La buona novella: differenze tra le versioni

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{{albumAlbum
|Titolotitolo = La buona novella
|titoloalfa = Buona novella, La
|Nome Artista = [[Fabrizio De André]]
|artista = Fabrizio De André
|Tipo album = Studio
|tipo = Studio
|Data = Novembre [[1970]]
|giornomese =
|Etichetta = [[Produttori Associati]]
|anno = 1970
|Produttore = [[Roberto Dané]]
|durata = 35:21
|Durata = 35 [[minuto|min]] 30 [[secondo|sec]]
|numero di dischi = 1
|Genere Musicale = [[Cantautore]]
|numero di tracce = 10
|Registrato = [[Genova]]
|genere = Musica d'autore
|Numero di Dischi = 1
|genere2 = Concept album
|Numero di Tracce = 10
|genere3 = Folk
|Note = Arrangiamenti, direzione d'orchestra e del coro "I musical": [[Giampiero Reverberi]]. Ristampato e rimasterizzato nel 2002.
|etichetta = [[Produttori Associati]]
|Premi =
|produttore = [[Roberto Dané]]
|Numero dischi di platino =
|arrangiamenti = [[Gian Piero Reverberi]]<ref name="Bertoncelli">{{Cita libro|titolo = Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André|autore-capitolo = [[Riccardo Bertoncelli]]|editore = Giunti|anno = 2003|capitolo = Intervista a Gian Piero Reverberi|p = 71|ISBN = 978-88-0902-853-1}}</ref>
|Numero dischi d'oro =
|album precedenteregistrato = [[Volume IIIMilano]]
|formati = LP, [[Audiocassetta|MC]], [[Stereo8]]
|album successivo = [[Non al denaro, non all'amore né al cielo]]
|altri formati = CD
}}
|note = È stato rimasterizzato e ristampato nel 2002.
'''''La buona novella''''' ([[1970]]) è il quarto album registrato in studio di [[Fabrizio De André]].
|numero dischi d'oro ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|oro|singolo|25000|{{FIMI|6989|accesso = 2 maggio 2017}}}}
L'album è un ''[[concept album]]'' tratto dalla lettura dei [[Vangeli apocrifi]]: il lavoro di lettura e di scrittura dei testi, svolto con [[Roberto Danè]], è durato più di un anno.
|precedente = [[Nuvole barocche]]
|anno precedente = 1969
|successivo = [[Non al denaro non all'amore né al cielo]]
|anno successivo = 1971
}}
'''''La buona novella''''' è il quarto [[album in studio]] del [[cantautore]] [[italia]]no [[Fabrizio De André]], pubblicato nel 1970.
 
== Descrizione ==
Seguendo le caratteristiche degli Apocrifi, in questo album la narrazione della ''buona novella'' sottolinea l'aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, [[San Giuseppe (padre putativo di Gesù)|Giuseppe]]) e presta maggiore attenzione a figure minori della [[Bibbia]], che qui invece diventano protagonisti (ad esempio, Tito e Dimaco, i [[buon ladrone|ladroni]] crocefissi insieme a [[Gesù]]).
Il LP è un ''[[concept album]]'' (caratteristica comune ad altri lavori discografici di De André) tratto dalla lettura di alcuni [[Vangeli apocrifi]] (in particolare, come riportato nelle note di copertina, il [[Protovangelo di Giacomo]] ed il [[Vangelo arabo dell'infanzia]]), pubblicato nell'autunno del [[1970]] (le matrici riportano la data del 19 novembre).{{Citazione| Avevo urgenza di salvare il cristianesimo dal cattolicesimo. - dichiarò a suo tempo De André - I vangeli apocrifi sono una lettura bellissima con molti punti di contatto con l'ideologia anarchica.<ref name="Ansaldo pp. 91-92.">Ansaldo 2015, pp. 91-92.</ref>}}
 
L'idea del disco fu del produttore [[Roberto Dané]],<ref name="Bertoncelli"/> che inizialmente pensava di realizzarla con [[Duilio Del Prete]], ma poi la propose ad [[Antonio Casetta]], che la dirottò a De André.
È l'album che De André considerava tra i suoi più riusciti.
 
