Marijuana: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
[[File:Cannabis Plant.jpg|thumb|''Cannabis'' con infiorescenze]]
[[File:Macro cannabis bud.jpg|thumb|Fiore di ''Cannabis'' essiccato]]
La '''marijuana''' (chiamata colloquialmente ''erba'' o anche ''gangia''<ref>''gàngia'' in {{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/gangia_res-dd40b377-001d-11de-9d89-0016357eee51/|titolo=Vocabolario Treccani}}</ref>, dal termine [[hindi]] गांजा, ''gānjā'') è una [[sostanza psicoattiva]] che si ottiene dalle [[infiorescenza|infiorescenze]] essiccate delle piante femminili di [[cannabis]].<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/marijuana|titolo=Marijuana|sito=treccani.it|editore=[[Enciclopedia Treccani]]|accesso=2 gennaio 2019}}</ref> In tutte le varietà di canapa sono contenute, in concentrazioni e proporzioni variabili, diverse sostanze psicoattive, tra cui la principale è il [[delta-9-tetraidrocannabinolo]] (comunemente detto ''THC''), che rendono la pianta [[Proibizionismo della cannabis|illegale]] in molti paesi. Esistono tuttavia varietà coltivabili legalmente, per le quali il limite a questo contenuto viene fissato per legge.
Le piante di cannabis sono [[Dioico|dioiche]], cioè posseggono due generi: femmina e maschio. Nell'uso che si fa della cannabis a scopo esclusivamente produttivo, i maschi di una varietà vengono usati per essere incrociati con femmine di altre varietà, così generando, dai semi della femmina incrociata, una nuova varietà differente da entrambe le piante genitrici. Ogni varietà di cannabis produce principi attivi in diverse quantità rispetto alle altre: un esempio sono la Haze o la [[Kush (cannabis)|Kush]].
La classificazione della cannabis non è del tutto chiara e il dibattito scientifico è tuttora in corso. Attualmente la cannabis è identificata come ''[[Cannabis sativa]]'' <small>''L. 1753''</small><ref>[https://www.unimontagna.it/web/uploads/2017/04/Almici-Bruno-Elaborato-finale_PROTETTO.pdf]</ref>, con tre sottospecie: ''sativa'', ''indica'' e ''ruderalis''. Queste si differenziano sia per le dimensioni delle piante, che per le concentrazioni di principi attivi e, dunque, anche per gli effetti indotti dai loro rispettivi derivati. Nonostante venga considerata una [[droga leggera]], è una sostanza psicoattiva in grado di causare [[dipendenza]].<ref>{{cita libro|titolo=Le droghe, in sostanza|curatore=Ludovica Lugli|città=Milano|editore=Iperborea|anno=2022|collana=Cose spiegate bene|ISBN=978-88-7091-926-4|capitolo=Cosa ci fa la cannabis|pp=74-83}}</ref>
== Etimologia ==
[[File:Cannabis flowering.jpg|thumb|Infiorescenze di ''Cannabis (quelle biancastre)'']]
L'etimologia del termine ''marijuana'' (con grafia inglese) è sconosciuta.<ref>{{cita testo|url=http://www.treccani.it/vocabolario/marijuana/|titolo=Link alla voce del Vocabolario Treccani online}}</ref> In origine questo era il nome usato comunemente in [[Messico]] (''marihuana'') per indicare la varietà di canapa detta [[Cannabis indica|indiana]], ove destinata al consumo come [[sostanza stupefacente]]{{senza fonte}}. La diffusione internazionale del termine ''marijuana'' per designare più genericamente la pianta della [[canapa]], a prescindere dall'uso, è dovuta a un'alacre campagna mediatica promossa negli [[Stati Uniti d'America|USA]] durante gli [[anni 1930|anni trenta]]<ref>{{Cita web|url = http://www.huffingtonpost.it/the-influence/perche-la-marijuana-e-vietata_b_9226738.html|titolo = Perché la marijuana è vietata? Il vero motivo è peggiore di quanto si possa immaginare|accesso = 18 febbraio 2016|sito = L'Huffington Post}}</ref> dal magnate dei giornali [[William Randolph Hearst]], il quale adottò un vocabolo messicano dal momento che il Messico era allora considerato negli USA una nazione ostile. I toni scandalistici dei suoi giornali crearono nell'[[opinione pubblica]] un clima di avversione per la pianta della canapa che avrebbe portato alla [[Proibizionismo della cannabis|proibizione]] della stessa da parte del presidente degli Stati Uniti [[Franklin Delano Roosevelt]], che il 14 giugno [[1937]] firmò il [[Marihuana Tax Act]].<ref>Vedi [[Marihuana Tax Act#La campagna contro la marijuana|Marihuana Tax Act]] e ''[[William Randolph Hearst#Hearst contro la marijuana|Hearst contro la marijuana]]''</ref>
Sono innumerevoli in Italia e all'estero i termini gergali, regionali o subregionali, che identificano la marijuana. Nel gergo comune, per marijuana si intendono le infiorescenze delle piante femminili della canapa.
Negli [[Anni 1930|anni trenta]], l'antropologa [[Sula Benet]] ha evidenziato la possibilità che gli antichi israeliti facessero un uso sacrale della cannabis, desumendo l'informazione dai versetti della [[Bibbia]] in cui si parla di ''kaneh bosm'' (קְנֵה בֹשֶׂם), termine che in italiano è stato tradotto in "canna aromatica", "canna odorifera", "canna odorosa" o "cannella". Questa compare in {{Passo biblico|Esodo|30:22-24}}; {{Passo biblico|Cantico dei Cantici|4:12-14}}; {{Passo biblico|Isaia|43:22-24}}; {{Passo biblico|Geremia|6:20}}; {{Passo biblico|Ezechiele|27:19}}.
