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= Deafhood/Identità Sorda =
I termini '''Identità Sorda''' possono essere considerati una possibile traduzione del concetto di ''Deafhood'', ideato e usato per la prima volta dal sordo inglese Paddy Ladd nel 2003 nella sua opera intitolata ''Understanding Deaf Culture - In Search of Deafhood'', allo scopo di definire la differeza tra sordità (''deafness'' in inglese), intesa come patologia e legata ad un punto di vista medico, e Sordità intesa da un punto di vista culturale.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura Sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=4,5,14}}</ref><ref name=":1">{{Cita libro|autore=Paddy Ladd|titolo=Understanding Deaf Culture - In Search of Deafhood|anno=2003|editore=|città=|p=|pp=408, 409|ISBN=}}</ref><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.veasyt.com/it/post/deafhood-identit%C3%A0-sorda.html|titolo=Deafhood e identità Sorda|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
== Etimologia del termine ==
Il sostantivo inglese ''Deafhood'' è composto dal termine ''deaf'' (sordo) e il suffisso ''-hood'' (in origine hād: lo stato, genere o qualità di; gruppo di persone del tipo menzionato).<ref>{{Cita web|url=http://www.oxfordlearnersdictionaries.com/definition/english/hood_2|titolo=|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
In italiano ancora non esiste una vera e propria traduzione del termine a causa della difficoltà riscontrata nel tradurre il suffisso ''-hood''. Un'altra causa può essere considerata la scarsa conoscenza dell'opera di Paddy Ladd e, di conseguenza, del concetto stesso, da parte della [[Comunità sorda|Comunità Sorda]] italiana. Il termine si potrebbe parafrasare nel suo significato, ''ovvero lo stato dell'essere sordo.''<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura Sorda|rivista=|volume=|numero=|p=28}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionegualandi.it/deafhood-2|titolo=Deafhood|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
== Deafhood ==
=== Storia ===
Il concetto di ''Deafhood'' è stato sviluppato e ideato dall'attivista e ricercatore sordo inglese Paddy Ladd nel corso del suo viaggio personale nel definire la propria identità, rendendosi conto della mancanza di concetti appropriati che fossero in grado di legare i tratti comuni delle Culture Sorde nel mondo. Ladd inizia a sviluppare l'idea di ''Deafhood'' nel 1990, allo scopo di mostrare il vero stato esistenziale delle persone Sorde e di dimostrare la presenza effettiva di una [[Comunità sorda|Comunità Sorda]]. Il concetto di ''Deafhood'' è stato in seguito sviluppato nella sua dissertazione dottorale nell'anno 1998 (dottorato di ricerca in ''Deaf Culture'' presso l'Università di Bristol). Infine, nel 2003, il concetto è diventato il tema stesso della sua opera intitolata ''Understanding Deaf Culture - In Search of Deafhood.''<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/society/2003/mar/19/guardiansocietysupplement5|titolo=Sound and fury|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref><ref name=":5" /><ref>{{Cita web|url=http://www.deafhoodfoundation.org/Deafhood/Deafhood.html|titolo=What is Deafhood?|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
=== Definizione ===
Secondo l'ideologia di Paddy Ladd, descritta in ''Understanding Deaf Culture - In Search of Deafhood,'' con il concetto di ''Deafhood'' si intende lo stato dell'essere consapevolmente Sordo e dell'essere riconosciuto come tale dall'esterno, in quanto in possesso di una cultura peculiare, con i suoi usi, traduzioni e valori, e di una lingua naturale propria, la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]]. Questo concetto vuole differenziarsi dalla ''Deafness'', ovvero dalla [[sordità]] considerata da un punto di vista medico o clinico (quindi come una patologia da curare); creando un termine Sordo-centrico, quale ''Deafhood'', si dimostra così un evidente processo di colonizzazione udente a discapito