Nikolaj Fëdorovič Fëdorov: differenze tra le versioni

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[[File:Pasternak fedorov.jpg|thumb|''Nikolaj Fëdorov'' ritratto da [[Leonid Pasternak]]]]{{Citazione|Triuno è il solo Dio, e la risurrezione è il suo comandamento.|Nikolaj Fëdorovič Fëdorov<ref>{{Cita libro|nome=Nikolaj F. |cognome=Fëdorov|titolo=''Sobraniye sochineniy N.F. Fedorova v 4-kh tomakh (“Le opere di N.F. Fedorov in 4 volumi”)''|curatore=S.G. Semёnova e A.G. Gaceva|volume=Tomo I |pagina=107}}</ref>|Нет иного Бога, кроме Триединого, и воскрешение — Его заповедь.|lingua=russo}}{{Bio
[[File:Pasternak fedorov.jpg|thumb|''Nikolaj Fëdorov'' ritratto da [[Leonid Pasternak]]]]
{{Bio
|Nome = Nikolaj Fëdorovič
|Cognome = Fëdorov
|ForzaOrdinamento = Fedorov, Nicolaj Fedorovic
|PreData = in [[lingua russa{{russo|russo]] Фёдоров, Николай Фёдорович Фёдоров}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Ključi
|GiornoMeseNascita = 97 giugno
|AnnoNascita = 1829
|LuogoMorte = Mosca
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|GiornoMeseMorte = 28 dicembre
|AnnoMorte = 1903
|Epoca = 1800
|Attività = filosofo
|Nazionalità = russo
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È considerato il fondatore del pensiero [[cosmismo|cosmista]].
 
Bompiani"Pensatore enigmatico", come lo definì [[Sergej Nikolaevič Bulgakov|Bulgakov]]<ref>{{Cita libro|autore=AA. VV.|titolo=Filosofie nel mondo|anno=2014|editore=Bompiani}} (Bibliografia su "Filosofia dell'impresa comune di Fëdorov)</ref> fu filosofo, scrittore e bibliotecario che destò l'interesse e l'ammirazione dei grandi protagonisti della letteratura russa come [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv]] <ref>«Io abbraccio senza riserva il vostro progetto [...] il vostro progetto è il primo movimento dell'umanità sulla via di Cristo.» ({{Cita libro|autore=Lev Šestov, ''|titolo=Speculazione e rivelazione'', |anno=2014|editore=Bompiani 2014}})</ref>, [[Fëdor Dostoevskij]], [[Lev Tolstoj]] <ref>«Sono orgoglioso di vivere nella stessa epoca di un uomo simile» (L. {{Cita|Šestov, ''Opop. cit. ibidem.''}})</ref> e che fu anche noto negli ambienti scientifici per la sua dottrina basata su un'incrollabile fiducia nel progresso delle scienze che, a suo parere, non solo avrebbero rigenerato il mondo impedendo per sempre l'avvento dei disastri naturali ma sarebbero riuscite a sconfiggere la morte attuando la resurrezione dei corpi. La sua tesi, basata su un profondo senso religioso, radicato nella spiritualità del [[cristianesimo ortodosso]], venne delineata nel libro ''Философия общего дела'' (FilosofijaFilosofiya obščegoobshchago dela) (''[[La filosofia dell'opera comune]]'', 2 voll., postumi, 1906-13) dove Fëdorov sosteneva che la filosofia dovesse abbandonare il campo puramente speculativo e diventare una pratica «proiettiva» che si servisse della conoscenza per elaborare un «progetto d'un mondo migliore» dove, attraverso un '«opera comune e universale», si ponesse fine alle ingiustizie, alle paure, e agli egoismi .<ref>''Enciclopedia Treccani'' alla voce corrispondente</ref>.
"Pensatore enigmatico", come lo definì [[Sergej Nikolaevič Bulgakov|Bulgakov]] <ref>AA.VV., ''Filosofie nel mondo'',
Bompiani, 2014 (Bibliografia su "Filosofia dell'impresa comune di Fëdorov)</ref> fu filosofo, scrittore e bibliotecario che destò l'interesse e l'ammirazione dei grandi protagonisti della letteratura russa come [[Vladimir Sergeevič Solov'ëv]] <ref>«Io abbraccio senza riserva il vostro progetto...il vostro progetto è il primo movimento dell'umanità sulla via di Cristo.» (Lev Šestov, ''Speculazione e rivelazione'', Bompiani 2014)</ref>, [[Fëdor Dostoevskij]], [[Lev Tolstoj]] <ref>«Sono orgoglioso di vivere nella stessa epoca di un uomo simile» (L. Šestov, ''Op. cit. ibidem'')</ref> e che fu anche noto negli ambienti scientifici per la sua dottrina basata su un'incrollabile fiducia nel progresso delle scienze che, a suo parere, non solo avrebbero rigenerato il mondo impedendo per sempre l'avvento dei disastri naturali ma sarebbero riuscite a sconfiggere la morte attuando la resurrezione dei corpi. La sua tesi, basata su un profondo senso religioso, radicato nella spiritualità del [[cristianesimo ortodosso]], venne delineata nel libro ''Философия общего дела'' (Filosofija obščego dela) (''La filosofia dell'opera comune'', 2 voll., postumi, 1906-13) dove Fëdorov sosteneva che la filosofia dovesse abbandonare il campo puramente speculativo e diventare una pratica «proiettiva» che si servisse della conoscenza per elaborare un «progetto d'un mondo migliore» dove, attraverso un «opera comune e universale», si ponesse fine alle ingiustizie, alle paure, e agli egoismi <ref>''Enciclopedia Treccani'' alla voce corrispondente</ref>.
 