==
[[File:Vaporizer 01.JPG|thumb|Vaporizzatore con tubo flessibile]]
[[File:Sebse.jpg|thumb|Il ''sebsi'', una pipa con fornello molto stretto (migliore: diametro di 5.5 mm) che contiene un setaccio di filo, usata in [[Marocco]] per fumare hashish]]
Gli effetti indotti dall'uso di marijuana sono svariati, hanno differente intensità a seconda del soggetto, delle circostanze psicofisiche in cui la si assume, della contemporanea assunzione di alcool o altre sostanze psicoattive, dell'assuefazione del consumatore, della quantità di principio attivo ([[Delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]]) assunta e della composizione chimica della specie presa in esame; ad esempio le specie con alti valori di [[Cannabidiolo|CBD]] e moderati o bassi livelli di [[Delta-9-tetraidrocannabinolo|THC]] hanno effetti localizzati principalmente sul fisico, apportando analgesia e rilassamento, caratteristiche che la rendono preferibile rispetto ad altre per uso terapeutico.
Diversi studi, recenti e non, hanno dimostrato che la cannabis presenta un effetto entourage, modulato dalla quantità dei cannabinoidi presenti (non solo THC e CBD)<ref>{{cita web|url=https://www.cannabisterapeutica.info/2014/10/28/terpeni-ed-effetto-entourage-gli-aromi-medicinali-della-cannabis/|titolo=Terpeni ed effetto entourage: gli aromi medicinali della cannabis|accesso=27 settembre 2020}}</ref>. Inoltre, stando a nuovi studi, sembrerebbe che il profilo terpenico sia determinante per definire e modulare gli effetti di un particolare strain su un soggetto<ref>{{cita web|url=https://cannabiscienza.it/pubblicazioni/pianta/che-cose-la-cannabis-terapeutica/#4.2|titolo=Il profilo terpenico|27 settembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://cannabiscienza.it/pubblicazioni/pianta/che-cose-la-cannabis-terapeutica/#7.1|titolo=Quale ruolo hanno i terpeni nella cannabis terapeutica|accesso=27 settembre 2020}}</ref><ref>{{cita web|url=https://bpspubs.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/j.1476-5381.2011.01238.x|titolo=La potenziale sinergia della cannabis e gli effetti entourage dei fitocannabinoidi e terpenoidi|sito = British Journal of Pharmacology|accesso=27 settembre 2020}}</ref>.
I principali effetti sono:
* [[Analgesia]] e diminuzione del dolore fisico
* Sensazione generale di rilassamento e benessere (soggettivo)
* Euforia (dipende dal contesto)
* Amplificazione delle percezioni sensoriali (soggettivo)
* Sonnolenza
* Aumento dell'appetito, detto comunemente ''fame chimica''<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/scienza/salute/perche-la-cannabis-fa-venire-fame|titolo=Perché fumare cannabis fa venire fame?|autore=Margherita Fronte|data=11 febbraio 2014|accesso=11 ottobre 2019}}</ref>
* Azione anti-emetica
* Riduzione della pressione sanguigna
* Leggero aumento del battito cardiaco ([[Tachicardia]])
* Vasodilatazione
* Riduzione pressione oculare (motivo per cui, insieme alla vasodilatazione, gli occhi si arrossano)
* Secchezza delle fauci
È importante sottolineare che gli effetti della marijuana possono diventare positivi o negativi a seconda del soggetto che l'assume, dalla tipologia (qualità, valori di THC e CBD, quantità assunta), dal contesto sociale e dalle attività svolte sotto gli effetti della sostanza.
Detto ciò, un uso eccessivo può portare ad un'intossicazione acuta, la quale si manifesta con sintomi quali:
* Forte stato ansioso, con possibili attacchi d'ansia\panico
* Paranoia
* Allucinazioni ricorrenti (dovute a molteplici fattori, in primis l'alterazione o distorsione delle percezioni sensoriali)
* Nausea e vertigini
Bisogna ricordare che l'intossicazione acuta si risolve nel giro di qualche ora.
===Overdose===
Non sono mai stati registrati casi di overdose da uso di cannabis.
L'overdose da cannabis non è possibile per varie ragioni: i recettori del sistema endocannabinoide non sono legati ad alcuna funzione vitale quali la regolazione del respiro o del battito cardiaco<ref>https://cannabiscienza.it/pubblicazioni/sistema-endocannabinoide/sapere-sistema-endocannabinoide/#2</ref>, pertanto non viene soppressa alcuna funzione.
La cannabis, come riferito sopra, presenta un effetto entourage, che limita e modula l'azione del THC, il cui principale agonista è il CBD (molecola non psicotropa).
I dati di riferimento di una overdose teorica prendono in considerazione la sola assunzione di THC puro, pertanto riferibile esclusivamente all'eventuale assunzione di THC puro. Questi dati indicano che una possibile overdose avverrebbe se un uomo di 70 kg assumesse 1,5 kg di THC puro in una volta sola. Se si tiene conto che in media uno spinello contiene circa 1g di cannabis, con una percentuale massima di THC variabile dallo 0.2% al 30% (e non puro) a seconda della varietà e del fitocomplesso annesso, l'overdose diventa impossibile in termini pratici<ref>https://www.zativo.it/blog/180-perche-un-overdose-letale-di-cannabis-non-e-possibile</ref>.