{{Citazione|Nel 1969 tornai da Casetta e gli sottoposi un'altra idea, che avevo intenzione di realizzare con Duilio Del Prete: un disco basato sui Vangeli apocrifi...lui, che era un grande discografico, di buon fiuto, mi ascoltò con attenzione ed alla fine disse: "Ma scusi, perché questa idea non la propone a Fabrizio De André? Sa, è un periodo che è un po' in crisi, non sa cosa fare...". E io che cosa dovevo dire? Con De André c'era sicuramente una maggiore esposizione|Roberto Dané<ref>Intervista effettuata da [[Riccardo Bertoncelli]] contenuta in ''Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André'', 2003, editore [[Giunti]], pag. 85, ISBN 978-88-09-02853-1</ref>}}
==Trama==
La narrazione, introdotta da un ''Laudate Dominum'', inizia raccontando ''L'infanzia di [[Maria, madre di Gesù|Maria]]'': la piccola Maria vive una infanzia terribile segregata nel tempio (''"dicono fosse un angelo a raccontarti le ore, a misurarti il tempo fra cibo e Signore"''); l'impurità delle prime mestruazioni (''"ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, la tua verginità che si tingeva di rosso"'') provocò il suo allontanamento e la scelta forzata di uno sposo; il matrimonio avviene con un uomo buono ma vecchio, il falegname Giuseppe (''"la diedero in sposa a dita troppo secche per chiudersi su una rosa"'') che la sposa per dovere e la deve poi lasciare per quattro anni per lavoro.
 
Il lavoro di lettura e di scrittura dei testi, svolto con lo stesso Dané, è durato più di un anno.
Ne ''Il ritorno di Giuseppe'' si può cogliere la fatica della vita di Giuseppe; nel suo ritorno a casa porta una bambola per Maria, e la trova implorante affetto e attenzione.
 
''Il sogno di Maria'' riporta la scena nel tempio. In un sogno l'angelo che usava farle visita la porta in volo lontano ''"là dove il giorno si perde"''; lì le da la notizia della [[annunciazione|futura nascita]] di un bimbo; il testo allude ad un concepimento più terreno di quello raccontato dai [[vangeli canonici]]. Al risveglio Maria capisce di essere incinta (''"parole confuse nella mia mente, svanite in un sogno ma impresse nel ventre"'') e si scioglie in pianto.
Seguendo le caratteristiche degli Apocrifi, in questo album la narrazione della ''buona novella'' sottolinea l'aspetto più umano e meno spirituale assunto da alcune tradizionali figure bibliche (ad esempio, [[San Giuseppe|Giuseppe]]) e presta maggiore attenzione a figure minori della [[Bibbia]], che qui invece diventano protagonisti (ad esempio Tito e Dimaco, i [[buon ladrone|ladroni]] crocefissi insieme a [[Gesù]]).
 
È stato ritenuto da De André «uno dei suoi lavori più riusciti, se non il migliore<ref>[[Enrico Deregibus]], ''Traccia biografica'', pubblicata in [[Riccardo Bertoncelli]] (a cura di), ''Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André'', 2003, editore [[Giunti]], pag. 52, ISBN 978-88-09-02853-1</ref>».
 
{{Citazione|Quando scrissi "'''La buona novella'''" era il 1969. Si era quindi in piena lotta studentesca e le persone meno attente - che sono poi sempre la maggioranza di noi - compagni, amici, coetanei, considerarono quel disco come anacronistico. Mi dicevano: "Ma come? Noi andiamo a lottare nelle università e fuori dalle università contro abusi e soprusi e tu invece ci vieni a raccontare la storia - che peraltro già conosciamo - della predicazione di Gesù Cristo." Non avevano capito che in effetti La Buona Novella voleva essere un'allegoria - era una allegoria - che si precisava nel paragone fra le istanze migliori e più sensate della rivolta del '68 e istanze, da un punto di vista spirituale sicuramente più elevate ma da un punto di vista etico sociale direi molto simili, che un signore 1969 anni prima aveva fatto contro gli abusi del potere, contro i soprusi dell'autorità, in nome di un egalitarismo e di una fratellanza universali. Si chiamava Gesù di Nazareth e secondo me è stato ed è rimasto il più grande rivoluzionario di tutti i tempi. Non ho voluto inoltrarmi in percorsi, in sentieri, per me difficilmente percorribili, come la metafisica o addirittura la teologia, prima di tutto perché non ci capisco niente; in secondo luogo perché ho sempre pensato che se Dio non esistesse bisognerebbe inventarselo. Il che è esattamente quello che ha fatto l'uomo da quando ha messo i piedi sulla terra. Ho quindi preso spunto dagli evangelisti cosiddetti apocrifi. Apocrifo vuol dire falso, in effetti era gente vissuta: era viva, in carne ed ossa. Solo che la Chiesa mal sopportava, fino a qualche secolo fa, che fossero altre persone non di confessione cristiana ad occuparsi, appunto, di Gesù. Si tratta di scrittori, di storici, arabi, armeni, bizantini, greci, che nell'accostarsi all'argomento, nel parlare della figura di Gesù di Nazaret, lo hanno fatto direi addirittura con deferenza, con grande rispetto. Tant'è vero che ancora oggi proprio il mondo dell'Islam continua a considerare, subito dopo Maometto, e prima ancora di Abramo, Gesù di Nazaret il più grande profeta mai esistito. Laddove invece il mondo cattolico continua a considerare Maometto qualcosa di meno di un cialtrone. E questo direi che è un punto che va a favore dell'Islam. L'Islam quello serio, non facciamoci delle idee sbagliate.|Dal concerto al teatro Brancaccio, 14 febbraio 1998}}
 