Durante la vita del filosofo i suoi pochi scritti ebbero scarso successo e furono incompresi dal grande pubblico ;<ref>Tolstoj racconta che volendo far conoscere l'opera di Fedorov espose i principi fondamentali della sua dottrina in una riunione della società psicologica di Mosca ma si accorse che gli astanti ridevano nell'ascoltare le teorie del filosofo. Tolstoj si sdegnò per questo comportamento, lascio la riunione e ritirò la sua adesione alla società.(L. {{Cita|Šestov, ''Opop. cit. ibidem.''}})</ref> eFëdorov laera d'altronde consapevole di essere in anticipo per i suoi tempi, non ancora maturi perché le sue idee fossero capite ed accettate.<ref>Elisabeth Koutaissof, ''Introduction'', in ''N.F. Fëdorov, What was man created for? The philosophy of the common task. Selected works translated from the Russian and abridged by Elisabeth Koutaissof and Marilyn Minto'', London, Honeyglen, 1990, p. 14</ref> Una delle prime importanti recensioni de ''[[La filosofia dell'opera comune]]'' fu realizzata da [[Nikolai Berdyaev]] nel 1915<ref>Nikolai Berdyaev, ''[http://www.berdyaev.com/berdiaev/berd_lib/1915_186.html The Religion of Resusciative Resurrection. "The Philosophy of the Common Task of N. F. Fedorov] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20181014115444/http://www.berdyaev.com/berdiaev/berd_lib/1915_186.html |date=14 ottobre 2018 }}, 1915''</ref>. La riscoperta del suo pensiero avvenne esclusivamentein particolare dopo l'avvento del [[Unione Sovietica|regime sovietico]] che vedeva in Fëdorov il padre del [[cosmismo]], teoria che sosteneva la possibilità di uno sviluppo sociale affidato al progresso tecnico-scientifico, anche se nelle successive ristampe della sua opera si fece sempre molta attenzione a distinguere fra le sue tendenze di Fëdorov considerate come reazionarie (come la fiducia nel cristianesimo ortodosso) da quelle progressiste.<ref>Roberto Manzocco, ''Esseri Umani 2.0: Transumanismo, il pensiero dopo l'uomo'', Springer Science & Business Media, 2014 p.26</ref>. Con l'instaurarsi del regime staliniano però il suo pensiero sarà sempre più emarginato fino a che, nella metà degli anni trenta del XX secolo - così come racconta anche [[Aleksandr Isaevič Solženicyn|Solzenicyn]] - Fëdorov diventerà in [[Unione Sovietica|URSS]] una delle "non persone" delle cui idee era meglio non parlare apertamente, mentre i suoi aperti seguaci venivano perseguitati, come [[Aleksandr Konstantinovič Gorskij|Aleksandr Gorskij]] (1886-1943) e [[Nikolaj Setnitskij]] (1888-1937). Se quindi alcune idee di Fëdorov troveranno realizzazione nella Russia sovietica, ciò avverrà solo indirettamente, senza riconoscergli alcuna paternità ufficiale<ref>George M. Young, ''I cosmisti russi'', Tre Editori, Roma, 2017, p. 247</ref>. Dopo le prime pubblicazioni postume della ''La filosofia dell'opera comune'' del 1906 (primo volume in 480 copie distribuite gratuitamente in conformità alle idee di Fëdorov sulla diffusione del sapere) e del 1913 (secondo volume in 620 copie) frutto del tenace lavoro collettore dei primi stretti discepoli di Fëdorov, [[Nikolaj Peterson]] (1844-1919) e [[Vladimir Kozevnikov]] (1852-1917)<ref>Elisabeth Koutaissof, ''Op. cit.'', p. 17</ref>, bisognerà aspettare il 1982 perché, per la prima volta dalla [[Rivoluzione d'ottobre|rivoluzione d’ottobre]], potesse essere pubblicato un libro di 700 pagine con alcuni scritti selezionati della ''La filosofia dell'opera comune'' su iniziativa dell’astronauta sovietico [[Vitalij Ivanovič Sevast'janov|V. I. Sevast'janov]], sotto gli auspici dell’Istituto di Filosofia dell’[[Accademia russa delle scienze|Accademia delle Scienze dell’URSS]]; tuttavia, quando le autorità ideologiche del [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica|Partito Comunista]] lo vennero a sapere dichiararono la pubblicazione “inopportuna” e “sbagliata”, le copie invendute furono ritirate e probabilmente distrutte<ref>Elisabeth Koutaissof, ''Op. cit.'', p. 13</ref>. Negli anni seguenti, con il definitivo affermarsi del nuovo clima della [[perestrojka]] e grazie in particolare al lavoro di [[Svetlana Semёnova]]<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', p. 264</ref> - che aveva curato l’introduzione del volume del 1982 - si potrà ritornare a parlare apertamente di Fëdorov e del suo pensiero.
 