Questo rende la marijuana la sostanza psicoattiva ad uso ludico più sicura tra quelle comunemente usate<ref>https://www.who.int/medicines/access/controlled-substances/Section3-thc-Toxicology.pdf?ua=1e</ref><ref>https://www.businessinsider.com/chart-drugs-that-cause-the-most-harm-2013-9?IR=T</ref>.
Purtuttavia un eccesso nell'assunzione di cannabis è possibile, con effetti negativi anche molto marcati (che variano dalla quantità assunta, dal soggetto e molti altri parametri), pertanto l'uso deve essere responsabile e consapevole.
=== Positività al THC nel sangue ===
Il principale cannabinoide, il delta-9-tetraidrocannabinolo, è liposolubile, ovvero si lega facilmente a sostanze grasse, compreso il grasso corporeo.
Poiché una volta legato ad una molecola lipidica il legame dura per molto tempo, la positività al THC in caso di analisi del sangue può essere
rilevata anche molte settimane, se non mesi dopo, l'ultima assunzione. Questo perché il rilascio della molecola avviene lentamente ma costantemente nel tempo, facendo risultare l'individuo positivo al rilevamento della sostanza, senza che però questo abbia alcun effetto psicotropo (sperimentabile solo al momento dell'assunzione). I fattori che determinano la positività sono molteplici, ma i principali sono riassumibili in: sesso, età, quantitativo assunto, regolarità o meno di assunzione, percentuale di grasso corporeo.
=== Effetti a lungo termine ===
{{vedi anche|Effetti della cannabis sulla salute}}
In varietà costituite da alti contenuti di THC e bassi di CBD gli effetti risulteranno narcotici e in casi particolari anche psichedelici.
Consumatori abituali riferiscono che in alcuni soggetti questi effetti tendono a scomparire o attenuarsi, probabilmente per via dell'instaurarsi di un certo grado di tolleranza specifica.<ref>Robert B. Millman, ''Medicina della Tossicodipendenza'', anno III numero 8, settembre 1995.</ref> Non è ancora chiaro se fumare marijuana aumenti o diminuisca il rischio di cancro. Inoltre, l'uso di tali sostanze può anche provocare effetti come: disorientamento e forte opacità cognitiva, [[Apatia (psicologia)|apatia]] (in caso di assunzione prolungata e predisposizione) e percezione di maggiore brillantezza dei colori.
In quei paesi nei quali è consentito l'uso medicale di questa sostanza, si cerca di proporre all'utilizzatore l'impiego di apparecchi atti a ridurre il danno da fumo, come ad esempio ''vaporizzatori'' che evitano la combustione delle infiorescenze estraendone, comunque, i cannabinoidi.
Al pari di ogni altra molecola attiva, anche gli effetti collaterali dei cannabinoidi sono in stretta relazione col metabolismo e con le dosi assunte dal soggetto. Inoltre, i vari effetti, possono essere condizionati in maniera importante anche da altri due fattori: il ''set'' (lo stato d'animo di chi consuma) e il ''setting'' (la compagnia con cui si trova e il luogo dove si trova il consumatore).
Uno studio condotto da ricercatori della [[University of Southern California]] e dell'[[Università di New York]] ha mostrato una diminuzione della depressione nei consumatori di cannabis.<ref>{{Cita pubblicazione | titolo=Decreased depression in marijuana users | url=https://archive.org/details/sim_addictive-behaviors_2006-04_31_4/page/738 | autore=Denson, T.F.|autore2=Earleywine, M. | rivista=Addictive Behaviors | volume=31 |numero= 4 |anno=2006 |pp=738-742}}</ref>
Nel marzo 2007 la rivista scientifica [[The Lancet]] pubblica uno studio che evidenzia minore pericolosità della marijuana rispetto ad [[etanolo|alcool]], [[nicotina]] o [[benzodiazepine]]. Le leggi di mercato nel campo della cannabis, e il suo prestarsi all'ibridazione, fanno sì che vengano commercializzate varietà con concentrazioni sempre maggiori di cannabinoidi (specialmente di THC); questo, ovviamente, ha ripercussioni sull'entità degli effetti.
Gli studi sugli effetti dell'esposizione prenatale alla marijuana, pur escludendo l'aumento di patologie perinatali (parto prematuro, basso peso alla nascita) hanno evidenziato effetti sullo sviluppo delle cellule del sistema nervoso, nella corteccia prefrontale e nell'ippocampo. Questi bambini possono presentare deficit dell'apprendimento, problemi della socializzazione e turbe comportamentali (simili, nei casi più gravi, alla sindrome alcolica fetale), che compaiono in età scolare.<ref>Obstetric and neonatal effects of drugs of abuse. Levy M., Koren G. -- Department of Pediatrics, Hospital for Sick Children, Toronto, Ontario, Canada.</ref>
Tuttavia, altri studi avrebbero evidenziato che l'esposizione moderata ai cannabinoidi della marijuana durante la gravidanza diminuirebbero della metà il rischio di morte alla nascita.<ref>{{cita testo|url=http://losangelesfreepress.com/cannabis-reduces-infant-mortality/|titolo=Cannabis Reduces Infant Mortality | LosAngelesFreePress.com<!-- Titolo generato automaticamente -->|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101128132820/http://losangelesfreepress.com/cannabis-reduces-infant-mortality/ }}</ref>
Come diversi studi scientifici dimostrano, i cannabinoidi hanno la capacità di interagire , se assunti in contemporanea.<ref>{{cita web|url=https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/c/cannabis-e-cannabinoidi#effetti|titolo=Cannabis e Cannabinoidi|accesso=23 ottobre 2023}}</ref> L'esempio più comune è dato dal principio attivo CBD, non psicoattivo, che ha la proprietà di annullare gli effetti negativi del THC su respirazione, battito cardiaco, pressione sanguigna; molto importante per pazienti che soffrono di problematiche cardio-vascolari o cardio-respiratorie. Le varietà di cannabis per uso terapeutico possono arrivare a contenere una percentuale di CBD anche del 14%, ma questo dipende molto dal tipo di malattia con cui si ha a che fare; infatti, il Bedrocan, noto farmaco importato dall'Olanda, ha una percentuale di CBD solo dell'1% circa, e THC al 19% circa.
