 2000.<br />Confermato il 6 aprile 2005.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|30 marzo [[2010]]|22 settembre [[2020]]|Giovanni Malpezzi|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<small>Confermato il 15 giugno 2015.</small>}}
{{ComuniAmminPrec|22 settembre [[2020]]|''in carica''|Massimo Isola|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]<ref>Coalizione: PD, M5S, Italia Viva, Faenza Coraggiosa, Faenza Cresce.</ref>|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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=== Gemellaggi ===
Faenza è gemellata<ref>
* {{Gemellaggio|
*{{Gemellaggio|HRV|Fiume (Croazia){{!}}Fiume|1983}}
*{{Gemellaggio|ESP|Talavera de la Reina|1986}}
*{{Gemellaggio|ROU|Timișoara|1991}}
*{{Gemellaggio|GRC|Amarousio|1992}}
* {{Gemellaggio|FRA|Bergerac|1998}}
*{{Gemellaggio|DEU|Schwäbisch Gmünd|2001}}
* {{Gemellaggio|Austria|Gmunden|2008}}
* {{Gemellaggio|CHN|Jingdezhen|2013}}
== Sport ==
===
==== Formula 1 ====
{{Vedi anche|Racing Bulls F1 Team|Minardi}}
[[File:Pierre Gasly-Alpha Tauri AT01 (2).jpg|miniatura|[[Pierre Gasly]] su [[AlphaTauri AT01]]]]
[[File:Minardi_PS05_British_GP_2005.jpg|thumb|La [[Minardi PS05|PS05]], ultima monoposto della [[Minardi]]]]La città vanta la presenza storica di un team di [[Formula 1|F1]]: fondato nel [[1979]] da [[Gian Carlo Minardi|Giancarlo Minardi]] con il nome di [[Minardi|Minardi Team]], il gruppo è stato poi acquisito nel [[2005]] dall'[[austria]]ca [[Red Bull]] e ribattezzato [[Scuderia Toro Rosso]]. Dal [[2020]], ai fini di marketing, diviene [[Scuderia AlphaTauri]]. Dal [[2024]], a seguito di una riorganizzazione generale, cambia denominazione in [[Racing Bulls F1 Team]].
Di particolare rilievo la prima vittoria assoluta del Team con la [[Scuderia Toro Rosso STR3|Toro Rosso STR3]] da parte del pilota [[Sebastian Vettel]] al [[Gran Premio d'Italia 2008]] a [[Monza]] e la vittoria di [[Pierre Gasly]] nel [[2020]], sempre a Monza, con la [[AlphaTauri AT01]].
=== Lotta ===
Il Club Atletico Faenza Sezione Lotta "CISA" è attivo nella [[lotta greco-romana]]. Dal [[1919]] molti atleti, anche a livello olimpico, hanno ottenuto un numero importante di vittorie<ref>{{Cita web |url=http://www.faenzalotta.it/campioni.html |titolo=I CAMPIONI DELLA SOCIETA' |accesso=10 dicembre 2020 |dataarchivio=30 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200130203430/http://www.faenzalotta.it/campioni.html |urlmorto=no }}</ref>. Della società hanno fatto parte [[Ercole Gallegati]], [[Gian Matteo Ranzi]], [[Antonio Randi]] e [[Vincenzo Maenza]] (bicampione olimpico [[Olimpiadi 1984|1984]] e [[Olimpiadi 1988|1988]]), nonché [[Andrea Minguzzi]] (campione olimpico [[Olimpiadi 2008|2008]]) e [[Daigoro Timoncini]] (tre Olimpiadi: [[Olimpiadi 2008|Pechino 2008]], [[Olimpiadi 2012|Londra 2012]] e [[Olimpiadi 2016|Rio de Janeiro 2016]]).