== Vita ==
Nato nel villaggio di Kliuchi nella [[governatorato di Tambov|provincia di Tambov]], figlio illegittimo del principe Pavel I. [[Gagarin (famiglia)|Gagarin]] e di una donna del luogo di cui si hanno pochissime informazioni<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', p. 73</ref>, così scrive ricordando gli anni dell'infanzia quando imparò l'odio e le divisioni che contraddistinguono l'umanità:
Figlio illegittimo del principe P.I. [[Gagarin (famiglia)|Gagarin]] e di una circassa, lavorò per 25 anni come bibliotecario in uno dei musei più importanti di Mosca, il [[Biblioteca di stato russa|museo Rumyanzev]] che conteneva la biblioteca più importante della città, e condusse un'esistenza fortemente ascetica. Sebbene fosse di idee radicali era profondamente legato ai culti religiosi che frequentava quotidianamente. Sobrio nel mangiare, beveva solo tè e viveva in una stanza in affitto grande come una cella, dormendo su una panca usando un libro come cuscino e coprendosi con vecchi giornali. Disprezzava il denaro e donava gran parte del suo magro salario ai poveri.
{{Citazione|Degli anni dell’infanzia, tre ricordi mi rimangono chiari in mente: ho visto un pane nero, molto nero, di cui (ho sentito dire), i contadini si nutrivano in quelli che probabilmente erano anni di carestia. Fin da bambino ho sentito una spiegazione della guerra (in risposta ad una mia domanda) che mi ha messo una confusione terribile: "In guerra la gente si spara uno all’altro". E, infine, ho imparato che alcune persone non sono nostri parenti, ma estranei, e anche tra i propri parenti alcuni non sono parenti, ma estranei.<ref> Cit. in Nikolai Berdyaev, ''Op. cit.'' </ref>}}
 
All’età di quattro anni, in seguito al matrimonio del padre e alla morte del nonno Ivan qualche mese più tardi, fu costretto ad abbandonare la madre e la tenuta di campagna dei Gagarin nella provincia di [[Cherson (Ucraina)|Cherson]]<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', pp. 73-74</ref>. Studiò alla scuola secondaria di Tambov e poi al liceo Richelieu a [[Odessa]] senza completarvi gli studi forse a seguito di un litigio con gli esaminatori<ref name="EK 16">Elisabeth Koutaissof, ''Op. cit.'', p. 16</ref>. Fu poi insegnante di storia e geografia nelle scuole elementari in alcuni piccoli villaggi periferici della Russia centrale e meridionale nella prima parte della sua vita (dal 1854 al 1868); fu costretto spesso a cambiare la scuola di insegnamento, e dopo diversi anni cambiò lavoro, a causa delle numerose incompatibilità emerse tra il suo modo originale di insegnare e rapportarsi con i giovani alunni, che pare gli volessero un gran bene, e quelli che erano i rigidi e stretti canoni dell’educazione nella Russia imperiale<ref>George M. Young Jr., ''Nikolai F. Fedorov: An introduction,'' Nordland Publishing Company, Belmont, Massachusetts, 1979, p. 20</ref>. Trasferitosi a Mosca lavorò poi con grande abnegazione per 25 anni come bibliotecario in uno dei musei del centro, il [[Biblioteca di stato russa|museo Rumyanzev]], che conteneva la biblioteca più importante della città. Negli ultimi anni lavorerà come bibliotecario responsabile della sala lettura dell’Archivio di Mosca presso il Ministero degli Affari Esteri<ref name="EK 16" /> e trascorrerà anche un certo periodo ad [[Aşgabat]], in [[Asia centrale]], ospite del giudice distrettuale Nikolaj Peterson che riuscì a convincerlo, per la prima volta, a pubblicare degli articoli sotto pseudonimo su un giornale locale<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', pp. 94-95 </ref>. Fëdorov morirà a Mosca a causa di una polmonite contratta nel rigido inverno del 1903<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', p. 99</ref> e sarà sepolto al monastero Skorbjaščenskij della città; fino almeno al 1928, prima della demolizione del cimitero, la sua tomba - contrassegnata da una croce incisa con le parole “Cristo è risorto” - poteva ancora essere trovata<ref>George M. Young Jr.,''Op. cit''.'','' p. 75</ref>.
Come [[Socrate]] si dedicò a un insegnamento esclusivamente orale mettendo la sua straordinaria erudizione al servizio di un unico e gigantesco fine: creare, attraverso mezzi scientifici, le condizioni necessarie per la risurrezione dei morti in chiave progetto al quale l'umanità avrebbe dovuto collaborare ''in toto'' poiché nessun problema sociale, politico, filosofico si sarebbe potuto risolvere se prima non si fosse risolto quello della morte. <ref>R. Manzocco, ''Op.cit.'', pp.18 e sgg.</ref>
 
