Edo (città): differenze tra le versioni

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Spiegazione più completa e precisa. Più avanti nel testo della voce viene descritto come il nome fosse anticamente pronunciato Yedo. Per completezza va quindi segnalato anche nell'apertura della voce. Per quanto riguarda Yeddo, si tratta di una variante di Yedo che si trova nelle trascrizioni italiane più antiche.
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{{avvisounicode}}
{{nota disambigua||EDO}}
[[File:100 views edo 062.jpg|thumb|upright=0.7|''Il ponte di Yatsumi'' a Edo (1857 circa), tratto dalle ''[[Cento vedute famose di Edo]]'', di [[Hiroshige Utagawa]].]]
 
'''Edo''' ({{nihongo2|江戸}}, inizialmente {{nihongo2|ゑど}}, {{lett|entrata della [[baia di Tokyo|baia]]|[[estuario]]}}), anche '''Yedo''' o '''Yeddo''',<ref>{{Cita web|url=https://archivio.camera.it/resources/are01/pdf/CD1100022838.pdf|titolo=Esecuzione ai Trattati di Amicizia, Commercio e Navigazione conchiusi tra l’Italia, il Giappone e la Cina}}</ref> era il nome originario della città di [[Tokyo]]. Fu d'uso fino al [[1868]] quando, a seguito della [[restaurazione Meiji]], divenne la residenza della corte [[Imperatore del Giappone|imperiale]], motivo per cui venne ribattezzata ''Tōkyō'' ({{nihongo2|東京}}, {{lett|capitale orientale}}).
{{nihongo|'''Edo'''|江戸||extra=letteralmente: entrata della baia o estuario}} è il vecchio nome dell'odierna [[Tokyo]], la capitale del [[Giappone]], rimasto in uso dal 1180 al 1868. Il moderno museo di Edo-Tokyo, inaugurato nel 1993 nel quartiere di [[Sumida (Tōkyō)|Sumida]], è dedicato alla storia della città dai tempi in cui era chiamata Edo.<ref name=encyclopedia>{{en}} {{cita libro|url=http://books.google.co.jp/books?id=p2QnPijAEmEC&pg=PA167|autore=Louis Frédéric|titolo=Japan Encyclopedia|anno=2002|editore=Harvard University Press|accesso=10 maggio 2014|isbn=978-0-674-01753-5|pagine=167 e 168}}</ref>
 
Lo stesso nome è usato anche per indicare il [[Periodo Edo|periodo storico]] durante il quale la città ospitava lo sede dello [[shōgun]]ato. Storicamente era pronunciato '''Yedo''': fino alla seconda metà del suddetto periodo, infatti, il [[kana]] {{nihongo2|[[ゑ]]|we}} veniva pronunciato come /ye/.
 
{{nihongo|'''Edo'''|江戸||extra=letteralmente:Il entrata della baia o estuario}} è il vecchio nome dell'odiernamoderno [[museo Edo-Tokyo]], lainaugurato capitale delnel [[Giappone1993]], rimastonel in[[quartieri uso dal 1180 al 1868. Il moderno museospeciali di Edo-Tokyo,|quartiere inaugurato nel 1993 nel quartierespeciale]] di [[Sumida (Tōkyō)|Sumida]], è dedicato alla storia della città dai tempi in cui era chiamata Edo.<ref name=encyclopedia>{{en}} {{cita libro|url=http://books.google.co.jp/books?id=p2QnPijAEmEC&pg=PA167|autore=Louis Frédéric|titolo=Japan Encyclopedia|anno=2002|editore=Harvard University Press|accesso=10 maggio 2014|isbn=978-0-674-01753-5|pagine=167 e 168}}</ref>
 