=== Motociclismo ===
Nel 1905 un gruppo di motociclisti locali organizza ritrovi in moto e crea il Moto Club Faenza. Nel 1911 il sodalizio entra a far parte del Moto Club Italia (che diventerà [[Federazione Motociclistica Italiana|FMI]] nel 1946)<ref name="winterbikers">{{Cita web|url=http://www.winterbikers.com/storia/|titolo=Motoclub Winter bikers. Storia|accesso=1º agosto 2024}}</ref>. Dal 1932 al 1956 fu in funzione il circuito extracittadino delle «Bocche dei Canali», all'epoca il più veloce fra i circuiti nazionali. Le maggiori Case motociclistiche lo utilizzarono per provare in anteprima le moto debuttanti nei Gran Premi: modelli come la [[Gilera 125-150-175|Gilera 125]] “Mosca Bianca”, la [[Mondial 125 Monoalbero|Mondial 125]] e la MV 125 del 1947 furono testate a Faenza<ref>{{Cita web|url=https://mxcircus.com/a-faenza-presentata-la-2a-moto-rievocazione-del-circuito-bocche-dei-canali/|titolo=A Faenza presentata la 2a moto rievocazione del circuito «Bocche dei Canali»|accesso=1º agosto 2024}}</ref>.<br/>
Il circuito faentino raggiunse notorietà internazionale in occasione del [[Gran Premio motociclistico d'Italia|Gran Premio delle Nazioni]] (così si chiamava il Gran Premio d'Italia) del [[1948]], che per la prima volta abbandonò la sede storica di Monza per disputarsi in terra di Romagna. Vi corsero le categorie [[Classe 125|125 cm³]], [[Classe 250|250 cm³]] e [[Classe 500|500 cm³]]. Lo stesso anno si ritirò dalla carriera il campione faentino [[Francesco Lama]], uno dei protagonisti del [[motociclismo]] italiano degli [[Anni 1930|anni trenta]]. Negli anni successivi, il circuito delle «Bocche dei Canali», fu sede della Coppa «Città delle Ceramiche», più volte valida come prova di campionato italiano di velocità I categoria<ref name="winterbikers"/>.
==== Motomondiale ====
{{Vedi anche|Gresini Racing|}}[[File:Daijiro Kato 2003 Japanese GP.jpg|thumb|[[Daijirō Katō]], pilota campione del mondo 250cc nel 2001 con il [[Gresini Racing|Team Gresini]]]]La squadra [[motociclismo|motociclistica]] [[Gresini Racing]], con sede a Faenza, fondata dal due volte campione del mondo 125 cm³ [[Fausto Gresini]], attualmente milita nel [[Motomondiale]] nelle categorie [[MotoGP]], [[Moto2]] e [[MotoE]]. Da segnalare i risultati ottenuti grazie a [[Daijirō Katō]] (campione [[Moto2|classe 250 cm³]] nel [[2001]]), [[Toni Elías]] (campione [[Moto2]] nel [[2010]]), [[Jorge Martín]] (campione [[Moto3]] nel [[2018]]) e [[Matteo Ferrari (motociclista)|Matteo Ferrari]] (campione [[MotoE]] nel [[2019]]).
==== Motocross ====
Nel dopoguerra fu realizzato il primo tracciato adatto alle corse di motocross, il Circuito dell'Isola. Improvvisato sulla sinistra del Lamone, si trovava a poche centinaia di metri dal centro storico. Nel [[1957]] si disputa nel Circuito dell'Isola una prova di campionato nazionale di motocross. L'attività del motocross faentino prosegue negli anni seguenti in un altro circuito, anch'esso provvisorio, situato sulle colline a qualche chilometro dalla città<ref name="winterbikers"/>. All'inizio degli anni settanta prende corpo l'idea di realizzare un tracciato permanente. Viene scelta un'area nei pressi del monte Coralli, adiacente la frazione di Tebano. Il «Crossodromo Monte Coralli» viene inaugurato nel [[1972]] ed è tuttora in attività<ref>{{Cita web|url=https://motosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2010/01/28-192618/moto_club_faenza|titolo=Moto Club Faenza|sito=motosprint.corrieredellosport.it|lingua=it|accesso=30 ottobre 2023}}</ref>, nato su iniziativa dell'allora presidente del Moto Club Faenza Gigi Lama. Nel [[1979]] è stato sede per la prima volta di una gara del [[Campionato mondiale di motocross]] (Gran Premio d'Italia, 27 maggio)<ref>{{cita web|url=http://www.memotocross.fr/downloads/1979500ccchampionnatdumonde.pdf|titolo=Championnat du monde 500cc - 1979|accesso=1º aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160705230755/http://memotocross.fr/downloads/1979500ccchampionnatdumonde.pdf|dataarchivio=5 luglio 2016|urlmorto=no}}</ref>. Da allora ha ospitato altre gare valevoli per il campionato del mondo<ref name=":0">{{cita web|url=http://motosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2010/01/28-192618/moto_club_faenza/|titolo=Moto Club Faenza|accesso=1º aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190407130715/http://motosprint.corrieredellosport.it/news/mondo-racing/2010/01/28-192618/moto_club_faenza/|dataarchivio=7 aprile 2019|urlmorto=no}}</ref>.