La correlazione fra consumo di canapa e sviluppo di patologie psichiatriche, è stata indagata in diversi studi, che sono però giunti a risultati diversi: alcuni avevano suggerito, per i consumatori abituali, una probabilità più elevata di sviluppare alcune malattie [[psichiatria|psichiatriche]] rispetto alla popolazione generale<ref>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21560079|titolo=Cannabis and mental health. [Actas Esp Psiquiatr. 2011 May-Jun] - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>; altri invece, come quello effettuato dall'Università di Harvard nel 2013, escludevano la correlazione tra consumo di canapa e sviluppo di problemi psichiatrici<ref name="autogenerato1">{{cita testo|url=https://psychcentral.com/news/2013/12/10/harvard-marijuana-doesnt-cause-schizophrenia/63148.html|titolo=Harvard: Marijuana Doesn't Cause Schizophrenia}}</ref>.
Particolare attenzione è stata posta ai consumatori adolescenti e di giovane età. Infatti, in uno studio pubblicato nel luglio 2012, sono stati evidenziati problemi cerebrali e scompensi nell'attività neurale di alcune zone del cervello, nei consumatori più giovani. Questo studio, della durata di 35 anni e pubblicato dalla National Academy of Sciences, ha fornito evidenza oggettiva di danni irreversibili sull'apprendimento nei consumatori cronici adolescenti,<ref name="Meier2012">{{cita pubblicazione |url=http://www.pnas.org/content/early/2012/08/22/1206820109.abstract |autore=Meier MH |autore2=et al. |data=30 luglio 2012 |titolo=Persistent cannabis users show neuropsychological decline from childhood to midlife |rivista=PNAS |volume=109 (40) |doi=10.1073/pnas.1206820109 |lingua= inglese | issn = 0027-8424 }}</ref> in particolare, danni persistenti all'intelligenza, alla capacità cognitiva e di memoria nei minori di 18 anni, danni non evidenziati in soggetti che avevano cominciato a fumare in età adulta.<ref name="Zalesky2012">{{cita pubblicazione |url=https://brain.oxfordjournals.org/content/brain/early/2012/06/04/brain.aws136.full.pdf |autore=Zalesky A |autore2=Nadia Solowij |autore3=Murat Yücel, Dan I. Lubman, Michael Takagi, Ian H. Harding, Valentina Lorenzetti, Ruopeng Wang, Karissa Searle, Christos Pantelis and Marc Seal |data= 4 giugno 2012 |titolo=Effect of long-term cannabis use on axonal fibre connectivity |rivista=Brain |pp=2245-55 |PMID=22669080 |doi=10.1093/brain/aws136 |lingua=inglese }}</ref>
In realtà, molti altri studi sono stati condotti in antitesi allo studio della ''National Academy of Sciences'', come quelli che hanno reclutato quasi tremila coppie di gemelli (tra i 9 e gli 11 anni), sempre negli Stati Uniti. Nel corso di 10 anni, i ragazzi sono stati sottoposti a diversi test di intelligenza e a interviste confidenziali, in cui dovevano dichiarare l'eventuale uso di marijuana, o di altre droghe, farmaci e alcol. Il risultato è stato in parte inaspettato: i ragazzi che avevano riferito uso di cannabis, hanno perso fino a quattro punti di quoziente intellettivo, ma anche i loro fratelli gemelli che avevano dichiarato di non fumare. Il risultato ha portato i ricercatori a considerare la possibilità che i danni al cervello, o meglio allo sviluppo cognitivo, potevano essere provocati da qualche altro fattore concomitante, al momento non noto.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nicholas J.|cognome=Jackson|data=2 febbraio 2016|titolo=Impact of adolescent marijuana use on intelligence: Results from two longitudinal twin studies|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=113|numero=5|pp=E500–E508|lingua=en|accesso=9 ottobre 2018|doi=10.1073/pnas.1516648113|url=http://www.pnas.org/content/113/5/E500|nome2=Joshua D.|cognome2=Isen|nome3=Rubin|cognome3=Khoddam}}</ref>
Non si possono trarre conclusioni definitive, poiché vi sono in corso diversi studi, compresi quelli che valutano gli effetti della cannabis per uso medico,<ref name="pmid31365275">{{Cita pubblicazione|autore=Burggren AC, Shirazi A, Ginder N, London ED, Bara A, Ferland JN, Rompala G, Szutorisz H, Hurd YL |titolo=Cannabis effects on brain structure, function, and cognition: considerations for medical uses of cannabis and its derivatives |rivista=Am J Drug Alcohol Abuse |volume=45 |numero=6 |pp=563-579 |data=luglio 2019 |pmid=31365275 |pmc=8445589 |doi=10.1080/00952990.2019.1634086 |url= |accesso=23 ottobre 2023}}</ref> ma si può affermare, che i possibili danni causati dal consumo eccessivo e a lungo termine, sono simili a quelli che può riportare un [[Tabagismo|tabagista]] e che non è stato registrato nessun caso di morte da overdose fatale di sola marijuana. Non sono emerse relazioni dirette tra l'uso di cannabis e i tumori associati al fumo di sigarette, come quello al polmone, e con altri tipi di tumori, asma o malattie cardiovascolari.