Come già per ''[[Tutti morimmo a stento]]'', musicalmente è stato importante il contributo di [[Gian Piero Reverberi]], che nell'intervista a [[Riccardo Bertoncelli]], in ''Belìn, sei sicuro?'' dichiarava: "Nella ''Buona novella'', tutti i pezzi ove c'è pianoforte sono chiaramente roba mia, quelli dove c'è una chitarra sono di Fabrizio. I pezzi per coro sono evidentemente miei, perché De André [[Igor' Fëdorovič Stravinskij|Stravinskij]] non lo conosceva e lì ci sono dei riferimenti precisi. Se uno conosce un po' la musica, può capire chi ha messo mano a cosa..."
Il disco venne pubblicato con due copertine distinte, curate da [[Gian Carlo Greguoli]], differenti per colore (che è in comune con la busta interna, che riporta anche i testi delle canzoni e la lista dei collaboratori al disco), marroncino e bianca; quest'ultima presenta sul fronte l'immagine di De André.
 
Vi è anche una nota di presentazione del disco sul retro della copertina, scritta da Roberto Dané (che si firma con le sole iniziali).
 
L'album venne registrato a [[Milano]] presso gli studi della [[Dischi Ricordi]] con il tecnico del suono [[Valter Patergnani]]<ref>Erroneamente il suo nome viene riportato in copertina come ''Walter Patergnani''</ref>, presso gli [[Studio Fonorama|studi Fonorama]] (di proprietà di [[Carlo Alberto Rossi]]), con il tecnico del suono [[Mario Carulli]] e [[Fonit Cetra]], con il tecnico del suono [[Plinio Chiesa]].
 
Il 20 novembre [[2009]] è uscita un'edizione a tiratura limitata in vinile colorato oro ([[Sony BMG|Sony]] RCA LP 88697615151).
 
== Contenuti ==
Attraverso i Vangeli apocrifi, scelti come traccia da seguire per elaborare la trama del disco, emerge la vocazione umana e terrena, quindi provocatoria e rivoluzionaria della figura storica di [[Gesù di Nazareth]], già narrata in ''Si chiamava Gesù''<ref name=Brunialti>{{cita news|autore=Alessio Brunialti|titolo=Concept: 100 album fondamentali|pubblicazione=[[Il mucchio selvaggio (rivista)|Mucchio Extra]]|data=#25 Primavera 2007|lingua=IT|editore = Stemax Coop}}</ref>. In questo album la figura di Cristo è narrata attraverso quella dei personaggi che hanno a che fare con lui e con la sua storia, mentre appare direttamente come protagonista solo nella canzone ''Via della Croce''.
 
La narrazione, introdotta da un ''Laudate Dominum'', inizia raccontando ''L'infanzia di [[Maria, madre di Gesù|Maria]]'': la piccola Maria vive un'infanzia terribile segregata nel tempio (''"dicono fosse un angelo a raccontarti le ore, a misurarti il tempo fra cibo e Signore"''), finché l'impurità delle prime mestruazioni ("''ma per i sacerdoti fu colpa il tuo maggio, la tua verginità che si tingeva di rosso''") non provoca il suo allontanamento e la scelta forzata di uno sposo. Il matrimonio avviene con un uomo buono ma vecchio, il falegname [[Giuseppe (padre di Gesù)|Giuseppe]] ("''la diedero in sposa a dita troppo secche per chiudersi su una rosa''") che la sposa per dovere e che la deve poi lasciare da sola per quattro anni per motivi di lavoro.
 
Ne ''Il ritorno di Giuseppe'' si può cogliere la fatica della vita di Giuseppe. Nel suo ritorno a casa porta una bambola per Maria, e la trova implorante affetto e attenzione.
''Il sogno di Maria'' riporta la scena nel tempio. In un sogno l'angelo che usava farle visita la porta in volo lontano ''"là dove il giorno si perde"'': lì le dà la notizia della [[annunciazione|futura nascita]] di un bimbo. Il testo allude ad un concepimento più terreno di quello raccontato dai [[vangeli canonici]]. Al risveglio Maria capisce di essere incinta (''"parole confuse nella mia mente, svanite in un sogno ma impresse nel ventre"'') e si scioglie in pianto.
 
La maternità inaspettata (''"ave alle donne come te Maria, femmine un giorno e poi madri per sempre"''), si esprime in ''Ave Maria'', un omaggio alla donna nel momento del concepimento.
 