Figlio illegittimo del principe P.I. [[Gagarin (famiglia)|Gagarin]] e di una circassa, lavorò per 25 anni come bibliotecario in uno dei musei più importanti di Mosca, il [[Biblioteca di stato russa|museo Rumyanzev]] che conteneva la biblioteca più importante della città, e condusse un'esistenza fortemente ascetica. Sebbene fosse di idee radicali era profondamente legato ai culti religiosi che frequentava quotidianamente. Condusse un'esistenza molto ritirata. Sobrio nel mangiare, beveva solo tè e viveva in una stanza in affitto grande come una cella, dormendo su una panca usando un libro come cuscino e coprendosi con vecchi giornali. Disprezzava il denaro e donava gran parte del suo magro salario, circa 400 rubli all'anno<ref>Lev Šestov, ''Op.cit'', p.371</ref>, ai poveri.
== La fiducia nella scienza ==
Ne ''La filosofia dell'opera comune'' del 1903, Fëdorov descrive come una delle tappe fondamentali per il raggiungimento dell'immortalità è la trasformazione della Terra, un magnete naturale, in un [[elettromagnete]]. Una serie di cavi elettrici circonderanno il mondo con una schema a spirale, dando la possibilità di controllare le tempeste e, assieme a una rete di parafulmini, l'intero clima del nostro pianeta. Anche [[Lenin]], successivamente, attribuirà all'elettricità un potere quasi magico, ma questo è nulla rispetto al progetto di Fëdorov, al confronto del quale, secondo l'opinione del critico russo [[Alexandr Dugin]], [[Prometeo]] è un dilettante.
 
ComeFëdorov [[Socrate]] si dedicò a un insegnamento esclusivamente orale mettendometteva la sua straordinaria erudizione al servizio di un unico e gigantescogrande fine: creare, attraverso mezzila scientifici,scienza le condizioni necessarie per la [[risurrezione]] dei morti: in chiaveun progetto al quale l'umanità avrebbe dovuto collaborare ''in toto'' poiché nessun problema sociale, politico, filosofico si sarebbe potuto risolvere se prima non si fosse risolto quello della morte. <ref>R. Manzocco, ''Op.cit.'', pp.18 e sgg.</ref>
Nell'ascesi umana predicata da Fëdorov la castità aveva un ruolo centrale, tenendo soprattutto in conto la sua accentuata [[sessuofobia]]. Tuttavia, egli non s'illuse che il momento della castità universale fosse già giunto: per realizzare il Compito Comune l'umanità necessitava di nuovi individui. Il sesso, in buona sostanza, era un male necessario. Quest'idea venne ripresa più tardi da un fervente cosmista, affezionato alla filosofia fedoroviana, Aleksander Gorsky (1886-1943), che oltre ad avere una propensione per l'occultismo svolgeva in quegli anni i primi, pionieristici studi sul [[paranormale]] <ref>R. Manzocco, ''Op.cit.'', p.28</ref>. Nel tentativo di dare figli alla teoria della castità attiva di Fëdorov, Gorsky sostenne la possibilità di sublimare, accumulare e reindirizzare a fini più nobili gli sterili istinti sessuali, e in questo si può sentire la comunanza d'opinione con quelle [[Sigmund Freud|teorie freudiane]] che agli inizi del XX secolo avevano avuto, se non grande successo, l'attenzione degli scienziati di tutto il mondo.
 
*== ''FilosofiaLa filosofia dell'opera comune'', 1903==
Nella ''La filosofia dell'opera comune'', grazie alla scienza tutti gli antenati sarebbero risorti, in una comunanza lavorativa di archeologia, museologia e biologia. La fase di ricostruzione di un corpo defunto è assimilabile al restauro di un capolavoro del passato. Gli archeologi e gli astronomi (attraverso la ricerca di atomi dei defunti sparsi per il cosmo) si sarebbero occupati della ricostruzione fisica degli avi, mentre gli artisti-scienziati avrebbero convogliato le loro conoscenze nel recupero dell'intima individualità di ogni singolo individuo, dall'assassino all'agricoltore.
{{vedi anche|La filosofia dell'opera comune}}
Per quanto visionarie possano sembrare le sue idee, illa sociologosociologa italiano N.Nynfa Bosco ha opportunamente osservato che l'ingenua fiducia di Fëdorov nella scienza si spiega solo tenendo in conto l'ambiente in cui egli si trovava a lavorare, prerivoluzionario e sempre in attesa di una palingenesi, in cui il filosofo si trovava a lavorare. Mosso all'azione dal profondo contrasto determinato dalle diseguaglianze sociali, questo pensatore sognava un'azione collettiva che portasse al bene comune e all'abbattimento degli ostacoli sociali ed economici.<ref> Nynfa Bosco, ''Introduzione a N. Fèdorov, Filosofia dell'opera comune'', in Id. (ed.), Occidente cristianesimo e progresso, Milano 1981</ref>
 