Di contro l'utilizzo della cannabis già in età adolescenziale potrebbe portare a delle alterazioni nello sviluppo cognitivo e della delicata morfologia sinaptica del cervello<ref name="pmid34021274">{{Cita pubblicazione|autore=Bara A, Ferland JN, Rompala G, Szutorisz H, Hurd YL |titolo=Cannabis and synaptic reprogramming of the developing brain |rivista=Nat Rev Neurosci |volume=22 |numero=7 |pp=423-438 |data=luglio 2021 |pmid=34021274 |pmc=8445589 |doi=10.1038/s41583-021-00465-5 |url= |accesso=23 ottobre 2023}}</ref>, anche se i fattori in gioco non sono tutti noti.
Uno studio, pubblicato nel 2018 sull'American Journal of Public Health, durato oltre 16 anni e condotto su più di 65.000 americani, ha evidenziato che l'utilizzo della marijuana in soggetti sani, non ne modificherebbe il tasso di mortalità, rispetto agli uomini e alle donne sani che non hanno mai fumato cannabis.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=S.|cognome=Sidney|data=1997-4|titolo=Marijuana use and mortality|rivista=American Journal of Public Health|volume=87|numero=4|pp=585-590|accesso=9 ottobre 2018|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9146436|nome2=J. E.|cognome2=Beck|nome3=I. S.|cognome3=Tekawa}}</ref>
== Legislazioni sull'uso della cannabis ==
{{Disclaimer|legale}}
{{vedi anche|Legalità della cannabis|Droga leggera#Legislazione sulle droghe leggere}}
[[File:Map-of-world-cannabis-laws.svg|miniatura|Status legale della cannabis per uso ricreativo nel mondo.
{{legend|#0d00f2|Legale}}
{{legend|#ffb700|Illegale ma depenalizzata}}
{{legend|#ff9e9e|Illegale ma spesso non perseguita}}
{{legend|#ff3c3c|Illegale}}
{{legend|#b8b8b8|Status sconosciuto}}]]
[[File:Map-of-world-medical-cannabis-laws.svg|miniatura|Status legale della cannabis per uso terapeutico nel mondo.
{{legend|#0d00f2|Legale per uso ricreativo}}
{{legend|#0ea817|Legale per uso terapeutico}}
{{legend|#b8b8b8|Illegale}}]]
Secondo alcune indagini dell'UE, 71,5 milioni di cittadini europei consumano regolarmente marijuana e derivati della cannabis, e i consumatori sono in continua crescita.<ref>Luther Cannabis (prefazione di [[Fabrizio Rondolino]]) L'Erba di casa è sempre più verde. Ecomanuale di coltivazione indoor. [[Stampa Alternativa]]. 2010. ISBN 978-88-6222-129-0</ref>
=== Usi terapeutici ===
{{vedi anche|Uso medico della cannabis}}
{{F|farmaci|luglio 2012}}
[[File:Drug bottle containing cannabis.jpg|thumb|Sciroppo per uso medico (U.S.A.).]]
La canapa indiana è usata per contrastare la diminuzione dell'appetito nei pazienti affetti da [[AIDS]] e da [[Neoplasia|cancro]] e per diminuire la [[nausea]] derivata dai trattamenti [[chemioterapia|chemioterapici]] e dalle irradiazioni. Inoltre causa un effetto positivo sui soggetti affetti da dolori cronici, da [[sclerosi multipla]] (diminuzione del rigore muscolare) e sulla [[sindrome di Tourette]].
Utilizzata in medicina da migliaia di anni e presente nella farmacopea ufficiale fino alla metà del Novecento, a oggi, come accade per la maggioranza delle molecole attive presenti sul mercato, sono ancora in corso studi che accertino la validità di questi effetti.
Nonostante la autorizzazione al commercio in diversi paesi di [[Uso medico della cannabis#Farmaci a base di cannabinoidi|farmaci contenenti cannabinoidi]], tra cui anche THC (es. [[Sativex]]) e varianti sintetiche, la maggioranza dei movimenti pro-legalizzazione semplicemente ignora l'esistenza di tali farmaci, nonché l'esistenza di rilevanti [[Uso medico della cannabis#Avvertenze|effetti collaterali]], per chiedere l'autoprescrizione.
Le applicazioni possibili accertate e le conseguenti sperimentazioni hanno per oggetto:
* [[Anoressia|Inappetenza]] da farmaci [[chemioterapia|chemioterapici]]. Efficacia provata dalla pratica medica di routine<ref>{{cita testo|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23386598|titolo=The pharmacologic and clinical effects of me... [Pharmacotherapy. 2013] - PubMed - NCBI<!-- Titolo generato automaticamente -->}}</ref>; centinaia di migliaia di dosi di THC sintetico (Marinol) sono state prescritte ogni anno dagli oncologi USA <!-- un cognome, una data e un anno non sono una fonte senza titolo completo da qualche parte. Meglio tutto insieme, con titolo editore e tutto, o qualcuno cancellerà una parte e si ritorna da capo a non poter verificare la fonte --> anche se non sembra avere gli stessi effetti della marijuana assunta nel suo stato naturale (fumato o ingerito) poiché il Δ<sup>9</sup>-tetraidrocannabinolo è solo uno dei 460 composti chimici presenti nella cannabis.