Dalla letizia che traspare in ''Ave Maria'' il passaggio a ''Maria nella bottega deld'un falegname'' è drastico: il ritmo dato dalla pialla ede ildal martello scandisconoscandisce il dolore straziante daldel falegname che costruisce la croce (''"tre croci, due per chi disertò per rubare, la più grande per chi guerra insegnò a disertare"'') con lasulla quale il figlio di Maria ed i due ladroni verranno crocifissi. Infine sotto la croce stessa: ''"non fossi stato figlio di Dio t'avrei ancora per figlio mio"''. Questo aspetto è completamente trascurato dai [[Vangeli canonici]].
 
''La via della croce'' è una delle canzoni in cui Fabrizio lascia trasparire i suoi pensieri e i suoi sentimenti anarchici: ''"il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza"''.
''Via della croce'' è una delle canzoni in cui De André lascia trasparire i suoi pensieri e i suoi sentimenti anarchici: ''"il potere vestito d'umana sembianza ormai ti considera morto abbastanza"''. Il testo narra del [[Via Crucis|percorso compiuto da Gesù]] per arrivare nel luogo della [[Crocifissione di Gesù|crocifissione]].
 
''Tre madri'' parla della reazione delle suddette alla vista dei rispettivi figli [[Crocifissione|crocifissi]]. Le madri di [[Disma|Tito]] e di Dimaco (i nomi dei ladroni variano da vangelo a vangelo (Dimaco/Gesta Tito/Disma): Tito è il ladrone buono nel vangelo arabo dell'infanzia, l'altro è chiamato Dimaco
), i due ladroni crocifissi insieme a [[Gesù]], dicono a Maria che non ha alcuna ragione di piangere così "forte", dal momento che sa che suo figlio, al contrario dei loro, "''alla vita, nel terzo giorno, [...] [[resurrezione|farà ritorno]]''". La canzone si conclude con le parole di Maria che spiegano il motivo della sua tristezza: "non fossi stato figlio di Dio/t'avrei ancora per figlio mio".
 
Ne ''Il testamento di Tito'' vengono invece elencati i [[dieci comandamenti]], analizzati dall'inedito punto di vista del già citato [[San Disma|Tito]]. Per quanto riguarda la [[musica]], la prima strofa incomincia semplicemente con la voce ed un leggero accompagnamento con la [[chitarra]]: vi è poi una [[Climax (retorica)|climax]] musicale, ricca di strumenti e di accompagnamenti, che culmina nell'ultima [[strofa]]. A riguardo del brano, De André dichiarò: "È, insieme ad ''[[Vol. 8#Amico fragile|Amico fragile]]'', la mia miglior canzone. Dà un'idea di come potrebbero cambiare le leggi se fossero scritte da chi il potere non ce l'ha. È un altro di quei pezzi scritti col cuore, senza paura di apparire retorici, che riesco a cantare ancora oggi, senza stancarmene."<ref name="Ansaldo p. 91.">Ansaldo 2015, p. 91.</ref> [[Michele Maisano]], uno dei cantanti italiani più famosi degli anni sessanta, e per qualche tempo uno dei migliori amici di De André, che lo aveva conosciuto alla [[Ricordi (casa discografica)|Ricordi]], nel 1963<ref>{{cita|Viva 2000|p. 146}}.</ref>, ricordava: "Fabrizio scrisse il ''Testamento di Tito'' canticchiandolo sulla famosa ''[[Blowin' in the wind]]'' di [[Bob Dylan]]; il problema era quindi comporre una musica che rispecchiasse quello spirito ma con una matrice un po' più italiana. Ci siamo quindi messi al lavoro io e [[Corrado Castellari]], allora il mio autore preferito, ed è venuta fuori la musica del ''Testamento di Tito''. La parte più bella l'ha composta Castellari."
<ref>{{cita|Viva 2000|p. 147}}.</ref>
 
L'opera termina con una sorta di canto liturgico (''Laudate hominem'') che incita a lodare l'uomo non in quanto figlio di un dio, ma in quanto figlio di un altro uomo, quindi fratello.
 
