La Bizzarrìa: differenze tra le versioni
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{{Edificio civile
|nome edificio = La Bizzarrìa
|immagine = La_bizzaria.jpg
|paese = Italia
|
|città = San Gillio
|indirizzo = |committente = Vittorio Emanuele II di Savoia
▲|periodo costruzione = [[XIX secolo]]
▲|appaltatore = [[Vittorio Emanuele II]]
}}
'''La Bizzarrìa''' è una [[villa]] che venne edificata intorno al 1860 su committenza di [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]]. Il complesso fa parte del [[Parco naturale La Mandria]].<ref>{{Cita web|url=http://www.parchireali.gov.it/parco.mandria/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1070|titolo=Bizzarria {{!}} Parco Naturale La Mandria {{!}} Parchi Reali|lingua=it|accesso=2021-03-15|dataarchivio=13 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200813093344/http://www.parchireali.gov.it/parco.mandria/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1070|urlmorto=sì}}</ref> Il nome gli deriva dall'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] fantasioso e portato all'estremo dell'[[architettura]], adatto comunque per un piccolo villino per il ristoro durante le battute di caccia.<ref>{{Cita web|url=http://www.parchireali.gov.it/parco.mandria/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1070|titolo=Copia archiviata|accesso=7 maggio 2020|dataarchivio=13 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200813093344/http://www.parchireali.gov.it/parco.mandria/punti-interesse-dettaglio.php?id_pun=1070|urlmorto=sì}}</ref> La Bizzarrìa fu voluta dal re anche come luogo di residenza per sé, [[Rosa Vercellana]] (detta la [[Rosa Vercellana|Bela Rosin]]) e per i due figli Vittoria ed Emanuele.
==
La realizzazione risale al 1860-1863 a cura della impresa dell’architetto ticinese Leopoldo Galli, responsabile di tutto l’enorme cantiere della tenuta, divenuta da poco proprietà privata di Sua Maestà Vittorio Emanuele II e soggetta ad un completo rimodellamento con la costruzione del muro, delle strade, dei ponti, degli edifici di servizio, di residenza e di guardia. Contemporaneamente al Galli furono affidati lavori in molte altre [[Residenze sabaude in Piemonte|residenze sabaude]] e non, per esempio la villa “[[Villa La Tesoriera|La Tesoriera]]” a Torino, spesso con la supervisione amministrativa dell’architetto di corte [[Barnaba Panizza]].<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Andrea Guerra|autore2=Roberto Gabetti|autore3=Manuela Morresi|titolo=Gabetti e Isola: opere di architettura|data=1996|editore=Electa|città=Milano|pp=176-178|OCLC=247262689|ISBN=8843552635}}</ref> Il nome insolito strano si può collegare ad una voce del "Dizionario storico d' Architettura" di Quattremére de Quincy (ed it. 1842) "Bizzarria" (Bizarrerie, Seltsamkeit, grillenhaftigheit) "vocabolo che in architettura significa gusto contrario ai principi adottati, una ricercata affermazione di forme straordinarie, il cui merito non consiste in altro che nelle novità, la quale ne forma il vizio [...]"<ref name=":2">{{Cita libro|autore=Roberto Gabetti|autore2=Aimaro Isola|titolo=La Bizzarria 1975-1981 in Controspazio|dataoriginale=Luglio/Settembre 1983|pp=53-58}}</ref>
== Descrizione ==
[[File:La Bizzarrìa Parco Naturale La Mandria.jpg|miniatura|La Bizzarrìa nel Parco Naturale La Mandria]]
La villetta è un ''
L'impianto architettonico, eclettico e molto fantasioso, presenta una geometria complessa: la pianta ha una base triangolare, con tre torri cilindriche ai vertici, forma così un vano esagonale un tempo ripetuto su tre livelli. L'accesso all'interno avviene tramite due scale ellittiche. Una scalinata a doppia rampa semicircolare porta direttamente al terrazzo, da cui, attraverso i porticati del corpo centrale aggettante e delle torrette, si accede al salone centrale.<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Olmo C.|titolo=Gabetti e Isola: architetture|dataoriginale=1993|editore=Allemandi|città=Torino|pp=50-51|ISBN=8842203998}}</ref> Sia internamente che esternamente presenta affreschi a "ramage" e a "[[Trompe-l'œil|trompe l’oeil]]".<ref>{{Cita web|url=http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/ambiente/risorse-idriche/progetti-ris-idriche/contratti/stura/stouring/itinerario-stouring/druento|titolo=Druento - Città Metropolitana di Torino...|autore=C. S. I. Piemonte|lingua=it|accesso=2021-03-16}}</ref>
▲La villetta è un ''“reposoir di caccia”'', fatto costruire da [[Vittorio Emanuele II]], tra il 1849 e il 1861, come luogo di sosta e di riposo durante le battute di caccia. Il progetto rientrava nel più ampio piano di ristrutturazione ed ingrandimento del [[Borgo Castello nel parco de La Mandria]] voluto da re, infatti fu costruito un altro edificio simile: La [[Villa dei Laghi]], anch'esso ''reposoir'' di caccia immerso nel verde e presso un lago artificiale, eretto negli stessi anni.