dell'esistente [[Comunità sorda|Comunità Sorda]] <ref name=":0" /><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tom Humphries, Jacqueline Humphries|anno=2011|titolo=Deaf in the Time of the Cochlea|rivista=Journal of Deaf Studies and Deaf Education|volume=|numero=|doi=10.1093/deafed/enq054|url=http://jdsde.oxfordjournals.org/content/16/2/153.full.pdf+html?sid=5c06b3b6-38b5-4c0b-a02d-5d5486da373d}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Paddy Ladd|titolo=Understanding Deaf Culture: In Search of Deafhood|anno=2003|editore=|città=|p=416|pp=|ISBN=}}</ref>. Infatti, il concetto di ''Deafhood'' rappresenta una sorta di viaggio o processo interiore che la singola persona Sorda affronta nell'accettazione positiva della propria sordità, vista non come perdita, ma bensì parte della propria identità e stato sociale. Ladd definisce la ''Deafhood'' come un concetto ampio e volutamente vago, sfuggente e dinamico come la [[cultura]] stessa.<ref name=":1" /> Sempre secondo Ladd, questo processo di accettazione cresce e si sviluppa nella personalità della persona Sorda grazie, soprattutto, alla partecipazione e al coinvolgimento all'interno della [[Comunità sorda|Comunità Sorda]], alla condivisione delle proprie esperienze e al contatto con altre persone Sorde. L'obiettivo sul quale di basa questo concetto è quello di unire le persone Sorde nelle loro esperienze comuni legate alla [[sordità]], creando una sorta di fratellanza incondizionata<ref name=":2" />; in questo contesto, il possesso di una [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] (qualunque essa sia) rende queste persone libere e autonome, permettendo loro di trovare le proprie risorse e contrapponendosi a qualsiasi tipo di oppressione, in special modo all'[[Audismo]].<ref name=":1" /><ref name=":5" />
=== Sordo e sordo ===
Quando si parla di [[sordità]], è importante fare una distinzione tra persona Sorda (con la “s” maiuscola) e persona sorda (con la “s” minuscola). Alla base di questa distinzione vengono coinvolti fattori principalmente culturali, psicologici legati all’identità, sociali e fisici, questi ultimi considerati soprattutto a livello medico. Quando si parla di persone Sorde si intende identificare quelle persone coscienti e consapevoli della propria condizione di sordità, la quale non è percepita in modo negativo come deficit uditivo. Queste persone sono solitamente ben integrate nella [[Comunità sorda|Comunità Sorda]], si riconoscono nella propria cultura, della quale ne vanno fieri, utilizzano la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] come lingua madre e come principale mezzo di comunicazione.<ref name=":6" /><ref name=":7" /><ref name=":5" /> Quando si parla, invece, di persone sorde con la “s” minuscola si fa riferimento a persone che non sentono, dalla nascita o solo da un certo momento nella loro vita, e che non si identificano con la cultura e la [[Comunità sorda|Comunità Sorda]], ma al contrario spesso si identificano con la comunità [[Disabilità|Disabile]], in quanto, generalmente, percepiscono la loro sordità come una mancanza o come una [[disabilità]], un deficit da correggere per riuscire ad inserirsi nella società per vivere alla pari delle persone udenti. Generalmente le suddette persone non conoscono la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] o, se la conoscono, non la utilizzano come mezzo principale di comunicazione, e spesso hanno ricevuto un’educazione oralista.<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=4, 5, 6}}</ref><ref name=":7">{{Cita libro|autore=Gitti|titolo=sordo o Sordo?|anno=2013|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref><ref name=":5" />
=== Concetti collegati: ===
==== Empowermet ====