== Tracce ==
Testi di [[Fabrizio De André]], musiche di De André e [[Gian Piero Reverberi]] eccetto dove indicato.<ref>Pur essendo nella copertina del disco attribuite al solo De André, le musiche di tutte le canzoni sono scritte insieme a Reverberi, come risulta dal deposito [[Società Italiana degli Autori ed Editori|SIAE]].</ref>
; Lato A
{{Tracce
|Visualizza durata totale = si
|Titolo1 = Laudate Dominum
|Durata1 = 0:21
|Titolo2 = L'infanzia di Maria
|Durata2 = 5:01
|Titolo3 = Il ritorno di Giuseppe
|Durata3 = 4:04
|Titolo4 = Il sogno di Maria
|Durata4 = 4:07
|Titolo5 = Ave Maria
|Durata5 = 1:51
}}
; Lato B
{{Tracce
|Visualizza durata totale = si
|Titolo6 = Maria nella bottega d'un falegname
|Durata6 = 3:13
|Titolo7 = Via della Croce
|Durata7 = 4:31
|Titolo8 = Tre madri
|Durata8 = 2:55
|Titolo9 = Il testamento di Tito
|Durata9 = 5:51
|Autore musica9 = Fabrizio De André, [[Corrado Castellari]]<ref>Come riportato dal deposito SIAE del brano, anche se nell'etichetta il nome non è riportato e nella busta interna vi sono soltanto i ringraziamenti verso di lui da parte di De André</ref>
|Titolo10 = Laudate hominem
|Durata10 = 3:27
}}
 
== Formazione ==
* Fabrizio De André – voce
* [[I Quelli]]
** [[Franco Mussida]] – [[chitarra]]
** [[Franz Di Cioccio]] – [[Batteria (strumento musicale)|batteria]]
** Giorgio Piazza – [[Basso elettrico|basso]]
** [[Flavio Premoli]] – [[Organo (strumento musicale)|organo]]
* Andrea Sacchi – chitarra
* [[Mauro Pagani]] – [[flauto]], [[ottavino]]<ref name=Bertoncelli_Di_Cioccio>{{cita libro|autore-capitolo=[[Riccardo Bertoncelli]]|titolo= Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André|anno= 2003|ed=1 |editore= Giunti|isbn=978-88-09-02853-1|cid= Bertoncelli
|capitolo=Intervista a Mauro Pagani, pag. 123}}</ref>
* I Musical – cori
 
Inoltre hanno partecipato come [[Turnista|turnisti]] [[Angelo Branduardi]] al violino e [[Maurizio Fabrizio]] alla chitarra classica, allora entrambi sconosciuti.<ref>{{Cita web|url=http://www.branduardi.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=151|titolo=Branduardi e la buona novella|sito=Forum www.branduardi.org|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304064920/http://www.branduardi.org/forum/topic.asp?TOPIC_ID=151}}</ref>
 
== Interpretazioni successive ==
Alcune delle canzoni di quest'album sono state reincise da altri artisti:
*''Il ritorno di Giuseppe'' da [[Eugenio Finardi]] nell'album [[Il silenzio e lo spirito]] ([[2003]])
*''Il testamento di Tito'' da [[Michele Maisano|Michele]] nell'album ''[[Vivendo cantando (Michele)|Vivendo cantando]]'' ([[1971]]), dai [[Modena City Ramblers]] nell'album [[¡Viva la vida, muera la muerte!]] ([[2004]])
*''Ave Maria'' da [[Lalli (cantautrice)|Lalli]] nell'album [[Mille papaveri rossi]] ([[2003]]),
*''Maria nella bottega d'un falegname'' dagli [[Arbe Garbe]] nell'album [[Mille papaveri rossi]] ([[2003]])
*''Tre Madri'' è stata reinterpretata da [[Elena Ledda]] e registrata in [[Lingua sarda|sardo]] per l'album tributo ''[[Canti randagi]]'', sotto il nuovo titolo di "Sas tres mamas" ([[1995]]).
*Nell'aprile 2010 la [[Premiata Forneria Marconi]] ha pubblicato [[A.D. 2010 - La buona novella]], una reincisione con nuovi arrangiamenti e l'aggiunta di alcuni brevi intermezzi strumentali.
*Il 23 ottobre 2010 I [[Perturbazione (gruppo musicale)|Perturbazione]] interpretano ''La Buona Novella'' in versione integrale al Teatro Civico di [[Varallo Sesia]] (VC), con l'aggiunta del polistrumentista Dario Mimmo e alcuni ospiti: [[Nada (cantante)|Nada]], [[Alessandro Raina]], Don Carlo Scagiga e [[Paola Roman]]<ref>{{cita web|url=http://www.perturbazione.com/la-buona-novella-di-fabrizio-de-andre-reinterpretato-dai-perturbazione/|titolo=‘La Buona Novella’ di Fabrizio De André reinterpretato dai Perturbazione|editore=perturbazione.com|accesso=4 marzo 2021|urlarchivio=https://archive.is/20140907141225/http://www.perturbazione.com/la-buona-novella-di-fabrizio-de-andre-reinterpretato-dai-perturbazione/|dataarchivio=7 settembre 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=LYAIxMPY8ao|titolo=Tre madri live}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=LYAIxMPY8ao|titolo=Ave Maria live}}</ref>.
* L'''Ave Maria'' è stata interpretata da [[Al Bano]] nell'album [[Amanda è libera (album)|Amanda è libera]].
* [[Antonella Ruggiero]], accompagnata dalla Polifonica Santa Cecilia e l'Ensemble Laborintus dirette da Gabriele Verdinelli, interpreta ''Il sogno di Maria'' al Teatro Verdi di [[Sassari]] il 5 maggio 2009. Interpreta invece ''Ave Maria'' all'[[Anfiteatro romano di Cagliari|Anfiteatro Romano di Cagliari]] il 10 luglio 2005, accompagnata dall'Orchestra di Cagliari e Sassari arrangiata da [[Stefano Barzan]] e diretta da [[Roberto Colombo (musicista)|Roberto Colombo]]. Le registrazioni dal vivo di entrambi i brani sono contenute nell'album "[[Quando facevo la cantante]]" (2018) - CD4 "Il sacro e il classico".
* Nel 2021 il cantautore [[Francesco Giunta (cantautore)|Francesco Giunta]] riadatta in [[Lingua siciliana|siciliano]] l'intero album che, in versione per voci femminili, pianoforte e percussioni, viene pubblicato in vinile con il beneplacito della Fondazione Fabrizio De André Onlus e degli editori originali de ''La Buona Novella''.
 