== Opinioni su Fëdorov ==
La risurrezione immanente da lui promulgata si distingueva da quella trascendente, in quanto frutto dell'azione umana, realizzata entro i limiti del cosmo che non può mai venire trasceso. Questa visione fondamentalmente anticristiana è costata severe critiche nei suoi confronti da parte di schiere di teologi, fra i quali [[Florovskij]]; anche se ci sono stati altri teologi che l'hanno accolta entusiasticamente, come [[Vladimir Solov'ev]].
{{quote|In conclusione, ricorderemo due giudizi di [[Andrej Platonovič Platonov|Andrej Platonov]] e Michail Prisvin, scrittori considerevolmente colpiti dall'atmosfera delle idee di Fëdorov ed in particolare della sua estetica della creazione della vita: «''Bisogna amare l'universo che può essere e non quello che è. L'impossibile è il fidanzato dell'umanità e verso l'impossibile volano le nostre anime''» e : «''Nei gradi superiori si collocano coloro che si danno anima e corpo alla creazione dell'immaginario»''. Nikolaj Fedorovic, il filosofo dell'“impossibile” e dell'“immaginario”, fu al tempo stesso autentico poeta del sogno sublime che proietta sempre in avanti l'umanità.”<ref>{{Cita libro|autore=Svetlana Semёnova|titolo=La creazione della vita. La storia e la cultura nel pensiero di N.F. Fëdorov in “Filosofia, religione e letteratura in Russia all’inizio del XX secolo”|edizione=Guida|data=1993|p=126|pp=}}</ref>}}
{{quote|Esistono due aspetti dell'insegnamento di Fëdorov: l'interpretazione dell'[[Apocalisse]], geniale e unica nella storia del cristianesimo, e il suo “progetto” di risurrezione dei morti che contiene, certamente, un elemento fantastico. Ma la sua coscienza morale è la più alta nella storia del cristianesimo. (…). Bisogna riconoscere che nel progetto di Fëdorov un'intuizione geniale nell'interpretazione delle profezie apocalittiche, una coscienza morale straordinariamente elevata, la responsabilità collettiva di tutti per tutti si uniscono a fantasie utopistiche. Egli sostiene che scienza e tecnica possono contribuire alla risurrezione dei morti, che l'uomo riuscirà a dominare definitivamente le forze elementari della natura, regolare la natura e sottometterla. Certo, tutto ciò si ricollega in lui alle forze vivificatrici della religione, alla fede nella Risurrezione di Cristo. Fëdorov non recepiva appieno il significato della croce, per lui il cristianesimo era esclusivamente la religione della risurrezione. Non avvertiva affatto l'irrazionalità del male. La sua dottrina contiene comunque molti elementi degni di essere ritenuti e che rientrano a pieno titolo nell'idea russa. Personalmente non conosco scrittore più autenticamente russo e che tanto possa risultare estraneo all'Occidente.<ref>{{Cita libro|autore=Nikolaj Berdjaev|titolo=L'idea russa|data=1992|editore=Mursia|pp=210-213}}</ref> }}
{{quote|Saldamente ancorato all'idea centrale che il ''Triuno è il solo Dio, e la risurrezione è il suo comandamento'', il progetto, o più esattamente l'abbozzo fedoroviano dell'opera comune è però abbastanza articolato e ricco di spunti curiosi, di osservazioni acute e bizzarre, di intuizioni precorritrici da raccomandarsi anche a una lettura “laica”. Penso, ma non sono che esempi, alla definizione dell'islamismo e del cristianesimo come incarnazioni delle opposte idee-forza della libertà e dell'obbedienza, della creatività e della conquista destinate a un nuovo, imminente scontro storico; alla polemica ecologica e anticolonialista, pacifista e anticonsumista; al progetto di ovviare all'esaurimento prossimo delle risorse alimentari ed energetiche causato dalla sovrappopolazione del globo con lo sfruttamento dell'energia solare e la conquista di altri pianeti, previa la trasformazione della terra stessa in veicolo spaziale mediante il controllo dell'elettromagnetismo; alla demonizzazione della metropoli e degli [[Stati Uniti d'America]]; alla proposta di un nuovo modello di famiglia, dove l'unità della coppia non sia funzione della procreazione ma del progetto creativo comunitario; alla rivendicazione della parità della donna, che sta all'uomo come l'immagine delle Spirito sta a quella del [[Verbo (cristianesimo)|Logos]]; all'identificazione della civiltà contemporanea come civiltà di ''simulacri'' e ''vanità'', di immagini suggerite e falsi bisogni. Così, ognuno potrà spigolare a suo gusto nel folto, un po' selvaggio ma seducente, di un testo che ammette, come si suol dire, molteplici livelli di lettura<ref>{{Cita libro|autore=N. Bosco|titolo=Op. cit.|anno=|editore=|p=90}}</ref>}}
 