Nel [[2024]] la pista, dopo una completa ristrutturazione, ha assunto la nuova denominazione di «04 Park - Monte Coralli», un centro sportivo per crossisti nato per volere di [[Andrea Dovizioso]], in collaborazione con il Comune di Faenza e la [[Federazione Motociclistica Italiana]].
=== Nuoto ===
La ASD Centro Sub Nuoto Club 2000 è una Scuola Nuoto Federale [[Federazione Italiana Nuoto|FIN]] presso il Centro Nuoto Comunale di Faenza, attiva nelle discipline acquatiche agonistiche e amatoriali, [[nuoto]] e [[subacquea]] in primis e, dagli [[anni 2000]], [[nuoto sincronizzato]] e [[pallanuoto]]; fra i titoli conseguiti si evidenziano per il nuoto 2 titoli di Campione Italiano e per la fotografia subacquea 3 titoli di Campione del Mondo e 4 di Campione Italiano<ref>{{Cita web|url=http://www.nuotosubfaenza.it/home/agonismo-e-master/|titolo=Agonismo e Master|autore=NSFadmin|sito=Centro Sub Nuoto Club 2000 Faenza|lingua=it|accesso=10 dicembre 2020|dataarchivio=30 novembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201130164418/http://www.nuotosubfaenza.it/home/agonismo-e-master/|urlmorto=no}}</ref>. Da ricordare la partecipazione alle [[Olimpiadi 1988|Olimpiadi di Seul 1988]] di [[Annalisa Nisiro]].
=== Pallacanestro ===
{{Vedi anche|Club Atletico Faenza Pallacanestro}}
La squadra più titolata della [[pallacanestro]] faentina è il [[Club Atletico Faenza Pallacanestro|Club Atletico Faenza]]. Nata nell'immediato dopoguerra, la squadra femminile vanta a livello seniores ben 64 anni di storia, con 53 partecipazioni alla massima serie nazionale, di cui 16 consecutive. Ha vinto due Coppe Italia: nel [[2007]] e nel [[2009]].
Dal 2015 la principale società di pallacanestro femminile è «[[Faenza Basket Project]]» (presidente Mario Fermi). Ha rilevato il titolo sportivo di Serie B di un'altra società locale vincendo subito il campionato. Dopo pochi anni di Serie A2, nel 2020/21 la società ha centrato la promozione in [[Serie A1 (pallacanestro femminile)|Serie A1]].
A oggi, a livello maschile è attiva la Raggisolaris Faenza, che milita nella [[Serie B Nazionale (pallacanestro maschile)|Serie B Nazionale]].
=== Pallamano ===
{{Vedi anche|Pallamano Romagna}}
La [[Pallamano Romagna]] è nata nel [[2019]] dalla fusione di Romagna Handball (Imola-Mordano) con Handball Faenza e successivamente con Pallamano Lugo. Gestisce due squadre senior di [[pallamano]] che militano in [[Serie A Silver (pallamano maschile)|Serie A Silver]] e in [[Serie B (pallamano maschile)|Serie B]].<br/>
Le società fondatrici sono nate rispettivamente nel 1973 (Imola), nel 1981 (Mordano) e nel 1983 (Faenza). A Faenza la pallamano arrivò su iniziativa dei fratelli Claudio e Guido Leotta. Il primo allenatore della formazione biancazzurra fu Alfonso Saviotti (1937-2025).
===Pallavolo===
Faenza ha avuto una squadra maschile che ha militato in Serie A negli anni '70: la Società Polisportiva "Ebro Masotti" (SPEM). Fondata negli anni '60, la squadra iniziò dalle serie inferiori. Dal campionato di Promozione salì in serie A collezionando una promozione all'anno. Disputò nella massima serie tre campionati:
*[[Serie A 1970-1971 (pallavolo maschile)|1970-71]]<ref>{{Cita web|url=https://www.legavolley.it/team/2898|titolo=Spem Faenza. Serie A1 - Stagione 1970/1971|accesso=19 maggio 2024}}</ref>;
*[[Serie A 1975-1976 (pallavolo maschile)|1975-76]]<ref>{{Cita web|url=https://www.legavolley.it/team/2827|titolo= Spem Faenza. Serie A1 - Stagione 1975/1976|accesso=19 maggio 2024}}</ref>;
*[[Serie A 1976-1977 (pallavolo maschile)|1976-77]]<ref>{{Cita web|url=https://www.legavolley.it/team/2785/|titolo=Spem Faenza. Serie A1 - Stagione 1976/1977|accesso=19 maggio 2024}}</ref>. In quest'ultimo anno vinse il Trofeo Federale, antesignano della Coppa Italia.