Essendo la ''Deafhood'' intesa come un concetto volutamente vago, può essere quindi considerato un concetto ombrello, il quale racchiude al suo interno varie sfaccettature facenti parte della stessa Cultura Sorda che dimostrano quanto la [[sordità]] non sia un tanto una mancanza, ma piuttosto un beneficio <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura Sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=12,14}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Amanda O’Hearn|anno=2016|titolo=Mental Health and Deafness – A Difference, Not a Deficit|rivista=Journal of Deaf Studies and Deaf Education|volume=|numero=|doi=10.1093/deafed/enw003|url=http://jdsde.oxfordjournals.org/content/21/3/339.full.pdf+html?sid=5c06b3b6-38b5-4c0b-a02d-5d5486da373d}}</ref>; in particolare, dato che la ''Deafhood'' è fortemente legata all’esperienza personale sorda, essa può ricollegarsi al concetto di ''Empowerment'' che individua un processo di crescita individuale e di gruppo attraverso un comune stimolo, al fine di dimostrare ed esprimere le proprie potenzialità. Secondo ''Julien Rappaport'' (1981) il concetto di ''Empowerment'' rappresenta un processo, incentrato su una comunità locale, intenzionale e continuativo, che implica il rispetto reciproco, la riflessione critica, l’affetto e la partecipazione di gruppo e attraverso il quale le persone, che non hanno la giusta dose di risorse di valore, possono acquisire un maggiore senso del valore di sé e più elevato controllo della propria vita.<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.federica.unina.it/lettere-e-filosofia/psicologia-sociale-comunita/empowerment/|titolo=Empowerment|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref> Analogamente, secondo ''C.H. Keiffer'' (1982) l’''Empowerment'' comprende un processo tridimensionale che include:
* lo sviluppo di un più potente senso di sé, in rapporto con il mondo (meno sensi di impotenza e di alienazione);
* la costruzione di una comprensione più critica delle forze politiche e sociali che impattano il proprio mondo quotidiano;
* l’elaborazione di strategie funzionali e di reperimento di risorse per raggiungere scopi personali ed obiettivi socio-politici.<ref name=":3" /><ref>{{Cita libro|autore=Kieffer, C. H.|titolo=Citizen empowerment. a developmental perspective|anno=1984|editore=|città=|p=|pp=|ISBN=}}</ref>
Nel caso della [[Comunità sorda|Comunità Sorda]], lo stesso uso della [[Lingua dei segni|Lingua sei Segni]] è un atto di ''Empowerment'' in opposizione alle varie forme di oppressione (come ad esempio l’[[Audismo]]), permettendo in questo modo alla persona Sorda di affermare la propria ''Deafhood'' e di dimostrare di poter essere indipendente dal Mondo Udente.<ref>{{Cita web|url=http://fr1.frontrunners.dk/Weekly%20Reports/Week%207/Week%207.pdf|titolo=Deaf Empowerment|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref><ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura Sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=11, 12}}</ref>
Usando la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]], i membri della [[Comunità sorda|Comunità Sorda]] dimostrano che questa è vissuta come una vera e propria lingua che permette loro di utilizzare un linguaggio naturale in tutti i sensi. Infatti, generalemte, gli individui si identificano fra di loro tramite la lingua, stabilendo relazioni sociali in quanto la stessa è essenzialmente culturale. Ciò prova che la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] è parte dell'identita Sorda stessa, ha un fortissimo valore e viene considerata come sacra dalla [[Comunità sorda|Comunità]] che ne fa uso quotidiano.<ref name=":4" />
==== Deaflore ====
Allo stesso modo, il cosiddetto ''Deaflore'' (il ''[[folclore]]'' Sordo) è anch’esso collegato alla ''Deafhood''. Il ''[[folclore]]'' Sordo deriva dalla conoscenza e dalla consapevolezza dell’esistenza di un Mondo Sordo attivo, fatto di condivisione di esperienze positive nella sordità, usi, tradizioni, abitudini, valori e storia comuni. Quindi il ''Deaflore'' serve alla [[Comunità sorda|Comunità Sorda]] per creare coesione e partecipazione al suo interno, mantenendo una certa identità di gruppo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Liina Paals|titolo=A HEARER’S INSIGHT INTO DEAF SIGN LANGUAGE FOLKLORE|rivista=|volume=|numero=|p=58}}</ref>