== Storia ==
=== Da villaggio a centro militare ===
Edo fu un piccolo villaggio costiero fino al [[1457]], quando il ''[[daimyodaimyō]]'' (signore{{lett|grande feudalenome}}, lett.un "grandesignore nome"[[feudale]]) Ota{{nihongo|[[Ōta Dokan (Dōkan]]|太田道灌)}} ne fece una cittadella fortificata costruendo il [[castello di Edo]] per conto del [[clan Uesugi]],<ref name=encyclopedia/> potente famiglia dell'antica [[Musashi (provincia)|Provincia di Musashi]]. A differenza delle due maggiori città giapponesi di quel tempo, la capitale [[Kyoto]], raffinata sede della corte imperiale, eed [[Osaka]], principale porto e centro del commercio, Edo crebbe come un centro militare dipendente dal ''daimyodaimyō'', e la componente nevralgica della sua popolazione era costituita soprattutto da [[samurai]] e dalle loro famiglie.
 
=== Periodo Sengoku ===
Attorno alla metà del [[XVI secolo]], durante il [[Periodo Sengoku]], il clan Uesugi fu sconfitto dal [[tardo clan Hōjō]] della vicina [[Sagami (provincia)|Provincia di Sagami]], che assunse il controllo di Edo. Nel 1590, le truppe di [[Toyotomi Hideyoshi]] posero fine al dominio degli Hōjō con l'[[Assedio di Odawara (1590)|assedio di Odawara]], dove il clan aveva mantenuto la propria roccaforte. L'evento segnò una tappa fondamentale nella riunificazione del Giappone. Le terre di Edo passarono quindi a [[Tokugawa Ieyasu]],<ref name=encyclopedia/> il maggiore alleato di Hideyoshi. Con la morte di quest'ultimo, la definitiva riunificazione del Paese riuscì a Tokugawa, che si era nel frattempo stabilito a Edo e fu nominato [[shogunshōgun]] ("[[signore della guerra]]" e [[dittatura militare|dittatore militare]]) dall'imperatore [[Go-YozeiYōzei]] nel [[1603]].
 
=== Sede dello shogunato ===
Edo ebbe grande sviluppo durante lo [[shogunato Tokugawa]], la cui dittatura comprende quella parte della [[storia del Giappone]] nota come [[Periodo Edo]], che durò dal [[1603]] al [[1868]]. Durante tale periodo, la residenza e la corte dello [[shogunshōgun]] erano nel castello di Edo, ristrutturato dalle fondamenta e grandemente ampliato da Ieyasu.<ref name=encyclopedia/> Sebbene la capitale ufficiale fosse rimasta [[Kyoto]], che era la residenza dell'imperatore, Edo in quest'epoca divenne la più grande città del [[Giappone]]. Secondo una tradizione già in uso al tempo di Hideyoshi, i ''[[daimyodaimyō]]'' di tutto il Giappone furono obbligati da Ieyasu ad avere una residenza a Edo, con l'obbligo di soggiornarvi periodicamente. In tale residenza dovevano vivere in pianta stabile la moglie e l'erede del ''daimyo'', che erano di fatto ostaggi dello shogun. In tale modo era assicurato il controllo dello shogun sui feudatari. Nel 1635, con l'introduzione del ''[[Sankin-kōtai]]'', tale pratica divenne legge. La concentrazione a Edo dei ''daimyo'', delle loro famiglie e dei loro seguiti precedette il necessario arrivo di commercianti, burocrati, artigiani e contadini. In breve tempo la popolazione residente di Edo si moltiplicò.<ref name=encyclopedia/>
[[File:Meireki fire.JPG|thumb|Stampa dell'Ottocento raffigurante il grande incendio di Meireki che devastò Edo]]
 
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Edo era diventata il centro del Paese ed esercitò una crescente influenza sulle altre città, soprattutto sotto il profilo culturale.<ref name=encyclopedia/> Nel Periodo Edo fiorirono in Giappone diverse arti; una delle più caratteristiche fu l'{{nihongo|''[[Ukiyo-e]]''|浮世絵}}, un genere di incisione e [[stampa (arte)|stampa]] a colori su [[legno]] che rese famosi diversi artisti, tra i quali [[Hiroshige]].<ref name=kobayashi/>
 