=== Interpretazioni teatrali ===
* Da quest'album, nel [[2000]], è stato tratto uno spettacolo teatrale con [[Claudio Bisio]] e [[Lina Sastri]], con interpretazioni di [[Leda Battisti]] e la regia di [[Giorgio Gallione]].
* Nel [[2003]] il gruppo teatrale e corale [[Le Nuvole Ensemble]] e il cantautore [[Mimmo de' Tullio]] hanno portato in scena lo spettacolo "''La buona novella - Storia di una donna''", basato sull'opera di De André. Lo spettacolo è stato rivisitato nel 2008 con l'intervento di [[Maurizio Verna]] e [[Michele Ascolese]], riuscendo a ricreare un'atmosfera di notevole suggestione, sia per le sonorità scelte dai due chitarristi, autori anche delle musiche originali di scena, sia per la voce di de’ Tullio, particolarmente simile a quella dello scomparso cantautore genovese. La bella drammaturgia è stata scritta da [[Paolo Ghezzi]] già direttore dell'Adige di Trento e autore del best Seller [[Il Vangelo secondo De Andrè]].
* L'album di De André ha ispirato molti artisti, fra cui uno dei fondatori dell'''[[Associazione Culturale Teatro dei Pazzi]]'' Giovanni Giusto che nel 2003, nello stile del [[Teatro Canzone]], ha ideato lo spettacolo musicale di narrazione ''[[Racconto Per Un Cristiano Comune]]'', ricco di notizie storiche e di curiosi aneddoti, commentato appunto dalle canzoni de ''la Buona Novella'', eseguite da un quartetto musicale - pianoforte, violoncello, chitarra, percussioni - ed interpretate da una raffinata voce femminile. È la predica di un cristiano stanco di sentire prediche, è la sfida di un teatrante invidioso del pubblico del prete, è un apostolo moderno che parla e parla di quel Dio che per entrare nella storia dell'Uomo ne ha condiviso prima insieme una trentina d'anni. Dopo vent'anni di musica e teatro Giovanni Giusto sa che nessuna storia, nemmeno la più fantastica, ha la forza della storia di Gesù: il mistero della nascita, la predicazione, i miracoli, le invidie, il processo, la condanna a morte, la resurrezione.''Voglio raccontare quello che sembra concesso solo ai sacerdoti, a modo mio, un racconto per un cristiano comune e per chi vuole ascoltare senza credere. Lo faccio convinto che non c'è artista senza percorso sperimentale così come non c'è uomo senza ricerca spirituale''.
* Dall'album è stato tratto un omonimo spettacolo teatrale, una lettura-concerto ideata da Elvio Rocchi e realizzata dalla compagnia ''Mille papaveri rossi''. Lo spettacolo, per quartetto e voce recitante, ha debuttato nel dicembre [[2005]] al festival ''Sonarìa'', che si tiene ogni anno a [[Crispiano]].
* Dall'album è stato tratto un concerto per coro (Coro Polifonico del Balzo) e orchestra (Orchestra Sinfonica del Conservatorio Musicale Vincenzo Bellini di Palermo), diretta dal maestro Vincenzo Pillitteri e voci recitanti di [[Edoardo De Angelis]] e di [[Luciano Roman]], arrangiamenti Salvatore Collura, ideato e realizzato dalla compagnia Coro Polifonico del Balzo, regia di Vincenzo Gannuscio e Rosalia Pizzitola.
* Nel 2010, la Premiata Forneria Marconi ha realizzato una versione rock dell'opera, intitolata "A.D.2010 - La Buona Novella". I due membri storici della formazione, Franco Mussida e Franz Di Cioccio, facevano parte de I Quelli, cioè i musicisti che hanno preso parte all'incisione dell'opera originale. Questa nuova versione è stata portata in tour.
* Nel 2017, il gruppo Artenovecento realizza lo spettacolo teatrale e musicale "Il Vangelo secondo De André: novella apocrifa". Lo spettacolo mette in evidenza i parallelismi tra la figura rivoluzionaria di Gesù di Nazareth e quella di David Lazzaretti, profeta dell'Amiata.
*Nel 2017, il Coro Polifonico Malatestiano in collaborazione con l'attore [[Carlo Simoni]] realizza lo spettacolo teatrale ''La buona novella di Fabrizio De André'' eseguendola secondo la rielaborazione per solo, coro e strumenti del M° [[Lorenzo Donati]] e per la direzione del M° Francesco Santini. L'opera è incisa e distribuita da Art Media Music, mentre lo spettacolo viene portato in varie città, tra cui Roma nel 2019.
*Nel 2018 il gruppo Khorakhane’ (Matteo Scheda, Pier David Fanti e Fabrizio Coveri) sviluppa la riedizione de La Buona Novella, con arrangiamenti originali di Fabio Battistelli ed intermezzi di Enrico Pelliconi. Al gruppo originario (chitarra, batteria e canto) si aggiungono Nicoletta Bassetti (violino), Enrico Pelliconi (Tastiere e Fisa) e Gianluca Ravaglia (contrabbasso). Prodotto da MPL Communication e DeepSide, lo spettacolo va in tournée e diventa anche un disco distribuito da CNI ,con le voci di Fabrizio Coveri e Chiara Riondino.
*Nel 2023 [[Neri Marcorè]] trae dal lavoro di De Andrè uno spettacolo eponimo, per la regia di Giorgio Gallione, nel quale i brani del disco si alternano a narrazioni tratte dai [[Vangeli apocrifi]]<ref>https://www.teatro.it/spettacoli/la-buona-novella-neri-marcore</ref>.
 