==== Deaf Gain ====
Il concetto di ''Deafhood'' dimostra che la persona Sorda può identificarsi nella propria [[sordità]] in maniera positiva, considerandola non tanto un difetto uditivo, ma parte integrante della propria identità, dimostrando inoltre che la persona Sorda non necessariamente deve occupare un posto marginale nella società, ma che piuttosto può arricchirla dando il suo personale e speciale contributo da un punto di vista differente, propriamente sordo.<ref>{{Cita web|url=https://www.psychologytoday.com/blog/deaf-gain/201411/introduction-deaf-gain|titolo=An Introduction to Deaf Gain|autore=Dirksen Bauman, Joseph J. Murray|editore=|data=Nov. 13, 2014|accesso=}}</ref>
In questo contesto, il concetto di ''Deaf Gain'' sta a definire la [[sordità]] come una forma di diversità sensoriale, scostandosi da un punto di vista esclusivamente medico. In questo contesto quindi la [[sordità]] non è concepita come perdita, ma sta a definire un approccio sensoriale differente, che può dare un contributo significativo al mondo da un punto di vista esclusivamente visivo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Dirksen L. Bauman and Joseph M. Murray|titolo=Reframing: From Hearing Loss to Deaf Gain|rivista=Deaf Studies Digital Journal|volume=|numero=|p=3|url=http://dsdj.gallaudet.edu/assets/section/section2/entry19/DSDJ_entry19.pdf}}</ref>
Il termine ''Deaf Gain'' nasce nella primavera del 2005 grazie ad ''Aaron Williamson'', un artista sordo inglese. Tenendo un discorso ad una classe di ''Dirksen Bauman'', ''Williamson'' racconta come, mentre iniziava a sentire meno dall’età di sette anni, consultando molti medici, ottenesse sempre lo stesso esito: “Stai perdendo l'udito", e mai nessuno che gli dicesse che stava guadagnando la propria sordità (''Deaf Gain''). Quindi, la nozione di ''Deaf Gain'' sfida e cambia quello che comunemente sono le nozioni di normalità, [[disabilità]] e diversità umana, dato che la normalità “udente” è quella socialmente accettata secondo un modello di persona normodotata. Il termine ''Deaf Gain'' quindi viene ideato proprio in opposizione a ''perdita d'udito'' con la volontà di abbracciare tutte quelle vie dalle quali sia le persone Sorde che la società stessa possono trarne beneficio, permettendo in questo modo alla persona Sorda di trovare stimoli positivi per dare il proprio contributo.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura Sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=14, 15}}</ref>
==== Celebrazione della Deafhood nelle forme espressive ====
Il concetto di ''Deafhood'' e orgoglio sordo sono spesso celebrati nelle forme espressive e artistiche proprie della cultura Sorda, diventando uno dei temi centrali condivisi dalle diverse [[Comunità sorda|Comunità Sorde]] diffuse nel mondo. Tali forme espressive comprendono: poesie in Lingua dei Segni, umorismo Sordo, teatro e cinema Sordo, canzoni in Lingua dei Segni insieme alle [[arti visive]] come la [[pittura]], [[scultura]] e [[architettura]] definite De'VIA che rappresenta lo stile e le tendenze che caratterizzano le opere degli artisti Sordi.<ref>{{Cita web|url=http://www.deafart.org/Deaf_Art_/deaf_art_.html|titolo=What is Deaf art?|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.lifeprint.com/asl101/topics/devia.htm|titolo=Deaf Visual Art|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref> Tutti questi stili sono strettamente legati alle esperienze delle persone sorde che condividono tematiche riconosciute dalla maggior parte delle [[Comunità sorda|Comunità Sorde]] nel mondo, insieme alla celebrazione stessa della ricchezza, delle potenzialità creative e dell’importanza che la [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] ha per queste persone.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura sorda|rivista=|volume=|numero=|pp=30-40}}</ref>