* [[Epilessia]]. In sostituzione di farmaci anticonvulsivi, che hanno gravi effetti secondari anche sull'umore. Efficacia provata in qualche caso.
* [[Disturbi psichici]]. In particolare, studi hanno evidenziato un miglioramento nel [[disturbo bipolare]]<ref>Grinspoon L, Bakalar JB (1998). "The use of cannabis as a mood stabilizer in bipolar disorder: anecdotal evidence and the need for clinical research". Journal of Psychoactive Drugs 30 (2): 171–7. doi:10.1080/02791072.1998.10399687. PMID 9692379</ref>, nella [[disturbo depressivo|depressione]]<ref>Bambico FR, Katz N, Debonnel G, Gobbi G (2007). "Cannabinoids elicit antidepressant-like behavior and activate serotonergic neurons through the medial prefrontal cortex". The Journal of Neuroscience 27 (43): 11700–11. doi:10.1523/JNEUROSCI.1636-07.2007. PMID 17959812. Lay summary – Fox News Channel (25 October 2007).</ref> e nel [[disturbo post traumatico da stress]].<ref>Ganon-Elazar E, Akirav I (2009). "Cannabinoid receptor activation in the basolateral amygdala blocks the effects of stress on the conditioning and extinction of inhibitory avoidance". J. Neurosci 29 (36): 11078–88. doi:10.1523/JNEUROSCI.1223-09.2009. PMID 19741114. Lay summary – PsychCentral (5 November 2009).</ref> Alcuni studi sperimentali indicano anche un'efficacia nel [[disturbo ossessivo-compulsivo]] e in vari disturbi d'[[ansia]].<ref>[https://sensiseeds.com/en/blog/cannabis-social-anxiety-and-avoidant-personality-disorder/]</ref><ref>Schindler F, Anghelescu I, Regen F, Jockers-Scherubl M. Improvement in refractory obsessive compulsive disorder with dronabinol. Am J Psychiatry. 2008 Apr;165(4):536-7</ref>
* [[Sclerosi multipla]]. In sostituzione di farmaci tranquillanti ad alte dosi, con rischi di letargia e dipendenza fisica. Efficacia sperimentata in molti casi. Non è comunque il farmaco di elezione per gli spasmi; solo in pochi casi si è evidenziato un miglioramento secondo la scala di AshWorth.
* [[Glaucoma]]. La marijuana diminuisce la pressione interna dell'occhio del 25-30% in media, a volte fino al 50%. Alcuni cannabinoidi non psicotropi, e in misura minore, anche alcuni costituenti non-cannabinoidi della canapa diminuiscono la pressione endo-oculare.
* [[Asma]]. La marijuana ha capacità broncodilatatorie, per evitare il danno da fumo, si utilizzano particolarmente in questi casi i vaporizzatori.
* [[Staphylococcus aureus]]. I principi attivi utilizzati sono risultati efficaci anche contro ceppi resistenti alla meticillina.<ref>"La marijuana? È un antibatterico", di Alessandro Deldanti, pubbl. su "Le Scienze", n. 483 nov. 2008</ref>
* [[Neoplasia]]. Donald Tashkin, della University of California, ha recentemente svolto una ricerca che dimostrerebbe la minore incidenza di cancro ai polmoni in soggetti che assumono abitualmente cannabis rispetto a quella riscontrata in soggetti non fumatori. Robert Malamede, dell'Università di Colorado Springs, sostiene che la marijuana, già impiegata come antiemetico, sarebbe persino in grado di uccidere le cellule cancerogene. Ad ogni modo le posizioni non sono convergenti.
* [[Malattia di Alzheimer]]. Usato per prevenire i sintomi e rallentare la progressione.<ref>{{cita testo|url=http://www.lastampa.it/2014/08/29/scienza/benessere/medicina/contro-lalzheimer-efficace-la-marijuana-58CzFK58uPhTAYQHbfG87K/pagina.html|titolo=Articolo de La Stampa, 29/08/2014}}</ref>
* [[Malattia di Parkinson]]. Utile per alleviare i sintomi.<ref>Kreitzer AC, Malenka RC (2005). "Endocannabinoid-mediated rescue of striatal LTD and motor deficits in Parkinson's disease models". Nature 445 (7128): 643–7. doi:10.1038/nature05506. PMID 17287809. Lay summary – Stanford University School of Medicine (7 February 2007)</ref>
* [[Malattia di Huntington]]. Il principio attivo è risultato utile per alleviare i sintomi e rallentare la progressione neurodegenerativa.<ref>Iuvone, T.; Esposito, G.; De Filippis, D.; Scuderi, C.; Steardo, L. (2009). "Cannabidiol: A Promising Drug for Neurodegenerative Disorders?". CNS Neuroscience & Therapeutics 15 (1): 65–75. doi:10.1111/j.1755-5949.2008.00065.x. PMID 19228180.</ref>
* [[Sindrome di Tourette]]. Utile nel contrasto dei tic nervosi e neurologici della sindrome, secondo alcuni studi.<ref>Singer HS (2005). "Tourette's syndrome: from behaviour to biology". Lancet Neurol 4 (3): 149–59. doi:10.1016/S1474-4422(05)01012-4. PMID 15721825.</ref><ref>Robertson MM (2000). "Tourette syndrome, associated conditions and the complexities of treatment". Brain: a journal of neurology 123 (3): 425–62. doi:10.1093/brain/123.3.425. PMID 10686169.</ref><ref>Sandyk R, Awerbuch G (1988). "Marijuana and Tourette's syndrome". Journal of Clinical Psychopharmacology 8 (6): 444–5. doi:10.1097/00004714-19</ref>
* [[Sclerosi laterale amiotrofica]]. Utilizzato come palliativo per i sintomi.<ref>Carter GT, Rosen BS (2001). "Marijuana in the management of amyotrophic lateral sclerosis". The American Journal of Hospice & Palliative Care 18 (4): 264–70. doi:10.1177/104990910101800411. PMID 11467101</ref>
Nei [[Paesi Bassi]], in [[Spagna]], in [[Canada]] e in sedici stati degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] l'uso della cannabis a scopo medico è già consentito, in altri paesi europei ed extraeuropei l'argomento è al centro di accesi dibattiti sia sul piano scientifico sia su quello etico. Principale studioso e promotore dell'uso terapeutico della cannabis e della sua decriminalizzazione è il professor [[Lester Grinspoon]], psichiatra e professore emerito dell'[[Università di Harvard]]. In Italia, approfonditi studi in materia sono stati effettuati dal neuropsichiatra prof. [[Gian Luigi Gessa]] e dal dott. Giancarlo Arnao.