=== Saggi ===
L'opera ha ispirato diversi saggi che ne hanno analizzato genesi e significato. Un libro che ne analizza genesi, aspetti peculiari e il rapporto che esiste tra i vangeli apocrifi e le leggende popolari è ''Fabrizio De André e la Buona Novella: Vangeli Apocrifi e leggende popolari'', Monica Andrisani, Firenze Libri [[2002]].
 
== Classifiche ==
Ne ''Il testamento di Tito'' vengono elencati i [[dieci comandamenti]], analizzati dall'inedito punto di vista di Tito, il ladrone pentito crocifisso accanto a [[Gesù]]; i nomi dei ladroni variano da vangelo a vangelo (Dimaco, Tito, Disma e Gesta): Tito è il ladrone buono nel vangelo arabo dell'infanzia.
=== Classifiche settimanali ===
Per quanto riguarda la [[musica]], la prima strofa incomincia semplicemente con la voce ed un leggero accompagnamento con la [[chitarra]], crescendo sempre più in strumenti e accompagnamenti fino all'ultima [[strofa]].
{|class="wikitable"
!Classifica (1971)
!Posizione<br />massima
|-
|[[Federazione Industria Musicale Italiana|Italia]]<ref name="HitParadeItalia">{{Cita web|url = https://www.hitparadeitalia.it/hp_yenda/lpe1971.html|titolo = HitParadeItalia - Top Album 1971|sito = Hit Parade Italia|accesso = 27 maggio 2025}}</ref>
|align="center"|2
|}
 
=== Classifiche di fine anno ===
L'opera termina con una sorta di canto di chiesa che incita a lodare l'uomo, e non in quanto figlio di un dio, ma in quanto figlio di un altro uomo, quindi fratello.
{|class="wikitable"
!Classifica (1971)
!Posizione
|-
|Italia<ref name="HitParadeItalia"/>
|align="center"|8
|}
 
==Lista tracceNote ==
<references/>
# - ''Laudate Dominum'' - 0'21"
# - ''L'infanzia di Maria'' - 5'01"
# - ''Il ritorno di Giuseppe'' - 4'07"
# - ''Il sogno di Maria'' - 4'07"
# - ''Ave Maria'' - 1'53"
# - ''Maria nella bottega di un falegname'' - 3'14"
# - ''Via della Croce'' - 4'33"
# - ''Tre madri'' - 2'55"
# - ''[[Il testamento di Tito]]<sup>(1)</sup>'' - 5'51"
# - ''Laudate hominem'' - 3'29"
Testi e musiche: Fabrizio De André
:<small><sup><small>(1)</small></sup>testo di De André, musicato da [[Corrado Castellari]], secondo le dichiarazioni di quest'ultimo [http://www.corradocastellari.it/musiche.aspx?sel=244200621138-222-10] [http://www.viadelcampo.com/html/la_buona_novella.html] e secondo quanto riportato nei ringraziamenti nella busta interna del disco.
 