Attraverso gli stili espressivi i Sordi dimostrano e rappresentano in maniera socio-culturale il loro ''essere sordo'' che, insieme al concetto di ''Deafhood'', crea una sorta di parità tra il loro mondo e quello udente (spesso percepito come dominante), dimostrando nei sordi una volontà di rivalsa verso l’oppressione subita nel passato come nel presente. Inoltre, stili espressivi e ''Deafhood'' dimostrano che alla base di tutto ciò esiste una [[cultura]] essenzialmente visiva, avente delle proprie peculiarità, il cui perno è l’esistenza e l’uso di una [[Lingua dei segni|Lingua dei Segni]] che non è il prodotto di una traduzione delle lingue vocali, ma è un’espressione naturale e spontanea di una vera e propria [[Comunità sorda|Comunità]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ghetti|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura sorda|rivista=|volume=|numero=|p=45}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Zaghetto|titolo=Nuove prospettive sulla produzione artistica in Lingua dei Segni Italiana (LIS)|anno=|editore=|città=|p=|pp=13, 14, 15, 40, 41, 43, 123|ISBN=}}</ref>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore=Ghetti, Alessandro Elias|anno=2015|titolo=Deafhood - Le radici della cultura sorda|rivista=|volume=|numero=|url=http://hdl.handle.net/11707/5661}}
* {{Cita libro|autore=Gitti, Giuseppe|titolo=sordo o Sordo?|anno=2013|editore=Franco Angeli|città=Milano|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Ladd, Paddy|titolo=Understanding Deaf Culture: In Search of Deafhood|anno=2003|editore=Multilingual Matters|città=Bristol|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Lane, Harlan|coautori=Intervento alla conferenza internazionale Signa Volant organizzata dall’Università degli Studi di Milano e dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca|data=24 giugno 2005|titolo=Etnicità, Etica e il Mondo dei Sordi|rivista=|città=Milano|volume=|numero=|url=http://www.filosofia.unimi.it/zucchi/NuoviFile/Lane-Etnicita.pdf}}
* {{Cita libro|autore=Lane Harlan, Hoffmeister Robert, Bahan Ben|titolo=A Journey into the Deaf-World|anno=1996|editore=DawnSignPress|città=|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Licciardello, Orazio|titolo=L’Identità della persona sorda. Basi teoriche e ricerca sul campo|anno=2003|editore=Bonanno|città=Acireale-Roma|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Padden Carol, Humphries Tom|titolo=Inside Deaf Culture|anno=2006|editore=Harvard University Press|città=|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Palazzo, Dario|titolo=Il mio cammino verso la comunità sorda|anno=2014|editore=Edizioni La Matrice|città=Bari|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Zaghetto, Ambra|titolo=Nuove prospettive sulla produzione artistica in lingua dei segni italiana (LIS)|anno=2013|editore=Guerra edizioni|città=Perugia|p=|pp=|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=Zuccalà, Amir|titolo=Cultura del gesto e cultura della parola. Viaggio antropologico nel mondo dei sordi.|anno=2001|editore=Meltemi Editore|città=Roma|p=|pp=|ISBN=}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.oxfordlearnersdictionaries.com/definition/english/hood_2 -hood]
* [http://www.slsymposium.inet.hr/ladd.htm Paddy Ladd biography 1]
* [http://www.theguardian.com/society/2003/mar/19/guardiansocietysupplement5 Paddy Ladd biography 2]
* http://www.fondazionegualandi.it/deafhood-2
* http://www.deafhoodfoundation.org/Deafhood/Deafhood.html
* [http://fr1.frontrunners.dk/Weekly%20Reports/Week%207/Week%207.pdf Empowerment]
* [https://www.folklore.ee/folklore/vol27/paales.pdf Deaflore]
* [https://www.psychologytoday.com/blog/deaf-gain/201411/introduction-deaf-gain Deaf Gain 1]
* [http://dsdj.gallaudet.edu/assets/section/section2/entry19/DSDJ_entry19.pdf Deaf Gain 2]
* [https://www.youtube.com/watch?v=YjL4dVDN1k4&app=desktop]youtube - Deafhood e Identità Sorda
* [http://www.lifeprint.com/asl101/topics/devia.htm De'Via 1]
* [http://www.deafart.org/Deaf_Art_/deaf_art_.html De'Via 2]
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