== Influenze culturali ==
[[File:Protests Madrid 2004 2.jpg|thumb|La ''Million Marijuana March'' di Madrid]]
È dovuta ad [[Alberto Arbasino]] la prima citazione della marijuana nella [[storia della letteratura italiana]], nel racconto ''Giorgio contro Luciano'' scritto nel 1955 e pubblicato per la prima volta nel 1957 nella raccolta ''Le piccole vacanze'':<ref name="BollaMarijuana">Elisabetta Bolla, ''Invito alla lettura di Alberto Arbasino'', Milano, Mursia, 1979, p.40</ref>
{{Citazione|[...] e girando da un locale all'altro è stato naturale che a un certo punto il discorso cascasse sulle droghe del paradiso, con descrizioni precise e allettanti, poi al momento psicologico giusto è saltato fuori l'ometto che smercia le sigarette alla mariagiovanna, Luciano non ha fatto obiezioni, noi ne abbiamo comprate così per curiosità e senza dare un gran peso, del resto eravamo mezzi andati tutti quanti e via che si cantava ''Polvere di stelle''...|Alberto Arbasino, ''Le piccole vacanze''-''Giorgio contro Luciano'' (pp.128-9, versione del 1971)}}
Dal [[1989]] ogni anno, la terza settimana di novembre, la rivista ''[[High Times (rivista)|High Times]]'' organizza ad [[Amsterdam]] la [[Cannabis Cup]]: coltivatori e [[coffee-shop]] espongono le nuove varietà prodotte tramite incroci e differenti metodi di coltivazione, e quelle giudicate migliori ricevono dei premi.
Dal [[1999]], il primo sabato di maggio, in più di duecento città del mondo è organizzata una manifestazione per la legalizzazione della marijuana chiamata ''Million Marijuana March''.<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/04/legalizziamo-le-droghe-leggere-centinaia-alla-marcia.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|titolo='Legalizziamo le droghe leggere' Centinaia alla marcia pro marijuana|giorno=4|mese=5|anno=2008|p=4}}</ref>
Nel [[2005]], i [[Premio Nobel per l'economia|Premi Nobel per l'economia]] [[Milton Friedman]], [[George Akerlof]] e [[Vernon Smith]] sono stati i primi firmatari di un appello<ref>{{Cita web |url=http://www.prohibitioncosts.org/endorsers/ |titolo=Cost of Marijuana Prohibition: Economic Analysis |accesso=24 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121031062704/http://www.prohibitioncosts.org/endorsers/ |urlmorto=sì }}</ref> sottoscritto da 500 economisti americani per denunciare gli altissimi costi (7 miliardi di dollari all'anno) del [[Proibizionismo#Proibizionismo della cannabis|proibizionismo]] sulla marijuana. Secondo Friedman questa legge rappresenta «''un sussidio del governo al crimine organizzato''».<ref>{{cita web|url=http://www.lavoce.info/articoli/-informazione/pagina2451.html|editore=lavoce.info|titolo=Milton Friedman, un libero pensatore|autore=Samuel Brittan|data=17 novembre 2006|accesso=11 novembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120119002309/http://www.lavoce.info/articoli/-informazione/pagina2451.html}}</ref>
Secondo un sondaggio commissionato all'Ipsad dall'Istituto Superiore di Sanità pubblicato nel febbraio 2008, dieci milioni di italiani approvano l'uso della cannabis.<ref>{{Cita web | url = http://www.repubblica.it/mobile/cronaca/cannabis-loro-verde-del-sud-lautoproduzione-diventa-business/2008-02-15/1101496/1 | titolo = Cannabis, l'oro verde del Sud - L'autoproduzione diventa business | autore = [[Salvo Palazzolo]] | sito = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica.it]] | data = 15 febbraio 2008 | accesso = 9 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20221209202949/https://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/cannabis-oro-verde/cannabis-oro-verde/cannabis-oro-verde.html | urlmorto = no }}</ref>
Dal [[2010]] in America nello Stato del [[Michigan]] alla "Med Grow Cannabis College" è possibile studiare la marijuana per usi medici<ref>{{Cita web |url=http://www.marijuanacollege.com/index.php/locations/michigan-colleges/item/48-med-grow-cannabis-college |titolo=Med Grow Cannabis College |accesso=30 agosto 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120909160511/http://www.marijuanacollege.com/index.php/locations/michigan-colleges/item/48-med-grow-cannabis-college |urlmorto=sì }}</ref>.