Dal [[1976]] al [[1979]] fu allenata da [[Sergio Guerra]]. Disputava le partite in casa al [[PalaBubani]]. Nella Spem giocò anche uno straniero, il [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] Jiri Barda<ref>{{Cita web|url=https://www.romagnauno.it/featured/e-morto-il-ceco-jiri-barda-fu-la-stella-della-societa-volley-spem-faenza/|titolo=È morto il ceco Jiri Barda, fu la stella della società Volley Spem Faenza|accesso=19 maggio 2024}}</ref>.
Oggi la società Pallavolo Faenza è attiva sia nel campionato maschile sia in quello femminile, rispettivamente nelle [[Serie B (pallavolo maschile)|Serie B]] e [[Serie B2 (pallavolo femminile)|Serie B2]].
=== Pallone col Bracciale ===
{{Vedi anche|Pallone col bracciale}}
Il [[pallone col bracciale]], o "gioco del pallone" come comunemente conosciuto dai faentini, è uno dei giochi nazionali più antichi e tuttora è praticato in alcune località in Italia, tra cui Faenza, soprattutto in tornei di manifestazioni folcloristiche e rievocative, presso lo [[Sferisterio comunale Oreste Macrelli|sferisterio comunale]].
=== Tennis ===
{{Vedi anche|Club Atletico Faenza Tennis}}
Nel [[Club Atletico Faenza Tennis]], attivo fin dal [[1927]], vi sono cresciuti sul piano tennistico diversi campioni a livello nazionale e internazionale, come [[Raffaella Reggi]] (n. 13 WTA) e [[Andrea Gaudenzi]] (n. 18 ATP). Vanno ricordati anche [[Flora Perfetti]], [[Maria Francesca Bentivoglio|Francesca Bentivoglio]] e [[Gianluca Rinaldini]], tutti saliti fino alla top 100 mondiale.
=== Altre Associazioni Sportive ===
* Il [[Faenza Calcio|Faenza Calcio 1912]] milita nel girone B dell'[[Eccellenza Emilia-Romagna]].
*La società di [[atletica leggera]] cittadina è l'ASD Atletica 85 Faenza, nata nel [[1957]] e che nel [[1985]] fu oggetto della fusione tra l'Atletica Faenza e la Libertas.
*In località [[Reda (Faenza)|Reda]] è attiva la ASD Reda Volley, dove la giocatrice della nazionale [[Serena Ortolani]] ha avviato la sua carriera agonistica.
*La società New Faenza Baseball Roosters milita nel campionato italiano di [[Baseball]] di [[Serie C (baseball)|Serie C Federale]].
* La APD Faventia 1998 milita nel girone D della [[Serie B (calcio a 5)|Serie B]] di [[Calcio a 5]] ([[Futsal]]).
* La Società Ciclistica Faentina (S.C. Faentina) è continuatrice delle attività della Ciclo Sport Faenza, società che ha organizzato il [[Ciclismo su strada|ciclismo]] agonistico in città dal [[1907]].
*L'ASD Arcieri Faentini pratica attività di [[tiro con l'arco]].
* Dal 2014 è presente in città una squadra di [[football americano]], nata come Broncos Faenza e dal 2022 denominata [[Roosters Romagna]], che diventa [[Campionato Italiano Football a 9 FIDAF 2022|Campione d'Italia 2022]] nel campionato italiano football americano a 9 giocatori.
* Il Faenza Rugby è una squadra attiva nel campionato di [[Serie C (rugby a 15)|Serie C1]] di [[Rugby a 15]].
* La ASD Sala d'Arme Achille Marozzo Romagna Sforzesca è una delle principali associazioni per la pratica e la diffusione della [[scherma storica]] in Italia.
=== Impianti sportivi ===
[[File:PalaCattaniFaenza.JPG|miniatura|PalaCattani]]
* [[PalaCattani]], già PalaMokador, è l'impianto sportivo più grande di Faenza, con i suoi 5.000 posti. Attualmente ospita le partite di basket maschile della Raggisolaris (Serie B) e del calcio a 5 del Faventia (Serie B).
* [[Stadio Bruno Neri]], è il secondo impianto cittadino con i suoi 2.800 posti, ed è situato in Piazzale Pancrazi, progettato per ospitare le partite del Faenza calcio (Eccellenza) e le manifestazioni del [[Palio del Niballo]] e della Bigorda d'oro.
* [[PalaBubani]], già PalaCofra, è situato in Piazzale Pancrazi, vicino allo Stadio Bruno Neri e alla piscina comunale. Ospita le partite di pallavolo del Faenza volley (Serie C).