Lo stato di abbandono dell'edificio aveva procurato alcuni crolli delle volte così che con una delibera del novembre 1976 della [[Piemonte|Regione Piemonte]] viene deciso l'intervento di [[restauro]] inserito in un più ampio intervento di recupero del [[Parco Regionale]]. Tra il [[1975]] e il [[1981]] l'edificio fu restaurato da [[Roberto Gabetti]] e [[Aimaro Isola]]. Nell'inverno del 1975 Gabetti e Isola compiono un primo sopralluogo al rudere della "Bizzarrìa".<ref name=":0" /> Le condizioni dell'edificio prima dell'intervento erano precarie, per il crollo della volta superiore sulle sottostanti, che crearono un unico vano centrale. I due architetti consegnarono il progetto di massima nell'ottobre del 1977.<ref name=":1" /> Il restauro si presenta come progetto di interpretazione di una rovina effimera e si basa sulla ricostruzione filologica dell'esterno e dei vani perimetrali e sul mantenimento dell'ambiente centrale creato dai crolli, con pavimento sulla volta ricostruita e soffitto trasparente. Le due volte non ricostruite sono segnate da anelli poligonali di specchio su pannellature leggere. La [[luce]] così ricavata della volta da effetti di [[caleidoscopio]] formando immagini ripetute, producendo effetti di profondità indeterminata.<ref name=":1" /><ref name=":2" /> L'esecuzione dell'opera è stata dei Fratelli Guerrini di Torino.<ref name=":0" />
== Nei media ==
Nel [[2007]] l'edificio è stato utilizzato per alcune riprese esterne della [[Webserie|web series]] ''NFDMT'' (episodio ''[[Carnevale di Ivrea|Carnevale a Ivrea]]'', diretto da Davide Lingua e Michele Melillo).<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=film CARNEVALE A IVREA - trailer - secondo episodio NFDMT|lingua=it-IT|accesso=2021-03-12|url=https://www.youtube.com/watch?v=4vFm8H5EXeM}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://dizionariodelturismocinematografico.wordpress.com/2015/04/03/dizionario-del-turismo-cinematografico-la-villa-bizzarria-parco-della-mandria-di-venaria/|titolo=Dizionario del Turismo Cinematografico: La Villa Bizzarria (Parco della Mandria di Venaria)|sito=dizionariodelturismocinematografico|data=2015-04-03|lingua=it-IT|accesso=2021-03-16}}</ref>
L'edificio è stato utilizzato per riprese esterne ed interne nella fiction ''[[Questo nostro amore]]'' (stagione 2 [[2014]], episodio ''Amori e dolori'') di [[Luca Ribuoli]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* A.A. V.V. Casa Vogue, n° 130, Maggio 1982, pp. 210-212.
* Gabetti R., Isola A., Controspazio, n°3, Luglio/Settembre 1983, pp. 53-58.
* Cellini F., D’Amato C., ''Gabetti e Isola: progetti e architetture 1950- 1985'', Milano, Electa, 1985.
* Cerri M. G., ''Architetture tra storia e progetto: interventi di recupero in Piemonte 1972- 1985'', Torino, Allemandi, 1985, pp. 194-201.
* Guerra A., ''Gabetti e Isola: opere di architettura'', Milano, Electa, 1996, pp. 176-178.
* Guerra, Andrea, Manuela Morresi, Francesco Dal Co, Roberto Gabetti, Aimaro Oreglia D'Isola. ''Gabetti e Isola: opere di architettura,'' Milano, Electa, 1996.
* Olmo C., ''Gabetti e Isola: architetture'', Torino, Allemandi, 1993, pp. 50-51.
* Petrangeli M., ''Architettura come paesaggio: Gabetti e Isola, Isolarchitetti'', Torino, Allemandi, 2005.
* Roggero Bardelli C., Vinardi M. G., ''Ville sabaude'', Milano, Rusconi, 1990.
* Zermani P., ''Gabetti e Isola'', Bologna, Zanichelli, 1989, pp. 126-127.
== Voci correlate ==
* [[Residenze sabaude in Piemonte]]
== Altri progetti ==
{{Portale|architettura|Casa Savoia|Patrimoni dell'umanità|Piemonte|Torino}}▼
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* https://www.fondoambiente.it/luoghi/casina-di-caccia-la-bizzarria?ldc
* http://www.parchireali.gov.it/ {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20200523143327/http://www.parchireali.gov.it/ |date=23 maggio 2020 }}
{{Edifici sabaudi del Piemonte}}
[[Categoria:Residenze sabaude in Piemonte|S]]
[[Categoria:Druento]]
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