==Musicisti Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Brunetto Salvarani|wkautore=Brunetto Salvarani||autore2= Odoardo Semellini|titolo= De André. La buona novella: La vera storia di un disco capolavoro|editore=Edizioni Terra Santa|città=Milano|data= 2019|ISBN=9788862406352}}
*[[Franco Mussida]]: [[chitarra elettrica|chitarra]]
* {{cita libro|autore=Riccardo Storti|titolo=I vangeli di Fabrizio De André: la buona novella compie 40 anni|editore= Aereostella|data= 2009|ISBN=978-8896212042}}
*[[Franz Di Cioccio]]: [[batteria (musica)|batteria]]
* {{cita libro|titolo=Vangeli apocrifi e leggende popolari|autore= Monica Andrisani|editore= Firenze Atheneum|data= 2002|ISBN=9788872552094}}
*[[Giorgio Piazza]]: [[basso elettrico|basso]]
* {{Cita libro|autore-capitolo=[[Riccardo Bertoncelli]]|titolo= Belin, sei sicuro? Storia e canzoni di Fabrizio De André|anno= 2003|ed=1 |editore= Giunti|isbn=978-88-09-02853-1|cid=Bertoncelli, 2003|capitolo=Intervista a [[Roberto Dané]], pag. 85}}
*[[Flavio Premoli]]: [[organo (musica)|organo]]
* {{Cita libro|autore=Marco Ansaldo|titolo= Le molte feritoie della notte I volti nascosti di Frabrizio De André|anno= 2015|ed=1 |editore= UTET|isbn=978-88-511-3496-9|}}
*[[Mauro Pagani]]: [[flauto]]
* {{Cita libro|autore=Luigi Viva|wkautore=Luigi Viva|titolo=Non per un dio ma nemmeno per gioco - vita di Fabrizio De André|anno=2000|url=https://archive.org/details/nonperundiomanem0000viva|città=Milano|editore= Feltrinelli|data= 2000| ISBN= 978-88-07-81580-5}}
:''tutti membri del complesso ''[[I Quelli]]'', con la collaborazione di''
*[[Andrea Sacchi]]: [[chitarra elettrica|chitarra]]
 
== Altri progetti ==
==Curiosità==
{{Interprogetto|q=Fabrizio De André#La buona novella|q_preposizione=da|etichetta=''La buona novella''}}
*Da quest'album nel [[2000]] sono stati tratti uno spettacolo teatrale con [[Claudio Bisio]] e [[Lina Sastri]] e un libro che ne analizza genesi, aspetti peculiari e il rapporto che esiste tra i vangeli apocrifi e le leggende popolari: ''Fabrizio De André e la Buona Novella: Vangeli Apocrifi e leggende popolari'', Monica Andrisani, Firenze Libri [[2002]].
*La canzone "Il testamento di Tito" è stata incisa anche dal gruppo [[combat folk]] emiliano [[Modena City Ramblers]].
 
== Collegamenti esterni ==
{{DeAndré}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web | 1 = http://www.faberdeandre.com/discografia/buonanovella-Lp2009.asp | 2 = La scheda dell'edizione in vinile color Oro del 2009 | accesso = 4 marzo 2021 | urlarchivio = https://archive.is/20130409092054/http://www.faberdeandre.com/discografia/buonanovella-Lp2009.asp | dataarchivio = 9 aprile 2013 }}
* [https://web.archive.org/web/20141224205653/http://www.giuseppecirigliano.it/LaBuonaNovella.htm Analisi dei testi] a cura di Giuseppe Cirigliano
* [http://www.diebrucke.it/la-buona-novella/ Analisi dei testi] a cura di Mirko Pagliai
*[https://open.spotify.com/album/667p80UNus6Dan6USQFI2b ''La buona novella di Fabrizio De André''] - Coro Polifonico Malatestiano, rielaborazione per solo, coro e strumenti di Lorenzo Donati.
 
{{Fabrizio De André}}
[[Categoria:Album pop|Buona novella, La]]
{{Portale|Gesù|musica}}
[[Categoria:Album di Fabrizio De André|Buona novella, La]]
[[Categoria:album del 1970|Buona novella, La]]
[[Categoria:Concept album|Buona novella, La]]
 
[[Categoria:Concept album]]
[[scn:La buona novella]]
[[Categoria:Gesù nella musica]]
[[Categoria:Album basati su opere letterarie]]
[[Categoria:Album basati su tradizioni religiose]]