*Centro Nuoto Comunale, che comprende gli impianti di Piazzale Pancrazi: quello esterno (in funzione da fine maggio ai primi di settembre) con vasca da 50 m dotata di scivolo e vasca ricreativa con un bel prato per rinfrescarsi; quello interno (aperto 363 giorni l'anno) formato da una vasca da 25 m × 6 corsie, da una vasca da 25 m da 3 corsie dotata di zona profonda 4 m, e da altre due vasche più piccole con temperature a 30° e 32°; inoltre dal 2014 è attivo l'impianto coperto di via Marozza costituito da una piscina da 25 m × 6 corsie.
*Crossodromo Monte Coralli, situato nelle prime colline a sud della città in frazione Tebano, è attivo dagli [[anni 1970|anni settanta]].
*Campo sportivo Graziola, in Viale Atleti azzurri d'Italia, comprende impianti sportivi per la pratica di diverse discipline, tra cui: Atletica Leggera, Podistica, Rugby, Football americano, Calcio, Baseball.
*Circuito Ciclistico "Vito Ortelli", in via Lesi, sede delle attività sportive della S.C. Faentina e aperto al pubblico, intitolato al campione di ciclismo faentino [[Vito Ortelli]].
*Golf Club "Le Cicogne", un campo da Golf con 9 buche in periferia a sud-ovest del centro abitato.
*[[Sferisterio comunale Oreste Macrelli|Sferisterio comunale "Oreste Macrelli"]], in Piazza Fratti, dove vengono praticati il [[pallone col bracciale|Pallone col Bracciale]], il Tamburello e il Tamburello a muro.
*Tiro a Segno Nazionale, in via San Martino.
*Campo di Tiro con l'Arco, in Piazzale Tambini.
*Il [[Campo di volo Aerlight Faenza]] è la base operativa della Scuola di volo "Ready To Fly n. 397". Situata a pochi chilometri da Faenza, in via Plicca n. 2, l'infrastruttura è dotata di hangar e di club house per i piloti.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* Carlo Morbio, «Faenza», in ''Storie dei municipj italiani'', Milano, 1837.
* Bartolomeo Righi, ''Annali della città di Faenza'', Tip. Montanari e Marabini, Faenza, 1840-1841.
* Montanari Antonio, ''Guida storica di Faenza'', Tip. Marabini, Faenza 1882.
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* Antonio Archi, M. Teresa Piccinini, ''Faenza come era: architettura e vicende urbanistiche, chiese e conventi, famiglie e palazzi'', Tip. Lega, Faenza 1973.
* Ennio Golfieri, ''Guida della città di Faenza'', Faenza, Comune, 1979.
* Alteo Dolcini, ''I sacri fuochi di Forlì e Faenza'', Tipografia Faentina, Faenza [[1997]].
* Antonio Saltini, M. Teresa Salomoni, Stefano Rossi Cescati, ''Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare'', Edagricole, Bologna 2003, ISBN 88-506-4958-4.
* AA. VV. (a cura di Alessandro Montevecchi), ''Faenza nel Novecento'', Edit Faenza, Faenza 2003, ISBN 88-8152-111-3.
* Fausto Renzi, ''I Manfredi. Signori di Faenza e Imola'', Cesena, Il Ponte Vecchio, 2010.
* Gabriele Albonetti, ''Storia di Faenza. Dalla preistoria all'anno Duemila'', Cesena, Il Ponte Vecchio, 2018. ISBN 978-88-6541-786-7.
* Domenico Savini, Andrea Tanganelli, ''Famiglie illustri di Faenza'', Cesena, Il Ponte Vecchio, 2019. ISBN 978-88-6541-884-0.
== Voci correlate ==
* [[Faenza romana]]
* [[Storia di Faenza]]
* [[Battaglia di Faenza (542)]]
* [[Battaglia di Faenza (1797)]]
* [[Scontro alle Balze di Scavignano]] (1845)
* [[Bisò]]
* [[
* [[PalaBubani]]
* [[PalaCattani]]
* [[Palio del Niballo]]
* [[
* [[Stadio Bruno Neri]]
* [[Pinacoteca Comunale di Faenza]]
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* [[Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza]]
* [[Accademia Perduta/Romagna Teatri]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|voy=Faenza}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.cittadarte.emilia-romagna.it/faenza/arte-e-cultura.html|Arte e cultura a Faenza}}
{{Città romane della Regio VIII Aemilia}}
{{Via Emilia}}
{{Comuni della provincia di Ravenna}}
{{Città italiane della ceramica}}
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:Faenza| ]]
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