Per Evgenij Vagin, Fëdorov è stato un uomo profondamente cristiano, il cui pensiero può rappresentare un elemento vitale per la rinascita spirituale del cristianesimo<ref>Vagin Evgenij, ''Fedorov, il profeta dell’opera comune'', Russia Cristiana, n. 3/1978 (159), pp. 24-43</ref>.
La vittoria sulla morte avrebbe comportato un sovrappopolamento della Terra, evitabile solo attraverso la colonizzazione di altri pianeti. Una necessità utopica, questa, che affascinò numerosi fisici, fra i quali [[Konstantin Ziolkovsky]], il padre della cosmonautica russa, che conobbe Fëdorov da giovane quando frequentò la biblioteca di Mosca, e che diede un'impronta fisica a questo progetto visionario. Una volta raggiunto il sogno dell'immortalità il Compito Comune non è ancora finito, ma sfocerà nella colonizzazione di altri corpi celesti, attraverso astronavi rese onnipotenti dalla superiore tecnologia umana. Simbolo e strumento di tutto questo sarà la cosiddetta “cattedrale celeste”, resa possibile dalla fusione di architettura e astronomia. Questa cattedrale è uno sciame di astronavi: ogni sua singola protuberanza risponderà ai comandi del suo equipaggio, mentre il movimento collettivo sarà reso grazie a un'intelligenza decentralizzata che nasce dall'unione delle diverse parti (nell'era moderna alcuni critici hanno voluto vedere in quest'idea lo stato embrionale di internet).
 
Per Sergei A. Levickij, nell’idea di Fëdorov c’è “peccato e follia”, ma anche una superiore tensione; il suo pensiero e il suo “progetto” sono un elemento imprescindibile nella storia del pensiero russo<ref>Cit. in Silvano Tagliagambe, ''La "Filosofia dell'opera comune" di Fëdorov e il cosmismo russo'' in ''"La filosofia della seconda metà del Novecento"'' a cura di Gianni Paganini, Vallardi, 1998, p.1432</ref>.
Per quanto visionarie possano sembrare le sue idee, il sociologo italiano N. Bosco ha opportunamente osservato che l'ingenua fiducia di Fëdorov nella scienza si spiega solo tenendo in conto l'ambiente in cui egli si trovava a lavorare, prerivoluzionario e sempre in attesa di una palingenesi. Mosso all'azione dal profondo contrasto determinato dalle diseguaglianze sociali, questo pensatore sognava un'azione collettiva che portasse al bene comune e all'abbattimento degli ostacoli sociali ed economici.
 
Per [[Aleksandr Gel'evič Dugin|Aleksandr Dugin]], il ruolo fondamentale di Fёdorov nella genesi della mentalità russa e sovietica del secolo XX è ancora tutta da scoprire<ref>Aleksandr Dugin, ''Il complotto ideologico del cosmismo russo'' in ''Russia segreta'', Edizioni all’Insegna del Veltro, Parma, 2012, p. 24 </ref>.
==Il supramoralismo==
{{Quote|Supramoralismo è un problema sacro e naturale per tutti i figli, e soprattutto per coloro che credono nel Dio dei loro padri. Infine, supramoralismo è il problema più naturale per tutti gli esseri razionali, poiché la morte è causata da una forza irrazionale. Pertanto tutti i viventi, tutti i figli e le figlie, tutti gli esseri razionali, devono prendere parte alla soluzione del problema, il compito di restituire la vita. È infatti un dovere morale naturale trasformare l’astratto "Perché esiste l'esistente?" in conoscenza ed arte vivente, non in riproduzioni di morti, ma in realtà viventi e nella conoscenza della vita di tutto il passato, di tutto ciò che è esistito. <ref>[http://www.statopotenza.eu/7279/suggestioni-per-il-nuovo-millennio-il-cosmismo-russo-questo-sconosciuto N. F. Fëdorov, ''La filosofia del compito comune'' in ''Stato e potenza''] </ref>}}
Fëdorov, dunque, fonda un'etica particolare, o supramoralismo, come lui stesso lo chiama che deve fondarsi su tre elementi essenziali: L'uomo, Dio e la Natura fusi sinteticamente tra loro. L'uomo essere razionale è guidato dalla volontà di Dio e nello stesso tempo egli guida le forze naturali. L'individuo non deve agire né per sé, né per gli altri, ma con tutti e per tutti, con l'unico scopo di volgere le forze alla risurrezione degli antenati, che avrebbero atteso di rivedere la luce del sole in un ipotetico cimitero mondiale (''mirovoi nekropol''), situato nelle regioni gelide del Nord.
 