Una serie di editti emanati dal 1633 al 1639 imposero sul Paese una [[politica isolazionista]] nota come {{nihongo|''[[Sakoku]]''|鎖国||letteralmente: {{lett|Paese in catene}}}}, con cui furono proibiti l'accesso in Giappone agli stranieri - eccezion fatta per gli [[olandesi]] a [[Dejima]] e i [[cinesi]] a [[Nagasaki]] - e l'uscita dal Paese ai giapponesi. Il divieto di entrata agli stranieri rimase in vigore fino al 1853, quando le {{nihongo|[[Navi Nere]]|黒船|Kuro Fune}} statunitensi al comando del [[commodoro]] [[Matthew Perry (ufficiale di marina)|Matthew Perry]] ancorarono nel porto giapponese di Uraga, costringendo lo shogun a rimuovere il blocco.<ref>{{en}} {{cita libro|autore=Laver, Michael S.|titolo=The Sakoku Edicts and the Politics of Tokugawa Hegemony|anno=2011|editore=Cambria Press|url=http://books.google.it/books?id=A70rqmKB7ikC}}</ref>
[[File:Edo Castle inof Yedo, theinner 1860smoat.jpg|thumb|Il [[castello di Edo]] negli anni sessanta dell'Ottocento]]
 
=== Fine dello shogunato: Edo diventa Tokyo ===
Il malumore delle fazioni contrarie ai Tokugawa fu accentuato da tale evento ed ebbe inizio l'ultima parte del Periodo Edo, chiamata {{nihongo|''[[Bakumatsu]]''|幕末||extra=letteralmente: fine della cortina}}, caratterizzata da una serie di conflitti interni che culminarono nella [[guerra Boshin]] (1868-1869). Questa [[guerra civile]] pose fine alla dittatura militare dello shogun e vide la [[restaurazioneRinnovamento Meiji|restaurazione del potere imperiale]], dopo l'incoronazione del sedicenne imperatore [[Meiji]], avvenuta il 12 ottobre 1868.<ref name=ponsonby/>
 
Il Periodo Edo finì con la resa dello shogun, nel gennaio del 1868, e la caduta della città tra il maggio e il luglio successivi; il resto del conflitto vide le forze filo-imperiali sconfiggere gli ultimi lealisti dello shogunato, rifugiatisi in [[HokkaidoHokkaidō]]. La città divenne così la nuova capitale; situata ad est della vecchia capitale [[Kyoto]], fu ribattezzata {{nihongo|Tokyo|東京|Tōkyō|extra={{lett|capitale orientale}}}} il 3 settembre [[1868]]. Poco dopo [[Meiji]] si trasferì da Kyoto nel vecchio castello di Edo, diventato da allora il palazzo imperiale.<ref name=ponsonby>{{en}} {{cita libro|autore=Ponsonby-Fane, Richard|anno=1956|titolo=Kyoto: the Old Capital, 794–1869|pagine= 327, 328}}</ref> Ebbe così inizio il [[Periodoperiodo Meiji]], decretando l'uscita del Giappone dal Medioevo e aprendo una stagione di profondo ammodernamento del Paese, noto come [[Rinnovamentorinnovamento Meiji]].
 
== Galleria d'immagini ==
{{Immagine grande|Panorama_of_EdoEdo_Panorama_old_Tokyo_color_photochrom.jpg|1000px|Edo sul finire del dell'[[periodo Edo|omonimo periodo omonimo]], fotografata da [[Felice Beato]] nel [[1865]] o [[1866]].}}
 
== Note ==
<references/>
 
== AltriVoci progetticorrelate ==
*[[Museo Fukagawa Edo]]
{{interprogetto|commons=Category:Edo}}
 
== Altri progetti ==
{{Immagine grande|Panorama_of_Edo.jpg|1000px|Edo sul finire del [[periodo Edo|periodo omonimo]], fotografata da [[Felice Beato]] nel [[1865]] o [[1866]].}}
{{interprogetto|commons=Category:Edo}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Giappone|storia}}
[[Categoria:Edo (città)| ]]
 
[[Categoria:Storia di Tokyo]]