Un referendum popolare del [[2012]], in USA, ha legalizzato la marijuana a fini ricreativi negli stati di [[Colorado]] e [[Washington (stato)|Washington]].<ref>{{Cita web|url= http://www.fanpage.it/la-legalizzazione-della-marijuana-negli-states-costa-500-milioni-all-anno-ai-narcos/ |titolo= La legalizzazione della marijuana negli Usa toglie 500 milioni all’anno ai Narcos |sito= fanpage.it |data= 15 marzo 2016 |accesso= 6 settembre 2020}}</ref>
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
Immagine:White widow.jpg|
Immagine:Cannabis growing.jpg
Immagine:Marijuana growing Islamabad 01.jpg
Immagine:Pistils du cannabis.JPG
Immagine:Northern-lights-flowering.jpg
Immagine:Cannabis flowering.jpg
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Janet E. Joy et al., ''Marijuana and Medicine: Assessing the Science Base'', DC: National Academy Press, Washington, 1999.
* Franjo Grotenhermen, Ethan B. Russo, ''Cannabis and cannabinoids. Pharmacology, Toxicology and Therapeutic potential'', NY: Haworth Press, Binghamton, 2002.
* {{Cita libro | autore= AA.VV. |titolo= [[Erba medica (saggio)|Erba medica]] | anno= 2003 | editore= [[Stampa Alternativa]] |p= 208 |isbn= 88-7226-733-1}}
* Supaart Sirikantaramas et al. ''The Gene Controlling Marijuana Psychoactivity. Molecular cloning and heterologous expression of Δ1-tetrahydrocannabinolic acid synthase from Cannabis sativa'', Journal of Biological Chemistry, Vol. 279, Issue 38, 39767-39774, September 17, 2004.
== Voci correlate ==
{{Colonne}}
;Generali
* [[Canapa (tessile)]]
* [[Controcultura degli anni 1960]]
* [[Diffusione delle droghe nell'Unione europea]]
* [[Cannabis]]
* [[Droga leggera]]
* [[Space cake]]
* [[Cannabis sintetica]]
;Varietà
* [[Hashish]]
* [[Skunk (cannabis)]]
* [[White widow]]
;Correnti
* [[Antiproibizionismo]]
* [[Proibizionismo#Proibizionismo della cannabis]]
;Teorie
* [[Teoria del passaggio]]
* [[Teoria del 16 percento]]
{{Colonne spezza}}
;Medicina
* [[Anandamide]]
* [[Arachidonoilglicerolo]]
* [[Cannabidiolo]]
* [[Cannabinoidi]]
* [[Delta-9-tetraidrocannabinolo]]
* [[Dronabinol]]
* [[Effetti della cannabis sulla salute]]
* [[Endocannabinoidi]]
* [[HU-308]]
* [[N-arachidonoildopamina]]
* [[Nabilone]]
* [[Noladin]]
* [[Recettori cannabinoidi]]
* [[Sativex]]
* [[Tetraidrocannabivarina]]
* [[Virodamina]]
* [[Wastewater-Based Epidemiology]]
{{Colonne spezza}}
;Cinema
* [[Reefer Madness (film 1936)]]
* [[L'erba proibita]]
* [[Franco Loja]]
;Saggi, libri ed autori
* [[Erba medica (saggio)]]
* [[Gian Luigi Gessa]]
* [[Antonio Saltini]]
* [[Girolamo Baruffaldi]]
;Studi clinici
* [[Rapporto La Guardia]]
{{Colonne fine}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita testo|url=http://www.iss.it/binary/ssps/cont/00021.1118237042.pdf|titolo="Cartina" dei principali effetti delle sostanze stupefacenti in pdf|accesso=16 aprile 2020|dataarchivio=13 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060813141158/http://www.iss.it/binary/ssps/cont/00021.1118237042.pdf|urlmorto=sì}} (sito dell'Istituto Superiore di Sanità)
* {{cita testo|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2002/03_Marzo/15/spinello.shtml|titolo=Articolo del "Corriere della Sera"}} sullo studio inglese del [[2002]]
* {{cita testo|url=http://www.fuoriluogo.it/quaderni/nuovaserie/2_quaderno.pdf|titolo=Viaggio nella Canapa}} - Formato pdf, di Lester Grinspoon.
* {{cita testo|url=http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2007/03_Marzo/23/alcol_fumo_droghe.shtml|titolo=La Marijuana meno dannosa di alcool e sigarette}} - dalla rivista medica [[The Lancet]] (24/03/2007).
* {{cita testo|url=http://www.socialnews.it/ARTICOLI%20LUGLIO%20AGOSTO%202006/luglioagosto2006gessa.htm|titolo=Parere scientifico sulla legislazione in materia in Italia|accesso=11 ottobre 2017|dataarchivio=18 maggio 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090518094606/http://www.socialnews.it/ARTICOLI%20LUGLIO%20AGOSTO%202006/luglioagosto2006gessa.htm|urlmorto=sì}} - del Professor [[Gian Luigi Gessa]] su SocialNews.
* {{cita web|url=http://www.lescienze.it/news/2014/10/08/news/cannabis_rischi_salute_corpo_cervello-2323136/|titolo=Cannabis, tutti i rischi per la salute del corpo e del cervello}}
* {{Treccani|marijuana}}
{{Sostanze stupefacenti}}
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[[Categoria:Droghe]]
[[Categoria:Psichedelia]]
[[Categoria:Fumo di cannabis]]
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