Per George M. Young, di fronte allo sconfinato potere della tecnologia moderna, quello di Fëdorov rappresenta - se non la migliore - senz’altro la più completa e profonda riflessione sull’uso che l’uomo dovrebbe farne<ref>George M. Young Jr.,''Op. cit''.'','' p.198</ref>.
Le spaccature sociali a lui contemporanee, che andavano essenzialmente contro quella comunione fraterna in [[Adamo]], erano a suo parere state alimentate dalla colpevole filosofia occidentale, che esaltava il soggetto a spese della collettività: dall'[[oracolo di Delfi]] con il "conosci te stesso", questo processo di disintegrazione ha avuto sostenimento in [[Cartesio]] e [[Kant]] fino a giungere all'autodistruzione con [[Nietzsche]], la cui volontà di potenza Fëdorov ribattezzò "volontà di morte e distruzione". Lo scagliarsi contro quel pensiero filosofico che in larga misura aveva contribuito al progresso scientifico può apparire un controsenso, se non fosse che la concezione etica del pensatore russo, il sopramoralismo, postulava l'abbattimento fra il soggetto e l'oggetto (fra io e tu) attraverso il noi. Un pensiero così innovativo si presta inevitabilmente a diverse chiavi di lettura: alcuni hanno visto in lui l'ideologo di un cristianesimo patriarcale, altri un profeta della rivoluzione scientifica, altri ancora uno studioso dedito all'[[occultismo]], un bolscevico mistico. Tuttavia il suo pensiero non è scindibile da molte altre teorie cosmiche e di palingenesi venture, sebbene tutti i rappresentanti dell'intellighenzia russa successivamente dovranno sempre fare i conti con lui.
== La biblioteca del Museo N.F. Fëdorov ==
L’istituzione più importante per la diffusione del pensiero di Fëdorov e del [[cosmismo]] è oggi la Biblioteca del Museo N.F. Fëdorov<ref>{{Cita web|url=http://www.nffedorov.ru/wiki/Заглавная_страница|titolo=La biblioteca del Museo N.F. Fëdorov|lingua=Russo}}</ref>, fondata nel [[1993]] e situata a [[Mosca (Russia)|Mosca]]. Il progetto di un museo dedicato a Fëdorov e ai suoi eredi intellettuali nacque negli anni ottanta del XX secolo su impulso di [[Svetlana Semёnova]] (1941—2014), considerata&nbsp;– a livello internazionale - la più importante studiosa di Fëdorov e del cosmismo. La Semёnova fu la prima in [[Unione Sovietica|URSS]], a cavallo tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, a ritornare gradualmente e prudentemente a parlare apertamente di Fëdorov. Attualmente il museo è diretto dalla figlia Anastasija Gaceva. Insieme, madre e figlia hanno curato le opere complete di Fëdorov, composte in quattro volumi. Sempre nel 1993, il libro “''Cosmismo russo''”<ref>S.G. Semёnova e A.G. Gaceva (a cura di), ''Russkii kosmizm: Antologiia filosofskoi mysli,'' Mosca, Pedagogika-Press, 1993.</ref> a cura di Semёnova e Gaceva, ha definito per la prima volta il cosmismo e i temi condivisi che lo rendono un movimento e un campo di studi<ref>George M. Young, ''Op. cit.'', pp. 263-264</ref>.
 
== Opere ==
* ''Filosofiya obshchago dela: statʹi, mysli i pisʹma Nikolaja Fedorovicha Ḟedorova'' ("La filosofia dell'opera comune: articoli, riflessioni e lettere di Nicolaj Fedorovic Fëdorov"), 2 voll. pubblicati postumi da V. Kozevnikov e N. Peterson. Volume I, [[Almaty|Vernyj]], 1906, 731 pp.; Volume II, Mosca, 1913, 473 pp..
*''Filosofia dell'opera comune'', 1903
 
== Documentari ==
* {{Cita video|autore=George Carey|titolo=Bussando alla porta del cielo – La corsa allo spazio|url=https://rutube.ru/video/abac67cd3f97dbbc86950cb7158e49d2/|data=2011|editore=Storyville, BBC|lingua=inglese}}
 
==Note==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Nikolaj F. Fëdorov|titolo=What was man created for? The philosophy of the common task. Selected works translated from the Russian and abridged by Elisabeth Koutaissof and Marilyn Minto|dataoriginale=1990|editore=Honeyglen|città=London|lingua=Inglese}}
*{{cita libro|autore=F. Dimitri|titolo=Comunismo magico|editore=Castelvecchi Editore|anno=2004|isbn=88-7615-007-2}}
* Nikolaj F. Fëdorov, ''La filosofia dell’opera comune'' in ''Occidente, cristianesimo e progresso. Antologia dagli scritti di C. Leont’ev e N. Fëdorov'', a cura di G. Riconda e N. Bosco, Torino, Giappichelli, 1981, pp- 95-157.
*{{cita libro|autore= Gino Piovesana|titolo=Storia del pensiero filosofico russo|editore=Edizioni Paoline|città=Alba|anno=1992|isbn=88-215-2540-6}}
* {{Cita libro|autore=Nikolaj F. Fëdorov|wkautore=|curatore=S.G. Semёnova e A.G. Gaceva|titolo=Sobraniye sochineniy N.F. Fedorova v 4-kh tomakh (“Le opere di N.F. Fedorov in 4 volumi”)|url=http://www.nffedorov.ru/wiki/Собрание_сочинений_Н.Ф._Федорова_в_4-х_томах|dataoriginale=pubblicati dal 1995 al 1999|lingua=Russo}}
*{{cita web|autore=Michele Franceschelli|url=http://www.statopotenza.eu/7279/suggestioni-per-il-nuovo-millennio-il-cosmismo-russo-questo-sconosciuto|titolo=Suggestioni per il nuovo millennio: il cosmismo russo, questo sconosciuto|sito=Stato e Potenza|data= 18 maggio 2013|accesso=10 ottobre 2015}}
* {{Cita libro|autore=George M. Young Jr.|titolo=Nikolai F. Fedorov: An introduction|annooriginale=1979|editore=Nordland Publishing Company|città=Belmont-Massachusetts|lingua=Inglese}}
* {{Cita libro|autore=Svetlana Semёnova|titolo=Filosof budushchego veka – Nikolay Fedorov (“Il filosofo del secolo futuro - Nikolai Fedorov”)|url=http://www.nffedorov.ru/texts/fbv/Filosof_buduchego_veka.pdf|data=2004|città=Mosca|lingua=russo}}
* Svetlana Semёnova, ''La creazione della vita. La storia e la cultura nel pensiero di N.F. Fëdorov'' in ''Filosofia, religione e letteratura in Russia all’inizio del XX secolo'', Guida, 1993, pp. 83-126.
* George M. Young, [http://www.treditori.com/novita_cosmisti-russi.htm ''I cosmisti russi: il futurismo esoterico di Nikolai Fedorov e dei suoi seguaci''], Tre Editori, 2017, ISBN 88-86755-49-X
* Silvano Tagliagambe, ''La "Filosofia dell'opera comune" di Fëdorov e il cosmismo russo'' in ''La filosofia della seconda metà del Novecento'' a cura di Gianni Paganini, Vallardi, 1998, pp. 1421-1436.
* {{cita libro|autore= Gino Piovesana|titolo=Storia del pensiero filosofico russo|anno=1992|editore=Edizioni Paoline|città=Alba|annopp=1992273-278|capitolo=La "filosofia dell'opera comune" di N. Fëdorov|isbn=88-215-2540-6}}
* 'Trascendo': [https://medium.com/humanity-in-progress/cosmismo-e-immortalismo-nel-pensiero-di-nikolaj-f-fedorov-3b78f39ea192 ''Cosmismo e Immortalismo nel pensiero di Nikolaj'' ''F. Fedorov''], 2016.
*{{cita web|autore=Michele Franceschelli|url=http, [https://wwwarchiviovirtualepubblicomf.statopotenzablogspot.euit/72792013/05/suggestioni-per-il-nuovo-millennio-il-cosmismo-russo-questo-sconosciuto|titolo=.html ''Suggestioni per il nuovo millennio: il cosmismo russo, questo sconosciuto|sito=Stato e Potenza|data= 18 maggio''], 2013|accesso=10 ottobre 2015}}.
* Michael R. Perry, ''Per sempre per tutti: filosofia morale, crionica e prospettive scientifiche dell'immortalità''. Universal Publishers, 2000.
* {{cita libro|autore=F.Francesco Dimitri|titolo=Comunismo magico|editore=Castelvecchi Editore|anno=2004|isbn=88-7615-007-2}}
 
==Voci correlate==
* [[Cosmismo]]
* [[Konstantin Ziolkovsky|Konstantin Ciolkovsky]]
* [[Antropocosmismo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|url=http://www.nffedorov.ru/wiki/Заглавная_страница|titolo=La biblioteca del Museo N.F. Fëdorov|lingua=russo}}
* {{Cita web|url=http://e-heritage.ru/ras/view/person/publications.html?id=42109227|titolo="La filosofia dell'opera comune" nelle versioni originali del 1906 e 1913|lingua=russo|urlmorto=sì}}
 
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{{Portale|biografie|filosofia russa}}
[[Categoria:Filosofi della religione]]